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5.

IL CONSIGLIO EUROPEO
Il consiglio europeo ha svolto un ruolo preminente e decisivo nel processo
di integrazione europea.La sua origine si deve all’iniziativa politica di
alcuni governi, per affrontare i nodi principali dell’integrazione
comunitaria e dare impulso necessario al suo sviluppo.Il sistema dei
Vertici ebbe termine col vertice di Parigi del dicembre del 1974, quando fu
deciso di dare una cadenza periodica e regolare a tali riunioni, 3 volte
l’anno e ogni volta che fosse necessario: veniva cosi formalizzata la
nascita del consiglio europeo.Esso quindi ha il compito di far progredire
l’integrazione comunitaria, di fornire gli indirizzi politici su tutte le
materie riguardanti la cooperazione tra gli stati membri e le materie di
interesse comune, e di realizzare una cooperazione politica euroepa.Il
trattato dell’unione euroepa,nella sua prima fase approvato a maastricht,
contemplava il consiglio europeo, pur non figurando esso tra le
istituzioni,riconoscendogli il compito di dare impulso necessario allo
sviluppo dell’unione; prevedeva inoltre che esso presentasse al parlamento
una relazione dopo ciascuna delle sue sedute nonché una relazione scritta
annuale sui progressi compiuti dall’unione.IN questo contesto il Consiglio
europeo poteva già qualificarsi come organo dell’unione, pur se non
inquadrato formalmente come tale.Il Consiglio europeo rimaneva
indubbiamente, innanzitutto una semplice istanza intergovernativa, come
tale non sottoposta alle regole procedurali dei trattati istitutivi ne ai limiti
di competenza quanto alle materie e alle questioni che intendesse
affrontare;in particolare, non essendo propriamente una istituzione, i suoi
atti non potevano formare oggetto di un ricorso dinanzi alla corte di
giustizia in annullamento , o per risarcimento dei danni.Il funzionamento
del Consiglio europeo nel sistema comunitario ha comportato un impatto
notevole e conseguenze di vario tipo sull’originario equilibrio
istituzionale, spostando il centro decisionale, dal Consiglio all’organo
intergovernativo “superiore”, non istituzionale; di conseguenza il ruolo
della Commissione, come organo di iniziativa e di garanzia degli interessi
comunitari, si è trovato fortemente ridotto e condizionato dalle direttive e
dalle prese di posizione del consiglio europeo.Una svolta decisiva circa la
configurazione del ruolo e la determinazione della natura del consiglio
europeo si ha con il Trattato di Lisbona; infatti con quest’ultimo, la natura
di vera e propria istituzione del consiglio europeo non può più essere
messa in dubbio, figurando infatti tra le istituzioni dell’unione.IL consiglio
europeo è chiamato a pronunciarsi e a deliberare da numerose norme dei
trattati in tutte le materie e politiche da essi contemplate, con la
precisazione che esso non può esercitare funzioni legislative.Si riunisce 2
volte a semestre su convocazione del suo presidente.E’ composto oltre che
dai capi di stato o di governo degli stati membri, dal suo presidente e dal
presidente della commissione europea;infine partecipa ai lavori anche
l’Alto rappresentante dell’unione per gli affari esteri e la politica di
sicurezza.Il presidente del Consiglio europeo è eletto dai soli capi di stato
o di governo a maggioranza qualificata, per un periodo di 2 anni e
mezzo;egli non può esercitare un mandato nazionale, deve presiedere ed
animare i lavori del consiglio europeo, assicura la preparazione e la
continuità dei suoi lavori,assicura la rappresentanza esterna dell’Unione
per la PESC.IL consiglio europeo si pronuncia ancora per consensus, cioè
secondo una tecnica isata normalmente per l’adozione degli atti da parte di
un organo internazionale intergovernativo classico.Ci sono tuttavia anche
casi in cui esso delibera all’unanimità, come nell’azione esterna
dell’unione e nella PESC, oppure a maggioranza semplice;il consiglio
europeo , poi decide a maggioranza qualificata, seguendo le stesse regole
previste per la votazione in seno al consiglio dell’unione, nelle ipotesi
previste dai trattati: è il caso dell’elezione dello stesso presidente del
consiglio europeo, della designazione dell’alto rappresentante dell’unione
per gli affari esteri.Il presidente del consiglio europeo e il presidente della
commissione non partecipano al voto.Infine gli atti che il consiglio
europeo adotta sono soggetti a un controllo di legittimità da parte della
corte di giustizia quando destinati a produrre effetti giuridici nei confronti
di terzi, ad eccezione di quelli riguardanti la PESC.

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