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IN UNA SERA DEL '.

77, UN CAMIDNISTA DI 22 ANNI che di utilizzare la clip per trovare una casa di
si chiamava James Cameron andò a vedere Guen-e stellar;
e uscì dal cinema con una gran voglia di prendere a pugni
qualcosa. Aveva mollato il college e passava le giornate a
consegnare pasti nelle scuole, ma nel tempo libero dipin­ portò a qualcosa: un lavoro con Roger Cor­
geva rnodellinispaziali e scriveva racconti difantascienza. B-moyje. Assunto per costruire nayjcelle spaziali il":
Ora doveva affrontare una realtà deprimente: aveva passato il film del 1980 I magnifici sette nello spazio, Came­
le giornate sognando a occhi aperti quel tipo di mondo che diventare uno degli uomini di punta di Corrnan per gli
Lucas aveva appena creato. Guerre stellar; era il film che Nel1981 arrivò finalmente alla poltroncina di regi­
avrebbe dovuto girare lui. _ La cosalo fece infuriare horror Piranha paura.
a tal punto che si comprò dell'attrezzatura video econo­
mica per provare a capire come avesse fatto Lucas. Fece
inferocire sua moglie piazzando luci accecanti in salotto.
Passò giorni e giorni a esplorare la biblioteca della Uni­
versity of Southern California, leggendo tutto quello che
trovava sugli effetti speciali. Era, per usare le sue stesse
parole, «completamente ossessionato». _ Capì ben
presto di aver bisogno di denaro, così convinse un gruppo
di dentisti locali a investire 20mila dollari in queHa che
descrisse come la sua versione di Guerre stellari. Lui e un
amico scrissero una sceneggiatura intitolataXenogene­
sis e usarono il denaro per girare i 12 minuti di una scena
di combattimento tra un robot alieno e una donna che
manovrava unmassìccioesoscheletro (i combattenti erano
del modellini che aveva assemblato meticolosamente).
Camaron rivada la riprese s ul sat
insieme agli attori (da si n ist ra) ~Sig o u rney
Weavar, Joel Moore e Sam Worthington.

