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Notizie e documenti della ·-grande guerra

La storia definitiva, critica e sintetica, durante e sotto la guerra, si


farà a suo tempo. Passeranno certo degli anni primg. che la visione integrale
degli avvenimenti si presenti nella sua giusta prospettiva.
Ma conviene fin d'ora raccogliere, con la possibile completezza, tutti
i materig.li .che serviranno a costruire questa storia.
Conviene specialmente fissare con la scrittura quei fatti, episodi, fi-
gure, indizi, che ora sono in prevalenza· affidati alla · memoria dei contempo-
ranei e tra qualche anno non potranno più essere assodati.
Ogni valle, ogni comune, ogni chiesa ebbe durante la guerra una serie
caratteristica di avvenimenti che risaltano sullo sfondo della situazione ge-
nerale. Ogni luogo ebbe nell'uniformità la sua varietà.
Movimenti di truppe, disposizioni speciali per l'approvvigionamento,
internamenti e confinamenti (in ALJstria e in Italia), fatti d'arme, danni di
guerra, requisizioni, prepotenze molteplici, il vario flusso della moralltà e
deila ricchezza e molte cose ancora formano gli elementi essenziali di tale
varietà.
Raccogliere tali elementi come documentazione, anche minima, della
sintesi futura, è nostro intendimento.
Perciò rivolgiamo un vivo appello a tutti i Trentini, ma in modo spe-
-Ciale ai sindaci, ai sacerdoti, ai maestri, i quali per la loro funzione ·sociale
si trovarono in grado di conoscere direttamente le cose, perchè vogliano co-
municarci, appunite e precisate nel modo migliore, le osservazioni da essi
fatte sulla guerra e sulle sue conseguenze in riguardo alla sede del loro
ufficio.
Nomi di combattenti, di feriti, di caduti, liste di perseguitati e condan-
. nati, cenni sugli evacuati, descrizioni del contegno delle truppe e dèlle auto-
rità, falli notevoli d'ogni genere formeranno il contenuto di queste/ notizie.
Anche le inezie hanno la loro importanza.
Sarà pure utile rilevare i mutamenti prodotti dalla guerra sullo stato
d'animo della popolazione, seguirne le manifestazioni di malcontento o di
gioia, co,nstatare il vario atteggiamento nel campo religioso, morale, politico.
Quello che importa è che le osservazioni siano fatte con oggettività e
con coscienza. Poco importa invece la forma stilistica o l'eleganza dell'e-
spressione. ·
La redazione degli ,. Studi trentini" terrà in evidenza il materiale rac-
colto, pubblicherà le notizie che le sembreranno più interessanti e meritevoli
d'essere conosciute, e serberà il resto alla consultazione degli studiosi.
Stabiliti così i termini del nostro programma per quanto riguarda la
compilazione di questa ru'brica, non dubitiamo che in ogni .comune troveremo
collaboratori solerti e intelligenti.
L' opera è facile, ma deve essere fatta con cura e còn sollecitudine.
E. Z.
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Una città straziata e raminga. - Questa è RO>yereto, la seconda città
del Trentlno. Allo scoppio della guerra venne compfetamente evacuata dalla po-
polazione civile e affidata per quattro anni alle ·orde austro-magiare, le quali,
per punirla della sua italianità, ne fecero scempio.
Per maschera_re gli ecc·essi e i sa'Ccheggi della soldatesca il governo au-
striaco nominò una speciale CO>f.'Ffmissione detta Bergungs-Commìssion, che
avrebbe dovuto prendere in consegna, casa per casa, gli oggetti artistici e di va-
lore dei cittadini assenti, per metterli sotto la protezione delle autorità in luogo
sicuro. Però quanto .ess-a potè salvare è ben poca cosa in co:Jfronto di quello che
ufficiali e soldati rubaron_o e predarono con voluttà bestiale.
Così, quadri e stampe di valore, biblioteche pultbliche e private, éollezioni
e musei di istituti e della città varcarono per sempr.e il Brennero o, quello che
è ancor péggio, vennero irremissibilmente distrutti.
Speriamo che qualcuno dei concittadini possa raccogliere gli elementi
per narrare l'esodo itraziante compiuto in ventiquattr'ore, compresi gli ammalati
e gli impotenti, la triste odissea dell'esilio in terra ostile e le vicende atroci del
lungo martirio · di Rovereto bombardata e devastata; per ora possiamo annun-
ziare due prossime pubblicazioni che getteranno un po' di luce su tanto strazio
di uomini e di guerra: a) il Bollettino statistico della Città di Rovereto che ripren-
dendo dopo un lustro la stampa, pur trattando sopratutto della meravigliosa rina-
scita cittàdina che lascia bene sperare per l'avvenire, accennerà sommariamente
alle fortunose vicende dell'amministrazione civica durante la guerra, prima a Cal-
liano poi a Aldeno; b) il Riassunto amministrativo della Congregazione di
Carità che ebbe pure i suoi istituti, o aboliti o dispersi in terra straniera . .
Ora l' attività riprende g.agliarda, ed i cittadini con mirabile gara, · senza
attendere i promessi aiuti dal governo inadeguati e tardivi, non perdettero tempo
mettendosi tutti con fede e coraggio a ricostruire le loro case, a dar nuovo im-
pulso alla vita sociale. ,
Il cammino da percorrere è ancora lungo ed arduo, ma da quanto si fece
fin qui si può arguire che la rinascita completa non debba tardare. Le scuole sono
già dotate di biblioteche e di colleziDni scientifiche, la biblioteca ed il museo
della città si stanno ordinand'o in una nuova sede decorosa ed ampia, l'Accade-
mia degli Agiati risorgerà presto cori nuovi intenti, la Biblioteca Popolare ha
già cambiato casa e sarà fra breve in grado di cooperare con rinnovato fervore
alla cultura del popolo. _Private iniziative di· carattere culturale non mancano, e
così le tradizioni di questa nobile città riprenderanno aopo la dura parentesi
della guerra il loro ritmo ascendente. Abbiamo fede nell'avvenire prossimo che
non potrà certo mancare, se in tutti sarà. salda la v_olontà di continuare l'opera
già ·così felicemente iniziata.
D.r P. P.

