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fy
La snellezza adimensionale è espressa nella solita forma: λ p =
σ cr
Dalla a) si ricava:
(28.4 ε ) 2 f y kσ 28.42 ⋅ 235 189500
σ cr = = kσ = kσ
(b / t )
2
(b / t )
2
(b / t )
2
beff = ρ b = ρ d
189500
σ cr = kσ = 75.8 MPa (kσ = 4)
(d / tw )2
fy
λp = = 1.76
σ cr
( ) 2
ρ = λ p − 0.22 / λ p = 0.497
beff = 497 mm (anzichè 1000)
Operando con la normativa italiana (CNR 10011) avremmo verificato la sezione allo stato limite
ultimo usando la σcr al posto della fy. Poiché σcr / fy = 75.8/235 = 0.323, avremmo usato
implicitamente beff = 323 mm. La CNR è quindi più cautelativa in questo caso perché assume
2
ρ = 1 / λ p . E’ invece meno cautelativa per λ p < 1.22
L’eurocodice affronta il problema dell’instabilità locale nel modo seguente:
Taglio #5.4.6
Se d/tw > 69 ε si deve verificare l’instabilità per taglio.