Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
MENSILE • N° 94 • 4.90 €
F.S.L.
GEORGE GENERALE
HOPE MAXIME AMMIRAGLIO CAPITANO
WEYGAND ROSSLYN GENERALE JACK
WEMYSS FERDINAND MARRIOTT
FOCH
TARIFFA R.O.C. - POSTE ITALIANE SPA SPED. IN ABB. POST. D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27.02.2004, N° 46), ART.1, COMMA 1, S/NA
IL TRENO
DELLA VERGOGNA
FAURISSON E GLI ALTRI RADIO LONDRA, LA VOCE DEL NEMICO LE MISSIONI DEI PADRI GESUITI
I negazionisti Il fascino pericoloso La storia dimenticata
e i loro incredibili argomenti dei messaggi incomprensibili degli eroi che difesero gli indios
www.vrec.it Mail order: vrec@davverocomunicazione.com
Disponibile anche in VINILE BIANCO NUMERATO 180 gr. LTD + 2 bonus track inedite
Sommario
SERVIZI
RUBRICHE
8 Cover story 52 Come fu che il Sol Levante
Il treno della vergogna: spaventò l’Europa 2 Accadde a...
il Trattato di Versailles Da quello che si sapeva, i giapponesi
Quella pace imposta con durezza erano un popolo arretrato, ancestrale, 4 Pietre miliari
eccessiva ebbe conseguenze nefaste marginale nel contesto internazionale.
sia per la Germania sconfitta che per Invece, a un tratto, il mondo occidentale
l’Italia vincitrice (la “vittoria mutilata” scoprì che erano progrediti, armati 35 Omnibus
lamentata da D’Annunzio). Determinò ed efficienti. Capaci di umiliare una • News
a tutti gli effetti l’incubazione della potenza militare come la Russia. • Archeologia
Seconda guerra mondiale. • Storia
58 Quando Hitler e Stalin erano • L’oggetto
16 Beatrice Orsini, fiera amici • Storia delle armi
oppositrice del Regno d’Italia Hitler e Stalin si scambiavano favori e • Strade della Storia
Fu tra i maggiori protagonisti della cortesie, firmavano accordi in settori
chiave come l’economia, l’energia, gli • Non è vero che
Roma degli ultimi anni di Pio IX, quando
affari politico-militari. Gestapo e NKVD, • Perché si dice così
l’onda risorgimentale spazzò via lo
Stato Pontificio, creando un insanabile le rispettive polizie segrete, sedevano • Origine delle parole
conflitto tra il Papato e il Regno d’Italia. allo stesso tavolo, per fissare obiettivi • Il francobollo
comuni. Fu quella “strana coppia” che • Santi e festività
decise il futuro dell’Europa.
22 I Gesuiti, missionari e • Misteri della Storia
guerrieri in Sudamerica
Tra il 1609 e il 1773, in Paraguay, sorsero 68 L’apocalisse che ha 88 Mete da non perdere
le reducciones Guaraniticas, comunità cambiato l’Europa: • Giamaica
88
di indios: uno straordinario esperimento la Guerra dei Trent’anni
sociale che univa il socialismo agli ideali Nel cuore dell’Europa divisa tra
del Vangelo. protestanti e cattolici, si accese un
conflitto destinato a insanguinare
città, strade e campi, diventando la
30 Orazi e Curiazi. Una favola più terribile catastrofe della prima
affascinante, presagio di modernità: la Guerra dei Trent’anni. Ma,
grandezza come sempre, lo scontro tra religioni
Il celebre duello fra i tre gemelli romani copriva interessi di potere.
e i tre albani è una delle tante leggende
che fiorirono sulle origini della città. Ma
è la più ricca di significati e di riferimenti 76 Skanderbeg, l’eroe albanese
alla futura grandezza di Roma. che umiliò i Turchi
Dopo essere stato addestrato dai
Turchi che avevano invaso il suo Paese, 90 Domande & Risposte
41 La voce del nemico: Radio Skanderbeg ne divenne il più feroce • Curiosità e interrogativi storici
Londra e i messaggi in codice avversario. Un condottiero geniale e
Durante la Seconda guerra mondiale, coraggioso, capace di battere nemici 92 Appuntamenti e scaffale
c’era una trasmissione radio che anche cinque volte più numerosi delle
parlava a nome della Resistenza. Ma sue schiere. • Rivivere la Storia e i migliori
per ascoltarla bisognava rischiare gravi libri di argomento storico scelti per voi
conseguenze.
82 Kurdistan: 94 Giochi
lo Stato che non c’è
47 Il gusto perverso di negare Un popolo sempre oppresso dagli • Passatempi
la realtà (specie quando è stati dominanti della vasta regione tra
insopportabile) Turchia, Iran, Iraq e Siria, i Curdi cercano
È morto Robert Faurisson, massimo da millenni di creare una nazione libera
esponente dei negazionisti. Chi e autonoma. Privi di un’identità, in
sono i pochi ma ostinati campioni disaccordo tra loro, utilizzati e traditi da
dell’Olocausto negato? Piccola storia di tutti, forse si affacciano finalmente alla
una grande menzogna . ribalta della Storia.
Al Teatro Regio di Torino Un violentissimo terremoto, Il Partito Comunista Ita- George Washington diviene
va in scena la prima della di magnitudo 6.8, colpisce liano delibera il proprio il 1° Presidente degli Sta-
Bohème di Giacomo Puc- L'Aquila e il suo circondario scioglimento e promuove ti Uniti. Rimarrà l'unico in
cini. A dirigerla è il maestro causando oltre 6mila morti. la costituzione del Partito tutta la storia degli USA ad
29enne Arturo Toscanini. Democratico della Sini- essere stato eletto senza
stra. Una costola del partito nemmeno un voto contrario.
diventa, invece, Rifondazio-
ne Comunista.
7 8
febbraio febbraio
1497 1587
13 14 15 16
febbraio febbraio febbraio febbraio
528 869 1113 1952
Con la costituzione Haec Muore a Roma il monaco Papa Pasquale II, con la Lo sciatore toscano Zeno
quae necessario, l'impera- Cirillo, evangelizzatore di bolla pontificia Pie postu- Colò conquista la medaglia
tore romano d'Oriente Giu- Pannonia e Moravia, col fra- latio voluntatis, riconosce d'oro per la discesa libera
stiniano inizia la redazione tello Metodio, e inventore ufficialmente i Cavalie- ai Giochi olimpici inverna-
del Codice giustinianeo. dell'alfabeto glagolitico per i ri Ospitalieri, costituendo li di Oslo.
popoli slavi. l'Ordine di San Giovanni di
Gerusalemme.
19 20 21
febbraio febbraio febbraio
1674 1810 1848
Inghilterra e Paesi Bas- Andreas Hofer, patriota tiro- Karl Marx e Friedrich Engels
si firmano il Trattato di lese, viene fucilato dai fran- pubblicano a Londra il Mani-
Westminster. L'accor- cesi a Mantova. festo del Partito Comunista,
do prevede anche il tra- summa ideologica del futuro
sferimento della colonia di movimento rivoluzionario.
Nuova Amsterdam all'In-
ghilterra, che la ribattezza
New York.
25 26
febbraio febbraio
1948 1815
5 6
febbraio febbraio
1924 1822
9 10 11 12
febbraio febbraio febbraio febbraio
1955 1933 660 a.C. 1999
Il Presidente della Repub- A New York Primo Carne- Secondo la mitologia giap- Il presidente statunitense
blica italiana Luigi Einaudi ra manda al tappeto al 13° ponese è la data di fon- Bill Clinton viene prosciol-
inaugura la prima metro- round Ernie Shaaf: il pugi- dazione del Paese, nato to dal Senato nel processo
politana di Roma: la Linea le americano morirà 4 giorni grazie alle conquiste del per l'impeachment a segui-
B, che collega la stazione dopo in ospedale per emor- primo imperatore, Jinmu to dello scandalo provoca-
Termini all'Eur. ragia cerebrale. Tenno. to dalla sua relazione con
la giovane stagista Monica
Lewinsky.
17 18
febbraio febbraio
1992 1248
22 23 24
febbraio febbraio febbraio
1980 532 1582
In piena Guerra Fredda, la L'imperatore romano d'O- Papa Gregorio XIII introdu-
nazionale americana di riente Giustiniano ordina, ce il calendario gregoriano
hockey su ghiaccio scon- a Costantinopoli, la costru- che modifica quello giuliano
figge a sorpresa la favoritis- zione della Basilica di San- e utilizza le misurazioni dei
sima squadra dell'Unione ta Sofia. moti planetari dell'astrono-
Sovietica alle Olimpiadi di mo Niccolò Copernico.
Lake Placid, USA.
27 28 29
febbraio febbraio febbraio
1917 1525 1940
2 FEBBRAIO 962
Ottone I di Sassonia è incoronato da papa Giovanni XII
Giunto alla massima fama grazie alle vittorie su Ungari e Slavi,
Ottone il Grande ricostituì il Sacro Romano
Impero, andato in frantumi dopo la morte di Carlo Magno
13 FEBBRAIO 1503
La Disfida di Barletta
Nella piana tra Andria e Corato, 13 cavalieri francesi e 13 italiani si sfidarono a
duello durante la guerra tra Francia e Spagna per il controllo del Meridione d’Italia
14 FEBBRAIO 2003
Muore la pecora Dolly
Primo mammifero clonato con
successo, Dolly visse 7 anni: il suo
caso è una tappa fondamentale
nella storia della biologia
16 FEBBRAIO 1959
Fidel Castro diventa
premier di Cuba
Con la rivoluzione dei suoi “barbudos”,
Castro conquistò Cuba.
Con lui al potere, l’isola subì l’embargo
USA e l’attacco della Baia dei Porci
Se qualcuna ti è sfuggita
puoi acquistarla adesso on line
STORICHE
9 ,90€
anche in versione
Scegli quelle che ti interessano e acquistale sul nostro portale: molte
sono disponibili anche in formato digitale.
digitale a soli 4,90€
Un viaggio nell’Italia La Seconda guerra L’evoluzione delle idee I pittori e gli scultori Tattiche, strategie, Le casate nobiliari
più nascosta, ricca mondiale vista con dell’uomo che cambiò più cupi e tormentati armi e armature e le dinastie che hanno
di segreti e di misteri gli occhi dei tedeschi la storia d’Italia di tutte le epoche al tempo dei cavalieri governato il mondo
I più grandi e famosi Dagli Egizi ai giorni Alla ricerca di nuove Costumi, credenze, Chi era davvero Gesù Un pellegrinaggio
duelli che hanno nostri: cure e rimedi terre oltre l’ignoto, speranze e battaglie di Nazareth e quali magico, da conoscere
insanguinato il West contro le malattie tra pericoli e scoperte dei nativi americani i suoi insegnamenti? passo dopo passo
I sogni segreti e i piani Da Salamina alle isole Il corpo d’élite Usa, Le radici del conflitto I temi più controversi Saghe, storia, imprese,
per conquistare Midway: il mare come i suoi metodi e i suoi più importante dopo e dibattuti dall’alba leggende e scorrerie
il Reich e il mondo campo di battaglia innumerevoli successi le guerre mondiali dei tempi a oggi dei guerrieri del Nord
■ Consegna con corriere entro cinque giorni dalla ricezione del pagamento
Cover story: Il treno della vergogna
MENSILE • N° 94 • 4.90 €
F.S.L.
GEORGE GENERALE
HOPE MAXIME AMMIRAGLIO CAPITANO
WEYGAND ROSSLYN GENERALE JACK
WEMYSS FERDINAND MARRIOTT
FOCH
TARIFFA R.O.C. - POSTE ITALIANE SPA SPED. IN ABB. POST. D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27.02.2004, N° 46), ART.1, COMMA 1, S/NA
IL TRENO
DELLA VERGOGNA
FAURISSON E GLI ALTRI RADIO LONDRA, LA VOCE DEL NEMICO LE MISSIONI DEI PADRI GESUITI
I negazionisti Il fascino pericoloso La storia dimenticata
e i loro incredibili argomenti dei messaggi incomprensibili degli eroi che difesero gli indios
A
ll’alba dell’11 novembre 1918, in un
vagone ferroviario piantato al centro
di una radura ai margini del bosco di
Rethondes presso Compiègne, in Pic-
cardia (Francia del Nord), il moribondo Impero
tedesco e le vittoriose potenze alleate firmarono
l’armistizio che segnò la fine della Prima guer-
ra mondiale, costata ai Paesi coinvolti 17 milio-
ni di vittime.
