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143* b M \ m > De Moor)

*?» a ha'a!

So m m a r i o * I .i. Etimologia e uso profano


L i . Etimologia e uso profano;
2. designatone di Dio nell’ambiente estrabt “Il termine universalmente dif1
blico.
fuso nell’alea semitica i1 significa ‘signo­
il. I l Baal cananeo d di fuori dell*Antico Te-
stamento\ re* e, se accompagnato dal genitivo, spes­
1. forme c carattere; so ‘padrone'. Alcuni esempi: ndldeca­
2. Ja compagna dì Baal;
3 . m it o lo g ia ; dico bèli, «mio signore», nelTugaritìco
4. il culto. b(lj, «mio signore»; nell’accadico Bèl bt-
ìli. Baal neWAntico TestaMt/itoi
1. designazioni e forme; ti, «padrone della casa», bèl eqlt} «pa­
2. compendio storico; drone del campo», bèl sètti, «padrone
3. quadro generale;
4. indicazioni indirette;
del bestiame minuto»; nei fenicio bll
5. significato teologico-religicso. bqrr «padrone di una mandria di bovi’

ba'al in Àgypten, Ugarit und Israel — BZÀW 7 S


W.F. àlbuhght, in Feat. A, Bcrthoiet (1930) r- (^962); A.S. Kapkl&ud^ Baal in thè Ras Sbatn-
14; In., Yahuteb and thè Gods of Canaan ra Texts (Kopenhagen 1932); H, K lengel:
(London 19Ó8) 108 ss.; H. ÌBacHT, A, Baum- JC$ 19 (1963) 87-93; I- KuHuiwjem, Th. A .T
ktakk, T .K la u sb k , R NtVrSCtfES, RAG I i* 327 ss,; J.C. D r Mooat Tbe Seasond Pattern
U9J0) 1063-1113;., W.W. B/udissiNj RE n in thè Ugaritie Mytb of Btflu ~ A O À T 16
^3897) 323-340; In., Adonti und Esmun (1971); In., New Year witb Canaanites and
^1911)1 spccL 24 ss.; In., Kyrios d s Gattesca- Isradites, and ptut (1972); M J . M u j l d e r , Ba-
tne irti Judenium i-iv {*929) 389 ss.; H, *d in het Oude Testament (’s Gravenhage
BAm?.&; ZA W 10 (1933) 89 ss.; L. Bronher, *962); Id., Kanaànitiscbe Godefi in het Oude
The Stories o f Elijab and Èlisba as Polemks Testametit (Den Haag 1963) 2.5-365 U.OldeN-
égaimt Baal Worsbrp (Leiden J968); E.Duoit- bueg, Tbe Conflict Between ’Ei and Brfal in
ME: ÀnSt 6 {1956) 57-61; H J.W . D rijvees, Canaanìte Religion (Leiden 1969); G . O s t -
Ba^al Sbamim, Je Heer va** de llemeì (1^71); bokn, Yahteeb and Bdd in tbe ÌÌo£j£ of Htise#
R. Dussàud, Les découvertes de Ras Shamrtt and Related Documenti, LUA ji ,6 (Lund
{Ugarit) et VA.T. (Paris *1941) spec. 97 ss,; 113 1 9 5 6 ) ; M H . P o p e , W . U ò l l i g , Wb. Mytb. 1
ss,; O . ETSSFEU5T, Baal Zaphon, Zeus Kasios ( 1 9 6 5 ) 2 5 3 -2 7 3 ; H . D . P r e u s s , Verspottung
m d der Durchzug der hraelìten durcbs Meer fremder Religionen ìm A T . = BW ANT 92
< 13 3 2 ); I n ,, iKl. Scbr. 1 (1 9 6 2 ) 1 1 2 ; 11 ( 1 9 6 3 ) ( 1 9 7 1 ) ; E , R ò s s t , e r , Jabweb m d die Gótter
1 7 1 - 1 9 8 ; t v ( 1 9 É 8 ) 5 3 -5 7 ; H . G e s e , R t ìM to , im Peniateucb und m dir. Gescbichtswerk
2 .3 -2 3 2 , spcc; 1 1 9 ss. (v . in d ic e 4 7 2 s .); J, (1966); H,H. R owléy ^ BJKL 39
Ga ay, The Lcgacy of Canaan — VTS 3 (*1963) 200^233; Iru: BJRL 42 (r9tìo) 190-219; W P l.
; p e c . 20 ss., 1 6 3 ss.; H . G R £S$M A f*N = BZÀW Schmidt, Konigtum Gottes in Ugarit u. Israel
33 ( 1 9 * 8 ) 1 9 1 - 2 1 6 ; N . C . H a s f . l , Yahuteb ver­ = BZAW 80 ('1966); In , ZR G G 13 (1963) 1­
sus Baal ( N e w Y o r k 19 6 4 ); R . H i l l m a n j ì , 13; R. Stadri.mawh, Syrisch-pal'àstwensiscbe
Wasser und JSerg. Kosmscbe Verbindungsli- Gottbeiten in Àgypten (1967) 15 ss., 32 ss,; ).
aien zwiscben dem KamnMicben Welter goti S tarcky, Palmyre (Paris 1932) èj-Tctì; R, Dt
und Yahwsh (1963); M . H ò f n e r , Wb. Mytb. Vaux; BMB 3 (1941) 7-20; l a , in Ugaritica
1 ( 1 9 6 5 ) 4 2 9 s., 4 3 1 , 4 8 0 J, H o f t i j z e r , Re- v i (19%) 301-517­
iigio Aramaica (I ,e id e n 19 6 8 ), c fr . l'in d ic e ; O .
Kàisek, Vie Mytbische Bedeutimg des Meens 1 Cfr. K 3 LJ 137.
1437 (h? 07 ) ba'd (J.C. De Mogi) (1,708) 1438

ni», b'I s % «padrone di bestiame mi­ «assassino» o nelì*ugaritico bH bz, «ar­


nuto»; nell'aramaico bllj rkb, «padrone ciere» (PRU il nr. i , Vs. 3 *), b'I knpy
di carri da guerra», b'I ksp, «padrone di «l'alato» (CTA 36,6), t if qtnm wdnb,
argento»; nell'ebraico b*l hswr, «padro­ «il cornuto e caudato» (Ugar. v , Ch rii
ne del bue» {Ex. 21,28), bll hbwrr «pa­ nr. 1 , Vs, 20 4), e nelle corrispondenti e-
drone del pozzo» (Bx. 21,34), b'I hbjt> spréssioni ebraiche b*l bsjtn (Gen. 49,
«padrone della casa» (Ex. 22,7). 23) bH knp (Prov. 1,17; cfr. Eccl, io ,
In questo senso bll è usato andhe nel­ 20), b*i hqrnjm (Dan. 8,6.20),
la forma di plurale di riguardo, detto di
un unico padrone (Ex. 21,29; &■ x,3). 3. Designazione dì Dìo
nell1ambiente estrabìblico
L'uomo è ‘padrone' della sua dònna, per
cui b'I significa afiebe ‘marito' (ad es. Nella forma appellativa bèlum vie­
PKU n nr. 77; D IS O 40^2c; Gen. 20,3; ne usato assai presto in Mesopotamia co­
Bx. 21,3.22; Deut. 22,22; 24,4 ecc.). me epiteto di diverse divinità; in primo
Inoltre è «signore della casa, capofami­ luogo probabilmente in una costruzione
glia» (accadico bèl btti\ ugaritico b*l bt), genitivale dove il genitivo Indica l'am ­
come il re è ‘signote'2 su territori, cit­ bito della signoria («signore di,.,»), ma
tà e sudditi {ad esempio, ugaritico CTA presto anche come epiteto assoluto (‘ il
r [ v i A B ]: iv 6; 2 [ h i A B ]; 1 17; 6 signore’} 5. In seguito, il termine ricorre
i l A B ]: V I J57 ; i g [ ili K J : IV 2S; PRIJ sempre in questa funzione. A d es., bel-
V nr. 60,11.13-15*19). fyarràn bll km, K A I 218), «il signo­
In senso più ampio £7 può indicare re dx Harràn» è 0 dio lunare Sin; cfr. an­
die uno fa parte di una comunità. Ad che nell'ugaritico bll bH gmlt «Hìlàl, si­
esempio, si chiama b*l un appartenente gnore del legno curvo» (CTA 24 [N K ]
all’aristocrazia cittadina (D iSO 40,2d; 41 s.); rkb■l b*l btt «Ràldb-El, Signore
lud. 9,2 ; 20^; 1 Stim, 23,u 2$am. della casa» (KAI 24,16); htr mjskr.,, bH
2T,i2 ecc.) e chi fa parte dì una alleanza hrdtr «H,-M. ... signore degli orrori»
(accadico bèl adé o ebraico b'I br}t: (K A I nr. 14^ 3)*. Quando si comincia­
Gent 14,13), b'I è più sbiadito ancora va ad indicare una divinità semplicemen­
in combinazioni che descrivono una at­ te col nome di «signore», senza sentire
tività od una peculiarità, ad es. nell5ac­ opportuna o necessaria un’ulteriore ag­
cadico bèl birkit «corridore», bel dami, giunta, lo si faceva probabilmente per ii

