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INSIEME ,
CAMMINIAMO !
periodico di informazione della
Parrocchia Gesù Adolescente

Anno 2
Numero 12 Natale :
Dicembre 2010 Mistero da scoprire e da accogliere

E’ facile trovarsi frastornati da slogan,immagini,fatti che dicono una società in balia del pro-
prio vuoto che s’impone con l’arroganza di voler occupare il tempo e lo spazio della no-
stra vita.
Urge come non mai recuperare il silenzio e la verginità degli occhi per riscoprire,oltre
il chiasso e la confusione,il gusto della verità,l’essenzialità della vita,la ricchezza autentica di
poter condividere la vita con gli altri.
Occorre ricominciare daccapo,almeno di tanto in tanto,per guardare in modo nuovo il
mondo,il prossimo,se stessi. Occorre relativizzare soprattutto giudizi e pregiudizi che ci
imprigionano e ci tolgono la libertà di muoverci, di cambiare, di crescere,imparando ogni
giorno ad aprirci al dono prezioso della vita nuova che bussa alla nostra porta.
Niente può impedire di vivere e di amare, se passo dopo passo ci lasciamo trasfor-
mare disponendoci a ricevere una grandezza oltre le misure.
E questo può accadere sulla via di una genuina umiltà,che ci pone davanti quello che sia-
mo,la verità di noi stessi e, insieme, il bene ricevuto.
Un cammino in cui possiamo vivere per ringraziare: anzitutto Dio,per il suo amore infini-
tamente gratuito,che ci fa esistere anche in questo momento; e, di conseguenza, tutti quelli
che incrociamo sulla strada,siano essi amici o nemici.
Il nostro Dio trinitario ci ha chiamato a partecipare alla sua vita invitandoci non a rimanere
alla porta o a lato della sua dimora, ma ad entrare – passando per la porta stretta della no-
stra esistenza- a prender parte al suo banchetto e,quindi, alla gioia di ricevere il suo amore
sconfinato.
Nessun orientamento contraddice di più Dio Padre, creatore,salvatore,amore,che il fare del-
la nostra vita, ricevuta gratis,una realtà privata, egoisticamente autocentrata nella conserva-
zione e nella paura.
Facendosi carne Cristo Gesù, Parola di Dio,si è inserito nei limiti del tempo,della cultura,del
linguaggio umano. Per questa sua scelta la Parola s’è fatta povera per arricchirci: ha biso-
gno di discepoli che continuino la sua opera,che annuncino la sua vita.
Siamo noi,sono io, sei tu.

A Tutti molti cari Auguri di Buon Natale e Sereno Anno Nuovo.


P.Enrico
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Per iodico di in for ma zione de lla Numero 12


Parrocchia Gesù Adolescente

Riflessioni sul presepio di Lino Giorgini

Nel numero natalizio prendo solo spunto dalle “cose di cinema”


