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M.

Imberty Convegno Nazionale SIEM 2007 “Musica 0-3” – Atti


Convegno Nazionale SIEM 2007

INTERAZIONI VOCALI ADULTO/BAMBINO


E SINTONIZZAZIONE AFFETTIVA

Michel Imberty
Professore all’Università di Parigi X - Nanterre
Direttore del Centro di Ricerca in Psicologia e Musicologia Sistematica “Psychomuse”

In: A.R. Addessi, C. Pizzorno, E. Seritti (2007). MUSICA 0-3. Atti del Convegno Nazionale della Società Italiana
per l’Educazione Musicale (SIEM), Modena (Italia), 10 marzo 2007, EDT, Torino.
(CDRom allegato al n. 144 di Musica Domani)

I - Un’esperienza proustiana della voce chiuso e protettivo per riprendere il loro dialogo
Inizierò la mia relazione ricordando un episodio interrotto.
letterario molto famoso anche qui, in Italia: come, Una volta entrati in camera, la Signora Proust,
un giorno che era in grande angoscia, il giovane anche lei molto emozionata, propone a suo figlio
Marcel Proust sentì sua madre leggergli un «vero di leggergli un libro, François le Champi,
romanzo», e come questa lettura offriva la voce romanzo di George Sand, come lo definisce
materna nella sua interezza, la sua propria Proust, « un vero romanzo ». Ma capiamo presto
melodia, il suo ritmo, le sue accelerazioni o i suoi che non si tratta più del racconto di un intrigo, ma
rallentamenti, in breve, in una musica che sarà di qualcosa di altro, molto più profondo e
all’origine della sua vocazione di scrittore. musicale. Capiamo che, nel racconto letto dalla
L‘episodio è quello del bacio della sera, il madre, è prima di tutto la voce che traccia la linea
momento in cui, ogni giorno, il giovane Marcel drammatica, disegna le tensioni, e comunica al
deve andare a letto e aspetta che sua madre venga bambino le emozioni ed i sensi del testo. Come lo
ad abbracciarlo per il rituale della “buona notte”. scrive Didier Anzieu: « È questo il racconto: non
Ma quando c’erano ospiti per la cena, Mamma raccontare un evento, ma rendere il ritmo, la
non saliva la scala che conduceva alla camera di velocità, la lentezza, i meandri, i tagli, gli scoppi
suo figlio. E per il bambino cominciava una crisi con i quali un evento (esterno o interno) è stato
di angoscia senza limiti nel tempo, se non nel vissuto, o è rivissuto, da una o da parecchie
ritrovare Mamma il giorno dopo. Ora una sera, la coscienze »1 Qui, per il bambino dalla sensibilità
crisi è tanto insopportabile, che il giovane Marcel, morbosa, la narrazione è prima una continuità di
sentendo l’ospite andarsene, si precipita fuori voce, di ritmo, di melodia intonata, un filo
dalla sua camera da letto e, piangendo, aspetta conduttore vagamente percettibile attraverso la
Mamma sul pianerottolo della scala per ottenere il qualità particolare del nome di François le
meraviglioso e benefico bacio, anche se, nel Champi, una rappresentazione sensibile di una
contempo, teme il rimprovero di suo padre al realtà interna emozionale, affettiva, nella quale gli
quale non piacevano questi « riti ridicoli ». Ma il eventi non sono più che pretesti per la
padre capisce lo stato affettivo del bambino e dice manifestazione di questo stato alla coscienza del
alla madre di andare con il piccolo Marcel nella lettore. In breve, la narrazione è prima di tutto un
sua camera per calmarlo. Sorpresa inattesa,
1
totale ; madre e figlio si ritrovano insieme, soli, ANZIEU, D. (1977). Les traces du corps dans l’écriture: une étude
nella loro relazione intima, nel loro involucro psychanalytique du style narratif. In D. Anzieu et alii, Psychanalyse
et langage. Du corps à la parole. Paris: Dunod, 172-187, cit. p. 180.

