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LA MORALE
DAL BASSO ALL'ALTO

Così, abbiamo un bel montare sui trampoli, ma


anche sui trampoli bisogna camminare con le
nostre gambe. E anche sul più alto trono del
mondo non siamo seduti che sul nostro culo.
MICHEL DE MONTAIGNE1

Entrare nella sala 56 del Museo Nacional del Prado, a Ma-


drid, per la seconda volta nella mia vita fu come entrare in un
santuario. Dopo aver letto tanto su "El Bosco", e dopo avere
recentemente visitato lo Jheronimus Bosch Art Center nella
mia città con i vecchi amici, ero ancora piacevolmente sorpre-
so da quanto sembrava colorato e gaio il Giardino delle delizie
originale. Lo sfondo verde e blu, i frutti rossi, gli uccelli dai
colori brillanti e il gran numero di nudi di colore rosa pallido
(e pochi altri neri) creavano un'incantevole atmosfera di festa.
Tanto più dopo essere stato nella sala a fianco, dove si trovava
il Trionfo della morte, un fosco dipinto così scuro e opaco da
trasmettere quasi una sensazione di morte. Questo effetto era
stato ovviamente voluto dall'artista, visto che Brueghel era per-
fettamente capace di produrre colori vibranti.
La sala 56 è un locale alto, ben illuminato, in cui il Giardino
delle delizie è protetto da una recinzione per impedire al pub-
blico di avvicinarsi troppo. Guardando sopra le teste di un
gruppo di turisti, ispezionai i dettagli di questo capolavoro,
che racchiude un centinaio di dipinti in uno e che ha nel ne-

1. Montaigne, 1970, libro III, cap. 13, p. 1497.

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gozio dei souvenir d'arte del museo la sua T-shirt, i suoi calen- A un'osservazione più attenta, vediamo che intorno al carro
dari, le sue agende e i suoi tappetini per mouse. Pensavo alle ci sono persone che stanno lottando. Nel medio-neerlandese,
sensazioni che aveva dovuto provare il famoso neuroscienziato hoy (in inglese hay, fieno) significava vanità, nulla, vuoto. 2 Il
Antonio Damasio nel fare una sorta di pellegrinaggio in senso dipinto mostra persone che si stanno scannando per un po'
geografico inverso per il suo libro Alla ricerca di Spinoza. Egli di fieno, brandendo coltelli e colpendosi reciprocamente con
stava andando in Olanda per vedere le case in cui aveva abita- pugni, mentre altri vengono schiacciati dalle ruote del carro. Il
to all' Aja e a Rijnsburg il filosofo razionalista olandese precur- clero partecipa alla lotta e un monaco corpulento aspetta che
sore dell'illuminismo. delle monache riempiano di fieno il suo sacco. Il papa e i no-
Damasio voleva apprendere qualcosa di più su Spinoza, che bili che lo accompagnano seguono il carro a cavallo con tutta
era nato in Olanda, a Amsterdam, da genitori ebrei portoghesi. la loro dignità intatta per mostrare che i ricchi non hanno bi-
Questi erano fuggiti dal Portogallo per sottrarsi all'Inquisizio- sogno di mescolarsi con i poveri per ottenere ciò che vogliono.
ne ed evitare la conversione forzata al cristianesimo. Damasio Il carro passa attraendo tutti come un pifferaio magico verso il
era nato in Portogallo e sentiva quindi un particolare legame pannello di destra, dove li attende l'inferno. Il trittico non po-
con Spinoza, che contrapponeva a Kant, poiché mentre Kant teva ovviamente essere ben accetto alle chiese che predicava-
voleva combattere i pericoli della passione con la ragione, Spi- no il "vangelo della prosperità", le quali promettevano gratifi-
noza vedeva nella passione il motore del proprio pensiero. Da- cazioni finanziarie ai fedeli, e non potevano quindi accettare il
masio ritrasse Spinoza come uno dei filosofi più orientati in messaggio di Bosch che l'avidità è brutta e inutile. Il messaggio
senso biologico, deplorando nel contempo la denigrazione del di Bosch si allacciava all'antica morale cristiana, quale si riflet-
suo approccio per lo scetticismo espresso circa il Dio di Abra- te nell'affermazione di Gesù che "è più facile per un cammel-
mo. Con lo stesso spirito visitai il Prado per trovare le opere di lo passare per la cruna di un ago che per un ricco entrare nel
Bosch in esilio, con la sensazione che il pittore avesse ancora regno di Dio!" .3 Il trittico espone l'influenza corruttrice della
molto da dirci circa la questione delle origini della morale e del ricchezza materiale, presentando la sua ricerca come una vita
ruolo della religione in essa, benché anche a Bosch solo di rado spesa arrampicandosi, letteralmente, sulla paglia.
si riconosca il dovuto. Bosch ha profondamente influenzato il Tuttavia, rimane vero che noi siamo a stento in grado di ca-
Surrealismo, il movimento celebrato quattro secoli dopo la sua pire Bosch, sulla cui vita sappiamo molto poco e sulle cui idee e
morte come un fenomeno nuovo, eccitante, e come un segno convinzioni sappiamo ancora meno. Noi lo interpretiamo come
di espansione della coscienza. Bosch trasformò sogni in realtà meglio possiamo, senza alcuna certezza che le nostre deduzioni
e illustrò le eterne debolezze dell'umanità lungo le stesse linee corrispondano alle sue intenzioni. Come concluse su Bosch il
definite dal suo contemporaneo Erasmo da Rotterdam. Erasmo grande storico d'arte tedesco Erwin Panofsky: "Abbiamo prati-
illustrò nel fortunatissimo Elogio della follia, scritto in un lati- cato qualche foro attraverso la porta della stanza chiusa a chiave,
no erudito, questi primi tentativi di chiarire quanto sia vana e ma in qualche modo pare che non abbiamo scoperto la chiave" .4
naturalmente stupida la specie umana. Io non posso fare a me-
no di simpatizzare con questi primi tentativi di ridimensionare 2. Un'espressione olandese del Quattrocento sulla vita è "Tis alhoy en
l'uomo, il coronamento della creazione. stof" (È tutto fieno e polvere).
Un bell'esempio è l'altro trittico di Bosch nella sala 56, no- 3. Luca 18,25. Vedi anche Matteo 19,23; Marco 10,25. Traduzione dalla
Bibbia versione CEI (http://www.vatican.va/archive/ITAOOOl/_PVE.
to come Il carro di fieno. In esso si vede un carro con un cari- HTM). [NdTJ
co enorme di fieno che passa in mezzo a una calca di persone. 4. Erwin Panofsky, 1966, p. 357.