che ormai credo ci si aspetta da chi si occupa del cineforum par-
rocchiale; nel commentare uno degli ultimi film programmati
(L’uomo che verrà, di Giorgio Diritti) mi è venuto “naturale”
associare ad un presepio il bellissimo disegno scenografico di una
comunità di poveri agricoltori dell’appennino tosco-emiliano di
non più di 60/70 anni fa; poveri ma dignitosi nelle loro abitudini
quotidiane, nei loro costumi, nella loro saggezza, nella profonda
religiosità e nel “timor di Dio” cui erano improntate le loro gior-
nate; in realtà il commento non era mio ma di un critico icono-
clasta che, in senso negativo, tentava di stroncare il gusto antro-
pologico del regista associandone la splendida scenografia a quella che lui definiva “vuota oleografia
parrocchiale”, riferendosi al presepio ; ebbene, io trovo stridente un’affermazione del genere, striden-
te e sciocca in quanto riferita ad una costruzione simbolica che tanto peso ha sempre avuto ed ha tut-
tora nell’immaginario collettivo e in una tradizione religiosa sicuramente fagocitata dal consumismo e
dall’ipocrisia, ma pur sempre pervasa di magia, di emozione e di mistero.
Il presepio è una sacra rappresentazione, una preghiera in forma scenografica; siamo nel
particolarissimo campo della fede e del cuore che, per dirla con Pascal, “ha ragioni che la ragione non
conosce” e così come va a sensibilità personale cogliere il confine tra due dimensioni apparentemente
antitetiche, non è altrettanto semplice generalizzare circa la forma e il senso che ognuno di noi da al
suo rapporto con Dio.
Personalmente penso al presepio come a quel “qualcosa di magico” che ho percepito da bambino, con
un misto di timore, rispetto e gioia quando, la mia piccola mano in quella grande di mio papà, ho im-
parato da lui a chinare il capo di fronte al mistero di Dio che si fa uomo; ora che sono adulto (o vec-
chio?) e pensante non riesco proprio ad evitare quella sensazione, torna esattamente come la prova-
vo con in più un groppo in gola e tanta malinconia per il tempo e le persone che sono passate.
Certo è possibile tentare qualche riflessione circa i numerosi significati del presepio e quindi del Nata-
le e non necessariamente dal punto di vista religioso e teologico quanto invece sul piano umano e
quindi sociologico; per secoli l’icona di Gesù Bambino ha sferzato senza riguardo da un lato i
re e i potenti dall’altro gli ipocriti e i vanitosi, rappresentando in modo inequivocabile la
vera grandezza, quella pulita e luminosa dell’umiltà; il Figlio di Dio non nasce nello sfarzo di una
corte ma in una povera grotta, figlio non di re ma di gente umile; non c’è dubbio che se ne può de-
durre un sistema di valori e quindi un’etica sul cui piano è estremamente labile il confine tra laico e
religioso, tra reale e fideistico; l’evidente invito del presepio a considerare valori l’autenticità, l’umiltà,
la semplicità ha una valenza profondamente umana oltre che religiosa; sono valori sui quali si incen-
tra ogni società o sistema politico e rappresentano una “condicio sine qua non” per una convivenza
civile e pacifica; aggiungo che mi pare artificioso postulare le cosiddette due sponde, una laica e una
religiosa: un cristiano autentico è anche un buon cittadino, un cristiano scaldapanche non lo è sicura-
mente; un laico serio ed onesto vive con religiosità il suo civismo, un laico ambiguo e opportunista
ovviamente no; ma cosa c’entra il presepe con tutto questo; è il cuore della riflessione: il presepe è
uno spaccato di vita, di vita umile, sobria, autentica e solidale; in un tale contesto ha scelto di venire
al mondo il re dei re e non è un messaggio da poco a prescindere da dove finisce la ragione e comin-
cia la fede.
Un’ultima considerazione di tipo formale: si vedono presepi frutto di pazienza e di creatività, bellissi-
mi, con sculture e non statuette, luci e miniature preziose, vere e proprie scenografie; forse, mi vien
da riflettere, se ci fossero più porziuncole e meno cattedrali, la “gloria di Dio” ne risentirebbe in posi-
tivo e il presepio tornerebbe a trasfondere la sua carica di autenticità.
Spero di cuore che i papà non lascino passare il Natale senza prendere per mano i loro bambini per
far loro respirare il “timor di Dio”, un concetto che regge con fatica alla progressiva secolarizzazione e
che tuttavia gioverebbe ad una miglior tenuta dei nostri vacillanti sistemi di valori.
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Per io d ic o d i in for m a zione d e lla Numero 12


