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Anno XX lt 1.
DI MILittNo·· ·5 Gennaio 1862
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PREZZO D'ASSOCIAZIONE ANNUA, LE ASSOCIAZIONI SI RICEVONO
)lilano • • • • 11.L. fO - Italia" • • • • • i It.L. 42 ì11 llllan~prtss~_il ~ég!? Sta~ifiméa~o Naiiooale I\ICO~DI: ocll_e altre città
Estero . • • . . . • H - Ollremm • • • : • • •· t 8 presso I Negouaoh dt mustca. - Lettere e gruppi frmh1 ili porto.
Per un Semestre la metà. - Pagamento anticipalo. • · Si publica ogni Domenica. - nn nuniero sepìrato oO ceni.

Tutti quei signori Associati òhe riter-. Fabris, il sig. Goope, la signora Della Valte ed un buon
ranno il presente numero, s' intenderannò Nsso pr.ofoodo, il si8nor Poli Lenzi: Il signor . Falitis,
qunndo apr.e le labbra a_l éanta1 si pJilesa un artista che
riconfermati pel primo ·semestre arino cor-· all' arie finila ac~oppia il senlimenlo, I' accent? gill!to,
rente. ' · li passione. - Disgrazìatameruc lo parie ~i Aroldo non è
11.ppropriatissima. ai suoi mezzi , perché ,esige IIJla po·-
lentu straordinaria. <li, voce eh' egli è beo luoge dal pos-
Stldere. Per la parte . di' Aroldo ci vogliono voci potenti ~

--- r.Òlle ad ogni fatica,. CÌ>mt, quelle.del frasehini e del Maz-


~oleni : abbi,mo udili, nu>lti artisti.. di gran nome reggere,
[ · 10a sera. posci11. smgrrire. 111 voce. Ogni frase· in quest'o-
6. ~ ~ ·:.. - pera•< , ;gt!idiH::\ltH-.,c;li:' PR .Nit, di: -dlspemziont,. di
F:
So:i.t:i.iAntO. - Teatro Carcano. Aroldo, lib~ello di M. Piav~. mu• veodeUa. Ne!Ì'. aria I' ad11i;io è un · canto patetico beosl •
sica del maestro Cav. Verdi. - n Ballo fo maschera a··Roma, ma la cabaletla è uno scoppio di dolor.e, scritta in un~
Venezia, Cremona, Piacenza, Pesa1ro e Calania. · I Tilani, ,~ilUra in cui pon. sono perme~i nè risparmi di Yoce,
canlala di Rossini, eseguita dalla So1~ietà de~ Concerti del.Con-
servatorio di Parigi. . ·, · nè sdolcinalure. Nel quartello è l' Ìl!f'ou1pere adiralo di un
geloso furore -che si solleva all'altezza del genio ·colla fa-
Qualcuno disse che I' Aroldo f111 dato ·ol Coreano per- mosa frase, Il mii;, piè , ti sc/iiacc_içrà, che deve essere
chè indegno delle grandi e nobili :;cene della Scala : a noi gridata senza risparm!o di voce o di respir:o , senza af-
sembra in\·cce che si sia dato per· far vedere quanto ··ne follate . r.apidità che ,ne allerino il senso, come fu coslrcllo
Stlf'ebbero onorale le nobili scene del massimo nostro tea- dj· fare il Fabris ~no . dalla. prima sera. - L' allegro
tro, e 11uali cure d' ogni ~pecie esiga questo s11arlilo che, del finale del primo atto e la cabale(la del duetto coil
acl onta delle inevitabili imperfezioni _di un'esecuzione in•' Mina ~n~ due bran~ di furia ove c' è anche da 1Iollare
completa, apparve al publico Milanese comlÌ una delle più· collti sonorità dell' is~ome,,tale. - Il sig. Fabris ha peri-
lidle e splendide crcazio11i escite dalla f1Jrvida fantasia del- colato in lulli que~ti_\punti, e se non caddJ fu mcr·ito la
1' illustre suo autore. - Sul valore intrinseco del!' opera s11a estrema ~autela ,~ ·I' artilìzio sollile, ma non lodevole,
la Gazzella musicale .fece due sLùUi diligenli e conscien-· nè esemplare, con cui ,ggiustò alcune delle frasi più elo-
ziosi ljUHnÙo I' Aroldo si diede la ' prima volta a Rimini, quenti_ della sua par Cantò veramente bene I' adagio
e poscia quando venne riprodoltQ .al teatro di Treviso con 1 dell' aria e ne fu t,Der alamente , ~trepitosameote applau-
liuoui esecutori. dito. - Anche il sig. ooe non ha gran forza di \'oce,
Ci limiteremo adunque a dir q'ualc-he cosa dell' aituale chè quando arriva . a c te note delle · più usuali del suo
esecuzione del Carcano•. - L' impresa di _quel remoto tea- ~egistro dj baritono , è'costrello a giocare di ginnastica
tro, dobbtamo dirlo ad onore del vero , fece ogni . sforzo '
p ~r raggiungerle sel)za ,uonare o fallire. Ciò non toglie
perchè lo spettacolo .riesci~ nod indegno cosi· ~r la però . che · nella sua beli' ria d~ll' allo terzo non abbia ot-
scelta degli artisti ; coJQe per r a·,:curatezZ!I del c~ncertò, tenuto uno di quei trion non abbia suscrtato uno di que-
e pel decoro dcli' allestimento. ;- Quando si pensa che il gli ~ntusiasmi che s'.usa al (;arcano, con applausi, gri-
teatro Carc.ino deve 11llestire un ~leçoroso sr,ellllcolo d'o- da, picchia~e di piedi, e oppie chiamate ali' onore dd
pera senza. doti e senza sov,ven.zione, cessanp le pretese c~e. proscenio.