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Esaminando il pannello di sinistra del Giardino delle deli- Mettendo specie emergenti accanto a Adamo e a Eva, il pit-
zie, fui colpito ancora una volta dalla suggestione sorprenden- tore sembra suggerire una connessione fra forme di vita mode-
te che il paradiso potrebbe essere stato popolato attraverso ste e la creazione dell'umanità. Spesso descritto come un devo-
un processo diverso dalla creazione. Non che Bosch fosse un to cristiano, Bosch sparse tuttavia a piene mani nelle sue opere
evoluzionista. Idee evoluzionistiche moderne sorsero solo nel- i semi dello scetticismo.
la Francia e nell'Inghilterra del Settecento; prima di Darwin,
ma molto tempo dopo Bosch. I riferimenti nel trittico di Bosch Inizi umili
sono piuttosto alla "generazione spontanea" di Aristotele, se-
condo il quale un miscuglio in decomposizione di acqua, fango Gli animali che strisciano fuori dal fango ci ricordano i no-
e sterco può produrre creature vive (ma a volte malformate). stri umili inizi. Tutte le cose hanno inizi semplici. Ciò vale non
Il Giardino presenta due stagni di brodo primordiale da cui solo per il nostro corpo - con le mani derivate da pinne ante-
emergono animali con piume e pinne, pesci alati, un unicor- riori e i polmoni derivati da una vescica natatoria - ma anche
no che nuota, un uccello a tre teste, una foca con gambe an- per la nostra mente e il nostro comportamento. La convinzio-
teriori e una varietà di anfibi. Naturalmente, l'acqua è un'os- ne che la morale sfugga in qualche modo a questa umile origi-
sessione per gli olandesi, che vivono al di sotto del livello del ne ci è stata inculcata dalla religione e dalla :filosofia. È però in
mare. Spesso Bosch ha scelto l'acqua ferma per suggerire il netto contrasto con ciò che la scienza moderna ci racconta sul
male, ma qui essa produce la vita. Io non conosco alcun altro primato delle intuizioni e delle emozioni. È in contrasto an-
dipinto che raffiguri scene del genere, le quali non possono che con ciò che sappiamo di altri animali. Alcuni dicono che
non toccare il cuore di un biologo. Il culmine di tutto questo gli animali sono quello che sono, mentre la nostra specie se-
è una creatura a becco d'anatra che legge con calma un libro, gue degli ideali, ma questa tesi può esserefacilmente smentita.
suggerendo che il frutto della conoscenza fosse realmente di- Non nel senso che non abbiamo ideali, ma nel senso che anche
sponibile nel fango paradisiaco (:figura 8.1). altre specie li hanno.
Perché un ragno ripara la sua tela? Perché ha in mente una
struttura ideale, e non appena la tela se ne discosta lavora con
impegno per riportarla alla sua forma originaria. Come fa una
Marna Grizzly5 a salvare i suoi piccoli da ogni pericolo? Chiun-
que si troverà a passare fra una mamma orsa e i suoi :figli si ac-
corgerà che lei ha in mente una configurazione ideale e non
le piace che qualcuno venga a intromettersi in essa. Il mondo
animale è soggetto a niolte correzioni e riparazioni, dalle di-
ghe dei castori e dai formicai danneggiati alla conservazione
di opere difensive e di ranghi gerarchici. Quando una scimmia
Figura 8.1 Bosch dipinse la generazione spontanea di creature strane e de-
formi emergenti da paludi fangose in questo frammento (leggermente modi-
subordinata si rifiuta di obbedire a una gerarchia, sconvolge
ficato) del pannello sinistro del Giardino delle delizie. La scena comprende l'ordine accettato e rischia di scatenare l'inferno. Le correzioni
inoltre due casi di predazione. Il pittore tentò forse di essere provocatorio
collocando questa scena di natura solo apparentemente evoluzionistica sotto 5. L'espressione Mama Grizzly fu resa popolare nel gergo politico
le figure di Adamo e Eva e del Signore nel Giardino delle delizie? americano nel 2008 dalla candidata presidenziale Sarah Palin. [NdTJ