Il giorno era carico di significato: l’11 novem-
bre la Chiesa ricorda san Martino di Tours,
vescovo e patrono di Francia, nazione che
quel giorno sanciva la sconfitta della
sua tradizionale nemica, la Germa-
nia. Anzi, più che la sconfitta, l’an-
nientamento; poiché l’armistizio
di Compiègne fu, in realtà, una
resa senza condizioni da parte di
un Impero ormai disfatto e non
più in grado di trattare. Le misu-
re decise dagli Alleati e volute in
primis dalla Francia, che vede-
va finalmente messa fuori gioco
la sua più pericolosa rivale nella
millenaria lotta per l’egemonia sul
continente europeo, erano drastiche
e brutali: tra i punti più salienti, l’ob-
bligo di abbandonare i territori sulla riva
sinistra del Reno e di consegnare agli Alle- A lato, una seduta
ati 5.000 cannoni, 25.000 mitragliatrici, 3.000 della conferenza
mortai, 1.400 aeroplani, tutte le navi da guerra di pace del 1919.
moderne e, a titolo di riparazione, 5.000 locomo- Qui sopra,
tive e 150.000 vagoni ferroviari. Oltre all’azzera- il maresciallo
francese
mento di ogni potenziale bellico, quest’ultima
Ferdinand Foch.
disposizione metteva la popolazione civile nella
concreta impossibilità di tornare a una vita nor-
male. Due mesi dopo, il 18 gennaio 1919, ebbe
inizio a Parigi la Conferenza di pace.
MENSILE • N° 94 • 4.90 €
Londra del 1915. In entrambi i casi, il malcon- Slesia); inoltre, la Germania fu privata di tutti F.S.L.
GEORGE
HOPE
GENERALE
MAXIME
WEYGAND
AMMIRAGLIO
ROSSLYN
WEMYSS
GENERALE
FERDINAND
CAPITANO
JACK
MARRIOTT
tento e il conseguente desiderio di rivalsa gioca- i suoi possedimenti coloniali in Africa e nell’O-
FOCH
TARIFFA R.O.C. - POSTE ITALIANE SPA SPED. IN ABB. POST. D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27.02.2004, N° 46), ART.1, COMMA 1, S/NA
IL TRENO
rono un ruolo fondamentale nella costruzione ceano Pacifico. DELLA VERGOGNA
della nuova Germania e della nuova Italia, che a Ma il colpo di grazia fu l’art. 231 del Trattato,
FAURISSON E GLI ALTRI RADIO LONDRA, LA VOCE DEL NEMICO LE MISSIONI DEI PADRI GESUITI
I negazionisti Il fascino pericoloso La storia dimenticata
e i loro incredibili argomenti dei messaggi incomprensibili degli eroi che difesero gli indios
distanza di 20 anni avrebbero impresso una svol- in base al quale la Germania dovette ammette- Vincitori e vinti:
ta epocale all’Europa e al mondo. Ma al momen- re di essere l’unica responsabile del conflitto sia nel 1918 trionfa
to nessuno fu in grado di comprendere che le sul piano morale sia su quello materiale, facendo- la Francia (in
decisioni prese a Parigi avrebbero innescato un si carico del pagamento di un’indennità di guer- piedi di fronte,
inarrestabile effetto domino, proprio come era ra che fu fissata 2 anni più tardi: 132 miliardi di nell’immagine
a colori, il
accaduto nel 1914, quando in poche settimane la marchi d’oro, pari a 6 miliardi e 600 milioni di maresciallo Foch);
reazione austro-ungarica all’attentato di Sarajevo sterline, una cifra spropositata anche per una mentre nel 1940
aveva trascinato l’Europa nel caos di una guer- nazione in buona salute. Un mese e mezzo pri- vince la Germania
ra spaventosa. E quella successiva sarebbe stata ma della firma del Trattato, il conte Brockdorff- (in piedi a sinistra,
ben più sanguinosa e distruttiva. Rantzau aveva trasmesso alla Conferenza il nella foto in
bianco e nero, il
Il 28 giugno 1919, a 5 mesi dall’inizio della rapporto della Commissione economica tedesca generale Keitel). Il
Conferenza, fu sottoscritto il trattato di pace noto incaricata di studiare i possibili effetti delle con- vagone ferroviario
come Trattato di Versailles. Per la terza volta, la dizioni di pace sulla popolazione, la cui conclu- è lo stesso, il n°
data scelta per l’evento era carica di sottintesi: sione era: «Chi firma questo Trattato firmerà la 2419-D, riportato
esattamente 5 anni prima, infatti, il 28 giugno condanna a morte di molti milioni di uomini, nel 1940, per
volere di Hitler,
1914 lo studente nazionalista serbo Gavrilo Prin- donne e bambini tedeschi». esattamente
cip aveva assassinato a Sarajevo l’arciduca Fran- Contro questo trattato “di pace” si levaro- nello stesso
cesco Ferdinando d’Austria e sua moglie Sofia, no, tra le altre, due voci illustri: una era quel- luogo del 1918.
innescando il processo esplosivo che avrebbe
devastato l’intera Europa.
Il treno fatale
MENSILE • N° 94 • 4.90 €
TARIFFA R.O.C. - POSTE ITALIANE SPA SPED. IN ABB. POST. D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27.02.2004, N° 46), ART.1, COMMA 1, S/NA
IL TRENO
ce Alleanza. Il patto fu rinnovato a più riprese, DELLA VERGOGNA
nel 1887, 1891, 1896, 1902 e 1912, così, quando
FAURISSON E GLI ALTRI RADIO LONDRA, LA VOCE DEL NEMICO LE MISSIONI DEI PADRI GESUITI
I negazionisti Il fascino pericoloso La storia dimenticata
e i loro incredibili argomenti dei messaggi incomprensibili degli eroi che difesero gli indios
MENSILE • N° 94 • 4.90 €
TARIFFA R.O.C. - POSTE ITALIANE SPA SPED. IN ABB. POST. D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27.02.2004, N° 46), ART.1, COMMA 1, S/NA
IL TRENO
ta” agitava gli ex combattenti, che DELLA VERGOGNA
vedevano vanificati tutti i loro sacri-
FAURISSON E GLI ALTRI RADIO LONDRA, LA VOCE DEL NEMICO LE MISSIONI DEI PADRI GESUITI
I negazionisti Il fascino pericoloso La storia dimenticata
e i loro incredibili argomenti dei messaggi incomprensibili degli eroi che difesero gli indios
Alcuni aristocratici, però, si astennero dal fir- buna riservata alla nobiltà, non poteva
mare l’atto di fedeltà e questo generò la spaccatu- far altro che ammirare compiaciuta
ra della nobiltà in due distinte fazioni: la “nera” suo marito in quella giornata trion-
(più numerosa), a favore del papa-re, e la “bianca”, fante per la Chiesa e per il papa-
a favore dell’Unità d’Italia, riportando così Roma re. Il Concilio si concluse con la
ai tempi infausti di guelfi e ghibellini. proclamazione, il 18 luglio 1870,
del dogma dell’infallibilità del
Il papa è infallibile ma capitola In que- papa e nella Basilica di San Pie-
gli anni, migliaia di giovani, provenienti dall’ari- tro risuonò il grido esultante di:
stocrazia e dalla borghesia europea, giunsero a “Viva Pio IX infallibile!”.
Roma per difendere Pio IX alla stregua di nuo- Due mesi dopo, terminava il
vi crociati. Nel 1867 restò memorabile il sontuo- potere temporale di Pio IX: alle
so ricevimento che Beatrice volle dare insieme 5.15 della mattina del 20 settembre
alla sorella, la principessa Teresa Barberini, nel 1870 ebbe inizio l’attacco dell’eserci-
maestoso Palazzo Barberini, in onore dell’eserci- to italiano alle mura della Città Eterna.
to pontificio e di quello francese tornato vincito- Quel mattino, il boato delle cannonate ave-
ri da Mentana, dove, sotto la guida del generale va svegliato di soprassalto Beatrice, la quale, tur- Pio IX Mastai
Kanzler, avevano messo in fuga i garibaldini. La bata e profondamente scossa dal precipitare degli Ferretti,
protezione della Francia di Napoleone III sem- eventi, non dimenticò comunque i suoi doveri di Pontefice dal
brava un baluardo sufficiente contro la minaccia padrona di casa e di fervente religiosa. Radunò 1846 al 1878,
annessionistica del Regno d’Italia. tutta la famiglia nella cappella privata del palazzo fu l’ultimo
papa-re. Non
I successi militari avevano illuminato Roma di per pregare per la salvezza di Roma e del papa-re,
avrebbe mai
rinnovato splendore e fervente attivismo religio- mentre il marito Urbano si recava con urgenza in
perdonato
so. Una raggiante e devota Beatrice assisteva l’8 Vaticano per accogliere militari, porporati, digni- l’annessione
dicembre 1869 alla solenne cerimonia di apertura tari, inservienti, impiegati e ambasciatori stranieri forzata dello
del Concilio Vaticano I. Un lungo corteo religio- che volevano conferire con Pio IX sull’allarmante Stato Pontificio
so sfilava lentamente per la navata centrale di San situazione. Nel frattempo, le truppe italiane apri- al Regno d’Italia.
Pietro e un regale Pio IX, coperto dalle vesti pon- vano una breccia nelle mura Aureliane presso Por-
tificali, era portato a spalla sulla sedia gestatoria. ta Pia, abbattendole con ben 219 colpi di cannone.
Il marchese Urbano Sacchetti, in veste di Foriere Alle 10.00 il Papa ordinava di issare sulla cupo-
Maggiore dei Sacri Palazzi Apostolici, dirigeva il la di San Pietro la bandiera bianca: lo Stato Pon-
tragitto della sedia gestatoria e Beatrice, dalla tri- tificio capitolava. Ormai sconfitto e privato del
Ritratti ufficiali
di Vittorio
Emanuele II, in
una litografia di
F. Perrin, e
Margherita di
Savoia. Dopo il
trasferimento
della capitale
del Regno d’Italia
a Roma, la regina
cercò di acquisire
alla sua corte il
fior fiore della
nobiltà vaticana,
riuscendoci
solo in parte.
di partecipare alle elezioni politiche del Paese, Sotto, chetti non si lasciarono intimidire e alle elezioni
voluto da Pio IX con la formula del “Non expe- un ritratto il figlio di Beatrice fu eletto Consigliere provin-
dit ”, cioè “non conviene”, “non ci riguarda”. Più domestico dei ciale di Roma, riempiendo di orgoglio la pur con-
papista del papa, anche quando Leone XIII abo- Sacchetti. Sia traria marchesa.
lì tale divieto, Beatrice mostrò non poco disap- gli Orsini che La ben nota posizione dei Sacchetti in favo-
i Sacchetti,
punto quando il primogenito Giulio decise di re del papa destò anche l’interesse del famoso
famiglie di
candidarsi, nel 1893, alle elezioni del consiglio antico lignaggio,
giornalista e romanziere francese Émile Zola
provinciale tra le fila dei clericali. La marchesa vantavano che, trovandosi a Roma nel 1894 per raccogliere
era preoccupata del clima politico incandescen- parentele con i materiale per un nuovo libro, decise di ambienta-
te e i suoi timori non erano infondati, perché in nomi più fedeli re proprio a Palazzo Sacchetti una parte del suo
piena campagna elettorale Palazzo Sacchetti fu al Papato, come romanzo “Roma”, ispirandosi ai padroni di casa
oggetto di un attentato terroristico, con l’esplosio- i Barberini e i per delineare i caratteri dell’immaginaria famiglia
ne di una bomba nel cortile, che per fortuna non Torlonia. protagonista della sua opera, i principi Boccane-
ebbe gravi conseguenze. Come sempre, i Sac- ra, descritta come la più pia del patriziato roma-
no e sempre al servizio della Chiesa.
Il XIX secolo si chiuse con il Giubileo del 1900.
Fine di una casta Roma tornava al centro del mondo. Beatrice prese
parte con orgoglio e devota passione alla solenne
I GESUITI, MISSIONARI
E GUERRIERI IN SUDAMERICA
CONTRO LO STERMINIO
DEGLI INDIOS
Mondadori Portfolio/Collection Christophel/Enigma Productions/AMLF
N
el territorio che si estende fino all’o- Misiones). Vicende pressoché ignorate dalla
dierno Paraguay, ancora oggi si pos- Storia dell’America Latina, ma che costituisco-
sono scorgere le rovine di alcune no pietre miliari nella Storia della civilizzazione
riduzioni, come quelle a cui furo- dei nativi americani, soprattutto da parte del-
no dati i nomi di Cosma e Damiano, Trini- le imprese missionarie cattoliche, con particola-
dad e Jesus, nel dipartimento che porta il nome re riferimento alla Compagnia di Gesù, fondata
di Itapua (nella provincia argentina invece le a Parigi 50 anni prima, nel 1534, da Ignàzio di
reducciones avevano l’emblematico nome di Loyola.
in quanto non era equiparata ad una proprietà I resti della riduzione di San Ignacio Minì,
feudale o a un latifondo su cui lavorassero degli situata prima nel Paranà e poi in Argentina.
schiavi: gli indios erano giuridicamente uomini
liberi, anche se, in pratica, il potere degli Enco-
menderos (spagnoli o portoghesi che fossero)
aumentò ben presto a tal punto che gli indios
furono ridotti al ruolo di schiavi, sfruttati e mal-
trattati senza difese. Da qui il bisogno di creare
delle speciali colonie missionarie, per preserva-
re gli indios dalle ignobili prepotenze dei con-
quistadores.