1 C A D 2,194. 5 Cfr. T a llq v ìs t , Gótterepithetùt 40 ss.; CAD


3 Cfr. Gas'ter., Mytb, Legend and Custotn 2,193 s.
* P s r C a ra b o a n tic o , c fr . R y c io m à n s , Les reli-
(New York 1969) 671,
giorts orabes préìslarrtiques ( L o u v a in *19 5 1) 46;
4 C fr . De M oor, UF 2 (1970} 350. —►HÒfnjex, 493 e,
* 439(i, 7° 8 ) ba'd (JtC. De Mocrr) (Ji7° a ) *44°

timore religioso dii pronunciare il vero zioni quali dÌM bèl kalassu e dlM bèl
nome di Dio {—> ^dwn), Dove c quando halab, entrambi provenienti da Mari, si
questo sia accaduto per la prima volta, potrebbe ritenere improbabile che l ’i­
non si può sapere, deogramma della divinità della tempe­
In ogni caso è sbagliato cercare 0 no­ sta già allora fosse letto £7. Questo mo­
me di Baal su un sigillo cilindrico egizia­ tivo non persuade, poiché anche Uga-
no del l'Antico Regno, proveniente da ritica v,i nr, 18,4 legge dIM be-d jjur
B iblo7, sag J$a-zi al posto dei semplice bll spn
Negli antichi testi assiri Bélum ricor­ delia versione alfabetica. Inoltre va os­
re come nome di una specifica divinità *. servato ebe la divinità delle stagioni di
Non se ne può ancora determinare con Halab ad Ugarit non si chiama *ihd (hdd
precisione la figura, ma è chiaramente /*dd) b*i fclb, ma semplicemente bll hlb.
distinto da Àdad e da ASÌur. Forse lo Infine, gli stessi testi ugaritici testimo­
si può identificare con E n lil9* A partire niano che il padre di Baal aveva la sua
dall’epoca dei Cassiti a Babilonia, Bel sede a Tuttul, nella Mceopotamia del
ne! senso semplicemente di «di signore»t n ord 13. Si può quindi ben pensare che
sta ad indicare per Jo piò il dio naziona­ gli Araotrei della Mesopotsmia e della
le Marduk che assunse questo tìtolo pro­ Siria settentrionale già nel x v m secolo
prio da Enlil. Entrambe le divinità mo* a.C, chiamassero ba'lum il dio della tenv
strano a volte certi tratti di un dio del­ jresta.
la tempesta, ma non sono mai riusciti a Nel x v ii secolo bH è documentato al­
soppiantare Je vere e proprie divinità cune volte in Egitto come elemento di
del tempo 10. Il nome di Bel sì trova più nomi di persona asiatici14, ma di nuovo
tardi anche in fonti non accatdichc 11. non è sicuro che si tratti della divinità
Come nome di divinità m ricorre an­ della tempesta. Tuttavia, a partire dal
cora nei nomi di persona amorrei di Ma­ xiv secolo, essa fu venerata anche in E­
ri, Teel al-Fimah e Chagar Bazar 12. Tut­ gitto sotto il nome proprio di bll, Già
tavia non è de! tutto sicuro che b(l sia prima, all’incirca a partire dal x v m se­
diventato già qui nome proprio della di­ colo, là divinità asiatica del tempo fu e­
vinità del tempo. Sulla base di combina­ quiparata alpeggiano Seth, ma una iden-

7 Così PhMontet, Byblos et l’Egypte, Texie u KBLJ J23; KAI 264-, -> HopnjzEH
{Paris 1941) 2.51 cfr. però GoewìCKe; Miti, d. 55-
Dcutsdjen Arcfiaol. Inai., Àbt, TCairo (1963)
n H u ffm o n , À P N M 100. T74 s ,; W à l k e r i
1-6; ALSSIGHT: BASOR 17& (1964) 44 s<; *79 Iraq 32 (1970) 27 ss>; Loretz = ÀOAT 3,19,
(19Ó5) 3s>.
s H. BeihAfO 13/14 (1961) 22 ss,
H ir s c h , 13 Cfc, più sotto,
9 R. FrAnkena, Tàkultu (Lcjdca 19^4} S7, 14 YeivìN: TEA 4^ (1959) 1 6 ss.; Helck, Àg
lfl Cfr. Euzami, Wb. Myth, i, 135 ss. Abh 5 (1962} S i; -> SxàdelmanH 13,
I 44I (1,709) b d d (J.C. De Moor) (i, 7° 9) T442

tificazione chiara tra Baal e Seth è atte­ Fenici, Punici e Israeliti20 abbiano spes­
stata solo alPepoca dei Ramessidi1S. so chiamato la divinità del tempo sem­
Nel xv secolo a.C. il nome di Baal plicemente bH se questo non fosse stato
compare sporadicamente in nomi di per­ il suo naturale nome proprio, ma un e­
sona dello strato di Alalah i v l6. Le let­ piteto incomprensibile se non con una
tere di E l Amarna del x iv secolo mostra­ determinazione più precisa.
no una distribuzione abbastanza unifor­ N ell’ambiente semitico occidentale,
me dei nomi di persona composti con quindi, quando b'I o fritti sono usati in
bll attraverso tutta la Siria e la Palesti­ senso assoluto, a partire al più tardi dal­
n a 17. Va osservato a questo proposito la metà del 11 sec, a.C., si ha a che fare
che la scrittura sillabica del nome talvol­ soltanto con un unico dio Baal che certo
ta si alterna con l ’ideogramma della di­ poteva assumere diverse forme e sicura­
vinità della tempesta (dIM ). Lo stesso i­ mente è esistito in molte espressioni lo­
deogramma viene usato nelle lettere di cali, ma fu accompagnato dappertutto
El Amarna anche per le divinità del tem­ dalla stessa idea di dio.
po Haddu e Teisub. Sulla base di paral­ Dove invece b‘l non viene usato in
leli egiziani è tuttavia assolutamente si­ senso assoluto, ma con un genitivo che
curo che in E A 147,13-15 (Tiro) è de­ lo determina in modo più preciso, è spes­
scritto il tuono di Baal (nella riga 14, so difficile decidere se b*l vada inteso co­
quindi, va letto kìma dbatlay cfr. anche me nome proprio o come appellativo o­
C T A 4 [11 A B ]; v ii 29-32 con A O A T norifico di un’altra divinità. Non è av­
16,159.162). In ugaritico dIM è stato ventato rifiutare la prima possibilità,
letto per lo più bcflu, in singoli casi pe­ poiché anche altri nomi di divinità fu­
rò anche haddu18. Si trova inoltre dU rono spesso costruiti con genitivi (alcu­
per bdlu e bdlùma (plurale di riguardo, ni esempi nelTugaritico; Hrt srm, ’trt
corrispondente all’uso profano19). In hr, ' ttrt sd, rìp gn, rsp sbs). Si può quin­
questi casi si intende naturalmente sem­ di tradurre b‘l X ugualmente con «Baal
pre la divinità della tempesta. di x» oppure con «signore di x». Inol­
A stento si può comprendere il fatto tre si può dare come certo che bll segui­
che Egiziani, scribi di Amarna, Ugari- to da genitivo designa di frequente sem­
ti, forse anche Amorrei, come più tardi plicemente la divinità della tempesta

15 G r e s s m a n n 19 8 ss.; H e l c k , c it,, 4 8 2 ss.; 17 —» G ressm ann 195; R a in e y = AOAT 8,


—:> S t a d e l m a n n 1 5 ss., 3 2 ss.; Zandee: ZÀS 88 .
90 (19 6 3 ) 1 4 4 ss.; Te V e ld e , Seth, God of 18 G r ò n d a h l PNU, 116 s., 132 s.
Confusion ( L e id e n 1 9 6 7 ) 1 0 9 ss. 19 Cfr, sopra e R a i n e y : IEJ 19 (1969) 108 s.;
16 Al. T. 1 3 2 ,3 ; 2 0 7 ,2 6 ; c fr . W O 5 ,6 4 , o p p u r e D e M o o r : UF 2 (1970) 219.226; per Israele,
U F 1 ,3 9 “ ; n o m i a b b r e v ia ti c h e fo rse c o n te n g o ­ cfr. più sotto.
n o q u e llo d e lla d iv in ità . 20 Cfr. più sotto.
443 0 ,7t °}
■ bdd (J.C. De Moor) U,7 *o) *444

Baal. Nei testi di Ugarit, bH {mrjm) spn (1956) 69; iv io dBa*d-sa-me~me accan­
si alterna in modo del tutto normale con to a dBa-al-ma4 a-ge-c e a dBa-al-sa-pu-nti;
bH (m) e hd (Haddu). Poiché questo dio RKS 329 b'I *dn accanto a bH hmn. A
era la divinità nazionale di Ugarit, anche prima vista ciò sembra contraddire il
U b*l Jgrt, testimoniato talvolta al di fuo­ materiale precedentemente citato. Tut­
ri dei testi letterari» va certo inteso solo tavia si tratta per lo più solo di differen­
come aspetto locale della grande divi­ ze importanti forse sul piano locale, ma
nità. . nell’insieme abbastanza insignificanti,
Anche nell’iscrizione fenicia K A I 26, come si dimostrerà in seguito7A. Non si
b'I equivale apertamente a M krntrjì. può però escludere la possibilità che sot­
La giustapposizione di K A I 78,2 Vdn Ib- to nomi di questo genere si nascondano
7 Imm xulrbt Uni pn b*lt K A I 105,1 Vdn altre figure divine; in altre parole, che
lbfl hmn wlrbt Itnt p*n B l (cfr, K A I 79, bll funga da epiteto. Quanto la scelta
r s .; 85,13.; 86,15. ecc.), K£S 330,1, possa essere, in certi casi, difficile, lo si
Vdn lbn *dr wlrbt Itjnt pn b'I t K A I 137, vede a proposito di K A I 47,1 Imlqrt bn
1 Vdn Ib'l wltnt pn bHt insegna che non sr. In questo caso si deve tradurre «al
può esserci stata una grande differenza Melqart, signore di Tiro», o piuttosto
tra b*l Smm} b'I hmn, b*l ’dr e P t senza «al Melqart, Baal di T ir01»? Senza dub­
alcuna aggiunta. Confrontando con bio Melqart venne distinto dagli altri
quanto detto sopra, anche K A I 14,18 B aal221 ma come abbiamo visto, in sé ciò
{bt IbH sdn tobt Vhrt sm b*l)t si potreb­ non è determinante^Sappiamo anche
be aggiungere il Baal di Sidone. Va inol­ die Baal fu venerato a Tiro come divi’
tre ricordato che in alcune iscrizioni pu* nità della tempesta23. Come Baal, Mel­
niche recenti si fanmo voti lb‘l, ‘a Baal*, qart era sposato ad Astarte c come lui
senza qualsiasi specificazione più preci­ era una divinità che moriva e rinasceva
sa> sebbene in Africa del Nord si inten^ a nuova vita 24. Purtroppo con ciò non
da, con questo, sicuramente b*l hmn si risolve il problema, poiché Giuseppe
(RES 303.326.1545). {C. A p „ i, 118) parla di un tempio di
Capita tuttavia che diversi Baal siano Zeus ( =à Baal) accanto a un altro di E-
ricordati insieme. A d esempio, K A I 24, tacle { = Melqart) esistenti a Tiro, A n­
15 s. b‘l smd accanto a b*l bmn\ K A I 78, che Cicerone (De nat. deorum in , r6)
2-4 b% ìrnm accanto a bH hmn e a b*l distingue uno Zeus di Tiro da un Eracle
mgnm\ K A I 162,1 bH hmn accanto a ivi ugualmente venerato.
bVdr ( = U l \4r); Borger, BeihAFO 9

-* n,i. 35 EÀ 147, cfr, sopra; cfr. x Reg. 1631 s,; iS,


16 ss,
32 Cfr, B ojwer; BeiJiAfO 3,69: iv, 10.14. M LiPirtsm: CRRA 17,30 ss.
2445 b d d {J.C* De Moor) (fi7*a) 1446