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sono normative per definizione: esse riflettono il modo in cui


gli animali sentono che le cose dovrebbero essere. Fatto più
pertinente per la moralità, che è anch'essa normativa, imam-
miferi sociali si sforzano di mantenere relazioni armoniose.
Essi si preoccupano di evitare conflitti ogni volta che posso-
no. La visione gladiatoria della natura è chiaramente sbagliata.
In un esperimento sul campo, due maschi adulti di babbuino
ignorarono una nocciolina gettata fra loro, anche se entrambi
vedevano che era caduta ai loro piedi. Hans Kummer, il prima-
tologo svizzero che ha lavorato per tutta la vita con amadriadi
(una specie di babbuini) nell'ambiente naturale, descrive co-
Figura 8.2 "Contrattazione" attraverso il grooming fra tre maschi adulti di
me due capi di harem, trovandosi su un albero da frutta trop- scimpanzé in vicinanza di una femmina sessualmente attraente (in primo pia-
po piccolo per nutrire entrambe le famiglie, risolsero il loro no). I maschi subordinati hanno migliori probabilità di accoppiarsi con la
inevitabile conflitto fuggendo letteralmente l'uno dall'altro, femmina dopo avere spulciato in modo soddisfacente i superiori.
seguiti dalle rispettive femmine e dai rispettivi fìgli. L'albero
da frutto non fu quindi, in questo caso, sfruttato da alcuno. rare la paura o di sopprimere l'aggressività. Se non fosse per la
Dati gli enormi e taglienti canini di un babbuino, ci sono po- necessità di seppellire l'ascia di guerra, non avrebbe alcun sen-
che risorse per le quali valga la pena di combattere. 6 I maschi so per i primati baciare e abbracciare gli ex avversari. La cosa
di scimpanzé si trovano ad affrontare lo stesso dilemma. Dal- più intelligente da fare sarebbe quella di stare lontano da loro.
la finestra del mio ufficio, spesso ne vedo molti che indugiano Tutto questo mi riporta alla mia concezione della morali-
intorno a una femmina dai genitali gonfì. Anziché competere, tà dal basso ali' alto. La legge morale non è imposta dall'alto o
questi maschi cercano di mantenere la pace. Guardando spes- derivata da princìpi, bensì deriva da valori radicati che sono
so la femmina, trascorrono la loro giornata spulciandosi l'un esistiti fìn dall'inizio dei tempi. Il più fondamentale deriva dal
l'altro (fìgura 82) Solo quando tutti saranno sufficientemente valore di sopravvivenza della vita di gruppo. Il desiderio di ap-
rilassati, uno di loro cercherà di copulare. partenenza, di andare d'accordo, di amare e di essere amati
Se si arriva alla lotta, i primati reagiscono come fa il ragno ci induce a fare. tutto ciò che è in nostro potere per rimaner~
con una tela strappata: si preparano ad apportare le necessarie in buoni rapporti con coloro da cui dipendiamo. Altri primati
riparazioni. La disposizione a riconciliarsi trova un forte impul- sociali condividono questo valore e si affidano allo stesso filtro
so nell'importanza delle relazioni sociali. Studi su una grande tra emozione e azione per raggiungere un modus vivendi reci-
varietà di specie mostrano che, quanto più stretti sono i rappor- procamente gradevole. Vediamo ali' opera questo filtro quando
ti fra due individui, e quante più cose essi fanno insieme, tanto maschi di scimpanzé soffocano una rissa per una femmina, o
più è probabile che si riconcilino dopo l'aggressione. 7 Il loro quando maschi di babbuino si comportano come se non aves-
comportamento riflette la consapevolezza del valore delle ami- sero notato una nocciolina. Tutto si riduce a inibizioni.
cizie e dei legami familiari, il che spesso richiede loro di supe- Tara, la femmina più giovane nella nostra colonia di scim-
panzè, ha una pessima abitudine, che fa impazzire le femmine
6. Hans Kummer, 1995. più anziane. A volte trova un ratto morto nel recinto ali' aperto
7. Frans de Waal, 2000. o ne estrae uno scavando in una tana abbandonata. Poi por-

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ta in giro il cadavere tirandolo per la coda, e facendo atten- mammiferi. Consideriamo le ricerche dello zoologo america-
zione a tenerlo lontano dal proprio corpo lo colloca in modo no Mare Bekoff, che analizzò video di cani, lupi e coyote. Egli
subdolo sulla schiena o sulla testa di un compagno di gruppo concluse che il gioco dei canidi è soggetto a regole, costruisce
addormentato. Appena sente l'odore del topo morto, la vitti- fiducia, richiede considerazione degli altri e insegna ai giova-
ma di questo tiro mancino salta su gridando e agitando selvag- ni come comportarsi. L'"inchino giocoso" altamente stereoti-
giamente il suo corpo per staccare questa cosa brutta da sé. E pato (nel quale un animale si abbassa servilmente sulle zampe
magari strofina anche con un pugno d'erba il punto del corpo anteriori mentre solleva la parte posteriore del corpo) aiuta a
che è stato a contatto con il cadavere per assicurarsi che l'odo- distinguere questa disposizione di deferenza dal sesso o dal
re sia svanito. Tara è veloce a raccattare il suo ratto e a mettersi conflitto, con il quale rischierebbe di confondersi. Il gioco
in cerca del suo prossimo obiettivo. La cosa più notevole è la cessa però bruscamente non appena un partner si comporta
totale mancanza di punizioni. Le sue vittime sono molto tur- in modo erroneo o fa accidentalmente del male ali' altro. Il tra-
bate, e benché Tara sia al livello più basso della gerarchia, non sgressore "chiede scusa" eseguendo un altro inchino giocoso,
subisce alcuna conseguenza. Essa trae vantaggio dall'estrema che può indurre l'altro a "dimenticare" l'offesa e a continua-
pazienza che gli adulti concedono ai più piccoli. re a giocare. Le inversioni di ruolo possono rendere il gioco
Il controllo emozionale entra in gioco facilmente in situa- ancora più eccitante, come quando un membro dominante di
zioni di vita o di morte, come quella che mi fu descritta da Al- un branco si rotola sulla schiena per far divertire un piccolo,
lan Schmidt, un_ capo guardiano allo zoo di Taronga, a Sydney. esponendo così il suo ventre in un atto di sottomissione. In
A Taronga hanno uno degli spettacoli di scimpanzé più bel- questo modo lascia "vincere" il piccolo, una cosa che non per-
li al mondo. Una volta la femmina di due anni Sembe rimase metterebbe mai nella vita reale. Anche Bekoff vede qui una
impigliata in un anello di corda. Naturalmente, Sembe parve relazione con la morale:
impazzire di paura, e i suoi strilli ebbero l'effetto di fare arri-
vare rapidamente la madre, Shiba, in suo aiuto. Shiba riuscì a Durante il gioco sociale, mentre gli individui si divertono in un
sciogliere Sembe e poi posò la figlia a terra per prenderla fra ambiente relativamente sicuro, imparano le regole basilari che
le braccia e consolarla. Una volta rassicurata Sembe, Shiba ri- sono accettabili per altri - con quanta forza si possa mordere,
come si possa gro~so modo interagire - e come si possano ri-
salì su per la corda e morse l'anello che aveva fatto male a sua solvere i conflitti. E premiato chi pratica un gioco leale e confi-
figlia tagliandolo in modo da scongiurare un futuro pericolo. da che gli altri facciano altrettanto. Ci sono codici di condotta
Pensiamo quanto sia delicata l'operazione di liberare da una sociale che regolamentano ciò che si può fare e ciò che non si
situazione simile un piccolo scimpanzé: l'idea peggiore sarebbe può fare, e I' esistenza di questi codici potrebbe avere qualcosa
quella di tirare la corda o il piccolo, peggiorando sicuramente da dirci circa I' evoluzione della moralità. 8
le cose. La madre di Sembe fornì invece la corretta assistenza
allentando il viluppo, e dando così prova della sua compren- Per Bekoff, il fair play si riferisce al modo in cui un cane do-
sione del pericolo. La stessa comprensione spiega la sua suc- vrebbe comportarsi per essere un buon compagno di giochi.
cessiva misura di sicurezza. Un grosso cane che ne insegue uno piccolo ha bisogno di trat-
Noi siamo mammiferi, un gruppo di animali caratterizzati tenere il proprio impeto, e tutti i cani devono controllare il lo-
da una particolare sensibilità per le emozioni dell'altro. An- ro morso. Queste regole costituiscono quella che ho chiamato
che se io qui tendo a fornire esempi concernenti i primati,
gran parte di quanto ho detto si applica ugualmente ad altri 8. Mare Bekoff, 2001, p. 85.

