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CASI CLINICI

MINERVA ANESTESIOL 1998;64:45-50

Valori costantemente alterati degli enzimi muscolari


e test di suscettibilità all’Ipertermia Maligna:

A
studio preoperatorio di un paziente

IC
con CPK elevato
M. PERUGINI, C. MONTIRONI, S. ROCCHI*

T® D
H E
IG M
Muscular enzymatic levels disorders and
Malignant Hyperthermia susceptibility test. A
Regione Marche, ASL 9 - Macerata
Servizio di Anestesia e Rianimazione
preoperative study of a patient with CPK high (Primario: Dott. M. Perugini)
level. *Azienda Sanitaria Lancisi (Ancona)
Servizio di Anestesia e Rianimazione
The preoperative evaluation of the enzymatic
R A
(Primario: Dott.ssa S. di Tizio)
level concerning the functioning of the neu-
romuscular system, is of particular impor-
tance. The diseases of these regions may lead
Y V

to Malignant Hyperther mia (MH) in the


course of general anaesthesia. The authors
illustrate the case of a young asymptomatic pericolosità in caso di miopatie. È ben noto
P R

patient with constantly high levels of CPK, infatti come la presenza di queste affezioni
who was later af fected by Central Cor e possa comportare il rischio raro ma gravis-
Disease (CCD), a rare hereditary slow pro- simo di insorgenza della sindrome da Iper-
O E

gressing myopathy strictly related to MH. The


authors suggest tat preoperative CPK levels, termia Maligna (MH), a seguito di esposi-
though not predictive of a patient to develop zione ad anestetici «trigger» in particolar
C IN

MH, can allow identification of patients modo alogenati e succinilcolina.


affected by clinically silent myopathies. This Nella valutazione anestesiologica prelimi-
can also acquire legal importance in case of nare all’intervento, oltre al rilievo anamne-
clinical MH manifestation. stico personale e familiare di incidenti ane-
Key words: Malignant hyperthermia - Ane- stesiologici, miopatie o ipertermie ed all’e-
M

sthesia, general - Neuromuscular diseases - same obiettivo, può risultare di semplice


Creatine kinase blood. esecuzione il dosaggio degli enzimi musco-
lari (CPK, LDH, aldolasi, GOT, GPT); di essi
il più significativo appare essere il CPK
N ello studio preoperatorio del paziente
è di grande importanza accertare lo
stato funzionale dell’apparato neuro-
(creatinfosfochinasi), elemento diagnostico
potenzialmente rivelatore di miopatie clini-
camente non evidenti 1.
muscolare, stante l’uso di gas anestetici e di
Il nostro lavoro trae origine dal caso di
farmaci miorisolutori e la loro potenziale un paziente clinicamente indenne, con
Pervenuto il 9 febbraio 1995. livelli costantemente elevati di CPK, succes-
Accettato il 19 gennaio 1998. sivamente risultato affetto da Central Core
Disease (CCD), miopatia ad alto rischio per
Indirizzo per la richiesta di estratti: M. Perugini - Via V.
MH 2.
Veneto, 152 - 62012 Civitanova Marche (MC). Il nostro scopo è quello di valutare sia la

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PERUGINI VALORI COSTANTEMENTE ALTERATI DEGLI ENZIMI MUSCOLARI

validità del dosaggio del CPK come metodo Peraltro il caso clinico da noi riferito è l’u-
di screening di pazienti miopatici a rischio nico giunto alla nostra osservazione in uno
di MH , sia l’opportunità di effettuare un screening di oltre 3.000 indagini operatorie
test di contrattura alla caffeina-halothane effettuate negli ultimi 4 anni. Nel registro
(IVCT: in vitro muscle contracture test) in istituito dal 1989 dal Gruppo di Studio sulla
quei malati che presentino livelli costante- MH, al 31 marzo 1993 risultavano iscritti 540
mente elevati di tale enzima. casi clinici suddivisi in tre gruppi: 157 casi

A
I dati epidemiologici della MH, sindrome
farmacogenetica autosomica in parte domi-

C
nante, in parte recessiva e sporadica, sono
di manifestazione clinica di MH (29,07%),
232 pazienti giudicati clinicamente a rischio
(42,96%), 151 pazienti con anamnesi fami-

I
ancora incerti sia se riferiti alle casistiche liare positiva (27,96%) 9.
internazionali, sia che riguardino la nostra Nel gruppo di pazienti giudicati a rischio,
176 casi, pari al 75,86%, mostravano un fat-

D
popolazione. Mentre l’incidenza di soggetti
suscettibili alla MH (MHS) è tuttora scono- tore di rischio specificatamente legato ad
sciuta, i dati inerenti le forme cliniche sono un titolo costantemente elevato di CPK.

