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LETTERE ALLA DIREZIONE

MINERVA ANESTESIOL 1998;64:103-6

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Devono essere ripensati gli standard

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di monitoraggio in anestesia definiti dalla SIAARTI?
Se sì, in che termini?

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IG M
Egregio Direttore, attraverso gli anni ’90, a discostarci da una
visione spesso empirica e soggettiva della

N el febbraio 1990 fu redatto dal gruppo


di studio SIAARTI per la sicurezza in
anestesia, un manuale dal titolo: «Racco-
pratica clinica, spingendoci a considerare le
variabili fisiologiche fondamentali in modo
integrato e più scientifico in quanto vi erano
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mandazioni per gli standard di monitoraggio finalmente i mezzi per misurarne le modifi-
in anestesia e rianimazione». cazioni; ciò segnò implicitamente l’avvio
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La pubblicazione di quelle linee-guida fu all’uso di un linguaggio comune e moderno.


particolarmente utile a mio avviso, per tre Se questo fu allora il valore del manuale
ragioni: SIAARTI, sento oggi il bisogno di invitare i
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1) il fatto che un’autorevole istituzione Colleghi e Lei per primo a discutere insieme
come la SIAARTI riconoscesse la necessità sul livello quali-quantitativo raggiunto in tema
di rinnovare l’approccio teorico e pratico alla di monitorizzazione e, in rapporto a questo,
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sorveglianza del paziente in anestesia, annet- sull’eventuale necessità di aggiornare alcuni


tendo all’integrazione delle informazioni deri- contenuti di quella pubblicazione.
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vanti da un monitoraggio tecnologicamente Proverò ad elencare i motivi per cui ritengo


avanzato un plusvalore in termini di tempe- questo invito non superfluo:
stività del trattamento e quindi di ulteriore 1) è esperienza comune ed attuale, il fatto
sicurezza per il paziente, oggettivò con forza che non in tutti gli ospedali è possibile con-
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l’importanza ed il peso della moderna tec- tare su sistemi moderni ed efficaci di con-
nologia di monitorizzazione di fronte ad trollo del paziente in ogni settore in cui l’a-
amministrazioni particolarmente «avare» e, nestesista è chiamato istituzionalmente ad
duole dirlo, a Colleghi più anziani spesso operare; 2) per contro, negli ultimi dieci anni,
scettici; 2) la miglior cura e la maggior sicu- l’industria elettronica medicale è riuscita a
rezza del paziente e del nostro lavoro pote- produrre apparecchiature di monitoraggio
rono finalmente essere garantite dalla obiet- sempre più sofisticate, a prezzi tali da ren-
tivabilità dei parametri vitali registrati derne possibile una diffusione capillare: ciò
momento per momento; 3) sottolineando ha reso, per converso, sempre più difficile
l’importanza del monitoraggio del paziente, giustificarne la mancanza; 3) è innegabile
si diede inizio al cammino che ci ha portato, che queste apparecchiature possiedano oggi
un così elevato grado di specificità, sensibi-
Indirizzo per la richiesta di estratti: G. R. Gristina - Via
lità e tempestività nell’evidenziare anomalie
Garigliano, 61 - 00198 Roma. di comportamento delle variabili per noi di

Vol. 64, N. 3 MINERVA ANESTESIOLOGICA 103


GRISTINA DEVONO ESSERE RIPENSATI GLI STANDARD DI MONITORAGGIO IN ANESTESIA DEFINITI DALLA SIAARTI?

interesse, da essere divenute un prezioso generando così una sorta di plateale e dan-
ausilio anche per il medico più esperto; ciò noso autogol; ancora nella prefazione, si
è tanto più vero se si considera il notevole legge: «a giudizio dell’anestesista i livelli di
innalzamento dell’età media della popola- monitoraggio raccomandati potranno essere
zione dei pazienti chirurgici, contraddistinta opportunamente adattati o potenziati…»;

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dalla frequente coesistenza di patologie col- sarebbe interessante comprendere come si
laterali croniche, spesso multiple, non sempre possa adattare o potenziare ciò che potrebbe
in fase di compenso, da considerare con non esserci poiché non se ne è resa impre-

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estrema attenzione anche nel corso di inter- scindibile la presenza.
venti di per sé semplici o di breve durata; In termini tecnici mi è poi difficile accet-
4) inoltre proprio l’elevata sensibilità e spe- tare concettualmente almeno due cose: la
cificità di queste metodiche di monitoraggio prima riguarda il fatto che gli standard della

