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FINANZIAMENTO DI BREVE PERIODO:

IL CANALE BANCARIO

Le forme di copertura del fabbisogno di finanziamento a breve termine


scaturiscono dalla gestione del capitale circolante dell'impresa richiedente.
La scelta dello strumento di finanziamento più coerente per la copertura degli
squilibri di casa prende in considerazione una serie di variabili tra le quali il
flusso di entrata e uscita ( cash flows operativi), le componenti di costo e
l'imposizione fiscale.

APERTURA DI CREDITO IN C/C


Operazione di prestito definita da C.c come un contratto con cui la banca si
impegna a tenere a disposizione del cliente una somma di denaro che può essere
utilizzata anche con prelevamenti parziali e ripristinata con versamenti
successivi. La linea di credito viene messa a disposizione a tempo
indeterminato o determinato.
La finalità è quello di strumento finanziario volto a fronteggiare i fabbisogni di
tesoreria originati da squilibri tra entrate e uscite monetarie, soddisfa le
esigenze di liquidità e di elasticità della gestione finanziaria, consente di
associare il servizio di gestione dei pagamenti e di tesoreria.

CARATTERISTICHE
-Forma di finanziamento elastica: per la discrezionalità di utilizzo da parte
del cliente. Si possono effettuare prelevamenti che variano in funzione del
fabbisogno finanziario aziendale e si può ripristinare il credito successivamente.
-In relazione alle modalità di utilizzo:
a) ordinaria: apertura di credito in bianco, si ha presenza di saldi a debito per il
cliente e una bassa movimentazione del conto
b)elasticità di cassa: elevata movimentazione del conto ( prelevamenti,
versamenti frequenti, in alcuni casi si può rientrare sullo scoperto). Indice di
solvibilità.
Forme tecniche:
a)in bianco: non è assistita da garanzia.
b) garantita: a fronte del finanziamento si ha il rilascio di una garanzia.

Garanzie: hanno una natura accessoria e la banca può richiedere il rilascio di


a) effetto di recupero, che rende agevole il recupero del credito qualora il
rimborso non avvenga nei termini e secondo le modalità stabilite
contrattualmente. Sono emessi in bianco( senza importo,data di scadenza, ma
con firma e bollo) ,ma regolarmente bollati per un importo pari al 110% del fido
accordato, affinchè nel caso di recupero coatto del credito si possano recuperare
anche l'interesse e le commissioni.
b) garanzie personali: esempi sono l'avallo, rilasciato dal beneficiario del
credito, la fideiussione, prestata da soggetti che hanno rapporti d'affari o di
parentela, o cambiali emesse da un garante.

LA FIDEIUSSIONE: è un contratto mediante il quale il soggetto garante


garantisce alla banca l'adempimento puntuale del rimborso da parte della
persona.
Nel diritto comune la garanzia è valida finchè c'è l'obbligazione, nell'ambito
bancario la garanzia rimane sempre valida.
Nell'ambito bancario la banca può chiedere il rimborso del prestito
indifferentemente al soggetto garantito o al garante. Nell'ambito comune se il
soggetto garantito è inadempiente ci si riferisce al garante. In banca
l'inadempienza non si aspetta.
Fideiussione OMNIBUS: si estende a tutte le obbligazioni poste in essere dal
soggetto garante, quindi anche a quelle future ( es. prestito da 10.000 a 12.000),
il garante deve garantire automaticamente la nuova somma.
Se la fideiussione non è omnibus per qualsiasi aumento di capitale il
fideiussore dovrà essere informato e può accettare o meno le nuove condizioni.

c)garanzie reali ( pegno, ipoteca, rilasciata solitamente per finanziamenti a


lungo termine)