camionista, all'improvviso divenne


un regista di prima classe.
Nel corso dei dieci anni succes­
sivi, Cameron ha diretto una serie
di film audaci come Aliens - Scon­
tro finale, Abyss, Terminator 2 - n
giorno del giudizio e True Lies, rac­
cogliendo ai botteghini di tutto il
mondo incassi di oltre un miliardo
e cento milioni di dollari. Questi
successi gli hanno dato l'autore­
volezza di cui aveva bisogno per
ridare vita al vecchio sogno di rea­
lizzare un'epopea interstellare. Nel
1995 scrisse 82 pagine sulla ricerca
virtuale che un soldato paralizzato
compie su un pianeta remoto, dopo
che la Terra è diventata deserta e
desolata. li mondo alieno, Pandora,
è popolato dai Na'vi, umanoidi fero­
ci dalla pelle azzurra, alti tre metri,
con viso da gatto e code da rettile.
L'atmosfera di Pandora è così tos­
sica per i terrestri che gli scienziati
devono creare versioni genetica­
:-~ sera, dopo una sessione di montaggio del suo primo film, Ca­ mente modificate dei Na'vi - i cosiddetti avatar - collegate a una
~- n andò a dormire con la febbre e sognò un robot che si faceva coscienza umana, ottenendo così un perfetto controllo a distanza
=- ad artigliate puntando su una donna accucciata. L'immagine del corpo della creatura. li regista pensava che il progetto, intitolato
-:-zs1:ò impressa nella mente e nel giro di un anno la usò come ba­ Avatar, potesse essere un nuovo blockbuster e voleva girarlo subi­
~ -3' W1a sceneggiatura in cui un assassino cyborg veniva spedito to dopo il film avventuroso-romantico su una nave che va a sbattere
- passato per uccidere la madre di un futuro leader ribelle. Que­ contro un iceberg. Quel film era, naturalmente, Titanic, il prodotto
-mlta non avrebbe avuto bisogno dei dentisti. La storia era così hollywoodiano che ha ottenuto i maggiori incassi dell'intera storia
:',cente che riuscì a convincere una piccola casa di produzione del cinema, vincendo inoltre 11 Oscar. E dopo un trionfo del gene­
~iz zare il film. Quando uscì, nel 1984, Terminator consacrò la re Cameron cosa fa? Sparisce. Il mondo non avrebbe più visto un
_~era di Arnold Schwarzenegger e James Cameron, ormai un ex suo film per 12 lunghi anni. In quel periodo ha girato dei documen­
tari subacquei e ha seguito qualche
produzione, ma tenendosi sempre
alJa larga dagli occhi del pubblico e
parlando raramente di Avatar e di
qualunque altro progetto.
Ma ora Cameron è tornato, final­
mente. Il 15 gennaio Avatar arriva
anche nelle sale italiane. E que­
sta volta il regista, 55 anni ormai
compiuti, non ha neanche avuto
bisogno di costruire mezzo tran­
satlantico sulla costa del Messico
come nel caso di Titanic. Perché, al­
lora, uno degli uomini più potenti di
Hollywood ha impiegato così tanto
a fare un film? In parte, la risposta è che non è facile sfidare George «LA GENTE MAGARI NDN SE LD RICDRDA, ma fu un periodo assolu­
Lucas. Cameron ha dovuto letteralmente inventare lill complesso di tamente terribile», racconta mentre ci troviamo nel suo cinemc.
tecnologie, spingere le sale cinematografiche a riattrezzarsi e imo privato, all'interno della gigantesca villa di Malibu. Sembra ammor­
maginare ogni dettaglio di un mondo alieno. Ma c'è dell'altro. Per bidito, rispetto a come era nel 1998 quando si presentò a ritirare ~
capire dawero perché Avatar ci ha messo 12 anni a raggiungere lo suoi il Oscar: ha i capelli più lunghi e più bianchi, ed è peliettamen­
schermo, dobbiamo guardare indietro, a Titanic. te sbarbato. Ma la sua leggendalia impazienza ogni tanto torna a ­
affiorare. All'inizio della nostra conver­
sazione su quello che ha fatto nell'u1tin
decennio, mi dice che io «non capisco ru:.
cazzo», quindi cerco di lasciargli spiega­
re come sono andate le cose.
«Quando giravamo Titanic, stavanlC
semplicemente cercando di calcolar~
quanto denaro avremmo perso», mi rac­
o conta. Nello splendore mitico del succesSI:
è facile dimenticare che all'epoca tutti ~
aspettavano che il film fosse un disast:r