Parrocchia Gesù Adolescente

Un Dio Bambino si è compromesso con l’umanita’ e ci sorride


di Ines Caminiti
Che dire di fronte ad un bambino?
Fare esperienza di un bambino è sperimentare gioia estatica e silenziosa.
E’ stupore, armonia, luce che riempiono il cuore.
Che dire allora del Dio Bambino?
Il Dio infinito, misterioso, inaccessibile, libero è diventato uno di noi, e per di piu’ un neonato in fasce.
L’immagine del tenero amabile Gesu’ ci aiuta a perfezionare la nostra comprensione, cosi’ provvisoria
e limitata, del mistero di Dio, della sua natura, di quanto ci trascende.
Il volto di Dio diventa accessibile e per di piu’ si compiace del sorriso di un Bambino e ne indossa la
grazia.
Noi, umanita’ spiazzata dinanzi a questo evento, noi, frettolosi e distratti, ora finalmente ci fermiamo
davanti a questo Bambino: noi, rassegnati alla nostra finitezza, alla nostra fragilita’, noi che vorrem-
mo mettere radici su questa terra, ora recuperiamo speranza: invocando la tua infinita’, la pienezza
della tua vita, ti siamo grati, piccolo grande Bambino, di aver demolito i nostri limiti, di aver cambiato
le nostre miserie e poverta’, di aver assunto e superato la nostra precarieta’; ci hai trasformati.
Ci hai insegnato ad abbattere muri, sostituendoli con ponti; ci hai fatto alzare lo sguardo, trasforman-
do dolore e ferite in speranza e tenerezza; ci hai ricondotti, disorientati un tempo, alla Tua casa, la
nostra patria.
Ecco allora che quel Bimbo, venuto anche per me e per te, abita nel nostro cuore, dove siamo com-
pletamente noi stessi, senza finzioni, messi totalmente a nudo con le nostre debolezze, complici, noi e
Lui.
Adesso possiamo respirare appagati: il Dio Bambino ci offre la dignita’ dei figli di Dio.
E allora non c’è piu’ paura di vivere.
Non c’è vergogna per i propri errori.
Non ci sono ansie e delusioni per giudizi impietosi.
Grazie, Gesu’ Bambino, di questo incontro.
Grazie di esserti contaminato con la nostra storia.
Grazie di esserti compromesso con le nostre vite per offrirci la liberta’ dei figli di Dio.
Grazie di tanto amore e tanta benevolenza.
Ecco allora che quel Bimbo, che tutti vorremmo tenere in braccio, coccolare e baciare sulle gote, ha
trasformato per sempre i nostri inciampi maldestri e le nostre esistenze complicate col suo sorriso, col
sorriso di Dio.

Perché regalare un libro a Natale di Ines Caminiti


Un libro, piu’ che un diamante, è per sempre.
Regalare un libro, forse ancor piu’ che riceverlo, riempie di emozione: è
un po’ come donare a chi si vuol bene una parte di sé, con simpatia e
gratuita’.
Ed è ancor piu’ bello e coinvolgente regalare un libro a Natale, in questo
momento significativo dell’anno, dove tutti siamo chiamati a soffermarci
e a guardarci dentro, ad intenerirci e a cambiare rotta, per cogliere
emozioni forti di fratellanza e liberta’.
E allora ti regalo un libro per condividere con te un’idea, per conoscerti meglio, per avvici-
narmi al tuo cuore in punta di piedi, piu’ semplicemente, perché credo in te ,ti voglio bene.
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Parrocchia Gesù Adolescente

L’ANGOLO della POESIA a cura di Luisa Montalto...anche a pagina 8

Natale,un giorno
Hirokazu Ogura
NATALE E’… tra LAICO e CRISTIANO
di Flavio Giuffra

Perché
dappertutto ci sono cosi tanti re- - Natale è…il Presepe: ricreare la Natività, far viaggiare
la fantasia, cimentarsi nelle nostre tradizioni più antiche.
cinti? E’ l’emozione di spegnere le luci e vedere i frutti della
In fondo tutto il mondo e un gran- propria manualità, con le luci e i rumori delle statuette
meccaniche che ci trasportano in una dimensione paralle-
de recinto.
la: ci sembra di essere proprio lì, integrati nel Presepe,
Perché accanto a Gesù che nasce.
la gente parla lingue diverse?
In fondo tutti diciamo le stesse co- - Natale è… addobbare la casa a festa. Mettere le lumi-
se. narie esterne ed ammirare, prima di andare a dormire,
quelle delle case di fronte, restando ammaliati ed affasci-
Perché nati dal turbinio di luci che colorano ed accendono la cit-
il colore della pelle non e indiffe- tà.
rente? - Natale è…il pranzo coi parenti. I ravioli di carne, il vi-
In fondo siamo tutti diversi. tello tonnato, il pandoro. Ritrovarsi con tutta la famiglia
intorno ad un tavolo, senza fretta, per condividere insie-
Perché me un pranzo all’insegna dell’allegria e della felicità.
gli adulti fanno la guerra? - Natale è…l’inevitabile e frenetica corsa ai regali, che
Dio certamente non lo vuole. ogni anno, seppur con tutti i buoni propositi in partenza,
Perché non si riesce mai ad evitare.