Il 1609 diventa quindi la data di inizio del
sistema di questo tipo di entità coloniali, le
reducciones: il 29 dicembre viene fondata la
prima, battezzata S. Ignacio, poco distante dal-
la confluenza tra i fiumi Paranà e Paraguay. La
missione in seguito verrà spostata e chiamata
S. Ignacio Guazù (che significa maggiore), per
distinguerla da un’altra con lo stesso nome, fon-
data nel luglio del 1610 nel Guayrà (odierno
Stato brasiliano di Paranà), che verrà chiama- Nelle reducciones i Gesuiti mantennero la
ta Minì (minore) in seguito rifondata e ricostru- struttura di comando delle comunità indigene
ita nella terra dell’attuale provincia argentina ante evangelizzazione: il “governo civile” era
di Misiones, dove ancora oggi sussistono le sue riservato al Cacicco, leader della comunità.
rovine.
Non solo conversione al cattolicesimo Ritratto di e nell’allevamento del bestiame, tanto da por-
Nel Guayrà, Torres Bollo inviò i padri italiani Sebastião José tarli gradualmente a rinunciare al nomadismo.
Giuseppe Cataldini e Simone Mascetti che, de Carvalho e Con questa dedizione totale alla causa dei nati-
come tutti gli altri padri partiti per la regione, Melo, marchese vi latinoamericani, i Gesuiti riuscirono a far
organizzavano e reggevano ogni singola riduzio- di Pombal di sopravvivere e prosperare per quasi 150 anni una
Louis-Michel
ne (dove vivevano due, al massimo tre missiona- civiltà con un proprio stile di vita. Gli ex-nomadi
van Loo Claude-
ri), la quale veniva fatta sorgere generalmente in Joseph Vernet
avevano imparato a vivere nelle comunità, dove
prossimità di comunità indigene semi-stanziali, (1766). Il ministro prestare uguale attenzione alle necessità indivi-
vicino ai corsi d’acqua, per indurre gli indios ad portoghese duali e collettive, in coerenza con il messaggio
una vita stanziale, coinvolgendoli nella coltiva- fu un nemico evangelico delle prime comunità cristiane.
zione dei campi (dove veniva seminata soprattut- implacabile dei Gli indios lavoravano nelle piantagioni di pro-
to la yerba mate), nello sviluppo dell’artigianato Gesuiti. prietà della comunità (i tupam-baè, la cosiddetta
proprietà di Dio) 3 giorni alla settimana; tutti i
proventi ottenuti dalla raccolta erano immagaz-
zinati ed utilizzati nei periodi di carestia per il
sostentamento delle famiglie in difficoltà, del-
le vedove, degli orfani e dei malati; poi, ad ogni
famiglia era assegnato un piccolo orticello (l’a-
bam-baè) che doveva servire per il sostentamen-
to dei suoi membri, ma che non poteva andare
in eredità a nessun figlio: la proprietà era asse-
gnata solo fino alla morte del titolare.
I padri Gesuiti ponevano grande attenzione
all’educazione dei bambini, sia maschi che fem-
mine; fino a 16 anni venivano istruiti ed avvia-
ti al mestiere verso cui dimostravano maggiore
inclinazione, mentre i più dotati imparavano lo
spagnolo, e perfino il latino, per poi mantenere
i contatti con il sistema coloniale.
Nelle reducciones, i Gesuiti mantennero la
struttura di comando delle comunità indigene
in seno alla corte di Spagna, che non vede- ti da tutte le colonie, anche quelle californiane.
va di buon occhio il diffondersi di un model- Uno dei padri scrisse nelle sue memorie: «Solo
lo di società così diverso da quello autoritario una madre a cui muore un figlio prova il dolo-
dell’epoca, quando lo sfruttamento dell’uomo re che provo io abbandonando gli indios delle
era visto non solo come tollerabile ma legitti- nostre missioni». •
mo: l’ordine sociale e l’economia si basavano
sulla sottomissione dei più deboli da parte dei ANGELO RUBINO
più forti. (Storico e studioso delle Missioni Gesuitiche).
ORAZI E CURIAZI
PRESAGIO DI
albani è una delle tante
leggende che fiorirono sulle
origini dell’Urbe. Ma è la
più ricca di significati e di
GRANDEZZA
riferimenti alla grandezza
futura di quel popolo
di contadini e pastori
insediatosi vicino al Tevere
R
in una guerra vera e propria. La leggenda, che
oma era appena nata e già mostrava i racconta a suo modo, abbellendole di prodigi e
denti. I primi a sentirne il morso furo- di eroismi, tutte le vicende legate ai primi seco-
no i Sabini, che venivano dalle monta- li della Storia romana, ci dice che a scatenare la
gne dell’alto Lazio. Una loro tribù aveva guerra fu il famoso “ratto delle Sabine”. Il fatto
disceso il corso del Tevere e si era stanziata su è che i coloni venuti da Alba Longa erano tutti
uno dei colli in prossimità del fiume, il Quirina- maschi, mentre i Sabini si erano portati dietro le
le, quasi a sfidare i Romani che invece stavano in famiglie, comprese le donne. I Romani non tro-
un villaggio di capanne sul Palatino. Né questi varono di meglio che fare una sortita improvvisa,
né quelli erano arrivati lì per caso. In quel tratto catturare le figlie dei nemici e portarsele all’in-
di fiume il guado era reso più agevole dalla pre- terno del pomerio, il recinto che chiudeva la loro
senza dell’isola Tiberina, che divideva in due il città, considerato così sacro che, per averlo viola-
corso impetuoso dell’acqua, sicché di lì finivano to, Remo fu ucciso dal fratello. A impedire che
col passare tutti coloro che dall’Etruria andava- quell’azione da predoni – praticamente uno stu-
no e venivano nella regione dei Latini: mercan- pro di massa, se vogliamo dirla tutta – scatenas-
CREATIVE COMMONS/VINC67
loro leggende, che gli umi-
li contadini e pastori abitanti
sulle rive del Tevere divente-
ranno i signori del mondo.
Del resto, come tutte le favo-
N uova, eccezionale
scoperta a Pom-
pei, dove sono in cor-
a Stabia, oggi al Museo Archeo-
logico Nazionale di Napoli, e su
uno specchio d’argento del teso-
so gli scavi della Regio ro di Boscoreale, oggi al Louvre.•
V che hanno già resti-
tuito molti importan-
tissimi ritrovamen- ARTE
ti. Sul muro di una SVELATI I “MISTERI”
stanza da letto (cubi-
culum ) di una casa
DEGLI ORGANI
situata lungo via del MUSICALI STORICI
Vesuvio è emerso uno DEL PIEMONTE
straordinario affresco
che rappresenta Leda e il cigno: rità, poiché è attestato in varie
un mito molto popolare nell’anti-
ca Roma, narrato tra gli altri nel-
domus , con diverse iconogra-
fie. Nelle immagini finora ritro-
N el 1996 un tecnico del suo-
no, Roberto Ricco, e un orga-
nologo, Adriano Giacometto, ini-
le “Metamorfosi” di Ovidio. vate, però, la donna era in gene- ziarono a studiare, partendo dal
La scena, carica di sensualità e re stante e non seduta come nel Canavese, gli organi storici pie-
di finissima fattura, rappresen- nuovo affresco, inoltre, in alcuni montesi. Il primo fu quello di
ta il momento in cui Giove si uni- casi, non è raffigurato il momen- Montanaro (Torino), che una vol-
sce, dopo essersi trasformato in to del congiungimento carnale ta terminato il restauro divenne
cigno, a Leda, la bella moglie di vero e proprio. Tra le varie rap-
Foto di Cesare Abbate © Parco Archeologico Pompei
ARCHEOLOGIA
ARCHEOLOGIA
VENEZIA: UN NUOVO MUSEO ACCOGLIE LE RIPRODUZIONI
DEI DOCUMENTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
È stata inaugura-
ta a Venezia, pres-
so la sede di Scrinium, il
to in originale nell’Archi-
vio Segreto Vaticano: i
p r imi t re d o c um e n-
nuovo spazio di CADEM ti (208, 209, 210) costi-
(Codices and Ancient tuiscono gli esempla-
Documents E xhibit ri superstiti di un cor-
Museum), un’esposi- pus originario di 5 roto-
zione permanente di li membranacei, conte-
prestigiose riproduzio- nenti le confessioni dei
ni di documenti anti- 72 Templari interroga-
chi e codici manoscrit- ti da papa Clemente V
ti realizzati a partire dal dal 28 giugno al 2 luglio
2000, consultabili da 1308. Tra le altre opere
studiosi, appassionati raccolte, citiamo gli uni-
e scuole. Della collezio- ci due scritti autografi
ne fa parte il celeberri- superstiti di san Fran-
mo Processus contra Templarios, la raccolta delle cesco con la Regola Bollata del 1223, docu-
pergamene contenenti gli atti integrali del proces- mento di fondazione dell’Ordine Francescano.
so tenutosi a Poitiers contro i Templari e conserva- (Per informazioni e visite: www.scrinium.org). •
N el II secolo a.C. si diffuse tra i fanti romani il pugio, una sorta di pugna-
le di origine iberica lungo circa 30 cm e dotato di lama a foglia lance-
olata. Di solito era utilizzato come arma supplementare o di riserva nel
un alto funzionario della corte
palermitana. Il suo nome com-
pariva nel codice della Cronaca,
CREATIVE COMMONS/Petter Bøckman
CREATIVE/COMMONS: MatthiasKabel
caso di combattimento corpo a corpo. Il pugio restò in uso fino al II seco- ora perduto, che fu utilizzato per
lo d.C., ma nell’ultima fase fu più che altro un semplice ornamento, per- ricavare la 1ª edizione a stampa,
dendo gradualmente la sua originaria funzione bellica. • ma non ricorre mai né nel testo
né in altre fonti coeve. Se dun-
que Ugo Falcando sia davvero
una persona reale, oppure non
sia piuttosto lo pseudonimo di
un altro autore, resterà proba-
bilmente un mistero. •
1 ONDA EMOTIVA
“Guernica” è un olio su tela
realizzato da Pablo Picasso
perirono 1.654 civili; altre fon-
ti parlano di un numero com-
preso tra i 126 e i 400. Il tra-
mare l’identificazione dei resti, sia nel giugno del 1937 sull’onda gico evento scosse l’opinione
per rilevare la presenza delle trac- emotiva generata dal bombar- pubblica mondiale: era, infat-
ce del veleno. I ricercatori, spiega damento della città basca di ti, la prima volta che forze mili-
una nota diffusa dall’Ateneo, han- Guernica (Gernika, in basco), tari bombardavano intenzio-
no utilizzato un approccio multidi- av venuto il 26 aprile dello nalmente la popolazione civi-
sciplinare mettendo insieme ana- stesso anno da parte dell’a- le inerme.
lisi antropologiche e documentali, viazione nazifascista. L’ope-
datazione al radiocarbonio e anali-
si del DNA antico, accanto a sofisti-
cate tecniche di microscopia ottica
ra fu commissionata a Picas-
so dal Governo repubblicano
spagnolo per rappresentare la
4 SIMBOLO
L’opera, realizzata in stile
cubista, rappresenta l’orrore
ed elettronica. Ma lo studio degli Spagna all’Esposizione inter- del bombardamento: uomini e
esperti non si è limitato al genia- nazionale di Parigi del 1937, animali disarticolati occupa-
le Pico della Mirandola. «La nostra dove però fu accolto con criti- no la scena, avvolti da un cupo
indagine», conclude Fulvio Bartoli, che miste a indifferenza. tono grigio a incarnare l’assen-
«ha riguardato anche le spoglie di za di vita. Si distinguono una
un altro grande umanista, Angelo
Poliziano, anche lui scomparso pre-
maturamente nel 1494 e inumato in
2 BOMBARDAMENTO
Il bombardamento avven-
ne nell’ambito della Guerra
madre con il bimbo morto in
grembo, un toro e un cavallo:
la scena rappresenta l’orro-
una tomba vicina a quella di Pico. civile spagnola e fu compiu- re delle stragi di civili indifesi.
