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Organo dell’ANPI Provinciale di Bologna - Anno X - Numero 3 - Settembre 2012

Editoriale Dalle scuole “Zanotti” a Monte Sole


Marzabotto.
Nuovo impegno Studenti della
classe 3 C
nuova cultura della scuola
media “F.M.
antifascista Zanotti”
durante una
Carlo Smuraglia* lezione sul
campo a Monte

C
Sole.
hi ha letto, sul giornale
(articoli sulle
l’Unità del 16 luglio scor- scuole
so un articolo intitolato da pag. 10
“Da Alemanno ultimo regalo a a pag. 13)
Casa Pound”, ricco di informazio-
ni significative, per qualche verso
impressionanti, ha già trovato la
Buon anno, scuola! Da un’idea dell’ANPI locale
risposta ad uno degli interrogativi
che ricorrono più di frequente fra
i cittadini democratici: come si
L’ANPI provinciale di Bologna Lotta alle mafie
rivolge un cordiale augurio di
spiega il rifiorire in questi mesi
di iniziative, apparizioni pubbliche,
buon lavoro a studenti, inse- a Bazzano nel nome
gnanti, personale ausiliario,
ecc. di organizzazioni e movimenti
che più o meno esplicitamente si
per l’anno scolastico 2012-2013. di Impastato
Assicurando, come sempre, la
richiamano al fascismo? È chiaro, Una serie di iniziative fondate sul
massima collaborazione ove sia
ci sono protezioni illustri, qualche
richiesta, ad arricchimento dei 1° Festival regionale. Solidarietà,
programmi di studio. sport, cultura in primo piano
> segue a pag. 2

Doriano Depietri*
Una fruttuosa esperienza promossa dall’ANPI circondariale
Ad Imola la Rete degli Studenti
Gabrio Salieri
N ella settimana dal 5 al 13
maggio scorsi, si è svolto a
Bazzano il 1° festival regio-
nale contro le mafie e che ha coinvolto

L
alcuni comuni della “Valsamoggia”-
’ANPI di Imola nel corso di nisti, sempre su scala imolese, in parti- nella collina bolognese occidentale
quest’ultimo anno e mezzo, in colare la Rete degli Studenti, il sinda- (Bazzano, Crespellano, Monteveglio)
particolare su impulso del suo cato pensionati SPI-CGIL, i pensionati e degli adiacenti del modenese della
presidente, Bruno Solaroli, ha siglato artigiani della CNA e l’ARCI. Inoltre “Terre dei castelli” (Savignano sul
una serie di patti di collaborazione, l’ANPI ha costituito un coordina- Panaro, Spilamberto e Castelfranco).
tramite i quali ha già avviato anche mento circondariale (comprendente il
numerose iniziative. Ne sono protago- > segue a pag. 5 e 6  > segue a pag. 6 
Nuovo impegno nuova cultura antifascista
> segue editoriale da pag. 1

volta aperte concordanze, altre volte oltre a ripugnare alla coscienza civile con seminari, incontri, iniziative di
esplicita tolleranza. e creare situazioni di pericolo, sono ampio respiro, fra cui segnalo un
Ma questa risposta, da sola, non assolutamente contrari allo spirito seminario fra esperti tenuto a Parma
basta. Ci sono altre ragioni che vanno antifascista della nostra Costituzione, in maggio, d’intesa e con la colla-
considerate attentamente, fra le quali che antifascista non è solo nella dodi- borazione con l’Istituto Cervi, e un
collocherei al primo posto il fatto, cesima disposizione transitoria, ma forum dedicato appositamente a que-
storicamente provato, che nei grandi in tutti i principi e valori che essa sti temi, nel corso della festa naziona-
periodi di crisi, riemergono sempre afferma. le a Marzabotto.
movimenti estremisti che – appro- Se è così, è chiaro che c’è da svolgere Le indicazioni emerse da questi
fittando della situazione – cercano una grande opera di informazione, approfondimenti sono preziose ed
di spingere verso soluzioni populi- di conoscenza e di sensibilizzazione, illuminanti, tant’è che sono conden-
stiche o autoritarie (e talvolta ci rie- non solo verso i cittadini, ma anche sate in un documento, che verrà pre-
scono: vedi il caso dell’Italia e della verso le istituzioni pubbliche che non sentato prossimamente e poi diffuso
Germania nel secolo scorso), per costituire la base di riflessioni più
Approfondendo, ci si rende subito ampie, non solo per rispondere alle
conto che la spiegazione principale domande su ciò che sta accadendo,
delle cause del fenomeno sta nel dato ma anche per indicare le possibili
politico – culturale sotto vari profili. iniziative da assumere in tutto il
Anzitutto, c’è il fatto che il nostro Paese, per reagire a fenomeni inac-
Paese non ha mai compiuto fino in cettabili, e soprattutto per andare
fondo i conti col suo passato e in avanti, per uscire dalla crisi non con
particolare col fascismo. Si è lasciato sbocchi populistici o autoritari ma
cadere l’oblio sulle conseguenze tragi- con più democrazia, con più convinta
che di vent’anni di dittatura fascista partecipazione dei cittadini alla vita
e soprattutto si è fatta passare l’idea democratica, con maggiore aderenza
che in fondo il fascismo fosse la ver- di tutto lo Stato, ai principi e valori
sione “mite” di altre soluzioni più della nostra Repubblica democratica.
apertamente autoritarie. Una favola, sempre si ispirano nelle loro condot- Tanto più questi valori diventeranno
questa, come quella degli “Italiani te e nelle loro prese di posizione, ai preponderanti nella coscienza civi-
brava gente” nel periodo del colonia- valori democratici della nostra Carta le collettiva e nelle strutture dello
lismo, clamorosamente e definitiva- Costituzionale: qualche Sindaco Stato, tanto minor spazio vi sarà per
mente smentita da lavori e ricerche osteggiando le manifestazioni del 25 iniziative che si richiamino al regime
degli storici più accreditati. È la Aprile, qualche Prefetto voltando il fascista ed alla sua ideologia ed ancor
carenza di informazioni e di cultura capo dall’altra parte a fronte di ini- meno per ogni forma di tolleranza o
che induce tanti (troppi) a considerare ziative chiaramente improponibili, peggio di protezione o connivenza.
con indulgenza, se non addirittura qualche componente del Governo (di È con questo spirito che, con la
con indifferenza, il riemergere di questo come di altri) non riuscendo presentazione del documento giusta-
simboli fascisti, dei vessilli della X ad applicare la lezione che ci viene – mente intitolato “Per un nuovo impe-
MAS il reparto repubblichino del nientemeno – dall’art. 9 della “legge gno e una nuova cultura antifascista”.
principe nero J.V. Borghese, di altre Scelba” del 1952, che disponeva che si si dovrà attivare una grande campa-
tipiche espressioni e manifestazioni facessero concorsi a premi nelle scuole gna nazionale, dunque, per chiarire
del passato regime. e si assumessero iniziative per far ai cittadini, pur preoccupati per la
E forse è su questo terreno (ma conoscere ai giovani che cosa è stato crisi e per la degenerazione in atto del
non solo, e vedremo il perché) che il fascismo, e dunque per coltivare e sistema politico, che da questa fase
si capisce anche l’atteggiamento di sviluppare nei ragazzi una coscienza difficile del nostro Paese si può uscire
Prefetti e Questori che restano inerti democratica. soltanto irrobustendo la nostra ancor
oppure – al massimo – ricorrono, nei Queste considerazioni non sono sol- troppo fragile democrazia.
casi più gravi, a provvedimenti di tanto mie personali, ma sono il frut-
“ordine pubblico”, dimenticando o to di un lungo lavoro che l’ANPI *Presidente nazionale dell’ANPI
ignorando che certe manifestazioni, sta facendo da mesi su questi temi,

- 2
Dalla tre giorni a Marzabotto 17 mila euro per solidarietà con le zone terremotate

Successo della festa nazionale ANPI


C om’era nelle aspettative,
la terza edizione della festa
nazionale dell’ANPI, svoltasi a
Marzabotto dal 14 al 17 giugno scorsi,
ha premiato ampiamente il notevole
impegno dell’organizzazione ai suoi
vari livelli. Il denso programma di
iniziative che ha riempito i giorni e
le serate nel paese della media vallata
montana del Reno, anche grazie all’ap-
porto di personalità della politica,
della cultura, di molteplici espressioni
artistiche, è stato vivamente apprez-
zato dai tantissimi visitatori giunti
da diverse parti d’Italia. Di indub- La sala del Consiglio comunale di Marzabotto nella giornata inaugurale della festa. Da sinistra:
bio interesse, inoltre, gli stand delle Paola Marani, consigliera Regione Emilia-Romagna, Carlo Smuraglia presidente nazionale ANPI,
ANPI regionali che hanno permesso Romano Franchi sindaco di Marzabotto, William Michelini presidente ANPI provinciale Bologna,
di conoscere, attraverso i materiali Gianluca Luccarini presidente Associazione famiglie vittime Marzabotto, Sandra Focci sindaco di
esposti, una ricca panoramica della Vergato, Danilo Gruppi segretario generale CGIL Bologna.
Nella parete: il gonfalone comunale di Marzabotto con la Medaglia d’Oro concessa dalla Patria e di
storia della Resistenza e della Lotta di
fianco il testo della motivazione; al centro i vessilli nazionale ed europeo; a fianco il labaro dell’ANPI
Liberazione, nonché della produzione provinciale con le riproduzioni delle medaglie d’oro e d’argento ai partigiani bolognesi. Infine l’opera
editoriale delle associazioni ed il frutto “Dolore per il figlio caduto” (1954) del pittore Luciano Caldari. Olio su tela cm. 120X92, l’opera
della più attuale ricerca storica. è stata affidata dall’ANPI al Comune.
E’ stato dato atto da parte delle
comitive dell’ottimo funzionamento tate nominato dal Governo, la somma della seconda ad Ancona (2011) e di
dell’accoglienza e dell’accompagna- di 17 mila euro quale contributo per Marzabotto (2012) si va ora a studiare
mento in visita nei luoghi significativi affrontare le necessità urgenti. la prossima festa nazionale del 2013.
di Marzabotto e delle alture circo- Dopo la prima edizione di Casa Cervi a Ancora con la mente ed il cuore delle
stanti, svolto dall’organizzazione, sia Campeggine di Reggio Emilia (2010), nuove generazioni.
nazionale che locale, con riferimento
quest’ultima alle sezioni ANPI comu-
nali dell’area ed a quelle di Bologna
Tra i paesi devastati in Persiceto e due di San Giorgio di
città che si sono prodigate con com- dal terremoto Piano, lì massacrati da un reparto
petenza e sollecitudine a livello di della SS in ritirata sulla direttrice del
ristoranti e relativa cucina. La manife- Cavezzo un luogo Brennero. Accadde il 22 Aprile 1945.
stazione non ha mancato di esprimere Essi furono catturati a Tivoli e
i vari modi di solidarietà con le popo- nella nostra storia Zenerigolo, frazioni persicetane quat-
lazioni sinistrate del terremoto nella tro giorni prima, in seguito ad una
pianura, le amministrazioni comunali
(di cui è stata invitata una rappre-
sentanza), le sezioni ANPI che a loro
volta hanno subito gravi danni mate-
N ella dolorosa casistica dei ter-
ritori devastati dal terremo-
to, vi è Cavezzo, paese nella
provincia di Modena, il cui nome fa
parte del martirologio della Resistenza
spiata, durante un rastrellamento in
extremis eseguito a colpo sicuro da
alpini fascisti. I nomi: Walter Casari,
anni 25, colono; Bruno Bencivenni,
anni 29, colono; Ernesto Bettini, 20
riali. A questo proposito l’ANPI ha
consegnato al presidente della Regione bolognese. Un cippo (ora anch’esso anni, bracciante; Ivo Vanelli, anni
Emilia-Romagna Vasco Errani, nella danneggiato) eretto nella vicina cam- 37, boaro, padre di sei figli; Mario
sua veste di commissario straordinario pagna reca i nomi e le effigi di sette Risi, anni 24, operaio, tutti della
alla ricostruzione delle zone terremo- partigiani: cinque di San Giovanni > segue a pag.  4

3 -
Il fervido appello dell’ANPI Nazionale Erano partigiani con noi

Salviamo la Costituzione Chi ha conosciuto


Gildo Bugni* i due russi?

