Sei sulla pagina 1di 18

3.

Perforazione direzionata

3.2.1 Introduzione Numerose sono le tipologie di pozzi direzionati, con


configurazioni anche molto diverse e complesse (fig. 1);
Nell’industria petrolifera con perforazione direzionata si si va dai classici fori inclinati senza rientro in verticale e
intende l’esecuzione di pozzi in cui sono presenti, oltre a trat- con rientro in verticale dopo la sezione inclinata, a fori
ti di foro verticale, anche tratti di foro con asse curvo, gene- inclinati perforati a partire da impianti anche loro incli-
ralmente con raggio di curvatura costante, in cui l’inclina- nati, alle varie tipologie di pozzi orizzontali, singoli e
zione rispetto alla verticale varia in modo uniforme fino a multipli. Oltre all’inclinazione, anche la direzione secon-
raggiungere angoli compresi tra 30° e 60°, ma anche fino ad do cui i pozzi possono essere perforati può essere varia-
angoli maggiori (addirittura 90°), se necessario; i tratti curvi bile; di conseguenza le forme che un pozzo direzionato
sono seguiti da tratti di foro rettilineo la cui inclinazione è può assumere sono molteplici, ciascuna rispondendo a
mantenuta costante. La perforazione direzionata è pertanto precise necessità operative. Inoltre, in fase di perfora-
una tecnica che consente il raggiungimento di obiettivi mine- zione, in funzione delle informazioni che man mano per-
rari profondi posti anche a notevole distanza, in orizzontale, vengono all’ingegnere della perforazione, sia inclinazio-
rispetto all’ubicazione dell’impianto in superficie. ne che direzione possono essere ancora modificate, per

scostamento
dell’obiettivo

scostamento scostamento scostamento


dell’obiettivo dell’obiettivo dell’obiettivo
foro senza rientro verticale foro con rientro verticale foro inclinato profondo foro orizzontale

fig. 1. Configurazioni principali che può assumere un pozzo direzionato od orizzontale.

VOLUME I / ESPLORAZIONE, PRODUZIONE E TRASPORTO 337


PERFORAZIONE E COMPLETAMENTO DEI POZZI

perforazione di più pozzi attraversamento località sidetracking di attraversamento


da piattaforma offshore di faglie inaccessibili pozzi incidentati di duomi salini

A B C D E
fig. 2. Varie tipologie di pozzi direzionati.

cui si può, e ben a ragione, parlare di navigation drilling; Località inaccessibili. Quando l’obiettivo si trova in
in altre parole, con le tecnologie d’avanguardia attual- zone montuose o è posto al disotto di aree edificate o
mente disponibili, il foro può assumere configurazioni fiumi (fig. 2 C) o in tutte le circostanze in cui risulta dif-
molto complesse, anche tridimensionali, e si può ‘navi- ficile o oneroso ubicare l’impianto di perforazione diret-
gare’ nel sottosuolo nel modo ritenuto più opportuno. tamente sulla verticale dell’obiettivo è giocoforza ricor-
rere alla perforazione di pozzi deviati e orizzontali.
Applicazioni della perforazione direzionata Perforazione in duomi salini o in formazioni geolo-
La perforazione direzionata trova applicazione in giche particolari. Per raggiungere un obiettivo posto al
numerose situazioni operative, le più ricorrenti delle quali di sotto di formazioni problematiche da perforare (per
sono di seguito elencate. esempio, duomi salini, faglie significative), a volte si
Perforazione di più pozzi da un’unica postazione. preferisce iniziare la perforazione del pozzo lateralmente
Tale soluzione viene adottata sia in mare che a terra. Nel alla struttura e poi deviare attorno al ‘cappello’ del duomo
caso della perforazione in mare, in cui viene sistemati- salino (fig. 2 E) oppure perpendicolarmente al piano di
camente utilizzata da moltissimi anni, la ragione princi- faglia per minimizzare la tendenza naturale a deviare del
pale è legata alla necessità di minimizzare i costi di perfo- foro (fig. 2 B), che potrebbe causare grossi problemi di
razione e di coltivazione di un giacimento in quanto da mantenimento di inclinazione e direzione.
un’unica piattaforma (fig. 2 A) si può perforare un nume- Deviazione (sidetracking). Quando un tratto di foro
ro consistente di pozzi (anche più di trenta), mentre se diventa impraticabile per incastro o rottura della batteria
si optasse per pozzi verticali sarebbe necessario perfo- di perforazione o quando a perforazione iniziata si cam-
rarli singolarmente con impianti dedicati e poi collegar- bia obiettivo, viene effettuata una deviazione a partire
li con una piattaforma di produzione. dalla massima profondità alla quale il pozzo risulta libe-
Nel caso dei pozzi a terra, il motivo principale per ro (fig. 2 D) per poi riprendere la perforazione in una dire-
cui si utilizza un’unica postazione (cluster) risiede, oltre zione compatibile con la nuova traiettoria programmata.
che nella riduzione dei costi di perforazione e coltiva- Pozzi di intervento (pozzi relief). Sono pozzi dire-
zione del giacimento, soprattutto nella necessità di ridur- zionati, perforati per intercettare un pozzo in eruzione,
re l’impatto ambientale delle operazioni, in particolare in corrispondenza dello strato in erogazione, e procede-
quando si operi in aree quali parchi e riserve naturali, re quindi al soffocamento dell’eruzione stessa (fig. 3).
habitat di particolari specie animali e vegetali protette,
ecc.; l’adozione della perforazione direzionata a terra è I pozzi orizzontali
più recente di quella in mare e si è particolarmente svi- Come accennato, la perforazione dei pozzi direzio-
luppata dopo l’introduzione della perforazione orizzon- nati è un’opzione tecnologica da lungo tempo adottata
tale per gli innegabili vantaggi che essa consente in ter- dall’industria petrolifera, per mezzo della quale nessun
mini di aumentata produttività dei pozzi. obiettivo è precluso, mentre di introduzione più recente

338 ENCICLOPEDIA DEGLI IDROCARBURI


PERFORAZIONE DIREZIONATA

è l’opzione dei pozzi orizzontali. Questi ultimi hanno tratto orizzontale del pozzo fa invece aumentare l’e-
consentito di aumentare la produttività dei singoli pozzi, sposizione della zona produttiva, permettendo di otte-
diminuendo nel contempo sia i costi operativi di svilup- nere più elevate portate di produzione e minore diffe-
po di un campo che l’impatto ambientale; un pozzo oriz- renza tra le pressioni di fondo pozzo e di testa in fase
zontale, infatti, può costare dal 20% fino a 2-3 volte in di erogazione, senza elevato rischio di richiamare in
più di un pozzo verticale o deviato, ma, consentendo una pozzo gas o acqua in quanto il pozzo può ‘navigare’ a
produttività fino a 2-10 volte superiore, fa sì che sia neces- sufficiente distanza sia dalla cappa di gas che dalla tavo-
sario un minor numero di pozzi per sviluppare il giaci- la d’acqua; b) giacimenti fratturati; aumentano le pro-
mento con positivi effetti sia sui costi globali che sul- babilità di intersecare col pozzo le fratture dalle quali il
l’ambiente. Ciò non significa che un pozzo direzionato, pozzo produce; c) giacimenti non facilmente accessibi-
o ancor di più uno orizzontale, rappresentino la miglio- li; si possono raggiungere giacimenti ubicati in zone
re soluzione in qualsiasi circostanza (gli aspetti positivi particolari, come, per esempio, sotto località abitate,
vanno sempre confrontati con gli svantaggi, soprattutto laghi, fiumi, su terreni impervi in condizioni più seve-
in termini di stabilità dei fori, velocità di avanzamento, re e a maggiori distanze rispetto a quelle che potrebbe-
limiti di produttività, ecc.), ma senza dubbio le tecnolo- ro essere risolte con la perforazione di un pozzo sem-
gie disponibili al giorno d’oggi tendono a imporre, in par- plicemente deviato; d) applicazione di tecniche di enhan-
ticolare nell’esecuzione dei pozzi di sviluppo di un campo, ced oil recovery; i pozzi orizzontali assicurano una
come prioritaria la scelta di pozzi direzionati e orizzon- migliore iniettività ed efficienza di spiazzamento del-
tali rispetto a quelli verticali, che tuttora rimangono i più l’olio dalle zone mineralizzate; e) sfruttamento più effi-
comuni nella perforazione di pozzi esplorativi. cace del giacimento; nel caso di strati già svuotati, messi
I primi tentativi di perforazione di pozzi orizzontali in precedenza in produzione mediante pozzi verticali,
risalgono agli inizi del Novecento. È stato però neces- l’esecuzione di un successivo pozzo orizzontale può
sario attendere gli anni Ottanta per la diffusione della consentire di drenare anche le zone più marginali del
perforazione di pozzi orizzontali che, dopo alcuni spo- campo, che altrimenti non verrebbero sfruttate.
radici tentativi condotti in America Settentrionale e in
Europa (ex Unione Sovietica, Francia, Mare del Nord),
ha preso negli anni successivi così piede, da venir attual- 3.2.2 Proprietà, configurazioni,
mente considerata una tecnologia di routine e da venir progettazione di un pozzo
applicata appena le circostanze lo consentono. direzionato od orizzontale
Un pozzo orizzontale, al di là dei costi maggiori di
perforazione, presenta i seguenti vantaggi rispetto sia a Perforazione direzionata e deviazione spontanea
un pozzo verticale che a un pozzo direzionato: a) i pozzi Prima di entrare nel merito degli aspetti ingegneristi-
potrebbero avere problemi di formazione di coni di gas ci legati alla perforazione direzionata e orizzontale, è
e acqua con elevata e anticipata produzione di questi opportuno svolgere alcune considerazioni che eviden-
fluidi indesiderati (gas coning o water coning); un lungo ziano quali problemi si incontrano e si devono risolvere

fig. 3. Esecuzione di un pozzo


relief (a destra) per portare
sotto controllo un pozzo
in eruzione incontrollata visibile
sullo sfondo a sinistra (per
cortesia di D. Giacca).

