Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
RECENSIONI
Fulminante contributo di uno dei più importanti teologi del secolo scorso, nonché tassello
della grande riflessione novecentesca sulla filosofia della storia, Il demoniaco (1926) di
Paul Tillich ci viene restituito in tutta la sua densità concettuale dalla Biblioteca di Saggi
del ‘900 di ETS, grazie all’accurata traduzione e curatela di Luca Crescenzi. Siamo nella
Berlino degli anni Venti e in una fase particolarmente delicata della riflessione teologica
moderna. Lo scossone apportato dalla filosofia nietzscheana prima e dalla bufera del
Primo conflitto mondiale dopo costringono la chiesa evangelica a un’imponente
operazione di confronto con le più importanti manifestazioni del pensiero dell’epoca:
partendo dagli strascichi dell’opera del filosofo di Basilea e giungendo alla fenomenologia
di Edmund Husserl, dalla sperimentazione filosofico-letteraria del gruppo George-Kreis
sino ai prodromi dell’esistenzialismo, dalla sociologia alla psicologia, la teologia è
costretta a prendere posizione sullo scacchiere della propria epoca e ad avviare una
fervida fase di ibridazione e ripensamento delle proprie coordinate culturali.
In questi anni il cosiddetto Kairós-Kreis, il circolo di teologi socialisti riunito attorno alla
figura di Paul Tillich, inizia a lavorare sulla filosofia della storia, offrendo dei contributi
che saranno essenziali per le teorie del francofortese Institut für Sozialforschung (Istituto
per la Ricerca Sociale). Ed è in questa congiuntura che si colloca la riflessione tillichiana
https://www.pulplibri.it/parte-di-quella-forza-che-vuole-sempre-il-male-e-produce-sempre-il-bene/ Página 1 de 4
Parte di quella forza che vuole sempre il male e produce sempre il bene - Pulp libri 18/06/21 10:26
https://www.pulplibri.it/parte-di-quella-forza-che-vuole-sempre-il-male-e-produce-sempre-il-bene/ Página 2 de 4
Parte di quella forza che vuole sempre il male e produce sempre il bene - Pulp libri 18/06/21 10:26
rendere possibile tale tensione e, quindi, a dar vita al dinamismo creativo dell’essere e di
tutto ciò che nell’essere risiede. Recuperando la tradizione mistica di Jakob Böhme e le sue
rielaborazioni romantiche nella filosofia di Friedrich Schelling, Dio è al contempo
fondamento originario di tutte le cose (Urgrund), abisso insondabile e senza forma
(Abgrund) e ciò che è privo di fondamento e di fine (Ungrund). In esso risiedono la tensione
alla forma, tramite cui il Reale si differenzia in strutture finite e giunge all’essere, e
l’impulso alla distruzione della forma, tramite cui il Reale tende a voler riprodurre l’abisso
inesauribile dell’essere. Questi due poli coesistono nel divino come un’unità essenziale e
inscindibile, che determina l’incessante e libera creazione di tutte le cose.
https://www.pulplibri.it/parte-di-quella-forza-che-vuole-sempre-il-male-e-produce-sempre-il-bene/ Página 3 de 4
Parte di quella forza che vuole sempre il male e produce sempre il bene - Pulp libri 18/06/21 10:26
partire dalla fuga in America nel 1933, a dover assistere alla più grande e mostruosa
conferma delle proprie intuizioni: a distanza di pochi anni dalla stesura del suo saggio, la
Germania si sarebbe decisa a varcare quella linea, per mostrare al mondo intero il lato
nemmeno più demoniaco, ma ormai solamente satanico, del potere.
https://www.pulplibri.it/parte-di-quella-forza-che-vuole-sempre-il-male-e-produce-sempre-il-bene/ Página 4 de 4