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~~~ ~~~~ ~ ~ ~ ~ ~-
383.
INDICE
c_
Missioni . . . . . . . . . . . . . .
pAG.
24947
I PAG.
.
PAG PAG.
ROMUALDI. . . . . . . . . . . . 25043 Per una richiesta di seduta segreta:
Russo CARLO. . . . . . . . . . . 25041 PRESIDENTE
. . . . . . . 24947. 24948. 24950
VALENSISE. . . . . . . . . . . . 24967 BUBBICO. . . . . . . . . . . . . 24949
VIZZINI . . . . . . . . . . . . . 25035 PANNELLA . . . . . . . . . . .24947. 24949
ZANONE . . . . . . . . . . . . . . 25026
Sostituzione di commissari . . . . . . 25077
Corte dei conti (Trasmissione di docu-
menti) . . . . . . . . . . . . . 24947
Votazioni segrete . . . . . . . 25045. 25071
Dimissioni di un deputato:
Ordine del giorno della seduta di do-
PRESIDENTE. . . . . . . . . . . 25069 mani . . . . . . . . . . . . . 25077
ne, deve farsi carico della esattezza, del- coloro che hanno accesso iln quest’au1,a
la conformità della pubblicità dei nostri per garantire la pubblicità, che costituisce
lavori all’informazione sulla realtà delda il fondamento stesso del dialogo democra-
vita dlella nostra stessa istituzione. Se per tico del paese, molto spesso si dimostra-
avventura, signor Presidente, dovessimo no un’assemblea di velinari (( per dirla)),
constatare che gli addetti all’informazione nel nostro gergo, di giornalisti addetti al-
e alla pubblicità dei nostri Ilavori danno la falsificazione della venità repubblicana
dolosamente, perché ispirati o controllati di quest’aula, sempre per conto di parti-
da destabilizzatori, da sowersivi, un’im- ti o per conto presunto degli ,interessi di
magine dell’istituzione non costituzionale, questo o quel partito. Meglio, signor Pre-
non confacente a verità, non v’è dubbio sidente, il silenzio che la menzogna. Me-
che costoro rappresenterebbero il momen- glio, signor Pr,esidente, che i:l paese sap-
to più pericoloso per la vita e l’articola- pia di non, sapere piuttosto-d i ritenere di
zione del dibattito democratico, istituzio- sapere quello che non gli appartiene e
nale e contraddittorio, nella Repubblica. non è vero e non è verlità per quanto ri-
A me non interessa, signor Presidente, guarda la vita di quest’aula.
sapere se questo accada oggi per malafe- C’è un dato particolarmente scandalo-
de o per incapacità. Ma è una constata- so, e riguarda il servizio di Stato della
zione che deriva dal fatto che questa mat- radiotelevisione, che tende a dare un’im-
tina il rappresentante del popolo che so- magine solo di monopartitismo imperfetto
no - evidentemente aon posso udire la alla vita delle nostre istituzioni, con due
radio da cittadino e da privato e non correnti all’,interno della Camera dei fasci
udirla da deputato - ha udito alle ore e delle corporazioni: una probabilmente
7,30 il GR 2 e alle 8 il GR 1 , riscontran- bottaiana e l’altra staraciana, d,ella quale
do che l’uno e l’altro hanno totalmente ogni tanto è consentito e possibile dare ...
censurato l’apporto di almeno uno - ma E questo il rischio, signor Presidente.