L ’ANPI è scesa di nuovo in campo


con la parola d’Ordine “Salviamo
la Costituzione”. Anche in questa
occasione la battaglia non sarà sempli-
ce, per cui la nostra associazione, insie-
tica”, sottolineava, con argomentazione,
la pericolosità di quanto si sta tentando
di realizzare, con manipolazioni e stra-
volgimenti, espliciti o striscianti, del
nostro sistema costituzionale, la cui
me alle forze lealmente democratiche portata e i cui valori “Siamo chiamati
del Paese, dovrà impegnarsi, perché a difendere con ogni strumento e con il
non si verifichino irreparabili danni ai necessario impegno”.
principi che la Carta Costituzionale ci L’ANPI nazionale esprime una ferma
indica. Consideriamoci perciò, da que- contrarietà alle proposte di modifica
sto momento, tutti impegnati e mobi- costituzionale presenti in Parlamento Nell’archivio storico di Luigi Arbizzani
litati nella difesa della nostra “massima con uno esplicito invito ai gruppi par- abbiamo ritrovato le foto di due sol-
legge”, non dimenticandoci che essa fu lamentari a non procedere all’approva- dati russi che combatterono nella
scritta con il sacrificio di migliaia di zione del testo licenziato dalla prima Resistenza italiana ma non censiti nel
italiani ai quali dobbiamo riconoscenza Commissione del Senato. Dizionario biografico “Gli antifascisti,
e gratitudine. Inutile sottolineare che A proposito di ciò, ritengo giusta la i partigiani e le vittime del fascismo
il dibattito in questione dovrà essere contrarietà a qualsiasi forma di referen- nel bolognese (1919-1945).
chiaro e deciso considerando che la dum popolare in merito perché questo I loro nomi sono Sergio Kornonov
proposta lanciata dalla destra si basa andrebbe ad annullare quell’impor- (tenente) e Michele Tontecemov (ser-
sulla trasformazione del nostro attuale tante principio che rende la nostra gente).
sistema in quello di una Repubblica Costituzione giusta ed imparziale. Li pubblichiamo nell’auspicio che
presidenziale o semi presidenziale. *Segretario provinciale qualcuno possa riconoscerli e darci
Stefano Rodotà, su Repubblica col titolo ANPI Bologna notizie loro riguardanti.
“Una fase costituzionale più democra-

> segue da pag. 3

Cavezzo un luogo nella nostra storia


63ª Brigata Garibaldi “Bolero”; Luigi piedi verso il destino sconosciuto. A
Catalucci, anni 29 e Adelio Cacciari, completare il gruppo, un fascista sulla
anni 28, mezzadro, questi ultimi quarantina di Castelfranco Emilia, a
due sangiorgesi, appartenenti alla 2ª sua volta prigioniero e non si sa a quale
Brigata Garibaldi “Paolo”. titolo. Sarà il primo ad essere ucciso.
Rinchiusi nel carcere mandamentale Più di trenta chilometri attraverso
di Persiceto e sottoposti a feroci tor- i campi e sulla mezzanotte arrivo a
ture per strappare loro notizie, inu- Cavezzo. Niente acqua e cibo. Stipati
tilmente, prima della fuga precipitosa in una stanza nella casa di un fascista
i repubblichini li consegnarono alle locale. La mattina del 22 partenza.
SS naziste, che a loro volta li utiliz- Due chilometri fuori paese la sosta
zarono come ostaggi per proteggersi nella casa colonica di un contadino.
durante la ritirata da eventuali attac- Qui la mitragliatrice compie l’eccidio.
chi. Legati in coppie la cordata – ne Solo Amedeo Azzani riesce a salvarsi
Il cippo eretto sul luogo dell’eccidio presso Cavezzo faceva parte anche Amedeo Azzani,21 con la fuga lungo i filari. Ed a raccon-
(Modena), all’incrocio di via Papazzoni con la anni, imbianchino, catturato a Tivoli tare a Emma Casari, staffetta persice-
statale 12. Dei sette caduti partigiani cinque assieme a Bruno Bencivenni che era tana, la fine del fratello e di tutto il
sono di San Giovanni in Persiceto e due di San comandante di battaglione – alle 6.30 gruppo.
Giorgio di Piano. del 21 aprile fu fatta incamminare a

- 4
> segue da pag. 1

Ad Imola la Rete degli Studenti


territorio dei Comuni di Imola, Castel La Rete degli Studenti di Imola si dità antifascista e partigiana in difesa
San Pietro Terme, Medicina, Dozza pone come un soggetto di rappresen- dei diritti fondamentali sanciti dalla
Imolese, Castel Guelfo, Mordano, tanza dell’intero corpo studentesco, Costituzione.
Casalfiumanese, Fontanelice, Borgo che purtroppo non viene considera- La collaborazione e iniziativa comuni
Tossignano e Castel del Rio) ed avvia- to come interlocutore nelle decisioni possono dunque servire ad entrambe
to progetti in collaborazione con le della politica scolastica. Per questo le realtà, arricchendole di un punto di
ANPI della Vallata del Senio della l’associazione della Rete degli Studenti vista differente e nuovo, unione di una
Romagna (Faenza, Riolo Terme, Casola Medi, a cui la Rete degli Studenti cultura di valori come quelli dell’AN-
Valsenio) e della Toscana (Palazzuolo, imolese aderisce, ha lo scopo di difen- PI e di una più giovane quale quella
Firenzuola, Marradi) soprattutto per dere i diritti degli studenti riconosciuti della Rete degli Studenti.
quanto riguarda iniziative e manife- dalla Costituzione e dalla legge. Per Dunque l’ANPI si apre e chiama
stazioni riguardanti la Resistenza e la raggiungere questi obiettivi, quali il all’impegno giovani e antifascisti. E lo
lotta di Liberazione lungo la “Linea miglioramento e la difesa della scuola SPI-CGIL, che rappresenta un grande
Gotica”. pubblica, gli strumenti adottati sono patrimonio di storia di vita, di lavo-
L’ANPI – afferma il documento redat- quelli dell’informazione trasversale e ro, di lotte e di partecipazione e che
to insieme agli studenti - è aperta democratica, dell’unione e della mobi- condivide analisi, pericoli, esigenze di
ai democratici e agli antifascisti e in litazione. svolta risponde ritenendo necessario
particolare alle donne e ai giovani. Da quando è nata, la Rete degli allargare al massimo l’impegno per
Questi ultimi devono diventare attivi Studenti Medi ha sempre con costanza l’antifascismo e per la difesa e l’attua-
e dirigenti nell’ANPI; più in generale e impegno lavorato per la maggior zione dei contenuti e dei principi della
devono prendere in mano la causa per informazione e mobilitazione degli Costituzione.
una nuova Italia. studenti, perseguendo i valori dell’ere- > segue a pag.  6

La decisione dell’ANPI del Circondario imolese di stabilire un vincia di Bologna hanno dato alla Resistenza in montagna,
collegamento permanente con le consorelle che territorialmente che ha avuto il suo punto di forza nella 36ª Brigata Garibaldi
“abitano” in quella parte tosco-romagnola di Linea Gotica “Alessandro Bianconcini”. Questa formazione, che nella fase di
nella quale durante l’inverno 1944-45 la guerra guerreggia- massima espansione ha avuto 1200 effettivi – tra cui decine di
ta fu particolarmente feroce, è di forte significato. Si tratta di giovani staffette – non solo ha rappresentato un serio cuneo nel
organizzare – andando oltre le tradizionali celebrazioni – una sistema difensivo tedesco nella retrovia, e per certi aspetti all’in-
vera e propria linea di lavoro basata su studio, visita in loco, terno della Linea Gotica, ma ha contribuito a diffondere tra le
elaborazione di materiale, tali da alimentare in profondità l’in- popolazioni il sentimento di solidarietà, patriottismo, volontà di
teresse delle generazioni che si avvicendano nel tempo. In nuce un cambiamento nel Paese. Una formazione che, a differenza di
gemellaggio di cui sarà molto interessante osservarne l’andamento altre situazioni, è riuscita a superare – pur a prezzo di gravi
ed i risultati concreti. perdite – l’offensiva su vasta scala del nemico, a varcare le linee
Si parte da iniziative che hanno una solida consistenza, basa- del fronte di combattimento, e una volta approdata in Toscana,
te su manifestazioni celebrative annuali nei luoghi in cui la a mettere a disposizione dei Gruppi di Combattimento dell’eser-
Resistenza ha, come si dice, scritto pagine inalienabili della cito italiano e di strutture logistiche degli Alleati importanti
Lotta di Liberazione, ma anche da capisaldi quali sono il contingenti di uomini.
CIDRA (Centro Imolese Documentazione della Resistenza e Nelle pagine della 36ª Brigata sono segnate queste tappe:
dell’Antifascismo) con la sua preziosa e ricca biblioteca, nonché la Monte Battaglia Casola Valsenio), Santa Maria di Purocielo
raccolta di materiale iconografico, e il frutto della ricerca storica (Brisighella), monti Carzolano, Bastia, Ca’ di Guzzo (Castel
compendiato in libri e tesi di laurea universitarie, nonché da del Rio), Casetta di Tiara, Capanno Marcone, Castagno, Borgo
lezioni-testimonianze nelle scuole, dalle classi quinte elementari Tossignano, Ca’ di Malanca (Brisighella). E su lungo il confine
alle medie inferiori e superiori. toscano: Scarperia, Marradi (Firenze), i passi della Colla e di
Ora si tratta di accentuare il contributo alla conoscenza dei tratti Casaglia, il Falterona. Ovunque ci sono cippi e lapidi, lì possia-
storici, oltre che dell’episodica. mo andare assieme, perché anche in quei posti, come ha detto agli
La materia è ampia. Non si può prescindere dal contributo che studenti Piero Calamandrei :“lì é stata scritta la Costituzione”.
l’Imolese e il Ravennate oltre che tanti altri luoghi della pro- G.d.B.