si poSlìono e si devono avere 1•~ teat·ri govern,tivi e·sovvenu- La .sig~ora Della ;Yalle C{lfllante corrella ; eseguisce
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ti. GH arlisli destinati a ~ntarc l' .4,oldr, furono il ·sig~or, c:iò1..ch'· è _,scri_llo-e . prQJJrio · om_' è scritto, a differenza del
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Fabris ebe per suo uso e cousuntÒ i11Lterrompe le kg.- achera. Beochi; sia la- IJWl,rJa ,,olla che si rirrodnce. cioè
ture , prenile fìa ti intempestivi , accelera i mo,imenti. lfl) t11Ui gli uo.t d.la:flè fil sciitta. per le noslre massime
signora Della Valle eU,e anche qiaald1e 1oorne.t1lo di slan- sr.ene, p~ sorti esiti) spjeuoi11issi1t1&. DalTa prima ro-
cio e qualche altro ove dìmostrò, buola gusl.O e &t1item DIIIWI del tenore, canlala 6aa1neot:e dal ~bJzolcni, all'ul-
di canto. Disse bene per esempio la cabaletta della sun timo pezzo s' applaudi sempre cou calore , spe:;so con
aria del secondo allo , cosa diflìcile e ardila. Anche il entusiasmo. I pl'Z~i accolti con acclamaz.ioni vi·vissirne sono:
]Jasso profondo signor Poli Lenii iulerpretò a dovere la la, romanza ,er tenort•; la ballata del Paggio; la canzone
sua parte e contribuì all'elfello della :,traziante, ineffabile del tenore e il pezzo famoso i: scherzo od è follia; il
musica cosi piena di religiosità e di passione che chiude gràn duetto fra soprano e teool'e, del quale ,•ol.evasi la re-
I' allo scco1u.h plica, il terzcuo., l.!1 romanza del barilono, che dove Ile
La maggior lode si deve al coro eù aH' orcheslra. Il ripelere .e il pezzo finale. Ven i1 amo agli eseculori. La si-
sig. Repello, eccellente concertatore, ollenne una perfezione, gnora Bar_bòt, àvveuei1lc e gentile ea1itatrice, si guadagnò
una fusioue mi1·acolosc per un teatro di secondo r:1ugo. le simpatie del public.o, cbe J' 11pplaudl fragoi·osameute per
E l'egual mir11 colo fece il Montagutli colla sua orchestra, la ,·oce soavissima, per il suo canto finito, il suo accento
piccola, scarsa di violini , ma così allenta , disciplinala , · eminenlementc drammatico e la nobile azione. La sig. 8
piena d' auima e di huou volere da ollcnere un· esecu- Barbo! è una delle migliori prime-donne che si sieno
zione, in quelle proponioni, perfetta. - La sinfonia, che udite in questi ultimi anni. - Il tenore Fra11ccsco ~laz-
non è delle pi1ì focili, fo. soonata cou i,recisione e foco ;· zolenì; clii! ·étovéva '. tonare 'coi· confronti di F'rascl1i11i, Del-
così ci pal'\'e anche mirabilmenle soonato e colorito l'ac- Liu~ Il Graziani , uscì CO&I molto onore dal cimento. Egli
compagnamento tempe·toso all' allegro del duello fra te- feee grande impressione per il suo accento, e per es;ertl
nore e sopra110. possessore d'una voce · straordinaria per potenza, bellezza
Il Largo del primo finale, così i11trecciato di parli, di ed estensione, la quale voce ei sa piega re a 1.ullc le ~razie
scale, di sortite, fu esr.guito stupenda meni e, meno qualche del canto. Il Mazzolcni riportò un vero trion fo. - Riesci
oscillazione nei soprani del coro. La tempesta invece dd- applauditissima la graziosa Pcrelli nella parie del Paggio.