probabillmente di più di uno - dei grup- E allora chiedo, signor Presidente -
pi di questa Assemblea. Lo schema dove- la mia è una richiesta simbolica, ma po-
va essere, signor Presidente, quello falso liticamente significativa, e di essa mi as-
di una destra e di una sinistra che in sumo la responsabilità, poiché è meglio
quest’aula si contrapponevano a proposi- il silenzio che la menzogna - che prose-
to di una misura di destra, sicché la pre- guiamo questo dibattito in seduta segre-
stigiosa presenza del presidente del grup- ta, per ,estromettere i responsabili, innatn-
po della sinistra indipendente Altiero Syi- zitutto quelli dell’ente pubblico radiotele-
nelli, ancorché egli abbia parlato a titolo visivo e poi d,ella maggioranza ,della stam-
personale a favore di una certa posizio- pa. E ch,iedo, signor Presid,ente, che la
ne, oltre quella del gruppo parlamentare votazione sulla mia richiesta awenga a
radicale, è stata totalmente censurata. Si scrutinio segreto poiché, come accennavo
è detto che il Governo aveva la solida- all’inizio, signor Presidente, chiarissima-
rietà- della DC, del PSDI e del PRI, la mente non si tratta di Votazione relativa
contrarietà del PCI e del PSI, e l’appog- alla scansione dell’ordine dei lavori, non
gio del Movimento sociale, del partito li- si tratta dell’articolo 41, non si tratta
berale e di Democrazia nazionale. Solo il nemmeno di quanto previsto nel capo XI
GR 1 ha aggiunto: <( I radicali presente- del regolamento, e non mi- pare sia un
ranno una loro autonoma mozione D. A caso che il capo XI e il capo XII siano
favore o contro, non importa: questo distinti nel nostro regolamento.
rientra, poi, nel comportamento generale
della stampa. PRESIDENTE. Onorevol’e Pannella,
Signor Presidente, esistono sicuramen- metteremo tra poco in votazione la sua
te dei deputati assenteisti. Noi avremo richiesta relativ,a alla prosecuzione del di-
rort-monto lo n n c t r o r a c n n n c g h i l i t i P i nn- hottitn in cerllltg cprrroto nAo nor Allnntn
Atti Parlamentari - 24949 - Camera dei Demtati
~~
scrutinio segreto, devo fare alcu,ne osser. to *in cui non ho possibilità di ricorso.
vazioni. Ma le confermo, invece, il mio dissenso in
In primo luogo, la richiesta da lei argomento.
avanzata, poiché l’articolo 63 non preve.
de uha procedura particolare, va intesa PRESIDENTE. Sulla richiesta dell’ono-
e regolata come un richiamo per ,l’ordine revole Pannella darò dunque la parola,
dei lavori, disciplinato pertanto dall’arti- ove ne venga fatta richiesta, ad un ora-
colo 41, primo comma, del regolamento. tore contro e ad uno a favore, ai sensi
E ciò, a mio giudizio, per due ragion’i: del primo comma dell’articolo 41 del re-
imanzitutto, si tratta di una richiesta golamento.
che modifica le modalità deUa seduta che,
come lei ben sa, è annunziata come se- BUBBICO. Ch,iedo di parlare contro.
duta pubblica. Se avessimo dovuto votare
ieri sera, al momento della formazione PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
d’ell’ordine del giorno, la sua richiesta di
trasformare la seduta da pubb1,ica in se-
greta, avremmo fatto ricorso slenza dub- BUBBICO. Anche se condivido alcune
bio all’applicazione deltl’articolo 41. Pen- delle doghnze sol1,evate ,da!ll’onorevole Pan-
. so che, nel momento in cui dobbiamo nella, debbo ricordare ‘alla Camera chle il
votare sulla modificazione della forma del- rimedio proposto è peggiore del male: in-
la seduta, nel corso stesso della seduta, tendo riferirmi all’eventuale denzio ge-
sila ancor più necessario applicare l’arti- nerale.
colo 41. Evidentemente, non possiamo non vo-
Inoltre, r,itengo che vi sia un secondo tare contro la richiesta dell’onorevole Pan-
motivo che induce a fare riferimento allo nella alla qual,e, del resto, lo stesso pro-
articolo 41, ed è quello che attiene al ponente assegna un sigdicato abbastanza
concetto stesso di ordine dei lavori che, emblematico. Sollevare il problema del
infatti, non può essere solo e sempre in- pluralismo, direi ,anzi della ‘completezza
terpretato nel senso di ordine temporale, della informazione coglie un dato giusto
ma può ,essere interpretato anche come che condivi:diamo. Domani stesso in sede
riguardante le forme ed i modi della di- di Commissione di vigilanza, a nome del .
