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Il Trattato di Versailles del 1919, conclusivo della Grande Guerra, impose punizioni estremamente dure per

gli sconfitti tedeschi, tra cui: cessione dell'Alsazia-Lorena alla Francia e di vaste zone orientali alla Polonia,
concessione d'autonomia alla città portuale di Danzica, smantellamento dell'aviazione, divieto di possedere
mezzi corazzati in un esercito di non più di 100 000 effettivi, consegna della flotta e pagamento di un
risarcimento di 132 miliardi di marchi in oro. Condizioni estremamente punitive per una nazione che alla
fine delle ostilità aveva truppe ancora attestate sul territorio francese, e che contribuirono a creare il mito
secondo cui a far perdere la guerra all'Impero tedesco sarebbero stati pochi "traditori" interni non
nazionalisti (la cosiddetta "pugnalata alle spalle"). Questo mito, e la pessima situazione economica della
Repubblica di Weimar data dalle conseguenze del crollo della borsa statunitense del 1929, fu importante
per l'affermarsi del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori di Adolf Hitler: dopo la vittoria nelle
elezioni federali tedesche del 1933, un parlamento controllato dai nazisti concesse al leader nazista poteri
dittatoriali e l'anno dopo, con la morte dell'anziano Reichspräsident Paul von Hindenburg, Hitler assunse la
carica di Führer.

Truppe tedesche entrano a Vienna durante l'Anschluss

Con Hitler al potere iniziarono ben presto reiterate violazioni della pace del 1919: dopo l'uscita della
Germania dalla Società delle Nazioni nel 1935, fu reintrodotta la coscrizione obbligatoria e venne posta al
comando di Hermann Göring una nuova forza aerea, la Luftwaffe; nel marzo del 1936, poi, le forze tedesche
remilitarizzarono la Renania. Iniziò a formarsi un sodalizio tra la Germania nazista e il Regno d'Italia, rimasto
isolato dagli ex alleati anglo-francesi a seguito della sua decisione di invadere e annettersi l'Etiopia,
sfruttando anche la comunanza ideologica tra il regime hitleriano e quello fascista di Benito Mussolini, al
potere in Italia fin dal 1922. Questo ottimo rapporto fu rafforzato dall'intervento comune italo-tedesco a
favore delle forze nazionaliste di Francisco Franco durante la guerra civile spagnola, per poi concretizzarsi in
un'alleanza militare tra le due nazioni (la cosiddetta "Asse Roma-Berlino").

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