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18/3/2020 Progettare un controsoffitto, il focus tecnico | BibLus-BIM

Progettare un controsoffitto, il focus tecnico


Tipologie, materiali, vantaggi, requisiti: ecco tutto ciò che devi sapere per progettare un controsoffitto con un
video ed un esempio da scaricare

Uno degli ultimi step del progetto architettonico è l’ideazione dei controsoffitti; e disegnare “i cieli” di
un’abitazione o di un qualsiasi spazio coperto non è solo un vezzo decorativo. In questo focus vedremo come
progettare un controsoffitto, le diverse tipologie, i benefici estetici e funzionali e un esempio pratico da
utilizzare come spunto creativo per i vostri progetti.

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Progettazione di un controsoffitto | zona giorno

Premessa
Quante volte capita di entrare in un ambiente residenziale (ma anche non residenziale) ed avere la sensazione
che manchi qualcosa, che gli arredi siano disposti nello spazio senza una precisa collocazione, oppure che
l’illuminazione non caratterizzi adeguatamente gli ambienti.

Con questo non si vuole intendere che progettare un controsoffitto sia un passaggio indispensabile per il
progetto di interior design, ma è indubbia la sua utilità per:

ricalibrare lo spazio
enfatizzare prospettive e allineamenti concepiti nel disegno della pianta
riproporzionare gli ambienti esistenti senza dover intervenire con lavori edili più consistenti
creare illuminazioni sceniche di ambienti, arredi ed elementi architettonici.

Progettare un controsoffitto: tipologie più ricorrenti


Il controsoffitto è una componente edilizia sempre più diffusa, tecnicamente fondamentale ed obbligatoria nella
progettazione degli spazi ad uso tecnico e commerciale e che risulta sempre più importante anche per uso
residenziale.

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Per progettare adeguatamente un controsoffitto è opportuno anzitutto conoscere le diverse tipologie presenti
sul mercato.

Un controsoffitto può essere classificato in base al tipo di struttura e al tipo di pannello.

In base al tipo di struttura possono distinguersi:

controsoffitto in aderenza | costituito da un’orditura metallica fissata direttamente alla soletta con appositi
ganci di collegamento, su cui vengono fissate le lastre
controsoffitto sospeso | costituito da una struttura composta da elementi (pendini in acciaio) a
sospensione connessi al solaio del piano superiore che reggono l’orditura metallica
controsoffitti autoportanti | la struttura metallica di supporto non si poggia al soffitto, come nei due casi
precedenti, ma alle pareti perimetrali attraverso dei profili in acciaio.

La sottostruttura può essere a vista, nascosta o seminascosta, a seconda dalla scelta, dei giunti di connessione
e del fatto che i controsoffitti siano chiusi, aperti, non ispezionabili o ispezionabili.

I pannelli dei controsoffitti sono generalmente in cartongesso, in lana di roccia o in altri materiali isolanti da
scegliere in base alle esigenze progettuali ma si possono trovare anche soluzioni più innovative come pannelli:

ottimizzati per la regolazione termica e acustica


antisismici
resistenti all’umidità
modulari
con alta capacità fonoassorbente
a doghe di legno
con illuminazione integrata
con decori retroilluminati personalizzabili
in membrane realizzate con un polimero a memoria di forma (tensocielo o soffitti tesi).

Consigli utili per progettare un controsoffitto


Nel progettare un controsoffitto è indispensabile tener presente l’altezza utile dei locali.

Le altezze minime delle stanze devono essere (dm 5/7/1975 [http://bim.acca.it/wp-


content/uploads/2018/07/dm-sanita-05-07-1975.pdf] ):

2,40 m per corridoi, disimpegni, bagni e ripostigli


2,70 m per tutti gli altri ambienti della casa.

La regola è valida in tutta Italia, ad eccezione delle Comunità Montane che possono arrivare a 2,55 m in virtù
delle condizioni climatiche e della particolare tipologia edilizia.

Inoltre, dal 2015, è previsto che l’altezza minima interna possa diminuire fino a 2,60 m in caso di ristrutturazione
con riqualificazione energetica in cui sia prevista l’istallazione di pavimenti o soffitti radianti.

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E’ indispensabile, dunque, avere un ‘altezza interpiano di partenza tale da poter alloggiare la struttura del
controsoffitto.