Scadenza:
a) determinata: si ha una scadenza per contratto e non lo si può recedere se
non per giusta causa. La banca può recedere dal contratto solo per giusta causa,
cioè situazioni in cui il patrimonio dell'affidato si sia modificato in modo da
rendere improbabile il puntuale adempimento, peggioramento del rating ecc..
Nel contratto possono essere comunque incluse alcune condizioni di recesso
b) indeterminata: non viene stabilita una scadenza, ma si stabilisce un'apertura
di credito fino a revoca.
Si revoca in presenza di due condizioni ( 1 soggettiva, 1 contrattuale/oggettiva)
Prima condizione: si revoca solo quando il cliente ha un peggioramento delle
condizioni di reddito e di credito.
Seconda condizione: fa riferimento a condizioni oggettive aziendali ( politiche
amministrative, strategiche ecc,)
Se la banca revoca il credito l'impresa ha termine un giorno per restituirlo. Per
questo motivo il finanziamento dell'attivo circolante deve avvenire con
investimento di breve periodo, cosicchè si riesce a fare fronte ai pagamenti in
tempi brevi.
L'attivo fisso deve essere finanziato con investimenti di medio-lungo periodo.
Si segue una logica di recupero di liquidità in tempi necessari per fare fronte ai
pagamenti del debito.

COSTO DEL FINANZIAMENTO


-tasso di interesse: costo del credito che l'impresa ha nei confronti della banca
per il finanziamento. È il più elevato tra tutti i costi a motivo dell'elasticità
dell'operazione. Viene calcolato solo sugli effettivi utilizzi.
-commissione per disponibilità creditizia: ha come obiettivo quello di
remunerare il rischio di chiamata a cui la banca è esposta nella concessione del
fido nella forma tecnica dell'apercredit. Il suo ammontare è determinato in
relazione alle specifiche tipologie di apercredit.

Più il rating aumenta, più la commissione si abbassa.


La variabilità della percentuale è proporzionale al rating e inversamente
èproporzionale all'ammontare dell'accordato.
Formula di calcolo
CdC=credito x aff%x rating/ giorni(1200)

-commissione di istruttoria veloce: determinata in misura fissa e ha come


obiettivo il remunerare la banca il sostenimento di oneri per un'istruttoria
veloce sugli sconfinamenti
Tipo di cliente Importo dello sconfinamento Importo civ
Consumatore Fino a 500,00 per 7 gg consecutivi 0
Oltre 500,00 per 7 gg consecutivi 25,00
Non Consumatore 25,00 ( variabile in base ai costi
sostenuti per il calcolo della civ
-effetto valuta: differenza tra attivi e passivi calcolati tra il saldo di liquidità e il
saldo contabile
Valuta: data a partire dalla quale le somme depositate iniziano a fruttare
interessi.
Data contabile: effettiva dell'operazione di prelevamento/ versamento
Data valuta: rata convenzionale
La data valuta per il prelievo viene anticipata rispetto a quella contabile, mentre
per il versamento viene posticipata. Questo sfasamento tra le due date crea
l'effetto valuta. Più lo sfasamento è ampio, più la valuta sarà alta.

Valuta sull'accredito:
2/11 si versa un assegno. Valuta 6/11- 1 gg lavorativo successo all'applicazione
dei e gg fissi
saldo liquido ( 45,21)-saldo contabile (48,21)= valuta ( 3,29)

Valuta sull'addebito:

1/03 spiccato assegno e presentato all'incasso il 8/3


saldo liquido (82,20) - saldo contabile(63,00)= valuta (19,80)
LE FORME DI SMOBILIZZO DEI CREDITI:
-lo sconto
-anticipi s.b.f su ricevute bancarie (ri.ba.)
-anticipi su fatture
-factoring

LO SCONTO
Contratto mediante il quale una banca anticipa all'impresa il valore di effetti
cambiari non ancora scaduti, previa deduzione degli interessi e delle spese,
dietro cessione salvo buon fine del credito stesso.
Può avere come oggetto crediti cartolari o non.
Per la cessione pro-solvendo del credito il cliente scontista rimane obbligato
nei confronti della banca fino all'avvenuto pagamento dell'effetto a scadenza da
parte del debitore.
L'importo ceduto dal cliente corrisponde al valore nominale del credito,
mentre quello pagato dalla banca , detto netto ricavo, coincide con il valore
attuale del nominale.
L'apertura del credito si deve adattare alle esigenze finanziarie dell'impresa,
altrimenti se non lo si utilizza diventa oneroso. Giunto a scadenza l'operazione
si autoliquida.