Allegato al n. 144 di Musica Domani


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atto di messa in scena, una drammatizzazione che II - Il baby talk degli adulti per i bimbi
allontana dalla realtà (Freud diceva precisamente La mia idea è dunque che una narrazione è prima
che il sogno è una drammatizzazione dell’idea), di tutto una linea di tempo, un contorno ritmico-
da ciò che è «esistente», dagli «eventi »; è una melodico che propone un contenuto affettivo-
strategia dell’autore come del lettore per dare emozionale, il quale non passa attraverso il
senso, cioè un «impulso narrativo ». In che cosa linguaggio verbale (o non solo, quando c’è un
consiste questo impulso? racconto in parole) ma attraverso il corpo ed i suoi
In primo luogo, l’ho appena detto, la narrazione movimenti, sugli atteggiamenti, e si costruisce su
risiede in questa continuità melodiosa della voce una intenzionalità di comunicazione. Al di là del
della Signora Proust che il giovane pre- romanzo di François le Champi, la Signora Proust
adolescente ascolta in estasi. E questa continuità comunica a suo figlio, gli parla di se stessa e di
sembra dirigere il flusso sonoro delle parole verso lui, e la melodia della voce porta con sé questo
un punto definito, una conclusione. Tutta una messaggio di amore.
serie di modulazioni, di rallentamenti o di Nell’esperienza dei primi mesi, la comunicazione
accelerazioni mantiene la tensione naturale al fra l’adulto ed il bambino, particolarmente fra la
racconto e l'architettura si sviluppa come un brano madre ed il suo bimbo, è uno scambio strutturato
di musica pura. La voce fa sorgere il tempo nel tempo di emozioni e sentimenti nel quale la
musicale che contemporaneamente rivela qui voce, che non racconta, però dice qualcosa di
un'esperienza profonda della temporalità vissuta vitale per loro due.
che ne lascia indovinare l’essenza: la voce Numerosi autori hanno sottolineato l'importanza
addolcisce, riduce le asperità, frena il corso della della comunicazione pre-verbale fra gli adulti ed i
durata o al contrario lo accelera, ma forgia questo lattanti ed il ruolo di ciò che è chiamato "parlare-
legame dinamico che lega i momenti diversi, gli bambino" (baby-talk). I lavori di H. e M.
episodi colorati, li fonde in un’unità potente della Papousek (1981, 1994, 1995) sono, su questo,
vita interna. punto molto chiari. Le madri del mondo intero
hanno la loro versione del parlare-bambino che
« Nello stesso modo, quando leggeva la prosa di varia secondo le culture. Ma, secondo M.
George Sand..., attenta a bandire dalla sua voce Papousek, sembrano esistere delle caratteristiche
ogni carattere meschino, ogni affettazione che comuni, caratteristiche che costituiscono la base
avrebbe potuto impedire al flusso potente universale dell’immersione sonora e linguistica
d’esservi accolto, ella dava tutta l’affettuosità del bambino fin dalla nascita: segmentazione,
naturale, tutta l’ampia dolcezza che richiedevano, ripetizione, semplicità sintattica, lentezza,
a quelle frasi che parevano scritte per la sua voce semplificazione ed amplificazione dei patterns
e che rientravano per così dire intere nel registro espressivi dei contorni melodici. Ma molte delle
della sua sensibilità. Ella ritrovava per caratteristiche così semplificate e sottolineate
interpretarle nel loro giusto tono, l’accento dalla voce adulta sono comuni all'organizzazione
cordiale preesistente che le aveva dettate, ma che temporale della lingua e della musica:
le parole non indicano affatto; grazie ad esso, abbassamento dell'altezza ed allungamento alla
attutiva il passaggio ad ogni crudezza nei tempi fine della frase, contrasti delle dinamiche,
dei verbi, dava all’imperfetto e al passato remoto accelerazione o decelerazione sono alcune
la dolcezza che è nella bontà, la malinconia che è caratteristiche che il bambino sperimenta allo
nella tenerezza, guidava la frase che finiva verso stesso tempo nel discorso e nelle brevi melodie
quella che stava per cominciare, ora affrettando, che possono essergli indirizzate. La musicalità del
ora rallentando il cammino delle sillabe, per farle baby-talk è dunque evidente: in particolare la
entrare, nonostante le loro quantità differenti, in madre ci gioca per suscitare l'attenzione del suo
un ritmo uniforme, e donava a quella prosa così bambino o, al contrario, per calmarlo, poichè il
comune, una specie di vita sentimentale e lattante è dotato di una notevole capacità d'ascolto
continua». per la voce umana. Del resto i Papousek (1981)
dichiarano che i bambini ed i genitori condividono
un tipo di "rapporto parentale intuitivo" nelle loro
interazioni vocali, e questo fenomeno si sostiene
su parametri melodici e ritmici comuni di
adeguamento all'interno dello scambio che si può
chiamare "modulazione emozionale".