avvelenano la terra? - Natale è…farsi gli auguri. Riallacciare i contatti con a-


mici e conoscenti che non si vedono frequentemente, ma
Abbiamo solo quella. che è sempre un piacere sentire.
- Natale è…la neve. Un Natale senza neve non è un Na-
A Natale - un giorno - gli uomini tale a tutti gli effetti. La neve ricopre ogni cosa con il suo
candore, ci purifica, crea l’atmosfera giusta per aprire i
andranno d’accordo in tutto il
nostri cuori a Gesù.
mondo.
- Natale è…tendere una mano a chi ha più bisogno. Una
Allora ci sarà un enorme albero di parola, una preghiera, un gesto: basta davvero poco per
Natale con milioni di candele. regalare un sorriso a chi ha bisogno.
Ognuno ne terrà una in mano, e - Natale è…un’opportunità. Un’occasione. Il momento
giusto per rinascere, per rinnovarsi, per mettere alle
nessuno riuscirà a vedere l’enorme spalle il proprio passato e prepararsi al nuovo anno con la
albero fino alla punta. gioia nel cuore. Si può sempre ricominciare e Natale è il
momento più adatto, in cui tutto è possibile.

Allora tutti si diranno "Buon Nata-


le!"…... a Natale, un giorno.
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Parrocchia Gesù Adolescente

Il NATALE nell’ATTESA di un FIGLIO di Claudia Capurro

Fin da bambina ho sempre atteso il Natale con impazienza e forte emozione, attratta dal fascino di
questa festa: le luci, gli addobbi, l’albero, il Presepe… Ma, soprattutto, questo giorno significava aprire
i regali e trascorrere tutta la giornata insieme a mamma e papà e a tutti i parenti che vedevo solo nel-
le “grandi occasioni”.
Crescendo ho capito che il Natale non è soltanto questo ed ho iniziato a coglierne il vero senso, ossia
che vivere il Natale non vuol dire “fare finta”, coltivare i buoni sentimenti o le buone emozioni, ma si-
gnifica comprendere la Grande Gioia annunciata dagli angeli ed accogliere quel Bambino che nasce
per noi, quel Bimbo che dentro di sé racchiude tutto quello che Dio può donarci: speranza, salvezza
ed amore… cioè Se stesso!
Quest’anno per me l’attesa del Natale avrà un significato ancora più particolare… Infatti ai consueti
preparativi, allo scambio dei doni, alla costruzione del Presepe, si affiancherà la preparazione di una
nuova stanza in casa: proprio quella “cameretta” per ora ancora semi vuota che è il simbolo
dell’attesa di diventare genitori e di accogliere quel nuovo ospite così desiderato.
Non è semplice parlarne perché è una novità così grande, è una scoperta continua, è un via vai di e-
mozioni difficili da descrivere quando si sente una nuova vita crescere dentro di sé, è un mistero che
desta ogni giorno stupore e meraviglia e che mi fa pensare all’atteggiamento di Maria che, coinvolta in
un progetto così grande per Lei, “serbava tutte queste cose nel Suo cuore”… Maria che, sicuramente,
come ogni mamma in attesa, nutriva dentro di Sé sentimenti contrastanti: gioia, incredulità, gratitudi-
ne, ma anche ansia, paura, preoccupazione… Timore di non essere all’altezza del difficile compito affi-
datoLe, dubbi sul futuro da offrire al proprio bambino, incertezza sull’educazione da trasmettere, con-
sapevolezza che la propria vita non sarebbe stata più la stessa.
Ma Maria ha accettato il rischio e si è messa in gioco… Così dobbiamo fare anche noi, futuri genitori: sì
perché credere è mettersi in gioco, fidandosi di Chi si è già fidato di noi, affidando alle nostre fragili
mani un dono di amore che vale ogni rischio; per questo credo che nessun timore, nessuna paura,
nessun dubbio siano sufficienti per rinunciare a questa meravigliosa avventura.
Ed in questo “nostro viaggio d’Avvento” non possiamo che affidarci a Maria, figura per eccellenza
dell’essere genitore, affinché ci sia di guida e ci accompagni nel nostro nuovo compito, facendoci con-
dividere l’ascolto, la fiducia, l’attesa, l’amore ed il totale abbandono che Lei ha saputo donare a Dio, al
Suo e Nostro Gesù.
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Parrocchia Gesù Adolescente