5 -
> segue da pag. 1 luogo. Infatti il palazzetto sarebbe Impastato”, coinvolgendo il gruppo
stato frequentato soprattutto dai gio- “Niscemi” di Savignano sul Panaro
Festival regionale vani, e noi come Peppino, volevamo (Modena) e con il contributo fonda-
rivolgerci a loro per parlare di legali- mentale della Fondazione Rocca dei
Lotta alle mafie tà. Inoltre una delle prime battaglie Bentivoglio di Bazzano, si metteva al
affrontate da Peppino fu proprio in lavoro per organizzare il festival.
a Bazzano favore dei giovani, quando si batté allo Inoltre sono stati coinvolti i ragazzi e
scopo di avere uno spazio per creare un le insegnanti della scuola primaria “P.
nel nome campo da calcio. Zanetti” di Bazzano che lavorando sul
di Impastato Nasceva così il tavolo ”Peppino
Impastato” che vedeva mobilitati l’Am-
loro progetto dal singolare ma signifi-
cativo titolo “Sporchiamoci le mani”,
ministrazione comunale, la Società hanno prodotto una serie di striscioni
La sigla scelta per il festival è stata Pallamano, l’associazione Solidarietà e aventi per tema la legalità, la solidarie-
“AUT/AUT”, riprendendo in parte il Impegno e, come si è detto, l’ANPI di tà e la lotta alla mafia.
nome della radio fondata nel 1976 Bazzano. Gli obiettivi del festival sono stati:
a Terrasini (Palermo) da Peppino Nel 2008, precisamente il 9 maggio, valorizzare la cultura alla legalità e
Impastato, il coraggioso giovane di veniva intitolato il palazzetto dello alla lotta alle mafie; offrire ai cittadini
Cinisi al quale la mafia ha fatto pagare sport a Peppino Impastato e con il con- un’occasione di conoscenza del feno-
con la vita l’incessante denuncia della tributo della Polisportiva di Bazzano e meno mafioso, momenti di confronto
criminalità. della Società Pallamano, nasceva il tor- e coinvolgimento attraverso lo sport;
Vorrei brevemente fare una piccola neo di pallamano “Peppino Impastato”. coinvolgere nel progetto oltre agli enti
cronistoria per spiegare come è nato il Nel 2011, grazie al decisivo contributo locali, le scuole, le associazioni, le
festival. Fin dal 2007, alcuni cittadini dell’assessore Andrea Finelli, all’in- società sportive e i cittadini.
bazzanesi avevano pensato di chiede- terno del torneo di pallamano, veniva Nei vari incontri si è parlato e discusso
re all’Amministrazione comunale di inserito l’incontro con il procuratore di eco-mafie, di mafia e cemento, dei
intitolare il nuovo palazzetto dello antimafia dott. Nicola Gratteri. rapporti della mafia con la mala finan-
sport di Bazzano a Peppino Impastato, I tempi erano maturi affinché il torneo za, dei rapporti tra mafia e istituzioni
ucciso l’8 maggio 1978 a Cinisi, perché facesse un’ulteriore salto di qualità, pubbliche.
per il suo impegno civile era diventato infatti quest’anno, l’assessore Finelli è Inoltre si sono riunite intorno a un
oltremodo scomodo alla mafia. riuscito a portare a livello di Regione tavolo alcune associazioni che si occu-
Di questa proposta siamo stati interes- Emilia-Romagna il progetto per dare pano di legalità per confrontarsi sui
sati anche noi dell’ANPI di Bazzano vita ad un festival per parlare dei loro progetti, e da questo confronto
con la richiesta di farci portavoce di temi legati alla legalità e alla lotta sono emersi alcuni impegni che si
questo progetto presso Ente locale. alle mafie. Con il parere favorevo- realizzeranno durante l’anno. Tra cui:
Abbiamo subito condiviso l’idea, per le della Regione e con il contributo corsi di formazione per amministratori
diversi motivi, tra i quali la scelta del finanziario concesso, il tavolo “Peppino pubblici, diffusione di un questiona-

> segue da pag. 5

La Rete degli Studenti


Sulla base di questi presupposti, ANPI Analogo impegno sta alla base del si colloca l’impegno comune di ARCI
e SPI-CGIL di Imola intendono soste- nuovo rapporto fra ANPI e pensionati e ANPI imolesi ad informarsi sulle
nere e allargare insieme occasioni e artigiani della CNA e nello stesso solco principali attività svolte ed a colla-
partecipazione a iniziative di ricordo, borare in iniziativeculturali, sociali e
di valorizzazione dei valori costituzio- del tempo libero sul territorio. In par-
nali e alla loro attuazione, per rida- ticolare l’ARCI può essere strumen-
re speranza e certezza di un futuro to operativo ai fini della promozione
migliore. culturale e nel campo dello spettacolo
ANPI e SPI-CGIL si impegnano per e nel rapporto con le associazioni, in
quanto possibile, a definire collabo- particolare giovanili, impegnate nella
razioni, partecipazioni reciproche e lotta contro le mafie e la criminalità
iniziative comuni. E si impegnano ad e a favore della solidarietà e della con-
allargare il blocco delle forze sociali da vivenza.
coinvolgere e mobilitare. Testimonianze a Monte Battaglia G. S.

- 6
rio tra i commercianti per raccogliere
informazioni su fenomeni di usura e
pizzo e la creazione di un contenitore
dove le associazioni che si occupano
di legalità, si potranno confrontare,
raccogliere informazioni e portare a
conoscenza i loro progetti.
Nella giornata conclusiva a Bazzano,
il dibattito pubblico ha avuto come
obiettivo l’intento di gettare le basi per
un’azione comune contro le infiltrazio-
ni mafiose. Una doverosa riflessione,
a questo punto. Nonostante i temi
trattati, la partecipazione dei cittadini
è stata “timida”, mentre nella giorna-
ta finale a Bazzano, la gente di tutte
le età ha riempito la piazza fino alla
fine della manifestazione. Come ANPI Nella foto uno scorcio dell’incontro popolare nella piazza di Bazzano
di Bazzano-Crespellano-Monteveglio,
abbiamo allestito un grande tavolo val è stata la giornata dedicata ai delle scuole, gli interventi autorevoli
dove abbiamo esposto le bandiere delle ragazzi attraverso lo sport con il tor- degli esperti e dei giornalisti, di tutti
sezioni, libri, magliette, spille, spor- neo femminile di pallamano “Peppino i cittadini che hanno testimoniato con
tine, che hanno trovato gradimento e Impastato”, con il torneo di calcio a la loro presenza la volontà di voltare le
mosso l’interesse della gente verso la cinque che ha visto la partecipazione spalle alle mafie
nostra associazione. dei ragazzi di Scampia (Napoli), di Credo di potere affermare che è stato
Vorrei ringraziare l’ANPI provin- Cinisi e di Bazzano. fatto un buon lavoro, gettando le soli-
ciale e il Comitato provinciale della Il bilancio finale credo sia positivo, sia de basi per un arrivederci al prossimo
Resistenza e della Lotta di Liberazione per il lavoro svolto, sia per i compagni anno.
per avere patrocinato il festival, dando di viaggio incontrati nell’organizza- *Segretario ANPI Bazzano
così un segnale concreto di impegno zione e nella gestione del festival, la
alla lotta contro la mafia. disponibilità delle Amministrazioni
Un momento importante del festi- pubbliche, il lavoro svolto dai ragazzi

Con l’ANPI a “FestUnità”


L’ANPI provinciale di Bologna è stata
presente a “FestUnità” al Parco Nord
di Bologna con un attrezzato stand,
nel quale ha primeggiato una mostra
fotografica storica dell’associazione e si
potevano acquisire libri e riviste.
Come ogni anno erano aperte anche le
adesioni, previo compilazione dell’appo-
sito modulo.
Nella foto: il padiglione della Monta-gnola
(costruito nei primi anni ‘30 per la mostra della
ferrovia “Direttissima” Bologna-Firenze), quan-
do dopo la Liberazione era sede dell’ANPI provin-
ciale di Bologna. Alla sommità la allora terrazza
danzante del “Settimo Cielo”. In basso a destra
uno scorcio delle sculture in bronzo dei due parti-
giani di Luciano Minguzzi oggi a Porta Lame.

7 -
Dal convegno bolognese dell’ANPPIA la vigilanza democratica repubblicane sono sempre quelle) ha
avuto il più forte partito neofasci-

Contrastare la risorgenza sta dell’Europa occidentale, l’MSI di


Giorgio Almirante. Questo partito è
stato un modello per tutte le destre

dell’estremismo di destra europee, mentre in Italia era teorica-


mente emarginato dalla vita politica
e parlamentare (anche se sappiamo
Uno stimolante confronto di idee dai contributi di Andrea Mammone, benissimo che veniva usato da altre
forze per scopi tutt’altro che traspa-
Nicola Tranfaglia, Guido Albertelli.
renti).
Dal neofascismo post-bellico, alla “strategia della tensione” con le stragi, Berlusconi ha riunito tutte le destre
agli attuali episodi di violenza nera una linea conseguente. Responsabilità italiane e sdoganato l’allora ortodos-
del periodo berlusconiano so “camerata” Fini, (dichiarazioni del
Cavaliere il 23 novembre del 1993 a
Massimo Meliconi* Casalecchio di Reno), e questo è stato
uno degli elementi che gli ha permes-

L ’ANPPIA di Bologna ha orga-


nizzato il 21 di giugno scor-
so nella Cappella Farnese di
Palazzo d’Accursio residenza del
Comune un convegno sulle nuove
negli anni del governo Berlusconi,
ha sicuramente aperto una strada al
nuovo estremismo di destra, almeno
dal punto di vista formale. Come si
ricordava al convegno, l’Italia uscita
so di governare per 11 degli ultimi 18
anni. Da allora, anche mediaticamen-
te, è caduto un tabù: si può esplicita-
mente parlare in maniera positiva (a
volte cantarne le glorie) del fascismo,
destre europee, con particolare rife- dal dopoguerra (gli storici lì sostene- e il dichiararsi fascisti non è più un
rimento ai temi del nazionalismo e vano che non è corretta la definizione problema. Che poi nascano e crescano
del populismo. Gli interventi del di prima o seconda repubblica, visto movimenti come Casa Pound o Forza
prof. Andrea Mammone, docente che la Costituzione e le Istituzioni Nuova non può destare molto meravi-
nella Kingston University di Londra,
del prof. Nicola Tranfaglia profes-
sore emerito di Storia dell’Europa e
del Giornalismo dell’Università di Rinverdito dal protagonista
Torino, e del Presidente nazionale l’evento di 64 anni fa
dell’ANPPIA Guido Albertelli sono
stati puntuali e precisi, e hanno ali-
mentato un dibattito partecipato ed La fiamma di Olimpia
interessante. Alcune notizie più recen- per Londra 1948
ti, come la richiesta di un consigliere
PDL dI Gualtieri (Reggio Emilia) di col tedoforo bolognese
intitolare la scuola elementare della
cittadina a Benito Mussolini (il prete- I valori del volontariato civi-
sto: lì aveva insegnato come maestro le maturati durante la militanza
elementare il futuro capo del fascismo nella 9ª Brigata partigiana “Santa
dal 1900 al 1904) e la “punizione”
somministrata a Viterbo dal capo di
Justa”. Premio della Bontà del sin-
Casa Pound in persona a un “tradito- daco Dozza e del cardinale Lercaro
re”, reo di essere un collaboratore del per l’impegno nell’alluvione del
presidente Gianfranco Fini, riportano Polesine del 1951
l’attenzione sul tema del convegno. la fiamma di Olimpia. Avvenne nel
C’è un problema di presenza della Antonio Sciolino 1948, quando la fiaccola, accesa nel
destra estrema, (la seconda notizia), sacro monte greco avrebbe raggiunto