scussione. gruppo della democrazia cristiana, poirrò
Per questi motivi, la pregherei, onore- il problema., non soltanto in ordine a que-
vole Pannella, di non insistere nella sua sto episodio, ma anche ,più,in generde,
richilesta di votazione a scrutinio segreto. come lei stesso, signor Presidente, ed i.1
Applicheremo dunque la norma dell’arti- Presildente del Senato hanno più volte in-
colo 41, che prevede che sul18a questione vinato la Commiss’ione parlamenta= di vi-
sollevata possano parlare, dopo il propo- gilanza a fare: mi Diferisco al problema
nente, un oratore contro ed uno a favo- dell’imm.algine ‘del dibattito politico e par-
re. Successivamente, pass’eremo a votare lamentare all:esterno delle aule d’e1 ParIa-
la richiesta dell’onorevole Pannella. m,ento. I1 problema specifico, quindi, folr-
merà oggetto di una mia richiesta d’i
PANNELLA. Chiedo di parlare, iudizime d’e1 dlirettore genlerak e del ve-
sidente della MI almeno ‘in sede (di Uffi-
PRESIDENTE. Per quale motivo, ono- :io di PresBdenza alilargato della Commis-
revole Pannella ? sione di vigilanza.
Per quanto :riguarda il più generale
PANNELLA. Per rispondere alla sua xobslema d’ell’informazione, dopo il dibat-
preghi,era, signor Presidente, d,icendo che :ito lin quest’aula - sull’attività della Com-
la prego di non pregarmi di desistere. Lej nissione di v i g i h z a , abbiamo segnato un
ha già assunto una decisione, alla quale, )unto a favore votando all’unanhni~tà la
signor Presidente, mi inchilno nel momen- liscip1,ina delle Tribune politiche. Mi
Atti Parlamentavi - 24950 - Camera dei Deputati
auguro che lo stesso 1,arghissimo ,accordo della nostra Assemblea. Credo di poter
si possa t.rovare fra le varie forze rappre- dire che anche da quelle riuniuni è emersa
sentate nella Commissione per una pht- d’esigenza di un impegno molto più effi-
tarform,a simile a quella adottata per Tri- cace e punltuale; ed è un impegno che 14-
buna politica, Tribuna sindacale e per gli guarda anche ciascuno di noi e certa-
altri dati del pIura,l,i.smodell’informlwione mente la stessa Commissione di vigillanzia
radiofonica e televisiva, allo scopo di mi- sulla RAI-TV perché sul lavoro compiuto
gliorare, di cambi:are for,mule, se neoes- Q Montecitorio, con i suoi pregi e i suoi
(2554) (con parere della Z e della VZ Com- dalla X Commissione del Senato) (2395).
missione).
Se non vi sono obiezicmi, rimane così
Se non vi sono obiezioni, rimane cosi stabilito.
stabilito.
(Cosi rimane stabilito).
(Cosi rimane stabilito).
Senatori DE' COCCI ed altri: <(Istitu- della stessa economia itali'ana, di utilizza-
zione e funzionamento dell'dbo nazionale re gli aiut'i che ci vengono dati,, tanto è
Atti Parlamentari - 24952 - Camera dei Deputu t i
vero che .in m a t e ~ a agr,icola, sul fondo crediti, se vogliamo credere ad una inter-
di orientamento, ai sono - pare - circa pretazione positiva di un certo cambia-
600 milioni di dollari inubiilizzati per mento del testo.
quanto connessi a progetti da noi presen- C’è poi anche il fondo sociale, al qua-
tati in sede internazionale; a prescindeie, le noi ci siamo indirizzati - se sbaglio,
quindi, da questo che è ,uno dei tanti il Presidente del Consiglio mii correggerà
aspetti della ‘nostra responsabilità specifi- - anche, per esempio, nel caso ,della ver-
ca nei riguardi dell’azione europea, vorrei tenza degli ospedaiieri. C’è un fondo di’
osservare che non si può distaccare l’ac- orient,amento nella pollitica agricola, che
cordo SME dall’insieme dell’attività della certamente richiede di essere rivisto in
Comunità. Si può constatare che il fondo senso positivo, ma intanto C’è e, come
regionale, che fu strappato con fatica alla accennavo poco fa, non riusciamo nep-
fine del 1972, come l’onorevole Andreotti pure ad utiliizzare i fondi non trascurabi-
probabilmente ben ricorda, ai nostri soci li che questa parte del FEOGA ci ha già
del vertice ‘di Parigi, da allora è cresciuto concesso.
