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Uno dei più importanti punti della

filosofia di Aristotele e di Tommaso

d'Aquino è che la realtà si rende comprensibile


e la mente umana è progettata per conoscere la realtà.

Le cose sono fatte per essere conosciute perché hanno


la forma e l'essenza, e la loro forma ed essenza

sono ciò che noi conosciamo quando conosciamo le cose e


la mente è capace di conoscerli perché

fanno esperienza delle cose per quello che sono e


ricevono la loro forma attraverso l'esperienza e

diventano nel pensiero quelle stesse forme.

Questa può sembrare una cosa misteriosa,


ma se sei stato assorbito

dalla lettura di una novella, tu sai che il lettore


diventa egli stesso parte del libro.

"Così anche", come dice Aristotele, "la mente diventa


in una certa maniera tutte le cose".

Come funziona questo?

Tutti gli esseri umani come tali hanno esperienza


del mondo che li circonda, e tutta la nostra conoscenza

del mondo inizia dall'esperienza.

Ogni essere umano ha un contatto originale


con le cose attraverso i sensi, e le sensazioni

diventano memorie, e le memorie diventano un esperienza


collettiva della realtà, e l'esperienza collettiva

della realtà è potenzialmente intelligibile.

L'esperienza è come uno scrigno di tesoro


della conoscenza e della verità.

La mente è capace di raggiungere quel tesoro


e portarlo alla luce attraverso l'intelligibilità

e la verità della nostra esperienza, e la mente


riesce a fare questo attraverso tre atti.

Il primo atto della mente è chiamato comprensione,


e questo è semplicemente l'atto di venire a sapere

che cosa è una cosa.

Per esempio, che cos'è un cane?

Che cos'è un gatto?

Che e cos'è l'oro oppure che cos'è l'argento?

La nostra comprensione non è ancora un giudizio sulle


cose, ma semplicemente una recezione delle loro forme
e la mente diventa quelle forme nel pensiero.

Grazie alla recezione o l'essere delle forme delle cose,


più o meno noi riusciamo a sapere che cosa sono.

Quando domandiamo ad una persona: capisci


cosa intendo?

Ci stiamo chiedendo se hanno compreso qualcosa.

Un secondo atto della mente consiste


nel fare un giudizio, se qualcosa è così

o non è così.

Nell'atto del giudizio, noi affermiamo o neghiamo


le cose come se gli esseri umani sono animali, o se l'oro

è un metallo, oppure che l'acqua non è un metallo.

Gradualmente noi acquistiamo una varietà di giudizi,


e questo ci porta ad un terzo atto della mente

attraverso la quale noi ragioniamo da un raggruppamento


di giudizi per arrivare ad una conclusione.

Per esempio, tutti gli esseri umani sono mortali.

Socrate è un uomo. Quindi Socrate è mortale.

Tutti questi tre casi della mente sono partecipi


nel processo di dialettica, e passando

attraverso il processo della dialettica, cresciamo


nella comprensione delle cose, e questa comprensione

è la perfezione dell'apprendimento.

Quindi che cosa significa quando diciamo che


il lettore diventa parte del libro?

Come avviene questo?

Iniziamo con la nostra esperienza del mondo,


che è come uno scrigno di tesoro della conoscenza

e della verità. Le forme di tutte le cose si trovano


in quella esperienza.

Attraverso la nostra esperienza la mente


porta alla luce quelle forme.

Quando riceviamo quelle forma, noi entriamo nella


conoscenza e nella verità della stessa realtà.

Quando ci immergiamo profondamente nel significato e


nella verità della realtà, ci troviamo come il lettore

che diventa parte del libro.

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