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ANDREJ AMALRIK

SOPRAWIVERA'
L'UNIONE
SOVIETICA
FINO AL 1984 ?
Padova
ione di Carlo Bo

• e Letterature
)ines Edizioni
piche e Slave
Ectaiioue fiiuLtulalo i.

Andrej Amalrik

Sopravviverà
l'Unione Sovietica
fino al 1984?
Introduzione di Carlo Bo

COINES EDIZIONI
Traduzione dal russo di Caterina Darin

Tutti i diritti riservati

© 1970 Coines edizioni spa, Roma Amalrik


e Alexander Herzen Foundation, Amsterdam un testimone per il futuro
Questo volume
è stato pubblicato originariamente in lingua russa
dalla Alexander Herzen Foundation, Amstel 268
Amsterdam-C
Il libro che viene presentato al lettore ita-
liano e che è già stato abbondantemente illu-
strato all'estero merita ed esige qualche parola
d'introduzione. Innanzitutto il nome del suo
autore è notissimo; negli ultimi tempi la cro-
naca ha dovuto registrare le avventure e le
disgrazie dello scrittore e in qualche modo
ne ha fatto un « caso », da aggiungere a una
lunga serie di casi che servivano a illustrare
le condizioni di vita e di lavoro di una parte
degli intellettuali sovietici. Ora è stato pro-
prio questo clamore a pregiudicare in qualche
modo la retta intelligenza del libro e soprat-
tutto a falsare la figura di Andrej Amalrik,
gettando la luce sulle zone meno intime e
meno legate a una vera interpretazione della
sua storia. E questo perché se Amalrik sta den-
tro al capitolo del « nuovo » scrittore sovie-
tico, sta dentro a quella particolare letteratura
clandestina, alla letteratura non ufficiale o me-
glio non consentita ufficialmente e che cono-
sce soltanto il mezzo del manoscritto e della
comunicazione privata, allo stesso modo ri- rik ha preferito saltare a pie pari tali strumen-
chiede una nuova angolazione e un nuovo ti e dichiarare senza alcun accorgimento quella
giudizio, nel senso che questo libro non corri- che gli sembrava la verità accertabile.
sponde perfettamente alle leggi della lettera- Sull'esempio del grande Pasternak gli scrit-
tura di protesta o di insofferenza mentre sem- tori delle generazioni precedenti avevano giuo-
bra voler appartenere piuttosto alla letteratura cato di astuzia o di abilità, rievocando un mon-
critica. do diverso o innestando nella rappresentazio-
Amalrik e per la sua età (è nato nel 1938 ne della realtà sovietica dei dubbi d'ordine ca-
e quindi rientra di pieno diritto nella gene- pitale che, generalmente, toccavano la sfera
razione di quelli che sono nati nel nuovo mon- morale. Era insomma una letteratura di giudi-
do comunista e non hanno dovuto rivedere o zio, estremamente importante ma che per for-
correggere il loro passato) e per la sua forma- za di cose si serviva di una forma di rappre-
zione intellettuale (ha studiato storia e avreb- sentazione comune: diversa, diversissima ma
be dovuto portare a termine i suoi studi se il che apparentemente rispettava le regole del
modo e i risultati della sua indagine non fos- giuoco. Da un certo punto di vista era forse
sero stati giudicati pericolosi e da condanna- più pericolosa della protesta diretta, delle di-
re) si è trovato a dover fronteggiare da solo e chiarazioni di insofferenza o di ribellione; ma
con il solo soccorso delle sue acquisizioni un gli spiriti dell'ortodossia e della censura pote-
mondo ufficiale, conformista, portato natural- vano sostenere che si trattava di frutti condi-
mente a consacrare delle verità accertate da zionati: erano, cioè, l'espressione di stati d'ani-
altri. Nella lunga teoria che va dalle prime de- mo, erano il segno di un disagio, quasi che que-
lusioni alle ultime proteste degli intellettuali gli scrittori fossero vittime di memorie e di ri-
sovietici è chiaro che Amalrik si trova nel- cordi, quasi che per loro non fosse stato pos-
l'ambito delle nuove opposizioni; ma bisogna sibile avere un'educazione completa.
aggiungere che vi si trova con un suo accento, Q»n Amalrik tutti questi stratagemmi non
con autonomia e con assoluta indipendenza. sono possibili, le sue pagine non sono il risul-
E' già stato osservato che là dove di solito tato di rigurgiti, così come non sono il segno
gli scrittori insofferenti si servivano dei mezzi di un contrasto fra due ideologie, fra due modi
normali che offre la polemica indiretta, Amal- di pensare. No, Amalrik è soltanto nato in
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quel mondo, e quindi ciò che scrive della sua un certo senso dà per scontato il fallimento
patria o dell'avvenire del suo paese deriva da politico e sociale del suo paese e si ha la sen-
una meditazione esclusivamente critica. Amal- sazione che non si tratti di un'impressione
rik non dice né — tanto meno — vuole suggerire personale ma bensì di una nozione che debba
che in altri tempi, in un passato prossimo, si essere condivisa da molte persone. Cosa ancor
stava meglio, non fa questioni d'ordine morale, più sorprendente è che tale giudizio venga da
si limita a registrare un fallimento e a indi- persone che non hanno avuto modo di cono-
care delle date, per il momento in cui — a suo scere qualcosa di diverso, ecco perché il libro
avviso — questa decadenza avrà toccato il suo assume un valore di documento. E che si
punto finale. tratti di un documento ce lo conferma il ca-
Non siamo, dunque, di fronte a uno sfogo rattere stesso di queste pagine, che ignorano
e neppure a qualcosa che lasci pensare a un qualsiasi forma di esaltazione, che non sono
discorso alla Orwell. Per stabilire bene la mai polemiche e che non nascono da un tempo
base di partenza di Amalrik, non c'è che da di risentimento. Chi parla è piuttosto uno che
rifarsi alla sua professione di storico. Caso trae delle conseguenze, che stabilisce dei ri-
mai, si potrebbe obbiettare che egli si serve sultati e in nessun momento cede al desiderio
del presente come di un qualcosa che è già di voler stupire gli altri. Allo stesso modo non
diventato passato, di qualcosa di fisso e inal- vale aspettarsi delle rivelazioni, delle denunce
terabile; ma è un inconveniente che fatal- clamorose: il discorso di Amalrik è quanto
mente tocca a chiunque cerchi di conoscere mai sobrio e controllato. E' - se vogliamo ser-
il volto del futuro. Ecco perché a noi sembra virci di un'immagine - il discorso di un uomo
molto più interessante l'altro fatto dell'ana- che è imbarcato su una nave e da quel che vede,
lisi diretta, molto di più della profezia. Che da quel che sente, specialmente da ciò che vie-
l'URSS debba sopravvivere fino al 1984 e poi ne impartito come ordine dai capitani si pre-
scomparire nella sua attuale forma rientra nel occupa di immaginare il prossimo futuro. La
giuoco delle possibilità, è caso mai la conse- navigazione è compromessa e poco conta in-
guenza di uno stato di cose che a uno scrittore dovinare il tempo della durata o il porto d'ar-
sovietico di trentadue anni non solo non sem- rivo. Il destino - sembra voler sostenere Amal-
bra perfetto ma neppure valido. Amalrik in rik - è già segnato in partenza o almeno è segna-

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to dal momento in cui non siamo più in grado to (per esempio, quando dà per scontato il
di determinarlo. conflitto dell'URSS con la Cina) il suo discor-
II destino dell'URSS interessa Amalrik dal so perde in credibilità. Anche perché supposi-
punto di vista della storia, ma non manca di zioni del genere, anticipazioni di futurologi in
aggiungere che il suo discorso vale per tutti, tal senso non mancano, mentre invece sono as-
anche per chi non è imbarcato sulla stessa nave; sai rare le testimonianze di chi prende atto del
ed è molto interessante per gli stranieri, per- cattivo funzionamento della macchina politica
ché per la prima volta gli viene offerto come e sociale. D'altra parte, la testimonianza di
un discorso diretto. Chi parla è uno che « sta Amalrik è tanto più preziosa, in quanto è pre-
dentro » e si preoccupa di spiegare in che modo cisa, netta e per il suo impianto tocca punti e
stiano veramente le cose. Da tenere presente momenti che sono stati già illustrati dalla storia
che Amalrik non sta all'opposizione, non è della Russia. Aggiungiamo però che anche su
mosso, cioè, da ragioni ideologiche; per conto questo punto il saggista sembra discreto, nel
suo non ha da fare nessuna proposta diversa. senso che si riferisce a grandi linee del passato
Il suo abito corrisponde alla sua natura: le ob- e a uno stato di fondo perenne dell'animo
biezioni cominciano più avanti e possono es- russo.
sere raggruppate in queste due voci: Perché Da questo punto di vista, grazie a una ci-
non esiste un rinnovamento nella classe diri- tazione di Mao Tse-tung, Amalrik arriva a
gente sovietica? Che cosa succederà quando un'illuminazione che ci sembra quanto mai per-
questo tipo di regime inefficiente sarà dichia- tinente, almeno per quanto riguarda la scon-
rato definitivamente fallito? fìtta del progresso circoscritto e limitato. E ve-
Amalrik non va oltre, l'abbiamo detto: non dremo perché. Ma prima leggiamo il passo di
ha rimedi da suggerire, è in qualche modo un Amalrik: « Mao Tse-tung parla di un accer-
medico parziale; ma proprio questa parzialità, chiamento della città - i paesi economicamente
questa sua impossibilità a dare consigli, è una sviluppati - da parte del villaggio - i paesi sot-
conferma dell'autenticità della sua interpreta- tosviluppati. In effetti, Ì paesi economicamente
zione. In altre parole, lo storico non passa la sviluppati costituiscono, quanto alla popolazio-
mano al politico e va detto che le poche volte ne, una piccola parte del mondo. E poi, anche
in cui lo sorprendiamo in atteggiamento sospet- in questi paesi, la città è accerchiata dal villag-