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hanno fatto sì che esse siano divenute essen- SIAARTI pongano ancora il monitoraggio
ziali nella gestione del rapporto uomo-mac- della ETCO2 in alternativa alla presenza di
uno spirometro (pag. 6 al punto 3.2.2) e

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china, garantendo l’anestesista nei confronti
dell’errore umano e dell’incidente mecca- questo, soprattutto se si considera che
nico: sia il primo che il secondo sono, di
IG M l’ETCO2 è l’unico mezzo non invasivo in
fatto, riconosciuti a tutt’oggi come le prin- grado di evidenziare tempestivamente: a)
cipali cause di mortalità e morbidità intra- alterazioni della funzionalità polmonare, l’ac-
operatorie correlate all’anestesia 1; 5) pro- cidentale intubazione dell’esofago, l’ostru-
prio in ragione di ciò gli standard di moni- zione del tubo o la deconnessione dall’ap-
parecchio di ventilazione (circa il 50% degli
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toraggio in anestesia della Harvard Medical
incidenti in sala operatoria sono da ascri-
School del 1986, presi a riferimento dalla
versi a problemi respiratori) 4; b) una ridu-
SIAARTI, sono stati nel frattempo superati zione della gettata cardiaca per ridotta con-
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da quelli dell’ASA 2, non tanto nei contenuti trattilità cardiaca o per perdite ematiche; c)
tecnici, quanto circa la imprescindibilità della variazioni della temperatura corporea; d) un
monitorizzazione stessa, facendo ad esempio
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eccessivo riassorbimento di CO2 in corso di


sì che già nell’arco del biennio ’89-’90, il chirurgia laparoscopica 5.
controllo dell’ossigenazione del sangue tra- La seconda si riferisce al controllo stru-
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mite saturimetria divenisse addirittura obbli- mentale della funzione cardiocircolatoria


gatorio per le leggi sanitarie di alcuni Stati 3 (pag. 7 al punto 4.1 e 4.1.1): qui si racco-
e la concentrazione di CO2 dell’espirato manda che ogni paziente venga monitoriz-
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(ETCO2) fosse inclusa tra gli standard del zato con ECG in continuo; noi sappiamo che
monitoraggio di base durante anestesia 2; l’ECG, come tale, è certamente di scelta per
6) quindi, in rapporto ad eventuali contro- evidenziare problemi di ritmo, frequenza o
versie con compagnie di assicurazione o in di flusso coronarico ma non fornisce nes-
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sede giudiziale, risulterebbe per lo meno suna informazione sull’emodinamica al con-


complesso giustificare il mancato uso di tec- trario di quanto accade con la saturimetria
nologia ovunque nel mondo reputata irri- e la capnografia.
nunciabile nella definizione del concetto di Il fatto che la tecnologia divenga sempre
«sicurezza», senza che a ciò corrisponda un più parte integrante del nostro lavoro non
addebito di superficialità o negligenza. deve indurci a «trattare il monitor invece del
Per quanto attiene agli aspetti medico- paziente»; per questo, che può certo essere
legali della questione, concludo chiedendo considerato un rischio implicito, non ritengo
se non sia proprio il carattere di «racco- giustificato rinunciare alle informazioni e alla
mandazione» (qualcosa meno di un obbligo, loro qualità: si è ugualmente responsabili
qualcosa più di un consiglio), indicato espli- osservando il colore delle labbra del paziente
citamente nella prefazione delle linee-guida o un segnale su un display o entrambi, ciò
SIAARTI, a rendere ancor oggi paradossal- che conta è se il display ci fornisce un’infor-
mente aleatorio il valore del monitoraggio, mazione utile prima che compaia la cianosi.

104 MINERVA ANESTESIOLOGICA Marzo 1998


DEVONO ESSERE RIPENSATI GLI STANDARD DI MONITORAGGIO IN ANESTESIA DEFINITI DALLA SIAARTI? GRISTINA

In un’epoca che si fonda sulla disponibi- Risposta


lità, molteplicità e integrazione delle infor-
mazioni da un lato e sull’aiuto da esse offerto In risposta al Collega, Dott. G. R. Gristina,
nella gestione di realtà sempre più complesse così attento ed aggiornato su un tema che
dall’altro, la figura professionale dell’aneste- richiede continua revisione, mi preme anzi-

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sista-rianimatore che si va delineando, credo tutto esprimere la soddisfazione che ho pro-
sia quella di un medico capace di titolare il vato nel verificare dalle sue parole l’impatto
trattamento ed il controllo delle condizioni positivo del documento della SIAARTI che,

