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Sommario

Editoriale
di Paolo Bembo 3
• Le navi mercantili

La nave solare del faraone senza equipaggio


Cheope nella sua “teca”
posta a fianco della piramide
di Claudio Boccalatte 4
(vedi articolo a pag. 20)

• I precursori
di Franco Maria Puddu 9
Anno CXXII - n. 11-12
novembre-dicembre 2019 • Relitti
Direttore Responsabile
di Simone Repetto 14 Ambiente
Paolo Bembo • Che differenza c’è
Redazione tra “polpo” e “polipo”?
Franco Maria Puddu • La nave più antica di Sveva Sciuto 44
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Recensioni e segnalazioni 41 «Una storia della Marina»

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Editoriale

volte, per tutti noi, è importante sosteneva che una vittoria duratura si ot-

A soffermarci a pensare: rifuggire


dalla consueta fretta quotidiana
e fare una pausa che non sia
intesa come quella solita del caffè a metà
mattinata. Per noi della Lega Navale è op-
teneva solo con il rispetto dei principi,
quello per la giustizia, per la verità,
attraverso il sacrificio e la costanza in tale
sacrificio. Dal suo esilio, in povertà, egli
era l’uomo che credeva, scriveva ed agiva.
portuno, di tanto in tanto, fare il punto L’uomo più potente dell’epoca , Metternich,
sul perché siamo soci, cosa questo atto vo- scrisse: “Ho avuto eserciti che hanno combattuto
lontario significa per noi. Quando queste eroicamente, anche se formati da razze diverse;
righe saranno in stampa, sarà in corso Sono riuscito a unire re e imperatori, zar e
l’Assemblea Generale dei Soci, momento sultani e perfino il Papa. Spesso è stato
fondamentale per tirare delle somme e difficile. Ma nessuno mi ha creato più difficoltà
fare programmi per il futuro. Sono certo, di un brigante d’italiano, emaciato, pallido,
anche per l’esperienza del passato, che a povero ma eloquente come una tempesta,
fronte dei soliti agitati, di coloro i quali ispirato come un apostolo, astuto come un
hanno la provocazione nel sangue, la mag- ladro ed instancabile come un amante. Il suo
gior parte dei con- nome è Giuseppe Mazzini”.
venuti sarà fidu-
A nessuno, oggi, è richie-
ciosamente pro-
sto né il sacrificio né la
positiva. Per far-
dedizione di un Maz-
lo, in questa
zini ma un esempio
organiz-
luminoso può
zazio-
sempre essere
ne, non
un riferi-
occorre
mento,
essere in
anche per
posizione di
la vita di tutti
vertice; basta la buo-
i giorni. E quin-
na volontà e la purezza d’in-
di, quando ci sem-
tenti.
bra che tutto debba
Non voglio citare esempi fuori di luogo vacillare, che non si ab-
ma da quando abbiamo cercato, noi italiani, biano i mezzi per portare a termine un’im-
di essere una Nazione abbiamo avuto presa, pensare a tali esempi può essere il
esempi luminosi di quanto sia possibile tonico che permette di stringere i denti e
fare con mezzi limitati. L’altro giorno mi portare avanti, nel nostro piccolo, la bat-
sono capitati davanti degli scritti di Giuseppe taglia civile per una società migliore e
Mazzini; ebbene quest’uomo della cui ge- perché no? Per una LNI migliore. A tutti i
nerosità morale mi accontenterei di vedere soci impegnati in quest’avventura a quelli
anche solo una traccia nei moderni leader che ad essa credono, alle loro famiglie, i
del Paese, si appellava ai motivi più disin- migliori auguri di Buone Feste da parte
teressati che soli avrebbero portato i mia e della Redazione.
cittadini a sacrificare anche la vita! Egli Paolo Bembo
Le navi
mercantili
senza equipaggio
di Claudio Boccalatte

L
’attuale crescita
dimensionale
Sembra fantascienza, ma informatici di bordo
(relativi in particolare
del trasporto
marittimo rende ne-
le Maritime Autonomous all’ambito della pro-
pulsione, generazione
cessario pensare a dra- Surface Ships, o MASS, elettrica e macchinari
stici mutamenti nella ausiliari, alla program-
sua organizzazione, e stanno diventando sempre mazione e condotta
uno dei trend in atto della navigazione, alla
è quello del trasferi- più una realtà gestione del carico,
mento di funzioni ed eccetera) possono es-
attività da bordo a terra, rompendo il tradizionale sere visti come un unico sistema integrato o
isolamento dell’unità navale e del suo Co- quanto meno federato; B) Big Data & Analytics
mandante; come estrema conseguenza di questo (analisi di grandi moli di dati di monitoraggio
trend vedremo circolare unità da trasporto prestazionale per ottimizzare la gestione dei
senza equipaggio a bordo, o con un equipaggio macchinari), ad esempio per l’ottimizzazione
ridotto a 2/3 persone con funzioni di supervisione delle attività manutentive, che vengono pro-
e non di gestione degli impianti di bordo. grammate sulla base dello stato effettivo di
Le tecnologie abilitanti di queste tendenze funzionamento dei macchinari, misurato me-
sono quelle normalmente indicate con la sigla diante il raffronto e l’elaborazione in tempo
“Industria 4.0”, e in particolare: A) Internet of reale di diversi parametri, confrontati con i ri-
Things (IoT) o Industrial Internet (comunicazione sultati dell’elaborazione di serie storiche che
multidirezionale tra sistemi interconnessi), tec- correlano questi stessi parametri tra loro e con
nologia grazie alla quale oggi i diversi sistemi le condizioni di efficienza del macchinario, in

Immagine artistica
di una nave portacontenitori senza pilota
concepita nell’ambito del programma ship intelligence;
in apertura, la nave Highland Chieftain, un PSV (Platform Supply Vessel)
della lunghezza di 80 metri, di proprietà dell’operatore statunitense Gulfmark Offshore

4 novembre-dicembre 2019
modo da poter prevedere quando il macchinario
supererà una certa probabilità di avaria e pro-
grammare di conseguenza la sua manutenzione;
si parla di OCM (on condition maintenance) o di
manutenzione proattiva; C) Machine Learning,
algoritmi che consentono ai sistemi informatici
di apprendere automaticamente dalle interazioni
con l’ambiente esterno; si tratta di uno degli
aspetti di quella che viene comunemente chia-
mata intelligenza artificiale (AI, Artificial In-
telligence); nel nostro caso l’obiettivo è lo svi-
luppo di logiche di autoapprendimento che
consentano la gestione autonoma della nave
in base alle passate esperienze; D) Autonomous
Systems, sistemi in grado di operare anche
Immagine artistica del centro di controllo basato a terra per la
senza l’intervento diretto dell’uomo.
gestione di unità navali mercantili senza pilota, concepito
La comunicazione satellitare a larghissima nell’ambito del programma ship intelligence
banda, che consente il trasferimento in tempo
reale di una grande quantità di informazioni Una problematica strettamente connessa con
tra la nave in navigazione e i centri di controllo l’aumento dell’automatizzazione e con l’adozione
di terra di cui si sono dotate o si stanno di unità navali autonome è quello della sicurezza
dotando le più importanti compagnie di navi- cibernetica o Cyber Security, cioè della vulne-
gazione. rabilità informatica delle reti e dei sistemi di
Tra le tecnologie specifiche che richiedono automazione di bordo; nei confronti di questi
sviluppo per la realizzazione di una Autonomous rischi, qualche anno or sono trascurati, si ri-
Ship ci sono i sistemi di Collision Detection, scontra una crescente sensibilità di tutti gli
ossia sensori in grado di percepire ostacoli operatori navali (e in particolar modo, seppur
mobili anche di piccole dimensioni nelle vici- per ragioni diverse, gli operatori di navi da
nanze della nave e non solo a lunga distanza crociera e le marine militari).
(radar); le tecnologie di Data Fusion, ossia al- Un’applicazione che avrà interessanti sviluppi
goritmi in grado di combinare i dati provenienti è quella dello “Shore Control Centre” a terra, per
da diverse tipologie di sensori al fine di le funzioni di monitoraggio traffico, pianifica-
ricostruire l’ambiente circostante; i sistemi di zione dei passaggi, coordinamento SAR, eccetera.
Collision Avoidance, ossia algoritmi di controllo Questo concetto, basato sull’impiego massiccio
in grado di impostare autonomamente delle delle comunicazioni a banda larga, prevede il
manovre evasive in base alle osservazioni dei trasferimento delle funzioni decisionali di alto
sistemi di Collision Detection. livello da bordo a terra, dove, in un apposito

Per una nave, la capacità di operare in autonomia rappresenta il vertice di una piramide alla cui base è la connettività

novembre-dicembre 2019 5
Nel corso del 2018 è stato firmato un accordo di collaborazione
tra Rolls Royce e la compagnia finlandese statale di traghetti
Finferries, per un programma di ricerca chiamato SWAN (Safer
Vessel with Autonomous Navigation). Nell’ambito di questo
programma, alla fine del 2018 è stato eseguito un esperimento
di navigazione autonoma del traghetto Falco

Centro attrezzato con delle postazioni simili a


dei simulatori di manovra, una persona, avendo
praticamente tutte le stesse informazioni che
potrebbe avere un Ufficiale di guardia dalla
plancia della nave, potrà supervisionare il com-
portamento della nave e, in caso di necessità,
assumere il controllo da remoto delle principali
funzioni della nave.
Sono oggi in corso diversi programmi per lo Il Falco è un ferry bidirezionale della lunghezza di 53,8 metri
sviluppo di unità navali mercantili senza pilota, entrato in servizio con Finferries nel 1993. Il Falco è stato
sia a controllo remoto da una stazione basata equipaggiato con una serie di sensori molto avanzati, che
consentono, impiegando tecnologie di data fusion, la creazione
a terra, sia dotate di una vera e propria autono- di un quadro di situazione dei dintorni della nave
mia.
L’iniziativa Advanced Autonomous Waterborne o costiere a controllo remoto, per il 2030 le
Applications (AAWA), finanziata dal TEKES prime navi oceaniche a controllo remoto e per
(Finnish Funding Agency for Technology Innovation), il 2035 navi oceaniche realmente autonome.
ha lo scopo di produrre le specifiche tecniche In realtà probabilmente vedremo un’accelera-
ed il progetto preliminare per la prossima ge- zione di questa previsione.
nerazione di soluzioni navali avanzate. Al pro- Nel corso del 2018 è stato firmato un accordo
getto partecipano, tra l’altro, il grande gruppo di collaborazione tra Rolls Royce e la compagnia
motoristico Rolls Royce, il registro navale DNV- finlandese statale di traghetti Finferries, per
GL e Inmarsat. Il programma della AAWA implementare i risultati del programma AAWA
prevede per il 2020 la remotizzazione a terra di nell’ambito di un programma di ricerca chiamato
alcune funzioni tradizionalmente svolte a SWAN (Safer Vessel with Autonomous Navigation).
bordo e la conseguente riduzione dell’equipaggio, Nell’ambito di questo programma, alla fine
per il 2025 le prime applicazioni di navi locali del 2018 è stato eseguito un esperimento di

6 novembre-dicembre 2019
Nel novembre 2018 il traghetto norvegese Folgefonn ha
operato autonomamente su tutto il suo percorso,
impiegando il sistema dock – to – dock prodotto da Wartsila

navigazione autonoma del traghetto Falco, un della nave Highland Chieftain, un PSV (Platform
ferry bidirezionale della lunghezza di 53,8 Supply Vessel) della lunghezza di 80 metri, di
metri entrato in servizio con Finferries nel proprietà dell’operatore statunitense Gulfmark
1993. L’unità, con 80 ospiti a bordo, ha navigato Offshore. Dal centro di controllo Wartsila di
autonomamente da Parainen a Nauvo, due lo- San Diego (California) la nave, che era nel
calità dell’arcipelago situato a sud della città di mare del Nord, è stata guidata attraverso una
Turku, mentre il viaggio di ritorno è strato ese- serie di manovre che hanno impiegato una
guito con controllo da remoto. Il Falco è stato combinazione di controllo tramite sistema di
equipaggiato con una serie di sensori molto posizionamento dinamico (DP) e controllo
avanzati, che consentono, impiegando tecnologie manuale tramite joystick. Il sistema DP installato
di data fusion, la creazione di un quadro di si- a bordo è già predisposto per il controllo da re-
tuazione dei dintorni della nave in tempo moto, e il test è stato condotto impiegando
reale e con un livello di dettaglio superiore a normali canali di comunicazione satellitari.
quello dell’occhio umano; questa situazione è Sempre il gruppo Wartsila, nel novembre 2018,
trasmessa al centro di controllo di Finferries ha completato una serie di test del suo sistema
ubicato a Turku, dove un Comandante monitora di navigazione e ormeggio automatico dock-
le operazioni automatiche e, se necessario, to-dock, a bordo del traghetto norvegese Fol-
può prendere il controllo della nave. Rolls gefonn, il quale ha operato autonomamente
Royce, al momento della prova con gli ospiti, su tutto il suo percorso, che tocca tre porti. Il
aveva già effettuato quasi 400 ore di moto del comandante ha premuto un bottone “sail”
Falco in modalità autonoma. Nel corso della con la nave ormeggiata nel porto di partenza
prova con gli ospiti, sono state effettuate in e, senza intervento umano, la nave si è disor-
autonomia manovre di collision avoidance nei meggiata, è uscita dal porto, ha navigato fino
confronti degli oggetti identificati dai sensori al porto successivo dove si è ormeggiata.
di bordo, ed è stata eseguita una manovra di La compagnia norvegese Yara ha firmato, nel
ormeggio automatico impiegando il sistema 2018, un accordo con Vard, filiale norvegese
Autodocking, sempre di Rolls Royce, che consente del gruppo Fincantieri, per la costruzione della
di adeguare rotta e velocità della nave nella Yara Birkeland, la prima nave portacontainer
fase di avvicinamento alla banchina, e di or- autonoma ed elettrica, che sarà consegnata
meggiarsi in modalità completamente auto- nel 2020, per transitare gradualmente dalle
matica senza intervento umano. operazioni con equipaggio a quelle completa-
Il gruppo multinazionale Wartsila, nell’agosto mente autonome, traguardo cui dovrebbe
2017, ha sperimentato il controllo remoto arrivare nel 2022. L’accordo tra Yara e Vard

novembre-dicembre 2019 7
completa un precedente accordo preliminare equipaggio (MASS, Maritime Autonomous Surface
tra Yara e la società norvegese Kongsberg per la Ships), con l’obiettivo di adattare gli attuali
progettazione dell’unità. Il progetto ha il so- strumenti (Convenzioni), per assicurare ope-
stegno, anche economico, del governo norvegese, razioni dei mezzi navali autonomi in sicurezza
e il primo ministro Erna Solberg era presente e nel pieno rispetto dell’ambiente marino, cre-
alla firma dell’accordo avvenuta nel cantiere ando un apposito gruppo di lavoro che dovrebbe
norvegese Vard Brevik, dove sarà allestita la suggerire come modificare le attuali convenzioni
nave; lo scafo sarà invece realizzato dalla filiale e altre normative per consentire legalmente
romena di Vard. l’operazione di navi senza equipaggio dotate
I principali registri navali stanno iniziando a la- di autonomia.
vorare sulla classifica delle navi senza equipaggio; Nel settore della sicurezza (Safety e Security) il
il registro navale britannico Lloyd’s Register of principio di base è che «La nave autonoma
Ships (LR), ad esempio, ha emesso delle regole deve essere sicura almeno come la nave con-
per la prevenzione delle collisioni per le navi venzionale». I principali punti aperti che sono
autonome (“Regulations for preventing collision oggetto di discussione in ambito normativo
for autonomous ships”); in effetti l’attuale normativa sono la ridondanza dei sistemi essenziali per la
sulla prevenzione degli abbordi in mare, la COL- propulsione, manovra e navigazione, la capacità
REG, non consente l’impiego di navi senza di rilevare piccoli oggetti e di effettuare manovre
equipaggio e quindi senza un servizio di guardia; di anticollisione anche in caso di navigazione
uno dei principali problemi da risolvere da parte in aree affollate, la gestione delle emergenze,
della comunità internazionale (IMO e società di la problematica dei malfunzionamenti del soft-
classifica) è quello di emanare norme che certi- ware e dei disturbi o altre vulnerabilità del
fichino l’equivalenza, ai fini della sicurezza della sistema di comunicazione e, più in generale
navigazione, di sistemi di sorveglianza automatici della cyber security. Questi punti non sono
rispetto alla sorveglianza da parte di un watchkeeper stati ancora completamente risolti e la soluzione
(persona di guardia) umano. del Shore Control Centre (trasferimento di re-
Nella riunione di giugno 2017, anche il Maritime sponsabilità) non è sufficiente, ad esempio in
Safety Committee (MSC) dell’IMO (International quanto devono essere previste modalità per il
Maritime Organization, agenzia ONU per il passaggio in sicurezza alla modalità completa-
settore marittimo) ha inserito nel proprio pro- mente autonoma in caso di perdita della fun-
gramma di lavoro lo studio di un sistema rego- zionalità del centro o del sistema di comunica-
lamentare per i mezzi navali di superficie senza zioni tra il centro stesso e la nave.

Immagine artistica della Yara Birkeland, la prima nave porta container


autonoma ed elettrica, che sarà consegnata nel 2020 da Vard, filiale
norvegese del gruppo Fincantieri, alla compagnia norvegese Yara

8 novembre-dicembre 2019
I precursori
di Franco Maria Puddu

A
Abbiamo già avuto dità), rimasero pur sempre
modo di vedere che
Rebreather, profondimetri dei tecnici altamente spe-
sin dall’antichità, di precisione, mute cializzati ma, diremmo
l’uomo si è dato da fare oggi, di nicchia.
per riuscire ad estendere termiche, un secolo fa
le sue capacità lavorative
anche alle (sia pur limitate)
erano oltre una Uno strano
rapporto
profondità marine con su- fantascienza che divenne Da un altro punto di vista,
bacquei, urinatores, som- il rapporto tra l’uomo e il
mozzatori, poi con gli ope- rapidamente realtà. mare ai fini ludici, era ri-
rai addetti ai recuperi che Come si aprì la strada masto molto generico sino
utilizzavano le prime cam- a quel momento: erano
pane subacquee. alle moderne tecnologie gli anni in cui erano nati
Naturalmente i mezzi era- i grandi stabilimenti bal-
no quanto mai rudimen-
subacquee? neari come i Pancaldi di
tali e gli “operatori” non Livorno, quelli del princi-
disponevano di alcuna at- pato di Monaco, di Osten-
trezzatura o indumento da in Belgio, di Brighton
specifici per svolgere que- in Gran Bretagna e del-
ste attività che, pur con- l’isola di Rügen, sul Baltico,
tinuando nei secoli, an- in Germania, per citarne
darono avanti con poche alcuni dei più famosi.
novità fino agli anni a
Nell’immagine, due cimeli appar-
cavallo dei secoli XIX e tenuti al comandante Ferraro: si
XX: in pratica, guardando tratta di una pinna, corta e tozza,
la storia, all’altro ieri. fabbricata dalla Superga, e di un
“mephisto”, un passamontagna in
In quegli anni comparvero
tessuto con applicata sulla som-
i primi palombari che, mità una reticella in grado di trat-
anche se svilupparono ab- tenere alghe o detriti che potevano
bastanza rapidamente le mimetizzare l’operatore che, di
notte e in nuoto silenzioso, si av-
loro capacità grazie ai con- vicinava ai bersagli nemici.
tinui miglioramenti ap- Quanta differenza con, in aper-
portati ai loro scafandri tura, un odierno incursore dotato
di tutti i più avanzati prodotti
(sino a giungere a quelli della tecnica che lo fanno assomi-
rigidi per le alte profon- gliare ad un robocop

novembre-dicembre 2019 9
Naturalmente tra un gioco a volano, uno a
carte, mille pettegolezzi e un rosolio, non man-
cavano i primi bagni...sino al ginocchio per i
più ardimentosi, o qualche sporadica gita in
barca per i più temerari. E con questo si esau-
rivano i ludi marini, altro che “con le pinne, il
fucile e gli occhiali” del buon Edoardo Vianello
dei nostri Anni 60.
Solo in alcuni Paesi il rapporto con il mare, a
parte la pesca, era improntato ad una diversa
confidenza; in Grecia, per esempio già da secoli
degli apneisti si tuffavano a grandi profondità
per carpire, ai fondali, le spugne e i coralli,
mentre in Giappone, nelle zone di Yokoama e
della penisola di Izu (100 km da Tokyo), da
circa 2.000 anni le donne del posto (dette
ama, ossia “la donna del mare”) si tuffano,
vestite di un solo perizoma, sino a 30 metri e
più di profondità per raccogliere alghe com-
mestibili, perle, crostacei e molluschi.