Tipologie di crediti scontabili:


-crediti cartolari: sono incorporati in un documento, attribuiscono al
possessore il diritto di esercitare il contenuto del credito stesso ( esempi sono
cambiali, note di pegno,, cedole, debiti azionari ecc.). Le banche tendono a
scontare facilmente le cambiali perchè sono facilmente trasferibili, presentano
2 firme e si possono trasferire mediante girata. Inoltre la cambiale attribuisce la
possibilità di eseguire un'azione di protesto nei confronti del soggetto debitore.
-tipologie di cambiali: tratte, pagherò
-requisiti di bancabilità: erano requisiti che rendevano le cambiali idonee ad
essere oggetto di sconto.
Tali requisiti erano richiesti dalla BI, per fare fronte a situazioni di
rifinanziamento delle banche nei confronti della BI.
Tali requisiti sono:
-requisito della firma
-scadenza massima di 4 mesi
-domicilio
-taglio minimo
Oggi le cambiali devono rispettare solo i primi due requisiti.

-costo complessivo:
a) tasso di interesse :è applicato al valore nominale del titolo per il periodo che
intercorre tra la data dell'operazione e quella di scadenza.
b) una provvigione: proporzionale al valore nominale del valore scontato
c)spese di incasso: importo fisso
Altre commissioni di “minimo sconto” e di “diritto di brevità”, quando la
remunerazione dell'operazione non assicura alla banca una redditività
sufficiente a causa del modesto valore nominale dell'effetto oppure della
scadenza troppo ravvicinata.

Gli interessi e le commissioni sono calcolati in via anticipata e definiscono la


differenza tra il valore nominale incassato dalla banca alla scadenza dell'effetto
e quanto la stessa eroga a favore del cliente al momento dell'ammissione degli
effetti di sconto.

Scadenza: si ha una scadenza a breve termine


-scadenza naturale del credito: pagamento puntuale da parte dell'obbligato
principale
-prima della scadenza: si ha il richiamo della cambiale da parte del cliente
-dopo la scadenza: per mancato pagamento da parte dell'obbligato principale.

ANTICIPI S.b.f SU RICEVUTE BANCARIE (Ri.Ba)


Con la clausola del salvo buon fine:
-l'impresa invia le ricevute bancarie alla banca prima della loro scadenza,
insieme ad una distinta
-la banca rende immediatamente disponibile l'importo delle ricevute bancarie al
netto delle commissioni. In questo caso l'operazione si configura come
anticipazione da parte della banca: quindi, più che un'operazione di incasso,
questa è una una vera e propria operazione di finanziamento;
-al momento in cui il debitore paga il suo debito ritirando la ricevuta bancaria
l'anticipazione si estingue.

In questi tipi di anticipo viene definito anche un castelletto, cioè una somma
massima che la banca concede al cliente sulla forma tecnica del Sbf. Il
castelletto viene rinnovato tacitamente.

Il Sbf può essere:


-a valuta maturata: si realizza un servizio
-con disponibilità immediata: rappresenta una vera e propria forma di
finanziamento.
Oggetto del Sbf sono le ricevute che devono essere rilasciate pro-solvendo.
L'anticipo Sbf può essere assimilato direttamente in conto corrente oppure
mediante l'utilizzo di un conto transitorio. Nel primo caso la banca accredita in
c/c l'importo della Ri.Ba non ancora scaduto, applicando una valuta che
corrisponde alla data di scadenza maggiorata di un numero di giorni fissi. Il
cliente dovrà corrispondere interessi per scoperto di valuta.
Nel secondo caso si ha la tenuta di un c/c aggiuntivo, il conto anticipo fruttifero
o infruttifero, dove la somma viene prima accreditata, dopo addebitata e infine
ritorna ad essere disponibile sul c/c. In questo caso sul c/c fruttifero si crea uno
scoperto di valuta, che produce interessi indipendentemente dagli utilizzi.
Il conto corrente infruttifero invece gli scoperti sono collegati agli utilizzi, i
quali non possono mai eccedere l'ammontare complessivo delle ricevute
presentate.
Il conto transitorio serve solo a contabilizzare ed è di appoggio al c/c ordinario
dove maturano gli interessi passivi e evidenziare (se infruttifero) l'ammontare
complessivo di ricevute presentate al s.b.f e su cui gravano componenti di costo
Le spese vengono calcolate e imputate trimestralmente, mentre l'importo è
disponibile subito
ANTICIPO SU FATTURE
Negli anticipi su fatture la banca mette a disposizione del cliente l'importo
nominale del valore della fattura decurtato di uno scarto prudenziale (20%-
30%), che viene accreditata e poi addebitata sul conto transitorio fruttifero.
Per poter accedere all'anticipo su fatture il cliente deve procedere alla cessione
pro-solvendo del credito.
Al momento del pagamento della fattura la banca accredita il residuo (20%-
30%) sul c/c e al contempo registra uno storno nel conto anticipi per
l'annullamento della posizione.
IL FACTORING
Contratto mediante il quale l'impresa esternalizza il processo di gestione del
credito commerciale ad una banca o ad un operatore specializzato, detto factor
realizzando contemporaneamente:
1) la gestione dei crediti
2) il finanziamento mediante lo smobilizzo dei crediti ceduti
3) la garanzia dai rischi di inadempimento
A fronte dell'avvenuta cessione l'intermediario eroga l'anticipo, può prestare un
complesso di servizi di natura gestionale e assicurativa
I rapporti tra factor e impresa cedente sono regolati in c/c.
Il factoring non può subire confronti, sotto il profilo oneroso, con le altre forme
di smobilizzo crediti in quanto è un servizio completo di gestione dei crediti e
finanziamento.
Il costo complessivo è dato da :
-tasso di interesse: calcolato sul valore nominale del credito al netto dello
scarto prudenziale ( è pari al tasso applicato sui finanziamenti bancari
maggiorato di uno spread del 2%)
-la commissione di gestione e amministrazione dei creditizia
-la commissione di garanzia dei crediti: proporzionale al grado di solvibilità
del debitore ceduto
-diritti fissi: per ogni fattura ceduta
-spese di tenuta conto e di incasso dei crediti

STRUTTURA DELL'OPERAZIONE DI FACTORING

L'ANTICIPAZIONE
È un contratto mediante il quale la banca mette a disposizione del cliente una
somma di denaro dietro costituzione di un pegno.
Il contratto si compone di due parti, uno principale di prestito ed uno accessorio
di pegno, dove sono stabiliti gli obblighi del debitore affinchè si garantisca
l'adempimento del contratto.
Diritti della banca:
-diritto di ritenzione dell'oggetto di pegno per la durata del prestito ( la proprietà
è mantenuta dal cedente, il possesso è della banca, l'impresa cedente li può
vendere , ma la banca deve rendere noto ai terzi il bene è gravato da pegno)
-diritto di far vendere il bene oggetto del pegno nel caso in cui il debitore non
onori i propri impegni ( la banca si soddisfa con il ricavato della vendita. Patto
di omissione viene vietato da c.c, cioè una volta pagato il debito dal cedente la
banca non può trattenere il bene)
-diritto di privilegio sui beni oggetto del pegno
Obblighi banca:
-concedere la somma oggetto del prestito al momento della costituzione del
pegno
-custodire i beni oggetto del pegno
-assicurazione dei beni oggetto del pegno
-divieto di utilizzo o di cessione dei beni dati in pegno
-restituzione dei beni oggetto dei pegni al momento di rimborso

Oggetto del pegno ( distinzione in base alla natura del bene)


-Merci
-Titoli
-Crediti
Devono avere i seguenti requisiti:
-non devono essere deperibili
-di elevato valore rispetto al peso e volume
-di facile negoziazione. Valutazione e conservazione
-devono avere prezzi dotati di ampia pubblicità ( noti al pubblico)

La forma tecnica dell'utilizzo del bene può essere regolata in c/c oppure
anticipazione a scadenza fissa

DETERMINAZIONE VALORE FINANZIAMENTO


-stima del bene oggetto del pegno( fatto da personale della banca in caso di
titolo o crediti, oppure da un esperto perita in caso di merci). Si definisce il
valore prospettico del bene.
-applicazione di uno scarto prudenziale variabile tra il 20%-50% del valore
stimato: vi sono una serie di variabili che influenzano la politica dello scarto ( il
tipo di bene dato in pegno, scadenza dell'anticipazione*,si applica lo scarto
prudenziale più basso), inoltre è prevista una clausola di reintegro della
garanzia ( ogni volta che la garanzia si riduce il debitore deve fornire nuovi
bene della stessa specie o categoria). Se la clausola non viene rispettata la banca
può abbassare il fido o ritirarlo completamente.
*più la scadenza è lontana più sarà probabile che vi sia una variazione del
valore del ben, più alto sarà lo scarto, più alto sarà il tasso di interesse, e
viceversa
*se il bene oggetto di pegno risulta essere in quantità elevate è più probabile
che la banca debba ridurre il suo prezzo per venderlo tutto oppure dovrà
separare le quantità e non potrà venderlo tutto, non soddisfa quindi le proprie
esigenze