Il progetto era costato più del doppio de:
previsto - 100 milioni di dollari -, renden­
dolo il film più costoso di tutti i temp!.
Il principale finanziatore, 20th Century
la storia del cinema» e si domandò se la Fox si
sarebbe mai avvicinata al punto di pareggio.
«Tutti prevedevano un fallimento catastro­
fico», ricorda ora il produttore esecutivo del
film Rae Sanchini. Poi, come per miracolo,
questo Titanic schivò !'iceberg e navigò tra i
record, incassando in tutto il mondo l miliar­
do e 800mila dollari. «Passammo dalle stalle
alle stelle», prosegue Sanchini. «Per tutti noi è
stata un'esperienza frastornante, ma per James
in modo particolare. Era esausto, fisicamente e
psicologicamente». Sanchini si aspettava co­
munque una rapida ripresa dallo sfinimento.
Prima di Titanic, Cameron era incredibilmente
eccitato all'idea di Avatar: dopotutto, era l'epo­
pea spaziale che sognava dal 1977.
il regista però non sembrava più molto inte­
ressato. Parte della sua ambivalenza derivava
da un incontro alla DigitaI Domain, l'azienda
di effetti speciali di cui era stato co-fondato­
re nel 1993. Mr Titanic aveva presentato lì la
sua idea di Avatar, spiegando che i protagoni­
sti principali erano degli alieni alti tre metri con
la pelle azzurra, la vita sottile e le gambe e il
torso robusti. Era indispensabile che sembras­
sero assolutamente reali e questo effetto non
si riusciva a ottenere usando protesi. Gli alieni
dovevano essere generati al computer. Ma dato
lo stato dell'arte, così gli aveva risposto la sua
squadra, la cosa era impossibile. Ci sarebbero
aveva fatto molte pressioni sul regista perché contenesse gli voluti troppo tempo e troppi soldi. E troppa informatica. «Se faccia­
...;.:rnmenti di budget e lui aveva deciso di dare un segnale in que­ mo questa cosa, siamo spacciati», era stata la risposta di uno degli
_ senso rinunciando del tutto al suo compenso e chiedendo di artisti. «Non possiamo riuscirci. Non esiste la tecnologia».
re pagato con una partecipazione agli eventuali profitti del Cameron in realtà era sollevato. Non se la sentiva di affrontare
~"7I.. Quando Titanic non uscì nella data prevista, il 4 luglio, parve gli attori, gli agenti e «tutte le stronzate di Hollywood». Aveva biso­
--= o a tutti che il progetto era nei guai. James Cameron teneva gno di una pausa. Per fortuna gli stava venendo incontro una buona
- banco del montaggio la lametta di un rasoio: sopra c'era attac­ stella. I megadirigenti sapevano che era nel loro interesse assicu­
un biglietto con su scritto: "Usare solo se il film fa schifo". «Mi rarsi che l'auto-consacrato re del mondo fosse soddisfatto e, alla
o reso conto di aver fatto un film sdolcinato da 200 milioni di luce della storica notte degli Oscar, gli consegnarono un assegno
~: Jari, in cui crepano tutti. Che diavolo mi è saltato in mente?», di decine di milioni di dollari (si dice che con Titanic alla fine abbia
~::lb ra che abbia confidato all'epoca a un amico. «Mi toccherà ri­ guadagnato oltre 75 milioni di dollari). Volendo, non avrebbe più
...:.:::ninciare la mia carriera da zero». avuto bisogno di lavorare. «Avevo una montagna di soldi, potevo
:::autorevole Variety definì Titanic «il più grande azzardo del­ fare quello che volevo», dice. «Era ora di cominciare a giocare».
Ed ecco l'idea di gioco secondo Cameron:
immersioni subacquee in Micronesia, a
profondità inesplorate, nei pressi di relit­
ti risalenti alla seconda guerra mondiale.
Nell'estate del 2000 aveva noleggiato un'im­
barcazione di 25 metri per tuffarsi con un
~o di persone fino a raggiungere una
flotta eli navi da guerra giapponesi inabis ­
sate. Aveva portato con sé Vincent Pace,
uno specialista di riprese subacquee con
cui aveva lavorato per Titanic e Abyss.
Pace, sperando di fare esperimenti con
la sua videocamera ad alta defini zione, si
era preparato con tutta l'attrezzatura, ma
ben presto aveva cominciato a sospetta­
re che il regista avesse in mente dell'altro.