II. IL BAAL CANANEO AL DI FUORI (come si può vedere per Wl 'dr, bn bq'h,
d e l l 'a n t i c o t e s t a m e n t o
bn hmn, bn krml, bH mrqd, bn spn, bH-
r „ Forme e carattere Sd, bn ìm m ). La moglie di questi Baal è
Sebbene le testimonianze egiziane non sempre una dea dell'amore e della fecon­
dicano m olto751 anche se accennano e­ dità (si veda per bn \dr* bH bq*hy b(l
spressamente a Baal, questi comunque bmn, bn falb, bll sdn* MI spn, b'I $d, bn
appare chiaramente come la divinità del­ smm). Loro simbolo è il toro (come ap­
la tempesta. È un dio guerriero che pare per bn bqih> bcl fylbt bH krntrft,
brandisce l ’arma ktp, come Baal nel mi­ bll fpn, b'I imm). Qualche loro nome
to ugaritico {CTA 6 [1 A B ] : v 3}, può essere direttamente preso dalia mi­
Anat e Astarte sono dette mogli di tologia ugaritica {bn mrqd, b*l pn *r?>b*t
Seth/Baal. Anche il testo di E A 147*13­ smd* b'I spn, bll Smm).
15 26 indica Baal come dio del tuono. Va infine precisato che queste forme
Per il resto* al di fuori deU 'À .T.2' si «locali» della divinità della tempesta so­
conoscono Baal qualificati solo con una no state spesso venerate ben oltre i coti­
certa approssimazione. Ad es.* bH 'dr, fini del proprio luogo d ’origine. II dio
* b ‘l bq*h7 p bmnt bH h lbt *b n krml, della tempesta di Halab, ad es,, godeva
bll krntrft, *bn mrqd, bn pn 'rs, b*l sdnt molta stima anche ai di fuori dello sta­
b ll smd, bn spn, bn sd> bn im m (le va­ to di Jamhad retto per l'autorità di Ha-
riatiti ortografiche non sono considera­ lab. Così pure U t spn, il cui culto si dif­
te; i nomi con l'asterisco finora non so­ fuse da Antiochia alla Sìria dal nord fi­
no attestati nelle fonti semitiche)* no all’Egitto e da Marsiglia fino alla
Spesso di questi Baal sappiamo così Giordania.
poco che non è possibile precisare di piò Una diffusione simile difficilmente sa­
le loro caratteristiche. Dove però la si­ rebbe stata possibile se ovunque si fos­
tuazione è più favorevole appaiono sem­ sero considerati questi Baal come divi­
pre i tratti della divinità deila tempesta nità straniere. Dobbiamo piuttosto pen­
(dimostrabile per bll bq'h, bll fylb, bn sare che si trattasse di forme familiari di
krml, bn spnjf bll Imm), che* in quanto un’unica e ben deeerminata figura divi*
elargì tri ce di pioggia, presiede alla pro­ na. Si potrebbero paragonare le molte­
sperità della vegetazione (lo si vede per plici espressioni «locali» del culto di
bn bq'h, b'I bmnt bn krntrfè, b*l spn, Baal a quelle del culto cattolico di Ma­
b‘l sd, bn smm). Per questo* venne an­ rta: si poteva parlate del «Signore di
che sempre equiparata a Zeus e a Giove Sapàn* di Sidone* dì Ugarit»-, come lo si

25 C f r . s o p r a , - > 1.2 . ® C f r , p iù s o t t o , - » i n .
lù Cfr. sopm.
*447 0 .712 ) b d d {J.C, De Moor) (ì,7 * 3 ) 144»

fa dii «Nostra Signora tìi Parigi, <11 I^our- tavia> Baal appare in posizione più avan­
des, del nord», par intendendo sempre zata di queste divinità anteriori25, a tal
riferirsi soltanto a varianti di un’unica
Ir
punto che suo padre Dagan* che nella
figura. religione ugaritica non aveva più alcun
Dai testi di Ugarit 0 1 spn è di gran ruolo* spesso fu «dimenticato»-.
lunga il pìb noto di tatti i Baal. Sua se­ Il vero nome del Baal ugaritico era
de era il Ùebel el AqraK(1759 m), a cir­ Haddu ( = Hadad, Adad), ma esso fu
ca 40 km a nord di Ugarit. Dai Semiti la usato soltanto nei testi sacri. Proprio
montagna fu chiamata Sapànu (più tar­ con questo nome, già in epoca babilo­
di —> Sàpon)t dai non semiti Hazi (piò nese antica* era stato posto in relazio­
tardi Kasios). Santuari di bH spn furo­ ne filiale a D agan30. Non è quindi una
no fondati in tutta l ’area del Mediterra­ peculiarità di Ugatit il fatto che Baal-
neo; tra gli altri, già sotto la x v m dina­ Had sia spesso indicato come bn dgn.
stia egiziana, nel porto Prw-nfr di Mem- Secondo Ugaritica v* in* 7,15 questo
fis. Dagan era Ìl dio di Tuttul nella M-eso-
Posto com'era bene in vista* Stipami potsmia settentrionale, cosa che è con­
era da sempre un ideale punto dì riferi­ fermata dai testi di Mari e Terqa. È pro­
mento per i marinai. Il nome potrebbe babile che Baal-Had sia passato solo re­
significare appunto «vedetta». Ciò spie­ lativamente tardi da là all’antico pan­
ga la straordinaria popolarità di bH spn theon amorreo di Ugarit, Teologicamen­
nelle cittì portuali. Fu tuttavia venera­ te ciò fu spiegato con l'idea di un matri­
to anche in G iordania28 e sicuramente monio tra lui ed Anat, la figlia di H I31.
non è troppo arrischiato pensare che ci La tardiva accezione di Baal nei pan­
sia stato un tempo in cui l ’intero Ca­ theon ugaritico si rispecchia forse nel­
naan si riferisse spiritualmente proprio la particolare tensione più volte avver­
a questo montel per cui sàpàn in Pale­ tibile tra Baal e la famiglia di E l. E]
stina potè avere lo stesso significato di appoggia suo figlio Jam nel complotto
‘nord', A Ugarit bll spn era il Beai sem­ contro Baal (C T A r [ v i A B ]; iv ; 2 [in
plicemente, e senza dubbio il dio nazio­ A B ]: i n 32) e non offre a Baal alcuna
nale. La lista «canonica» degli dei di possibilità di difendersi quando i mes­
Ugarit lo cita comunque solo al quarto saggeri di Jam esigono che venga loro
posto* dopo ìUbj il dio degli antenati, consegnato (C T A 2 [ in A B ]: i). Solo
3 l, padre degli dei e capo del pantheon con grandissima fatica Baal riesce a ot­
e dgnt padre di Baal. In altre liste, tut­ tenere l'assenso di E l per costruire un

58 E ìssfe lu t* Baal Zapbon, 9 s. 11 - * D e Mooa = AO AT it ì.m ,


® D k M oor: UF a (1970) £17 ss,
30 Dossin, C E K A 3,129. 32 Cfr. A O A T ifijiTtìss,
M 45J<i,7i 3> M à (J.C, De Moot) (1,714) 14.50

p a la lo (CTA 3 [v A B ]: E-F; 4 [ li miele (C T A 6 [1 A B ] : n i), simboli del­


A B ] : i'V), Quando Baal muore adopera l'abbondanza. Ma: se egli oppone un ri^
di Mot, un altro figlio prediletto di El fiuto e il terreno arido non può essere
(CTA * [1* A B ]: vi), E l in realtà si arato (CTA 6 [1 A B ]: iv 25-29) o le
rattrista, ma non interviene; sua moglie piante si seccano (C T A 19 [1 D ]: 1 18,
e i suoi figli sì rallegrano per la morte 30 s., 61 ss., cfr, 12 [B H ]: 11 44), allo­
di Baal (CTA 6 {1 A B ]: 1 39-41). In ra è la desolazione (CTA 19 [ ID ]: 1 34
molti casi Baal sconfigge i figli di E l e ss,). Nessuna meraviglia chc nascesse un
Atirat {CTA 2 [ n i A B ] : iv ; 6 [1 AB] : mito per spiegare il cambiamento delle
v r , v i *6 ss., cfr. 4 [ n A B ]: 1124-26). stagioniw. Baal è anche un dio guerrie­
In un altro mito {CTA 12 [B H ]) è an­ ro, «il più potente degli eroi»
cora El a creare i mostri chc feriscono qrdm). Combatte i mostri come Un
mortalmente Baal. Anche Anat e ‘Attart (C T A 5 [1* A B ]; 11-3 , cÉr. il Leviatan
potevano talvolta agire coatto i suoi in­ di h . 27,1), tnn (Tuntianu = Tonnin,
teressi (CTA 2 [ n i A B ]: 40, rv 28 e VBXJ n i, V#. 1) e 'klm (CTA 12 [B H ]),
nella leggenda di Aqhat). vìnce pericolosi avversari come Jam
A Ugarit bH spn è principalmente il (C T A 2 [ n i A B ]: iv; 4 [11 A B ]: v ii

dio della tempesta. Regna sulle nubi, sui 2-3) e Mót (C T A 6 [1 A B ]: vi 1 6 ss,)
venti, sul tuono, sul lampo, sulla piog­ e abbatte molte città {CTA 4 [11 A B ]:
gia, sulla rugiada e sulla neve. Poiché in v ii 6 ss,}. Spesso lo aiuta nella lotta la
queste zone scmiaridc tutta la vita di" sua amata Anat, ugualmente potente (ad
* *Zi-1
pendeva da una sufficiente quantità di es., C T A 3 [v A B ]: D 34 ss,; io [iv
precipitazioni, Baal risulta essere l'on n i­ A B ]: n 23-2^)
potente’ (*/*/»), il ‘ sublime* ( 7/), l ’a l ­ Come succede spesso nella storia del­
tezza, signore della terra’ {zbl b'I Vj), il ie religioni, l ’aspetto bellicoso era colle­
re al di sopra del quale nessun altro può gato con quello sessuale. Taluni testi di
stare (CTA 3 [v A B ]: £ 4 1 ; 4 [ il A B ]: Ugarit si occupano delle vicende amoro­
tv 44, v i i 49 s,), colui che fa crescere se della coppia Baal-Anat36. Tuttavia
ogni essere vivente (C T A 4 [ l i A B ] : v ii non è Baal che manda i figli agii uomini,
50 ^2)* Quando la sua dolce pioggia ri­ bensì El «il padre degli uomini» (’b
stora campi e seminagioni, i contadini sia pure per intercessione di Baal
sollevano la testa (CTÀ 36 [ l i K B (C T A 15 [ m K]> il; 17 [ l l D ] : l).
n i ’13)* Se si annuncia il suo ritorno sul­ Sebbene Baal a Ugarit sia raffigura­
la terra, si sognano torrenti d i olio e di to fondamentalmente in forma antro-