Una rivista trentina in ·Italia durante la guerra: , Alba trentina"·


Fino al 1917 i trentini fuorusciti e profughi in Italia non ebb-ero alcun
periodico proprio che stabilisse tra loro un intimo legame spirituale, continuasse
le tradizioni di coltura del' paese e affermasse con ardente parola il loro patriot- .
ti_,smo, la loro fede inconcussa nella grandezza della pazioné.
Nel. 1916 il Trentina aveva dato tre martiri destinati a diventare .il si~­
bolo della sua volontà di essere completamente italiano, e la nuova gloria invi-
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tava a mostrare ai connazionali cbe altre; . qi ,recenti e di ·antiche, la· piccola


terra ne poteva vantare: che sempre il suo popolo e la sua coltura erano stati
italiani, così che, per i · vincoli del. sangue e dell'intelletto non meno ~h e per le
ris~rse del suo suolo e per la sicurezza che poteva garantire all'Italia, il suo-
riscatto era ben degno di· qualsiasi sacrificio. Che per mezzo di un periodico di
carattere prettamente t_rentino si· potesse dir· tutto questo, anzi, al tempo stesso,
portare anche una parola · d'incoraggiamento agli esuli giustamente angoscia ti
per le tristi notizie che troppo . spesso giungevano · dalla loro · patria .più piccola,.
lo pensò nell'estate del ·1916 un sacerdote roveretano,· don Antonio Rossaro, il
quale, concepita l' idea, non esitò a tradurla in atto.
Già nel gennaio 1917 esce a Rovigo il primo fascicolo di ·, Alba trentina" ,.
periodico mensile che incontra tosto il più largo favore, si afferma e combatte·
strenuamente i due ultimi anni di guerra. ·
Tutto ·quanto poteva contribuire a far meglio conoscere il Trentina dal
punto di vista storico, culturale ed economico, o a prospettare il florido. avvenire·
del paese riunito alla Patria, trovò accoglienza nella rivista; i cui diversi numeri ·
presentano articoli di storia propriamente detta avvicendati con altri ·di natura
economica O · industriale·; articoli d'arte. e di storia letteraria alternati con poesie·
ed appelli _di propaganda. In quasi tutti i fascicoli poi, sotto il titolo , Ciò che si
deve leggere " sonvi indicazioni su libri ed opuscoli riguardanti il .Trentina, per uso·
di ·chi voglia imparare a conoscere questa terra, e, in quelli del secondo anno,
anche una · , Necrologìa semestrale ", dedicata alla memoria dei trentini più bene-
meriti morti nel corso della guerra. ·
Fra i collaboratori, che furono .assai numemsi, meritano speciàle menzione
O. Brentari, O. ·Gerola, E. Tolomei.
Se per l'intensa attività patriottica spiegata durante. la guerra , Alba tren-
tina" si è conquistato un posto notevole .nella storia della nostra redenzione,.
deve esserè ricordato, appunto per la storia, anche il suo locale di redazione:
, un aristocratico ~al.otto tutto verde" - come scriveva recentemente a un amico·
il fondatore della Rivista · ~ dove si tennero sedute patriottiche, convennero·
profughi, volontari ex prigionieri . di Russia, patrioti e letterati trentini , e che fu.
volta a ·volta rifugio di profughi e truppe nei giorni di Caporetto, chiassoso ed
entusiastico convegno nei giorni della vittoria ".
Dopo tutto il bene che è stato detto dell'opera non è possibile esimersi
dal tributare la più ampia lode a chi l'iniziò fra difficoltà di ogni genere e la
sostenne fin nei momenti terribili della grande ritirata, quando furono occupate·
redazione e tipografia e vennero dispersi manoscritti, .lettere ed· indirizzi.
Dan Rossaro continua tuttora con zelo infaticabile la .pubblicazione della
rivista, chè egli non considera terminata la missione di , Alba ". In avvenire, più
che in passato' essa avrà agio di illuminare gli Italiani sul valore intrinseco del
Trentina e della ,sua gente, e dimostrare, nel veniente meriggio del paese redento;
quali frutti sappia maturare la nostra terra nella. comunione : del popolo italiano.
O. D.

