Sei sulla pagina 1di 4

Il surrealismo

Nel 1924 il poeta francese André Breton pubblica a Parigi il Manifesto del
Surrealismo. Come la maggior parte dei movimenti di avanguardia, anche il
Surrealismo si espande in tutta Europa e riguarda le arti figurative, la letteratura e la
poesia, il cinema e il teatro.
Molti tra gli intellettuali che vi aderiscono provengono dall’esperienza dadaista e
proseguono la ricerca di un’arte al di fuori delle consuetudini e delle regole
prestabilite. Essi, però, hanno u carattere meno dissacratorio e si orientano, invece,
ad indagare un mondo “parallelo” a quello conosciuto: il mondo dell’inconscio.
Questa ricerca è influenzata dagli scritti del medico viennese Sigmund Freud, che in
quegli anni stava precisando i propri studi sul ruolo della psiche sul comportamento
dell’uomo (=psicoanalisi).
Gli artisti surrealisti vogliono
indagare, attraverso le loro
opere, gli aspetti nascosti della
nostra conoscenza, le sue parti
più in ombra, che non
riusciamo a conoscere e a
controllare razionalmente; per
questo motivo essi
rappresentano immagini legate
ai sogni, alle allucinazioni, ma
anche all’assurdità di situazioni
apparentemente ovvie e
quotidiane, ma che non
rispondono a nessun senso logico. Ecco, allora, che le opere surrealiste , anche
quando ad un primo sguardo mi appaiono “normali”, contengono sempre elementi
incongruenti ,buffi, sorprendenti e inquietanti: esse, cioè, ci pongono di fronte ad
una realtà che riconosciamo in parte come nostra, ma che non riusciamo a decifrare,
e che quindi ci spiazza: è la dimensione dell’inconscio.
Non esiste una formula definita di arte surrealista. Ogni artista segue la propria
strada, applicando un linguaggio realistico o, al contrario, libero e immediato, e
sperimentando tecniche e materiali diversi.

Salvador Dalì
Le opere di Salvador Dalì si
caratterizzano per la grande
precisione con cui egli rappresenta
immagini tratte dal mondo reale;
l’artista, però, le accosta in modo
inconsueto, le trasforma, ne
modifica alcune parti, in modo da
porci di fronte ad un mondo
paradossale. Proprio la precisione
con cui Dalì cura ogni dettaglio
rende le sue immagini inquietanti:
esse, infatti, sembrano appartenere
davvero ad una realtà possibile, che
mette in discussione le nostre
certezze e ci porta a rovesciare l’ordine con cui abbiamo organizzato la nostra
esistenza.

Sogno causato dal volo di un’ape…


Descrizione dell’opera
Il titolo completo dell’opera è “Sogno causato dal volo di un’ape intorno a
una melagrana un attimo prima del risveglio”. Su uno scoglio piatto
sospeso nel vuoto o galleggiante nel mare una donna dorme serenamente; sebbene
sia circondata da creature minacciose: due tigri fameliche che escono dalla bocca di
un pesce a sua volta “partorito” da una melagrana, mentre una baionetta è pronta a
pungerla .Più lontano un elefante con le zampe sottili come quelle di ragno avanza
sorreggendo un obelisco.

Il linguaggio e i contenuti
Dalì utilizza un
linguaggio iperrealista:
forme riconoscibili,
attenzione ai dettagli,
uso di tecniche pittoriche
tradizionali. Il dipinto è
dedicato all’attività
onirica durante la quale
le immagini si
affastellano nella mente
in modo incongruo,
senza logica apparente.
Fu ispirato da un sogno
di Gala, modella e moglie
del pittore, che al
risveglio racconto a Dalì
la bizzarra associazione
di immagini scatenata
dal ronzio di un’ape vicino alla sua testa durante il passaggio fra sogno e veglia.. Le
due tigri ruggenti dalle fauci spalancate, pronte ad azzannare la donna, evocano
nella pelliccia striata i colori dell’ape ronzante e pronta a sfoderare il pungiglione (il
fucile con la baionetta puntata).
Il quadro e anche e soprattutto un dichiarazione d’amore dell’artista a Gala: la
piccolo melagrana e l’ape in primo piano proiettano sullo scoglio un’ombra a forma
di cuore.

Potrebbero piacerti anche