U
ma anche un problema di memo- n tedoforo di sessantaquat- Londra. Appunto la capitale britannica
ria (la prima notizia). I due piani tro anni fa, bolognese, che in cui di recente è stata celebrata la
sono evidentemente collegati fra loro: ha rinverdito alla fine del quattordicesima Olimpiade. Il marato-
il revisionismo storico, ampiamente luglio scorso, con il ricordo, il privi- neta si chiama Andrea Gemini, è bolo-
praticato e largamente pubblicizzato legio di avere recato a passo di corsa gnese, di anni ne ha oggi 85, all’epoca

- 8
glia. Può darsi che nell’Italia dei vecchi gonano questo momento alla grande che augurare che sia così. Tuttavia,
partiti che ora non ci sono più ci fosse crisi del 1929, che ebbe fra le sue con- anche e soprattutto in un contesto di
una certa dose di ipocrisia sull’MSI, seguenze politiche l’ascesa al potere gravissima crisi economica , il presidio
che settori deviati dello Stato proteg- in Germania del nazismo e infine la democratico risulta fondamentale, in
gessero o addirittura alimentassero i guerra più devastante che l’umanità Italia come in Europa. Se da un lato
neofascisti (i sevizi segreti) con tutto abbia conosciuto, il secondo conflitto è sicuramente sbagliato ingigantire
quello che ne è conseguito (quella che mondiale. questi fenomeni, è un imperdonabile
fu definita la “strategia della tensione” Non si vogliono qui fare parallelismi errore minimizzare e sottovalutare.
e il suo portato di orrende stragi come sciocchi e inconsistenti fra ora e allora, In particolare nel nostro Paese, per
quella del 2 Agosto 1980 a Bologna), visto che noi siamo nel pieno della troppo tempo si è fatto scempio della
certo è che per noi antifascisti oggi tempesta economica e nessuno sa a memoria storica, del percorso che ci
assistere alla aperta rivalutazione del tutt’oggi come andrà a finire. Credo ha portato alla libertà repubblicana,
famigerato ventennio e di tutte le però che sia corretto dire che bisogna dell’antifascismo, della Resistenza
sue conseguenti eredità politiche, alla comunque mantenere alto il livello di e del documento che è l’espressione
nascita di movimenti e associazioni vigilanza rispetto a questi fenomeni. principale della nostra democrazia, la
che si richiamano dichiaratamente e In Europa, in recenti elezioni in vari Carta Costituzionale.
orgogliosamente a quel funesto pas- stati, la destra più becera e razzista Qualche effetto, purtroppo, come
sato è uno schiaffo impossibile da ha avuto consensi ed è presente nei abbiamo visto, c’è stato. Continuare
assorbire. parlamenti nazionali. Ciò è accaduto a difendere questi valori e contrastare
La forma, come spesso capita, è in Olanda, Francia, Grecia, per non la risorgenza di forze neofasciste è e
diventata sostanza. Quanto peso poi parlare dell’Ungheria, dove addirit- continuerà ad essere il nostro compito.
potranno avere queste organizzazio- tura i nazionalisti magiari sono al
ni nell’immediato futuro del nostro potere. Sono aspetti che gli studiosi *Presidente dell’ANPPIA
paese è difficile da dire; siamo nel unanimemente giudicano attualmen- provinciale di Bologna
pieno di una terribile crisi economica te marginali nel grande scacchiere
mondiale, tutti gli economisti para- europeo e, francamente, non ci si può

faceva parte di una squadra sportiva blichino nella Facoltà di Ingegneria di


delle Forze Armate, essendo militare via Risorgimento a Porta Saragozza,
di leva, allora, ventunenne di stanza modernissimo complesso progetta-
alle “Casermette” della città capoluogo to dall’architetto Giuseppe Vaccaro
pugliese. Egli fu scelto, assieme ad un e inaugurato dieci anni prima (cfr.
gruppo di commilitoni, per far parte Renato Sasdelli, “Ingegneria in guerra”,
della staffetta che portò la fiaccola nel Clueb editrice, Bologna 2007, pagg.
tratto Bari-San Severo sul Gargano in 253). Durante l’attacco vi fu una spa-
provincia di Foggia. Un evento “indi- ratoria nel corso del quale rimasero
menticabile per sempre”, dice il prota- uccisi due militi fascisti. Negli anni
gonista. Egli è stato ed è tutt’ora una della ricostruzione post-bellica la sua
persona del volontariato sociale. Valore attività di volontariato si è dispiegata
che ha acquisito durante la Resistenza a vasto raggio, come nel salvataggio
(nome di battaglia “Gimmi”) e che delle popolazioni del Polesine devastato
lui attribuisce in particolare a Emilio e Monte San Pietro. Gemini aveva dall’alluvione del 1966 causato dalla
Alessandri “Walter”, commissario poli- diciassette anni quando, nel caos rotta degli argini del Po. Ottenne in
tico del 1° Battaglione nella 9ª Brigata dell’armistizio dell’8 settembre 1943, seguito per questo il primo “Premio
partigiana “Santa Justa” sorta per ini- partecipò al rischioso recupero di armi della Bontà” istituito dal sindaco Dozza
ziativa di Giuseppe Nucci “Pino” (nel e munizioni nelle caserme bologne- e dal cardinale Lercaro.
dopoguerra medico specialista in odon- si, azione che rese possibile poi la
tostomatologia e chirurgia maxillo-fac- costituzione dei primi nuclei parti- Nelle foto: a sinsitra Andrea Gemini militare
giani. Il giorno della liberazione di “tedoforo” con la fiaccola olimpica e sopra il
ciale, membro dell’ANPI provinciale,
Bologna – 21 aprile 1945 – partecipò 21 aprile 1945 (al centro) assieme ai parti-
purtroppo venuto a mancare tempo giani dopo lo scontro a fuoco alla Facoltà di
addietro), che operava tra Casalecchio allo smantellamento del famigerato
Ingegneria.
di Reno, Sasso Marconi, Marzabotto Ufficio Politico Investigativo repub-

9 -
Il concorso “2 Giugno” nelle scuole bandito dall’Istituto comprensivo “Salvo D’Acquisto”
di Gaggio Montano

Alle radici della storia


studiando cippi e lapidi
Ottimi i risultati del lavoro di docenti e ragazzi. Molteplici quanto efficaci le tecniche “inventate”. Tra le testi-
monianze, quella della figlia dell’ex soldato americano che ha voluto far spargere le ceneri del suo corpo nella
montagna dell’Alto Reno in cui combatté durante la guerra, anche nel ricordo dei commilitoni caduti.

Prof.ssa Raffaella Zuccari*

C ome ogni anno l’Istituto tificazione della presenza di cippi e/o Pindemonte; e bella e santa fanno al
Comprensivo (Scuola dell’In- lapidi esistenti nel proprio territorio, peregrin la terra che le ricetta… dato
fanzia, Primaria e Secondaria hanno analizzato uno o più monu- che esso ha rappresentato, per gli
di Primo grado) “Salvo d’Acquisto” menti soffermandosi sia sul fatto sto- insegnanti, l’occasione per riflettere
di Gaggio Montano, in collaborazio- rico di cui le pietre o le sculture sul valore etico ed insieme estetico
ne con il Comitato provinciale della sono espressione o rappresentazione del sepolcro: molti dei sacrari che i
Resistenza e della Lotta di Liberazione sintetica, sia valutando la necessità di ragazzi hanno visitato sorgono infatti
di Bologna, ha bandito il concorso recupero, manutenzione o maggiore in luoghi che sono stati teatro di ecci-
“La festa del 2 Giugno”, concorso a valorizzazione degli oggetti stessi. di, di stragi in cui hanno perso la vita
cui si partecipa sviluppando un tema Il concorso si sarebbe potuto intitola- bambini, donne e uomini innocenti,
legato alla ricerca storica. re anche così, A egregie cose il forte alcuni dei quali sono diventati eroi
Questo lo spunto, la sollecitazione, animo accendono, l’ urne de’ forti, o loro malgrado, e solo per i posteri.
fornita alle classi: “Non Ragionare sul fine, sul
vi è luogo nella nostra senso di certe lapidi - che
provincia – città, paesi, è quello di ricordare o
frazioni, borgate – che spingere all’emulazione;
non sia segnato da un che è quello di commuo-
episodio di Lotta di vere l’animo dei sensi-
Liberazione. Cippi ai lati bili od eccitare quello
delle strade, lapidi mura- dei valorosi - ben noto
te a pareti di edifici, ci agli antichi, celebrato in
tramandano da genera- età romantica, dissacrato
zione in generazione il e oltraggiato dalle dit-
sacrificio della Resistenza tature di ogni tempo e
e dei Gruppi di com- di ogni luogo, sembra
battimento delle Forze oggi solo un ideologico
Armate per sconfiggere esercizio di retorica. A
la barbarie nazifascista ed difenderci dal rischio di
aprire così il varco alla celebrare valori ritenu-
democrazia”. ti in certa misura ormai
Attraverso l’utilizzo di obsoleti o dal ruolo degli
fonti storiche (documenti inevitabilmente nostalgi-
originali, testimonianze ci sono stati, come sem-
orali e scritte, fonti ico- pre, gli alunni. Capaci
Gaggio Montano, marzo 1945. Cucina da campo di soldati brasiliani.
nografiche e audiovisive) di sdrammatizzare un’at-
L’adolescente che si intravede sullo sfondo è Fabio Gualandi, “ingaggiato”
gli studenti, previa iden- con funzione di aiuto cucinieri. mosfera pesante con una