1' ultimo allo andò quasi a soqquadro, anche per la diffi- - Il baritono SqJ1arcia, . gi~ hoto e applaudito tra noi, è
coltà che hanno i coristi di cc1ntare e di intuonare colla artista distintissimo: cantò squisitamculc le: sue romanze
contemporanea necessità di correre, muoversi per la scena, e nel terzeuo , e fu rimeritato d' applausi frenetici. - li
bo spettacolo è allestito IM1e; ottime le scene, decente e basso Rokitanski esegui assai bene la pt11·1c sua. - Egrc-
qua lche ,•olla ricco il wstiario, buone le decorazioni ed i, •, .'' giamèntc i cori e I' orchestra.
i meccanismi. L'impresa certo non ommisc cure e me- Con que;;L'eletta d'artisti speriamo udire per molte sere
rita d'essere i11cornggia ta da concorso frequeJ1te di pu- nella cor1·eute stagione il Bailo in maschera, tanto caro
blico. - La musica piacque immcusamente, benchè molte 11i Romani. - Il ballo del Rota Elda e Dielma non eb-
delle più. sublimi bellezze sieno state raffreddate o travi.: be amiche le sorti •,
sale dall' esecuzione manchevole dei principali arti~li. - Fi- I Titani di Rossini a Parigi fecero uu deciso furore:
nito lo spcllacolo, la prima sera, non si udiva e si riudiva publichiarno, per lìuir degnamente questa rivista, la inte-
che espresso il desiderio di udire c1uesio bel lavoro ese- ressanle lellera che io proposito ci scrisse un intelligcute
guito alla Scala cogli artisti e i mezzi che potrebbe or- amico da Parigi~
frirc il nost ro .gra nd e teatro. Speriamo che il desiderio • Ve le do frescbe e belle e geuuinc, pcrc:hè ritorno ora
si aneri e presto. dal gran concerto .dèl Conservatorio, O\'e s''è udito per . la
Ci giungono da tulle parli no1iiie delle diverse ese- prima volta quel Cmilo dei Titani, che s'an11un1.ia va da
cuzioni del Ballo ili mascl1era, a, Vmezia, a Roma, a Pia- llll'Si, e che s' allcudeva con tanto impaziimle dc!siùerio.
cenza, .a Crcmoua, a Pesa ro, a Catanii. Nella maggior parte Fiuahuenle il Cunlo ha ,uonalo, e Giove ha fulminato
degli anz idelti luoghi ebbe esito chm-0roso, specialmente· Tila_ni, orchestra e pubblico; I' clfcuo fu immenso,. im-
a Roma e Venezia· per una, strana co~11cidenzn che sem- mensa la ovazion.e e r enlusiasmo.
bra riferirsi al fato avvenire delle due· povere città.• A lo che· m'ebbi la ventura d'assistere a11che alle prove
Venezia non l'udirono i -Veneziani veri, mo la solita turba di codesta nuova creazione rossiniana, e che per tal guisa
dei devoti al governo che perfflto rf~e zeppa la sala ne gustai fino al fondo le belleue, posso dirvi che que-
del S. Bcnedcllo. Fra gli arlisti che l' eseguirono brillò sto Canto de' Titani è una delle più grandi cose che
la sig.• Tagliana nella parie di /)scar in cui, ci si scrive, sicno uscilo da qucll' alta fan.lasia.
eh 'è somma. Anche i;li altri · orfrsli nnnero applauditis-.
m \'astità veramente omerica e nella fattura e nel con-
simi. Molta lode si deve al gi01aue maestro coocerlatore
cello, questo canto scolpi1;ce mirabilmente r idea classica
signor Rossi, eri alle cure soleì'i ed . i1otelligenli · dcli' ap-
da cui nacque ·; tutl'o d'un masso,, come quei monoliti
passionato direttore d' orchestri signor A.utanio Gallo.
egizi che m~Uono in t.éderl.r maroviglia e paur11, egli ~i
Intorno all'esito di Roma, tf>rOdllciamo la seguente'. no-
·scalena da ogni convenzioncJ, da ogni · formola cl' ar-
stra corrispondenza : .