ed ha funzio,nato. Non possiamo neppure Sugli aspetti monetari, vorrei formulare
dimenticare che il Parlamento europeo ha un’osservazione relativamente alla famosa
votato recentemente un ingentissimo au- simmetria. La simmetria, prima di tutto,
mento del fondo regionale e questo au- va riveduta e messa a punto entro sei
mento è oggi stesso e domani oggetto di mesti e, quindi, non è una cosa già taglia-
un dibattito fra la Presid’enza tedesca di ta ed asciutta, come dicono glii inglesi,
turno del Consiglio e la Commissione e i ma una cosa che forse è stato sagf;’ -i0 -
rappresentanti del Parlamento europeo. anzi, senza forse - 1,asciare alquanto ela-
E da presumere che da questa prova di stica.
forza pur qualche cosa ‘di positivo esca; Ci si può domandare se si possa ve-
e non C’è dubbio che un atteggiamento ramente, nella realtà delle cose, parago-
itabiano positiiivo verso lo SME tende a nare,. per esempio, il passaggio della so-
produrre un atteggiamento positivo anche lglia di clivergenza da parte di un paese
degli. altri nostri soci della Comunità nei il quale prabi,chi -una politica di conteni-
riguardi di questo problema. Non conosco mento rigoroso ,dell’inflazione, e quello di
il contenuto delle telefonate del Presi#den- un paese che, ad esempio, si abbandoni
te del Consiglio con il presidente Giscard a trascorsi ,inflazionistici sul tipo di quel-
d’Estaing o con il cancelliere Schm,idt, ma li cui, noi ci siamo abbandonati e la stes-
posso immaginare che essi, senza modifi- sa Inghilterra si è abbandonata qualche
care i termini dello SME, abbiano però tempo fa, anzi non molto tempo fa,
assicurato all’Italia un loro appoggio ge- quando abbiamo raggiunto, entrambi,
nerale in quelle che possono essere le no- un’inflazione di circa il 2 per cento al
stre necessità. mese, cioè il 24 per cento all’anno.
. C’è, dunque, il fondo regionale; C’è e E chiaro che siamo in presenza di casi
sd sviluppa. C’è .il fondo Ortolì, che è una diversi. E chiaro che il principio della sim-
novità ed è espressamente richiamato metria è importante perché, in sostanza,
nel documento di Bruxelles, che permette significa 1.a solidarietà fra i pih forti ed
al,la Comunità di raccogliere direttamente i più ,deboli, ma non è neppure un prin-
fondi. sul mercato per. distribuirli, a scopi
I
cipio che possa essere applicato i,n modo
promozionali, fra i, propni soci. astratto. Anche noi, nella legislazione va-
C’è la Banca europea degli invest’i- rata per lo sviluppo del Mezzogiorno, non
menti che, come ci ha ricordato il Pre- abbiamo posto ,delle clausole astratte di
sidente del Consiglio, è già largamente sacrificio per la Lombardia od il Piemon-
funzi,onante e dovrebbe, in base al docu- te a vantaggio della Calabria o della Ba-
mento di Bruxelles, funzi,onare ancora più d i c a t a ; abbiamo impostato una azione
largamente, concedendo nuovi creditli a generale, per cui il Parlamento, di volta
tassi agevolati; forse anche per i vecchi in volta, decide quali fondi è necessario
Atti Parlamentari - 24953 - Camera dei Deputc ’ ’
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destinare preferenzialmente alle zone me- Quindi, il signor Anthony Benn, capo
ridionali. Quindi, una certa elasticità mi deUa sinistra laburista, che lancia tuoni
sembra opportuna. e fulmini contro questo accordo e, in ge-
C’è, sempre in relazione agli aspetti nerale, contro la Comunità, ha ottenuto
tecnico-monetari, da una parte un mag- il bellissimo risultato che l’Inghilterra è
giore volume che non #in precedenza dei entrata senza avere una parte delle con-
fondi ,di sostegno reciproco a brevkimo, tropartite dirette che l’accordo prevede.