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Un neonato, anche se non capisce nessuna parola, Tutto l'inizio della socializzazione del bambino
sembra dunque sentire le diverse espressioni (tra i tre ed i sei mesi) è basato su
supportate dalle variazioni della voce dell'adulto e quest’ organizzazione ripetitiva creata dalla madre
si regola su di essa: in particolare, è capace di nelle sue relazioni con lui. Di fatto, la madre
muoversi e sincronizzarsi al tempo della parola di utilizza varie modalità di comportamento sulla
sua madre e può così esprimere tutta una gamma ripetizione: vocalizzazioni, movimenti,
di stati, che va dalla sorpresa all'interesse, incentivazioni tattili e cinestetiche..., senza che,
dall’avvilimento alla compassione (Jaffe ed altri, almeno all'inizio, ci sia intenzione pedagogica.
2001), e apprende così a condividere le sue Nella prima età, la ripetizione si rivela il modo
emozioni e ad identificare i suoi scopi e le sue privilegiato della madre per entrare in relazione
idee. In breve, c'è senz’altro la prima ed con il proprio figlio. D. Stern precisa che, essendo
universale esperienza musicale del bambino, limitato il repertorio proprio del bambino, la
quella che, a volte nella nostra cultura, spesso ripetizione materna viene a riempire un vuoto
nelle culture più distanti dalla nostra, si prolunga dove ciò che è detto o fatto ha meno importanza
attraverso i canti della madre per il suo bambino. della qualità sensoriale delle incentivazioni e della
loro strutturazione. A proposito dei giochi vocali
III - Ripetizione e variazione comportamentale della madre e del suo bambino, D. Stern scrive:
e strutturazione del tempo. « Ciò che certamente importa di meno, è ciò che
Tutto questo questo deve essere ricondotto ad una la madre dice realmente. L'importante è la
prospettiva più generale. L’osservazione attenta musicalità dei suoni che produce. Da questo punto
delle interazioni vocali del bambino e dell' adulto di vista, l'azione ripetitiva acquisisce la sua
mette in evidenza due fenomeni strutturali importanza come unità strutturale e funzionale
importanti che D. Stern (1977, 1985) ha nell'interazione » (1977, p.122). E la
sottolineato da tempo e che numerosi ricercatori strutturazione temporale delle interazioni - o dei
confermano oggi. Innanzitutto, la ripetizione comportamenti interattivi - che generano le
genera una regolarità che permette al bambino di ripetizioni è certamente il fenomeno essenziale sul
anticipare sul corso del tempo, dunque in un certo quale deve sostenersi la nostra comprensione dello
modo di controllarlo. Ma la ripetizione è sempre sviluppo della cognizione musicale.
indissociabile dalla variazione senza la quale la
sequenza ripetuta susciterebbe rapidamente noia e IV - Tempo e affetti di vitalità nella costruzione
caduta dell'attenzione del bambino rispetto dell’Io del bambino.
all'interazione con la madre. Il controllo del tempo La ripetizione riguarda dunque allo stesso tempo
che procura la ripetizione è dunque solo parziale, anche il tempo musicale, con la manifestazione e
poiché la variazione comprende altrettante la costruzione dell’Io attraverso i legami
incertezze piuttosto che certezze rispetto al interpersonali che si stabiliscono nel corso degli
modello iniziale, ma è sufficiente per permettere scambi fra la madre ed il suo bambino, fra il
al soggetto di costruire dei riferimenti, per non bambino ed il suo ambiente umano. L'ipotesi
disperdersi, per costruire la sua unità attraverso interessante è qui che l'unità di un'esperienza
una molteplicità di esperienze che rafforza la interpersonale o interattiva è la sua struttura
permanenza di un elemento (psicologico o temporale sulla quale si innestano le esperienze
musicale) attraverso le mille ornamentazioni delle sensoriali, motorie ed emozionali per costituire
sue variazioni. In breve, la ripetizione e la rappresentazioni interiorizzate. Nella prima
variazione corrispondono ad un dato psichico infanzia del bambino, quest'unità di
fondamentale: la necessità dell'essere umano di rappresentazioni non possono superare alcuni
poter anticipare e di poter valutare le sue secondi, spesso molto meno, ma sono sottoposte
previsioni nel tempo. Questa struttura di alla ripetizione dell'interazione sociale e,
ripetizione-variazione delle prime sequenze successivamente, si integrano così gradualmente
comportamentali, dei primi scambi pre-verbali tra in rappresentazioni più complete la cui
il bambino ed il suo ambiente umano è dunque la organizzazione resta inizialmente legata alla
struttura originaria, prototipica, di tutta una serie durata ed ai cambiamenti nella durata dei livelli e
di esperienze emozionali e cognitive ulteriori che delle direzioni delle tensioni e dei rilassamenti
la musica riattiverà o rappresenterà nelle loro psichici.
realtà profonde.