13 C&. sotto, nr.2, ÌS Cfr. K a p r u i u » , T£/e Violetti Goddess (Oslo


1969) 48 ss,
34 Cfr, sotto, -* 11.3. 36 V, sotto, 112.
1451 (i,7 T4) ba'al (j,C . De Moor) (1,714) 14.52

pomorfìca, qualche volta ha pure i trat­ co di Baal, quindi, non si può collocare
ti di un bovino (CTÀ ^ [1* A B ] \ v 18 più di una dea, eventualmente in due
ss.; cfr* C T À i o - i i [ iv A B ]: PRU v, persone. Affermazioni in contrario non
124}. Da ciò non si può concludere che reggonom.
la-gente di Ugarit approvasse la bestia­ È certo che Anat (btlt), Tinnit (vir­
lità 311 ma solo che Baal, in quanto po­ go cadesti*) e Atargatis {virgo) furo­
tente dio della fecondità, poteva assu­ no considerate divinità vergini. Proba­
mere la forma di un toro. Egli però non bilmente con questo non si voleva di­
viene mai chiamato espressamente «to­ re che fossero virgìnes intactae, ma so­
ro», e questo perché non è riuscito a lo che non generavano un figlio divino41
soppiantare pienamente il vecchio dio- (UF 1, 19Ó9, 182,224) e questo perché
toro El nel suo ruolo di procreatore erano ritenute ermafrodite tó.
(bnj bravi**> cfr* UF 2 (1970) 313 e Difficili da spiegare sono le seguenti
C T A 23 [SS]). Sulla mitoiogia e il cuito denominazioni della partner di Baal:
di b't spn cfr, anche —> 11 3.4. Fugati fico *|ff| hn b‘l, il £en. ($trt ìm
b*lt fen. smi bH, pun. tnt pn bH. In sé
2. La compagna di Baal sfpil {'immagine') e pn (Volto") sono pe­
rò chiare. II nome (ìm) di una divinità
Poiché Anat, nel periodo tardivo di
va di frequente inteso come la sua realtà
Ugarit, venne sempre più equiparata ad 1_-i%\
esteriormente visibile, la sua ‘apparen­
Astarte o perfino entrambe le dee dell'a*
za’ (—^ sm). Forse, quindi, smi, pn e Im
doppia39, non fa meraviglia che altrove
si possono intendere nel senso di alter
Astarte o perfino entrambe ìe dee dell’a­
e g o «dolce metà» (cfr. kngdw in Gen.
more compaiano contemporaneamente
2,18,20)43.
come compagne di Baal, Più tardi esse
vennero unificate nell’unica figura di A-
3. Mitologia
targatis oppure sostituite da altre dee
della fecondità, quali Tinmt, Ba'alat, Possediamo miti di Baal sokmente
Beiti, Afrodite, Venere, ma talvolta an­ nella tradizione ugaritica, ittita e egizia­
che da una figura più materna come A- na, Se però alla base dei Baal locali, le
shera 'b h ), Era o Giunone. A l fìan- cui forme di manifestazione possono es-

]
37 Cfr. A O A T 16,188, n, 17. 42 Gfr,, per Anat/AstartCj UF M 7 i , A O A T
34 Cfr. UF 2 ( 1 9 7 0 ) 3*3 « CTA 23 [ssli sulla 16,132,193; per Tinnit, cfr. —» Aibutcht, Yak-
mitologìa e il culto di b'I ?prt, cfr. anche ir, web and thè Goda of Cattaan%i i ì
34.
w G e s e i6 t s ,; D e M o o r : UF 2,228. Aì Ahre opinioni in W, HeRRMANN: M IO 15
** A O A T 16,8 j s. ^969) 22 s.; c£r. però anche D olgek, Antìke
41 UF 1 (1969) 182.234, und Cbmtentum, 1,93.
b d d {JtC. De Moor) {1,716} .1434

sersi differenziate a seconda dei luoghi, vita del contadino e del pescatore, delie
c'è stata un’unica idea di Dio ci si può feste e dei riti più importanti e natural­
aspettare che tra i seguaci di Baal circo­ mente dell'origine del centro di culto.
lassero delle varianti locali di questi rac­ Probabilmente il racconto veniva recita­
conti mitologici, ma non una mitologia to in autunno, durante ìa festa autunna­
completamente diversa 45. le per l ’anno n uovo48,
La serie mitologica più ampia prove­ In un altro mito, purtroppo frammen­
niente da Ugarit consta di sei tavole de­ tario (C T A 10 [ iv A B ]) si racconta di
scritte da un certo lìim ilku (C T A 1 -6 Anat che cerca Baal, mentre caccia buoi
[v i AB, n i AB, v AB, 11 AB, 1* AB, 1 selvatici nella zona del lago dì Hule. Sog­
A B ]). Frammenti alquanto diversi del­ giogato dalla sua bellezza, Baal ìe pro­
lo stesso mito, ma di altra mano, sono mette una meravigliosa estasi d ’amore.
C T A 7 e 8, Ugaritica v C rii nr. 3-4, Cir­ Ma poiché Anat non può partorire49 lo
ca ì’ordine di successione delle tavole fa entrare in una vacca selvatica che, do­
C T A 4-6 c'è accordo quasi unanime, po l ’unione sessuale tra la coppia, parto­
mentre su quello dei frammenti C T A risce a Baal un toro. Altri frammenti
1-3 c sui loro rapporti le opinioni di­ deilo stesso tipo sono C T A 1 1 } RS 22,
vergono. Secondo una recente teoria 225 e ìorse PRU v nr. 124. Racconti si­
le tavole vanno lette nell'ordine 3-3>2-4~ mili su Baal e Anat erano noti in Egit-
y ó . 11 mito, allora, racconterebbe in suc­
cessione cronologica come attraverso le Secondo C T A 12 t B H ] , Ei rende gra­
esperienze e le opere di Baal nel tempo vide, per loro d e s id e r i due schiave de­
primordiale fu fissato definitivamente il gli dei che in seguito danno alla luce, nel
corso del normale anno climatico, agra­ deserto, mostri simili a tori selvatici.
rio e cultuale degli Ugarit! 41. Di conse­ Baal li caccia, ma viene ferito e resta a
guenza qui si trovano gli archetipi mito­ letto con la febbre a Morat «sette, anzi
logici delle stagioni {simboleggiati nella otto» anni, Probabilmente durante la
successione regale Baal-Jam-Baal-Mòt/ sua assenza la terra si secca, fino a chc
'Attar-Baal), dei momenti salienti della i suoi parenti finalmente lo trovano51.

w Cfr. sopra, ili. 49 Cfr. sopra, d& n,2.


45 Cfr. —►A O A T 16,pz ss. 50 -> STÀBjaMANN> 131 SS.
51 Per frammenti di altri miri sii Baal, prove­
¥ D e M oor, AOAT 16 .
nienti da Ugarit, cfr. A O À T 16,63. Un
47 Per altre opinioni, cfr. —> A O A T 16,9 ssH frammento in lingua ittita da Bogazkoy (AN
48 V, piti sotto; per un'altra versione, assai la­ ETJ ^19) contiene un mito cananaico, secondo
cunosa, dell'episodio di Jamt proveniente dal­ il quale Ashera cercò di sedurre il dio della
l’Egitto, cfr. - * Sta &blmanNj 127 ss. tempesta.
b d d (J.C De Moor) ([,717} 1456

4 ,11 culto te divinità a bere insieme con Baal-Had.


Per una descrizione del culto di Baal Questo spiega come secondo altri testi
è ancora Ugarit a fornire la maggior par­ ugaritici, in questa circostanza una gran
te dei materiale. Finora vi si possono ri­ quantità di vino venisse distribuita per
conoscete più o meno quattro grandi fe­ gli dei: Gì si ricordava molto anche degli
ste in onore di Baal, La più importante uomini e perfino dei morti. Vino, pane e
era ia festa per l'anno nuovo in autun­ carne per i pasti sacri si prendevano dai
n o 51. Veniva celebrata durante i primi tributi ammali. Durante il pasto ci si in­
sette giorni del mese rJs }n («il primo del ghirlandava e si cantava, si suonava e si
vino», settembre-ottobre). Il te organiz­ ballava davanti a BaaK Durante la festa
zava pasti sacrificali in onore di Baal, ad di Capodanno era possibile (ma la cosa
Ugarit e sul monte Sapàn. Probabilmen­ non è sicura) che venissero effettuati an­
te si celebrava il ritorno di Baal daìTol- che i seguenti riti: lettura del grande
tretomba e la sua intronizzazione sul Sa­ mito di Baal; nozze sacre tra El, Atirat
pàn. A l tempo stesso* veniva celebrata e Rhmj (forse Anat) rappresentati nel
la festa della vendemmia, durante la qua­ culto presumibilmente dal re> dalla re­
le si beveva il vino nuovo in gran quan­ gina e da una sacerdotessa; inizio ufficia­
tità. 11 primo giorno il re sacrificava sul le della lavorazione delia porpora; ritua­
tetto del tempio dove erano state erette le battaglia di quattro giorni, dedicata
delle tende di frasche {cfr, ier. 52,29; ad Anat, con rito conclusivo della «ra­
Nehem. 8?i6 ) e lo stesso giorno veniva gazza della pioggia», probabilmente con­
ofierto ad Ei un grappolo d'uva. Secon­ dotto da una principessa.
do C T A 3 {v AB): A 9-17 Baal beveva È presumibile che anche altri cananei
il vino appena fatto da un bicchiere sa­ celebrassero la festa autunnale di capo­
cro, che nessuna donna poteva guardare, danno con Baal-Had56. In parte essa è
Probabilmente questo rituale degassag­ presente sicuramente anche nella festa
gio del vino si svogeva nei gruppi cultua­ israelitica della vendemmia o a quella
li di seguaci di Baal chiamati m nk 5Ì. dei tabernacoli {hg h ’sjp —> skh). Azi-
Analogamente a quanto accadeva nel tawadda la chiama zhh jtnmt «feste del
rituale assiro di Capodanno **, anche nel sacrificio annuale» ” , proprio come 1
rituale ugaritico55 venivano invitate moì- Sam. 1,2 1; 2 ,1 9 (cfr. il sacrificio annua-

