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Williams F1

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attiva dal 1969 al 1976, vedi Frank Williams Racing Cars.
Williams Racing
Williamsracing-20200530-0001.jpg
Sede Regno Unito Regno Unito
Grove
Categorie
Formula 1
Formula 2
Dati generali
Anni di attività dal 1977
Fondatore Regno Unito Frank Williams
Regno Unito Patrick Head
Direttore Regno Unito Simon Roberts
Formula 1
Anni partecipazione Dal 1977
Miglior risultato 9 campionati mondiali costruttori di Formula 1
(1980, 1981, 1986, 1987, 1992, 1993, 1994, 1996, 1997)
7 campionati mondiali piloti di Formula 1
(1980, 1982, 1987, 1992, 1993, 1996, 1997)
Gare disputate 746 (come team)
738 (come costruttore)
Vittorie 114
Aggiornamento: Gran Premio dell'Emilia-Romagna 2021
Piloti nel 2021
63 Regno Unito George Russell
6 Canada Nicholas Latifi
Vettura nel 2021 Williams FW43B
La Williams F1 è una scuderia britannica di Formula 1 con sede a Grove, fondata nel
1977 da Sir Frank Williams e da Sir Patrick Head. Dal 2020 viene iscritta al
campionato mondiale di Formula 1 con il nome di Williams Racing.

Terza scuderia nella storia per numero di successi, vanta un totale di sedici
titoli mondiali, nove costruttori e sette piloti. Il 21 agosto 2020 viene venduta
ufficialmente al fondo di investimento statunitense Dorilton Capital.

Indice
1 Storia
1.1 Periodo Ford (1977-1983)
1.1.1 Le precedenti esperienze di Frank Williams
1.1.1.1 1977: la nascita della Williams
1.1.1.2 1978
1.1.1.3 1979
1.1.2 Il primo dominio
1.1.2.1 1980
1.1.2.2 1981
1.1.2.3 1982
1.2 Periodo Honda (1983-1987)
1.2.1 Fase di assestamento
1.2.1.1 1983
1.2.1.2 1984
1.2.1.3 1985
1.2.2 Nuovo dominio e altri tre titoli
1.2.2.1 1986
1.2.2.2 1987
1.3 Parentesi con i motori Judd (1988)
1.3.1 Un anno negativo
1.3.1.1 1988
1.4 Periodo Renault e il dominio degli anni '90 (1989-1997)
1.4.1 L'immediato riscatto
1.4.1.1 1989
1.4.1.2 1990
1.4.1.3 1991
1.4.2 Nove titoli in sei stagioni
1.4.2.1 1992
1.4.2.2 1993
1.4.2.3 1994
1.4.2.4 1995
1.4.2.5 1996
1.4.2.6 1997
1.5 Primo biennio di transizione (1998-1999)
1.5.1 Parentesi con i motori Mecachrome e Supertec
1.5.1.1 1998
1.5.1.2 1999
1.6 Periodo BMW e ultima serie di successi (2000-2005)
1.6.1 La rinascita
1.6.1.1 2000
1.6.2 Il ritorno alla competitività con Ralf Schumacher e Montoya
1.6.2.1 2001
1.6.2.2 2002
1.6.2.3 2003
1.6.3 Il calo di prestazioni e l'inizio del declino
1.6.3.1 2004
1.6.3.2 2005
1.7 Secondo periodo di transizione (2006-2013)
1.7.1 La parentesi con Cosworth
1.7.1.1 2006
1.7.2 Collaborazione con Toyota
1.7.2.1 2007
1.7.2.2 2008
1.7.2.3 2009
1.7.3 Nuova parentesi con Cosworth
1.7.3.1 2010
1.7.3.2 2011
1.7.4 Ritorno ai motori Renault
1.7.4.1 2012
1.7.4.2 2013
1.8 Periodo Mercedes (2014-oggi)
1.8.1 Il recupero di competitività
1.8.1.1 2014
1.8.1.2 2015
1.8.2 Nuovo calo di prestazioni
1.8.2.1 2016
1.8.2.2 2017
1.8.3 La crisi profonda
1.8.3.1 2018
1.8.3.2 2019
1.8.3.3 2020: la cessione alla Dorilton Capital
1.8.3.4 2021
2 Formula 2
3 Gestione Sportiva
4 Statistiche
4.1 Formula 1
5 Risultati in Formula 1
6 Monoposto
6.1 F1
6.2 F2
7 Loghi
8 Note
9 Altri progetti
10 Collegamenti esterni
Storia
Periodo Ford (1977-1983)
Le precedenti esperienze di Frank Williams
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Frank
Williams Racing Cars.
Frank Williams iniziò la sua carriera come pilota automobilistico negli anni 1960,
ma accortosi di non avere il necessario talento, fondò una sua prima scuderia, la
Frank Williams Racing Cars, che nel 1976 fu però acquisita dalla Walter Wolf
Racing.

1977: la nascita della Williams


Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato
mondiale di Formula 1 1977.
Frank Williams abbandonò così il precedente team e fondò, insieme a Patrick Head,
una nuova scuderia, la Williams GP Engineering, che schierò la Williams-March 761
per il 1977. L'unico pilota fu Patrick Nève che prese il via ad otto gare a partire
dal Gran Premio di Spagna. Il team non ottenne punti in classifica con il 7º posto
a Monza come miglior risultato.

1978
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato
mondiale di Formula 1 1978.

La Williams FW06 del 1978 ripresa nel 2007


Nel 1978 grazie anche alla sponsorizzazione di alcuni facoltosi sponsor dell'Arabia
Saudita, Patrick Head disegnò la sua prima Williams: la FW06. Pilota era
l'australiano Alan Jones, che aveva vinto il Gran Premio d'Austria l'anno prima con
la Shadow. L'esordio avvenne al Gran Premio d'Argentina, dove Jones qualificò la
Williams in 14ª posizione, ritirandosi per problemi di pescaggio del combustibile
al 36º giro. Già al terzo round, il Gran Premio del Sudafrica, ottenne i suoi primi
punti con un ottimo 4º posto. Al Gran Premio degli Stati Uniti-Est a Watkins Glen
Jones arrivò secondo e diede al nuovo team il suo primo podio e il secondo giro
record in gara dell'anno. La Williams chiuse il mondiale costruttori al 10º posto
grazie agli 11 punti di Jones che finì 12º in quella piloti.

1979
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato
mondiale di Formula 1 1979.
Head disegnò la nuova vettura la Williams FW07 per il 1979: si trattava della sua
prima vettura a sfruttare l'effetto suolo, soluzione aerodinamica costruttiva
introdotta da Colin Chapman della Lotus campione del Mondo in carica. Williams
iscrisse una seconda vettura, in modo da avere i benefici previsti dalla Formula
One Constructors Association (FOCA) e a Jones fu affiancato lo svizzero Clay
Regazzoni. Le prime gare vennero comunque disputate con la vettura del 1978, la
FW06, mentre la FW07 esordì all'avvio della stagione europea, al Gran Premio di
Spagna. Alla settima gara stagionale, arrivò il primo piazzamento a punti per la
nuova vettura: Regazzoni terminò secondo al Gran Premio di Monaco a meno di un
secondo da Jody Scheckter. Nel Gran Premio di Francia, rimasto famoso per la prima
vittoria di una vettura a motore turbo e per il duello tra René Arnoux e Gilles
Villeneuve, entrambe le vetture per la prima volta finirono a punti. Finalmente al
Gran Premio di Gran Bretagna, Regazzoni vinse con 25 secondi di vantaggio sul
secondo e si portò al sesto posto in classifica a -16 da Jody Scheckter. Al Gran
Premio di Germania le Williams ottennero la prima doppietta con Jones primo e
Regazzoni secondo, consentendo allo svizzero di ridurre ulteriormente il divario in
classifica e di mettere Scheckter sempre più nel mirino. In Austria Jones ottenne
un terzo successo e un quarto arrivò, sempre con il pilota australiano a Zandvoort,
in Olanda che lo fece salire terzo a -10. Un quinto successo arrivò a fine stagione
in Canada sempre con Jones dove ottenne anche pole position e giro più veloce. La
Williams conquistò il secondo posto nel mondiale costruttori e Jones terminò terzo
nel mondiale con 75 punti dietro alle due Ferrari di Scheckter e Villeneuve. Da
segnalare che sino al 1983 i piloti Williams per volontà degli sponsor sauditi e
dunque di ispirazione religiosa islamica, non festeggiavano sul podio con il
classico "magnum" di Champagne.

Il primo dominio
1980
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato
mondiale di Formula 1 1980.
Ancora con la FW07, nel 1980 Jones riuscì a conquistare il titolo piloti, dopo un
lungo testa a testa con Nelson Piquet. Alan Jones fu affiancato dall'argentino
Carlos Reutemann. Jones si aggiudicò subito la pole al Gran Premio d'Argentina e
dominò la gara fino alla fine ottenendo anche il giro più veloce, e si aggiudicò
altre 4 gare (Francia, Gran Bretagna, Canada e USA-Est). Nelle prime gare gli
avversari più pericolosi furono René Arnoux e Nelson Piquet che vinsero le
successive tre corse e si portarono in testa al mondiale a +5 da Jones. A Monte
Carlo Reutemann centrò il secondo successo dell'anno per il team, e nelle due gare
dopo fu Jones a vincere scavalcando in testa alla classifica Piquet. Il brasiliano
rimase l'unico avversario di Jones e dopo la vittoria al Gran Premio d'Italia al
volante della sua Brabham si rimise primo con un solo punto di vantaggio mentre la
Williams si laureò campione del Mondo per la prima volta nella sua storia. A
Montréal Jones piegò la resistenza di Piquet e vinse il titolo mondiale dopo aver
chiuso la gara con una doppietta, il brasiliano finì l'anno comunque secondo a -13.
Jones si aggiudicò anche il Gran Premio di Spagna, la cui validità per il mondiale
venne annullata a causa della guerra di potere che vedeva contrapposte la FISA
(federazione internazionale dell'automobilismo, a cui facevano capo le squadre
"legaliste" quali Ferrari, Renault, Alfa Romeo) e la FOCA (associazione dei
costruttori, a cui appartenevano appunto la Williams, la Brabham e molti teams
medio-piccoli, quasi tutti inglesi), mettendo in mostra la netta superiorità della
sua Williams che chiuse il campionato costruttori con 120 punti, quasi il doppio
rispetto a quelli della Ligier seconda classificata.

1981
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato
mondiale di Formula 1 1981.

La Williams FW07C del 1981 ripresa nel 2007


Nel 1981 la Williams presentò una versione evoluta della FW07, ma senza particolari
novità. Carlos Reutemann perse incredibilmente il titolo, superato all'ultima gara
da Nelson Piquet, molti ritennero che fu il cruento duello con Jones ad
avvantaggiare il brasiliano della Brabham nella vittoria finale. Già nelle prime
due gare dell'anno la Williams tirò fuori i muscoli chiudendo con due doppiette, e
facendo subito capire di voler bissare i successi dell'anno precedente. In
Argentina e San Marino vinse Piquet che si mise in scia a Reutemann a -3 punti.
Reutemann si aggiudicò le gare in Brasile e Belgio, ma soprattutto inanellò una
serie di risultati utili consecutivi che lo mantenne in testa per tutto l'anno.
Jones si aggiudicò la prima gara (USA-West) e l'ultima a Las Vegas ma non riuscì
mai a scavalcare il suo compagno in classifica. Proprio questa gara costò a
Reutemann il titolo: l'argentino si presentò al via della gara in testa al mondiale
con 49 punti a +1 e +6 su Piquet e Laffite, ma dopo essere scattato dalla pole
venne subito superato da Alan Jones che vinse la corsa, a Piquet bastò arrivare
quinto per vincere il titolo. L'argentino accusò il team di non averlo aiutato
lasciando a Jones libertà di fare la sua gara e di aver sbagliato il cambio gomme.
A dire il vero Reutemann aveva vinto anche il Gran Premio del Sudafrica non valido
per il mondiale. La Williams poté comunque consolarsi con la vittoria del
campionato costruttori.

1982
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato
mondiale di Formula 1 1982.

La Williams FW08 del 1982 ripresa nel 2008


La FW07 palesò nelle ultime gare i limiti di un progetto di 3 anni prima e Head
progettò una nuova vettura per il 1982, la FW08, e nel mentre si preparava la nuova
vettura, in casa Williams si cominciava a lavorare pure su un progetto di vettura a
4 ruote motrici sul posteriore, adattando una FW07C e testandola con Alan Jones e
Jonathan Palmer, progetto che doveva avere sbocco per l'inizio del 1983. La nuova
vettura esordì nel Gran Premio di San Marino, permettendo a Keke Rosberg (che
sostituì Jones) di vincere il mondiale anche per la sfortuna che colpì il pilota
della Ferrari e leader del mondiale, Didier Pironi vittima di un grave incidente
che ne stroncò la carriera. Seconda guida fu Derek Daly: il pilota irlandese
sostituì Reutemann dopo che l'argentino, deluso dai fatti dell'anno prima aveva
palesato propositi di ritiro, ma aveva accettato di disputare due corse per
compiacere gli sponsor. Sulla vettura di Reutemann era salito nel terzo gran premio
anche Mario Andretti. Dopo le prime tre gare era Alain Prost a guidare la
classifica con la sua Renault turbo davanti a Niki Lauda rientrato quell'anno con
la McLaren. Nelle gare successive il francese fu superato in classifica dal duo
Watson-Pironi con Rosberg quarto a stretto contatto, il francese della Ferrari però
fu costretto ad abbandonare il campionato dopo il gravissimo incidente nella prove
del Gran Premio di Germania quando aveva 16 punti di più di Rosberg quinto. Il
finlandese vinse un solo gran premio a Digione (Gran Premio della Svizzera) e
grazie a 19 punti conquistati in tre gare balzò al comando del mondiale a +3 sul
ritirato Pironi che chiuse comunque secondo, riuscendo a vincere il mondiale con
soli 44 punti, record tuttora imbattuto. La Williams, nonostante la vittoria del
titolo piloti, arrivò appena quarta nel mondiale costruttori, con 58 punti. Verso
la fine della stagione, Frank Williams si rese conto che per competere ai massimi
livelli aveva bisogno del sostegno di un grande costruttore, come Renault o BMW,
che avrebbero potuto fornire la sua squadra con un motore turbo.