- 10
risata inopportuna ma salvifica, i C’è infine chi, come la 5ª di Castel
giovani e giovanissimi ci contrastano Chi D’Aiano, ha realizzato un aggiorna-
con il loro sano pragmatismo: bravi i hA tissimo prodotto multimediale, uno
professori che hanno capito che senza Dato strumento davvero prezioso per lo
le emozioni i contenuti non “pas- Un studio e l’approfondimento.
sano”, non attecchiscono, ma bravi Tributo Il lavoro della classi terze della scuola
anche questi studenti che maneggia- Importante secondaria di primo grado, nella sua
no la Storia senza timori reverenziali, primissima fase, è nato da iniziative
senza paura di stropicciare il libro, di Partecipa individuali: gli studenti, come cro-
calpestare le aiuole o di dare del tu ad Armato nisti del territorio, sono andati in
un vecchio e venerabile partigiano. Resiste giro a fotografare le lapidi, i cippi e
I lavori, soprattutto quelli realizzati Tenacemente contro gli i monumenti presenti nei pressi delle
dagli alunni delle elementari, sono Invasori loro abitazioni.
tutti bellissimi, testimonianza di pas- Guerreggia A quel punto, selezionate le imma-
sione creativa oltre che di serietà Instancabile gini, individuati fatti e protagonisti
metodologica. C’è chi ha prodotto Avversario dei delle vicende storiche, essi hanno
una scultura antropomorfa, un bam- Nazifascisti svolto a gruppi l’ulteriore lavoro di
bino di terracotta, sulla quale sono Oppositori analisi e di ricerca. Le notizie, rac-
incise frasi che inneggiano alla libertà colte attraverso testimonianze dirette
(la 5ªdi Marano) e c’è chi ha impa- (come quella di Bernardini, ex parti-
ginato “quadernoni” che misurano da sfondo al viaggio immaginario di giano, ad opera della 3ª C di Lizzano)
anche centimetri 40x60. una macchina che sembra attraver- o con l’ausilio di Internet, sono state
C’è chi, come la 5ª di Silla, si è distin- sare lo spazio-tempo (5ª di Marano) integrate, rielaborate e infine orga-
to per l’abbondanza delle interviste e c’è chi, come la 5ª di Gaggio, ha nizzate in fascicoli illustrati da foto-
(ad Alfonsina Fioresi, Don Angelo raccontato, attraverso le parole della grafie.
Baldassarri, Giuseppe Gandolfi, figlia, l’ultimo desiderio di Robert
Michele Mandaglio, Imelde Ugulini e Ripley, un soldato americano che, *Docente componente
Pierino Nicolini) o chi, come la 5ª di alla sua morte, ha voluto che le sue la commissione d’Istituto
Lizzano, ha inventato, tra gli altri, i ceneri fossero sparse sulle colline vici- per il concorso del 2 giugno
seguenti acrostici nel box riquadrato. no al monte della Torraccia, là dove
C’è chi, attraverso la tecnica del colla- da giovane aveva combattuto e dove
ge, ha ricomposto i luoghi che fanno erano caduti i suoi migliori amici.

Studenti brasiliani tra Resistenza, popolazione e soldati


del loro Paese. Vivissimo l’interes-
fascista. Essi si sono voluti informare
sul rapporto tra i militari brasiliani ed
in visita all’ANPI: se dimostrato, compresa la struttura i partigiani, dei quali si sono avvalsi
delle brigate, il ruolo dei commissari come sempre con il ruolo di guide per
chi erano i partigiani? politici, l’amministrazione civile nei la conoscenza del territorio, nel corso
comuni sottratti all’occupazione nazi- delle esplorazioni notturne.

C hi erano i partigiani? Cosa si


proponevano con la loro lotta?
Abbiamo saputo qualcosa leg-
gendo testimonianze di nostri compa-
trioti della FEB (Forza Expedicionaria
Ha destato in loro una forte impres-
sione la descrizione delle stragi di civi-
li compiute dai nazisti. Gli studenti
hanno espresso l’auspicio che i contatti
con l’ANPI abbiano a continuare.
Brasileira) che combatterono assieme
a loro sulla Linea Gotica nel vostro
Appennino tosco-emiliano, ma vor- Il distintivo sulle divise dei brasiliani.
remmo conoscere di più per gli studi Rappresenta un cobra (disegnato nei primi anni
che stiamo compiendo. Due ragazze ‘40 da Walt Disney) cui fu aggiunto fucile,
ed un ragazzo, il 13 settembre scorso, elmetto e sopratutto la pipa. La singolare compo-
studenti brasiliani, sono venuti nella sizione smentiva il detto secondo cui sarebbe stato
sede provinciale dell’ANPI per docu- più facile vedere un serpente fumare che il Brasile
mentarsi sul periodo bellico, con parti- in guerra.
colare riferimento allo stretto rapporto Infatti...

11 -
A Monte Sole abbiamo visto... pietre sparse dove prima c’erano abita-
zioni, c’era la vita. L’ultimo 25 aprile in
ricordo delle vittime, gli alunni delle

“Certi uomini mentono, scuole del bolognese hanno appeso


agli alberi ed alle rovine numerose
sagome di lacrime che ricordano quelle

ma gli occhi raccontano” versate dai parenti sopravvissuti e da


tutti quanti provano dolore per quel-
l’eccidio. Queste lacrime producono un

A
suono che ricorda un pianto quando
nche se nati in epoche diverse, tili. Oggi noi, siamo riconoscenti a
soffia il vento.
con idee e opinioni differenti questi uomini che hanno dato la vita
Per evitare che questa tragedia venga
c’è un pensiero che condivi- per la loro terra e per la libertà di chi
dimenticata è stata fondata l’ANPI
diamo ugualmente: la vita è un diritto l’abitava e anche la nostra.
(Associazione Nazionale Partigiani
che appartiene a tutti e nessuna idea Visitando alcuni dei luoghi teatro di
d’Italia), alcuni partigiani vi parteci-
folle di un personaggio, a cui, è stato queste vicende, noi ragazzi ci siamo resi
pano tuttora, alcuni di questi accom-
dato troppo potere ed importanza, conto di quanto i nazisti abbiano coin-
pagnano le scolaresche in visita ai
come Hitler, può decidere la sorte di volto gran parte del mondo nella loro
luoghi della memoria per raccontare
milioni di persone! Mossi da questa pazzia omicida: Guernica (Spagna),
in prima persona quanto è avvenuto.
convinzione, presero vita gruppi di per- Lidice (Repubblica Ceca), San Sabba
Abbiamo scritto questo breve articolo
sone, di ogni età, chiamati partigiani, (Trieste), Srebrenica (Bosnia), Londra
perché sta a noi giovani raccontare è
che con atti di guerriglia e sabotaggio (Inghilterra), Auschwitz (Polonia),
tramandare questa esperienza tragica,
cercarono di ribellarsi e combattere i Tobruk (Libia), Kalavrayta (Grecia),
solo parlandone e ricordando si eviterà
soldati tedeschi. Questi ultimi faceva- Kragujevac (Serbia), Cefalonia
che ciò si ripeta.
no irruzione sull’Appennino bolognese (Grecia), Coventry (Inghilterra),
nelle case dei poveri contadini che Oradour (Francia), Putten (Paesi Bassi)
Nicole Altanese, Eleonora Balduccini
abitavano nelle campagne, rapivano e e tanti altri luoghi.
e Giada Zanetti classe 3ª C
uccidevano chi poteva essere d’aiuto Abbiamo visto come sulla collina di
Scuola media “F.M. Zanotti”
alla Resistenza, violentavano giovani Monte Sole (Marzabotto) tutte le fra-
Istituto Comprensivo n. 2 Bologna
ragazze e uccidevano ancora vecchi, zioni siano state spazzate via, lasciando
donne e bambini perché ritenuti inu- solo poveri resti di muri, mattoni e

N ell’ambito di un programma
di studio sul rapporto tra
fascismo italiano e nazional-
socialismo hitleriano, una comitiva di
giovani del sindacato del lavoro del
La Resistenza studiata
da giovani bavaresi
accompagnata a Porta Lame dove fu
combattuta la battaglia partigiana
contro i nazifascisti del 7 novembre
1944. In particolare l’attenzione si è
San Giovanni in Monte per raccontare soffermata sull’epicentro del combat-
Partito dei Verdi della Baviera ha fatto la liberazione dei quattrocento dete- timento, del quale ancora William
tappa nell’agosto scorso a Bologna. nuti, tra i quali i prigionieri politici Michelini fu uno dei protagonisti, la
Nella nostra città il gruppo - prove- (9 agosto 1944) con un arditissimo palazzina del macello comunale in via
niente da Monaco – coordinato da stratagemma. Ha particolarmente col- Azzo Gardino (oggi non più esistente
Maren Ulbrich, ha chiesto all’AN- pito gli ospiti, la modalità dell’impresa ma segnalata da un cippo) e il canale
PI provinciale informazioni sui tratti realizzata da diciotto partigiani: alcuni del Cavaticcio, lungo il quale i parti-
salienti della Resistenza bolognese tra travestiti da tedeschi, altri da “ribel- giani al termine della giornata riusci-
il settembre 1943 e l’aprile 1945, e di li” che dovevano essere imprigionati. rono a sottrarsi all’accerchiamento del
visitare di persona i luoghi più signi- Ottenuta l’apertura del portone essi nemico.
ficativi. Ha parlato loro il presidente immobilizzarono il corpo di guardia La delegazione bavarese si è inoltre
William Michelini, il quale li ha fascista. Nella reazione di un repub- recata a Monte Sole di Marzabotto per
accompagnati in piazza Nettuno di blichino William riportò una ferita di rendere omaggio alla memoria delle
fronte al Sacrario dei caduti partigiani; arma da fuoco ad una gamba di cui vittime della strage nazista e informar-
alle lapidi dei deportati e dei Gruppi reca tutt’ora le conseguenze. si sull’attività della Scuola di Pace.
di combattimento italiani; in piazza Sempre in città la comitiva è stata

- 12
Impressioni da un viaggio finanziato dall’ANPI ma, l’ANPI continuando a portare
il fardello del ricordo ha comprato
quei terreni per salvaguardarli, dando

Mauthausen, nel lager la possibilità a milioni di persone in


tutto il mondo di poter continuare ad
approfondire e compiangere il passato.

“Ho toccato il forno” La parte più toccante del mio viaggio


è stata sicuramente la cerimonia di
commemorazione per i sopravvissuti,
Ben oltre le descrizioni sui libri. L’auspicio che tanti altri ragazzi siano vedere ragazzini ebrei leggere una loro
preghiera nel luogo in cui i loro ante-
messi nelle condizioni di andare a vedere e conoscere quel luogo
nati sono stati umiliati e uccisi ti da
forza e ti fa capire che l’uomo sa resi-
Filippo Popoli*
stere e sa andare avanti, proprio come

U na cifra indelebile scritta sui il popolo ebraico ha fatto.


registri: 130.666 prigionieri Molto significativo è stato vedere tanti
vennero orribilmente assas- ragazzi come me, fare foto, incuriositi
sinati dai carnefici nazisti in uno dei e vogliosi di conoscere, consapevoli
luoghi più drammatici dell’umanità, che quella visita li avrebbe cambiati e
Mauthausen. Siamo uomini e condivi- che il loro/nostro dovere sia quello di
diamo un mondo comune, eppure ciò diffondere quelle informazioni; perché
che successe a Mauthausen non è sim- noi tutti abbiamo avuto una opportu-
bolo di fratellanza. è stato un brutale di tristezza, perché da quell’orrore nità, conoscere Mauthausen, ma quella
genocidio. sono stati liberati, perché da quell’or- opportunità non va sprecata, bisogna
Io ho conosciuto queste fatalità dai rore alcuni sono sopravvissuti ed è trasmettere il messaggio di pace che
libri di storia e il loro metodo ogget- proprio per loro che dobbiamo gioire. gli ex deportati ci hanno insegnato,
tivo non mi ha mai fatto capire la Come ogni guerra insegna, dopo c’è che l’ANPI ci ha insegnato; tutti noi
brutalità di ciò che successe, ringrazio la pace (vera o fittizia che sia): gli dobbiamo fare in modo che brutalità
l’ANPI di Crespellano per avermi dato uomini ne escono più uniti, compatti, del genere non accadano più.
la possibilità di approfondire le mie ne escono compagni! Purtroppo, non Ringrazio l’ANPI di Crespellano per
conoscenze. Toccare un forno crema- sempre le lezioni si imparano; alcuni questa esperienza e spero che altri
torio con la consapevolezza che li ci austriaci, dando prova di rimpiangere ragazzi possano fare anch’essi questo
sono morti centinaia di persone è sicu- poco il passato (ripeto una parte di viaggio.
ramente più crudo che leggere un dato loro), ha costruito degli appartamen- *studente universitario
su un libro e, provoca forti emozioni. ti sopra i campi di sterminio con le Nella foto in alto l’ingresso al lager.
Visitare Mauthausen non è sinonimo terrazze affacciate sui forni crematori,

Intitolata alla memoria “Bolero” svolgendo una intensa atti-


di Rinaldo Veronesi vità di guerriglia contro i nazifascisti.
Più volte catturato venne rinchiuso
la biblioteca comunale nella cella carceraria del Policlinico
di Calderara di Reno Sant’Orsola di Bologna dove rimase
fino alla Liberazione.

