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Il PATTO METROPOLITANO PER IL LAVORO E LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Il 13 gennaio 2021 è stato firmato il Patto metropolitano per il lavoro


e lo sviluppo sostenibile
tra 51 soggetti, con il coordinamento della Città metropolitana, tra cui Unioni dei
Comuni, Comune di Bologna, Camera di Commercio, associazioni imprenditoriali e
organizzazioni sindacali, Università e mondo della ricerca, sistema del Terzo settore,
Fondazioni bancarie, le due Diocesi, gli attori chiave del sistema educativo, sociale e
della sanità e il sistema delle società partecipate

Il percorsopartecipativo si è sviluppato
attraverso un lavoro congiunto a partire da
luglio 2020

3 incontri in plenario del tavolo di lavoro per condividere


finalità e strategie
3 incontri dei gruppi di lavoro sui 3 cluster di progetto
50 contributi scritti
Il nuovo Patto non è un nuovo strumento di
programmazione ma – avendo come riferimenti quelli Il nuovo Patto vuole
già in essere a partire dal Piano Strategico anche essere il
contributo della Città
Metropolitano – lavora su due livelli:
metropolitana al nuovo
 contribuisce a dare una risposta tempestiva alla
situazione contingente con azioni mirate
Patto regionale per
all’emergenza; il lavoro e il clima
 seleziona alcuni progetti strategici suddivisi in 3
cluster prioritari per lo sviluppo e la crescita
sostenibile:
1. Filiere produttive, qualità del lavoro,
formazione e competenze, giovani, donne
2. Una nuova sfida di sostenibilità il territorio si Sottoscritto il
rigenera e si muove 15 dicembre 2020
3. Benessere, inclusione e contrasto alla
fragilità
Le azioni per l’emergenza
 Innovare e rafforzare la prevenzione e il contrasto all’infiltrazione mafiosa e del crimine organizzato attraverso la definizione
di un protocollo per la legalità, in accordo con la Prefettura.
 Estendere il protocollo appalti del Comune di Bologna a tutte le stazioni appaltanti presenti nella città metropolitana e alle
società partecipate come importante strumento di qualificazione dell’economia del territorio e di promozione del lavoro.
 Rafforzare il Tavolo metropolitano di salvaguardia come luogo istituzionale di concertazione tra imprese e lavoratori per la
salvaguardia dell’occupazione e delle attività produttive. Il Tavolo dovrà inoltre garantire il monitoraggio della situazione
economica e di tenuta occupazionale, al fine di garantire una base conoscitiva aggiornata per possibili interventi preventivi
che possano sostenere l’occupazione e le Aziende e accompagnare i processi di trasformazione delle filiere.
 Consolidare l’azione di analisi dei bisogni e delle opportunità e di integrazione fra politiche attive del lavoro e politiche
socio-economiche avviata nel Tavolo metropolitano per l’inclusione socio-lavorativa della CTSSM di Bologna.
 Promuovere nel quadro delle strategie del Patto regionale, una disciplina degli ammortizzatori sociali che possa essere al
massimo inclusiva.
 potenziare l’azione di Insieme per il Lavoro, per l’inserimento lavorativo di persone espulse dal mondo del lavoro, i NEET
(giovani che non lavorano né studiano) e ulteriori target, anche come possibile modello da condividere in sede regionale.
 sviluppare azioni per rispondere ai bisogni immediati delle persone che, a causa della pandemia, hanno visto peggiorare
significativamente la loro condizione e si trovano ora in situazione di fragilità economica e sociale.
 Garantire, attraverso il Tavolo metropolitano sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, l’attività di monitoraggio della situazione
sanitaria, per attivare anche in via preventiva, interventi coordinati e efficaci nel caso di criticità e recrudescenze