Periodo Honda (1983-1987)


Fase di assestamento
1983
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato
mondiale di Formula 1 1983.
Se nel 1982, l'affidabilità permise di competere con i motori turbo ben più
potenti, nel 1983 divenne impossibile competere. La Williams concluse i test di
sviluppo di una vettura a quattro ruote motrici posteriori e dopo aver lavorato per
tutto il 1982 con una Williams FW07C modificata (FW07D) si apprestò a iniziare il
mondiale con una evoluzione della vettura del 1982, la FW08B dotata di quattro
ruote motrici posteriori. L'improvviso cambio di regolamenti che vietavano le
vetture ad effetto suolo e nel contempo le vetture con più di quattro ruote,
costrinse la Williams a schierare un semplice adattamento alla vettura dell'anno
precedente, la FW08C (adattamento della precedente al nuovo regolamento che
abolisce le vetture a effetto suolo), che portò solo una vittoria a Monte Carlo con
Rosberg, grazie ad un indovinata scelta di gomme e la Race of Champions. Frank
Williams guardò con interesse verso la Honda, che stava sviluppando un proprio
motore turbo per rientrare in Formula 1 (fatto esordire sulle Spirit). Un accordo
tra Honda e Williams fu finalmente trovato all'inizio del 1983 per la stagione
successiva per utilizzare i propulsori V6 turbo. L'esordio fu anticipato all'ultima
gara del 1983 e, malgrado una preparazione affrettata della nuova vettura FW09,
Rosberg giunse quinto in Sudafrica. Nella seconda parte di stagione le prestazioni
peggiorarono e Keke Rosberg perse progressivamente terreno chiudendo quinto senza
ottenere punti per sei corse consecutive, Jacques Laffite subì anche l'onta di due
non qualificazioni. Nel Gran Premio d'Europa viene schierata una terza macchina
affidata al collaudatore Jonathan Palmer. La scuderia confermò il 4º posto nei
costruttori con soli 36 punti.

1984
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato
mondiale di Formula 1 1984.
Il 1984 non fu felice, soprattutto a causa del telaio della FW09, ancora in gran
parte realizzato in alluminio, mentre la concorrenza ormai si è votata al telaio in
fibra di carbonio. Rosberg arrivò secondo nella gara inaugurale in Brasile dietro
alla McLaren di Prost, ma nel corso della stagione non diede mai l'impressione di
poter combattere per le posizioni di testa. Il finnico colse un solo successo in
una rocambolesca gara nel Gran Premio di Dallas, unica edizione di quel Gran
Premio. Il team scivolò addirittura al 6º posto in classifica costruttori con 25,5
punti.

1985
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato
mondiale di Formula 1 1985.

Mansell sulla Williams FW10 (1985)


Nel 1985 al posto di Laffite arrivò Nigel Mansell. Dopo un inizio di stagione
incerto, la nuova FW10, costruita con un telaio in fibra di carbonio come quello
della McLaren che aveva vinto il titolo l'anno prima, portò quattro successi, due
con Rosberg e due con Mansell. L'inizio della stagione fu molto difficoltoso, al
Gran Premio del Portogallo Mansell raccolse i primi due punti della squadra, per
vedere una Williams sul podio dovette attendere altre quattro gare al Gran Premio
degli Stati Uniti con Rosberg vincitore. Verso la fine dell'anno, con Rosberg e
Mansell ormai fuori dalla corsa per il titolo, le due Williams raccolsero sei podi,
con le vittorie di Mansell in Europa e Sudafrica (dove ottenne anche la pole
position) e quella di Rosberg in Australia, l'inglese terminò il campionato al
sesto posto, mentre Rosberg fu terzo, con la squadra che salì al terzo posto in
classifica costruttori. Ad impressionare fu la facilità con cui le vetture spinte
dal nuovo turbo Honda dominarono gli ultimi 3 GP disputati su circuiti molto
diversi tra loro.

Nuovo dominio e altri tre titoli


1986
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato
mondiale di Formula 1 1986.
Al posto di Rosberg arrivò Nelson Piquet per la stagione 1986 con il compito di
vincere il mondiale. A marzo Frank Williams dovette affrontare la sfida più dura
della sua vita. Mentre tornava dall'aeroporto di Nizza fu vittima di un grave
incidente automobilistico, che lo costrinse per sempre su una sedia a rotelle e lo
tenne lontano dai circuiti per tutto l'anno, con evidenti ripercussioni sulla
gestione della squadra. Nelson Piquet vinse la prima gara in Brasile, ma le
prestazioni opache dei successivi tre round permisero ad Alain Prost di andare in
testa al mondiale a +3 da Ayrton Senna e +7 da Piquet, in Belgio e Canada vinse
Mansell che si mise secondo a -2 da Prost, l'inglese mise insieme altri venti punti
nelle successive tre corse (con le vittorie in Francia e Gran Bretagna) balzando in
testa alla classifica e stravolgendo le gerarchie del team secondo cui Mansell
avrebbe dovuto essere il "gregario" di Piquet. Fu proprio il brasiliano ad
approfittare maggiormente di un periodo di magra del suo compagno vincendo i GP di
Germania, Ungheria e Italia, ma le vittorie di Prost in Austria e di Mansell in
Portogallo, resero decisivo l'ultimo gran premio. Il titolo di Nigel Mansell sfuggì
in Australia quando sembrava ormai certo, a causa di problemi alle gomme, con Prost
che beffò i due piloti Williams pur avendo una macchina inferiore. La sconfitta fu
incredibile, se si considera che le FW11 vinsero largamente il mondiale costruttori
con ben 9 vittorie nei Gran Premi.

1987
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato
mondiale di Formula 1 1987.

La Williams-Honda FW11B di Piquet del 1987


Nella stagione 1987 Frank Williams tornò a dirigere attivamente la scuderia, che
dominò tutta la stagione; il mondiale si decise nelle ultime gare con una lotta
interna tra i due piloti Williams. Dopo le prime cinque gare al comando della
classifica c'erano Senna e Prost con due vittorie a testa, Mansell che vinse le due
gare successive in Francia e Gran Bretagna si portò dal quinto al secondo posto a
-1 dal brasiliano della Lotus. I due piloti Williams con le successive vittorie in
Germania, Ungheria, Austria e Italia chiusero una striscia di sei vittorie
consecutive al quale si sommarono ben nove pole position su nove gare. Piquet,
leader della classifica con 63 punti era a +14 su un sempre più sorprendente Senna
e a +20 da Mansell che lasciò troppi punti per strada a causa di errori e guasti
della vettura, l'inglese che si dimostrò in più di un'occasione più forte del suo
compagno vinse a Jerez e in Messico portandosi a -12. A Suzuka in Giappone Mansell
fu vittima di un terribile incidente nelle prove libere che gli impedì di correre
le ultime due corse, e permise a Piquet di vincere il suo terzo titolo. In
Australia Mansell fu sostituito da Riccardo Patrese. La Williams chiuse con 9
vittorie e 137 punti che gli valsero la vittoria del campionato costruttori per il
secondo anno di fila.

Parentesi con i motori Judd (1988)


La Honda però aveva deciso di abbandonare la Williams: tra i motivi, gli errori che
costarono il titolo 1986 e il dubbio che fosse possibile per Frank Williams seguire
in modo efficace la scuderia, viste le sue condizioni fisiche.

Un anno negativo
1988
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato
mondiale di Formula 1 1988.

Mansell sulla FW12 (1988)


Piquet se ne andò alla Lotus e venne sostituito da Riccardo Patrese. Si prospettò
dunque un anno di transizione il 1988. La coppia Mansell-Patrese fu affiatata e fu
una garanzia di esperienza, affidabilità e grinta, ma furono i motori a non essere
competitivi. A titolo di risarcimento per la rottura del contratto, la Honda "pagò"
i motori aspirati Judd V8 (derivati da un vecchio progetto Honda del 1982, quando
la casa nipponica stava valutando se entrare in Formula 1 con motori turbo o
aspirati), motori che mancavano di potenza rispetto ai motori turbo (all'ultimo
anno in Formula 1) e anche meno affidabili rispetto ai vecchi motori Cosworth della
Tyrrell. Nel frattempo la Williams si accordò per il 1989 con la Renault, che
rientrò così nel circus. La vettura è la FW12 che malgrado i limiti del motore
parve valida, tanto che l'anno dopo, adattata ai motori Renault, fu in grado di
vincere delle gare. Mansell riuscì a giungere secondo in Gran Bretagna e Spagna;
durante la stagione l'inglese ebbe dei problemi fisici e lasciò per due gare la sua
vettura a Martin Brundle e Jean-Louis Schlesser. La scuderia precipitò al settimo
posto nei costruttori con appena 20 punti.

Periodo Renault e il dominio degli anni '90 (1989-1997)


La scuderia si è assicurata una fornitura d'alto livello dalla Renault per il 1989.
La collaborazione in nove stagioni porterà a vincere quattro titoli piloti e cinque
titoli costruttori tra il 1992 e il 1997. La combinazione tra la potenza del motore
Renault e le innovazioni telaistiche portate da Adrian Newey (Head resta come
direttore tecnico sportivo) condurranno in pochi anni a vittorie schiaccianti e
sovente con largo anticipo. Alcuni ritengono che le Williams FW14B e FW15C "furono
le più avanzate auto che avessero mai corso in Formula 1".[1]

L'immediato riscatto
1989
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato
mondiale di Formula 1 1989.
L'era Renault inizia nel 1989, con i piloti Riccardo Patrese e Thierry Boutsen
(Mansell è passato alla Ferrari). La vettura è quella dell'anno precedente,
opportunamente adattata e denominata FW12C. Il Gran Premio del Brasile è disastroso
con entrambe le vetture ritirate per problemi al motore. Il successivo Gran Premio
di San Marino porta i primi punti con un quarto posto. Altre due gare e al Gran
Premio del Messico, il team ottiene il primo podio con Patrese che termina secondo
a 15 secondi da Ayrton Senna. Dopo il secondo posto nella successiva gara
americana, nel Gran Premio del Canada, sotto la pioggia, Boutsen regala alla
Williams e alla Renault la prima vittoria con Patrese termina secondo. Grazie ad un
altro successo di Boutsen nella gara conclusiva in Australia, la Williams chiude
seconda dietro alla McLaren nel mondiale costruttori e Patrese finisce 3º nel
mondiale piloti.

1990
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato
mondiale di Formula 1 1990.
Nel 1990 Patrese e Boutsen rimangono come piloti. Malgrado il successo di Patrese
nel Gran Premio di San Marino e di Boutsen al Gran Premio d'Ungheria, la stagione
segnala un regresso con 20 punti in meno e solo il quarto posto nel mondiale
costruttori. La vettura è la FW13, già saltuariamente in pista nel 1989.

1991
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato
mondiale di Formula 1 1991.

Patrese a Monte Carlo alla guida della FW14 (1991)


Boutsen lascia la scuderia per passare alle Ligier all'inizio del 1991. Gli
subentra il rientrante Nigel Mansell affiancato da Patrese come seconda guida e da
Damon Hill come collaudatore. L'inizio di stagione è travagliato, anche per
problemi al cambio dell'innovativa FW14 che costringono entrambi i piloti al ritiro
nel Gran Premio degli Stati Uniti. Nel secondo Gran Premio del Brasile, Patrese
giunge secondo dietro il dominatore di inizio stagione, Ayrton Senna. Male va il
Gran Premio di San Marino con un doppio ritiro, Mansell per incidente e Patrese per
problemi elettrici. A Monaco Mansell finalmente finisce una gara a punti (secondo).
I miglioramenti si fanno concreti e due gran premi dopo, Patrese centra il successo
con Mansell secondo. Mansell vince in Francia e Gran Bretagna e Germania ed avvia
una rimonta nella corsa al titolo. Quattro successi consecutivi per la Williams
interrotti dal successo di Senna in Ungheria. Mansell si aggiudica anche i gran
premi in Italia e in Spagna e sembra lanciato verso il titolo, ma in mezzo alle due
gare vinte, nel Gran Premio del Portogallo, poi vinto da Patrese, Mansell in testa,
perde une ruota mal fissata ripartendo dai box dopo un cambio delle gomme. Questo,
insieme ad un ritiro in Giappone, costerà il campionato. La Williams finisce
seconda nel mondiale costruttori, mentre Mansell secondo dietro Senna in quella
piloti.

Nove titoli in sei stagioni


1992
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato
mondiale di Formula 1 1992.
Confermati i piloti per il 1992, Mansell domina la stagione sin dal Gran Premio del
Sudafrica, vinto agevolmente, davanti a Patrese. Mansell si aggiudica tutti e
cinque i primi Gran Premi (Sudafrica, Messico, Brasile, Spagna e San Marino) con
Patrese 4 volte secondo. Cinque vittorie consecutive ad inizio campionato sono un
record. A Monaco la vittoria sfugge per una foratura di un gomma posteriore della
vettura di Mansell a pochi giri dalla fine. Superato da Ayrton Senna, terminerà
comunque secondo, a meno di 3 decimi dal brasiliano. La corsa di Mansell prosegue
nelle gare successive con successi in Francia, Gran Bretagna, Germania, Portogallo.
Ad esso si aggiunge il successo di Patrese in Giappone. La Williams diventa
campione con 164 punti, 65 in più della McLaren, Mansell è campione del mondo con
108 punti contro i 56 del secondo che è proprio Patrese. Mansell, vincendo 9 gare
in una stagione, stabilisce un altro record.