Il prestito erogato dalla banca è uguale alla differenza tra il valore nominale
( stimato) del bene- scarto prudenziale

Le modalità di liquidazione e di erogazione delle somme sono:


1) erogazione somme a scadenza fissa : viene accreditata una somma di
denaro decurtata sia degli interessi, sia delle spese( oneri di custodi, di
assicurazione e di conservazione, il cliente dovrà restituire il valore
nominale)
2) anticipazione in conto corrente:ammontare erogato è pari alla
differenza tra il valore corrente e lo scarto di garanzia, si ha la
commissione per la disponibilità creditizia

Anticipazione su PEGNO DI MERCI

Devono essere beni della gestione caratteristica dell'impresa:


-prodotti finiti
-semilavorati
-materie prime

È preferibile che queste non appartengano al capitale circolante dell'impresa,


poichè il loro allontanamento potrebbe pregiudicare la capacità di rimborso
dell'affidato. I beni devono essere facilmente custodibili direttamente dalla
banca.
Inoltre devono presentare requisiti specifici che favoriscano la valutazione
dell'idoneità della garanzia ad assicurare il totale recupero del credito alla
scadenza.
Può trattarsi di beni facenti parti delle scorte aziendali di materie prime,
purchè eccedenti la scorta minima produttiva.
Per i semilavorati bisogna accertarsi che una volta finiti non siano un
semilavorato per un'altra impresa.
I beni non devono essere sottoposti al fenomeno dell'obsolescenza, altrimenti
non si potrà trovare un mercato dove collocarli.
Se le merci sono viaggianti o depositate preso terzo soggetti i Magazzini
generali devono rilasciare un documento probatorio della merce depositata che
è composto da due parti:
-Fede di deposito ( attesta la proprietà delle merci, contiene le informazioni
merciologiche )
-Nota di pegno ( serve per dare in pegno la merce depositata)
La modalità di circolazione del documento è con girata, inoltre una volta dato
un bene in pegno i due oggetti possono circolare in modo separato.
In genere nell'anticipazione la banca chiede anche la fede di depositato,
altrimenti i proprietario potrebbe vendere la merce e la banca potrebbe dover
affrontare un soggetto non gradito dal punto di visto finanziario.

Anticipazione su PEGNO DI TITOLI

Possono essere titoli a reddito fisso o a reddito variabile. I primi sono i


privilegiati dalle banche poiché hanno un prezzo che non è eccessivamente
variabile e possono essere facilmente scambiati sui mercati regolamentati.
La banca richiede che siano titoli a reddito fisso emessi dallo stato oppure dalle
imprese purchè garantiti dallo stato.
Un esempio di titolo a reddito variabile è un titolo azionario. In questo caso
bisogna distinguere a seconda che sia pacchetto di maggioranza oppure
minoranza. Nel primo caso la banca è più sicura sulla solvibilità. Se la banca
non rientrasse sul finanziamento ( inadempienza) significa che possiede la
dirigenza e non la può vendere. Inoltre il pacchetto potrebbe non essere
venduto tutto e la banca non riesce a soddisfarsi. La soluzione fisiologica è di
rinnovare il finanziamento finchè non si rientra.

I diritti accessori, come il diritto di opzione, di incasso delle cedole e dei


dividendi sono a carico del debitore pignoratizio. Il diritto di voto spetta invece
alla banca.
Per determinare l'ammontare del credito occorre stimare il valore di realizzo del
bene in caso di vendita coattiva. La banca si espone al duplice rischio di errata
valutazione e di diminuzione del valore del bene, ne deriva l'applicazione di un
coefficiente di rettifica oscillante tra il 20%-50%. Nel caso in cui il prezzo del
bene subisca una contrazione superiore al 10% il debitore dovrà ricostituire il
pegno oppure a ridurre proporzionalmente il debito.