Controsoffitto in cartongesso | pianta

Se allo stato dei luoghi dovessimo avere un’altezza utile di 2,70 m, l’intervento si potrà limitare esclusivamente
alla realizzazione di ribassamenti perimetrali oppure solo in corrispondenza di corridoi, disimpegni e bagni. In
via generale, sarebbe sempre consigliabile non scendere mai al di sotto dei 2,40 m, soprattutto in ambienti
ampi, sia per una ragione normativa ma anche per rispettare le giuste proporzioni tra larghezza, lunghezza e
altezza degli ambienti.

Rispettando sempre le altezze minime consentite dalla normativa vigente, si consiglia di ribassare gli ambienti
di piccole dimensioni per evitare un effetto sproporzionato (un ambiente piccolo e alto risulterebbe
percettivamente ancora più angusto).

Vantaggi e requisiti principali


Come accennavamo in premessa, progettare un controsoffitto garantisce vantaggi tecnici e funzionali oltre
che estetici. Ad esempio:

contribuisce all’isolamento acustico e termico dell’ambiente nel quale viene inserito,


consente di nascondere agevolmente i fili elettrici, le tubature, gli impianti di riscaldamento e
condizionamento,
permette di impiegare diverse tipologie d’illuminazione, compreso corpi ad incasso,
aiuta a riproporzionare gli ambienti,
consente di cambiare notevolmente l’aspetto e la fruizione di un ambiente esistente, limitando lavori edili
gravosi,
è un materiale sicuro ed economico,
garantisce grande libertà progettuale.

I controsoffitti devono soddisfare i Requisiti Marcatura CE (regolati dalla UNI EN 13964:2014) riguardanti:

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la sicurezza in caso di incendio (reazione al fuoco e resistenza al fuoco),


la resistenza statica e dimensionale (capacità portante della sottostruttura e resistenza a flessione dei
componenti della membrana),
l’acustica (isolamento acustico del rumore aereo e assorbimento acustico),
l’isolamento termico,
la sicurezza igienica e ambientale (assenza rilascio di formaldeide e/o altre sostanze pericolose, assenza
rilascio amianto).

Isolamento termico ed acustico con controsoffitto


Intervenire sull’isolamento e miglioramento termo-acustico di un fabbricato dall’esterno non è sempre possibile
o conveniente, a causa di difficoltà operative, oneri economici eccessivi dovuti alle caratteristiche degli edifici e
alla tipologia delle lavorazioni e della posa in opera.

In tutti questi casi, si può intervenire direttamente dall’interno del fabbricato attraverso l’installazione di
controsoffitti termoisolanti o fonoassorbenti posti in opera all’intradosso del solaio. L’intercapedine che si viene
a creare nella realizzazione di un controsoffitto può essere sfruttata, infatti, per l’installazione di pannelli per
l’isolamento termico o acustico.

Attualmente, con i pannelli di ultima generazione, è possibile ottenere un convincente rapporto tra qualità del
risultato ed economicità dell’intervento.

Le due funzioni (isolamento termico e acustico) possono essere assolte anche dallo stesso pannello, o pannelli
preccoppiati, e collaborare l’una con l’altra. Per scegliere il tipo di materiale del pannello e lo spessore più
adeguato, si consiglia sempre di eseguire un’analisi termica della chiusura orizzontale che tenga presente di
tutti i parametri derivanti dagli strati di cui si compone il pacchetto di chiusura orizzontale esistente e le
condizioni climatiche sia dell’ambiente esterno che di quello interno. La verifica permetterà di tenere sotto
controllo anche la possibilità di incorrere in eventuali fenomeni di umidità interstiziale, di condensa e di
ottimizzare gli spessori del pannello da utilizzare.

Per quanto riguarda la correzione acustica di ambienti destinati a particolari funzioni, esistono pannelli
appositamente studiati che, posti nell’intercapedine tra solaio e cartongesso, impediscono al solaio e al
controsoffitto di vibrare con la stessa frequenza e di diffondere il rumore. L’intercapedine, infatti, se non
correttamente progettata, potrebbe comportarsi come una cassa di risonanza ed amplificare le vibrazioni.

Progettare la luce
Oltre alla grande possibilità di plasmare il soffitto con forme sinuose e creative, o di ricalcare rigorose geometrie
e prospettive, progettare un controsoffitto consente di manipolare con grande libertà e originalità uno degli
elementi fondamentali dell’architettura: la luce.

Per ‘progettare la luce’ non si intende solo gestire gli aspetti puramente illuminotecnici , ma anche prevedere la
reazione dei materiali alla riflessione e alla rifrazione, immaginare dei punti focali da mettere in rilievo, scegliere
il tipo di illuminazione (fredda, calda, radente, diffusa, puntuale, ecc…) in coerenza con il nostro concept
progettuale di partenza.