breve e medio termine. Questi hanno un Perché noi dovremmo fare la stessa
limite di cifra nel documento di Bruxel- cosa ? E incomprensibile. A parte le al-
les, ma come è pratica internazionale, se tre considerazioni svolte dal Presidente
domani, essendo impegnati nello stesso Andreotti che io riprenderò, C ’ è , tra noi
sforzo, ci trovassimo ad aver bisogno di e l’Inghilterra, una differenza fondamenta-
qualche supplemento non cartolarmente le di posizioni: l’Inghilterra può fingere
previsto, non credo che avremmo difficol- di non entrare perche ha alle spalle alcu-
tà ad ottenerlo. Questo è già avvenuto ni anni di politica antinflazionistica e di
largamente in passato e non soltanto a contenimento del costo del lavoro molto
beneficio dell’Italia, ma anche a beneficio, seria. Noi abbiamo alle spalle alcuni anni
ad esempio, dell’Inghilterra. E non inva- che, se li definissimo molto seri, potreb-
no abbi,amo oggi 17 miliardi di oro, con be sembrare una presa in giro: abbiamo
i qualli questi eventuali supplementi po- alle spalle anni molto difficili e siamo an-
trebbero facilmente essere coperti. cora oggi in una situazione mol,to difficile.
Quindi, quello che da parte inglese è
C’è il problema del debitore involon-
una strizzata d’occhio che tutti capiscono,
tario, che dovrà essere esaminato nel
da parte nostra sarebbe una confessione
corso dei prossimi mesi. Devo dire, però,
di debolezza che non ci possiamo permet-
che a prima vista mi appare un problema
tere. Sono. d’accordo con il Presidente del
di alta contrappuntiistica tecnico-moneta-
Consiglio nel dire (soprattutto se, come
ria-. Non vedo come in pratica il proble-
sembra dalle notizie di questa mattina,
ma possa facilmente presentarsi e soprat-
anche l’Irlanda dovesse aderire) che, pur
tutto in misura tale. da richiedere da par-
senza riferimenti a Fellini, otto e mezzo
te nostra verame)nte una difesa più po-
è meglio di sei !
tente.
Prima di passare ad altri temi, voglio
Infine, C’è un’osservazione fatta forse fare un’osservazione retrospettiva. All’ini-
più fuori che dentro quest’aula, e cioè che zio del 1973, dopo una permanenza piut-
l’assenza inglese ci metterebbe in diffi- tosto irrequieta e inquieta nel N serpen-
coltà. te D, noi fummo costretti ad uscirne. Si
Per la verità, leggendo il documentcj dimentica però che, in quello stesso mo-
di Bruxelles e sapendo quello che si dice mento, il nostro Governo dichiarò, con la
a Londra, ho l’impressione che l’assenza piena solidarietà anche degli organi tecni-
inglese sia una finta assenza: l’Inghilterra ci della Banca d’Italia (e in particolare
accetta la banda di oscillazione, accetta dj dell’allora governatore Carli), che erava-
mettere la sua parte di riserve nel fondo mo disposti a rientrare nel serpente )> a
<(
per cento. E anche vero che l’aumento dei anche se ormai sarebbe tecnicamente più
fondi reciproci non ci veniva assicurato esatto chiamarli xenomonete. Si parla di
allora che in misura molto inferiore a un totale di 600 miliardi di dollari dai
quella attuale. E anche vero che il tra- quali bisogna dedurre sia gli incroci tra
sferimento di risorse era appena al suo banca e banca, sia i fondi in qualche
albore: c’era la Banca europea degli in- modo controllati dalle banche centrali.