te, e, dirò. più, ponendo mente a ,cerli dettagli armonici
•La gra11de stagione carno,.,~esca al 11ostl'o teutro Aytallo
imp~ontati di fiera stranezzà:, egli è quasi la più ardita
si aperse colla bellissima opert del Verxti· un Batto- lw ma-· cosa che immaginò Rossini. Eppure non :,ono che sellan-
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3:
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taquauro ballulc in tono di do, cantate all" 1tni10,w da dl
I~ i3arlani•Dinl primeggìò. Il ballo nCimte Montecristo piacque
'
quallro bassi. Ecco i gran segreti lidi' arte; e que· t:ili assai. li teatro dopo tre recite si è ébiuso , e si riaprirà colla
che misurano a metri e a libbre i la\'Ori tkl genio, in Norma, che canterà la Gallelli scriLturata per l ! sere. Al Pa-
fil<"cia a quelle due paginclle si troverebbero gabbati. L'c· gliano la Luisa Miller p,oeede lodevolmente. Anche a questo
sccuzionc fu titanica ancor essa, nè mi ci meuo a. dc- leatro ~vremo la Nonna cantata da.Ila Medori.
sci·i\'crla, pcrchè, se· 11011 fa uJi1~1, non polrehb • es.,ere Alla. Sala Dur.ei brillantissima riuscì la terza serata musicale,
immagina la. nella quale udimmo mo:to liene eseguitò un Trio di Beethoven
per piano, violi110 e violoncello dai signori Ducci, Giova.echini e
Si pagarono per ben quallroceulo franchi de' miseri po-
Sbolci : una Sonata per piano e ,violino di Mozart interpr;Lata
sticcini ne' bui cantucci della sah1. Rossini non fu pre-
dal, Ducci e Gioyacchini. La gran Sonata di Hummel a quattro
sente ne alle pro\·e nè. al concerto ; egli ·s•affidò tulio alle mani eccellentemente rilSa da madamigella Sevvell e Duccì , e
cure del Tilman, che I' interpretò iu isplenJida ma~·iera. :tltri pezzì bellissimi nei quali bene cantarono "i signori fratello
S'esegui inoltre ;ilio stesso concerto la gran .sinfonia iu e sorella Bu11eui. Domenica mauina nella mellesima sala, la So-
do , ed alcuni frammenti dd Prometeo di Beethoven; e cietà del Quartello dette nella sua seconda mauinata due quar-
di Cherubini 1'01werlttre d' A1iac1•co11le e un coro della tetli di Beethoven ;dell' Op. l8 N. f e 4-, e uno di Haydn , con
Bianca d'i Provenza. • molla precisione eseguiti dat signori prorcssori Giovaccbini e
-~- Sbolci, e daL signori ·A~o; Bruni e l!.andi. Il concorso fu assai
numeroso. Fu cosa nuova lo scorgere nella · sala la maggior
par,&e dei soci assiJter6' all:i: eseou_zione colla parlilurina in mano
- BOLOGNA. l,egyesi nel Monitore di Bologna: • e Mentre sono dei suddetli quarlelli di Beethoven, cbe l' editore G. G. Guidi ha
publicalo nella nuova edizione vade-mecum.
rive tuttora le impressioni destate nel publico bolognese dalla
Vi darò adesso una buona notizia per i compositori. Il Duca
sublime creazione degli IJ(Jo11otli, ci ù grato di riferire testual-
San Clemenle apre un Concorso per una messa a cappella col
mente le parole colle quali il celebre suo autore, Giacomo Meyer-
beer, rispondea alla partecipazione fat 1.agli ;nella. brillanle acco- premio di ~00 franchi. La messa premiala si eseguirà in una
glienza oucnula da quello spartilo sulle nostre scene. Le parole chiesa di Firenze ·a spese del Duca suddclto. A giorni uscirà il
dell' illustre maestro, mentre suonano oltremoùo cortesi .ed ono· Progrnmma del Concorso Basevi per un Quartelto. Voi vedete
rifìche per la noslra cillà, sono in pari tempo assai lusinghiere chq qui a Firenze non si dorme come in allre città d' Tlalia.