La pesca subacquea
Sempre in Giappone, gli uomini, invece,
avevano, più recentemente, sviluppato una
sorta di pesca subacquea, per la quale utilizzavano
dei piccoli occhialini, sul tipo di quelli dei sal-
datori, adeguati agli occhi a mandorla, e una
lancia di bambù lunga un paio di metri,
traforata per non subire la spinta positiva
dovuta all’aria contenuta, con una acuminata
punta di ferro lunga mezzo metro che, scagliata
con una certa tecnica, infilzava i pesci.
Verso la metà degli Anni 20, un piccolo gruppo
di giapponesi fece un viaggio in Italia fermandosi
Un operatore Gamma fotografato al Varignano, alla Spezia,
durante un’esercitazione all’inizio della guerra è dotato di sacco nell’isola di Ponza, dove, privatamente, si
polmone con due bombolette di ossigeno per l’avvicinamento dedicò alla pesca subacquea. La cosa non sfuggì
da lunghe distanze (quello d’attacco aveva una bombola sola) e a quanti li osservavano con un certo stupore e
facciale binoculare a due lenti
con curiosità, come pure avvenne nelle Cinque
Grandi costruzioni rotonde, spesso edificate Terre, in Liguria, dove si erano successivamente
sulla battigia e con accesso diretto al mare dal- recati.
l’interno, con le spiagge costellate di carri – Due persone in particolare, Duilio Marcante e
cabina che garantivano la privacy, o di poltrone Luigi Ferraro, allora giovani entusiasti, ma che
in vimini ben foderate e con alte spalliere che in futuro saranno considerati fra i padri della
si richiudevano ai lati della persona per salva- subacquea italiana, seguirono queste attività e
guardarla dal vento, spesso freddo, e dalla iniziarono a trarne delle conclusioni.
sabbia che questo trasportava. Ma facciamo adesso un passo indietro; nell’estate
Fra questi ammennicoli si agitavano i villeggianti: del 1913, prima della Grande Guerra, la corazzata
le donne con cuffie, bustini e culottes che italiana Regina Margherita si stava ancorando
scendevano ben sotto il ginocchio, mentre gli davanti all’isola di Scarpanto, in Egeo, quando,
uomini sfoggiavano costumi - tuta a strisce per una manovra errata, perse un’ancora su un
che andavano dalle caviglie al collo, indossando fondale di 80 metri; dopo la sfuriata del primo
sempre l’immancabile cappello di paglia. momento, venne dato ascolto agli abitanti

10 novembre-dicembre 2019
locali che dicevano di sapere chi poteva aiutare.
L’uomo, un pescatore di nome Hagi Statti,
gracile e male in arnese, con un timpano per-
forato e un principio di enfisema, in quattro
giorni e con una cinquantina di immersioni in
apnea, aiutandosi con zavorre di pietra, localizzò,
individuò e agganciò l’ancora facendola recu-
perare, per una modesta cifra di denaro.
Perché questo ricordo? Perché rappresenta il
primo vero approccio della allora Regia Marina
alle tecniche apneistiche, un contatto forse
non valutato appieno, ma che nel mondo mi-
litare da qualcuno venne ugualmente “regi-
strato”.
La successiva visita dei pescatori subacquei
giapponesi fu di tutt’altro tipo, ma giunse an-
ch’essa alle orecchie di chi, ancora incompreso,
in Marina seguiva attentamente queste novità,
dando vita ad importanti tessere di un impre-
vedibile mosaico che in futuro avrebbe portato
incredibili frutti.

Riassumendo
Nel frattempo riepiloghiamo: il rapporto uomo
– mare era piuttosto aleatorio al livello ludico;
per quanto riguarda le attività lavorative su-
bacquee aveva avuto un certo sviluppo, soprat-
tutto al livello palombaristico; le attività som-
Operatori con vestito Belloni e apparecchiature ARO a grande
mergibilistiche, che avevano avuto inizio già autonomia fotografati nel 1941 a Lerici, come si vede dalle due
dalla metà dell’Ottocento, procedevano invece costruzioni sullo sfondo
su altri binari estranei al nostro discorso.
Lo sviluppo delle tecniche e delle tecnologie E pensare che ancora nel 1960, il dottor
subacquee ebbe il primo “imprinting” dall’epi- Cabarrou che faceva parte dell’équipe del-
sodio che aveva portato al recupero dell’ancora l’oceanografo francese Jacques Cousteau, di-
della Regina Margherita, mentre le capacità di chiarava, in pratica negando l’evidenza, che
adattamento dei giapponesi ad operare a sia «il limite per l’uomo è -55 metri, oltre si sfascia”,
pur modeste quote aveva fatto capire che era anche se sappiamo che Hagi Statti aveva toccato
possibile immergersi ed operare in apnea. i 100 metri.

Le due apparecchiature in immagine sono una bussola ed uno dei celebri orologi subacquei Radiomir, realizzate dalla ditta Panerai per
gli incursori della X MAS

novembre-dicembre 2019 11
Comunque in Italia, e solo dispose che la 1ª Flottiglia
in Italia, si iniziarono a MAS (X dal 1941) divenisse
prendere in considerazione una scuola per operatori
le possibilità di sviluppare subacquei dotati di mezzi
delle attività, ma a fini insidiosi.
militari, anche perché, in
quegli anni, nessuno pen- Una decisione
sava alla pesca subacquea, ottima
né tantomeno esistevano Questa decisione darà ec-
sul mercato attrezzature cellenti risultati (non stia-
per praticarla. mo ora a soffermarci sulle
Alla metà degli Anni 30, vittorie conseguite dai no-
però, in concomitanza con stri operatori perché il di-
l’invasione dell’Etiopia, la scorso esulerebbe dalla no-
Società delle Nazioni ap- stra trattazione) e la storia
plicava all’Italia una serie ci ha insegnato che il com-
di sanzioni economiche; pito venne assolto con la
queste ebbero scarsi effetti, massima competenza e,
ma portarono ad un livello soprattutto, segretezza.
di tensione notevole, specie Nel 1940, infatti, a nessuno
con la Gran Bretagna che Un operatore in affioramento durante un’esercitazione: sarebbe stato possibile com-
inviò, a scopo intimida- si nota il vestito Belloni privo di pinne, l’ARO a grande prare un paio di pinne,
torio, una squadra navale autonomia e la maschera a lenti binoculari, Non si una maschera subacquea
hanno notizie certe, anzi è decisamente improbabile,
in Mediterraneo a pattu- che durante il conflitto siano state adottate maschere ad o un respiratore, e non
gliarne le acque per circa oculare unico e panoramico solo in Italia, ma anche
un anno. in Europa o negli Stati
Il vicere di Etiopia, Amedeo di Savoia Aosta, in Uniti. Niente di tutto questo, infatti, era
quei giorni di crisi iniziò a studiare la possibilità reperibile nei negozi, anche quelli più specia-
di attaccare le navi inglesi, se se ne fosse dato lizzati.
il caso, tramite piccoli motoscafi esplosivi av- Ufficialmente, infatti, il primo respiratore ad
vicinati ai bersagli da idrovolanti. L’idea, però, aria (ARA), scomodo, ingombrante, pesante e
pur se valida (lo vedremo durante la Seconda rumoroso per via delle bolle di aria che rilasciava,
Guerra Mondiale) era macchinosa e anche pre- verrà realizzato in Francia da Jaques Costeau
matura e non se ne fece niente. nel 1943; quello a ossigeno (ARO) invece, più
Un’altra persona, però, Angelo Belloni, un uf- comodo, di minor dimensione ed assolutamente
ficiale di marina, sommergibilista e progettista silenzioso in quanto non rilasciava bolle di os-
di innovative apparecchiature navali, ebbe sigeno, che riciclava ad esaurimento grazie ad
un’altra intuizione, quella del “marciatore sul un filtro di calce sodata, oggi sappiamo che
fondo”, ossia di un operatore subacqueo dotato verrà prodotto dalla ditta italiana Cressi nel
di un respiratore a ossigeno a grande autonomia, 1947.
vestito con una tuta di sua invenzione detta In realtà la Cressi aveva iniziato a fornire alla
“vestito Belloni”, con scarpe zavorrate, che Marina piccole quantità di materiali subacquei
avrebbe dovuto marciare sul fondale marino sin dal 1938, mentre la ditta IAC, una consociata
per due o tre chilometri dopo essere stato av- della Pirelli, già nel 1935 si era aggiudicata la
vicinato al suo obiettivo da un sommergibile prima fornitura di ARO per incursori subac-
e, tramite uno zaino esplosivo, minare la nave quei.
nemica. Il vestito Belloni, di cui abbiamo già fatto
Anche questa idea, però, si dimostrò irrealizzabile cenno, risale all’inizio degli Anni 30; non era
per l’impossibilità di riuscire a marciare sul il top della comodità, non era aderente, morbido
fondo per distanze così lunghe e mantenere e termico come le odierne mute di neoprene
una condizione accettabile di efficienza per (l’operatore doveva indossare, sotto il vestito,
l’operatore, ma i concetti si andavano affinando una combinazione di lana), stringeva molto i
e nel 1938, lo Stato Maggiore della Marina polsi per assicurare l’impermeabilità dell’interno,

12 novembre-dicembre 2019
bussole Panerai. Questa era una piccola ditta
di meccanica di precisione nata a Firenze nel
1860 che produceva, fra l’altro, eccellenti
orologi, che si impose quando venne realizzato
l’orologio Radiomir che venne iniziato ad
essere fornito alla Marina nel 1938.
Con quadranti di vari modelli, sempre con
lettere fosforescenti per la visione notturna,
aveva una cassa in acciaio larga 47 mm, con
anse saldate e corona a vite. Il vetro, in Perspex,
era di circa 4 mm di spessore. Il cinturino era
in pelle fustellata e di lunghe dimensioni per
essere indossato sopra la muta.
Questi pregevoli e costosissimi orologi, anche
dalla bella linea, sono tuttora fabbricati dal-
l’attuale Orologeria G. Panerai & C., oggi con
sede a Milano, e sono, in pratica, gli ultimi so-
pravvissuti dell’equipaggiamento degli incursori,
e sono molto ricercati dai collezionisti. Come
del resto tutto quanto concerne la storia dei
Questo è uno dei primi ARO realizzati nel dopoguerra dalla ditta nostri eroici ragazzi.
Cressi, nel 1947; ricalca per sommi capi l’ARO impiegato dagli
incursori, ma la sua maschera ha già la fisionomia di quella che
sarà la famosa Pinocchio a lente monoculare

e la sua ingegnosa chiusura stagna alle volte


non era poi così stagna.
A partire dalla metà degli Anni 30, poi, la ditta
torinese Superga, nata nel 1903, aveva iniziato
a produrre, per la Marina, maschere con facciale
binoculare o grande a una lente, e pinne, ma
che pinne!
A discolpa della Superga va detto che probabil-
mente questi oggetti vennero realizzati con
caratteristiche su richiesta del committente, e
la richiesta forse risentiva ancora del progetto
Belloni del marciatore sul fondo, perché erano
pinne corte, tozze, pesanti e probabilmente di
scarso rendimento, ma allora non esisteva
niente di alternativo, perciò andavano bene
così come erano.
Diversa era la situazione della strumentazione,
dove ci troviamo in un settore di eccellenza
che né inglesi né americani raggiungeranno
mai fino al termine del conflitto.
Gli operatori italiani, a partire dal 1936, dispo-
nevano di orologi subacquei, profondimetri e
Una foto dei tempi difficilissimi ed eroici del primo dopoguerra
scattata al Varignano nel 1950: gli operatori sono probabilmente
eredi del gruppo Gamma, che sovente operava senza maschera,
ma già non indossano più un vestito Belloni completo, in quanto
sembra che la parte superiore sia stata sostituita da una muta
elastica. Hanno la reticella mimetica e dei carichi, probabilmente
esplosivi, sulla schiena, mentre le pinne sono già simili alle ottime
“rondine” che verranno realizzate da Luigi Ferraro nel 1952

novembre-dicembre 2019 13
Relitti
di Simone Repetto

Un sommergibile
britannico e due unità
minori di superficie
tedesche che la guerra
ha accomunato nella
stessa sorte in
Mediterraneo

P
otrebbe essere considerato l’uomo degli
abissi del Mediterraneo. Ma non si tratta
di un apneista, bensì di un sub che
utilizza il sistema autonomo a circuito chiuso
noto come rebreather, per stare in immersione
il più a lungo possibile.
E’ Massimo Domenico Bondone, sub profes-
sionista di Pegli specializzato nelle discese pro-
fonde a caccia di relitti.
Tale passione lo ha condotto nei siti dove sono
naufragate unità mercantili e militari, portandosi
dietro parte o tutto l’equipaggio, cimiteri per
tante incolpevoli vittime, a cui i propri cari
non hanno potuto dare sepoltura. Le storie di
ogni scafo, la ricerca di documentazione, in-
formazioni e segnalazioni, hanno permesso a
Bondone di stabilire, con attendibilità, la po-
sizione di alcuni relitti, in acque italiane, oltre
i centro metri di fondale. Negli ultimi tre anni,
un mix di caparbietà, coraggio e preparazione,
gli hanno fatto scovare tre scafi di rilievo, arri-
L’autore di queste immersioni, totalmente equipaggiato, si accinge
ad immergersi; in apertura, Massimo Domenico Bondone vando molto vicino a quota -200.

14 novembre-dicembre 2019
Il più noto dei suoi ritrovamenti è stato il som- sopravvento una profonda sensazione di rispetto
mergibile inglese HMS P311, al largo di Olbia, nei confronti di chi ha perso la vita all’improvviso,
davanti all’isola di Tavolara. Dopo aver consultato senza mai più rivedere la luce. Un tragico destino,
documenti d’epoca e studiato i fondali del purtroppo, comune a tanti sommergibilisti di tutte
presunto sito di affondamento, col supporto le nazioni nel corso delle guerre”, fu il commento
tecnico di un diving olbiese, nel maggio 2016 a caldo di Bondone, rilasciato ai cronisti delle
iniziò le ricerche, ostacolato da condizioni testate inglesi che lo intervistarono.
meteo avverse e numerosi problemi tecnici. Quasi fosse l’eco di un sonar in viaggio nel
Le settimane passavano senza novità, così web, la notizia della scoperta si diffuse a livello
decise di tentare un’ultima immersione, su un globale, suscitando scalpore ed interesse.
fondale promettente. Era domenica; mare Familiari dei militari deceduti contattarono il
piatto e calma di vento infondevano un certo sub ligure da tutto il mondo, per avere maggiori
ottimismo, e Tavolara, sullo sfondo, sembrava informazioni ed esprimergli profonda ricono-
tanto vicina da poterla toccare. scenza, fornendogli ulteriori testimonianze e
Dopo pochi minuti di discesa nell’acqua blu documenti, quali lettere personali e fotografie.
indaco, il segnale visto sull’ecoscandaglio prese Grazie a quel ritrovamento, poterono considerare
forma, sotto forma di un relitto appena poggiato chiusa una triste pagina di storia che li angosciava
su un fondale di 104 metri. “Sembrava vi fosse da 73 anni, risvegliando al contempo ricordi
arrivato pochi giorni prima” è stato il suo primo mai sopiti nella loro memoria. La Royal Navy,
pensiero, osservando il P311 adagiato quasi in analizzati i fatti, ha deciso di non procedere al
assetto di navigazione. recupero del sommergibile, considerandolo un
cimitero di guerra, in rispetto alle vittime ed
Rispetto per i caduti alle tradizioni militari.
“Se si eccettuano i danni alla prora, forse provocati Gli altri relitti citati, appartengono a due navi
dall’impatto con lo sbarramento esplosivo, lo scafo tedesche, diverse ma naufragate nella medesima
si presenta in ottime condizioni. Saldamente al circostanza nelle acque toscane antistanti l’isola
loro posto in coperta i contenitori stagni poppieri di Capraia: il Kreta e il Brandenburg. Quello del
dei “chariots”, mentre quello prodiero giaceva sul Kreta era un relitto tra i più ricercati nelle
fondo, sovrastato dalla mole imponente del relitto. acque italiane, mai individuato sin ora, anche
Alla trepidazione per la scoperta e la curiosità di perché si trovava ben oltre i cento metri di
analizzare lo scafo nei suoi particolari, ha preso il profondità.

Il relitto del sommergibile di Sua


Maestà P 311 adagiato sul fondale

novembre-dicembre 2019 15
Un quadro elettrico
all’interno del Kreta
ancora perfettamente
conservato con tutti i
suoi fusibili

strutto la poppa,
esso si presenta ab-
bastanza ben con-
servato, anche se
parzialmente col-
lassato, popolato
di vita marina e
con una visibilità
assolutamente fuo-
ri del comune, so-
prattutto verso
prua, tale da con-
sentirne l’esplora-
Uno scafo dalle linee armoniose e dalla storia zione anche senza luce artificiale. Una rete a
particolare, rimasto protetto per oltre sette strascico, sostenuta dai galleggianti, è incocciata
decadi negli oscuri recessi delle alte profondità sulla zona prodiera. Subito dietro si trova il cannone
del Tirreno che hanno scoraggiato tanti sub principale, da 105 millimetri, e le postazioni
dall’avventurarsi alla sua ricerca. Per Bondone, antiaeree. Praticamente sdraiato a fianco, c’è
era invece diventato un obiettivo prioritario l’albero con la coffa, dove si posizionava la vedetta.
ed irrinunciabile, che anticipò di alcuni mesi Il ponte di comando custodisce i suoi segreti, in
la scoperta del P311 e precedette di due anni quanto è praticamente impossibile accedervi. Al
l’identificazione dei relitti dei piroscafi tedeschi contrario della grande sala macchine, che si offre
Geierfels e Freienfels, adagiati alla profondità di alla vista di chi vi si affaccia attraverso l’osteriggio
137 metri sui fondali dell’isola di Gorgona. principale. Scale, passerelle, tubi e altri macchinari,
La spedizione per individuare il Kreta è targata riempiono quello che era il cuore pulsante di una
autunno 2015, quando il sub genovese si recò bella e veloce nave passeggeri, trasformata in un
in Toscana per finalizzare quanto pianificato concentrato di tecnologia militare dell’epoca. Il
mesi prima a tavolino. In base a testimonianze grande fumaiolo conserva ancora parte della sua
raccolte, in particolare da alcuni pescatori imponenza, avendo resistito alle insidie della cor-
locali, i cui attrezzi da pesca avevano più volte rosione, e si scorgono maniche a vento abbattute e
incocciato quello che pareva essere un grande postazioni antiaeree nascoste da rottami di ogni
relitto, poté stabilirne con buona approssima- genere. Ma anche vecchie lenze da pesca incrostate,
zione la posizione. Coadiuvato da un valido che pare ornino le passeggiate laterali attraverso le
assistente, alcuni amici ed un diving locale, a quali è possibile accedere alle cabine che ospitavano
bordo del suo inseparabile gommone, Bondone gli ufficiali della Kriegsmarine e della Luftwaffe.
lasciò Livorno in direzione Capraia. Giunto Una grande antenna radar posizionata sul fondo,
sul luogo dell’immersione, aveva sotto di se non lascia dubbi che si tratta del Kreta. Ma
una colonna d’acqua di 170 metri. quando ci si avvicina alle lamiere, l’acqua diventa
torbida, i contorni dello scafo perdono forma e il
Tempo di permanenza venti minuti paesaggio appare lunare. Visti i tempi lunghi
Questo il suo racconto: “Nonostante le numerose ancora da trascorrere, è meglio ritornare nel “mondo
difficoltà dovute a profondità, corrente, distanza di sopra”, rendendo omaggio alla bella nave spe-
dalla costa ed avarie tecniche, sono state effettuate gnendo le luci video, come in un immaginario
in tutto cinque immersioni, ognuna della durata minuto di silenzio. Si assapora così il momento
di circa sette ore, con una permanenza reale sul dello stacco, mentre l’ombra del relitto svanisce
relitto, alla massima profondità, di venti minuti. gradualmente nel blu dell’alto fondale ed inizia la
Malgrado l’impatto con il fondo, che ne aveva di- lenta risalita. Ritornare in superficie dopo sette ore

