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ROSOLIA

DEFINIZIONE

Malattia esantematica contagiosa, a


breve decorso e di modestissima
gravità quando colpisce un organismo
maturo.
Se è contratta nei primi mesi di
gravidanza può determinare gravi
conseguenze sul prodotto del
concepimento (Rosolia Congenita).
ROSOLIA malattia recente ?
• Nota da parecchi secoli come malattia infettiva, ma
considerata come una forma attenuata del morbillo
o della scarlattina fino al XIX secolo.
• Nel 1834 è descritta per la prima volta come malattia
autonoma.
• Nel 1881 è riconosciuta tale al medical congress di
londra.
• Nel 1941 GREGG segnalò una correlazione tra
malformazioni neonatali e infezione della madre.
• Nel 1949 è stata dimostrata l’etiologia virale della
malattia.
• Nel 1962 il virus è stato isolato.
AGENTE CAUSALE
Virus ad RNA,
appartenente al
gruppo dei
Togavirus, poco
resistente agli agenti
fisici e chimici, ha un
solo tipo antigenico.
PATOGENESI
• Il virus penetra attraverso le mucose
delle vie respiratorie, si moltiplica nella
mucosa naso – faringea e nei linfonodi
regionali.
• Dopo 7 – 10 giorni si ha viremia.
• L’eliminazione del virus è
prevalentemente per via faringea ma è
anche presente nel secreto
congiuntivale, nelle urine e nelle feci.
CENNI CLINICI Malattia post – natale
incubazione 14 – 21 giorni,
modica febbre,
linfoadenopatia (latero
cervicale, retroauricolari,
sottoccipitali), manifestazioni
esantematiche (maculo
papulose), complicanze
articolari (riscontrate per lo più
nelle donne), neurologiche
(rare encefaliti),
trombocitopeniche (rare).
Malattia connatale (Rosolia congenita)
Lesioni nervose
(microcefalia, encefalite),
lesioni uditive (ipoacusia,
sordità), lesioni oculari
(cataratta congenita,
retinite pigmentosa),
malformazioni
cardiovascolari. Il neonato
può presentare alla
nascita anche anomalie
transitorie (basso peso,
lesioni ossee,
epatosplenomegalia), può
sviluppare nei mesi od
anni successivi difetti
permanenti o può essere
del tutto normale.
PATOGENESI DEI DANNI NEONATALI
Arresto mitotico ,connesso
con l’infezione,
persistente con
consecutiva inibizione
della crescita cellulare e
dello sviluppo degli
organi. Processi
vasculatori placentari
efetali con fenomeni
necrotici ed ulteriore
inibizione della crescita
cellulare. Produzione da
parte delle cellule infette
di inibitori della crescita
cellulare.
Variabilità del danno

l’infezione placentare ed il passaggio del virus


all’embrione avviene circa 10 giorni dopo il
contagio. Le infezioni che si verificano
durante la blastogenesi (fino al 18° giorno
dopo la fecondazione ) determinano quasi
sempre la morte.
Le lesioni gravi si sviluppano nella fase
organogenetica (tra il 19° ed il 45° giorno).
Oltre il terzo mese l’incidenza è molto bassa.
Variabilità del danno
Durante l’organogenesi ogni organo od apparato possiede un
periodo critico di suscettibilità :

4° e 6° Lesioni Oculari
settimana

6° e 10° Lesioni
settimana Cardiache

8° e 13°
Lesioni Uditive
settimana
EPIDEMIOLOGIA
La sorgente d’infezione è l’uomo malato o con infezione
subclinica.
Incubazione : 2 – 3 settimane
E’ una malattia molto contagiosa (meno del morbillo e
della varicella), il periodo di massima contagiosità
varia da 2 – 3 giorni prima a 2 – 3 giorni dopo la
comparsa dell’esantema.
Nella rosolia congenita i bambini continuano ad essere
infettivi fin oltre il 18° mese dalla nascita (virus
isolato dai secreti della gola e dal liquido cerebro –
spinale).
MODALITA’ DI TRASMISSIONE
Contaminazione
Via Aerea mediante goccioline
di FLUGGE

oggetti
Via Indiretta contaminati
di recente

Via nelle infezioni


Transplacentare congenite
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA

Malattia endemica, riaccensioni epidemiche


ogni 6 – 9 anni.
Soggetti colpiti nella fascia di età compresa
fra i 5 e i 14 anni.
Stagione in cui si manifesta è la primavera
PROFILASSI
Obbligatoria
Denuncia

Non
Obbligatorio
Isolamento
ospedaliero

sia continua che


Disinfezione terminale è
superflua

Diretta a confermare la diagnosi,


Inchiesta ad individuare tra i contatti le
Epidemilogica donne eventualmente suscettibili
( che sono al I° mese di gravidanza)
Vaccinoprofilassi
Vaccino a virus vivi attenuati (ceppo RA23/3) per via
sottocutanea
Fanciulle
Indicazioni Sessualmente
immature

Donne in età feconda


Donne in età feconda particolarmente esposte
in genere al contagio (infermiere, medici,
prive di anticorpi. maestre, puericultrici ecc.)
prive di anticorpi.
Vaccinoprofilassi
Controindicazioni

affezioni acute malattie croniche


gravidanza
febbrili debilitanti

leucemie ed altre deficienze ipersensibilità ai


affezioni maligne immunologiche componenti del vaccino

Risentimento transitorio dei


linfonodi in sede cervicale ed occipitale
Effetti Collaterali
atralgie (per lo più nelle
donne oltre i 25 anni)
Sieroprofilassi
Si applica

Per la prevenzione di embriopatia


fetale delle donne non immuni
esposte al contagio nei primi
3 – 4 mesi di gravidanza
mediante

γ-globuline
(ottenute da plasma di individui
convalescenti o vaccinati)
Diagnostica
L’accertamento si effettua attraverso la ricerca del virus
(generalmente nel secreto faringeo) o più comunemente
attraverso la ricerca degli anticorpi ( Rubeo – Test).
Indicazioni del test della rosolia sono :

sospetto di
per confermare
rosolia congenita
reperti anamnestici
( da effettuarsi nel
di infezione
2°semestre di vita)

infezione da rosolia prima della


in gravidanza vaccinazione

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