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MENSILE DI INFORMAZIONE DI ENEL MARZO 2011 // NUMERO 2

CACCIATORI DI CO2
Enel Insieme ha visitato l’impianto pilota di Brindisi
dove si sperimenta la cattura del gas che fa cambiare il clima

Energie Rinnovabili Simulazioni 3D Sostenibilità Inserto


Adrano: 30 anni Dentro la centrale A Madrid un giorno 150 anni elettrizzanti
sotto il Sole che ancora non c’è davvero speciale Seconda puntata
14 16 22 25
IN QUESTO NUMERO

03 EDITORIALE

04 brevi Enel360o p4

06 zoom Cacciatori di CO2 p6

12 orizzonti Brasile, al via l’ambasciata verde p12 // Sredneuralskaya, 75 anni di energia p13 //
30 anni sotto il Sole p14 // Dentro la centrale che ancora non c’è p16 //
Emergenza Libia p17 // Distacco in che senso? p18 // Chi è il più bravo del reame? p19 // I
protagonisti siamo noi p20

22 SOSTENIBILITÀ Perfect day p22

24 sicurezza L’università della sicurezza p24

25 INSERTO SPECIALE Centocinquant’anni elettrizzanti p25

29 ENEL CUORE In Messico contro il disagio p29

30 prisma Lorenzo Lotto, l’arte che parla dell’uomo p30 // Il rovescio dell’economia p31

32 INTERCULTURA Scelti per voi p32 // In tre minuti p33

34 gente Enel Eolo, veloce come il vento // Talento e passione non mentono

35 canale aperto

Enel Insieme Mensile del Gruppo Enel // Anno 9, numero 2


A cura della Direzione Relazioni Esterne Enel
Registrazione presso il Tribunale di Roma n.76/2004 del 05/03/2004
Direttore responsabile Gianluca Comin
Editore Enel spa, Viale Regina Margherita 137, 00198 Roma
Realizzazione editoriale Brand Portal // www.brandportal.it
Art direction & Design Newton21 Roma // www.newton21.it
Tipografia System Graphic Srl // Via di Torre Sant’Anastasia 61, 00134 Roma
Per contattare la redazione Redazione Enel Insieme // Comunicazione Interna Enel Spa
Viale Regina Margherita 125, 00198 Roma
Oppure inviare una mail enelinsieme@enel.com

Enel Insieme è anche consultabile on line sul portale Intranet inEnel


Stampato su carta ecologica Fedrigoni Symbol Freelife certificata FSC
Numero chiuso in redazione il 09/03/2011
Editoriale

Gianfilippo Mancini
Direttore Divisioni Gem e Mercato

Su cosa costruiamo la nostra leadership

C
he conseguenze hanno i profondi cambiamenti di questi E per ultimi ricordo i risultati fin qui ottenuti sul fronte della sicurez-
anni sui nostri risultati e, soprattutto, sul nostro futuro? Con za, una delle sfide più importanti tra quelle su cui siamo impegnati in
la crisi delle economie occidentali, la domanda di energia Gem: in cinque anni abbiamo ridotto gli indici infortunistici dell’80%,
in Europa è caduta e si è determinato un eccesso di capacità portandoli al livello delle best practice mondiali. Una buona premessa
nella produzione termoelettrica, minacciata, inoltre, per il futuro dai per raggiungere concretamente l’obbiettivo zero infortuni.
sussidi alle rinnovabili e dalle tasse sulle emissioni ambientali. Contem- Anche la Divisione Mercato ha saputo cogliere per tempo la sfida del
poraneamente abbiamo assistito allo sviluppo del cosiddetto “gas non cambiamento. Un anno e mezzo fa abbiamo lanciato il progetto “Passion
convenzionale” e al conseguente determinarsi di un eccesso di offerta for Quality” per conquistare la leadership nel mercato libero, in termini
anche per il metano. Tutto questo ha portato a un mercato della produ- non solo di numero di clienti ma anche di eccellenza nella qualità del
zione sempre più difficile e competitivo, con un aumento dell’incertezza servizio. La partecipazione e la crescita delle nostre persone e dell’orga-
e una riduzione generalizzata dei margini, in Italia così come nel resto nizzazione intorno a questo grande progetto di cambiamento, insieme al
d’Europa. rilascio di importanti sviluppi informatici, hanno già prodotto risultati
Nel frattempo, anche nel retail il mercato libero italiano è ormai entrato molto incoraggianti.
nella fase di maturità, caratterizzata da concorrenti in grado di coprire Siamo sulla strada giusta. Nel 2010 sono due milioni i nuovi clienti che
l’intero territorio nazionale e da clienti sempre più consapevoli ed esigenti. hanno scelto Enel Energia: questo significa che se ne aggiungono circa
Ma tutti questi cambiamenti non sono necessariamente una minaccia mille in più per ogni ora di lavoro che passa!
per le nostre Divisioni Gem e Mercato. Al contrario: io credo che rappre- Il nostro contact center è diventato il migliore del settore in Italia,
sentino un’opportunità per rafforzare la nostra leadership sui mercati mentre la già capillare presenza dei nostri Punti Enel sul territorio sta
dell’energia. Mentre molti nostri concorrenti pagano un prezzo salato crescendo in termini di accessibilità, di capacità di risposta e di vendita.
per questa nuova e inattesa situazione, infatti, noi possiamo essere orgo- E per rafforzare queste azioni, a maggio inaugureremo nel centro di
gliosi di averla saputa anticipare, almeno in larga parte. Questo grazie Milano il nostro primo flagship store, ossia un Punto Enel in cui i clienti
a una ambiziosa ma attenta politica di crescita e di miglioramento di potranno anche vivere un’esperienza interattiva con le varie dimensioni
noi stessi, fondata su due leve straordinarie: le tecnologie e le persone. della nostra energia. Gli obiettivi di leadership che ci siamo posti con
Grazie a questi nostri punti di forza continuiamo a conseguire ottimi ri- Passion for Quality sono quindi oggi alla nostra portata, e il loro pieno
sultati e – ancor più importante – possiamo guardare con grande fiducia raggiungimento ci consentirà non solo di accrescere la profittabilità ma
al nostro domani. anche il valore del nome di Enel presso i nostri clienti e, grazie al passa-
Così, nella Generazione ad esempio nel corso del 2010 abbiamo portato parola, su tutto il mercato.
con successo a regime l’impianto di Torrevaldaliga, che è oggi una delle Da ciò si vede che il cambiamento per le Divisioni Gem e Mercato è
centrali a carbone più avanzate al mondo dal punto di vista tecnologico profondo ed è pienamente in atto. Anche perché la prospettiva di con-
e ambientale. Su tutti gli impianti già in esercizio abbiamo poi recupe- fronto che si è aperta con lo sviluppo internazionale di Enel rappresenta
rato redditività in maniera duratura e rilevante attraverso il progetto un libro che abbiamo appena iniziato a scrivere, ed è pieno di nuove e
“zero sbilanciamenti”. In campo idroelettrico, nel frattempo, abbiamo re- straordinarie opportunità.
alizzato due importanti partnership nelle province autonome di Trento E, soprattutto, l’entusiasmo, la passione e la voglia di mettersi in gioco
e di Bolzano, mantenendo così gli impianti e rilanciando gli investimen- che riscontro ogni giorno in tanti di voi mi danno la convinzione che la
ti in questo territorio. leadership globale a cui miriamo sia non solo un obiettivo raggiungibile,
Sul fronte dell’Energy Management abbiamo invece lavorato per proteg- ma che rappresenti anche uno straordinario cammino di miglioramento
gere i risultati della nostra produzione e recuperare margini aggiuntivi, e di crescita individuale e collettiva.
sfruttando anche la nostra nuova dimensione internazionale. Per farlo
abbiamo seguito quattro direttrici: l’integrazione con gli impianti nel
dispacciamento, l’integrazione con la Divisione Mercato nelle vendite a
termine; il rafforzamento del trading internazionale e, infine, le sinergie
con Endesa.

3 Enel Insieme Marzo 2011


Brevi

Enel360
Enel inaugura un ufficio di rappresentanza
a Giacarta, in Indonesia per consolidare
una relazione istituzionale e commerciale di lungo
corso. II nuovo ufficio rappresenta anche
la nascita della prima rappresentanza estera
congiunta Enel-Endesa 01

01 tale scopo, l’accordo prevede il lancio architettonica ed è dotato di innovati-


di test e progetti pilota congiunti di vi moduli fotovoltaici flessibili a film
ENEL TRADE mobilità elettrica a Roma e in altre città sottile in silicio amorfo.
SBARCA IN INDONESIA e regioni italiane, a valle di specifici
Dal 2 marzo il Gruppo Enel ha un accordi con i soggetti istituzionali 04
importante punto di riferimento an- competenti; lo sviluppo nel medio
che in Indonesia: l’Ufficio di rappre- termine dell’infrastruttura di ricarica ROMANIA, PIÙ CREDITO
sentanza che ha aperto ufficialmente per i veicoli elettrici a Roma, nonché ac- ALLE RINNOVABILI
i battenti nella capitale Giacarta. cordi con costruttori di veicoli elettrici “La Romania ha un elevato potenziale
All’inaugurazione ha partecipato, finalizzati alla sperimentazione e alla di energie verdi e l’attuazione di una
oltre all’ambasciatore d’Italia Roberto diffusione dei veicoli nei territori di legge per promuoverle incentivereb-
Palmieri e all’ambasciatore di Spagna comune interesse, e la valutazione di be gli investitori a entrare in questo
Rafael Conde de Saro, una folta possibili iniziative di ricerca e sviluppo promettente mercato”, afferma Carlo
rappresentanza delle istituzioni na- congiunte anche in ambito europeo. Pignoloni, responsabile Romania
zionali indonesiane, della diplomazia per l’Area Enel Green Power Europe,
internazionale, dei partner commer- 03 nell’intervista rilasciata al quotidiano
ciali attuali e potenziali del Gruppo d’affari online rumeno “Wall-Street.
Enel nel Sud Est asiatico. “Consoli- FOTOVOLTAICO: ro”. A testimonianza del fatto che se
diamo una relazione istituzionale e IMPIANTO SUI TETTI ci si fosse mossi da tempo in questa
commerciale di lungo corso. II nuovo DEL GRUPPO MARCEGAGLIA direzione, oggi l’impatto sul settore
ufficio rappresenta anche la nascita Al via l’impianto fotovoltaico da oltre 3 avrebbe incrementato ulteriormente
della prima rappresentanza estera MW sulle coperture di fabbricati indu- la potenza installata rinnovabile nel
congiunta Enel-Endesa”, ha sottoline- striali di Taranto del gruppo Marcega- Paese. “La Romania è un mercato
ato il responsabile della sede Alberto glia. È il frutto dell’accordo stipulato lo strategico per il Gruppo Enel, il cui
Ceccolini. scorso anno tra Enel Green Power, la ingresso risale al 2005. Dopo l’acquisi-
società del gruppo Enel leader mon- zione delle tre società Banat, Dobrogea
02 diale nella produzione e gestione di im- e Muntenia, l’azienda è diventata il più
pianti da fonti rinnovabili, e il gruppo importante investitore privato nel set-
ACEA ED ENEL siderurgico leader a livello mondiale tore dell’energia“, sottolinea Pignoloni.
PER LA MOBILITÀ nel settore della trasformazione dell’ac- “Enel Green Power ha deciso in base
ELETTRICA ciaio e attivo anche nella produzione di alle prospettive di sviluppo che of-
Enel e Acea hanno siglato un Me- energia da fonti rinnovabili. Il proget- frivano la rete di distribuzione di cui
morandum of Understanding per to, tra i più grandi a livello nazionale disponeva Enel, le risorse potenziali
unire le forze nello sviluppo dell’in- su tetti con tecnologia innovativa, è presenti sul territorio e l’esistenza di
frastruttura di ricarica elettrica. A stato realizzato in totale integrazione un quadro normativo favorevole”.

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Brevi

Enel360
Dopo la sentenza del Giurì di autodisciplina
pubblicitaria, il Forum Nucleare Italiano realizza una
nuova versione dello spot in cui è più esplicita la
posizione a favore dell’energia dell’atomo 06

05 it) è stato inserito un chiaro riferimento di fronte al Consiglio Provinciale di


alla propria posizione pro-nucleare. Malaga.
UN PORTO VERDE Il Giurì non ha censurato i contenuti
A BARCELLONA e la sostanza della comunicazione. 08
Endesa, Enel e il Porto di Barcellona Per questo motivo lo spot è rimasto
hanno firmato un accordo per lo sostanzialmente uguale ma contiene, L’EDUCAZIONE
studio e l’eventuale sviluppo di solu- nella nuova versione, l’affermazione DEI GIOVANI, MOTORE
zioni di efficienza energetica nell’area “Noi siamo favorevoli“, a cui si aggiun- DELLO SVILUPPO
dell’infrastruttura portuale. L’intesa ge una domanda rivolta allo spettatore: “47 mila bambini ogni anno in Italia
prevede anche la fornitura di energia “E tu?“. Il Forum sottolinea inoltre che abbandonano la scuola. È un dato
da terra alle imbarcazioni attracca- il mancato riferimento alla sua posizio- allarmante, soprattutto se conside-
te nel porto della città spagnola. Il ne pro nucleare non era stata inserita riamo che la maggior parte di questi
progetto “Porto verde di Barcellona” nello spot precedente per la volontà di ragazzi vive nel Mezzogiorno», ha
mira alla riduzione delle emissioni in mantenere una condizione di equili- detto Gianluca Comin, direttore
atmosfera, un tema su cui l’Autorità brio, dando pari dignità alle posizioni Relazioni esterne di Enel, alla con-
portuale del capoluogo catalano lavo- favorevoli e contrarie. ferenza stampa organizzata da Enel
ra nell’ottica di proporre un modello Cuore Onlus e dalla Fondazione per il
di sostenibilità rispettoso del contesto 07 Sud. L’iniziativa si rivolge alle orga-
sociale e urbano. E in linea con le rac- nizzazioni del volontariato e del terzo
comandazioni dell’Unione europea ENDESA DÀ ENERGIA settore di alcuni territori del Sud Italia
in materia di ambiente. AI VEICOLI ELETTRICI caratterizzati da un elevato tasso di ab-
Oltre 25 mila chilometri percorsi bandono scolastico. Ben 171 sono state
06 attraversando 18 Paesi con lo scopo di le proposte pervenute in risposta al
sensibilizzare la gente sui vantaggi delle “Bando Educazione Giovani 2010” e 16
FORUM NUCLEARE, auto a emissioni zero. È questo il senso i progetti esemplari selezionati per le
ON LINE del tour mondiale “Zero Race”, una aree di Napoli, Caserta, Bari, Taranto,
UNA NUOVA VERSIONE gara iniziata davanti alla sede Onu di Crotone, Reggio Calabria, Palermo e
DELLO SPOT Ginevra lo scorso agosto e conclusasi il Catania. Complessivamente, si sono
Il Forum Nucleare Italiano ha 24 febbraio. Una delle sue ultime tappe riuscite a coinvolgere in partnership di
modificato il filmato del suo spot è stata la città di Malaga: l’occasione progetto 220 organizzazioni e sono sta-
istituzionale al pronunciamento del ha permesso a Endesa di dare il suo ti erogati 4,8 milioni di euro, di cui 400
Giurì di autodisciplina pubblicitaria contributo alla manifestazione, metten- mila assegnati da Enel Cuore Onlus.
e delle osservazioni del Comitato do a disposizione dei partecipanti della
di Controllo. Nella nuova versione Zero Race il punto di ricarica installato
(visibile sul sito www.forumnucleare.

