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Essere si usa per esprimere l’esistenza e l’essenza, cioè esprime la qualità o la condizione di un oggeto o una
persona. Le qualità o le condizioni possono essere permanenti o temporari. Normalmente con il verbo si usa un
sostantivo o un aggetivo.
Essere si usa anche per esprimere lo stato in luogo e dice dove si trova qualcosa o qualcuno.
Stare si usa per esprimere una condizione fisica e psicologica temporanea, in sostituzione del verbo sentirsi, e si
usa con un avverbio.
Stare si usa anche per esprimere il rimanere o il restare in una condizione o in un luogo.
Starci significa essere d’accordo, esse disponibile o entrarci (cioè avere lo spazio sufficiente).
Mi chiedi di accetare le tue bugie, ma io non ci sto! (... io non sono d’accordo)
Ci stai per una partita di calcio? (Sei disponibile per una partita?)
In questa auto non ci stiamo tutti! (... non ci entriamo tutti!)
Stare si usa anche con il gerundio e con alcune espressioni particolari con un significato specifico.
– Dove ______?
– Io ______ in viaggio! Io ______ per arrivare a casa tua. Tu ______ ancora a casa, vero?
– No, io ______ alla stazione, ______ qui ad aspettarti da 20 minuti.
– Se noi ______ alle apparenze è così, ma se ______ ai dati non ho altra scelta.
– A capodanno da me ci ______ Lucia, Serena e Sabrina. Ti propongo questo: vieni alle 22 e festeggiamo insieme.
Ci ______?
– Ciao Marco, noi ______ per venire alla tua festa, ma ______ 7 persone: ci ______ a casa tua?
– Sì! Ci ______ tutti, anche perché noi per ora ______ pochi.