PAESE :Italia AUTORE :N.D.
PAGINE :15
SUPERFICIE :15 %
PERIODICITÀ :Quotidiano
28 maggio 2021 - Edizione Supplemento
Scuola. Esserestudente ha i suoi vantaggi, le università
restano piene. Salta la grande regola dell'esclusione, l'istituzione
va in crisi.Nuovi modi di pensarela scuolain un convegnoa Urbino
I
di Paolo Palazzi. Mauro Palma
e Alberto Poli
Convegno a Urbino dal 16 al 18 settem-
bre, sul tema Stratificazione, mobilità
sociale e sistema scolastico. L'organizza-
zione è s t a ta del locale I stit u to di socio-
logia dell'università, e la prospettiva
quella del rilancio anche in Italia del di-
battito sulla sociologia dell'educazione,
facendo di Urbino un punto di riferi-
mento per incontri periodici sul temi del
rapportotr a Istituzioni formative e mer-
cato del lavoro. La scelta dei relatori,
esclusivamente stranieri, tendeva a for-
nire una panoramica del livello del di-
battito internazionalesull'odierno signi-
ficato dell'istruzionedi fronte alle disu-
guaglianze sociali, e sulla possibilità di
continuare a considerarela scuola, nei
paesi dell'occidente industrializzato,
come veicolo di promozionesocio - pro-
fessionale, capace di assicurareun carat-
tere «aperto, a queste società.
Tutti 1relatori hanno toccatopunti spe-
cifici diversi del problema formativo e
scolastico, usandoanche unapluralità di
approcci metodologici, spaziandodal ra-
dicalismo liberal americanocon venature
di marxismo, all uso ai categorie stretta-
mente weberlane. Denominatore comu-
ne, di fronte alia correlazionet ra svilup-
po di scolaritàe progressiva crisi del va-
lore di scambiodel titolo di studio nel
mercato del lavoro ( fenomeno definito
nel convegno come -inflazione dei titoli
di studio, e «crisi delle credenziali » ), è
stato il tentativo di trovare una risposta
a due domandefondamentali:perché in
una situazione di deprezzamentodel ti-
tolo, generalizzata in t u tti 1 paesi dell'oc-
cidente capitalistico, esiste ancora una
domanda di scolarità, e a quali aspettati-
ve questa si ricollega ( mobilità sociale,
superamento delle disuguaglianze, ecc...)?;
la soddisfazione di questa domandadi
scolaritàe gli interventi di riforma ope-
rati In alcuni paesi, in direzione di un so-
stegno all'espansione del sistema forma-
tivo, hannofunzionato in termini di mo-
bilità sociale e di « apertura» della so-
cietà?
Sono domandeche danno per scontate
sìa la caduta del rendimento materiale
( vendibilità) del titolo di studio, ritenuta
un fenomenogià realizzatosiinteramen-
te, sia il permaneredi interventi dello
s ta to a sostegno dell'espansionedella
scolarità, anche attraversooperazioni di
riforma. Tesi questeche nel caso italiano
sono tutt ' a lt ro chescontate, e che forse
anche per altri paesi meriterebberomag-
giore approfondimento.
Due relazioni hannocostituito il centro
su cui ha ru ot a t o il dibattito nei tre gior-
ni. Il francese JeanClaude Passeron—
coautore con Pierre Bourdieu di Les
Méritiers, un libro che viene definito dal
promotori del convegno «dello stesso im-
patto di Lettera a una - professoressa sul
'68in Francia » — è quello che più ampia-
mente ha af fr ontat o il problema dell'in-
flazione dei titoli di studio. Passeron
parte dall'ipotesi di una cattiva verticale
del valore dei titoli, omologa alla caduta
del potere d'acquisto della moneta, con
una corrispondenzarispetto al modello
economico dell'inflazionedei prezzi. Ac-
quista rilevanza come elemento motiva-
zionale al raggiungimentodel titolo, un
mercatonon più effettivo, ma simbolico.
E' un mercato con proprie leggi di fun-
zionamento e meccanismiautonomi ri-
spetto a quello effettivo; sono meccani-
smi di transazioneimmaginarla, incen-
t r a ti non più sul valore di scambio, ma
su valori simbolici «d'uso». Ad esempio
l'uso della condizione studentesca( il ti-
cittadino» , disciplinato alla
tolo perde di valore ma l'uso dello stare regola della
a scuola permane),l'ideologia del diplo- produzionedelle merci e della politica.
ma come veicolo di prestigio, legittimità Bowles stesso riconosce i limiti del suo
intellettuale, maggiore facilità del rap- modello, peraltro indicati dal dibattito.