I l Comune di Calderara di Reno


in occasione della festa della
Liberazione nazionale ha intitola-
to la biblioteca civica alla memoria di
Rinaldo Veronesi e nella stessa circo-
Rinaldo Veronesi in una foto del primo dopoguer-
ra assieme a due colleghi di lavoro davanti alla
sede del Comune di Calderara di Reno. Rinaldo,
Il libro è rivolto alle nuove generazioni
e racconta l’esperienza partigiana di
Rinaldo nella campagna calderarese.
Ricco di documentazione fotografica,
primo a destra con il bastone, porta ancora i ricostruisce i luoghi delle basi parti-
stanza è stata presentata la ristampa postumi delle ferite causate da uno scontro con giane e riporta le mappe topografiche
del libro da lui scritto “La morte può i nazifascisti durante il quale venne colpito da che aiutano a conoscere il territorio e
attendere” presente la figlia Vanda e una mitragliatrice alla gamba sinistra. le sue peculiarità.
il prof. Rino Battistini del gruppo di
ricerca storica locale. Rinaldo), durante la Resistenza fece
“Giuseppe” (nome di battaglia di parte della 63ª Brigata Garibaldi

13 -
U no dei compiti dell’ANPI
è quello di promuovere e
mantenere la memoria della
Resistenza.
Nella nostra provincia essa si è svi-
Resistenza
ed escursioni
le 1945 ricordando alcune specifiche
formazioni degli alleati e le forma-
zioni partigiane operanti nella zona
(“Giustizia e Libertà”, “Matteotti”),
insieme alla 7ª Brigata Modena di
luppata anche nelle montagne che
furono attraversate dalla Linea Gotica
sull’appennino Mario Ricci, famoso comandante della
Repubblica di Montefiorino, sposta-
- costruita dal Tirreno all’Adriatico
con il lavoro coatto - su cui i tedeschi tosco-emiliano tosi su queste montagne quando i
tedeschi attaccarono su vasta scala.
si attestarono nell’inverno 1944-45 e Naturalmente il percorso descritto può
dove sono rimasti molti segni della Valerio Frabetti essere diviso in varie tappe con diversi
guerra. accessi.
Ecco allora che la memoria e il propo- Rifugio Monte Cavallo.
sito di “vivere la storia” più da vicino un verso tratto dalla poesia “Verrà la È importante, in quanto qui si costituì
sui luoghi in cui si è svolta possono morte e avrà i tuoi occhi” di Cesare la brigata “Matteotti” di Montagna;
combinarsi con l’escursionismo e le Pavese: ciò è ricordato da una lapide a cura
passeggiate in ambienti naturali. “Non più servi, sapemmo del Partito Socialista Italiano di
Di seguito sono indicati alcuni spun- Di essere soli e vivi”. Granaglione e dalla Federazione pro-
ti di escursioni riferite all’appennino Proseguendo sul crinale, si arriva al vinciale di Bologna. Appositi cartelli-
tosco-emiliano, o meglio alle zone con- Monte Belvedere, che fu conquistato guida segnalano il legame del terri-
finanti di Bologna, Modena e Pistoia e dalla Decima divisione da montagna torio con le vicende della Resistenza
sono segnalati alcuni libri recenti che americana sempre nel febbraio 1945, (Rifugio di Monte Cavallo, Strage
hanno sviluppato ampiamente il tema. ormai alla vigilia delle ripresa il fronte di Biagioni). È accessibile attraverso
Percorso della Libertà: Guanella- si rimise in moto (anche sulla sommità percorsi CAI segnalati da Castelluccio
Monte Castello-Chiesina di (Porretta Terme) e da
Ronchidos-Monte Belvedere- Granaglione.
Corona. È raggiungibile anche in
La partenza è dalla locali- auto passando però da Ponte
tà Guanella, presso l’Abetaia, della Venturina, Molino del
frazione di Gaggio Montano. Pallone, Case Boni. Dal
Nel luogo di partenza si trova rifugio sono accessibili il
un imponente monumento Corno alle Scale, Pian dello
a ricordo della FEB (Força Stellaio, Monteacuto delle
Expedicionaria Brasileira). Alpi.
Il monumento guarda Monte Credo sia utile indicare
Castello, che fu conquista- alcuni libri usciti di recente
to dai brasiliani nel febbraio che, oltre a documentare le
1945, dopo diversi infruttuosi la facciata del rifugio Monte Cavallo vicende storiche ed i segni
tentativi con perdite elevate. di memoria rimasti della
L’itinerario punta a raggiungere Monte Linea Gotica, suggeriscono anche dei
Castello e poi, rimanendo sempre sul del Monte Belvedere c’è un monu- percorsi escursionistici.
crinale tra i 900 e i 1000 metri, la mento a ricordo della conquista da • “Sulle tracce della Linea Gotica
Chiesina di Ronchidos. parte degli americani). Scendendo dal Il fronte invernale dal Tirreno
Prima di raggiungere la Chiesina si Monte Belvedere e proseguendo verso all’Adriatico in 18 tappe”, a cura di
trovano sulla sinistra nel bosco residui ovest si arriva alla località La Corona, Vito Paticchia e Marco Boglione, Fusta
di trincee tedesche, segnalate anche luogo di scontri tra partigiani e tede- Editore.
con cartelli e foto. La Chiesina di schi. Alla Corona c’è una lapide che • “La Linea Gotica I luoghi dell’ultimo
Ronchidos fu il luogo di costituzione ricorda il sacrificio del capitano Toni Fronte di guerra in Italia”, Gabriele
della brigata “Giustizia e Libertà”; (Antonio Giuriolo comandante della Ronchetti, Mattioli Editore.
circa 100 mt. sotto (percorrendo la stra- brigata Matteotti), che cadde qui nel • “Le montagne dei partigiani 150 luo-
da che da Ronchidos porta a Gaggio dicembre 1944. ghi della Resistenza in Italia”, Gabriele
Montano) si trova il Memoriale a Si può dire che questo percorso rac- Ronchetti, Mattioli Editore
ricordo della brigata: si tratta di una chiude molte delle storie di quei mesi
struttura molto semplice che riporta fondamentali dal giugno 1944 all’apri-

- 14
Se ne è andato Michele Campanella nobile figura della Resistenza

“Gino” al servizio del Paese


prima partigiano poi in Polizia
Tra le sue ultime volontà, benché sofferente, il desiderio appagato di partecipare al congresso nazionale
dell’ANPI a Torino. Solenni onoranze a Genova sua città natale

William Pedrini

L ’ANPI di Bologna e di Genova


hanno perso un illustre com-
pagno.
Il 2 giugno scorso è deceduto a 90 anni
di età Michele Campanella (tenen-
banda partigiana “Cichero” che sui
monti di Favale di Malvaro inizia la
Resistenza. Per le sue capacità orga-
nizzative e militari divenne ben presto
vice comandante del gruppo, il cui
te Generale della Polizia di Stato a comandante era il famoso “Bisagno”,
riposo). Genovese d’origine, da alcuni Aldo Gastaldi. Convinto assertore del
decenni bolognese d’adozione, avendo rigido codice morale che i partigiani
scelto di risiedere a Monzuno. Era di Cichero si erano dati (disciplina,
il leggendario comandante partigiano moralità, onestà, elezione diretta dei
“Gino”, che operò sulle alture alla peri- comandanti e commissari da parte
feria di Genova dal settembre 1944 di tutti i partigiani ...) l’ha praticato,
fino alla Liberazione della città, con la Michele Campanella nell’uniforme d’ufficiale e fatto praticare durante la sua vita
sua formazione garibaldina: la Brigata della Polizia di Stato resistenziale.
Volante “Severino”. dell’armistizio dell’8 settembre 1943 È ferito durante un’azione contro una
Qui voglio rammentare solo alcuni tutto l’equipaggio decide di rientrare postazione fascista a Lumarzo e nuo-
momenti della sua vita partigiana, così in Italia e attracca sulle coste marchi- vamente durante il grande rastrella-
come egli stesso me l’ha narrata. giane. Campanella raggiunge Genova mento del 26 agosto 1944 sul Monte
Arruolato durante la guerra nella e da subito inizia con i compagni Aiona. Qui gli viene affidato l’incarico
Regia Marina militare e imbarcato del quartiere ad organizzare azioni di di portare una colonna di circa venti
su un dragamine di pattuglia sulle propaganda antifascista e antinazista. combattenti feriti e disarmati verso gli
coste istriane, con la dichiarazione Fa parte del gruppo fondatore della ospedali nella zona di Bobbio nel pia-
centino, una cinquantina di chilometri
a nord, percorrendo i crinali dei monti.
Durante la marcia furono oggetto di
un agguato da parte di un battaglione
fascista: a parte “Gino”, nuovamente
ferito ma in grado di sfuggire alla cat-
tura, tutti gli altri partigiani furono
assassinati.
Ai primi di settembre il Comando
Zona della Resistenza e gli americani
della Missione aviolanciata OSS (Office
Strategic Service), lo incaricano di por-
tare la guerriglia all’interno di Genova
e gli assegnano un gruppo ristretto
di partigiani, tredici uomini estrema-
Genova, 26 aprile 1945. La resa dei tedeschi alle forze della Divisione Garibaldi “Cichero”. In mente decisi, suoi amici di infanzia.
testa scortano gli ufficiali tedeschi, i partigiani “Vagge” ed “Ermes” della Brigata Volante “Severino”
comandata da Michele Campanella > segue a pag. 16