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"moralità uno a uno". Ma c'è un altro modo in cui l'equità può prevenirla. Lo facciamo impegnandoci attivamente a propor-
entrare in gioco, e concerne la divisione delle risorse. ~~~se re una divisione giusta; in questo modo conseguiamo l'equità
è stata formulata ogni sorta di princìpi elevati in materia di gm- del secondo livello, che è una preferenza per un esito equo in
stizia distributiva, le emozioni sottostanti sono, di nuovo, più generale. Al ruolo critico della prevenzione dei conflitti aveva
elementari di quanto si supponga generalmente. Dopo tutto, accennato già nel Seicento Thomas Hobbes: "Si presume che
anche i bambini si risentono se ricevono una pizza più picco- ciascuno cerchi il proprio bene per natura, ma il giusto soltanto
la di quella del loro fratellino, e gridano: "Non .è g.iust~! ".Es- in vista della pace, e per accidente [accidentally] ". 10 Sono d' ac-
si dimostrano un'equità di primo livello, che è il risentllllento cordo con il filosofo politico, a parte il fatto che non avrei mai
per avere ricevuto meno di qualcun altro. Se non ci fosse q~1e~ usato la parola accidentally. Una tendenza umana che è così ac-
sta emozione, perché mai qualcuno dovrebbe preoccuparsi di centuata e universale deve esistere per una ragione.
come sono divise le cose? Quanto sia antica questa tendenza è diventato chiaro quan-
L'ugualitarismo dei cacciatori-raccoglitori s.uggerisce un.a do Sarah Brosnan e io la scoprimmo nelle scimmie cappuccine.
lunga storia evolutiva della nostra preoccupazione per la di- In quell'esperimento, diventato molto popolare, una scimmia
visione delle risorse. Ai cacciatori non è permesso nemmeno ricevette delle fette di cetriolo, mentre un'altra fu premiata per
di dividere la carne degli animali da loro uccisi, per impedire lo stesso compito con chicchi d'uva. Le scimmie non avrebbe-
che siano tentati di favorire familiari e amici. Gli antropologi ro avuto difficoltà a collaborare agli esperimenti se entrambe
hanno condotto esperimenti con l'Ultimatum Game (il Gioco avessero ricevuto premi identici, di qualsiasi qualità, ma respin-
dell'ultimatum) in tutto il mondo, trovando che gli esseri umani sero le remunerazioni disuguali con tale veemenza che pote-
hanno dappertutto la preoccupazione dell'equità. L'Ultimatum vano esserci pochi dubbi sui loro sentimenti. Mi capita spes-
Game è un gioco di economia sperimentale a cui partecipano so di mostrare la loro reazione a coloro che assistono a questi
due giocatori, che devono dividersi una somma di de~aro. Es- esperimenti, i quali quasi cadono dalla sedia per le risate, cosa
si riceveranno però il loro premio in denaro solo se il secon- che io interpreto come un segno di riconoscimento permeato
do giocatore accetterà la divisione della somma proposta d~ di sorpresa. 11 Fino a quel momento non si erano resi,conto di
primo. La nostra specie è favorevole universalmente a una di- quanto le loro emozioni assomigliassero a quelle delle scimmie.
visione equa, probabilmente perché il giocatore che propone La scimmia che ha ricevuto il cetriolo mastica allegramente la
la divisione si rende conto che se proporrà una divisione non sua prima fetta, ma si infuria dopo avere notato che la sua com-
equilibrata non avrà il consenso dell' :ùtro. gioc~to-:e e quin~ pagna sta ricevendo dell'uva. Da questo momento in poi butta
nessuno dei due riceverà nulla. Le visual1zzaz10m cerebrali, nel fosso le sue misere fette di cetriolo e comincia a scuotere
ottenute con la risonanza magnetica o con altre tecniche, dei con tanta agitazione la testing chamber da minacciare di rom-
giocatori che ricevono proposte inique rivelano emozioni ne- perla. La motivazione sottostante a questo comportamento non
gative, come sdegno e rabbia. 9 è tanto diversa dalle proteste di esseri umani a cui assistiamo
Il modo in cui gli esseri umani giocano l'Ultimatum Game nelle nostre strade contro la disoccupazione o i bassi salari. Il
è molto complesso poiché noi non solò manifestiamo un sen- movimento di protesta sociale Occupy Wall Street è indignato
so dell'equità del primo livello, che è la protesta nel ricevere di
meno, ma prevediamo questa reazione in altri e cerchiamo di 10. Thomas Hobbes, 1651, I ("OfLiberty"), cap. 3, 21. Tr. it. 1979, p. 108.
11. Il video sul senso dell'equità delle scimmie conclude la mia conferenza
9. Joe Henrich et. al., 2001; Alan Sanfey et al., 2003. TED del 2012, disponibile all'indirizzo http://www.ted.com/talks.