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© Eikona

Cacciatori di CO2
Enel Insieme ha visitato l’impianto “pilota”
per la cattura dell’anidride carbonica di Brindisi.
Vi raccontiamo come funziona questo laboratorio Zoom
a cielo aperto dove si studia come catturare
le emissioni che causano il cambiamento climatico

I
n Puglia il vento e le nuvole corrono veloci sulla cam-
pagna e le torri a mare. E non è facile rendersi conto
L'impianto pilota di Brindisi FUMI

che il tempo è davvero cambiato. Nonostante il grecale 8.000 tonnellate/anno di CO2 "catturata" IL PERCORSO DELLA CO2
La CO2 viene separata dai fumi in
che batte la Murgia salentina le temperature medie uscita dalla centrale a carbone
annue sono più alte e frutta e verdura maturano prima del con un lavaggio chimico

previsto. Come nei campi di carciofi in fiore e negli uliveti


che fiancheggiano la strada in vista della centrale termoe- FUMI E CO2
800.000 alberi (una foresta di 10 kmq)
lettrica Enel “Federico II” di Brindisi.
UNITÀ DI CATTURA
A sentire i commenti della gente comune le stagioni non
sono più come prima. Per i climatologi l’aumento medio ASSORBITORE

della temperatura è da attribuire alla maggiore concentra- SOLUZIONE


RICCA
zione in atmosfera di CO2, l’anidride carbonica. Un gas che DI CO2
SORBENTE PER
LA CATTURA
se non è “nobile” per stirpe chimica lo è per il contributo (AMMINE)

cruciale che dà al ciclo della vita sulla Terra. Basta ricordare CONDENSA

la fotosintesi clorofilliana. La CO2 non è un gas inquinante SEPARATORE


DELLA CO2
ma “climalterante”: la sua eccessiva presenza nell’atmosfe- (STRIPPER)
ra – dovuta agli allevamenti di animali, alla circolazione CO2 E
automobilistica e alla produzione industriale – interferisce La CO2 catturata viene SOLUZIONE
compressa fino a raggiungere LIQUIDA
con l’irraggiamento solare, il cosiddetto “effetto serra”, e a RIGENERATA
lo stato liquido
ed è pronta per lo stoccaggio REBOILER CONDENSATORE
catena determina mutazioni climatiche a volte disastrose,
CO2 PURA
sia nel breve che nel lungo periodo.
COMPRESSORE

UN PROBLEMA MONDIALE
A partire dal 1997, anno in cui venne stipulato il Protocollo
di Kyoto, la comunità internazionale ha cercato di trovare tutte le varie opzioni tecnologiche idonee al trattamento dei
un’intesa tra gli Stati per ridurre la quantità di gas serra fumi prodotti dai combustibili fossili (olio, gas, carbone) e
emessi in atmosfera. Nelle ultime conferenze mondiali, allo stoccaggio permanente della CO2 nel sottosuolo (giaci-
a Copenhagen e Cancun, si è capito che per trovare una menti esausti olio/gas, acquiferi salini profondi).
soluzione che metta d’accordo tutti ci vorrà ancora tempo. Tra le diverse tecnologie disponibili di cattura (pre e post
L’Unione europea si è autoimposta obiettivi di riduzione combustione, ossicombustione) Enel ha scelto di sviluppare
importanti, puntando a tagliare del 20% le emissioni entro la cattura e la separazione della CO2 in post combustione.
il 2020. Tra i vari strumenti per raggiungere questo target Si tratta di un processo abbastanza complesso ma consoli-
ha dato il via a finanziamenti per lo sviluppo della ricerca dato da tempo in ambito petrolchimico. Lo sforzo princi-
sulla cattura e il sequestro della CO2, la cosiddetta CCS pale è stato quello di adattare il procedimento alla produ-
(Carbon Capture and Storage). zione elettrica e ai fumi generati dalle centrali a carbone
“L’obiettivo finale dell’Ue in materia di CCS – spiega Ste- limitando al massimo il consumo di energia, sotto forma
fano Malloggi, responsabile Unità Sviluppo tecnologico e di vapore sottratto all’impianto termoelettrico, durante la
Scouting della Ricerca Enel – è di arrivare ad avere entro fase di separazione della CO2. Uno degli obiettivi princi-
pochi anni in Europa una dozzina di impianti dimostrativi pali dell’impianto pilota di Brindisi è proprio la ricerca di
di scala industriale. Attraverso i quali sia possibile valutare un processo che consenta di catturare l’anidride carbonica

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Zoom 1 2 3

© Studio Franceschin © Studio Franceschin © Studio Franceschin

senza ridurre drasticamente l’efficienza degli impianti di generazione. La torre di assorbimento non è però un contenitore vuoto. Si tratta di un
I risultati serviranno in un futuro prossimo per la costruzione di un fascio di lamine finemente bucherellate, una sorta di alveare o di filtro
impianto analogo di taglia industriale integrato alla nuova centrale a in cui avviene lo scambio di CO2 tra i fumi e la monoetanolammina.
carbone pulito di Porto Tolle (Rovigo). L’iniezione della MEA all’interno della prima torre, inoltre, può avvenire
Lo scorso 1° marzo l’impianto sperimentale di Brindisi è stato inaugu- a tre altezze differenti. “In questo modo possiamo capire se il processo di
rato dall’amministratore delegato e direttore generale di Enel, Fulvio cattura è già efficiente a un’altezza più bassa, e quindi ritenere sufficiente
Conti, insieme al commissario europeo all’Energia, Gunther Oettinger, la costruzione di una colonna più corta con un notevole risparmio di
il ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Ste- costi, materiali e tempi di montaggio”, afferma Bruno Tasso (nella foto
fania Prestigiacomo, il vicepresidente della Regione Puglia, Loredana 3), dell’Unità avviamenti e commissioning di Ingengeria e Innovazione,
Capone, il presidente della Provincia di Brindisi, Massimo Ferrarese, e mentre all’interno della sala controllo ci illustra il software gestionale
il sindaco di Brindisi, Domenico Mennitti. sviluppato appositamente per governare l’impianto. È qui che, in fondo
al profilo stilizzato della torre di assorbimento, lampeggia un numero:
SQUADRA CATTURANDI 89,9%. “È la percentuale di CO2 assorbita dalla MEA nella prima parte di
Enel Insieme ha visitato in anteprima il “laboratorio a cielo aperto” di questo ciclo di cattura”, spiega Tasso.
Brindisi per la cattura della CO2 in post-combustione. Ad accoglierci
all’ingresso della centrale a carbone (la più grande d’Italia, con i suoi ol- SEPARAZIONE A CALDO
tre 400 addetti e quattro gruppi produttivi da 660 MW) è Carlo Tabasso “Mentre i fumi puliti tornano al camino della centrale – riprende Carlo
(nella foto 6), il giovane ingegnere molisano che segue le Operation & Tabasso –, raggiunta la base della prima torre ‘ricca’ di anidride carbo-
Maintenance dell’impianto sperimentale per conto della Ricerca Enel. nica, la MEA si dirige verso la seconda torre, chiamata di separazione
“L’impianto è alimentato da una quota parte dei fumi prodotti dall’unità o di strippaggio, dove entra dall’alto. Dal basso invece sale il vapore
4 prelevati a valle del denitrificatore e del desolforatore (denox e desox, proveniente dalla centrale “Federico II”. Ed è proprio grazie al calore che
ndr) e trasportati verso il pilota con una tubazione dedicata”. Ma prima la CO2 si separa dalla MEA, “che così diventa lean, cioè povera di CO2 e
di essere trattati “i fumi vengono ulteriormente depurati da un secondo riparte per un nuovo ciclo di cattura, non prima di aver ceduto il calore
desox inserito all’interno dell’impianto sperimentale, dopodiché entrano residuo alla monoetanolammina rich in arrivo dalla prima torre, passan-
dal basso nella prima torre, quella di assorbimento” nella quale viene do attraverso uno scambiatore”, sottolinea Tabasso.
iniettata a pioggia una soluzione chimica composta al 70% da acqua e al La CO2 catturata è pronta per essere compressa fino a raggiungere lo sta-
30% da monoetanolammina (MEA), una sostanza in grado di catturare to liquido e quindi trasportata e stoccata. Enel ha stretto un accordo con
le molecole di CO2 contenute nei fumi. Eni per iniettare parte dell’anidride carbonica catturata a Brindisi presso

La ccs nel mondo petrolifera Shaanxi Yangchuang Petroleum. Il programma coinvol-


ge anche importanti università e centri di ricerca cinesi. Il governo
L’International Energy Agency (IEA) stima che la domanda mon- italiano ha finanziato con 1,5 mln di euro la prima fase.
diale di energia primaria crescerà del 36% dal 2008 al 2035 (Scenario In Corea del Sud a novembre del 2010, nell’ambito del G20, Fulvio
“New Policies”). Nonostante l’importante sviluppo delle rinnovabili, Conti, ad e dg Enel, e Kim Ssang-Su, ad e presidente della Kore-
e la ripresa del nucleare, è previsto un peso importante delle fonti an Electric Power Corporation (Kepco) hanno firmato a Seoul un
fossili, con la domanda di carbone che crescerà del 20%. Secondo accordo per sviluppare la cooperazione nei settori dei sistemi di
l’IEA, la CCS potrebbe giocare un ruolo in questo contesto contri- rete e delle tecnologie per la riduzione delle emissioni di gas serra
buendo a tagliare le emissioni di CO2 delle centrali termoelettriche attraverso attività di CCS. Oltre a collaborare nella ricerca e svilup-
fino a circa 3 miliardi di tonnellate l’anno. Per questo motivo la Ue, po, nella progettazione, costruzione e gestione operativa dell’intero
gli Stati Uniti, la Cina, l’Australia, la Corea del Sud, il Sudafrica si processo, Enel e Kepco hanno previsto anche il test congiunto di un
sono impegnati a sostenere la ricerca, lo sviluppo e l’applicazione su impianto pilota e di un impianto dimostrativo.
scala industriale di questa tecnologia. Ecco le iniziative più interes- Infine nell’aprile del 2009, nel quadro delle intese tra i governi rag-
santi in cui è coinvolta la nostra azienda. giunte al G8 Ambiente di Siracusa, Conti e il Ministro dell’Agricoltu-
In Cina è partita la fase operativa del progetto pilota di applicazione ra australiano, Tony Burke, hanno firmato un accordo che prevede
di tecnologie di CCS alla centrale di Tongchuan, una delle più re- l’adesione di Enel come socio fondatore al Global Carbon Capture
centi realizzazioni della utility Huaneng nella provincia carbonifera and Storage Institute (GCCSI).
dello Shaanxi. L’impianto allo studio avrà la capacità di catturare Il GCCSI è nato su iniziativa del Governo australiano e coinvolge
1 milione di tonnellate l’anno di CO2 che verranno poi iniettati in una quarantina tra le più importanti aziende del settore energetico
giacimenti petroliferi per agevolare l’estrazione dai pozzi. Il proget- mondiale. L’obiettivo è di mobilitare risorse pubbliche e private per
to è nato da un accordo tra i ministeri dell’ambiente italiano e cinese. far decollare la tecnologia della cattura dell’anidride carbonica dal
Enel e Huaneng hanno come terzo partner l’importante compagnia punto di vista commerciale e normativo.

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Zoom

il giacimento di gas esausto di Stogit a Cortemaggiore, vicino Piacenza. in pensione) e Stefano Malloggi, a cui si deve il primo abbozzo grafico
L’impianto pilota di Brindisi è uno dei primi della sua taglia in Europa dell’impianto. “Fu proprio in quella riunione che si decise come svi-
e nel mondo. Consente di trattare 10mila Nm3/h (normalmetricubi/ora) luppare la tecnologia CCS della post-combustione”, racconta Malloggi.
di fumi per separare 2,5 tonnellate all’ora di CO2, fino a raggiungere un “Questa tecnologia è stata sviluppata attorno alla metà del secolo scorso
massimo di ottomila annue. La stessa quantità di CO2 assorbita da circa ed è utilizzata per addolcire i gas petroliferi prima dell’immissione nei
800 mila alberi, ovvero una foresta di 10 km quadrati. gasdotti. Ma i gas provenienti da una centrale a carbone sono chimica-
mente molto più complessi. Bisognava quindi inserire alcuni componenti
VAPORI IN EQUILIBRIO aggiuntivi, come il desox”.
Intanto che raccogliamo i numeri virtuosi del pilota di Brindisi, arriva- Dal disegno di Malloggi è stato poi sviluppato il progetto e a seguire
no due operai in assetto di massima sicurezza. Portano anche occhiali il “pilotino”. Un impianto per la cattura e la separazione in miniatura,
e guanti protettivi. Sono gli addetti di laboratorio Giuseppe Cavallo e davanti al quale, nel centro di ricerca brindisino, ci aspetta sorridente
Antonio De Ceglia (nella foto 2). “E vengono a prelevare la monoeta- Monia Politi (nella foto 4), ricercatore senior per la CCS. “Per adattare
nolammina per le analisi quotidiane”, annuncia Angela Mangiaracina
(nella foto 5), referente della Ricerca Enel per le sperimentazioni sull’im-
pianto pilota. “Ogni giorno effettuiamo un prelievo sia della MEA rich © Eikona

che di quella lean, per poi verificarne l’efficienza di cattura e di rilascio


della CO2”.
E questo non è l’unico momento sperimentale che riguarda “l’acchiappa-
CO2” di Brindisi. Quasi in ogni suo componente, infatti, l’impianto offre
ai ricercatori Enel l’opportunità di “approfondire e migliorare la nostra
conoscenza sulla tecnologia di cattura e sequestro in post-combustione”,
dice Angela. Secondo cui il passaggio chiave “è trovare il punto di equili-
brio per il vapore sufficiente a determinare la separazione della CO2
dalla MEA incidendo al minimo sulla produzione a carbone”. Perché è
da qui che arriva il calore. Azzardando un neologismo, quella che si sta
cercando potrebbe essere definita come steam equity. Un obiettivo perse-
guito anche attraverso la sperimentazione di soluzioni chimiche diverse
dalla MEA al 30%, per saggiarne le capacità di assorbimento e la velocità
di reazione al calore e quindi di rilascio della CO2.
“Un altro importante monitoraggio che conduciamo – conclude la gio-
vane ingegnere siciliana che ci ha raggiunto a Brindisi da Pisa – è quello
relativo ai parametri ambientali. Teniamo sotto costante controllo l’even-
tuale impatto sull’ambiente dell’intero processo di cattura e separazione
attraverso una serie di rilevazioni e analisi in vari punti dell’impianto”.
Una ulteriore fase sperimentale riguarda infine il trasporto della CO2
estratta dai fumi. “Accanto all’impianto di Brindisi costruiremo un pic-
colo gasdotto a circuito chiuso dove faremo circolare la CO2 compressa”,
afferma Cristiana La Marca, responsabile del progetto di ricerca sulla
CCS. “Servirà per sperimentarne la trasportabilità mediante tubazione
fino ai campi di sequestro. E per selezionare i materiali di cui il gasdotto
deve essere costruito per funzionare al meglio”.

TRE INGEGNERI E UN FOGLIO BIANCO


Ma come è nata l’idea di catturare la CO2? Per capirlo, facciamo un salto
indietro nel tempo, all’inizio del 2007. Fulvio Conti ha da poco presenta-
to alla stampa internazionale il Piano Innovazione e Ambiente. A Pisa,
nel Centro di Ricerca Enel, tre ingegneri sono seduti intorno a un tavolo
davanti a un foglio bianco. Si chiamano Gennaro De Michele, respon-
sabile Politiche di Ricerca e Sviluppo (oggi in pensione), Pietro Barbucci,
ex responsabile Combustibili fossili della stessa Unità ed ex componente
del consiglio direttivo della Zero Emission Platform europea (anch’egli

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Zoom

alla produzione termoelettrica il processo mutuato dal mondo petrol- il primo pensiero corre a quelle ancorate sui fondali marini. “No – dice
chimico è partita una sperimentazione mai provata prima” ricorda. “La Montanaro – queste che stiamo esaminando noi, circa una decina di spe-
monoetanolammina è un elemento chimico capace di reagire con le so- cie, sono microrganismi vegetali che fluttuano tra le onde, mangiano CO2
stanze acide contenute nei gas. Ma nei fumi di centrale ci sono elementi e a loro volta sono il cibo preferito dei gamberetti di cui si nutrono orate e
come l’ossigeno, e gli ossidi di azoto e di zolfo che competono con la CO2 branzini”.
nel processo di assorbimento. Per questo – spiega – abbiamo avviato “Quello che stiamo studiando qui è un processo del tutto naturale
una serie di esperimenti su piccola scala per poi crescere di dimensio- chiamato ‘biofissazione dell’anidride carbonica’ – chiarisce Monia Politi
ne arrivando alla costruzione di questo impianto da laboratorio. E sul – e consiste nella reintegrazione della CO2 nel normale ciclo della vita”.
quale continuiamo a effettuare una serie di test preliminari che servono Inserito il vetrino sotto la lente osserviamo le alghe da vicino. Alcune
da base per le sperimentazioni sull’impianto pilota e allo stesso tempo esprimono una straordinaria motilità, sfrecciando a tutta birra tra le
selezionare altri sorbenti alternativi alla MEA”. compagne, che invece fanno gruppo quasi a volersi proteggere. Altre
ancora sono colte nell’attimo di duplicarsi. E una punta di emozione è
EMOZIONI AL MICROSCOPIO innegabile, di fronte a questa finestra spalancata sulla vita che nasce.
Mentre chiacchieriamo con Monia la nostra attenzione è “catturata” da “Nonostante la complessità del processo di coltura il meccanismo è sem-
una fila di tubi in vetro, retroilluminati da una serie di neon, dentro cui plice – commenta Carmelo – perché le performance di crescita delle alghe
ribolle un liquido verde. “Queste sono alghe. E le bollicine che vedete sono direttamente proporzionali alla loro capacità di cattura: a ogni
sono la CO2 di cui si nutrono. Il resto è acqua di mare”, afferma l’assisten- grammo di massa algale secca corrispondono due grammi di anidride
te di laboratorio Carmelo Montanaro (nella foto 1), sopraggiunto per carbonica fissata”.
prelevare un campione da esaminare al microscopio. Parlando di alghe

© Eikona
4 5 6 7

© Studio Franceschin © Studio Franceschin © Studio Franceschin © Studio Franceschin

