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2018
nella pratica
professionale
2018/2019
Il corpo sessuato
Lorenzo Pezzoli
psicologo e psicoterapeuta FSP
Caro/a studente,
entrando nelle dimensioni della sembrano averci rinforzato nelle saccenterie dell’anima piuttosto che
sofferenza che viene agita, resi umili agli umori del corpo, e ci rendono giocolieri della parola
sviluppata e “giocata” su e col quanto sordi delle fisicità che pure ci ingombrano, a partire dalla
corpo, forse vale la pena nostra. Lo fanno interferendo, o piuttosto riteniamo che sia così, ogni
fermarci a riflettere su questa qual volta siamo appesantiti, frenati, ostacolati dalla corporeità nostra
entità così materiale e concreta o altrui. E la sessualità è intimamente legata alla dimensione corporea
con la quale tutti noi dove entrano in contatto, contrasto e dialogo quelle dimensioni che
quotidianamente “dialoghiamo”, Husserl descriveva nella nozione di corpo utilizzando una distinzione
a volte confliggiamo, piuttosto tutta germanofona tra Körper e Leib.
che cerchiamo compromessi e
Il corpo come oggetto, spogliato dalla presenza del soggetto è quello
mediazioni.
riferibile al Körper che è il termine con cui si designa in particolare il
Ci sono situazioni in cui tendiamo corpo organico, il cadavere senza vita, il soma della fisiologia e
a prescindere dal corpo come se dell’anatomia, oggetto delle scienze sperimentali che misurano,
fosse più importante e nobile marcano e quantificano. Il corpo dell’altro come oggetto spogliato
l’occuparsi dell’anima, della della sua soggettività diventa come un cadavere, senza vita, oggetto
psiche o di quella cosa di consumo e piacere. Oggetto appunto.
immateriale che riteniamo essere
E poi, scrive Husserl, c’è il Leib che invece è il corpo vissuto, quello
la sovrana, l’abitatrice
esperienziale, quello esistenziale, quello che è in rapporto con la
imprigionata nel corpo, la
capacità di entrare in contatto con gli altri, che è apertura al mondo,
destinata agli altrove delle
il “corpo che sono” che ha a che vedere con l’intenzionalità. Per
religioni, piuttosto che l’essenza
entrare nella dimensione delle derive della sessualità, quelle evocate
prima di ogni cosa. Prescindiamo
nella psicopatologia, è bene ricordarsi della lezione di Husserl che
dal corpo per nostra poca
aiuta a cogliere meglio gli sguardi che sul corpo si posano, sguardi
dimestichezza con esso, del
che possono privarlo, con conseguenze anche molto gravi, di quella
corpo nostro intendo, così come
dimensione del vissuto che da vita all’altro da sé evitando che
del corpo altrui, forse perché le
precipiti nella dimensione del solo oggetto. (Lorenzo Pezzoli)
virtualità che ci abitano
DALLA PSYCHOPATHIA SEXUALIS AL DSM-5
Lorenzo Pezzoli
Se dovessimo tracciare una linea di francofona (è suo il primo test per l’intelligenza), che nel 1887
sviluppo della tematizzazione della aveva dato alle stampe Il feticismo in amore. Ad ogni buon conto
sessualità dalla metà dell’Ottocento Krafft-Ebing ci lascia in eredità un catalogo della sessualità e delle
ad oggi, salterebbe subito all’occhio sue derive, come anche delle preoccupazioni che la
che la sessualità umana è stata travagliavano, nella cultura di fine Ottocento. Un lavoro immenso,
inizialmente considerata soprattutto una silloge che certo ebbe una sua diffusione influenzando la
nel rapporto che essa aveva con le cultura dell’epoca rompendo il silenzio su tali tematiche attinenti
malattie. Questo aspetto ha una dimensione umana confinata spesso al silenzio. Il saggio del
ulteriormente preso forma quando nel 1905 a firma di Sigmund Freud dal titolo non equivocabile di Tre