1993
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mondiale di Formula 1 1993.
Già dall'autunno 1992 Alain Prost, reduce da un anno sabbatico, si aggiudica un
posto in Williams per il 1993, anche grazie alle pressioni della Renault; Nigel
Mansell lascia il team per le gare americane della IndyCar. Anche Patrese lascia il
team e alla guida della seconda Williams viene chiamato il collaudatore Damon Hill.
La vettura per il 1993 comincia a girare già nell'estate 1992 con Hill (e
dall'autunno anche con Prost); dotata di sofisticati congegni elettronici, come le
sospensioni attive e il controllo elettronico della trazione, la FW15C sarà la
dominatrice dell'anno.[2] Prost vince al debutto in Sudafrica, ma sotto la pioggia
non si trova a suo agio e viene surclassato da Senna nei due gran premi bagnati in
Brasile e in Gran Bretagna a Donington Park. Il francese vincerà di nuovo a San
Marino, e poi altre quattro corse consecutive tra Canada e Germania, che lo
proiettano saldamente in testa alla classifica; dopodiché è la volta di Hill, che
si aggiudica i tre gran premi successivi, l'ultimo dei quali in Italia, che rimarrà
l'ultima vittoria della stagione. La Williams totalizza così 10 vittorie, 168 punti
e 15 pole position su 16, confermandosi campione nei costruttori; Prost vince il
titolo e decide di ritirarsi dalla Formula 1, anche perché Williams ha già
ingaggiato Ayrton Senna per il 1994. Hill chiude terzo dietro proprio al
brasiliano.

1994
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mondiale di Formula 1 1994.

La Williams-Renault FW16 di Hill del 1994


Il 1994 sarà l'anno più tribolato per la Williams.[3] L'accoppiata Senna-Williams è
la favorita per il titolo. La nuova vettura, la Williams FW16 denota durante i test
d'inizio stagione dei problemi di guida. Le sospensioni attive sono state vietate
insieme al controllo di trazione e all'ABS; il ritorno a vetture più tradizionali
mette in crisi la Williams. Problemi che pare non avere la Benetton-Ford di Michael
Schumacher che si aggiudica le prime due gare, mentre Senna va in testacoda in
Brasile e viene centrato alla prima curva da Mika Häkkinen ad Aida. Nel Gran Premio
di San Marino, già macchiato da un incidente a Rubens Barrichello nelle prove e
dalla morte di Roland Ratzenberger durante le qualifiche, avviene la tragedia.
Partito dalla pole, Senna si schianta al settimo giro del Gran Premio e muore a
causa delle ferite riportate al capo (un braccio della sospensione entra dalla
visiera).[4][5] Le ripercussioni sono pesanti, la giustizia italiana apre
un'inchiesta che porterà ad un processo contro la Williams, responsabile, secondo
l'accusa, della rottura del piantone dello sterzo, che avrebbe provocato l'uscita
di pista.[6] Nel 2007, alla chiusura di un lunghissimo iter giudiziario, Patrick
Head verrà riconosciuto colpevole, con reato estinto in prescrizione[7]. Al
successivo Gran Premio di Monaco, si presenta il solo Hill che si ritira. Dopo 4
vittorie di Schumacher, in Spagna, dove viene promosso titolare il collaudatore
David Coulthard, Hill conquista la prima vittoria dell'anno. Hill sembra in grado
di rimontare nella classifica finale, anche grazie ad alcune squalifiche che
colpiscono la Benetton e Michael Schumacher rei di alcuni comportamenti scorretti e
d'irregolarità tecniche (due gran premi di sospensione). Hill vince il Gran Premio
di Gran Bretagna, poi quelli di Belgio, Italia, Portogallo e Giappone. Ma nel Gran
Premio d'Australia, dove si decide il titolo, avviene un episodio assai discusso:
al 35º giro Schumacher, in testa alla gara, esce di pista e sbatte, danneggiando la
vettura, ma il pilota tedesco con una manovra discutibile rientra
"involontariamente" addosso a Hill, che sta sopraggiungendo in quel momento in
seconda posizione. Il tedesco ha la peggio e si ritira subito, mentre l'inglese
tenta di continuare ed effettua un disperato tentativo di riparare la sua vettura
ai box, ma poiché essa è irrimediabilmente danneggiata è costretto ad
arrendersi[8]. Con il ritiro di entrambi, Hill termina dunque secondo nel mondiale
a 1 solo punto da Schumacher campione del mondo (l'incidente verrà giudicato come
un normale contatto di gara e non ci saranno sanzioni), mentre Mansell, rientrato
alla Williams per alcune gare, centra la sua ultima vittoria. La Williams si
consola con il titolo costruttori.

1995
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mondiale di Formula 1 1995.

Parte della squadra Williams al Gran Premio d'Italia 1995; da sinistra: il


fondatore e manager Frank Williams, il cofondatore e direttore tecnico Patrick
Head, il pilota Damon Hill e il progettista Adrian Newey.
Nel 1995 Nigel Mansell torna in Formula 1 per alcune gare con una deludente
McLaren, mentre la Williams conferma Hill e Coulthard. La Renault ha deciso di
fornire i propri motori anche alla Benetton che si aggiudicherà il titolo con
Schumacher. Hill vince 4 gran premi e Coulthard uno ma i piloti si rendono anche
protagonisti di diversi (e a volte clamorosi) errori. La Williams mantiene
inattaccata la sua posizione di vettura nettamente migliore delle concorrenti,
Benetton inclusa, ma ciò non basta per evitare che Michael Schumacher conquisti il
suo secondo titolo iridato. La Benetton riesce a vincere persino il suo primo (e
unico) titolo costruttori.

1996
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mondiale di Formula 1 1996.

Jacques Villeneuve sulla Williams-Renault FW18 del 1996


Nel 1996 la Williams ingaggia il campione Indycar e figlio d'arte Jacques
Villeneuve, e conferma Damon Hill. Quest'anno è un dominio netto: la Williams vince
cinque gran premi consecutivi (quattro con Hill e uno con Villeneuve) ad inizio
stagione. Alla fine le Williams si aggiudicheranno 12 gran premi su 16, con 8
vittorie per Hill campione del mondo, e 4 per Villeneuve secondo, dopo una lotta
intestina che dura sino all'ultima gara. Per la terza volta consecutiva la
Williams, dopo aver vinto il titolo piloti, non rinnova il contratto al pilota
vincitore: Hill infatti si trasferisce alla Arrows. Nel corso dell'anno, la
Williams lascia Didcot e trasloca nella nuova sede di Grove.[9]

1997
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mondiale di Formula 1 1997.
Per l'ultimo anno del connubio ufficiale Williams-Renault a sostituire Hill arriva
il tedesco Heinz-Harald Frentzen, considerato più veloce e competitivo. In realtà
si dimostrerà meno veloce di un pilota come Hill, a torto poco considerato dai più,
che ritenevano superiori i meriti della macchina a quelli del pilota. La FW19 sarà
l'ultima Williams alla quale abbia messo mano Adrian Newey; il progettista di tutte
le macchine dal 1991 ha infatti accettato un'offerta della McLaren, e già dal
novembre 1996 interrompe lo sviluppo della vettura.[9]. L'inizio della stagione
1997 vede la Williams dominare con 4 vittorie nelle prime sei gare (3 di Villeneuve
e una di Frentzen), prima che la Ferrari si dimostri in grado dopo anni di lottare
per il titolo. Mentre Frentzen delude, Villeneuve (7 vittorie) arriva a giocarsi
all'ultima gara il mondiale con Schumacher, in svantaggio di 1 solo punto nei
confronti del pilota tedesco. Al 47º giro del Gran Premio d'Europa disputato sul
circuito di Jerez de la Frontera, Villeneuve in rimonta è alle spalle di Schumacher
in prima posizione e lo sorpassa, ma il tedesco, come mostrerà la telecamera di
bordo, chiude volontariamente e scorrettamente la curva, provocando un contatto tra
le due vetture. Villeneuve riesce a restare in pista e continua, seppur costretto a
rallentare per via della sua monoposto danneggiata, mentre Schumacher ha la peggio
e si ritira. Il canadese, grazie al 3º posto finale, è dunque campione del mondo,
mentre Schumacher sarà squalificato ed escluso dalla classifica piloti (anche se
gli verranno riconosciuti i risultati e i punti conquistati durante l'anno), a
causa di questo incidente definito "evitabile" dalla FIA[10], e che ricorda molto
da vicino quello di 3 anni prima con Hill, anche se questa volta con esito
differente.

Con l'affermazione nel mondiale 1997 la Williams conquista il titolo piloti per la
settima volta nella sua ventennale storia e mette in bacheca anche il nono titolo
costruttori, diventando la prima scuderia nella storia della Formula 1 a vantare
più di 8 affermazioni nella classifica per squadre (Ferrari e McLaren infatti,
nonostante siano in Formula 1 da molte più stagioni della Williams, vantano nel
1997 un totale rispettivamente di 8 e 7 titoli costruttori ciascuna). Ma di fronte
a un presente così trionfale, si staglia un futuro segnato dal ritiro della
Renault.

Primo biennio di transizione (1998-1999)


Parentesi con i motori Mecachrome e Supertec
1998
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mondiale di Formula 1 1998.

Jacques Villeneuve sulla Williams-Mecachrome nel 1998


Nel 1998, la Renault abbandona temporaneamente la categoria e i motori vengono
forniti attraverso una società consociata della casa francese, la Mecachrome, ma
senza sviluppo e a pagamento[11]. La vettura è in sostanza quella del 1997, con
alcuni adattamenti alle regole. I piloti sono confermati. Il team si aggiudicherà
solo alcuni piazzamenti e nessuna vittoria. La Williams finisce terza nel mondiale
costruttori, e Villeneuve solo quinto in quello piloti. Nonostante l'impossibilità
di mantenere il passo di McLaren e Ferrari, la Williams riuscì ad essere "la prima
degli altri" ed il risultato anche se deludente rispetto ai fasti passati, si
rivelerà discreto in confronto alla stagione successiva, precedente l'arrivo dei
motori BMW.

1999
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mondiale di Formula 1 1999.
Nel 1999 anche la fornitura della Mecachrome finisce e i motori vengono forniti
dalla Supertec (guidata prima da Bernie Ecclestone poi da Flavio Briatore): questi
motori (in pratica i Renault del 1997) non riuscirono a garantire la necessaria
affidabilità e performance alle vetture, che naufragarono tra le secche della
medio-bassa classifica. Questo declino arrivò proprio mentre le McLaren e le
Ferrari stavano uscendo da un lungo, soprattutto per le rosse, periodo di crisi. I
piloti erano stati cambiati entrambi, sostituiti da Ralf Schumacher, fratello di
Michael in arrivo dalla Jordan e Alex Zanardi, che verrà licenziato a fine stagione
nonostante il contratto biennale a causa dei risultati non all'altezza dei due
titoli Champ Car (allora C.A.R.T.) appena conquistati con il team Target Chip
Ganassi Racing. Il team ottenne 3 podi e finì quinto nel mondiale costruttori.

Periodo BMW e ultima serie di successi (2000-2005)


La rinascita
2000
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mondiale di Formula 1 2000.
Dal 2000 le Williams sono spinte dai motori BMW, che conferiscono alla scuderia la
denominazione di BMW Williams F1 Team, e con i quali la squadra è stata in grado di
uscire fuori dalla crisi di risultati. Sin dalla prima stagione sono stati ottenuti
i primi risultati positivi, con Ralf Schumacher e il debuttante Jenson Button. Il
bilancio finale parla di 3 podi e il terzo posto nei costruttori.

Il ritorno alla competitività con Ralf Schumacher e Montoya


2001
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mondiale di Formula 1 2001.

Ralf Schumacher sulla FW23 nel 2001


Nel 2001 Button è stato sostituito da Juan Pablo Montoya con il quale la Williams è
tornata ad essere competitiva, ottenendo 4 vittorie totali (3 con Schumacher e 1
con il colombiano) e confermando il terzo posto nei costruttori.

2002
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mondiale di Formula 1 2002.
Nel 2002 il team ottenne solo 1 vittoria, nel Gran Premio della Malesia con Ralf
Schumacher, ma ciò bastò per migliorare la posizione finale nei costruttori,
giungendo al secondo posto, questo grazie ai numerosi podi conquistati nel corso
della stagione.

2003
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mondiale di Formula 1 2003.

Juan Pablo Montoya sulla FW25 nel 2003


Nel 2003 la Williams ha sfiorato il mondiale costruttori e piloti, con Juan Pablo
Montoya in grado di lottare fino alle ultime gare con la Ferrari di Michael
Schumacher e la McLaren di Kimi Räikkönen, giungendo terzo a 11 punti dal tedesco e
a 9 dal finlandese, e con la squadra confermatasi seconda a 14 punti dalla scuderia
di Maranello. Il bilancio complessivo parla di 4 vittorie (2 a testa per entrambi i
piloti).

Il calo di prestazioni e l'inizio del declino


2004
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mondiale di Formula 1 2004.
Nel 2004 la Williams non riesce ad eguagliare quanto ottenuto l'anno precedente a
causa di un calo di competitività sia del team sia degli pneumatici Michelin e
scivola in quarta posizione nel mondiale costruttori, superata da BAR e Renault.
L'unico successo stagionale è stato conquistato da Juan Pablo Montoya nella gara
finale, il Gran Premio del Brasile, ed è anche l'ultimo con la motorizzazione
tedesca.

2005
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mondiale di Formula 1 2005.