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per il fatto che alcune persone si rotolano n~'u~a, _mentre la mangiare le sue. Le scimmie antropomorfe hanno la capacità
grande maggioranza di noi vive nel paese de~ cetrioli. . di prevedere situazioni future, e se Panbanisha avesse pubbli-
Rifiutare cibo perfettamente buono perche qualcun altro vi- camente mangiato a sazietà, ciò avrebbe potuto avere riper-
ve meglio assomiglia al comportamento umano ~ell' Ultim~tum cussioni negative quando, più avanti nel corso della giornata,
Game. Gli economisti definiscono questa reaz10ne una nspo- si riunì alle compagne. 12
sta "irrazionale", dato che qualcosa è sempre meglio di nien- La prova più convincente dell'equità di secondo livello
te. Nessuna scimmia, dicono, dovrebbe rifiutare un cibo che proviene tuttavia dagli studi di Sarah sugli scimpanzé. Dopo
avrebbe altrimenti mangiato, e nessun essere umano dovrebbe che avevamo compiuto tutti i test aggiuntivi che ci erano stati
respingere qualsiasi offerta, per quanto pic~o~a. n,~ena:o è ~e: chiesti dai critici per dimostrare che le scimmie si preoccupa-
naro. Ma se queste reazioni sono irrazionali, e un irraz1onalita no effettivamente dell'ingiustizia distributiva, Sarah Brosnan
che trascende le specie. Vederla espressa in modo così vivido progettò un esperimento su grande scala concernente gli scim-
in una scimmia ci aiuta a capire che il nostro senso della giusti- panzé. Avevamo scoperto che l'avversione all'iniquità funzio-
zia, lungi dall'essere un prodotto della nostr~ tanto decantata na solo in combinazione con lo sforzo. 13 Non si hanno risposte
razionalità, è radicato in emozioni elementari. negative semplicemente quando si danno a vari soggetti cibi
Dovrei però aggiungere che il nostro esperimento con le di diversa qualità, ma solo quando tali cibi vengono dati come
scimmie non è riuscito a dimostrare lequità del secondo livel- corrispettivo per un lavoro. Avendo in mente questo concet-
lo. Non abbiamo mai visto la scimmia ricompensata con l'u- to, gli scimpanzé furono remunerati per un compito con uva
va dividere la sua ricompensa con quella che aveva avuto so- e pezzi di carota semplice, con l'uva che era di nuovo il cibo
lo cetrioli. Ciò non significa, però, che un'equità avanzata sia più apprezzato. Come ci si attendeva, i soggetti che ricevettero
esclusivamente umana. Dovremmo prendere in considerazione carote si rifiutarono di eseguire i loro test, o rifiutarono il loro
anche i nostri parenti più stretti, le scimmie antropoidi. Anzi- cibo qualora i partner avessero ricevuto uva. Finora, i risulta-
tutto, le grandi scimmie risolvono regolarmente i conflit~ per ti hanno confermato gli esiti degli esperimenti sulle scimmie.
il cibo non loro. Una volta vidi una femmina adolescente mter- Nessuno però aveva previsto che anche gli scimpanzé remune-
rompere una lite fra due giovani che si contende:ano un ran:o rati con uva sarebbero stati sconvolti. Come scrisse S~rah nella
frondoso. Tolse loro il ramo conteso, lo ruppe m due parti e sua relazione: "Noi abbiamo trovato inaspettatamente che era-
poi ne porse una parte a ciascuno. Voleva solo fermar~ la lott~ no più alte le probabilità che uno scimpanzé rifiutasse dell'u-
0 capiva qualcosa sulla distribuzione? Spesso_ anche 1 ~as.~ va di qualità quando il secondo giocatore riceveva una carota
di alto rango interrompono gli scontri senza 1mpadromrs1 di di basso valore che non quando il secondo giocatore riceveva
una parte del cibo conteso. A ciò si aggiunge anche l'osserva~ anch'esso dell'uva" .14
zione di Panbanisha, una femmina di bonobo, preoccupata di Equità e giustizia possono essere quindi legittimamente con-
avere avuto un trattamento privilegiato. Sottoposta a un test siderate come antiche capacità. Esse derivano dal bisogno di
in un laboratorio di studi cognitivi, Panbanisha aveva ricevuto preservare l'armonia in presenza di concorrenza per le risorse.
grandi quantità di latte e uva passa, ma sentiva.~ e~ser~ ogget-
to degli sguardi invidiosi dei suoi amici e familian a distanz~. 12. Il caso diPanbanishaè riferito inFrans de Waal, 1997a, da SueSavage
Dopo un po', rifiutò tutte le ricompense. Guardando lo spen~ Rumbaugh, la quale crede che i suoi bonobo siano più felici quando tutti
ricevono la stessa remunerazione.
mentatore continuò a indicare gli altri fino a quando anch'essi 13. Megan van Wolkenten et al., 2007.
ottennero 'alcune delle cose più buone. Soltanto allora finì di 14. Sarah Brosnan et al., 2010.