VOLUME I / ESPLORAZIONE, PRODUZIONE E TRASPORTO 339


PERFORAZIONE E COMPLETAMENTO DEI POZZI

nel far seguire a un foro, lungo anche diverse migliaia di Su taluni fattori dai quali dipende la tendenza sponta-
metri, una traiettoria prestabilita. Infatti, soprattutto quan- nea a deviare di un pozzo, non è possibile alcun interven-
do si perfora un pozzo direzionato od orizzontale e si to; tali sono, per esempio, le caratteristiche litologiche delle
effettua un frequente monitoraggio di inclinazione e dire- formazioni, la loro pendenza, successione, spessore e den-
zione, ci si rende conto della difficoltà pratica di far segui- sità. Altri, invece, come le caratteristiche della batteria di
re allo scalpello una traiettoria che ricalchi fedelmente perforazione (diametro, numero e posizione delle aste pesan-
l’andamento di progetto: questo perché lo scalpello in ti, degli stabilizzatori, ecc.), i parametri di perforazione adot-
pozzo è soggetto a tutta una serie di interazioni mecca- tati (in particolare, il peso sullo scalpello), il gioco diame-
niche con le formazioni che si devono attraversare che trale tra foro e batteria, possono essere oggetto di scelta in
sono difficilmente prevedibili e quantificabili e che hanno fase di progettazione e di esecuzione del pozzo.
come effetto principale la deviazione del foro dal corso
previsto. Quanto sopra detto si applica anche al caso dei Configurazioni di un pozzo direzionato
pozzi verticali: non esiste un pozzo verticale che sia vera- I pozzi direzionati e orizzontali vengono eseguiti
mente tale, ma al contrario sarà sempre presente uno sco- secondo un progetto rispondente a precisi criteri tecni-
stamento dalla verticale, più o meno accentuato, che dovrà ci, al fine di ottenere un foro regolare e ‘praticabile’ sia
essere mantenuto entro limiti prestabiliti, al fine di poter in fase di perforazione che durante tutta la sua vita pro-
raggiungere, alla profondità programmata, l’obiettivo. Il duttiva successiva.
progetto di un pozzo sia verticale che direzionato fissa L’esecuzione di un pozzo direzionato od orizzontale
pertanto la traiettoria ideale di riferimento verso cui biso- prevede, nelle linee generali, le seguenti fasi operative.
gna costantemente tendere adottando tutte le soluzioni Inizio della perforazione. Si inizia con la perfora-
che la moderna tecnologia mette a disposizione. zione del tratto verticale fino al raggiungimento del punto
Prima di descrivere nello specifico le caratteristiche di inizio della deviazione (Kick-Off Point, KOP) con bat-
e i problemi posti dalla perforazione direzionata e da quel- teria normalmente stabilizzata (fig. 4). Il tratto verticale
la orizzontale, è opportuno richiamare da un lato le cause può essere più o meno lungo a seconda della profondità
della deviazione spontanea del foro, dall’altro gli effetti finale del pozzo, del numero e dell’ubicazione degli
indotti dalla batteria di perforazione sulla traiettoria di un obiettivi minerari, della configurazione più o meno com-
foro, poiché tali elementi sono di grande rilevanza anche plessa che il pozzo dovrà assumere (pozzi con KOP super-
nella progettazione di un pozzo direzionato. ficiale o profondo).
La differenza concettuale tra perforazione direzio- Esistono, inoltre, dei casi particolari di impianti con
nata e deviazione spontanea è che nel primo caso lo sco- torre la cui inclinazione può variare dalla verticale fino
stamento è un fatto voluto e l’andamento del foro è cal- a un angolo di 35° (tilted rig o slant rig) per cui il foro
colato, mentre, nel secondo caso, la traiettoria che il
pozzo segue è casuale ed è determinata dalle mutevoli
condizioni litologiche e geostrutturali che si incontrano
postazione
in fase di perforazione, nonché dalle interazioni tra la
batteria di perforazione e le formazioni rocciose. La traiet-
toria che spontaneamente un foro avrebbe la tendenza a tratto verticale
seguire si contrappone, dunque, a quella di progetto. punto di inizio deviazione
Nella pratica operativa, quindi, i fori perfettamente ver-
ticali o inclinati non sono mai identici a quelli pro- tratto a incremento angolare
grammati, poiché le forze di deviazione agenti non pos-
sono essere del tutto compensate. È però necessario limi-
tare la deviazione dal corso prestabilito del pozzo, poiché, tratto a inclinazione
profondità verticale

costante
se questa diventa eccessiva, può provocare seri proble-
mi operativi quali: rottura della batteria per fatica, for-
mazione di ‘chiavi’ (incavi creati sulla parete del foro
dalla rotazione delle aste), troppo brusche variazioni di
inclinazione e direzione (dog leg) nelle quali le aste si
possono incastrare, problemi di stabilità delle rocce che
possono addirittura collassare causando notevoli pro-
blemi di perforazione e, nei casi più seri, necessità di tratto a decremento
angolare
sidetracking del pozzo, difficoltà nel far scendere in
pozzo le colonne e gli strumenti per la registrazione dei scostamento orizzontale totale
log elettrici, mancato raggiungimento dell’obiettivo e,
in definitiva, enorme spreco di risorse economiche. fig. 4. Pozzo direzionato con rientro in verticale.

340 ENCICLOPEDIA DEGLI IDROCARBURI


PERFORAZIONE DIREZIONATA

risulta già deviato sin dall’inizio della perforazione e posto in prossimità dello scalpello, per incrementare l’in-
mantiene un angolo costante fino al raggiungimento del- clinazione fino al valore massimo di progetto che può
l’obiettivo. Questa soluzione viene adottata quando gli anche essere maggiore di 90° (questa situazione si può
obiettivi da raggiungere sono posti in posizioni molto presentare quando, navigando in uno strato sottile, il pozzo
superficiali e non c’è lo spazio sufficiente per imposta- si avvicina, pericolosamente, alla tavola d’acqua per cui
re la deviazione; talora il tratto terminale del foro può è necessario indirizzarlo verso l’alto). In questa fase, molto
essere orizzontale, allo scopo di raggiungere obiettivi delicata, le misure di deviazione devono essere molto fre-
superficiali posti a notevole distanza dall’impianto di quenti. Finché l’angolo di deviazione è basso, il corso del
perforazione. foro è piuttosto instabile, perché lo scalpello tende a devia-
Il controllo dell’andamento del pozzo, in questa prima re spontaneamente e si è costretti a continue variazioni
fase, viene effettuato, in genere, con misure di devia- dei parametri di perforazione, di composizione della bat-
zione non molto frequenti, tranne che nel caso di pozzi teria o di orientamento della stessa al fine di realizzare
che partono da uno stesso cluster, dove invece il con- le correzioni richieste dal corso del foro.
trollo di inclinazione e direzione deve essere il più pre- Inclinazione costante. Una volta che si è raggiunto
ciso e accurato possibile per evitare il rischio, che potreb- l’angolo di massima inclinazione, si perfora il tratto di
be avere conseguenze drammatiche, di ‘collisione’ tra i foro a inclinazione costante fino al raggiungimento del-
vari pozzi. l’obiettivo o, nel caso dei pozzi nei quali è previsto il
Deviazione del pozzo. Dopo aver raggiunto la profon- rientro in verticale, fino alla quota di inizio del tratto di
dità programmata alla quale si deve iniziare lo scosta- decremento angolare (v. ancora fig. 4). Per mantenere
mento dalla verticale, si procede all’impostazione della l’angolo sui valori prefissati viene utilizzata una batte-
deviazione, indirizzando il pozzo nella direzione stabi- ria adeguatamente stabilizzata.
lita e incrementando progressivamente l’angolo con la La distanza tra le misurazioni della deviazione è
verticale, fino al raggiungimento dell’angolo di massi- generalmente maggiore, a meno che non vi siano delle
ma inclinazione (v. ancora fig. 4). L’incremento angola- difficoltà nel mantenere l’inclinazione e/o la direzione
re per unità di lunghezza (Build-Up Rate, BUR) può o non si tratti di pozzo orizzontale; in tal caso le misu-
variare a seconda delle circostanze da 1° fino a 3°-4° razioni possono essere sensibilmente infittite, fino all’a-
ogni 30 m, e può anche essere nullo a tratti, realizzando dozione di un sistema di acquisizione dati in continuo.
così una successione di tratti curvilinei e rettilinei. In Il rispetto della direzione e dell’inclinazione program-
genere gli angoli di massima inclinazione sono compresi mate viene effettuato variando i parametri di perfora-
tra 30° e 60° (valori minori creano problemi nel mante- zione o la composizione della batteria e, qualora il foro
nimento dell’inclinazione, mentre valori maggiori pre- tenda decisamente a scostarsi e rischi di andare fuori
sentano difficoltà che man mano si avvicinano a quelle dal ‘cilindro di tolleranza’ ammesso (spazio entro cui
che sono proprie dei pozzi orizzontali); tuttavia, l’ango- la traiettoria del pozzo è considerata accettabile), si
lo può essere aumentato in modo significativo anche fino fanno discendere in pozzo delle opportune attrezzatu-
a 90°. Più basso è il BUR, più dolce e graduale, anche re che costringono la batteria a seguire un percorso ben
se più lungo, è il passaggio dal tratto verticale al tratto definito.
deviato e meno problemi operativi si dovranno affronta- Rientro in verticale. Se il progetto prevede che per
re; non sempre però le condizioni del pozzo consentono arrivare all’obiettivo ci debba essere un rientro in verti-
di adottare questo criterio. cale, oppure che si debba diminuire l’angolo di inclina-
L’impostazione della deviazione viene realizzata con zione fino a un valore predeterminato, alla quota stabi-
la vecchia tecnica del whipstock (attrezzo a forma di lita si comincia a far diminuire l’inclinazione della traiet-
cuneo che viene fatto discendere in pozzo, per esempio, toria del foro con un prefissato gradiente (Drop-Off Rate,
al di sopra di un tappo di cemento che ha la funzione DOR). Il rientro in verticale viene di solito eseguito quan-
di ‘costringere’ lo scalpello a perforare in una ben deter- do si devono interessare più livelli mineralizzati posti a
minata direzione, v. oltre) o usando un jet bit (scalpel- differenti profondità oppure allorché è opportuno evita-
lo in cui due delle tre dusi vengono tappate per cui il re certe zone del sottosuolo che possono causare pro-
fango fuoriesce a elevata velocità dall’unico ugello aper- blemi di perforazione (presenza, per esempio, di forma-
to e orientato nella direzione voluta) o, più comunemente, zioni instabili, di zone fratturate o a basso gradiente di
con un motore di fondo (turbina o motore volumetrico) pressione di fratturazione, ecc.). Si utilizza in questo caso
adeguatamente equipaggiato. Il tratto di impostazione della una batteria flessibile di tipo pendolare con un solo sta-
deviazione, in genere, è di alcuni metri soltanto, ha un’e- bilizzatore posto 1 o 2 aste pesanti sopra lo scalpello,
stensione variabile a seconda dei terreni e viene prose- che consente un più o meno rapido decremento dell’in-
guito fino a quando non si raggiunge un certo angolo di clinazione, oppure si possono utilizzare attrezzature par-
inclinazione (di solito attorno ai 3°-4°). Si fa quindi discen- ticolari di recente introduzione nella prassi operativa
dere una batteria flessibile con un solo stabilizzatore come gli steerable systems (sistemi guidabili). Anche in