STAVANO GUARDANDO LE RIPRESE di una


giornata di immersioni quando Cameron
se ne esce con una domanda a Pace: cosa
serviva per costruire "il sacro graal di tut­
te le videocamere", un apparecchio ad alta
definizione per lungometraggi in due e tre
dimensioni? Pace non ne era sicuro. Non era
un esperto, conosceva solo quegli occhia­
letti rossi e blu da due soldi che si usavano
per i film in 3D convenzionali. Erano noto­
riamente scomoeli e le inunagini potevano
provocare dei gran mal di testa, se i pro­
iettori non erano calibrati alla perfezione.
Cameron era convinto che ci dovesse esse­
re un modo per fare eli meglio. Quello che gli
interessava davvero era esporre la sua visio­
ne delle videocamere di nuova generazione:
manovrabili, digitali, ad alta risoluzione e
in 3D. Inventare una telecamera del gene­
re non sarebbe stato facile, ma il regista si
sentiva pronto a esplorare nuovi territori
per un misterioso progetto cinematografi­
co a lunga gestazione che avrebbe portato
gli spettatori su un pianeta alieno.
In realtà era disposto a fare il film solo a
conelizione di avere la certezza che gli spettatori potessero speri­ semplicemente un'unità a doppia lente da 22 chili.
mentare il pianeta in modo viscerale. Visto che le telecamere in 3D Sony acconsente a creare una nuova serie di videocamere, e Pac=
non esistevano, avrebbe dovuto costruirne una. Il suo obiettivo si mette al lavoro testando il prototipo. Dopo tre mesi, riesce a fiss&­
sembrava un po' estremo, ma a Pace la faccenda era sembrata molto re le lenti in un congegno che permetteall'operatore eli controllar-é
interessante: «James aveva delle ambizioni molto chiare», raccon­ con precisione le immagini in 3D. Si era inunaginato un test selr.·
ta. «Era divertente, ma non sapevo bene in cosa stavo andando a plice con uno o due attori, ma Cameron aveva ben altre idee. Chies=
cacciarmi». Due mesi dopo, Cameron speelisce a Pace un biglietto di a Pace eli installare l'apparecchio su un caccia P-51 della second<:.
prima classe da 17mila dollari per un volo Las Angeles-Tokyo, e ben guerra mondiale e lo fece salire su unB-17. Lui invece si imbarcò
presto i due si ritrovano seduti eli fronte agli ingegneri della elivisio­ P-51 e una volta decollati cominciò a filmare mentre il pilota SpaJd­
ne videocamere hd della Sony. Pace era lì per aiutare a convincere va proiettili di mitragliatrice a salve contro il B-17 di Pace. «È StaE
la Sony a separare la lente e il sensore d'immagine dal processare il mio primo assaggio di quello che James definiva "una prova"
nella hd professionale prodotta dall'azienda. L'ingombrante unità dice Pace. La videocamera aveva fun zionato bene: le immagini i::.
centrale eli elaborazione, la Cpu, a quel punto poteva stare lontano 3D erano accurate e non avrebbero provocato alcun mal di testa ;'
dalla lente, a distanza di cavo; l'operatore non avrebbe dovuto lot­ un film di lunghezza normale. A quel punto Pace pensava che ( ì­
tare con il solito sistema in 3D da 205 chili, ma avrebbe maneggiato meron si sarebbe lanciato subito nella produzione di Avatar. M~
- = .ava. Il regista sceglie invece di portare la videocamera a 3700
:;j di profondità per filmare il relitto del Titanic. Il suo socio in
nuova impresa è l'esploratore delle profondità marine An­
_ . Wight, un australiano intrepido che aveva nuotato con grandi
, i bianchi e fissato negli occhi coccodrilli di acqua salata. Ma
"'- :mo lui fatica a tenere il passo di Cameron.

D D UN URAGANO COMINCIA A RISALIRE LA COSTA dirigendosi


di loro, che si trovavano sopra il Titanic, Wight è certo che
~ bero alzato i tacchi, fuggendo dal maltempo. Cameron è in­
_convinto che quella sia l'occasione ideale per «tirare la coda»
:!agano e girare qualche immagine grandiosa della tempesta .
. 'tano russo della nave, però, non è d'accordo, con suo grande
.e. «James ama l'adrenalina», chiarisce Wight. «Ma non è uno
<: .:èrca la morte: è solo la sua idea di divertimento».