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gio — villaggio nel senso proprio del termine - za. Questa è la parte più patetica del libro, che
oppure dagli abitanti del villaggio di ieri stabi- per ragioni evidenti Amalrik, per volere restare
litisi recentemente in città. Ma anche in città, fedele al proprio assunto, ha sacrificato ma che,
gli elementi che dirigono la civilizzazione con- comunque, costituisce la materia prima del suo
temporanea e ne sentono il bisogno non costi- intervento pubblico.
tuiscono che una minoranza infima, E perfino In che modo possiamo pensare che la testi-
nel nostro mondo interiore, la città è anch'essa monianza di Amalrik sopporti un riferimento
circondata dal villaggio del subcosciente e al preciso a quello che è il dato della solitudine
primo scossone infetto ai valori abituali ce ne e dell'abbandono e che lo scrittore stesso ha
accorgiamo. Non è forse questa crepa la massi- illustrato con la contrapposizione della città e
ma minaccia potenziale che pende sulla nostra del villaggio? Ce ne autorizza lo stesso scritto-
civiltà? re, l'autore del libro precedente Viaggio invo-
« La minaccia della città da parte del villag- lontario in Siberia che costituisce fino ad oggi
gio è tanto forte anche perché in città si nota la sua prova maggiore come narratore (le altre
una tendenza verso un sempre maggiore isola- sue opere non sono mai state pubblicate). Il
mento personale, mentre il villaggio ricerca piccolo trattato e il libro di vita rappresentano
l'organizzazione e l'unità ». per intero l'arco della sua opera di scrittore e -
Il futurologo ha ricevuto - come si vede - in modo particolare - la sua facoltà di strappare
un grosso colpo dallo storico o meglio ancora all'esame della realtà altri segni, altre indica-
dall'uomo comune, dall'uomo che sta navigan- zioni. Si tenga presente un altro fatto: non a
do nelle acque del suo particolare mondo pre- caso il trattato sul futuro dell'URSS segue il
sente. Lo storico è costretto a ricordare all'in- racconto del viaggio « involontario »: evidente-
ventore del futuro che il mondo non va avanti mente si tratta di una prova di controllo cri-
in un senso solo, tanto meno va avanti nel senso tico. Com'è stato detto, è questa una delle po-
che pochi intendono dargli. Amalrik contrappo- che volte che uno scrittore della clandestinità
ne all'organizzazione determinata da pochi cer- preferisce servirsi del linguaggio della ragione.
velli privilegiati, le reazioni incalcolabili e se- Amalrik aveva tutte le carte in regola per
grete dei molti, della massa, di chi non ha voce fondere in un'unica vocazione la sua esperien-
e ignora perfino la possibilità della testimonian- za e le sue idee di storico, ne sarebbe saltato
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fuori un libro provocante. Lo scrittore non l'ha ferenze ideologiche né da abitudini senti-
fatto e non l'ha fatto perché ha voluto separare mentali.
le due sfere, il sentimento dalla ragione; ma Il tentativo che fa Amalrik è di portare
non è detto che nel quadro del suo ragionamen- al di fuori del quadro delle reazioni immediate
to non sia entrato mai il ricordo delle ingiu- questo discorso sulle sorti dell'URSS e di pre-
stizie e delle sofferenze patite. Qui cogliamo an- sentarlo nella maniera più asettica, meno com-
cora meglio quella che è la novità dell'impianto promessa possibile. In altre parole è il docu-
del discorso di Amalrik. La sua opposizione ha mento di una testimonianza diretta nell'ambito
scelto la strada dell'obbiettività e — vale ricor- della stessa famiglia e ha il pregio di aver tro-
darlo - è l'opposizione dall'interno. In fondo la vato un equilibrio naturale fra nazionalismo e
vera accusa che Amalrik muove ai dirigenti del internazionalismo. Probabilmente tale equili-
suo paese è di inefficienza, di mancanza di idee brio gli viene dal fatto che Amalrik ha posto
o di tradimento di certe idee. Amalrik si guarda il problema in termini prevalentemente umani
bene dal mettere in dubbio la storia del passato o meglio egli parla da cittadino dell'URSS ma
ma, definita questa sua posizione, non ha esita- anche da cittadino che ha coscienza di quello
zioni di sorta nel criticare la rottura in atto fra che sta avvenendo nel mondo. Questo fa sì che
quel passato e il presente di cui è stato anche il suo libro non resti chiuso e legato a un de-
vittima. E', come ognun vede, l'opposizione del- stino particolare ma abbia il necessario per
la seconda stagione, più matura, meno legata a suscitare e riscuotere un'udienza più larga. Le-
un rapporto sentimentale, non coinvolta in gri- gare il senso del suo discorso alla storia del fu-
di di ribellione o soltanto di passione. Si ha turo dell'URSS non mi sembra sufficiente, sa-
l'impressione che Amalrik voglia dire soltanto rebbe tradirne lo spirito e le intenzioni. An-
questo: state attenti a dove ci portate, non che perché non dobbiamo intenderlo come
siete in grado di tenere il timone. La prima op- un messaggio chiuso nella bottiglia: primo,
posizione guardava al passato, poteva essere perché non lo è; secondo, perché il discorso
valutata ed interpretata come un risentimento, coinvolge in qualche modo il nostro futuro
come un segno personale di insoddisfazione, e tende a riportare la questione del regime
questa nuova opposizione non deriva né da dif- sovietico in una questione d'ordine generale
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e che tocca alla hne anche il destino comune mo se il lettore comune sarà in grado di co-
dell'uomo. gliere la qualità del discorso, la natura dell'in-
In conclusione, il libro di Amalrik non am- vito che è racchiuso nella semplice esposizione
mette di essere Ietto e giudicato come un pam- dei pochi dati di fatto essenziali.
phlet, non obbedisce al gusto dell'attacco pole- Infine, se è consentita una raccomandazione
mico ed è ben diverso dal tradizionale diver- al probabile lettore libero e disinteressato, si
tissement intellettualistico: è, al contrario, una vorrebbe aggiungere questo: non rifiutiamo una
presa di coscienza e un tentativo di trasferire il proposta così chiara e cerchiamo di strappare
discorso politico su delle basi più larghe e più da questa lucida proposta di discussione qual-
solide. Inutile aggiungere che l'interrogativo del cosa che a poco a poco abbiamo trasformato in
titolo non pretende d'avere un'efficacia asso- abitudine; cerchiamo cioè, di sradicare il vezzo
luta, intende al contrario promuovere un ragio- di risolvere questioni del genere in vacue e inu-
namento più concreto e più strettamente legato tili professioni di fede. Proprio perché il sag-
alla realtà. Il lettore per conto suo saprà distin- gio di Amalrik sfugge alla legge della commo-
guere appunto quelle che sono le parti più so- zione superficiale, della emozione intesa come
lide; e quando lo avrà fatto, capirà che il libro evasione e rifiuto di responsabilità, lasciamo da
è più credibile in quei punti che apparentemen- parte tutta la sua leggenda, lasciamo da parte
te sono i meno brillanti, dove il controllo degli la cronaca, lasciamo soprattutto da parte le no-
elementi del discorso è stato più severo. stre leggi morali e vediamo di capire nella ma-
Quando lo scrittore fissa i termini del dram- niera più pulita ed onesta questo documento che
ma sovietico (il declino dei valori ideologici, è prima di tutto un atto d'amore per il proprio
l'incapacità d'invenzione politica dei dirigenti paese e di delusione per l'idea tradita o non
e l'indifferenza della « classe media ») ecco che applicata. Ci perderemo in interesse immedia-
immediatamente sposta la sua indagine al di to, ci perderemo in emozione, ma non c'è dub-
fuori delle passioni, evita la polemica e chiede bio che ci guadagneremo in concretezza e in
un confronto diretto. precisione di notizie. Amalrik ha tentato un
Quale successo potrà avere da noi un libro progetto di discussione; sarebbe stupido da
del genere? Lasciamo da parte il carattere non parte nostra trasformarlo in un giuoco po-
assolutamente necessario della novità e vedia- lemico.
CARLO BO
20 21
Soprawiverà
l'Unione Sovietica
fino al 1984?
Tre ragioni fondamentali mi hanno indotto
a scrivere queste pagine. Primo: l'interesse che
nutro per la storia russa. Dieci anni or sono,
circa, scrissi un saggio sulla Russia di Kiev.
Per ragioni indipendenti dalla mia volontà fui
costretto a interrompere le mie ricerche sulle
origini dello Stato russo: in compenso, la sorte
si sdebiterà, spero, a mille doppi, facendo di
me un testimone della sua fine. Secondo: ebbi
agio di osservare da vicino i tentativi escogitati
per fondare un movimento sociale indipenden-
te in URSS; la cosa è in sé molto interessante
e merita un giudizio provvisorio. Terzo: ebbi
sovente l'occasione di sentir dire o di leggere
che era in corso una sedicente liberalizzazione
della società sovietica. In una parola, la valuta-
zione di ciò di cui parlo potrebbe essere for-
mulata così: oggi la situazione è migliore di
dieci anni fa; quindi tra dieci anni, sarà ancora
migliore. Tenterò di dimostrare perché non
condivido questo punto di vista.
Tengo a puntualizzare che questo mio sag-
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gio non è basato su ricerche di nessun genere,
ma soltanto su mie osservazioni e riflessioni.
Da questo punto di vista potrà sembrare un
groviglio di chiacchiere, senza capo né coda;
ma offrirà, almeno ai sovietologi occidentali, lo
stesso interesse che presenterebbe a degli
ittiologi un pesce divenuto improvvisamente
loquace.1 Si può considerare che nello spazio di cir-
ca cinque anni - d a l 1952 al 1957 - una rivo-
luzione sui generis si è compiuta nelle alte sfere
del governo. Ha conosciuto momenti di tensio-
ne estrema: quello, per esempio, del cosiddetto
« Presidium allargato » del comitato centrale
del PC; o l'affare dei « medici », la morte miste-
riosa di Stalin, la crisi polacca e quella unghe-
rese; ed è stata finalmente coronata dalla totale
vittoria di Kruscev.
Nel corso di questo periodo, il paese intero
visse nell'attesa passiva del suo destino: se al
vertice la lotta non aveva tregua, alla base mai
una voce si fece udire che fosse in disaccordo
con quanto avveniva nelle alte sfere.2 Ma, pro-
babilmente, la rivoluzione al vertice avendo
scosso le basi del monolito creato da Stalin,
aprì il varco ad un certo movimento nella so-
cietà; e già verso la fine di questo periodo, una
forza nuova, indipendente dal governo, comin-
ciò a manifestarsi. Possiamo chiamarla conven-
zionalmente opposizione culturale. Alcuni scrit-
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tori, che fino ad allora avevano seguito la linea Nel frattempo, tuttavia, dal seno dell'op-
ufficiale, od avevano semplicemente taciuto, si posizione culturale nasceva una nuova forza,
misero a parlare in modo nuovo. Una parte delle avversa non soltanto alla cultura ufficiale, ma
loro opere fu pubblicata o messa in circolazione altresì a molti aspetti dell'ideologia e della pras-
sotto forma di manoscritto: numerosi giovani, si del regime. Essa scaturì dal cozzo di due
poeti, artisti, musicisti e cantautori, si misero a tendenze opposte: l'aspirazione della società
diffondere giornali dattilografati, ad aprire espo- ad un'informazione politica e sociale sempre
sizioni artistiche semilegali, ad organizzare grup- crescente e la tendenza del regime a cucinare
pi di gioventù.5 sempre più l'informazione offerta ufficialmente.
Questo movimento non era diretto contro Fu chiamata samizdat. Decine, centinaia, mi-
il regime politico come tale, ma soltanto contro gliaia di romanzi, novelle, racconti, opere tea-
la sua cultura, che, pur tuttavia, il regime con- trali, memorie, articoli, lettere aperte, volanti-
siderava sua parte costitutiva. Perciò il regime ni, relazioni stenografate di sedute e di proces-
combatté l'opposizione culturale, riportando la si cominciarono a circolare nel paese, sotto for-
più completa vittoria in ogni singolo caso; gli ma di dattiloscritti o di fotocopie.4 Inoltre, in
scrittori si pentivano, gli editori di riviste clan- cinque anni, il samizdat subì un'evoluzione pro-
destine finivano in prigione, le esposizioni ve- gressiva: da letteratura artistica qual era ini-
nivano chiuse, i poeti dispersi. Tuttavia, il re- zialmente, divenne documentazione, con una
gime non riuscì a conseguire una vittoria glo- tinta politica e sociale sempre più netta. E' na-
bale sull'opposizione culturale; al contrario, turale che il regime vedesse nel samizdat un
quest'opposizione si integrò progressivamente pericolo ancora più grande di quello che già
all'arte ufficiale, modificandosi per ciò stesso, rappresentava per lui Vopposizione culturale e
ma trasformandola a sua volta. Essa perseverò lo combattesse in maniera ancor più risoluta.5
in parte, ad alto livello, come fenomeno cultu- Nondimeno, il samizdat, come già l'opposi-
rale. Il regime tollerò la sua esistenza, e finse zione culturale, ha preparato progressivamente
di non darle importanza, privando così il suo il terreno ad una forza nuova, autonoma, che
atteggiamento di opposizione di quel contenu- può essere ormai ritenuta autentica opposizio-
to politico che combattendola le aveva at- ne politica al regime, o, in ogni caso, un germe
tribuito. di opposizione politica. E' un movimento so-
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ciale che ha preso il nome di Movimento demo- carattere del tutto privato, si basava per di più
cratico. Mi sembra che questo movimento pos- su un'ideologia negativa. La gente era convin-
sa essere prospettato come una ulteriore tappa ta che il regime era cattivo perché non faceva
di opposizione al regime per le seguenti ragio- questo o quello; ma nello stesso tempo, nessu-
ni : innanzitutto, senza prendere la forma di or- no si chiedeva che cosa sarebbe stato bene
ganizzazione ben strutturata, ha coscienza di sé fare. Era chiaro che, o il regime non corrispon-
come di un movimento, e si presenta come deva alla sua ideologia, o questa ideologia non
tale: ha dei dirigenti, dei militanti e si vale del- era confacente. Tuttavia, soltanto verso la fine
l'appoggio di un numero considerevole di sim- di questo periodo si cominciò a ricercare una
patizzanti. Quindi, si fissa consapevolmente de- ideologia positiva, atta ad opporsi a quella uf-
gli scopi precisi e sceglie una tattica determina- ficiale.7
ta, benché in modo piuttosto blando. Final- Si può affermare che per lo meno tre ideo-
mente, vuole agire in condizioni di legalità e di logie, base di opposizione, sono andate consoli-
pubblicità: una pubblicità che riesce ad otte- dandosi durante questi ultimi quindici anni.
nere differenziandosi così dai gruppi piccoli, Sono: il marxismo-leninismo autentico, Video-
ed anche da quelli grandi, della clandestinità.* logia cristiana e l'ideologia liberale, Il marxi-
Prima di esaminare in quale misura il Mo- smo-leninismo autentico ritiene che il regime ha
vimento democratico sia movimento di massa, deformato ai suoi fini propri l'ideologia marxi-
in quale misura si proponga fini precisi e rag- sta-leninista, non se ne ispira nella sua attività,
giungibili, cioè se è realmente un movimento e ritiene che, per il risanamento della nostra so-
che ha qualche probabilità di successo, è op- cietà, è indispensabile un ritorno agli autentici
portuno porre l'interrogativo del fondamento principi del marxismo-leninismo. L'ideologia
ideologico sul quale può basarsi qualsiasi op- cristiana considera indispensabile per la vita
posizione nell'URSS. sociale il suo adeguamento ai principi morali
E' chiaro, e io stesso ne sono perfettamente cristiani, interpretati forse un po' in senso sla-
consapevole, che anche tra il 1952 ed il 1956 vofilo, con la pretesa di una missione speciale
un grande numero di persone erano malconten- della Russia. L'ideologia liberale, in fine, pre-
te ed intimamente avverse al regime. Ma, oltre suppone il passaggio ad una società democra-
al fatto che questo malcontento manteneva un tica di tipo occidentale, che conservi però il

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principio della proprietà collettiva e dello formulazione precisa, tutti i suoi aderenti han-
Stato.8 no almeno uno scopo comune: un ordine le-
Tutte queste ideologie sono però piuttosto gale, fondato sul rispetto dei diritti fondamen-
vaghe. Nessuno ha trovato loro una formula- tali dell'uomo.
zione abbastanza concreta e convincente; i loro Il numero dei partecipanti al Movimento è
sostenitori non fanno che presuppone come più altrettanto indefinito quanto i suoi fini. Conta
o meno ovvie; i seguaci di ogni dottrina riten- alcune decine di membri attivi e parecchie cen-
gono di credere a qualcosa che hanno in comu- tinaia di simpatizzanti disposti a sostenerlo.
ne: che cosa esattamente, nessuno lo sa. E poi Fornire una qualsiasi cifra precisa sarebbe im-
queste dottrine non hanno limiti precisi; so- possibile; non soltanto perché è sconosciuta,
vente si confondono le une con le altre. Ed ma anche perché cambia continuamente. 10
anche sotto una forma così indefinita, restano il La cosa più interessante, del resto, non è
retaggio di gruppi ristretti. Eppure molti indizi tanto il numero dei partecipanti al Movimento
rivelano che in vasti strati di popolo, soprattut- quanto il loro ceto sociale. Ho potuto farmene
to nell'ambiente operaio, si sente l'esigenza di un'idea, basandomi sull'esempio specifico delle
un'ideologia sulla quale possa basare l'atteggia- proteste nel caso Galanskov e Ginzburg. In
mento di opposizione contro il regime e con- fondo, questo processo ha soltanto fornito al-
tro la sua dottrina ufficiale.9 l'opinione pubblica un pretesto di dichiarare al
Il Movimento democratico, secondo quan- regime le sue rivendicazioni in favore di mag-
to ne so, arruola rappresentanti di ciascuna del- giori garanzie giuridiche e del rispetto dei di-
le ideologie che ho prospettato; cosi la sua dot- ritti dell'uomo. La maggioranza di coloro che
trina può essere o una combinazione eclettica apposero la loro firma alla protesta non cono-
di marxismo-leninismo autentico, di cristiane- scono per niente né Galanskov né Ginzburg.
simo russo e di liberalismo, oppure basarsi su Ed è forse per questo che possiamo considerare
quanto vi è di comune nelle tre ideologie (nelle come inizio del Movimento proprio queste ener-
loro varianti sovietiche contemporanee). A pri- giche e numerose proteste dell'opinione pub-
ma vista, è questa seconda formula che va at- blica contro la violazione della legalità durante
tuandosi. Benché il Movimento democratico sia questo processo."
al suo inizio, e non abbia elaborato finora alcuna In rutto, 738 persone hanno firmato varie
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lettere collettive o individuali. Si ignora la pro- un gruppo di persone, di medio reddito e con
fessione di 38 di loro. Per quelle conosciute, l'esigenza di una notevole preparazione profes-
si può stabilire l'elenco seguente:12 sionale ha bisogno, per svolgere la sua attività,
di una certa libertà intellettuale e di azione;
scienziati (od aventi titolo accademico) 45%
inoltre richiede, come qualsiasi altro gruppo di
artisti 22%
persone provvedute, un dato ordine legale.
ingegneri e tecnici 13%
Inoltre questo gruppo costituisce lo strato
insegnanti, medici, giuristi, editori 9%
fondamentale della società, sul quale si poggia
operai 6%
qualsiasi regime democratico. Son convinto che
studenti 5%
da noi, nel nostro paese, questa classe, che po-
Se consideriamo questa classificazione so- tremmo chiamare classe degli specialisti, sia in
ciale veramente tipica del Movimento, è chia- corso di progressiva formazione. In effetti, il
ro che gli ambienti accademici ne costituiscono regime per esistere e per esercitare un ruolo
la base essenziale. Tuttavia, i laureati, per il attivo ha dovuto, durante tutto il dopoguerra,
fatto stesso del loro genere di lavoro, della loro sviluppare l'economia del paese e la scienza;
posizione nella società e della loro mentalità mi quest'ultima prende, nella società di oggi, un
sembrano i meno adatti ad un'azione concreta: carattere di massa sempre più accentuato; ed è
« mediteranno » volentieri, ma agiranno in mo- così che cresce il numero degli specialisti. A
do estremamente indeciso.'3 questa classe appartengono coloro che si sono
E' evidente poi, che su un piano più gene- assicurati, per loro e per la loro famiglia, un
rale, la base essenziale del Movimento è l'in- livello di vita relativamente elevato nei con-
tellighenzia. Ma, poiché questo termine ha fronti della normale condizione di un sovieti-
un senso troppo vago e caratterizza non tanto co;14 esercitano una professione che riserva loro
la posizione dell'uomo nella società od un grup- un posto dignitoso nella società e possiedono
po sociale determinato, quanto la capacità dei una certa cultura I5 che li rende atti a valutare,
singoli rappresentanti di questo gruppo al la- più o meno saggiamente, la loro situazione e
voro intellettuale, è meglio che io impieghi il quella della società nel suo insieme. Vi si ag-
termine di classe media. giungono liberi professionisti (come scrittori e
In effetti sappiamo che, in qualsiasi paese, artisti), persone consacrate al lavoro scientifico,

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amministrativo e tecnico, economisti, ecc. Co- ed in generale a qualsiasi attività indipendente,
me ho già detto si tratta di una classe di spe- è quella dei funzionari di Stato. La cosa è natu-
cialisti! Si nota che questa classe già comincia rale: qualsiasi funzionario considera se stesso
ad essere consapevole della sua compattezza e troppo insignificante dinnanzi all'apparato del
ad affermare la sua entità." potere del quale è un ingranaggio infimo per
Vi è dunque una classe influente od un poter esigere da lui un cambiamento qualun-
ceto sul quale potrebbe basarsi il Movimento que. D'altra parte, gli hanno tolto ogni respon-
democratico; ma vi sono almeno tre fattori che sabilità sociale; egli esegue solo ordini poiché
vi si oppongono fortemente, condizionandosi a proprio in questo consiste il suo lavoro. Potrà
vicenda. sempre avere la soddisfazione del dovere com-
Due di essi balzano agli occhi immediata- piuto, anche se ha svolto compiti che non avreb-
mente. Innanzitutto, l'eliminazione sistematica be certo eseguito di sua volontà." Per il fun-
dalla vita della società dei suoi elementi più in- zionario, la nozione di lavoro è soffocata da
dipendenti e più attivi, in corso da decenni, ha quella di servizio. Quando è al suo posto, è un
marcato tutti gli strati della società di un'im- automa; fuori dal lavoro è passivo. La psicolo-
pronta di mediocrità e di grigiore; e ciò non gia del funzionario è perciò molto comoda sia
ha potuto non ripercuotersi sulla classe media per il potere che per l'impiegato stesso.
in via di formazione.17 Siccome nel nostro paese lavoriamo tutti
In secondo luogo, la parte di questa classe per lo Stato, abbiamo tutti la mentalità del fun-
maggiormente consapevole della necessità di zionario: gli scrittori, membri dell'Unione de-
mutamenti democratici, resta disfattista: « in- gli scrittori; gli scienziati, che lavorano in una
tanto non si può far niente! », « non riuscirai istituzione di Stato, gli operai o i kolchoziani,
ad abbattere un muro picchiandovi dentro con tutti, senza eccezione, esattamente come i fun-
la fronte ». In altre parole, ha coscienza della zionari del KGB o del MVD. B
propria impotenza di fronte alla forza del Ben inteso, la cosiddetta classe media non
regime. costituisce un'eccezione da questo punto di vi-
Il terzo fattore non è così evidente, ma è sta; anzi, condizionata dal proprio ambiente so-
molto interessante. Com'è noto, in qualsiasi ciale, è veramente la più segnata da questa psi-
paese, la categoria meno incline ai mutamenti, cologia. Molti membri di questa classe sono ap-