E
disomogenei: 1:14.000 nelle anestesie
pediatriche, 1:50.000-100.000 negli adulti,
Inoltre un’analisi delle richieste di consulta-
zione pervenute al Gruppo di Studio in un

M ®
1:5.000 nelle anestesie eseguite con aneste- periodo compreso tra il 1990 ed il marzo
tici trigger 3 4. Per quanto riguarda l’Italia, le 1993, rivela che il 24,4% di esse aveva la sua
prime valutazioni epidemiologiche risal- ragione su un rilievo preoperatorio di CPK
elevato, elemento ben più frequente di tutti

A
gono al 1986, limitatamente all’Emilia e

T
Romagna; il lavoro successivamente svolto gli altri motivi che determinavano la
dal Gruppo di Studio sulla MH ha consen- richiesta di consultazione 9.

V
tito di avere le prime valutazioni basate sui

H
dati raccolti a partire dal 1989 5. Secondo

R
tali rilievi sembra probabile un’incidenza di
Analogamente appare interessante esami-
nare i risultati delle esperienze del Centro di
Studio della USL 40 di Napoli 10. Dai dati

G
un caso ogni 70.000 anestesie generali. emerge che su 156 pazienti, 72 (46,15%)

E I
La mortalità risulta ancora particolar- presentavano valori alterati di CPK. Sola-
mente elevata, attestandosi per noi intorno mente 18 pazienti con associazione CPK

IN YR
al 36%, mentre il valore europeo sembra elevato-anamnesi positiva, furono sottoposti
vicino al 24%, forse giustificato da una più a IVCT e di essi ben 11 risultarono MHS.
diffusa utilizzazione del dantrolene come
agente terapeutico causale, da poco intro-

M P
dotto nel nostro Paese, con ragguardevole Caso clinico
ritardo rispetto agli altri paesi europei 6.
Per ciò che concerne invece l’oggetto Oggetto della nostra osservazione fu un giovane

O
delle nostre osservazioni, cioè il valore del di 20 anni, ricoverato presso la Divisione Chirurgica
per essere sottoposto ad intervento di escissione di
CPK in correlazione con miopatie a rischio cisti pilonidale in sede sacro-coccigea.

C
per MH, i dati del laboratorio diagnostico di Il paziente, in buone condizioni fisiche, di
Padova indicano un 30% di pazienti MHS habitus longilineo, venne sottoposto al routinario
con valori basali elevati di CPK 7. In un prelievo venoso per gli esami ematochimici, alla
gruppo di 98 pazienti a rischio per MH, esa- visita cardiologica ed alla radiografia del torace; al
termine ogni parametro risultò essere nella norma,
minati negli ultimi 6 anni dal Centro Neuro- tranne il valore del CPK che appariva elevato (580
muscolare Regionale di Padova e dal Dipar- UI/l, v.n. da 20 a 270). Alla visita anestesiologica
timento di Genetica della stessa Università, preoperatoria l’esame obiettivo risultò sostanzial-
il 43,3% presentava valori costantemente mente negativo, rendendosi unicamente evidente
elevati di CPK 8. una modesta ma generalizzata ipotrofia delle masse
Invece non sembra possibile quantificare muscolari. Il malato, mai sottoposto ad intervento
chirurgico prima d’allora, non forniva notizie parti-
nella popolazione normale l’incidenza di colari circa la sua performance muscolare, riferendo
soggetti con valori costantemente elevati un’attività fisica normale.
dell’enzima. L’anamnesi familiare era negativa per incidenti

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VALORI COSTANTEMENTE ALTERATI DEGLI ENZIMI MUSCOLARI PERUGINI

anestesiologici ed egli dichiarava di essere stato giu- Al termine dell’iter diagnostico, il giovane
dicato idoneo al servizio di leva. paziente venne nuovamente ricoverato per l’esple-
In analoghe circostanze di valori elevati di CPK tamento dell’atto chirurgico che fu eseguito senza
in fase preoperatoria, la nostra esperienza ci aveva alcun problema in anestesia epidurale lombare.
sempre mostrato un ritorno a valori normali alla
successiva verifica. Per tale motivo si decise di con-
fermare l’intervento per il mattino seguente, previo
un ulteriore controllo dell’enzima, da valutare prima Discussione

A A
dell’atto chirurgico, raccomandando al paziente il
riposo assoluto prima del prelievo ed evitando La «Central Core Disease», descritta per la
qualsiasi somministrazione di farmaci per via intra-

C
prima volta nel 1956 da Shy e Magee, fa
muscolare o endovenosa. Il risultato che si ottenne
parte di una serie di malattie muscolari

I
(381 UI/l), seppur inferiore al precedente, si confer-
mava superiore alla norma; l’intervento venne caratterizzate da un profondo sovverti-
quindi rinviato per effettuare un nuovo prelievo, mento cito-architetturale 11.