VOLUME I / ESPLORAZIONE, PRODUZIONE E TRASPORTO 341


PERFORAZIONE E COMPLETAMENTO DEI POZZI

questa fase, le misure di deviazione e le correzioni di Le applicazioni della perforazione orizzontale sono
rotta sono più frequenti. numerose e dipendono dalla posizione dell’impianto in
superficie rispetto agli obiettivi prefissati, dalle caratte-
Configurazioni di un pozzo orizzontale ristiche del reservoir, dalla natura e dalle proprietà dei
Anche le tipologie di pozzi orizzontali che possono fluidi di strato o anche dal piano generale di sviluppo del
venire perforati sono molteplici: i pozzi orizzontali pos- campo. Di solito, i pozzi a lungo raggio vengono prefe-
sono essere schematicamente raggruppati in almeno tre riti quando lo scostamento che è necessario ottenere tra
classi principali in funzione del gradiente angolare con superficie e obiettivo a fondo pozzo è alto (pozzi extend-
cui si raggiunge il tratto orizzontale e cioè pozzi a lungo, ed reach); i pozzi a medio raggio sono progettati allor-
medio e corto raggio. ché la profondità e lo spessore dei livelli mineralizzati
I pozzi a lungo raggio utilizzano la tecnologia stan- richiedano un accurato controllo della traiettoria; infi-
dard per l’esecuzione di pozzi direzionati. L’incremen- ne, i pozzi a corto raggio trovano applicazione soprat-
to della deviazione può variare tra 3° e 8° ogni 30 m e tutto quando si prevede di entrare in formazioni a bassa
richiede 2 o 3 tratti. Nel primo tratto si arriva a un ango- permeabilità ma fratturate, per cui non è decisivo perfo-
lo attorno ai 40°-50°, che poi viene mantenuto costante rare un tratto orizzontale lungo, oppure quando lo spa-
nel secondo tratto anche per una lunghezza considere- zio a disposizione per impostare la deviazione e arriva-
vole prima di iniziare il terzo tratto durante il quale l’in- re dalla sezione verticale a quella orizzontale è estre-
clinazione viene di nuovo aumentata fino a 90°; a que- mamente ridotto.
sto punto si realizza il tratto orizzontale, che può essere Una variante di queste configurazioni è costituita dai
anche particolarmente lungo (oltre 1.500-2.000 m e fino pozzi multilateral, consistenti in più pozzi orizzontali
a 6.000-7.000 m). Esistono numerosi esempi di pozzi perforati a partire da uno stesso pozzo verticale; le forme
che sono stati perforati in orizzontale con scostamenti di questi pozzi dipendono dalla particolare situazione e
compresi tra 8.000 e 10.000 m (per esempio, il pozzo dai risultati che si vogliono conseguire (fig. 5). Vi sono
Wytch Farm M-16Z nel Regno Unito ha uno scostamento pozzi laterali che vengono perforati in direzione oppo-
di 10.727 m). Molti esperti del settore ipotizzano addi- sta l’uno rispetto all’altro (fig. 5 A) e risultano partico-
rittura che nei prossimi anni saranno possibili scosta- larmente adatti per mettere in produzione pozzi profon-
menti attorno alle 20 miglia (più di 30 km). di, anche con l’obiettivo di ridurne i costi in quanto le
Nei pozzi a medio raggio si fa ancora uso di attrez- informazioni assunte durante la perforazione del primo
zature convenzionali anche se opportunamente modifi- pozzo laterale possono essere impiegate per ottimizza-
cate per affrontare i problemi posti dalla perforazione in re la perforazione del secondo, avendo le formazioni le
orizzontale. Il gradiente angolare aumenta in modo sen- stesse caratteristiche. Si possono, altresì, perforare pozzi
sibile rispetto al caso precedente (tra gli 8° e i 20° ogni che vanno nella stessa direzione ma sono posizionati a
30 m), anche se in teoria sono possibili incrementi sui profondità diverse (fig. 5 B); questa soluzione è indicata
50° ogni 30 m. La lunghezza del tratto orizzontale può quando si vogliono mettere in produzione livelli mine-
essere anche maggiore di 1.000 m e i diametri di foro ralizzati diversi, come avviene abitualmente, per esem-
possono avere gli stessi valori di quelli dei pozzi con- pio, in Canada nello sviluppo di giacimenti di olio pesan-
venzionali o a lungo raggio. te. Sono stati perforati anche pozzi orizzontali disposti
La tecnica di perforazione di pozzi a corto raggio ‘a ventaglio’ o ‘a spina di pesce’ (come, per esempio, nel
consente, infine, di ottenere gradienti angolari tra 30° e bacino dell’Orinoco in Venezuela) dove anche i pozzi
60° ogni m, con possibilità, quindi, di arrivare al tratto laterali presentano, a loro volta, degli ulteriori dreni late-
orizzontale in meno di 3 m. Avanzamenti laterali fino a rali di diametro minore e più corti (fig. 5 C). I pozzi mul-
300 m sono tipici di questa configurazione di pozzo ed tilateral possono essere eseguiti sia a bassa profondità
è possibile navigare in strati con spessore dell’ordine di (250 m) che a grande profondità (5.000 m) e in giaci-
alcuni metri soltanto. In questo caso è, però, necessario menti di tutti i tipi sia di olio leggero, che di olio pesan-
ricorrere ad attrezzature speciali che combinano le carat- te e di gas. Sono possibili fino a 4 pozzi orizzontali a
teristiche della perforazione rotary con quelle messe a partire dallo stesso pozzo con una lunghezza del tratto
punto ad hoc (si possono impiegare, per esempio, moto- orizzontale anche superiore ai 1.300-1.500 m e a profon-
ri di fondo con sezioni corte e sottili che possono pas- dità attorno ai 5.300-5.500 m.
sare senza eccessivi problemi attraverso i tratti curvi,
oppure si impiegano nella loro costruzione materiali a Progettazione di un pozzo direzionato: generalità
basso modulo di elasticità come leghe d’alluminio, oppu- Oltre ai dati necessari per la progettazione dei pozzi
re, infine, si può far ricorso ad aste con giunti snodabi- di qualunque genere (v. cap. 3.6), i dati aggiuntivi che
li). Molto spesso, dalla stessa sezione di foro verticale, occorre conoscere preliminarmente per poter effettua-
vengono perforati più tratti orizzontali, così da interes- re la progettazione di un pozzo direzionato od orizzon-
sare una maggiore superficie del reservoir. tale sono: a) le coordinate geografiche del pozzo in

342 ENCICLOPEDIA DEGLI IDROCARBURI


PERFORAZIONE DIREZIONATA

A
fori giunzioni pozzi laterali
B sovrapposti pozzi orizzontali
principali
C disposti a ‘ventaglio’

reservoir superficiali,
depletati o a olio
pesante

reservoir laminati
o stratificati

reservoir a bassa
permeabilità o fratturati
pozzi laterali opposti

fig. 5. Varie tipologie di pozzi orizzontali multilateral (Fraija et al., 2002).

superficie; b) il numero degli obiettivi con relative Ubicazione della postazione di superficie dell’im-
profondità e le coordinate geografiche di fondo pozzo; pianto di perforazione. La scelta della posizione otti-
c) la litologia e le caratteristiche fisico-meccaniche e male della postazione di superficie dell’impianto di
geometriche (spessori, pendenza e direzione degli stra- perforazione deve essere fatta in relazione alla posi-
ti) delle formazioni da attraversare; d) i dati generali zione degli obiettivi e all’andamento degli strati. Quan-
attinenti alla deviazione acquisiti da eventuali pozzi cor- do debbano essere perforati più pozzi direzionati par-
relati (direzionati e non) perforati precedentemente nel- tendo da una singola postazione, l’impianto di per-
l’area in questione. forazione deve essere ubicato in maniera tale da
La sequenza dei passi da compiere per progettare minimizzare gli scostamenti orizzontali rispetto agli
un pozzo direzionato è sintetizzata nei seguenti punti. obiettivi; una piattaforma o un cluster devono essere
Anzitutto occorre stabilire l’ubicazione della postazio- ubicati in posizione baricentrica rispetto agli obiettivi
ne dell’impianto di perforazione, fissandone con estre- dei singoli pozzi.
ma precisione le coordinate geografiche. Si passa, poi, Un altro criterio è quello di scegliere l’ubicazione
a delimitare l’area dell’obiettivo con una ben definita dell’impianto in modo da trarre vantaggio dalla tenden-
tolleranza; fa seguito la determinazione della traietto- za naturale a far deviare la perforazione da parte delle
ria del pozzo nel piano orizzontale con calcolo dello formazioni da attraversare. In alcuni casi un pozzo che
scostamento tra coordinate di partenza e arrivo, la scel- devii naturalmente può risultare, infatti, più agevole da
ta della configurazione del pozzo (si stabilisce se il perforare poiché, qualora si conoscano le formazioni e
pozzo dovrà essere senza o con rientro in verticale oppu- si possa prevedere una direzione preferenziale di devia-
re se dovrà preferirsi uno orizzontale a lungo, medio o zione, può essere più facile mantenere il foro all’inter-
corto raggio con uno o più rami laterali), la determina- no del cilindro di tolleranza prefissato.
zione dei parametri geometrici di deviazione (angolo di Una volta che si è stabilita la posizione dell’impian-
massima inclinazione, profondità del KOP, incremento to in superficie, se ne devono determinare esattamente
e decremento angolare della deviazione, direzione e lun- le coordinate geografiche.
ghezza del tratto in orizzontale, ecc.); si determina quin- Delimitazione dell’area dell’obiettivo e definizione
di la sezione verticale della traiettoria. Si procede, infi- del raggio di tolleranza. L’obiettivo può venir definito
ne, alla scelta delle quote in corrispondenza delle quali come l’area che deve essere raggiunta dal foro a una certa
discendere le varie colonne in funzione dei gradienti di profondità precedentemente stabilita. L’estensione oriz-
pressione previsti, delle formazioni da attraversare, della zontale dell’obiettivo può essere imposta dalle dimen-
configurazione assunta dal pozzo e alla scelta dei flui- sioni della struttura, dalla distanza tra i pozzi, dai limiti
di di perforazione più idonei ad affrontare i problemi della concessione, ecc.
attesi. In fase di progettazione si costruisce un cilindro, con
Gli aspetti salienti di questa sequenza operativa sono generatrici parallele all’asse teorico del pozzo e di rag-
brevemente richiamati di seguito. gio pari al cosiddetto raggio di tolleranza, entro il quale