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punto funzionari dell'apparato partitico statale; crazia e l'eliminazione dalla classe dirigente de-
considerano il regime un male minore di un gli elementi più audaci e più indipendenti, han-
suo eventuale, doloroso processo di trasfor- no prodotto successive generazioni di élite bu-
mazione. rocratica sempre più deboli e più indecise. Abi-
Siamo cosi in presenza di un fenomeno in- tuati a sottomettersi incondizionatamente e
teressante. Già esiste nel nostro paese un am- senza discutere per giungere al potere, i buro-
biente sociale accessibile ai principi della liber- crati, quando finalmente ci sono arrivati, sanno
tà personale, della legalità e della gestione de- meravigliosamente conservarlo tra le loro mani,
mocratica e già se ne sente praticamente il bi- ma non sanno affatto servirsene. Non solo sono
sogno; esiste un ambiente che già fornisce al incapaci di inventare qualcosa di nuovo, ma
Movimento democratico nascente il contingen- prendono generalmente qualsiasi idea nuova
te principale dei suoi aderenti; eppure, questo per un attentato ai propri diritti. E' probabile
ambiente è talmente mediocre, la sua mentalità che abbiano ormai raggiunto quel punto morto
talmente funzionarizzata e quella dei suoi mem- in cui la nozione di potere non è associata né
bri, che in campo intellettuale pensano indi- con la dottrina, né con la personalità del capo,
pendentemente, talmente passiva, che il suc- né con la tradizione, ma soltanto con il potere
cesso di un Movimento democratico, basato su come tale. Dietro qualsiasi istituzione statale,
uno strato sociale di questo genere, mi sembra dietro qualunque funzione, non si trova altro
molto problematico. se non la convinzione che essa è una parte indi-
spensabile del sistema. Naturalmente, l'unico
Ma bisogna dire che questo paradosso della
obiettivo di simile regime, almeno in politica
classe media si allinea, in modo curioso, al pa-
interna, non può essere che l'auto-conservazio-
radosso del regime. Il regime ha subito, nei
ne.20 E lo è. Il regime non vuole né restaurare
cinque anni che hanno preceduto la guerra, tra-
lo stalinismo, né perseguitare i rappresentanti
sformazioni interne molto dinamiche; in segui-
dell'intellighenzia, né accordare un aiuto fra-
to, però, la formazione della nuova élite buro-
terno a chi non glielo chiede. Vuole soltanto
cratica seguì il sistema, burocratico ormai an-
che tutto vada come è sempre andato: le auto-
ch'esso, della scelta dei più remissivi e dei più
rità siano riconosciute, l'intellighenzia resti in
docili esecutori. Questa sceka antinaturale de-
silenzio, il sistema non venga scosso da riforme
gli uomini più accomodanti della vecchia buro-
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pericolose o bizzarre. Il regime non attacca; si mente, in alto e in basso si cominciò a propen-
difende. La sua parola d'ordine è: « non tocca- dere verso norme scritte, più stabili di questo
teci e non vi toccheremo ». Il suo scopo: « che tacito consenso. Ciò ha creato una situazione
tutto resti come prima ». E' Io scopo più uma- assai strana.
nitario, se si vuole, che il regime si sia proposto La necessità di un certo ordine giuridico
in quest'ultimo mezzo secolo, ma è, nello stesso aveva cominciato a farsi sentire al vertice già
tempo, il meno seducente. nel periodo della limitazione del ruolo della
Cosi, di fronte alla passiva classe media si sicurezza di Stato e delle riabilitazioni in mas-
erge un'elite burocratica altrettanto passiva. sa. Durante un decennio (1954-1964) andò
Ma, per quanto passiva essa sia, non ha assolu- attuandosi un lavorìo progressivo, molto lento
tamente nulla da cambiare; in teoria, può andar del resto, sia in campo legislativo formale che
avanti ancora molto a lungo, sbarazzandosi dei in quello dell'applicazione pratica della legge.
problemi con le più inspiegabili concessioni o Esso si è manifestato sia nella firma di una serie
repressioni. di convenzioni internazionali e nel tentativo
E' ovvio che questo stato di quasi stabilità di armonizzare, in certo qual modo, le leggi so-
del regime esiga una determinata copertura giu- vietiche con le norme giuridiche internazionali,
ridica, basata, o sulla tacita comprensione di sia nella riforma dell'ordinamento giuridico.
tutti i membri della società circa quanto si esige Questo movimento verso un ordine legale, lento
da loro, o su una legge scritta. Al tempo di già di per se stesso, ha subito ancora remore a
Stalin ed anche di Kruscev, regnava una ten- causa di diversi fattori. In primo luogo, per
denza imposta dall'alto e percepita dalla totali- una ragione o per un'altra inerente alla poli-
tà dei cittadini, che permetteva a tutti i funzio- tica del momento, lo stesso potere emanava de-
nari di lasciarsi guidare in modo infallibile da creti e disposizioni in flagrante contraddizione
considerazioni di opportunità (convalidate del con le convenzioni internazionali alle quali ave-
resto da istruzioni) e agli altri di capire che va appena apposto la firma e che i fondamenti
cosa si esigeva da loro. Esisteva, inoltre, la sa- della legislazione sovietica avevano approvato."
cralità della legge e da essa, in ogni singolo In secondo luogo, il rimpasto dei quadri della
caso, si poteva attingere quello che andava bene Magistratura fu eseguito in modo molto limitato
per un determinato momento. Ma progressiva- ed incoerente, ed ha cozzato contro la scarsità

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di elementi capaci di capire lo spirito della le- dia di « imbianchirla » ( facendo con molta sem-
galità. Terzo: l'egoismo di casta dei funzionari plicità le cose considerate prima impossibili e
li induceva ad opporsi a tutto ciò che poteva li- rivendicando continuamente la loro legalità).
mitare in un modo o nell'altro la loro influenza Tutto questo pone il regime in una posizione
e metter fine alla loro situazione privilegiata assai complessa, soprattutto se si pensa che
nella società. Quarto: l'idea stessa di ordine l'idea di legalità comincerà a penetrare negli
giuridico non trovava quasi nessuna radice nel- altri strati della società. Per la propria stabilità,
la società sovietica e si riscontrava in lampante il regime è continuamente forzato a tener conto
contraddizione con le dottrine, ufficialmente delle sue leggi; per lottare contro la tendenza
proclamate, sull'atteggiamento di classe obbli- alla democratizzazione è continuamente obbli-
gatorio verso tutti i fenomeni. gato a violarle.21
Benché, in tal modo, il movimento verso un Ciononostante, gettando uno sguardo a
ordine giuridico, iniziato al vertice, si fosse pro- questi quindici ultimi anni, bisogna dire che
gressivamente invescato nel pantano burocra- il processo di formalizzazione giuridica ha se-
tico, improvvisamente risuonarono alla base guito il suo corso, lento, ma ininterrotto ed ha
voci che reclamavano il rispetto delle leggi. In raggiunto tali traguardi che sarà diffìcile rove-
effetti, la classe media - la sola nella società sciarlo con i metodi burocratici usuali. Ci si
sovietica che capisse e sentisse l'esigenza di le- può domandare se esso è una conseguenza della
galità - si mise a reclamare, benché timidamen- liberalizzazione in corso - o almeno di quella
te, un trattamento non più fondato sui bisogni attuata fino ad un passato recente — del regime
correnti del regime, ma su di una base legale. che vige nel nostro paese. Poiché è noto che
Si palesò allora l'esistenza di una vasta zona un'evoluzione del nostro Stato e della nostra
grigia nel diritto sovietico; zona di cose non società era ed è tuttora in atto, non soltanto
proibite formalmente dalla legge, ma conside- nel campo del diritto, ma anche in quello eco-
rate interdette nella pratica." Attualmente sono nomico, nel campo della cultura, ecc.
evidenti due tendenze: quella del regime di In effetti, oggi, non soltanto ogni cittadino
« annerire » questa zona ( con aggiunte al codice sovietico si sente più sicuro e gode di maggior
penale, con processi esemplari, con l'invio di di- libertà personale che non quindici anni or sono,
rettive varie ai giudici); quella della classe me- ma anche il dirigente di un'impresa industriale
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ha il diritto di decidere per suo conto un certo rotto della ragione, lo sappiamo; né la storia
numero di questioni, che prima non erano di umana è quella di un progresso regolare. Tutta-
sua competenza; lo scrittore o il regista godono via, secondo me, il problema non sta tanto nel
di molto maggior spazio per la loro creatività fatto che il grado di libertà di cui godiamo è
e altrettanto si dà sensibilmente in quasi tutti sempre minimo in paragone a quello indispen-
i campi della nostra vita. Questo fatto ha ge- sabile ad una società sviluppata, né che il pro-
nerato un'ideologia di più, forse la più diffusa cesso di questa liberalizzazione, invece di acce-
nella società, che si può chiamare Videologia lerarsi continuamente, subisca incontestabili
del riformismo. E' basata sulla convinzione che, remore, si deteriori e faccia marcia indietro;
grazie a cambiamenti progressivi ed a riforme ma piuttosto che la natura stessa di questo pro-
parziali, la sostituzione della vecchia élite buro- cesso renda dubbio il suo successo finale. Sem-
cratica con una nuova, più intelligente e più brerebbe che la liberalizzazione debba essere at-
saggia, produrrà una specie di umanizzazione tuata progressivamente mediante riforme ed al-
del socialismo e che, al posto di un sistema tri provvedimenti rispondenti ad un piano con-
immobile e privo di libertà, ne sorgerà un al- sapevolmente preordinato al vertice, in vista
tro, dinamico e liberale. In altre parole, que- :
di adeguare il nostro sistema alle condizioni con-
sta teoria si fonda sulla certezza che la ragione temporanee e di rinnovarlo in modo radicale.
avrà il sopravvento e che tutto andrà bene; per Sappiamo, invece, che non c'è mai stato e non
questo essa si è diffusa specialmente negli am- c'è ora un piano, che nessuna riforma radicale
bienti accademici ed in genere tra coloro che è stata attuata, né è in corso di attuazione. As-
già adesso non stanno troppo male e sperano, sistiamo soltanto a tentativi sporadici di « tap-
proprio per questo, che anche gli altri capiran- pare i buchi » con ristrutturazioni alla bell'e
no che è meglio essere sazio e libero piuttosto meglio dell'apparato burocratico.25
che affamato e privo di libertà. Ritengo che sia Per altro, la liberalizzazione potrebbe es-
la medesima prospettiva, un po' semplice, a sere spontanea quale risultato di continue con-
fondare tutte le speranze americane circa cessioni del regime ad una società provvista di
l'URSS.24 un suo piano di liberalizzazione, e del suo con-
Eppure la storia, ed in particolare la storia tinuo sforzo di adattarsi alle tumultuose modi-
russa, è ben lungi dall'essere un trionfo ininter- ficazioni dell'universo intero; in altre parole, il
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regime sarebbe allora un sistema auto-rego- perimento del regime, il risultato logico sarà
lantesi.26 la sua morte, seguita dall'anarchia.
Ma vediamo che neppure questo avviene; Se consideriamo l'evoluzione del regime
il regime si ritiene perfetto e, per questa ra- analogamente alla crescita dell'entropia, allora
gione, non vuole trasformarsi, né deliberata- il Movimento democratico, la cui analisi è sta-
mente, né, tanto meno, cedendo a qualcuno o ta il punto di partenza del mio studio, potreb-
a qualcosa. Il processo in corso di aumento del- be essere definito un fenomeno antientropico.
la misura di libertà potrebbe essere più esatta- Si può certo sperare - e così probabilmente
mente qualificato come processo di deperimen- avverrà - che, nonostante le repressioni, il mo-
to progressivo del regime. Questo invecchia, vimento nascente sappia acquistare influenza,
elaborare un programma sufficientemente pre-
semplicemente, e non è più in grado di soffo-
ciso e trovare la struttura adatta: allora arruo-
care tutto e tutti, come prima, con la stessa
lerà numerosi aderenti. Nello stesso tempo, a
forza e lo stesso entusiasmo; come già abbiamo
parer mio, la sua base sociale, la classe media o,
detto, la sua élite si trasforma, il modo di vi- più esattamente, una parte di questa, è troppo
vere diventa sempre più complesso ed il regi- debole e troppo in balìa delle contraddizioni in-
me riesce a stento a raccapezzarsi; la struttura terne perché il movimento possa decidersi un
della società è in evoluzione. Si potrebbe trac- bel giorno a porsi contro il regime oppure di-
ciare un quadro allegorico: un uomo in piedi ventare una forza capace di organizzare la so-
in una posa molto tesa, le braccia in alto ed un cietà su nuove basi, nel caso di autoliquidazione
altro uomo in posa altrettanto tesa, che gli del regime o di una sua caduta. Ma non potreb-
preme una mitragliatrice sul ventre. Evidente- be darsi che il Movimento democratico riu-
mente non potranno resistere a lungo in que- scisse ad acquistare un più vasto appoggio nel
sta posizione; anche il secondo uomo si stan- popolo?
cherà e lascerà involontariamente cadere la sua E' molto difficile rispondere a questo inter-
arma; il primo ne approfitterà per abbassare un rogativo, non foss'altro perché nessuno, élite
pochino le braccia e rilassarsi come può. Se burocratica compresa, riesce ad indovinare qua-
consideriamo la liberalizzazione in corso non le umore regna nei più vasti strati del popolo.2*
come rinnovamento, ma come processo di de- Mi sembra che il termine giusto per prospettare
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questi umori potrebbe essere malcontento pas- sua sclerosi, faticherà sempre più per aumen-
sivo. Malcontento diretto non contro il regime tare la produzione, è evidente che il livello di
nel suo insieme — la maggioranza del popolo vita di molti strati della nostra società potrà
non se lo sogna neppure, né ritiene che le cose esserne minacciato. Che forma prenderà allora
possano andare altrimenti — ma contro aspetti il malcontento popolare? La forma di una resi-
particolari del regime, che, nondimeno, costi- stenza democratica legale o la forma estremista
tuiscono condizioni indispensabili della sua esi- di esplosioni di violenza individuale e col-
stenza. Gli operai, per esempio, sono esaspera- lettiva?
ti dalla loro condizione di « senza-diritti » nei Ritengo che nessuna idea possa essere tra-
confronti dell'amministrazione della fabbrica, i dotta in pratica se non è stata prima capita
kolchoziani dalla totale dipendenza dal presiden- dalla maggioranza del popolo. Le nozioni di
te (che, a sua volta, dipende totalmente dalla autogestione, di legge uguale per tutti, di li-
direzione del distretto) e tutti dalla stridente bertà individuale e quella conseguente di re-
disparità dei beni, dai salari bassi, dalle difficili sponsabilità, sono quasi totalmente incompren-
condizioni di alloggio, dalla scarsità o dall'as- sibili per il popolo russo, a ragione delle sue
senza dei viveri di prima necessità, dall'impos- tradizioni storiche e di altri fattori. Perfino
sibilità di mutare il luogo di residenza o di la- nell'idea di libertà pratica il russo medio vedrà
voro, ecc. Oggi questo malcontento comincia a non la possibilità di una sua migliore sistema-
farsi pubblico e perciò molti cominciano a chie- zione nella vita, ma il pericolo che qualcuno
dersi: « insomma chi è il colpevole? ». più abile di lui si sistemi bene a sue spese. La
Il miglioramento progressivo, anche se len- parola stessa di libertà è percepita dalla mag-
to, del livello di vita, frutto soprattutto del- gioranza come sinonimo di disordine, come
l'edilizia intensificata, non sopprime questa esa- possibilità di abbandonarsi impunemente a
sperazione, ma, in certo qual modo, la neutra- qualsiasi azione antisociale o pericolosa. Quan-
lizza. E' chiaro però, che una frenata brusca to poi al rispetto dei diritti della persona uma-
nell'aumento del benessere, una fermata od una na come tale, è una nozione che determina
marcia indietro provocherebbero esplosioni di pura perplessità.
irritazione violenta, che prima nessuno avrebbe Si può rispettare la forza, il potere, anche
creduto possibili.29 Siccome il regime, data la lo spirito e l'educazione se si vuole, ma che la
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personalità umana come tale abbia un valore rogo per giustizia, ma mai per il diritto di
qualsiasi, è una cosa inconcepibile per la co- « fare tutto quello che gli piace ». Nonostante
scienza popolare. Come popolo, non abbiamo tutto il fascino apparente di questa idea, se si
vissuto il periodo europeo del culto della per- valuta attentamente quanto essa nasconde, bi-
sonalità umana; la personalità, nella storia sogna concludere che costituisce l'aspetto più
russa, è sempre stata un mezzo, mai un fine. deleterio della psicologia russa. La giustizia si
Paradossalmente, la nozione stessa di culto del- trasforma, in pratica, nel desiderio « che nessu-
la personalità ha preso per noi il senso di un no stia meglio di me ».x Quest'idea si traduce
periodo di tale avvilimento e di tale oppressio- in odio per tutto ciò che esce dall'ordinario.
ne della personalità umana, che il nostro po- Perciò si cercherà non di imitare questo « fuori
polo non ne aveva mai conosciuto uno simile dell'ordinario », ma di ricondurlo a quanto ci è
prima di allora. Per di più, una continua pro- affine, e si odierà qualsiasi iniziativa e qualsiasi
paganda si sforza con tutti i mezzi di opporre il genere di vita più dinamico e più elevato del
personale al collettivo, puntualizzando quanto
nostro. Certo, questa psicologia è più frequente
il primo sia meschino e nobile il secondo. Così,
nel contadino che nella classe media. Tuttavia
qualsiasi interesse per ciò che è personale ha
i contadini di oggi e quelli di ieri, costituiscono
assunto l'aspetto di mostruoso egoismo.
la schiacciante maggioranza del nostro paese.31
Dobbiamo forse concluderne che il popolo Così le due nozioni più insite nel popolo
non ha alcuna idea positiva, eccetto quella di — l'idea di forza e l'idea di giustizia - sono
potere forte, di potere che ha sempre ragione ugualmente di ostacolo alle idee democratiche,
perché è forte e che, proprio per questo, non
fondate sull'individualismo. E a tutto questo
bisogna cercare di indebolire? Il popolo russo
dobbiamo aggiungere tre fattori negativi e le-
— la sua storia di ieri e di oggi lo prova fino al-
gati tra di loro. Primo: il persistente basso li-
l'evidenza — ha ad ogni modo un'idea che gli
vello di civiltà della maggior parte del nostro
pare positiva: l'idea di giustizia. Il potere, che
pensa a tutto e fa tutto per noi, deve essere popolo specialmente nella vita domestica. Se-
non soltanto forte, ma giusto; tutti devono vi- condo: il dominio dei miti di massa, diffusi ac-
vere secondo giustizia e agire secondo coscien- canitamente con i grandi mezzi d'informazione.
za. Un uomo può lasciarsi bruciare vivo sul E terzo: il forte disorientamento sociale della
maggior parte del nostro popolo. La proleta-
50 ri
rizzazione delle campagne ha generato una stra- teri, prettamente materiali, alcuni criteri mora-
na classe formata né da puri contadini, né da li: la nozione di onesto e disonesto, di bene o
puri lavoratori, ma costituita di uomini che di male, nozioni insite nell'uomo, che costitui-
hanno una doppia psicologia di proprietari della scono un freno e una direttiva quando crolla il
loro microimpresa agricola e di braccianti gior- meccanismo di costrizione sociale e l'individuo
nalieri di una gigantesca impresa anonima. Qua- è lasciato a se stesso. Si è andata formando in
le coscienza ha di se stessa questa massa e che me l'impressione, forse sbagliata, che, per il
cosa vuole? Credo che nessuno lo sappia. popolo, tali criteri morali sono inesistenti o
quasi. La morale cristiana, con le sue nozioni di
Poi, l'afflusso colossale delle masse con-
bene e di male, è stata sradicata ed eliminata
tadine dalla campagna alla città, ha dato origi-
dalla coscienza popolare; si sono fatti tentativi
ne ad un nuovo tipo di cittadino: di un uomo
di sostituirla con una morale di classe, che può
strappato al suo vecchio ambiente, ad un vec-
essere formulata press'a poco così: è bene ciò
chio modo di vivere e ad una vecchia cultura
che in questo momento il potere esige da me.
e che fa fatica ad assimilare un nuovo genere
E' naturale che una morale di questo genere,
di vita ed una nuova cultura. Vi si trova a di-
come pure l'instaurazione e l'esaltazione delle
sagio e si dibatte fra timore e aggressività. A
divisioni di classe e delle divisioni nazionali,
quale ceto sociale egli ascriva se stesso, rimane
abbiano completamente de-moralizzato la socie-
un mistero.
tà privandola di qualsiasi criterio morale che
Se le vecchie forme economico-sociali sono non sia il vantaggio del momento.32
definitivamente scomparse tanto in città che in
campagna, le nuove sono ancora in via di for- Cosi, anche l'ideologia cristiana, che, in
mazione. La base ideologica sulla quale vanno Russia, aveva generalmente avuto un carattere
organizzandosi è del tutto primitiva: si tratta di semi-idolatria e nello stesso tempo di fun-
del benessere materiale (molto relativo se con- zionariato di Stato a si è estinta, senza cedere
siderato dal punto di vista occidentale) e del- il posto all'ideologia marxista. La dottrina mar-
l'istinto di conservazione; vale a dire che alla xista è stata troppo spesso tagliata e ritagliata
nozione di vantaggio si oppone la nozione di sulla misura delle necessità del momento, per
pericolo. E' difficile sapere se la maggioranza poter diventare un'ideologia vivente. Oggi, in
del nostro popolo ammette accanto a questi cri- proporzione alla crescente democratizzazione