16 novembre-dicembre 2019
Una cartolina del Kreta quando, nel 1930, ancora si chiamava Ile de Beaute

sott’acqua e non sentire la fatica, fa capire che ne utilizzato un veicolo subacqueo idoneo per 200
è valsa la pena. Dopo due anni di lavoro e di metri di profondità come mezzo di spostamento,
attesa, questa è senz’altro la miglior ricompensa allo scopo di evitare sforzi pericolosi. Un’altra
che un “relittaro” appassionato possa desiderare!”. difficoltà è stata la condizione delle sovrastrutture
(Nota della Redazione: peccato che nello della nave, parzialmente collassate, con presenza
sviluppo delle ricerche e nella narrazione del di reti e lenze. In due immersioni, sono arrivato
subacqueo, non sia stato dato il giusto risalto quasi a centro nave, dietro la plancia di comando,
ad un particolare, ossia che il Kreta fu la prima partendo dall’estrema poppa. L’elevata profondità
nave picchetto radar realizzata al mondo e costringe a limitare i tempi di esplorazione del
l’unica ad operare, anche se per breve tempo, relitto, in quanto ogni minuto viene “pagato” con
nel Mediterraneo). circa 30 minuti di decompressione. Di conseguenza,
Infine il Brandenburg, che ha fatto stabilire a poco più di un quarto d’ora sul relitto ha fatto
Bondone il record di immersione in Mediterraneo durare ogni immersione circa sette ore e mezza, da
per l’esplorazione di un relitto. Superando se trascorrere sott’acqua risalendo lentamente lungo
stesso, nell’estate 2017 ha fermato il profondi- la cima di discesa. Grazie all’uso dell’autorespiratore
metro a quota -195 metri, durante un’immersione a ricircolo di gas, le lunghe permanenze in acque
assai impegnativa, sia per l’alta profondità che profonde sono diventate relativamente facili, mentre
per le forti correnti, a cui si è aggiunto il la sicurezza del sub è affidata a bombole d’emergenza
fastidio di una limitata visibilità in prossimità portate appresso e ad altre poste a quote definite
del fondo. Elementi che non hanno scalfito la sulla cima di discesa”.
caparbietà e la tenacia dell’esperto sub genovese Quella che può essere considerata una delle
che così descrive l’impresa: “Purtroppo, l’eccezionale esplorazioni su relitti più profonda mai effettuata
visibilità che trovai sul Kreta non si è ripetuta su da un sub, anche al di fuori del Mediterraneo,
questo relitto, pur essendo relativamente a poca secondo Bondone dimostra come le tecnologie
distanza. Buio e sospensione hanno limitato molto oggi disponibili rendano fattibili ricerche marine
il raggio d’azione dell’esplorazione, anche se ho ad alta profondità, aprendo nuove frontiere.

novembre-dicembre 2019 17
HMS P311 Lo sfortunato battello P 311 fotografato
in navigazione di superficie
L’HMS P311, sommergibile della
Royal Navy classe T, cui la sorte
riservò neanche un anno di
vita, affondò alla prima missione
operativa. Varato a marzo del
1942, nei cantieri inglesi di
Barrow in Furness, entrò in
servizio nell’agosto. Per dispo-
sizione del primo ministro Win-
ston Churchill, tutti i sommer-
gibili britannici dotati di una composto da un cannone da incrociatori Trento e Gorizia,
designazione alfanumerica 102 millimetri e 11 tubi lancia come gli italiani, nel porto di
avrebbero dovuto essere ride- siluri da 533 millimetri; l’equi- Alessandria, nel dicembre 1941,
nominati con un nome di senso paggio era di oltre 60 persone. avevano affondato due coraz-
compiuto, per meglio distin- Appena pronto, venne modi- zate britanniche.
guerli dagli U-boot tedeschi; ficato per ospitare i mezzi d’as- Lungo la rotta, il 29 dicembre,
per il P311 fu scelto Tutankha- salto, detti chariot, copia bri- il sommergibile venne avvistato
men, in onore del faraone tannica dei Siluri a Lenta Corsa e attaccato dalla torpediniera
egizio, ma l’unità andò perduta italiani. italiana Partenope con bombe
prima che la modifica divenisse Terminato l’allestimento, il di profondità; si salvò e giunse
ufficiale. Aveva un dislocamento P311 fu trasferito in Mediter- nei pressi dell’isola di Tavolara,
in immersione di 1.560 ton- raneo insieme ai gemelli HMS dove però incappò in un campo
nellate, una lunghezza di 84 Trooper e HMS Thunderbolt, minato, affondando. Era la pri-
metri e larghezza di oltre 7 nella X flottiglia sommergibili ma settimana del 1943 e, da
metri, con pescaggio di circa 4 di base a Malta. Con due chariots quel momento non se ne seppe
metri e mezzo. Spinto da due a bordo, al comando di Richard più nulla. Il battello e l’intero
diesel da 2.500 cavalli e due Douglas Cayley, partì nel di- equipaggio venne classificato
elettrici da 1.450, poteva rag- cembre 1942 per partecipare come appartenente alla cosid-
giungere la velocità di 9 nodi all’Operazione Principal, a La detta “ghost fleet”: i sommergibili
in immersione e quasi 16 in Maddalena, dove i chariots partiti in missione e scomparsi
emersione. L’armamento era avrebbero dovuto affondare gli senza lasciare traccia.

KRETA-BRANDENBURG Il Kreta alla fonda; sulla


Il Kreta nato come nave pas- poppa si vede l’antenna
seggeri e postale nei cantieri di a traliccio del radar di
avvistamento Freya
Brema, su richiesta del Governo
francese, nel 1930, denominato
Ile de Beautè, lungo 102 metri e
largo 13, aveva una stazza lorda
di 2.600 tonnellate e il suo ap-
parato motore gli consentiva
una velocità di oltre 20 nodi.
Poteva ospitare fino a 470 pas-
seggeri, in tre classi ed era im-
piegato nelle tratte tra la Costa come preda bellica dalla Krieg- Nell’agosto dello stesso anno,
Azzurra e la Corsica. Nel 1939, smarine e trasformato nella pri- rinominato Kreta, era entrato
fu requisito dalla Marine Natio- ma Nachtjagdleitschiff, ossia nave ufficialmente a far parte della
nale francese fino al gennaio guida per la caccia aerea not- Marina Tedesca, seguito a breve
del 1943, quando verrà acquisito turna. da un’altra nave anch’essa ri-

18 novembre-dicembre 2019
Uno dei due Il destino del Kreta a prua dagli ufficiali di guardia e
radar Wûrzburg e del Branhdeburg i feriti ricevettero immediato soc-
presenti a bordo
si compì assieme corso dal personale sanitario di
nel settembre del bordo, mentre si preparavano zat-
1943 quando, la- teroni, lance e canotti di salvataggio.
sciato il porto di Venne dato l’abbandono nave con
Livorno, le due precedenza ai feriti e a chi non
navi diressero in sapeva nuotare. Frattanto, vennero
mare aperto per distrutti tutti i documenti segreti
un’operazione di ed i codici, nonché la stazione ra-
minamento, con diotelegrafica”. I feriti vennero
al seguito una trasferiti su un dragamine ed il
flottiglia di cui fa- Kreta affondò rapidamente di
convertita a questo scopo che cevano parte anche due draga- poppa, dopo poco più di un’ora.
però avrebbe operato nel Baltico. mine. L’appoggio aereo (solo a Il Brandenburg, dopo aver evitato
Era stato dotato di sonar, idro- livello di ricognizione) era assi- con una manovra i primi due
fono, particolari apparati per curato da due idrovolanti mo- siluri, fu centrato dal terzo, che
le telecomunicazioni e, per la nomotori Arado 196. provocò esplosioni in sala mac-
scoperta aerea, di un radar di La missione assegnatagli, dopo chine e nel serbatoio del car-
preallarme a lunga portata Freya l’evacuazione delle truppe te- burante, produsse l’allagamento
AN (FuMo 302), ed uno a banda desche in Sardegna ed il pas- della parte anteriore dello scafo,
bassa per l’avvistamento Wür- saggio in mani italiane dell’ar- lo fece inclinare e inabissare.
zburg 39T (FuMo215), per cui cipelago della Maddalena, era “Per qualche secondo, con una
imbarcò personale della Luft- di posare uno sbarramento di fortissima scossa tutti gli oggetti
waffe destinato all’impiego di mine, durante la notte, all’im- possibili volarono in aria, in una
questi apparati. boccatura orientale dello stretto nube di fumo, vapore e nafta. La
Armato con due cannoni da di Bonifacio e nelle acque cir- nave sbandò immediatamente di
105/42 mm, 2 da 75/32 e 28 costanti l’isola di Caprera, nei alcuni gradi a dritta e si inclinò
mitragliere da 20 mm su affusti pressi della baia di Moneta. lentamente verso l’avanti. La
quadrinati. L’equipaggio, tra per- Ma una volta giunti vicino al- plancia era coperta di nafta e nel
sonale della Marina e quello l’isola di Capraia, nel pome- caos”, fu la drammatica testi-
della Luftwaffe, era di circa 300 riggio del 21 settembre, un ri- monianza del comandante Brill,
uomini, e la sua missione quella cognitore avvistò un sommer- scampato alla tragedia. Le si-
di coordinare i caccia durante gibile e lanciò due razzi bianchi, luranti tedesche di scorta riu-
le missioni notturne di interdi- per indicare l’insidia subacquea scirono a recuperare i superstiti
zione contro i bombardieri alleati. alla piccola forza navale. portandoli a Livorno. Nell’at-
Il Brandenburg, costruito nel L’improvviso materializzarsi del tacco, 3 sottufficiali e 22 marinai
1936 nei cantieri di La Seyne- nemico non consentì una rea- persero la vita, e una trentina
sur-Mer e varato come Kita, zione. Il battello inglese, lo fu ferita gravemente.
nave cargo francese per il tra- HMS Unseen, lanciò quattro si-
sporto di merci varie, fu requi- luri, almeno due dei quali col-
sito dai tedeschi e trasformato pirono le unità maggiori, l’una
in posamine: vi furono installati a qualche centinaio di metri di
diversi cannoni (fra cui tre da distanza dall’altra, affondandole
105 millimetri) e le predispo- e sventando il blitz tedesco.
sizioni per 260 mine. Lungo Secondo il rapporto stilato il
106 metri e con una stazza giorno dopo dal comandante
lorda di quasi 3.900 tonnellate, Heye del Kreta, “dopo essere stati
era dotato di un apparato mo- colpiti, una volta accertato che
tore che gli permetteva di rag- non c’era più niente da fare, l’equi- Un pacchetto di mine antinave a urtanti
chimici, rizzato su ferroguide a poppa del
giungere i 16 nodi. paggio venne radunato sul ponte Brandenburg, pronto per l’impiego

novembre-dicembre 2019 19
La nave
più antica
di Claudio Ressmann

I
l 25 maggio 1954, una La nave più antica del 230 metri di base. Eretta
notizia sensazionale su un agglomerato di roc-
polarizzò l’attenzione mondo è stata ritrovata cia calcarea ritenuto dagli
degli ambienti archeolo- antichi costruttori suffi-
gici mondiali: il Consiglio nel “mare” più antico cientemente compatto per
Supremo delle Antichità della Terra, sostenere un peso con-
del Cairo aveva comuni- centrato fu la prima ad
cato ufficialmente in toni quello del deserto, essere costruita in quella
trionfalistici che nella pi- località; i predecessori del
ramide di Cheope era stata
vicino al Cairo sovrano avevano fatto eri-
rinvenuta una nave lunga gere le loro più a sud, vi-
circa 40 metri perfettamente conservata, databile cino a Menfi. Il “magnifico isolamento” voluto
intorno al terzo secolo a.C. da Cheope per la sua ultima dimora fu presto
imitato dal figlio Chefren, la cui piramide si
Un’imponente necropoli trova a un centinaio di metri di distanza da
Da alcuni quartieri del Cairo le tre piramidi di quella del padre.
Giza – che furono i sepolcri di Cheope, Chefren Ha i lati più corti di 15 metri, ma siccome
e Micerino - appaiono come incredibili vette sorge in un sito leggermente più elevato appare
alpine al di sopra del pulviscolo incombente dominante sull’altra. Ancora più piccola è
sulla città. quella di Micerino, destinata forse a un nipote
Ne fu affascinato il barone Dominique Vivant di Cheope.
Denon, famoso archeologo al seguito della E’ interessante notare che vicino a ciascuna
spedizione napoleonica (1798-1801): “ La delle ultime due piramidi ne sorgono tre
grande distanza da cui si può scorgerle - scriveva minori destinate probabilmente alle due regine,
Denon - le fa apparire diafane dal tono azzurro pertanto la zona delle piramidi di Giza com-
tenue e restituisce loro la perfezione e la purezza prende complessivamente nove monumenti
delle pietre che i secoli hanno corroso...” di questo tipo.
La piramide di Cheope, secondo sovrano della Il complesso fa parte della necropoli, ricchissima
IV dinastia intorno alla metà del III secolo, è di reperti archeologici, comprendente i resti di
quella che colpisce maggiormente con i suoi templi di vario genere, di tombe (mastabe) ed

20 novembre-dicembre 2019
anche un certo numero di “fosse” caratteristiche Una felice intuizione
per la loro forma allungata e rastremata. Un giovane architetto egiziano, Kamal-el-
Nel secolo XIX e nel secolo scorso, la necropoli, Mallakh, incaricato alla fine del 1963 dal
considerata uno dei siti archeologici più famosi Consiglio Supremo delle Antichità di sovrin-
del mondo, è stata sottoposta a scavi sistematici tendere allo sgombero di quella massa di
che hanno consentito agli studiosi di conoscere materiali, ebbe l’intuizione che il sottostante
tutto, o quasi tutto, sui vari sepolcri e in parti- tratto di muro anomalo nascondesse una fossa
colare sulla piramide di Cheope. Si sapeva che di grandi dimensioni del tipo di quelle già
intorno a questa era stato eretto un muro di scoperte nella zona, forse contenente un oggetto
protezione, un vera e propria recinzione alta di notevoli dimensioni. La sua ipotesi non con-
un paio di metri, costituita da blocchi di vinse gli studiosi, ma trovò una prima conferma
calcare, granito e basalto, forse avanzati dalla allorché, eliminati i detriti, vennero alla luce
costruzione principale, tenuti insieme con una due serie simmetriche di pietre a forma di pa-
specie di cemento. Per quanto riguarda l’anda- rallelepipedo (per l’esattezza 40 partendo dalla
mento del suo tracciato, gli egittologi avevano mezzeria procedendo verso ovest e 41 in senso
notato che mentre nella parte settentrionale e opposto), che potevano costituire la copertura
di ponente esso correva alla distanza di 23,6 di una o due fosse parallele rispetto alla base
metri dalla base della piramide, nel lato sud della piramide. Su una delle pietre in ovest,
invece si accostava di cinque metri. Perciò, es- sporgente rispetto alle altre, Kamal el- Mallakh
sendo ben nota la meticolosità e la precisione riuscì a distinguere il simbolo del re Djedefhor,
dei costruttori egiziani dell’epoca, si arguiva terzo della IV Dinastia, figlio di Cheope.
che qualche ragione valida per giustificare tale La notizia passò inosservata in un momento
variante ci doveva pur essere. storico molto travagliato per il Paese. L’Egitto,
E’ da notare,infine, che generazioni di archeologi con Nasser appena giunto al potere al posto del
di più Paesi erano andati ammucchiando fuggiasco Re Faruk, mentre le truppe britanniche
proprio in quella zona i materiali provenienti si apprestavano allo sgombero del Canale,
dagli scavi: un vera e propri montagna di viveva giornate di grande fervore politico ed i
detriti che aveva raggiunto in alcuni punti la ritrovamenti archeologici non potevano suscitare
ragguardevole altezza di 20 metri. in quel momento un notevole interesse.

La grande piramide di Cheope, al Cairo, davanti alla


quale si trova la teca – museo che contiene la
nave solare; in aperture, questa statuetta
d’avorio alta 7,5 cm e conservata al Cairo,
è l’unica testimonianza attendibile
dell’immagine di Cheope, il cui
vero nome era Khufu

novembre-dicembre 2019 21
Kamal el-Mallakh propose di continuare le ri- pertina un “storica” foto scattata dal giornalista
cerche e perorò tenacemente la sua causa, tanto Davide Duncan con una macchina fotografica
che alla fine, il Consiglio Supremo gli concesse munita di flash calata all’interno: si vedeva
l’autorizzazione ad effettuare, conclusi i lavori chiaramente, per la prima volta dopo 4.500
di sgombro e prima dell’arrivo del caldo torrido anni, l’inequivocabile struttura di un tratto
estivo, un sondaggio all’interno della presunta prora, attorno al quale erano annodati alcuni
fossa. Così, il 24 maggio 1954, si provvide con cavi apparentemente intatti.
grande circospezione e con altrettanta trepida- Facilmente immaginabile l’entusiasmo suscitato
zione ad aprire uno spiraglio tra il ventunesimo in Egitto dove, dopo 2000 anni di dominazioni
e il ventiduesimo lastrone nel lato est. straniere succedutesi ai faraoni della IV Dinastia,
”Quando la fessura venne aperta – confessò più un egiziano aveva assunto la guida del Paese.
tardi l’archeologo - non vidi altro che buio, in Non solo, ma l’eccezionale scoperta era riuscita
contrasto col sole abbagliante dell’esterno. Chiusi a cancellare con un colpo il monopolio ar-
gli occhi e sentii allora un intenso profumo di cheologico gestito sin dal XIX secolo da
incenso. Mi resi conto che respiravo il tempo e i egittologi europei e americani.
millenni della storia. Ebbi allora la certezza che la Sulla scia di tali entusiasmi, venne deliberato
tomba conteneva un grande manufatto, forse una che tutta l’opera di recupero e di restauro
nave”. Riflettendo all’interno della fossa un sarebbe stata svolta esclusivamente da personale
raggio di sole mediante uno specchio, si ottenne egiziano.
subito la conferma definitiva dell’ esistenza di
una nave, quando la luce illuminò la pala di Un’impresa molto impegnativa
un remo. Il problema di come conservare il materiale
Questa volta, la notizia ebbe un’eccezionale ri- ligneo, una volta tolto dal suo “frigorifero” na-
sonanza non solo negli ambienti scientifici turale, impegnò per molti mesi il capo dei
poiché divenne facile preda dei mass-media: chimici del Consiglio Supremo delle Antichità,
tra l’altro, la diffusissima e autorevole rivista dott. Iskander, il quale dalla fessura estrasse
americana “Life” pubblicò addirittura in co- alcuni frammenti di legno che inviò al laboratorio

La nave di Cheope, detta anche barca solare, all’interno


del museo ideato dall’architetto italiano Franco Minissi

22 novembre-dicembre 2019
Una bella immagine pittorica della barca, lunga 45 metri e dotata, oltre al timone, di 5 coppie di remi; stando a particolari studi sembra
che abbia realmente navigato nell’acqua

chimico del British Museum. Risultò che si espulso una certa percentuale di umidità per
trattava di legno di cedro contenente il 10% di poi raggiungere uno stato di equilibrio, mante-
umidità, solo leggermente al di sotto della per- nendo intatte le sue caratteristiche, ivi compresi
centuale media (10-11%) rilevabile nello stesso il profumo aspirato da Kemal el-Mallakh il me-
tipo di legname oggi impiegato nel clima morabile 26 maggio 1954.
egiziano particolarmente secco. La spiegazione Ora che tale equilibrio sarebbe stato inevitabil-
di tale “miracolo” sarebbe stata fornita qualche mente turbato si provvide a realizzare sopra i
mese dopo quando l’idrotermografo posto nella lastroni di chiusura una struttura chiusa, tanto
fossa denunziò un livello di umidità stabilizzato grande da contenere anche la gru necessaria
intorno all’88% ed una temperatura quasi co- per sollevare gli 81 lastroni, il cui singolo peso
stante di 22° centigradi; gli architetti del faraone era stato calcolato in circa 16 tonnellate.
avevano ottenuto tale eccellente risultato sigil- Così il 23 novembre, sei mesi dopo la scoperta,
lando accuratamente gli interstizi tra i massi di alla presenza di un nutrito gruppo di giornalisti
copertura, iniettandovi uno speciale gesso e di archeologi si procedette al sollevamento
liquido (proveniente – si scoprì – dall’oasi di della prima pietra calcarea. Dopo avere scattato
Faiyum). Un volta nella fossa, il legno aveva velocemente una serie di riprese fotografiche

