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lproprio esercito lungo il fiume Jaulche che, per quanto non di grande
portata, era comunque difficile da attraversare per le rive ripide. Per
proteggere l'attraversamento dei suoi uomini, il principe d'Orange inviò
una retroguardia presso Jodoigne al comando del colonnello Philip van
Marbais, signore di Louverval, con 2000 fanti e 500 cavalieri (in gran
parte valloni e guasconi) per tenere occupati gli spagnoli mentre il
grosso del suo esercito avrebbe compiuto la traversata. [2]
Il duca d'Alba colse in pieno la retroguardia. Per quanto le forze di
quest'ultimo fossero di 16.000 uomini[6] solo la formazione comandata dal
generale Vitelli venne coinvolta nello scontro.[7]
Il duca d'Alba inviò anche suo figlio Fadrique, con sei pezzi d'artiglieria,
a supportare l'attacco.[2]
L'Orange perse più di 2000 uomini ed alcuni comandanti chiave come il
conte di Hochstrate che ricevette una ferita mortale e morì poco dopo, [8]
ed il colonnello Philip van Marbais che venne catturaot, tradotto
prigioniero a Bruxelles ed ivi decapitato.[9]
Anche se molti furono gli spagnoli feriti, la loro parte ebbe solo 80 morti.
[2]