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del regime, avviene una sempre maggiore disi- Vi è certamente un contrappeso a queste
deologizzazione. L'esigenza di una base ideolo- tendenze distruttrici. La società sovietica di
gica qualsiasi costringe il regime a cercare una oggi può essere paragonata ad una torta a tre
nuova ideologia come il nazionalismo di una strati: lo strato superiore formato dalla buro-
Grande Russia con il culto della forza e le crazia dirigente; lo strato intermedio da quella
tendenze espansioniste che gli sono proprie.* che abbiamo chiamato classe media o classe de-
Un regime con una simile ideologia ha bisogno gli specialisti; e lo strato inferiore, più numero-
di avere nemici interni ed esterni, che non siano so, formato da operai, kolchoziani, piccoli impie-
ormai più nemici di classe, come per esempio gati, personale di servizio, ecc. Dalla rapidità
gli imperialisti americani e gli antisovietici, ma con la quale avverrà la crescita della classe me-
nemici nazionali, come per esempio i cinesi e dia e la sua autoorganizzazione - se più lenta-
gli ebrei. mente o più rapidamente della decomposizione
Ma tale ideologia nazionale, benché possa del sistema —, dalla rapidità con la quale lo
offrire un sostegno al regime per un certo tem- strato intermedio della torta crescerà a spese
po, appare molto pericolosa per un paese nel degli altri due, dipenderà la capacità della so-
quale i russi costituiscono meno della metà del- cietà sovietica di ristrutturarsi in modo pacifico
la popolazione.35 e indolore e di sopravvivere con un minimo di
Dunque, in che cosa crede questo popolo perdite ai cataclismi incombenti.
senza religione e senza morale, quali principi Con questo, bisogna ancora puntualizzare
ispirano la sua condotta? Crede nella propria che un altro potente fattore si oppone a qual-
forza nazionale e ritiene che gli altri popoli la siasi riorganizzazione pacifica e si presenta al-
debbano temere;16 si conduce sostenuto dalla trettanto negativo per tutti gli strati della so-
convinzione della forza del regime, di un regime cietà: l'isolamento estremo nel quale il regime
ch'egli stesso teme. In tale prospettiva non è ha rinchiuso se stesso e la società. Non si tratta
difficile prevedere quali aspetti assumerà il mal- solo di un isolamento del regime dalla società
contento popolare ed in che cosa sfocierà se il e dei diversi strati della società l'uno dall'altro;
regime morirà da solo. Gli orrori delle rivolu- ma innanzitutto dell'isolamento estremo del
zioni russe del 1905-1907 e del 1917-1920 paese dal resto del mondo. In tutti, dall'elite
sembreranno allora soltanto quadri idillici. burocratica fino ai ceti inferiori più bassi, que-

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sto isolamento produce una visione irreale del pericolosa e risponde alle dolci illusioni dei
mondo e del posto da loro in esso occupato. « sognatori attuali del Cremlino ». Però, in teo-
Tuttavia, più questa situazione contribuisce ria, sono possibili anche alcuni cambiamenti di
all'obbiettivo di mantenere ogni cosa immuta- regime; per esempio, la sua militarizzazione
ta, tanto più rapidamente e più radicalmente ed il passaggio ad una politica apertamente na-
tutto comincerà a disgregarsi al momento in cui zionalista (ciò potrebbe risultare da un colpo
il cozzo con la realtà sarà inevitabile. di stato militare o dal passaggio progressivo
Si può dire, riassumendo, che il regime, del potere all'esercito),17 oppure, la sua libera-
nella misura in cui va indebolendosi ed auto- lizzazione e conseguenti riforme economiche
distruggendosi, dovrà affrontare due forze che (per esempio se fosse rafforzato il ruolo degli
agiscono in modo distruttivo a suo riguardo: economisti pragmatici i quali capiscono la ne-
il movimento costruttivo (piuttosto debole) cessità di un cambiamento di direzione). Nes-
della classe media ed il movimento demolitore suna di queste possibilità sembra inverosimile;
delle classi inferiori, che si manifesterà nelle tuttavia l'apparato partitico, contro il quale sa-
azioni più nefaste, nelle più violente e più irre- rebbero sostanzialmente dirette le due rivolu-
sponsabili imprese, non appena i diversi ceti zioni, si è talmente amalgamato sia con l'eser-
della società saranno consapevoli della loro re- cito, sia con gli ambienti economici, che queste
lativa impunità. Abbiamo già indizi assai chia- due pariglie, anche se si slanciassero in avanti a
ri del fenomeno. Ma tra quanto tempo il re- briglia sciolta, resterebbero, dopo poco tempo,
gime deve aspettarsi simili scosse, quanto tem- affogate nello stesso pantano. Ogni trasforma-
po ancora potrà mantenersi? zione sostanziale comporterebbe immediate so-
Evidentemente questo interrogativo può stituzioni di persone alla base e al vertice. E'
essere posto in due modi diversi: nella prima evidente che gli individui che personificano il
ipotesi, il regime stesso prenderà misure deci- regime non arriveranno mai a questo punto: il
sive e radicali per rinnovarsi; nella seconda, prezzo della propria destituzione per conserva-
accetterà passivamente un minimo di cambia- re il regime sembrerebbe loro troppo elevato ed
menti per sopravvivere, come avviene attual- ingiusto.
mente. La seconda mi sembra la più verosimile: Ponendo l'interrogativo della durata pos-
esige dal regime meno fatica, gli sembra meno sibile del regime è interessante tracciare alcuni
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paralleli storici. Alcune delle condizioni che illimitata. Forse l'esigenza di avere un nemico
hanno provocato la prima e la seconda rivolu- al di fuori, nutrita dagli obbiettivi di politica
zione russa esistono forse anche oggi: gruppi interna, crea una tale inerzia, che è impossibile
di caste inamovibili; sclerosi di un sistema sta- fermarsi, tanto più che tutti i regimi totalitari
tale entrato nettamente in conflitto con le esi- si logorano fino all'estinzione senza accorgerse-
genze dello sviluppo economico; burocratizza- ne. Perché Nicola I ebbe bisogno della guerra
zione del sistema e, quindi, creazione di una di Crimea che mandò in rovina il regime da lui
classe privilegiata; contraddizioni nazionali in costituito? Perché Nicola II ebbe bisogno del-
seno ad uno Stato plurinazionale e situazione la guerra contro il Giappone e contro la Ger-
privilegiata di alcune nazioni. Eppure, se il re- mania? Il regime di oggi compendia in sé in
gime zarista si fosse protratto più a lungo, modo curioso aspetti dei regni di Nicola I e di
avrebbe forse resistito ad una pacifica moder- Nicola II ed in politica interna, direi anche di
nizzazione, a patto che il gruppo dirigente non quello di Alessandro III. Ma è ancora meglio
avesse valutato fantasticamente la situazione paragonarlo al regime bonapartista di Napoleo-
generale e le proprie forze e non avesse svolto ne III. Se questo paragone è valido, il Medio
all'esterno una politica espansionista che pro- Oriente sarà il suo Messico, la Cecoslovacchia
vocò un eccesso di tensione. In effetti, se il i suoi Stati Pontifici e la Cina il suo Impero
governo di Nicola II non avesse iniziato la Germanico.
guerra contro il Giappone, non avremmo avu-
to la rivoluzione del 1905-1907 e, se non fosse
stata dichiarata la guerra alla Germania, la ri-
voluzione del 1917 non sarebbe scoppiata.*8
Perché qualsiasi indebolimento interno va
sempre di pari passo con eccessive ambizioni
di politica estera? Non so rispondere. Forse si
cerca nelle crisi esterne uno sfogo delle contrad-
dizioni interne. Forse, al contrario, la facilità
con la quale viene soffocata qualsiasi opposi-
zione interna crea l'illusione di una potenza
58 59
II

