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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA

Esame di Fisica I vecchio ordinamento – 12 aprile 2002

1. Su un treno che si muove rettilineamente rispetto alla terra con accelerazione costante
a=0.25 m/s2, un corpo, che si trovava inizialmente sul pavimento, viene lanciato verticalmente
(rispetto al treno) con velocità v0=6 m/s. Calcolare a quale distanza d dal punto di lancio ricadrà il
corpo sul pavimento.

2. Su un piano inclinato possono rotolare senza strisciare due cilindri omogenei di raggio r ed
R rispettivamente. Se i cilindri iniziano a scendere contemporaneamente dall’altezza h con velocità
del baricentro inizialmente nulla, determinare quale cilindro arriverà prima.

3. Una pallina di massa m=0.1 kg è posta in un tubo orizzontale lungo il quale può muoversi
senza attrito. Essa è tenuta ferma da due molle
(vedi figura) in condizioni di equilibrio. Se alla
pallina viene impresso un piccolo spostamento,
essa oscilla con un periodo di T=3 s.
Sapendo che la costante di richiamo di una delle
molle è k1=0.3 N/m, calcolare la costante k2
dell’altra molla.

4. Una barra di ghiaccio di sezione quadrata, con lato h=10 cm e di massa m=10 kg si trova a –
23°C in un ambiente costituito da una sorgente termica a –23°C. Il tutto forma un sistema
adiabatico. La sbarra viene quindi appoggiata su una rete metallica costituita da fili. A causa del
peso, la sbarra attraversa la rete scendendo completamente al di sotto di essa (cioè di h=10 cm)
senza che la sua massa vari.. Una volta attraversata la rete la sbarra viene rimessa sui fili della rete.
Si calcoli la variazione di entropia dell’ambiente.

5. Una macchina refrigerante sottrae 20 cal/ciclo ad una sorgente a –20°C e cede calore ad una
sorgente a 30°C utilizzando una energia elettrica di 600 J/ciclo. Trovare la variazione di entropia
delle sorgenti dopo un funzionamento di 10 cicli.
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA
Esame di Fisica I vecchio ordinamento – 12 aprile 2002
SOLUZIONI

1. Il treno costituisce un sistema di riferimento non inerziale. In tale sistema, il treno è da


considerarsi fermo mentre il corpo è soggetto ad una accelerazione contraria a quella del treno.
Considerando x la direzione di moto del treno e z la direzione verticale, le equazioni del moto sono:
1
x(t ) = − at 2
2
1
z (t ) = v0 t − gt 2
2
Quando il corpo ricardrà, la sua componente z deve valere zero.
1
z = 0 = v0 t − gt 2
2
2v
Questa equazioni ha due soluzioni per t: t=0 (lancio) e t = 0 (atterraggio).
g
2
1 1  2v  2av 2
Da cui la distanza x sarà: x(t ) = − at 2 = − a 0  = − 2 0 = −0.187 m = −18.7cm
2 2  g  g

2. PRIMO METODO I cilindri sul piano inclinato ruotano poiché rispetto al punto di contatto
r r r
la forza peso esercita un momento pari a: M g = − r × mg = mgr ⋅ sin(α )
Tale momento produce una variazione del momento della quantità di moto del cilindro
r -r
r r r dω 1  dω
M g = − r × mg = I cioè mgr ⋅ sin(α ) =  mr 2 + mr 2  .
dt 2  dt
Il moto di puro rotolamento può essere qui introdotto dalle relazioni:
dω mg
vCM = ωr e aCM = r.
dt
α
1  dω  1 2 a
Per cui: mgr ⋅ sin(α ) =  mr 2 + mr 2  =  mr + mr 2  CM da cui si ottiene:
2  dt  2  r
r sin(α ) 2
a CM = mgr ⋅ sin(α ) =g = sin(α ) ⋅ g
1 2 2 3 3
 mr + mr 
2  2
Si vede che l’accelerazione del centro di massa non dipende né dalla massa né dal raggio dei
cilindri che quindi percorrono il piano inclinato insieme, sempre alla stessa velocità.

SECONDO METODO
Il problema può anche essere risolto utilizzando la conservazione dell’energia:
1 1 1 1 v2 1 11 v
2
1 11 
mgh = mv 2 + Iω 2 = mv 2 + I 2 = mv 2 +  mr 2 + mr 2  2 = mv 2 +  m + m v 2
2 2 2 2 r 2 22 r 2 22 
da cui si ottiene
1 3 5
gh = v 2 + v 2 = v 2
2 4 4
Da ciò si vede che la velocità finale non dipende dalla massa o dal raggio ma soltanto dall’altezza
del piano inclinato.
3. Imprimendo un piccolo spostamento alla pallina, tutte e due le molle spingono la pallina nella
r
stessa direzione, cioè − x . L’equazione del moto sarà quindi:
d 2x
m 2 = − k1 x − k 2 x = −(k1 + k 2 )x
dt
m
T = 2π ⋅
k1 + k 2
4π 2 m N
da cui si calcola k 2 = 2
− k1 = 0.14 .
T m
4. La trasformazione è una trasformazione isoterma. Per riportare la sbarretta
x sopra i fili è
stato compiuto un lavoro meccanico contro la forza peso pari a
L = mgh
Poiché la trasformazione è stata ciclica, ∆U=0. Quindi possiamo scrivere, sfruttando il primo
principio, per l’ambiente:
∆U = 0 = Q − L = T∆S − L
da cui
mgh J
∆S ambiente = = 3.9 ⋅ 10 − 2
T K

5. Una macchina refrigerante è una macchina di Carnot non reversibile, che esegue il ciclo al
contrario. Infatti l’integrale di Clausius, applicato al numero di cicli compiuti dalla macchina in un
certo tempo, è negativo. Infatti:
L = QC − QF da cui QC = L + QF
Q Q 
I .C.totale = ncicli ⋅ I .C.ciclo = ncicli ⋅  F − C 
 TF TC 
 QC QF 
∆S totale = − I .C.totale = ncicli ⋅  − 
 TC TF 
numericamente:
cal J
QF = 20 = 83.6 .
ciclo ciclo
TF = 253K , TC = 303K
J
QC = 683.6
ciclo
 QC QF 
∆S sorgenti = − I .C.totale = ncicli ⋅  −  = 19.3 J = 277 cal
 TC TF  K K

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