In questo caso, però, non risulta to dalla Legione Condor tede-
confermata l’ipotesi dell’avvelena-
mento, dato che i livelli di arseni-
co che abbiamo trovato sono piut-
sca con il supporto dell’Avia-
zione Legionaria italiana, in
appoggio ai nazionalisti fran-
5 MUSEO
Il dipinto rimase esposto
a lungo presso il Museum of
tosto attribuibili ad una esposizio- chisti, all’epoca impegnati in Modern Art di New York e tornò
ne cronica al veleno, causata pro- una dura offensiva allo scopo in Spagna nel 1981, 8 anni dopo
babilmente da fattori ambientali o di rovesciare i sostenitori del- la morte di Picasso, a 6 anni
da trattamenti medici». • la Repubblica spagnola. da quella di Francisco Fran-
co. Oggi è conservato al Museo
Il ricercatore
Fulvio
Bartoli.
3 VITTIME
La cit tà di Guernica fu
devastata e il numero delle
Nacional Centro de Arte Reina
Sofía di Madrid, mentre a New
York è visibile una sua copia,
vittime non è mai stato accer- nel corridoio posto davanti alla
tato in via ufficiale. Secondo il sala del Consiglio di Sicurezza
governo basco, sotto le bombe dell’ONU.•
A
scoltare la radio, quella radio, era un Lanci di
reato. Il rischio di essere scoperti cre- rifornimenti
ava il panico. Eppure, la sua attrazio- con paracadute
ne era irresistibile. effettuati
Si riuniva la famiglia e pochi amici fidati in dall’esercito
britannico in aree
un angolo della casa e si ascoltava la trasmissio-
precedentemente
ne, spesso disturbata, a bassissimo volume, ma concordate con la
bastava che bussassero alla porta e il gruppo si Resistenza.
scioglieva di colpo, la radio cambiava program- Radio Londra
ma (magari sintonizzandosi sulle allegre canzo- aveva la
nette del Trio Lescano), e se sulla soglia appariva funzione di
un vicino poco simpatico, con il cipiglio sospet- tenere i contatti,
toso (aveva sentito qualcosa? Cercava un prete- mediante
sto per vendicarsi di un torto subito?), la famiglia messaggi in
precipitava nel panico. Bastava una denuncia codice, tra
anche anonima per provocare un’irruzione del- partigiani e
Alleati.
la milizia e se c’era anche il minimo sospetto che
qualcuno in casa ascoltasse Radio Londra erano
guai. Chi ascoltava i messaggi della radio clan-
destina era considerato un oppositore del Regi-
me, un pericoloso sovversivo da punire in modo
esemplare.
Ma chi c’era dietro le trasmissioni dell’emit-
tente del nemico? E perché mai tanti italiani le
ascoltavano, anche a rischio di conseguenze
IL GUSTO PERVERSO DI
NEGARE LA REALTÀ
(SPECIE QUANDO È INSOPPORTABILE)
È morto Robert Faurisson, massimo esponente dei negazionisti, una strana
genia di studiosi che negano i crimini perpetrati dai nazisti
contro gli ebrei. Chi sono i pochi ma ostinati campioni dell’Olocausto
negato? Piccola storia di una grande menzogna
Il famigerato
campo di
Auschwitz,
oggi deserto,
conservato a
futura memoria. I
negazionisti non
sostengono che
i lager non siano
mai esistiti ma
sono convinti
che fossero
normali campi
di prigionia in
cui gli internati
venivano trattati
con una durezza
compatibile con
lo stato di guerra.
O
ttobre del 1978. Il settimanale france- risson. È questa l’occasione che Faurisson aspet-
se “L’Express” pubblica un’intervista tava da tempo. Il mese successivo, il prestigioso
con Louis Darquier, ex Commissa- quotidiano “Le Monde” pubblica una sua lettera
rio generale agli affari ebraici della sul “problema delle camere a gas” in cui Fauris-
Repubblica di Vichy. Un antisemita, filonazista e son afferma che non esiste alcuna prova tangibi-
collaborazionista, condannato a morte in contu- le dell’esistenza della Shoah, la quale, così come
macia per crimini di guerra, riparato fortunosa- è stata raccontata, appare “tecnicamente impos-
mente nella Spagna franchista. sibile”.
Scampato alla pena, si dichiara per nulla pentito Il giorno successivo è lo stesso presidente dell’U-
dei suoi crimini e sostiene una tesi che sconcerta niversità Lione II – dove Faurisson lavora – a
l’opinione pubblica francese: l’Olocausto è un’in- prendere le distanze dalle affermazioni del suo
venzione della propaganda ebraica. Una colossale docente. La polemica però impazza. Il 21 feb-
bugia che tutti hanno creduto: tutte menzogne, braio, 34 storici francesi pubblicano una sorta
niente di vero. di manifesto anti-negazionista, in cui si dice che
Il 16 novembre, sul quotidiano “Le Matin de «non bisogna domandarsi come un tale assassinio
Paris”, compare un articolo che commenta le tesi di massa sia stato tecnicamente possibile. È stato
di uno sconosciuto docente francese: Robert Fau- tecnicamente possibile poiché ha avuto luogo».
L’ex presidente
dell’Iran
Ahmadinejad, che
ha presieduto
un congresso
di revisionisti.
Più a sinistra,
Louis Darquier,
ex Commissario
degli affari ebraici
della Repubblica
di Vichy. Fu il
primo a negare
l’Olocausto.
prediletti divenisse il suo più deciso ed efficace recente morte di Faurisson e la rievocazione del-
contestatore. Una storia carica di significati sim- la sua storia inducono a una riflessione.
bolici quella del rapporto tra Faurisson e Jean- Perché si diventa negazionisti? Di base le ragio-
Claude Pressac, che qualcuno legge come la ni sono ideologiche, come dimostrano le traiet-
giusta nemesi del negazionista francese. Pres- torie di alcuni esponenti del Revisionismo della
sac si avvicina al suo maestro sulla scorta delle Shoah e il loro coinvolgimento con il mondo
simpatie che prova per la destra radicale. È un neonazista. E sono ideologiche anche quando
farmacista con la passione della storia contem- allignano nell’estrema sinistra, dove si registra-
poranea che coltiva perplessità rispetto all’Olo- no alcune esperienze revisioniste come nel caso
causto. Il racconto ufficiale della Shoah è, a suo della casa editrice francese La Vieille Taupe, che
avviso, condizionato dal lavoro di troppi storici pubblicò negli anni Sessanta tutta l’opera di Ras-
di tendenze comuniste. La collaborazione con sinier.
il “professore”, che tanto lo entusiasma in prin- Si può concludere che il Revisionismo ha un
cipio, è destinata a terminare presto. Nei primi suo fascino perverso, che consiste nel negare una
anni Ottanta, Pressac si fa sempre più critico nei realtà troppo atroce per poterla accettare. Debo-
confronti delle tesi negazioniste e del metodo sto- le sul fronte del metodo storico, il Negazionismo
rico adottato dal suo maestro. La sua formazio- ha rifiutato l’orrore dello sterminio, finendo per
ne farmaceutica e le sue conoscenze chimiche lo oltraggiare la verità storica e la immane sofferen-
aiutano a raggiungere risultati che smentiscono za di milioni di persone. •
le posizioni dei negazionisti in generale, e quel-
le di Faurisson in particolare. Grazie allo studio ARMANDO ORLANDO
dell’ampia documentazione sui forni cremato- (Giornalista e ricercatore storico).
ri attivi nei campi di sterminio e all’analisi meti-
colose delle risultanze chimiche sull’uso dei gas,
Pressac giunge alla conclusione che il genocidio È italiano l’osso più
degli ebrei è una realtà storica e che le afferma- duro del Negazionismo
zioni di Faurisson sono “superate e screditate”. I
documenti a disposizione degli storici, invece,
dimostrano inoppugnabilmente tracce ripetute
di un progetto criminale per l’eliminazione del-
C arlo Mattogno, classe 1951, è membro dal
1988 dell’Editorial Advisory Committee
dell’Institute for Historical Review, una delle
la razza ebraica dall’Europa. più importanti associazioni negazioniste in-
Per Faurisson il lavoro del discepolo è un col- ternazionali. Per Pressac, Mattogno rappre-
po durissimo. Anche perché Pressac continuerà le senta il maggior interprete del Revisionismo
sue ricerche fino al 2003, arrivando a trovare ben storico attuale e il saggista con più frecce al
più di quell’unica prova che il suo maestro reto- suo arco del panorama internazionale.
ricamente chiedeva alla storiografia ufficiale. La
1 2
D
al “Corriere della Sera” del 24 mar-
zo 1905: «Il rombo del cannone si fa
ancora sentire, sebbene lontano, ver-
so il Nord. Ma la terribile battaglia si
può considerare finita. Attorno alla sacra, vec-
chia capitale della Manciuria è tornato l’antico
silenzio. Anzi, una quiete più che mai profon-
da alita sopra le deserte, fumanti rovine e sui
distrutti villaggi popolati da una funebre folla
di cadaveri senza numero…».
Così comincia la corrispondenza di Luigi
Barzini, celebre inviato di guerra del quotidia-
no milanese, che dalla Manciuria, regione nel
Nord-Est della Cina, raccontava la battaglia nei
pressi della cittadina di Mukden, combattuta
dal 21 febbraio al 10 marzo dello stesso anno tra
l’esercito russo e quello giapponese. Fu l’ultimo
grande scontro terrestre della guerra russo-giap-
ponese (1904-1905), con mezzo milione di sol-
dati schierati su una linea di oltre 100 km: lì si
decisero le sorti dei due contendenti.
Ritirata delle truppe russe La disfatta della Russia fu plateale, inaspetta-
dopo la Battaglia di Mukden, ta, con circa 90mila uomini morti, feriti o cattu-
nel marzo del 1905. rati, e sembrò accelerare lo sfaldamento interno
dell’autocrazia dello Zar Nicola II. Al contrario,
il Giappone dell’imperatore Meiji Mutsuhito,
3 che aveva lasciato sul campo circa 20mila mor-
ti, si rivelò una potenza militare e industriale
pronta a rivendicare un ruolo di preminenza in
un sistema internazionale a vocazione imperia-
listica.
Nata dalla politica nazionalista di fine Otto-
A sinistra:
1) assalto giapponese alle truppe russe
(da “Le Patriote Illustré” del 10-07-1904);
2) mappa della Manciuria, dove si trova la cittadina di
Mukden, teatro di una sanguinosa battaglia;
3) la baia di Port Arthur, dove si possono distinguere
le navi da guerra (da sinistra): Peresvet, Poltava,
Retvizan, Pobeda e Pallada.
L a guerra contro il Giappone fu un duro colpo (sarebbe stata completata nel 1916). L’equilibrio Mutusuhito, con
per la Russia e per la figura stessa dello Zar. La precario tra l’Impero del Sol Levante e la Rus- la sua famiglia
presa di Port Arthur prima e la disfatta di Mukden sia zarista andò dunque peggiorando. Non pote- nel 1900, in
un ritratto del
poi contribuirono in maniera decisiva alla rivolu- va durare oltre, e non durò.
famoso pittore
zione del 1905, iniziata nel sangue con la promes-
giapponese
sa di maggiori libertà democratiche e finita con Guerra inevitabile In un primo momento, Torajiro Kasai.
una svolta reazionaria che immobilizzò un Paese il Giappone cercò un compromesso: per preve- Sotto, la vittoria
socialmente diviso. nire manovre russe in Corea (sulla quale vanta- giapponese
«Fin da Pietro il Grande», afferma il prof. Borelli, va una sorta di esclusiva) offrì allo Zar specifiche rappresentata
«i Romanov si erano presentati come i timonieri aree di influenza nella Manciuria. La Russia dal “New York
della Russia, in grado di tenere lontani i nemici rifiutò, sia perché non intendeva restringere il Tribune” del 19
esterni e di espandere l’influenza dell’Impero a proprio raggio d’azione, sia perché sottovalutava marzo 1905 .
Occidente come a Oriente. Paolo I aveva fortemen- l’avversario. Così, nel 1902, il Giappone strinse
te “militarizzato” la figura dello Zar e Alessandro I un patto con la Gran Bretagna: in caso di con-
aveva consolidato il mito della Russia come poten- flitto con la Russia, l’esercito britannico, pre-
za militare di primo piano in Europa sconfiggendo sente a presidio delle sue colonie, non sarebbe
Napoleone Bonaparte. Nicola II finì per chiudere la intervenuto, assicurando la propria neutralità;
porta alle riforme politiche, confidando nell’unico se poi alla Russia si fossero affiancati altri Paesi
sistema di potere che gli Zar avessero mai accet- occidentali, gli inglesi si sarebbero schierati con
tato: l’autocrazia. Dall’inizio del Novecento crebbe l’alleato nipponico.
considerevolmente il malcontento popolare verso Di contro, nel 1903, a riprova delle intenzio-
lo Zar, la cui figura era stata definitivamente “de- ni espansionistiche di Nicola II, venne istituito
sacralizzata” dopo la sconfitta del 1905 e gli spa- nella Manciuria un vicereame russo dell’estre-
ri sulla folla alle manifestazioni di quello stesso mo oriente per garantire all’esercito maggiore
anno a San Pietroburgo. La difesa dell’autocra- coordinamento. Inoltre, lo Zar appoggiò un’im-
zia da parte di Nicola II e gli insuccessi in campo presa russa di legname attiva in Corea, sul fiu-
economico estremizzarono lo scontro politico e me Yalu: un gesto intollerabile per il Giappone,
sociale, favorendo i drammatici eventi del 1917 e che vantava diritti acquisiti sulla zona. Falliro-
soprattutto posero le basi per la sanguinosa guer- no dunque tutti i tentativi di negoziazione: il
ra civile russa del 1918-22». Giappone interpretò l’episodio come il casus
belli che avrebbe potuto risolvere la disputa,
QUANDO
HITLER
&
STALIN
ERANO
AMICI
I due dittatori si scambiavano favori e cortesie, firmavano accordi in settori
chiave come l’economia, l’industria, gli affari politico-militari. Gestapo e NKVD, le
rispettive polizie segrete, sedevano allo stesso tavolo, per fissare
obiettivi comuni. Fu quella “strana coppia” che decise il futuro dell’Europa
poteva più parlare male in pubblico dell’altro, né nel 1940. “sua” parte di Polonia. L’Armata Rossa e la Weh-
potevano farlo i rispettivi organi di propaganda.