VOLUME I / ESPLORAZIONE, PRODUZIONE E TRASPORTO 343


PERFORAZIONE E COMPLETAMENTO DEI POZZI

deve mantenersi la traiettoria reale del pozzo fino al rag- Proiezione orizzontale, proiezione verticale
giungimento dell’obiettivo. L’area dell’obiettivo risulta, e configurazione del pozzo
quindi, delimitata da un cerchio di raggio pari al raggio Per procedere alla individuazione delle proiezioni
di tolleranza. È importante che l’area dell’obiettivo sia orizzontale e verticale di un pozzo direzionato od oriz-
la più ampia possibile, poiché un’area piccola compor- zontale è necessario conoscere la posizione della posta-
ta un aumento del tempo-impianto per la maggior fre- zione di superficie da cui partirà il pozzo e quella pro-
quenza con cui devono essere eseguite le misure di devia- grammata dell’obiettivo o degli obiettivi, posizioni
zione e per le correzioni che devono essere effettuate alla espresse in genere in coordinate geografiche, cioè in
perforazione del pozzo. Generalmente al raggio di tol- latitudine e longitudine, nonché le loro profondità ver-
leranza vengono dati valori compresi tra 30 e 50 m, ma ticali programmate.
talora questo valore può essere estremamente ridotto in La proiezione orizzontale (pianta) è definita da due
particolare quando si naviga in strati sottili ed è impera- parametri, vale a dire dalla direzione e dallo scosta-
tivo tenersi lontani sia dalla sommità che dal letto dello mento orizzontale del fondo pozzo rispetto al punto di
strato. In alcune situazioni, inoltre, a causa di strutture partenza, rappresentato dal centro dello slot (tubo già
geologiche particolari, l’area dell’obiettivo assume una infisso nel terreno a partire dal quale si inizierà a perfo-
forma ellittica, per cui il raggio di tolleranza può avere rare quel dato pozzo); queste due grandezze, possono
valori diversi in direzioni tra loro perpendicolari. Se, in venire rappresentate in diversi modi, tra i quali i più
fase di perforazione, il foro tende a uscire dal cilindro di comuni sono i seguenti:
tolleranza, se ne corregge opportunamente la rotta varian- Coordinate rettangolari metriche (grid coordinates).
do i parametri di perforazione e agendo sulla composi- A partire dai valori di latitudine e longitudine dei punti
zione della batteria. di partenza e arrivo del pozzo, si calcolano le differen-
In aree dove siano già stati perforati pozzi direzio- ze angolari tra latitudini e longitudini che vengono poi
nati e quindi si conosca il comportamento delle forma- trasformate, mediante apposite equazioni o tabelle, in
zioni, il limite costituito dal raggio di tolleranza può esse- lunghezze metriche. Con tale metodo, assumendo la
re interpretato in maniera più elastica. Se, per esempio, postazione di superficie come l’origine di un sistema di
in queste aree si osserva che la traiettoria del foro esce assi cartesiani orientati verso Est e verso Nord, la cop-
fuori dal cilindro di tolleranza in un tratto ancora lonta- pia di coordinate metriche ET e NT che si ricava indivi-
no dall’obiettivo, invece di correggere in modo drastico dua la posizione della proiezione orizzontale del punto
il corso del pozzo si realizza un rientro graduale. Se, di arrivo rispetto al punto di partenza.
invece, l’area non è nota, tale operazione non è accetta- Coordinate di campo (field coordinates). Le coor-
bile, in quanto non si sa quale potrebbe essere il com- dinate di campo, quelle di uso più comune, esprimono
portamento delle formazioni nel prosieguo della perfo- la posizione del punto di arrivo rispetto all’origine per
razione. In prossimità dell’obiettivo, invece, il rispetto mezzo della distanza r di detto punto dall’origine e del-
del raggio di tolleranza è vincolante in tutte le condi- l’angolo b formato dal segmento che congiunge origi-
zioni, pena il rischio di mancare l’obiettivo. ne e punto d’arrivo con l’asse Nord-Sud. Tale angolo si
Sono state messe a punto varie tecnologie innovati- calcola conoscendo le coordinate metriche, NT ed ET,
ve che consentono di correggere le deviazioni in modo determinate al punto precedente.
automatico e continuo senza dover interrompere la perfo- Coordinate polari (polar coordinates). Le coordina-
razione. Sono stati, infatti, sviluppati sistemi che, ela- te polari dell’obiettivo P, detto polo, rispetto all’origine
borando opportuni segnali inviati dalla superficie a fondo O, sono il raggio polare r, pari a quello espresso median-
pozzo, permettono di modificare orientamento e incli- te le coordinate di campo, e l’azimut b, differenza fra
nazione della batteria in tempo reale e continuo; tali tec- 360° e l’angolo b, come determinato al punto precedente.
niche, richiedendo maggiori investimenti economici, Una volta individuata la proiezione orizzontale, si
vanno scelte caso per caso in funzione degli obiettivi pre- passa alla proiezione verticale per definire la quale ven-
fissati. gono, in genere, formulati diversi progetti, tutti in grado,
Particolare attenzione deve essere prestata alla pro- almeno in linea teorica, di raggiungere l’obiettivo; cia-
gettazione e al controllo della fase superficiale di perfo- scuno di essi sarà caratterizzato da varie combinazioni
razione dei pozzi direzionati, soprattutto quando si trat- di valori della profondità del tratto iniziale verticale, del
ti di pozzi di sviluppo perforati a partire dallo stesso clu- gradiente angolare dell’inclinazione e, quindi, del rag-
ster. In questo caso la distanza tra le teste pozzo in gio di curvatura, dell’angolo di massima inclinazione
superficie è estremamente ridotta, andando dai 5 m per raggiungibile, dell’eventuale decremento angolare, e
i pozzi a terra, dove lo spazio è leggermente maggiore, della profondità alla quale è meglio impostare il rientro
ai 3 m per quelli a mare; di conseguenza, elevati sono i in verticale. La scelta di questi parametri non è solo un
rischi di collisioni tra i pozzi con le conseguenze facil- problema geometrico, ma deve essere dettata soprattut-
mente immaginabili. to da considerazioni tecniche ed economiche.