epidemiche nei luoghi di lavoro.
 Per fronteggiare le difficoltà della ripresa dopo il lockdown si è deciso di avviare il Fondo metropolitano di comunità, pensato
per la gestione dell’emergenza, ma anche, nel medio-lungo periodo, come strumento strutturale del welfare di comunità.
I progetti I progetti I progetti
1.1 Filiere produttive: sostenibilità, competitività, innovazione 2.1 Programmi metropolitani di rigenerazione
1.1.a Ricerca e sviluppo per le filiere del packaging, automotive, 2.2 Rigenerazione e innovazione nell’Appennino 3.1 Innovazione della struttura del sistema
health bolognese: di welfare locale;
1.1.b Appennino Bolognese: scienza e ricerca, turismo e cultura 2.2.a Rigenerazione nelle Valli Reno e Setta
1.1.c Supporto alla digitalizzazione, alla transizione green e alla 2.2.b Rigenerazione nelle Valli Savena e Idice 3.2 Programmazione innovativa dei servizi
innovazione delle filiere Logistica e trasporti, ICC e turismo, 2.2.c Rigenerazione nella Valle del Santerno e ricomposizione delle filiere dei servizi;
Moda, Edilizia, Agroalimentare e agricoltura 2.3 Rigenerare i grandi poli produttivi e funzionali
recuperando qualità urbana e sostenibilità 3.3 Contrasto all’impoverimento e
1.2 Ecosistema attrattivo per i nuovi investimenti promozione dell’autonomia delle persone;
2.3.a Interporto
1.2.a Ecosistema attrattivo per le imprese insediate .
2.3.b Aeroporto
1.2.b Ecosistema attrattivo per le nuove imprese e i nuovi
insediamenti 2.4 Rigenerazione nella pianura bolognese 3.4 Mobilità inclusiva;
1.3 Competitività, piena occupazione e qualità del lavoro 2.5 Recupero degli ambiti estrattivi dismessi
1.4 Rete metropolitana per l’apprendimento permanente non risistemati, valorizzando i caratteri 3.5 Riprogrammazione del sistema
ambientali del contesto fluviale sanitario e potenziamento
1.5 Donne e lavoro, per la promozione delle politiche di dell’integrazione socio-sanitaria
parità e conciliazione nel mondo del lavoro 2.6 Recupero e valorizzazione del patrimonio
1.6 Orientamento e supporto al successo formativo per culturale e artistico
adolescenti e giovani 2.7 Rigenerare edifici e spazi pubblici e privati
1.7 Cultura tecnico-scientifica e nuove competenze nella per l’innovazione sociale
scuola secondaria per la sostenibilità sociale, economica e 2.8 Bologna cuore cicloturistico d’Italia
ambientale 2.9 Centri di Mobilità: ambiti prioritari di
1.8 Da Giovani a Talenti rigenerazione urbana
Gli strumenti La governance
Si è individuato il sistema di governance definito in sede PSM2.0 e
Fondo metropolitano di comunità rappresentativo degli Enti territoriali degli attori economici,
dell’associazionismo, del mondo del lavoro, dell’Università, della
Insieme per il lavoro
ricerca, della cultura, della formazione, del sociale e della sanità
Consiglio di Sviluppo
Fondo perequativo metropolitano Tavolo delle Società Partecipate
 l’Ufficio di Presidenza
Piani e programmi di rigenerazione Consiglieri delegati della Città metropolitana di Bologna
 Consiglio e Conferenza metropolitana

Le funzioni:
• monitorare lo stato di avanzamento delle azioni intraprese
sull’emergenza;
• monitorare lo stato di attuazione delle progettualità dei tre cluster;
• garantire il necessario collegamento con le azioni previste dal Patto
regionale per il lavoro e per il clima
• valutare integrazioni e modifiche per poter cogliere nuove
opportunità e dare risposte a nuovi bisogni al fine di allinearsi
all’evoluzione del contesto socio economico;
• promuovere nuove azioni e progettualità
Saranno operativi 3 gruppi di lavoro relativamente ai 3 cluster di
progetti

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