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Nel suo libro del 1985, Le monde interpersonnel trad. francese, p. 83) caratterizzato da un profilo
du nourisson (trad. francese del 1989), D. Stern d'attivazione determinato che lui sente e
sviluppa molti concetti interessanti che vedremo « riconosce » immediatamente.
correlati con la musica. Il primo di loro è quello di
affetto vitale: « ... numerosi caratteri delle 4 - Sintonizzazione affettiva e musicalità del
emozioni non rientrano nel dizionario esistente o comportamento
nella tassonomia degli affetti. Questi caratteri Partiamo ora dall'esempio di musicisti che
impercettibili sono meglio tradotti da termini suonano insieme, ad esempio in un quartetto: da
dinamici o cinestesici come "emergere", tutto ciò che è stato appena detto, si capisce
"svanire", "fugace", "esplosivo", "crescendo", facilmente che devono dividere insieme affetti
"descrescendo", "scoppiare", "prolungarsi", ecc. vitali, non soltanto quelli che possono sentire in
Questi caratteri sono certamente percettibili da loro stessi nella loro interazione con gli altri
parte del lattante e di un'importanza quotidiana, membri del quartetto, ma quelli che suggerisce
anche se è soltanto momentanea » (p.78). Questi loro la musica e che occorre loro anche
affetti vitali sono dunque caratteri legati alle distinguere. Ma, perché l'insieme sia omogeneo,
emozioni, ai modi di essere, ai diversi modi di perché l'unità del suonare e del tono sia possibile,
considerare internamente le emozioni. Sarà ad occorre che si regolino gli uni con gli altri, che si
esempio tutto ciò che separa una gioia "esplosiva" ascoltino per accordarsi, non soltanto dal punto di
da una gioia "fugace", o saranno ancora i mille vista dei parametri oggettivi (diapason, tempo,
modi di sorridere, di alzarsi dalla sua sedia, fraseggio, accenti...) ma anche dal punto di vista
prendere il bambino nelle sue braccia, «risentiti» dell’ interpretare la musica che suonano. Occorre
che non sono riducibili agli affetti categoriali dunque che la loro accordatura sia anche una
classici, ma che vengono a colorarli in modo sintonizzazione affettiva.
sempre molto sensibile per il soggetto. Ma quest'idea semplice, che tutti possono
Queste esperienze sono dunque anzitutto di natura facilmente comprendere ed ammettere, possiede
dinamica e temporale. Danno uno spessore al una connessione a meccanismi psicologici molto
momento, al presente dell'azione o dell'emozione profondi. La sintonizzazione affettiva è un