Il progetto di ricerca basato sulle alghe è molto ambizioso. La prospetti- striali, è finanziato anche dall’Unione europea. “A valle dell’impianto di
va è realizzare un campo di coltura delle alghe all’aperto (di cui già esi- cattura – conclude Poli – all’interno della sala macchine esistente, verrà
ste un esempio funzionante all’esterno del centro ricerche che somiglia installata anche una stazione di compressione che permetterà il traspor-
a un vigneto a spalliera), una piscina per l’allevamento dei gamberetti to e l’iniezione della CO2 nel sito finale di stoccaggio”.
e un’altra per i pesci. “Ovviamente questo processo di cattura non può Il responsabile della Unità di Business di Brindisi, Antonino Ascione,
essere la risposta definitiva al problema della CO2“ osserva Monia Politi. non nega la soddisfazione per l’interesse suscitato dall’impianto per
“Tuttavia può essere interessante per l’importante ricaduta economica la CCS a livello nazionale e internazionale: “L’impianto pilota è nato
che può avere sui territori vicini alle centrali a carbone. Oltre all’atti- qui anzitutto per sfruttare la presenza della più grande centrale Enel a
vazione della filiera ittica, infatti, sarà possibile cedere la massa algale carbone d’Italia. E poi per la possibilità di utilizzare le sinergie offerte
secca all’industria farmaceutica e cosmetica che già ne fa un largo uso”. dalla presenza del centro ricerche. Il nostro personale di turno è stato di
ausilio sia nella fase di studio che in quella di costruzione ed esercizio”.
MONTAGGIO DA MANUALE Scende ormai il crepuscolo su Brindisi. I cacciatori di CO2 fermano le
Raggiungiamo gli uffici dell’Unità di business Sviluppo e Realizzazione macchine e l’impianto pilota si veste di luci come un avveniristico prese-
impianti. Il lungo tavolo della sala riunioni è completamente occupato pe hi-tech. In città comincia lo struscio serale, tra la piazzetta del Duomo
da un gigantesco progetto. A prima vista sembra la centrale di Brin- artisticamente illuminata da Enel Sole e gli arcani chiaroscuri della
disi. Ma in un angolo c’è qualcosa di nuovo. “Quelli sono i due dome, loggia dei templari. E ancora più giù, fino al porto e alle due colonne
i carbonili uguali a quelli di Torrevaldaliga Nord, che prossimamente romane che segnano la fine della via Appia. Dall’aeroporto l’ultimo volo
costruiremo anche qui”, annuncia Roberto Dionisi (nella foto 7), project della sera si stacca da terra. Nella carlinga, chiusa in un’anonima borsa
manager di Sri per l’impianto di CCS. È lui a raccontarci i momenti più per pc, c’è una storia di straordinaria innovazione ancora da raccontare.
salienti del cantiere per la costruzione del “pilota”, “da considerarsi a
tutti gli effetti un impianto di taglia semi-industriale e il più grande
realizzato in Europa”. Sul web
“La costruzione è avvenuta nelle migliori condizioni di sicurezza www.zeportotolle.com
e senza incidenti di nessun tipo” anticipa Dionisi. “E questo grazie
alle importanti misure di sorveglianza adottate dai nostri colleghi e
all’attenzione dimostrata dalle imprese appaltatrici”. Un impegno che Endesa sperimenta l’ossicombustione
traspare anche dagli altri numeri del cantiere “che ha avuto un layout Mentre in Enel si studia la tecnologia CCS della post-combustione,
particolarmente compatto. Visto che abbiamo lavorato in un’area di Endesa sperimenta l’ossicombustione. Con il progetto Compostilla
appena 1.100 metri quadrati, in prossimità di un impianto industriale OXY-CFB-300, che prevede lo sviluppo di un impianto dimo-
in piena produzione e con l’impiego di circa 100 mila ore lavoro in un strativo di dimensioni industriali per la cattura, il trasporto e il
arco temporale di 10 mesi. E con una presenza media di circa 50 per- sequestro della CO2 (in formazioni geologiche profonde) integrato
sone al giorno impiegate nell’area con picchi anche di 100 persone. Ha con uno dei futuri gruppi da 330 MW della centrale a carbone di
contato molto il lavoro in stretta sinergia con la Ricerca” conclude. “Con Compostilla (Castilla y León, Spagna).
momenti di riverifica del progetto sul campo anche a causa della novità A grandi linee la tecnologia dell’ossicombustione prevede lo
tecnologica rappresentata da questo impianto”. sviluppo di una caldaia a tenuta stagna, entro cui il polverino di
carbone brucia in presenza del solo ossigeno, che viene ottenuto
ARRIVEDERCI A PORTO TOLLE
dall’aria atmosferica e iniettato in caldaia. Il risultato di questa
Tutta l’esperienza maturata a Brindisi, prima e dopo la costruzione
combustione è rappresentato fondamentalmente da due elementi:
dell’impianto “pilota”, rappresenta il bagaglio di conoscenze con cui il
il vapore che andrà ad alimentare le turbine e quindi la generazio-
Gruppo Enel si appresta alla riconversione a carbone della centrale di
ne elettrica, e la CO2, che invece può essere avviata al trattamento
Porto Tolle (Rovigo). Perché “nell’ambito dei lavori di trasformazione
pre-sequestro.
a carbone delle unità 1,2,3 di Porto Tolle (ciascuna da 660 MW) verrà
Le squadre di esperti di Endesa e dei suoi partner nell’iniziativa
realizzato, nell’area attualmente occupata dall’unità 4, un impianto di
– la Fondazione Ciudad de la Energía e l’azienda Foster Wheeler
cattura della CO2 in post-combustione, che tratterà circa il 40% dei fumi
– stanno sviluppando la prima fase di questo progetto finanziato
in uscita dalla adiacente unità 3 equivalenti a circa 250 MW”, spiega
dall’Unione europea con 180 milioni di euro che durerà fino al
Antonio Poli, Project Manager di Sviluppo e Realizzazione Impianti.
2012. L’obiettivo è quello di verificarne la percorribilità tecnica,
“L’impianto di cattura sarà completamente integrato nella futura centra-
economico-finanziaria, regolatoria e autorizzativa. Dopodiché si
le a carbone e comprenderà tutti i sistemi di pre-trattamento dei fumi,
passerà alla seconda fase (2013-2015) che prevede la costruzione di
assorbimento e separazione della CO2 e rigenerazione del sorbente”.
un impianto dimostrativo di dimensioni industriali.
L’impianto di Porto Tolle, che avrà quindi dimensioni pienamente indu-

11 Enel Insieme Marzo 2011


Orizzonti

Brasile, via
all’ambasciata verde
L
o hanno definito “un contributo originale al
dibattito sull’energia rinnovabile in Brasile”. E in
effetti non sono molte le sedi diplomatiche nel
mondo che possono vantare un tetto fotovol-
taico, come può fare la nostra Ambasciata di Brasilia.
Grazie a Enel Green Power e in stretto coordinamento
con le autorità locali, l’impianto composto da 405 pannel-
li fotovoltaici avrà una capacità installata di 50 chilowatt,
in grado di produrre energia sufficiente a soddisfare
buona parte del fabbisogno dell’Ambasciata. La prospet-
tiva è di rendere del tutto autosufficiente dal punto di
vista energetico l’edificio progettato negli anni Settanta
dall’ingegnere italiano Pier Luigi Nervi.
La mini-centrale solare è stata inaugurata lo scorso
9 febbraio al termine di un convegno sulla generazione
distribuita, a cui hanno partecipato, oltre all’ambasciato-
re d’Italia in Brasile Gherardo La Francesca, il ministro
dell’Energia e delle Miniere brasiliano Edson Lobão, il
direttore generale di Enel Green Power Brasile Enrique
de las Morenas e il responsabile Nuovi mercati Brasile
Paolo Romanacci che ha presentato il progetto “Amba-
sciata Verde”.
“È un onore per Enel poter contribuire con questa piccola ma significativa
Inaugurato da Enel Green Power attività, alla creazione della prima Ambasciata Verde in Brasile, un mo-

un impianto fotovoltaico sul tetto dello interessante e potenzialmente replicabile – ha affermato Enrique de
las Morenas. In questo modo possiamo studiare l’integrazione di questa
della sede diplomatica italiana particolare soluzione per il solare fotovoltaico nel contesto regolatorio bra-
siliano, dando una risposta sostenibile alla crescente domanda di energia
del mondo di oggi e del Brasile in particolare”.

Esperienze in comune Quella della delegazione diplomatica italiana e di Egp è un’iniziativa


“pilota”, che punta a fare da volano per lo sviluppo di un nuovo mercato
Nel 2010, nell’ambito del nuovo modello organizzativo di Enel della generazione distribuita in Brasile. Proponendo anche un nuovo
Green Power, è stata creata l’Unità di Operation & Maintenance, approccio dal punto di vista regolatorio, tecnologico e commerciale, in
con l’obiettivo di massimizzare le performance del parco impianti. una prospettiva di nuovi scenari di collaborazione tra Italia e Brasile.
Per accompagnarne la crescita è stato organizzato, in collaborazio- A tal proposito, il convegno di Brasilia ha previsto lo svolgimento di due
ne con Enel University, un evento che ha coinvolto circa decine di “panel” di discussione, rispettivamente dedicati ai modelli regolatori per
colleghi provenienti dai 13 Paesi in cui Egp è presente. Un’occasio- le rinnovabili e alla complementarietà di queste con i nuovi sistemi inte-
ne importante per condividere le diverse esperienze sulla gestione grati. Mentre in sede plenaria e conclusiva si è discusso delle principali
degli impianti idroelettrici, eolici, geotermici, solari, biomass e tendenze del settore elettrico secondo il punto di vista delle Autorità di
cogenerazione. Il focus dell’incontro sono stati l’integrazione e il regolazione e dei modelli di commercializzazione delle varie fonti rin-
continuo miglioramento della performance, valori centrali per Enel novabili utili alla generazione distribuita: solare fotovoltaico, idrogeno e
Green Power, che conta oggi 3.015 colleghi in 18 Paesi, 8 lingue e 5 mini-eolico.
diverse tecnologie. Tra le ulteriori iniziative previste dal progetto “Ambasciata Verde” c’è
Secondo Rafael Gonzalez, responsabile O&M di Enel Green Po- anche un’auto elettrica Fiat e Itaipu – sponsorizzata da EGP – a dispo-
wer, è importante che ci sia una conoscenza diffusa degli impianti sizione per gli spostamenti dei diplomatici italiani nella capitale brasi-
e delle persone che li gestiscono: “L’incontro è stato il primo passo liana, ricaricabile con l’energia prodotta dai pannelli solari installati da
per scambiare buone pratiche e migliorare le performance del Enel Green Power.
nostro parco in termini di disponibilità, efficienza, costi e rischi di
esercizio”.

12 Enel Insieme Marzo 2011


U
na regina, un leader bolscevico e una città sull’esatto Orizzonti
confine tra Europa e Asia. Sembrano gli spunti perfetti
per un racconto di Vasilij Grossman, e invece sono solo
alcuni dei tratti salienti della storia di Ekaterinburg.
Terza metropoli russa per abitanti, battezzata città di Caterina in
onore della moglie dello zar Pietro il Grande e allo stesso tempo
capoluogo della regione che prende il nome da Jakov Michajlovič
Sverdlov, a fianco di Lenin nella Rivoluzione d’ottobre e fautore
della fucilazione dello zar Nicola II e dei Romanov: Ekaterin- La nuova unità a ciclo combinato
burg è questo e molto altro ancora. È uno spaccato della storia
a gas da 410 MW è quasi completata.
russa passata e recente. Ciò che è stata e ciò che è ancora, lo si
può vedere camminando in riva alla plotinka, la diga costruita nel Poi la centrale russa di Ekaterinburg
Settecento che permise il primo sviluppo della città sfruttando le sarà più efficiente e pulita

Sredneuralskaya,
75 anni di energia

acque del fiume Iset’. Ma lo si può capire soprattutto scoprendo i responsabile Operations Support della Divisione Internazionale
veri e propri monumenti dell’industria che ha fatto la storia della ”che è quello di fornire calore ed energia elettrica a Ekaterinburg”.
città. Perché Ekaterinburg è stata ed è la capitale industriale della Gli abitanti della città, ma soprattutto i lavoratori di Sredneural-
Russia. E le fabbriche sono la sua quintessenza, un lungo elenco skaya, sono orgogliosi della loro centrale che conserva ricordi del-
di nomi con in testa la storica Uralmash, la più grande fabbrica la sua storia gloriosa in un piccolo museo all’interno dell’impian-
sovietica di meccanica, per arrivare sino alle centrali termoelet- to. E all’inizio dell’estate del 2011 saluteranno l’ennesimo sviluppo
triche che hanno dato la forza allo sforzo industriale di Ekate- di questa GRES realizzato da Enel-Ogk5 . A Sredneuralskaya
rinburg (vedi l’articolo “Reftinskaya GRES rinasce dalle ceneri”, infatti è in costruzione una nuova unità a ciclo combinato da 410
Enel Insieme di febbraio 2011, pag 14). Tra queste ce n’è una molto MW lordi con una turbina a gas di fabbricazione General Electric
particolare, a cui gli abitanti della città sono legati da una lunga da 270 MW e una turbina a vapore (Skoda) da 150 MW elettrici e
vicenda che continua ancora oggi. 200 Gcal/h di produzione di calore. L’impianto a ciclo combinato,
spiega Errico, raggiunge rendimenti molto elevati, superiori al
Dalle fabbriche al teleriscaldamento 56% poiché il calore presente nei gas di scarico della turbina a gas
Sredneuralskaya GRES è un impianto il cui primo nucleo risale viene utilizzato per produrre il vapore necessario all’altra turbina.
a prima della Seconda guerra mondiale e fa parte a buon diritto Questa soluzione consente di massimizzare il recupero dell’ener-
della storia dell’energia elettrica russa. Nata per servire l’industria gia termica ottenuta dalla combustione del gas naturale. A poco
pesante ha pian piano mutato il suo compito crescendo e amplian- più di 75 anni dalla sua nascita, la centrale si appresta quindi ad
dosi in più fasi. Dalle cinque caldaie e tre turbine degli anni Tren- aprire un nuovo capitolo della sua lunga storia, cominciata con il
ta è passata ad avere gruppi da 100 MW nel dopoguerra e poi da carbone e l’industria pesante e arrivata oggi al gas e alla moderna
300 MW negli anni Settanta. Dal sostegno alle fabbriche è passata tecnologia del ciclo combinato, restando sempre nel cuore dello
a entrare sempre più nelle case della gente. “Perché la centrale sviluppo energetico russo.
ha avuto e ha anche un compito sociale”, spiega Riccardo Errico,

13 Enel Insieme Marzo 2011


Orizzonti

30 anni sotto il Sole


I
l solare torna dove la sua storia è cominciata. Enel Green Power, satelliti alimentati da batterie solari. Ma quando, nel 1961, Roma ospitò
infatti, costruirà un nuovo impianto ad Adrano in Sicilia, un comune la prima conferenza internazionale dell’Onu sulle nuove fonti rinno-
con poco meno di 37mila abitanti in provincia di Catania, che nella vabili, gli impianti solari erano ancora una tecnologia futuribile imma-
storia moderna dell’energia rappresenta l’inizio della grande avven- ginata appena nei centri ricerca. La storia doveva ancora passare dal
tura dell’energia solare. La nuova centrale di Adrano, che ha ottenuto piccolo comune siciliano di Adrano prima di puntare alla conquista del
il via libera dalla Regione Siciliana, nascerà proprio nello storico sito Pianeta. I fautori della svolta furono Enel e Giovanni Francia, il padre
dove nel 1981 Enel realizzò con Eurelios un doppio primato, aprendo al delle centrali solari termoelettriche a livello mondiale.
Pianeta le porte dello sfruttamento dell’energia del Sole. Adrano è stata la Matematico, scienziato e inventore, Francia aveva già realizzato nel 1965
prima centrale solare a concentrazione del mondo e la prima a immettere prototipi e sperimentazioni di concentratori fresnel puntuali e lineari. Le
in rete energia elettrica prodotta dal Sole. L’impianto a concentrazione a sue idee avevano anche oltrepassato l’oceano concretizzandosi nell’im-
torre da 1 MW fu realizzato ad Adrano perché ritenuto il sito più assolato pianto dimostrativo del Georgia Technology Institute, il primo solare a
d’Europa. A trent’anni di distanza dall’entrata in attività della centrale concentrazione degli Usa capace di produrre 400 kWth. Ma solo in Italia
Eurelios, Enel Green Power dà il via al cantiere di un nuovo impianto da le intuizioni del genio torinese ebbero quella svolta che segnerà la storia
9 MW che sarà in grado di produrre oltre 14 milioni di chilowattora – il dell’energia solare.
fabbisogno di consumo di oltre 5mila famiglie – evitando così ogni anno Nel 1978, dopo che la crisi petrolifera aveva risvegliato l’interesse di tutti
l’emissione in atmosfera di circa 10 mila tonnellate di CO2. i Paesi industrializzati verso le rinnovabili, Enel sottoscrive un accordo
Dato il loro valore storico, i componenti principali della centrale Eurelios europeo per realizzare una centrale solare. Viene progettata seguendo le
saranno smontati e donati al Museo dell’industria e del lavoro di Brescia intuizioni di Francia: il luogo scelto è Adrano e viene battezzata Eurelios.
(Musil) a testimoniare il contributo dell’Italia e di Enel allo sviluppo Una distesa di specchi dominata da una grande torre. Una sorta di or-
delle energie rinnovabili e del fotovoltaico nel mondo. chestra che si muove al cenno del suo direttore. Eurelios utilizzava due
tecnologie diverse: una fatta di 70 elementi su una superficie di 52 metri
Eurelios, l’inizio del fotovoltaico quadrati, l’altra con 112 elementi su 23 metri quadrati. Tutti gli specchi
Negli anni Settanta la familiarità che ormai abbiamo tutti nei confronti erano muniti di sensori che li orientavano costantemente verso la torre
di questa forma di energia era qualcosa di impensabile. La ricerca sulle di 50 metri alla cui sommità c’era la caldaia che produceva vapore (510°
rinnovabili muoveva i suoi primi passi. Il fotovoltaico era stato rilanciato a 64 atmosfere). Gli impianti erano forniti di un sistema di accumulo del
dalle esplorazioni spaziali, che negli anni Cinquanta portarono in orbita

14 Enel Insieme Marzo 2011


Nel 1981 Enel realizzò vicino a Catania
la prima centrale a concentrazione
del mondo a immettere energia elettrica Orizzonti
in rete. Oggi Enel Green Power rilancia Jumps
il sito con un nuovo impianto da 9 MW

