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Gli stati europei alla finedel XVsecolo

Francia.Laformazione della struttura statale:


Alla fine del XV secolo lo stato più forte era divenuto la Francia. La dinastia dei Valois aveva
trionfato sui Borgognoni enel 1491 il sovrano Carlo VIII aveva sposato Anna di Bretagna, creando
un forte rapporto con questo ducato. LaFrancia in questo periodo era lo stato organizzato meglio, i
poteri erano stati meglio accentrati dalla monarchia.
L’amministrazione della giustizia era stata sottratta quasi del tutto alla nobiltà. Le risorse finanziare
non dipendevano
più dagli stati generali, ma dal consiglio del re. Nasce così la “nobiltà di toga”, nuova classe
dirigente, costituita daglialti funzionari di stato, contrapposta alla “nobiltà di spada”, l’aristocrazia
militare. Nei confronti della chiesa laposizione dello stato era forte. Nel 1516 si fece un concordato
dove si dichiarava che il re avrebbe conservato il poteredi designazione dei vescovi (sancito dalla
Prammatica sanzione), ma rinunciava a far proprie le dottrine approvate daipadri di Basilea.
Ing hi lter ra. Il po ter e da i no bi li al re:
La guerra delle Due rose aveva aperto in Inghilterra larghi vuoti tra le fazioni nobiliari. Questo
favorì la costruzione, daparte della monarchia, di un potere centrale forte: in primo luogo perché il
sovrano allargò le file della nobiltà congente a lui fedele. In secondo luogo perché, il paese ora
mostrava apprezzare i vantaggi della pace offerta da un fortepotere centrale. Il parlamento,
addirittura, cessò di essere una sistematica opposizione alle posizioni del re. Letendenze
accentratrici della monarchia trovarono il loro massimo stramento nell’organismo creato nel 1487,
laCamera
Stellata: un vero e proprio tribunale politico che aveva il compito di reprimere ogni opposizione.
Sp ag na . Ve rso la di ffici le un ifica zi on e:
Il matrimonio tra Isabella Di Castiglia e Ferdinando D’Aragona, aveva unito le due corone
spagnole, non aveva in ognicaso creato uno stato unitario, i due regni continuavano ad essere gestiti
da due amministrazioni differenti. Le divisionitra Castiglia e Aragona erano molte, a partire dalle
loro lingue, molto diverse. La Castiglia si era dedicata allariconquista dei territori occupati dai
Mori. Aveva creato inoltre una società nella quale la piccola nobiltà militare, gli
Hidalgos, aveva un peso notevole. La conquista dei Mori si era arrestata di fronte al regno di
Granada. Gli hidalgos,
poi, erano ormai divenuti solo un elemento di disordine diviso da conflitti interni. Il regno
d’Aragona era formato da treunità distinte. Aveva, a differenza della Castiglia, una forte tradizione
di autonomie cittadine, ed una solida classemercantile e borghese. La sua collocazione geopolitica
era mediterranea.
Il pr ob lem a de lle mi no ran ze :
Difficile era anche la situazione data dalle due principali minoranze: i Mori, discendenti della
popolazione musulmana, egli Ebrei (questi si occupavano delle finanze e del commercio). Entrambe
la minoranze erano poco disposte a farsiassimilare, e la società cristiana era poco disposta ad
accettare la loro presenza. La svolta avvenne nel XIV sec.Soggetti a sempre più grandi violenze da
parte del popolo, gli esponenti di queste minoranze accettarono di farsibattezzare.
QuestiConversos (Marrani) erano, però, accusati di continuare a praticare i loro vecchi riti. Venne
perciòistituito il Tribunale di inquisizione, che divenne l’unico potere con giurisdizione in tutta la
Spagna. Questo fu utilizzatodallo stato, sfruttando la minaccia di condanne per eresia o bestemmia,
per rafforzare il suo controllo sul popolo.
La co nclusion e de lla “rico nq ui st a” e l’espu lsi on e de gl i eb rei :
Mentre l’inquisizione terrorizzava il popolo. Avvenne l’ultimo atto della guerra di riconquista. Con
l’attacco al regno diGranada, che cominciò nel 1482 e si concluse nel 1492 con la resa della città.
Questa volta però, ai mori che nonriuscirono a fuggire, Isabella concesse la libertà di culto e di
mantenere i loro costumi. Questa tolleranza durò pocoperché dal 1502, iniziò una campagna di
conversioni forzate che fece scomparire ogni traccia dei musulmani spagnoli.Intanto, contro gli
Ebrei, si era firmato, nel 1492, il decreto che li espelleva dai regni, che dava loro 4 mesi di
tempoper vendere tutti i beni, vietando comunque che portassero con sé oro o argento. Gli ebrei
spagnoli lasciarono laSpagna per lo più verso il Portogallo. Ma la tolleranza portoghese durò solo
fino al 1496, quando, dopo averli costrettialla conversione, furono soggetti a pesantissime
discriminazioni. Così infine, questi Ebrei, si ritirarono nell’imperoOttomano.
La situazione dei paesi dell'europa orientale la monarchia era elettiva e dipendeva da una nobiltà
particolarmente numerosa e forte. Stesso discorso per l’Europa centrale, che era occupata
dall’impero germanico, anch’esso unamonarchia elettiva, anche se tre elezione (1438, 1440 e 1493)
avevano favorito gli Asburgo. L’impero continuava a
richiamarsi all’universalismo medievale e alle sue antiche origini romane. L’impero non era uno
stato unitario, ma un
mosaico di tanti staterelli. L’unità dell’impero era assicurata solo dai componenti della Dieta (sette
principi elettori),che raramente riuscivano a prendere decisioni vincolanti per tutti. Questi stati
regionali e cittadini conservavanostrutture politiche di impronta medievale.

La po litica di po ten za de gl i Asbu rgo :


L’autorità dell’imperatore sugli stati che formavano l’impero era solo formale. Pertanto gli Asburgo
si concentrarono suiloro possessi diretti e su una politica matrimoniale. La svolta in famiglia
avvenne nel 1477, quando Massimiliano, figliodell’imperatore, si sposò con Maria di Borgogna. I
territori della Borgogna rimasero autonomi, ma con la morte diMaria, nel 1482, passarono al figlio
Filippo, accrebbe così la potenza degli Asburgo. Il re di Francia, Carlo VIII, inquesto periodo, iniziò
a pretendere la Borgogna. Qui però si schierarono con gli Asburgo, pertanto Carlo dovette
rinunciare a ogni diritto su questa. Tre anni dopo infine vi fu una nuova mossa importantissima. Nel
1496,Massimiliano, divenuto imperatore, fece sposare il figlio Filippo con Giovanna, la figlia dei re
di Spagna. Da questomatrimonio nacque Carlo di Gand, futuro Carlo V, imperatore e re di Castiglia
e Aragona.

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