in corso, ed è certamente anzitutto ciò che processo essenziale della costruzione del legame
percepisce il lattante: atti, gesti, atteggiamenti interpersonale intersoggettivo che si nota quando,
della madre o persone che la circondano. Sono verso il settimo mese, il lattante scopre che ha
modi di sentire, di essere con, prima di essere «qualcosa» nella testa, e che quello che lui
emozioni o sensazioni particolari. Modulano, percepisce può esistere nella testa degli altri ed
« stilizzano » programmi comportamentali fissi e essere condiviso. Ma tutto ciò costituisce
rigidi come la marcia, il sorriso, ecc.... tutti gli esperienze emozionali, dunque soprattutto affetti
esseri umani camminano, ma, mentre non vitali, e questi affetti sono da condividere.
distinguo ancora i loro lineamenti, da lontano, io li Nell'osservazione delle condotte delle madri con il
riconosco dal passo... loro bambino, questa condivisione è resa visibile
Un affetto vitale è dunque un tempo emergente, dagli aggiustamenti interpersonali che riguardano
un frammento di tempo nel presente che si avverte il tempo, il ritmo, l'intensità e la forma: non con
come un seguito di tensioni e di rilassamenti più o un'imitazione del bambino da parte della madre o
meno forti, come un seguito di variazioni l'inverso, ma con una ricerca del corrispondente
d'intensità della sensazione, è un "profilo emozionale esatto, oltre alle manifestazioni
d'attivazione" del sogetto. Un esempio dato da D. esterne percepite dalla condotta. Si tratta insomma
Stern è notevolmente esplicativo: per calmare il di trovare questo "colore" o questa "tonalità"
suo bambino, la madre gli dice « calma, calma, risentita ed ormai condivisa utilizzando tutte le
calma... ». Lo fa accentuando la prima sillaba, capacità di trasposizione transmodale di cui il
rallentando sulla seconda. Ma può tentare di bambino è capace. In breve, la madre ed il
ottenere lo stesso effetto senza dire nulla, soltanto bambino si accordano, come i musicisti stessi,
accarezzando la testa del suo bambino: il gesto, la nell’ entrare in risonanza emozionale uno con
carezza hanno allora lo stesso profilo, sostenuto l'altro, e condividono affetti vitali. È ciò che Stern
all'inizio, rallentato ed alleggerito alla fine. Ciò chiama «sintonizzazione affettiva».
che interessa qui è che il bambino considera i due L'analisi acustica di "conversazioni" e di giochi
comportamenti allo stesso modo, e che fa dunque cantati tra madri e bambini dimostra gli effetti
così l'esperienza di uno stesso affetto vitale (1985, della malattia psichica della madre sulla sua voce

