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Il regime delle deroghe:

• i presupposti
• i requisiti della soluzione progettuale in
deroga

Il quadro di riferimento normativo: NORME FUNZIONALI E GEOMETRICHE PER LE STRADE F. La Torre


RICHIAMI NORMATIVI

Il quadro di riferimento normativo: NORME FUNZIONALI E GEOMETRICHE PER LE STRADE F. La Torre


CODICE DELLA STRADA
L’art. 13 del Codice della Strada (D. Lgs. 30 aprile 1992, n. 285),
nella sua formulazione originaria del 1992, era il seguente:
(Art.13 - Norme per la costruzione e la gestione delle strade):

COMMA 1. Il Ministro dei lavori pubblici, sentiti il Consiglio superiore dei lavori
pubblici ed il Consiglio nazionale delle ricerche, emana entro un anno dalla entrata in
vigore del presente codice, sulla base della classificazione di cui all’art. 2, le norme
funzionali geometriche per la costruzione, il controllo e il collaudo delle strade […]

COMMA 2. LA DEROGA alle norme di cui al comma 1 è consentita solo per le


STRADE ESISTENTI allorquando particolari condizioni locali, ambientali,
paesaggistiche, archeologiche ed economiche non ne consentono l’ADEGUAMENTO,
sempre che sia assicurata la sicurezza stradale e siano comunque evitati inquinamenti.

COMMA 4. Il Ministro dei lavori pubblici, entro due anni dall’entrata in vigore del
presente codice, emana, con i criteri e le modalità di cui al comma 1, le norme per la
CLASSIFICAZIONE delle strade esistenti in base alle caratteristiche costruttive,
tecniche e funzionali di cui all’art. 2, comma 2.
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2 - CODICE DELLA STRADA,
CODICE art.DELLA
13, versione
STRADA 2003

Il medesimo art. 13 del CdS, con le modifiche apportate dal D.L. n.


151/2003 (L. 214 del 1° agosto 2003), è stato così trasformato:
(Art.13 - Norme per la costruzione e la gestione delle strade):

COMMA 2. LA DEROGA alle norme di cui al comma 1 è consentita solo per


SPECIFICHE SITUAZIONI allorquando particolari condizioni locali, ambientali,
paesaggistiche, archeologiche ed economiche non ne CONSENTONO il
RISPETTO, sempre che sia assicurata la sicurezza stradale e siano comunque evitati
inquinamenti.

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NORME TECNICHE A CUI I PROGETTI DELLE
STRADE DEVONO ATTENERSI
 Per STRADE DI NUOVA COSTRUZIONE:
 DM 5.11.2001 (Assi stradali)
 DM 19.4.2006 (Intersezioni)

 Per l’adeguamento di STRADE ESISTENTI: in attesa della


“Norma per gli interventi di adeguamento delle strade
esistenti” (da emanare in forza del disposto del DM.
22.04.2004) nel frattempo (transitorio) è raccomandato di
assumere, quale riferimento di buona tecnica, il DM
5.11.2001 ed il DM 19.4.2006
NB: NEL CASO DI MANCATO RISPETTO DEI DM PER
ADEGUAMENTI STRADE ESISTENTI OCCORRE APPOSITA
RELAZIONE
Il quadro DI SICUREZZA
di riferimento normativo: MAE GEOMETRICHE
NORME FUNZIONALI NON SI PARLA DI DEROGHE!
PER LE STRADE F. La Torre
A CHI CHIEDERE IL PARERE PER LA DEROGA?

• Al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per


le autostrade, le strade extraurbane principali
e le strade di scorrimento;
• Al Provveditorato regionale alle opere
pubbliche (SIIT) per le altre strade.

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I PRESUPPOSTI

Particolari condizioni:
• locali
• ambientali
• paesaggistiche
• archeologiche
• economiche
non ne consentono il rispetto (dei D.M)
OCCORRE QUINDI DIMOSTRARE CHE NON
ERA POSSIBILE FARE ALTRIMENTI!
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I PRESUPPOSTI

Quali sarebbero le conseguenze dell’adozione


di una soluzione pienamente congruente con le
prescrizioni dei D.M.?
Per dimostrare l’infattibilità della soluzione “a
norma” occorre sempre prima:
• elaborarla;
• mettere in luce le non conformità;
• dimostrare che non sono risolvibili.
I presupposti devono essere peculiari del
progetto mai condizioni “ordinarie” o “usuali”
(non
Il quadro didevono essere
riferimento normativo: generalizzabili!)
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I PRESUPPOSTI – LE CONDIZIONI LOCALI

Deve trattarsi di situazioni storiche inerenti lo stato dei


luoghi relative, ad esempio:
• a profili di tipo urbanistico-edilizio;
• alla compresenza di altre infrastrutture;
• ad aspetti idrogeologici;
• all’assetto del territorio esistente.

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I PRESUPPOSTI – LE CONDIZIONI “AMBIENTALI,
PAESAGGISTICHE, ARCHEOLOGICHE”

Laddove la richiesta di deroga sia dovuta alla presenza


di un vincolo di natura ambientale, paesaggistica,
archeologica lo stesso deve risultare da uno strumento
legislativo o regolamentare che abbia forza di norma.

Si può trattare ad esempio di un decreto di tutela


relativo ad un preciso bene storico o paesaggistico,
ovvero di un Piano territoriale che imponga il rispetto di
disposizioni di salvaguardia, etc.

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I PRESUPPOSTI - ECONOMICO

NB: IL SEMPLICE FATTO DI “COSTARE DI PIU’” NON È MAI


RITENUTO SUFFICIENTE

La richiesta di deroga per motivazioni economiche


richiede una dettagliata valutazione degli oneri
addizionali indotti dalla messa a norma di ciascuna
situazione per la quale è richiesta la deroga ed un
confronto con il piano finanziario dell'opera già messo a
bilancio dell'Ente.
Questo al fine di valutare l'effettivo impatto economico
indotto dal pieno rispetto delle prescrizioni del D.M.
6792/2001 sul quadro economico dell'intervento.
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I REQUISITI DELLA SOLUZIONE PROGETTUALE IN DEROGA

- “assicurare” la sicurezza stradale;


- “evitare” gli inquinamenti

L’ANALISI DI SICUREZZA PREVISTA DAL


D.M. 5.11.2001

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FORMULAZIONE DELLA RICHIESTA DI DEROGA
 dimostrare di aver analizzato le possibili soluzioni
progettuali conformi al DM 6792/2001 (o al DM
19.4.2006, a cui si applicano in toto gli stessi concetti),
evidenziando i motivi per cui tali soluzioni non risultano
praticabili e, dunque, i presupposti che hanno condotto alla
soluzione progettuale in deroga;
 evidenziare quali sono le deroghe richieste rispetto al
regolamento vigente;
 analizzare gli effetti delle specifiche deroghe sulla sicurezza
della circolazione mediante apposita analisi quantitativa;
 Illustrare gli interventi mitigativi o compensativi
eventualmente adottati e l’efficacia degli stessi desunti
dalle analisi di sicurezza.
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