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IL FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO

La peculiarità dell'attività di impresa è la realizzazione dei progetti di


investimento che vanno a determinare movimenti di tesoreria asincronici in
entrata e in uscita. Da tale asincronia discende il fabbisogno finanziario che
deve trovare copertura attraverso
1. la contrazione delle attività ( disinvestimenti per recuperare liquidità
oppure aumentare i mezzi propri, capitale sociale ecc.
2. l'incremento dei mezzi propri
3. il ricorso al capitale di debito

L'attivo fisso troverà copertura nei mezzi propri e nel capitale di debito, mentre
l'attico circolante nel capitale di finanziamento a breve termine. La copertura
finanziaria si deve quindi adattare alla gestione e struttura dell'azienda.
Le oscillazioni del fabbisogno finanziario derivano dalla dinamicità della
gestione aziendale che genera un flusso aggiuntivo di capitale netto e gli
investimenti programmati lo assorbono in maniera parziale o totale.
L'analisi su f.f di tipo dinamico-qualitativo è volta a stabilire la giusta
sincronizzazione tra gli afflussi e i deflussi di mezzi finanziari e a verificare la
correlazione tra investimenti e finanziamenti a breve termine e tra quelli di
medio-lungo termine e finanziamenti con uguale scadenza e durata.

È utile la stesura del rendiconto finanziario, documento collocato nella nota


integrativa, perchè permette una visibilità immediata del flusso monetario ( cash
flow) della gestione caratteristica.
Il rendiconto presenta tre risultati intermedi:
1. il flusso di capitale circolante della gestione corrente viene
opportunamente integrato da investimenti e disinvestimenti
2. il flusso monetario della gestione corrente fornisce informazioni sulla
quantità di investimenti di breve/medio/lungo periodo che ritornano in
forma monetaria
3. il saldo monetario di esercizio se positivo (>1) evidenzia una situazione
di liquidità residua, se negativo (<1) l'insostenibilità dell'attività
d'impresa.

Le variazioni del f.f. Si possono ricollegare al non regolare rinnovamento dei


cicli produttivi dovuti al carattere di stagionalità degli acquisti e delle vendite,
alla formazione di ammortamenti, di accantonamenti per rischi e spese future
superiore all'utilizzazione dei fondi corrispondenti ecc.
Inoltre il fatturato e il grado di utilizzo della capacità produttiva hanno un
importante rilievo sulle oscillazioni delle occorrenze finanziarie.

La correlazione tra dinamicità del f.f. E la relativa copertura è la seguente:

CI/F x Tsv ≥ Tcf

CI: capitale investito netto nel periodo T1


F: fatturato nel periodo T1
CI/F: ratio che esprime l'intesità di capitale
Tsv: tasso di svilippo delle vendite previste ne periodo T1
Tcf: tasso di copertura finanziaria , si eprime come rapporto tra
l'autofinanziamento proprio e il volume prospettico delle vendite per il periodo
T1, quindi la ricchezza generata.
Affinchè l'impresa ricorra a finanziamenti esterni la condizione deve essere
verificata.
CI/F x Tsv è la risultante delle scelte strategiche messe in atto dall'impresa,
cosicchè l'ampliamento del volume delle vendite si esprime secondo una
correlazione diretta con l'intesità di capitale assorbito dalla produzione

Occorrenze di finanziamento

CI/F x Tsv ≤ Tcf


Il tasso di copertura dello sviluppo non riesce a risolvere la necessità di
finanziamento, quindi bisogna ricorrere al finanziamento esterno.
COPERTURA DEL F.F

area territoriale: topografia/ geografia


dimensione aziendale: medio/piccola/grande
il periodo di vita: 3 stadi AVVIO; SVILUPPO; LIQUIDITÀ

L'azienda nei diversi stadi ha una diversa accessibilità alle fonti di


finanziamento. Nel primo stadio è più semplice in previsione dei ricavi futuri.
Si tiene in conto anche del grado di rischio. Solo nella fase di sviluppo si potrà
avere una lettura dettagliata di tutti i dati, quindi del rating.

Analisi della struttura : un disequilibrio determina un aumento degli oneri non


giustificati dalla struttura aziendale

CORRELAZIONE FONTI-IMPIEGHI
I principali indicatori strutturali:
-MS -margine di struttura: differenza tra i capitali propri e le im
mobilizzazioni nette (KP-IMM NETTE). Il margine pone in evidenza la
capacità dell'azienda di coprire l'attivo immobilizzato con i fondi propri.
Affinchè si arrivi all'equilibrio finanziario si deve avere una situazione di
pareggio tra i membri dell'equazione. Un margine di struttura positivo indica
solidità patrimoniale, se negativo indica un ridotto apporto di mezzi propri in
relazione alle dimensioni aziendali
-CCN- capitale circolante netto: dato dal valore del capitale circolante lordo al
netto dei debiti a breve termine e degli utili in corso(CCL-DEB BREV+UTILI
IN CORSO). Si identifica con il valore ottenuto dalla differenza tra Attivo e
Passivo corrente, che coincide con il cosiddetto capitale da lavoro.
Il CCN deve essere sempre positivo, indica un sano utilizzo dell'indebitamento
-MT-margine di tesoreria: dato dalla somma tra attività realizzabili,
disponibilità, debiti a breve termine e utili in corso ( ATT reali-DISP+DEB
BT+UTILI). É un indicatore della liquidità netta dell'impresa, mette in
evidenza la capacità dell'azienda di far fronte alle passività correnti di breve
periodo con il ricorso al solo utilizzo delle disponibilità liquide e dei crediti a
breve. Se il suo valore è negativo si può avere temporaneamente un'eccedenza
del valore delle scorte del magazzino. Se positivo si può avere una relativa
certezza dell'ottimale equilibrio della struttura finanziaria aziendale.