Museo Civico e Biblioteca Civica di Rovereto. - Le truppe austro-~


.ungariche, capitanate dai loro degni comandanti, non contente di avere deruba.,.
te quasi intieramente le abitazioni private. della Città delle cose migliori e più
preziose e di avere -in seguito devastato quanto non vollero o non poterono·
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asportarvi e spedire ai _loro compatriotti del Nord, misero ancora le loro mani
sacrileghe sul patrimonio scientifico ed artistico del nostro Museo, patrimonio ivi
raccolto in quas-i settant'anni di lavoro indefe~so e disinteressato di tanti bene-
meriti cittadini ed arricchito da tanti donatori indigeni ed esteri.
II Direttore che si trovava lontano dalla Città come evacuato raccomanda-
va bensì ripetutamente- con lettere che venissero salvaguardati alla meglio ed H
Museo e la Biblioteca, ma pur troppo ben poco valsero queste raccomandazioni.
Nel Museo poteva infatti scorrazzare a piacere chiunque voleva; basti dire che
sulla porta della Sçuola Reale (nel portico della sede del Museo) stava scritto
(in tedesco): Chi desidera andare al Museo basta domandi la chiave al Co-
mando di tappa.
Furono derubate in ispecial modo l'a ra-ccolta etnografica, l' artistic,a, l' ar-
cheologica (il danno arrecato alla sola raccolta delle ' monete degli imperatori
romani 1 ) ascende almeno a Lire 6000 [seimila] - e dalla ispezione fattavi è
risultato ancora che il ladro fu un vero intelligente numismatico) e quella dei
cimeli patrii (dalla quale vennero rubati persino alcuni ricordi di Antonio Ro-
smini, nonchè- l'unico ritratto originale a olio di Antonio Scapoli).
Non venne risparmiata rteppure la raccolta dei minerali, dalla quale spa-
rirono i pezzi più belli ed appariscenti. Per un vero miracolo vennero pochissimo
manomesse le altre raccolte- di storia naturale; anzi la preziosa raccolta dei fos-
sili dei nostri monti è rimasta del tutto intatta, ciò che vuoi dire che i ladri ed
i devastatori avevano, per fortuna, ben poche cognizioni in fatto di geologia. E'
anche da notarsi che molte lastre delle vetrine vennero infrante sia perchè i la-
dri non vollero perdere molto tempo nel derubarle del loro contenuto, sia per-
semplice spirito di devastazione. 2 )
Riguardo poi alla Biblioteca Civica devesi far rilevare come con _incon-
sulta deliberazione (e all'insaputa della Direzione) vennero nell'Ottobre lfl/8 tra-
sportati quasi tutti i libri della medesima a Trento, a mezzo - notisi - di auto-
carri militari aperti, con quanto danno e perdita del materiale è cosa facile a;
intendere. Nel Febbraio del 1919 vennero poi di nuovo trasportati a Rovereto
chiusi in casse, nelle quali giacciono ancora. Nessuno può perciò determinare-
quanto materiale sia andato smarrito ih detti trasporti.
Per miracolo nel Febbraio 1916 la cosiddetta Commissione di salvataggio·
trasportò a Innsbruck i preziosi manoscritti (Tartarottiani, Vannettiani ecc. ecc.),
i codici e -gli incunaboli, ora ritornati sani ~ salvi.
Presentemente si sta studiando il progetto per una -nuova decorosa e co-
moda sede p el Museo e per la -Biblioteca. Questa ultima - di esclusiva pro-
prietà del Municipio della nostra Città 3) ~ potrà così venire in futuro utiliz--
zata nel miglior modo desiderato dagli s~uQiosi.
a. c.
1
) Le altre raccolte di numismatìca vennero salvate dalla Direzione già nel Maggio 1915..
2) Stieno pur sicuri i ladri sacrileghi che una lapide verrà collocata nei locali del Mu-
seo, la quale eternerà le loro gesta bestjali commesse nel medesimo, e che un' altra verrà eretta;
in luogo pubblico per ammonire i nostri posteri a non dimenticare le ruberie e le devastazioni
perpetrate nelle case della Città da coloro che si arrogavano il titolo di nostri difensori.
3 ) La
Biblioteca Civica venne fondata dal Consiglio Civico nel 1764 colla compera der
libri di Girolamo Tartarotti, da lui lasciati in eredità all'Ospitale _detto di S. Sebastiano e Rocco,
il Consiglio Civico ha poi sempre curato le sorti di questa sua proprietà, sia fabbricandone lél!
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I danni di guerra nel Trentino e nell'Ampezzano. N'et gennaio 1919