1886 usciva la poderosa trattazione di saggi sulla teoria sessuale si collocava dunque in un contesto
Richard von Krafft-Ebing il quale dove già erano state divulgate le teorie di Krafft-Ebing e di altri
pubblicava, con titolo altisonante, la autori che anticipavano un discorso sulla tematica in questione. Il
sua Psychopathia Sexualis. Il primo merito di Freud, così come per altre trattazioni, fu quello di una
capitolo, che contiene tutta la buona sintesi con una rielaborazione originale di quanto veniva
dimensione pionieristica dell’autore in espresso da diverse voci nell’ambito scientifico a lui
questo campo, inizia contemporaneo. La sessualità diventa, nel suo saggio,
significativamente con Frammenti di l’elemento d’origine dei disturbi mentali per cui, il padre della
una psicologia della sessualità dove si psicoanalisi, segnala che grazie alle sue “indagini minuziose”2 era
pongono le basi della trattazione che arrivato alla convinzione che “le cause più immediate e
occuperà le mille pagine a seguire. La praticamente più significative di un qualsiasi caso di malattia
sessualità che deriva da “un istinto di nevrotica sono costituite da fattori traenti origine dalla vita
natura, che dagli uomini esige, sessuale”3. Con onestà egli dichiarava anche che la teoria di cui
inflessibilmente, di venir soddisfatto” andava a parlare “non era del tutto nuova” in quanto “si è
per Krafft-Ebing non si esaurisce al sempre attribuita (…) una certa importanza, nell’etiologia delle
“benessere fisico” ma può elevare gli nevrosi, ai fattori sessuali.”4. Dei tre saggi il primo è quello che
uomini “a sentimenti più alti”, così tratta l’area delle perversioni sessuali e l’analisi si concentra
come giocare un “potente fattore” a sull’oggetto e sulla meta. Il titolo è appunto Le aberrazioni sessuali
favore dello sviluppo dei “sentimenti che vengono affrontate sui due fronti citati. Le deviazioni rispetto
sociali”. Scrive ancora l’autore: “…è all’oggetto sessuale fanno riferimento a quelle situazioni nelle
certo che la sessualità rappresenta, quali l’individuo non orienta il suo interesse sessuale per il soggetto
nella vita degli individui come in
quella della società, un potente
fattore, il più imperioso impulso a
cimentare le proprie forze, a procurarsi
dei mezzi, a creare un focolare
domestico, a sentire altruisticamente,
dapprima per una persona dell’altro
sesso, poi per i figli e infine per tutta la
società.” 1 . L’introduzione alla sua
opera svolta nel primo capitolo, è un
attraversare varie teorie e idee che si
muovevano all’epoca. Compare
anche un non scontato riferimento ad
Alfred Binet pioniere anche lui in
questo ambito, fondatore della
psicologia scientifica in area
di sesso opposto, questo sarebbe l’orientamento in rapporto all’oggetto
appunto, ma a quello del proprio sesso (Freud parla di inversione totale o
parziale): “è perciò sorprendente udire che vi sono uomini per i quali non è la
donna, bensì l’uomo, e donne per le quali non l’uomo, bensì la donna forma
l’oggetto sessuale.”5. In questo capitolo vengono inclusi anche gli
orientamenti nei confronti di soggetti immaturi, piuttosto che di animali, per cui
Freud chiosa sottolineando, a titolo riassuntivo, che nel caso di deviazione
dall’oggetto “nella pulsione sessuale l’elemento essenziale e costante è
qualcos’altro.”6. Per quanto riguarda le deviazioni rispetto alla meta l’autore
specifica da subito quale sia l’elemento di riferimento: “meta sessuale normale
è considerata l’unione dei genitali nell’atto definito copula, che porta alla
risoluzione della tensione sessuale e a un temporaneo estinguersi della pulsione
sessuale (un soddisfacimento analogo alla sazietà nella fame).”7. Tutto quello
che esula da tale “meta sessuale normale”, viene dunque considerato da