Nick Heidfeld sulla Williams-BMW FW27 del 2005


Nel 2005 la Williams fa peggio della stagione precedente. Cambia entrambi i piloti
(Ralf Schumacher passa alla Toyota e Juan Pablo Montoya alla McLaren), schierando
Mark Webber e Nick Heidfeld, ma non ottiene grandi risultati, soprattutto nella
seconda parte della stagione; con soli 4 podi e nessuna vittoria, nel mondiale
costruttori conclude al quinto posto, superata anche dalla Toyota.

Con BMW la Williams ha ottenuto un totale di 10 vittorie e 17 pole position in 6


stagioni.

Secondo periodo di transizione (2006-2013)


La parentesi con Cosworth
La BMW decide di lasciare la Williams; la casa bavarese vuole infatti il controllo
totale del team, mentre Frank Williams non vuole vendere la sua scuderia.

2006
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mondiale di Formula 1 2006.
Nel 2006, alla luce del definitivo divorzio tra il motorista tedesco (che ha
acquistato il team Sauber) e il team inglese, le Williams passano nuovamente
attraverso un periodo di transizione con i motori clienti Cosworth. Di questi
motori non è stato garantito lo sviluppo, e infatti, fatta eccezione per il giro
veloce nella gara d'esordio di Nico Rosberg, la stagione è compromessa da un
propulsore non all'altezza della vettura, sia per potenza, sia per affidabilità,
che relega la squadra all'ottavo posto in classifica costruttori con soli 11 punti.

Collaborazione con Toyota


2007
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mondiale di Formula 1 2007.

Wurz al Gran Premio di Gran Bretagna 2007.


A partire dal 2007, con Nico Rosberg e Alexander Wurz, e successivamente con Kazuki
Nakajima (figlio di Satoru, imposto dalla Toyota dall'ultima gara della stagione in
sostituzione dell'austriaco), la squadra è stata equipaggiata nuovamente da un
motore ufficiale: quello Toyota. Il 2007 si è concluso in maniera piuttosto
positiva rispetto al 2006, con il quinto posto nel mondiale costruttori (divenuto
quarto a causa della squalifica della McLaren nella Spy-Story) e con un podio di
Alexander Wurz nel Gran Premio del Canada, il primo dal 2005.

2008
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mondiale di Formula 1 2008.
Il 2008 inizia bene per la Williams, con il 3º posto di Rosberg e il 6º posto di
Nakajima in Australia. Tuttavia, con l'eccezione di qualche raro exploit sui
circuiti cittadini, nel resto della stagione i risultati sono piuttosto deludenti
ed il team ottiene come migliore risultato solo qualche arrivo nella parte bassa
della zona punti; fa eccezione il Gran Premio di Singapore, nel quale Rosberg
conquista il secondo posto, nonostante uno stop & go di penalità. Nonostante questo
buon risultato, la scuderia inglese conclude il campionato costruttori solo in
ottava posizione, con 26 punti. Il 2008 è stato per la Williams un anno difficile
anche sul piano economico: nonostante il team abbia incassato un bonus FOM
piuttosto elevato in virtù del quarto posto finale in classifica del 2007,
l'attuale stagione si è conclusa con un passivo economico consistente, quantificato
da alcuni giornali inglesi in circa 60 milioni di dollari. Per far fronte alle
necessità immediate e pagare i fornitori, la Williams è stata aiutata da Bernie
Ecclestone in persona, che ha liberato alcuni fondi che la Williams avrebbe dovuto
incassare nel 2012, in conformità alla tabella prevista dal Patto della Concordia.
Ma il futuro resta difficile, anche perché i previsti sponsor giapponesi che
sarebbero dovuti arrivare grazie a Nakajima non si sono mai visti. Proprio a
proposito di sponsor, la Casa petrolifera brasiliana Petrobras, ha posto fine al
contratto che la legava alla scuderia dal 2002; le motivazioni sono legate alla
forte recessione che sta sconvolgendo un po' tutti i settori commerciali.
2009
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mondiale di Formula 1 2009.

Nico Rosberg al Gran Premio di Turchia 2009.


Nel 2009 la Williams ha risolto tutti i suoi problemi economici, grazie al taglio
dei costi voluto dalla FIA ed è riuscita a siglare un nuovo accordo pubblicitario
con la Philips, mentre per rimpiazzare il suo vecchio fornitore di carburante ha
firmato un contratto annuale con la Denso; inoltre ha compiuto dei significativi
miglioramenti prestazionali grazie al nuovo diffusore e al motore Toyota RVX V8 che
hanno permesso al team di avere maggiore competitività rispetto alla precedente
stagione e di andare più volte a punti. La scuderia conclude il mondiale
costruttori al 7º posto con 34,5 punti. A fine stagione Nico Rosberg ed il suo
compagno di squadra Kazuki Nakajima abbandonano definitivamente il team. Nella
stagione viene siglato un accordo con il Qatar Science & Technology Park (QSTP),
per la creazione nel paese mediorientale del nuovo Williams Technology Center
(WTC). È la prima volta che una struttura di questo tipo di una scuderia di Formula
1 ha sede fuori dall'Europa.[12]

Nuova parentesi con Cosworth


Nel 2010 la Toyota abbandona il mondo della Formula 1, lasciando il team
letteralmente a piedi a quattro mesi dall'inizio della nuova stagione. Alcune voci
parlavano di un possibile ritorno ai propulsori Renault, ma ad inizio anno venne
confermato l'accordo biennale con la Cosworth.

2010
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mondiale di Formula 1 2010.

Hülkenberg alla guida della Williams al Gran Premio del Bahrein 2010.
I piloti per la stagione 2010 sono l'ultra esperto Rubens Barrichello ed il
debuttante Nico Hülkenberg, vincitore della categoria GP2. L'inizio della stagione
non è dei migliori, fin dai primi test la macchina soffre di un forte sottosterzo.
Il motore Cosworth soffre inoltre di perdite di potenza. Nella prima metà di
stagione la Williams fatica a qualificarsi nelle prime 10 posizioni in qualifica e
i punti raccolti sono pochi. Ma il team continua a sviluppare la macchina ad ogni
gara e nel frattempo Cosworth risolve i problemi di gioventù del motore. Dal Gran
Premio del Canada la Williams da segni di risveglio, andando quasi stabilmente a
punti, con Barrichello che giunge quinto a Silverstone e sfiora il Podio, a
Valencia e qualificandosi assiduamente nella top ten fino a conquistare la Pole
Position con Nico Hülkenberg in una movimentata sessione di qualifica in Brasile.
Questo grazie ad una serie di modifiche in particolare all'f-duct[13] e al blown
diffuser[14]. Il team di Grove conclude il campionato piazzandosi al 6º posto nel
mondiale costruttori con 69 punti, mentre Barrichello e Hülkenberg concludono al
10º e 14º posto in quello piloti rispettivamente con 47 e 22 punti.

2011
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mondiale di Formula 1 2011.
Per il 2011 la Williams conferma la partnership con Cosworth. I piloti per questa
stagione sono il confermato Rubens Barrichello e il debuttante venezuelano Pastor
Maldonado che prende il posto del tedesco Nico Hülkenberg. Il venezuelano,
vincitore della categoria GP2, è stato preferito al tedesco in quanto fortemente
spinto dall'azienda petrolifera di stato PDVSA. Il 14 gennaio la Williams conferma
un accordo di sponsorizzazione di lungo termine con la PDVSA in occasione di una
esibizione della FW32 a Caracas, con alla guida Pastor Maldonado. Nel frattempo,
per fronteggiare la crisi di sponsor, e per garantire un futuro a lungo termine, il
team annuncia la sua quotazione nella Borsa di Francoforte a inizio marzo; la
maggioranza del pacchetto resta comunque a Frank Williams[15]. Il Mondiale comincia
in modo negativo per la scuderia inglese, che raccoglie quattro ritiri nelle prime
due gare e zero punti nelle tre successive; questo porta il direttore tecnico Sam
Michael, in carica dal 2004, ed il responsabile del reparto aerodinamico Jon
Tomlinson a rassegnare le dimissioni all'indomani del Gran Premio della Malesia.
Alla fine la Williams ha ottenuto solo 5 punti stagionali (4 con Barrichello e 1
con Maldonado), arrivando davanti alle sole Lotus, HRT e Virgin.

Ritorno ai motori Renault


Il 4 luglio 2011 fu annunciato il passaggio da Cosworth a Renault per la fornitura
dei motori nelle stagioni 2012 e 2013: si venne così a ricreare il connubio tra la
scuderia inglese ed il motorista francese che aveva dominato la scena negli anni
novanta.[16][17]

2012
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mondiale di Formula 1 2012.

Maldonado al Gran Premio della Malesia 2012.


Nell'inverno seguente la scuderia annunciò l'ingaggio del brasiliano Bruno Senna,
che prese il posto del connazionale Rubens Barrichello al fianco di Pastor
Maldonado. La stagione 2012 si aprì con delle grandi novità sia all'interno della
dirigenza che del reparto tecnico della squadra. Nel corso della stagione 2011
furono ingaggiati Mike Coughlan, Jason Somerville e Mark Gillian, rispettivamente
con i ruoli di direttore del progetto, responsabile del reparto aerodinamico e
responsabile delle operazioni in pista, in sostituzione di Sam Michael e Jon
Tomlinson. A stagione appena iniziata Frank Williams annunciò il proprio ritiro dal
consiglio di amministrazione, cedendo il suo posto alla figlia Claire; poche
settimane più tardi Adam Parr, direttore della scuderia, rassegnò le dimissioni.

La nuova vettura, la FW34, si dimostrò un netto miglioramento rispetto alla


precedente. Nella prima metà di stagione Maldonado e Senna furono in grado di
competere stabilmente per la conquista di punti iridati: il venezuelano colse,
inoltre, la prima vittoria della scuderia dal 2004, vincendo il Gran Premio di
Spagna. Questo rimane, ad oggi, l'ultimo successo del team in Formula 1 e anche
l'ultimo successo della famiglia Williams alla guida della scuderia. Nonostante
alcune buone prestazioni in qualifica ottenute dallo stesso Maldonado, dopo il
ritorno alla vittoria la Williams mantenne una bassa media di punti a gara,
conquistando appena 12 punti nei successivi nove Gran Premi, a causa di diversi
incidenti e ritiri che hanno impedito di conquistare numerosissimi punti e di
andare alcune volte a podio.

Il miglior risultato della seconda metà della stagione fu un quinto posto di


Maldonado nel Gran Premio di Abu Dhabi. La scuderia, pur conquistando 76 punti (ben
71 in più rispetto alla stagione precedente), si classificò in ottava posizione
nella classifica costruttori, migliorando di un solo posto il piazzamento del 2011.

2013
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mondiale di Formula 1 2013.
Nel 2013 i piloti furono il confermato Pastor Maldonado e il debuttante Valtteri
Bottas, già collaudatore della scuderia. La stagione iniziò in maniera disastrosa,
con entrambi i piloti relegati stabilmente nelle retrovie. Nel Gran Premio del
Canada Bottas si qualificò in terza posizione su pista bagnata, ma in gara,
sull'asciutto, non riuscì a terminare neanche tra i primi dieci. Il primo punto
stagionale arrivò solo al Gran Premio d'Ungheria, nel quale Maldonado arrivò decimo
al traguardo.

I pessimi risultati portarono alle dimissioni di Mike Coughlan e all'ingaggio di


Pat Symonds.
Dopo il Gran Premio d'Ungheria l'unico altro piazzamento a punti della stagione fu
colto da Bottas, che arrivò ottavo nel Gran Premio degli Stati Uniti. La Williams
chiuse il campionato al nono posto in classifica, con appena 5 punti.

Periodo Mercedes (2014-oggi)


Come annunciato il 30 maggio 2013[18][19], a partire dalla stagione 2014 la
Williams utilizzò i nuovi motori V6 turbo di produzione Mercedes. La casa tedesca
fornì, oltre ai propulsori, anche il sistema KERS, mentre le trasmissioni
continuarono a essere costruite in proprio dalla Williams. Inoltre, in seguito
all'accordo di sponsorizzazione siglato, a pochi giorni dalla partenza della nuova
stagione, con Martini, la scuderia assunse il nome di Williams Martini Racing,
conferendo alla monoposto una livrea bianca con linee azzurre, blu e rosse, colori
storici del marchio Martini Racing.[20]

Il recupero di competitività
2014
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mondiale di Formula 1 2014.

Bottas a Singapore nel 2014


Per il 2014 Maldonado fu sostituito dall'ex pilota della Ferrari Felipe Massa. I
risultati furono molto migliori dell'anno precedente, con entrambi i piloti in
grado di marcare costantemente piazzamenti a punti. A partire dal Gran Premio
d'Austria ci fu un ulteriore miglioramento: Massa e Bottas monopolizzarono la prima
fila nelle qualifiche, risultato che la squadra non otteneva dal 2003, chiudendo
poi rispettivamente al quarto e al terzo posto in gara.

Nel resto del campionato la Williams continuò a ottenere buoni risultati,


conquistando in totale nove podi e il terzo posto nella classifica generale con 320
punti.

2015
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mondiale di Formula 1 2015.
Dopo i profondi cambiamenti degli anni precedenti, nel 2015 la Williams confermò
l'assetto della stagione precedente, mantenendo la motorizzazione Mercedes, Pat
Symonds come responsabile tecnico e Felipe Massa e Valtteri Bottas come piloti. La
Williams si confermò terza forza del campionato, pur cogliendo meno punti (257) e
meno podi (quattro terzi posti) rispetto al 2014.