La “tuga” della nave solare, posto a centro poppa, aveva


sul davanti una struttura probabilmente impiegata per
sorreggere un piccolo velario

novembre-dicembre 2019 23
nell’interno, il masso più si convinceva che
fu subito sostituito le varie parti della na-
con un blocco di le- ve erano state siste-
gno di pari forma per mate secondo una lo-
alterare il meno pos- gica sequenza. Nel
sibile le condizioni giugno 1957, potette
igrometriche nell’in- festeggiare la fine della
terno della fossa. sua impresa: erano
Ci vollero 60 giorni stati recuperati com-
per sollevare una ad plessivamente 1.224
una tutte le pietre e reperti.
finalmente si poté ot- Nell’attiguo locale,
tenere con un mo- tutto fu sistemato nel-
saico di fotografie un lo stesso ordine in
precisa pianta dello La postazione dei rematori che, maneggiando dei lunghi remi, consen- cui fu trovato, la qual
strato superiore dei tiva alla nave una evidentemente confortevole navigazione fluviale cosa portò ad una
reperti: sopratutto scoperta molto im-
strutture dello scafo e rotoli di cavo. Prima di portante: i calafati del faraone avevano con-
procedere allo svuotamento della tomba fu ne- trassegnato i pezzi principali dello scafo con
cessario procedere alla costruzione di un locale simboli convenzionali di facile interpretazione
a fianco del sito, dove il materiale sarebbe stato che facilitarono le operazioni di montaggio.
raccolto e ordinato. In base alla forma dell’opera viva si costruì una
sagoma rigida sulla quale Ahmed (grazie anche
Il recupero di 1.244 pezzi ai simboli) non ebbe difficoltà a montare i
Il Consiglio Supremo delle Antichità designò corsi di fasciame, le 16 costole nonché la vistosa
come sovrintendente a tutta la delicata opera- struttura centrale. Questa comprendeva una
zione l’autorevole capo dei suoi archeologi grande cabina preceduta da una anticamera da
Ahmed Youssef Mustafa il quale dette inizio cui si accedeva all’alloggio reale.
ad un accurato studio sulle costruzioni navali La nave, lunga fuori tutto 43,4 m è larga al
all’epoca dei faraoni, comprendente anche so- massimo nove, ha un dislocamento valutato
pralluoghi al cantiere Ma’adi sul Nilo, a sud in circa 45 tonnellate; la propulsione era
del Cairo, dove ancora i mastri d’ascia impiegano assicurata da dieci remi, cinque per lato, lunghi
sistemi di lavorazione immutati da secoli e circa otto metri e mezzo. Due remi laterali
che potevano essere adottati anche per il mon- poppieri assicuravano la manovrabilità.
taggio dello scafo.
Nel frattempo, il dottor Iskander aveva inco- Il Museo
minciato a consolidare i resti delle stuoie, dei Trascorsero ben 15 anni prima che la”Barca So-
tessuti e delle strutture lignee contenuti nella lare” (così venne ìmpropriamente denominata)
parte superiore della fossa usando un soluzione trovasse una degna collocazione che le consentisse
resinosa. Tale operazione si protrasse fino al di essere esposta al pubblico. Soltanto nel 1983,
giugno 1955 quando dovette essere sospesa per infatti, Ahmed Youssef Mustafa potette sistemarla
il gran caldo estivo. Pertanto fu ricollocato nella nel museo progettato dall’architetto italiano
sua sede il “coperchio” fino al dicembre successivo, Franco Manissi e costruito esattamente sopra
quando si provvide a prelevare i reperti. Fu in- la fossa.
stallata una piattaforma pensile sospesa, in All’edificio, anche se all’inizio ha dovuto subire
modo di operare nella maniera più delicata pos- inevitabili (e ingiuste) polemiche per la sua
sibile: ogni pezzo veniva sollevato con precauzione, collocazione ai piedi della piramide di Cheope,
pulito con un tenue getto d’aria, fotografato e occorre riconoscere l’impagabile merito di con-
trattato con una soluzione di acetato di polivinile. sentire al pubblico, con ben congegnato sistema
A mano a mano che il lavoro procedeva e che di corsie a vari livelli, di ammirare anche nei
ciascuno dei 13 strati in cui erano stati “stivati” particolari una delle più straordinarie testimo-
i reperti veniva riportato alla luce Ahmed sempre nianze dell’antichità.

24 novembre-dicembre 2019
“Vae
victis”
di Paolo Ponga

S
ono le 14.00 del
26 febbraio 1943,
La storica minaccia Spagna e Genova. Fa
bene ad essere pre-
ed il mercantile
spagnolo Juan de Asti-
del capo gallo Brenno occupato l’equipaggio
del mercantile: sulla
garraga sta navigando ai romani vinti, ci ricorda sua rotta si trova in-
sopra un mare color fatti in agguato il
metallo diretto verso che in guerra la giustizia sommergibile inglese
il proprio destino, da- Torbay, comandato
vanti a Capo Mele, è solo quella del vincitore da Robert Clutter-
in Liguria tra Andora buck, a caccia di navi
e Laigueglia. nemiche.
Sono tempi assai difficili: la Seconda Guerra In queste brevissime note vi è un aspetto che
Mondiale è al suo apice e sta devastando il incuriosisce, e spinge ad indagare su questa di-
mondo; il pericolo è ovunque, anche per un menticata vicenda bellica.
vapore neutrale che trasporta arance tra la Sulla guerra condotta dagli uboot tedeschi

Nell’immagine, quelli che oggi si direbbero un gruppo di “faccendieri” tedeschi davanti al


trimotore Junker 52 che li ha portati all’aeroporto di Tetuan il 23 luglio 1936; il secondo da sinistra
(meglio visibile nel riquadratino) è Johannes Bernhardt. In alto, lo stemma del sommergibile Torbay

novembre-dicembre 2019 25
nelle due guerre mondiali sono stati scritti civile spagnola (1936/39). Meno noto è che a
fiumi di parole, in particolare sulla loro condotta fare da collegamento fra i due dittatori sia
contro i mercantili inglesi e poi sulla restrizioni stato un tedesco originario della Prussia Orientale
al traffico verso le isole britanniche. di nome Johannes Bernhardt (1897-1980), un
Dalla parte opposta della barricata c’erano altri uomo di grandi capacità imprenditoriali, di re-
sottomarini, che conducevano in Mediterraneo lazioni interpersonali e di fiuto per gli affari.
una guerra serrata ai convogli che portavano Bernhardt giunge in Spagna dopo il fallimento
uomini e rifornimenti dall’Italia alle truppe delle società da lui create nel primo dopoguerra
italo-tedesche in Africa settentrionale, che e si trasferisce a Tetouan, nel Marocco Spagnolo,
combattevano con l’Africa Korps di Rommel dove incontra il generale Francisco Franco,
contro le forze inglesi. Ma nella vicenda di cui che in lui vede l’uomo capace di garantirgli
andremo a narrare, stiamo parlando di un quel sostegno che può permettergli di avviare
mercantile neutrale navigante in Mediterraneo il suo progetto di rivolta.
sotto bandiera spagnola, che trasporta semplici Il tedesco infatti è iscritto al partito nazista, e
generi alimentari: come può essere entrato conosce le personalità di spicco presenti segre-
allora nella follia della guerra? Si trattò forse di tamente in terra spagnola; Franco così decide
un errore di valutazione da parte del comandante il 23 luglio 1936 di dargli una missiva da con-
inglese? segnare a Berlino, nella quale chiede aiuto e ri-
fornimenti, promettendo in cambio un’amicizia
Una storia affatto cavalleresca importante.
Non fu nulla di tutto ciò. Non ci sono “buoni” Johannes Bernhardt vola in maniera rocam-
in questa storia di guerra condotta in modo bolesca a Berlino, ed il giorno successivo al suo
assai poco cavalleresco, né errori particolari, arrivo incontra a Bayreuth Rudolf Hess ed il
tranne quelli legati all’odio devastante che Führer. Hitler è entusiasta al pensiero di un
colpisce tutti. E per riuscire a venirne a capo, partner politico e militare in terra spagnola e
ci si dove muovere in una nebbia di cose dette garantisce aiuti militari ed economici avviando
e non dette, e quindi portare alla luce due l’Operazione Fuoco Magico. Il 27 luglio 1936
storie in parte celate per molti anni. Una di Franco, che si sente le spalle coperte dal nuovo
traffici e di spie; l’altra di crimini di guerra. potente alleato, annuncia guerra alla Spagna
Torniamo quindi indietro di circa 80 anni. repubblicana, ed il 31 luglio Bernhardt fonda
Non è un segreto il sostegno della Germania di a Tetouan la HISMA (Società Ispano-Marocchina
Hitler alle forze di Franco durante la guerra di Trasporti), una società fantasma controllata

Il sommergibile di Sua Maestà (HMS) Torbay alla fonda prima di una missione

26 novembre-dicembre 2019
Il primo comandante del Torbay, Anthony Cecil Miers, uno scozzese, figlio di un ufficiale morto nella Grande Guerra, famoso per gli
scatti d’ira

dal Partito Nazista, che si occuperà del traffico All’ombra di società di comodo
di armi e del trasporto di materiale e Legionari Bernhardt ottiene i permessi per commerciare
dal Marocco in terra spagnola. La Guerra Civile nel Mediterraneo ed a tal fine fonda una società
spagnola, un milione di morti e terreno di sussidiaria della SOFINDUS, la Comercial Ma-
prova per la Luftwaffe, è iniziata. ritima de Trasportes o TRASCOMAR, con la
Nel frattempo, a Berlino il feldmaresciallo Goe- quale acquista 10 piccole navi a vapore. Con
ring fonda la società controparte tedesca a queste dà l’avvio all’Operazione Hetze: un ri-
quella spagnola, la ROWAK; poi entrambe con- fornimento delle truppe di Rommel alternativo
fluiscono nella Società Finanziaria Industriale, ai convogli italiani. Siamo ormai nel 1941, ed
la SOFINDUS: teoricamente spagnola, con di- è un successo: vengono trasportate in segreto
pendenti e dirigenti spagnoli, in realtà tedesca in Africa del nord circa 125.000 tonnellate di
al 100%, e sempre sotto la direzione di Johannes materiale, vero ossigeno per l’Afrika Korps.
Bernhardt. Gli inglesi per lungo tempo non si accorgono
Il 1° aprile 1939 Francisco Franco annuncia la dell’operazione e della rotta delle navi, poi
vittoria contro il regime repubblicano e la fine agenti dell’MI6 infiltrati in Spagna scoprono i
della sanguinosa guerra civile. In Europa però movimenti di denaro e di merci; nel frattempo
la pace è breve, perché presto scoppierà la Se- la sconfitta degli italo-tedeschi sposta l’attenzione
conda Guerra Mondiale. La Spagna si dichiara e le navi in Egeo. A questo punto gli inglesi
neutrale, ma la Germania intende approfittare scatenano la caccia alle navi spagnole che ven-
delle simpatie e dei debiti accumulati dal Cau- gono tutte, tranne una, affondate da aerei e
dillo, per ottenere materie prime e derrate ali- sottomarini.
mentari.

novembre-dicembre 2019 27
Un gruppo di ufficiali del’U 852 seduto alla sbarra degli imputati davanti alla corte marziale inglese che ne condannerà tre a morte, gli
altri a pene detentive. Il primo da sinistra è il comandante Heinz-Wilhelm Eck, che verrà fucilato

I tedeschi allora acquisiscono tramite prestanome Torbay, situato nel Devon che si trova nella
il 50% di una compagnia di navigazione spa- parte sud-occidentale dell’Inghilterra, ed è la
gnola, la Compagnia Naviera Levantina; questa quarta nave con questo nome (la prima fu un
volta però gli inglesi scoprono l’operazione e vascello da 80 cannoni del 1693); dopo l’N79
tra somme di denaro e furiose proteste al Go- vi sarà un sottomarino nucleare varato nel
verno spagnolo riescono a bloccarne il buon 1985 e dismesso nel 2017.
esito. Il sommergibile viene varato a Chatham nel
Bernhardt riesce però ad acquisire, sempre gennaio 1941 ed ha un dislocamento di 1.090
tramite prestanome spagnoli, la compagnia di tonnellate, è lungo 84 metri, largo 8,08 e alto
navigazione Naviera Bachi Hijos de Astigarraga 5; è mosso in superficie da due motori diesel di
di Bilbao, che possiede 6 navi, fra cui la Bartolo 2.500 hp l’uno e sott’acqua da due elettrici da
e la Juan de Astigarraga. 1.450 hp che gli conferiscono rispettivamente
Quest’ultima è un bel mercantile di 3.561 ton- una velocità massima di 15,2 nodi in emersione
nellate di stazza lorda, lungo 104,7 metri, largo e 9 in immersione, con un’autonomia di 4.500
14,9 e con 8 di pescaggio, mosso da un motore miglia nautiche a 11 nodi. Può immergersi
a vapore a triplice espansione di 318 cavalli, fino a 300 piedi (91 metri) ed è armato con 11
che le conferisce una velocità massima di 10 tubi lanciasiluri, un cannone da 102 mm ed
nodi. È stata costruita vicino a Glasgow in una mitragliatrice.
Scozia, nei cantieri Napier e Miller Ltd e varata
nel 1929; il suo equipaggio è formato da 26 Uno scozzese dal pessimo carattere
marinai, quasi tutti di nazionalità spagnola. Il Al comando del Torbay si susseguono tre co-
26 febbraio 1943 si dirige a Genova trasportando mandanti: il primo, e più famoso, è Anthony
un carico di arance di Valenza. Cecil Miers, uno scozzese, figlio di un ufficiale
Il secondo protagonista di questa storia di morto nella Grande Guerra, famoso per gli
guerra è l’HMS Torbay (N79), il sommergibile scatti d’ira e lo sprezzo del pericolo. Con il suo
inglese che vanta i più grandi successi bellici sommergibile porterà a termine 12 missioni
della sua nazione, con 17 mercantili affondati, ricche di bottino, guadagnandosi la DSO, Di-
4 piccole navi da guerra, il sommergibile stinguished Service Order, la DSO con barre, che
italiano Jantina e 24 velieri, per un totale di è la massima decorazione militare inglese, e la
38.000 tonnellate di naviglio. Victoria Cross, per un’azione temeraria condotta
Il nome deriva dal borgo amministrativo di nel porto di Corfù, occupato dai tedeschi.

28 novembre-dicembre 2019
Il secondo comandante del Torbay è il tenente di vascello Robert Julian Clutterbuck uomo più posato ma anch’egli dalle scelte molto
opinabili nella condotta delle operazioni

Un vero eroe inglese, anzi scozzese. Peccato che, assieme al medico di bordo e al terzo
però che molti “storici” inglesi dimentichino ufficiale verranno invece condannati a morte
la parte oscura delle sue imprese, decisamente da un tribunale militare inglese alla fine del
meno eroica. Da giovane viene deferito alla 1945 per un identico motivo nei confronti
corte marziale per aver aggredito un subalterno dell’equipaggio del mercantile greco Peleus.
per futili motivi (legati, sembra, ad una partita
di rugby); con il Torbay affonda il mercantile Ma neanche Clutterbuck era un angelo
italiano Sebastiano Venier, già colpito da un Il secondo comandante del Torbay è il tenente
altro sommergibile, carico di prigionieri inglesi Robert Julian Clutterbuck, che ne prende possesso
(ne muoiono 309). il 28 ottobre 1942. Classe 1916, è un uomo de-
I fatti più gravi accadono però nell’estate del cisamente più tranquillo, ma efficace nel suo
1941, quando in due diverse occasioni ferma ruolo militare (otterrà anch’egli la DSO).
due velieri greci (i classici caicchi) che trasportano Nel suo caso, non si registra fortunatamente
merci varie con a bordo equipaggio misto gre- nessun crimine, ma anch’egli non è indenne
co-tedesco; dopo averli affondati ordina ai da qualche episodio ai limiti della scorrettezza
suoi uomini di mitragliare gli uomini in mare militare: un colpo di cannone al sommergibile
e quindi senza scomporsi registra persino l’ac- spagnolo (neutrale quindi) General Sanjuro,
caduto sul registro di bordo, come se mitragliare l’affondamento del mercantile danese Greta,
dei naufraghi fosse una cosa normale. effettuato in acque territoriali spagnole e la vi-
Per questo crimine, la punizione dell’Ammira- cenda del Juan de Astigarraga. Ma la guerra è
gliato è una blanda reprimenda; l’accaduto terribile, e prosegue senza esclusione di colpi.
viene poi tenuto nascosto per 40 anni, fino L’ultimo comandante è il tenente C.P. Norman,
alle indagini di un giornalista, che però non che guiderà il Torbay nel 1945 contro i giapponesi,
ottennero più di un tanto. ormai allo stremo.
Diversa fu la sorte del tenente di vascello Il 22 febbraio 1943 il sommergibile salpa da
tedesco Heinz-Wilhelm Eck, comandante l’U852, Algeri dirigendosi verso nord e ad Ajaccio in

novembre-dicembre 2019 29
Corsica danneggia un piccolo dragamine Oggi è meta di turismo subacqueo da parte dei
italiano; poi si dirige verso le coste liguri e la diving della zona, che accompagnano i sub a
notte del 26 febbraio, a 30 miglia a sud di vedere le storte lamiere sopravvissute sott’acqua,
Capo Mele, affonda il mercantile Oasis, francese per una facile immersione a caccia.
di Vichy, comandato da tedeschi. Quale sarà il destino dei protagonisti di questa
Si avvicina quindi ancor più alla costa italiana storia?
ed alle 14.10, a circa 1,5 miglia da Capo Mele, Johannes Bernhardt riesce a salvare se stesso e
avvista il Juan de Astigarraga. Clutterbuck si ac- la SOFINDUS dalle conseguenze di una guerra
corge, come scriverà sul diario di bordo, che è perduta. Ricercato dagli Alleati che intendono
di nazionalità spagnola, ma non è informato metterlo sotto processo, viene difeso dall’amico
delle vicende relative alla Naviera Bachi: non Francisco Franco che per proteggerlo gli concede
sa quindi che è di proprietà germanica. In la nazionalità spagnola; quando la pressione
ogni caso lancia 4 siluri da 1.500 metri di dei cacciatori di nazisti diventa eccessiva,
distanza e due colpiscono la nave. Improvvisa-
emigra in Sudamerica, rifugiandosi nella folta
mente il Torbay viene attaccato da due aerei
comunità tedesca in Argentina, arrivandovi
italiani: Clutterbuck fa in tempo a vedere il
con denaro e relazioni. Qui farà nuovamente
mercantile che affonda, con la prua ancora
fortuna, fino a rientrare in Germania nella
fuori dall’acqua, poi comanda l’immersione
metà degli anni ’70 e spegnersi a Monaco nel
rapida e si dilegua sotto le onde. Muoiono 4
1980, dopo aver scritto un libro di memorie.
marinai sui 26 imbarcati.
Anthony Miers rimane nella Marina di Sua
“Il relitto delle arance” Maestà, facendo ovviamente carriera, ed an-
Durante l’affondamento, il Juan de Astigarraga dando in pensione con il grado di contram-
perde parte del carico, che viene raccolto dalla miraglio. Muore di cancro nel 1985, mentre
popolazione locale, affamata dalla guerra. Un già circolano voci sui suoi crimini di guerra.
carico decisamente bellico: delle temibili arance Robert Clutterbuck sposa una ragazza australiana
di Valenza. Per tutti rimarrà quindi “il relitto e nel 1958, dopo aver lasciato il servizio attivo,
delle arance”. si trasferisce a Sidney, dove vive serenamente
Nell’immediato dopoguerra, a causa della bassa e cresce 4 figlie. Nel 1998, due anni prima
profondità del mare, verrà distrutto con gli della morte, viene intervistato riguardo alle
esplosivi per impedire problemi alla navigazione sue avventure di guerra che racconta volentieri,
e recuperare materiale ferroso, di cui l’industria ma… con varie lacune, naturalmente. Sarà
italiana era carente in maniera cronica. stata l’età, ovvio.