Gennaro De Michele
vapore per compensare l’instabilità del calore fornito dagli eliostati, causata dall’in-
stabilità metereologica.
A chi chiedeva il perché della centrale di Adrano, Francia spiegava che il progetto
era necessario per acquisire esperienze, verificare la possibilità di realizzare centrali
da 10 MW, ponderare la scelta dei materiali, vagliare le criticità del sistema e i costi
O’ sole mio, sta in fronte a te!
di manutenzione. Trent’anni dopo, lo sviluppo mondiale del solare documenta che
Il Sole è il mito dei miti. Per i Greci era il carro di fuoco
Eurelios è stata un’idea vincente.
del dio Apollo. Galileo ne studiò le macchie e Keplero
Sicilia, dove il solare è innovazione lo mise giustamente al centro dell’universo conosciuto.
La Sicilia è una sorta di culla delle tecnologie solari made in Italy. In poco più di Beh, a dire il vero non proprio nel centro: un po’ più
un’ora di macchina da Adrano si arriva a Priolo Gargallo. È una sorta di viaggio nel defilato, nel fuoco di un’ellisse.
tempo: da Eurelios si passa ad Archimede, la tecnologia Enel-Enea capace di pro- Ma il Sole per intero, però, in una visione “fronte retro”,
durre energia dal Sole a qualunque ora del giorno e delle notte. L’impianto, primo non lo aveva mai visto nessuno. Da qualche settimana,
al mondo, utilizza i sali fusi come fluido termovettore al posto dell’olio. La quantità grazie a una importante missione della Nasa, anche
delle emissioni di CO2 è pari a zero, l’impatto sul territorio nullo. Eppure l’idea ha più questo limite è stato superato. Sono state necessarie due
di duemila anni perché si rifà agli specchi ustori inventati dal genio di Archimede. sonde speciali posizionate nello spazio in modo da in-
L’impianto è costituito da cinquantaquattro collettori da cento metri, trentunomila quadrare punti opposti della stella, per riprendere nello
metri quadrati di superficie attiva, realizza 5 MW di potenza. stesso momento il lato visibile dalla Terra, e il lato B, vi-
Ma non c’è solo Archimede a fare dell’isola un luogo di avanguardia per lo sviluppo sibile solo dallo spazio. Non è uno sfizio, ma un risultato
del fotovoltaico. A Catania sta sorgendo infatti la più grande fabbrica italiana per la eccezionalmente utile. Con riprese di questo tipo sarà
produzione di pannelli fotovoltaici. Enel Green Power, la giapponese Sharp e l’italia- possibile seguire la nascita e lo sviluppo delle tempeste
na STMicroelectronics hanno costituito una joint venture paritetica per la produzione solari e capire in che modo influenzano le trasmissioni
degli innovativi pannelli fotovoltaici a film sottile a tripla giunzione. L’impianto cata- radio sulla Terra.
nese avrà una capacità produttiva iniziale di 160 MW all’anno destinata a crescere a Contemporaneamente c’è chi va a caccia di altri sistemi
480 MW. I pannelli saranno destinati al mercato italiano ma anche a quelli del Medio solari. Kepler 11, l’ultimo scoperto, ha al centro una
Oriente, dell’Europa e dell’Africa mediterranea. stella nana gialla visibile nella costellazione del Cigno.
È molto simile al Sole, da cui dista circa 2000 anni luce:
Italia, terzo mercato europeo possiede circa il 95% della massa solare e un raggio qua-
Per l’European photovoltaic industry association (Epia), negli ultimi dieci anni, il si pari a quello della nostra stella. Kepler 11 ha un’età
settore fotovoltaico mondiale ha registrato un aumento del 35%. E l’Italia ha seguito stimata di 6–10 miliardi di anni e possiede un sistema
il trend: è il terzo mercato europeo del fotovoltaico e le ultime stime di Enel Green planetario costituito da almeno sei pianeti dei quali
Power dicono che a fine 2010 potrebbe aver raggiunto una quota totale di potenza in- gli scienziati sanno quasi tutto: raggio, massa e com-
stallata pari a 4.000 MW, se pur non tutti ancora collegati alla rete, contro i circa 1.140 posizione chimica. Su uno di loro ci sono sicuramente
MW di fine 2009. Nel solo 2010 la nuova potenza fotovoltaica installata sarebbe pari a idrogeno ed elio, mentre su un altro ci sono sostanze
3.000 MW, pari quindi a circa tre volte quanto installato sino al 2009. liquide: metano, acqua ed ammoniaca. Questi sono i
In Italia le regioni che fanno da traino allo sviluppo del solare sono soprattutto a componenti anche del famoso “brodo primordiale” da
nord. La Lombardia conta su 15mila impianti, il Veneto ne ha 11mila e l’Emilia Roma- cui, come ha dimostrato il chimico americano Stanley
gna 9mila. Ma le regioni che hanno evidenziato maggiori tassi di crescita del numero Miller, è possibile, con l’aiuto di qualche scarica elettri-
di impianti sono Sardegna e Basilicata. Il record di potenza installata spetta alla ca, formare amminoacidi, ovvero i primi mattoni della
Puglia con 320 MW. vita sulla terra. Non si capisce però come Kepler 11 si sia
In questo scenario Enel Green Power occupa una posizione di leadership e ha comin- formato, visto che i pianeti del suo sistema solare non
ciato il nuovo anno con l’avvio di nuove produzioni e cantieri nel settore del fotovol- sono certamente migrati da altre costellazioni. Ed ecco
taico. Tra le ultime novità Egp ha completato a Serragiumenta, in provincia di Cosen- che tornano in ballo due problemi sui quali gli scienziati
za, il primo impianto realizzato in joint venture Sharp Solar Energy. Il nuovo campo si arrovellano da secoli: come è nato il mondo e come è
fotovoltaico ha una capacità installata di 5 MW e a regime sarà in grado di produrre nata la vita. Per saperne di più ci vorrà tempo. E come
circa 7,5 milioni di chilowattora all’anno – pari ai consumi di circa 2.800 famiglie – dice Eugenie Samuel Reich nel suo articolo “Six new
evitando così ogni anno l’emissione in atmosfera di 5.800 tonnellate di CO2, oltre a un world” sull’ultimo numero di febbraio di Nature, sarà
risparmio di combustibili fossili per circa 634 tonnellate equivalenti petrolio. necessario uno spirito di osservazione nuovo e aperto
che contempli il microscopio e il telescopio.

15 Enel Insieme Marzo 2011


Alla scoperta del nuovo sistema
Orizzonti di progettazione 3D dell’Area di business
Sviluppo e Realizzazione impianti

Dentro la centrale
che ancora non c’è
L
a suggestione del videogioco è troppo immediata per essere Engineering. Non solo. “Con questo strumento informatico – aggiunge –
ignorata. Ma gli impianti sviluppati dagli ingegneri dell’Area di è possibile gestire in modo integrato le quantità di componenti necessari
Business Sviluppo e Realizzazione impianti (Divisione Inge- per i montaggi, verificare lo stato degli ordini e la disponibilità del
gneria e Innovazione), con il nuovo sistema di progettazione magazzino di cantiere”.
tridimensionale, sono tutt’altro che un gioco. Sono invece strumenti in- “Un bel passo avanti – commenta Laviani – se pensiamo che fino a pochi
novativi che per le principali società di progettazione del mondo stanno anni fa la progettazione era un processo in serie spesso svolto integral-
diventando uno standard nelle attività di supervisione alla costruzione, mente in un’unica sede. Oggi grazie a questo modello lavoriamo tutti in
avviamento e preparazione all’esercizio degli impianti. parallelo in vari uffici sparsi per il mondo e siamo in grado di rispettare
la qualità nei tempi richiesti dai nuovi investimenti”. Potremmo dire che
lo strumento 3D è il figlio ideale del plastico in scala del nuovo impianto
che veniva realizzato in passato da un artigiano modellista in base ai
vari disegni: in questo modo si poteva verificare il progetto impiantisti-
co prima dell’inizio del cantiere.

PASSEGGIARE DENTRO L’IMPIANTO


Al concludersi di ogni fase di progettazione arriva il momento della
design review. E qui c’è un altro passaggio innovativo. “In questa fase,
infatti – sottolinea Laviani – tutti i vari attori commentano il progetto in-
sieme al cliente effettuando una passeggiata virtuale all’interno dell’im-
pianto. Dove verificano il rispetto delle buone norme di ingegneria, delle
procedure di manutenzione ed esercizio della centrale e, soprattutto, dei
requisiti di sicurezza. E così autorizzano l’emissione dei disegni per la
costruzione”.
Fino a quale livello di dettaglio può spingersi il sistema? “Anche per
oggetti di pochi millimetri, come fa ad esempio Edf, che lo utilizza per
il progetto della centrale di Flamanville. Va detto però che il maggior
DAL REALE AL VIRTUALE dettaglio ha un costo e un peso in termini di byte, cioè di informazioni
Prima di progettare una centrale in 3D è necessario effettuare dei com- digitali”, risponde Alessandro Magenta. “Per questo viene implementato
plessi rilievi nel sito fisico che la ospiterà. Specialmente se si tratta di un solo quando è cruciale per la sicurezza – aggiunge Laviani – come nel
luogo dove già esiste un impianto. “Il nuovo metodo di lavoro incentrato caso del nucleare, appunto”.
sul modello 3D prevede in questa fase l’impiego della tecnologia di laser
scanning, una specie di macchina fotografica a raggi laser, che acquisi- DAL VIRTUALE AL REALE
sce i dati geometrici del luogo”, spiega Marcello Laviani, responsabile Concluse le verifiche può cominciare la costruzione. Il modello, integra-
Progettazione Impiantistica e Sistemi di SRI. to con il progetto dei fornitori, viene reso disponibile ai subappaltatori
Le immagini raccolte vengono poi rielaborate e immesse nel sistema che lo usano per le attività di loro competenza e lo aggiornano. Proprio
di progettazione in tre dimensioni e arricchite con i nuovi componenti quello che sta accadendo in questi mesi a Mochovce, in Slovacchia,
dell’impianto. È a questo punto che vediamo l’innovazione principale. dove sono in costruzione le Unità nucleari 3&4. E come accadrà per la
“Per sviluppare virtualmente l’impianto il sistema integrato pesca in un riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle. L’uso progressivo
database centralizzato dove confluiscono, oltre ai vari contributi delle di questo strumento sui vari progetti permette grandissimi vantaggi in
discipline di Ingegneria e Innovazione, anche quelli dei fornitori e delle termini di recupero di lavoro, riporto di esperienza e ottimizzazione
società appaltatrici per le fasi di progettazione, costruzione e mon- continua: il modello finale, infatti, custodisce il tesoro di moltissimi
taggio”, afferma Alessandro Magenta, responsabile Computer Aided interventi di miglioramento, subito disponibili per i progetti successivi.

16 Enel Insieme Marzo 2011


Orizzonti

Emergenza Libia
Le recenti tensioni in Nord Africa hanno riportato all’ordine del giorno
il tema della sicurezza degli approvvigionamenti di gas per l’Italia

P
rimavera del Medio Oriente, rivoluzione del pane, guerra ricorso al gas naturale liquefatto (GNL) con il relativo sviluppo di
civile. La tempesta che sta scuotendo il nord Africa è nuovi terminali di rigassificazione” come quello che Enel costrui-
stata definita e interpretata in molti modi. E quando rà a Porto Empedocle (Agrigento). E poi ampliando “la capacità di
gli scontri hanno toccato anche la Libia, la riva sud del stoccaggio che non è ancora sufficiente rispetto al fabbisogno del
Mediterraneo è diventata più vicina. Mentre Enel Insieme va in mercato”.
stampa, la situazione vive ancora una confusa evoluzione. Ma c’è In questo scenario a cavallo tra fragilità e sviluppo, Enel svolge a
davvero una situazione d’emergenza? livello di Gruppo un ruolo da protagonista. Perché, ricorda Luigi
Michi, responsabile dell’Area di Business Energy Management,
Tra fragilità e sviluppo “importa gas da un basket diversificato di fonti”. Inoltre è già attiva
Per Luigi Santilli, responsabile Gas dell’Area di business Ener- nel settore del GNL, dove “intende rafforzare la propria presenza,
gy Management, “l’attuale situazione non è di rischio, semmai con il nuovo terminale di rigassificazione e con una serie di nuove
ripropone un tema con cui l’Italia fa i conti da tempo che è quello iniziative, anche in stretto coordinamento con Endesa”. I contratti
di una fragilità strutturale del sistema”. Enel non ha impianti e di lungo termine di Enel, poi, “hanno sempre garantito sicurezza
personale in Libia e non importa gas dal Paese, ma conosce bene di approvvigionamento e sono fondamentali ancora oggi, nono-
il settore che già in passato è stato influenzato da motivi meno stante la ciclicità economica e la presenza sul mercato di partite
drammatici. “Prima di oggi il sistema italiano di approvvigio- spot competitive”. In prospettiva il ruolo di questo tipo di contratti
namento di gas – ricorda Santilli – ha dovuto fare i conti con la non potrà che rinforzarsi, per la necessità di garantire anche nei
frana che ha interrotto per cinque mesi il Transitgas svizzero, la prossimi anni nuove forniture competitive e sicure nel tempo.
pipeline che ci porta il gas dal nord Europa. E prima ancora con le In un’ottica più generale, “al Paese serve uno sviluppo sano sia
due crisi del 2006 e 2009 tra Russia e Ucraina che hanno interes- dal punto di vista del mix di costi, della sostenibilità di lungo
sato le forniture in pieno periodo invernale, in corrispondenza termine e della sicurezza di approvvigionamenti”, conclude
dei picchi di consumo”. Insomma, che sia per l’imprescindibile Michi. “E questa è la direzione del nostro lavoro nell’ambito del
vincolo con regioni dagli equilibri geopolitici instabili, o per gas” in linea con l’orizzonte più ampio in cui si muove tutto il
incidenti imprevedibili, il sistema italiano è vulnerabile. “Ma al Gruppo. “Puntiamo a portare il Paese ad avere un mix di genera-
tempo stesso – dice Santilli – ha avviato una diversificazione a li- zione diversificato ed equilibrato che includa carbone pulito, gas,
vello di infrastrutture e di fonti che consente di gestire potenziali rinnovabili e nucleare”.
situazioni di crisi”. Il Paese ha una capacità di stoccaggio dell’or-
dine dei 15 miliardi di metri cubi di gas, di cui 5 destinati alle
emergenze .“A valle della realizzazione delle nuove infrastrutture Da dove l’Italia importa il gas
entrate in esercizio nel 2009 (il potenziamento dei metanodotti
dall’Algeria e dalla Russia e il nuovo rigassificatore in alto Adria-
tico)” dice Santilli, “l’Italia dispone di una capacità di import ecce-
dente rispetto alle attuali esigenze di consumo”. Il programma di
ritorno al nucleare avviato dal Governo e la crescita delle rinnova-
bili puntano a riequilibrare il mix di fonti utilizzate per produrre
energia elettrica. Anche perché oggi in Italia, rispetto agli altri
grandi Paesi europei, facciamo, infatti, eccessivo ricorso ai costosi
idrocarburi che riceviamo da aree del mondo meno stabili di quel-
le dalle quali arrivano carbone e uranio.

Cosa serve all’Italia?


Santilli sostiene che il sistema di approvvigionamento di gas
dispone in questa fase di sufficienti “anticorpi al rischio-crisi”, ma
sottolinea che per garantire maggiore sicurezza dovrebbero essere
ulteriormente sviluppati. Come? Innanzitutto con “un maggiore Stima Enel su dati Snam Rete Gas 2010

17 Enel Insieme Marzo 2011


Un’indagine riconosce le capacità di pronto
intervento di Enel Distribuzione. Ma i clienti
Orizzonti
chiedono spiegazioni più chiare su mercato
e funzionalità del contatore elettronico

Distacco in che senso?


C
osa pensi dei servizi di Enel Distribuzione? È stato chiesto a coloro che
hanno interagito a diverso titolo con Enel Distribuzione negli ultimi sei
mesi per conoscere nel dettaglio l’opinione dei clienti sulla qualità dei
servizi erogati. L’indagine è stata strutturata in due macro fasi: una prima
fase qualitativa di orientamento e successivamente una quantitativa.