ED
che peraltro confermò sostanzialmente i dati prece-
denti.
Il paziente fu sottoposto ad esame elettromiogra-
fico ed a visita specialistica, allo scopo di eviden-
ziare anomalie della funzione muscolare che fos-
Apparterrebbero a questo gruppo anche
le miopatie mitocondriali, le centronucleari,
le «nemaliniche» e quelle caratterizzate da
una sproporzione tra i tipi di fibre; quadri

M ®
sero sfuggite alla nostra osservazione. I risultati morfologici che talora possono coesistere
furono sostanzialmente negativi, fatta eccezione per nello stesso soggetto, rendendo a volte
un rilievo di piede piatto. incerta una precisa distinzione tra i sotto-
Solo successivamente, una più attenta disamina gruppi miopatici sopra citati 1.

A
dell’anamnesi familiare, raccolta presso i genitori

T
del giovane, consentiva di accertare la presenza di La CCD è una rara affezione ereditaria,
due casi di una malattia neuromuscolare non con trasmissione autosomica dominante a

V
meglio precisata, manifestatasi in due lontani con-

H
giunti, almeno un ventennio prima, descritti paretici

R
fin dalla più giovane età. Sulla base del CPK costan-
penetranza incompleta, di incidenza non
precisata, strettamente correlata alla MH 12.
Questa miopatia trova la sua genesi in una

G
temente elevato e della presenza del piede piatto
(aldolasi, LDH, GOT e GPT negativi), con una
alterazione del gene che controlla il recet-

E I
anamnesi personale negativa per miopatie, ma tore della Ryanodina (RYR 1), ossia il canale
familiare suggestiva, nella convinzione di non poter del calcio delle fibre lente e veloci, presente

IN YR
comunque escludere la possibilità di rischio per nel reticolo sarcoplasmatico del muscolo
MH, si decise di proporre il paziente ad un centro scheletrico ed elemento determinante nella
per la diagnosi di Ipertermia Maligna in grado di funzione contrattile 2 13. Parallelamente gli
eseguire il IVCT.
Lo studio dell’omeostasi del calcio non dimostrò studi sulla MH hanno individuato il suo

M P
una suscettibilità all’Ipertermia Maligna, ma il fram- principale meccanismo in una anomalia
mento muscolare palesò una anormale liberazione della regolazione del calcio attraverso
di mioglobina; per tale motivo fu eseguita anche mutazioni dello stesso gene che controlla il

O
un’indagine istochimica del tessuto. Essa dimostrò RYR 1, localizzato a livello del cromosoma
la presenza di un modesto polidimensionamento
fibrale per la presenza di alcune fibre discretamente 19 nella regione q 12-q 13.2 14.

C
ipotrofiche. Con NADH-TR reduttasi e SDH si osser- I dati evidenziano quindi una stretta cor-
vavano aree iporeagenti talora di tipo «cores», talora relazione genetica tra CCD e MH, basata su
di tipo «minicores», all’interno delle fibre muscolari alterazioni molecolari dello stesso gene
sia di tipo 1 che di tipo 2. Le aree iporeagenti inte- probabilmente causate da mutazioni alle-
ressavano circa l’80% delle fibre muscolari, occu-
pando talora la maggior parte del diametro fibrale.
liche, che giustificano il fenomeno per cui i
Le fibre ipotrofiche erano marcatamente reagenti pazienti affetti da CCD risultano nella quasi
con DPNH deidrogenasi. Con ATPasi acida e basica totalità MHS 15-17. Tali alterazioni genetiche
si osservava una marcata prevalenza delle fibre di sono infatti alla base della modificazione
tipo 2 (80% circa): le fibre ipotrofiche erano ten- dell’omeostasi del calcio e delle manifesta-
denzialmente di tipo 1. zioni cliniche della MH.
In conclusione, il quadro mostrava la presenza di
discreti segni miopatici e di aree di tipo «cores» e La correlazione tra CCD ed MH è evi-
«minicores» all’interno delle fibre muscolari, confi- dente anche dall’analisi di 100 IVCT ese-
gurando quindi il quadro di Miopatia «Central Core». guiti nel Laboratorio di Diagnosi per MH di