Bisogna esaminare attentamente la que-


stione Cina.
La Cina, come il nostro paese, ha cono-
sciuto una rivoluzione e una guerra civile; come
noi, si è valsa della dottrina marxista per con-
solidare il paese. Proprio come da noi, a misu-
ra che la rivoluzione si propagava, la dottrina
marxista diventava sempre più un camuifaggio,
per mascherare, più o meno, obbiettivi nazio-
nali ed imperialisti. Grosso modo, la nostra ri-
voluzione ha percorso tre tappe: 1) internazio-
nale; 2) nazionale, associata ad una colossale
epurazione dei vecchi quadri; 3) militare-im-
periale, coronata dall'instaurazione del controllo
su mezza Europa/ 9 Mi pare che la rivoluzione
cinese stia percorrendo queste stesse tappe: il
periodo internazionale ha ceduto il posto a
quello nazionale * e, secondo la logica degli av-
venimenti, si dovrebbe ora giungere all'espan-
sione oltre confine.
Mi si potrà obiettare che la Cina non vuole
guerre; che, nonostante il suo tono aggressivo,
61
dal 1949 in poi si è dimostrata con i fatti una perpotenze non si oppongono tutte e due in-
potenza pacifica e non aggressiva. Ma non è sieme alla Cina e si trovano tra di loro in posi-
cosi. Innanzitutto, per la logica della sua evo- zione antagonista. La Cina ne tiene naturalmen-
luzione interna, la Cina solo oggi si trova sulla te conto. Attacca verbalmente allo stesso modo
soglia del periodo di espansione esterna; poi, e l'imperialismo americano e // revisionismo so-
la Cina ha già mostrato in passato la sua ag- vietico ed il social-imperialismo; ma le contrad-
gressività là dove non poteva prevedere una dizioni reali e le possibilità di un confronto di-
forte resistenza, in India per esempio.41 Ma, in retto sono molto più grandi con l'Unione So-
realtà, si è andata creando l'impressione che la vietica.
Cina voglia raggiungere i suoi scopi senza par- Se gli USA non dichiarano una guerra alla
tecipare ad una guerra globale, ma aizzando Cina - e non la dichiareranno - la Cina, nei
l'URSS contro gli USA per poi entrare in scena prossimi decenni, sarà assolutamente incapace
come arbitro e come giudice delle sorti del di farlo. Non ha con gli USA una frontiera di
mondo. La Cina non è riuscita nei suoi intenti terraferma che le possa permettere di valersi
e i dirigenti cinesi lo hanno capito benissimo da della sua superiorità numerica e di applicare i
un pezzo. Ciò determinerà e determina già con metodi della guerra partigiana e non ha una
molta evidenza un riesame globale della politi- flotta sufficiente per sbarcare un corpo di spe-
ca estera cinese. dizione. Un duello termonucleare - posto che
Intanto, la logica inesorabile della rivolu- la Cina riesca in dieci anni ad accumulare un
zione conduce la Cina verso una guerra, che, al- sufficiente potenziale termonucleare - provo-
meno a speranza dei capi, risolverà i suoi gravi cherebbe lo sterminio reciproco dei due paesi e
problemi economici e sociali41 e le garantirà ciò non le fa troppo comodo.. Il suo primordiale
una posizione di comando nel mondo contem- interesse è di estendere la sua influenza e di in-
poraneo. Inoltre le donerebbe una rivincita na- corporare in un primo tempo i territori del-
zionale per le umiliazioni secolari e per la sua l'Asia e non il continente Nord-americano. Al-
lunga dipendenza da potenze straniere. tra cosa è poter prevedere se i cinesi riusciran-
Le due superpotenze attuali, l'URSS e gli no ad ottenere la libertà d'azione in Asia finché
USA, sono l'ostacolo principale all'attuazione gli USA conserveranno la propria potenza.
di questi astronomici obiettivi. Ma queste su- E' evidente che, in ogni caso, gli USA si
62 63
sforzeranno d'impedire alla Cina di espandere l'URSS, quando propose, dopo la vittoria della
rivoluzione nel 1949, di unire i due paesi in un
in modo notevole la sua influenza verso il Sud,
solo Stato comunista. Naturalmente, il vantag-
ciò che potrebbe condurre a guerre locali sner-
gio di una popolazione tre o quattro volte supe-
vanti come quella del Vietnam. E' poco proba-
riore avrebbe garantito ai cinesi, se non pro-
bile, però, che la Cina si interessi a simili guer-
prio subito, almeno in seguito, una posizione
re che non risolvono un bel niente o meglio,
dominante in tale Stato; soprattutto avrebbe
che non risolvono niente, neEa misura in cui gli
concesso via libera alla colonizzazione della Si-
USA resteranno incolumi. Immischiarsi in guer-
beria, dell'Estremo Oriente e dell'Asia centra-
re di questo genere sembrerà alla Cina tanto più
le. Stalin non accettò ed i cinesi procrastina-
pericoloso in quanto al Nord le incombe un per-
rono i loro piani di qualche decennio: ma or-
fido nemico, pronto ad approfittare di qualsiasi
mai non potranno realizzarli se non con mezzi
suo errore. C'è ancora una ragione che può trat-
militari. E poi, a differenza del caso degli USA
tenere la Cina dall'espansione verso il Sud e
già prospettato, la Cina non solo ha la possi-
verso l'Est: la sovrappopolazione di queste re- bilità di combattere contro l'URSS, ma po-
gioni e la necessità di mantenere in vita o di trebbe ricavare da questa guerra anche alcuni
sterminare i milioni di uomini che vivono su vantaggi.
quelle terre.
Dal punto di vista militare, l'URSS è at-
Al Nord è tutt'altra cosa. Vi si trovano le
tualmente una potenza molto più forte della
enormi distese, scarsamente popolate, della Si-
Cina; per questo, il regime, che, pur temendola,
beria e dell'Estremo Oriente, un tempo gravi-
cerca di imporle la sua volontà, le imporrà ogni
tanti nella sfera d'influenza della Cina. Questi
tanto dei ricatti.44 Questo inciterà i cinesi a co-
territori appartengono ad uno Stato che è il suo
minciare per primi la guerra con i mezzi che
principale rivale in Asia e nel mondo intero.
saranno loro più favorevoli. Ma la Cina non
Inoltre, a differenza degli USA, si tratta di un
potrà dar inizio alla guerra, senza aver prima
rivale molto più pericoloso perché, quale Stato
accumulato quantità considerevoli - anche se
totalitario propenso all'espansione, può in un
minori di quelli dell'URSS - di armi atomiche,
modo o in un altro colpirla.*3
di razzi e di armi tradizionali. Appena però lo
All'inizio, la Cina contava di realizzare i
avrà fatto, la guerra potrà esplodere da un mo-
suoi fini con un pacifico assorbimento del-
65
64
mento all'altro. Calcolando una scadenza mini- locali di diverso genere; al momento opportuno,
ma di cinque anni e massima di dieci, possiamo tutti questi espedienti si trasformerebbero in
ritenere che la guerra tra l'URSS e la Cina scop- guerra generalizzata. Sarebbe così molto diffi-
pierà tra il 1975 e il 1980. 4 ' cile fissare il momento opportuno per assestare
Anche avendo a disposizione un potenziale un colpo nucleare alla Cina.
non indifferente di razzi nucleari, la Cina co- E' però logico prospettare un'altra variante.
mincerà la guerra con metodi classici, magari Ritenendo la Cina un rivale ed un aggressore
con quelli dei partigiani, cercando di valersi nucleare potenziale, i capi sovietici potranno
della sua colossale superiorità numerica e della decidere di infliggere un colpo nucleare preven-
sua esperienza nella guerriglia. Porrà allora tivo ai centri nucleari cinesi, prima che la Cina
l'URSS davanti ad un'alternativa: accettare il abbia il tempo di accumulare la quantità di ar-
tipo di conflitto imposto dalla Cina oppure as- mamenti nucleari sufficiente per una vigorosa
sestare un colpo nucleare di rimando. L'URSS risposta. I capi sovietici potranno infliggere
sceglierà verosimilmente la prima soluzione, un simile colpo, provocando anche loro varie
perché è molto pericoloso scatenare una guer- scaramucce alla frontiera e presentando la Cina
ra nucleare, rasentando il suicidio, anche quan- agli occhi del loro paese e dell'opinione pubbli-
do si dispone di difesa antirazzo. Nello stesso ca mondiale, come un aggressore.
tempo, la superiorità dell'URSS anche in arma- Sembra inverosimile che un regime buro-
menti classici, potrà dare ai dirigenti sovietici cratico possa mai decidersi ad un passo così ri-
l'impressione che sarebbe possibile con metodi schioso senza prendere in considerazione anche
tradizionali venire a capo dell'esercito cinese o le altre potenze atomiche; ma anche in que-
ad ogni modo costringerlo alla ritirata. Inoltre, sto caso, invece di scongiurare la guerra, sarà il
potrebbe succedere che lo scatenarsi della guer- segnale del suo inizio. Verranno infatti distrut-
ra fosse, per così dire, diluito nel tempo; man te le principali basi di razzi nucleari cinesi ma
mano che la potenza nucleare cinese si svilup- non la Cina la quale, invece, in risposta, scate-
passe, la Cina provocherebbe, in diversi punti nerà immediatamente una snervante guerra di
della frontiera di 7000 chilometri che la separa partigiani, guerra terribile per l'URSS tanto se
dall'URSS, scaramucce limitate, farebbe pene- combattuta sul territorio sovietico che su quel-
trare piccoli contingenti, determinerebbe urti lo cinese.46 In tal caso, si deciderebbe il regime

66 67
a distruggere totalmente, con armi nucleari, sarà inferto per almeno due ragioni: anzitutto
tutte le città ed i villaggi cinesi, tutto il popolo per l'enorme pericolo che esso comporta se
cinese che conta 800 milioni di individui? E' dato prima che gli altri mezzi siano esauriti;
difficile immaginare questo quadro apocalitti- poi perché la possibilità di un'aggressione ci-
co; ma è perfettamente ammissibile, quando si nese non è tanto evidente da giustificare passi
sappia che la paura spinge normalmente agli così arrischiati. Di conseguenza, la Cina si
atti più disperati. Bisogna sperare che le altre prowederà di un sufficiente potenziale di razzi
potenze nucleari non lo permettano. Tali azioni e di armi nucleari per ricattare l'URSS facendo
rappresenterebbero una minaccia terribile per valere la minaccia di un colpo di risposta, se
tutto il mondo. l'URSS si facesse venir l'idea di sfruttare la
E* possibile che la Cina ammetta l'eventua- sua superiorità nucleare ai fini dell'autodifesa.
lità di questo attacco preventivo: in tal caso, L'Unione Sovietica si vedrà dunque imposta
nei cinque prossimi anni praticherà una politica una guerra di partigiani su un territorio colos-
più prudente e fingerà di dialogare con l'URSS, sale, situato da ambedue le parti di una fron-
come non aveva mai fatto prima per considera- tiera di 7000 chilometri.47
zioni di politica interna. Seguiranno contatti di- Benché supponga che i piani per l'eventua-
plomatici e forse anche contatti fra partiti (pri- lità di una guerra con la Cina siano elaborati
vi del resto di qualsiasi significato), dichiara- da un pezzo, ritengo che, né dal punto di vista
zioni equivoche, atte ad alimentare la speranza tecnico, né da quello psicologico, l'Unione So-
di una riconciliazione: diminuirà il numero del- vietica non sia pronta per una guerra di parti-
le dichiarazioni critiche sul revisionismo sovie- giani e nemmeno per una semiguerriglia. Du-
tico e sul social-imperialismo. Ma nello stesso rante i due ultimi decenni, la guerra è stata
tempo la campagna antisovietica non sarà in- pensata nel nostro paese come lo scontro di
terrotta all'interno della Cina, per mantenere due eserciti, muniti di equipaggiamento tecni-
il popolo cinese sempre pronto a grandi avveni- co, quasi come una guerra da farsi schiacciando
menti. Può darsi che essa cerchi intanto più
il bottone, condotta all'Ovest, con paesi di cul-
stretti contatti con gli USA: e allora molto di-
tura occidentale e contro armate di terra nume-
penderà dalle loro relazioni.
ricamente inferiori. Tutto ciò ha incontestabil-
Credo però che il colpo preventivo non mente segnato la nostra strategia e sarà quindi
68 69
molto difficile cambiarne l'impostazione. La co- cede sovente il passo al suo avversario nella
scienza popolare inoltre è maggiormente pre- cultura ma ha invece grandi vantaggi su di lui
parata ad una guerra contro gli americani, con- nella sobrietà, nella saldezza, nella resistenza,
tro gli imperialisti, ad attacchi aerei e ad una si troverà superato proprio in questo dal sol-
guerra di terraferma in Europa. dato cinese.4' E finalmente, poiché si tratta del-
E' naturalmente molto difficile prevedere l'Estremo Oriente, della Siberia e del Kazaki-
come evolveranno le operazioni militari, sapere stan o delle regioni della Cina che confinano con
se le truppe sovietiche riusciranno con uno questi paesi, la guerra si svolgerà su territori
slancio energico a penetrare in territorio cinese di scarsa popolazione o di popolazione non rus-
e ad occupare una parte notevole del paese o sa; ciò offrirà vaste possibilità alla penetrazione
se i cinesi, al contrario, si inoltreranno in modo partigiana e, al contrario, difficoltà di approvvi-
lento, ma sicuro, sul territorio sovietico. Si gionamento per eserciti più importanti e ben
può tuttavia prevedere fin d'ora che l'Unione equipaggiati.
Sovietica dovrà affrontare durante questa guer- Ad ogni modo tutto questo condizionerà la
ra le difficoltà che prima incontravano proprio durata della guerra, che sarà lunga e snervante,
i suoi avversari. A partire dal secolo xvn, il senza rapido successo né per una parte né per
metodo della guerra partigiana si è identificato l'altra. Da questo punto di vista è interessante
col metodo usato dai russi contro gli eserciti prospettare tre fatti: l'atteggiamento degli USA
compatti che irrompevano sul suo territorio e verso la guerra cino-sovietica, l'evoluzione degli
che non venne mai applicato quando l'armata avvenimenti in Europa e la situazione in Unio-
russa irrompeva nell'Europa civilizzata. Ora lo ne Sovietica. Dall'epoca della seconda guerra
dovrà subire e questa sarà la prima difficoltà. mondiale, gli USA sembrano interessati prima
In secondo luogo, l'armata sovietica sin dall'ini- ad un accordo e poi ad una partnership con
zio dovrà affrontare il problema della difficoltà l'URSS. Il primo tentativo in questo senso,
delle comunicazioni dovuta all'enorme esten- quello di Roosevelt, ha fruttato la divisione del-
sione delle sue frontiere; infatti la guerra si la Germania e di tutta l'Europa e dieci anni
giocherà su un fronte lontano migliaia di chilo- di guerra fredda. Eppure ciò non arresta gli
metri dai principali centri economici e demo- americani; essi, come all'epoca di Kruscev,
grafici.48 In terzo luogo, il soldato russo, che continuano a credere che in un futuro non lon-

70 71
tano sarà possibile un accordo tra USA e URSS sare dieci anni prima che profonde divergenze
ed una soluzione comune dei problemi inter- si manifestassero tra di loro. Gli USA si era-
nazionali. Una tale visuale è condizionata non no legate le mani da soli, offrendo il loro so-
certo da particolari simpatie degli USA per il stegno al regime di Chiang Kai-shek, che si
sistema sovietico,50 ma dal fatto che nel mondo manifestò poi non vitale. "
contemporaneo l'URSS è l'unica forza reale che Allo stesso modo, se gli USA avessero so-
si avvicini in importanza a quella degli USA. stenuto Mao Tse-tung durante la guerra civile,
E' probabilmente questa autentica parità di di- avrebbero impedito un riawicinamento tra
ritti a condizionare la sete di accordo e di col- Cina e URSS, avrebbero evitato la guerra di
laborazione. Ma da questo punto di vista è evi- Corea ed avrebbero in gran parte cooperato
dente che man mano che l'influenza e l'impor- a fiaccare il regime comunista in Cina. Si può
tanza della Cina cresceranno, aumenterà in pensare, è vero, che gli USA comincino adagio
USA la propensione ad un accordo con la Cina adagio a rinunciare alla loro antica politica
e, nel regime di Mao o dei suoi successori, i li- verso la Cina; sarebbe molto difficile oggi in-
berali americani cominceranno a trovare dei dovinare quale sarà il loro atteggiamento ver-
tratti altrettanto simpatici che nel regime di so un eventuale conflitto cino-sovietico. Molto
Stalin o di Kruscev. dipenderà dalla posizione che la Cina stessa
Seguendo una politica che consisteva nel- prenderà verso gli USA alla vigilia della guer-
l'incoraggiare il comunismo là dove i popoli ra contro l'URSS; ed anche dalla soluzione dei
non lo volevano e nel contrastarlo là dove lo problemi di Formosa e del Vietnam.
volevano, gli USA hanno cooperato alla scis- Esaminando su un piano politico più vasto
sione dell'Europa e hanno deteriorato le loro la questione di un riawicinamento degli USA
relazioni con la Cina. Si deve dire che non con l'URSS o con la Repubblica Popolare Ci-
sono stati i loro interessi nazionali a spingerli nese, bisogna osservare che qualsiasi collabo-
a questo, ma che la loro politica nei riguardi razione deve ovviamente basarsi non soltanto
della Cina è stata motivata dal desiderio di sulla parità di forze e sulla tendenza, negativa,
frenare il comunismo. Ciò facendo, hanno con- di conservare la propria esclusività, ma anche
tribuito ad un riavvicinamento dei due giganti sulla comunione di alcuni scopi ed interessi po-
comunisti, l'URSS e la Cina. Dovettero pas- sitivi. Perciò ritengo che un riawicinamento

72 73
con l'URSS avrà un senso per gli USA soltanto forza e della propria estensione; il tema fon-
quando in URSS avverranno svolte democrati- damentale della sua minoranza colta è stato
che sensibili. Fino a quel momento, ogni ac- la descrizione della propria debolezza e della
cordo sarebbe dettato per l'URSS o dal terrore propria alienazione; la letteratura russa ne è
della Cina o dal tentativo di conservare il pro- l'esempio lampante. Il suo Stato slavo, lo han-
prio regime con l'aiuto economico americano,52 no lentamente creato a turno scandinavi, bi-
oppure dal desiderio di sfruttare l'amicizia ame- zantini, tartari, tedeschi, ebrei; ed esso ha an-
ricana per imporre o per conservare la propria nientato i suoi creatori l'uno dopo l'altro. Ha
influenza negli altri paesi; ed altresì dal desi- tradito tutti i suoi alleati, non appena un mi-
derio di ambedue gli stati di conservare un nimo vantaggio si profilava per loro, senza mai
ruolo dominante nel mondo, grazie ad un so- prender sul serio alcun accordo e senza aver
stegno reciproco." nulla in comune con nessuno.
Nonostante particolari vantaggi, una simile Si sentono oggi in Russia discorsi come
amicizia, basata sull'ipocrisia e sul terrore, non questo: gli USA ci aiuteranno, perché noi sia-
porterebbe agli USA che nuove difficoltà, come mo bianchi ed i cinesi gialli. Sarebbe molto
già era risultato dalla collaborazione Roosevelt- triste se gli USA avessero veramente questo
Stalin. La collaborazione comporta un recipro- punto di vista. L'unica speranza reale di un
co sostegno; ma come è possibile appoggiarsi futuro migliore per il mondo intero non è la
a un paese che, nel corso dei secoli, si gonfia guerra razziale, ma la collaborazione inter-raz-
e poi si appiattisce come una pasta inacidita ziale: le relazioni tra gli USA e la Cina potreb-
e non scorge dinnanzi a sé altre prospettive? bero diventarne il miglior esempio. Senza dub-
Un vero riaccostamento può essere fondato sul- bio con l'andar del tempo la Cina eleverà sen-
la comunione di interessi, di cultura, di tradi- sibilmente il livello di vita del suo popolo ed
zioni, sulla reciproca comprensione. Neppure entrerà in un periodo di liberalizzazione; e ciò,
l'ombra di tutto questo. Che cosa vi è di co- aggiunto alla sua fede tradizionale nei valori
mune tra un paese democratico con il suo idea- spirituali, farà della Cina un eccellente partner
lismo e il suo pragmatismo ed un paese senza della democratica America. Naturalmente, mol-
capacità di agire? L'ideologia di massa di que- to dipende dagli USA; seguiranno la loro po-
sto paese è sempre stata il culto della propria
litica sclerotica verso la Cina o ripareranno i
74 75
loro sbagli precedenti per cercare nuove vie? E' ovvio che appena risulterà chiaro che il
Se gli USA sono consapevoli di tutto que- conflitto militare russo-cinese sarà di lunga du-
sto, non aiuteranno l'URSS nella guerra con- rata, quando l'URSS sposterà tutte le sue for-
tro la Cina, ben consci, per di più, che la Cina ze verso l'Est senza più riuscire a difendere i
non è in grado di annientare completamente suoi interessi in Europa, avverrà l'unificazione
l'URSS. In tal caso l'Unione Sovietica resterà della Germania.56 E' difficile dire se ciò avverrà
sola in presenza della Cina. Ma che cosa fa- per assorbimento della Germania Est da parte
ranno i nostri alleati europei? della Germania Ovest o se i dirigenti post-
Dopo la seconda guerra mondiale l'URSS ulbrichtiani della RDT, consci della situazione
aveva la possibilità di creare sulla sua frontiera reale delle cose, proporranno spontaneamente
occidentale una catena di stati neutri, Germa- l'unificazione con la RFT per conservare alme-
nia compresa, e per il fatto stesso la sua in- no una parte dei loro privilegi. In ogni caso,
columità in Europa. Tali stati, con una specie la Germania unificata, con un orientamento an-
di regime intermediario, come per esempio vi- tisovietico abbastanza forte, creerà una situa-
geva in Cecoslovacchia fino al 1948, sarebbero zione assolutamente nuova in Europa.
stati una specie di cuscinetto tra l'Occidente e Questa riunificazione della Germania coin-
l'URSS ed avrebbero garantito una situazione ciderà con un processo di desovietizzazione dei
stabile in Europa.54 Invece l'URSS, seguendo paesi dell'Europa Orientale e lo accelererà no-
la politica staliniana di espansione territoriale tevolmente.57 E' difficile dire come questo si
e di intensificazione della tensione, ha esteso attuerà e quale forma assumerà - ungherese,
al massimo la sua sfera di influenza creando romena o cecoslovacca - ma condurrà, certa-
nello stesso tempo una minaccia potenziale nei mente, a regimi nazionalcomunisti che rappre-
propri confronti. Poiché la situazione esistente senteranno in ogni paese una specie di facsi-
oggi in Europa si mantiene soltanto per la pres- mile del regime precomunista.58 Inoltre, alme-
sione costante dell'Unione Sovietica," si può no alcuni paesi, come l'Ungheria o la Romania,
prevedere che cambiamenti notevoli si produr- prenderanno immediatamente un netto orien-
ranno nell'Europa Centrale ed Orientale non tamento germanofilo. L'URSS potrebbe impe-
appena questa pressione diminuirà o verrà dirlo soltanto con l'occupazione militare di tut-
meno. ti i paesi dell'Europa Orientale, al fine di crea-