Per di dividendi si distingue l'anticipazione a scadenza fissa ( se maturano degli


interessi questi vanno a ridurre tutte le spese e poi il valore del debito) oppure in
conto corrente( vengono accreditati direttamente sul conto)
Anticipazione su PEGNO DI CREDITI
Nel corso dell'anticipazione ' possibile una perdita di valore della garanzia per il
manifestarsi di due eventi:
-debitore può opporre alla banca tutti i vizi che derivano dall'esecuzione del
contratto che ha generato il credito ceduto;
-Insolvenza del debitore (credito inesigibile).
La banca notifica al cedente la pignorazione e la detiene fino a scadenza, dove
poi incassa le somme.
Se la scadenza del credito è prima di quella del finanziamento le somme
vengono conservate.
Oggetto del pegno sono i Crediti IVA , pagati dallo stato ritenuto un debitore
solvibile.
In caso di inadempienza del debitore si ha il patto commissorio, detenzione del
pegno. In altri casi il patto commissorio è vietato perchè lìoggetto potrebbe
aumentare di valore.

COSTO COMPLESSIVO DELL'ANTICIPAZIONE


-Tasso di interesse , risulta variabile. Dipende da:
a)caratteristiche dei beni oggetto di pegno
b)durata dell'operazione ( maggiore è la durata dell'operazione, maggiore è il
tasso)
c)scarto applicato ( maggiore è lo scarto, minore è il tasso e viceversa)
d)forma tecnica di utilizzo ( il costo può essere sostenuto in via anticipata)
e) situazione economica-finanziaria del cliente (rating)
f)spese di custodia-fiscali-amministrazione ( a carico del cliente)
g)spese di assicurazione, di conservazione, di trasporto

RIPORTO
Il riporto è il contratto per il quale il riportato trasferisce di proprietà del
riportatore titoli di credito di una data specie per un determinato prezzo; il
riportatore assume l'obbligo di trasferire al riportato, alla scadenza del termine
stabilito, la proprietà di altrettanti titoli della stessa specie, verso rimborso del
prezzo che può essere aumentato o diminuito nella misura convenuta.
Nel caso il prezzo a termine sia superiore al prezzo a pronti si parla di contratto
con riporto, nel caso contrario con deporto. Si parla di riporto alla pari nel caso
si cui i due prezzi coincidano.
Il costo dell'operazione si ha come differenza tra il prezzo a termine e quello a
pronti( pt>pp).
Caratteristiche:

-Unicità del contratto di riporto( le due prestazioni, di vendita a pronti e di


acquisto a termine, vengono pattuiti dalle parti in un unico momento e con un
solo atto giuridico)
-Determinazione del valore del finanziamento
(prezzo corrente dei titoli)-scarto prudenziale(eventuale)-interesse
-Durata del riporto: da 30 gg a 135 gg, essendo un contratto di borsa è regolato
dal FISSATO BOLLATO ( costo direttamente proporzionale alla durata
dell'operazione
-Diritti accessori: spettano tutti al riportato, il diritto di voto spetta al riportatore
-Estinzione del prestito: --Scadenza ( estinzione anticipata o posticipata non è
possibile
--Inadempienza ( la banca deve vendere i titoli all'asta)

Caratteristiche Anticipazione su titoli Riporto


Schema contrattuale Contratto di prestito abbinato ad un Contratto unico caratterizzato da due
contratto di pegno compravendite (a pronti e a termine)
Documenti probatori Polizza di anticipazione Fissato Bollato
Proprietà dei titoli Non si trasferisce. La banca deve Si trasferita. La banca deve restituire
restituire gli stessi titoli titoli della stessa specie e dello stesso
genere
Scarto di garanzia Richiesto dalla normativa In alcuni casi potrebbe non essere
applicato
Tasso di interesse Variabile in c/c Fisso per la durata dell'interesse
Garanzia La banca può richiedere l'integrazione La banca non può richiedere un
della garanzia o la restituzione supplemento di garanzia (salvo
parziale del prestito apposita causa)
Estinzione Estinguibile anche prima della Estinguibile o rinnovabile solo a
scadenza scadenza

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