Freud nell’ambito delle perversioni, spaziando dai rapporti orali fino al sadismo
e al masochismo. Nel secondo saggio si incontra la trattazione forse più
famosa dell’impianto teorico freudiano, quella riguardante la sessualità
infantile, che tante polemiche destò fin dalla sua comparsa quando il saggio
fu pubblicato. Il “trascurato periodo infantile” di cui parla Freud, è tutt’altro
che estraneo alla sessualità anche se “…è opinione popolare, a proposito
della pulsione sessuale, che essa manchi nell’infanzia e che si risvegli soltanto
nel periodo della vita che va sotto il nome di pubertà. Ma questo non soltanto
è un puro e semplice errore, bensì anche un errore gravido di conseguenze,
perché è il principale responsabile della nostra attuale ignoranza a proposito
delle condizioni fondamentali della vita sessuale.”8. Dopo la trattazione delle
celebri fasi si arriva, nel terzo saggio dell’opera, alle trasformazioni subentranti
nel corso della pubertà dove alle pulsioni parziali viste in azione nell’infanzia,
“subentrano cambiamenti che debbono condurre la vita sessuale infantile alla
sua definitiva strutturazione normale”.9 Per Freud l’accesso ad una sessualità
matura passa dal progressivo abbandono dell’autoerotismo alla piena
individuazione dell’oggetto sessuale: “finora (la pulsione sessuale) operava
partendo da singole pulsioni e singole zone erogene, che cercavano
indipendentemente un dato piacere come unica meta sessuale; ora si da una
nuova meta sessuale, al raggiungimento della quale collaborano tutte le
pulsioni parziali, mentre le zone erogene si sottomettono al primato della zona
genitale.”10 Il tema dell’oggetto sessuale, della meta e della maturazione iniziò
dunque ad articolarsi e a svilupparsi nel dibattito scientifico, lo fece pur con
contrasti e non semplici nodi non solo dettati da posizioni accademiche
differenti, quanto piuttosto da motivazioni ideologiche e culturali di una
società che ancora stava prendendo le distanze dall’epoca vittoriana con
tutto quello che essa portava con sé. Quello che colpisce, nel variegato e un
po’ crepuscolare attraversamento delle derive della sessualità descritte da
Krafft-Ebing, è la moltitudine di orientamenti che la sessualità umana può
prendere; allo stesso modo nel saggio di Freud si ritrovano aspetti già ripresi
dall’autore della Psychopathia sexualis ma ridefiniti e sintetizzati in maniera
originale con l’articolazione di una teoria sulla sessualità a partire dall’infanzia.
In entrambi gli autori si sono poste le basi delle successive suddivisioni che
avranno come oggetto le parafilie, ovvero quelle deviazioni relative
all’oggetto e alla meta sessuale che già Freud aveva tentato di definire in
modo esplicito nei Tre saggi sulla teoria sessuale e Krafft-Ebing aveva
raccontato nei moltissimi casi descritti nella sua Psychopathia. Nella poderosa
opera di quest’ultimo, come nei tre saggi di Freud, ritroviamo le radici della
suddivisione nei due classici sottogruppi delle parafilie in rapporto, le prime,
all’anomalia della scelta dell’oggetto come nel caso della zoofilia e del
feticismo, mentre le seconde
all’anomalia nella situazione,
come nel voyeurismo e
nell’esibizionismo (se non vi è
partecipazione volontaria di
una persona) e nel
sadomasochismo laddove
invece il partner partecipa
volontariamente. Lo svincolo
della sessualità umana
dall’emergenza
filogeneticamente stabilita
della riproduzione e dai
condizionamenti biologici che
restano il fattore determinante
all’accoppiamento nel mondo
animale, orienta lo sguardo in
questo ambito verso un
orizzonte differente
collocandola al di fuori della
dinamica del bisogno per ancorarla a quella del desiderio.