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del paziente momento per momento, rita- per quanto datato, ha sicuramente aperto
gliandoli sulle fluttuazioni delle variabili fisio- una strada nuova al mondo anestesiologico
logiche in un continuum evolutivo teso al nel nostro Paese.
mantenimento della stabilità dei parametri Questa via, come giustamente rilevato dal-

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vitali; in quest’ottica la monitorizzazione del l’Autore, deve essere perseguita con tenacia
comportamento dei vari apparati durante lo e continuità, sull’esempio di quanto accade
stress chirurgico o indotto dalla patologia, nell’ASA, con revisioni e formulazioni di pro-

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diviene ovviamente uno strumento di impor- tocolli, linee guida, raccomandazioni e
tanza critica.
IG M quant’altro.
Ciononostante, il nostro problema rimane Da parte sua la nostra Società ha cercato,
ancora oggi quello di convincere molti Ammi- tramite il Gruppo di Studio per la Sicurezza
nistratori e alcuni Colleghi che la questione in Anestesia e Rianimazione che continua
non consiste nell’utilità o meno del monito- ad operare in tal senso, di migliorare il «tiro»:
raggio ma, semmai, come dimostrarne i bene- il Documento storico è già stato revisionato,
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fici. aggiornato ed approvato dal Consiglio Diret-
In conclusione, penso che oggi lo spazio tivo che mi ha preceduto (nel 1996), ed ora
per «raccomandare» sia drasticamente ridotto
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è finalmente prossima la sua pubblicazione


e che i più importanti emendamenti da su questo Giornale, come richiesto dall’As-
apportare al contenuto delle linee-guida semblea a Sorrento.
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SIAARTI del 1990 sugli standard di sicurezza, Nel nuovo Documento si raccomanda,
consistano nell’imprescindibilità del moni- durante la ventilazione meccanica, che la
toraggio stesso nella sua configurazione più ventilazione del paziente venga monitorata,
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avanzata, nella sua disponibilità routinaria


oltre che attraverso i segni clinici, mediante
ed ubiquitaria.
Mi è d’obbligo lasciare tuttavia a Lei, Diret- uno spirometro ed un capnometro. Entrambe
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tore, un giudizio sulla validità del tema sol- le apparecchiature dovranno essere dotate
levato e ai Colleghi l’eventuale discussione. di allarmi acustici e visivi del valore mas-
simo e minimo.
Viene poi riconfermata l’importanza della
Bibliografia
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saturimetria a polso con un controllo pro-


1. Derrington MC, Smith G. A review of studies of anae- tratto sino alla dimissione dalla Sala Opera-
sthetic risk, morbidity and mortality. Br J Anaesth
1987;59:815. toria.
2. American Society of Anestesiologists. Standards for In merito alla perplessità del Dott. Gristina
basic intraoperative monitoring. USA: Ed. Park Ridge,
1991:670. sulla formulazione che questi Documenti uffi-
3. Reich DL. Predictors of pulse oximetry data failure. ciali devono avere, dopo ampia discussione
Anesthesiology 1996;84:859. è stato deciso, e concordo, che la forma più
4. Birmingham PK. Esophageal intubation. A review of
detection techniques. Anesth Analg 1986;65:886. corretta di espressione di una Società Scien-
5. Odeberg-Wernerman S. Cardiopulmonary aspects of tifica (che tiene conto del giudizio di più fonti,
laparoscopic surgery. Curr Opin Anesthesiol 1996;9:529.
dell’analisi della Letteratura, del parere di
G. R. GRISTINA «esperti»…) è quella delle «raccomandazioni».
Aiuto Corresponsabile
U. O. Anestesia - Rianimazione La carta vincente è quella di agire nell’inte-
Ospedale San Giovanni Evangelista resse della salvaguardia e della tutela del
ASL RM G (Tivoli - Roma) paziente, cosa che deve essere sempre pro-

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GRISTINA DEVONO ESSERE RIPENSATI GLI STANDARD DI MONITORAGGIO IN ANESTESIA DEFINITI DALLA SIAARTI?

spettata all’Autorità sanitaria (Direzione Spero che tutto ciò possa soddisfare il Col-
Aziendale, Direttori Sanitari, Assessori…). lega.
Solo così si capisce come le Raccomanda- Grato per avermi sollecitato a discutere
zioni, specie se condivise da tutte le altre sull’argomento, sperando in qualche altra
Società dei Paesi occidentali, non vadano

A
«lettera al Direttore», invio i più cordiali saluti
espresse come Leggi, ma costituiscano una al Socio Gristina ed a tutti i nostri Consoci.
solida base sulla quale lavorare all’interno
della propria realtà.

IC
G. MARTINELLI

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