il Consiglio Provinciale d'Agricoltura, constatata l'opportunità di richiamare
1' attenzione del governo sull'ammontare dei danni di guerra subiti dal Tren-
tina, avvertì tosto l'impossibilità che i rilievi venissero curati dai funzionari
dell'amministrazione militare ancora disorganizzata e poco pratica della regione.
Partendo dal concetto che il paese deve anzitutto valersi delle sue istituzioni e
dei suoi uomini - concetto che ove non degeneri nell'esclusivismo di un' ido-
latria regionalista potrà portarci del gran b,ene - il Consiglio di Agricoltura si
assunse il non facile compito d'una statistica dei danni di guerra estesa a tutti i
-comuni del Trentina e dell'Ampezzano.
A questo scopo la regione fu divisa in due zone. La zona nera, cioè que~a
dei comuni cosiddetti evacuati, comprende la città e parte del capitanato di Ro-
vereto, poi parti dei capitanati di Riva, Borgo, Tione e Primi·ero. Il resto del
Trentina, costituito dalla città e dal capitanato di Trento, dai capitanati di Cava-
lese, . Cles e Mezolombardo e infine dalla parte meno danneggiata dei capitanati
di Riva, Borgo, Tione e Primiero, fu più risparmiato dalle ingiurie della guerra
e agli effetti della constatazione dei danni potè a ragione venir considerato come
un tutto a sè. In esso i rilievi si fecero mediante invito ai singoli danneggiati
di riempire appositi formulari la cui esattezza venne controllata dalle amministra-
zioni comunali ed ancor una volta riveduta ed eventualmente corretta dal Con-
siglio Provinciale d'Agricoltura. Diverso sistema si dovette seguire per la zona
evacuata e devastata; il Collegio degli ingegneri . e architetti <F Trento accettò
l' incarico di eseguirvi la stima dei danni mediante propri fiduciari mandati so-
praluogo, ove si valsero dell'aiuto di periti locali debitamente istruiti dall'ing.
Lodovico Benvenuti.
I risultati di questo intenso lavoro sono largaménte esposti in una bella
pubblicazione (l danni della guerra nel Trentina e l'opera di soccorso del
Cons. prov. d' agricoltura, Trento, tipografia ~?-azionale, pp. 72), ricca di cifre e ,
di illustrazioni. Quantunque gli accertamenti di danni che a suo tempo verranno
fatti colla collaborazione di appositi o.rgani statali possano portare a risultati al-
quanto diversi, giova dar fin d'ora larga pubblicità alla statistica del Consiglio
-d'agricoltura, dalla quale appare la terribile imponenza e la distribuzione local e
del disastro sotto cui geme tanta parte delle terre redente.
Nella tab_ella che segue, i dati relativi a cinque capitanati (Borgo, Primiero,
Riva, Rovereto, Tione) si sono ottenuti sommando le cifre che il Consiglio ha
rac-colto per una parte del territorio capitanale col sistema delle denuncie e le
dfre che per l'altra parte dello stesso territorio capitanale sono state fissate dal-
l'opera del collegio degli ingegneri ; i dati di tutti gli altri capitanati sono stati
tolti, senza alcun ritocco o rifacimento, dalla pubblicazione già citata.