1) emozioni positive come affetto,
Questo non significa che le componenti istintuali siano cancellate,
amore, passione, bisogno di intimità
quanto piuttosto che ci sia, nell’uomo, una complessità
emotiva e fisica (sesso amoroso), o
decisamente accentuata. È così che nella sessualità umana
negative, quali odio, distruttività,
possiamo identificare tre dimensioni chiave: la prima è quella
sadismo;
istintuale-riproduttiva legata al così detto cervello rettiliano
2) voglia fisica, attrazione, gusto del
mentre la seconda è invece rappresentata dalla dimensione
piacere erotico e/o della
emozionale-sensazionale ancorata al cervello limbico. Infine vi è
trasgressione (sesso ricreativo);
la dimensione matura e relazionale appartenente alla
3) desiderio di un figlio (sesso
neocorteccia. Le molteplici finalità e i diversi significati della
procreativo);
sessualità umana diventano così più comprensibili se letti alla luce
4) bisogno di ottenere dei vantaggi
della tripartizione or ora accennata. Come Alessandra Grazzottin
emotivi personali (tacitare ansia,
identifica bene nel suo testo sulla sessualità e la fisiopatologia
angoscia, solitudine, fame d’amore,
sessuale11 troviamo una sessualità descrivibile come “sesso
scaricare tensione, confermare la
amoroso”, una “sessualità ricreativa” ma anche una
propria identità o il proprio potere),
“procreativa” che porta con sé il desiderio di un figlio, fino ad una
relazionali (ridurre l’aggressività del
sessualità strumentale con le luci e le ombre che la possono
partner, ottenere attenzione e così
accompagnare.
via), o vantaggi oggettuali (denaro,
Che la dimensione istintuale occupi una posizione primaria, oggetti, viaggi, facilitazioni, carriera)
questo lo si vedeva bene nell’opera di Krafft-Ebing nella quale (sesso strumentale). 13
egli, già nelle prime righe del suo trattato, sottolineava la Dunque la sessualità umana che si
centralità di tale dimensione: “nell’amore carnale, come cieco esprime dall’ambito biologico fino
impulso a saziare con la voluttà l’istinto sessuale, l’uomo si trova all’ambito comportamentale,
allo stesso livello degli animali”. Tuttavia concedeva all’uomo di passando certamente per la parte
accedere a livelli più elevati di quelli istintuali da cui comunque emotiva e quella cognitiva, è terreno
parte poiché “a lui è dato elevare lo spirito in regioni dove non complesso e articolato non risolvibile
più schiavo passivo di un istinto, sente sorgere in sé, destati semplicemente sul piano di ciò che
dall’istinto medesimo, sentimenti più puri e più nobili che, ad onta pare evidente o su ciò che è dato per
della loro origine materiale, lo introducono nel mondo spirituale scontato dal punto di vista sociale e
del bello, del sublime, del morale.”12 culturale. Questo lo si vede dalla non
Le molteplici finalità e i variegati significati della sessualità possono necessaria coincidenza dell’identità
essere riassunti nei seguenti punti: sessuale con quella di genere o con il
comportamento sessuale agito. Se i cromosomi, i effettivo (emersero in modo ampio temi come la
genitali esterni, le gonadi così come i caratteri masturbazione, il tradimento, i rapporti
sessuali secondari configurano con una certa prematrimoniali, la frequentazione di prostitute,
evidenza l’identità sessuale non è ancora detto che ecc.) e quello pubblicamente accettato.