344 ENCICLOPEDIA DEGLI IDROCARBURI


PERFORAZIONE DIREZIONATA

ancora si devono fare discendere in pozzo colonne di


elevato diametro e quindi molto rigide, è preferibile ope-
0
rare con gradienti angolari bassi rendendo più gradua-
li e dolci i tratti curvi.
2.000 Il calcolo dell’angolo di massima inclinazione viene
4.000
eseguito per via analitica con software dedicati, appli-
cando uno dei vari approcci disponibili. Se il valore
6.000 assunto per il KOP e l’angolo di massima inclinazione,
8.000
calcolato a partire dai gradienti angolari stabiliti, sono
giudicati accettabili e rispondenti alla buona prassi inge-
10.000 gneristica, si passa a definire in modo preciso tutti i
12.000 parametri necessari per descrivere la traiettoria del foro.
1.000 Se, per qualsiasi ragione, i valori dell’angolo di incli-
1.000 3.000 nazione e di inizio KOP fossero considerati inaccetta-
3.000
5.000
7.000 5.000 bili o comunque problematici da conseguire, il calcolo
può essere ripetuto per diverse combinazioni di para-
fig. 6. Rappresentazione tridimensionale della traiettoria metri fino a giungere alla soluzione ritenuta più prati-
espressa in piedi di un pozzo direzionato con indicazione cabile; soluzione che può configurare la scelta di un foro
dell’ellisse d’incertezza (Economides et al., 1998). direzionato, con o senza rientro in verticale, superficiale
o profondo, oppure di un pozzo orizzontale, singolo o
multiplo.
I valori ottimali per l’angolo di massima inclinazio- Alla fine di questo processo, nel quale l’esperien-
ne (30°), per i gradienti di incremento (1,5°-3,5°ogni 30 za del progettista riveste un ruolo di grandissima impor-
m) e decremento angolare (1,5°-2,5°ogni 30 m), per la tanza, vengono messe a disposizione dell’ingegnere di
scelta delle quote di tubaggio delle colonne, ecc., quan- perforazione le proiezioni orizzontale e verticale che
do possibile, vanno rispettati nella progettazione; que- indicano la traiettoria ‘ideale’ che dovrà assumere il
sto non sempre accade nella realtà, in particolare quan- pozzo e i parametri geometrici che dovranno essere
do i parametri di deviazione determinano una soluzio- adottati nelle varie fasi di esecuzione del pozzo, dire-
ne obbligata. In particolare, la scelta dei gradienti di zionato od orizzontale che sia. La rappresentazione
incremento e decremento angolare dell’inclinazione (se della traiettoria del pozzo in vista tridimensionale è di
è previsto il rientro in verticale) deve soddisfare diver- grande utilità quando si devono perforare più pozzi a
si requisiti: ci deve essere compatibilità geometrica con partire da uno stesso cluster ed è fondamentale soprat-
l’angolo di massima inclinazione previsto, con la profon- tutto nella parte alta dei pozzi quando le distanze tra
dità di inizio deviazione, con la profondità verticale del l’uno e l’altro sono ridotte a pochi metri e i rischi di
pozzo, con lo scostamento orizzontale programmato; collisione sono alti. La traiettoria ‘teorica’ del pozzo
devono essere limitati i problemi di perforazione, quali verrà poi confrontata con quella reale, ricavata dal-
rischi di presa di batteria per incollamento, usura della l’interpretazione delle misure di deviazione, le quali
batteria, formazione di chiavi e di dog leg. Deve, infi- introducono altre approssimazioni di cui si tiene debi-
ne, essere consentito l’agevole passaggio nei tratti curvi to conto mediante la costruzione dell’ellisse di incer-
delle colonne e degli attrezzi. Per quanto riguarda l’a- tezza (fig. 6).
spetto geometrico, noto lo scostamento orizzontale e la
profondità verticale dell’obiettivo, una volta decisa la Progetto del casing
configurazione del foro (senza rientro in verticale, con Nella maggior parte dei casi le profondità di disce-
rientro in verticale, orizzontale), l’angolo di massima sa delle colonne nei pozzi direzionati seguono gli stessi
inclinazione e la quota di KOP, i gradienti angolari di criteri adottati per i pozzi verticali, vale a dire a deter-
incremento e decremento dell’inclinazione risultano minarle sono considerazioni sull’andamento dei gradienti
implicitamente definiti. In alternativa, stabiliti i gra- di pressione, la presenza di formazioni fratturate o insta-
dienti angolari di incremento e decremento dell’incli- bili, l’ubicazione dei livelli mineralizzati, i problemi di
nazione, si ricava l’angolo di massima inclinazione; nella perforazione attesi. Particolare rilievo viene, però, ad assu-
maggior parte dei casi è proprio quest’ultimo approc- mere nella scelta delle quote di tubaggio, soprattutto nel
cio che viene preferito in quanto consente una maggio- caso di pozzi direzionati profondi e orizzontali, la valuta-
re possibilità di scelta. Per esempio, se è previsto di zione dei rischi di presa della batteria, che può avvenire o
perforare un pozzo direzionato in rocce dove sono pos- per incastro (la batteria può essere spinta entro le già
sibili prese di batteria per pressione differenziale e for- citate chiavi, con il rischio che essa, incastrandosi, non
mazione di chiavi, se le rocce sono dure e abrasive, se possa più essere estratta in superficie) o per incollamento

VOLUME I / ESPLORAZIONE, PRODUZIONE E TRASPORTO 345


PERFORAZIONE E COMPLETAMENTO DEI POZZI

situazione delle pressioni in gioco e, dall’altro, formu-


larne adeguatamente la composizione. L’utilizzo di addi-
tivi specifici e l’ottimizzazione delle caratteristiche reo-
logiche e chimico-fisiche di un fango consentono, inol-
tre, di minimizzare gli attriti tra foro e batteria (in questo
caso si addizionano al fango opportuni lubrificanti) e i
rischi di presa per pressione differenziale causati dal pro-
cesso di filtrazione, poiché la creazione di un pannello
sottile, elastico e impermeabile (per pannello si intende
quello strato di particelle solide presenti nel fango che
si deposita sulle pareti del pozzo durante il processo di
filtrazione) impedisce che le aste vengano spinte, ‘incol-
landosi’ contro le pareti del foro. Entrambi i problemi
possono essere sensibilmente ridotti utilizzando fanghi
a emulsione invertita o a base d’olio; in questo caso è
opportuno fare una valutazione economica sulla conve-
nienza di fanghi così costosi e sui problemi ambientali
che essi possono porre in funzione delle caratteristiche
ecologiche dell’area in questione.

3.2.3 Metodi per l’impostazione


e la rilevazione
della deviazione
Impostazione della deviazione
I sistemi per l’impostazione e l’esecuzione della
deviazione sono diversi e sono stati molto perfezionati
nel corso degli ultimi tempi, in particolare da quando
fig. 7. Impostazione della deviazione mediante whipstock ha preso piede l’esecuzione di pozzi orizzontali extend-
(Bosworth et al., 1998). ed reach o di forma particolare; si è, infatti, passati dal-
l’impiego del whipstock e del jetting all’uso sistemati-
co dei motori di fondo, degli steerable systems e del geo-
(la batteria nei pozzi direzionati ha la tendenza ad appog- steering.
giarsi sulla parte inferiore del foro e, se le formazioni Impostazione mediante whipstock. Il whipstock (fig. 7)
sono molto permeabili e il fango non adeguato, la bat- è stato l’attrezzo più comunemente utilizzato per molti
teria può ‘incollarsi’ alla parete del foro senza possibi- decenni nell’impostazione della deviazione; si tratta
lità di recupero); se questi rischi appaiono rilevanti, è essenzialmente di un attrezzo a forma di cuneo della
buona pratica coprire con una colonna le curve di build- lunghezza di circa 6 m munito, all’estremità superiore,
up e di drop-off il più rapidamente possibile. di un collare all’interno del quale si inserisce uno scal-
Nel caso di pozzi perforati da un unico cluster, le pello di diametro inferiore rispetto a quello del foro entro
colonne superficiali vengono fatte discendere, in gene- il quale verrà eseguita la deviazione (per esempio, si uti-
re, oltre che distanziate tra di loro nel piano orizzontale lizza uno scalpello da 6'' in un foro da 8 e 1/2''). Al di
anche a profondità leggermente sfalsate con lo scopo, sopra dello scalpello si avvita uno stabilizzatore e poi
da un lato, di ridurre le interferenze che l’acciaio delle la batteria di aste. Il sistema scalpello-batteria di perfo-
colonne può causare sulla corretta rilevazione dei para- razione è reso inizialmente solidale al whipstock da una
metri di deviazione e, dall’altro, di minimizzare i rischi vite tranciabile per consentirne la discesa in pozzo; una
di collisione tra i vari pozzi. volta arrivato al fondo del pozzo, cioè alla profondità
cui deve iniziare la deviazione, l’attrezzo viene orien-
Scelta del fango tato nella direzione nella quale dovrà procedere il pozzo.
La scelta del fango per un pozzo direzionato deve Stabilita la direzione corretta della faccia del whipstock,
tener conto di alcune necessità fondamentali, in parti- questo viene infisso nel terreno mediante un opportuno
colare minimizzare il rischio di incollamento della bat- peso che causa anche il tranciamento della vite di arre-
teria. A tale scopo occorre, da un lato, mantenere il peso sto; in tal modo le aste sono libere di ruotare mentre il
del fango il più basso possibile compatibilmente con la whipstock sta fermo sul fondo. A causa della rotazione

346 ENCICLOPEDIA DEGLI IDROCARBURI


PERFORAZIONE DIREZIONATA

impressa alla batteria, lo scalpello scorre lungo il cuneo nota, come pure deve essere nota quella della faccia del
andando nella direzione impostata producendo un foro whipstock rispetto alla guida. Quando la batteria ha rag-
di diametro inferiore rispetto al diametro originale del giunto il fondo pozzo, si fa discendere all’interno delle
pozzo. Dopo aver perforato in questo modo circa 3-4 m aste uno strumento per la rilevazione dell’inclinazione
di foro, il sistema aste-stabilizzatore-whipstock-scal- e direzione del foro (per esempio, un single shot), muni-
pello viene recuperato in superficie e si fa discendere to di una scarpetta guida che andrà a inserirsi in un appo-
in pozzo un allargatore che porta il diametro del foro al sito alloggiamento praticato nella riduzione angolata.
valore originario. Inizialmente l’orientamento del whi- Lo sviluppo della fotografia della bussola del single shot
pstock rispetto al Nord veniva effettuato mediante l’uso metterà in evidenza la tacca di riferimento della guida
di un cannocchiale: la faccia dell’attrezzo veniva diret- rispetto al Nord e quindi rispetto alla posizione della
ta in superficie verso un punto fisso di riferimento; su faccia del whipstock. A questo punto si procederà a ruo-
ciascuna asta della batteria, in fase di discesa, veniva- tare la batteria dell’angolo necessario ad allineare la fac-
no praticati segni di riconoscimento traguardando attra- cia dell’attrezzo con la direzione di progetto del pozzo.
verso il cannocchiale il punto di riferimento prefissato Questo sistema di orientamento della batteria è impie-
così da poter sempre conoscere la posizione della fac- gato nell’esecuzione di pozzi che non presentano parti-
cia del whipstock. Una volta arrivata al fondo, la batte- colari difficoltà o dei quali si vogliono contenere i costi
ria veniva fatta ruotare fino ad avere la faccia dell’at- di esecuzione.
trezzo orientata nella direzione voluta e solo a questo Impostazione mediante jetting. Il metodo dell’orien-
punto esso veniva infisso nel terreno. Tale metodo, piut- tamento mediante jetting (fig. 8) è stato ampiamente uti-
tosto macchinoso e approssimativo, è stato successiva- lizzato fin verso la fine degli anni Ottanta, quando è stato
mente superato introducendo nella batteria di perfora- sostituito da nuove tecnologie; trova comunque ancora
zione al di sopra del whipstock una riduzione angolata, un certo campo di applicazione in pozzi non particolar-
detta bent sub, dotata di una guida alloggiata in un mani- mente impegnativi in quanto consente, come il prece-
cotto che può ruotare ed essere, quindi, fissato nella dente, un apprezzabile contenimento dei costi. Il jetting
direzione voluta e la cui posizione rispetto al Nord è è basato sull’azione di scavo del terreno prodotta da un

A B C
fig. 8. Impostazione della deviazione mediante jet bit: A, fase iniziale di jetting con incremento dell’angolo di deviazione;
B, avanzamento dello scalpello in rotazione; C, fase successiva di jetting per un ulteriore incremento dell’angolo di deviazione.