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e sulla vitalità e l'espressività del bambino (Robb, la comunicazione e l'espressione in musica.


1999) e l’assenza di sintonizzazione. Ad esempio, Quando comprendiamo - ed interpretiamo
le emozioni della proto-conversazione sono state correttamente - i movimenti, le mimiche, gli
provate osservando ciò che avviene quando la atteggiamenti dell’altro, è rispetto a ciò che ne
madre non presta attenzione all'interesse che proviamo noi stessi, a specchio. Si può anche
suscita nel suo bambino. Se una madre rende più pensare che la maggior parte delle percezioni che
rigida l'espressività del viso durante un minuto abbiamo degli altri, le interpretiamo direttamente
mentre gioca con il suo bambino di due mesi, in termini di affetti vitali, anche prima di decifrare
quest'ultimo manifesta chiaramente emozioni che un senso da attribuire a una categoria in termini di
denotano scoraggiamento e frustrazione (Tronick codice linguistico, sociale, culturale. Ma c'è
ed altri, 1978; Murray & Trevarthen, 1985). Un ancora di più: gli affetti vitali, si è detto, sono dei
pattern simile di ansia e di tristezza appare quando profili d'attivazione nel tempo. I movimenti, le
la madre presenta uno stile di comunicazione percezioni che possiamo osservare, le traduciamo
depresso. La depressione post-partum ha anche, e prima di ogni apprendimento cognitivo,
ostacolato la comunicazione e, se perdura, genera in termini d'intensità, di ritmo, d'energia. Non
spesso nel bambino disordini dello sviluppo soltanto ti riconosco dal tuo passo, ma, inoltre,
cognitivo (Murray & Cooper, 1997; Tronick & posso immediatamente capire che oggi, nella sua
Weinberg, 1997). variazione tonica particolare, questo passo
Inoltre, grazie all'utilizzo di un apparecchio a significa che sei particolarmente allegro o al
doppi televisori, ponendo il bambino e la madre in contrario triste e arrabbiato. È con questo tipo di
due stanze distinte con possibilità di interazione constatazioni che posso comprendere come l'arte -
frontale, attraverso un sistema video e sonoro e specialmente la musica - esprime affetti vitali.
comune (Murray & Trevarthen, 1985; Nadel ed Ma quest'espressione è tanto più efficace se
altri, 1999), si possono comparare le reazioni del funziona in me lo specchio dell'altro - un altro qui
bambino quando l'interazione ha luogo in tempo virtuale, mascherato, deformato o ricreato dai filtri
reale e quando è artificialmente spostata di e dai codici culturali. Nella comprensione
frazioni di secondo: le espressioni della madre dell'arte, i profili d'attivazione degli affetti vitali
spostate nel tempo generano comportamenti di costituiscono un tipo di repertorio interno che, allo
avvilimento nel bambino. L' «aggiustamento stesso tempo convalidato su di sé e sull’altro,
temporale» e la sintonizzazione ritmica sono permette al contrario la costruzione di una forma
dunque essenziali. Ed una madre alla quale si particolare ideale dell'esperienza che può essere
presenta una registrazione del proprio bambino condivisa da parte di migliaia di altri individui: si
che è leggermente spostata nel tempo manifesta tratta allora di una sintonizzazione affettiva alla
una sensazione di disagio e di colpevolezza legata scala sociale che mette in gioco le figure mitiche
ad una mancanza di contatto. Nel nostro centro di dei legami interpersonali al centro di questa
ricerca, Anne Delavenne (2006) ha studiato le società e trasforma lo specchio interno dell'altro in
interazioni comunicative vocali tra madri specchio interno dell'altro sociale (Imberty 2005).
borderline ed i loro bambini di 3 mesi. Comparate
con le interazioni con madri non borderline di un V - Ritorno all’inizio : la proto-narratività
gruppo di controllo, le interazioni osservate Nel lattante, la capacità di attribuire connessioni
mostrano che le madri borderline sono più rigide nel mondo interpersonale è legata alla sua
e più strettamente ripetitive (senza variazioni) capacità di sentire il legame tra le sue azioni ed il
delle madri del gruppo di controllo. piacere o il dispiacere che ne prova. Tutti i
Conseguentemente i loro bambini vocalizzano comportamenti di auto-eccitazione dipendono da
meno e si disinteressano molto rapidamente a ciò questo meccanismo. Su di lui si innesta e si
che fa la madre. La musicalità e la sintonizzazione accorda il comportamento della madre. In modo
affettiva appaiono dunque essenziali nella «co- tale che il «provare a fare» prende una direzione,
costruzione» di un tempo condiviso tra la madre uno scopo che, successivamente dà a questo
ed il suo bambino, e questa condizione è «provare» una coerenza attraverso una limitazione
primordiale per l'efficacia dello scambio precisa nel tempo: far provare piacere, quindi
comunicativo. poco a poco per rispondere all'altro, condividere
Queste idee e questi fatti ci permettono anche di con lui; ma appena lo scopo è raggiunto, l'azione
comprendere un altro aspetto della si concentra su un'altra sequenza, essendo la
sintonizzazione affettiva che riguarda direttamente precedente rinviata al passato, temporaneamente