Secondo le dichiarazioni ufficiali di Stalin, era
l’alleanza anglo-francese che aveva scatenato la
guerra, attaccando la Germania. Molotov rinca-
rava la dose sostenendo che Berlino avesse com-
piuto sforzi di pace, ma che fossero stati respinti
dagli “imperialisti anglo-francesi”. Il 7 settem-
bre Stalin tracciò una nuova linea politica per il
Comintern (l’organizzazione internazionale dei
partiti comunisti) secondo cui la guerra era con-
siderata un affare interno alle potenze imperiali-
ste e non c’era quindi alcun motivo per la classe
lavoratrice di schierarsi con la Gran Bretagna, la
Francia o la Polonia contro la Germania.
e un massiccio scambio di forniture industriali. sua azione nella sfera di influenza sovietica. La
Germania non rispose mai alla controproposta.
In realtà, non appena Molotov lasciò Berlino, il
Verso un Asse quadripartito L’amicizia È il 22 settembre 14 novembre 1940, Hitler ordinò di rendere ope-
sovietico-nazista vacillò con l’invasione da par- 1939: parata rativi i piani segreti per l’invasione della Russia.
te russa della Finlandia. Per breve tempo, furo- congiunta Eppure l’apparente luna di miele tra Berlino e
no sospese le consegne previste dagli accordi tedesco-russa in
commerciali. Le difficoltà mostrate dall’Armata occasione della
conquista della
Rossa contro le modeste truppe finlandesi con-
Polonia da parte
vinsero Hitler della debolezza dell’alleato; già dei due Paesi.
nell’estate del 1940 il Führer avviò la prepara-
zione dei piani per l’invasione della Russia. Ma
si trattò di una tempesta passeggera. In agosto,
le relazioni volsero di nuovo al sereno e dopo la
firma del Patto Tripartito tra Germania, Italia e
Giappone (in ottobre), Ribbentrop scrisse diret-
tamente a Stalin per rassicurarlo sugli scopi del
patto e invitare il collega Molotov a Berlino; ma
il ministro di Hitler spiegò, soprattutto, che «la
missione storica delle quattro potenze», cioè le
tre del patto più l’URSS, era «adottare una poli-
tica a largo raggio e indirizzare lo sviluppo futu-
ro dei loro popoli nelle giuste direttrici, mediante
la definizione dei loro rispettivi interessi su sca-
la mondiale».
Ribbentrop, insomma, proponeva un Asse
quadripartito, che comprendesse anche l’Unio-
Ufficiali tedeschi
ne Sovietica. Poteva Stalin restare indifferente a e sovietici
una simile offerta? Ovviamente no. Il dittatore conversano
sovietico raccolse la palla al balzo per auspica- durante le
re una “base permanente” per gli “interessi reci- operazioni
proci” dei Paesi coinvolti e spedì subito Molotov congiunte dei
a Berlino per negoziare i termini dell’adesione due eserciti.
I motivi politici
dell’idillio tra Mosca
e Berlino
www.sprea.it/calendarioguevara www.sprea.it/calendariomussolini
“I bambini: sono
ero
no è lib o essi la primavera
“Nessu un solo uom
a n ch e ne”. della nostra stirpe, rnata,
finch do sarà in te
é ca tra gio
al mon GLIA l’aurora della nos ibile
UNA FAMI il segno inf
IN VIAGGIO e.” E INFANZIA
della nostra fed
Domenica
28 MATERNITÀ
L
sto non è
- III DI QUARESIMA
a salute di Erne
S. ROMANO ABATE
Venerdì
19 M ILANO VESCOVO
la vita in città,
così
Guerra l’Italia
D
S. M ANSUETO DI
compatibile con
Mercoledì
10 opo la Grande numero
IO
20 S. SILVANO
E INTANTO.iglia ricerca del posto 19
Venerdì S. ITALO
ve, e per
l’Argentina, alla di orfani e vedo
Giovedì
11 B. V. M ARIA DI L
fam trova no
10
Mercoledì
enor me ò di
OURDES
bambino . Lunedì
ni si preoccup
S. LORENZO MARTIRE
2 Martedì
dove crescere il 29 S.
BATTISTA
1 Luned
SABINA - MARTIRIO S.
FESTA DELLA CANDELORA
Domenica ai
21 Guevara si trasf tempo di Alta Gracia,
S. M AURIZIO - S. A LFONSO
Sabato
20
DOTTORE - II
DI QUARESIMA
12 Buenos Aires:
sull’Avvenire del
11
Giovedì
rire ernità
il suo primo articolo
favo
FEBBRA
S. EULALIA VERGINE
a Chicas. Nazionale Mat
1902, Benito scrive S. CHIARA
Martedì
3 Merco
ledì S. BIAGIO
Lunedì per festeggiare
la fine piedi della Sierr 2 Marte
dì
30 S. F
era
ANTINO MONACO
ce
S. G IULIANO
Mercoledì
4 Giovedì mondiale, il 15 stere al Un lettore vora tra Mercoledì 31 S. A
ri e figli
RISTIDE MARTIRE
,
S. G ILBERTO DI L Martedì
scuola li trascorre 3 a mad
ragazze madri.
IMERICK VESCOVO S. LIDIA
23 assi Lunedì
E INTANTO...
S. TEO
Domenica ma anche per Perón, I primi anni di
he, con la mam
ma 22 B. V. M ARIA REGINA
riguardo per le e,
14 S. VALENTINO - I
colpo di stato di o due 13
Sabato
e le colonie estiv
DI QUARESIMA
a il
le mura domestic
S. IPPOLITO
Mentre in Itali ri
Sviluppò anch bambini una vita
dì
5 Vener
A G O S
ettrice. Legge
dì
Mercoledì
il 17 ottobre. Son olici 4 Giove
S. AGATA VERGINE
24
S. N ICODEMO
Martedì
che gli fa da prec 23 metodo Montessoppo della
S. EDILBERTO RE
simb ici:
S. ROSA DA LIMA
cura re ai
15
Lunedì
eventi paralleli chiude to romanzi class
Domenica per assi rizzò
14 favoriva lo svilu , aperta, e valo
DEI SINGLE
S. FAUSTINO - FESTA
tanto, soprattut
S. A LFREDO
sana e all’aria
si o
di un’epoca che ari
o
6 Sabat S. PAOLO M IKI
25
Giovedì beck. Ma prest
Dumas, Zola, Stein saggi politici e 5 Vener
dì S. OSVALDO
Mercoledì creatività infa
ntile
odo scolastico di
24 met
S. VITTORINO
e dei futuri scen tra l’innovat ivo
APOSTOLO
S. BARTOLOMEO
le
16
Martedì
dei Lunedì altrove le scuo
arriva il momento 15
S. G IULIANA MARTIRE
o ori.
Maria Montess le Balilla si
i in bilic Partito ASSUNZIONE M ARIA
VERGINE - FERRAGOSTO
edevano
il Manifesto del
nica di Paes elementari prev
7 Dome S. TEODORO MARTIRE
26
Venerdì per la
dittature e lotte anza. ntro con 6 Sabat
o NOSTRO SIGNORE
Giovedì izioni
L’Opera Naziona cazione fisica e
inco
S. ROMEO
dell’ 25
DI
il ricorso a pun
TRASFIGUR AZIONE S. LUDOVICO
Mercoledì Marx.
17 S. PATRIZIA
libertà e l’eguagli Comunista di Karl 16
Martedì S. ROCCO
corporali: in Granania occupava dell
’edu
e gioventù fino
Lunedì
8 S. G IROLAMO EMILIANI
27
Sabato
7 Dome
nica THIENE
Venerdì a e Germ nzia
morale di infa
S. G AETANO DA
26 agn
S. LEANDRO
S. A LESSANDRO
MARTIRE
Bret
Giovedì soltanto
18 Mercoledì
esse cessarono à.
S. CINZIA
9 Marte
dì 25/09/15 09:54
ì 17 S. G IACINTO
dì 18 S. TATIANA
25/09/15 09:42
9 Marte S. ROMANO
dd 2
RA_300X395.in
INT_CHE GUEVA
Vivi il 2019 i
X395.indd 8
INT_DUCE_300
i t a z i o n i i p e n sier
Le c ortanti! e le immagini
c o n
Le frasi Un ritratto
più imp di un mito e più celebri quotidiano
dell’uomo a
intramontabil z
della Provviden
SCOPRI TUTTI LE PROPOSTE
DEI NOSTRI CALENDARI SU www.sprea.it
365 GIORNI INSIEME UOMINI E FATTI
STORICI 2019
Scegli i tuoi calendari preferiti
la sua vita, le sue gesta, le sue parole
Ordinali subito su www.sprea.it oppure utilizzando questo coupon
Q.TÀ PREZZO SUBTOTALE
ALI
CALENDARIO LONG BENITO F.TO 15x42 cm € 5,90
E N O T
PR
SUBITO SPESE DI SPEDIZIONE DA AGGIUNGERE AL TOTALE € 7,00
GRANDE
Per ulteriori informazioni puoi scrivere a store@sprea.it o telefonare al 02.87168197.
NOVITÀ NOME
COGNOME
Guerre e Guerrieri CompieGa/mussolini n°2/2016 - ann - € 9,90 *
VIA
non venDibile separatamente Da: HistorY-ConosCere la storia-meDioevo
Guerre e Guerrieri - attualmente in eDiCola - *prezzo rivista esClusa
press-Di Distribuzione stampa e multimeDia s.r.l. - seGrate
Distributore per l’italia e per l’estero:
N° C.A.P. PROV.
CITTÀ
TEL.
E-MAIL
scrivi qui il tuo indirizzo mail ti avvertiremo dell’avvenuta spedizione
www.sprea.it/calendariomussolinilong
Salute e sport Trasporti Bonifiche ed ecologia Tecnologia Istruzione Agricoltura
Voglio regalare questo calendario a:
NOME
COGNOME
VIA
N° C.A.P. PROV.
CITTÀ
Gli aforismi
- Ricorda di segnalare nella CAUSALE il nome del soggetto scelto -
∆ Carta di Credito
piu famosi!
N.
(Per favore riportare il numero della Carta indicandone tutte le cifre)
(Codice di tre cifre che appare
Scad. CVV sul retro della carta di credito)
Le fotogra
importanfie più Data Firma del titolare
t
esclusivei ed Informativa e Consenso in materia di trattamento dei dati personali - (Codice Privacy d.lgs. 196/03) Sprea S.p.A. con sede legale in
Cernusco s/N, via Torino 51, è il Titolare del trattamento dei dati personali che vengono raccolti, trattati e conservati ex d.lgs. 196/03.
Gli stessi potranno essere comunicati e/o trattati da Società esterne Incaricate. Ai sensi degli artt. 7 e ss. si potrà richiedere la modifica,
la correzione e/o la cancellazione dei dati, ovvero l’esercizio di tutti i diritti previsti per Legge. La sottoscrizione del presente modulo
deve intendersi quale presa visione, nel colophon della rivista, dell’Informativa completa ex art. 13 d.lgs. 196/03, nonché consenso
espresso al trattamento ex art. 23 d.lgs. 196/03 in favore dell’Azienda.
L’APOCALISSE CHE HA
CAMBIATO L’EUROPA:
LA GUERRA DEI
TRENT’ANNI
È
Nel cuore dell’Europa divisa tra il 1555, da decenni ormai gli scontri tra
Cattolici e Protestanti sono all’ordine
protestanti e cattolici, si accese un del giorno nella Germania divisa in tan-
conflitto destinato a insanguinare ti principati: la situazione si risolve con
città, strade e campi, diventando la quella Pace di Augusta, voluta dall’Imperatore
del Sacro Romano Impero Carlo V, che ha come
più terribile catastrofe della prima effetto il celebre cuius regio, eius religio, che sta
modernità: la Guerra dei Trent’anni. a significare come il credo del principe dovesse
diventare la religione dei suoi sudditi.