Il principio ispiratore della correlazione tra investimenti e finanziamenti è


quello della sincronizzazione temporale tra scadenza delle fonti e momento di
recupero degli impieghi. La correlazione è soggetta nel tempo a continue
modifiche a causa di alcuni fenomeni come la variabilità nella gestione
d'impresa, l'attuazione di nuovi investimenti ecc.

INDICI DI REDDITIVÀ
L'analisi della redditività si pone l'obiettivo di apprezzare l'attitudine della
gestione aziendale a remunerare il capitale che ha concorso alla sua formazione.
Si usano principalmente due indici.
ROI - return on investment - Redditività del capitale investito: che misura il
rendimento degli investimenti effettuati dall'impresa a prescindere da come essa
è finanziata

ROE-return on equity- Redditività del capitale proprio: misura il rendimento


dell'investimento effettuato dagli azionisti nell'impresa, rappresentato dal
patrimonio netto

LA RELAZIONE TRA REDDITIVITÀ E STRUTTURA AZIENDALE


L'analisi del ROE può essere effettuata anche attraverso la formula della “leva
finanziaria”

DOVE:
ROI: capacità della gestione operativa di generare reddito
i: esprime l'incidenza del costo del finanziamento di debito (OF/MT)
(ROI-i): redditività del capitale investito
MT/MP: grado di indebitamento complessivo

Perttanto:
Se (ROI-i)>0 la redditività del capitale ROE è maggiore della redditività del
capitale investito ROI e quindi la leva finanziaria è positiva
Se (ROI-i)<0 la redditività del capitale proprio ROE è minore della redditività
del capitale investito ROI e quindi la leva finanziaria è negativa.
Se ROE>ROI l'impresa trova convenienza ad usare mezzi di terzi per
finanziare la produzione perchè si ha un'incidenza positiva sul capitale proprio.

Leva finanziaria: esprime la correlazione tra mezzi propri e di terzi. Se


positiva si stanno utilizzando bene i mezzi di terzi che aumentano il capitale
d'investimento

Costo complessivo del finanziamento:tasso di interesse+ costo di commissione


che remunera le azioni investite= Capital gains=valore economico
dell'investimento
Mercato Monetario: si negoziano i prestiti di prima emissione
Mercato Finanziario: si negoziano i prestiti di seconda emissione
FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA FINANZIARIO
Il sistema finanziario è un sistema articolato e integrato di strumenti e mercati,
di intermediari e autorità di controllo che presiedono al suo regolare
funzionamento.
I suoi elementi costitutivi sono:
-Autorità di vigilanza
-Gli intermediari finanziari: operatori specializzati, effettuano gli scambi
-I mercati regolamentati
-le infrastrutture: servono a supporto delle attività finanziarie, garantiscono
l'efficienza complessiva del sistema.
Il sistema finanziario costituisce un'infrastruttura “cruciale” per il
funzionamento delle moderne economie in quanto svolge tre importanti
funzioni:
1)Realizza il trasferimento di risorse dal risparmio agli investimenti, dalle unità
in surplus a quelle in deficit ( funzione creditizia o di allocazione delle risorse)
2)Assicura l'efficiente funzionamento del sistema dei pagamenti( funzione
monetaria)
3)Trasmette al sistema economico gli impulsi della politica monetaria ed
economica.
4)La gestione dei rischi