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PERUGINI VALORI COSTANTEMENTE ALTERATI DEGLI ENZIMI MUSCOLARI

Padova: 4 pazienti risultavano affetti da — prelievi ematici difficoltosi, evenienza


CCD e di questi tutti erano MHS 18. piuttosto frequente nei bambini;
Le ricerche molto recenti e la rarità della — esercizi fisici e ginnici prolungati,
malattia non consentono di stabilire quale traumi muscolo-scheletrici o situazioni di
sia la percentuale di individui con CCD ma ipoperfusione muscolare;
MHN (non suscettibili all’Ipertermia Mali- — traumi da iniezione intramuscolare,
gna), anche se i dati riportati in letteratura con valori maggiormente aumentati dell’en-

CA
lasciano supporre debba trattarsi di un
valore estremamente basso, evidenziando
così la rarità del nostro caso.
zima se sia associato un anestetico locale;
— esame elettromiografico;
— miopatie congenite ed acquisite;

I
Dal punto di vista cito-architetturale,
nella CCD si evidenziano aree amorfe cen- — rabdomiolisi ed emoglobinuria idiopa-
tiche;

D
trali («cores») nelle fibre di tipo 1, con una
scarsità o assenza di mitocondri, una — sindrome maligna da neurolettici;
minore quantità di granuli di glicogeno e — intossicazione alcolica;

E
modificazioni strutturali del sistema reti-
colo-endoteliale e dei tubuli 19.
— uso prolungato di salicilati, sommini-
strazione di succinilcolina ed anestetici

M ®
Anche il quadro istologico, come quello locali;
clinico, è caratterizzato da una grande — miocardiopatie: IMA, miocarditi, car-
variabilità di aspetti. Per quanto concerne le diomiopatie;

A
manifestazioni cliniche, la CCD può esor- — traumi cranici, processi espansivi ed

T
dire fin dai primi anni di vita con un deficit emorragie subaracnoidee, meningiti;
motorio maggiormente a carico dei muscoli

V
— neoplasie, in particolar modo metasta-
prossimali, ritardo della deambulazione,

H
tizzate.
scoliosi, lussazione congenita dell’anca.

R
Alcuni A. 21-23 dubitano del valore del
Ipotonia o atrofia muscolari possono CPK come test predittivo della MH; essi

E IG
peraltro non essere presenti o solo eviden-
ziarsi con uno scarso sviluppo muscolare.
Le forme cliniche sono quindi anch’esse
sostengono infatti che l’esame del CPK
preoperatorio è pericoloso e deve essere
abbandonato, essendoci troppi risultati di

IN YR
caratterizzate da una grande variabilità, con falsa-positività e falsa-negatività; in parti-
rarissime forme precoci e gravi, e forme colar modo risulterebbe molto pericolosa la
lievi più frequenti in età adulta, con pro- falsa sicurezza di non suscettibilità alla MH,
gressione lenta del deficit muscolare. L’elet- derivante da un valore normale di CPK 21.

M P
tromiogramma presenta solitamente poten-
ziali brevi e di bassa ampiezza, con un Volendo infatti analizzare la relazione
quadro di interferenza ancora normale. Gli MHS-valori costantemente elevati di CPK

O
esami ematochimici evidenziano solita- sulla base dei dati riferiti, ma soprattutto
mente, oltre ad un possibile aumento della sulla base di una corretta analisi procedu-
rale, si possono prefigurare le seguenti pos-

C
creatina ed una diminuzione della creati-
sibilità:
nina urinaria, valori alterati degli enzimi
muscolari e del CPK in particolare 1. 1) CPK costantemente elevate in pazienti
MHS.
Per quanto riguarda il rilievo di un valore
elevato di CPK nella fase preoperatoria, nella 2) CPK normali in pazienti MHS.
comune esperienza tale incremento risulta, 3) CPK costantemente elevate in pazienti
ai successivi controlli, quasi sempre com- MHN.
preso nei valori normali; in tali casi è age- 4) CPK normali in pazienti MHN.
vole rivelarne le cause più semplici. Per indi- La prima situazione, cioè presenza di
viduare soggetti con valori inspiegabilmente livelli elevati di CPK in pazienti MHS, risulta
elevati di CPK, è necessario infatti escludere avere una bassa incidenza statistica, almeno
i fattori etiologici più comunemente respon- secondo i dati da noi riportati, relativi al
sabili dell’incremento dell’enzima 20: Centro di Napoli e di Padova.