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dimenticata. È questo rinvio al passato che, après- sono fenomeni fondamentalmente musicali e
coup, dà la sua coerenza alla sequenza, la fa potenzialmente culturali. Gli autori definiscono
apparire come una forma temporale che ha avuto perfettamente tutto ciò che è in gioco nella voce e
un inizio, un mezzo ed una fine. negli scambi vocali, che sia alla nascita, durante la
Ritroviamo in questo il nostro punto di partenza. prima infanzia, o molto più tardi nella vita adulta:
Le sequenze di scambio e di comunicazione "La vocalizzazione umana si costruisce attorno ad
intersoggettive tra il bambino e la madre hanno una necessità di dirsi una storia... la voce può dire
l'organizzazione di una proto-narrazione, cioè storie d'intenzionalità e riflettere le esperienze
l’organizzazione di una sequenza in cui l'unità è passate riproducendo una narrazione d'intenzione
definita tramite il suo inizio e la sua fine, una (...) così i membri di uno stesso gruppo
narrazione senza parole ma dove senso, emozioni condividono la loro esperienza di un mondo
e sensazioni si scambiano: Malloch (1999) mostra comune e della loro attività intenzionale". La
che la maggior parte dei gesti vocali della madre voce, con la sua curva intonativa che non è ancora
somiglia ad un canto che presenta un' introduzione della lingua, fonda già il filo della nostra storia
calma, quindi un'animazione crescente dopo la personale ed intima che, più tardi, sapremo
risposta del bambino, un massimo d'eccitazione mettere in parole, ma che senza di essa, non
dove vocalizzazioni sono scambiate con rapidità, possiamo percorrere e raccontare.
ed infine una conclusione calma e lenta Quest'idea è essenziale, fonda allo stesso tempo la
organizzata attorno ad una frequenza centrale di comunicabilità dei vissuti intimi tra le persone
durata più lunga. Maya Gratier (1999, 2001, 2006) oltre alla lingua ed ai segni, la intelligibilità dei
nel nostro centro di ricerca, ha studiato numerosi comportamenti nelle situazioni interattive, la
esempi come quello. creatività espressiva degli individui nel campo
Questa struttura corrisponde a ciò che D. Stern degli immaginari sociali o privati. Quest'idea
(1985) definisce “l’involucro proto-narrativo": un fonda anche i poteri espressivi immensi della
contorno di sensazioni, percezioni, «risentiti» musica e ne fa un tipo di pre-lingua universale
emozionali e cognitivi distribuiti nel tempo con la delle "re-figurazioni" dell'esperienza con l'arte,
coerenza di un quasi-intrigo: «L'idea di base - quest'arte "al di là della lingua", prototipo ideale
scrive Daniel Stern - è che l'esperienza così spesso sognato da coloro che creano. È
interpersonale continua è ritagliata grazie alla quest'arte che "re-figura" l'esperienza proustiana
capacità di pensiero narrativo. Si suppone che il dalla quale è partita la nostra riflessione: la curva
pensiero narrativo sia un mezzo universale con il temporale della voce materna disegna questo
quale tutti, compresi i neonati, percepiscono e legame tra il “provare” così intenso del giovane
riflettono sul comportamento umano» (1998, Marcel "di essere con mamma" e la proto-
p.182). narrazione che questa voce crea attorno al
Il pensiero narrativo si organizza attorno a due romanzo misterioso e musicale che dà così un
aspetti interdipendenti che sono da un lato senso alla vita futura dell'autore. Il tempo dell’
l'intrigo, cioè «l'unità che collega il che, il dove, il involucro sonoro vocale diventa così il tempo
perché, il come dell'attività umana. Verte sulla della vocazione: in queste condizioni, non c'è
percezione del comportamento umano come nulla di sorprendente a trovare nella musica l'arte
motivato e diretto verso uno scopo»; d'altra parte di creare storie e racconti senza parole.
«la linea di tensione drammatica... è il contorno
delle sensazioni, così come emergono al momento In conclusione
presente » (1998, p.182). La musica, pertanto, costituirebbe la traduzione o
La voce e gli scambi vocali della madre con il la rappresentazione della matrice originale di tutte
figlio svolgono un ruolo decisivo nella le forme simboliche, di tutte le forme di lingua,
costruzione delle strutture proto-narrative: già nel cioè di tutte le forme di messa in ordine nel
1972, non scriveva C. Levi-Strauss: "ogni frase tempo, semplicemente perché trova le sue origini
melodica o sviluppo armonico propone un' nei primi scambi umani dall'inizio della vita. Non
avventura"? Più generalmente, come lo notano C. ci sono popoli senza lingua, non ci sono neppure
Trevarthen ed M. Gratier (2004), ogni persona che popoli senza musica. Una non procede senza
canta, recita una poesia o parla per trasmettere l'altra. La fonte di ogni espressione musicale è là:
informazioni, propone una condivisione che è la musica rivela il potere della sua doppia natura,
soprattutto quest'avventura. È ciò implica che il biologica ma così profondamente sociale, come la
canto, la parola e tutte le forme espressive umane lingua. Tutta la sostanza temporale della musica è