1) la prima funzione canalizza il reddito non consumato e la ricchezza


accumulata verso investimenti ad elevata redditività attesa.
Può avvenire mediante due circuiti di intermediazioni: diretto indiretto.
Nel primo si ha il collegamento tra risparmio e investimenti in modo
diretto, cioè tra i prestatori e i prenditori finali. Non è comunque da
escludere l'intervento di un intermediario. Nel circuito indiretto il
trasferimento di risorse si realizza per il tramite di operatori, che offrono
strumenti finanziari in grado di soddisfare le esigenze di finanziamento. Il
loro compito è la negoziazione per conto proprio e di terzi, collocamento
delle risorse finanziarie, ricezione, trasmissione e mediazione degli ordini
ecc. Quest'ultima tipologia consente di colmare la situazione di
asimmetria informativa dell'investitore rispetto a prenditore di fondi.
La banca svolge una funzione di trasformazione economica delle risorse,
cioè le acquisisce ad un prezzo consono al risparmiatore e alle esigenze di
liquidità dell'investitore. Trasforma le risorse di breve periodo in lungo
periodo.
2) Consiste nell'offerta di strumenti di regolamento degli scambi alternativi
alla moneta legale allo scopo di conseguire un efficace funzionamento del
sistema dei pagamenti e di quello economico. Si ha una trasformazione da
parte della banca di tipo qualitativo, inoltre pone in circolazione i propri
debiti come strumento di pagamento. Il cliente depositando il contante
mette la banca in una posizione debitoria. Maggiore è l'uso, maggiore è la
spinta della funzione monetaria. I pagamenti devono essere sicuri, cioè la
moneta deve essere riconosciuta ed accettata
3) Il sistema finanziario è il veicolo di trasmissione della politica economica
e monetaria, in quanto credito e moneta influenzano significativamente le
decisione di spesa e di risparmio degli operatori.
4) Si ha la gestione del rischio tramite il ricorso ai contratti assicurativi e ai
derivati
Le prime tre sono funzioni delle banche.

IMPERFEZIONE DEL CIRCUITO FINANZIARIO DIRETTO

È determinata dai seguenti fattori:


-Sensazione di rischio avvertito dal risparmiatore nei confronti
dell'investimento diretto
-Dimensione contenuta degli avanzi finanziari delle unità in surplus che non
consentono una idonea diversificazione quantitativa e settoriale
dell'investimento
-Asimmetrie informative circa le esigenze finanziarie espresse dalle controparti
che comportano difetto di accordo in relazione a:
a) condizioni contrattuali da riconoscere sui capitali offerti e domandati
b) tempi e modalità di restituzione
c)prezzo negoziato

L'imperfezione del mercato giustifica la presenza degli intermediari, in questo


caso soprattutto creditizi, quindi della banca.

CARATTERISTICHE DELLA BANCA


-intermediario del sistema finanziario: Intermediario del sistema finanziario
sottoposto a regolamentazione, viene disciplinata con normative del TUB,
-Specificità: 1)Funzione di intermediazione creditizia
2) Funzione monetaria
Il TUB è una raccolta organica di leggi volte a disciplinare l'attività bancaria e
creditizia.
Si compone di 162 articoli.
Articolato in “TITOLI” e PRINCIPI
TITOLI
-Autorità creditizie ( Titolo I)
-Banche ( Titolo II)
-Vigilanza ( Titolo III)
-Disciplina delle crisi ( Titolo IV)
-Soggetti operanti nel settore finanziario ( Titolo V)
-Moneta elettronica e IMEL ( Titolo V-bis)
-Istituti di pagamento ( Titolo V-ter)
-Trasparenza delle condizioni contrattuali ( Titolo VI)
-Altri controlli ( Titolo VII)
-Sanzioni ( Titolo VIII)
-Disposizioni transitorie e finali ( Titolo IX)

DEFINIZIONE ( art. 10 del TUB)


La nozione di attività bancaria poggia sull'esercizio congiunto della raccolta del
risparmio e dell'erogazione del credito.
Art. 10: La raccolta di risparmio tra il pubblico e l'esercizio del credito
costituiscono l'attività bancaria. Essa ha carattere d'impresa.
Le banche esercitano, oltre all'attività bancaria, ogni altra attività finanziaria,
secondo la disciplina propria di ciascuna, nonché attività connesse e
strumentali.
L'operatività bancaria si estende dunque a molteplici attività, tra cui le
operazioni particolari di credito, l'assunzione di partecipazioni in imprese non
finanziarie (nel rispetto dei limiti imposti dalle autorità di vigilanza), le
emissioni di prestiti obbligazionari e altre forme di provvista oltre il breve
termine.

Evoluzione del rapporto banca-impresa: con il TUB si rimuovono i tradizionali


elementi di inefficienza.
Il pluriaffidamento porta ad un eccessiva sproporzione dimensionale tra
comparto produttivo e sistema bancario. Si ha un indebolimento del comparto
produttivo, l'impresa ha una debole struttura finanziaria ( eccessivo utilizzo
dell'attivo nel breve periodo, eccessivo uso di debito nel lungo periodo e oneri
finanziari troppo onerosi). Tutto questo avviene perchè l'impresa ottine
finanziamento da più banche, poiché una sola non soddisfa il fabbisogno fi
finanziamento.

L'attuale normativa consente di rimuovere i rapporti di inefficienza e porta ad


un:
-Rafforzamento patrimoniale e dimensionale delle banche;
-Affiancamento della banca alle imprese nella organizzazione delle loro
emissioni e nel collocamento dei titoli;
-passaggio da logiche di corporate lending a logiche di corporate finance
(insieme di attività accomunate da un elevato contenuto di servizio dell’output
offerto)

BASILEA 3: schema di regolamentazione internazionale


È un insieme articolato di provvedimenti di riforma, predisposto dal comitato di
Basilea per la vigilanza bancaria al fine di rafforzare la regolamentazione, la
vigilanza e la gestione del rischio del settore bancario.
Segue Basilea 1 e 2.

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