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VALORI COSTANTEMENTE ALTERATI DEGLI ENZIMI MUSCOLARI PERUGINI

Tali valori percentuali infatti non consen- familiare suggestiva per miopatie, il test
tono, anche per il numero di casi valutati, di IVCT è consigliabile, come conferma il caso
stabilire un’associazione e quindi una pre- clinico illustrato. Infatti seppure possa
dittività del valore di CPK in soggetti MHS. apparire semplice e risolutiva l’esecuzione
La seconda possibilità, ovvero l’eve- di un’anestesia «sicura», rimane a nostro
nienza di un CPK normale in pazienti MHS, avviso doveroso giungere preliminarmente
è purtroppo non valutabile al momento, ad una precisazione diagnostica di valore

A A
pur avendo grande importanza, trattandosi
di malati che, in assenza di manifestazioni

C
cliniche di patologie neuromuscolari, pos-
permanente e di totale e futura sicurezza
per il paziente.
Non va infine taciuta l’importanza me-

I
sono inaspettatamente e drammaticamente dico-legale che l’esecuzione e la valutazio-
sviluppare una MH in corso di anestesia ne del titolo di CPK può assumere in caso
di manifestazione clinica di MH.

D
generale.
La terza associazione, CPK elevato in Infatti, seppure appare corretto non
pazienti non MHS rientra nel caso clinico da assegnare al titolo preoperatorio del CPK

E
noi esposto ed è di grande interesse; da
questa associazione infatti si deduce che a
il valore di predittività per MH, in caso di
manifestazione clinica della malattia e di

M ®
valori costantemente elevati di CPK, pur morte del paziente, il dato enzimatico
riferiti ad una miopatia con elevatissima riacquista paradossalmente tutto il suo
incidenza di MH, non corrisponde necessa- valore.
La cronaca giudiziaria si è recentemente

A
riamente uno stato di MHS.

T
I dati riferiti in letteratura ed il caso cli- arricchita di un caso di morte perianestetica
nico a noi occorso quindi, suggeriscono da MH, con formulazione di una sentenza

V
una grande prudenza nell’interpretazione

H
dei valori preoperatori di CPK e degli altri

R
enzimi muscolari, specialmente quando
di condanna per il medico anestesista giu-
dicato colpevole di non avere valutato in
fase preoperatoria un elevato titolo di CPK,

G
essi rientrando nei limiti della norma, pos- analogamente ad altri riconoscimenti giudi-

E I
sono indurre nel medico anestesista un ziari di colpa grave emessi in uguali circo-
ingannevole e pericoloso senso di sicu- stanze.

IN YR
rezza.

Riassunto
Conclusioni

M P
Nell’ambito della valutazione preoperatoria del
paziente, il dosaggio enzimatico relativo alla fun-
Tenendo conto dei numerosi rilievi pre- zione dell’apparato neuromuscolare, assume una
senti in letteratura 24, alla luce del caso illu- particolare importanza. Le affezioni di tale distretto

O
strato ed in accordo con altri A. 25 26, rite-
niamo che lo studio preoperatorio degli

C
enzimi muscolari rappresenti attualmente
un’indagine semplice ed idonea per indivi-
duare un numero significativo di pazienti
infatti possono comportare il rischio di insorgenza
di Ipertermia Maligna (MH) nel corso dell’anestesia
generale. Gli Autori illustrano il caso di un giovane
paziente asintomatico, con livelli costantemente
elevati di CPK, risultato in seguito affetto da Central
Core Disease (CCD), rara miopatia ereditaria a lenta
miopatici clinicamente silenti. progressione, strettamente correlata alla MH. Gli
La possibilità di risultati falso-positivi e Autori ritengono che il dosaggio preoperatorio del
falso-negativi nella relazione «valore del CPK, pur non avendo valore di predittività per la
CPK-sensibilità all’Ipertermia Maligna», identificazione di pazienti suscettibili alla MH, possa
consentire il riconoscimento di pazienti affetti da
impone attenzione e prudenza nell’affidare miopatie clinicamente silenti, oltre ad assumere,
valore di predittività di MHS agli enzimi purtuttavia, rilevanza medico-legale in caso di
muscolari. manifestazione clinica di MH.
Allorché i valori del CPK permangono Parole chiave: Ipertermia maligna - Anestesia gene-
elevati e non sono riconducibili ad etiologie rale - Central Core Disease - Creatinfosfochinasi -
note, specialmente in presenza di anamnesi Malattie neuromuscolari.

Vol. 64, N. 1-2 MINERVA ANESTESIOLOGICA 49


PERUGINI VALORI COSTANTEMENTE ALTERATI DEGLI ENZIMI MUSCOLARI

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CO

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