QUALITÀ E QUANTITÀ
La fase qualitativa ha riunito alcuni clienti in sei focus group di 8-10 persone, svolti
a Bologna e Palermo, scelti sia nel mercato libero che in quello di maggior tutela.
L’attività è stata realizzata con il supporto dell’Istituto Piepoli, azienda leader nel
campo delle ricerche di marketing e di opinione. I partecipanti sono stati stimolati a
parlare della propria esperienza su una serie di temi significativi, come la conoscen-
za del mercato dell’energia, i ruoli dei vari operatori, la puntualità delle squadre, la
chiarezza e comprensibilità delle comunicazioni, la qualità tecnica e commerciale, le
interruzioni, il servizio guasti e il contatore elettronico.
I principali elementi emersi nei focus group sono stati poi “pesati” nella successiva
fase quantitativa, che si è svolta mediante interviste telefoniche con metodo CATI
(Computer Aided Telephone Interview) su un campione di 4.567 clienti, selezionati in
tutta Italia e appartenenti a entrambi i mercati, libero e tutelato.
Dall’indagine emerge che solo un cliente su due pensa di sapersi orienta-
re nel mercato liberalizzato, ritenendo di conoscere la distinzione tra
La concorrenza distributore e venditore. Tuttavia lo stesso cliente, invitato a indicare il
non intacca il marchio Enel nome del proprio venditore, non sa rispondere, oppure indica generica-
mente “Enel”. Allo stesso modo i problemi sulla fornitura sono – per chi
Il brand Enel è forte ed è cresciuto nonostante la concorrenza e gli li vive in prima persona – inscindibili: problemi di fatturazione o proble-
alti livelli di competitività derivanti dal mercato libero. A dirlo mi di qualità tecnica sono quasi sempre percepiti come una carenza del
sono i dati dell’ottava edizione della brand equity Enel, l’indagine servizio atteso da “Enel”, quale che sia il venditore.
condotta annualmente per conto dell’azienda da GfK Eurisko per
analizzare il posizionamento e l’immagine del Gruppo in Italia soddisfazione per gli interventi
presso tre diversi pubblici (residenziali, business, opinion leader). L’indagine era finalizzata a indagare gli aspetti specifici dell’attività
Nonostante gli investimenti in comunicazione e in attività com- del distributore, ovvero i servizi offerti dai tecnici e dalle squadre e la
merciali da parte dei concorrenti, Enel continua a mantenere un qualità tecnica. Proprio questa presenta una significativa variabilità di
ruolo predominante e rappresenta il punto di riferimento per i percezione, collegata soprattutto alla collocazione territoriale. Se invece
consumatori del mercato energetico. Un punto di forza fondamen- parliamo del contatto con le squadre, il tasso di soddisfazione diventa
tale, soprattutto nel mercato residenziale, è determinato dalla forza altissimo: 86% di soddisfatti sulle attività richieste, e oltre il 90% in caso
istituzionale del marchio Enel (potenza, competenza, esperienza), di risoluzione di un guasto. Gli operai arrivano tempestivamente e il
percepito come affidabile e in grado di instaurare una relazione di 96% dei problemi viene risolto. Tuttavia il cliente ha difficoltà a compren-
fiducia col cliente. Oggi nel residenziale pesano, più che in passato, dere il linguaggio talvolta ancora troppo tecnico del nostro personale
anche altri fattori come il servizio, la relazione e il prezzo, che già sul campo e richiede molte informazioni, soprattutto sul nuovo mercato
da tempo contavano nel mercato business. Il cliente quindi giudica libero, sul contatore e sui consumi.
positivamente l’impegno di Enel sul tema della familiarità e della Il contatore elettronico poi gode di grande fama, e tra i vantaggi a esso
vicinanza ai bisogni dei clienti per ribadire e mantenere la sua maggiormente associati spicca la possibilità di ottenere una fatturazione
presenza e centralità. certa. Tuttavia solo un cliente su due sa come funziona, come si consulta
Infine Enel viene considerata sensibile all’ambiente e impegnata e quali informazioni può fornire.
nella ricerca sulle nuove forme d’energia. Grazie agli investimenti Una comunicazione più efficace e in linea con le attese dei clienti è allora
degli ultimi anni l’azienda viene percepita come sempre più attenta l’obiettivo di Enel Distribuzione nei prossimi mesi: veicolare tramite le
allo sviluppo delle rinnovabili. squadre il maggior numero possibile di informazioni (e in modo chiaro)
sul proprio ruolo e sulle attività presidiate.

18 Enel Insieme Marzo 2011


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Orizzonti

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Chi è
il più bravo del reame?
Da mesi gli operatori del call center si estenderà “oltre l’attività commerciale, coinvolgendo anche assistenza
e attività gestionale via telefono” e ha “il progetto ambizioso di portare
di Enel Energia si guardano questo approccio anche a negozi e venditori”.
allo specchio mentre parlano con Tutti i colori della voce
i clienti. E il risultato si sente Un work in progress costante, una rete di dialogo serrata: Sales Lab non è

V
i siete mai guardati allo specchio mentre parlate al telefono? solo il team di quattro persone che studia i bias. È un laboratorio, come
Fate caso alle espressioni che assumente quando parlate. Un evoca il nome stesso, che coinvolge in modo attivo gli ideatori dei testi
“grazie” può significare riconoscenza o l’esatto opposto. Lo e chi poi va materialmente a fare la telefonata. Perché “nel mondo delle
dice il tono della voce, il ritmo con cui lo si pronuncia. E lo vendite – spiega Franca Camplone, responsabile dell’Unità web tele-
dice l’espressione del volto. Con uno specchio davanti ve ne rendereste selling – il punto è dare i contenuti con chiarezza e nel modo giusto”. Il
conto subito ed è quello che hanno pensato anche i protagonisti di Sales messaggio è “costretto da tutte le garanzie che la nostra azienda deve
Lab, la nuova unità costituita nella Divisione Mercato per migliorare il dare”, può suonare come “un freddo documento legale” e oltretutto
contatto via telefono con i clienti di EnelEnergia. Oggi lo specchio fa deve fare i conti con “naturali resistenze e convinzioni del cliente”. Ecco
bella mostra di sé sopra i monitor dei computer di alcuni degli addetti allora il lavoro di Sales Lab. Non indorare la pillola – come i più malizio-
alla vendita. si potrebbero affermare – ma “nei 22 minuti che dura una telefonata”
farsi capire, dialogare con chi è dall’altra parte del telefono, “creare un
Fare leva sui nostri comportamenti convincimento consapevole” unendo le possibilità del metalinguaggio
Il punto di partenza è un dato di fatto: ognuno di noi sceglie anche all’obbligo di dire tutto, anche i messaggi antitetici a quell’immagine di
seguendo comportamenti irrazionali, spesso inconsci. Il mondo della vendita che punta sul sogno e sorvola la realtà. Il tutto passa attraverso
comunicazione da decenni studia il fenomeno e le ricerche sono arrivate alcuni script, testi che uniscono contenuti obbligati e bias. Vengono ag-
a catalogare una decina di questi modi di agire chiamati bias. Perché la giornati di continuo in base all’esperienza diretta degli operatori – dice
conoscenza di questi comportamenti, la capacità di entrare in sintonia Eraldo Colombo, responsabile Gestione del personale marketing e ven-
con il cliente tenendo conto dei propri bias è decisiva. “È una questione dite – che riportano quasi in tempo reale il tipo di reazione dei clienti”.
di empatia – spiega Nicola Lanzetta, responsabile Business unit mass La sperimentazione è durata da giugno a settembre 2010 con un’unità di
market di Enel – che ti permette di entrare nella lunghezza d’onda Pescara, “e abbiamo visto subito che le redemption con il metodo di Sales
del cliente”. Il quale ha preoccupazioni e interessi diversi, e si trova Lab erano superiori”. Poi è arrivato lo specchio. Perché le parole conta-
a rispondere al telefono dopo una giornata in ufficio o passata tra le no, ma non bastano. “Gli operatori lavorano sui segnali verbali e non
faccende di casa, e non si aspetta di dove discutere al telefono un con- verbali”, dice Camplone “e sui quattro ‘colori della voce’ che trasmettono
tratto di energia elettrica. Per raggiungere la giusta empatia con i tanti cordialità, empatia, autorevolezza e carica”. Senza lo specchio, e quindi
potenziali interlocutori “abbiamo costituito un team di persone – spiega senza la verifica immediata dell’espressività del volto, tutta la buona vo-
Lanzetta – che studia i nostri approcci commerciali e cerca di far leva su lontà degli operatori frutterebbe poco più che una brutta recita. “Invece
questi bias”. Un lavoro cominciato “su quello che noi diciamo al telefono ciò a cui noi puntiamo è che la fine della telefonata coincida con una
quando ci rivolgiamo a un potenziale cliente”, ma che nei prossimi mesi soddisfazione condivisa tra il cliente e noi”.

19 Enel Insieme Marzo 2011


I protagonisti siamo noi
Enel Insieme ha intervistato La Performance Review è ormai familiare per i colleghi. Ma, prima di

Massimo Cioffi, direttore cominciare, ribadiamo di cosa si tratta…


Parliamo di un processo di valutazione importante che mira a fornire
Personale e Organizzazione, a ciascuno di noi un feedback sulla valutazione dei risultati raggiunti
sulla Performance Review 2011 nell’anno e dei comportamenti del Modello di leadership adottati per il
loro conseguimento. È un modo per attivare il confronto tra responsabile
che coinvolge 28mila colleghi e collaboratore sui risultati e sul modo con cui questi sono stati raggiunti

Un confronto tra collaboratore e responsabile attraverso criteri espliciti e trasparenti. È certamente uno strumento im-
portante per migliorare la cultura gestionale della nostra organizzazione.
sul lavoro svolto e sulle reciproche aspettative.
Solo a luglio si è conclusa la fase di feedback della precedente Perfor-

Chiarezza, trasparenza ed equità sono i principimance


cheReview.
ispirano la Performance Review.
Perché una nuova indagine?
Vogliamo ribadire che in Enel è indispensabile raggiungere i risultati ma
L’iniziativa quest’anno coinvolge circa 28.000 colleghi Enel nel mondo.
è anche molto importante il modo con cui vengono raggiunti. Che è poi
Un’opportunità per tutti, valutatori e valutati, diquanto
essere protagonisti
delineato di questo
dal Modello di Leadership, veraimportante
colonna portante per
l’azienda su come si debba intendere l’organizzazione e fare impresa.
appuntamento annuale, occasione di confronto aperto e costruttivo.
Cosa cambia rispetto all’anno scorso?
Alcune novità di quest’anno rinforzano i principi ai quali si ispira la
Performance Review. Primo: la chiarezza, e per fare questo abbiamo mi-
gliorato lo strumento che aiuta a raccogliere la performance qualitativa
e quantitativa. La stessa autovalutazione verrà effettuata su una scheda
identica a quella del capo. Poi la trasparenza: a partire da quest’anno la
valutazione espressa dal “capo” sarà visibile, a sistema, al collaboratore.
Infine l’equità che sarà garantita da un processo di bilanciamento in cui,

20 Enel Insieme Marzo 2011


Orizzonti

all’interno di ciascuna area, in un incontro ad hoc partecipazione fornisce una solida base dati, garan-
si presenteranno e condivideranno le valutazioni zia di affidabilità dei risultati anche a livello locale, e
espresse e le modalità utilizzate per raggiungerle. mostra la voglia di dialogare, confrontarsi e contri-
Chi è coinvolto nel processo? buire alla crescita di Enel. I dati a disposizione come
Come lo scorso anno sono coinvolti il management si può immaginare saranno molto ricchi e andranno
del Gruppo e gli impiegati, per un totale di circa contestualizzati nelle diverse realtà locali, cosa sulla
28mila persone. Tra queste 3.300 sono anche “capi”- quale stiamo attualmente lavorando. Ci forniranno
valutatori. Il processo riguarda le persone di Enel una nuova fotografia, perché nuova è la geografia
Italia e quelle presenti nei Paesi nei quali operano organizzativa con il coinvolgimento dei colleghi di
le Divisione Internazionale e Rinnovabili. Endesa Endesa e di quelli che lavorano in Russia.
sarà coinvolta successivamente a valle degli attuali Tutti i dati, in generale, andranno interpretati alla luce
progetti di scambio e integrazione del nuovo contesto, delle scelte adottate e del nostro
progetto di percorrere la strada dell’integrazione in
Dall’indagine di clima è emerso come in azienda il una one company. Questi dati saranno analizzati e
tema del merito sia percepito come fondamentale diffusamente comunicati a partire dal mese di aprile
dai colleghi… quando disporremo di una visione chiara a livello di
La Performance Review rappresenta un’occasione Gruppo e di singole realtà organizzative.
per tutti, responsabili e collaboratori, di riflettere e
confrontarsi apertamente, valorizzando le esperienze Infine, tornando al tema della Performance Review,
professionali e - partendo dalle attese reciproche e che messaggio vuole mandare ai colleghi che sono
dalle opportunità organizzative - condividere una coinvolti in questi giorni?
progettualità futura. Significa quindi contribuire La Performance Review ci coinvolge tutti perché
significativamente a una evoluzione, anche dal punto esprime la volontà di far crescere l’azienda e di
di vista del clima e del merito, tesa a rendere l’azien- modificare, migliorandoli, aspetti fondamentali della
da migliore, quella in cui tutti vorrebbero lavorare. nostra cultura organizzativa. È importante compren-
derne appieno la portata affinché ciascuno possa fare,
A proposito di clima cosa ci può anticipare? Quali con consapevolezza, la propria parte. Si tratta di un
elementi hanno caratterizzato questa terza indagi- processo in evoluzione, che supporta e stimola una
ne di clima? crescita continua della nostra managerialità. Quindi
Un risultato certamente importante è l’elevata par- partecipate con l’attenzione che merita.
tecipazione: abbiamo risposto in 61 mila su più di
74mila in 22 paesi, ben l’82%. Questa ampia e diffusa

Marzo Aprile Maggio Giugno

Valutazione Bilanciamento Post Bil. Feedback

28 febbraio - 31 2-6
1 aprile - 1 maggio 7 maggio - 10 giugno
marzo maggio

Autovalutazione

1 aprile - 6 maggio

21 Enel Insieme Marzo 2011


Sostenibilità

Perfect day
C
Si è svolto a Madrid ’era un tempo in cui crescita del business e sostenibilità viaggiavano su
binari indipendenti. Anzi, spesso, erano proprio in conflitto. Ma oggi le
il secondo Sustainability Day cose sono cambiate: nel sistema economico attuale le imprese non pos-
del Gruppo Enel. sono più ignorare la spinta che proviene dalla società e, di conseguenza,

Un’occasione importante non possono evitare di essere responsabili di fronte ai propri azionisti, ai clienti e,
più in generale, agli stakeholder. In pratica, le aziende devono perseguire un nuovo e
per ribadire che il successo originale modo di stare sul mercato. Lo ha ribadito con forza Fulvio Conti, ad e dg di
delle aziende è sempre Enel, durante il secondo Sustainability Day del Gruppo. Lo scorso 15 febbraio, nella
sede di Endesa a Madrid, si sono dati appuntamento alcuni tra i maggiori esperti
più legato al benessere sociale mondiali della responsabilità d’impresa, tra cui Mervyn King, presidente della Glo-
bal Reporting Initiative, che ha presieduto i lavori della giornata. Da Madrid è giunta
una conferma che è al contempo un monito: se da un lato la sostenibilità legata a
ambiente, società e governance sta assumendo sempre più importanza nelle imprese,
nel mercato e nell’economia, dall’altro non ci può essere futuro senza un impegno
costante e condiviso su questo fronte.

Fattore decisivo per il cambiamento


A dare il benvenuto ai partecipanti al Sustainability Day è stato Borja Prado, pre-
sidente di Endesa, che nell’introdurre i lavori ha sottolineato “il comune sentire di
Enel ed Endesa sul tema della sostenibilità”, enumerando i tanti fronti operativi in
cui questa consapevolezza si declina: dall’auto elettrica ai contatori elettronici, dalla
cattura e stoccaggio della CO2 alle smart grid. Un impegno che Conti ha raccontato
ripercorrendo il cammino svolto dal Sustainability Day di Roma dell’anno scorso,
attraverso i passi compiuti dall’azienda in riferimento alla situazione economica
globale e allo sviluppo del settore elettrico.
Per l’ad di Enel la sostenibilità è un fattore decisivo per guidare il cambiamento.
Oggi promuovere valori etici, comportamenti trasparenti e rispetto per l’individuo e