-r- BnussELLES .. I concerti dell'italiano flauLista G. Gariboldi
per l'egregio sig. Ca,v. Mariani il quale ha meritatamente rac-
coltì tulli i su!Tragi cfel publico, e che speriamo ,vedere insignUo sono sempre. onorati da un publico scello,. che non si sl, nça dal•
di un ufficio pel quale, 'sec'.lndo il giudizio allr'esi del celebre l'applaudire alla maestria singola.re dell'artista. 11 suo g1·an con-
maestro Giuseppe Verdi, egli ha· ~apulo dar prove della più di- certo annuo,, ebbe luogo il iB_ dicembre, e riusci . bello per i
stinta atliludine , . vari pezzi eh' egli suonò coli' usala brarnra, • ~a scorsa dome-
• Berlin, lO décembre l861. nica ebbe_lu_ogo una mattinala musicale al Tempio degli Ago-
, Messieurs les directeurs I stiniani, e beneficio dei poveri vergognosi. Gariboldi prestò I' o-
• La lettre que vous m' avez fait l'honneur tlo m'adresser, m'a pertl sua anche in questo concerto , eseguendovi tre pezzi, elle
trouvé malade . Jc regreue en conséquence de n'avoir pu y ré- gli valsero umnimi applausi.
pondre aussitiìt que je l'au rais désir1i, et que je l'aurais du, - linRNOBLR, Emilio Prudent dìetle due concerti al teatro, che
après la nouvelle preuve de bieoveill:rnce que vou~ me dol}.nez. produssero la più grande imrressìone. La sala era piena. Il ce-
Vcuillez ùonc, Messieurs les Directeu s, agréer mes sincères re- lebre artista fu coperto d' applausi ; gli si fece ripetere la sua
mercimenls de cc que vous avez bien voulu , poor la .seconde nuova composizione le Réve d' Ariel, scherzo-valse, eh' è cerla-
fois, cboisir un de mcs Opéras (les J:Tuguetwts) pour vòlre gran- mente un·a delle sue più brillanti ed originali composizioni; egli
de saison d'automne, et surtout mo fa ire parl direclement du suonò pure, con gran successo , la sua nuova fan tasia di con-
succès qu'jl a cu. certo sul B11llo in mascliera di Verdi , che è un'opera magi-
•Inutile, Messieurs, de vous dire ,:ombien j'ai été 0allé que strale e -del massimo effetto. Fra gli allri suoi pezzi , ,•ennero
le public si éclairé de Bolognc ail bien ,·oulu aussi dam celle ancora ,·ivanrente applaudili la Fantasia sulla Lucia, il quar-
occaslon m'ho norer de ses sufTrages. • Vous me faites en outre tetto del Rigoletto, le C/ianJ du Ruiueau e la Danse des Fees. •
l'honneur, Messieur,, de me consulte sur le choìx du directeur Prudent parti per _Marsiglia.
de votre Conservatoi re de musique, f,i célèbre de Ioni temps par - N1zzA, Il Trovatore ebbe un esito forlUnalissimo. La San-
ses -illustres directcurs, tels que .le père Marlini I le pére' Maf- chinli fu perfella nella -parte della Zingara, che si direbbe scritta
tei etc. etc., et de mc demander ce que je pense du clioix dc per lei. La Bcr!ni, che il publico rivide con mol to piacere , in
l\Ionsieur le Chevalier Mariani. pour ,,ccuper. celle , piace. Ic eroi causa delle care ricordanzti che ha lasciato l'anno scorso, venne
en etret quc cel artiste éminerrt, d'a(,rès· toul ce que j!entends' salutata ed applaudita in parecchie sr.ene. Quanto al tenore Pa-
dire de ses bautes cial)acités ·el de 1100 culto pòùt la musique vani, la par.te del Trovatore lo ba compiutamente rialzalo ; non
classique, serait une excellente acqalsition pour la · directiQn de ' i, più lo stesso eantante ; egli è oggidi il nostro Taruberlick con
votre illustre inslitulioo. · . , do 4i pello a discr~zione.
• Veuillez agréer, ~Ìcssieurs fes Di1·ecieurs : l'exp~ès,\o·n de . la ~ r In aspeltazlone del Ballo i11 mascl1era , il Trovatore empie la
haute consi~ération de votre très dé'IOUé ,J MEfERBEltR ·, : sala: tutre le volte che lo si rappresedta; il publico è contento,
- FrnÉNzE. f.Q Genmuo. La Pergl)la si a~ri eol Gian.di Nisitla gli artisli· sono festeg~iati, i boùq11ets non cessano di piovere , e
· del maestro Pacini. L'esito fu disgrl1ztato, e ,Jton, so quali bèl- la c;isset~ dcli' impresa_rio pare che nop _si lame nti.
lezze recondite abbiano scoperfo I l!,oibani, che . tante applaudi• ..
rono per due stagioni quesl' opera. lV esecuzione fu discreta , e 'I
. TITO "DI Gl~- ~~~·DI, EDITORE PROPRlETAnJO.
Giutppe Oggini, gmnle.
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