ciò che intimamente la persona sente di essere sia Successivamente ebbero notevole eco gli studi tra
corrispondente alle “dotazioni di natura” che gli anni Sessanta e Settanta condotti dal
configurano l’identità sessuale. Inoltre, il come la ginecologo William Masters e dalla psicologa
sessualità venga espressa è ancora un fattore di Virginia Johnson che diedero il via ad una serie di
ulteriore variabilità. Riprendendo il nostro percorso pubblicazioni a partire da “Human sexual response”
iniziato con la Psychopathia sexualis di Krafft-Ebing del 1966, arrivando perfino a “suggerire” la
nel 1886 e passata la tappa del 1905 dei Tre saggi produzione di una recente serie televisiva dal nome
sulla teoria sessuale di Freud, il Novecento conosce inequivocabile di Masters of sex che racconta la
un’ulteriore svolta negli anni Quaranta e Cinquanta storia dei due ricercatori. Se lo studio Kinsey era di
grazie allo studio conosciuto come Rapporto Kinsey tipo quantitativo, statistico, certamente diceva
sul comportamento sessuale maschile e femminile; molte cose sulla vita sessuale degli americani ma
un’indagine su ampia scala che rappresenta il non aveva l’impatto di uno studio che andava a
primo studio con vocazione sistematica rispetto ai filmare, fotografare, registrare nei parametri più vari
comportamenti sessuali che vengono indagati con l’attività sessuale umana delineando il ciclo della
specifiche tecniche di campionamento. La storia risposta sessuale. La sessualità, dunque, diventa
sessuale delle diciottomila persone intervistate fece pienamente oggetto di studio arricchendo le
da base di riflessione in un’epoca ancora legata a conoscenze ma, al tempo stesso, sfatando miti e
rappresentazioni sulla sessualità che tuttavia non rappresentazioni del tutto fantasiose che erano
corrispondevano con quello che di fatto la gente radicate nella popolazione. L’approccio alla
viveva. Ciò che scaturì dallo studio era proprio tale sessualità e alle sue espressioni passa anche
divaricazione tra il comportamento sessuale attraverso la lettura e la definizione che ne ha dato
Elaborazione L. Pezzoli
Eiaculazione ritardata
Eiaculazione precoce
Disturbi dell’orgasmo femminile
Disturbi dell’erezione
Disturbi dell’interesse sessuale/arousal femminile
DISFUNZIONI SESSUALI Dolore genito-pelvico alla penetrazione
4 Ibidem
Tanner. Una visione, come detto, piuttosto restrittiva e
5 Freud, S. (1905). Tre saggi sulla teoria sessuale. In
discutibile. In tal senso sono state avanzate delle proposte di
Freud S. (2000). La vita sessuale (p. 34). Torino:
modifica e delle specifiche come quella di Blanchard19 il
Universale Bollati Boringhieri.
quale nel 2008 introduceva la distinzione tra la pedofilia 6 Freud, S. (1905). Tre saggi sulla teoria sessuale. In
(riguardante i bambini di età inferiore agli 11 anni) e l’ebofilia Freud S. (2000). La vita sessuale (p. 47). Torino:
(per l’attrazione verso bambini tra gli 11 e i 14 anni). VIsto che Universale Bollati Boringhieri.
7 Freud, S. (1905). Tre saggi sulla teoria sessuale. In
abbiamo cominciato questo capitoletto con Krafft-Ebing
Freud S. (2000). La vita sessuale (p. 48). Torino:
vale la pena ricordare che egli poneva anche la categoria
Universale Bollati Boringhieri.
per coloro che avevano una preferenza per adolescenti di 8 Freud, S. (1905). Tre saggi sulla teoria sessuale. In
età comrpesa tra i 15 e I 19 anni che chiamava efebofilia. Da Freud S. (2000). La vita sessuale (p. 71). Torino:
parte dell’autore Tedesco viene sostenuta una Universale Bollati Boringhieri.
differenziazione per cui “si trova ogni sorta di forme di 9 Freud, S. (1905). Tre saggi sulla teoria sessuale. In
passaggio. Gli uni hanno un’inclinazione per gli esserini di Freud S. (2000). La vita sessuale (p. 107). Torino:
Universale Bollati Boringhieri.).
due, tre, quattro anni; altri ancora sono eccitati dalla 10 Ibidem
maturazione sessuale in atto per cui non mirano agli immaturi 11 Grazzottin, A., Sessualità e fisiopatologia sessuale
ma, più propriamente, agli adolescenti, sessualmente semi- in Zanoio, L., Barcellona, E., Zacché, G. (a cura di),
maturi.”20. Krafft-Ebing le definisce “persone pericolose”21, e Ginecologia e ostetricia con tavole di F.H. Netter,
ancora insiste scrivendo: “nessun dubbio può esistere circa la Elsevier Masson, Milano, 2007, p. 165-196.).