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Noi condividiamo con le scimmie antropomorfe entrambi i li- sicuramente il buon funzionamento di una comunità è nell'in-
velli della divisione equa delle remunerazioni, e il primo livello teresse di tutti i suoi membri, ma è più difficile trovare paral-
con le scimmie propriamente dette del Vecchio e Nuovo Mon- leli con altri animali. Noi ci costruiamo reputazioni di onestà
do e i cani. All'Università di Vienna, Friederike Range scoprì e affidabilità, e disapproviamo i truffatori e i non cooperatori
che i cani si rifiutano di porgere la zampa per una "stretta di tanto da ostracizzarli. Il nostro obiettivo è quello di ottene-
mano" con un essere umano se non ottengono niente in cam- re comportamenti corretti da tutti, anteponendo gli interessi
15
bio mentre un loro compagno cane viene premiato. Non do- collettivi a quelli egoistici. La moralità serve a diffondere i be-
vremmo sorprenderci di trovare questa reazione nei cani, che nefici della vita di gruppo e a contrastare lo sfruttamento da
discendono da una lunga linea di animali cooperativi. Curarsi parte di élite potenti. Qui sto seguendo la visione tradizionale
di ciò che ricevono altri può sembrare un fatto di scarso va- in biologia, risalente a Darwin, della moralità come fenome-
lore ma a lungo andare ha il pregio di aiutare un individuo a no interno a un gruppo. Christopher Boehm ha così compen-
non' farsi raggirare. Se si definisce "irrazionale" questa rispo- diato il concetto:
sta, se ne perde il significato. Se tu e io andiamo spe~so_ a ~a~­
cia insieme e tu ti prendi sempre i pezzi di carne migliori, 10 I nostri codici morali si applicano pienamente all'interno del
dovrò cercarmi un altro compagno di caccia. Probabilmente gruppo, si tratti di un gruppo linguistico, di una popolazione
priva di un linguaggio scritto che condivida una stessa porzio-
non è un caso che tutte e tre le specie animali che non amano
ne di territorio o di beni immobili o la stessa identità etnica, o
l'ingiustizia - gli scimpanzé, le scimmie cappuccine e i c~~ una nazione. Pare ci sia una speciale disistima morale peggio-
- sono appassionate di carne e cacciano in gruppo. La sens1b1- rativa applicata agli estranei alla cultura, che spesso non sono
lità all'equità distributiva aiuta a garantire remunerazioni pro- nemmeno considerati pienamente umani ... 16
porzionate allo sforzo, una condizione fondamentale per una
cooperazione protratta. . . . Ma anche se possono esserci pochi dubbi sul fatto che la
Arriviamo così al livello di moralità successivo, quello mcm morale si sia evoluta per ragioni interne ai gruppi, senza molta
ci lasciamo dietro gli altri primati. Noi ci preoccupiamo molto considerazione per l'umanità in generale, questo noµ è neces-
del livello di gruppo e sviluppiamo nozioni di" giusto" e "sba~ sariamente il modo in cui deve essere. Al giorno d'oggi, ci sfor-
gliato" per tutti coloro che ci circondano, e non solo per no1 ziamo di andare oltre il campanilismo morale e di applicare al
stessi e per i nostri parenti. Non che questo livello sia del tutto resto del mondo, compresi gli stranieri, anche i nemici, quan-
assente nelle scimmie antropomorfe - me ne sono occupato to abbiamo imparato su una vita umana dignitosa. Che anche
sotto la denominazione di "preoccupazione (o interesse) per i nemici abbiano diritti è una nozione nuova: la convenzione
la comunità" - ma esso richiede maggiori capacità di astrazio- di Ginevra sui prigionieri di guerra risale solo al 1929. Quan-
ne oltre alla capacità di prevedere ciò che potrebbe accadere to più espandiamo l'ambito della moralità, tanto più abbiamo
se noi lasciassimo che gli altri la facessero franca adottando bisogno di fare affidamento sul nostro intelletto, perché, an-
certi comportamenti che magari non hanno nemmeno un ef- che se io credo che la moralità sia saldamente radicata nelle
fetto diretto su di noi. Noi abbiamo la capacità di immaginare emozioni, la biologia ci ha a stento preparato per i diritti e gli
l'impatto di un tale comportamento sul bene maggiore. I va- obblighi alla scala del mondo moderno. Noi ci siamo evoluti
lori sottostanti non sono, anche qui, tanto complicati, perché come animali di gruppo, non come cittadini globali. Tuttavia