Un mercantile a vapore, costruito anch’esso dalla Napier, e gemello


del Juan de Astigarraga

30 novembre-dicembre 2019
Bussando ai porti
Civitanova
Marche di Roberto Petrucci
foto di Gianni Grilli

Una costa dove le città,


nate circa cento anni fa,
hanno assunto una
identità ricca di attività
produttive ma povera
di antichi retaggi

L
a navigazione da Ancona a Civitanova è
segnata dai venti che scendono dal
Conero. La gobba con la sua nuvoletta, è
riferimento per i naviganti del medio Adriatico.
Girate attorno al gibbo finché la vostra attenzione
non viene attratta dalla piattaforma Sarago
Mare, a meno di due miglia dalla costa, che
attira qualche ecologista a caccia di notorietà
e molti diportisti a pesca di orate. State arrivando
a Civitanova.
A sud del Conero, le città costiere cambiano
carattere. Le rocche rinascimentali, le antiche
cattedrali i musei prestigiosi sono sulle colline
dell’entroterra.
Le città della costa si sono fatte largo nell’otto
- novecento costruendo una identità ricca di
attività produttive e di vitalità democratica
ma povera di antichi retaggi. Della Valle, l’in-
dustriale delle scarpe che ha pagato il restauro
del Colosseo, si è formato qui, sui banchi del
Liceo Da Vinci.
Ormeggiando al porto di Civitanova, niente vi
farà capire che questo è uno dei posti dove è
nata la piccola impresa marchigiana anche se
Il caratteristico faro – campanile di Civitanova; in apertura lo
stemma comunale della città

novembre-dicembre 2019 31
Le belle palazzine dello storico Lido Cluana, che risalgono agli Anni 20

oggi gli imprenditori, per mantenere l’impresa fanali (4 lampi bianchi, due lunghi e due
di famiglia, aprono nuove fabbriche in Viet corti) che ogni comandante ha l’obbligo di
Nam e in Messico. tenere a bordo.
Non troverete nessun polittico del Crivelli ad Primo Recchioni, appassionato cultore delle
illustrare questi fasti e queste concrete glorie. tradizioni civitanovesi, mi racconta che negli
anni 70, Don Eliseo, padre spirituale della ma-
Un campanile che è un faro rineria civitanovese, mise mano alla costruzione
Anche il porto, a ben vedere, vi dice che siete della nuova chiesa, in sostituzione della vecchia
in un mondo che reinterpreta gli schemi e ormai inagibile. Il parroco che, dicono alcuni
guarda avanti. si facesse anche carico del disbrigo delle pratiche
Qui, il “punto cospicuo” che vi fa da riferimento burocratiche legate alle patenti nautiche ed
per l’ingresso, è il campanile della Chiesa del alle licenze di pesca, convinse i pescatori a
Cristo Re, la cui cima è attrezzata come un versare alla parrocchia una quota del gettito
vero faro e che è iscritto nell’elenco dei fari e del pescato per la costruzione del faro-campanile.
Così, oggi, qui, la Chiesa è un faro sia per i cre-
denti che per i naviganti.
L’unica commistione tra edifici religiosi e ma-
rineria di cui abbia conoscenza è il pulpito
della chiesa di Nantucket descritto nel VIII ca-
pitolo di Moby Dick. Chissà se anche Don
Eliseo, quando doveva salire sul pulpito, usava
una scala di corda come padre Mapple nel ro-
manzo di Melville.

La migrazione verso Ancona


Civitanova, diversamente da Pesaro, Fano e
Senigallia, non sorge su un fiume e quindi
non ha potuto costruire un porto canale. La
marineria civitanovese pescava con “lancette”
L’imponente frontale del Palazzo Sforza
a vela che venivano alate sulla riva.

32 novembre-dicembre 2019
L’operazione di ormeggiare una imbarcazione Nella seconda metà degli anni 20, con l’intro-
sulla riva, anche solo per scaricare il pescato, duzione dei primi motori marini, fu necessario
non era cosa semplice: era sostanzialmente la passare a barche dotate di chiglia e più pesanti
stessa che si fa oggi in qualsiasi porto greco. e l’ormeggio sulla riva non fu più possibile.
Ci si pone perpendicolari al molo. Si getta Bisognava trovare un porto, e fu cosi che la
l’ancora da prua e poi si viene al molo a cui si marineria Civitanovese emigrò in Ancona nel
lanciano le due brancarelle di poppa. Uno “Riò de J’archi” come abbiamo spiegato nel
dell’equipaggio salta a terra o più realisticamente numero di maggio - giugno della Rivista.
qualche volenteroso che è già sul molo assicura Un pescatore anconetano di origini civitanovesi
le brancarelle alle bitte. mi spiegava che in quegli anni i giovani di
Il problema è che a Civitanova nell’800 non Ancona preferivano fare i facchini al porto o gli
c’era un molo e, una volta buttata l’ancora, i operai al cantiere navale. Esistevano solo poche
cavi a terra andavano portati a mano per barche da pesca a Torrette. I Civitanovesi ne ap-
parecchi metri oltre la battigia. profittarono, portando le loro barche al man-
Il compito spettava ai più giovani, si dice dracchio e colonizzando il rione degli Archi.
toccasse agli scapoli, che denudatisi, scendevano
in acqua con un canapo arrotolato attorno Finalmente il porto
alla vita e assicuravano l’imbarcazione a terra. Negli anni 30, a Civitanova fu costruito un
Ovviamente, l’operazione era fatta in qualsiasi molo per permettere l’attracco dei trabaccoli
stagione. Per precisione va detto che l’operazione ma inutile per proteggere le barche da pesca
era fatta con la prua verso terra. dalle mareggiate. Negli anni 60, con la costru-
Assicurata la barca, si cominciava a scaricare i zione del nuovo porto, la pesca civitanovese
cesti con il pescato e, comunque, l’intero equi- riprese forza. Si sviluppò anche una importante
paggio doveva scendere in acqua per superare attività cantieristica per pescherecci che utilizzava
la distanza tra la barca e la battigia. il legno di quercia delle colline marchigiane.

Il polmone verde cittadino rappresentato dai Giardini XX Settembre

novembre-dicembre 2019 33
La parte del porto dedicata ai diportisti è divisa
tra più club, ciascuno con il suo molo. In
questo, come in altri porti, la presenza di più
sodalizi dedicati alla vela o alla pesca sportiva
garantisce un clima di grande vivacità. Il porto
è un luogo vissuto da gente di tutte le età, dai
giovanissimi che si misurano con le scuole di
vela, agli anziani prodighi di consigli.
Numerosi e qualificati anche i cantieri che
offrono servizi nell’area portuale. Continua la

La costruzione della vecchia pescheria mostra ancora il fine per


il quale era stata realizzata

tradizione della lavorazione degli scafi in legno


che trovava la materia prima nelle querce delle
colline. Ancora oggi è possibile vedere il calfà
che ficca la stoppa negli interstizi del fasciame.
Gli ormeggi della Lega Navale sono al primo
molo, lato verde. Forse non è la posizione mi-
gliore in caso di bora ma se capitate attorno al
18 agosto, festa del santo patrono, cercate di
farvi dare un posto. Sarete in prima fila a
godervi i fuochi direttamente dal pozzetto
della barca con il bianchello o il verdicchio nel
frigo di bordo.
Lasciato il porto, vi accoglie la parte della città
che si è accalcata nelle poche centinaia di
metri che sono tra la ferrovia ed il mare.
In questa stretta striscia si alternano casette,
villini, cospicui interventi di valorizzazione
territoriale tipici della costa adriatica e persino
qualche coraggioso intervento di nuova archi-
tettura.
Il mare fa capolino dietro le strutture dei servizi
e dei bar offerti dai bagni che qui si chiamano
chalet.

Il mitico lido Cluana


Venendo dal porto la città non è di facile
lettura. Si sviluppa parallela alla costa. Il centro
nobile lo trovate a sinistra. La piazza, corredata
sul lato sud dal bel palazzo Sforza oggi sede del
Municipio, vi appare improvvisamente in fondo
al corso.
La piazza prosegue in un piacevole giardino
che ha preso il posto di un vecchio stabilimento
La pregevolissima palazzina in stile Liberty della vecchia
balneare degli anni 20, dall’esotico nome di
tramvia elettrica comunale Lido Cluana. Di quel periodo, restano due ele-

34 novembre-dicembre 2019
l’avanzare della costa, si recuperò terreno e
vennero aggiunte le altre strutture. Si è guada-
gnato spazio ma probabilmente la soluzione
originale era più omogenea almeno nell’uso
dei materiali: cotto e pietra.
Sui due lati dell’area trovate le casette del
vecchio borgo marinaro.
Anche i ristoranti non sono facili da capire.
Non siete a Fano dove la Quinta vi accoglie ap-
pena usciti dal porto. O a Senigallia dove è
Uliassi a fare gli onori di casa. Di fronte al
porto un paio di serie ed oneste pizzerie, lungo
la spiaggia gli chalet e vicino alla capitaneria
un ristorante dal nome esortativo “Vai mo”.
L’offerta, oltre il pesce, comprende i fritti tipici
ganti costruzioni in stile Umbertino. Subito
dopo, troviamo una grande tettoia in stile mo- della tradizione ascolana: olive e cremini.
derno che chiamano l’ente fiera, dal nome Se a Senigallia il cibo è ricerca e a Fano è tradi-
della struttura che è stata abbattuta. Il risultato zione, qui è concretezza anche per quanto ri-
è che tra palazzo Sforza ed il mare è stata guarda il rapporto prezzo qualità.
ricavata un’ampia area pubblica ornata con le Che mangiare sia una cosa seria lo si capisce
palme tipiche delle Marche a sud di Ancona. anche dal fatto che qui, come a Chioggia e a
Quando fu costruita, la piazza era più corta. Il Rialto, i bei locali della storica pescheria,
mare arrivava fino a quella sorta di doppio costruita negli anni ‘20, hanno mantenuto la
Kursaal da cui si accedeva alla spiaggia. Con originaria destinazione.

La base della Lega Navale con il moletto affollato di imbarcazioni

novembre-dicembre 2019 35
Il centro storico stò in funzione fino al primo dopoguerra, per
La vera sorpresa è Civitanova alta. A 10 minuti essere sostituita prima da filobus e poi da
di autobus dalla piazza del Municipio, sulla autobus. Fino al primo dopoguerra, operarono
collina, vi aspetta un centro storico di tutto ri- le “costruzioni meccaniche Adriano Cecchet-
spetto. Appena arrivati, vi trovate di fronte ti”.
alla vecchia stazione della Tramvia elettrica Oggi, quello che resta dello sviluppo è sceso a
che collegava i due centri: una meravigliosa valle ma Civitanova investe molto nel suo
costruzione liberty perfettamente conservata centro storico che, durante la bella stagione, è
che testimonia antichi splendori. sede di un importante festival di danza e teatro.
Questa comunità ha vissuto la fase della nascita Anche qui, i ristoranti confermano quanto già
dello sviluppo capitalista dell’Italia, quello che rilevato in riva al mare circa la qualità del cibo
i testi di economia chiamano “il decollo”, con e la cortese informalità dei rapporti.
un protagonismo da grande città.
L’edificio della stazione, le vetrine del cinema Santo Maro
Iris in piazza della libertà ed altre insegne di Tornate al porto e, prima di partire, andate sul
quel periodo ce lo con- molo del fanale verde,
fermano. Persino l’edi- ci troverete una im-
ficio dell’acquedotto, magine del patrono
nonostante la forma della città: San Marone
di elegante torre me- che, mossa dal vento,
dievale, comunica un accoglie chi entra e sa-
positivo messaggio di luta chi esce.
modernità da “ballo La devozione al martire
excelsior”. piceno che i civitano-
I miei amici di Civita- vesi chiamano fami-
nova sostengono che liarmente Santo Maro,
l’insediamento origi- fa si che il nome sia
nale era sulla spiaggia diffuso tra i pescatori.
e che l’insediamento Vale la pena di pren-
in collina sia dovuto a dere una burrasca su
ragioni di sicurezza. una barca di Civita-
Come abbiamo visto nova per sentire il Ma-
nell’articolo su Fano, ro pescatore che, in
le fuste dei pirati sara- dialetto civitanovese,
ceni flagellarono la co- invoca Santo Maro per-
sta fino al 1820. chè si calmi il mare.
Quando il vento della Roba da “mistero buf-
modernità cominciò a fo” di Dario Fo.
soffiare sulle colline, Un esempio del dia-
l’inventiva degli im- letto e del comune
prenditori locali si tra- sentire dei Civitano-
dusse in importanti vesi lo troviamo ac-
iniziative economiche: canto alla immagine
una vetreria che addi- del Santo. Su una plac-
rittura importò soffia- ca in acciaio si legge:
tori catalani, mulini, “oh fra che tte sa li mi-
pastifici ed una centrale lanesi” (fratello, che
elettrica che servi anche ne capiscono i mila-
ad alimentare la Tram- nesi), dove per mila-
via che collegava il ca- nesi si intendono tutti
poluogo con il centro coloro che vivono lon-
storico. La Tramvia re- Il vessillo di “San Maro”, protettore di Civitanova Marche tani dal mare.

36 novembre-dicembre 2019
La mia
tempesta
sulla
Stella Polare
Seconda parte
di Michele matr. 145 Nave Irrequieto

L
’insieme costituiva un concerto veramente e rassicuranti, stavano dritti sulla coda, quasi
assordante. I quattro rimasti in coperta completamente fuor d’acqua, scendendo l’onda.
per il loro turno di guardia non parlavano Poi venivano vicino, forse a vedere questo
più; erano soli con i loro pensieri. grosso corpo che si muoveva sulle onde con
Stando al timone e cercando di assecondare il tanta minor grazia e leggerezza. E gli venivano
moto di orza e puggia della barca, lui avvertiva in mente le storie studiate sui banchi di scuola.
benissimo lo sforzo della struttura ed il rumore Arione, salvato dal delfino. Il delfino sembra
sordo dell’ossatura di legno che si deformava sempre che sorrida. Ha un sorriso buono, da
elastica nel seguire lo sforzo. amico.
Era ancora chiaro ed era, per fortuna, caldo. Poi se ne andarono anche loro. Forse lo scafo
Pensava ai pescatori di merluzzo del secolo rigido che non riusciva a seguire le loro evoluzioni
scorso. Le loro barche erano delle stesse di- non li divertiva più.
mensioni, ma erano più pesanti, con attrezzature E lui, il timoniere, si sentì ancora più solo. Nel
tecnologicamente molto meno avanzate e na- montare dell’inquietudine cominciò a pensare
vigavano così, in inverno. con un certo rancore al Comandante che li la-
Le vele di cotone, le scotte di canapa, le sartie sciava soli.
di canapa incatramata, la stiva piena di barili Il compagno gli porse un panino bagnato con
di filetti di merluzzo salato. due fette di formaggio: già, era ora di cena. Gli
Pensava. Pensava a tante cose insieme. chiese come andava di sotto. Danni nessuno,
In lontananza, vista a tratti e in mezzo ad una un po’ d’acqua era entrata e aveva bagnato le
aureola di spruzzi la sagoma di una grande pe- provviste. Quattro stavano male. Gli altri son-
troliera: e se più tardi, al buio, ne passa una che necchiavano puntellati fra gli arredi dei locali
non ci vede? Come facciamo a manovrare in interni.
queste condizioni? Cominciava a montare l’in- Il vento cresceva ancora. Era un po’ che non
quietudine. guardava lo strumento indicatore della velocità
Poi i delfini. Belli, saltavano fuori dalla cresta del vento. Per guardare avanti bisognava stringere
dell’onda per ricadere nel cavo con grandi gli occhi per proteggerli dagli spruzzi portati
spruzzi che si mescolavano ai frangenti. Allegri dal vento. Ma ci stava facendo l’abitudine e

novembre-dicembre 2019 37
l’anemometro indicava, oscillando, sessanta munque. Con la sola trinchetta e le due mani
nodi, più di cento chilometri all’ora. di terzaroli l’operazione non fu difficile. Scelto
A prezzo di ulteriori fatiche, con l’aiuto di un bene il momento, con un colpo deciso all’orza
paio di volontari, ammainarono lo Yankee. nel momento del passaggio dell’onda venne
Era proprio una gran barca. Gradì molto quel lasciata libera la scotta della trinchetta. Nel
nuovo alleggerimento. rumore del vento si stupirono di non sentire
A fatica rispose alla domanda dell’Ufficiale di quasi lo sbattere frenetico della vela, ma la
rotta: “Che prora tieni?” più che a parole era misura della forza del vento era assolutamente
un linguaggio a segni. Alzando la mano destra evidente nello sforzo che fu necessario per
fece con le dita 3, 3 e 0. La mimica facciale fu cazzare la scotta sul lato destro della barca. La
assolutamente eloquente! La rotta per Ouessant nuova rotta era, lo segnalò all’ufficiale di rotta
avrebbe dovuto essere secondo lui 030. con le dita, 0, 6, 0. Più o meno verso La
Per un attimo sorrise, l’ufficiale di rotta era un Rochelle. Il testone dell’Ufficiale di rotta
entusiasta ma poco velico: come si faceva a manifestò il suo disappunto scendendo verso il
spiegare a quel pandemonio di vento che tavolo di carteggio.
avrebbe dovuto ruotare? La nuova rotta era “solo” 30 gradi fuori da
Lo sguardo dell’ufficiale di rotta suggerì comunque quella che avrebbe desiderato e non 60 come
la necessità di virare per tenersi vicini alla rotta prima!
ideale. Erano ancora convinti si trattasse di un Entravano nel Golfo di Biscaglia viaggiando di
fatto locale. bolina stretta a circa 7 nodi.
Provarono ad interpellare il Comandante, ma Avevano le mure a sinistra e avrebbero dovuto
non ci fu risposta. Decisero allora di virare co- dare la precedenza incrociando altre barche a