Nuovo calo di prestazioni


2016
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mondiale di Formula 1 2016.
Confermata la stessa struttura anche per il 2016, la scuderia iniziò l'anno in modo
meno brillante rispetto ai precedenti. La FW38 si assestò come quarta forza; nelle
prime cinque gare sia Massa che Bottas (che nelle qualifiche del Gran Premio di
Russia colse un prestigioso secondo posto in griglia) giunsero sempre a punti, ma
nelle sette successive, pur con un podio del finlandese nel Gran Premio del Canada,
i due misero a segno appena 31 punti. Nel resto della stagione la Williams fu
sopravanzata anche dalla Force India, scivolando al quinto posto nel campionato
costruttori, con 138 punti. Alla vigilia del Gran Premio d'Italia Massa annunciò il
suo ritiro dalla Formula 1; in seguito la Williams comunicò che il pilota
brasiliano sarebbe stato sostituito, per la stagione successiva, dall'esordiente
canadese Lance Stroll. Il ritiro del fresco campione del mondo Nico Rosberg a pochi
giorni dal termine della stagione spinse però la Mercedes a ingaggiare Valtteri
Bottas al posto del pilota tedesco. La Williams richiamò quindi Massa, in modo da
affiancare il debuttante Stroll con un pilota esperto.[21]
2017
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mondiale di Formula 1 2017.

Felipe Massa sulla Williams-Mercedes nel 2017


Nelle prime gare della stagione 2017 la Williams non riesce ad ottenere risultati
di rilievo, ottenendo come miglior piazzamento il 6º posto con Massa in Australia e
in Bahrein. Nel caotico Gran Premio d'Azerbaigian, Stroll regala l'unico podio
dell'anno alla scuderia, concludendo la gara al 3º posto. Questo risultato è però
un caso isolato e nel resto della stagione la scuderia si trova sempre in lotta per
ottenere punti iridati ma lontana dalle posizioni di vertice. Il 10º posto di Massa
nel conclusivo Gran Premio di Abu Dhabi, oltre a mettere fine (questa volta
definitivamente) alla lunga carriera in F1 del pilota brasiliano, chiude un'annata
piuttosto deludente per la Williams che comunque, pur cogliendo meno punti rispetto
alla stagione precedente (83), si conferma quinta forza del campionato.

La crisi profonda
2018
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mondiale di Formula 1 2018.
Per il 2018 Stroll viene confermato come titolare, affiancato dall'esordiente russo
Sergej Sirotkin[22], mentre l'ex pilota Renault, Robert Kubica, sarà terzo pilota e
collaudatore.[23][24] La presentazione della nuova FW41 viene fissata per il 15
febbraio.[25] Nel febbraio 2018 la Martini annuncia la fine del contratto con la
Williams al termine della stagione e il ritiro dal Circus[26]. La prima parte di
stagione è negativa e vede i due giovani piloti relegati stabilmente nelle
retrovie. Infatti i primi punti in campionato per la Williams arriveranno soltanto
nel Gran Premio d'Azerbaigian, grazie all'ottavo posto conquistato da Lance Stroll.
Nel frattempo, le scarse prestazioni della vettura portano all'allontanamento del
capo progettista Ed Wood, che dal 2006 collaborava con la scuderia, e del
responsabile dell'aerodinamica Dirk de Beer. Per rivedere la scuderia in zona punti
si dovrà attendere fino al Gran Premio d'Italia, nel quale entrambi i piloti
ottengono un piazzamento nei primi dieci: infatti Stroll taglia il traguardo in
nona posizione e Sirotkin, grazie al decimo posto finale, conquista il suo primo
punto in Formula 1. Dopo il buon risultato ottenuto sullo storico circuito
brianzolo la squadra, nelle ultime sette gare, non sarà più in grado di ottenere
risultati utili. Il bilancio finale è di appena 7 punti e condanna la Williams al
decimo e ultimo posto nei costruttori.

Al termine della stagione anche il direttore degli ingegneri, Robert Smedley,


lascerà la scuderia[27].

2019
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato
mondiale di Formula 1 2019.

Robert Kubica impegnato nel Gran Premio di Cina 2019. Il pilota polacco, al rientro
da titolare in Formula 1 dopo 8 stagioni di assenza, ottiene l'unico punto
stagionale della scuderia.
Per la stagione 2019, la Williams annuncia l'ingaggio del giovane pilota inglese
George Russell, supportato dalla Mercedes, e la promozione del terzo pilota Robert
Kubica, al ritorno da titolare in Formula 1 dopo 8 stagioni di assenza, in
sostituzione rispettivamente di Lance Stroll, passato alla Racing Point, e di
Sergej Sirotkin, nuovo terzo pilota della Renault e della McLaren. L'11 febbraio,
giorno della presentazione ufficiale della nuova FW42, la scuderia annuncia la
partnership con il title sponsor ROKiT, che conferisce alla squadra la
denominazione di ROKiT Williams Racing, e una nuova livrea bianca e azzurra con
inserti neri.[28] Le gravi difficoltà del 2018 proseguono anche nella nuova
stagione: la scuderia prima inizia i test pre-stagionali con due giorni e mezzo di
ritardo, e poi viene ammonita dalla FIA per l'irregolarità degli specchietti
retrovisori e della sospensione anteriore, con conseguente rischio squalifica nel
primo Gran Premio stagionale qualora le modifiche non avessero di nuovo soddisfatto
la federazione. Questi fatti portano il direttore tecnico Paddy Lowe a lasciare il
suo incarico ad appena dieci giorni dall'inizio del campionato.[29] Inoltre,
l'inizio di stagione vede la Williams occupare stabilmente le ultime posizioni
dello schieramento, con distacchi significativi. Nel frattempo, alla vigilia del
Gran Premio del Bahrein, la Williams annuncia il ritorno del co-fondatore Patrick
Head come consulente della scuderia.[30] Per vedere una Williams in zona punti, si
dovrà attendere fino al Gran Premio di Germania, nel quale Kubica, al termine di
una gara rocambolesca, taglia il traguardo in dodicesima posizione ma, dopo le
penalità inflitte alle due Alfa Romeo Racing, settima ed ottava al traguardo, sale
in decima posizione, conquistando il primo punto in campionato per sé e per la
squadra. Purtroppo nel resto della stagione le cose non miglioreranno, e
un'affidabilità più che buona (appena 4 ritiri) non basterà a risollevare lo
storico team britannico. Il bilancio finale è di appena 1 punto, e condanna la
Williams per il secondo anno consecutivo al decimo e ultimo posto nel mondiale
costruttori.

2020: la cessione alla Dorilton Capital


Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato
mondiale di Formula 1 2020.
Nel 2020 la Williams, dopo appena una stagione, saluta Robert Kubica, nuovo terzo
pilota dell'Alfa Romeo Racing, e lo sostituisce con il canadese Nicholas Latifi,
promosso titolare dal suo ruolo di collaudatore, al fianco del confermato George
Russell. Il 17 febbraio viene presentata la nuova FW43, la cui livrea presenta
delle radicali modifiche. Compare il colore rosso, dovuto alla partnership con il
title sponsor ROKiT, che sostituisce l'azzurro delle fiancate e il nero
dell'alettone interno. L'airscope diventa bianco mentre l'halo turchese. Per quanto
riguarda gli sponsor, termina la partnership con Rexona e con PKN Orlen
(quest'ultimo portato dal polacco Kubica), mentre compare sulla livrea lo sponsor
Lavazza. La stagione inizia con un lieve miglioramento rispetto alla precedente,
con la vettura che conclude 323 giri nella prima sessione dei test invernali a
Barcellona, rispetto agli 88 dell'anno precedente; inoltre, il britannico Russell
ha concluso il giro più veloce in 1'18"168, ben 2"8 meglio del tempo registrato in
qualifica al Gran Premio di Spagna 2019, sempre sul circuito di Barcellona. Il 29
maggio la Williams, attraverso un comunicato ufficiale, annuncia il termine
immediato della partnership con lo sponsor ROKiT; la perdita economica, sommata a
quella dello scorso anno (13 milioni di sterline) comporta la vendita di una grande
fetta azionaria della società. Ciò determina un nuovo cambio della livrea,
presentata ufficialmente il 26 giugno: sparisce il rosso del precedente sponsor
ROKiT e ritorna in grande prevalenza il bianco, con accenti azzurri e blu; inoltre
sulle fiancate compare lo sponsor Sofina. Il 21 agosto viene annunciata la totale
vendita del team al fondo di investimento statunitense Dorilton Capital.[31] Il 3
settembre seguente la famiglia Williams annuncia la sua uscita dal team dopo il
Gran Premio d'Italia, che sarà gestito interamente dalla nuova proprietà, chiudendo
di fatto un'era durata 43 anni.[32] L'8 settembre viene nominato il nuovo team
principal (ad interim) Simon Roberts. Il 2 dicembre viene annunciato che Russell è
il sostituto di Lewis Hamilton, risultato positivo al SARS-CoV-2 il giorno
precedente, alla Mercedes per il Gran Premio di Sakhir; al suo posto in Williams
viene promosso il terzo pilota Jack Aitken, all'esordio in Formula 1. Vista la
guarigione di Hamilton nella settimana successiva, Russell riprende il suo posto in
Williams in vista del conclusivo Gran Premio di Abu Dhabi. Per la prima volta nella
sua lunga storia, la Williams chiude il campionato con 0 punti, che la classificano
per il terzo anno consecutivo al decimo e ultimo posto nel mondiale costruttori, e
che confermano lo stato di profonda crisi della scuderia.

2021
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato
mondiale di Formula 1 2021.
Nella stagione 2021 la scuderia conferma la sua coppia di piloti formata da George
Russell e Nicholas Latifi.

Formula 2

Benjamin Lariche su una Williams JPH1B-Audi nel 2010.


Le vetture della rinata Formula 2 che si è disputata dal 2009 al 2012 sono state
progettate dalla Williams e preparate dalla MotorSport Vision (MSV). Le vetture
sono state spinte da un propulsore 1.8L turbo fornito dall'Audi, e sviluppato dalla
Mountune Racing. La MSV, di proprietà dell'ex pilota di Formula 1 Jonathan Palmer,
ha curato la Formula Palmer Audi che si è disputata nel Regno Unito, oltre al
campionato britannico Superbike.[33][34]

Gestione Sportiva
Piloti: George Russell, Nicholas Latifi
Gruppo CEO: Jost Capito
Consigliere delegato: Mark Biddle
Team Principal: Simon Roberts
Consulenti: Patrick Head, Jenson Button
Direttore tecnico: Carica vacante
Direttore dell'ingegneria: Doug McKiernan
Direttore sportivo: Steve Nielsen
Direttore generale: Carica vacante
Direttore finanziario: Doug Lafferty
Responsabile delle prestazioni della vettura: Andrew Murdoch
Responsabile dei sistemi della vettura ad alto livello: Carl Garden
Capo meccanico: Mark Pattinson
Capo progettista: Carica vacante
Capo aerodinamico: Jason Somerville
Ingegneri di pista: Dave Robson, Jonathan Eddolls
Collaudatori: Jack Aitken, Roy Nissany, Jamie Chadwick, Dan Ticktum
Statistiche
Formula 1
Piloti vincitori
Pilota Anni Titoli mondiali Gran Premi Vittorie
Regno Unito Nigel Mansell 1985-1988, 1991-1992, 1994 1 95 28
Regno Unito Damon Hill 1993-1996 1 65 21
Australia Alan Jones 1978-1981 1 60 11
Canada Jacques Villeneuve 1996-1998 1 49 11
Brasile Nelson Piquet 1986-1987 1 31 7
Francia Alain Prost 1993 1 16 7
Finlandia Keke Rosberg 1982-1985 1 62 5
Germania Ralf Schumacher 1999-2004 - 94 6
Italia Riccardo Patrese 1987-1992 - 81 4
Colombia Juan Pablo Montoya 2001-2004 - 68 4
Belgio Thierry Boutsen 1989-1990 - 32 3
Argentina Carlos Reutemann 1980-1982 - 31 3
Venezuela Pastor Maldonado 2011-2013 - 58 1
Germania Heinz-Harald Frentzen 1997-1998 - 33 1
Regno Unito David Coulthard 1994-1995 - 25 1
Svizzera Clay Regazzoni 1979 - 15 1
Risultati in Formula 1
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Argentina.svg Flag of
Brazil (1968–1992).svg Flag of South Africa (1928–1994).svg Flag of the United
States.svg Flag of Spain (1977–1981).svg Flag of Monaco.svg Flag of
Belgium.svg Flag of Sweden.svg Flag of France.svg Flag of the United
Kingdom.svg Flag of Germany.svg Flag of Austria.svg Flag of the
Netherlands.svg Flag of Italy.svg Flag of the United States.svg Flag of Canada.svg
Flag of Japan.svg Punti Pos.
1977 761 Ford G Belgio Nève 12 10 15
NQ 10 NQ 9 NQ 7 18 Rit
-[35]
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Argentina.svg Flag of
Brazil (1968–1992).svg Flag of South Africa (1928–1994).svg Flag of the United
States.svg Flag of Monaco.svg Flag of Belgium.svg Flag of Spain (1977–
1981).svg Flag of Sweden.svg Flag of France.svg Flag of the United
Kingdom.svg Flag of Germany.svg Flag of Austria.svg Flag of the
Netherlands.svg Flag of Italy.svg Flag of the United States.svg Flag of Canada.svg
Punti Pos.
1978 FW06 Ford G Australia Jones Rit 11 4 7 Rit 10 8
Rit 5 Rit Rit Rit Rit 13 2 9
11 9º
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Argentina.svg Flag of
Brazil (1968–1992).svg Flag of South Africa (1928–1994).svg Flag of the United
States.svg Flag of Spain (1977–1981).svg Flag of Belgium.svg Flag of Monaco.svg
Flag of France.svg Flag of the United Kingdom.svg Flag of
Germany.svg Flag of Austria.svg Flag of the Netherlands.svg Flag of Italy.svg
Flag of Canada.svg Flag of the United States.svg
Punti Pos.
1979 FW06[36]
FW07 Ford G Australia Jones 9 Rit Rit 3 Rit Rit Rit 4
Rit 1 1 1 9 1 Rit
75 2º
Svizzera Regazzoni 10 15 9 Rit Rit Rit 2 6 1 2
5 Rit 3 3 Rit
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Argentina.svg Flag of
Brazil (1968–1992).svg Flag of South Africa (1928–1994).svg Flag of the United
States.svg Flag of Belgium.svg Flag of Monaco.svg Flag of France.svg
Flag of the United Kingdom.svg Flag of Germany.svg Flag of
Austria.svg Flag of the Netherlands.svg Flag of Italy.svg Flag of Canada.svg
Flag of the United States.svg
Punti Pos.
1980 FW07B Ford G Australia Jones 1 3 Rit Rit 2 Rit 1
1 3 2 11 2 1 1
120 1º
Argentina Reutemann Rit Rit 5 Rit 3 1 6 3 2 3
4 3 2 2
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of the United States.svg Flag
of Brazil (1968–1992).svg Flag of Argentina.svg Flag of San Marino.svg Flag
of Belgium.svg Flag of Monaco.svg Flag of Spain (1977–1981).svg Flag of
France.svg Flag of the United Kingdom.svg Flag of Germany.svg Flag of
Austria.svg Flag of the Netherlands.svg Flag of Italy.svg Flag of Canada.svg
Flag of Las Vegas, Nevada.svg
Punti Pos.
1981 FW07C Ford G Australia Jones 1 2 4 12 Rit 2 7
17 Rit 11 4 3 2 Rit 1
95 1º
Argentina Reutemann 2 1 2 3 1 Rit 4 10 2 Rit
5 Rit 3 10 8
Spagna de Villota ES

Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of South Africa (1928–


1994).svg Flag of Brazil (1968–1992).svg Flag of the United States.svg Flag
of San Marino.svg Flag of Belgium.svg Flag of Monaco.svg Flag of the United
States.svg Flag of Canada.svg Flag of the Netherlands.svg Flag of the United
Kingdom.svg Flag of France.svg Flag of Germany.svg Flag of Austria.svg
Flag of Switzerland (Pantone).svg Flag of Italy.svg Flag of Las Vegas,
Nevada.svg Punti Pos.
1982 FW07D
FW08[37] Ford G Argentina Reutemann 2 Rit

58 4º
Stati Uniti Andretti Rit

Irlanda Daly Rit 6 5 7 5 5 7


Rit Rit 9 Rit 6
Finlandia K. Rosberg 5 SQ 2 2 Rit 4 Rit 3 Rit
5 3 2 1 8 5
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Brazil (1968–1992).svg
Flag of the United States.svg Flag of France.svg Flag of San Marino.svg
Flag of Monaco.svg Flag of Belgium.svg Flag of the United States.svg
Flag of Canada.svg Flag of the United Kingdom.svg Flag of
Germany.svg Flag of Austria.svg Flag of the Netherlands.svg Flag of Italy.svg
Flag of Europe.svg Flag of South Africa (1928–1994).svg
Punti Pos.
1983 FW08C
FW09[38] Ford
Honda G Finlandia K. Rosberg SQ Rit 5 4 1 5 2 4
11 10 8 Rit 11 Rit 5
36 4º
Francia Laffite 4 4 6 7 Rit 6 5 Rit 12 6 Rit
Rit NQ NQ Rit
Regno Unito Palmer
13
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Brazil (1968–1992).svg
Flag of South Africa (1928–1994).svg Flag of Belgium.svg Flag of San
Marino.svg Flag of France.svg Flag of Monaco.svg Flag of Canada.svg
Flag of the United States.svg Flag of the United States.svg Flag of the United
Kingdom.svg Flag of Germany.svg Flag of Austria.svg Flag of the
Netherlands.svg Flag of Italy.svg Flag of Europe.svg Flag of Portugal.svg
Punti Pos.
1984 FW09
FW09B Honda G Francia Laffite Rit Rit Rit Rit 8 8 Rit 5
4 Rit Rit Rit Rit Rit Rit 14
25,5 6º
Finlandia K. Rosberg 2 Rit 4 Rit 6 4 Rit Rit 1 Rit
Rit Rit 8 Rit Rit Rit
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Brazil (1968–1992).svg
Flag of Portugal.svg Flag of San Marino.svg Flag of Monaco.svg Flag
of Canada.svg Flag of the United States.svg Flag of France.svg Flag of the
United Kingdom.svg Flag of Germany.svg Flag of Austria.svg Flag of the
Netherlands.svg Flag of Italy.svg Flag of Belgium.svg Flag of Europe.svg
Flag of South Africa (1928–1994).svg Flag of Australia.svg
Punti Pos.
1985 FW10 Honda G Regno Unito Mansell Rit 5 5 7 6 Rit
NP Rit 6 Rit 6 11 2 1 1 Rit
71 3º
Finlandia K. Rosberg Rit Rit Rit 8 4 1 2 Rit 12 Rit
Rit Rit 4 3 2 1
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Brazil (1968–1992).svg
Flag of Spain.svg Flag of San Marino.svg Flag of Monaco.svg Flag of
Belgium.svg Flag of Canada.svg Flag of the United States.svg Flag of France.svg
Flag of the United Kingdom.svg Flag of Germany.svg Flag of
Hungary.svg Flag of Austria.svg Flag of Italy.svg Flag of Portugal.svg Flag
of Mexico.svg Flag of Australia.svg
Punti Pos.
1986 FW11 Honda G Regno Unito Mansell Rit 2 Rit 4 1 1
5 1 1 3 3 Rit 2 1 5 Rit
141 1º
Brasile Piquet 1 Rit 2 7 Rit 3 Rit 3 2 1 1
Rit 1 3 4 2
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Brazil (1968–1992).svg
Flag of San Marino.svg Flag of Belgium.svg Flag of Monaco.svg Flag
of the United States.svg Flag of France.svg Flag of the United
Kingdom.svg Flag of Germany.svg Flag of Hungary.svg Flag of Austria.svg
Flag of Italy.svg Flag of Portugal.svg Flag of Spain.svg Flag of Mexico.svg
Flag of Japan.svg Flag of Australia.svg
Punti Pos.
1987 FW11B Honda G Regno Unito Mansell 6 1 Rit Rit 5 1
1 Rit 14 1 3 Rit 1 1 SP INF
137 1º
Italia Patrese
9
Brasile Piquet 2 NP Rit 2 2 2 2 1 1 2 1
3 4 2 15 Rit
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Brazil (1968–1992).svg
Flag of San Marino.svg Flag of Monaco.svg Flag of Mexico.svg Flag
of Canada.svg Flag of the United States.svg Flag of France.svg Flag of the
United Kingdom.svg Flag of Germany.svg Flag of Hungary.svg Flag of
Belgium.svg Flag of Italy.svg Flag of Portugal.svg Flag of Spain.svg Flag of
Japan.svg Flag of Australia.svg Punti
Pos.
1988 FW12 Judd G Regno Unito Mansell Rit Rit Rit Rit Rit Rit
Rit 2 Rit Rit Rit 2 Rit Rit
20 7º
Regno Unito Brundle
7
Francia Schlesser
11
Italia Patrese Rit 13 6 Rit Rit Rit Rit 8 Rit 6 Rit
7 Rit 5 6 4
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Brazil (1968–1992).svg
Flag of San Marino.svg Flag of Monaco.svg Flag of Mexico.svg Flag
of the United States.svg Flag of Canada.svg Flag of France.svg Flag
of the United Kingdom.svg Flag of Germany.svg Flag of Hungary.svg Flag
of Belgium.svg Flag of Italy.svg Flag of Portugal.svg Flag of Spain.svg Flag
of Japan.svg Flag of Australia.svg
Punti Pos.
1989 FW12C
FW13[39] Renault G Belgio Boutsen Rit 4 10 Rit 6 1
Rit 10 Rit 3 4 3 Rit Rit 3 1
77 2º
Italia Patrese 15 Rit 15 2 2 2 3 Rit 4 Rit Rit
4 Rit 5 2 3
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of the United States.svg Flag
of Brazil (1968–1992).svg Flag of San Marino.svg Flag of Monaco.svg Flag
of Canada.svg Flag of Mexico.svg Flag of France.svg Flag of the United
Kingdom.svg Flag of Germany.svg Flag of Hungary.svg Flag of Belgium.svg
Flag of Italy.svg Flag of Portugal.svg Flag of Spain.svg Flag of Japan.svg
Flag of Australia.svg Punti Pos.
1990 FW13B Renault G Belgio Boutsen 3 5 Rit 4 Rit 5
Rit 2 6 1 Rit Rit Rit 4 5 5
57 4º
Italia Patrese 9 13 1 Rit Rit 9 6 Rit 5 4 Rit
5 7 5 4 6
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of the United States.svg Flag
of Brazil (1968–1992).svg Flag of San Marino.svg Flag of Monaco.svg Flag
of Canada.svg Flag of Mexico.svg Flag of France.svg Flag of the United
Kingdom.svg Flag of Germany.svg Flag of Hungary.svg Flag of Belgium.svg
Flag of Italy.svg Flag of Portugal.svg Flag of Spain.svg Flag of Japan.svg
Flag of Australia.svg Punti Pos.
1991 FW14 Renault G Regno Unito Mansell Rit Rit Rit 2 6
2 1 1 1 2 Rit 1 SQ 1 Rit 2
125 2º
Italia Patrese Rit 2 Rit Rit 3 1 5 Rit 2 3 5
Rit 1 3 3 5
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of South Africa (1928–
1994).svg Flag of Mexico.svg Flag of Brazil (1968–1992).svg Flag of
Spain.svg Flag of San Marino.svg Flag of Monaco.svg Flag of Canada.svg
Flag of France.svg Flag of the United Kingdom.svg Flag of
Germany.svg Flag of Hungary.svg Flag of Belgium.svg Flag of Italy.svg Flag
of Portugal.svg Flag of Japan.svg Flag of Australia.svg
Punti Pos.
1992 FW14B Renault G Regno Unito Mansell 1 1 1 1 1
2 Rit 1 1 1 2 2 Rit 1 Rit Rit
164 1º
Italia Patrese 2 2 2 Rit 2 3 Rit 2 2 8 Rit
3 5 Rit 1 Rit
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of South Africa (1928–
1994).svg Flag of Brazil.svg Flag of Europe.svg Flag of San Marino.svg
Flag of Spain.svg Flag of Monaco.svg Flag of Canada.svg Flag of
France.svg Flag of the United Kingdom.svg Flag of Germany.svg Flag of
Hungary.svg Flag of Belgium.svg Flag of Italy.svg Flag of Portugal.svg Flag
of Japan.svg Flag of Australia.svg
Punti Pos.
1993 FW15C Renault G Regno Unito Hill Rit 2 2 Rit Rit 2
3 2 Rit 15 1 1 1 3 4 3
168 1º
Francia Prost 1 Rit 3 1 1 4 1 1 1 1 12
3 12 2 2 2
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Brazil.svg Flag of the
Pacific Community.svg Flag of San Marino.svg Flag of Monaco.svg Flag of
Spain.svg Flag of Canada.svg Flag of France.svg Flag of the United
Kingdom.svg Flag of Germany.svg Flag of Hungary.svg Flag of Belgium.svg
Flag of Italy.svg Flag of Portugal.svg Flag of Europe.svg Flag of
Japan.svg Flag of Australia.svg Punti
Pos.
1994 FW16
FW16B Renault G Regno Unito Hill 2 Rit 6 Rit 1 2 2
1 8 2 1 1 1 2 1 Rit
118 1º
Brasile A. Senna Rit Rit Rit