15. Friederike Range et al., 2008. 16. Christopher Boehm, 2012.

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siamo già ben avviati a riflettere su questi problemi, come i di- di noi sono pronti a sbarcare. Ma chi dice che la terra sia così
ritti umani universali, e non c'è ragione per considerare l'etica ferma come ci appare?
naturalizzata sostenuta in questo libro come un carcere da cui Io sono favorevole a un ruolo ridotto della religione, con
non possiamo fuggire. Essa offre un resoconto di come siamo meno enfasi sul Dio onnipotente e più sulle potenzialità uma-
arrivati e di dove ci troviamo, ma noi esseri umani abbiamo ne. In tutto ciò, ovviamente, non c'è niente di nuovo: questa
una lunga storia di costruzione di nuove strutture sovrapposte è l'agenda umanistica. Oggi l'umanesimo è spesso visto come
a vecchie fondamenta. antireligioso, ma non è certo così che ha avuto inizio il tutto. 17
Il primo umanesimo criticò la teologia della Chiesa, considerata
n bonobo e l'ateo scollegata dalla vita pratica, ma era per lo più compatibile con
i valori cristiani. Io, però, non dovrei sbilanciarmi troppo qui
Che cosa direbbe un bonobo a un ateo? Io ho conosciuto perché chiamare "religioso" qualsiasi valore è un po' proble-
il bonobo linguisticamente più capace del mondo, Kanzi, che matico. Pare piuttosto che varie religioni si siano appropriate
viveva a Atlanta insieme alla sorella più giovane, Panbanisha. dei valori umani universali, ognuna di esse sostenendoli con
Benché la comprensione che Kanzi ha dell'inglese parlato sia le proprie narrazioni e facendoli propri. È solo nel Settecento
stupefacente, e benché egli sia uno dei bonobo più intelligenti che l'umanesimo si sviluppò fino a diventare un'alternativa al-
che io abbia mai visto, le sue produzioni linguistiche (espresse la religione, e che acquisì un'attrazione di massa, fornendo un
al computer attraverso simboli) non sono allivello di un dibat- atteggiamento di vita etica fondata sulla ragione invece che sul
tito accademico. Ma fingiamo che lo siano. soprannaturale. Rimane, però, il fatto che l'umanesimo è non
Il bonobo esorterebbe anzitutto l'ateo a smettere di "dor- religioso, non antireligioso. La tolleranza della religione, anche
mire furiosamente." Non c'è alcuna ragione per darsi tanto da se la religione non è sempre a sua volta tollerante in cambio,
fare a discutere sull'assenza di qualcosa, specialmente se queste: permette all'umanesimo di concentrarsi su ciò che è più im-
qualcosa è così aperto a ogni interpretazione come lo è Dio. E portante, la costruzione di una società migliore, fondata sulle
vero che, se essere un ateo autodichiarato comporta un mar- capacità umane, naturali. Il risultato è l' esperiment9 in corso
chio, come avviene purtroppo negli Stati Uniti, la frustrazione in Occidente di una società sempre più secolarizzata. Come il
è comprensibile. L'odio genera odio, ed è per questo che alcu-
movimento nella tettonica a placche, il cambiamento prodot-
ni atei inveiscono contro la religione e ne parlano come se la to dall'umanesimo è estremamente graduale. L'umanità non
sua scomparsa fosse destinata ad apportare un enorme sollie- cambierà in un attimo, come se la religione fosse un'influenza
vo. Non importa se la religione è troppo profondamente radi-
aliena. È in massima parte una creazione nostra, una parte della
cata per poter essere abolita, e se i tentativi storici di eliminar-
nostra natura, completamente intrecciata con le nostre rispet-
la con la forza non hanno portato altro che infelicità. Forse si
tive culture. Noi faremrii.o meglio a procedere insieme e impa-
potrebbe tentare di smantellarla in modo lento e graduale, ma
rare da essa, anche se il nostro obiettivo è in definitiva quello
questa impostazione richiederebbe di apprezzare e valutare di definire un nuovo corso.
positivamente, almeno in qualche misura, il nostro patrim?~io
Il bonobo esorterebbe l'ateo a seguire una prospettiva simile
religioso anche se lo consideriamo obsoleto. Forse la rehg10-
a lungo termine. La buona notizia è che gli ingredienti princi-
ne è come una nave che ci ha trasportati al di là dell'oceano, e
pali di una società morale non richiedono la religione, dal mo-
che ci ha permesso di sviluppare grandi società con una mo-
rale ben funzionante. Ora che stiamo vedendo la terra, alcuni 17. Peter Derkx, 2011.

