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In quest'articolo acquisterai una consapevolezza in più per osservare senza giudicare cosa
accade nella propria mente.
Inserito da Marcello Muccini
Come utilizziamo i nostri cinque sensi per prendere informazioni dal mondo esterno, così
creiamo cinque modalità di rappresentazioni neurologiche, che ci permettono di dare un
senso all’esperienze che viviamo.
Il paradosso consiste che a stabilire quello che percepiamo a livello emozionale, non saranno le
esperienze vissute, ma saranno le rappresentazioni neurologiche che ci faremo di quelle
esperienze. Saranno queste rappresentazioni a disegnare il nostro atteggiamento mentale e
il nostro modello del mondo.
Proprio per questo, anziché dare interpretazioni o giudizi su ciò che accade all’esterno, questo
post si impegna a dare una consapevolezza in più di ciò che accade all’interno e su come
fare ad osservare la nostra mente.
Nella mente una serie di immagini, suoni e parole, si affacciano continuamente. Dove è portata
ad andare la tua mente per la maggioranza del tempo?
Una consapevolezza in più è che la mente come un semplice meccanismo, come uno
specchio, fa un riflesso su ciò che ci accade e sul nostro modello del mondo continuamente.
Magari non possiamo avere potere e controllo su ciò che ci accade, ma possiamo avere pieno
controllo e pieno potere sul nostro modello del mondo, così da rendere ogni riflesso come noi
vogliamo.
- Fai un checkup delle parole che utilizzi maggiormente durante l’arco della giornata. Analizza
ogni parola, sia delle parole utilizzate per scherzare, sia quelle rivolte a discorsi più intensi. Che
parole utilizzi al lavoro? Con i tuoi colleghi? Con i tuoi superiori? E nella vita privata? Con i tuoi
amici? Con i tuoi famigliari?
1 di 2 11/01/2013 15:10
Come avere una mente felice | Atteggiamento http://www.crescita-personale.it/atteggiamento...
1) siediti su una sedia, trova la posizione più comoda, tenendo le piante dei piedi ben
poggiate a terra e poggiando le mani sulle tue ginocchia.
2) Concentrati sul respiro, cercando di farlo scendere in profondità. Respira col diaframma,
facendo gonfiare e sgonfiare l’addome come un palloncino.
3) Nota il flusso dei pensieri senza giudicare. Se ci sono delle immagini, nota come sono
queste immagini. I colori, le forme, se sono in movimento o ferme, se le vivi associato ad esse,
cioè sei dentro quell’immagine, o se le vivi dissociate, cioè le osservi da come uno spettatore.
Nota le percezioni che hai. Se si tratta di parole, ascoltale e sii consapevole che sono dei riflessi
e che necessitano di una tua riflessione personale.
Se non sei abituato ad un osservazione simile può succedere che la mente strepiti e che non
voglia farti continuare. Tranquillo, assecondala, trova un momento dove riesci a rimanere
concentrato per qualche minuto. Se la mente ti distoglie eccessivamente, va bene, magari sarà
per il prossimo momento. Non ti mettere a litigare con i tuoi pensieri, cerca di capire la loro
intenzione positiva. E ti assicuro che c’è.
Ora che si sono acquisite tutte queste informazioni da questa osservazione, cosa fare?
Adesso è il momento di dirigere il focus. E puoi dirigerlo per quello che vuoi fare tu. E’ una tua
responsabilità. Se dopo questa osservazione ti senti motivato per fare una qualsiasi azione, e
nutri una naturale incertezza, puoi domandarti: “Facendo questo otterrò più piacere o più
felicità?”
Sappi che piacere e felicità non sono la stessa cosa e a volte l’una allontana dall’altra. In sintesi
si può dire che il piacere è come una candela accesa destinata ad estinguersi fra breve. La
felicità, piacevole di per se, è qualcosa di durevole che non ti lascia anche se l’ umore non è
alto.
Secondo l’atteggiamento mentale felice la felicità lascia l’esprimere la propria vera essenza.
Quando ti trovi di fronte ad una decisione domandati: “Mi darà più piacere o più felicità?”
Come afferma il Dalai Lama, abbiamo il diritto di essere felici e la felicità è una condizione
mentale.
2 di 2 11/01/2013 15:10