38 novembre-dicembre 2019
vela, ma forse non era da considerarsi cosa così 4 onde al minuto, 240 onde all’ora, 960 onde
probabile. per ogni turno di guardia. Per 720 volte aveva
Era peggio pensare alla sinistra fama del Golfo già fatto fare alla ruota del timone un quarto di
di Biscaglia, che qualcuno, gli pareva di ricordare, giro all’orza e un quarto di giro alla puggia. Su
aveva definito la tomba delle navi! una barca da 60 tonnellate. Reggendo il suo
Poi scese la notte. peso. Beh, la stanchezza ci stava proprio tutta.
Le spalle cominciavano a sentire la fatica Ancora un’ora e poi sarebbe stato rilevato.
dell’orza e puggia, operazione indispensabile Guardava avanti, per vedere il frangente e
per poter navigare in sicurezza. scegliere il momento giusto per ritmare il suo
Bisogna che lo scafo della barca, inclinato dal orza e puggia.
vento, poggi sempre sull’onda. Perciò si orza Dal cavo dell’onda lentamente si porta il timone
salendo l’onda, per presentare al frangente la all’orza, poi, un attimo prima del frangente, un
prua e poi si puggia decisi, per appoggiare il colpo deciso alla puggia. Poi giù la testa e
fianco della barca sul dorso dell’onda che è stringi le mani, perché il frangente, salito sulla
passata. prua, passi con la sua volata di spruzzi, le sue
Quando la barca era nel cavo dell’onda la parte malevole secchiate e, per fortuna meno fre-
bassa della sua vela prendeva meno vento e la quentemente, con la sua onda che ti picchia
barca si raddrizzava, mentre all’arrivo sulla sul petto e sulla testa. Per fortuna era caldo.
cresta tutta la forza del vento la inclinava di Quando tirava su la testa dopo il frangente la
fianco in modo quasi brutale e bisognava che barca era già appoggiata sul dorso dell’onda e
la barca non fosse ferma. scendeva velocemente verso il cavo. A quel
Provò a fare un conto. Un’onda ogni 15 secondi, punto per vedere la cresta successiva doveva
guardare in alto, su, oltre le crocette dell’albero.
Al di là delle crocette il frangente minaccioso
dell’onda successiva, come quel famoso ac-
quarello giapponese. La barca sembrava davvero
piccola.
Il frangente di giorno era bianchissimo sull’acqua
verde blu, una immagine festosa. Di notte era
diventato di un minaccioso e livido verde fo-
sforescente sul mare nero. In cielo tante stelle,
non c’era la luna, e a tratti larghe macchie
nere, senza stelle: erano nuvole, forse nere, che
correvano spinte dal vento.
A tratti, quando se lo ricordava, subito prima
di chinare la testa aspettando il frangente, dava
una rapida occhiata di prua, temendo di vedere
un fanale rosso o, anche peggio, l’ombra nera
di una nave non vista prima.
Il moto era diventato meno ritmico, meno pre-
vedibile, e richiedeva la sua costante attenzione.
Imparò a sentire la spinta sotto i talloni che se-
gnalava l’inizio della picchiata nel cavo dell’onda
e quella, più morbida e meno percettibile della
cabrata salendo il dorso dell’onda. Il tempo
aveva uno scorrere disuguale, la salita era lenta
nell’attesa del frangente e la discesa nel sollievo
dell’averlo passato era molto veloce. Il tempo
si fermava, nel frangente, una sorta di caos pri-
mordiale dove spesso si mescolavano le acque,
quelle sotto la chiglia e quelle sulla coperta,
con lui in mezzo.
novembre-dicembre 2019 39
E l’inquietudine, con l’anemometro a fondo Stettero lì insieme, forse mezz’ora, tutti e due
scala di 65 nodi, verso le ventitré diventò al timone. Poi lui si sedette nel pozzetto, contro
paura. la parete della tuga, si legò con la cintura di si-
Era rimasto proprio solo. Anche l’ultimo com- curezza e non volle lasciare l’amico solo.
pagno si era infilato sotto e lo guardava, ma Venne l’alba, lui era andato a cercare di dormire,
non ne poteva essere certo, dalla finestrella sul sostituito da un altro. E fu così, mare forza 9,
portello a protezione della discesa. vento ad oltre 60 nodi, per quasi tre giorni.
Cominciò a parlare da solo, ad alta voce. Non A tutto ci si abitua.
si sentiva nemmeno lui, figurarsi gli altri. Abbruttiti, scambiandosi solo qualche gesto, si
Sentiva solo le vibrazioni della sua gola. erano andati rilevando, di guardia in guardia:
Si sentiva salato come Ulisse che sballottato quattr’ore e quattr’ore. Nelle quattr’ore libere
dalle onde viene sbattuto sulla spiaggia dell’isola si cercava di mangiare qualcosa, di bere, di dor-
dei Feaci. Il ricordo dei termini “SMERDALEOS mire. Non avrebbe saputo dire cosa era andato
KEKAKOMENOS” per dire come Ulisse fosse pensando. Il cielo era stato grigio, c’era stato
tutto ammaccato e coperto di sale, più volte qualche improvviso piovasco con gocce grosse
usati fra compagni di liceo per le immediate di acqua gelata. Il vento aveva oscillato fra i 60
goliardiche assonanze fecali, non lo fece neppure e i 65 nodi. La prua era stata rivolta verso Bor-
sorridere. deaux, a tratti più a nord, verso Nantes o forse
Ad un certo punto si rese conto che stava reci- anche Brest. Avevano virato, di nuovo con
tando l’Ave Maria: puggia – Ave o Maria piena di prora per 340 o forse anche 350, ma la corrente
grazia, benedetto il frutto del seno tuo Gesù – via del Golfo che entrava nel Golfo di Biscaglia
all’orza – Santa Maria Madre di Dio prega per noi rompeva le onde in un modo tale che non si
peccatori adesso e nell’ora della nostra morte – riusciva a tenere la prua in fuori.
puggia - Ave o Maria …. Passarono qualche ora “alla cappa”, con la
Poi ripensò alla tempesta del lago di Tiberiade. prua nella direzione del vento, ma lo sbattere
Non c’era mai stato. Le distanze viste sulla continuo di vele e attrezzature faceva temere
carta sembravano molto ridotte: come faceva il danni alle attrezzature, e poi lo scarroccio:
mare a montare tanto? E perché avere tanta come controllarlo?
paura? Bastava lasciarsi portare dal vento e Ripresero perciò la rotta verso Nantes, poi
presto si sarebbe arrivati a terra. Quimper… ma erano stime, perché era difficile
Qui invece. calcolare la posizione della barca.
La carta nautica gli si spiegò davanti agli occhi. Qualche tentativo di punto con il sestante, a
La terra era a centinaia di miglia e il golfo dove costo di molta fatica fisica per tenersi e bilanciarsi
la barca era ormai entrata aveva una tristissima nel difficile compito di traguardare la stella e
fama fra i marinai. Lo chiamavano il cimitero l’orizzonte su una barca che ti saltava sotto i
delle navi, o qualcosa di simile. piedi con movimenti incontrollati, e con la
Eppure anche quei pescatori di Galilea, gente lunga serie di calcoli aveva dato risultati poco
abituata a stare per mare, avevano paura, e non affidabili. La latitudine no, quella, grazie alla
erano soli. Gli avevano messo dei cuscini a stella Polare e alla retta di Sole a mezzogiorno,
poppa perché riposasse e Lui dormiva lì tranquillo. era ragionevolmente nota e il progresso verso
Ma quando non ce l’hanno più fatta l’hanno Nord era in ogni caso tranquillizzante. I pochi
svegliato. che ancora riuscivano a reggere si alternavano
Allora si voltò verso poppa, verso la mezzana in quelle che erano le attività essenziali.
per vedere se per caso anche lì sulla barca ci Poi il vento scese, il mare si calmò, si sciolsero
fosse un cuscino con Qualcuno addormentato. i terzaroli, si issò di nuovo il genoa e ci fu di
Poi, ma il suo ricordo è confuso, crede di aver nuovo lo spazio per le risate, gli scherzi e le
forse detto o urlato anche lui “Signore non ti battute. Ma mi pare di poter dire che nessuno
importa che moriamo?”. di loro fu più quello di prima.
Dopo un tempo imprecisato ricorda che apparve Confermo quanto scritto a mio riguardo, ma ci
il viso di quello che avrebbe dovuto rilevarlo, tengo a precisare che la mia unica preoccupazione
era quindi mezzanotte. era che il dottore si liberasse lo stomaco durante
L’avrebbe abbracciato. la cucitura.

40 novembre-dicembre 2019
Recensioni e segnalazioni

2021, quando (come è stato viene così un autorevole pro-


nel 2007) sarà proprio Spithill tagonista dei progressi delle
al timone dello sfidante ita- vele e degli scafi sviluppati
liano Luna Rossa, secondo nell’ultimo ventennio per for-
quanto lui stesso rivela nel- nire prestazioni sempre più
l’epilogo del volume. avanzate, e ricorda con emo-
L’A., famoso velista austra- zione la nascita e lo sviluppo
liano, balzò alla ribalta del- di alcune creature di questo
l’agonismo mondiale quando laboratorio di progetti anti-
debuttò ventenne nella Coppa convenzionali. Come il gi-
del 2000, e, nell’edizione suc- gantesco trimarano dotato
cessiva, quando il suo defender dei primi profili velici alari
aveva subito nei confronti oppure l’applicazione alla ca-
dello sfidante un umiliante rena delle rivoluzionarie ali
8-1 e tutto sembrava ormai immerse, grazie alle quali l‘ec-
perduto, con tenacia e abilità, cezionale velocità espressa
Jimmy Spithill riuscì a rimontare con il suo dal titolo del libro è un tra-
equipaggio concludendo con guardo facilmente raggiun-
50 NODI
un 9-8. gibile. Vale la pena di sotto-
Inseguendo la Coppa Vissuto in un borgo marinaro lineare che uno dei capitoli
America
presso Sidney, nella biografia riguarda il nostro Paese e si
Ed. TEA – Milano 2019 narra le sue difficoltà giovanili, intitola in maniera lusinghiera
Pagg. 256 – Euro 18,00
come una forma di zoppia “Imparare da Luna Rossa”.
Di un libro, quello che colpisce infantile, lo stritolamento di Si tratta di una rievocazione
a prima vista è il titolo, in un braccio da parte di un ser- ricca di particolari da cui si
questo caso si tratta di una pente boa, gli attacchi di ban- evince che la tenacia e l’ad-
velocità misurata con un si- de di bulli, un gravissimo in- destramento spinti fino allo
stema utilizzato solo sul- cidente stradale, la frequen- spasimo, costituiscono i pi-
l’acqua, come indicano il sot- tazione di amicizie poco rac- lastri sui quali ha costruito i
totitolo ed il nome dell’A., comandabili. Eventi di quegli suoi successi.
uno tra i più grandi skipper anni, durante i quali pratica Bene amalgamate le vicissi-
in campo mondiale. Interes- numerosi sport, come pugi- tudini personali con quelle
serà solo i velisti allora? lato, tennis, rugby, windsurf della vela agonistica dell’ul-
No: non ci siamo dimenticati e soprattutto vela, dal cui fa- timo trentennio viste dagli
infatti di quella passione per scino è subito conquistato. occhi di chi vi ha partecipato,
le regate che infiammò il no- Dopo le prime affermazioni il tutto narrato con uno stile
stro Paese a partire dal 1983, in regate locali e nazionali, disinvolto ma molto leggibile,
quando Azzurra salì sul pal- la svolta è rappresentata dal- abituale tratto delle autobio-
coscenico internazionale, per l’incontro nel 2000 con il grafie anglofone, nelle quali
la più antica regata del mondo. miliardario Syd Fisher, arma- l’aggettività è ridotta all’es-
Da allora, molte cose sono tore di grandi yacht molti dei senziale ed il linguaggio ha
successe, come la nostra co- quali, ancora diciannovenne, un tono gradevolmente col-
stante presenza in Coppa e porterà alla vittoria in com- loquiale.
le due edizioni conclusesi con petizioni internazionali come Il volume si è avvalso di una
gli italiani nel rango di sfidanti la massacrante Sydney-Hobart. corretta traduzione della ter-
ufficiali. Ma questo entusia- Da qui alla Coppa, il passo è minologia marinaresca, fatta
smo, in parte affievolito, tro- stato breve ed ha segnato eccezione per hydrofoil che,
verà nuovo vigore nella Coppa l’inizio della sua carriera; di- anziché come “ala immersa”,

novembre-dicembre 2019 41
è stato spesso impropriamente gine di copertina potrebbero mistero di cui al titolo del
tradotto come “deriva”, che indurre a pensare ad un saggio volume, ma la conclusione
è invece una struttura fissa o sul castello Paleocastro che happy end di stampo roman-
mobile applicata alla carena, domina la suggestiva isoletta tico-sentimentale sembra più
senza però generare sosten- greca, nota anche come Ca- adatta ad un romanzo d’ap-
tamento idrodinamico. Il testo stelrosso, a poca distanza dalle pendice che ad un thriller tra-
è arricchito da 42 belle foto a coste anatoliche della Tur- dizionale.
colori fuori testo. chia. Il discorso narrativo scorre
Liquidato sbrigativamente fluido, assicurando l’indispen-
Claudio Ressmann
l’anziano turista (oltretutto sabile suspence, condotto con
antipatico), facendolo anne- una prosa piana e scorrevole,
gare durante la travagliata punteggiata da qualche ve-
navigazione di fronte alle niale imprecisione gramma-
isole Incoronate, rimangono ticale (come un “ho voluto
a bordo un marinaio, Marco tornare nella realtà” di pag.
e Violaine, attraente e dispo- 43) che non impedisce di leg-
nibile quanto basta, com’è gere il libro tutto d’un fiato.
di prammatica in questi casi, Claudio Ressmann
Stando così le cose il “giallo”
ancora non si vede, ma gli
eventi sono destinati ad evol-
versi in quella direzione dopo
che Giorgio, come del resto
era facile immaginare, si in-
Luigi Ottogalli namora perdutamente della
giovane che però dopo una
IL MISTERO notte d’amore, si allontana
DELLA CRIPTA facendo perdere le tracce, la-
DI KASTELLORIZO sciando al deluso amante una
Edizioni il Frangente lettera della quale non è il
Verona 2018 caso di rivelare il contenuto.
Pagg.180 – Euro 16,00 Si apprenderà tra l’altro che
Violaine è la figlia del suo
L’A. è un architetto, appas- misterioso accompagnatore, Paolo Ghirardi
sionato navigatore, e Marco il quale era “l’ultimo grande
è uno skipper incaricato di IL MARE RACCONTA
druido della religione celtica
trasferire da Venezia a Rodi Storia miti e leggende della
di Bretagna”.
Belle Etaine, una goletta d’epo- navigazione
Da questo punto in poi l’azio-
ca con a bordo un anziano Sassi Editore
ne prende il via e fa muovere
Schio (Vicenza) 2016
turista e la sua giovane ac- una equipe di archeologi, mi- Pagg. 215 – Euro 29,90
compagnatrice, Violaine, che steriose sette esoteriche, mostri
è anche la proprietaria della e creature incorporee in salsa In questo mondo disincan-
barca. Questi, in estrema sin- vagamente celtica e anche tato, in cui i punti di partenza
tesi, i protagonisti del racconto una sparatoria. Si arriva così, o di arrivo della cultura e
che, almeno da quanto si de- dopo una serie di peripezie delle comunicazioni inter-
duce leggendo un risvolto, è svoltesi in parte a terra e in personali, sembra che oramai
un “giallo”, anche se il titolo parte a bordo dello yacht di social networks, whatsapp, in-
del volume e l’austera imma- Marco, allo svelamento del stangram, siano divenuti dei

42 novembre-dicembre 2019
rigidi paletti che costringono splendidamente illustrato, SEGNALAZIONI
le persone ad atteggiamenti nota del Recensore) ..., ma
assurdi, come, ad esempio, non avendo esperienze marinare
quando vediamo due fidan- mi ero accorto di quanto ciò
zatini seduti al tavolo di un fosse complicato. Il primo aiuto
ristorante “chattare” accani- mi è giunto dai vecchi libri di
tamente fra loro o con altre storia, e poi ... sono giunte tutte
“vittime telematiche” per de- le altre fonti, come onde che
cine o più di minuti, con sussurrando i racconti del mare
l’occhio fisso alla tastiera del ... portano le storie del mare e
proprio schermo senza de- le avventure dei marinai”.
gnarsi l’un l’altro di uno L’Opera, è un libro più illu-
sguardo. strativo che scritto (ma, ri-
Bene, in questo mondo, che petiamo, con notevole gusto
non sappiamo o preferiamo e intelligenza), e a prima vista
non definire, l’opera di questo si potrebbe classificare senza
Autore, pur non potendo es- dubbio adatto a lettori molto
sere considerata un punto es- giovani. Ma attenzione, ri-
senziale della editoria cartacea cordiamoci che se non inse-
sopravvissuta a tutt’oggi, ci gniamo l’amore per il mare, Alfonso Licata – Fernando Acitelli
giunge senz’altro come una per la lettura, per i libri ai LANZAROTTO
boccata di aria pura. più giovani, ogni tentativo MALOCELLO
Si tratta di un bel volume di di recuperarli a questi argo-
Dall’Italia
discrete dimensioni, cartonato menti che si potrà tentare
già sin dall’adolescenza, ri- alle Canarie
e abbastanza massiccio, in-
somma un vero libro, dal ti- schierà quasi inesorabilmente, Volume II
tolo che è un messaggio di il fallimento. Editore LNI – Roma 2018
stuzzicante interesse ed am- Fermo restando che l’Opera Pagg. 575 – S.i.p.
plissimo respiro: ”Il Mare rac- in esame, con il suo vasto
spaziare negli argomenti trat- Nel 2012 la Rivista aveva re-
conta – miti, storie e leggende
della navigazione”. tati, nel fornire numerose e censito il pregevole volume
La storia più antica del mondo spesso molto interessanti in- che l’A. aveva voluto dedicare
è quella del mare, il brodo formazioni e curiosità, può al non molto conosciuto na-
primordiale della natura senza destare l’interesse anche di vigatore. Adesso ci propone
il quale uomini, animali e un pubblico più adulto. E un approfondimento, relativo
cose non avrebbero avuto la poi è bella, fa piacere tenerla a tutte le fonti possibili che
loro essenza d’essere, e ne- in mano e sfogliarla. trattano delle origini del gran-
anche un futuro, leggende, Di conseguenza ci sentiamo
de navigatore e della sua fa-
tradizioni, superstizioni, pro- in coscienza di consigliare,
miglia, nel tentativo di fugare,
gressi, scienze e tecniche: in specialmente ad un Pubblico
nei limiti del possibile, le
altre parole la civiltà. come quello della Lega Na-
vale, di tenere in conto questo nebbie che i secoli hanno
Dice l’A., ottimo illustratore,
volume quando, oltre che fatto nascere a proposito di
in una breve introduzione:
“Avrei voluto disegnare sola- per proprio godimento, dovrà questa figura, mitica per le
mente velieri su di un bel mare pensare di fare un bellissimo imprese poste in essere ma
lucente, magari come quelli di- presente. Non ci sarà rischio pienamente storica. Sicura-
pinti da Edoardo de Martino di commettere errori. mente un utile strumento per
(il libro è sapientemente e Franco Maria Puddu storici ed appassionati.

novembre-dicembre 2019 43
Ambiente

Che differenza c’è


tra “polpo”
e “polipo”?
di Sveva Sciuto

S
arà sicuramente capitato Sono quasi sicura che ognuno Il polpo, come i calamari e le
anche a voi far confu- di voi, almeno una volta nella seppie, è un mollusco cefalo-
sione tra i nomi polpo e vita, abbia ordinato al ristorante pode. I cefalopodi sono tutti
polipo, ma tra i due c’è un’insalata di polipo. In realtà marini, sono animali molto
un’enorme differenza, che vi quella che noi mangiamo è complessi e sono dei notevoli
assicuro, non è la “i” tra la l’insalata di polpo: andiamo a predatori attivi. Nonostante
“l” e la “p”! vedere la differenza. siano molluschi, non possie-
dono una conchiglia, che in-
vece, per esempio, nelle seppie
è interna. Il polpo presenta 8
tentacoli, e non a caso, il no-
me del genere è Octopus (8
piedi), caratterizzati da due
file di ventose, che lo con-
traddistinguono dal più pic-
colo moscardino che invece
ne ha solo una. I tentacoli
hanno funzione di arto pren-
sile, tattile e locomotore, men-
tre le ventose permettono di
fare una miglior presa sulle
rocce e di catturare con mag-
giore facilità le prede. Inoltre,
le braccia dei polpi se tagliate
o ferite possono ricrescere,
come le code delle lucertole.
I polpi però, nonostante siano
Un bell’esemplare di polpo, si notino le due file di ventose nella superficie inferiore dei
abili nel muoversi utilizzando
tentacoli