Regno Unito Coulthard Rit 5 5 Rit Rit


4 6 2
Regno Unito Mansell Rit
Rit 4 1
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Brazil.svg Flag of
Argentina.svg Flag of San Marino.svg Flag of Spain.svg Flag of Monaco.svg
Flag of Canada.svg Flag of France.svg Flag of the United
Kingdom.svg Flag of Germany.svg Flag of Hungary.svg Flag of Belgium.svg
Flag of Italy.svg Flag of Portugal.svg Flag of Europe.svg Flag of the
Pacific Community.svg Flag of Japan.svg Flag of Australia.svg
Punti Pos.
1995 FW17
FW17B Renault G Regno Unito Hill Rit 1 1 4 2 Rit 2
Rit Rit 1 2 Rit 3 Rit 3 Rit 1
112 2º
Regno Unito Coulthard 2 Rit 4 Rit Rit Rit 3 3 2 2
Rit Rit 1 3 2 Rit Rit
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Australia.svg Flag of
Brazil.svg Flag of Argentina.svg Flag of Europe.svg Flag of San Marino.svg
Flag of Monaco.svg Flag of Spain.svg Flag of Canada.svg Flag of
France.svg Flag of the United Kingdom.svg Flag of Germany.svg Flag of
Hungary.svg Flag of Belgium.svg Flag of Italy.svg Flag of Portugal.svg Flag
of Japan.svg Punti Pos.
1996 FW18 Renault G Regno Unito Hill 1 1 1 4 1 Rit
Rit 1 1 Rit 1 2 5 Rit 2 1
175 1º
Canada Villeneuve 2 Rit 2 1 11 Rit 3 2 2 1 3
1 2 7 1 Rit
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Australia.svg Flag of
Brazil.svg Flag of Argentina.svg Flag of San Marino.svg Flag of Monaco.svg
Flag of Spain.svg Flag of Canada.svg Flag of France.svg Flag of the
United Kingdom.svg Flag of Germany.svg Flag of Hungary.svg Flag of
Belgium.svg Flag of Italy.svg Flag of Austria.svg Flag of Luxembourg.svg Flag
of Japan.svg Flag of Europe.svg Punti
Pos.
1997 FW19 Renault G Canada Villeneuve Rit 1 1 Rit Rit 1
Rit 4 1 Rit 1 5 5 1 1 SQ 3
123 1º
Germania Frentzen 8 9 Rit 1 Rit 8 4 2 Rit Rit Rit
3 3 3 3 2 6
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Australia.svg Flag of
Brazil.svg Flag of Argentina.svg Flag of San Marino.svg Flag of Spain.svg Flag
of Monaco.svg Flag of Canada.svg Flag of France.svg Flag of the United
Kingdom.svg Flag of Austria.svg Flag of Germany.svg Flag of Hungary.svg
Flag of Belgium.svg Flag of Italy.svg Flag of Luxembourg.svg Flag of
Japan.svg Punti Pos.
1998 FW20 Mecachrome G Canada Villeneuve 5 7 Rit 4 6 5
10 4 7 6 3 3 Rit Rit 8 6
38 3º
Germania Frentzen 3 5 9 5 8 Rit Rit 15 Rit Rit 9
5 4 7 5 5
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Australia.svg Flag of
Brazil.svg Flag of San Marino.svg Flag of Monaco.svg Flag of Spain.svg Flag
of Canada.svg Flag of France.svg Flag of the United Kingdom.svg Flag
of Austria.svg Flag of Germany.svg Flag of Hungary.svg Flag of
Belgium.svg Flag of Italy.svg Flag of Europe.svg Flag of Malaysia.svg Flag
of Japan.svg Punti Pos.
1999 FW21 Supertec B Italia Zanardi Rit Rit 11 8 Rit Rit
Rit 11 Rit Rit Rit 8 7 Rit 10 Rit
35 5º
Germania Schumacher 3 4 Rit Rit 5 4 4 3 Rit 4
9 5 2 4 Rit 5
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Australia.svg Flag of
Brazil.svg Flag of San Marino.svg Flag of the United Kingdom.svg Flag of
Spain.svg Flag of Europe.svg Flag of Monaco.svg Flag of Canada.svg
Flag of France.svg Flag of Austria.svg Flag of Germany.svg Flag
of Hungary.svg Flag of Belgium.svg Flag of Italy.svg Flag of the United
States.svg Flag of Japan.svg Flag of Malaysia.svg
Punti Pos.
2000 FW22 BMW B Germania Schumacher 3 5 Rit 4 4 Rit
Rit 14 5 Rit 7 5 3 3 Rit Rit Rit
36 3º
Regno Unito Button Rit 6 Rit 5 17 10 Rit 11 8 5
4 9 5 Rit Rit 5 Rit
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Australia.svg Flag of
Malaysia.svg Flag of Brazil.svg Flag of San Marino.svg Flag of Spain.svg
Flag of Austria.svg Flag of Monaco.svg Flag of Canada.svg Flag
of Europe.svg Flag of France.svg Flag of the United Kingdom.svg Flag
of Germany.svg Flag of Hungary.svg Flag of Belgium.svg Flag of Italy.svg
Flag of the United States.svg Flag of Japan.svg
Punti Pos.
2001 FW23 BMW M Germania Schumacher Rit 5 Rit 1 Rit Rit
Rit 1 4 2 Rit 1 4 7 3 Rit 6
80 3º
Colombia Montoya Rit Rit Rit Rit 2 Rit Rit Rit 2 Rit 4
Rit 8 Rit 1 Rit 2
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Australia.svg Flag of
Malaysia.svg Flag of Brazil.svg Flag of San Marino.svg Flag of Spain.svg
Flag of Austria.svg Flag of Monaco.svg Flag of Canada.svg Flag
of Europe.svg Flag of the United Kingdom.svg Flag of France.svg Flag
of Germany.svg Flag of Hungary.svg Flag of Belgium.svg Flag of Italy.svg
Flag of the United States.svg Flag of Japan.svg
Punti Pos.
2002 FW24 BMW M Germania Schumacher Rit 1 2 3 11 4
3 7 4 8 5 3 3 5 Rit 16 11
92 2º
Colombia Montoya 2 2 5 4 2 3 Rit Rit Rit 3 4
2 11 3 Rit 4 4
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Australia.svg Flag of
Malaysia.svg Flag of Brazil.svg Flag of San Marino.svg Flag of Spain.svg
Flag of Austria.svg Flag of Monaco.svg Flag of Canada.svg Flag
of Europe.svg Flag of France.svg Flag of the United Kingdom.svg Flag
of Germany.svg Flag of Hungary.svg Flag of Italy.svg Flag of the United
States.svg Flag of Japan.svg Punti Pos.
2003 FW25 BMW M Colombia Montoya 2 11 Rit 7 4 Rit 1
3 2 2 2 1 3 2 6 Rit
144 2º
Germania Schumacher 8 4 7 4 5 6 4 2 1 1
9 Rit 4 SP Rit 12
Spagna Gené
5
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Australia.svg Flag of
Malaysia.svg Flag of Bahrain.svg Flag of San Marino.svg Flag of Spain.svg
Flag of Monaco.svg Flag of Europe.svg Flag of Canada.svg Flag
of the United States.svg Flag of France.svg Flag of the United
Kingdom.svg Flag of Germany.svg Flag of Hungary.svg Flag of Belgium.svg
Flag of Italy.svg Flag of the People's Republic of China.svg Flag of
Japan.svg Flag of Brazil.svg Punti Pos.
2004 FW26
FW26B BMW M Colombia Montoya 5 2 13 3 Rit 4 8 SQ
SQ 8 5 5 4 Rit 5 5 7 1
88 4º
Germania Schumacher 4 Rit 7 7 6 10 Rit SQ Rit INF
INF INF INF INF INF Rit 2 5
Spagna Gené 10 12

Brasile Pizzonia
7 7 Rit 7
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Australia.svg Flag of
Malaysia.svg Flag of Bahrain.svg Flag of San Marino.svg Flag of Spain.svg
Flag of Monaco.svg Flag of Europe.svg Flag of Canada.svg Flag
of the United States.svg Flag of France.svg Flag of the United
Kingdom.svg Flag of Germany.svg Flag of Hungary.svg Flag of Turkey.svg
Flag of Italy.svg Flag of Belgium.svg Flag of Brazil.svg Flag of
Japan.svg Flag of the People's Republic of China.svg
Punti Pos.
2005 FW27 BMW M Australia Webber 5 Rit 6 7 6 3 Rit
5 NP 12 11 NC 7 Rit 14 4 NC 4 7
66 5º
Germania Heidfeld Rit 3 Rit 6 10 2 2 Rit NP 14 12
11 6 Rit SP INF INF INF INF
Brasile Pizzonia
7 15 Rit Rit 13
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Bahrain.svg Flag of
Malaysia.svg Flag of Australia.svg Flag of San Marino.svg Flag of Europe.svg
Flag of Spain.svg Flag of Monaco.svg Flag of the United Kingdom.svg
Flag of Canada.svg Flag of the United States.svg Flag of France.svg
Flag of Germany.svg Flag of Hungary.svg Flag of Turkey.svg Flag
of Italy.svg Flag of the People's Republic of China.svg Flag of Japan.svg
Flag of Brazil.svg Punti Pos.
2006 FW28 Cosworth B Australia Webber 6 Rit Rit 6 Rit 9
Rit Rit 12 Rit Rit Rit Rit 10 10 8 Rit Rit
11 8º
Germania N. Rosberg 7 Rit Rit Rit 7 11 Rit 9 Rit 9
14 Rit Rit Rit Rit 11 10 Rit
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Australia.svg Flag of
Malaysia.svg Flag of Bahrain.svg Flag of Spain.svg Flag of Monaco.svg
Flag of Canada.svg Flag of the United States.svg Flag of France.svg
Flag of the United Kingdom.svg Flag of Europe.svg Flag of
Hungary.svg Flag of Turkey.svg Flag of Italy.svg Flag of Belgium.svg Flag
of Japan.svg Flag of the People's Republic of China.svg Flag of Brazil.svg
Punti Pos.
2007 FW29 Toyota B Germania N. Rosberg 7 Rit 10 6 12
10 Rit 9 12 Rit 7 7 6 6 Rit 16 4
33 4º
Austria Wurz Rit 9 11 Rit 7 3 10 14 13 4 14
11 13 Rit Rit 12
Giappone Nakajima
10
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Australia.svg Flag of
Malaysia.svg Flag of Bahrain.svg Flag of Spain.svg Flag of Turkey.svg
Flag of Monaco.svg Flag of Canada.svg Flag of France.svg Flag
of the United Kingdom.svg Flag of Germany.svg Flag of Hungary.svg Flag
of Europe.svg Flag of Belgium.svg Flag of Italy.svg Flag of Singapore.svg
Flag of Japan.svg Flag of the People's Republic of China.svg Flag of
Brazil.svg Punti Pos.
2008 FW30 Toyota B Germania N. Rosberg 3 14 8 Rit 8
Rit 10 16 9 10 14 8 12 14 2 11 15 12
26 8º
Giappone Nakajima 6 17 14 7 Rit 7 Rit 15 8 14 13
15 14 12 8 15 12 17
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Australia.svg Flag of
Malaysia.svg Flag of the People's Republic of China.svg Flag of
Bahrain.svg Flag of Spain.svg Flag of Monaco.svg Flag of Turkey.svg Flag
of the United Kingdom.svg Flag of Germany.svg Flag of Hungary.svg Flag
of Europe.svg Flag of Belgium.svg Flag of Italy.svg Flag of Singapore.svg
Flag of Japan.svg Flag of Brazil.svg Flag of the United Arab
Emirates.svg Punti Pos.
2009 FW31 Toyota B Germania N. Rosberg 6 8 15 9 8
6 5 5 4 4 5 8 16 11 5 Rit 9
34,5 7º
Giappone Nakajima Rit 12 Rit Rit 13 15 12 11 12 9 18
13 10 9 15 Rit 13
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Bahrain.svg Flag of
Australia.svg Flag of Malaysia.svg Flag of the People's Republic of
China.svg Flag of Spain.svg Flag of Monaco.svg Flag of Turkey.svg Flag
of Canada.svg Flag of Europe.svg Flag of the United Kingdom.svg Flag
of Germany.svg Flag of Hungary.svg Flag of Belgium.svg Flag of Italy.svg
Flag of Singapore.svg Flag of Japan.svg Flag of South Korea.svg Flag of
Brazil.svg Flag of the United Arab Emirates.svg Punti
Pos.
2010 FW32 Cosworth B Brasile Barrichello 10 8 12 12 9
Rit 14 14 4 5 12 10 Rit 10 6 9 7 14
12 69 6º
Germania Hülkenberg 14 Rit 10 15 16 Rit 17 13 Rit 10
13 6 14 7 10 Rit 10 8 16
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Australia.svg Flag of
Malaysia.svg Flag of the People's Republic of China.svg Flag of Turkey.svg
Flag of Spain.svg Flag of Monaco.svg Flag of Canada.svg Flag of
Europe.svg Flag of the United Kingdom.svg Flag of Germany.svg Flag of
Hungary.svg Flag of Belgium.svg Flag of Italy.svg Flag of Singapore.svg Flag
of Japan.svg Flag of South Korea.svg Flag of India.svg Flag of the United Arab
Emirates.svg Flag of Brazil.svg Punti Pos.
2011 FW33 Cosworth P Brasile Barrichello Rit Rit 13 15 17
9 9 12 13 Rit 13 16 12 13 17 12 15 12
14 5 9º
Venezuela Maldonado Rit Rit 18 17 15 18 Rit 18 14 14
16 10 11 11 14 Rit Rit 14 Rit
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Australia.svg Flag of
Malaysia.svg Flag of the People's Republic of China.svg Flag of
Bahrain.svg Flag of Spain.svg Flag of Monaco.svg Flag of Canada.svg Flag
of Europe.svg Flag of the United Kingdom.svg Flag of Germany.svg Flag
of Hungary.svg Flag of Belgium.svg Flag of Italy.svg Flag of Singapore.svg
Flag of Japan.svg Flag of South Korea.svg Flag of India.svg Flag of the United
Arab Emirates.svg Flag of the United States.svg Flag of Brazil.svg
Punti Pos.
2012 FW34 Renault P Venezuela Maldonado 13 19 8 Rit 1
Rit 13 12 16 15 13 Rit 11 Rit 8 14 16 5
9 Rit 76 8º
Brasile B. Senna 16 6 7 22 Rit 10 17 10 9 17 7
12 10 18 14 15 10 8 10 Rit
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Australia.svg Flag of
Malaysia.svg Flag of the People's Republic of China.svg Flag of
Bahrain.svg Flag of Spain.svg Flag of Monaco.svg Flag of Canada.svg Flag
of the United Kingdom.svg Flag of Germany.svg Flag of Hungary.svg Flag
of Belgium.svg Flag of Italy.svg Flag of Singapore.svg Flag of South Korea.svg
Flag of Japan.svg Flag of India.svg Flag of the United Arab Emirates.svg
Flag of the United States.svg Flag of Brazil.svg
Punti Pos.
2013 FW35 Renault P Venezuela Maldonado Rit Rit 14 11 14
Rit 16 11 15 10 17 14 11 13 16 12 11 17
16 5 9º
Finlandia Bottas 14 11 13 14 16 12 14 12 16 Rit 15
15 13 12 17 16 15 8 Rit
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Australia.svg Flag of
Malaysia.svg Flag of Bahrain.svg Flag of the People's Republic of
China.svg Flag of Spain.svg Flag of Monaco.svg Flag of Canada.svg Flag
of Austria.svg Flag of the United Kingdom.svg Flag of Germany.svg Flag
of Hungary.svg Flag of Belgium.svg Flag of Italy.svg Flag of Singapore.svg
Flag of Japan.svg Flag of Russia.svg Flag of the United States.svg Flag
of Brazil.svg Flag of the United Arab Emirates.svg
Punti Pos.
2014 FW36 Mercedes P Brasile Massa Rit 7 7 15 13 7
12 4 Rit Rit 5 13 3 5 7 11 4 3 2
320 3º
Finlandia Bottas 5 8 8 7 5 Rit 7 3 2 2 8
3 4 11 6 3 5 10 3
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Australia.svg Flag of
Malaysia.svg Flag of the People's Republic of China.svg Flag of
Bahrain.svg Flag of Spain.svg Flag of Monaco.svg Flag of Canada.svg Flag
of Austria.svg Flag of the United Kingdom.svg Flag of Hungary.svg Flag
of Belgium.svg Flag of Italy.svg Flag of Singapore.svg Flag of Japan.svg Flag
of Russia.svg Flag of the United States.svg Flag of Mexico.svg Flag of
Brazil.svg Flag of the United Arab Emirates.svg Punti
Pos.
2015 FW37 Mercedes P Brasile Massa 4 6 5 10 6 15
6 3 4 12 6 3 Rit 17 4 Rit 6 SQ 8
257 3º
Finlandia Bottas NP 5 6 4 4 14 3 5 5 13 9
4 5 5 12 Rit 3 5 13
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Australia.svg Flag of
Bahrain.svg Flag of the People's Republic of China.svg Flag of Russia.svg
Flag of Spain.svg Flag of Monaco.svg Flag of Canada.svg Flag of
Europe.svg Flag of Austria.svg Flag of the United Kingdom.svg Flag of
Hungary.svg Flag of Germany.svg Flag of Belgium.svg Flag of Italy.svg Flag
of Singapore.svg Flag of Malaysia.svg Flag of Japan.svg Flag of the United
States.svg Flag of Mexico.svg Flag of Brazil.svg Flag of the United Arab
Emirates.svg Punti Pos.
2016 FW38 Mercedes P Brasile Massa 5 8 6 5 8 10
Rit 10 20 11 18 Rit 10 9 12 13 9 7 9
Rit 9 138 5º
Finlandia Bottas 8 9 10 4 5 11 3 6 9 14 9
9 8 6 Rit 5 10 16 8 11 Rit
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Australia.svg Flag of the
People's Republic of China.svg Flag of Bahrain.svg Flag of Russia.svg
Flag of Spain.svg Flag of Monaco.svg Flag of Canada.svg Flag of
Azerbaijan.svg Flag of Austria.svg Flag of the United Kingdom.svg Flag
of Hungary.svg Flag of Belgium.svg Flag of Italy.svg Flag of Singapore.svg
Flag of Malaysia.svg Flag of Japan.svg Flag of the United States.svg Flag
of Mexico.svg Flag of Brazil.svg Flag of the United Arab Emirates.svg
Punti Pos.
2017 FW40 Mercedes P Brasile Massa 6 14 6 9 13 9
Rit Rit 9 10 SP 8 8 11 9 10 9 11 7
10 83 5º
Regno Unito di Resta
Rit
Canada Stroll Rit Rit Rit 11 16 15 9 3 10 16 14
11 7 8 8 Rit 11 6 16 18
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Australia.svg Flag of
Bahrain.svg Flag of the People's Republic of China.svg Flag of Azerbaijan.svg
Flag of Spain.svg Flag of Monaco.svg Flag of Canada.svg Flag of
France.svg Flag of Austria.svg Flag of the United Kingdom.svg Flag of
Germany.svg Flag of Hungary.svg Flag of Belgium.svg Flag of Italy.svg Flag
of Singapore.svg Flag of Russia.svg Flag of Japan.svg Flag of the United
States.svg Flag of Mexico.svg Flag of Brazil.svg Flag of the United Arab
Emirates.svg Punti Pos.
2018 FW41 Mercedes P Canada Stroll 14 14 14 8 11 17
Rit 17 13 12 Rit 17 13 9 14 15 17 14 12
18 13 7 10º
Russia Sirotkin Rit 15 15 Rit 14 16 17 15 14 14 Rit
16 12 10 19 18 16 13 13 16 15
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Australia.svg Flag of
Bahrain.svg Flag of the People's Republic of China.svg Flag of Azerbaijan.svg
Flag of Spain.svg Flag of Monaco.svg Flag of Canada.svg Flag of
France.svg Flag of Austria.svg Flag of the United Kingdom.svg Flag of
Germany.svg Flag of Hungary.svg Flag of Belgium.svg Flag of Italy.svg Flag
of Singapore.svg Flag of Russia.svg Flag of Japan.svg Flag of Mexico.svg
Flag of the United States.svg Flag of Brazil.svg Flag of the United Arab
Emirates.svg Punti Pos.
2019 FW42 Mercedes P Regno Unito Russell 16 15 16 15 17
15 16 19 18 14 11 16 15 14 Rit Rit 16 16
17 12 17 1 10º
Polonia Kubica 17 16 17 16 18 18 18 18 20 15 10
19 17 17 16 Rit 17 18 Rit 16 19
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Austria.svg Flag of
Styria (state).svg Flag of Hungary.svg Flag of the United Kingdom.svg
F1 - GP del 70º anniversario 2020.png Flag of Spain.svg Flag of
Belgium.svg Flag of Italy.svg Flag of Tuscany.svg Flag of Russia.svg Flag
of Rhineland-Palatinate.svg Flag of Portugal.svg Bandiera Emilia-Romagna.svg
Flag of Turkey.svg Flag of Bahrain.svg Flag of Bahrain.svg Flag
of the United Arab Emirates.svg Punti Pos.
2020 FW43 Mercedes P Regno Unito Russell Rit 16 18 12 18
17 Rit 14 11 18 Rit 14 Rit 16 12 15
0 10º
Regno Unito Aitken
16
Canada Latifi 11 17 19 15 19 18 16 11 Rit 16 14
18 11 Rit 14 Rit 17
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Flag of Bahrain.svg Bandiera
Emilia-Romagna.svg Flag of Portugal.svg Flag of Spain.svg Flag of Monaco.svg
Flag of Azerbaijan.svg Flag of Canada.svg Flag of France.svg Flag
of Austria.svg Flag of the United Kingdom.svg Flag of Hungary.svg Flag
of Belgium.svg Flag of the Netherlands.svg Flag of Italy.svg White flag of
surrender.svg Flag of Singapore.svg Flag of Japan.svg Flag of the United
States.svg Flag of Mexico.svg Flag of Brazil.svg Flag of Australia.svg
Flag of Saudi Arabia.svg Flag of the United Arab Emirates.svg Punti
Pos.
2021 FW43B Mercedes P Regno Unito Russell 14 Rit