12 Von Krafft-Ebing, R. (2011). Psychopathia Sexualis
pericolosià dei pedofili.”22. L’autore, a mio avviso con grande
(p. 1). Milano : Pgreco edizioni. (Originariamente
lucidità e precorrendo i tempi e i tabù, scriveva con
pubblicato nel 1886).
coraggio che “la pedofilia, a prescindere dagli idioti e dagli 13 Grazzottin, A., Sessualità e fisiopatologia sessuale
altri individui psichicamente ammalati, (…) sia assai più in Zanoio, L., Barcellona, E., Zacché, G. (a cura di)
frequente di quanto non si supponga.” 23 (2007). Ginecologia e ostetricia con tavole di F.H.
Netter, Elsevier Masson, Milano, p. 166.
La sessualità dunque ha trovato vari osservatori e sensibilità 14 Grazzottin, A., Sessualità e fisiopatologia sessuale
differenti nel corso di questa carrellata dalla metà del 1800 in Zanoio, L., Barcellona, E., Zacché, G. (a cura di)
(2007). Ginecologia e ostetricia con tavole di F.H.
fino al 2013 dove certo alle line di continuità si trovano anche
Netter, Elsevier Masson, Milano, p. 168.
sviluppi e differenziazioni non indiffernti come abbiamo 15 Benjamin, H., (1968). Il fenomeno transessuale (p.
potuto vedere per le novità inserite nell’ultima edizione del 23). Roma: Astrolabio.
DSM 5. Uno sguardo a volo d’uccello che credo dia la 16 AAVV. (2014). Manuale diagnositco e statistico
dimensione della complessità del tema e di come la dei disturbi mentali DSM-5 (p. 765). Milano:
sessualità abbia iniziato progressivamente ad avere una Raffaello Cortina.
17 AAVV. (2014). Manuale diagnositco e statistico
tematizzazione nella comunità scientifica proprio a partire da
dei disturbi mentali DSM-5 (p. 796). Milano:
quell’Ottocento positivista che, coi limiti noti di quest’epoca, Raffaello Cortina.
portava anche indiscutibili stimoli e contributi nel suo sforzo di 18 Ibidem
comprendere le dimensioni dell’umano. Mi piace 19 Blanchard, R., Lykins, A. D., Wherrett, D., Kuban,
concludere con la considerazione di Kinsey del 1948 apparsa M. E., Cantor, J. M., Blak, T., ..., Klassen, P. E. (2008).
Pedophilia, Hebephilia, and the DSM-V. Springer
nel suo testo che riferiva della sua ricerca pionieristica sul
Science+Business Media, LLC 2008 Arch sex Behav
comportamento sessuale dell’uomo. Una considerazione che
(2009) 38:335-350 DOI: 10.1007/s10508-008-9399-9
invitava ad evitare le divisioni in bianco e nero perché la 20 Von Krafft-Ebing, R. (2011). Psychopathia Sexualis
natura non è abitata da dimensioni e categorie discrete (p. 582). Milano : Pgreco edizioni. (Originariamente
dove ci sono, da un lato, le capre e dall’altro le pecore pubblicato nel 1886).
21 Ibidem.
(questo era l’esempio usato proprio da Kinsey). Il continuum
22 Ibidem.
che caratterizza il mondo vivente invita a una grande 23 ibidem
prudenza e attenzione e ciò vale anche per il
comportamento sessuale umano.