prim a sede (n ell a casa dove trovavas i in a ll ora il nostro Ginnasio, cioè nel Vicolo di S. Giusepp e
presso la Chiesa di S. Marco, casa seg nata a l presente coi Numer i 3 e 5) sia n ominand o ne sem-
pre di motu propr io i bibliotecari ed i custodi (c o me si può rilevare d agli Atti dei Consigli m u-
nicip ali ).
Ed ora tocca al Municipio stesso di collocare in locale conveniente la sua Biblioteca, di
nomi narne il bibli otecario (pe l qua-l e la benemerita Sig nora Lufg ia de Tacchi ela rgiva una çospicua
somma), di curarne in una parola le sorti, tantopiù che a vantaggio della medesima diversi
benemeriti (fra i quali meritano specia le m enzione il defunto Dott. i~Vince nz o Baroni, ed il no-
stro D ott. Comm. Prof. Pa o lo Orsi) sborsarono somme n o n indifferenti.
DANNI DI GUERRA NEL fRENTlNò E NELL; AMPEZZANO
l Danni a. campa~ne l Danni a edifici Danni a
l Capitanato l boscht e prah l • l ~o:ma ~
distrettuale mancato l danni mancato l danni b111• l b' h. l attrezzi b t' scorte l ·di .
raccolto effettivi affitto effettivi · mo tane erta rurali es tame agrarie verst
- - -- - - - - -
Lire Lire Lire Lire

Ampezzo 4,071.402 12,214.206 213,600 l 14,764.540 2,937.072 2,937.072 2,713.572 2,681.750 1,250.976 1,462.596 45,246.580

Borgo 45,852.260 84,876.113 3,861.168 l 176,680.855 33,691.104 29,415.636 21,167,839 11,636.371 19,671.898 17,647.197 434,500.441

Cavalese 3,051.081 9,528,560 534.553; l 8,978.230 1.011.633 405_,559 483.218 810.360 689.025 10,570.573 36,062.792

Cles 7,957.6.59 18,902.960 l l, 785.730 l 15,406.258 1,674.862 1,540.514 ~096.882 3,080.687 2.812.058 3,617,596 57,875.206

Mezolombardo 4,663.842 4,834.048 l 854,307 l 4,812.522 847.279 .547.960 795.992 948,352 840.066 5,135,746 24,280.114

Primiero 1,71 2. 112 5,737.693 l 604.732 l 11,405.182 1,248.065 742,096 696.056 2,461.767 1,227.670 3,736.023 29,571.396

Riv a 33,400,746 31,780.475 11,502,317 45,362.2SS 15,790.699 14,215.084 5,309.745 5.350.103 6,958.951 19,513.40'1 189,083.806
Il 1- - - - - - - -a - - - - - 1 - - - -
Rovereto Città 9,267.600 2,500,00(} 6,160.000 27,625.000 21,390.835 9,167.499 6,111.666 232.400 5,000.000 27,862.000 115,317.000

Rovereto comuni 57,853.411 94,607.214 1,025.084 122,327.937 16,724.362 14,209.708 10.021.359 5,775.392 14,069.374 7,651.257 344,265.098

Tione 7,720.996, 19,085.070 743,173 l 34,096.148 2,999.605 2,466.420 2,360,662 5,390.265 2,628.415 4,522.244 82,012.998

Trento çittà 3,285.070 6,681,037 4,987.748 1 16,196.902 4,269.990 2,568,228 1,736,396 143.092 . 675.654 10,880.981 51,425.098

Trento comuni 31,595.712 51,247.012 1,394.596 22,280.945 . 3,585.943 2,084.821 1,992.214 1,57-9.368 1,800.162 4,223,874 171,784.647
O)
Somma l 210,-431.891 l 341,994.387 -.)
33,667,008 l 489,936.804 i 106,171.449 l 80,300.597 l 54,485.601 39.989.909 57,624.198 116,823.488 i o 1,531,425.332

"T'OTALE LIRE I,53I,4~.5·332


F. M.
Il

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