22 Enel Insieme Marzo 2011


Sostenibilità

l’ambiente è un obiettivo e una responsabilità attraverso cui “il successo maggior ostacolo. E molto deve essere fatto: la necessità della diffusione
dell’impresa e il successo della comunità, nella sua accezione più ampia, di un metodo di reporting, condiviso a livello globale, è ad esempio un
si rafforzano a vicenda”. Per Conti è necessario “comprendere i principi passo necessario e urgente per sostenere lo sviluppo della Corporate
della sostenibilità nel lavoro quotidiano, rendendoli la pietra angolare Social Responsibiliy. Ma c’è un dato chiaro che fa ben sperare per il fu-
dell’azione” e bisogna essere consapevoli che “l’integrazione di business turo. Come afferma Vânia Somavilla: “Sostenibilità e trasparenza sono
e sostenibilità rappresenta un processo e allo stesso tempo un traguardo”. definitivamente entrate nella nostra realtà”.
Per le utilities dell’energia, in particolare, la sostenibilità si declina nel
fare sì “che l’energia di domani sia abbondante, a costi ragionevoli e
rispettosa dell’ambiente”. Un obiettivo che spinge le imprese a “investire
nella ricerca e nello sviluppo di tutte le migliori soluzioni che l’uomo sta Boom di contatti in streaming
sperimentando”, a dialogare in modo costante con stakeholder, governi e Oltre a Mervyn King, Fulvio Conti e Borja Prado, alla giornata
istituzioni e a sanare l’energy divide che ancora rende inaccessibile l’elet- hanno partecipato Ramon Jauregui, il ministro spagnolo alla
tricità a 1,5 miliardi di persone al mondo. Presidenza, Andrea Brentan, amministratore delegato di Endesa,
Christiana Figueres, segretario esecutivo Unfccc, Enrico Giovan-
La ricerca dell’Economist
nini, membro della Commissione Stiglitz e presidente Istat, Teresa
“Il mondo la chiede, la società la chiede. Le imprese che vogliono
Ribera, segretario di Stato spagnolo per il cambiamento climatico,
sopravvivere dovranno lavorare in modo sostenibile”. È il giudizio tran-
Deepa Gupta, cofondatore India Youth Climate Network, Emma
chant di Vânia Somavilla, responsabile Ambiente e sviluppo sostenibile
Howard Boyd, direttore Jupiter Asset Management, Eduardo Mon-
della società mineraria brasiliana Vale, uno degli oltre 280 top manager
tes, presidente Unesa, Aldo Olcese, presidente sezione Business e
interpellati dall’Economist per realizzare il rapporto “Futuro sostenibile:
Finance dell’Accademia reale spagnola di economia.
promuovere la crescita tramite la sostenibilità”.
L’evento è stato trasmesso in diretta via streaming ed è stato
L’indagine, presentata a Madrid dalla curatrice Aviva Freudmann, è
l’evento più visto di sempre in casa Enel: 1.266 visite da 27 diversi
una sorta di sguardo d’insieme sulla sostenibilità a livello globale. Gra-
Paesi, cui vanno aggiunti gli oltre 1.900 colleghi che hanno seguito
zie al contributo di senior executive impegnati in tutti i principali settori
l’evento sulla web tv di Enel e i 665 Endesa, per un totale di 3.831
economici e provenienti dalle regioni Asia-Pacifico, Europa Occidentale
persone. Tutti gli aggiornamenti della manifestazione sono stati
e Nord America, il rapporto offre una panoramica sul peso reale della
dati via Twitter.
sostenibilità nel mondo dell’economia.
In occasione del Sustainability Day, poi è stato pubblicato un nume-
Dall’indagine emerge che il concetto di sostenibilità non è più uno
ro di Oxygen, la rivista di Enel che promuove il dialogo scientifico,
slogan, ma si è ormai visto riconoscere diritto di cittadinanza anche nel
interamente dedicato alla Corporate Social Responsibility. Per la
contesto delle imprese tradizionali. La crisi finanziaria globale, con la
prima volta, Oxygen è stato realizzato anche su iPad, in italiano e in
conseguente domanda di trasparenza rivolta a imprese e governi, spin-
inglese. La rivista è disponibile anche sul sito www.enelsustainabili-
ge ormai a considerare la sostenibilità un obbligo verso gli stakeholder,
tyday.com sul quale si possono trovare tante informazioni sull’even-
ma anche un impegno per il proprio business nel lungo termine. Tra i
to, come le interviste ai partecipanti e la ricerca dell’Economist.
principali risultati dell’indagine c’è innanzitutto un dato: la sostenibilità
All’esterno dell’Auditorium, sono stati esposti i progetti di sosteni-
si diffonde dai mercati sviluppati a quelli in via di sviluppo dove ben il
bilità più significativi realizzati da Enel ed Endesa: dal Codice Etico
45% delle imprese nelle economie di transizione intende cominciare a
agli investimenti in ricerca e innovazione, dagli esempi di dialogo
pubblicare dei rapporti di sostenibilità nei prossimi due anni, contro il
coi territori al rispetto per l’ambiente alla Corporate Governance.
19% delle aziende dei Paesi sviluppati.
Enel ha anche neutralizzato le emissioni di CO2 prodotte per la
Un forte input dai clienti realizzazione dell’evento (un totale di 58 tonnellate) attraverso la
L’Economist Intelligence Unit sottolinea poi che se da una parte il piantumazione di 420 alberi nell’area deforestata di Mbam Kim in
principale input a perseguire obiettivi di sostenibilità viene dai clien- Camerun.
ti, dall’altra sono le pressioni finanziarie a breve termine a essere di

23 Enel Insieme Marzo 2011


Sicurezza

L’università della sicurezza


G
estire la sicurezza sul lavoro in un’azienda grande e com- dei safety manager, di specialisti della sicurezza, di specialisti della for-
plessa come Enel richiede capacità tecniche e gestionali, sia mazione. Come nelle facoltà anglosassoni al suo vertice ci sarà un dean
di tipo specialistico che trasversale. Per potenziare lo svi- (in italiano il termine corrisponde all’incarico di preside) e tale incarico
luppo di questa famiglia professionale è stata creata la Sa- sarà ricoperto da Anna Brogi, responsabile della Funzione Qualità,
fety Academy, l’accademia della sicurezza. Le principali caratteristiche Sicurezza e Ambiente della Divisione Infrastrutture e Reti: “L’accademia
sono la ricerca del bilanciamento tra capacità “hard” e “soft”, ovvero tra rappresenterà il fulcro dello sviluppo professionale delle risorse dedi-
conoscenze tecniche e competenze gestionali, la complementarietà dei cate alla sicurezza. Stiamo lavorando affinché le competenze tecniche ,
corsi tra le varie Divisioni per garantire una formazione efficace sia in gestionali ed emozionali siano adeguate alla complessità e all’importan-
Italia sia all’estero e la maggiore integrazione della sicurezza sul lavoro za strategica del ruolo che le risorse safety andranno a ricoprire”.
al business attraverso lo sviluppo delle competenze tecniche. Il progetto
rientra nell’ambito dell’Integrated Nine Point Safety Improvement Plan. COMPETENZE GESTIONALI E TECNICHE
La struttura organizzativa della Safety Academy prevede la presenza La Safety Academy è strutturata in due aree di sviluppo: quella delle
capacità gestionali e quella delle conoscenze tecnico-specialistiche, e
racchiude al suo interno tutti i corsi di formazione destinati a chi opera
SGSL-AR: ecco le linee di indirizzo nell’ambito della sicurezza sul lavoro.
L’area tecnico-specialistica, suddivisa in 6 “materie” (management,
È stato presentato a Roma lo scorso 24 febbraio il documento “Linee generazione, distribuzione, costruzioni, servizi, governance) racchiude,
di indirizzo SGSL-AR”, che definisce un modello comune per l’im- fra gli altri, corsi relativi a macchine, attrezzature e impianti, un modulo
plementazione dei sistemi di gestione della salute e della sicurezza sugli aspetti organizzativi e gestionali delle imprese appaltatrici e corsi
sul lavoro nelle imprese a rete. Autostrade, Ama, Trenitalia, Sai- sulle metodologie di valutazione del rischio e sulle procedure e stan-
pem, Poste Italiane, Acea, Italcementi sono solo alcune delle grandi dard aziendali.
imprese che, insieme a Enel, e con il coordinamento di Inail e di Per quanto riguarda, invece, l’area delle competenze gestionali, essa
Consel Consorzio Elis hanno contribuito alla sua elaborazione. Il prevede moduli destinati allo sviluppo dei comportamenti e atteggia-
documento è conforme ai principali standard italiani e internazio- menti chiave che devono caratterizzare il lavoro di coloro che operano
nali: da una parte, è conforme con le linee guida Uni Inail e, dall’al-
nella safety. Saranno erogati, ad esempio, corsi su autoconsapevolezza e
tra, è congruente con le norme Ohsas 18001 (assai diffuse a livello
motivazione personale, sull’organizzazione, sulle capacità decisionali e
internazionale). Le Linee di indirizzo SGSL-AR rappresentano la
sulla comunicazione sulla responsabilità collettiva.
prima esperienza di sinergia reale tra alcuni dei più importanti
Per il 2011 è in programma l’avvio dei primi corsi, definiti e progettati
gruppi industriali del nostro Paese in materia di salute e sicurezza
sulla base delle priorità identificate dai risultati di due distinte analisi
sul lavoro e sono un punto di riferimento per le piccole e medie
effettuate per la valutazione delle conoscenze tecniche e delle compe-
imprese. La presenza di Enel e altre grandi imprese è quindi fon-
tenze gestionali relative alla safety.
damentale per il contributo alla promozione, sia a livello culturale
Per il 2012, invece, si prevede l’entrata a regime dell’Academy, che diven-
che di effettivi comportamenti, della salute e della sicurezza sul
terà un contenitore di offerte formative sempre più ricco e, soprattutto,
lavoro nelle PMI con cui collaborano.
in continua evoluzione e miglioramento.

24 Enel Insieme Marzo 2011


1861 - 2011
150° anniversario
dell’Unità d’Italia

Centocinquant’anni
elettrizzanti

Storie di menti brillanti


c he ha n no fa t t o l’energ ia (e l’ Un i t à ) i t a l ia na

Seconda puntata

Anche Enel Insieme si unisce ai festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Lo faremo raccontando le storie di scienziati,
tecnologi e industriali italiani che, con le loro visioni, idee e imprese hanno contribuito, dal Risorgimento a oggi, allo svilup-
po dell’industria elettrica a livello nazionale e internazionale. Gennaro De Michele ci accompagna in un viaggio appassio-
nante in dieci puntate attraverso le vicende e le intuizioni geniali che hanno contribuito alla crescita culturale, scientifica e
industriale del nostro Paese. Questa avventura è raccontata attraverso la vicenda di Giovanni Manconi, uno studente che alla
fine degli anni Sessanta ebbe la fortuna di imbattersi in Gustavo Hermann, un eccentrico professore napoletano, e nel fisico
americano Richard Feynman, premio Nobel e grande comunicatore.
Dopo aver visto all’opera i pionieri italiani delle scienze elettriche, entriamo nel vivo dell’elettrotecnica, con due dei più
grandi protagonisti del nostro racconto. Il primo, Antonio Pacinotti, fu anche un glorioso combattente per l’indipendenza
dell’Italia e il secondo, Galileo Ferraris, insieme a Guglielmo Marconi, fu forse lo scienziato “più ingegnere” di tutti coloro di
cui parleremo. Con loro cominciamo a conoscere le applicazioni pratiche dell’elettricità, applicazioni inimmaginabili solo cin-
quanta anni prima. Geniali come (o forse più di) Thomas Edison, furono vittime di una concezione aristocratica della scienza
che impedì loro di valorizzare economicamente l’enorme potenziale delle scoperte fatte. Una storia che, purtroppo, si ripeterà
in molte occasioni nei 150 anni di storia che stiamo raccontando.

25 Enel Insieme Marzo 2011


150 anni e l e t t r i z z a n t i

Antonio Pacinotti e Galileo Ferraris,


lo sviluppo delle macchine elettriche

I
l giorno fissato per la seconda lezione di Feynman era il 21 giu- buon livello, aveva partecipato alla battaglia di Curtatone e Montana-
gno. Ora e aula erano gli stessi: E21 alle 9 di mattina. Giovanni ra nel corso della prima guerra di indipendenza. Antonio, seguendo
arrivò ancora prima del solito con i trasparenti in una cartellina le orme paterne, prese parte come sergente volontario alla seconda
e due diapositive. Si sistemò in un banco, sfogliò i trasparenti, guerra di indipendenza: più esattamente fu a Goito, punto periferico
poi osservò le diapositive in controluce e le dispose accuratamente nel della grande battaglia di Solferino e San Martino, la più sanguinosa
carrellino per non sbagliare verso. carneficina dell’Ottocento dopo Lipsia.
Feynman arrivò come al solito disinvolto ed elegante con l’immancabi- Nel 1862 con l’Italia appena unita, Pacinotti fu nominato professore
le camicia bianca. Salutò Giovanni e in un italiano tutto suo disse: “In all’Istituto tecnico di Bologna e dopo qualche anno, proprio mentre il
bocca ai lupi”. Volt diveniva ufficialmente l’unità di misura della tensione a livello
Il tema della lezione a sorpresa era “La relatività tra elettricità e ma- internazionale, divenne titolare della cattedra di Fisica tecnologica
gnetismo”. all’Università di Pisa. Qui Pacinotti lavorò alla prima macchina mai
Nessuno alzò la mano per intervenire: “Bene” disse Richard dopo due realizzata a livello mondiale in grado di trasformare l’energia mec-
lunghissimi minuti di silenzio. “Avete tre giorni per pensarci. Ora passo canica in energia elettrica. Chiamato “anello di Pacinotti”, questo
la parola a Giovanni”. Preso alla sprovvista il ragazzo temette per un strumento precedette di anni la
attimo che si verificasse la legge di Murphy, che dice che se qualcosa moderna dinamo.
può andar male lo farà. Invece il seminario andò bene: Giovanni riuscì Si trattava di un anello toroidale L’anello di Pacinotti
È l’antenato della moderna dinamo
a stare nei tempi senza impappinarsi e si compiacque dell’attenzione
che aveva suscitato il suo intervento.
Anche la sessione di domande e risposte andò molto bene. Alla fine
Richard si complimentò e sottovoce disse a Giovanni: “Ottimo lavoro.
Vai avanti così. Tra una settimana ci potresti parlare delle macchine elettriche
e degli italiani che le hanno sviluppate. Vedrai, sono quasi tutti grandi scien-
ziati ma un po’ stupid” (nel senso americano di eccessivamente ingenui).
Letteralmente la frase suonava come “They’re great scientists but a bit
stupid men!”
Il tema delle macchine elettriche, preoccupava non poco Giovanni ma
la frecciata sui suoi illustri compatrioti non riusciva proprio a man-
darla giù. Non ebbe neppure il tempo di godersi il successo appena
ottenuto, che la sua mente già si interrogava quasi ossessivamente sul
senso della parola stupid. Decise di cominciare le ricerche sulle origini
delle macchine elettriche quasi solo per rispondere a questa domanda.
Partì da Antonio Pacinotti e, facendo tesoro del consiglio di Hermann,
inquadrò le vicende dello scienziato nel tempo in cui era vissuto.
Nato da Luigi Pacinotti e Caterina Catanti, Antonio Pacinotti è stato
il prototipo dello scienziato patriota. Suo padre, anche lui un fisico di

26 Enel Insieme Marzo 2011


Seconda puntata

di ferro (una specie di ciambella) dall’anello di Pacinotti, alla turbina idraulica diede avvio alla produ-
solferino-san martino intorno al quale erano avvolti, for- zione commerciale di energia elettrica.
Una scena della battaglia
in un dipinto di Adolphe Yvon mando delle spire, vari fili di rame. Il 18 Marzo 1877 Piazza del Duomo a Milano fu illuminata a giorno
Fatto ruotare con una manovella con lampade ad arco elettrico e poco dopo, nel 1883, il Teatro di Santa
in un campo magnetico prodotto da una normale calamita, l’anello Radegonda ospitò il primo impianto termoelettrico in Europa.
per l’effetto scoperto da Faraday produceva un’apprezzabile corrente Aveva una potenza di 400 kW e assicurava l’illuminazione delle prin-
elettrica. cipali vie della città. Era stato il versatile e pratico Thomas Edison, che
Nei primi esperimenti la corrente era instabile e discontinua con a differenza di Pacinotti brevettava tutto, a creare la prima centrale
scariche imprevedibili e incontrollabili. Pacinotti ci lavorò per mesi e per la produzione di elettricità.
con un’opportuna disposizione delle spire di rame, l’introduzione di Fu poi la volta di Tivoli, dove nel 1886 fu inaugurato il primo impianto
invertitori e di spazzole a strisciamento riuscì a ottenere una corrente idroelettrico che sfruttava le abbondanti cascate create dall’Aniene e
praticamente continua. Inoltre la sua macchina poteva funzionare permetteva l’illuminazione a luce elettrica della città. Al volgere del
anche come motore, ovvero se si alimentavano i fili dell’avvolgimento secolo, con la creazione dei primi impianti di grandi dimensioni, a
attraverso le spazzole con una pila, la “ciambella” si metteva a girare Paderno d’Adda e a Vizzola Ticino e più tardi con la centrale termoe-
da sola. Giovanni pensò: “Great !” lettrica di Montemartini a Roma, nasce l’industria elettrica italiana e il
Analizzando lo sviluppo della vicenda Giovanni scoprì che, strana- Paese cambia volto.
mente, in Francia l’anello viene attribuito a un inventore diverso,
un certo Zenobe Gramme e la sua scoperta è datata 1869. Il mistero
Le macchine elettriche del futuro
fu presto risolto. Pur avendo inventato una macchina eccezionale lo
Ci sono dei materiali detti superconduttori che, quando sono raffred-
scienziato pisano non riuscì mai a trovare gli sponsor per costruirla
dati a temperature inferiori a un valore critico di solito vicino allo zero
e realizzarla in serie e commise l’errore di non brevettarla. Giovanni assoluto, manifestano un’improvvisa e totale caduta della resistenza
pensò: “Eccoci. stupid!”. Pacinotti si limitò nel 1865 a pubblicarne il elettrica. Il dato è rimasto una semplice curiosità scientifica, fino a
quando è stata scoperta una famiglia di materiali ceramici conte-
progetto nella rivista di fisica Nuovo Cimento. Poi, a Parigi, decise di
nenti rame e ossigeno con temperature critiche superiori ai 90 o K.
illustrare i piani di fabbricazione dell’anello al capo officina della Fro- Infatti temperature superiori ai 78o K (temperatura di evaporazione
ment (ri–stupid!), un’azienda con cui sperava di realizzare il prototipo dell’azoto liquido) possono essere ottenute a condizioni economiche
industrializzato. Come si seppe più tardi, ad ascoltarlo c’era Zenobe interessanti per utilizzi commerciali: ciò rende la superconduttività
un’opzione praticabile.
Gramme, un operaio incolto che non sapeva nemmeno eseguire le Ma c’è di più. Un gruppo dell’Università di Roma ha scoperto che
operazioni elementari, ma con grande senso degli affari e capacità nella geometria dei frattali si nasconde un aspetto inedito della
imprenditoriale. superconduttività. Analizzando la struttura atomica di un cristallo di
ossido di rame, infatti, i ricercatori hanno scoperto che se la dispo-
Poco dopo l’incontro con Pacinotti, Gramme depositò sei brevetti, di
sizione degli atomi di ossigeno è ordinata in modo frattale, ovvero
cui cinque risulteranno tecnicamente irrealizzabili. L’unico fattibile secondo figure geometriche che si ripetono costantemente, la super-
era la copia della macchina di Pacinotti. Gramme ne iniziò lo sviluppo conduttività è favorita anche a temperatura ambiente. Si avvicina
insomma il momento in cui avremo superconduttori ad alta tempe-
industriale, si arricchì e non rispose mai alle ripetute pubblicazioni
ratura e a basso costo. Potremo quindi ottenere insieme trasporto di
di rivendicazione di Pacinotti. L’italiano tuttavia ebbe importanti grandi quantità di energia su lunghe distanze, drastiche riduzioni
riconoscimenti internazionali, come quello dello scienziato tedesco del volume e del peso delle macchine elettriche con efficienze oggi
Werner Siemens, il quale ammise pubblicamente l’usurpazione subita inimmaginabili. Lo ha capito subito l’industria elettromeccanica più
attenta all’innovazione che sta investendo fortemente nel settore e
dal collega. “Magra soddisfazione” pensò Giovanni. già ha lanciato sul mercato i primi generatori compatti e super effi-
Nel 1870 l’accoppiamento della dinamo, la macchina derivante cienti costruiti con superconduttori