VOLUME I / ESPLORAZIONE, PRODUZIONE E TRASPORTO 347


PERFORAZIONE E COMPLETAMENTO DEI POZZI

stabilizzatore ad assetto variabile

ADN MWD CDR,


direzione, densità, attrezzo
neutroni per la misura
della resistività attrezzo
inclinazione per geosteering, motore,
di 0,75° misura di inclinazione,
misura misura misura
di densità di inclinazione, di resistività resistività e gamma ray
e porosità direzione e shocks ed emissioni radioattive
(gamma ray)

fig. 9. Tipica composizione di un sistema impiegato in operazioni di geosteering (Allen et al., 1997).

getto di fango ad alta pressione che esce dalle dusi dello la turbina ha raggiunto il fondo viene rilevata la posi-
scalpello ed è adatto, soprattutto, per terreni superficia- zione dell’asse riduzione-turbina mediante single shot
li molto teneri e facilmente erodibili. La batteria di perfo- e, una volta orientato il sistema nella direzione voluta,
razione che si utilizza per tale scopo termina con uno mantenendo la batteria ferma, si azionano le pompe ini-
scalpello convenzionale, nel quale due dusi sono cieche ziando a perforare. Con l’uso della turbina ruota sol-
e attraverso la terza, di elevato diametro (3/4''), esce il tanto la parte terminale del sistema di perforazione e
fango; al di sopra sono un primo stabilizzatore (near bit non tutta la batteria: alla perforazione in rotary (rotating
stabilizer), la riduzione angolata (bent sub), due aste mode) si sostituisce la perforazione in sliding, vale a dire
amagnetiche (dette Monel), un altro stabilizzatore e, infi- che la batteria viene fatta ‘scivolare’ in pozzo (sliding
ne, la successione di aste pesanti e aste normali. In super- mode). L’utilizzo delle turbine richiede una buona cono-
ficie, prima della discesa della batteria in pozzo, si pro- scenza dell’area in cui si opera poiché questa può avere
cede ad allineare la guida del manicotto inserito nel bent una forte reazione torsionale che, se non debitamente
sub con la duse di elevato diametro e poi, una volta che presa in considerazione, può far andare il pozzo in tutt’al-
il sistema è arrivato al fondo, se ne rileva, mediante tra direzione rispetto a quanto programmato. Se si sta
single shot come nel caso in cui viene usato il whipstock, impostando la deviazione con la turbina e non si ha a
l’orientamento; la batteria verrà quindi ruotata dell’an- disposizione un sistema che fornisce i dati di deviazio-
golo necessario per posizionare la duse aperta dello scal- ne in tempo reale, si conoscerà l’andamento effettivo
pello nella direzione di progetto. Con la batteria mante- del foro solo dopo aver perforato un certo numero di
nuta ferma, si scarica sullo scalpello tutto il peso dispo- metri, quando il dispositivo di rilevazione della dire-
nibile così da far lavorare il near bit stabilizer come zione viene riportato in superficie; non sono rari i casi
fulcro, obbligando lo scalpello ad aumentare l’angolo di in cui è necessario eseguire un tappo di cemento e reim-
inclinazione e si fanno funzionare le pompe in modo da postare la deviazione.
creare all’uscita della duse un getto di elevata pressione Un notevole progresso nella perforazione di pozzi
e velocità in grado di produrre qualche metro di avan- direzionati e orizzontali si è avuto abbinando alla tur-
zamento; la curva di build-up si costruisce così, alter- bina sistemi di rilevazione della deviazione in tempo
nando l’azione di jetting con quella rotary tradizionale. reale; i sistemi iniziali prevedevano il montaggio al di
Impostazione mediante turbina. Prima della diffu- sopra della turbina e della riduzione angolata di un insie-
sione sistematica dei motori di fondo di tipo volume- me di accelerometri e magnetometri, situati in un appo-
trico, nell’impostazione della deviazione si ricorreva sito alloggiamento posto in vicinanza del bent sub, col-
abitualmente all’uso della turbina, metodologia attual- legati in superficie mediante cavo elettrico. Con questa
mente limitata solo a casi particolari. Al di sopra della tecnica si poteva controllare in tempo reale in quale
turbina viene montato il bent sub; tale riduzione ha la direzione stava dirigendosi il pozzo e, quindi, bilancia-
funzione di creare un angolo tra l’asse della batteria di re gli effetti della turbina. Un tale sistema aveva, però,
perforazione e l’asse del sistema turbina-scalpello: sono il grande svantaggio di dover utilizzare aste equipag-
disponibili riduzioni con angoli di 1°, 1,5° e 2°. L’im- giate con un cavo elettrico, il che rendeva le operazio-
postazione della deviazione avviene in modo analogo a ni piuttosto difficoltose e costose. Un miglioramento si
quanto indicato in precedenza col jetting. Una volta che è avuto sostituendo al cavo un sistema di trasmissione,

348 ENCICLOPEDIA DEGLI IDROCARBURI


PERFORAZIONE DIREZIONATA

come quello incorporato nelle attrezzature costituenti mettendo in rotazione la batteria di perforazione. Se in
il MWD (Measurement While Drilling) e il LWD (Log- questa fase, in cui l’inclinazione del pozzo viene man-
ging While Drilling), che consente l’invio dei dati in tenuta costante, si dovessero rendere necessarie delle cor-
superficie sotto forma di impulsi di pressione trasmes- rezioni perché il foro sta andando in una direzione non
si dal fango in circolazione. voluta oppure sta cambiando d’inclinazione, la rotazio-
Impostazione mediante motore di fondo. Al posto ne della batteria verrebbe sospesa, il PDM verrebbe rio-
delle turbine, negli ultimi anni, si è preferito utilizzare rientato e si perforerebbe con batteria ferma fino a che
motori idraulici volumetrici (Positive Displacement non si ripristinino i valori di inclinazione e direzione pro-
Motors, PDM), che si sono dimostrati più adatti delle grammati. Un eventuale rientro in verticale si realizzerà
turbine per le operazioni di deviazione in considerazio- con la stessa tecnica sopra descritta. Questa tecnologia
ne del più basso numero di giri, dell’elevato valore di trova anche largo impiego nell’esecuzione dei pozzi oriz-
coppia e della semplicità di costruzione, con sensibile zontali in considerazione della grande flessibilità di navi-
riduzione dei costi operativi e più agevole realizzazione gazione che gli steerable systems consentono, in parti-
della deviazione; i motori utilizzati sono motori di tipo colare quando si perforano strati di spessore non eleva-
rotativo (v. cap. 3.1). to e sia fondamentale tenersi a debita distanza sia dalla
Steerable systems e geosteering. L’ultima generazio- cappa di gas che dalla tavola d’acqua.
ne di attrezzature, che va sotto il nome di steerable Altri sistemi. I sistemi di ultima generazione sono
systems, è, dunque, costituita da un PDM (o anche da ancora più sofisticati in quanto la riduzione angolata può
una turbina) all’estremità inferiore del quale, appena essere sostituita da attrezzature più complesse da un punto
sopra lo scalpello, è montata la riduzione angolata; sopra di vista costruttivo, ma molto più efficaci nel controllo
il PDM vengono installate le attrezzature MWD che for- di inclinazione e direzione del pozzo; vengono utilizza-
niscono in tempo reale dati di pertinenza del perforato- ti, per esempio, stabilizzatori le cui lame possono esse-
re (come inclinazione, direzione, pressione, temperatu- re regolate facendole fuoriuscire o rientrare nel loro allog-
ra, peso effettivo sullo scalpello, sollecitazione di tor- giamento per mezzo di comandi inviati dalla superficie;
sione, ecc.), o attrezzature LWD che permettono l’invio in tal modo esse esercitano contro la formazione la forza
in superficie, oltre alle informazioni prima citate, anche necessaria a indirizzare lo scalpello nella direzione volu-
di dati di natura prettamente geologica (per esempio, il ta e quindi permettono di variarne la traiettoria a piaci-
gamma ray log, i log di resistività, di densità, sonico, mento. Queste attrezzature permettono di perforare in
ecc.). L’abbinamento di sensori che forniscono infor- rotating mode e con PDM pozzi deviati molto comples-
mazioni sull’andamento della traiettoria del pozzo in si; anche se si rendono necessarie consistenti e frequen-
tempo reale e in modo continuo, con log che caratteriz- ti modifiche della traiettoria del pozzo, non è necessa-
zano le formazioni da un punto di vista geologico e gia- rio procedere all’estrazione della batteria per modifi-
cimentologico, consentendo (ed è proprio il termine giu- carne la composizione; inoltre, l’azimut e l’angolo di
sto) di navigare nel sottosuolo secondo il percorso più inclinazione possono essere variati anche nelle fasi di
opportuno per raggiungere gli obiettivi prefissati, va sotto build-up e drop-off con indubbi vantaggi sia sotto l’a-
il termine di geosteering (fig. 9). spetto tecnico che economico.
Con simili configurazioni di batteria si può impo- Altre soluzioni ancora più recenti prevedono la pos-
stare e realizzare tutta la curva a inclinazione crescente, sibilità di perforare in rotating mode, sempre con siste-
perforare il tratto a inclinazione costante ed eventual- mi guidabili, anche tratti orizzontali con maggiori velo-
mente eseguire anche la curva di rientro in verticale senza cità di avanzamento rispetto alla perforazione in sliding
mai estrarre lo scalpello (sempre che, logicamente, non mode, facendo uso di attrezzature di fondo costituite, per
sia necessario cambiarlo per avvenuta usura). La perfo- esempio, da un albero di trasmissione piuttosto lungo e
razione avviene in sliding mode e quindi mentre la parte posto immediatamente al di sopra dello scalpello e che
terminale della batteria è tenuta in rotazione, la parte può flettersi per l’azione di due camme controrotanti; è
soprastante il PDM è tenuta ferma e fatta scivolare lungo così possibile orientare lo scalpello nella direzione volu-
la traiettoria del foro man mano che lo scalpello avanza, ta posizionando opportunamente le camme. Tramite
incrementando l’angolo di deviazione per mezzo della impulsi di pressione del fango si inviano comandi a fondo
riduzione angolata frapposta tra PDM e scalpello. In que- pozzo per modificare la posizione delle camme e si rice-
sta fase, ogni volta che l’operatore lo richiede il MWD vono segnali di conferma in superficie dell’avvenuta
o il LWD invia in superficie i dati di deviazione e geo- nuova impostazione dell’inclinazione e della direzione.
logici permettendo così di conoscere esattamente i para- Tali sistemi possono essere utilizzati anche nei casi in
metri di deviazione del pozzo e le caratteristiche della cui gli stabilizzatori a lame regolabili non sono utilizza-
formazione e di intervenire per apportare le correzioni bili, come per esempio, nei casi di fori fortemente ‘sca-
ritenute più opportune. Raggiunto l’angolo di inclina- vernati’ nei quali le lame dello stabilizzatore non sono
zione desiderato si prosegue l’approfondimento del pozzo in grado di venire a contatto con le pareti del foro.