CRONACHE MOZARTIANE
Lorenzo Pezzoli
È un capitolo complesso quello sulla sessualità interpersonali. Rapporti che certo fanno spendere
perché interpella molte dimensioni di ciascuno, più fatica, mettono più in gioco e, soprattutto,
entra nella parte nascosta e nelle pieghe dei vissuti, costringono a fare i conti con la dimensione
nell’immaginario e nelle attese ma anche nelle dell’intimità. Una dimensione che se viene persa
paure e nelle ferite. Oggi, poveri noi, ci sentiamo dalla sessualità non può che provocare le
disinibiti, non più impressionabili, aperti, alcuni si degenerazioni che in questo modulo andrete ad
percepiscono evoluti e financo svezzati alla incontrare. Oggi, tanto familiarizzati con la sessualità
sessualità. Ci crediamo in questo modo, come esibita, ci sentiamo emancipati ma non ci
singoli, come cultura, come società, solo perché accorgiamo che questa emancipazione ha un
molti tabù e riserve paiono essere cadute e la prezzo che è rappresentato da un allontanamento
rappresentazione del corpo nudo, della sessualità dalla nostra intimità. Abitiamo una società che è
che occupa settori tra i più disparati, parrebbe diventata più fragile man mano che toglieva gli
averci svezzato e resi maturi e liberi dinnanzi a abiti alle persone, man mano che metteva subito in
questa parte importante della vita. Ma pare proprio contatto con l’intimità altrui che, così esposta,
che non sia così e che vedere tanti sederi, diventava di tutti e quindi perdeva la sua natura più
apprezzare tanti décolleté, che aver sbirciato da profonda: di intimità appunto. Forse il vero male che
tanti buchi di serratura che sono oggi i computer si è nascosto ed è cresciuto all’interno del processo
piuttosto che la televisione, ci abbia reso maturi emancipativo di cui ho fatto cenno relativamente
rispetto alla sessualità, confondendo molte alla sessualità, è la progressiva compromissione
dimensioni e portandoci a considerarci emancipati dell’intimità. Come scriveva in un suo breve saggio
solo perché più esposti a un tema. Piuttosto temo François Julien, “ciò che rende possibile l’intimità,
che sia il contrario, e cioè che la progressiva che la si provi in sé stessi o che la si affidi all’Altro – i
familiarizzazione con la sessualità rappresentata non due si rivelano inseparabili -, è che non ci siano più
abbia favorito una nostra maturazione in questo mire e progetti sull’Altro; in altri termini, che non si
ambito, quanto piuttosto che abbia spostato voglia né ci si attenda nulla da lui; che si liberi la
(orientandola e appiattendola) la sessualità sulla relazione da qualsiasi finalità e interesse.” (Jullien, F.
rappresentazione, in qualunque forma sia (2013), Sull’intimità, Raffaello Cortina editore,
manifestata in questa nostra società ed epoca che Milano, p87.). Temo che oggi prevalgano sull’altro
spesso vede le persone più protagoniste nel sesso finalità e interessi che lo inchiodano in una spesso
virtuale che nella coltivazione dei rapporti desolante reificazione, soprattutto per quanto
attiene la sessualità.
RIFLETTERE CON LA LETTERATURA
Un giorno tutti gli abitanti di Piazza Guy d’Arezzo a Bruxelles ricevono la stessa lettera:
“Questo messaggio solo per dirti che ti amo. Firmato: tu sai chi”. Un messaggio d’amore,
apparentemente innocente, che dà il via a una catena di conseguenze che finiranno
per sconvolgere la vita degli abitanti della piazza. C’è Zachary Bidermann, potente
commissario dell’Unione Europea, erotomane incallito. C’è Faustina, la sofisticata ufficio
stampa di una grossa casa editrice che detesta il suo amante che le fa l’amore troppo
bene e quindi la fa sentire schiava. C’è Josephine che convince il marito Baptiste a
prendere in casa l’amante di lei. C’è il banchiere Francois-Maxime de Couvigny,
felicemente sposato, che ogni mattina cerca fugaci incontri sessuali con giovani ragazzi.
Ci sono la portinaia Marcelle innamorata del suo afgano (un aitante clandestino) e la
signorina Beauvert che fa l’amore con il suo pappagallo Copernico. E molti, molti,
moltissimi altri. Mentre l’indagine avanza, i corpi si allacciano, la temperatura dei desideri
si fa rovente, la fantasia dell’eros si scatena, i cuori si spezzano e nascono gli amori.
Schmitt racconta in un caleidoscopio di storie avvincenti la sessualità dei nostri tempi, in
tutte le sue forme, con un’inaudita fisicità, senza moralismi, ma con un’attenzione
sempre vigile all’etica dei rapporti umani e alla forza dell’amore. Schmitt ha creato una
cattedrale dell’erotismo contemporaneo.
Cap. VI da pag. 58 a pag. 66