vestimenti, ma aveva ancora fatto poco, Comunque, anche se non ci sono sta-
e il fondo regionale era soltanto sulla car- tistiche esatte, ma solo sensazioni del
ta dei verbali del vertice di Parigi. mercato, di solito abbastanza rispondenti
La nostra posizione oggi, se non ade- al vero, sappiamo che la somma fluttuan-
rissimo allo SME, sarebbe quindi una po- te totale oscilla tra i 250 e i 300 miliardi
sizione molto strana rispetto a quella che di dollari. Fin quando non avremo posto
assumemmo nel 1973. sotto controllo, in qualche modo, una par-
Premesse queste osservazioni sulla par- te notevole di questi 300 miliardi di dol-
te per così dire tecnica dell’accordo (os- lari, saremo tutti, America del nord, Eu-
servazioni che portano, lo ripeto, a con- ropa occidentale, Giappone, paesi più de-
chiudere che i vantaggi sono molto pre- boli e paesi più forti, esposti a delle on-
ponderanti rispetto agli inconvenienti e date speculative estremamente pericolose.
che il nascondersi dietro alla tecnica in Infatti, queste ondate speculative non pro-
questo caso non serve, perché bisogna af- ducono il risultato classico della specula-
frontare il problema nella sua realtà, che zione, cioè di far prevalere sul mercato
è di politica economica e di politica pura), un prezzo più adeguato aiia reale situa-
intendo affermare che, sotto l’aspetto, ap- zione di una determinata merce o di. una
punto, della politica economica generale, determinata moneta, ma mirano unica-
la creazione in Europa di una zona di mente a provocare delle momentanee dif-
stabilità monetaria, anche flessibile, anche €erenze a beneficio di colui che ha suf-
soggetta a pressioni, costituisce un con- ficienti mezzi per agire in questo senso.
tributo essenziale al raggiungimento di Ora, se vogliamo risolvere questo pro-
molti degli obiettivi che ci poniamo: lot- blema - è, questa, una proposta liberale
tare contro l’inflazione, lottare contro la che mi riservo di riportare all’attenzione
scarsità di investimenti, lottare contro la della Camera in forma più dettagliata -,
disoccupazione, lottare contro le tendenze se vogliamo organizzare un assorbimento,
neoprotezionistiche che minacciano di ral- un consolidamento di questa immensa
lentare o di soffocare lo sviluppo del com- massa fluttuante, dobbiamo poter contare
mercio intracomunitario - già lo hanno su una collaborazione tra il Giappone, gli
rallentato - e del commercio mondiale. Stati Uniti d’America e l’Europa, e non
Tutto questo senza una zona di relativa singoli paesi europei, ma l’Europa presa
stabilità dei cambi in Europa ormai è nel suo complesso.
chiaramente impossibile. Ma andando più Solo con questa prospettiva avremo
lontano riteniamo che sia chiaramente im- qualche probabilità di ottenere un risul-
possibile organizzare una zona di stabilitk, tato positivo. Inoltre, vorrei ricordare che
forse meno profonda, ma più larga, tra 11 problema non è destinato a scomparire
la zona europea e il dollaro (e dietro a1 Ja solo, perché il probabile prossimo au-
dollaro lo yen che assume un’importan- mento del prezzo del petrolio, la tendenza
za sempre maggiore) se non si costituisce dl’aumento delle materie prime, minaccia-
una base di partenza con un accordo eu- i o di alimentare ancora questo pool, co-
ropeo. stituito essenzialmente da un fenomeno
Inoltre, non è possibile affrontare an- storicamente senza precedenti o quasi sen-
che un altro problema estremamente im- ca precedenti, a parte la Spagna del 1500
portante che sta dietro a tutto ciò e alle 2 l’oro americano (ma le cose allora si
minacce speculative; cioè il problema del- presentavano diversamente). Qui, ci trovia-
l’enorme massa fluttuante di eurodollari, mo di fronte ad un gruppo di paesi con
Atti ParIamentari
VI1 LEGISLATURA -’
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- 24955
DISCUSSIONI
-
- SEDUTA DEL
Camera dei Deputati
13 DICEMBRE 1978
immense entrate che non riescono a spen- coraggio di assumere degli impegni fissi.
dere interamente queste ricchezze, lascian- Ora, se questo round dovesse fallire, 1’Ita-
.do sul mercato in forma fluttuante, a di- lia si troverebbe dinanzi alle difficoltà at-
sposizione della propria e dell’altrui spe- tuali, per altro molto accresciute, non solo
culazione, una somma ogni anno crescen- nel commercio con gli altri paesi della
te, e crescente in misura molto impor- Comunità, ma anche nel commercio mon-
tante. diale.