15 -
> segue da pag. 15
Michele Campa- Carlo Alberto Dalla
Per la sua presenza nella zona e la sua nella, “Gino” nella Chiesa. In tempi
temerarietà, Gino e la “Severino” furo- Resistenza, era nato successivi costituisce e
no oggetto di innumerevoli rastrella- a Genova il 1° mag- personalmente adde-
menti da parte dei fascisti e tedeschi. gio 1922 da fami- stra i “Baschi blu”
Così come i tentativi di infiltrare spie glia operaia e operaio per la lotta al ban-
repubblichine. Ma sia nel primo che lui stesso. Iscritto al ditismo in Sardegna;
nel secondo caso gli esiti furono vani, Partito Comunista in Alto Adige duran-
mentre continuavano incessanti gli Italiano dal 15 feb- te il periodo del ter-
atti di sabotaggio alle strutture viarie braio 1942. Dopo la rorismo; nel Polesine
della zona, la propaganda antifascista Liberazione entra a durante l’alluvione
tra la popolazione ed il controllo del far parte con il grado del 1966; ispettore
territorio. di capitano e con per le Zone Guardie
Nelle prime ore del pomeriggio del buona parte della di P.S. del Friuli-
24 aprile 1945, una parte degli uomi- sua Brigata parti- Venezia Giulia e
ni della Brigata Volante “Severino”, giana “Severino” “Gino” all’indomani della Liberazione dell’Emilia-Roma-
dalle montagne sovrastanti si dirige nella Polizia Ausi- gna. Solo tramite
verso la città. È la prima formazione liaria della città. Nel 1947, durante ricorsi al TAR riesce ad ottenere il rico-
partigiana di montagna ad entrare la fase più acuta dell’offensiva politica noscimento dei vari gradi della carriera,
in città. A Molassana, alle porte di antipartigiana, viene arrestato con l’ac- con le relative promozioni, fino a Maggiore
Genova, resistono asserragliati in una cusa denigratoria di essere un rapinatore Generale della P.S. Ispiratore e “padre”
scuola una cinquantina di tedeschi e dopo un mese di carcere rilasciato. Nel della riforma della Polizia di Stato negli
che dopo alcune ore, convinti da colpi 1949-50 è ad Alcamo in Sicilia a diri- anni settanta, è stato uno dei fondatori del
di bazooka e da alcune cannonate, si gere il Gruppo Squadriglie della Pubblica sindacato di Polizia e ne frequenta le riu-
arrendono. Nelle prime ore del mat- Sicurezza nel CFRB Comando Forze nioni. Una notazione che amava ricordare:
tino del 25 aprile la marcia riprende Repressione Banditismo) contro il bandito in gioventù ottiene brillanti risultati sia
verso il centro e di lì la “Severino” si Giuliano, mentre a Corleone il gruppo dei come atleta e poi come allenatore di lotta
porta alla caserma Foce dove si trovano Carabinieri è guidato dall’allora capitano greco-romana.
circa 1200 tedeschi che vengono fatti
prigionieri. Memorabile rimane poi il
disarmo dei fascisti, asserragliati nel Milano il 26 giugno 1946. alla bara vegliavano i suoi partigiani:
carcere di Marassi, azione condotta con Il 5 giugno scorso si è svolto ’ultimo Ermes, Renato, Nebbia, Vagge, Moro.
perizia e senza spargimento di sangue. saluto a Genova. Vi erano il picchetto Nell’edizione del giorno seguente il
Gino è stato decorato con la Medaglia d’onore della Polizia di Stato, i rappre- quotidiano il Secolo XIX dedicava una
d’Argento al Valor Militare e con la sentanti della Regione Liguria, della pagina intera a Michele Campanella
Bronze Star americana appuntatagli Provincia e del Comune di Genova, col titolo: “L’abbraccio di Genova al
dal Generale USA Mark W. Clark a oltre a numerose persone. Attorno suo eroe partigiano”.

Dona il 5 per 1000 all’ANPI


Attribuirlo all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia è semplice nei modelli CUD, 730-1 e Unico per la dichiara-
zione dei redditi del 2011 nel quadro “Scelta per la destinazione del cinque per mille dell’Irpef” apponi la tua firma solo
nel primo dei tre spazi previsti, quello con la dicitura: “Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale e
delle associazioni riconosciute che operano nei settori di cui all’art.10, c.1, lett.a), del D.Lgs. n.460 del 1997”.
Sotto la firma inserisci il Codice Fiscale dell’ANPI 00776550584
È importante firmare anche se il calcolo della tua Irpef è pari a zero o a credito. La ripartizione delle somme tra i bene-
ficiari viene calcolata in proporzione al numero di sottoscrizioni ricevute da ciascun soggetto. Quindi firma e fai firmare
in favore dell’ANPI.

- 16
Sottoscrizioni per “Resistenza”
“Ricordando con orgoglio i grandi valori che mi hanno trasmesso i miei
genitori Argentina Trentini “Giuseppina” e Libero Proni “Vento”, parti-
giani, sottoscrivo in loro onore 50 euro”. Marta Proni con Franco, Simona Le sottoscrizioni possono esse-
e Diego. re fatte presso la nostra sede
Nel ricordo la prof.ssa Paola Coltelli, il suo impegno nella scuola e dopo provinciale di Via San Felice,
il pensionamento nell’ANPI, la sezione di città Lame sottoscrive 50 euro. 25 o presso le nostre sezioni
Compagne compagni dell’ANPI provinciale sottoscrivono 65 euro.
Rossana Calari Lanzerini sottoscrive 30 euro in ricordo di Teresina Brini.
sul territorio.
La sezione ANPI di Imola sottoscrive 50 euro in memoria di Renzo Il versamento può avvenire
Picciloni. anche mediante bonifico inte-
Si ringrazia Concetta Tarozzi moglie del compianto partigiano, giornalista, stato ad ANPI provinciale di
scrittore e dirigente ANPI Giuseppe Brini per averci fatto dono di cin- Bologna presso la seguente
quecento copie del libro scritto dal marito sulla vita di Via Broccaindosso.
*
banca:
Dobbiamo ai lettori, ai preziosi collaboratori ed a quanti ci hanno inviato interessanti
articoli l’informazione del nostro rincrescimento per la riduzione della foliazione di questa
UNIPOL Banca
rivista. Ciò è dovuto all’aumentato costo del processo di produzione. Ci impegnamo natu- codice IBAN
IT41 M0312702 4100 0000 0112 076
ralmente di corrispondere alle attese nel prossimo numero di dicembre sempre contando sul
solidale contributo di chi segue ed apprezza “Resistenza”.

Ci ha lasciati re, fosti trasferito in Sicilia, il tuo poi, stanco di una difficile condizione
ritorno a Imola per partecipare alla operaia, ti dedicasti ad una attività
Renzo Picciloni lotta partigiana, la tua militanza nella privata. Infine pensionato, ma sempre
36ª Brigata Garibaldi “Bianconcini” e con una eccezionale passione demo-
Bruno Solaroli* nello specifico nel battaglione di Carlo cratica, sindacale e politica. Ti ricordo
Nicoli, con funzioni di caposquadra. ancora militante e attivista del Partito

C iao Renzo! Purtroppo la malat-


tia ti ha sottratto alla gioia della
vita. Una gioia che tu hai sem-
pre saputo esprimere nonostante che
non ti siano mancate le avversità. Per
Così partecipasti anche all’eroico e
drammatico combattimento di monte
Battaglia, alla cui celebrazione del
settembre 2011 eri presente, unico
comunista italiano e poi delle sue fasi
evolutive fino al PD di oggi. Così
come ho apprezzato il contributo che
fino alla fine hai voluto dare all’ANPI,
partigiano protagonista. E poi, dopo del quale eri attivista e membro della
noi che ti era- lo scioglimento dell’organizzazione presidenza onoraria. Renzo eri un
vamo amici, partigiana, per l’arrivo degli alleati e generoso ed eri profondamente legato
compagni, il fermo del fronte, ti arruolasti nel agli ideali della libertà, della democra-
all’ANPI, nel battaglione Sirio (Libero), parte del zia, del lavoro, della liberazione della
sind a cato, rinato esercito italiano, e continuasti la classe operaia. Anche per questo non
nel partito, lotta fino alla vittoria finale. Ricordo ti dimenticheremo e sarai con noi nelle
già è stato ancora il tuo lavoro di metalmeccani- lotte e nell’impegno per un’altra Italia.
difficile negli ultimi mesi vederti sof- co, prima alla Cogne, dalla quale fosti Infine rinnovo per tutti la partecipa-
ferente e quindi in difficoltà rispetto tra i licenziati per rappresaglia politica zione al dolore della tua compagna
alla tua volontà di esserci, di parte- del 1953, e poi alla Benati. Assumesti Gianna, dei tuoi figli Edi e Flavio, dei
cipare. Ora ci mancherai per sempre. anche responsabilità sindacali nella tuoi familiari, parenti ed amici.
Consentimi di ricordare il tuo impe- fabbrica e contemporaneamente diri- *Presidente ANPI di Imola
gno antifascista per cui, da ferrovie- genziali nella FIOM-CGIL di Imola. E

17 -
Ricordando Teresa Brini te, aiutando ex confinati e familiari
dei carcerati, con raccolta di fondi per
piccola grande donna il “Soccorso Rosso”, al quale andava
anche una parte del guadagno fami-
Rossana Calari Lanzerini liare. Dalla sua famiglia e da coloro
che la frequentavano come Giuseppe

M entre scrivo queste poche


righe, due lacrime solcano
il mio viso. Non mi sembra
ancora possibile che “Teresina” se ne
sia andata. Eppure è l’amara verità.
Dozza, Gianni Bottonelli, le sorel-
le Barontini e tanti altri che hanno
avuto ruoli importanti nella storia
della nostra città, del nostro Paese
(molti dei quali, purtroppo, non si
Lei che era passata per prove difficili ricordano più), ha avuto un insegna-
e una vita rischiosa uscendone sempre La foto di Teresa Brini è tratta da un documen- mento di grande valore con un obiet-
indenne, questa volta non ce la fatta. tario girato il giorno della liberazione di Bologna tivo: abbattere la dittatura fascista,
Era un simbolo per noi della sezio- il 21 aprile 1945 da Luciano Bergonzini operare per la pace contro la guerra
ne ANPI “Vincenzo Toffano, per il il quale, nel tornare in città dopo il periodo nazifascista, costruire un Paese demo-
nostro quartiere Savena, penso pure del partigianato nella 36ª Brigata Garibaldi cratico con il popolo sovrano, diritti
per Bologna e non solo. “Bianconcini” e nei Gruppi di Combattimento e doveri uguali per tutti giustizia,
Veniva da una famiglia di antifascisti Legnano, incontrò un soldato americano che libertà e solidarietà pure con tutti gli
dove il rischio durante il regime mus- scambiò la sua cinepresa con il sassofono che
altri popoli. Teresina ha improntato
soliniano e la guerra era permanente, Luciano aveva con se. Con questa girò l’arrivo
tutta la sua vita per trasmettere la
degli Alleati in città, un raro filmato dell’epoca.
ma che affrontavano, consapevolmen- memoria storica con quei valori e quei
principi, fedele e coerente pure in tutti
i suoi comportamenti. Sempre ovun-
que interveniva, non per apparire, ma
perché tutti, comprese le nuove gene-
razioni, la facessero propria. Attiva e
vera costruttrice. Contribuì a organiz-
zare il Circolo UDI di Pontevecchio
con una miriade di iniziative, tanto
che aveva un forte radicamento fra le
donne e le giovani del quartiere. Io
l’ho conosciuta nel 1945-50 nel PCI
e nelle associazioni che frequentavano
entrambe. Successivamente ho avuto
la possibilità di frequentarla più da
vicino per un legame di parentela
che ci univa e conoscere le sue grandi
qualità umane. Ogni anno a novembre
ricordava puntualmente i morti, oltre
ai parenti tutti i compagni partigiani e
antifascisti deceduti. A ognuno porta-
va un garofano rosso, era come un pel-
legrinaggio che faceva assieme al suo
Giancarlo: a Bologna, a Medicina (dove
era nata) ed in altri paesi. Quando è
rimasta sola aveva un amico che con-
tinuava ad accompagnarla. Un giorno
la vidi davanti al portone di casa sua
con un mazzo di garofani rossi men-
tre attendeva il compagno che doveva
Anche quest’anno l’ANPI provinciale di Bologna ha partecipato all’anniversario della Strage alla condurla in quel suo “pellegrinaggio”.
stazione di Bologna del 2 Agosto 1980. A trentadue anni dall’attentato fascista, la giornata è
È quell’immagine che porterò sempre
stata dedicata a tutte le stragi. Nella foto il labaro dell’ANPI che ricorda i partigiani insigniti di
Medaglia d’Oro e d’Argento al Valor Militare. (Foto di Cristina Ventura)
con me.