VOLUME I / ESPLORAZIONE, PRODUZIONE E TRASPORTO 349


PERFORAZIONE E COMPLETAMENTO DEI POZZI

anelli concentrici che hanno lo scopo di misurare l’in-


magneti
250
260
270
280
290
300
220
230
240

310
320
210200

330
190 180 170

340 350
5

0
15

10

10
160
150

20
140
130

30
120

40
50
110
100

70
60
90
80
clinazione del foro. Il tutto viene disposto all’interno di
un contenitore amagnetico (per evitare interferenze con
indicatore inclinazione la bussola) appesantito da una barra; il contenitore può
di posizione e direzione
magnetica essere lanciato oppure fatto discendere al fondo del
0 10
330
340 350 20
30 pozzo mediante cavo all’interno di un’asta anch’essa
lente 320 40
amagnetica.
310 50
300 60
sorgente 290 70
Le operazioni di rilevazione dei parametri di devia-
luminosa 280 80 zione sono le seguenti: viene impostato l’istante di scat-
270 90
260 100 to della fotografia col timer tenendo conto della profon-
5
pellicola 250 110 dità del pozzo, della sua inclinazione e della densità del
240 120
230 10
130 fango e, quindi, della velocità con cui l’attrezzo si muo-
220 140
210
200
15
160
150 verà all’interno delle aste e giungerà in sede. Più il pozzo
sorgente 190 180 170

luminosa è profondo, più è inclinato e più elevata è la densità del


vetrino fango maggiore sarà il tempo che il contenitore impie-
lente
gherà per raggiungere la sede di misura al fondo. Quan-
pendolo do si pensa che l’apparecchiatura sia arrivata alla meta
si ferma la batteria di perforazione, che nel frattempo è
vetrino stata mantenuta in leggera rotazione per evitare proble-
300
290
280
270
260
250
320
310
330
340 350
0

5
10 20
30
40
50
60
70

100
110
80
90
mi di presa e si attende che venga scattata la fotografia;
240 120

su quest’ultima rimangono impresse l’immagine dell’a-


230 10
130
220 140
210200 15
160150
190 180 170

S
E
bussola go della bussola, da cui si risale alla direzione del pozzo,
e la proiezione dell’ombra del pendolo, da cui si risale
fig. 10. Schema di funzionamento all’inclinazione; sulla fotografia è inoltre indicato il tool
di un’apparecchiatura single shot. face, vale a dire la posizione rispetto al Nord del siste-
ma presente in pozzo. Il contenitore viene quindi ritira-
to in superficie, o al momento dell’estrazione dello scal-
Metodi di rilevazione dell’inclinazione pello, nel caso in cui esso sia stato lanciato, o recupera-
e della direzione di un pozzo direzionato to con pescatore fatto discendere in pozzo con un cavo.
Una volta che il pozzo deviato od orizzontale è in Ricavati i valori di inclinazione e direzione (da correg-
fase di esecuzione è fondamentale determinare nel tempo gere, essendo riferita al Nord magnetico, tenendo conto
più breve possibile la sua inclinazione e la sua direzio- della declinazione magnetica della zona), se il corso
ne; ciò è tanto più importante quanto più complessa è la seguito dal pozzo si discosta dal programma previsto, si
configurazione del pozzo, più piccolo il raggio di tolle- hanno a disposizione tutti gli elementi per intervenire in
ranza, più problematiche da perforare le formazioni, più tempi relativamente brevi.
stringenti le esigenze di sicurezza. Il multi shot. Una variante del single shot è rappre-
Le apparecchiature di rilevazione dei dati di devia- sentata dal multi shot, che utilizza la stessa apparec-
zione sono abbastanza numerose e si differenziano, oltre chiatura del primo, con la differenza che esso dispone di
che per l’ordine con cui sono apparse, per la precisione una macchina fotografica con pellicola da 8 mm in grado
nelle misure, per la maggiore o minore complessità nel di effettuare un numero elevato di fotografie; la mac-
loro impiego, per il contesto in cui sono inserite e, in ulti- china fotografica viene attivata da un timer che svolge
ma analisi, per il loro costo. Le apparecchiature mag- la pellicola e attiva la lampada, alimentata da una batte-
giormente utilizzate nell’industria petrolifera sono: il ria, per illuminare il dispositivo di misura. La sequenza
single shot, il multi shot, gli accelerometri e i magneto- operativa, attivata dal timer, prevede scatti stabiliti in
metri, i giroscopi. funzione del numero di soste previste e del tempo richie-
Il single shot. Il single shot è stato il primo strumento sto per portare l’apparecchio da una profondità all’altra.
a essere utilizzato sistematicamente per la rilevazione Così, con una sola discesa si acquisiscono tutti gli ele-
dell’inclinazione e della direzione; nella sua variante menti per ricostruire traiettoria, posizione e scostamen-
più comune (fig. 10) è costituito da un timer, che viene to del foro in funzione della profondità. Un tale sistema
regolato in superficie, da un pendolo, che dà la misura di rilevazione dell’inclinazione e della direzione non è
dell’inclinazione del foro, e da una bussola, che forni- del tutto compatibile con l’impostazione e realizzazio-
sce la direzione; una macchina fotografica scatta una ne di un pozzo direzionato; infatti, il multi shot può venir
foto del sistema bussola-pendolo al tempo fissato dal- impiegato o per infittire misure precedentemente ese-
l’operatore col timer. Tra la bussola e il pendolo è frap- guite con il single shot, oppure alla fine di una certa fase,
posto un disco in vetro sul quale sono incisi numerosi anche di un pozzo verticale, per avere una conoscenza

350 ENCICLOPEDIA DEGLI IDROCARBURI


PERFORAZIONE DIREZIONATA

più precisa dell’ubicazione del fondo pozzo per fini di della direzione, al campo magnetico terrestre, e va quin-
sicurezza. di tenuto conto della declinazione del campo magnetico
Inclinometri, accelerometri, magnetometri. Un pro- locale; sebbene essi possano essere impiegati nella mag-
gresso si è registrato con gli strumenti in cui la bussola gior parte dei pozzi, presentano, però, delle limitazioni
è stata sostituita da un insieme di tre magnetometri per in particolare quando si devono fare rilevazioni all’in-
la misura della direzione, e il pendolo da tre inclinome- terno di colonne oppure si è in presenza di campi magne-
tri o da tre accelerometri per la determinazione dell’in- tici locali anomali. Tutte queste considerazioni hanno
clinazione. I tre inclinometri sono disposti uno ortogo- portato alla messa a punto di sistemi di rilevazione della
nale all’altro e sono anche compensati per gli sposta- direzione di tipo non magnetico.
menti della sonda all’interno del pozzo; essi consistono I giroscopi. Alla categoria dei sistemi di rilevazione
in una soluzione elettrolitica che riempie per metà lo spa- non magnetici, appartengono i giroscopi che, oltre ad
zio esistente fra due conduttori posti alle estremità oppo- assicurare un’elevatissima precisione, non risentono degli
ste di un contenitore di vetro a forma di disco. Se il con- effetti di campo magnetico sui materiali delle aste e del
tenitore ruota, inclinandosi, la soluzione elettrolitica si casing; di solito essi si usano largamente sia in fase di
sposta determinando una variazione della resistenza elet- perforazione di pozzi direzionati e orizzontali che nella
trica fra i due conduttori, proporzionale all’angolo di perforazione di pozzi di infilling, cioè di pozzi che dovran-
inclinazione. Gli accelerometri, che misurano il valore no essere inseriti in un reticolo di pozzi preesistenti per
del campo gravitazionale terrestre, sono anch’essi in i quali i ‘dati di campo’, in particolare i dati di devia-
numero di tre, generalmente di tipo piezoelettrico, e posti zione, sono assenti o parziali; spesso, infatti, per sfrut-
a 90° l’uno rispetto all’altro; gli accelerometri, alloggiati tare meglio vecchi campi, è necessario perforare nuovi
in un contenitore, rilevano la posizione e lo spostamen- pozzi, detti appunto di infilling, i quali potrebbero inter-
to della massa di un pendolo, che, per effetto dell’incli- ferire e collidere con i pozzi già presenti. In questo caso
nazione, si sposta al variare della posizione assunta dal si conducono delle campagne di monitoraggio dei vec-
contenitore stesso; la massa viene riportata nella posi- chi pozzi per stabilire con estrema precisione la loro ubi-
zione iniziale da un servomotore: l’energia assorbita per cazione e, quindi, decidere le traiettorie che potranno
effettuare questa manovra è proporzionale all’entità del- assumere i nuovi pozzi.
l’inclinazione. Il principio di base del giroscopio è abbastanza sem-
La direzione viene misurata mediante tre magneto- plice: esso consta di un rotore, in rapida rotazione (fino
metri, posti ortogonalmente l’uno rispetto all’altro, che a 40.000 giri/min) attorno a un asse, a sua volta monta-
rilevano l’intensità e la direzione del campo magnetico to su di una incastellatura più o meno complessa, tra-
terrestre. Tali strumenti fanno riferimento, per la misura mite due sospensioni cardaniche, di cui una esterna e
l’altra interna; il rotore può muoversi liberamente rispet-
to all’incastellatura, assumendo qualsiasi orientamento
relativo e ha la proprietà di mantenere l’orientamento ini-
sistema di sospensione ziale grazie all’inerzia della sua massa e all’elevata velo-
cardanica cità angolare. Le parti costruttive essenziali di un giro-
sistema di misura scopio (fig. 11) sono, dunque, un rotore, un sistema di
dello spostamento
angolare sospensioni cardaniche, un sistema di ancoraggio ester-
no delle sospensioni (l’incastellatura), un sistema per la
sistema misura dello spostamento angolare tra il sistema di anco-
rotore di ancoraggio raggio esterno e il sistema di sospensioni cardaniche e,
esterno infine, un torsiometro per compensare certi tipi di erro-
sospensione re e controllare il fenomeno della precessione. Un fat-
cardanica tore da tenere in considerazione è la ‘deriva apparente’
del rotore causata dall’influenza della rotazione terre-
stre: tale deriva varia con la latitudine, passando da circa
torsiometro 15°/h ai poli fino ad annullarsi all’equatore.
I giroscopi di prima generazione utilizzavano, di soli-
to, un sistema convenzionale formato dalle due sospen-
sioni cardaniche, esterna e interna, con due possibilità
trasduttore
di posizione angolare di movimento dalle quali si derivava la direzione del
pozzo; l’inclinazione era, invece, fornita da un filo a
fig. 11. Schema di funzionamento di un giroscopio piombo situato all’interno del dispositivo per la misu-
per la rilevazione di inclinazione e direzione ra angolare. Una piccola macchina fotografica, rego-
in pozzi direzionati e orizzontali. lata da un timer, eseguiva fotografie al filo a piombo