“ IL NOSTRO INCONTRARCI ” ...agenda Parrocchiale

DICEMBRE 2010
• Sabato 18 ore 21,00 Teatro: La “Compagnia dell’ Amicizia” presenta: “La bottega dei litigi”
• Lunedì 20 ore 21,00 Gruppo Giovani
• Mercoledì 22 ore 21,00 Liturgia Penitenziale per giovani e adulti
• Giovedì 23 ore 18,30 Giovedì della Parola
Venerdì 24 ore 23,15 Veglia in attesa del Natale; ore 24,00 S.Messa della Natività e a seguire
scambio di Auguri nel Teatro.
• Sabato 25 Natale del Signore
• Domenica 26 S. Famiglia
• Venerdì 31 ore 18,00 Concelebrazione eucaristica per tutti i defunti e canto del TE DEUM

CATECHISMO: dal 23 Dicembre al 9 Gennaio compresi pausa per le feste Natalizie. Si ripren-
de il 10 Gennaio.

CINEBARNAB.FORUM : dal 23 Dicembre pausa per le feste Natalizie, riprende il 13 Gen-


naio.
Prosegue la nostra campagna di sensibilizzazione per sostenere le adozioni a distanza e il
sostegno agli studi nella Repubblica Democratica del Congo

GENNAIO 2011

Dal 1 Gennaio 2011: NUOVO ORARIO FESTIVO DELLE S.MESSE: 9.00; 11.00; 18.00
• Sabato 1 MARIA SS. MADRE di DIO. Giornata mondiale per la Pace :«Libertà religiosa, via per la
pace». Orario festivo S. Messe.
• ore 18,00 Concelebrazione eucaristica per tutti i defunti e canto del VENI CREATOR
• Domenica 2 ospitiamo la rivista Scarp’ de tenis
• Giovedì 6 EPIFANIA del SIGNORE .Orario festivo S. Messe.
• Venerdì 7, I° Venerdì del mese ore 17.00 Adorazione Eucaristica
• Domenica 9 BATTESIMO del SIGNORE
ore 11,00 festa dei bambini battezzati nel corso del 2010; al termine rinfresco;ore 17,00
Incontro Giovani Famiglie
• Mercoledì 12(e per tutti i successivi) ore 14,30 Taglio e Cucito; ore 16,30 Apostolato della Pre-
ghiera
• Giovedì 13, 20, 27 ore 18,30 Giovedì della Parola e alle ore 20,45 Cinebarnab.forum
• Lunedì 17, 31 ore 21,00 Gruppo Giovani
• Da Martedì 18 a Martedì 25 Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani:
”Uniti nell’insegnamento degli Apostoli,nella comunione,nello spezare il pane e nella preghie
ra” (cfr. At 2,42).
• Mercoledì 19 ore 20,30 Catechesi Adulti in Cattedrale Aperta
• Giovedì 20 ore 16,30 Gruppo Caritas
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Parrocchia Gesù Adolescente

• Venerdì 21 ore 17,00 Incontro 1° anno di Catechismo


• Domenica 23 ore 18,30 incontro con i genitori dei gruppi Papers,DNA,Beta.
• Martedì 25 Conversione di S.Paolo
• Sabato 29 ore 21,00 Teatro:
La compagnia di “Nulla Accademia” presenta , “Due scherzi comici in un atto” ,
di Antòn Cechov.