27 Enel Insieme Marzo 2011


150 anni e l e t t r i z z a n t i

Correva l’anno
Mentre Pacinotti s’impegnava alla creazione del suo anello, l’Italia
viveva la fase culminante del suo processo di unificazione. Il 5
maggio 1860 Giuseppe Garibaldi, con un corpo di spedizione di
mille volontari, parte dalla Liguria alla volta di Marsala, in Sicilia. In
meno di un anno l’eroe dei due mondi sconfigge l’esercito borbonico
e conquista il Regno delle Due Sicilie. Il 17 marzo 1861 Vittorio
Emanuele II viene proclamato Re d’Italia. Ma Roma è ancora nelle
mani del Papa che gode della protezione dei Francesi.
Il vento di libertà soffia anche dall’altra parte dell’Oceano dove, il
1o gennaio 1865, Abramo Lincoln proclama l’abolizione definitiva
della schiavitù negli Stati Uniti.
Il fervore scientifico e tecnologico è grande: nel 1865 Gregor Mendel
enuncia per la prima volta le sue leggi sull’ereditarietà e viene
posato un cavo telegrafico tra l’America e l’Europa. Due anni dopo
Alfred Nobel inventa la dinamite e nel 1868 comincia l’affascinante
avventura della rivista scientifica Nature.
Il 20 settembre 1870, quando l’accoppiamento della dinamo alla
turbina idraulica dà l’avvio alla produzione commerciale di energia
elettrica, l’esercito italiano entra a Roma, ponendo fine allo Stato
della Chiesa.
Se la possibilità di produrre
Siamo nel pieno della Seconda Rivoluzione industriale dominata
L’ODIERNA PIAZZA CADORNA energia elettrica in abbondanza dalle scoperte nel campo dell’elettricità e della chimica. Nel 1873
Nel capoluogo lombardo nel 1890 aveva dato grandi opportunità James Clerk Maxwell pubblica le sue celebri equazioni sui  campi
arrivano i primi lampioni elettrici elettromagnetici. Nel 1876 Bell  brevetta il telefono che  Antonio
all’umanità, lo sviluppo di motori
Meucci  aveva inventato qualche anno prima. Mentre in  Italia la
moderni, robusti, flessibili ed economici doveva consentire il pieno Legge Coppino, rende l’istruzione elementare obbligatoria, Thomas
sfruttamento di questa nuova risorsa. Fu per questo che scienziati e Edison effettua la prima registrazione sonora di “Mary Had a Little
tecnologi si impegnarono nel settore dei motori elettrici. Anche qui il Lamb”. Nel 1886 l’impianto idroelettrico sull’Aniene comincia a fornire
energia elettrica alla città di Roma. Nel frattempo Carl Benz realizza
vero salto in avanti fu fatto grazie al genio di uno scienziato italiano:
il primo veicolo con motore a scoppio.
Galileo Ferraris che attraverso sistemi fissi, fatti di bobine diversa-
mente accoppiate alimentate con corrente alternata, rese possibile la
e coppia erogata e per questo molto flessibili e adatti a ogni tipo di
realizzazione dei moderni motori.
applicazione. Giovanni ripensò: “Great!”.
Riconosciuto fondatore dell’elettrotecnica, Galileo Ferraris dopo la
Presto nacquero contestazioni sulla priorità della scoperta, soprattutto
laurea in ingegneria a Torino diventa quasi subito assistente di fisica
da parte di Nikola Tesla, un genio essenzialmente incompreso, che
tecnica presso il Regio Museo Industriale Italiano (il futuro Politecni-
aveva introdotto e sostenuto l’impiego della corrente alternata. La
co di Torino). A partire dal 1877, Galileo Ferraris si dedica agli studi
disputa Tesla–Ferraris finì nelle aule giudiziarie. Alle fine la priorità
dell’elettromagnetismo e nel 1885 riesce a dimostrare a un pubblico
dell’invenzione fu riconosciuta allo scienziato italiano che però si
stupefatto l’esistenza di un campo magnetico rotante generato da
attardò nel suo sfruttamento. “Stupid!”
bobine fisse. Ciò che ha reso possibile lo sviluppo dei motori elettrici
Con l’aiuto dell’industriale Westinghouse, Tesla invece si diede da fare
asincroni capaci, cioè, di cambiare facilmente velocità di rotazione
subito e arrivò a realizzare motori elettrici di ogni tipo e potenza su
scala industriale, determinando la nascita di un importante settore
Ascensori spaziali industriale. Galileo Ferraris quasi per consolarsi fonda l’Associazio-
...3, 2, 1, 0! Un boato, una fiammata abbagliante e un grosso missile
ne Elettrotecnica Italiana, oggi ancora attiva, e ne diventa il primo
che lento si alza verso il cielo. Qualche secondo di sana apprensione
e poi tante persone in camice bianco che si scambiano soddisfatte Presidente . Nello stesso anno, il 1887, per i suoi meriti viene nominato
il cinque. Questo è il modo con cui oggi inviamo persone e oggetti senatore del Regno.
nello spazio. Ma per esplorare la parte più remota del Sistema Finita la ricerca Giovanni non potè far altro che dare ragione a Richard
Solare gli scienziati pensano di costruire i vettori direttamente nello
spazio. Allontanandosi dalla Terra “soltanto” per 160 km, infatti, si (Great scientists but a bit stupid men) e rilevare come gli scienziati italia-
è già a metà della fatica, quale che sia la destinazione. Superata ni nel tardo Ottocento fossero ancora legati al mito aristocratico della
la fase iniziale, un razzo spaziale può procedere per inerzia fino a scienza, e lontani dall’idea di una ricerca capace di produrre benessere
Plutone oppure cambiare traiettoria e andare verso un altro pianeta
per molti e di far arricchire i suoi protagonisti.
solo con una piccola spinta.
Ma per realizzare le piattaforme spaziali necessarie alla costruzione Prima di chiudere i libri che stava consultando per racchiudere le
dei razzi nello spazio e portare le ingenti quantità di materiale storie di Antonio e Galileo – ormai li chiamava per nome – in dieci
necessario ci vorrebbero centinaia di missioni Shuttle, con costi
trasparenze, Giovanni guardò i cartelli sul letto per vedere se aveva
esorbitanti. Per questo motivo è nata l’idea di costruire degli ascensori
spaziali: cavi lunghi migliaia di chilometri fatti con nanotubi di seguito le regole di Hermann. Ma dopo quella scorpacciata di scien-
carbonio, tenuti dritti dalla rotazione della Terra e ascensori mossi za utile e concreta, la metafora di Einstein sul gatto nero gli sembrò
da sistemi elettromagnetici che salgono e scendono senza sosta. insopportabile. Tolse il cartello (per rispetto non lo buttò via ma lo
Sempre elettrica è la soluzione già applicata per creare le piccole e
precise spinte che servono per far cambiare direzione alle navicelle. mise sotto al letto) e ne fece un altro con una frase di Herbert Marcuse
È la cosiddetta tecnologia Feep (Field Emission Electric Propulsion), che ne “L’uomo a una dimensione” citando Gaston Bachelard disse: “La
su cui un piccolo spin off dell’Università di Pisa, ALTA, ha raggiunto natura è posta sotto il segno dell’uomo attivo, dell’uomo che iscrive la tecnica
livelli di eccellenza assoluta. L’idea è semplice: si crea un plasma
nella natura”.
riscaldando un filo con una corrente elettrica, lo si accelera con
un campo elettrico e si espelle attraverso un ugello nello spazio, Una frase che, certo, Gustavo non gli avrebbe concesso (per lui l’uni-
provocando per reazione un impulso preciso e controllato. verso tecnologico non era mai indifferente ai fini politici) e che in
Sbagliare intensità e direzione sarebbe grave: in assenza di qualsiasi
qualche modo sanciva per la scienza il passaggio dal pensiero negativo
resistenza, basterebbe un errore piccolissimo nell’angolo di lancio o
di pochi millesimi di Newton nell’intensità dell’impulso e, invece di al pensiero positivo.
andare su Marte, ci troveremmo a vagare per sempre nell’universo Una positività che Giovanni, lontano dall’Italia e da Gustavo, ora senti-
profondo. va viva e inebriante nell’aria tiepida della California.

28 Enel Insieme Marzo 2011


Enel Cuore

In Messico contro il disagio


L
o Stato di Oaxaca assomiglia molto all’idea del Messico stam- eco-friendy sia progetti volti a favorire la crescita delle comunità in cui
pata nelle menti di tutti: altipiani brulli e deserti, lunghe strade operiamo”, ha dichiarato Nicola Melchiotti, country manager di Enel
che attraversano il nulla (come la celebre Panamericana), cactus Green Power in Messico, inaugurando il Centro.
“a candelabro” di dimensioni enormi e piantagioni sterminate All’apertura ufficiale della struttura hanno partecipato le autorità locali,
di agave azul. Ma lo Stato di Oaxaca è anche uno dei più poveri del Mes- come Gabino Cue, governatore dello Stato di Oaxaca, e Heriberto Felix
sico e spesso la giovialità delle persone nasconde uno stato di profonda Guerra, ministro per lo Sviluppo Sociale, insieme a Roberto Spinelli, am-
difficoltà. basciatore italiano in Messico, Marie Paule Neuville, responsabile per la
Per questo motivo Enel Cuore ha deciso di partecipare al finanziamen- collaborazione per la delegazione della Commissione europea in Messico.
to di una nuovo struttura aggregativa e di formazione nella comunità
di Oaxaca e precisamente nel quartiere di Monte Albán, uno dei più
disagiati della città. La realizzazione del centro è stata resa possibile gra- Enel Cuore, 37 nuovi progetti in Italia e all’estero
zie alla collaborazione con la Ong internazionale “Avsi”, il suo partner L’ultimo Consiglio Direttivo 2010 di Enel Cuore, presieduto dal
messicano “Crecemos”, la partecipazione  della compagnia assicurativa presidente della Onlus Fulvio Conti, ha deliberato il sostegno a
Mapfre Seguros e del Governo della Navarra (Spagna). 37 nuovi progetti, dei quali 30 in Italia (17 al Sud, 9 al Nord, 4 al
Centro) e 7 all’estero (Romania, Slovacchia, Russia), per un ammon-
CINQUE AREE DI SVILUPPO tare complessivo rispettivamente di 2,7 milioni di euro e di circa 700
Il “Centro Comunitario de Desarrollo di Monte Albán”, così si chiama mila euro.
la struttura,  sarà operativo su cinque aree di sviluppo: nutrizione, inte- Tra i progetti deliberati per il territorio nazionale, particolare atten-
grazione sociale, istruzione, cultura e svago. In questa ottica, offrirà il zione meritano l’intervento per i senza dimora a Firenze nell’ambito
monitoraggio e l’educazione alimentare per donne e bambini, i pasti gra- di “Un cuore in stazione”, in partnership con il Gruppo Ferrovie
tuiti per bambini e ragazzi, l’istruzione prescolare e la cura dell’infanzia, dello Stato, e gli 11 progetti per contrastare la dispersione scolastica
nonché la promozione delle attività fisiche, culturali e ricreative per tutti nel Sud d’Italia, in collaborazione con la Fondazione per il Sud, rice-
i pre-adolescenti e adolescenti. È stato calcolato che, annualmente, 300 vuti in risposta al Bando Educazione dei giovani 2010. Da annovera-
bambini, 250 donne e 200 genitori riceveranno un beneficio diretto dalle re anche l’iniziativa a favore delle popolazioni colpite dal terremoto
attività del centro. in Abruzzo. L’impegno economico, già individuato dal Consiglio
“È per me una grande gioia che Enel, attraverso la sua organizzazione nel 2009, oggi è diventato realtà: Enel Cuore ripristinerà l’Oratorio
non-profit, abbia deciso di sostenere la comunità di Oaxaca, una delle salesiano Don Bosco che si trova nel centro storico dell’Aquila, uno
più povere del Paese. In Enel ci sforziamo sempre di migliorare la qua- dei principali luoghi di aggregazione e di svago dei giovani.
lità della vita delle persone, sviluppando sia la produzione di energia

29 Enel Insieme Marzo 2011


Prisma

Lorenzo Lotto,
l’arte che parla dell’uomo
F
u il primo artista italiano a dare espressione al volto umano in e senza anima ogni giorno più rafforzava la sua presa”.
un periodo di passaggio tra le prassi del Quattrocento e le inno- Sono ben 65 i capolavori dell’artista proposti nel percorso espositivo, tra
vazioni del Cinquecento. Parliamo di Lorenzo Lotto, il pittore cui figurano 15 monumentali pale d’altare e il Polittico di San Domenico,
inquieto, l’artista che non fu capito dai suoi contemporanei, le l’opera di maggior pregio dell’attività giovanile dell’artista, sottoposta a
cui opere saranno in mostra sino al 12 giugno alle Scuderie del Quirina- restauro in un cantiere aperto appositamente allestito in mostra, con il
le di Roma. contributo di Enel. Già prima dell’apertura la mostra aveva destato l’in-
Dopo le grandi esposizioni monografiche dedicate a Antonello da teresse di oltre diecimila persone che avevano già prenotato l’ingresso
Messina, a Giovanni Bellini e a Caravaggio, le Scuderie aprono oggi tramite la biglietteria online.
le porte al pittore veneziano. E la nostra azienda è in prima linea per “La rassegna di opere sarà una grande sorpresa”, aveva annunciato il
sostenere la riscoperta e la diffusione di capolavori che hanno concorso curatore, Giovanni Villa. E aveva ragione. Perché davanti agli occhi del
alla costruzione del patrimonio culturale italiano. E da buon padrone di visitatore si aprono piani prospettici insolitamente tagliati, ritmi serrati,
casa il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è stato il primo sprazzi di luce fredda e un intrecciarsi di sguardi e gesti di personaggi
visitatore della mostra. immersi in una natura che suggerisce mistero. Un uso disinvolto di
L’esposizione è un viaggio tra i dipinti più importanti del pittore che ha impasti cromatici che producono nuove colorazioni e l’impiego di pig-
sperimentato la ricerca della fisiognomica, dando rilievo ai volti rappre- menti mai prima documentati in pittura, come il giallo di antimonio in
sentati, attraverso un’introspezione psicologica che ha portato innova- forma di vetro macinato, il blu di smalto, le lacche rosse, ulteriori qualità
zioni nell’arte dell’epoca e ha anticipato tratti essenziali dell’età barocca. di azzurrite e altri pigmenti che saranno parte delle cromie di Tiziano,
Lo storico dell’arte Bernard Berenson, che riscoprì l’artista nel 1894, ne Tintoretto e Veronese.
parlò come “il primo pittore italiano a essere sensibile ai mutevoli stati Veneziano di nascita e trevigiano, bergamasco e marchigiano d’ado-
dell’animo umano” perché “mai nessuno, prima di Lotto, ha portato alla zione, l’artista errante non a caso rappresenta al meglio la varietà
luce la vita interiore sul volto”. E ancora: “un pittore psicologo in un’epo- dell’espressione artistica italiana e insieme un unico e inimitabile stile
ca che stimava quasi soltanto forza e gerarchia, un pittore personale in pittorico, nell’anno in cui l’unificazione dell’Italia compie il suo 150esimo
un’epoca in cui la personalità stava per diventare meno stimata del con- anno di storia.
formismo, evangelico di cuore in un paese su cui un cattolicesimo rigido

30 Enel Insieme Marzo 2011


Prisma

Il rovescio dell’economia
Secondo Martin Wolf, condirettore mondo, ma senza commercio con l’estero, è diventato quello che esporta
di più. “Come dicono i cinesi – ha chiosato l’economista – assistiamo al
del Financial Times, in pochi anni ritorno della Cina al suo posto”.
i Paesi emergenti prenderanno il posto Un’economia mondiale a due velocità che ha prodotto una spinta defla-
zionistica, un cambiamento dei costi delle materie prime e la revisione
di quelli industrializzati della dimensione relativa dell’economia. Le previsioni dicono che i Paesi

