Sei sulla pagina 1di 2

Il ballo è in coppia uomo-donna, ma può essere anche uomo-uomo o donna-donna, e avviene dentro

ad uno spazio circolare di persone definito rota. U mastru i ballu (maestro di ballo) si pone al servizio
dei danzatori e dei suonatori e decide l'ordine con cui i componenti della rota possono ballare
gestendone i turni. Questo ha fatto si che spesso alla tarantella venga associato il concetto
l’appellativo di ballo ndraghetista. I suonatori fanno parte della rota e seguono l'andamento del ballo
con il ritmo. La rota è sempre una sola, là dove c'è il suono, e non si balla al di fuori di essa ma si
partecipa alla festa insieme: c'è tempo perché tutti ballino e tutti i suonatori si avvicendino. U mastru
i ballu è nelle feste private il padrone di casa e nelle occasioni pubbliche (ballo di piazza) una persona
che conosce le dinamiche della comunità, saprà quindi far ballare in coppia persone che anche durante
le attività quotidiane sono amiche, evitandole persone che fra di loro hanno dissapori. Le occasioni
pubbliche di ballo, a detta degli ultimi suonatori tradizionali viventi, rappresentavano una delle poche
occasioni di contatto diretto tra persone di sesso differente non appartenenti alla stessa cerchia
familiare.

passi fondamentali, che si basano su delle terzine, possono essere fatti anche sul posto, ma
generalmente vi è un giro, un ruotare antiorario dei ballerini all'interno della "rota".

Le braccia assumono diverse posizioni a seconda se uomo o donna: l'uomo tenderà a sollevarle e
muoverle maggiormente, fino -nella danza uomo-uomo ad assumere l'atteggiamento di una sfida-lotta
con il coltello, mentre la donna generalmente non le solleva mai oltre la spalla muovendole
leggermente, o le tiene poggiate sui fianchi con i palmi rivolti verso l'esterno simboleggiando
un'anfora greca che mette in risalto i fianchi ed i seni

Generalmente all'inizio del ballo i due ballerini sono a distanza, man mano l'uomo si avvicina fino ad
arrivare a "chiedere le mani" alla donna, porgendogliele con il palmo verso l'alto, per il ballo
intrecciato. In molte zone della Calabria si balla senza mai prendersi per mano o ballando spalla a
spalla, cosa che comunque restava riservata alle coppie di coniugi o tra parenti stretti. Nel ballo uomo-
uomo o donna-donna ci si poteva prendere dalle braccia. Una volta allacciata la coppia comincia a
girare in senso antiorario eseguendo dei cerchi in cui la donna cerca di mantenere comunque il centro
della rota.

I passi sono spesso doppi e ondeggiati. il movimento del corpo dalla cintura in giù e dalla cintura in
su sono indipendenti, il tronco è statico mentre le gambe sono freneticamente in movimento. Un passo
particolare è il soprappasso o "intricciata" dove appunto i passi vengono intrecciati battendo un piede
all'esterno dell'altro in maniera alternativa. Un altro passo è il passo "illi adornu" che si esegue quando
si è al bordo del cerchio mimando il volo di un uccello che cerca di incantare la preda per poi
ghermirla e dirigendo a spirale con l'intento di portare l'altro ballerino verso il centro della "rota". Se
l'avversario cede andrà verso il centro e verrà sostituito dal Mastro di ballo, in caso contrario potrebbe
eseguire il passo: "tagghjapassu" (tagliapasso) cercando di interrompere il percorso a spirale. Il
tagghjapassu è usato dalla donna per sfuggire al corteggiamento dell'astante. Quest'ultimo passo può
portare alla "schermijata" ovvero il mimo con l'indice ed il medio della mano di un coltello che viene
puntato prima contro l'astante e poi verso il cielo e da quel momento si mimano fendenti e affondi[3].
La donna può usare un foulard da agitare davanti all'avversario come sfida, mentre l'uomo per
mostrare le sue capacità con i suoi passi per conquistarla e riuscire come simbolo di successo a
scompigliarle i capelli (scapigghjarla), a toccarle il viso (nzigarla) o a prenderle il foulard
(n'nnopiarla)

Gli strumenti tipici della tarantella sono:

La ciaramella

una strumento costituito da un serbatoio d’aria di pelle di pecora o capra che viene gonfiata
dall’esecutore e poi attraverso canne forate produci i vari suoni secondo specifici armonici che
variano in base alle caratteristiche costruttive.

L’organetto

Strumento a mantice dotato di ance mobili mosse dai tasti e fatte vibrare dall’aria prodotta da un
mantice, con la caratteristica di avere un doppio suono prodotto a seconda che il mantice si chiude o
si apre.

Il tamburello

Strumento a percussione dotato di pelle solitamente di animale e di sonagli che ha lo scopo di


mantenere il ritmo della tarantella.

Potrebbero piacerti anche