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E’ necessario, quindi, mettere in campo tutta la propria esperienza e capacità immaginativa.

In linea di massima, l’illuminazione può essere fornita mediante faretti incassati nel controsoffitto, lampadari a
sospensione, tagli nel cartongesso, gole luminose e strip led. L’effetto più suggestivo che si può ottenere è
sicuramente attraverso le gole luminose.

Progettare una gola luminosa significa dimensionare correttamente lo spazio tra i muri perimetrali e le velette e
calibrare correttamente l’intensità luminosa di faretti o strip led. La luce può essere indirizzata verso la
superficie del soffitto oppure verso la parete sottostante. Secondo i casi, il soffitto o la parete diventano portatori
di luce, generando una sensazione di apertura e ingrandimento degli ambienti.

Nello stesso ambiente possono anche essere combinati diversi sistemi d’illuminazione. In base all’effetto che
vogliamo ottenere, è possibile abbinare faretti a gole luminose oppure a luci a sospensione, con accensioni
differenziate, gestibili separatamente in base al tipo di occasione in cui si vive l’ambiente.

Gola luminosa | schema

Per progettare una gola luminosa non esistono misure giuste in assoluto. E’ possibile indicare, però, un “range”
sulla base dell’esperienza acquisita.

In linea di massima è consigliabile avere la possibilità di ribassare la quota del soffitto si circa 20-30 cm e di
aggettare il balconcino che ospita la sorgente luminosa di 15-30 cm e di avere almeno 15 cm di spazio verticale

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tra il balconcino e il solaio superiore, per far si che la luce della gola possa illuminare in modo sufficiente
l’ambiente (come da schema riportato).

Progettare un controsoffitto: un esempio pratico


Per approfondire il tema della progettazione di un controsoffitto, proponiamo un progetto realizzato con un
software BIM che potrebbe essere utilizzato come semplice spunto progettuale.

Partendo da un ambiente residenziale già definito, supponiamo di volerne riconfigurare gli spazi attraverso la
progettazione di un controsoffitto che particolarizzi la zona giorno della nostra unità abitativa. Lo spazio
esistente si compone di un’ampia zona giorno connessa alla cucina attraverso una grande apertura.

Schema del controsoffitto | Vista in pianta

L’obiettivo dell’intervento progettuale è quello di collegare visivamente i due ambienti (cucina e zona giorno) e di
realizzare un ribassamento per alloggiare led e faretti. L’altezza utile interna è di 2,90 m. Scegliamo, dunque, di
ribassare solo di 20 cm, in modo da garantire un’altezza interna minima di 2,70 m per soddisfare i parametri
normativi.

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Progettare un controsoffitto | render realizzato con Edificius

Poichè l’ambiente è ampio e l’altezza interna non particolarmente elevata scegliamo di non ribassare
completamente il piano del soffitto ma di creare solo un percorso ribassato centrale che enfatizzi la prospettiva
sulla parete camino e verso la cucina e non tolga ariosità all’ambiente.

Progettare un controsoffitto | render realizzato con Edificius

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Il percorso in cartongesso è enfatizzato anche dalle scelte cromatiche. Il bianco del cartongesso risalta sul
fondo grigio fumo del solaio, interrotto solo da tagli netti e neri utilizzati per l’alloggiamento dei faretti. La
geometria semplice del disegno crea particolari effetti scenici grazie alla scelta dell’illuminazione e alle
prospettive che guidano lo sguardo verso i punti focali della casa.

Download
Scarica i dwg in formato zip degli elaborati del progetto [http://bim.acca.it/wp-
content/uploads/2019/09/progettare-un-controsoffitto_DWG.zip]

Scarica il modello 3D BIM (file .edf) del progetto [https://s3-eu-west-


1.amazonaws.com/acca.biblus.downloads/Progettare-un-controsoffitto_tr.zip]

Scarica il modello 3D BIM (file .edf) del progetto in formato Educational [https://s3-eu-
west-1.amazonaws.com/acca.biblus.downloads/Progettare-un-controsoffitto_EDU.zip]

Video

https://www.youtube.com/embed/QxH-IAhkYMo?feature=oembed

Come progettare un controsoffitto, slide


https://www.slideshare.net/slideshow/embed_code/key/JZ8yGsAWilbY0D

Indirizzo articolo: http://bim.acca.it/progettare-un-controsoffitto-il-focus-tecnico/

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