52 Per un quadro generale, cfr, -> De Mgor, 54 KAK 214; cfr, Franksna, Tabuliti, 23 ss,
New Yem mtb Cancwtotes and hraelites. 55 Ugaritica v, m , nr, 2 vs.
Per Ugarit, cfr. O , E i s s f e l d t : Ugaritica v i ,
1 S 7 ss.; M i l l e r : AnOt 48,37 sa. Per Sidone, 56 Cfr, KAI 214,21 s.
cfr, KAI 60,1; per Marsiglia, K A I 69,16- per 57 K A I À m ij C iv 41 cfr. -» A O A T *6,
Paimira, H o f i lyms. 28 s, 5% n. 42,
14)7 (*>7 *7 ) bdd {ivi J. Mulder) (*>7:17)14*8

li, l'ubriachezza presunta di Anna) e x ni puniche, si accontentava di vittime a­


Sam. 20,6 (la festa dura più giorni, in­ nimali sostitutive61.
cominciando con ia nuova luna - come Secondo l'A tT ., come pure secondo
ad Ugarit). testimonianze dell’antichità e dei primi
Le altre tre feste di Baal sono ricono­ cristiani, nel culto di Baal e delle loro
scìbili solo da tratti assai vaghi. Esse so­ compagne devono aver avuto luogo dei
no; la festa della consacrazione del tem­ riti molto osceni. D i ciò ad Ugarit c'è
pio nel perìodo deH’equino2Ìo di prima­ ben poca traccia. Prescindendo dal ri­
vera, foiue inizio deiranno civile la tuale C T A 23 [S S ], dove si tratta del­
festa del lutto pet la morte di Baal* un le nozze sacre di E l, ci sono soltanto le
mese più tardi, presumibilmente con un mitologiche scene d ’amore tra Baal e A-
rito del primo covone accompagnato da nat ®. Ma certe scene dei miti nel culto
un sacrificio sul monte Sapàn e da una ugaritico venivano rappresentate in for­
processione di Anat-Astarte59; la festa ma simbolica, e qualcosa del genere si
della morte di Mot in giugno, probabil­ potrebbe supporre anche qui. È comun­
mente con un rito dell'ultimo covone®. que certo che - diversamente da Israele
Le altre fonti cananee oltre ad offrire no­ - le regine, le principesse e altre donne
tizie su numerose fondazioni di templi, (to h , «ragazze gentili») partecipavano
steìe e ofierte votive ricono poco circa attivamente al culto di Ugarit e ciò fa
i! culto di Baal. Azitawadda non sacrifi­ sospettare, ma non ptova, la prostituzio­
ca soltanto a Capodanno, ma anche nel ne sacra.
periodo dell'aratura e della mietitura J.C. D e M o o r
{KAI 26 A in 1 s., C iv 5). Anche i te­
III. BAAL NELL'ANTICO TESTAMENTO
sti sacrificali di Ugarit (enumerati in UF
2,188 s.), di Marsiglia (b*l spn K A I 69} i . Designazioni e forme
e di Cartagine (bH htnm K A I 74-75; N ell’A.Tr, bll ricorre 76 volte come
C IS 1 r 68-170. 39ió .3917) danno qual­ nome di divinità: 58 volte al singoiate
che notìzia sui tipi di sacrificio, sulla ma­ - sempre con Particolo - e 18 al plura­
teria sacrificale e circa i tributi da paga­ le* Per lungo tempo si è pensato che Baal
re ai sacerdoti. Non si conoscono ad U- con l'articolo fosse solo appellativo dei
garit sacrifici umani a Baal. Scrittori gre­ diversi numina locali ii cui vero nome
ci e latini ne parlano, ma a proposito di sarebbe diversamente sconosciuto. Le
U l hmn dhe tuttavia, secondo le iscrizio­ scoperte di Ras Sharnra e di altri luo-

“ —> A O A T 16,61 s. 155. KAI ii 765,; —> G ese 1745,; T ejxtdojl:


55 -> A O A T 16,195 s. zoo s, Syria 46 (1969) 321.
60 -> A O A T i6 F2i2ss. & Cfr, sopra,
*4Ì 9 (*# **) ^W (M .J.M ulder) (1,7x8) t460

gh i43 hanno tuttavia mostrato che Baal ad es,, lbà 't-hb'ljm, «servo dei Baal»,
può essere nome proprio di una deter­ (Iud. 2ti t ; 3,7; 10,6; 1 Sam. 12,10),
minata divinità. La determinazione dì blk ’brj hb'ljtn, «andar dietro ai Baal (.r
Baal attraverso TarticoLo appartiene alla 18,18; Ier, 2,23), Anche altre vol­
categoria degli appella tiri e degli agget­ te fili scrittori veterotestamentari non
tivi che, riferiti a determinati individui, professano alcun riguardo a Baal. In Ur,
possono essere considerati come nomi 11,13 (c*r* 3>24; Hos. % io )t b*l viene
propriM. sostituito da b$t} «infamia» come an­
È dubbio se il plurale hbHjm (lud. 2, che in alcuni nomi di persona nel libro
11; 3,7; 8,335 IP16.10; iSam , 7,4; 12, di Samuele, originariamente costruiti
10; 1 18,18; lev, 2,23; 9>i3; Hos. con b'I. A d es., (r Chron, 8,33; 9,
2,15*1 1 1,2; 2 Cbron, 17,3; 24,7; 28, 39) = ìp b s t ( jjSam. 2,8.10.12,15; 3jS,
2; 33,3; 34,4) *“ talvolta presente anche 14 s.; 4,5.8,12); jrb 'K lu d ", 6,32; 7 ,1; 8,
nelTuso profano 45 — possa essere consi­ 29.35; 9,1 ss,; 1 Sam, 12 ,11) =; jrbst
derato «plurale di riguardo» (2 Sam. 11,2 1}; mrj{b)b'l (r Chron, 8,
In realtà, b 'I e b'ijm vengono di fre­ 34; 9,40) = mpjbH (2 Sam, 4,4; 9,6
quente usati in alternanza (cfr, lud. ss.; 16,1.4; 19,253.31; 21,7 8.)&>.
2,1 1 con 2,13; lud. 2,13 con 10,6; 1 In linea di massima va qui sottolinea­
Sam, 7,4 e 12,10; lud. 8,333 con 8,33!}; to che gli scrittori veterotestamentari 0-
18,18 con 18,19 ss.; Hos. 2,10. stentano un disinteresse di principio
ì8 con 2,15,19; 2 Cbron, 23,17 con 24, per gli idoli (cfr. ad es, Ier. i o ,i ss., op­
7; 2 Reg. 21,3 con 2Chron. 33,3), ma pure Is. 44>6 s„). Inoltre, occorre tener
‘gli amanti" di Hos. 2 e ‘gli stranieri' di conto di una interpretatìo israelitica70.
1 .

Jer. 2,25 (cfr, 2,23) mostrano chiara­ Non era intenzione degli scrittori bibli­
mente che con bblljm si intendevano più ci istruire a fondo 1 loro lettori sull’es­
figure, sebbene non si avvertisse bene senza o sui particolari della religione ca­
che qaeste figure equivalevano pih o me­ nanea, ma tendevano a parlare di Baal
no d i "unico Baal*7. Che non si tratti di e del suo culto in senso peggiorativo. Ne
plur, di riguardo lo suggerisce anche ti è esempio non solo la trasformazione dì
fatto che spesso ricorre in determinate b'I in bstf ma anche lo sviluppo del mo­
formule deuteronomiche di rimprovero, do di designare Baal Peor nell’A.T.: dal-

63 Cfr, sopra. 67 Cfr. sopra, -» 11,1.


** BftOCKEr-MÀNNj Syal. S a ic e . 60 Certo noft ndi’ostracon di Lakish, KAI 196,
6, come propone Michaud, Sur la picrre et
^ Cfr. sopra, —» 1.1. Vàrgile (NcudiStd/Paris 1958), ioi.
60 Come ad Ugarit: cfr. sopra, -> i.aj dr. 69 Cfr. Mulotr; VT 18 (1968) n j s .
GKa $124 i. M im m i NedThT 24 £1969) 414.
1461 ( 1,7 * 9 ) b d d (M J, Militici) (r,7i^> 1462

lo stesso Baal Peor (N«w. 251,3; come Osea {2,18 s.) e Geremia {11,13),
4,3; H oi. 9,10; P j . 106,28), a Peor Al singolare Baal ricorre notevolmen'
(Num. 231,18; 31,16; Ios. 22,17)* a te più spesso che al plurale (JW, 2,13;
{Hos, 9,10) e a **hb {Hos. 9,10; cfr, 6,25ss.; 1 Reg, 16,31 s.; i8 ,i9 s s ,; 19,
$qws, «abominazione#, Hos. 9,ro), ove 18; 22,54; 2 Reg, 3,2; io ,i8 s s ,; i i , i 8 ;
emerge chiaramente il senso di orrore 17,16; 21,3; 23,4* 4 Ier. 2,8; 7,9; 11,
religioso degli scrittori7*. 13.17; 12,16; 19,5; 23,13.27; 32,29.
Da quanto è stato detto risulta che bi­ 35; Hos, 2 ,io ; 1:3,1; Soph. 1,4; 2
sogna distinguere bene tra le testimo­ Cbron. 23,17).
nianze più antiche e quelle più recenti. Da molti di questi passi risulta che
Racconti antichi possono essere stati in* hbll non può essere considerato un ap'
serìti in una redazione piò tardiva, ad es. pellativo dì diverse divinità cananee, ma
dtr,, come accade nel libro dei G iudici72, solo nome di una precisa divinità con
Pericopi parallele nei libri dei Re e delle cui Israele, da quando si stabilì in Ca­
Cronache mostrano parimenti delle dif­ naan fino a dopo l’esilio, è venuto a con­
ferenze: cfr., ad es., 2 Reg. 21,3 con 2 tatto 7\ I/A .T . non dice se dietro il no­
Cbron. 33,3 , 1 libri delle Cronache, inol­ me di Baal si celi un altro sconosciuto
tre, presentano deile informazioni di ti­ nome dì divinità, ad esempio H adad75.
po midrashìco che provengono dalla Conferma però l ’impressione dei testi u-
penna di scrittori tardivi. A d és., 2 garitici, cioè che si tratti dt Baal «per ec­
Chron. £7,3; 24,7 (cfr. 2 Reg, 12,8); 28, cellenza», la divinità della tempesta e
2 (cfr. 2 Reg. 16,3); 34,4 (cfrt 2 .Reg. della fertilità, sia pure in diverse espres­
23,55.). Del riguardo che sorge in epo­ sioni e sfumature locali.
ca recente a far uso del nome di Baal è Esempi di queste espressioni locali si
segno anche Tarìicolo femminile davan­ trovano nei nomi di Baal costruiti con e­
ti ad esso in diversi testi dei LXX (2 .R^. lementi di carattere geografico o d r itta
ar,3; Ier. 2,8; 12,6 ecc.) e nei Nuovo natura. Vanno considerate designazioni
Testamento {Rom. 11,4) ove si è sosti­ del dio anzitutto Baal Peor, Baal Berk
tuito il nome di Baal con aìc'xùviq 7\ e Baal Sebub. Baal Peor {Num. 25,3.5
Forse queste designazioni peggiorati­ [E ]; Deut. 4,3; Hos. 9,10; Ps. 106,28)
ve di Baal e queUe più tardive venne­ era venerato nei pressi del monte Peor,
ro incoraggiate dall’esempio di profeti in Moab, ad est del Mar Morto. Il suo