L
emergenti prenderanno rapidamente il posto di quelli industrializzati:
a crisi degli ultimi anni ha capovolto l’economia globale e, ben
“D’ora in poi – ha detto Martin Wolf – i Paesi emergenti domineranno
presto, i Paesi emergenti prenderanno il posto di quelli indu-
la domanda di energia e l’effetto è già visibile”. Inflazione e deflazione,
strializzati. Non ha dubbi a questo proposito Martin Wolf, con-
crisi dell’Eurozona, debito del settore pubblico, riequilibrio delle econo-
direttore e capo editorialista economia del Financial Times, che
mie globali, cambiamento dei costi delle materie prime e energia sono,
ha tenuto una conferenza per il ciclo della rassegna Orienta, lo scorso 3
secondo le analisi di Wolf, le sfide da affrontare oggi.
marzo all’Auditorium di Enel.
“Se fosse a capo dello Stato italiano – ha chiesto l’amministratore dele-
Una tesi interessante e allarmante al tempo stesso, quella che ha esposto
gato di Enel, Fulvio Conti, anche lui presente all’evento – come rilance-
al variegato pubblico in sala: la crisi dei Paesi ricchi ha portato a una
rebbe l’economia del Paese?” Una Nazione “molto interessante perché
“grande convergenza”, vale a dire alla progressiva crescita e all’allinea-
ha problemi cronici ma non critici”: così Martin Wolf definisce l’Italia.
mento dei Paesi più poveri. “Nel XIX secolo il Nord Europa e l’America
“Mi sembra che abbia superato molto bene la crisi – ha spiegato – ma la
hanno vissuto una crescita sostenuta” ha detto l’economista, grande
domanda che ci si pone è: perché non cresce come la Germania?”
sostenitore della globalizzazione, durante l’appuntamento del calendario
E la risposta, secondo Wolf, è che il Paese ha grandi problemi strutturali.
di conferenze ideato per promuovere la formazione e la cultura mana-
È necessario, quindi, aumentare il tasso di crescita a lungo termine, dare
geriale. “Nella seconda metà del secolo successivo, c’è stata una conver-
valore all’immigrazione “specializzata”, puntare sulla competitività. “E
sione e un allineamento degli standard e del tenore di vita di altri Paesi
questa è una cosa che sosteneva il mio amico Tommaso Padoa Schiop-
come il Giappone che ha rimodellato in maniera profonda l’economia
pa”, conclude Wolf, ricordando l’economista ed ex ministro dell’Econo-
mondiale”. E negli ultimi anni, mentre i Paesi industrializzati hanno
mia, scomparso di recente.
aumentato il loro debito, la Cina e l’India hanno iniziato la loro ascesa
al progresso, partendo da condizioni misere ma crescendo in modo
straordinario e velocissimo. Così quello che era il Paese più popoloso del

31 Enel Insieme Marzo 2011


Intercultura

Sceltipervoi
Libri New Media

L’atomo tra le righe Cinguettio responsabile

Ci sono posti in Italia in cui il nucleare funziona già da molto Twitter, il famoso social network di microblogging, può sem-
tempo. Parliamo delle librerie dove, a partire dall’annuncio brare a prima vista uno strumento dalle funzionalità limitate.
della ripartenza del programma nucleare italiano, le pub- Del resto quante cose si potranno mai dire in 140 caratteri?
blicazioni si sono moltiplicate come funghi. Che il tema sia Certo, si possono aggiornare i propri amici sulle ultime attivi-
complesso e controverso lo documenta il fatto che molti titoli tà, mantenere i contatti, condividere link interessanti, aggior-
finiscono con il punto interrogativo. C’è “Nucleare?” di Adria- narsi sulle ultime news. Ma in molti si chiedono quale sia il
no Paglia, direttore del Centro studi Safe, ma anche “Tornare vero valore aggiunto di questo social network rispetto, per
al nucleare?” di Chicco Testa, presidente del Forum nucleare esempio, a piattaforme più ricche come Facebook. In realtà, la
italiano , oppure “Energia nucleare? Sì grazie?” di Luca Iezzi, forza di Twitter sta proprio nella sua semplicità. E cinguettare
giornalista di La Repubblica, che addirittura di punti di in modo virtuale significa in primis comunicare con immedia-
domanda ne mette due. Alberto Clò, docente di economia tezza senza troppi fronzoli. Nel caso di eventi, quali convegni
industriale all’Università di Bologna, invece di dubbi non ne o conferenze, per esempio, questo social network si trasforma
ha e titola il suo lavoro: “Si fa presto a dire nucleare”. in uno strumento formidabile per fornire aggiornamenti in
Molto presente anche il fronte degli antinuclearisti: tra questi tempo reale e interagire “in diretta” con i profili dei relatori
gli espliciti “Bidone Nucleare” di Roberto Rossi (BUR), “L’im- o di altri soggetti coinvolti. Proprio per queste funzionalità,
broglio nucleare” di Gianni Mattioli (Cooperativa l’altrapagi- Twitter ha avuto un’importanza strategica in occasione del Su-
na) e “La menzogna nucleare” di Chiesa, Cosenza e Sertorio. stainability Day che si è tenuto a Madrid il 15 febbraio scorso
Tecnologie, costi, sicurezza, gestione dei rifiuti e rischi per la (vedi articolo alle pagg 22-23). Nell’occasione il profilo Twitter
salute sono temi cruciali e sono presenti nella maggior parte di Enel Sharing ha aggiornato i suoi follower con più di 40 tweet,
dei libri. Nessuno evita il riferimento agli incidenti di Cher- scatenando le risposte e i retweet (un messaggio ripreso da un
nobyl e Three Mile Island. La differenza di fondo, in questo altro utente che non ne è il creatore) di numerosi altri uten-
crescente mare di informazione, è tra i testi dall’approccio ti. In questo modo anche le persone che non erano presenti
“politico”, che sono scritti per confermare un’ipotesi di fondo, a Madrid hanno potuto seguire in tempo reale i lavori della
e quelli che non si accontentano del pro o contro. Come dice conferenza e commentare gli interventi dei vari relatori.
l’astrofisica Margherita Hack nell’introduzione al volume
“Italia a lume di candela” di Marzio Bellacci, giornalista de
Il Sole 24 Ore, ciò che serve oggi è “sfatare molte leggende,
illusioni, anche antiscientifiche paure e capire i vantaggi e
gli svantaggi di ciascun tipo di tecnologia, i costi e la loro
fattibilità in tempi relativamente brevi”.

32 Enel Insieme Marzo 2011


Intercultura

Intreminuti

La luce Unità L’Ora di S. Cecilia


è mobile aziendale Jovanotti a Bruxelles

Enel torna protagoni- Enel sponsorizza una Prenderà il via il I concerti dell’Orche-
sta alla settimana del mostra dedicata alla prossimo 16 aprile stra dell’Accademia
design milanese con storia delle regioni e 2011 dal 105 Stadium Nazionale di Santa
“Ablaze – sentimento delle più importanti di Rimini il tour per Cecilia nelle amba-
(s)travolgente”. Dall’11 aziende italiane (Eni, la promozione di Ora, sciate dei Paesi in
al 21 aprile, presso i Telecom, Ferrovie, il nuovo album di cui Enel è presente
Cortili dell’Univer- Poste, Finmeccanica, Lorenzo Cherubini. proseguono con
sità degli Studi di Generali, Fiat e altre Le date successive l’appuntamento di
Milano, sarà esposta ancora) che hanno saranno Coneglia- Bruxelles. Alla Sala
l’installazione con cui contribuito all’uni- no (TV), Perugia, Henry Le Boeuf del
l’artista tedesco Ingo ficazione del paese Acireale (CT), Castel Palais des Beaux Arts
Maurer interpreta il dal 1861 al 2011. La Morrone (CE), Firen- della capitale belga
mutamento nell’archi- location previste sono ze, Bologna, Mantova, saranno eseguite
tettura attraverso la dislocate nella Capita- Assago (MI), Torino, l’Aida di Giuseppe
luce mobile del fuoco. le presso il Complesso Ancona, Brescia, Verdi, il Concerto per
Interni Mutuant Monumentale del Parma e Roma. Tutti pianoforte e orchestra n.
Architecture&Design Vittoriano, il Palazzo coloro che richiede- 1 di Liszt e la Sinfo-
è un evento che di Giustizia, Castel ranno Enelmia entro nia n. 1 di Mahler.
riflette su un’archi- Sant’Angelo, Valle il prossimo 20 marzo A esibirsi saranno
tettura mutante, nella Giulia e la Cittadel- potranno partecipare il direttore Antonio
percezione e nella la delle Accademie, all’estrazione di 225 Pappano, e il pianista
fisicità dei materiali nell’area Belle Arti. ingressi validi per Boris Berezovsky.
utilizzati, nel tempo e All’inaugurazione due persone. Al con-
in luoghi differenti, e della mostra parte- corso parteciperanno
caratterizzata da una ciperà il Presidente automaticamente
grande flessibilità. della Repubblica. anche tutti i clienti di
Enel Energia già in
possesso della carta.

Ora /16 marzo - 9 luglio / Conegliano (TV), Perugia,


Sentimento (s)travolgente/ dall’11 al 21 aprile /
Acireale, Castel Morrone, Firenze, Bologna, Mantova,
Cortili dell’Università degli Studi di Milano
Assago, Torino, Ancona, Brescia, Parma e Roma

Mostra delle Regioni d’Italia e delle Eccellenze del Paese/ Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia /
dal 27 marzo al 3 luglio 2011/ Roma Bruxelles / Palais des Beaux Arts / 28 marzo 2011

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Gente Enel

GenteEnel
Eolo Gonzàles Donato Ditaranto

Eolo, veloce come il vento Talento e passione non mentono

“Pendici del Monte Bianco, la montagna più alta d’Europa. Ha iniziato a suonare il sax all’età di 12 anni e ora porta la sua
Due gradi centigradi. Una torcia per schivare le rocce. Il freddo musica in Italia e in Europa con “I Filarmonici”, un’orchestra
e la pioggia rendono il percorso insopportabile ma le gambe di fiati che raccoglie musicisti del territorio di Matera e di cui
sono fuori controllo. Correre, correre, correre. Fino a che punto lui stesso è fondatore. Donato Ditaranto, 45 anni, che lavora a
può arrivare un essere umano con le gambe?”. Eolo Gonzàles, Enel Distribuzione dal 1987, ha fatto della musica la passione
un collega spagnolo di Enel Green Power, racconta così l’Ultra della sua vita.
Trail, una corsa massacrante a piedi che prevede un percorso “Ho scelto il sassofono – ha spiegato – per la timbrica e per la
di 166 chilometri tra Francia, Italia e Svizzera, senza sosta, sua poliedricità. È uno strumento che ha una doppia faccia: da
giorno e notte, a 9.500 metri di altitudine, in salita e in discesa. un lato la dolcezza, che lo rende adatto a colonne musicali di
Lo spagnolo lo ha concluso in 42 ore. momenti riflessivi e emozionali della cinematografia, dall’altro
La vita è strana. A scuola Eolo andava bene in tutte le materie una forte aggressività, come nel genere fusion o funky”.
tranne che in ginnastica: poi un mal di schiena all’età di 23 Tenore, contralto, soprano. Donato sceglie il suo sax secondo
anni e le successive indicazioni da parte del medico di smette- il pezzo che ha davanti ed è un professionista in tutte e tre le
re di fumare e di dedicarsi allo sport lo hanno avvicinato alla declinazioni. “Con il sax soprano interpreto molto volentieri le
corsa, che è diventata la grande passione della sua vita. “Quan- composizioni ‘smooth jazz’ del musicista americano Kenneth
do corri da solo in un campo – dice – la sensazione di pienezza Gorelick, meglio noto come Kenny G. – ha raccontato – mi
e di libertà è totale”. sento molto vicino ai suoi gusti musicali ed espressivi”.
Nomen omen dicevano i Latini. Eolo, nell’antichità era il dio del A gennaio scorso, al XIV Festival Internazionale delle Or-
vento. L’Eolo di Enel Green Power lavora come ingegnere capo chestre di fiati, a Praga, “I Filarmonici” hanno conquistato il
responsabile della progettazione e della costruzione di impian- primo premio della categoria Middle Class e il riconoscimento
ti eolici nelle isole Canarie, in Spagna. In queste isole soffia un per la migliore esecuzione del brano scelto dalla giuria per le
gran vento. Ma non è il solo motivo per cui piacciono al nostro bande giunte da tutta Europa. “Una grande soddisfazione – ha
collega spagnolo. Infatti nelle Canarie si tengono anche un sac- commentato Donato Ditaranto – perché, dopo esserci esibiti in
co di corse come la TransGranCanaria, che attraversa la cima concerti in tutta Italia, abbiamo voluto misurarci a livello eu-
dell’isola omonima, l’UltraChallenge, la Marathon Meridian, ropeo raggiungendo grandi risultati. Basti considerare che in
l’El Hierro, la TransVulcania, tutte gare a cui il nostro collega questo festival l’Italia non è mai andata oltre il quarto posto”.
ha partecipato. Ora Eolo è alla ricerca di uno sponsor per poter
partecipare a un’impresa nel deserto del Sahara: “È una gara
molto impegnativa che prevede 240 miglia in sei tappe – dice
con entusiasmo – portando tutto il necessario. Praticamente
una maratona al giorno”.

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Canale aperto

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Enel Insieme pubblica, in questa rubrica, le domande
e i contributi dei lettori. L’indirizzo a cui spedirle è:
Redazione Enel Insieme - Comunicazione Interna
Enel Spa — Viale Regina Margherita, 125 — 00198 Roma
Oppure via posta elettronica a: enelinsieme@enel.com

150 anni d’unitÀ: Lo speciale “Donne in Luce” è invece Italia: Marchi, Brevetti e Prodotti (1948-
l’iniziativa dedicata alle storie al fem- 1970)” Enel sarà presente raccontando
ogni cosa minile: potete segnalare storie, curiosità, come l’elettrificazione abbia contribuito
è illuminata aneddoti di colleghe che hanno contri- a unificare il Paese e a cambiare gli
buito con il loro valore e il loro lavoro a stili di vita degli italiani, sviluppando
La nostra azienda è stata uno dei prin- rendere grande Enel. nel tempo una cultura dell’efficienza
cipali protagonisti della trasformazione Per tutti inoltre c’è la possibilità di invia- energetica.
economica e sociale italiana. A partire re una foto che simboleggi l’Unità d’Ita- Anche l’Archivio Storico Enel a Napoli,
dalla nazionalizzazione del 1962, Enel ha lia che sarà pubblicata sulla fotogallery. che raccoglie il materiale documentario
realizzato una rete capillare di distri- Il programma di iniziative, eventi e ma- proveniente dalle oltre 1.270 società
buzione di energia elettrica su tutto il nifestazioni sostenute da Enel è davvero elettriche nazionalizzate e i documenti
territorio nazionale che ha contribuito ricco. Il tutto è partito l’8 febbraio alla storici di Enel, si unisce alle celebrazioni
a far diventare il nostro Paese una delle Camera dei Deputati con l’esposizione con aperture straordinarie nel weekend
economie industriali più importanti del dedicata al filosofo e giurista Cesare Bec- del 17 marzo, ma anche nella Settimana
mondo. Per questo motivo Enel si unisce caria, padre della civiltà dei diritti. della Cultura promossa dal ministero
ai festeggiamenti per i 150 anni dell’uni- A Firenze lo scorso 16 marzo Enel Sole per i Beni e le Attività Culturali dal 9
tà italiana lanciando un importante ha illuminato il Palazzo della Prefettura al 17 aprile e nel weekend del 2 giugno:
programma di eventi e iniziative che nell’ambito della “Notte tricolore” orga- l’Archivio ospiterà una mostra docu-
ci accompagneranno per tutto il 2011. nizzata dal Comune di Firenze e dalla mentale e fotografica intitolata “Dagli
Per essere costantemente aggiornati sul Prefettura. esordi allo sviluppo dell’elettricità: il
programma, sulla Intranet aziendale è Fino al 3 aprile si potrà ammirare al Paese illuminato”.
disponibile una sezione dedicata alle ce- Palazzo del Quirinale la mostra su Infine in occasione del 17 marzo è an-
lebrazioni. Ma non è tutto. Nella sezione Francesco De Sanctis e i capolavori della data in onda un’edizione speciale della
potete trovare molte notizie, informazio- letteratura italiana. nuova campagna istituzionale Enel dal
ni e curiosità, dalla lingua ai mutamenti Dal 31 marzo al 3 luglio, la mostra delle titolo “Parlare all’Italia”. E sempre in tv,
dei confini passando per le origini della ”Regioni e Testimonianze d’Italia” sarà nell’ambito della trasmissione “RAI Cen-
bandiera e le storie degli scienziati che dedicata alla storia delle Regioni e delle tocinquanta”, condotta da Pippo Baudo e
hanno reso grande la nostra nazione a più importanti aziende italiane, tra cui Bruno Vespa, sono stati trasmessi filmati
livello internazionale. appunto Enel, che hanno contribuito storici e vecchie campagne pubblicitarie
Grazie a “Frammenti 150” si possono all’unificazione del nostro Paese, dal legati alla storia della nostra azienda.
rivedere i momenti che hanno segnato 1861 al 2011. Enel avrà uno spazio esposi- E anche Enel Tv manderà in onda per
la crescita dell’Italia dal 1962 a oggi tivo presso il Palazzo di Giustizia, dove tutto l’anno una serie di speciali dedicati
attraverso un archivio di video di re- verrà ricostruita la realtà aziendale a all’argomento.
pertorio rieditati per il web e arricchiti partire dall’eredità ricevuta dalle società
con dati statistici. E attraverso “C’era elettriche, la sua istituzione come ente
un Volt” possiamo rivivere i racconti pubblico, il passaggio a ente privato e so-
delle persone che hanno partecipato in cietà per azioni, l’internazionalizzazione
prima persona alla storia dell’elettrifica- e le nuove tecnologie sostenibili.
zione del Paese e continuare a rilasciare Inoltre il 24 marzo, all’Archivio Centrale
testimonianze legate all’energia elettrica. dello Stato, partirà la mostra “Copyright

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