'. eron non si stava comportandoproprio da scansafatiche.


leva fare Avatar, e lo voleva fare in 3D. Ma le grandi catene
.' e cinematografiche non erano inclini a dotarsi della tecno­
, ecessaria. Per ogni sala si sarebbero dovuti spendere circa
'Ia dollari e gli esercenti dovevano essere convinti che j'inve­
to sarebbe stato ben ripagato. Insomma, avevano bisogno
la conversione tecnologica.
decide di lasciare che qualche collega te­
slsur ua. Il primo è stato Robert Rodriguez (quello
intenderci) che ha girato Missione 3-D: Ga­
la nuova videocamera. Per vedere il film
ancoralnecessari i vecchi occhiali blu e rossi, ma Ca­
che aumentasse la richiesta di film in 3D, e
nrnnri..h ri delle sale venissero spinti a investire nei
del futuro. TI film esce nell'estate 2003,

a essere riluttanti.
Mr Titanic si rivolge direttamente ai
sale e nel marzo 2005 si presenta alla con­
degli esercenti cinematografici americani,
uuv~ i:IIU1Wl\;11' che il mondo sta per entrare «in una nuova era
caso questo approccio non funzioni aggiun­
più minaccioso, spiég~do che chi non
provvederàa,tla i
conversione al 3D avrà modÒ'di pentirsene.
solo 79 sale, nell'intero paese, erano in
film in3D digitale. Ma il messaggio di Ca­
neronraggiupge il bersaglio: tra il 2005 e il 2009 gli schermi
la proi.ezI,"'one della nuova tecnologia sono 3000 in più..

~ DI SALE IN 3D non era però l'unico ostacolo


Avatar. Le compagnie che lavoravano agli
si stavano daJmando per creare personaggi
fotorealistici. La svolta era avvenuta nel
la neozelandese Weta Digital di Peter Jackson

al computer per la trilogia del Signore


Cameron a questo punto sentiva che era
""";,b~,, il momento per tentare di costruire un in­

dal computer e del tutto


indistinguib~e da quello vero.
del 2005 organizza un in-

«DoHo Titanic potevo fare


questo mondo. I dirigenti
qualche dubbio, non solo tec­
ue lo che volevo. Era ora
le code. Le code degli alieni i cominciare a giocare»
esitazioni. «Le devono avere, le
non dice altro. Non ce n' è bi-
Fox smettono immediatamente di fare domande sono un alieno e un avatar che corrono in una foresta mentre P-,,:"­
pagare il test. La reputazione di Mr Titanic, a Hol­ lano. Ii lavoro degli effetti speciali lo affida proprio all'Indus · -
Light&Magic di Lucas, e basta a convincere la Fox della realizT
limplega le cinque settimane seguenti a mettere in­ bilità del progetto. La major dà l'ok per un budget di 195 mili ~ .._
di prova, della durata di 30 secondi. Protagonisti di dollari. E Cameron si ritrova di nuovo seduto sulla poltrn~-
cina del regista. La prima volta solo una questione di effetti speciali. George Lucas aveva avu­
che si era messo all'opera nel to trent'anni di tempo per allargare l'universo di Guerre stellari.
tentativo di surclassare Lu­
cas aveva dovuto farlo con L'IMPERO DEL FRANCHISING era diventato nel corso del tempo co­
dollari e uno studio per gli effetti speciali costruito in sì grande da spingere Lucas a sviluppare un'enciclopedia a tutti gli
da letto, nella sua casa nell'Orange County california­ effetti, un sofisticato sistema di catalogazione e ritrovamento degli
:~ta volta il denaro non era evidentemente un problema, innumerevoli personaggi, pianeti, alleanze e conflitti. Cameron cer­
; __ effetti speciali si sarebbero occupati centinaia di arti­ ca l'aiuto degli esperti, con l'idea precisa di escogitare per Avatar
~Ja Weta Digitai e dell'Industriai Light&Magic. Ma non era qualcosa di addirittura più elaborato. I CONTINUA A PAG. 132
E!a(!J
Wired Eventi
Future Film
Festival 2010 Avatar
CONTINUA DA PAG. 55