71 Cfr. MuLDEft, Bdat 113. 74 Di diverso parere, Y . Kauffm ann, The Re­
7* Cfr. sopra. ligion of Israel (Chicago iptìo) 1335$.
73 D tLi-MAnn, Mortatsb. d. k5n .-preuss. Akad.
d. “Wiss, (Berlin 1882) 601 ss.; M uldeb, 75 Cfr, sopra, - * ii-i; - * Dussàud: flHR m j,
B d d 174 s. ^ ss.
M 63 0 >7 5C)) bdd {MJ. MuJder) (1,720) -1 4 6 4

culto* secondo Num. 25, era caratterizza­ d io 1*. Baal Berit era dunque di sicuro
to da prostituzione sacra come pure dal anche una divinità della vegetazione e
consumare un pasto sacrificale in forza una manifestazione locale del Baal per
del quale aveva origine uno stretto rap­ eccellenza.
porto tra il dìo e I suoi adoratori (smd Baal Sebub viene chiamato il dio di
nìf.j Num. 23,3.5; Pi. 106,28, oppure una città filistea, Hkron (2 Reg. 1,2 s.6.
ntt ni)., Hos. 9,10), Questo Baal era a­ 1 6). L'unica funzione testimoniatoci di
dorato iti un santuario, come si ricava questa divinità è quella di consigliare e
da bjt p'wr {Deut. 3,29; 4,46; 34,6; Ios. di prestare aiuto in caso di malattia o di
13,20) II quale non è stato ancora lo­ feti mento. Probabilmente Baal Sebub
calizzato in modo sicuro 77t {«signore deile mosche») è una deforma­
Baal Berit (lud. 8,33; 9,4) c il dio di zione intenzionale di hU zbl o ibi h '182,
Sichem. In lud. 9,46 si parla di El Be­ Accanto a queste tre designazioni di
rit; ma è dubbio se si debba identificare Baal, il suo nome ricorre di frequente
questa divinità con Baal Berit o se si nei nomi geografici®5: Baal Gad, Baal
debba supporre che a Sichem esistessero Hamon, Baal Hazor, Baal Hermon, Baal
due divinità con due templin. Il signifi­ Meon, Baal Perazim, Baal Salisa, Baal
cato esatto del nome Baal Berit («Baal Thamar, Baal Zaphon Bamoth Baal,
dell'alleanza») non c chiaro abbastanza (Gur) B aal85 Kirjath Baal, Dal punto di
da farci capire la funzione di questo dio vista della storia delle religioni, con que­
a Sichem19 o da poter spiegare la sua im­ sti nomi di località si può dedurre mol­
portanza per la storia religiosa di Israe­ to poco; l'elenco sopta riportato mostra
le * . Si può ritenere certamente attendi­ però quanto fosse diffuso in Palestina il
bile quanto afferma Iud. 8*33, ossia che culto di BaaL
questo Baal sia un elio canaaneo, come ci
è confermato da lud. 9,27 dove si parla
2 .Compendio storico
di una festa di ringraziamento per la
vendemmia celebrata nel santuario del Secondo Num. 2^ tér già prima che I-

76 Per altre designazioni di questo BaaJ; cfr, 51 Cfr. sepia, - * 11.4,


sopra. 13 Q u e s t 'u lt i m a c o m b in a z io n e h n o ta d a U g a ­
77 N o th : ZAW 60 (1944) *9 ss.; HeMeé: r it , c fr . sop ra* - > i t , i ; p e r a ltr e o p in io n i, c fr ,
ZDPW 7^ (19^9) 160 ss., W o lff, BK xiv.n, “ » M u ld e f, Ba‘al 141 s s.; G a s t o n : ThZ 18
2*3 ss, ( 1 9 6 2 ) 247 s s .; F e n s h à m : Z A W 7 9 { 1 9 6 7 ) 361
7< Cfr, -» M ulder, B d d 136 s.j di diverso s s ., e dbh.
parere C lémentsi JSS t3 {1968) z6, n, 3. 83 Dettacilatamente in -> M x jli> e r , Bdd 14 4
79 Cfr. ^analisi critica di varie ipotesi in C le - ss.
m e n t s 11 ss. M Cfr. saebe C a z e lle s : R13 62 (1955) 332ss.
w Cfr. tuttavia N ielsf.N j Sbechem. ATradìtio* *s Cfr. Ltei^skt: RSO 44,8353,
Hìsloricd Investigation {Kopenhagen *1959), M Cfr. RÒSSJ.FÌK 94 ss, -
14 6 5 (1 ,7 2 1 ) b d d (M J. Muldcr) {1,721} 1466

sraeìe si stabilisse in Canaan, ci fu uno erigendogli un altare nella casa di Baal


scontro tra Jahvé e Baal. Sorprende pe­ che gli aveva costruito in Samaria. Se­
rò che i ’À .T . non parli mai di una lotta condo Flavio Giuseppe {Ant. 6,317) si
tra Jahvé ed Ei, il capo dei pantheon ca­ tratta del Baal della città di Tiro e, par­
naneo. Probabilmente d ò dipende dal tendo dalla descrizione del giudizio di
fatto che EI è stato identificato, princi­ Dio sul monte Carmelo* si è affermato
palmente nel libro deJia Genesi* con Jah­ che questo dio fosse Melqart. Ma in pri­
vé 17. Spesso si è paragonato l'attrito tra mo luogo non è certo se Melqart possa
El e Baal di cui parlano i testi ugaritici83 essere identificato con il Baal di T ir o 50
con quello tra Jahvé e Baal presente nel- e poi dal racconto di x Reg. 18 non si
l '& T ., traendone perfino la conclusione può dedurre che il Baal del Carmelo fos*
che Jahvé sia da identificare con E i 69, se la divinità della città di Tiro, Senza
Tuttavia molte questioni a questo ri­ dubbio certi tratti nella descrizione del­
guardo necessitano ancora di una spie­ la scena del Carmelo potrebbero corri­
gazione. spondere al rituale di M elqart91, ma po­
È all'epoca dei Giudici che si colloca sto pure che ci sia una ìnterpretatto grae-
una lotta tra Jahvé e Baal (Iud. 6*25 ss. ca di questo dio* manca ogni assimilazio­
[E )). Gedeone distrusse, di notte, un ne del Baal del Carmelo a Melqart-Era­
aitate di Baal e ìa —> 'b h che stava ac­ cle. Nel testo, jpoi* non vi è nulla che ri­
canto. Poi egli costruì un altare a Jah­ chiami un «rituale del fallimento» ft. In­
vé, suo Dio; dopo di che, suo padre do* fine* la valutazione teologica di x Reg.
vette proteggerlo dalla minaccia da par­ 21,25 s-j mostra che lo scrittore vetero­
te degli abitanti della città; «se Baal è testamentario considerava l ’agire di A ­
un D io, combatta per se stesso». cab una continuazione del culto «degli
Sotto gli Omridi ebbe luogo uno scon­ Amor riti che Jahvé aveva cacciato da­
tro più grave (j Reg, 18*16 ss.)* Questo vanti agli Israeliti». Voler ritenere il
racconto viene introdotto in 1 Reg, 16, Baal del Caemelo un corpo estraneo non
31 s. dalla notizia che il figli di Omri, è perciò corretto; si tratta piuttosto di
Ahab, si prese in moglie Gezabele >la fi­ una manifestazione locale del dio delk
glia del re di Sidone Ethbaal* e contem­ tempesta noto fin dal l'antichità9*.
poraneamente incominciò a servire Baal Gli avvenimenti de] Carmelo non

®
7 *J; -> E is s fe ld t * Kl. Scbr. ìir, 36 8 5 ».; 91 -¥ Db V au x: BMB 5 (1941) 7 ss-
WstnMAMN; FRLANT 94 (*96$), con biblica 92 G a l u n g , G e sch . u. A.T. ( 1 ^ 3 ) 10 9 , in c o n ­
grafia. tr a p p o s iz io n e a -*■ ni: V a u x .
9Ì Cfr. A l t , Kl. Scbr. ìi 135 ss.; G a llin o 105
88 Cfr, sopra, ine.
ss.; secondo E is s fe ld t (ZAW 57 (1939]
19 OlJDENBUttG 164 SS. 20 ss,): Baalsaiiied; rassegni! di Elitre opinio­
* sopra* i .ì . ni inRowLEY- B JK L 4 Ì (1960} 194.
T467 <3,72*) ^ W (M J.M u ld er) (*>7*3) 1468

segnarono affatto la fine del culto di simato continuamente la religione di


Baal, 1 .fog. 22,54 c 2 3 *2 riferisco­ Baal nel regno del nord* celata sotto for­
no dell'adorazione di Baal da parte dei fi­ ma di jahwistrto. La sua terminologia è
gli di Acab* mentre 2 Reg. io>i8 ss, de* spesso mutuata dal culto o dalia mitolo­
scrive lo sterminio dei seguaci di Baal gia di Baal e il suo matrimonio (Hos. 1
nel regno del nord da parte di Jehu, Nel e 3) non è solo immagine dell'amore di
frattempo però questo culto era rifiorì' Jahvé per ii suo popolo* ma simboleggia
to anche in Giuda, favorito da Atalia, anche la situazione del popolo che si era
moglie di Joram e figlia di Acab, 2 Reg, abbandonato al culto di Baaì.
11 >18 informa che il popolo del paese
Il comando dato ad Osea di prendersi
jjenetrq nel tempio di Baal in Gerusa­ «una prostituta e figli di prostituzione»
lemme, abbattè la sua immagine e ucci* (Hos. 1 a ) ha dato origine a diverse ipo­
se Ì suoi sacerdoti. Tra gli «orrori» com­ tesi, Si tratta di un campione di un ge~
nerico rito di fecondità, comune nel cul­
piuti da Manasse, elencati in 2 Reg.. 21,
to di Baal, descritto da Luciano (De Dea
t ss,, si dta anche l'erezione dì altari a Syra 6) e da Erodoto {H isi. 1*199;
Baal, L'attività di riforma di Giosia* in­ anche Deut, 23,38 s,; Prov. 7,13 ss. e
fine, doveva segnate la fine definitiva del soprattutto lud. 11*3453.: il «compian­
gere la verginità» 95}, di un comando ec­
culto di Baal in Giuda {2 Reg. 23,4 ss,; cezionale; mirante a sottolineare il com­
cfr. 2 Chron. 34,4). Eliminando tutti i pito particolare del profeta? Appoggian­
luoghi di culto periferici, dove i culti dosi ad altre affermazioni (ad es. Hos, 4*
13 ss,} Rost ha indicato come rito di ini­
stranieri erano sempre stati praticati,
ziazione la prassi di giovani donne che si
riuscì almeno a impedire una ricaduta offrivano in vendita agli stranieri e po­
ufficiale nel baalamismo. tevano cosi essere chiamate «donne di
prostituzione»96, Ma tale prassi genera­
La comparsa dei profeti ha favorito
lizzata in Israele non esisteva57.
non poco questo movimento di riforma.
Geremia vi ebbe un influsso diretto, ma Come Geremia e Sofonia, anche altri
anche la precedente attività di Osea nel profeti hanno criticato il culto di Baal
regno del nord deve aver influito sul ten­ senza citarne esplicitamente il nome, E-
tativo di restauratone nel periodo di zechieìe biasima con dure parole la in­
Giosia. Il pericolo di un sincretismo tra fedeltà di Gerusalemme (cfr. Ezecb. 16 1
la religione cananea della vegetazione e 23* ecc,), ma non fa mai il nome di Baal*
quella di Jahvé non era allora puramen^ nemmeno quando parla dei culto idola­
te immaginarioM. Osea* sebbene usi ii trico di Gerusalemme (di certo Tammuz*
termine b*l solo poche volte, aveva bìa- Ezecb. 8*14). Dopo l'esilio «i nomi dei