- 18
È tornato in libreria anzichenò che, ancora una volta, spet-
ta al lettore capire chi ne è bersaglio.
lo scrittore Giorgio Ognibene Ambientazione in campagna e in città,
a seconda dei temi trattati.
“La Mula” e altri racconti Giorgio Ognibene, presente a Bologna
nel panorama politico ed intellettua-

E ’ recentemente apparso in le, nonché per la sua frequentazione


libreria un singolare titolo, nelle pagine di vari giornali e perio-
“La Mula”, che d’acchito porta dici di sinistra, è balzato alla notorietà
a ritenere faccia riferimento ad una col suo primo romanzo, “Amore a
ragazza triestina, invece no, si tratta Pianoro”, uscito nel 1955, nel catalogo
effettivamente del paziente e testardo dell’”Avanti!”, la allora casa editrice del
quadrupede volto al femminile. Ne PSI. Una notorietà dovuta all’assunto
ha scritto Giorgio Ognibene in uno scandaloso, come fu definito nel clima
della ventina moraleggiante del tempo, per le vicen-
di raccon- de di sesso ivi raccontate. Addirittura
ti che danno si mobilitò il vertice del partito con
sostanza al- tuoni e fulmini e lo stesso segretario
l’agile volu- generale Pietro Nenni ritenne di dover
metto postu- dire la sua in termini assai critici
mo (l’autore con allusioni disciplinari o perlomeno
restrittivi nei confronti dell’editrice e
è venuto a
del suo direttore. Il volume guadagnò Ridicole provocazioni
mancare a
Bologna l’11 ad ogni modo la posizione finalista,
sempre nel 1955, al Premio Viareggio Qualche tempo fa ci è giunta una lettera
agosto 1991) e riedito a cura del figlio di squallidi fascistelli che aveva l’am-
Fausto, in cui invenzione letteraria e ed al Premio Prato.
Dotato della sua competenza nel bizione di offendere l’ANPI inviandoci
realtà per così dire vera, si mischiano. 5 euro di contributo che ironicamente
Cosa ha a che fare l’animale con le mondo della scuola, Ognibene ha
dedicato molta attenzione ai temi della sarebbero dovuti servire ad “aiutarci”
pagine che lo riguardano? Lo scopra rispetto alle necessità finanziarie della
il lettore. formazione civica degli adolescenti,
nutrendola della tematica relativa al nostra associazione.
È doveroso peraltro sapere che i rac- A loro rispondiamo con tutta serenità
conti sono ambientati in periodi rav- dettato costituzionale, avente come
radici la Lotta di Liberazione. Ha fatto che da anni non ci interessano le loro
vicinati della nostra storia, quello della sciocchezze e che, grazie alla grande
guerra con corollario di persone che parte del Comitato regionale per le
onoranze ai caduti di Marzabotto. attenzione nei confronti dell’ANPI,
vivono hanno scelto il campo giusto risolveremo anche le questioni indotte
della Resistenza e di altre che per con- Giorgio Ognibene, “La mula: raccon- dalla crisi economica.
dizione o convenienza si sono approc- ti”, a cura di Fausto Ognibene, Giraldi Per il momento, ciò nonostante, coi loro
ciate a quello avverso. Poi c’è il dopo- editrice, 2012, pagg. 151, euro 12,50 5 euro abbiamo preso quattro ottimi
guerra e qui Ognibene non risparmia caffè.
An.Sc.
sarcasmi e qualche punta velenosetta

Ex deportati ANED a congresso


Si svolgerà domenica 30 settembre p.v. Nel nuovo Centro Sociale
“Montanari” (via Saliceto,3 – Bolognina) il congresso provinciale
dell’Associazione ex deportati nei lager nazisti (ANED). Inizio
dei lavori alle ore 9, cui farà seguito la proiezione del video “La
nostra storia nella memoria”, a cura di Antonella Rastelli. Dopo gli
interventi di saluto, relazione generale del presidente e dibattito. I
lavori si concluderanno nella tarda mattinata con la votazione per
il rinnovo delle cariche. Nella foto scolaresche delle classi A e B del
liceo “Leonardo Da Vinci” di Casalecchio di Reno nella primavera
dell’anno scorso a Mauthausen. Informazioni presso l’ANED di
Bologna, via de’ Pignatari, 1 - Tel. 051 220488 - 331 1097077 -
www.anedbo.it - info@anedbo.it

19 -
Ricordiamo gli eventi della Resistenza nell’autunno-inverno 1944

A nche quest’anno nei mesi di ottobre, novembre e dicembre si terranno le manifestazioni a ricordo delle battaglie e
degli eccidi riferiti alla Resistenza nel bolognese nell’autunno-inverno 1944.
Tra le tante che si stanno organizzando, nell’Imolese saranno ricordate le battaglie di Ca di Guzzo (Castel del Rio),
Monte Battaglia (Casola Valsenio), Ca di Malanca e Santa Maria di Purocielo (Brisighella).
Seguiranno le commemorazioni degli eccidi di Ca Berna (Lizzano in Belvedere), Ronchidos (Gaggio Montano), Marzabotto,
Colle Ameno (Sasso Marconi), Casalecchio di Reno, Sabbiuno di Piano (Castel Maggiore) l’infermeria partigiana di via
Andrea Costa a Bologna; le battaglie di Casteldebole, Vigorso (Castenaso e Budrio), dell’Università di Bologna, Porta Lame,
Bolognina, i rastrellamenti di Amola di Piano (San Giovanni in Persiceto e Anzola), l’eccidio di San Ruffillo e di Sabbiuno
di Paderno.

L ’Olga è stata per me insegnante,


mentore, compagna, amica. Mi
mancherà per tutte queste cose,
così come mancherà a tante compa-
Indimenticabile
compagna Olga
dano vivi e attuali il pensiero e l’azione
dell’ANPI.
La ricordo personalmente il 13 febbra-
io dell’anno scorso, prima, in mattina-
gne ed a chi è stato suo allievo negli
anni del Liceo Galvani. Anche nel suo docente ta al Congresso provinciale dell’ANPI,
poi nel pomeriggio all’immensa mani-
lavoro di insegnante ha lasciato un
segno di innovazione e rottura: in un al Liceo Galvani festazione di “Se non ora quando”. Una
bella giornata, piena, di grande gioia e
ambiente fortemente conservatore spe-
Mauria Bergonzini speranza per tutte e per lei.
rimentò metodi che superavano la tra-
Siamo state insieme nel corteo, con
dizionale didattica della fisica, materia
che la legava altre compagne, portando un piccolo
in cui si era laureata, e fu sempre
a tante com- segnale di “identità” dell’ANPI fatto
accanto e riferimento per il movimento
pagne della in fretta e in modo improvvisato anno-
degli studenti, che guardava con curio-
sua genera- dando insieme qualche fazzoletto, così
sità e fiducia.
zione. Ma come fosse uno striscione. In tante
Olga è stata combattente coraggiosa,
in lei c’era e in tanti, vedendoci, ci salutavano:
sia durante la Resistenza che ha vissu-
un altro pen- “Oh, ecco l’ANPI,….. c’è l’ANPI …
to a Ravenna, sia negli anni della sua
siero molto Finalmente l’ANPI !…”. Poi il corteo
militanza nell’UDI e poi nel Partito
forte, che è diventato grande, così grande da
comunista. Ma di lei, di quello che
ha trasmes- riempire tutta Piazza Maggiore e le
personalmente ha fatto, del suo corag-
so a noi del piazze vicine. Dalla scalinata di San
gio (o delle sue paure) non parlava
Coordinamento delle donne di Petronio tutte le associazioni di donne
mai, o molto poco. Non ha mai amato
Bologna: la memoria del passato deve hanno portato il loro saluto ed il loro
concentrare su di sé l’attenzione.
essere conservata forte e viva e trasmes- appello, ognuna con i toni e le parole
Riservatezza, senso della misura, l’idea
sa alle nuove generazioni perché possa- più vicine a idealità, sensibilità ed
che anche la lotta partigiana – come
no capire cosa è stato il movimento di esperienze specifiche, finché è arrivato
ogni altro fatto importante – non
liberazione, il contributo delle donne il momento del bellissimo messag-
possa essere ricondotto solo allo stra-
durante e dopo, negli anni della rico- gio dell’ANPI nazionale. Alla fine un
ordinario valore dei singoli, ma che
struzione del Paese dalle macerie della applauso grandissimo, il più forte, ha
resti sempre un fatto collettivo, dove in
guerra e del fascismo, ma insieme, con unito tutte le donne. Ho fatto una foto
tanti e in tante si trova la strada verso
molta determinazione, è nostro dovere bellissima all’Olga, sorridente, orgo-
un orizzonte comune.
guardare avanti, all’oggi e al futuro gliosa e piena di speranza.
Io credo che tutto questo fosse nell’Ol-
per trovare insieme le forme che ren- Così dobbiamo ricordarla.
ga, lo si capiva dalla stima e dall’affetto

RESISTENZA Direttore responsabile Segretario di redazione


Organo dell’A.N.P.I. Provinciale di Bologna Ezio Antonioni Antonio Sciolino
Via San Felice 25
Comitato di redazione Registrazione al Tribunale di Bologna
40122 Bologna
Remigio Barbieri (redattore), n. 7331 del 9 maggio 2003
Tel. 051.231736
Ermenegildo Bugni (coordinatore),
Fax 051.235615 Stampa: Tipografia Moderna s.r.l.
Giancarlo Grazia, Massimo Meliconi,
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