Bologna 26/31 gennaio Il primo passo è ingaggiare il linguista


Paul Frommer, incaricato di inventare Wl
idioma completamente nuovo per i Na'vi,
Martedì 26, ore 15.00 3D-DAY gli azzurri indigeni di Pandora. Frommer si
Palazzo Re Enzo
(Piazza del Nettuno) Sabato 3D, dalle 10.00 presenta nell'agosto 2005 e comincia a chie­
Palazzo Re Enzo dere a Cameron come la vuole, questa nuova
Incontro Tavola rotonda sul
con Joe Letteri presente e il luturo del 30 lingua. il regista aveva pensato a molte con­
Il cofondatore della Weta stereoscopico . Per sonanti eietti ve e a un ritmo saltellante della
Digitai e "visual effects assicurars i la presenza : pronuncia. Frommer si mette al lavoro e co­
supervisor" di Avatar 3d-d ay.it/ iscrizione.php
presenterà in anteprima mincia a registrare alcuni esempi, ma ben
il making 01 dell'ultimo film Sabato 3D, ore 20.00 presto si trova anche lui a fare i conti con il
di James Cameron. Teatro Duse metodo Cameron. «Non voleva soltanto una
Proiezione in anteprima di
Mercoledì 27 The Ho!e 30 di Joe Dante ; lingua credibile, ma mi chiedeva. la costru­
e giovedì 28, ore 15.00 primi min uti in anteprime zione di una vera grammatica». Poco 'più di
Palazzo Re Enzo di Toy Story 3 30 di Lee un anno dopo, Frommer aveva per le mani
Titles Unk ri ch ; 56 minuti in
Wl quadernetto intitolato Parlare Na'vi, ilJj­
antep ri ma di How to Train
by Saul Bass Your oragon 30 di Dean bro di testo con cui addestrare gli attori. «È
Lezioni di Ka i Christmann DeBlois e Chris Sande rs.
di Design Fil ms stata molto dura. La richiesta esplicita era
accompagnate dalla Domenica 31, ore 14.00 che gli interpreti riuscissero a esprimere le
proiezione dei titoli di testa Teatro Duse emozioni dei personaggi parlando in una
originali di Saul Bass e da Proiezione in anteprima
quel li di designer modern i lingua mai esistita».
della versione 3D di Toy
che citano il maestro. Story di John Lasseter Una volta definita la lingua, Cameron
e (a seguire) di Toy Story si è messo a stabilire i nomi di ogni cosa
Venerdì 29, ore 15.00 2 di John Lasseter. Ash
Palazzo Re Enzo comparisse sul suo pianeta alieno. A ogni
Brannon, Lee Unkrich .
Focus animale, a ogni pianta viene attribuito Wl
on stop-motion Domenica 31, ore 20.30 nome Na'vi, il nome latino e il nome comu­
Workshop con Merlin Palazzo Re Enzo ne. Come se non bastasse, il regista chiama
Crossingham di Aa rdman Future Film Short Jodie Holt, capo del dipartimento di botani­
Animations. A segui re Proiezione cortometraggi
(o re 17,00), incontro con in conco rso al FFF 2070. ca dell'University of California di Riverside,
il cofondantore di e le chiede di scrivere descrizioni scienti­
Aardman Animations, Domenica 31, ore 17.00 fiche dettagliate di decine di piante da lui
Da vid Spro xton, che Pal azzo Re Enzo
presenterà le ultime opere inventate. Holt passa cinque settimane a
Focus on Motion
della casa di produzione spiegare perché la flora pandoriana emana
specializzata in animazione Graphics
Incontro con Post Panic luce e possiede proprietà magnetiche. A fine
stop-motion in plastilina
( Wallace&Gromit, Mischa Rozema, lavoro, Cameron stesso si mette a sistema­
Galline in fuga). cofondatore della casa re con lei le varie voci di quella che ormai è
di produzione olandese
Post Panic, autr ice di spot una nuova tassonomia.
e video per marchi come Era un genere di lavoro che gli schermi
Nike e Mtv, presenterà non avrebbero mai mostrato, ma a Came­

@
la lavorazione de ll e ultime
opere all'avangua rdia
della motion graphics.
ron piaceva così. Il via vai delle più diverse
personalità si fa impressionante: arriva a
ingaggiare Wl astrofisico, un professore di
FUTURE FILM FESTIVAL
musica e un archeologo. Hanno il compito
di calcolare la densità atmosferica di Pan-