Ma, come sempre, lo scontro tra Questo provocò non pochi problemi, creando
religioni copriva interessi di potere un flusso migratorio in cui le famiglie di una e
Imperatore Carlo V Federico IV Palatinato La finestra del castello Federdinando II Asburgo Federico V Palatinato Massimiliano di Baviera
Cristiano IV di Danimarca von Wallenstein Gustavo Adolfo, Svezia Conte di Tilly Richelieu Moneta commemorativa
sa: vedendo la possibilità di aumentare il proprio Che impatto ebbero le personalità dei leader
potere, radunarono un numero significativo di delle due fazioni, Ferdinando II e Fede-
principi e città protestanti in un’alleanza militare rico V, nelle fasi iniziali della guerra?
chiamata Unione Protestante, guidata da Federi- Un impatto notevole, senza dubbio,
co Wittelsbach-Simmern, elettore del Palatina- soprattutto nel caso di Ferdinando
to. Per reazione, il duca Massimiliano di Baviera II d’Asburgo, che venne incoronato
radunò gran parte dei principi cattolici in un’alle- imperatore nel 1619. Era un catto-
anza rivale, presto battezzata Lega Cattolica. Un lico duro e puro, che fin da giova-
certo numero di principi rimase fuori da entram- ne si asteneva dall’alcol e, per tenere
be le organizzazioni e nessuna delle due possede- a bada gli impulsi carnali prima del
va un esercito permanente, ma la situazione si era matrimonio, indossava il cilicio sotto
fatta decisamente più tesa. gli abiti. Nell’ottica di questa sua intran-
sigenza, il conflitto con i protestanti non
Lo scontro religioso, un alibi La “defene- appariva tanto una guerra civile quan-
strazione” di Praga è in genere indicata come la to piuttosto una ribellione all’autori-
scintilla che scatenò il conflitto armato: fu così? tà: dunque i suoi avversari, in quanto
Gli Asburgo consideravano l’Unione Prote- rivoltosi, avevano perduto qualun-
stante una sfida esplicita alla loro autorità: deci- que diritto e una volta sconfitti pote-
si a difendere la fede cattolica, cominciarono a vano essere lecitamente espropriati
restringere l’assegnazione di incarichi nell’am- di tutti i loro beni.
ministrazione e nell’esercito ai soli cattolici. Per Al fianco di Ferdinando si schiera-
una trentina di nobili protestanti della Boemia, rono il Duca Massimiliano di Baviera e
che già si sentivano gravemente messi da parte gran parte dei principi ecclesiastici. Anche la
e che in qualche caso si videro portar via incari- Sassonia, che pure era il più potente tra i prin- Tallero con
chi lucrosi, la nomina di Ferdinando II d’Asbur- cipati protestanti, si schierò con lui per timore l’effigie di
go, cattolico intransigente, sul trono di Boemia, che l’Unione polarizzasse le politiche imperiali, Ferdinando II
fu la goccia che fece traboccare il vaso. Il 23 mag- e basta questo a dimostrare che le due parti non d’Asburgo, 1626.
gio 1618 invasero gli uffici del governo nel castello erano separate in maniera netta dalla linea della Sotto,
Federico V, eletto
di Praga: molti membri del consiglio erano altro- divisione religiosa. Si trattava piuttosto di un’oc-
re di Boemia:
ve in quel momento, ma i due che erano presenti casione di scontro delle reciproche rivendicazioni. particolare di un
furono scaraventati fuori da una finestra assieme La fazione boema, per suo conto, considerò dipinto esposto
al loro segretario. Rimasero tutti e tre feriti ma formalmente deposti gli Asburgo ed elesse come nella mostra
sopravvissero, e il segretario, che miracolosamen- sovrano Federico V del Palatinato, un uomo “Bavaria-Bohemia”
te era atterrato in piedi, si diede alla fuga e allertò ambizioso e ostinato, profondamente convinto nel 2007 a Zwiesel
le autorità a Vienna. della giustezza della sua causa e animato da una (Baviera).
fede incrollabile nella vittoria finale del prote-
stantesimo.
Nella battaglia della Montagna Bianca (8
novembre 1620) il cattolicissimo Ferdinando
mise in rotta la coalizione protestante e scatenò
le sue truppe al saccheggio di Praga, capitale del-
la Boemia, nella quale i soldati vittoriosi dilagaro-
no, violando e depredando ogni casa. Gli Asburgo
lo considerarono un trionfo del progresso, ma per
i cechi fu l’inizio di una vera epoca buia. In ogni
caso, con essa Ferdinando si assicurò la vittoria
più importante dell’intera guerra: il suo avversa-
CREATIVE COMMONS/Wolfgang Sauber
COD. GGSP7
9,90 €
Nome e Cognome del Titolare della carta (può essere diverso dall’abbonato)
Data Firma del titolare
Informativa e Consenso in materia di trattamento dei dati personali - (Codice Privacy d.lgs. 196/03) Sprea Spa Socio unico Sprea Holding Spa con sede in via Torino 51 – 20063 Cernusco s/
Naviglio (MI) è il Titolare del trattamento dei dati personali che vengono raccolti, trattati e conservati ex d.lgs. 196/03. Gli stessi potranno essere comunicati e/o trattati da Società esterne Incaricate.
Ai sensi degli artt. 7 e ss. si potrà richiedere la modifica, la correzione e/o la cancellazione dei dati, ovvero l’esercizio di tutti i diritti previsti per Legge. La sottoscrizione del presente modulo deve
intendersi quale presa visione, nel colophon della rivista, dell’Informativa completa ex art. 13 d.lgs. 196/03, nonché consenso espresso al trattamento ex art. 23 d.lgs. 196/03 in favore dell’Azienda.
Storia dell’Albania
Skanderbeg circondato
dai suoi guerrieri nel
suggestivo monumento
a lui dedicato nel museo
del castello di Krujë, non
lontano da Durazzo,
in Albania.
SKANDERBEG
L’EROE ALBANESE
CHE UMILIÒ I TURCHI
M
olto prima di Garibaldi ci fu un
uomo che a buon diritto avreb-
be meritato il titolo di “eroe dei
due mondi”. Si chiamava Giorgio
Dopo essere stato addestrato dai Turchi che Castriota (o Kastriota), ma è più conosciuto con
avevano invaso il suo Paese, Skanderbeg ne il nome di Skanderbeg. Nato in un anno impreci-
sato tra il 1404 e il 1412, in un luogo che potrebbe
divenne il più feroce avversario. Un condottiero essere Mati, Krujë o Dibra, nell’odierna Albania,
geniale e coraggioso, capace di battere nemici era figlio di Giovanni Castriota, signore di Krujë.
Presto costui si ritrovò a dover fare i conti con
anche cinque volte più numerosi delle sue Murad II, il sultano ottomano che a partire dal
schiere. Fu piegato dalla sorte, mai in battaglia 1422 si abbatté sui domini dell’Impero Bizanti-
so firmàn (mandato reale). Quella stessa notte, agli scontri in campo aperto, anche tecniche di
lo stendardo con la mezzaluna veniva calpesta- guerriglia: quando meno se lo aspettavano, i Tur-
to nella polvere, mentre sulla fortezza svettava di chi si trovavano improvvisamente accerchiati e
nuovo l’aquila bicipite. Il giorno successivo, Skan- colpiti tra le montagne o lungo le gole e i diru-
derbeg “si fe’ subito cristiano”, come scrisse, nel pi, anche durante la notte. Questa strategia por-
Seicento, Giovanni Musacchi. L’intento era chia- tò a ulteriori successi, come quello contro Firuz,
ro: utilizzare il collante religioso per cementare Pascià presso le gole di Prizren, nell’ottobre 1445,
le varie anime albanesi contro una minaccia che e poi l’anno successivo contro Mustafà Pascià:
rischiava di cancellarle. entrambe le vittorie vennero conseguite in situa-
L’Albania si apprestava a vivere la stagione più zione di forte svantaggio numerico.
esaltante della sua Storia. La riscossa iniziò il 28
novembre del 1443, quando, nella cattedrale di Campione della cristianità Quelle imprese
Una moneta Krujë, Giorgio divenne principe, pronunciando rivelarono all’Europa quanto potesse essere coria-
commemorativa la frase con la quale si è soliti ceo il piccolo Stato balcanico che da solo aveva
del condottiero istoriare i suoi monumenti: saputo opporsi al colosso ottomano. Papa Euge-
albanese. «Non fui io a portarvi nio IV esaltò il nuovo campione della Cristianità
la libertà, ma la tro- conferendogli il titolo di “Atleta di Cristo”; altret-
vai qui, in mezzo tanto caloroso fu l’intervento del re di Napoli
a voi». Il 1° mar- Alfonso d’Aragona, che grazie alle vittorie albane-
zo 14 4 4, nel - si vedeva più sicure le sue terre di Puglia. Skan-
l a c at te d r a le derbeg accettò l’amicizia di Roma e del sovrano
di San Nicola partenopeo, ma continuava a dare alle sue vit-
ad Alessio, ter- torie un significato preciso: egli combatteva per
ra dell’amica difendere la patria albanese. L’integrità del mon-
Repubblica di do cristiano gli interessava solo in quanto funzio-
Venezia, venne nale alla salvaguardia del suo popolo.
costituita la Lega Negli anni successivi, fu lotta a oltranza di
dei popoli alba- Castriota conto il suo ex-protettore Murad.
nesi, alla quale Nel 1451 il sultano moriva, cedendo il posto
aderirono alleati al figlio Mehmet II, uno che non a caso si
occa sio - sarebbe conquistato il titolo di Fatih, “il Con-
n a l i , c o me quistatore”. Il nuovo sultano aveva le idee
Napoli, Venezia e il semplici ma chiare: cancellare il Cristiane-
Papato. Skanderbeg si mise simo dalla faccia della terra. Se Roma
subito al lavoro: introducen- si salvò dalle orde ottomane, per buo-
do la coscrizione obbliga- na parte lo si dovette alla disperata
toria, formò un esercito resistenza di Skanderbeg e al sacri-
di 18mila uomini, pre- ficio del suo popolo. Egli riuscì
occupandosi d’impartire ancora a sconfiggere, il 21 luglio
alle giovani reclute la rigi- del 1452, gli eserciti di Hamza
da preparazione mutuata Bey e Tulip Pascià attuando
dal costume turco. Otten- una tattica innovativa, che
ne così un nucleo formato scompigliò gli schieramenti
da 3.500 unità sempre in nemici.
armi, mentre altri guerrie- Nell’aprile del 1453, a Skop-
ri venivano mobilitati solo je, Castriota affrontò l’en-
alla bisogna. nesimo comandante turco,
Fu a capo di queste for- Ibrahim Bey, che sconfis-
ze che il 29 giugno 1444, se e uccise. Poco dopo, il 29
nei pressi di Torvioll, vici- maggio, sarebbe però cadu-
no Tirana, Skanderbeg ebbe ta Costantinopoli: Mehmet
ragione delle forze di Alì era stato capace di compie-
La statua di János Pascià, inviato dal sultano re l’impresa mai riuscita
Hunyàdi, alleato turco in cerca della testa del a nessuno durante gli 11
di Skanderbeg, “traditore”. secoli precedenti (se si
esposta a La tattica militare di esclude la parentesi del
Budapest. Castriota prevedeva, oltre 1204, in cui la città fu
%
NT
O 80€ di 58,
0
SC
3 a
um
n
o
n n er i
Potrebbero interessarti anche:
VERSIONE
Abbonamento Medioevo Misterioso Le Grandi Famiglie Reali
DIGITALE IN 39,90€ sconto del 33% 9,90€ su www.sprea.it
OMAGGIO!
Sei già abbonato? Rinnova ora! Per te c’è uno SCONTO del 36% (4 numeri omaggio)
PERCHÉ ABBONARSI: COUPON DI ABBONAMENTO
• Prezzo della rivista bloccato per un anno
• Sicurezza di ricevere tutti i numeri Sì! Mi abbono a BBC History
Riceverò numeri a soli , euro anziché , euro con lo sconto del %
Tagliare lungo la linea tratteggiata - Puoi anche fotocopiarlo per non rovinare la rivista
KURDISTAN
LO STATO CHE NON C’È
Sempre oppressi dagli Stati dominanti della vasta regione
mediorientale, Turchia, Iran, Iraq e Siria, i Curdi
cercano da millenni di creare una nazione libera e autonoma.