44 novembre-dicembre 2019
Inoltre, così come quasi tutti
i cefalopodi, sono dotati di
cellule specializzate, dette cro-
matofori, le quali, espanden-
dosi e contraendosi, deter-
minano cambiamenti di co-
lorazione dell’animale, per-
mettendogli, quindi di mi-
metizzarsi con l’ambiente cir-
costante.
Per di più, come molti di voi
già sapranno, quasi tutti i
cefalopodi, polpi compresi,
sono dotati di una tasca di
inchiostro che si svuota nel
retto: quando l’animale si
sente minacciato espelle da
questa tasca una nuvola di
inchiostro che gli serve per
disorientare l’aggressore.
I polipi, invece, sono tutt’altra
Un polipo, dalla struttura più primitiva, agganciato al substrato roccioso del fondale realtà. Infatti, fanno parte
del phylum degli Cnidari,
gli otto tentacoli, sono in I polpi, a differenza di quanto gruppo al quale appartengono
grado di spostarsi anche grazie si possa pensare, hanno occhi anche le comunissime e più
all’acqua espulsa con forza molto sviluppati simili a quelli conosciute meduse. Nel phy-
da un sifone (propulsione dei vertebrati e presentano lum degli Cnidari, infatti, gli
idrostatica). Questo è un or- tre cuori. organismi possono essere ri-
gano a forma di tubo/imbuto,
che può essere indirizzato
avanti o indietro per control-
lare la direzione del nuoto. I
cefalopodi che più utilizzano
questo metodo di locomo-
zione sono però le seppie e i
calamari, mentre i polpi pre-
feriscono restare ancorati al
substrato e spostarsi di roccia
in roccia mediante l’ausilio
delle loro braccia.
Al centro degli 8 tentacoli,
che possono arrivare anche
alla lunghezza di un metro,
nella parte inferiore dell’ani-
male, si trova la bocca, che
termina con un becco corneo,
utilizzato per rompere gusci
di conchiglie e/o il carapace
di crostacei dei quali si nutre. Un appariscente esemplare di attinia fotografato sul fondale di Capo Caccia, in Sardegna

novembre-dicembre 2019 45
condotti ad uno dei due tipi
morfologici presenti: A) i po-
lipi, in genere solitari e a vita
sessile e sedentaria, anche se
esistono colonie di polipi gal-
leggianti come visto per Velella
velella; B) la medusa: libera-
mente natante o flottante,
che presenta una forma cam-
panulare.
Ma andiamo a vedere nel det-
taglio chi sono i polipi.
Sono organismi molto sem- Una elegante (e urticante) medusa fluttua nelle acque marine
plici e primitivi e la maggior
parte di loro ha un corpo tu- la cui posizione individua medusa. Generalmente, in
bolare circondato da tentacoli, l’estremità orale dell’indivi- ogni classe del phylum Cni-
duo. In genere i polipi sono daria, il ciclo vitale è caratte-
attaccati al substrato con rizzato da un’alternanza po-
l’estremità aborale (quella op- lipo-medusa, in cui le due
posta ai tentacoli) tramite forme giocano ruoli differenti.
l’ausilio di un disco pedale. I Le meduse, infatti, essendo
polipi a differenza dei polpi, liberamente natanti, hanno
che hanno una riproduzione il ruolo di diffusione della
sessuale e sono a sessi separati, specie nell’ambiente.
ovvero sono caratterizzati dal- La classe che più interessa la
la presenza sia di individui forma polipoide è quella degli
maschili che femminili, che Anthozoa, che si dividono in
si riproducono sessualmente Hexacorallia ed Octocorallia.
o per gemmazione o per scis- I primi hanno un’organizza-
sione. zione esamera, ovvero le di-
Per gemmazione si intende visioni interne e i tentacoli
quel processo mediante il sono sei o multipli di sei e
quale dalla parete del corpo possono essere caratterizzati
di un individuo si forma un sia da individui singoli che
nodulo di tessuto dal quale da insiemi coloniali. Gli ot-
poi avrà origine un nuovo tocoralli, invece, presentano
polipo. Il processo di scissione, un’organizzazione ottamera,
invece, si ha quando una e hanno sempre e solo otto
metà di un polipo si stacca tentacoli e sono sempre co-
dall’altra metà formando un loniali. Tra gli esacoralli, i
clone. più conosciuti sono gli ane-
Anche i polipi, così come le moni di mare i quali sono
meduse, sono dotati di cellule carnivori e predano pesci e
(cnidociti) contenenti le ne- altri organismi di dimensioni
matocisti, gli organuli urticanti appropriate. Gli anemoni spes-
che generano irritazione e so vivono in simbiosi con
bruciore quando in mare toc- altre specie. Ne è un esempio
chiamo per sbaglio o volon- la simbiosi anemone di ma-
Un ottocorallo in forma di pennatulacea tariamente i tentacoli di una re-pesce pagliaccio, resa nota

46 novembre-dicembre 2019
al pubblico non solo per mez- tirati nell’anemone dal quale della quale possono rifugiarsi
zo di documentari ma so- vengono punti diventandone in caso di pericolo o quando
prattutto grazie al film Disney così cibo. Inoltre il pesce pa- non si nutrono.
Pixar “Alla ricerca di Nemo”. gliaccio mangia anche i ten- Gli ottocoralli invece com-
Sembra che i pesci pagliaccio tacoli morti del polipo te- prendono le più conosciute
giochino a nascondino tra i nendo quindi ordine e pulizia gorgonie a ventaglio, il pre-
tentacoli dell’anemone ma nell’ambiente. giato corallo rosso, e i pen-
in realtà è molto più di un Tra i più noti esacoralli del natulacei. La delicata bellezza
gioco. Infatti, a differenza di Mar Mediterraneo vi sono degli otto coralli (con tonalità
altri pesci che vengono punti l’Attinia equina, conosciuta vivaci, giallo, arancio, rosso,
dai tentacoli dei polipi, i pesci comunemente come pomo- porpora) contribuisce alla
pagliaccio fanno degli ane- doro di mare e l’Anemonia creazione dei “giardini som-
moni la loro casa e restano sulcata, conosciuta invece co- mersi” nelle barriere coralline,
indenni dalle cellule urticanti me ortica di mare. di cui parleremo nel prossimo
grazie ad uno strato di mucosa Agli esacoralli appartengono articolo. Le colonie degli ot-
protettivo che ricopre la loro anche quelli che vengono de- tocoralli, inoltre, assumono
pelle. finiti veri coralli o coralli di le forme più disparate. Pos-
Ma gli anemoni cosa ne rica- pietra (madrepore). Il loro sono presentarti in ammassi
vano da questa simbiosi? Il nome deriva dal fatto che il nastriformi o incrostanti, a
pesce pagliaccio funge da loro corpo molle è racchiuso forma di penna (pennatula-
esca, ovvero i predatori che da una coppa dura fatta di cei), o come agglomerati di
cercano di attaccarlo sono at- carbonato di calcio, all’interno lunghi rami verticali.

Un simpatico pesce pagliaccio mentre sguazza tra i tentacoli di un anemone di mare

novembre-dicembre 2019 47
La voce del diportista

Assicurazione
per le unità da diporto
di Aniello Raiola

L
e unità da diporto, come esso viene di volta in volta applicabile la sanzione prevista
gli autoveicoli, sono sog- installato. per i veicoli a motore - nella
gette alle disposizioni del Anche l’eventuale motore au- medesima ipotesi - dall’articolo
decreto legislativo 7 settembre siliario di emergenza presente 193, comma 2, del codice
2005, n. 209 (testo unico sulle a bordo, pur se non viene uti- della strada. Infatti, l’articolo
assicurazioni private), che ha lizzato, deve essere munito di 123, comma 4, del testo unico
abrogato la previgente legge assicurazione propria, così co- sulle assicurazioni rinvia, per
24 dicembre 1969, n. 990 sul- me il motore dei tender, cioè le unità da diporto, alle norme
l’assicurazione obbligatoria del- dei battelli di servizio adibiti previste per l’assicurazione
la responsabilità civile derivante ad un’unità madre. obbligatoria della responsa-
dalla circolazione dei veicoli a Il contrassegno assicurativo bilità civile derivante dalla
motore e dei natanti. ed il certificato di assicurazione circolazione dei veicoli a mo-
Quindi, l’assicurazione della costituiscono documenti di tore, vale a dire - nell’ipotesi
responsabilità civile per danni bordo, alla pari degli altri do- in esame - al decreto legislativo
provocati a terze persone dalla cumenti di navigazione. n. 285/92 (codice della strada),
navigazione da diporto, è ob- A seguito dell’entrata in vigore che contempla, all’articolo
bligatoria. Le uniche escluse del ricordato testo unico sulle 193, comma 2, una sanzione
dall’obbligo sono le unità a assicurazioni private, essendo amministrativa pecuniaria
remi e quelle a vela senza mo- stata abrogata la legge n. compresa attualmente tra
tore ausiliario, mentre prima 990/1969 - che, tra l’altro, pre- 868,00 e 3.471,00 euro.
del Codice della nautica da vedeva la sanzione da 500.000 La Direzione generale ha con-
diporto nel 2005, erano escluse a 3 milioni delle vecchie lire, diviso tale soluzione interpre-
anche le navi da diporto e i in caso di omessa copertura tativa, per cui - in mancanza
motori di potenza pari o infe- assicurativa - , era sorto il pro- di norme specifiche del codice
riore a 3 cavalli fiscali. blema della sanzione applica- della nautica - alle unità da
Le unità da diporto utilizzate bile in caso di omessa copertura diporto in navigazione sprov-
a fini commerciali (locazione, assicurativa, poiché il decreto viste di copertura assicurativa
noleggio, diving, scuola nau- legislativo n. 209/2005 non deve ritenersi applicabile la
tica, assistenza ormeggio e as- ne prevede alcuna (per gli au- sanzione prevista dal codice
sistenza/traino) hanno anche toveicoli provvede, infatti, il della strada. In tal senso si è
l’obbligo di assicurazione della codice della strada). espressa anche l’Avvocatura
responsabilità per danni al Il Comando generale del Corpo generale dello Stato nel 2015.
conduttore e alle persone tra- delle capitanerie di porto ha Alla sanzione principale ap-
sportate. proposto nel maggio del 2006 pena enunciata si aggiunge il
Per i motori fuoribordo (co- alla Direzione generale per il provvedimento cautelare ob-
siddetti motori amovibili) la trasporto marittimo una chiave bligatorio del sequestro del
polizza assicurativa viene sti- di lettura, secondo la quale mezzo nautico previsto dal-
pulata per il motore stesso e alle unità da diporto prive di l’articolo 13, comma 3, della
copre anche l’unità sulla quale copertura assicurativa sarebbe legge n. 689/1981.

48 novembre-dicembre 2019
Corso di pesca

Egi fishing:
nuova frontiera
per calamari e seppie
di Riccardo Zago

È
proprio vero che l’in- di piccole esche vive quali i vita alla “egi fishing”. I pe-
gegno umano ha esco- gamberetti. Perché, allora, non scatori italiani, da bravi este-
gitato mille astuzie per sviluppare esche artificiali che rofili, non hanno tardato ad
ingannare i pesci che nuotano imitano questi piccoli crosta- apprezzare questa particolare
in mare, ma... non solo quelli! cei? Ci hanno pensato i pe- disciplina, adattandola benin-
Lungo le coste e negli abissi scatori giapponesi che, nell’arte teso alle condizioni del Medi-
vivono anche i cefalopodi, di insidiare i cefalopodi, da terraneo e dei cefalopodi che
rappresentati da calamari e loro molto diffusi lungo le lo popolano. Nel giro di qual-
seppie, che sono soliti nutrirsi coste del Pacifico, hanno dato che stagione si è scatenata

Un appassionato di egi fishing pesca da riva

novembre-dicembre 2019 49
a essere più visibili, sono an-
che più pesanti e quindi rag-
giungono maggiori distanze,
permettendoci di localizzare
prima i calamari in caccia. È
comunque raccomandabile
dotarsi di una decina di egi,
con prevalenza per la misura
da 3 pollici (7,5 centimetri)
che è la più indicata per la
gran parte delle situazioni.

La canna da eging
Oggi il mercato offre decine
di serie di canne su misura
per la pesca dei cefalopodi
da terra. Teniamo però pre-
sente che l’attrezzo ideale
deve avere una lunghezza
Una bella seppia catturata con l’esca artificiale compresa tra 2,10 e 2,70 metri
(7-9 piedi), con azione light
quindi una vera e propria Totanara esca magica o medium-light. Si tratta quin-
“febbre del calamaro” che non Nella pesca a eging la scelta di di attrezzi da lancio leggero
si è ancora placata e sta por- dell’esca artificiale fa una o medio leggero, ben bilanciati
tando a sviluppi molto inte- grossa differenza tra una ses- e che non affaticano braccio
ressanti. sione ricca di catture e un so- e polso anche quando bisogna
noro cappotto. Oggi possiamo forzare nel lancio per coprire
Pesca in notturna reperire nei negozi svariati lunghe distanze. Le totanare
Va detto che questa tecnica modelli dalle dimensioni, classiche sono sempre abba-
può essere utilizzata in qualsiasi peso e colori molto differenti. stanza compatte e aerodina-
orario. Persino di notte pos- Troviamo gamberetti finti di miche, per cui consentono
siamo fare egi fishing con la 5 centimetri e crostacei “tran- di arrivare lontano senza co-
certezza di incontrare qualche sgenici” lunghi oltre 15 cen- stringere la canna a grossi
bella preda. Le notti di luna timetri. Questi ultimi possono sforzi fisici. Importante è la
piena, in particolare, inducono andare bene per insidiare il sensibilità del cimino che
i banchi dei calamari a spostarsi polpo, mentre per prede de- deve farci percepire le man-
verso la superficie, rendendoli cisamente più piccole come i giate dei cefalopodi anche
più facilmente identificabili. calamari mediterranei o le quando non sono di taglia.
Il richiamo del flebile chiarore seppie possiamo stare sui mo- La potenza di lancio deve es-
lunare attiva i cefalopodi che delli più corti. Le totanare sere compresa tra 5 e 15 gram-
saranno più aggressivi nei con- più piccole, lunghe qualche mi o, se si usano anche misure
fronti della nostra esca artifi- centimetro, possono inoltre più grandi di totanare, 7 e 21
ciale. Alla stessa maniera, se essere indicate quando i ca- grammi.
peschiamo nei porti dovremo lamari non sono particolar-
cercare lampioni sulle ban- mente attivi. In certe occasioni Mulinelli leggeri
chine o altre fonti luminose di scarsa visibilità, specie con Nella pesca a eging il muli-
che attireranno irresistibil- acqua intorbidita dalla cor- nello non è sottoposto a sforzi
mente i calamari proprio sotto rente, funzionano meglio le notevoli, date la scarsa forza
i nostri piedi. totanare maggiori che, oltre di trazione esercitata dalle

50 novembre-dicembre 2019
Due tipi di esche artificiali colorate
Trazioni lente avere sempre un contatto di-
prede e l’azione di pesca poco e regolari o rapide retto, meglio ricorrendo a un
gravosa. Per questi motivi “jerkate” filo trecciato in bobina. Ogni
deve essenzialmente essere Dopo avere lanciato si lascia tanto si interrompe l’affon-
veloce e leggero, caratteristiche affondare la totanara, che damento con un paio di strap-
che si possono riscontrare avrà una diversa velocità di petti per animare l’esca, poi
senza difficoltà nei modelli discesa in base al modello. si inizia un recupero regolare.
di piccola taglia e media fascia Le più pesanti (deep) funzio- Nel lancio successivo si lascia
di prezzo attualmente in com- nano meglio su fondali im- affondare di più l’imitazione,
mercio. Per un’attrezzatura portanti di roccia e posidonia, e così a seguire nei lanci se-
mirata, il mulinello ideale in quanto raggiungono prima guenti fino a scandagliare per
potrebbe essere un taglia 2500, i calamari in caccia a breve bene tutta la colonna d’acqua.
che garantisce sufficiente ca- distanza da questi ostacoli. Se nulla succede, conviene
pienza e leggerezza. Trattan- Durante l’affondamento si cambiare colorazione, oppure
dosi di una pesca in cui sono dovrà chiudere l’archetto del ricorrere a modelli con una
fondamentali la sensibilità e mulinello per avere il filo misura o peso diversi. In caso
la distanza di lancio, l’utilizzo teso; capita, infatti, che i ce- di abboccata bisogna effet-
del multifilo trecciato diventa falopodi attacchino con l’esca tuare un recupero deciso, sen-
fondamentale. Dovendo lan- in caduta ed è importante za ferrare.
ciare artificiali molto leggeri
e potendo contare sulla scarsa
forza opposta dalle prede, è
assolutamente consigliabile
scegliere un “braided” molto
sottile per massimizzare la
gittata e risentire in maniera
ridotta degli effetti di vento
e corrente che possono risul-
tare deleteri nella gestione
dell’esca. Un buon 8 libbre è
più che sufficiente per af-
frontare pescate in tutta si-
curezza, e garantisce lanci
adeguati anche in condizioni
meteo non perfette. Per quan-
to riguarda la connessione
dell’esca, è preferibile usare
un terminale in nylon piut-
tosto ridotto (circa 1 metro)
con moschettone di piccola
misura. Ancora una seppia che non ha sapito resistere all’esca

novembre-dicembre 2019 51
Vita della Lega Navale Italiana
Almeno una volta l’an- software offrirà anche
no, è doveroso fornire ATTIVITÀ DELLA la possibilità di gestire
un aggiornamento sulle PRESIDENZA NAZIONALE l’anagrafica delle Strut-
attività della Presidenza ture Periferiche e, at-
Nazionale, non solo per al fine di poter disporre Parallelamente, sfrut- traverso la registrazione
tenere informati i Soci, di dati più precisi e de- tando una favorevole al portale – anch’esso
ma anche perché le ini- finiti in merito ai fab- opzione del contratto in rifacimento – con-
ziative attuate possano bisogni e valutare più con lo stesso fornitore, sentirà ai Soci di vi-
essere di stimolo di gui- accuratamente i risultati è stato sottoscritto il sualizzare i propri dati
da per tutte le Strutture conseguiti dalle tre di- servizio di Posta Elet- personali, in ottempe-
Periferiche della L.N.I. verse realtà, sia, soprat- tronica Certificata, in ranza a quanto previsto
In dettaglio, l’attività tutto, per uniformare modo da poter fornire dal Regolamento Eu-
della P.N. può essere la metodologia didat- alla Presidenza Nazio- ropeo per la Gestione
suddivisa in tre aspetti tica, coinvolgendo il nale, ai Delegati Regio- dei Dati Personali.
specifici: l’attività diri- neo-istituito Centro nali e alle Strutture Pe- Per quanto riguarda il
genziale, ovvero l’ema- Culturale per la Cultura, riferiche uno strumento secondo aspetto, ovvero
nazione delle direttive le Scienze e la Forma- ormai indispensabile, quello inerente i rap-
interne e l’aggiorna- zione per uniformare soprattutto per i con- porti istituzionali, van-
mento dell’Associazio- la qualità ed i livelli tatti con le Autorità. no senza dubbio evi-
ne, l’attività istituzio- prestazionali assicurati Nello stesso periodo, denziate le due audi-
nale, relativa ai rapporti fino ad oggi. In tale infine, è stato commis- zioni del Presidente Na-
con le altre istituzioni ambito, tra l’altro, è sionato il nuovo pro- zionale presso le com-
e associazioni e, infine, stato organizzato il gramma per il “Tesse- petenti Commissioni
l’attività promozionale, 1° Seminario per Esperti ramento”, ormai supe- del Senato e della Ca-
che riguarda l’organiz- Velisti (Pesaro – 13-15 rato, sostituendolo con mera, sulla tematica
zazione degli eventi e aprile 2019). un nuovo software più della riforma del Codice
il supporto alle SS.PP. Per migliorare il coor- adeguato alle reali esi- della Nautica da Di-
Per quanto riguarda il dinamento interno, fin genze della L.N.I., non porto. La posizione del-
primo aspetto, va evi- dal mese di novembre solo per quanto riguar- la L.N.I. – ha ribadito
denziata la recente ap- 2018 è stato stipulato da l’aspetto finanziario il Presidente – mira
provazione del “Codice un contratto in abbo- del tesseramento, ma principalmente a risol-
Etico”, con il quale ven- namento di tipo “Cor- anche per quanto at- vere le discrepanze e
gono definite e forma- porate” con la Soc. Aru- tiene alla gestione dei le ambiguità presenti
lizzate le norme di com- ba che, rispetto al pre- Soci, delle Strutture e nelle varie proposte,
portamento per tutte cedente, ha caratteri- delle attrezzature: Un soprattutto per quanto
quelle figure apicali stiche di maggiore fles- vero e proprio program- riguarda le figure del-
dell’Associazione, non sibilità, migliori fun- ma gestionale, realiz- l’Istruttore Professionale
adeguatamente trattate zionalità e, non da ul- zato attraverso la piena di Vela e dell’Istruttore
nello Statuto. timo, ha costi notevol- integrazione degli ar- di Vela per l’attività
Inoltre, è stata avviata mente inferiori. chivi e dei sistemi, che sportiva, nonché ad ar-
la revisione dell’orga- Ad eccezione di un pro- sarà distribuito prossi- monizzare le prescri-
nizzazione e delle pro- blema sulle procedure mamente agli utenti, zioni per i Centri di
cedure di gestione dei di autenticazione, pron- in modo che possano Istruzione Nautica.
Centri Nautici Nazio- tamente risolto, l’atti- familiarizzare con le In secondo luogo, al
nali di Sabaudia, Ferrara vazione del servizio è nuove funzionalità, ca- fine di ovviare alcuni
e Taranto, sia definendo avvenuta regolarmente ricare o trasferire i dati effetti collaterali della
una base comune di la- e in modo rapido, grazie e poter partire “a regi- modifica alla legge sulla
voro per la gestione or- anche alle predisposi- me” con il tesseramen- riforma del Codice del
ganizzativa e ammini- zioni attuate, che hanno to 2020. Oltre alle con- Terzo Settore, la P.N. ha
strativa dei Centri – pur consentito, tra l’altro, suete procedure per la promosso l’approvazio-
tenendo conto delle pe- di non perdere il con- gestione dei Soci e del ne di un emendamento
culiarità di ciascuno – tenuto degli archivi. naviglio L.N.I., il nuovo mirato a ricomprendere