76 77
re una specie di retroguardia del fronte del- la Cina — che verrà presentata come l'aggres-
l'Estremo Oriente; ma in realtà, questa retro- sore — provocherà una fiammata di nazionali-
guardia si ridurrebbe ad un secondo fronte, smo russo: « vedranno, impareranno! », e for-
vale a dire ad un fronte contro la Germania nirà nello stesso tempo alcune speranze al na-
la quale riceverebbe l'aiuto dei paesi dell'Eu- zionalismo non russo. In seguito, queste due
ropa Orientale. L'URSS non lo farà mai. tendenze seguiranno l'una una curva ascenden-
Al contrario, i paesi dell'Europa Orientale te, l'altra una discendente. In effetti la guer-
desovietizzati si lanceranno come un destriero ra sarà lontana nello spazio e non avrà grandi
a briglia sciolta e, vedendo l'impotenza del- ripercussioni emotive nell'anima del popolo, né
l'URSS in Europa, faranno valere rivendica- modificherà il ritmo normale di vita, come av-
zioni territoriali mai dimenticate anche se a venne durante l'ultima guerra con la Germania;
lungo taciute: la Polonia su Leopoli e Vilna, ma, nello stesso tempo, esigerà sempre più vit-
la Germania su Kaliningrad, l'Ungheria sulla time. Questo genererà, progressivamente, una
Russia transcarpatica, la Romania sulla Bessa- crescente stanchezza morale della guerra, com-
rabia. Non si può escludere l'eventualità che battuta lontano e senza sapere il perché. Co-
anche la Finlandia rivendichi Vyborg e Pe- minceranno a sorgere difficoltà economiche, spe-
cenga. E' molto probabile poi che man mano cialmente alimentari, tanto più sentite in quan-
che l'URSS sarà implicata nella guerra, anche to negli ultimi anni il livello di vita era anda-
il Giappone manifesti rivendicazioni territo- to elevandosi, lentamente, ma regolarmente.
riali: dapprima sulle isole Curili, poi su Sachalin Poiché il regime non è abbastanza mite per
e finalmente, se la Cina riporterà dei successi, autorizzare certe forme legali di manifesta-
anche su una parte dell'Estremo Oriente so- zione di malcontento, permettendo a questo uno
vietico." In breve, l'URSS dovrà pagare fino sfogo, e poiché al tempo stesso non è cosi cru-
all'ultimo centesimo le conquiste territoriali di dele da escludere la possibilità della protesta,
Stalin e l'isolamento nel quale i neostaliniani cominceranno vampate sporadiche di malcon-
hanno gettato il paese. Tuttavia gli eventi più tento popolare, rivolte locali, per esempio per
importanti per l'avvenire dell'URSS si produr- insufficienza di pane. Saranno represse con la
ranno all'interno del paese. truppa e ciò accelererà la dissoluzione dell'eser-
Naturalmente, l'inizio della guerra contro cito.60 In proporzione dell'aumento delle diffi-
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colta del regime, la classe media si farà sempre modo ancora più fulmineo. Se abbiamo cor-
più ostile, ritenendo che il regime non è più rettamente situato l'inizio della guerra contro
in grado di venire a capo dei suoi compiti. Il la Cina, questa caduta avverrà tra il 1980 e il
tradimento degli alleati e le rivendicazioni ter- 1985.
ritoriali ad oriente e ad occidente renderanno Ma, evidentemente il Movimento democrati-
più intensa la sensazione di isolamento e di co, al quale il regime con le sue continue repres-
impotenza. Le organizzazioni estremiste, che sioni non ha dato possibilità di consolidarsi,
faranno allora la loro apparizione, cominceran- non sarà in grado di prendere tra le mani il
no a giuocare un ruolo sempre maggiore. Inol- potere o ad ogni modo non per un tempo suf-
tre, le tendenze nazionaliste s'intensificheran- ficiente, per risolvere i problemi che la nazio-
no al massimo presso i popoli non russi del- ne dovrà affrontare. In tal caso, l'inevitabile
l'Unione Sovietica: innanzitutto nel Baltico, disintegrazione dell'impero dovrà percorrere
nel Caucaso e nell'Ucraina, poi nell'Asia Cen- una via estremamente dolorosa. Il potere pas-
trale e nelle regioni del Volga." Intanto il re- serà a gruppi o ad elementi estremisti ed il
gime burocratico, incapace, per sua natura, di paese comincerà a disintegrarsi in un clima di
condurre la guerra e nello stesso tempo, di ri- anarchia, di violenza e di ostilità nazionale
solvere le difficoltà economiche e di reprime- estrema. In questa ipotesi, le frontiere tra i
re o di soddisfare il malcontento del popolo, giovani stati nazionali, che incominceranno a
si chiuderà sempre più in se stesso, perderà nascere sui territori dell'antica Unione Sovie-
il controllo del paese e perfino il contatto con tica, saranno definite con enormi difficoltà, al
la realtà. Basterà una seria sconfitta al fronte prezzo di eventuali scontri militari; ed i vicini
oppure una qualsiasi esplosione di malconten- dell'URSS ne approfitteranno, la Cina per pri-
to nella capitale - scioperi o scontri d'arma da ma evidentemente.
fuoco - perché il regime cada. Certo, se già Ma è possibile che la classe media si riveli
prima il potere fosse passato pienamente tra nonostante tutto abbastanza forte per mante-
le mani dei militari, il regime così modificato nere tra le sue mani il controllo. In tal caso,
si manterrebbe un po' più a lungo; ma non po- la concessione dell'indipendenza ai vari popoli
tendo risolvere i problemi più importanti, quasi sovietici avverrà in modo pacifico; verrà costi-
sempre insolubili in tempo di guerra, cadrà in tuita una specie di federazione, alla stregua
80 81
del Commonwealth britannico o della Comu- ghiotte ogni anno una parte sempre crescente
nità Europea. Con la Cina, anch'essa debili- del prodotto globale mondiale, può trasformar-
tata dalla guerra, sarà conclusa la pace, ed i si in regresso e la civilizzazione potrebbe peri-
conflitti con i vicini europei saranno regolati re senza l'esplosione abbagliante di una bom-
su di una base accettabile da ambedue le parti. ba supernucleare.
E' possibile anche che l'Ucraina, le Repubbli- Benché il progresso scientifico e tecnico
che Baltiche e la Russia Europea entrino come trasformi letteralmente il mondo sotto i nostri
entità autonome in una federazione paneuropea. occhi, si fonda in sostanza su di una base so-
E' possibile però anche un terzo fatto e ciale assai esigua: più saranno importanti i
cioè che nulla di ciò che abbiamo prospettato successi scientifici e più accentuato sarà il con-
si avveri. trasto tra coloro che attuano questo progresso
Ma che succederà allora? Non nutro alcun e se ne valgono, e il resto del mondo. I razzi
dubbio che questo grande impero degli slavi sovietici hanno raggiunto Venere; ma nel vil-
d'Oriente, creato da germani, da bizantini e da laggio in cui vivo si fa ancora a mano la raccolta
mongoli, sia entrato nell'ultimo decennio della delle patate. Non lo si prenda per un raffron-
sua esistenza. Come l'adesione al cristianesimo to comico: si tratta di una crepa che può diven-
ha ritardato la caduta dell'impero romano, sen- tare un burrone. La questione non consiste
za però sottrarlo ad una fine inevitabile, cosi la nel modo di raccogliere le patate ma nel fatto
dottrina marxista ha ritardato lo smembra- che il livello di pensiero della maggioranza non
mento dell'impero russo — la Terza Roma - ma si eleva al di sopra del livello manuale. In ef-
non è in grado di impedirlo." Benché questo fetti, benché nei paesi economicamente svilup-
impero abbia sempre cercato di isolarsi al mas- pati la scienza esiga non soltanto maggiori mez-
simo, non è esatto tuttavia il prospettarne lo zi ma sempre più uomini, i principi fondamen-
sfacelo senza tener conto del resto del mondo. tali della scienza contemporanea sono acces-
E' diventato un luogo comune considerare sibili, in sostanza, ad una minoranza irrisoria.
il progresso scientifico tenderla fondamentale Per il momento, questa minoranza, insieme
dell'odierna evoluzione e di ritenere principa- all'elite che governa, gode di una situazione
le minaccia per la civiltà la guerra nucleare to- privilegiata; ma quanto tempo durerà questo
tale. Invece il progresso scientifico, che in- stato di cose?
82 83
Mao Tse-tung parla di un accerchiamento to delle città e da quelle difficoltà condizionate
della città — i paesi economicamente sviluppa- dal rapido progresso tecnico-scientifico. Se la
ti - da parte del villaggio — i paesi sottosvilup- futurologia fosse esistita nella Roma imperiale,
pati. In effetti, i paesi economicamente svilup- dove, com'è noto, si costruivano già case a
pati costituiscono, quanto alla popolazione, una sei piani e i bambini avevano trottole messe
piccola parte del mondo. E poi, anche in que- in moto dal vapore, i futurologi del secolo v
sti paesi, la città e accerchiata dal villaggio — avrebbero predetto per il secolo seguente la
villaggio nel senso proprio del termine — oppu- costruzione di case a venti piani e l'impiego
re dagli abitanti del villaggio di ieri stabilitisi industriale delle macchine a vapore. Ma, sap-
recentemente in città. Ma anche in città, gli piamo che le capre pascolavano nel Foro nel
elementi che dirigono la civilizzazione contem- secolo vi: esattamente come oggi, sotto le mie
poranea e ne sentono il bisogno non costitui- finestre, nel mio villaggio.
scono che una minoranza infima. E perfino nel
Aprile, maggio, giugno 1969
nostro mondo interiore, la città è anch'essa cir- città di Mosca, villaggio di Akulovo.
condata dal villaggio del subcosciente e al pri-
mo scossone inferto ai valori abituali ce ne
accorgiamo. Non è forse questa crepa la mas-
sima minaccia potenziale che pende sulla no-
stra civiltà?
La minaccia della città da parte del villag-
gio è tanto forte anche perché in città si nota
una tendenza verso un sempre maggiore isola-
mento personale, mentre il villaggio ricerca l'or-
ganizzazione e l'unità. Mao Tse-tung se ne ral-
legra; ma gli abitanti della città che è il mondo,
dovrebbero, mi sembra, preoccuparsi per il loro
avvenire.
Per il momento, ci vien detto, la futurolo-
gia occidentale è preoccupata solo dall'aumen-
84 85
L'Autore

Andrej Alexejvic Amalrik è nato nel 1938


a Mosca nella famiglia di uno storico. Nel 1959-
1960 e nel 1962-1963 frequentò la facoltà di
storia all'università di Mosca. Venne però espul-
so per il suo studio I Normanni e la Russia
di Kiev. Prima e dopo l'università esercitò pa-
recchie professioni: cartografo, assistente di la-
boratorio, operaio edile, tecnico di cine-crona-
ca, traduttore di letteratura tecnica, correttore
di bozze, cronometrista in competizioni auto-
mobilistiche, posatore per artisti; ha dato inol-
tre lezioni di matematica e di russo. Nel 1963-
1964 scrisse cinque opere teatrali, tra le quali
Oriente-Occidente, sulle relazioni tra URSS e
Cina. Nessuna di esse è stata pubblicata, né
rappresentata. Fu chiuso in prigione nel 1965
sotto l'imputazione di aver scritto opere di ca-
rattere nettamente antisovietico e pornografico.
Ma il proseguimento penale fu interrotto e la
prigione commutata in deportazione in Siberia
per due anni e mezzo. Qui lo raggiunse da Mo-
sca la sua fidanzata Gaetana Juzel, pittrice di
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origine tartara, ora sua moglie. Scrisse la sto-
ria della sua deportazione in un libro: Viaggio
involontario in Siberia, la cui pubblicazione in
Italia è imminente.* Alla fine del 1966 fu libe- Note
rato prima della scadenza del termine da una I

sentenza della corte suprema della RSFSR. Do-


po il suo ritorno a Mosca, lavorò come gior-
nalista, soprattutto per l'Agenzia di stampa 1. Nell'autunno del 1966, poco dopo il mio ritorno
« Novosti » specializzandosi come critico tea- dalla deportazione in Siberia ho cominciato a esprimere
le mie previsioni su una incombente crisi del sistema
trale e di pittura. Nel luglio 1968, insieme alla sovietico. Lo feci all'inizio per un piccolo gruppo di
moglie montò il picchetto davanti all'amba- amici; poi, nel novembre del 1967 le ho esposte in
sciata inglese a Mosca in segno di protesta una lettera che indirizzai alla « Literaturnaja Gazeta »
contro la fornitura di armi al governo fede- ed alle « Izvestija » con preghiera di pubblicarle. Rice-
vetti una cortese risposta: le redazioni di ambedue i
rale della Nigeria e nel tentativo di attirare giornali non volevano farlo perché non condividevano
l'opinione pubblica sovietica sulla misera situa- diversi punti della mia lettera. Tuttavia, gli avveni-
zione della popolazione del Biafra. Su ordine menti che seguirono sia all'interno del paese che al-
del KGB alla fine di questo stesso anno, fu con- l'estero, mi hanno convinto della fondatezza di molte
mie opinioni. Decisi allora di esporle in un saggio. Da
gedato dall'Agenzia « Novosti » e divenne por- principio contavo intitolarlo Sopravviverà l'Unione So-
talettere. Nella paziente attesa di una nuova vietica fino al 1980?, tanto per far cifra tonda. Su di
prigionia, si dedicò alla coltivazione di coco- esso apparve nel marzo 1969 una nota di stampa: il
corrispondente a Mosca del « Washington Post », Shub,
meri e pomodori. espose brevemente ed in modo non completamente esat-
Il 12 novembre 1970 è stato condannato to alcune mie opinioni e citò il titolo del mio prossimo
scritto, riferendosi a me come ad un antico russo (« Interna-
a tre anni di « lavoro correzionale duro » dal tional Herald Tribune», 31 marzo 1969). Nel frattem-
tribunale di Sverdlovsk, località a 1.500 km da po, uno specialista dell'ideologia cinese antica e nello
Mosca. stesso tempo ammiratore della letteratura inglese contem-
poranea, che a mia volta chiamerò un amico russo, mi
consigliò di cambiare il 1980 in 1984. Accettai la pro-
posta pensando che la mia passione per le cifre tonde
non ne avrebbe affatto sofferto; siamo infatti nel 1969
* Presso la Coines edizioni, Roma. e guardiamo verso un futuro di quindici anni.