Privi di un’identità, in disaccordo tra loro, utilizzati e
traditi da tutti, oggi sono finalmente saliti alla ribalta della Storia
I
lo storico greco Senofonte attraversando queste ter-
l 25 settembre 2017 i Curdi dell’Iraq – che tan- re cita il popolo dei Carduchi. Nei secoli successi-
to sangue hanno versato nella guerra contro l’I- vi, la regione curda rimase a cavallo tra l’Impero
sis – hanno votato per la loro indipendenza, ma persiano e quelli occidentali di Seleucidi, Roma-
a causa di questa scelta, invece di conquistare ni e Bizantini, mentre nel VII secolo sopraggiun-
un posto sul mappamondo, nel giro di pochi gior- se la conquista araba dell’intero Medio Oriente e
ni hanno perso metà del loro territorio e una buona la conversione dei Curdi all’islam. A questo perio-
parte della loro autonomia. Una storia che si ripe- do appartiene il primo testo scritto in lingua cur-
te, per questo popolo diviso, circondato da nemici da, una poesia religiosa.
Il curdo Saladino contro i Curdi In Kurdi- Nelle valli tra Turchia, Iraq, Siria, Iran
stan, sotto l’egida degli imperi medievali islamici,
e alcuni Paesi dell’Asia centrale si estende per
fiorì un locale feudalesimo, da cui emerse la dina-
stia degli Ayyubidi (1169-1250) una casata curda il 500mila m² il Kurdistan: una regione che non è Stato,
cui maggior esponente fu niente meno che il Sala- abitata da un popolo che non è nazione.
dino, il grande sovrano e condottiero che sottras-
se Gerusalemme ai crociati. È interessante notare contro la Russia, lasciando intendere che come
che lo stesso Saladino non creò un regno curdo, ricompensa avrebbe garantito l’autonomia del Kur-
ma si trovò invece a combattere contro i suoi stessi distan. Promessa che però non venne mantenuta,
recalcitranti conterranei, cui voleva imporre il suo In alto a sinistra, scatenando così dal 1880 la prima rivolta indipen-
dominio islamico universale. lo sceicco dentista curda, guidata dallo sceicco Ubayd Allah
In seguito, i Curdi si ritrovano sulla linea del Mahmud Barzanji, al-Nahri (1830-1883) e dai suoi figli. Poco dopo,
che guidò i Curdi
confine tra l’Impero ottomano e la Persia, stan- un’analoga rivolta fu guidata da un capo tribale,
contro gli inglesi e
do soprattutto dalla parte degli Ottomani, tanto si proclamò re del
Simko Shikak, nelle regioni curde sottomesse
che nel Cinquecento il sultano Selim I il Ponde- Kurdistan. In alto alla Persia. Anche se le insurrezioni falliro-
rato si impegnò a concedere loro larga autonomia. a destra, il gruppo no, si attribuisce a quel momento e a quei
Proprio in quel periodo sarebbe stato l’emiro cur- composto dagli protagonisti la nascita di un’ideologia nazio-
do Sharaf Khan Bidlisi (1540-1600) a parlare per sceicchi Sherif, nalista che invoca la creazione di una
primo del Kurdistan come «nazione ed entità geo- Said, Hamid, patria curda.
grafica». Con il poeta Ahmad-i Khani, nel XVII Major Kasim e Di conseguenza, con lo scoppio del-
secolo, si iniziò a manifestare esplicitamente la Abdullah (dal la Prima guerra mondiale i Curdi non
consapevolezza di appartenere a un popolo curdo, primo in alto a sostennero più lo sforzo bellico otto-
anzi egli arrivò al punto di auspicare una rivolta sinistra, in senso mano, ma vennero invece sobillati
orario). A destra,
della “razza curda” e l’unificazione degli emirati contro Istanbul dai Russi e poi dagli
Simko Shikak,
curdi per creare una realtà in grado di affrontare capo della tribù
Inglesi, che a loro volta promisero un
Turchi e Persiani. curda Shikak, che “focolare” nazionale come per Ara-
Fu però solo a fine Ottocento che iniziò a sorge- nel 1918 guidò bi ed Ebrei. Contemporaneamen-
re un diffuso sentimento nazionale (e nazionalista) la rivolta delle te, però, Londra e Parigi stavano già
curdo. Il sultano di Istanbul, Abdul Hamid II, li regioni curde firmando segretamente l’Accordo Sykes-
utilizzò massicciamente nella guerra del 1877-1878 della Persia. Picot (1916) in base al quale intendeva-
Da sinistra,
no spartirsi le spoglie dell’Impero Ottomano. Nel tra i curdi di religione alevita, rappresenta la mag-
1920, a guerra conclusa, i Curdi ottennero però gior tragedia della Turchia repubblicana. Nel 1937
un risultato eccezionale: con il Trattato di Sèvres Turchia, Iraq, Iran e Afghanistan sottoscrissero un
agli articoli 62-64 fu garantita loro la possibilità di accordo sui reciproci confini spartendosi il Kurdi-
ottenere l’indipendenza e venne addirittura defi- stan e facendo strame delle aspirazioni locali, pre-
nito sulla carta geografica un possibile Stato del vedendo esplicitamente un coordinamento nella
Kurdistan. repressione dell’irredentismo curdo.
Ciò che era stato deciso su quel tavolo, però, non
piaceva a molti e finì per durare lo spazio di un Divisi nelle guerre tra Iran e Iraq Con
sogno. Mentre lo sceicco curdo Mahmud Barzanji la fine della Seconda guerra mondiale i Curdi pro-
guidava rivolte anti-inglesi e si proclamava re del varono di nuovo a rialzare la testa. Fu la volta dei
Kurdistan, le offensive politiche, militari e diplo- Curdi d’Iran che si ribellarono allo Shah con l’ap-
matiche sferrate dal nuovo leader turco Mustafa poggio dell’Unione Sovietica. Nacque così nel
Kemal Atatürk portarono a una nuova trattativa dicembre 1945 il primo Stato realmente curdo
tra Turchi e Curdi e a una radicale ridefinizione della storia, la Repubblica Popolare di Mahabad.
dell’assetto della regione. Durò più o meno un anno: quando i sovietici se ne
Nel Trattato di Losanna del 1923 il Kurdistan andarono i Curdi rimasero alla mercé delle truppe
scomparve dalle mappe e i suoi territori venne- persiane. Non ebbero scampo.
ro smembrati e divisi tra i nuovi Stati di Turchia, Ministro della Difesa di quell’effimera repub-
Siria, Iraq e Iran. Contro tale cambio di rot- blica era stato l’esponente di uno dei clan più
ta scoppiarono tra i Curdi diverse rivolte, importanti tra i Curdi orientali, Mustafa
come quella guidata nella primavera Barzani. Fu lui a raccogliere la bandie-
1925 dallo sceicco Said, che alla fine ra dell’autonomismo curdo in Iran e
venne impiccato dai Turchi. Negli in Iraq, dove fondò il Partito Demo- Barham Salih:
anni Venti, Ankara vietò scuole, cratico del Kurdistan e guidò la è stato Primo
associazioni e pubblicazioni cur- resistenza armata contro Baghdad ministro
de, compreso l’uso della lingua. e Teheran. In particolare, Barza- del Governo
Regionale del
Nel decennio successivo, in Tur- ni e i suoi si trovarono a combat-
Kurdistan.
chia venne anche applicata una tere in territorio iracheno (in Iran,
Attualmente,
politica di deportazioni, che fu dove i Curdi sono molti milioni, in seguito alle
all’origine di rivolte che ebbero il la Resistenza curda dura tutt’ora), elezioni del 3
momento culminante nell’eccidio di ma il suo clan non riuscì a riunire ottobre 2018,
Dersim (oggi Tunçeli), che con deci- intorno a sé tutti i Curdi, separati in è Presidente
ne di migliaia di vittime, soprattutto particolare dalla rivalità tra i Barzani dell’Iraq.
GIAMAICA
ISOLA DI MILLE TESORI
Come sempre, il viaggio di uno storico rivela aspetti e significati
sorprendenti di una località. In questa puntata, l’autrice
esplora l’affascinante passato di questa bellissima isola
L
a Giamaica è una piccola isola baciata degli schiavi, le diedero una fama assai sini-
da molte fortune: sole, palme che ondeg- stra: per molti marinai, soldati e ufficiali colo-
giano alla brezza, steel pan o musica niali britannici venir stanziati lì suonava come
reggae che suonano in lontananza e una sentenza di morte. Gli europei dell’epo-
chilometri di meravigliosa sabbia bianca lam- ca non guardavano le coste caraibiche con
bita da onde turchesi. Ma, al di là delle spiag- gli stessi occhi di oggi: il cambiamento di pro-
ge, del sole e del mare, l’isola ha molto spettiva sarebbe avvenuto solo molti Panorama delle
altro da offrire: la sua ricca storia, anni più tardi, dopo l’indipenden- Blue Mountains,
la sua variegata cultura e i suoi za giamaicana dall’Impero, nel zona famosa per
molti paesaggi ne hanno fat- 1962, e l’introduzione dei voli il suo caffè.
to una delle mete preferite a lungo raggio. Oggi, arriva-
di viaggiatori, esplorato- re qui è facile come anda-
ri, artisti. Su quest’isola i re in qualsiasi altro posto.
turisti si trasformano in
avventurieri a caccia di STORIE DI SCHIAVI E DI
antichi tesori. MIRACOLI I miei luoghi
La Giamaica non è preferiti della Giamai-
sempre stata una desti- ca non sono le spiagge
n a z i o n e t u r i st i c a p e r o le altre caratteristiche
europei e nordamericani: a di solito pubblicizzate nei
cambiare l’immagine dell’iso- cataloghi turistici: in ogni
la sono stati il suo stretto rap- mio soggiorno in questi luoghi
porto con l’Impero britannico e la incantevoli, mi dirigo verso i sen-
sua storia all’interno di esso. tieri che portano nella parte orientale
Quando l’Inghilterra la acquistò dalla Spa- dell’isola, la lussureggiante regione dominata
gna, nel 1655, l’isola era decisamente più dalle Blue Mountains.
famosa come “covo di iniquità” che non come Famosa per il suo straordinario caffè, l’area
paradiso tropicale. Nel XVIII secolo cominciò delle Blue Mountains, con le città e i villag-
ad attirare un gran numero di migranti ingle-
si, soprattutto persone intenzionate a trarre Sull’isola i turisti diventano
profitto dalle sue risorse naturali, e in breve esploratori a caccia di antichi tesori.
divenne una delle zone economicamente più
importanti dell’Impero, se non la più impor-
Nel tondo,
tante in assoluto. Le sue esportazioni princi- gi circostanti, ha una storia affascinante, ric- contadini in
pali erano zucchero, melassa e rhum, prodotti ca di bellezze naturali tra le più incantevoli del rivolta attaccano
mediante lo sfruttamento spietato degli schia- pianeta. Lungo i sentieri, a una sessantina di il tribunale di
vi deportati dall’Africa. Parallelamente, l’impla- chilometri dalla capitale, Kingston, si incon- Morant Bay in
cabile sole dei Caribi, letali malattie tropicali tra la cittadina di Morant Bay, centro della par- un’illustrazione
come la febbre gialla e il timore delle rivolte rocchia di St. Thomas, dove sorgono i resti del del XIX secolo.
QUANDO
ANDARE
Il clima
tropicale della
Giamaica di
rado scende
sotto i 25°. Nei
mesi estivi
l’umidità
diminuisce
un po’, ma le
temperature
mantengono
una media
di 33°.
La stagione
degli uragani
di solito dura
da giugno a
novembre.
COME
tribunale da cui si originò una delle più impor- la: si dice che nelle giornate limpide dal Blue ARRIVARE
tanti proteste del periodo post-schiavistico: Mountain Peak si riesca a vedere Cuba. Prima In aereo,
qui, nel 1865, centinaia di contadini guidati dal di affrontare i sentieri, però, il mio consiglio è con un volo
predicatore battista Paul Bogle diedero fuoco di fermarsi a Boston Beach, dove si trovano i intercontinentale
all’edificio per protestare contro l’incredibile migliori “jerk centres” della Giamaica. con scalo, della
diseguaglianza sociale dell’isola e le insosteni- durata di 14-15
bili condizioni di vita della povera gente. CARNE COTTA NEI BARILI DA BENZINA Il jerk ore. L’isola ha
Inoltrandosi tra le montagne lungo il fiume è un metodo tradizionale di marinatura e con- tre aeroporti
Plantain Garden, si raggiunge un’altra delle dimento della carne a base di pimento o pepe internazionali.
mie mete favorite, il piccolo villaggio di Bath: della Giamaica (una spezia che cresce un po’
dal suo aspetto attuale probabilmente non ovunque sull’isola) e di peperoncino rosso BAGAGLI
si direbbe, ma è stato uno dei luoghi più alla Scotch Bonnet. Nati nel XVII secolo presso le Una buona
moda per gli inglesi e gli altri europei che si tra- comunità di africani fuggiti e indigeni caraibi- crema solare,
sferivano in Giamaica nel XVIII secolo. Una leg- ci Taíno, il pollo e il maiale jerk oggi sono qua- abiti leggeri per
genda locale parla di uno schiavo che, in fuga si un simbolo nazionale: vengono cotti ancora proteggersi da
da una piantagione, cadde in una sorgente sul barbecue o dentro un barile da benzina, calore e umidità
e un paio di
d’acqua e si ritrovò come per miracolo guarito come vuole la tradizione, e il risultato è una
scarpe comode
dalle ulcere di cui soffriva. delizia piccante, grassa e speziata che si gusta
da camminata.