porti sociali e sessuali, matrimoni, ecc. La domanda sociale si configura come
Tutti beni non immediatamentevendibi- una sommatoriadi singole domandein-
li, ma facenti comunqueparte di un co- dividuali, difficilmente e senza dubbio
siddetto capitale culturale simbolico e in non spontaneamente,sintetizzabili in
grado di sostenere la domandadi scola- domandacollettiva; nonostantesi prefi-
rità. gurino «luoghi, sempre più interagenti
t ra di loro, la realtà empirica indica l'e-
Al secondo quesito Passeronobietta che sistenza di conflitti frammentari e ten-
ad un innalzamentogeneraledel livello denzialmente corporatlzzati. Ma a questo
dei titoli di studio non ha corrisposto punto Bowles rivendica l'Importanza del
una maggiore eguaglianzadelle chances valori di solidarietà e cooperazione pro-
sociali. La stratificazionesociale si è ri- pri di una importazionee tradizione so-
prodotta sulla basedi vecchie e nuove cialista, e l'importanza di un linguaggio
politico che permetta di far comunicare
soggetti diversi.
differenziazlonl( diverse opportunità di
partenzaricollegaci! a diversi habitat di
provenienza, divisioni in Francia tra
Université dal titoli inflazionistici e e dibattito hanno rafforzato
Relazioni
GrandesEcoles dai titoli di maggior va-
lore, e così via). Nuovamente secondo lo l'Impressioneche vi sia oggi in Italia una
considerevole difficoltà a confrontarsi
schema analogico dell'inflazione,in cui nella ricerca e nella analisi, con modelli
la moneta buona scaccia dal mercato e Ipotesi che esulano dalle tradizionali
quella vecchia e deprezzata.L'ipotesi di categorie. E da questo punto di vista può
riferimento è quella di un rapporto tra essereindicativo che proprio gli ambien-
inflazione e differenziazione:all'inflazio-
ti accademici siano oggi forse più capaci
ne dei titoli scolastici lo stato risponde- di misurarsi con modelli e suggestioni
rebbe con la differenziazione del valore
simbolico — e forseeconomico — dei di-
che provengono da paesi stranieri,a dif-
ferenza invece di quel po' di dibattito
plomi presi da una parte o da un'altra. che è presentenelle istituzioni politiche,
Un approccio al problema In chiave di- sia partiti che sindacati.
versa è stato quello di Sam Bowles, coau-
tore con HerbertGintis del libro L'istru-
zione nel capitalismo maturo pubblicato
in Italia nello scorso anno; un economista
americanoche si rifà al pensiero radicai.
Bowles parte da una complessadescri-
zione di un modello di societàcapitalisti-
ca contraddistinto da «luoghi» di pratica
sociale — lo stato liberal democraticoè
appunto uno di essi, come pure la produ-
zione capitalistica e la famiglia — dove
avvengonole praticheappropriative, po-
litiche e culturali.
La distinzione delle corrispondenzetra
luoghi e pratiche avverrebbe sulla base
delle funzioni, ma principio unificanteè
una seriedi regole del gioco che caratte-
rizzano il rapportosocialeche vige all'in-
terno di ognunodel «luoghi».
Questeregole del gioco ( che Bowles chia-
ma «principio di corrispondenza ») consi-
sterebbero nella appropriazione privatae
nel potere di esclusione. Il capitalismo
avanzatoporterebbetuttavia ad un in-
tersecarsi di pratiche e luoghi: lo stato
diverrebbet an t o un luogo di attività eco-
nomica ( sostegno alla accumulazione),
politica ( legittimazione),mentre l'econo-
mia diverrebbeancheu n luogo di pratica
politica. Insomma, secondo Bowles una
formazionesociale è contraddistinta, nel
capitalismomaturo, da. una articolazio-
ne s t r utt u r a le di luoghi, ciascunocapace
di articolarepratiche appropriative,poli-
tiche e culturali; è quindi una « totalità
contraddittoria». Nel processo educativo,
( e quindi anche nella scuola) vale 11prin-
cipio di corrispondenza,per cui le regole
del gioco di questa Istituzione devono ri-
flettere quelle stesse della produzione,
dello stato e della famiglia, vale a dire
Incentrarsi sulla divisione del lavoro, il
principio di autorità, la gerarchia,ecc.
A parere di Bowles,l'avvento del tardo
capitalismoha comportatouna crisi del-
le regole del gioco, anche nella scuola,
come nella fabbricae nella società inte-
ra. Nella prima ciò sarebbe dipeso dal ve-
nir meno del poteregerarchico connesso
alla esclusione, cioè dalla impossibilità
di poter ormai escludere grandi masse
dall'istruzione, e perciò dal conflitto
controgerarchlee selezione. La scuola,
Insomma, oggi non sarebbe più in grado
di produrre il «buon lavoratore e buon
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