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Una perquisizione effettuata in casa mia il 7 maggio forma tipicamente russa di eludere la censura ufficiale.
e il relativo sequestro di una serie di documenti indi- Esempio di samizdat sono i romanzi di Solzenitsyn, le
spensabili resero più arduo il mio lavoro che subì perciò memorie di Aksonova-Ginzburg, di Adamova, di Mar-
qualche ritardo. Considero tuttavia gradito dovere rin- cenko, gli articoli di Krasnov-Levitin, i racconti di
graziare i collaboratori del KGB e della procura, che Salamov, i versi di Gorbanevskaja, ecc. Si noti che una
hanno eseguito la perquisizione, per non avermi sot- parte notevole del samizdat è anonima. Si possono ascri-
tratto il manoscritto di questo saggio e di avermi cosi vere al samizdat anche pubblicazioni edite all'estero e
permesso di condurre a termine il lavoro iniziato. poi entrate in qualche modo in URSS: per esempio, i
Dato che ritengo discutibili, da tanti punti di vista, le libri di Siniavski e di Daniel, di autori stranieri, copiati
conclusioni del mio esposto, sarei riconoscente di qual- a macchina o registrati su nastro, come Orwell o Gilas
siasi critica positiva. Se i miei lettori lo credono oppor- e articoli di giornali e riviste estere.
tuno, potranno scrivermi direttamente al mio indirizzo:
URSS, Mosca-G 2, via Vachtangov, n. 5, appartamento 5. 5. Possono essere citati come esempio di questa lotta
(Anche se attualmente in carcere. N.d.r.). la condanna di Siniavski e di Daniel rispettivamente a
7 e a 5 anni di regime di rigore, per aver pubblicato
2. E' vero che hanno incominciato a fare la loro i propri libri all'estero U965); la condanna di Cernovol
apparizione dei gruppi clandestini con programma di a 3 anni per aver composto una raccolta sui processi po-
opposizione, come per esempio, il gruppo di Krasnopev- litici in Ucraina (1967); la condanna di Galanskov a 7
cev arrestato nel 1956. Tuttavia, condizionata dalla sua anni per aver pubblicato la raccolta Fenix e di Ginzburg
illegalità e dall'assenza di pubblicità, la protesta di si- a 5 per aver raccolto in un volume i documenti sull'af-
mili gruppi non usciva dalla stretta cerchia dei propri fare Siniavski e Daniel (1968); la condanna di Mar-
membri. cenko a un anno per il suo libro sui campi post-staliniani
(1968). Misure severe sono prese anche contro coloro che
3. Penso ai fenomeni come la pubblicazione del diffondono il samizdat. G>sl la dattilografa LaSkova
Dottor Zivago di Pasternak, l'edizione del giornale dat- fu condannata ad un anno soltanto per aver scritto a
tiloscritto « Sintaxis » di Ginzburg, le declamazioni di macchina dei documenti per Ginzburg e Galanskov (1968);
versi in pubblico sulla piazza Majakovskij, le esposi- Gendler, Kvaéevskij e Studenkov rispettivamente a
zioni di artisti indipendenti come Zverev e Rabin, la 4, 3 e 1 anno per aver letto e diffuso letteratura non
pubblicazione nella stampa ufficiale di alcuni romanzi, censurata (1968), Burmistrovié a 3 anni per la stessa
racconti e poesie, sottoposti poi ad una critica severa, ragione (1969).
la produzione di numerosi autori e cantautori, le cui
creazioni vennero divulgate su milioni di nastri magne- 6. Nonostante il procedimento giudiziario segreto, al-
tici, come Okudlava, Galié, Vysockij, ecc. Tutti questi cuni di questi gruppi del 1956 hanno avuto una certa
fenomeni derivavano dai più svariati generi della cultura, notorietà: il gruppo Krasnopevcev-Rendel (condannato
ma erano tutti egualmente diretti contro la cultura uf- nel 1956); il gruppo Osipov-Kuznecov (1961); il gruppo
ficiale. Kolokol (La campana) (1964), il gruppo Dergunov (1967)
ed altri. La più grande tra le organizzazioni clandestine
4. Samizdat significa autoedizione; è in sostanza una conosciute fino ad oggi è stata l'Unione sociale cristiana

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panrussa per la liberazione del popolo (nel 1967-1968 Prof. Van Het Rcve. Ma l'esempio più chiaro è forse
sono state condannate a Leningrado 21 persone per quello di Marcenko nel suo libro La mia deposizione: ope-
« l'affare » di questa Unione; però il numero dei membri raio di istruzione elementare è stato internato in un
era molto più elevato). campo, sotto un'accusa politica del tutto inventata e fu là
dove, desiderando trovare qualche sostegno ideologico,
7. La questione è molto interessante, ma potrei sba- lesse, tutti in fila, i trenta e più tomi di Lenin (non vi
gliare per insufficiente conoscenza del materiale concre- erano altri libri di letteratura politica nella biblioteca
to. Per ragioni perfettamente comprensibili è semplice- del campo).
mente impossibile conoscerlo per il momento; sarà pos-
sibile soltanto nel dopoguerra dopo la pubblicazione de- 10. Nel periodo attuale di escalation delle repres-
gli archivi del KGB. Non voglio affatto asserire che non sioni da parte del regime, questo numero probabilmente
ci siano state persone ed anche gruppi con una determi- diminuirà: una parte degli aderenti al movimento sarà
nata ideologia positiva; esisteva però un estremo isola- messa in carcere e un'altra si staccherà; ma questo nu-
mento morale e un'assenza totale di pubblicità, senza la mero potrebbe aumentare rapidamente non appena la
minima speranza di un possibile cambiamento. Tutto ciò pressione rallentasse.
soffocava all'origine la possibile esistenza di qualsiasi
ideologia positiva. 11. Possiamo segnare il suo inizio con la data del
1968. Ma tentativi di azione legale di massa ebbero luogo
8. Rappresentanti dell'ideologia marxista possono es- anche prima, direi dal 1965: manifestazione del 5 di-
sere considerati, per esempio, A. Kosterin (morto nel cembre 1965 in piazza Pusckin per reclamare la pubbli-
1968), P. Grigorenko, I. Jachimovic. L'ideologia cristia- cità del processo di Siniavski e Daniel (vi hanno parteci-
na ispirava l'Unione sociale panrussa il cui rappresentan- pato circa 100 persone e nessuna è stata arrestata, anche
te più tipico è I. Ogurcov. Per farmi capire bene, voglio se un gruppo di studenti è stato espulso dall'università
puntualizzare che per ideologia cristiana intendo una di Mosca); lettere collettive indirizzate a enti governa-
dottrina politica, non una filosofia religiosa e un'ideologia tivi nel 1966 per chiedere una mitigazione della pena di
di Chiesa; i rappresentanti di quest'ultima possono essere Siniavski e di Daniel, ed anche una lettera collettiva con-
piuttosto considerati come partecipanti dell'opposizione tro i tentativi di riabilitare Stalin; altra lettera collet-
culturale. Finalmente si può vedere in P. Litvinov, e, con tiva contro l'inserzione di nuovi articoli nel Codice pe-
qualche riserva, nell'accademico Sacharov esponenti del- nale (190/1 e 190/3) firmata da esponenti in vista del-
Videologia liberale. E' interessante notare che, sotto una l'intellighenzia (è probabilmente per questa ragione che
forma più moderata, queste ideologie s'infiltrino negli nessuna repressione ebbe luogo); la dimostrazione del 22
ambienti vicini al regime. gennaio 1967 in piazza Pusckin per esigere la liberazio-
ne di Galanskov, Dobrovolski, LaSkova, e Radzievskij ar-
9. La si rileva in particolare da alcune lettere di cit- restati alcuni giorni prima (vi parteciparono circa 30
tadini sovietici ricevute da Litvinov in risposta ai suo persone, 5 furono arrestate, 4 condannate a pene da 1 a
appello ed a quello di Bogoraz All'opinione pubblica 3 anni, in virtù del nuovo articolo 190/3 del Codice
mondiale e pubblicato all'estero sotto il patronato del penale).

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12. In cifre assolute l'elenco è il seguente: 314 scien- 16. Ciò è nuovamente reso evidente dal calcolo degli
ziati {35 professori, 94 assistenti universitari, 185 con autori e firmatari delle varie petizioni e proteste solle-
titoli vari); 157 artisti (90 membri di associazioni ufficia- vate dall'affare Galanskov-Ginzburg. Non si può dire che
li, 67 indipendenti); 92 ingegneri e tecnici (80 inge- tutta la classe media si sia schierata in difesa dei due
gneri, 12 tecnici); 28 addetti all'attività editoriale {14 rinnegati; ma in realtà alcuni suoi rappresentanti, già
redattori, 14 impiegati), 15 insegnanti, 9 medici, 3 giu- chiaramente consapevoli della necessità di un ordine le-
risti, 7 professionisti in pensione, un maestro di sport, gale, si son messi ad esigerlo dal regime a proprio rischio
un sacerdote, un presidente di kolchoz); 40 operai; 32 stu- e pericolo.
denti. II calcolo è approssimativo. L'ho dedotto dal Pro-
cesso dei quattro, raccolta di documenti sui casi Galan- 17. Questa estromissione sotto forma di emigrazione
skov, Ginzburg, Laàkova e Dobrovolski, composta e e di confino o di prigionia e di annientamento fisico ha
commentata da P. Litvinov. Ho contato ogni individuo preso di mira tutti gli strati del nostro popolo.
soltanto una volta, senza tener conto della natura della
protesta o della dichiarazione che ha firmato. Penso che 18. D'altra parte chi promulga questi decreti perde
se si contasse il numero di tutti i firmatari di dichiara- il senso della responsabilità, dato che la classe di fun-
zioni o di petizioni in favore della legalità iniziando zionari immediatamente inferiore li considera buoni per-
dalle lettere sul caso Siniavski e Daniel {1966) e fino alta ché provengono dall'alto; questo genera nelle autorità
protesta contro l'arresto del generale Grigorenko (1969) l'illusione che tutto quello che fanno è ben fatto.
si sorpasserebbe il migliaio. Parlo delle persone e non
delle firme. 19. Ne consegue che in URSS numerose proteste di-
rette o indirette si esprimono nello stesso modo del mal-
13. Voglio dire che il lavoro scientifico esige, in ge- contento del piccolo impiegato che insorge contro il me-
nere, un maggior dispendio di energie ed una totale todo con cui viene trattato dal superiore. E' particolar-
concentrazione, e che una situazione privilegiata nella mente sintomatico l'esempio di alcuni scrittori, i cui
società trattiene dal fare passi rischiosi; il modo di pen- nomi sono utilizzati in occidente come prove del libera-
sare scientifico, inoltre, ha un carattere più teorico che lismo sovietico. Essi sono inclini a considerare i loro di-
pratico. Benché gli operai costituiscano per il momento ritti e i loro doveri non come quelli di uno scrittore, ma
un gruppo molto più conservatore e passivo che gli scien- come diritti e doveri di un funzionario del servizio let-
ziati, posso immaginare benissimo tra qualche anno scio- terario, per ripetere l'espressione di un eroe di Dostoev-
peri importanti nelle fabbriche, ma non certamente in skij. Cosi, dopo la nota lettera di Solienitsyn sulla situa-
un istituto di ricerca scientifica. zione degli scrittori sovietici, il corrispondente del « Daily
14. Una buona alimentazione regolare, buoni abiti, Telegraph » a Mosca, il signor Miller, chiese ad un noto
un appartamento in cooperativa ben sistemato, talvolta poeta sovietico, durante una conversazione privata, se
perfino l'automobile, e anche perfino alcuni divertimenti. aveva l'intenzione di associarsi alla protesta di Solìenitsyn.
Quello rispose negativamente: « Lei deve capire - disse
15. Per esempio, la capacità di ascoltare una buona - la posizione dello scrittore: è un nostro affare interno,
musica, di interessarsi alla pittura o di frequentare rego- è questione che concerne i nostri rapporti con lo Stato ».
larmente il teatro. Vale a dire ch'egli considerava tutto ciò, non come una

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questione della sua coscienza di scrittore, del diritto e sione dal partito; per esempio, più del 1596 di coloro
dovere di uno scrittore di scrivere ciò che pensa, bensì che avevano firmato varie petizioni per esigere il rispet-
come un problema di amministrazione interna del servizio to della legalità in occasione del processo Galanskov-
letterario sovietico. Anch'egli protesta, ma lo fa come un Ginzburg è stato defenestrato nello spazio di un mese;
impiegatuccio; non contro il servizio come tale, ma con- quasi tutti coloro che erano membri del partito comuni-
tro un salario troppo basso o un capo troppo rude. Na- sta sono stati esclusi. Le repressioni giudiziarie selettive
turalmente si tratta di un affare interno e chi non di- si propongono di intimorire coloro che, allo stesso titolo,
pende da questo servizio non deve interessarsene. Questa potrebbero cadere sotto i loro colpi. E' per questo che
interessante conversazione è stata scambiata in un'agenzia una persona che ha perpetrato crimini anche molto gravi
di cambio di Mosca. dal punto di vista del regime può restare in libertà, men-
tre un'altra meno colpevole è gettata in carcere se la
20. Che è prospettata come l'autodifesa dell'elite bu- sua condanna esige meno impegno burocratico ed appare
rocratica; perché, se la conservazione del regime esige la più conveniente per ragioni contingenti. Il processo del-
sua trasformazione la conservazione del loro posto esige l'ingegnere moscovita Irina Belogorodskaja ne è un
il mantenimento dell'ordinamento vigente. Lo si nota, in esempio caratteristico (gennaio 1969). Fu accusata di
particolare, dalle remore imposte alla riforma economica tentativo di propagare un appello antisovietico a favore
che pure sarebbe tanto necessaria al regime. del detenuto politico Anatoli Marcenko e fu condannata
ad un anno mentre gli autori di questo appello, che ave-
21. Citiamo, per esempio, l'approvazione avvenuta vano dichiarato pubblicamente di averlo redatto e dif-
nel 1961, del decreto - non inserito nel Codice penale - fuso, non sono neppure stati convocati in tribunale in
con il quale si comminava la pena di 5 anni di deporta- qualità di testimoni. Lo stesso dicasi della repellente mi-
zione ai lavori forzati per le persone senza impiego rego- sura repressiva che consiste nel ricovero forzato in ospe-
lare o l'aumento delle misure di pena, fino alla fucilazio- dale psichiatrico, misura che va diffondendosi sempre più.
ne, per il traffico di valuta: a questo decreto fu pratica- E' applicata a persone leggermente malate psichicamente,
mente attribuito effetto retroattivo. ma che non esigono affatto un ricovero ed una cura for-
zata ed anche a persone perfettamente sane. Come oggi
22. Per esempio gli scambi tra cittadini sovietici e si vede, l'esistenza di uno stalinismo senza violenza con-
stranieri; l'adesione a filosofie non marxiste, ad un'arte duce ad una nuova violenza man mano che si dissipa nella
estranea al realismo socialista; il tentativo di pubblicare gente il terrore dell'antica violenza; prima le repressioni
raccolte letterarie dattilografate; la critica, a voce o per selezionate contro i malcontenti, poi repressioni di massa
iscritto, non del sistema nel suo insieme, contemplata ne- moderate; che cosa avverrà in seguito?
gli articoli 70 e 190/1 del Codice penale del RSFSR, ma
soltanto di certe istituzioni del sistema, ecc. 24. Voglio citare l'esempio modesto ma sintomatico
del mio amico Anatoi Shub, ex corrispondente del
23. Questo atteggiamento ha generato due fenomeni « Washington Post » a Mosca. Mi disse alla fine di mag-
curiosi come le repressioni extragiudiziarie di massa e le gio che, secondo lui, la posizione del regime era talmen-
repressioni giudiziarie selettive. Tra le repressioni extra- te intricata e difficile, che presumibilmente nell'aprile vi
giudiziarie possiamo citare l'espulsione dal lavoro e l'esclu- sarebbe stato un Plenum del Comitato Centrale del par-