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mento che provengono dall'interno. Nonostante la sua enfasi esempio è l'aiuto dato da alcune megattere a una balena grigia
sulla ragione, l'umanesimo considera l'uomo una creatura fatta madre impegnata a difendere il suo piccolo contro un' orca. 18 I
tanto di passione quanto di intelletto. Questo è il punto in cui il mammiferi sono molto sensibili alla sofferenza di altri; di qui i
bonobo non ha problemi di connessione con noi. Noi abbiamo loro livelli di altruismo di gran lunga superiori a quelli che po-
le emozioni di un animale sociale, e non di un animale qualsia- tre~bero far prevedere le teorie genocentriche.
si, bensì di un mammifero. I precedenti tentativi di spiegazioni E anche per questa ragione che il bonobo non è d' accor-
biologiche del comportamento umano hanno sofferto di trop- do con chiunque contrapponga evoluzione e morale, come il
pa enfasi sui geni e di troppi confronti con gli insetti sociali. ben noto neurochirurgo americano Benjamin Carson, che ha
Non vorrei essere frainteso: insetti quali formiche e api sono affermato: "Ultimamente, se si accetta la teoria evoluzionisti-
meravigliosi cooperatori, e il loro studio ha fatto molto progre- ca, si respinge l'etica, non si deve rispettare una serie di codici
dire la nostra comprensione dell'altruismo. È un trionfo della morali, si determina la propria coscienza sulla base dei propri
teoria evoluzionistica che la sua logica si applichi a una varietà desideri" .19 Il problema con tali affermazioni è che, se gli esseri
così grande di specie. Eppure gli insetti non posseggono nes- umani in tutto il mondo sviluppano un senso di ciò che è giu-
suno dei circuiti neurali che i mammiferi hanno sviluppato nel sto e di ciò che è sbagliato, uno dei nostri desideri più profon-
corso dell'evoluzione per acquisire l'empatia e la capacità di di dovrebbe essere quello di vivere in un mondo morale. Car-
prendersi cura di altri. Anche se il comportamento degli insetti son suppone che la morale vada contro la nostra natura e che
assomiglia superficialmente al nostro, non si fonda sugli stessi i nostri desideri siano tutti cattivi, mentre l'intento di questo
processi. È come comparare il gioco degli scacchi dei computer libro è sostenere esattamente l'opposto. Grazie a Dio, se posso
con quello dei grandi maestri: possono trovare le stesse mosse esprimermi così, noi condividiamo con altri primati un passa-
ma vi pervengono in modi del tutto diversi. to come animali di gruppo, che ci fa apprezzare le connessioni
Il bonobo sottolinea felicemente di non essere nemmeno lui sociali. In assenza di questo retroterra, la religione potrebbe
un insetto. Il confronto di noi stessi con altri primati ci preser- predicare sulla virtù e sul vizio fino allo sfinimento senza mai
va contro schemi riduttivi, difendendoci dall'accusa di essere convincerci. Siamo ricettivi solo a causa della nostra compren-
schiavi dei nostri istinti. Coloro che abbracciano questa ipotesi sione evoluta del valore delle relazioni, dei benefìci della coo-
sono pronti a far circolare la parola "errore" ogni volta che gli perazione, del bisogno di fìducia e di onestà e via dicendo. Per-
esseri umani non riescono a seguire la linea del partito evoluzio- sino il nostro senso della giustizia deriva da questo retroterra.
nistico. Essi trovano più facile dare la colpa a noi che rivedere Qui il bonobo sarebbe a fìanco dell'ateo e sosterrebbe che
le loro teorie. Il problema è che ci sono molti livelli in mezzo qualunque fosse il ruolo della religione nella morale, sarebb~
fra i geni e il comportamento, dalla codifica delle proteine (che un ruolo di ultima venuta. La morale ebbe origine per prima,
è ciò che fanno i geni) ai processi neurali e alla psicologia. Noi e la religione moderna si agganciò a essa. Invece di trasmetter-
siamo sospinti da emozioni e valori innati, che guidano, piut- ci la legge morale, le grandi religioni sono state inventate per
tosto che dettare, un comportamento. Essi ci spingono in una sostenerla. Noi stiamo appena cominciando a esplorare come
determinata direzione, ma ci lasciano molte possibilità alterna-
tive. Di conseguenza possiamo prenderci cura di persone che 18. Candace Calloway Whiting, "Humpback whales intervene in orca
non possono restituire il favore, adottare giovani che non sono attack on gray whale calf", in Digita! Journal, 8 maggio 2012. Disponibile
all'indirizzo http://digitaljournal.com/article/324348.
nostri parenti, cooperare con estranei e provare empatia verso 19. Jonathan Gallagher, "Evolution? No. A conversation with Dr. Ben
membri di una specie diversa. E non siamo gli unici: l'ultimo Carson", inAdventist Review,26 febbraio 2004.

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faccia la religione a legare insieme le persone e a imporre il umili, che sono riconoscibili nel comportamento di altri ani-
buon comportamento. È lungi da me l'intenzione di minimiz- mali. Tutto ciò che la scienza ha imparato negli ultimi decenni
zare questo ruolo, che è stato vitale in passato e potrebbe re- fornisce argomenti contro la visione pessimistica secondo cui la
starlo nel prossimo futuro, ma non è la sorgente della moralità. moralit~ è ~ma patina sottile su una natura umana malvagia. Al
Infine, il bonobo si fa beffe della tortura intellettuale di cer- contrario, il nostro sfondo evolutivo ci offre un enorme aiuto
care di separare l'"è" dal "dover essere", che affligge qualsiasi senza il quale non saremmo mai arrivati così lontano. '
dibattito sull'evoluzione morale. È ampiamente accettato in fi-
losofia che non siamo in grado di passare dal modo in cui sono
gli esseri umani o gli animali a ideali morali. L'"essere" è de-
scrittivo, si dice, mentre il" dover essere" è prescrittivo. Questa
è una considerazione seria che non si risolve facilmente, ma un
buon inizio sarebbe quello di fissare premesse corrette. Se si
pensa che gli animali siano esseri licenziosi, privi di controllo
sulle pulsioni che la natura ha dato loro, siamo su una strada
sbagliata. Come noi, gli animali preferiscono certi esiti e rea-
giscono con paura o violenza a qualsiasi deviazione. Chi dice
che il bonobo può fare tutto ciò che vuole? Persino rispetto
al sesso, dove ha meno vincoli di noi, ha pur sempre bisogno
di un partner disponibile, oltre che dell'assenza di maschi do-
minanti. Deve affrontare molte aspettative sulla sua condotta
che altri non esiteranno a ricordargli non appena spaventerà
un piccolo o tenterà di rubare del cibo a una femmina. Anche
se gli mancano nozioni di giusto e sbagliato che trascendano la
sua situazione personale, i suoi valori non sono del tutto diversi
da quelli che sono alla base della moralità umana. Anche lui si
sforza di integrarsi, obbedisce a regole sociali, empatizza con
altri, ricostituisce rapporti infranti e resiste ad accordi iniqui.
Possiamo anche scegliere di non usare il termine "morale" in
queste situazioni, ma non è vero che il suo comportamento è
libero da prescrizioni.
Con questa osservazione il bonobo conclude i consigli rivolti
ali' ateo, che vede come un contestatore più che come un soste-
nitore. La grande sfida è quella di andare avanti, oltre la reli-
gione, e soprattutto al di là della morale vista dall'alto verso il
basso. Le nostre "leggi morali" più note offrono bei compendi
post hoc di quella che noi consideriamo la morale, ma sono di
portata limitata e piene di buchi. La morale ha origini molto più

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Frans de Waal

Il bonobo e l'ateo
In cerca di umanità
fra i primati

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Rq/fàello Cortina Editore

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