TUTTE LE INFORMAZIONI E IL PROGRAMMA DETTAGLIATO SU


WWW.FUTUREFILMFESTIVAL.ORG
-- -----~

dora e stabilire una scala ~ -: il motore girava. «Tu prendi per il ctilo U!:.
tedesco», risposero a Stoccarda. E Ricco ili
rimando: «Se non venite, smonto tutto e"C'
ri, James dichiara: «Faremo:::: _
lo rimando», Vennero, videro e chiesero ai
fine, una squadra di scri o: ' _cc:..
provarlo su una vettura. Era il Natale .:..
ne ha ordinato tutto qUl'
1993, il7 febbraio a Modugno l'auto richi~
manuale di 350 pagine, la n ..__." '"
era pronta: «Una delle migliori vetture ma:
manuale documenta la $de:r..:=.. ;: .i: ~_---=
accrocchiate». li test fu un trionfo: il costro:­
del pianeta immaginario, e ' : ~ - .
tore tedesco ordinò subito a Bosch di anda.!'l'
zione dettagliatissima de. :: . . ­
a Bari a comprare tutto. Detto fatto, il . ~
Presto l'intera Pandorapa'i'
marzo Fiat e Bosch a Torino firmarono l'ac­
essere consultabile in rete,_
FIAT cordo. "Per tre soldi", ai tedeschi passavar.­
siderano approfondire.
CONTINUA DA PAG. 74 non solo i brevetti ma anche lo stabilime r
di Modugno, compreso Ricco. «li 25 mar>..(
CAMERDN STA CERCAlIDO fatto così, ogni tanto si stufa e se ne va, ca· ero un dipendente di Bosch».
racollando come camminasse sempre sulle Due anni dopo, il common rail debutta a
scogliere a fesslU'a del suo mare. mercato e Ricco parlava il tedesco con aCC"..J!­
n centro di Modugno oggi è poca cosa, ma to barese. Ma per la seconda volta si stufo;o
all'epoca, il 1978, alla Squadra Officine Ba­ tornò in Fiat. Non era il momento ideale. pe­
attenzione su un cop .capo .: _ . ":i). rom­ resi lavoravano stipati 2500 operai, e per rò: nel 2001 l'accordo con General MOl ,:
posto da centinaia di pe ,. _ L ;Jassare tra una macchina e l'altra dove­ scambiava le tecnologie benzina degli ame­
vi trattenere il respiro. «Quel poco o tanto ricani con quelle diesel nostrane. Ricco
copricapo appare davveroreale.. ' . questo di cervello della Fiat non era certo lì». Fu ne voleva sapere di stare sotto gli america.r..:"
mondo ogni foglia, ogni flo d'e:: Umberto Agnelli a varare lo stabilimento E visto che era in età da pensione si dirn'-'"
ti creati, uno per unOlt, eta: e - p tarore Altecna, Alta Tecnologia, per studiare i fre­ restando consulente.
percorre lo schermo illurr' ,J.OCOSl ranti ni e gli iniettori per i diesel dei camion e dei Oggi lavora in un piccolo ufficio ospite di
oggetti che non riesco a staJ2l' w..."UO. treni: in dieci anni quel posto divenne il re­ Tecnopolis, un piccolo agglomerato a 'a­
Nel 1997, quando il regiSta . sta~ dan­ gno del giovane fisico. lenzano, a quindici chilometri da Bali, Con
nàn~ l'anima nel tentati '0 di portare a Nel1988 chiamano da Torino: dobbiamo fa­ lui una ventina di neolaureati studiano sot­
termine Titanic, il disastro sembrava die­ re il nuovo impianto di iniezione per auto, gli to l'etichetta del Distretto di Meccatronica.
tro l'angolo, «Ci conside \IaJi i peggiori dice il grande capo. Sulla carta la soluzione società consortile che si occupa delle tecno­
idioti della storia del cine , ricorda Ora appare subito evidente: fino ad allora i mo­ logie di processo: «Invece di far fare il gin:
ha il problema opposto: le aspenarive non tori diesel per auto avevano una pompa per d'Ew'opa a una pompa o a un iniettore fa tcJ