* Cfr. anche, G,W . Ahlsxróm» Aspects 0/ w Rost, Fcstschf. Benthoìet 451 ss.
Syncretìsm in Israelita Religion (Lund 1963).
Cfr, inoltre W olff , BK XJV 1*13 ss., 107 ss. 91 Ruuolph: ZAW 75 65 ss.
1469 (1,723) ba'al (M J . Mulder) (1,724) 1470

Baal erano lontani dalla bocca di Israe­ 6,26), oppure si trovava su una —►bmh
le» (Hoj* 2,19). Resta però dubbio se li {Ier. 19,5; 32,35; cfr. Num> 22,41; los.
culto di Baal fosse scomparso del tutto, 13,17). In altri casi si brucia l'incenso a
tanto più se in Dan, 9,27; 1 1,31 e 12 ,11 Baaì sui tetri (Ier. 32,29)102. Da certi no­
si potessero vedere delle allusione a un mi geografici si può dedurre un culto di
oggetto di culto eretto nel tempio di G e­ Baal presso o su monti,
rusalemme per Baalsamém9*. Secondo l'A .T ,, Baal aveva molti ado­
ratori già all'epoca dei Giudici (Iud. 6 ,
3, Quadro getterah 25 ss.; 8,33; 9,4, ecc.), ed anche in se­
Se ora consideriamo il quadro gene­ guito, come sottolinea la impressionan­
rale delìe indicazioni dirette relative al te constatazione che solo 7000 persone
dio Baal, così come l'A .T , ce lo presen­ non avevano piegato Je ginocchia davan­
ta, emerge anzitutto che in nessun luo­ ti a Baal (r Reg. 19,1 S). lì personale ad­
go si parla di un pantheon di Baal. Certa­ detto al culto era formato da sacerdoti
mente in stretto rapporto con questo dio {aRtfg. 10,19; 11,18 ; cfr. bkmrjm in
sono le dee *-» *$rh (lud. 3,7; 1 Reg. 18, Soph. 1,4) e/o profeti {1 Reg. 18,19 ss.;
19; cfr, 1 Reg. 16,33; 2 Regt 33,4) e 2 Reg. 10,19) i <^uali sacrificavano, ese­
‘h r t (Iud. 2,13; 10,16; 1 Sam. 7,3*.; guivano danae cultuali (dir, Baal Mar-
12,10) " , anche talvolta hb'ljm wb*strivi kod, RAG 1 1077 s,) e cadevano in esta­
sembrano voler dire più che altro «dei e si (cfr. i profeti di Mari e il racconto di
dee», come ilàni u iharàti in accadico1M>. Wen-Amon 105) e inoltre «profetavano»
Una volta vengono attribuiti a Baal, al (Ier. 2,8; 23,13). Infine, anche il re po­
posto di Moìoch, sacrifici di bambini teva sacrificare a Baal (2 Reg. 10,25),
(Ier. 19,5) 1<n.P er quanto riguarda il cul­ Oltre ad altari, facevano parte del cul­
to si ha notizia chc a B a al ven ivan o to di Baal anche le —> msbwt (2 Reg. 3,
eretti degli altari (a Ofra, Iud. 6,25 ss.; 2; 10,26 s.) come pure delle immagini
sul Carmelo, z Reg, 18,26; a Samaria, {2 Reg. 11,18 ; Hos. 11,2; 13,2 ; cfr. i
1 Reg. 16,32; a Gerusalemme, 2 Reg. vitelli d'oro, Ex. 32,1 ss.; 1 Reg, 12,28
11,18) come pure dei templi (Sichem, ss.; il toro, simbolo di Baaì)1<M
. Accan­
Iud. 9,4; Samaria, / Reg, 16,32; 2 Reg. to all'altare stava una ’ìrb (JW, 6,25;
io ,2 i ss.; Gerusalemme, 2 jReg. 11,18). cfr. 1 Reg. 16,32 2 R e g ,i ? tx6: 2
Talvolta il luogo di culto era fisso (lud. Cbron. 33,3). Sopra l'altare potevano

w Cosi E i s s p e i ù t : Z A W ^ 7 {1:939} *4- !tp Cfir. sopra, —►11,4.


w V. sapra, a.2.
B A N F T 25 ss.
iCo C aquót: Syriti 35 (195SÌ 57.
101 Cfr, sopra, -> 114 e -> M u l b e r , Ba'al 75 Cfr. sopra, -► iiri e anche N o ih , BK ix
53, 1,283 ss-
i 47i {[>7M ) ba*al (M J. Mukler) ( h ? * 5) * 47 ^

esserci d egli —» bmnjm, altari per l ’in* 1 8 ,2 4 ss,; JJoj. 2 ,1 9 ) ; ven ivan o

cen so (2 C h ron . 34 ,4 ) che ci si im m agina o ffe rti sacrifici cru enti ed incruenti (7

vo le n tieri co m e q u ei piccoli snelli altari Reg. 1 8 ,2 3 ; 2 Reg. 1 0 ,2 4 ; H o t. 1 1 , 2 ;


calcarei che sp esso sono ve n u ti alla luce anche 2 Reg, 2 3 ,5 ; Ier. 7 ,9 ; 1 1 , 1 3 . 1 7 ) :

negli scavi e con funzioni d ecorative agli tori ( I u d : &}z 5;-1 Reg. 1 8 , 2 3 s s , ) ; m a an_
an go li di un a ita te p iù g r a n d e J<J5. che b am b in i {Ier, i 9 35)> C ’erano pasti
Per indicare azioni cu ltu ali, l ’À . T . li­ sacrificali con i q u ali si instaurava uno

sa diversi term ini; —> *bdt 'se rvire' {Iud. stre tto rap porto tra B aal e i suoi fede*

2 ,ii.i3 ! 3 >7 i j * 6 , 3 1 ; 2 2 ,5 4 , ecc.); li {Num . 2 5 ,3 ss,; P j . 10 6 ,2 8 ; H os. 9,

—¥ bìtktoht ‘ p re sta rsi1 (1 R eg, 1 6 ,3 1 ; i o ) , A s s e m b le e fe stiv e sono attestate in

2 2 ,5 4 ); h*** 'inginocchiarsi* e / o —> Iud. 9 ,2 7 e 2 Reg. 1 0 ,1 9 $ .m . F o rse du­

m q t 'b aciare’ (u n ’im m agine o una msbb\ rante ìl c u lto si indossavano ve stiti par­

x R eg , 1 9 ,1 8 ; H o * . 1 3 ,2 ). ticolari (2 Reg. 10 ,2 2 ) o sì p ortavan o al­

IJ v e rb o —> znh> "prostituirsi*, si tro­ tri o g g e tti d i va lo re {Hos. 2 ,x o ,ij) .

va di fre q u e n te nel co n testo im m ediato Secondo TA.T, Baal è primariamente


di descrizioni d e l culto di Baal {Iud. 8, un dio della fertilità, come risulta ad e­
33 e s o p ra ttu tto H o s. x ,2 ; 2 ,7 ; 3 ,3 ; 4,, sempio da 1 Reg. x&, H os 1 2, ecc, II do­
10 ss.; 5 ,3 ; 9 ,1 ; cfr. znw njm 1*2 ; 2,6; no più grande che Baal può fare è la
4 ,1 2 ; 5 ,4 e zrtwt 4 , 1 1 ; 6 ,1 0 ) e p otrebbe p i o g g i a e quanto è necessario per vi­
alludere alla p ro stitu zio n e sacra m . L 'A . vere (H os. 2), La sua sede sta sulle cime
T , non fornisce p ro va del fa tto ch e tra i dei m on ti1H>. Baal è inoltre divinità ce­
C an an ei ci siano state anche d elle ‘ nozze leste, poiché spesso viene nominato in­
sacre’ cu ltu ali iwf A Baal si brucia incen­ sieme con le schiere del cielo, col sole,
so {2 Reg. 2 3 ,5 ; 2 Cbron. 2 8 ,4 ; ter. 7 ,9 ; con la luna e con ìe figure zodiacali (2
1 1 > 13 ,17 ; cfr. H os. 2 ,1 5 ; 1 1 , 2 ; sui tei* R eg, 1 7 , 1 6 ; 2 1 ,3 ; À . Ife r O 2 *
U, ler, 3 2 ,2 9 ), g li si chiedono oracoli (2 29); perciò è dubbio che possa essere e­
.Rfg. 1,2 ss.}, su di lui si giu ta {Soph. 1, quiparato specificamente a BaalSamènLH.
4 ), il che p o te v a rassom igliare a una prò- Forse dalla scena dell'ordalia sul Carme-
fessione d i fed e {Ier. 1 2 ,1 6 ) * Si m en­ Io si può dedurre che la cerchia dei suoi
zionano processioni solenni {Hos. 2 ,1 5 ; adoratori era al corrente della scompar­
cfr. D eut, 4 ,3; Ier, 2 ,2 3 ; 9 ,1 3 ; - > htk sa del dìo durante Testate e ne attende­
*hrj hb'ljm ); si in vocava il nom e d i Baal va il ritorno in autunno112; queste indi-