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nutrita nei modi di essere al mondo che abbiamo Development Monographs, Serial No. 265, Vol.
costruito nel corso della nostra prima infanzia, che 66/2, Oxford: Blackwell
vengono in seguito ad orientare i nostri modi di
Imberty, M. (2005). La Musique creuse le temps.
essere nel nostro tempo, nella nostra cultura, con
De Wagner à Boulez : musique psychologie,
la nostra percezione, il nostro corpo, le nostre
psychanalyse. Paris: L’Harmattan, coll. Univers
emozioni e le nostre sensazioni. Forse, oltre ai
Musical.
diversi sistemi musicali, ai diversi modi di
utilizzarli, l'ancoraggio della vita ai suoi inizi Lévi-Strauss, C. (1971). L’Homme Nu . Paris: Plon
nell'universo sonoro, nella durata, il ritmo, il Malloch, S. (1999). “Mother and infants and
tempo ed il movimento, è ciò che fonda communicative musicality”, Rhythms, Musical
l’universalità della musica come espressione della
soggettività umana. È anche per queste ragioni Narrative, and the Origins of Human
che l'esercizio precoce delle capacità musicali Communication”. Musicae Scientiae, Special
specifiche può permettere di sviluppare la Issue, 1999-2000, p. 29-57.
musicalità comportamentale individuale e sociale, Murray, L. & Cooper, P. J. (Eds.) (1997).
per fare in modo che lo sviluppo della personalità Postpartum Depression and Child Development.
sia il più completo e il più armonioso possibile. New York: Guilford Press.
Murray, L. & Trevarthen, C. (1985). “Regulation
of interactions between two-month-olds and their
BIBLIOGRAFIA mothers”, Social Perception in Infants, T. Field &
Anzieu, D. (1977). Les traces du corps dans N. Fox, (Eds), Ablex, Norwood, NJ, p. 177-197.
l’écriture: une étude psychanalytique du style Nadel, J., Carchon, I., Kervella, C., Marcelli D. &
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Allegato al n. 144 di Musica Domani


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ISSN 0391-4380 | © 2007 EdT
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