potrebbero essere più elevale. «Ma tutto ogni cilindro, mentre per esempio nei gigan­ in Puglia, ci occupiamo di fare il banco dove
questo mi spinge a lavorare più sodo», teschi motori navali e dei locomotori c'era un ciascuno potrà farlo da sé», Ma il vero pro­
Questa volta, però, Can eron ha l'aria di collettore comune, «Farlo per un'auto non getto è l'evoluzione finale del suo COllunO,"
divertirsi. Non c'è più nessuna lametta di era una fumata di sigaretta», Si trattava di rail: il sogno del motore a zero emissioni. È
rasoio in sala di montaggio. Per James iniettare un millimetro cubico di carburan­ uno dei 547 progetti di del Centro ricerche
questo progetto è stato in illl certo senso te a 1300 bar, e di ripetere questa azione per Fiat finanziati dall'Unione Europea, il più
l'antidoto al Titanic», sostiene Sanchini, tutte le iniezioni. A parte la componentisti­ visionario, anche se giustamente l'ammi­
«Non ha dovuto fronteggiare problemi di ca, «ci voleva una centralina elettronica che nistratore delegato di Crf Nevio Di Giusto
maltempo, guai con i costwni, difficoltà di facesse il karnasutra». frena: «Siamo quasi al limite possibile».
accw'atezzastorica osetgrandiosi. Se all'a ­ el febbraio del '90, Torino chiama di nuo­ Il primo limite sarà il motore visto all'inizio
trice protagonista spuntava un brufolo, non vo: «Funziona? Abbiamo speranze?». Ricco della storia, programmato per il 2011, W1 due
era una tragedia, Avatar gli ha garantito un è cauto: «Abbiamo capito cosa non fare, sia­ cilindri potente come un quattro: con la di­
controllo assoluto». Trentadue anni dopo mo in grado di far tossicchiare un motore ma minuzione delle dimensioni (downsizing
aver capito che il suo desiderio disperato ci serve ancora un po' di tempo». Due anni sarà più verde. E poi ce n'è un altro su carta; È­
era quello di creare un'epopea spaziale che dopo le prime Croma con il "collettore comu­ il diesel per Euro 6, le norme che andranno iI':
rivaleggiasse con Guerre stellari, James ne" macinavano test. «Alzai la mano e dissi: vigore nel 2015. Unisce la tecnologia Mtùti:e:
Cameron ha dato gli ul timi tocchi alla sua sarà un caso, ma funziona, .. ». In quel tempo II e quella Multiair con un trattamento chi·
creatura. Ora non resta cile asperrare co­ lo stabilinlento di Modugno era consorzia­ mico delle emissioni nocive, Impatto? Q ~
s.:.hermi sa diraMO il pubblico e: cri . :. 1 'orni del to con Magneti Marelli che era concentrata zero. Farcela sarà un'impresa, per provarci
. Carne­ controllo totale sor:o " (I;!J sui motori a benzina, o questa almeno era la ci vuole un fisico bestiale. l!lI
:iiverse sensazione che c'era. «Ci andammo a cercare
ò-'1iva a ////////#////////////b/A;aZG2~~W//.w///////// referenti fuori». Vennero invitati diversi co­ ////////////#///////////////////#//#////////////#////// /
=ssore di :!:'2d::: ci ha struttori, uno tedesco in particolare pretese RICCARDO LUNA (dir@wired.itlLa cosa
~ompito raccontato ia r :" ­ una prova vera: «Montate il vostro collet­ che più lo diverte di questo pezzo sono le
_:li Pan­ 2. Altre storfe ,i! mI~";::::;:JO.l-;':;
51_ - -~'I1,àm: s.com tore sul nostro motore». Dopo venti giorni epigrafi tratte dai discorsi di Marchio lll1 .

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