52 novembre-dicembre 2019
Vita della Lega Navale Italiana
nell’esenzione dall’IRES Sport, con l’Internatio- impulso alla diffusione Centro), che ha avuto
anche “strutture perife- nal Yachting Fellowship della cultura del mare un notevole successo
riche di natura privatistica of Rotarians, con l’As- che auspicabilmente sia dal punto di vista
necessarie agli enti pub- sociazione dei Pittori dovrebbe accrescersi strettamente sportivo,
blici non economici per di Marina e con la Fe- ancora una volta che sia da quello della pro-
attuare la funzione di derazione Scout d’Eu- il rinnovamento dei si- mozione sociale;
proposta a servizi di pub- ropa. stemi sarà a regime. Il patrocinio del XVIII
blico interesse”. Allo stes- Oltre ai protocolli d’in- Parallelamente, è stato Trofeo del Mare, pro-
so tempo, dopo una tesa e agli accordi di incrementato il sup- mosso dalla Sezione
lunga serie di incontri collaborazione, sono porto diretto della Pre- L.N.I. di Pozzallo. Una
con gli uffici preposti state formalizzate al- sidenza Nazionale alle vera festa della cultura
del CONI e delle Fede- cune importanti con- manifestazioni di mag- marinara, profonda-
razioni più vicine alla venzioni per i Soci, co- gior rilievo, assicurando mente vissuta dalla po-
L.N.I., si è riusciti a su- me quella con E-nave, la presenza dei vertici polazione, che ha visto
perare il problema del- l’Ente Certificatore Eu- dell’Associazione in – cosa più unica che
l’iscrizione nel registro ropeo, per la certifica- modo da conferire il rara – la presenza dei
ASD del CONI concor- zione di sicurezza delle maggior risalto possi- vertici L.N.I. al gran
dando l’utilizzazione unità da diporto, quella bile. Tra i maggiori completo;
del cosiddetto “Rego- con la Soc. Armare Ro- eventi, vanno ricordate: La XXXV edizione della
lamento del Gruppo pes, per la fornitura di A) le manifestazioni Regata dei Trabaccoli,
Sportivo L.N.I.” (Peraltro attrezzature nautiche – per celebrare Leonardo
mirabilmente organiz-
adottato fin dal 1999) tra l’altro reinvestendo da Vinci nel 500mo
zata dalla Sezione L.N.I.
quale documento valido parte del fatturato in anniversario della mor-
di Pesaro, alla quale ha
per l’affiliazione e regi- progetti di promozione te; B) sotto la guida del
preso parte anche il
strazione, al posto del sociale della L.N.I. – e Centro Culturale am-
Presidente Nazionale.
richiesto “Statuto” di quella con la Soc. MB bientale della L.N.I.,
L’inserimento di una
Sezione, che non si è Assicurazioni, per l’as- sono stati organizzati,
mostra dei Pittori di
dimostrato altrettanto sicurazione sugli infor- con buon successo, un
Marina, organizzata
efficace. tuni dei Soci che fre- concorso per le scuole
con la Marina Militare,
Nei primi mesi di quentano le nostre (in collaborazione con
nell’ambito del Trofeo
quest’anno, si è inoltre Strutture. il MIUR), una serie di
felicemente conclusa la Infine, per ciò che con- convegni (in collabo- del Mare di Taranto e
definizione di numerosi cerne l’aspetto promo- razione con l’Unione una conferenza sul te-
Protocolli d’Intesa e ac- zionale, prosegue l’ope- Romana Ingegneri e ma, organizzata in tale
cordi di collaborazione, ra di riorganizzazione Architetti, Istituzioni, ambito.
finalizzati a promuovere della componente “co- Istituti di Ricerca e con L’elenco delle iniziative
percorsi sinergici per municazione”, esplici- il supporto delle Strut- e manifestazioni sareb-
favorire la diffusione tata dall’istituzione del- ture Periferiche inte- be lunghissimo, a te-
dell’amore per il mare la nuova testata gior- ressate) e una mostra stimonianza dell’impe-
e la tutela dell’ambiente nalistica on line della su Leonardo, riprodotta gno della Presidenza
marino e delle acque L.N.I. “Leganavale- in più copie, esposta Nazionale a supportare,
interne. Nel rispetto news” e dell’Ufficio in numerose Strutture anche con la presenza
delle rispettive peculia- Stampa della Presidenza Periferiche e imbarcata dei vertici, le bellissime
rità, sono firmati im- Nazionale. Queste im- sulle navi scuola della iniziative che i nostri
portanti protocolli con portanti novità, insie- Marina Militare; C) l’or- Soci sono capaci di or-
la Regione Veneto, con me alla radicale ristrut- ganizzazione del Cam- ganizzare ma per non
la Regione Liguria (rin- turazione del portale pionato Italiano Classe sottrarre spazio a quello
novando il precedente istituzionale e ad una Hansa 303, nell’ambito già limitato disponibile,
accordo in vigore dal App dedicata alla let- della manifestazione rimandiamo alle cro-
2012), con la Real Liga tura e condivisione del- “Una Vela Senza Esclu- nache di tali eventi che
Naval Española, con il la Rivista “Lega Navale” si” (13-16 giugno 2019 ci pervengono dalle se-
Senior Italia Cultura e hanno dato un forte – Sezione L.N.I. Palermo zioni interessate.

novembre-dicembre 2019 53
Vita della Lega Navale Italiana

MOLFETTA
Una messe
di medaglie
Il 31 agosto e il 1 set-
tembre 2019 si sono svol-
ti i campionati italiani
canoa giovani (9-14 an-
ni) sullo specchio d’ac-
qua del meraviglioso la- Molfetta. Il team degli atleti della Sezione dopo la cerimonia delle premiazioni
go di Caldonazzo, nei
pressi di Trento. Oltre ting delle Regioni sulla tidiana, e non ultimo a Milano, Idroscalo, svol-
1.000 atleti partecipanti, distanza dei 200 m in da uno staff tecnico, in- tisi dal 6 all’8 Settembre.
provenienti da tutte le equipaggio K2 5.20. Due stancabile e tenace, gui- Ben otto gli atleti che
regioni d’Italia, hanno podi in tre gare disputate. dato dall’allenatore Felice hanno composto la rap-
affollato il lago. Esordio positivo per la Taldone affiancato da presentativa: Giuseppe
Quattro i giovani atleti più piccola del gruppo, giovani e brillanti tecnici Marino, Gianluca Pisani,
dell Sezione: Gabriele Alessia Ayroldi, sorella come Giuseppe Marino Dario Gallo, Giulio Do-
De Lucia, Nicolò e Alessia di Nicolò, che a pochis- e Pisani Gianluca, tutti nato Arachi, Marco Trig-
Ayroldi e Vito Tambone. simi mesi dal suo esordio cresciuti nel nostro vi- giani, Federica Altamura,
Impegno, determinazio- in canoa ha regalato vaio. Donatella Spadavecchia
ne e divertimento spor- un’emozione unica, una Un ringraziamento agli e Gloria Galiano.
tivo sono le linee guida medaglia nelle gare del atleti tutti, piccoli e gran- Ai Campionati Italiani
del nostro piccolo So- Meeting e un 4° posto di, e ai Tecnici che con di Canoa, a Milano, in
dalizio, con ben 9 me- per pochi centesimi di gli atleti più esperti, svol- gara anche atleti che
daglie e 5 titoli nazionali secondo sui 200 m in gono quotidiana attività hanno conseguito la qua-
conseguiti. canoa k4.20. sportiva e non solo, con lificazione olimpica a To-
Gabriele De Lucia ha Per concludere Vito Tam- competenza, impegno, kyo 2020 e atleti che
portato a casa una me- bone, anche lui all’ esor- passione e determina- hanno vinto medaglie
daglia d’argento nella dio su una nuova misura zione. in campionati europei e
gara sui 200 metri in K1, di canoa conquista 5 po- Una piccola realtà quella mondiali. Tuttavia gli
all’esordio su un nuovo di in 5 gare. Una meda- della nostra Sezione, che atleti della Sezione hanno
tipo di imbarcazione, glia di bronzo sui 2.000 in questi giorni è diven- gareggiato senza alcuna
sfiorato il primo posto m Meeting delle Regioni, tata una grande realtà incertezza, con una si-
per soli otto decimi di terza forza della sua ca- nazionale portando alla curezza dettata dalla pre-
secondo, ed una meda- tegoria a livello nazionale luce tre campioni d’Italia parazione svolta per l’in-
glia d’oro nella distanza ed unico atleta per la di canoa olimpica acqua tero anno. Numeri da
dei 200 m in K2 in equi- Puglia a medaglia sulla piatta. record per i campionati
paggio con il suo com- distanza dei 2.000 m. 2019, ben 95 le società
pagno di società Vito Una d’oro sui 200 m in Campionati Ita- partecipanti, 791 gli atleti
Tambone, avanzando K1 per la Puglia, una iscritti, sulle distanze dei
verso l’arrivo con una d’oro sui 200 m in equi-
liani Assoluti di 1.000, 500 e 200 m.
grinta sconvolgente. Due paggio K2 sempre per la Canoa Velocità Lodevole la prestazione
podi in tre gare disputate Puglia e ancora un oro Quattro giorni dopo i di Giulio Donato Arachi,
a Nicolò Ayroldi invece nella gara nazionale so- Campionati Italiani di atleta della categoria. Ju-
alla sua prima gara na- cietaria sui 200 m. Canoa riservati ai gio- nior che ha accarezzato
zionale porta a casa una Tutto ciò è stato reso vanissimi, la Sezione, è le semifinali, bene gli
medaglia d’oro nei 200 possibile dalla Sezione, tornata nuovamente sui atleti maschili delle Se-
m in canoa K1 420, la- dal presidente Felice campi di gara, questa nior che hanno superato
sciando tutti senza fiato Sciancalepore, dai soci volta con gli atleti della le eliminatorie.
con un netto vantaggio e genitori tutti, che han- squadra Senior, per i Il bilancio della tre giorni
e una medaglia d’argento no fatto dell’eccellenza Campionati Italiani As- di gare ha fatto segnare:
per la Puglia, trofeo Mee- sportiva una prassi quo- soluti di Canoa Velocità sette semifinali disputate,

54 novembre-dicembre 2019
primavera alla LNI Sa-

Vita della Lega Navale Italiana


piccola ma concreta re-
altà della nostra città vona il corso di Educa-
che ha fatto propri i zione alla tutela dell’am-
principi dello sport ma biente marino, oltre a
soprattutto che crede in sessioni di nuoto e snor-
questi atleti che hanno keling in piscina ed altri
fatto dello sport una incontri incentrati su ar-
scuola di vita. gomenti di cultura del
mare. Nei due anni sco-
lastici successivi, il pro-
SAVONA gramma si completa con
Molfetta. Alcuni degli atleti partecipanti con le medaglie vinte Snorkeling la partecipazione degli
nell’Area Mari- allievi, tra l’altro, anche
due finali negate per po- nior più forti. ad un corso di avvia-
na Protetta di mento alla vela in II C,
chi decimi e ben cinque Nella finale del K1 1.000
finali conseguite; podio m Junior Federica Alta- Bergeggi seguito da un corso di
mancato per poco... . mura è giunta al 4° posto Quando manca ancora windsurf in III C.
Due decimi di secondo sfiorando il podio, ha una settimana al termine Per gli allievi della (ormai
hanno negato a Giusep- conseguito un 8° posto delle vacanze estive , la ex) I C, i loro docenti ed
pe Marino e Marco Trig- nella finale nazionale classe I C delle Medie i biologi marini che cu-
giani l’accesso alla finale del K1 500 m Junior e De Andrè di Albissola rano l’iniziativa, sarebbe
dei migliori 9 equipaggi nella finale nazionale Marina è in un certo proprio il caso di dire
italiani nella gara del K2 del K1 200 m Junior è senso rientrata a scuola “dove eravamo rimasti
1.000 m senior, stesso giunta quinta, mettendo in anticipo, sabato 7 set- …”, perché così come il
risultato anche per l’ac- in riga più di una atleta. tembre, a bordo della 1° di giugno avevano
cesso alla finale del K2 È sempre difficile rac- motobarca “il Grillo”, concluso il vecchio anno
200 m senior. contare le emozioni con vera e propria aula gal- scolastico con una espe-
Molto bene le ragazze la stessa intensità di quel- leggiante di educazione rienza di snorkeling na-
della canoa di Molfetta, le vissute ma questi ra- ambientale della Lega turalistico e pulizia dei
Federica Altamura, Do- gazzi nella tre giorni di Navale savonese, per una fondali presso lo Scoglio
natella Spadavecchia e gare hanno dato prova sessione di snorkeling della Madonnetta, al
Gloria Galiano che han- e consapevolezza della naturalistico all’isolotto confine fra Savona ed
no disputato la finale proprie possibilità e ci di Bergeggi, nella omo- Albissola, anche per ini-
nel K2 500 ragazze, chiu- riproveranno il prossimo nima Area Marina Pro- ziare la II C sono tornati
dendo al sesto posto. anno, carichi dell’espe- tetta. ad indossare maschere,
All’esordio a livello na- rienza di questa stagione L’iniziativa fa parte del boccagli, mute e pinne.
zionale l’equipaggio sportiva della Sezione, programma scolastico Per raggiungere l’isolotto
composto da Donatella per i tecnici, nonché “Sezione Blu”, con cui di Bergeggi, a sei miglia
Spadavecchia e Federica educatori di vita, Felice da un paio di anni, gli da Savona ma a poche
Altamura, che agevol- Taldone, Giuseppe Ma- allievi della classe I C centinaia di metri dal
mente ha superato eli- rino e Gianluca Pisani delle medie dell’Istituto litorale, gli allievi della
minatorie e semifinale, tanti e molteplici risultati Comprensivo delle Al- (ex) I C, più qualche
ha dovuto arrendersi al a livello regionale, in- bissole frequentano in “imbucato” di II e III C,
6 posto nazionale nella terregionale, nazionale
finale K2 200 m junior, e internazionale ottenuti
un esordio comunque con impegno e passione.
davvero promettente. Lodevole il lavoro svolto
Molto bene Federica Al- dallo staff tecnico e dai
tamura che ha conse- genitori che hanno sup-
guito ben 4 finali in 5 portato la trasferta.
gare iscritte, conferman- Soddisfazione espressa
dosi seppur al primo an- anche dal presidente del-
no nella nuova categoria, la Sezione Felice Scian-
tra le atlete nazionali Ju- calepore e dai soci, una Savona. La motobarca “Il grillo”, nostra vecchia conoscenza

novembre-dicembre 2019 55
Vita della Lega Navale Italiana
si sono imbarcati anche sone in stato di disagio licastro, ingegnere Gio- operatori di settore a cau-
su due gommoni dei sub fisico. Con queste fina- vanni Fortunato, e di nu- sa della successiva disap-
della sezione, autorizzati lità, La Sezione della LNI merosissimi presenti si è plicazione delle stesse
come la motobarca “il di Scario ha concretizzato tenuto un convegno sulla proroghe legislative da
Grillo” ad ormeggiare ai l’incontro con una co- disciplina nazionale ed parte dei giudici interni.
gavitelli per i diving di- mitiva composta da ra- europea delle concessioni Il consigliere Gianmario
sponibili nell’Area Ma- gazzi con disabilità e al- demaniali marittime. Palliggiano, a sua volta,
rina Protetta, e sono stati cuni accompagnatori, in L’evento, organizzato dal- si è soffermato sulla di-
“scortati” dal gommone soggiorno nel Golfo di la Sezione, ha visto quali stinzione sottile tra beni
della Capitaneria di Porto Policastro, offrendo loro relatori l’architetto Re- pubblici e beni comuni,
di Savona, con a bordo qualche ora di svago per nato Sesto Conte, socio evidenziando come il re-
il Comandante della stes- una veleggiata lungo la della Sezione di Acciaroli, gime delle proroghe fosse
sa, che è a propria volta costa della Masseta che il professor Avv. Gerardo stato espressione di una
uno dei docenti del pro- ha avuto luogo sabato Guzzo, docente univer- certa debolezza dello Sta-
gramma “Sezione Blu”, 20 luglio. Alcuni amici sitario presso l’UniCal, to nel non avere voluto
per le lezioni sulla sicu- hanno dato disponibilità il dottor Gianmario Pal- o forse saputo regola-
rezza in mare, e si è im- delle proprie imbarca- liggiano, Consigliere del mentare con un testo di
merso anche lui con al- zioni a vela, ormeggiate TAR Napoli e il dottor legge organico l’intero
lievi e docenti, oltre ai nelle acque del porto di Nicola D’Angelo, Con- comparto dei balneari
biologi marini nel ruolo Scario così, con l’ausilio sigliere di Stato. aprendo il settore alla li-
di guide ed ai sub della dei Soci LNI e del Gruppo Le tematiche trattate so- bera concorrenza.
sezione che hanno assi- Lucano della Protezione no state ampie e com- Infine, il consigliere Ni-
curato la necessaria as- Civile di San Giovanni plesse. In particolare, l’ar- cola D’Angelo, con un
sistenza. a Piro, i ragazzi hanno chitetto Conte ha evi- intervento molto ampio,
Spettacolare il gran nu- avuto la possibilità di denziato la necessità di ha evidenziato la natura
mero di cernie ed orate godere, tutti insieme, non considerare la LN trasversale della disciplina
di grandi dimensioni, dello splendido spetta- un soggetto pubblico da delle concessioni dema-
tra quanto gli allievi han- colo che offre il mare assoggettare alle regole niali marittime da in-
no potuto osservare in della Masseta, di una poste dalla Direttiva “Bol- tendersi materia in grado
una bella mattinata di giornata ricca di grandi kstein” in ragione della di coinvolgere diversi
sole nell’acqua cristallina emozioni che ha fatto particolare funzione svol- ambiti costituzionalmen-
dell’isolotto di Bergeggi, vivere ai ragazzi l’ebbrez- ta dall’Ente. Il professor te rilevanti (governo del
a conferma dell’efficacia za della vela e la leggiadria Gerardo Guzzo ha af- territorio, tutela del pae-
dei processi di ripopola- di volare sulle onde. frontato la disciplina saggio, libertà di impresa,
mento che vengono as- La Sezione di Scario della delle concessioni dema- etc.) non mancando di
sicurati dalle aree marine Lega Navale Italiana rin- niali marittime partendo sottolineare che un in-
protette. grazia gli equipaggi di dall’inquadramento le- tervento abusivo su area
Gaetano Villani, Riccardo gislativo per poi soffer- demaniale resta, per sua
Ciciriello Francesco e Sa- marsi diffusamente sul stessa natura, insanabile
SCARIO verio Speranza ed Erasmo regime delle proroghe e che in ogni caso la na-
Una indimenti- Buglione. interne considerate ille- tura abusiva dell’opera
gittime dalla sentenza si riverbererebbe anche
cabile veleggia- CONVEGNO della Corte di Giustizia sulla conservazione della
ta tra amici Lo scorso 11 agosto, nella del Lussemburgo del titolarità della stessa con-
Sabato 20 luglio 2019 suggestiva cornice del 14.7.2016 per avere vio- cessione che pertanto ri-
La Sezione di Scario della complesso monumentale lato, oltre all’articolo 12 schierebbe di essere re-
Lega Navale Italiana cura dell’antico convento “San della Direttiva “Bol- vocata.
diverse iniziative rivolte Francesco” di Policastro kstein”, anche i principi In conclusione, apprez-
alla tutela dell’ambiente Bussentino, alla presenza euro-unitari di parità di zatissimi, gli interventi
ed ai giovani, di promo- del comandante della trattamento, divieto di del delegato regionale
zione sociale, in parti- Circomare di Palinuro, discriminazione, libertà della LNI, generale An-
colare attività mirate a tenente di vascello Fe- di stabilimento e libera tonio Gagliardo e del
facilitare l’accesso al mare derica Del Re, e del sin- concorrenza, creando presidente della Sezione
e alla nautica delle per- daco di Santa Marina Po- non pochi problemi agli di Scario Vito D’Andrea.

56 novembre-dicembre 2019

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