Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
1
La parola partecipazione è una parola oggi
inflazionata, interpretabile in una quantità di modi
diversi.
Noi vogliamo interpretare questa parola come un
processo in cui chi sta dentro le istituzioni e chi ne
sta fuori inventi nuove forme di governance che ri-
mettano in connessione questi due luoghi esprimendo
sinergie tali da produrre nuove pratiche politiche e
nuove forme di deliberazione politica.
La cosiddetta spinta dal basso non sostituisce e non
è in competizione con la cosiddetta spinta dall'alto
(top down model) ma crea qualcosa di nuovo che rafforza
la politica istituzionale e non.
Il Bilancio di Genere può stare dentro tutto questo se
si apre alla partecipazione. Poiché se risponde alle
sole logiche del mainstreaming ossia si limita ad
introdurre la dimensione di genere nell'analisi di
qualsivoglia risultato non ha alcuna capacità di
trasformazione; invece lo avrà se si accompagnerà da
un analogo processo di empowerment femminile che non
riguarderà solo l'ascolto ma riguarderà anche il
coinvolgimento delle donne ( con allargamento delle
cerchie di donne) nei processi decisionali
Noi ci auguriamo che questo processo, che si sta
avviando, serva a rompere un modello di politica che
vuole queste due sfere (dentro fuori ) separate,
indipendenti e troppo spesso non comunicanti
Il processo di costruzione di un Bilancio di Genere è
ancora tutto da fare.
Sta a noi, come società politica femminile e a voi,
come istituzione trovare le modalità per costruirlo
insieme.
Noi, come Rete, abbiamo alla fine deciso di
affrontare alcuni temi che riteniamo prioritari
mettendo al centro del nostro percorso la donna, come
singola persona e la materialità della sua esistenza
che ha a che fare con:
1) la violenza domestica e non, quindi la
sicurezza dentro e fuori le mura domestiche
2) il lavoro e le forme di conciliazione dei tempi
3) la casa, la città e le nuove povertà
2
• Fernanda Minuz
• Vania Zanotti
3
Autobus: fermate a richiesta
Luoghi di aggregazione: preoccuparsi della disposizione
dei parchi pubblici, progettazione di una stazione
sicura per le donne, luoghi devono dare la possibilità
di agire.
Poche proposte ma che tengono conto di un disagio
femminile reale.
• Milena Schiavina
• Sandra Schiassi
4
ad esempio attraverso la rimozione della tassa sui
rifiuti alle donne capo-famiglia con basso reddito.
• Anna Pramstrahler
• Teresa Ganzerla
5
l’associazionismo che crea progetti condivisi e
importanti per la città.
• Rosa Amorevole
• Katia Graziosi
6
Istituzioni dovrebbero costituirsi parte civile nei
processi contro la violenza.
• Valeria Ferrari
• Luisa Vegetti
• Mariella Saviotti
7
Bilancio di genere: separiamo lo strumento dalla sua
finalità. Lo strumento ha straordinaria importanza se
funzionale e correttamente gestito.
Il bilancio di genere va considerato come parte
integrante del bilancio sociale.
Introduzione bilancio sociale nelle imprese: valorizza
la sua funzione sociale.
USA bilancio sociale dagli anni ’30. Comune Provincia e
Regione sono imprese. E le imprese si mettono in gioco
attraverso il rapporto con gli stake-holders e la
propria “reputazione”.
Strumenti importanti se vengono rispettate condizioni:
adozione libera dello strumento (non obbligata),
perfezionamento dello strumento stesso.
8
Equilibrio nei rapporti e ricerca del superamento delle
contraddizioni possibili nella relazione con gli stake-
holders.
9
Lo sforzo va verso verifica praticabilità degli
obiettivi. In ogni azione amministrativa si fissano
priorità, il compito di un confronto sul bilancio è
selezionare obiettivi e risorse.
• Raffaella Lamberti
10
Tema della rappresentanza: quando si parla di
sperimentare percorso e della sua codificazione, vorrei
partissimo dall’art. 118 del titolo V che riconosce
spazio alla cittadinanza attiva anche individuale.
Sarebbe utile discutere delle forme di rappresentanza.
Potremmo ripensare i diversi livelli del rapporto tra
donne, potremmo fare proposte di sedi e strutture e
forme di relazione.
• Giuliana Casarini
• Sindaco:
11