0
Canada Latifi 18 Rit

Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti/Non class.


Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Squalificato Ritirato Non partito Non qualificato Solo prove/Terzo pilota
Monoposto

La sede della Williams a Grove


F1
La numerazione dei modelli Williams F1 inizia con la Williams FW06 del 1978,
preceduta dalla Williams 761, che era una vettura acquistata dalla March. In
precedenza Frank Williams con la sua precedente scuderia, la Frank Williams Racing
Cars, poi diventata Walter Wolf Racing, aveva costruito altre vetture denominate
sia "Williams" (FW, FW4, FW5), sia con altre denominazioni (ISO, Politoys), oltre
ad utilizzare vetture Brabham e March.

Williams 761 (1977)


Williams FW06 (1978-1979)
Williams FW07 (1979)
Williams FW07B (1980)
Williams FW07C (1981)
Williams FW07D (1982)
Williams FW08 (1982)
Williams FW08C (1983)
Williams FW09 (1983-1984)
Williams FW09B (1984)
Williams FW10 (1985)
Williams FW11 (1986)
Williams FW11B (1987)
Williams FW12 (1988)
Williams FW12C (1989)
Williams FW13 (1989)
Williams FW13B (1990)
Williams FW14 (1991)
Williams FW14B (1992)
Williams FW15C (1993)
Williams FW16 (1994)
Williams FW16B (1994)
Williams FW17 (1995)
Williams FW17B (1995)
Williams FW18 (1996)
Williams FW19 (1997)
Williams FW20 (1998)
Williams FW21 (1999)
Williams FW22 (2000)
Williams FW23 (2001)
Williams FW24 (2002)
Williams FW25 (2003)
Williams FW26 (2004)
Williams FW26B (2004)
Williams FW27 (2005)
Williams FW28 (2006)
Williams FW29 (2007)
Williams FW30 (2008)
Williams FW31 (2009)
Williams FW32 (2010)
Williams FW33 (2011)
Williams FW34 (2012)
Williams FW35 (2013)
Williams FW36 (2014)
Williams FW37 (2015)
Williams FW38 (2016)
Williams FW40 (2017)
Williams FW41 (2018)
Williams FW42 (2019)
Williams FW43 (2020)
Williams FW43B (2021)
F2
Williams JPH1 (2009)
Williams JPH1B (2010-2012)
Loghi
Il composit logo di Rothmans Williams Renault usato dal 1994 al 1997

Il composit logo di Williams Martini Racing usato dal 2014 al 2018

Il composit logo di ROKiT Williams Racing usato nella stagione 2019

Il wordmark di Williams Racing in uso dal 2020

Note
^ The changing face of F1 news.bbc.co.uk. Retrieved 12 July 2006
^ Interview - Frank Williams (1 July, 1993) GrandPrix.Com Archiviato il 30 gennaio
2013 in Internet Archive.. Retrieved 14 July 2006
^ Formula One History: After Tamburello F1-GrandPrix.com/History. Retrieved 13 June
2006
^ news.bbc.co.uk On This Day: 1st May. Retrieved 13 July 2006
^ [1] Retrieved May 14, 2009.
^ Top designers acquitted on Senna news.bbc.co.uk. Retrieved 13 July 2006
^ Patrick Head lascia le corse: 113 vittorie e il peso della morte di Ayrton Senna,
F1WEB.it, 5 gennaio 2012. URL consultato il 14 gennaio 2012.
^ 'Ruthless' Schumi blasted Motoring.iafrica.com Archiviato il 4 febbraio 2008 in
Internet Archive.. Retrieved 2 August 2006
Williams FW19 - F1technical.net
^ Review of 1997 grandprix.com Archiviato il 30 gennaio 2013 in Internet Archive..
Retrieved 14 July 2006
^ News Feature > Mecachrome grandprix.com Archiviato il 30 gennaio 2013 in Internet
Archive.
^ La Williams delocalizza in Qatar, it.f1-live.com, 28 ottobre 2009. URL consultato
il 29 gennaio 2009.
^ L'f-duct era un sistema che permetteva di mandare in "stallo" l'ala posteriore,
riducendo la resistenza all'avanzamento in rettilineo. Introdotto dalla McLaren
all'inizio della stagione 2010, fu bandito dalla FIA al termine della stessa.
^ Con blown diffuser si intende una integrazione tra il sistema di scarico della
monoposto e il diffusore posteriore.
^ Williams in borsa, la maggioranza resta a Sir Frank. Sauber: “Non capisco”,
F1WEB.it, 10 febbraio 2011. URL consultato il 10 febbraio 2011.
^ Williams Renault legendary partnership revived for 2012 Archiviato il 7 luglio
2011 in Internet Archive.
^ Williams Renault Legendary Partnership Revived for 2012 Archiviato il 7 luglio
2011 in Internet Archive.
^ Williams move to Mercedes-Benz power for 2014
^ The Williams F1 Team and Mercedes-Benz are pleased to announce the signature of a
long-term engine partnership from the 2014 Formula One World Championship season
onwards Archiviato il 7 giugno 2013 in Internet Archive.
^ Accordo Martini-Williams, nasce la Williams Martini Racing, su derapate.it.
^ WATCH: Felipe Massa on retirement, Williams return and F1 2017 hopes, su
skysports.com, 18 gennaio 2017. URL consultato il 21 gennaio 2017.
^ (EN) Williams F1, su www.williamsf1.com. URL consultato il 16 gennaio 2018.
^ F1 | Pirelli, Isola: “Kubica? Visto il talento avrebbe meritato una chance” -
News Formula 1, su f1grandprix.motorionline.com. URL consultato il 16 gennaio 2018.
^ (EN) Williams F1, su www.williamsf1.com. URL consultato il 16 gennaio 2018.
^ F1 | Williams: lancio FW41 previsto per il 15 febbraio, su formulapassion.it, 26
gennaio 2018. URL consultato il 29 gennaio 2018.
^ Martini non rinnova la sponsorizzazione alla Williams - MotorSport Italia, in
MotorSport Italia, 27 febbraio 2018. URL consultato il 27 febbraio 2018 (archiviato
dall'url originale il 28 febbraio 2018).
^ Formula 1, Rob Smedley lascia la Williams. URL consultato il 14 novembre 2018.
^ La Williams ha svelato la nuova livrea biancazzurra della FW42 di Kubica e
Russell, su motorsport.com, 11 febbraio 2019. URL consultato il 22 febbraio 2019.
^ Williams a rischio squalifica a Melbourne, su formulapassion.it, 7 marzo 2019.
URL consultato l'8 marzo 2019.
^ Clamoroso: la Williams in crisi richiama Head, su italiaracing.net, 29 marzo
2019. URL consultato il 29 marzo 2019.
^ (EN) Williams announce sale of F1 team to US investment company | Formula 1®, su
www.formula1.com, 21 agosto 2020. URL consultato il 21 agosto 2020.
^ La famiglia Williams lascerà la Formula 1 dopo il Gran Premio d'Italia, su
ilpost.it, 3 settembre 2020. URL consultato il 4 settembre 2020.
^ Palmer's MSV wins F2 contract (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2009).
^ FIA picks Palmer as F2 supplier.
^ Nel 1977 la Williams corse come team, ma non come costruttore.
^ per le prime 4 gare
^ dal Gran Premio del Belgio
^ solo al Gran premio del Sudafrica
^ dal Gran Premio del Portogallo
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