VOLUME I / ESPLORAZIONE, PRODUZIONE E TRASPORTO 351


PERFORAZIONE E COMPLETAMENTO DEI POZZI

fig. 12. L’area dello Jonah Field, Wyoming,


USA, ripresa dal satellite Landsat
in due momenti successivi
della vita del campo:
a sinistra, come appariva l’area il 27 agosto 1986,
prima dello sviluppo del campo;
a destra, come appariva il 18 ottobre 2002
dopo la perforazione di circa 400 pozzi.
L’esecuzione di pozzi orizzontali
avrebbe consentito di ridurre significativamente
l’impatto ambientale cui l’area è stata sottoposta
(SkyTruth).

sovrapposto al quadrante per la misura della direzione; foro sta seguendo. I sistemi di trasmissione dei dati mag-
per ottenere buoni risultati lo strumento doveva essere giormente impiegati al giorno d’oggi sono il MWD e il
disposto secondo una direzione nota prima di essere fatto LWD, che non hanno bisogno di cavi per collegare la
scendere in pozzo. superficie al fondo pozzo; questi strumenti utilizzano le
I giroscopi di seconda generazione permettevano una variazioni di pressione di pompaggio del fango, create
lettura dei dati direttamente in superficie, eliminando la mediante apertura e chiusura di apposite valvole instal-
macchina fotografica e il timer; la sonda era alimentata late nell’asta amagnetica che le ospita: i dati di accelero-
via cavo ed era collegata con un computer posto in super- metri, magnetometri, giroscopi per la rilevazione del-
ficie, il quale controllava le prestazioni della sonda acqui- l’inclinazione, della direzione e del tool face, nonché i
sendo e stampando i dati man mano che venivano rile- dati delle apparecchiature per la registrazione dei log di
vati: per la misura dell’inclinazione si usavano degli acce- resistività, gamma ray, neutron, densità, temperatura e
lerometri, mentre la direzione era fornita dal sistema pressione del fango, ecc., vengono inviati, secondo logi-
convenzionale, cioè dal giroscopio con due possibilità ca binaria attraverso la colonna di fango, in superficie,
di movimento. dove vengono captati da un trasduttore di impulsi che rile-
La terza generazione di giroscopi offre delle presta- va anche le più piccole variazioni di pressione determi-
zioni ancora superiori e un grado di sofisticazione anco- nate dall’apertura o chiusura delle valvole di fondo; gli
ra maggiore. In alcuni sistemi non è necessario orienta- impulsi di pressione vengono poi decodificati da un com-
re lo strumento in superficie prima di farlo scendere in puter. Esistono anche sistemi che trasmettono i dati, anzi-
pozzo. Altri sistemi sono costituiti da una piattaforma a ché attraverso il fango, per mezzo di onde elettromagne-
quattro sospensioni cardaniche che permette il movi- tiche a bassa frequenza che si propagano attraverso il ter-
mento della cassa esterna in ogni direzione senza che reno fino a giungere in superficie dove vengono captate
venga disturbata la posizione del rotore. Altri sistemi, e decodificate. I vantaggi del sistema MWD elettroma-
infine, consentono, dopo aver orientato l’asse del roto- gnetico sono i seguenti: è possibile trasmettere e riceve-
re al Nord, di mantenere automaticamente tale direzio- re i segnali nei due sensi da fondo pozzo in superficie e
ne e la posizione orizzontale. viceversa anche in assenza di circolazione del fango (que-
Ancora di più recente concezione sono i giroscopi otti- sto aspetto può essere di grande importanza quando si
ci, che in pratica non hanno alcuna parte mobile, nonché perfora in perdita totale di circolazione); è elevata la velo-
i sistemi basati sull’invio di un raggio di luce provenien- cità di trasmissione per cui i segnali si possono ricevere
te da una sorgente posta, per esempio, all’estremità di una ogni 1-2 minuti e bastano pochi secondi per trasmettere
batteria di aste e diretto verso un obiettivo posizionato ogni parametro; e nel complesso tutto il sistema è più
alla loro estremità; l’inflessione cui è soggetta la batteria semplice. Questi aspetti positivi sono, però, inficiati dal
provoca la deflessione del raggio di luce e questa viene fatto che il sistema risente molto della profondità, in par-
convertita in variazione d’inclinazione e direzione. ticolare quando i segnali devono viaggiare attraverso for-
Trasmissione dati. I giroscopi e l’insieme degli acce- mazioni molto resistive, per cui c’è il rischio che le infor-
lerometri-magnetometri di ultima generazione sono parti mazioni trasmesse non arrivino a destinazione.
dei sistemi più avanzati per il controllo della deviazione
di un pozzo, come quelli rappresentati dagli steerable
systems. Questi sistemi, come già visto, consentono di 3.2.4 Conclusioni
intervenire sulle caratteristiche direzionali di un pozzo
senza estrarre la batteria di perforazione, grazie anche a Da quanto detto appare chiaro come la perforazione di
sistemi di trasmissione dei dati in superficie, permetto- pozzi direzionati e orizzontali, anche di grande com-
no di conoscere in tempo reale l’esatta traiettoria che il plessità, sia oggigiorno supportata da una vasta gamma

352 ENCICLOPEDIA DEGLI IDROCARBURI


PERFORAZIONE DIREZIONATA

di tecnologie (alcune delle quali ancora in fase di evolu- Downton G. et al. (2000) New direction in rotary steerable
zione e perfezionamento), che la rendono applicabile in drilling, «Oilfield Review», 12,18-29.
tutte le situazioni per quanto difficili e impegnative. È Giacca D., Mazzei S. (1985) Tecniche e tecnologie di
perforazione. Manuale di perforazione direzionata, Agip.
altresì evidente come l’esecuzione, soprattutto di pozzi
Killeen P.G. et al. (1995) Surveying the path of boreholes. A
orizzontali extended-reach con scostamenti di diversi chi-
review of orientation methods and experience, in: Proceedings
lometri, abbia delle implicazioni notevoli non solo sulle of the 6th international Mineral and Geotechnical Loggings
capacità produttive di ogni singolo pozzo, che possono Society symposium on borehole geophysics for minerals,
essere incrementate, e in misura notevole, rispetto a un geotechnical and groundwater applications, Santa Fe (NM),
pozzo verticale o deviato convenzionale, e quindi sui costi 22-25 October.
di sviluppo di un campo, ma anche sotto l’aspetto ambien- Molvar E.M. (2003) Drilling smarter. Using directional
drilling to reduce oil and gas impacts in the intermountain
tale; alcune legislazioni (in particolare negli USA) impon-
West, Laramie (WY), Biodiversity Conservation Alliance.
gono di valutare prioritariamente l’esecuzione di pozzi
direzionati od orizzontali nello sviluppo di un giacimen-
to proprio nell’intento di ridurre l’impatto ambientale delle
operazioni (fig. 12). Un minor numero di pozzi, ubicati Bibliografia citata
anche a grande distanza da aree sensibili e protette, com-
Allen F. et al. (1997) Extended-reach drilling. Breaking the
porta una riduzione significativa delle infrastrutture neces- 10-km barrier, «Oilfield Review», 9, 32-47.
sarie a sviluppare e tenere in produzione un campo, quali Bosworth S. et al. (1998) Key issues in multilateral technology,
piazzole di perforazione, strade di servizio, aree di sosta, «Oilfield Review», 10, 14-28.
mezzi di trasporto; tutto ciò comporta una minore pres- Economides M.J. et al. (edited by) (1998) Petroleum well
sione sull’area con grandissimi benefici per l’ambiente. construction, Chichester-New York, John Wiley.
Fraija J. et al. (2002) New aspects of multilateral well
construction, «Oilfield Review», 14, 52-69.
Bibliografia generale
Diego Giacca
Deidda R. (2001) Rilevazione dei pozzi direzionati. Progettazione,
sistemi di calcolo della traiettoria, attrezzature di deviazione, Eni - Divisione E&P
Eni-Divisione E&P. San Donato Milanese, Milano, Italia

VOLUME I / ESPLORAZIONE, PRODUZIONE E TRASPORTO 353

Potrebbero piacerti anche