105 G allino , R G G j 1254; con qualche riservo 509 Su r Reg. 18, cfr. -► ot. Moor, AOÀT ió ,
H a r a n : V T i o ( i 9 6 0 ) 1 1 8 ss. m
m Cfr. sopra, -> ni.a. 110 V. sopra,
tU7 Cfr. sopra, —* 11.4, 1,1 E i s s f e l d t ,
re® per ie feSte a Ugarit, cfr. sopra, ■-> n .4* 11? C fr sopra, n.r e 11.3; rtteg. 18,17; Colpf.,
1473 H ìM Ì) b d a l (M J. Mulder) (1,723) 1474

cazioni però non vanno sopravvalutate, P j , 29 e óS potrebbero in parte essere


dei canti di Baal trasferiti a Jahvé. Gli

4. Indicazioni indirette esempi possono moltiplicarsi facilmente.


Accanto a queste ci sono degli impre­
Accanto a lk indicazioni dirette sopra
stiti di carattere più ideologico-teologi-
citate ci sono anche quelle indirette e
co. Si dovrà, ad esempio* considerate il
proprio da queste ultime emerge quan*
regno di Jahvé, quanto a forma, eredità
to grande sia stato l'influsso della reli­
di Canaan l15, anche se esso, nella religio­
gione cananea. Ciò vale non solo per gii
ne israelitica ha un contenuto che ne fa
imprestiti letterari e ideologici dall'am­
una concezione sui generis,
bito cu ltu ale cananeo, che era molto su­
Resla qui necessariamente a vedersi
periore a quello nomadico degli immì’
lino a che punto queste linee vadano &
grati israeliti, ma anche riguardo a mol­
saminate nei dettagli. Spesso non è nep­
ti importanti dati teologici della comu­
pure esatto attribuire determinati tratti
nità israelitica. Tra gli imprestiti lette­
a Baal, a El o a un'altra divinità. In ge­
rari si possono, ad es., ricordare quei te­
nerale si può dire che Jahvé ha preso
sti in cui Jahvé è cantato con epiteti si’
molte caratteristiche daEl j ma che Baal
miìi a quelli di Baat nei poemi epici ca­
resistette a farsi integrare nella sfera di
nanei m. Come Baal nei testi ugaritici,
Jahvé nonostante la mutuazione di talu­
anche Jahvé cavalca sulle nubi (tkb *rpt,
ni particolari mi C i furono di fatto trat­
cfr. P j, 68,5 e ancora Pj. 104.3; T>eut.
ti che non si lasciarono identificare conv
33,26); anch’egli si manifesta attraverso
pletamente, ad es, il morire e il risorgere
Ìl temporale e l'uragano (Pj, 29; 18,14;
di Baal nel ciclo delie stagioni.
4 6 7 ; 77, i 9 i 9 7 A\ 104-7 ecc.). La coin*
cidenza dei termini rivela una chiara as­
Significato teologico*religioso
sunzione del ruolo di Baal, tainto più
quando vengono assunte intere rappre­ Da quanto è stato già detto risulta che
' I* : ' '
sentazioni mitologiche; come Baal com­ Il significato teologico del dio cananeo
batte il Ititi il btn brby btn (qltn e tnn m, della tempesta e della fecondità, del suo
anche Jahvé secondo Is. 27,1, combatte culto e della sua mitologia deve essere
il Leviatan {—> Iwjtn), ìl nhs b th, rib$ stato per lo jahvismo estremamente
*qltwn e Tanoin (cfr. Ps. 74,14; 104,26; grande. Con il differenziarsi, a secondo
inoltre lob j,,8; 40,25), Salmi quali il dei luoghi, del suo nome e della sua rea!-

AOAT 1,23 &s.j anche Hos, 6y1 ss, e, su ciò, 114 Cfr, sopra, n.r.
W olff , BK x iv 1,150. ■ -* Schmidt; d t , anche Màag = VTS 7
Jl3 Cfr. sopra, ->■ 11.1; inoltre, —> G ray, —► (x^tìo) 139 ss.; NedThT 21 (1966) 17É3.
H i l l m à n n , -> K a is e r , S ch m id t. !tfi Cfr. Maag: NedThT 2*,*80 ss.'
I 47 J5 (V * 6 ) ètfW(M.J.Mulder) {1,727) 1476

tà, egli è stato il dio cananeo «per eccel­ doli, per sottolineare contro di essi l’uni­
lenza» col quale sono venute a contatto tà di Jahvé. Perfino il termine b%, che
le tribù nomadiche di Israele che profes­ anticamente poteva essere usato anche
savano là fede in Jahvé, a partire dall’u­ pet Jahvé {b'ijb x Chron, 12 ,6 )lw, ave­
scita dairEgitto fino a dopo l'esilio (cfr, va assunto un timbro negativo tale che
ad es. Zach. 12 ,11). In Palestina, la non solo venne evitato, ma più tardi an­
cui tur a nomadica originaria dal deserto che sostituito da altri termini ***. Da
si scontrò con una cultura rurale già da Hos. 2,18 s, si può dedurre che nei cul­
lungo tempo stabilitasi nel paese. Senza to j ah viatico ispirato a Baal si trovasse
voler idealizzare il tempo del deserto per ovvio preferire l ’epiteto di Jahvé,
Israele, Ì profeti hanno però spesso vi- Poiché il cuito di Baal era regolato su­
1.
sto cori acutezza la diversità tra religio­ gli eventi ciclici della natura, di grande
ne del deserto e religione della cultura importanza per la popolazione rurale di
sedentaria 117 (cfr. ad es, Hos, 2 ,ió s.; Canaan, i relativi riti di fecondità appa­
Ezech- 20,10 ss.; lèr. 35) a cui si è col­ rivano osceni agli adoratori dì Jahvé
legato lo scontro tra Jahvé e Baal. Tut­ (prostituzione sacra) e i corrispettivi mi­
tavia, lé notevoli differenze tra adorato­ ti divinizzazioni della natura. Per que­
ri di Jahvé immigrati dal deserto e ado­ sto motivo questi usi della religione di
ratori di Baal sedentari ad economia 0- Baal furono condannati dai profeti e
gricola non hanno potuto impedire che qualsiasi partecipazione ad essi da parte
molti del primi ii assimilassero abbastan­ dei fedeli di Jahvé fu rigorosamente
za rapidamente alla popolazione residen­ proibita. Ad Elia e ai suoi colleghi fu fa­
te e assumessero parecchi dei loro usi e cile deridere Baal e i suoi seguaci poiché
costumi religiosi,1S. Ciò divenne motivo conoscevano la differenza, che spiega­
di una lotta tra Jahvé e Baal in cui da va tutto, tra Baal e Jahvé: secondo ia
parte di Israele si polemizzò su molti a­ concezione israelitica questi era signore
spetti della religione di Baal. La capaci­ unico su tutto il cosmo, sua creazione;
: t ,■ . 1

tà di assimilarsi e di apparire sotto nomi Baal invece era, anche secondo i suoi
diversi ha potuto suggerire l’idea di un fedeli, solo signore di una parte sol­
politeismo di Baal. Scrittori tardivi del- tanto, impegnato a conservarla. £ vero
l ’À X non hanno tralasciato di rafforza­ che ad Ugarit questi era detto l’«onni-
re questa idea parlando in tono dispre­ potente» e «il re sopra ài quale non ce
giativo di hbil}m) idoli o immagini di i­ ne può essere un altro» 131>ma si tratta-

117 Cfr. la descrizione del polo nomadico, con M* Cfr, la festa d e i Tabernacoli, -> sopra, T1.4,
carattere storico, a differenza di qucìlo semen­ Cfr. N o t h , IPN i z i .
tario-cananeo, caratteri naturistici, in 130 Cfr, sopra, m .r.
Maàg: NedThT 21, 165 ss. m Cfr. sopra, ii.r.
*477 ih?*?) £V( H. Ringgren) (1,7*7) M7ft

va di una pia esagerazione. Secondo ìa diSerenze tra annate buone e cattive so­
teologia di Ugarit il gran re E l stava al lo pensando che Baal fosse di quando in
di sopra del suo vassallo Baal m e que­ quando debole, ammalato o perfino mor­
sto fu umiliato e vinto da altri dei, co­ to. Questo era un presupposto essenzia­
me Jam e Mót, proprio perché essi ave­ le della loro religione, mentre al mono­
vano più potere di lui su altri settori del­ teismo jahvistico concezioni del genere
ii

la creazione, I Cananei potevano spie­ erano estranee,


garsi il cambiamento delle stagioni e le M .T. M u l d e r

” II >3 "i»3
b 'r , h fi a r a b i l i

So m m a r i o ; moabitico tfr&V, ‘altare* ’, forse anche


1.L e radicali, Carabo bagetra, «avere una sete inestin­
2. 'Bruciare'. guibile», wagajìra, «essere accaldato, a­
3* 'Portar via',
4 'Pascolare1, dirato»); ...
'Essere ir ragionevole’ . ■
. 1■
; ■■
b ) ‘ portar via', «brucare pascolando»
i , Le radicali {anche aramaico giudaico; cfr. ìl siriaco
b‘r} «cercare di sapere,, riuscire a far
1 termini che contengono le conso­
qualcosa», pdel> «rovistare, raccogliere,
nanti b*r, sia a livello etimologico sia per
spigolare, annientare»);
quanto attiene al significato, formano
i ■,1 ... I 1 1 I.
un quadro veramente intricato. Ci sono
c) «essere irragionevole», derivato da
almeno tre diverse radici;
b'jr, ‘animale’ (cfr, l ’arabo batara> ‘con­
a) ‘bruciare’ (cfi\ l ’aramaico giudaico cimare^ bdtry ‘cammello5; il sirìaco bè~
e cristiano-palestinese b 'r t 'bruciare1*l Ju- (irà,1 ‘ cammello’
. ■.
: il stidarabico
-, f } * 1
antico b'r,
*■
garitico b 'f forse ‘bruciare* (ma si veda ‘animale*, e particolarmente ‘cammello’ ;
tn seguito il fenicio ‘ bruciare* (?) nel l ’etiopico bé'éràj 'animale, bue’ ),
documento incerto CIS l 86 À 6), il I documenti ugaritici non sono chia-

1 ■■ 1■
H O r. A O A T i 6,I2S. minette dans te Deutéronome\ Bibl 44 (1963)
1-281 R.P, Merendino, Das deuteronomhcbt
b'r Geseix — BBB 31 (1969).
IXN, Freedm an, The Burnìng Bmh'. Bibl 50 1 W.L. R ee», F ,V .W innett : BASOR 172
( 1 9 6 9 ) 2 4 3 s,; J. L 'H o u r , Une légìslation crt- (1963) 1-9, .

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