La voce si diffuse, in tantissimi accorsero a meglio se accompagnata con ravioli fritti e una
verificare di persona, si formò così un picco- Red Stripe.
SOUVENIR
lo insediamento nei pressi della fonte, aperta La Giamaica è molte cose diverse per mol- Qualche
tutt’ora al pubblico: la si può raggiungere con te persone: per me è un ricettacolo di storia e pacchetto del
uno stretto sentiero che parte dal villaggio e, cultura, montagne e splendide foreste, villaggi famosissimo
se si riesce a ignorare i tanti venditori che ten- e cittadine lontane dal caos delle grandi città caffè Blue
tano di piazzare le loro merci, un pomeriggio a e dei resort turistici. A dispetto della sua sto- Mountain, olio
bagno nelle sue acque sarà una degna ricom- ria brutale, che continua ancora oggi a influen- di noce di cocco
pensa per la lunga ma piacevole camminata. zare il clima sociale dell’isola e i suoi rapporti (ottimo sia per
Vale la pena di visitare anche il “Blue and con altri Paesi, per me rimane una delle terre i capelli sia
John Crow Mountains National Park”, che si più belle del mondo. • per cucinare)
estende su una vasta area attraversata da e spezie jerk
sentieri non molto impegnativi e percorribili MELEISA ONO-GEORGE per ravvivare la
sia a piedi sia in bicicletta, che portano ai pun- (Professoressa di Storia dei Caraibi vostra cucina.
ti panoramici più spettacolari dell’intera iso- presso l’Università di Warwick).
STORIA
QUALE FU IL TERREMOTO PIÙ DISTRUTTIVO MAI REGISTRATO?
QUANDO STALIN E HITLER ERANO AMICI (A danno dei Paesi vicini) Prova la tua rivista anche in dioitale
digitale
MENSILE • N° 94 • 4.90 €
F.S.L.
GEORGE GENERALE
HOPE MAXIME AMMIRAGLIO CAPITANO
WEYGAND ROSSLYN GENERALE JACK
WEMYSS FERDINAND MARRIOTT
FOCH
TARIFFA R.O.C. - POSTE ITALIANE SPA SPED. IN ABB. POST. D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27.02.2004, N° 46), ART.1, COMMA 1, S/NA
IL TRENO
DELLA VERGOGNA
FAURISSON E GLI ALTRI RADIO LONDRA, LA VOCE DEL NEMICO LE MISSIONI DEI PADRI GESUITI
I negazionisti Il fascino pericoloso La storia dimenticata
e i loro incredibili argomenti dei messaggi incomprensibili degli eroi che difesero gli indios
www. sprea.it/digital
COP_001_BBC H94_L.indd 1 12/17/18 5:28 PM
APPUNTAMENTI
Occasioni per rivivere la Storia a febbraio
MILANO MODENA
LEONARDO IN MOSTRA AL SUO MUSEO VERITÀ VS FALSO MITO
LO SCAFFALE
Libri di Storia scelti per voi
VIAGGIO IN UN DISASTRO
CRUCIVERBA
ORIZZONTALI: 1 Il
“nuovo” poetare di Gui-
do Cavalcanti - 5 Dipin-
ti... strettamente persona-
li - 13 Una virtù teologale
- 17 Oona, l’ultima moglie
di Charlie Chaplin - 19 In
F. Vasa 6. Svezia
Tutt’altro
che faceti
Stella
Il filosofo
brillan-
Descartes
tissima
Disponibili
anche sul
nostro store!
-
sprea.it/
corradotedeschi
HANNO COLLABORATO: Riccardo Mazzoni, Elena Percivaldi, Andrea Cotticelli, Angelo Rubino, Alessandra Colla, Gianni Bragato, Claudio Vallarini,
Osvaldo Baldacci, Armando Orlando, Simone Cosimelli, Andrea Accorsi, Giuseppe Staffa; Luca Tarenzi (traduzioni).
IMMAGINI: Mondadori Portfolio/Electa/AKG Images/Album/Leemage/Excalibur Milano; IMPAGINAZIONE a cura di MMP.
REDAZIONE espressa autorizzazione alla loro libera utilizzazione da parte di Sprea S.p.A. Per qualsiasi fine e a
Art director: Silvia Taietti titolo gratuito, e comunque, a titolo di esempio, alla pubblicazione gratuita su qualsiasi supporto
Direttore editoriale: Mario Sprea cartaceo e non, su qualsiasi pubblicazione (anche non della Sprea S.p.A.), in qualsiasi canale di
IL MENSILE CHE VA OLTRE LA SOLITA STORIA Grafici: vendita e Paese del mondo.
Marcella Gavinelli, Alessandro Bisquola, Nicolò Digiuni, Tamara Bombelli, Luca Patrian ll materiale inviato alla redazione non potrà essere restituito.
MensileCIGRA
- prezzo
2003 di copertina 4,90 €
www.bbchistory.it - redazione@bbchistory.it Coordinamento: Gabriella Re, Silvia Vitali, Ambra Palermi, Alessandra D’Emilio, Contenuti su licenza:
Roberta Tempesta, Elisa Croce, Laura Vezzo, Laura Galimberti, Francesca Sigismondi,
Sprea S.p.A. Tiziana Rosato
Socio
EDITORIUnico - direzione e coordinamento Gestione Editoriale S.p.A. Amministrazione: Erika Colombo (responsabile), Virginia Argiero, Irene Citino,
Sede Legale: Via Torino, 51 20063 Cernusco Sul Naviglio (Mi) - Italia Sara Palestra, Danilo Chiesa - amministrazione@sprea.it BBC UK Publishing
PI 12770820152- Iscrizione camera Commercio 00746350149 Director of Editorial Governance - Nicholas Brett
Per informazioni, potete contattarci allo 02 924321 History, pubblicazione registrata al Tribunale di Milano il 17/02/2011 con Publishing Director - Chris Kerwin
il numero 98. Publishing Coordinator: Eva Abramik
CDA: Direttore responsabile: Luca Sprea UK.Publishing@bbc.com
Luca Sprea (Presidente), Mario Sprea (Vice Presidente), Denis Curti, Distributore per l’Italia: Press-Di Distribuzione stampa e multimedia s.r.l. - www.bbcworldwide.com
Alessandro Agnoli, Stefano Spagnolo 20090 Segrate - ISSN: 2039-2648
Distributore per l’Estero : SO.DI.P S.p.A. Via Bettola, 18 - 20092 Cinisello Balsamo (MI)
CONCESSIONARIA PUBBLICITÀ Tel. +390266030400 - Fax +390266030269 - sies@sodip.it - www.sodip.it
Sprea ADV Srl - Tel. 02 92432244 - pubblicita@sprea.it
Stampa: Arti Grafiche Boccia S.p.A.- Salerno
Copyright : Sprea S.p.A. - Immediate Media Co Ltd - BBC Uk Publishing BBC Focus magazine is published by [insert local
Informativa su diritti e privacy publisher] under licence from BBC Studios, Television Centre,
SERVIZIO QUALITÀ EDICOLANTI E DL La Sprea S.p.A. è titolare esclusiva della testata History e di tutti i diritti di pubblicazione e di diffu- Wood Lane, London W12 7TQ.
Sonia Lancellotti, Virgilio Cofano : tel. 02 92432295/440 The Focus logo and the BBC Blocks are the trade marks of the
sione in Italia. L’utilizzo da parte di terzi di testi, fotografie e disegni, anche parziale, è vietato. L’E-
distribuzione@sprea.it British Broadcasting Corporation. Used under licence. © Immediate
ditore si dichiara pienamente disponibile a valutare - e se del caso regolare - le eventuali spettanze
di terzi per la pubblicazione di immagini di cui non sia stato eventualmente possibile reperire la Media Company Limited. All rights reserved. Reproduction
ABBONAMENTI E ARRETRATI fonte. Informativa e Consenso in materia di trattamento dei dati personali (Codice Privacy d.lgs. in whole or part prohibited without permission.
Abbonamenti: si sottoscrivono on-line su www.bbchistory.it/abbonamenti Editor-in-Chief – Daniel Bennett
196/03). Nel vigore del D.Lgs 196/03 il Titolare del trattamento dei dati personali, ex art. 28 D.Lgs.
Mail: abbonamenti@bbchistory.it Production Editor - Alice Lipscombe-Southwell
196/03, è Sprea S.p.A. (di seguito anche “Sprea”), con sede legale in Via Torino, 51 Cernusco sul
Fax: 02 56561221 - Tel: 02 87168197 (lun-ven / 9:00-13:00 e 14:00-18:00) Art editor – Joe Eden
Il prezzo dell’abbonamento è calcolato in modo etico perché sia un servizio Naviglio (MI). Informativa della privacy: “La stessa La informa che i Suoi dati, eventualmente da Lei BBC Worldwide, UK Publishing
trasmessi alla Sprea, verranno raccolti, trattati e conservati nel rispetto del decreto legislativo ora
utile e non in concorrenza sleale con la distribuzione in edicola. Publishing Director - Chris Kerwin
enunciato anche per attività connesse all’azienda. La avvisiamo, inoltre, che i Suoi dati potranno
essere comunicati e/o trattati (sempre nel rispetto della legge), anche all’estero, da società e/o Director of Editorial Governance - Nicholas Brett
Arretrati: si acquistano on-line su www.bbchistory.it/arretrati persone che prestano servizi in favore della Sprea. In ogni momento Lei potrà chiedere la modifica, Publishing Coordinator – Eva Abramik
Mail: arretrati@bbchistory.it la correzione e/o la cancellazione dei Suoi dati ovvero esercitare tutti i diritti previsti dagli artt. 7 UK.publishing@bbc.com - www.bbcworldwide.com
Fax: 02 56561221 - Tel: 02 87168197 (lun-ven / 9:00-13:00 e 14:00-18:00) e ss. del D.Lgs. 196/03 mediante comunicazione scritta alla Sprea e/o direttamente al personale Immediate Media Co Ltd
www.sprea.it Incaricato preposto al trattamento dei dati. La lettura della presente informativa deve intendersi Chairman – Martin Weiss
quale presa visione dell’Informativa ex art. 13 D.Lgs. 196/03 e l’invio dei Suoi dati personali alla CEO – Tom Bureau
FOREIGN RIGHTS Sprea varrà quale consenso espresso al trattamento dei dati personali secondo quanto sopra spe- Director of International Licensing and Syndication – Tim Hudson
Gabriella Re: tel . 02 92432262 - international@sprea.it International Partners Manager – Anna Genevier
cificato”. L’invio di materiale (testi, fotografie, disegni, etc.) alla Sprea S.p.A. deve intendersi quale
ANCHE IN
VERSIONE
DIGITALE A
,50€ Scansiona il QR Code
I GESUITI, MISSIONARI E GUERRIERI IN SUDAMERICA Tra BEATRICE ORSINI NEMICA DEL REGNO D’ITALIA Fu tra i
il 1609 e il 1773, in Paraguay, sorsero le reducciones, comunità maggiori protagonisti della Roma degli ultimi anni di Pio IX,
di indios rette da impavidi missionari Gesuiti con lo scopo di quando l’onda risorgimentale spazzò via lo Stato Pontificio,
evitare lo sterminio dei nativi Guaranì. creando un insanabile conflitto tra il Papato e il Regno d’Italia.
QUANDO IL SOL LEVANTE SPAVENTÒ L’EUROPA Si pensava QUANDO STALIN E HITLER ERANO AMICI Si scambiavano
che i giapponesi fossero un popolo ancestrale, arretrato, favori e cortesie, firmavano accordi in settori chiave come
e invece il mondo occidentale scoprì che erano progrediti, l’economia, l’industria, gli affari politico-militari; persino i loro
armati, temibili: toccò alla Russia farne le spese. servizi segreti studiavano strategie comuni.
I CAMPIONI DEL NEGAZIONISMO Dopo la morte dell’ultimo di L’APOCALISSE CHE HA CAMBIATO L’EUROPA Ai tempi delle
questi strani studiosi di Storia, che negano i crimini commessi lotte tra Protestanti e Cattolici, la Guerra dei Trent’anni costò
dai nazisti, in particolare a danno degli ebrei, indaghiamo sulle 5 milioni di morti. Ma, come sempre, lo scontro tra religioni
loro vicende e i loro argomenti “storici”. copriva interessi di supremazia e di potere.