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ELDA

Quando Robert conobbe la figlia del suo insegnante se ne


innamorò subito, la sera stessa pensò che Clara sarebbe stata la
donna della sua vita.
Forse non esisteva un uomo più innamorato di lui. Innamorato di
Clara e della musica.
In Schumann l’amore per Clara è fonte fondamentale di ispirazione,
si fa tutt’uno con la musica, diviene inscindibile da essa, come la
vita di un artista é inscindibile dalla sua arte, che è esperienza
totalizzante, che penetra in ogni piega dell’esistenza, nei pensieri
nelle emozioni, nelle sensazioni, divenendo non più solo unione ma
identificazione e fusione assoluta.
Clara, da musicista, capisce perfettamente la dedizione totale alla
musica di Robert e la sente come atto d’amore.
Ogni pagina musicale scritta da Robert passa attraverso Clara.

Quanto mi batteva il cuore quel giorno!


Robert a volte mi faceva l'effetto di un grande bambino.
Nel senso che un artista vede il mondo con gli occhi e l’estetica di
un fanciullo, con la spontaneità e l’ingenuità di un bimbo.
Oh, ecco la lettera di Robert che cercavo:
“Mia deliziosa fanciulla, vorrei poter trovare una parola che
compendiasse ciò che sei per me, ma non ne esiste alcuna. Io ti
venero - lasciamelo dire - come un essere superiore; conosco il tuo
cuore e il mio. E poi, come mi renderai felice con la tua arte!
Quando una volta ti dissi d'amarti unicamente perchè sei tanto
buona, ciò era vero soltanto a metà, poichè tutto è connesso, tutto
s'accorda e conviene in te, e non saprei pensarti senza l'arte - e in
te amo l'una e l'altra”

Robert Schumann:
Arabesque op. 18
Tre Romanze op. 94
ELDA
Quell’anno, il 1853, è stata una stagione delle più felici per Robert.
Il mondo gli sorride e vive una sempre rinnovata stagione di amore
con Clara. Tredici anni insieme e una vera comunione di vita, in cui
le gioie, le tristezze, la creazione artistica sono una cosa sola con i
due amanti.
Il 13 settembre era un doppio anniversario: quello di matrimonio e il
compleanno di Clara.
Quel giorno Clara uscendo di casa non era felice poiché Robert
pareva non essersi ricordato della ricorrenza. Ma una volta rientrata
trovò Robert che cantava un Lied d’amore che aveva appena
composto, il più bel regalo che potesse immaginare.

Mio Dio, quel giorno mi vennero le lacrime. Pensavo che Robert si


fosse dimenticato del nostro anniversario e invece stava musicando
per me un lied, le cui parole aveva scritto quando eravamo ancora
fidanzati.
Sono passati tredici anni dal nostro matrimonio e mi sembra ieri.
Che posso dire di quel giorno? Alle dieci, il matrimonio venne
celebrato a Schönefeld. Dapprima suonarono un Corale, poi il
predicatore Wildenhahn (un amico d'infanzia di Robert) pronunciò
un breve e semplice discorso: parole che partivano dal cuore e
arrivavano al cuore. Tutto il mio essere era pieno di riconoscenza
per il Signore che, attraverso tanti scogli e rocce, ci ha guidato l'una
verso l'altro. L'ardente preghiera che Gli rivolsi fu quella di
conservarmi il mio Roberto per lunghi, lunghi anni. Ah! Il solo
pensiero di perderlo mi fa smarrire la ragione. Il Cielo mi protegga
da tale sciagura, che non sopporterei!
Dopo la cerimonia ci recammo dai miei zii, i Carl. A mezzogiorno
Reuter, Wenzel, Herrmann, Becker, mia madre, Emilia ed Elisa List
ci raggiunsero. Si ballò un po' - non si fece baldoria, ma su tutti i
volti splendeva una profonda, intima letizia.
Fu una bella giornata. Anche il sole, ch'era nascosto da alcuni
giorni, diffuse su noi al mattino, quando ci recammo alla cerimonia, i
suoi miti raggi, quasi volesse benedire la nostra unione.
Nulla venne a turbarci durante la giornata, che io annoto in questo
libro come la più bella e la più importante della mia vita.
Eh sì quel Lied era una la prova di un amore immutato.
I Lieder erano il diario intimo e segreto di Robert.
Ne trascrissi alcuni per pianoforte solo, Dein Angesicht, Widmung

Robert Schumann:
Canto del Nord op.68
Ricordo op.68
Walzer op.124 n.4
Canto del sonno op. 124 n.16

Il tuo volto, Dedica


Lieder trascritti per pianoforte solo da Clara Wieck Schumann
ELDA
La storia d'amore di Robert e Clara è tra le più conosciute e tra le
più emblematiche dell'epoca ottocentesca. L’estetica romantica
vede nell’amore un’esperienza totalizzante, comunione assoluta di
due esseri, idealizza l'oggetto amato. L’amore diviene opera d'arte,
sublimazione di una realtà quotidiana sovente grigia e banale.
La follia dei suoi ultimi giorni di Robert non ha mai scalfito la sua
totale dedizione a Clara.

Dio non mi ha ascoltato e ho dovuto vivere il dolore più grande, la


perdita del mio amore assoluto.
Quando abbiamo iniziato a tenere insieme questo diario Robert
scrisse: “Mia amatissima e giovane sposa, lascia che ti dia il più
tenero dei baci in questo giorno, il primo della tua vita di sposa, il
primo del tuo ventiduesimo compleanno. Questo piccolo quaderno
che oggi inauguro è destinato ad avere un significato molto
profondo; qui troveranno spazio i nostri desideri e le nostre
speranze, sarà per noi un amico buono e fedele a cui apriremo i
nostri cuori”.
Non posso più scrivere pagine su questo diario, Robert ora non c’è
più ma vivo il suo amore nella sua musica e suonare la sua musica
è il mio ultimo atto d’amore per lui.

Robert a volte mi faceva l'effetto di un grande bambino….(recitato


come un ricordo lontano per collegarlo al titolo Scene infantili
ispirato a questa frase di Clara)

Dalle “Scene infantili”


Da paesi e uomini stranieri
Sogno
Bambino che s’addormenta
Il poeta parla

Adagio e Allegro op.70

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