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Prato 3 novembre 2020

Ai compagni che frequenteranno la scuola MAKARENKO

Cari compagni , questo mio scritto vuole essere un consiglio, uno stimolo a mettervi in discussione come
soggetti che vogliono diventare comunisti e che vogliono migliorarsi e migliorare il contesto in cui viviamo. Le
possibilità che vi si presentano davanti al vostro percorso di studio sono molteplici, frequentare il corso d'italiano
è un'ottima occasione per imparare a comunicare con l'esterno, con i nostri referenti, e per imparare a s'impara a
scrivere e ad esprimere quello che si ha dentro. La vostra scelta vi ha messo davanti l'opportunità di vedere come
le parole, quando usate bene e correttamente, siano capaci di arrivare al cuore e alla mente dei nostri referenti e
non solo. La scelta di fare attività politica e quindi d'imparare a confrontarsi con le masse è e deve essere per noi
una tattica che ci aiuta ad interpretare con il materialismo dialettico la società ed il periodo storico che stiamo
vivendo. La serietà dell'autorganizzazione è necessaria per chi, come noi, decide di fare attività politica perciò
dovete imparare anche a darvi la giusta autodisciplina che vi dovrà accompagnare in tutto quello che farete.
L'influenza della società borghese in cui viviamo non lo insegna, anzi ci bombarda di cose che possiamo fare nel
nostro tempo libero, ( quello che rimane perchè siamo in produzione! ). , Dovrete perciò imparare ad organizzare
il vostro tempo in base ai compiti e lo studio. Mi riferisco allo studio e allo svolgimento dei compiti che la
compagna EBi vi darà nel corso delle lezioni. Imparerete ad usare il pc, fare volantini e note di lettura, cose che
servono per chi vuole svolgere l'attività politica. Non vedetela come un sacrificio ( brutto termine clericale) che
si deve fare ma come un'occasione unica di poter vedere la scuola che vorremmo avere per i nostri figli, nipoti
nella nostra società socialista/comunista, dove s'impara il necessario che serve alle masse popolari e non un
italiano romanzato dei ricchi borghesi. Ci sono riuscita io, donna, moglie, mamma e lavoratrice, sono riuscita a
frequentare le lezioni e fare i compiti coinvolgendo sia la mia famiglia che i miei colleghi nell'aiutarmi con i
turni a lavoro e con le faccende di casa perciò mi sento di augurarvi buon studio e che anche voi, come me, la
vediate come un'emancipazione personale questa esperienza di studio. Non c'è rivoluzione senza
l'emancipazione di tutti e non ci sarà emancipazione senza rivoluzione!!!! Avanti compagni!!

A.R.

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