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Devono essere ripensati gli standard
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di monitoraggio in anestesia definiti dalla SIAARTI?
Se sì, in che termini?
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Egregio Direttore, attraverso gli anni ’90, a discostarci da una
visione spesso empirica e soggettiva della
1) il fatto che un’autorevole istituzione Colleghi e Lei per primo a discutere insieme
come la SIAARTI riconoscesse la necessità sul livello quali-quantitativo raggiunto in tema
di rinnovare l’approccio teorico e pratico alla di monitorizzazione e, in rapporto a questo,
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l’importanza ed il peso della moderna tec- tare su sistemi moderni ed efficaci di con-
nologia di monitorizzazione di fronte ad trollo del paziente in ogni settore in cui l’a-
amministrazioni particolarmente «avare» e, nestesista è chiamato istituzionalmente ad
duole dirlo, a Colleghi più anziani spesso operare; 2) per contro, negli ultimi dieci anni,
scettici; 2) la miglior cura e la maggior sicu- l’industria elettronica medicale è riuscita a
rezza del paziente e del nostro lavoro pote- produrre apparecchiature di monitoraggio
rono finalmente essere garantite dalla obiet- sempre più sofisticate, a prezzi tali da ren-
tivabilità dei parametri vitali registrati derne possibile una diffusione capillare: ciò
momento per momento; 3) sottolineando ha reso, per converso, sempre più difficile
l’importanza del monitoraggio del paziente, giustificarne la mancanza; 3) è innegabile
si diede inizio al cammino che ci ha portato, che queste apparecchiature possiedano oggi
un così elevato grado di specificità, sensibi-
Indirizzo per la richiesta di estratti: G. R. Gristina - Via
lità e tempestività nell’evidenziare anomalie
Garigliano, 61 - 00198 Roma. di comportamento delle variabili per noi di
interesse, da essere divenute un prezioso generando così una sorta di plateale e dan-
ausilio anche per il medico più esperto; ciò noso autogol; ancora nella prefazione, si
è tanto più vero se si considera il notevole legge: «a giudizio dell’anestesista i livelli di
innalzamento dell’età media della popola- monitoraggio raccomandati potranno essere
zione dei pazienti chirurgici, contraddistinta opportunamente adattati o potenziati…»;
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dalla frequente coesistenza di patologie col- sarebbe interessante comprendere come si
laterali croniche, spesso multiple, non sempre possa adattare o potenziare ciò che potrebbe
in fase di compenso, da considerare con non esserci poiché non se ne è resa impre-
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estrema attenzione anche nel corso di inter- scindibile la presenza.
venti di per sé semplici o di breve durata; In termini tecnici mi è poi difficile accet-
4) inoltre proprio l’elevata sensibilità e spe- tare concettualmente almeno due cose: la
cificità di queste metodiche di monitoraggio prima riguarda il fatto che gli standard della
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hanno fatto sì che esse siano divenute essen- SIAARTI pongano ancora il monitoraggio
ziali nella gestione del rapporto uomo-mac- della ETCO2 in alternativa alla presenza di
uno spirometro (pag. 6 al punto 3.2.2) e
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china, garantendo l’anestesista nei confronti
dell’errore umano e dell’incidente mecca- questo, soprattutto se si considera che
nico: sia il primo che il secondo sono, di
IG M l’ETCO2 è l’unico mezzo non invasivo in
fatto, riconosciuti a tutt’oggi come le prin- grado di evidenziare tempestivamente: a)
cipali cause di mortalità e morbidità intra- alterazioni della funzionalità polmonare, l’ac-
operatorie correlate all’anestesia 1; 5) pro- cidentale intubazione dell’esofago, l’ostru-
prio in ragione di ciò gli standard di moni- zione del tubo o la deconnessione dall’ap-
parecchio di ventilazione (circa il 50% degli
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toraggio in anestesia della Harvard Medical
incidenti in sala operatoria sono da ascri-
School del 1986, presi a riferimento dalla
versi a problemi respiratori) 4; b) una ridu-
SIAARTI, sono stati nel frattempo superati zione della gettata cardiaca per ridotta con-
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da quelli dell’ASA 2, non tanto nei contenuti trattilità cardiaca o per perdite ematiche; c)
tecnici, quanto circa la imprescindibilità della variazioni della temperatura corporea; d) un
monitorizzazione stessa, facendo ad esempio
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(ETCO2) fosse inclusa tra gli standard del zato con ECG in continuo; noi sappiamo che
monitoraggio di base durante anestesia 2; l’ECG, come tale, è certamente di scelta per
6) quindi, in rapporto ad eventuali contro- evidenziare problemi di ritmo, frequenza o
versie con compagnie di assicurazione o in di flusso coronarico ma non fornisce nes-
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sista-rianimatore che si va delineando, credo tutto esprimere la soddisfazione che ho pro-
sia quella di un medico capace di titolare il vato nel verificare dalle sue parole l’impatto
trattamento ed il controllo delle condizioni positivo del documento della SIAARTI che,
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del paziente momento per momento, rita- per quanto datato, ha sicuramente aperto
gliandoli sulle fluttuazioni delle variabili fisio- una strada nuova al mondo anestesiologico
logiche in un continuum evolutivo teso al nel nostro Paese.
mantenimento della stabilità dei parametri Questa via, come giustamente rilevato dal-
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vitali; in quest’ottica la monitorizzazione del l’Autore, deve essere perseguita con tenacia
comportamento dei vari apparati durante lo e continuità, sull’esempio di quanto accade
stress chirurgico o indotto dalla patologia, nell’ASA, con revisioni e formulazioni di pro-
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diviene ovviamente uno strumento di impor- tocolli, linee guida, raccomandazioni e
tanza critica.
IG M quant’altro.
Ciononostante, il nostro problema rimane Da parte sua la nostra Società ha cercato,
ancora oggi quello di convincere molti Ammi- tramite il Gruppo di Studio per la Sicurezza
nistratori e alcuni Colleghi che la questione in Anestesia e Rianimazione che continua
non consiste nell’utilità o meno del monito- ad operare in tal senso, di migliorare il «tiro»:
raggio ma, semmai, come dimostrarne i bene- il Documento storico è già stato revisionato,
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fici. aggiornato ed approvato dal Consiglio Diret-
In conclusione, penso che oggi lo spazio tivo che mi ha preceduto (nel 1996), ed ora
per «raccomandare» sia drasticamente ridotto
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SIAARTI del 1990 sugli standard di sicurezza, Nel nuovo Documento si raccomanda,
consistano nell’imprescindibilità del moni- durante la ventilazione meccanica, che la
toraggio stesso nella sua configurazione più ventilazione del paziente venga monitorata,
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tore, un giudizio sulla validità del tema sol- le apparecchiature dovranno essere dotate
levato e ai Colleghi l’eventuale discussione. di allarmi acustici e visivi del valore mas-
simo e minimo.
Viene poi riconfermata l’importanza della
Bibliografia
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spettata all’Autorità sanitaria (Direzione Spero che tutto ciò possa soddisfare il Col-
Aziendale, Direttori Sanitari, Assessori…). lega.
Solo così si capisce come le Raccomanda- Grato per avermi sollecitato a discutere
zioni, specie se condivise da tutte le altre sull’argomento, sperando in qualche altra
Società dei Paesi occidentali, non vadano
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«lettera al Direttore», invio i più cordiali saluti
espresse come Leggi, ma costituiscano una al Socio Gristina ed a tutti i nostri Consoci.
solida base sulla quale lavorare all’interno
della propria realtà.
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G. MARTINELLI
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