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Il Suicidio (1897)

⁃ Motivazioni alla base dell’opera: D è il primo che opera un cambiamento radicale di


punto di vista; prima era spiegato come dovuto a cause psicologiche, Con D cambia
il fattore esplicativo che diventa sociale. Preferisce parlare di tasso sociale del
suicidio: rapporto fra numero suicidi e popolazione. Ci sono tre (2) motivazioni:
necessità di affermare la potenza esplicativa della sociologia (ritiene che questa
disciplina abbia una potenza esplicativa maggiore delle altre) e dimostrare che il
suicidio sia un fatto sociale e non individuale; trovare ciò che non va nella società
(attraverso l’applicazione del metodo sociologico).
⁃ Schema generale dell’opera:
A. Definizione: Deformazione dell’autore, ricerca di una definizione che stabilisce tutte
le forme di suicidio. Il suicidio è un fatto sociale e deve essere spiegato con altri fatti
sociali; esso è presente con un determinato tasso in ogni società.
B. B. Critica ai fattori extrasociali: Se la prende con un suo coevo che considerava il
suicidio un’imitazione; dimostra come la dipendenza del suicidio da vari fattori sono
cose esplicative che non reggono a una esplicazione.
C. C. Natura delle cause sociali e loro influenza sui casi individuali: Qui Durkheim
dice che per studiare le cause posso scegliere un approccio morfologico (strada del
tipo induttivo/detuttivo, provo ad individuare delle somiglianze e poi tiro fuori delle
analogie) o eziologico: postulo 4 cause al cui interno metterò i suicidi individuali per
come essi si sono svolti.
D. Tasso sociale dei suicidi: fatto sociale, fatto a sé che diventa l’oggetto della
sociologia del suicido di E.Durkheim; viene studiato in determinati paesi e si accorge
della costanza di alcuni fenomeni che lo porterà ad individuare 4 tipi di suicidi:
E. -Egoistico: Si ha quando la coscienza individuale prevale su quella collettiva;
Durkheim cerca di dimostrare empiricamente la propria ipotesi in relazione alle
religioni, al fattore famigliare e al fattore politico
-Altruistico: Tipico delle società semplici
fondate sul prevalere della coscienza collettiva su quella individuale. Quando
l’individuo si annulla completamente nella società tende a seguire un imperativo
morale uccidendosi con il venir a meno della sua funzione sociale. Suicidio altruistico
obbligatorio e facoltativo. Un esempio si trova nei militari dove il tasso di suicidi è
molto alto: si tratta in ogni caso di una tipologia di suicidio che sbiadisce con
l’avanzare del progresso*
F. -Anomico: Si lega a classi imprenditoriali. Tale problema è sviluppato in
relazione alle crisi economiche. Se può non essere difficile spiegare perché il tasso
di suicidi aumenti nei periodi di recessione, è meno facile in relazione all’aumentare
dei suicidi nei momenti di prosperità. La spiegazione dell’autore sta nel fatto che gli
uomini hanno bisogno di un’autorità morale che nei loro confronti agisca da regola e
da freno. L’individuo non si sa regolare. Anomia tratto costitutivo di società industriali
ed è difficile da eliminare.
G. -Fatalista: frutto di un eccesso di regolamentazioni. è quello degli sposi troppo
giovani o delle spose senza figli.
H.
I.
J. D. Soluzione al suicidio come patologia
K. Vedi sotto

⁃ L’importanza del metodo in azione: le variabili indirette, prima opera nella quale si
applicano metodi statistici ad un problema sociologico

Sia il suicidio egoistico che quello anomico sono definibili come da male d’infinito ma
il primo si perde nell’infinito del desiderio.. nell’uno il pensiero non ha più oggetto.
Nell’altro la passione, rifiutando ogni limite, non ha scopo
Il problema è che quando si entra in una società moderna, le istanze individuali
emergono e quindi c’è bisogno di un elemento di differenziazione ma anche di
equilibrio; questa ambivalenza si riflette nelle opere di Durkheim.

Nella 4ª parte incasella i vari suicidi in una di queste quattro categorie; ci sono un
paio di casi celebri:
Citando il caso di raphael di pages de la vingtieme annee.

Corporazioni: Il suicidio è un fatto sociale normale a patto che non superi una certa
soglia: Tristezza e gioia sono entrambe dimensioni dell’animo umano, il problema è
quando una delle due prende il sopravvento.
D è convinto che il progresso del nostro tempo nasce accompagnandosi ad uno
stato di effervescenza patologica che è causa dell’aumento dei suicidi ma non
condizione necessaria della civiltà stessa.
Non sono rimedi ne la famiglia, ne lo stato bensì le organizzazioni professionali
costituita da tutti i lavoratori dello stesso ordine e da tutti i cooperatori della stessa
funzione. Ad essa il compito di ristabilire la disciplina morale della società.

Il suicidio dopo Durkheim: limiti e prospettive


Rapporto tra suicidio ed isolamento sociale sostanzialmente confermato
Critiche: debolezza delle statistiche e dei pochi casi analizzati; guerra e isolamento
sociale.
Tra gli scritti più recenti c’è quello di Marzio Barbaglia intitolato “congedarsi dalla
società” nella quale rovescia alcune posizioni di Durkheim.

Interessa:
tutto ciò che ha che fare con l’opera accademica perchè è un’opera quantitativa;
rileva la critica alla civiltà industriale. Essere in grado di rappresentare com’è
organizzata. Conoscere le 4 tipologie e le differenze fra di esse.

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