FEBBRAIO 2011
• Martedì 1,8,15,22 ore 21,00 Corso Preparazione al Matrimonio:iscrizioni in parrocchia
• Mercoledì 2 ore 21,00 Catechesi Adulti
• Giovedì 3,10,17,24 ore 18,30 Giovedì della Parola e alle ore 20,45 Cinebarnab.forum
• Venerdì 4, I° Venerdì del mese ore 17.00 Adorazione Eucaristica
• Domenica 6 Giornata della Vita e della Famiglia. ospitiamo la rivista Scarp’de tenis
• Al termine della S. Messa delle ore 11,00 rinfresco per tutti .Incontro Giovani Coppie
• Lunedì 14, 28 ore 21,00 Gruppo Giovani
• Mercoledì 9 ore 16,30 Apostolato della Preghiera
• Mercoledì 16 ore 20,30 Catechesi Adulti in Cattedrale Aperta
• Giovedì 17 ore 16,30 Gruppo Caritas
• Venerdì 25 ore 17,00 Incontro 1° anno di Catechismo

DUE TESTIMONIANZE :
2010, il Natale di un anziano , il Natale di un immigrato

Mio figlio e mia nuora non mi hanno lasciato solo neppure in questo natale.
Mi hanno condotto a casa loro ed abbiamo pranzato insieme: i miei nipotini hanno messo il Bambino
Gesu’ nella grotta ed hanno acceso le luci dell’albero.
In pentola cuocevano i tortellini in brodo; intanto mia nuora tagliava l’arrosto.
Su un tavolino, accanto alle arance, c’erano il torrone e il pandolce.
I nipotini hanno aperto i doni e tutti eravamo allegri.
Che bella l’atmosfera di famiglia nel giorno di natale!
Riesco persino a dimenticare i miei acciacchi e i miei tanti anni!
Amici, non lasciamo soli i nonni e le nonne nel giorno di natale!
§§§

E’ da poco che sono in Italia; non ho un lavoro fisso, ma molti mi aiutano con un pasto caldo e qual-
che vestito nuovo.
A natale dei volontari si occuperanno di quelli come me e mi daranno un pasto caldo.
Io sono musulmano e il natale non lo festeggio, ma se natale vuol dire ritrovare anche una piccola
speranza, io che ho cosi’ poco ricevo la speranza da un fratello che mi da’ una mano.
Parrocchia Gesù Adolescente
Padri Barnabiti …..INSIEME , CAMMINIAMO!
Via Padre G Semeria, 38-GENOVA Periodico trimestrale della Comunità Parrocchiale
tel 010358177
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parrocchiagesuado@libero.it fabio.giuffra@gmail.com

E’ Natale
Madre Teresa di Calcutta

E’ Natale ogni volta E’ Natale ogni volta


che sorridi a un fratello che speri con quelli che
e gli tendi la mano. disperano
E’ Natale ogni volta nella povertà fisica e spirituale.
che rimani in silenzio E’ Natale ogni volta
per ascoltare l’altro. che riconosci con umiltà
E’ Natale ogni volta i tuoi limiti e la tua debolezza.
che non accetti quei principi E’ Natale ogni volta
che relegano gli oppressi che permetti al Signore
ai margini della società. di rinascere per donarlo agli altri.

Sono tornati alla Casa del Padre…


PETACCHI SARA, anni 87 C.so Gastaldi 33/4;
ZUCCARDI MERLI BRUNO,anni 98, V.Semeria 17/9;
CLAVARINO GIULIANO , anni 90, V. S. Martino 29/9;
DI GIOIA CARLA, anni 91, V. Papigliano 6 A/8;
MAZZI MARCO, anni 61, “Casa Nostra”;
BRIGNANO GLORIA,anni 69, V. S. Martino 29/9;
RAGONESI BRUNO,anni 47,”Hospice G.Ghirotti”;
MORBURGO LIVIO, anni 87,V. S.Martino 3/27

Sono diventati Figli di Dio...

CASTELLI JACOPO V .S. Martino 1/25;


CAMPAGNA FEDERICO MARIA V. al Forte di S. Martino 14/13;
TASSISTRO FEDERICO V. Papigliano 2/9;
NEGRI LEONARDO ANDREA V. Puggia 16/1;
PARODI GIULIO VITTORIO,V. Sacchi 6-1scA;
MINETTO FILIPPO, V. Papigliano 6C/1.

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