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tito comunista in seguito al quale, se proprio non fosse sente direttamente minacciato se la riforma raggiunge la
intervenuto un cambiamento decisivo di direzione sareb- sua conclusione logica.
be almeno stato assunto un atteggiamento più moderato
e più ragionevole. Perciò nel frattempo egli intendeva te- 26. Le difficoltà di politica interna ed estera, le diffi-
nere un atteggiamento molto prudente per non essere coltà economiche, ecc., terrebbero continuamente in allar-
l'ultimo dei corrispondenti americani scacciati da Mosca me l'elite dirigente circa il cambiamento dì condizioni.
prima dei mutamenti previsti. Ma nessun cambiamento in-
tervenne in aprile - eccezion fatta per gli avvenimenti 27. Oggi notiamo una crescente propensione alla vita
di Cecoslovacchia - e Anatol Shub fu tranquillamente tranquilla ed al comfort; notiamo perfino una specie di
espulso da Mosca in maggio. culto del comfort in tutti gli strati della società, soprat-
Certo, Anatol Shub è uno degli americani che valuta tutto negli ambienti medi e superiori.
la realtà sovietica nel modo più sano e forse aveva le sue
buone ragioni per supporre che un Plenum si sarebbe te- 28. Certo il KGB fornisce all'elite burocratica le no-
nuto in aprile. Ma egli ha dato prova della fiducia ecces- tizie sull'atteggiamento del paese raccolte con i suoi me-
siva di rutti gli americani nei cambiamenti ragionevoli todi specifici; e queste informazioni, molto probabilmen-
i quali sono possibili soltanto là dove la vita poggia, al- te, si diversificano dal quadro tracciato ogni giorno dai
giornali. Tuttavia è solo possibile congetturare in quale
meno parzialmente, su fondamenti ragionevoli.
misura le informazioni del KGB collimino con la realtà.
Accanto alla loro fede nella ragione, gli americani
E' un paradosso, ma il regime compie prima sforzi colos-
credono, mi pare, che l'aumento progressivo del benes-
sali per far tacere tutti quanti e poi è costretto a fare
sere e la diffusione della cultura domestica - se così si
nuovi sforzi per riuscire a sapere ciò che la gente pensa
può chiamare - dell'Occidente, trasformeranno gradata-
e che cosa vuole.
mente la società sovietica; che i turisti stranieri, i dischi
di jazz e le minigonne contribuiranno alla creazione di un
29. E' questa la ragione, a mio avviso, per cui il re-
socialismo umano. Può darsi che da noi si stabilisca un
gime non si è deciso a decretare il brusco rincaro dei
socialismo dalle ginocchia scoperte ma mai un sociali-
prezzi di una serie di prodotti, previsto per l'inizio del
smo dal volto umano. Mi pare che il miglioramento delle
1969, preferendogli una specie di inflazione progressiva.
condizioni di vita domestica e del benessere economico
L'esempio della rivolta della fame a Novoèerkassk dopo
non salvaguardi di per se stesso dalla violenza e non la
un rincaro della carne e del latte decretato da Kruscev,
sopprima, come lo prova la storia dei paesi sviluppati
ha potuto convincere il regime delle conseguenze che un
quali la Germania nazista. La violenza rimane sempre
forte aumento dei prezzi poteva provocare.
violenza; ma in ogni singolo paese riveste aspetti specifi-
ci; soltanto nel contesto storico di ogni paese è possibile 30. Non si tratta però del famoso egualitarismo per-
capire le cause che l'hanno generata e quelle che potreb- ché si accetta volentieri che molti stiano peggio.
bero porvi fine.
31. Come ho potuto constatare, molti contadini pro-
25. La cosiddetta riforma economica della quale ho vano maggior disappunto per il successo degli altri che per
già parlato, ;ion è, in sostanza, che una tattica di mezze il proprio insuccesso. Generalmente se il russo medio
misure, sabotata in realtà dall'apparato partitico, che si vede che vive male e che il suo vicino vive bene, pensa

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non tanto a sistemare se stesso altrettanto bene che il bienti letterari e artistici ufficiali, forse come reazione al-
vicino, quanto a fare in modo che il vicino viva male an- l'influsso notevole degli ebrei nell'arte ufficiale sovietica.
che lui. Forse queste mie considerazioni sembreranno Si diffonde però in ceti più vasti, dove ha una specie
molto ingenue ma ho potuto osservarne decine di esem- di centro nel club Patria. Possiamo convenzionalmente
pi sia in campagna che in città tanto che trovo in questo chiamare questa ideologia neoslavofila (senza confonderla
modo di reagire uno dei tratti caratteristici della psico- con Videologia cristiana, parzialmente imbevuta di slavo-
logia russa. filismo della quale abbiamo già parlato). Essa si caratte-
rizza per l'interesse verso l'originalità russa, per la fede
32. Un esempio di questo stato di cose è l'estensione nel ruolo messianico della Russia e per il disprezzo e
straordinaria del furto spicciolo ( accanto alla riduzione l'astio per tutto quanto non è russo. Poiché questa ideo-
del furto di professione). Ecco un episodio tipico: due logia non è stata direttamente ispirata dal regime ma è
giovani operai, invitati da amici, notano, cammin facendo, sorta spontaneamente, questo ha verso di lei un atteggia-
che una delle finestre di un piano terra è aperta; si ar- mento piuttosto diffidente (può servire da esempio l'in-
rampicano e rubano alcune cosucce. Se questa finestra terdizione del film Andrea Rublev). Nello stesso tempo il
trovata aperta per caso, fosse stata chiusa, sarebbero regime è assai tollerante perché essa al momento buono
andati oltre senza neppur pensarci. Si può vedere con- potrebbe assumere un ruolo di primo piano. Visto quello
tinuamente gente che entra in casa senza salutare, che che ho già detto delle ideologie nella società sovietica con-
mangia senza togliersi il cappello, udire gente che parla temporanea e delle loro reciproche relazioni, si potrebbe
e che sparla in presenza dei propri figli in tenera età. tracciare, in modo semplice e convenzionale ma diver-
Tutto questo non costituisce affatto un'eccezione, ma è il tente, il seguente schema:
comportamento corrente.

33. Non è il momento di parlarne ma U fatto che la


Russia abbia ricevuto il cristianesimo non dalla giovane e
dinamica civiltà occidentale, in via dì sviluppo, ma da Bi-
sanzio decadente ed incamminata verso la morte, merita
attenzione. Questo fatto ha lasciato le sue tracce pro-
fonde su rutta la storia russa posteriore.

34. Un fenomeno analogo si è prodotto all'inizio del


nostro secolo quando all'ideologia monarchica tradizio-
nale è subentrata quella rigorosamente nazionalista; il re-
gime zarista coniò perfino l'espressione russi autentici per
distinguerli dai russi semplicemente tali ed ispirò la crea-
zione dell'Uwione del popolo russo.

35. L'esigenza di un'ideologia nazionalista non è sol-


tanto sentita dal regime come imperativo crescente, ma va
già formandosi anche nella società; e innanzitutto negli am-

100 101
Ho indicato con le linee diagonali ciò che collega esempio, il termine rivoluzione culturale introdotto da
queste ideologie; ciò che le separa è abbastanza chiaro. Stalin.
Per i suoi « ideali » nel senso preciso della parola, l'ideo-
logia riformista dovrebbe essere collegata più direttamente 41. Non parlo qui della legittimità o meno delle ri-
All'ideologia liberale; però, a causa dei suoi metodi estre- vendicazioni territoriali della Cina nei riguardi di altri
mamente conformisti e di una disposizione ad accettare paesi, l'India in particolare, ma dei metodi impiegati per
tutto, che potremmo delineare con la massima: « più risolvere questi conflitti.
tardi tutto si aggiusterà da solo e andrà meglio, per il
momento bisogna vìvere », l'ho messa al centro di tutte 42. Problemi come l'eccessiva sovrappopolazione in
le altre. certe regioni, la fame, l'agricoltura estensiva che ha bi-
sogno di svilupparsi non in profondità, ma in superfìcie
36. E' naturale perciò che la maggioranza del popolo ed ha quindi necessità urgente di nuovi territori.
abbia approvato o sia rimasto indifferente all'ingresso
delle truppe sovietiche in Cecoslovacchia, mentre si è di- 43. La Cina ha già potuto valutare i metodi del suo
spiaciuto per l'impunità dei cinesi al momento degli scon- fratello-nemico durante il periodo della cosiddetta amicizia
tri di marzo sull'Ussuri. per sempre, quando l'URSS, sfruttando la dipendenza
economica e militare della Cina, ha fatto di tutto per
sottometterla interamente alla sua influenza, ma vedendo
37. Cioè ad una politica ormai spoglia di qualsiasi di non riuscire ha sospeso completamente il suo aiuto
tentativo di coprire le sue azioni dietro gli interessi del economico e poi ha tentato di giocare sul nazionalismo
movimento comunista internazionale e di tener conto, per delle piccole nazioni.
questo, di una serie di partiti comunisti indipendenti o
Evidentemente Stalin, e prima di lui Trotzky, aveva
semindipendenti. Quanto al ruolo dell'esercito, va cre-
già capito che con la vittoria dei comunisti in Cina,
scendo ininterrottamente. Chiunque lo può valutare, pa-
l'URSS avrebbe acquistato non un alleato, ma un pe-
ragonando ad esempio il numero di militari e di civili
ricoloso rivale; si sforzò dunque, da un lato, di contri-
che sale oggi sulla tribuna del mausoleo nei giorni di
buire a prolungare la lotta tra comunisti e Komintang,
grande parata in confronto di quello di 10 o 15 anni fa.
lotta che indeboliva la Cina; dall'altro, di fomentare le
scissioni all'interno dello stesso partito comunista cinese,
38. Rigorosamente parlando, non è lui che ha comin- in particolare di opporsi all'influenza di Mao Tse-tung.
ciato queste due guerre, ma ha fatto di tutto perché Certo, per un dato tempo, la RPC e l'URSS hanno potuto
scoppiassero. dare l'impressione di essere alleati, tanto più che esse si
ispiravano ad una sola identica ideologia. Tuttavia, l'op-
39. Dopo l'inizio della rivoluzione al vertice si passò posizione totale dei loro interessi nazionali e l'opposizione
dal sanguinoso dinamismo staliniano ad una stabilità delle evoluzioni interne di ciascuno - proletarizzazione ed
relativa prima, e poi al ristagno attuale. ascesa della temibile curva rivoluzionaria in Cina, deprole-
tarizzazione e prudente discesa di questa curva in URSS
40. Prendendo da noi perfino la terminologia; per - hanno presto messo fine a questa falsa unità.

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44. Come ha fatto il regime zarista per il Giappone vili. Eppure, ecco l'opinione di uno specialista militare
all'inizio del secolo. sovietico che ha lavorato parecchi anni in Cina: « Il sol-
dato cinese è superiore al nostro soldato: è resistente,
45. Chi crede che la Cina, a causa della sua arretra- poco portato a lamentarsi, è valoroso, ha una enorme fa-
tezza economica non potrà raggiungere rapidi successi nel cilità di movimento. Per un soldato cinese fare a piedi
campo dei razzi e degli armamenti nucleari, dovrebbe 70 chilometri in un giorno non è cosa ardua... I nostri
paragonare le previsioni degli esperti degli USA e del- fanti, strabiliati dalla fanteria cinese, sono giunti alla
l'ONU sui tempi di fabbricazione di bombe atomiche e conclusione che è la migliore del mondo » (V. M. PRIMA-
ad idrogeno in URSS con i reali tempi di attuazione ve- KOV, Note di un volontario, Mosca 1967, pag. 212).
rificatisi.
50. Sono avidamente in attesa del minimo indizio
46. Parlerò più avanti delle conseguenze dì tale guer- della sua liberalizzazione.
ra. Ora esaminerò un'altra prospettiva: il tentativo di
farla finita con la potenza cinese mediante un'invasione 51. Non vitale nella misura in cui non si è mantenuto
classica ed un'occupazione totale o parziale della Cina. nella Cina continentale e non avrebbe potuto neanche
Però, considerando la notevole superiorità numerica dei sussistere a Formosa senza l'aiuto degli USA. Ma è pos-
cinesi ed il controllo totale che il governo cinese esercita sibile che dal punto di vista economico Formosa, nuova-
sul paese, tale invasione mi sembra poco probabile. mente grazie agli Stati Uniti, sia molto più evoluta che
la Cina continentale.
47. Non è escluso che, prima di attaccare l'Unione
Sovietica, la Cina provi il suo potere su di un piccolo
paese neutro, che si trovava prima nella propria sfera di 52. Esattamente come i prestiti della Francia repub-
influenza e nel quale vive una minoranza cinese, per blicana hanno prolungato di parecchi anni il regime
esempio la Birmania, la quale potrebbe servire da cavia zarista.
per le future grandi guerre rivoluzionarie proletarie.
53. Come lo prova già la loro collaborazione nel cam-
48. Quanto sia grave il problema della estensione del- po della non proliferazione atomica.
le linee di comunicazione è dimostrato dall'esempio se-
guente: durante l'attacco nel Caucaso settentrionale nel 54. La loro differenza radicale dai cosiddetti Stati cu-
1942, i tedeschi furono costretti a far trasportare a dorso scinetti del periodo tra le due guerre, si sarebbe ridotta
di cammello il carburante necessario ai loro carri armati. al fatto che avrebbero servito non da cordone sanitario
Oggi la Russia europea è collegata con l'Estremo Orien- tra l'Occidente e l'URSS, ma piuttosto da ponte di colle-
te da un'unica arteria, ancora a senso unico per tratti gamento tra di loro.
lunghissimi. Un ponte aereo sarebbe un mezzo estrema-
mente costoso ed affatto insicuro per lunghe durate.
55. Talvolta questa pressione viene acutizzata delibe-
49. Già si trovano nella stampa sovietica tentativi di ratamente, come lo dimostrano le crisi di Berlino; alle
dileggiare i soldati cinesi, come fanatici, ma gracili e volte assume invece semplicemente un carattere di isteria.

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56. E' perfettamente possibile che per accelerare que- 62. Continuando l'analogia, si può ammettere che
sto processo la RFT accordi sotto una forma o un'altra il per esempio in Asia Centrale esisterà ancora per un pezzo
suo sostegno alla Cina. uno Stato che si riterrà erede dell'URSS e cercherà di
amalgamare l'ideologia, la fraseologia ed i riti comunisti
57. Per quanto la cosa sia paradossale, già fin d'ora tradizionali con dei tratti di despotismo orientale: im-
pero di Bisanzio sui generis del mondo contemporaneo.
l'URSS può contare maggiormente sul leader ddl*impe-
rialismo americano Nixon che su alleati come Ceausescu
o il dottor Husak. La situazione nell'Europa orientale
oggi ricorda un pochino quella che ha seguito la rivolu-
zione del 1848, quando l'attesa democratizzazione non si
è prodotta, mentre l'antico regime era parimenti molto
scosso.

58. Una democrazia liberale in Cecoslovacchia, un re-


gime militare nazionalista in Polonia, ecc.

59. Evidentemente i dirigenti del regime capiscono


quanto il pericolo che li minaccia da parte tedesca o
da parte giapponese, sia strettamente condizionato dal
conflitto con la Cina e faranno dei passi febbrili per
riawidnarsi a questi paesi; ma in virtù della loro natura
burocratica, non si risolveranno a prendere delle misure
decisive.

60. Utilizzeranno, naturalmente, le truppe cosiddette


dell'interno e, possibilmente, di nazionalità diversa da
quella della regione teatro dei disordini provocando im-
mancabilmente un acutizzarsi del dissenso nazionale.

61. In un certo numero di casi, queste tendenze po-


tranno incarnarsi nei quadri nazionali dei partiti che ra-
gioneranno così : « che l'Ivan russo se la cavi con le sue
difficoltà ».
Saranno inoltre propensi ad un particolarismo nazio-
nale al fine di evitare il caos generale crescente e di man-
tenere la loro posizione privilegiata.

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Indice

Amalrik, un testimone per il futuro 7


Sopravviverà l'Unione Sovietica fino
al 1984? 23
L'autore 87
Note 89

•v '
Finito di stampare nel gennaio 1971
per conto della Coines Edizioni spa • Roma
dalla Multigrafica editrice - Roma.
ANDREJ AMALRIK
SOPRAVVIVERA'
L'UNIONE
SOVIETICA
FINO AL 1984 ?

Questo libro non fa parte della letteratura di protesta e di insoffe-


renza; appartiene piuttosto alla letteratura critica. Sono pagine
che ignorano qualsiasi forma di esaltazione, che non sono mai
polemiche e che non nascono da risentimenti. Amalrik ha prefe-
rito saltare a pie' pari gli strumenti della polemica indiretta e
dichiarare senza alcun accorgimento quella che gli sembrava la
verità.
E' l'opposizione più matura, meno legata a un rapporto sentimen-
tale, non coinvolta in gridi di ribellione o soltanto di passione.
E' il tentativo di portare al di fuori del quadro delle reazioni im-
mediate il discorso sulle sorti dell'URSS. Questo è un docu-
mento sobrio e controllato; una testimo"'
ziosa, in quanto è precisa e netta,
dramma sovietico; declino dei vai
invenzione politica dei dirigenti: indi.
L'autore ha posto il problema in terij
parla da cittadino che ha coscienza
nel mondo. Ouesto fa sì che il suo li)
a un destino particolare. Limitare il
storia del futuro dell'URSS sarebbe!
tenzioni; il discorso coinvolge in qui
tende a portare la questione del ree
in un ordine generale.
Amalrik sconta oggi in carcere il

aulica di Mirto Morse

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