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PILLOLE

ROTAZIONE
DEI VUOTI
Perché è importante controllarla?
Lo sapevi che BollicineCommunity consente di verificare con rapidità quali sono i vuoti
che non ruotano: ossia quali clienti ritirano prodotti a rendere, ma tardano a
restituire gli imballi?

Ratio: valutazione della profittabilità e riduzione del rischio


1. Il monitoraggio delle rotazione riduce notevolmente il rischio di dispersione e
permette di ridurre gli impegni finanziari connessi al cauzionamento. Tutela in
generale il patrimonio della azienda.
2. Il miglioramento complessivo della rotazione permette di ottenere una
riduzione dei costi. Non va infatti dimenticato che l'ammortamento degli imballi
migliora con l'aumentare delle rotazioni con conseguenti economie di scala.

Recupero denaro in pericolo di dispersione (controlli e azioni)


1. Analisi per cliente:
a. individuare i clienti che hanno saldi attivi, ma che non hanno più
acquistato in un determinato tempo
b. procedere alla tempestiva chiusura del cliente, ritirando i saldi e
addebitando le mancanze.
2. Analisi per imballo:
a. individuare gli imballi non più movimentati presso determinati clienti
b. procedere al ritiro dei saldi addebitano le mancanze.

Miglioramento dell'efficienza (controlli e azioni)


1. Analisi delle basse rotazioni:
a. programmare recuperi dei vuoti bassorotanti per ridurre l'esposizione e
ottimizzare gli investimenti di imballo.
2. Organizzazione delle consegne:
a. controllare i vuoti bassorotanti per predisporre il ritiro in fase di
consegna.

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PROCEDURA

Prima di richiedere il report, occorre


consolidare i dati alla data (esempio
«fine mese»): questa operazione
prepara i conteggi e li memorizza in una
tabella di lavoro.

La stampa può essere richiesta più volte


in tempi e con filtri diversi.
Ad esempio per ottenere specifici
report differenziati per agente e/o
tipologie di imballo.

SPIEGAZIONE DEL REPORT

Il report riporta i seguenti dati:

Giacenza:
È il saldo dei vuoti in giacenza presso il cliente alla data di consolidamento.

Giorni:
Partendo dalla data di consolidamento, esaminando a ritroso le consegne, esprime
in quanti giorni si è accumulata la «Giacenza».
Esempio:

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PILLOLE

Valori troppo alti (relativamente al tipo di imballo) esprimono un degrado


gestionale.

Punto di attenzione: il conteggio dei «Giorni» NON dipende da come sono stati
effettuati i resi, ma unicamente dalla giacenza e dalle date di consegna. Per questa
ragione «Giorni» NON sono una metrica di valutazione del comportamento storico
del cliente, bensì solo un potenziale «valore di allarme» rispetto alla giacenza al
momento dell’analisi.
Come mostra l’esempio, ALFA e ALFA 2 hanno un comportamento storico affatto
diverso - quello di ALFA 2 è meno virtuoso -, tuttavia al 31/03/2013 la giacenza è
uguale e - per come sono avvenute le consegne – anche i «Giorni»: ALFA e ALFA 2
hanno accumulato 33 imballi in 75 giorni, a prescindere da come sono stati
effettuati i resi.

Non esiste un valore di «Giorni» di per sé allarmante. La soglia dipende:


1. innanzi tutto dal tipo di imballo (fusti e bombole evidentemente hanno un ciclo
di rientro diverso);
2. secondariamente dalle capacità di stoccaggio del cliente;
3. infine, dalla regolarità delle rese.

Tuttavia, tenendo conto che la capacità di stoccaggio del PV è di norma limitata,


tant’è che il cliente ritira più volte al mese, è possibile fissare degli standard di
riferimento. Ad esempio: Bombole = 120 giorni, Fusti = 60 giorni, Casse = 30 giorni.
Sarà poi compito di chi analizza il tabulato valutare la veridicità degli allarmi
segnalati volta per volta.

N.Documenti:
Partendo dalla data di consolidamento, esaminando a ritroso le consegne, questa
variabile esprime con quanti documenti (ossia viaggi) si è accumulata la «Giacenza».
Valori alti sono indice di degrado gestionale. In effetti, assumendo che il cliente

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acquisti man mano che esaurisce le scorte, l’aspettativa è che abbia una «Giacenza
che non superi i 2 ritiri.

La lettura parallela di «Giorni» e «N.Documenti» permette di avere un quadro più


esatto della situazione. Nell’esempio i due clienti hanno la stessa giacenza e lo
stesso numero giorni, il che significa che nello stesso arco temporale hanno
acquistato gli stessi volumi. Tuttavia ALFA ha acquistato solo due volte, il che
significa che ha bisogno di maggiori stock di conseguenza di una maggiore giacenza
di imballi.

Giorni di campionamento (T):


T, espresso in giorni, è la lunghezza del periodo preso a campione per lo sviluppo dei
calcoli e viene impostato in fase di analisi. Di norma 30 giorni.

Indice (di rotazione):


Esprime la velocità di rotazione della giacenza calcolata su base annuale. Il conteggio
viene effettuato con la seguente formula:

«Ritiro medio giornaliero» è calcolato con la seguente formula:

T sono i giorni di campionamento, come definiti in precedenza.

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PILLOLE

I valori vanno da 0 a 360: «0» corrisponde al fatto che esiste una giacenza a fronte
della cessazione dei ritiri; «360» corrisponde al fatto che la giacenza equivale al
consumo medio giornaliero. Ne consegue che, maggiore è l’«indice di rotazione»,
maggiore è la virtuosità del cliente. In
effetti, il suo valore è inversamente
proporzionale alla giacenza e
direttamente proporzionale alle quantità
ritirate. Detto in altre parole, l’aspettativa
è che il cliente ritiri molto, ma tenendo
bassa la giacenza degli imballi.
(tendenzialmente non deve superare i due
ritiri).

Altri dati
A completamento del tabulato, vengono
riportate
3. le quantità «Consegnate» e «Rese»
nel periodo T
4. data e N. documento ultimo ritiro
5. data e N. documento ultima
consegna.

FILTRI DI STAMPA

Dopo il: permette di selezionare solo i clienti che hanno ritirato dopo la data
indicata. Il filtro serve per escludere clienti cronicamente fermi e quindi già
identificati come problemi da “risolvere”.
Classe vuoto: permette di focalizzare l’esame su specifiche voci
Agenti: permette di focalizzare l’attenzione sui clienti di specifici agenti.

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