Tra l’altro, coloro che si preoccupano Ho parlato di mondo. Lasciatemi an-
giustamente dei paesi del quarto mondo, dare un momento più lontano. Siamo in
dei paesi più deboli, dovrebbero avere una situazione mondiale che è tutt’altro
questo punto particolarmente a cuore, per- che tranquilla. Mi auguro che entro qual-
ché questa incertezza, questo aumento dei che settimana gli accordi SALT I1 siano
prezzi delle materie prime, accompagnato conclus,i. Sarebbe un fatto positivo, ma
da specu1azion.i valutarie, colpisce partico- non posso dimenticare che, per ora, dopo
larmente i paesi più deboli, facendo loro cinque anni di negoziati, i trattati per
pagare somme elevatissime per cose di una riduzione reciproca delle armi con-
cui hanno assoluta necessità e scorag,’uian- venzionali non fanno il minimo passo in
do, in pari tempo, le banche internazio- avanti. Non posso dimenticare la situazio-
nali dal concedere loro ulteriore credito, ne estremamente labile del medio oriente.
stante una situazione agitata e pericolosa.
Non è ancora chiuso - speriamo si
Tornando ai problemi riguardanti 1’Ita-
chiuda presto - il conflitto fr.a Egitto e
lia, riteniamo che non si debba dimen-
Israele, ,e, potenzialmente, tra quest’ultimo
ticare un punto fondamentale. E cioè che
l’Italia è un paese eminentemente trasfor- e gli altri paesi arabi, ch’e già si apre
matore, in quanto abbiamo ben poche ri- nalil’Iran u,n n8uovo focolaio di mdiisoadioli,
dopo quelrlo apertosi ndl’Afganistan. Tutta
sorse naturali, solo una parte del neces-
sario per sodisfare i nostri bisogni ali- l’a situaz6one tra il Caucaso e il1 Kmia è
mentari. Quindi, viviamo comprando, tra- d,i estrema incertezza, e può degenerare
sformando e vendendo sul mercato euro- in tensioni molto gravi. Non credo in un
peo e sul mercato mondiale. Senza l’inse- conflitto atomico generalizzato, di) hointe a i
rimento in un sistema di relativa stabi- quale li possibili protagonisti arretrano ter-
lità, questa operazione di trasformazione ronizzati. Però, 1,a possibilli,tà di una ,somma
non Kiusciremo a farla. Ci troveremo con- d,i guerre locali, come è ,scc;aduto in un
dannati a difficoltà crescenti e tutti i pia- certo momento, ma in modo ancor più
ni e documenti Pandolfi, compreso quello accentuato, esiste. Esiste, (dunque, ,in que-
triennale, si riveleranno come delle buone sto momento, un bisogno.estrem’o di equi-
intenzioni non accompagnate dalla possi- librio e di stabili.tà politica mondiale e C’è,
bilità di attuazione. per quanto ci riguaada, un problema di
Ho già accennato al commercio mon- diksa e di pvomoziiorne ‘dei nostri specifici
diale. La Camera sa che in questo mo- d o r i cukuraili e nazionali e, nel quadro
mento è in corso a Ginevra il cosiddetto dei v.alori analoghi ai nostri, degli alstri
N Tokio-votiizd D del GATT. Sotto queste paesi europei di democrazia libera.
parole così strane si nasconde - anzi non In conseguenza, sia per ragioni politi-
si nasconde - una trattativa mondiale per che che, diciamo pure, di equili,brio clelle
la riduzione degli ostacoli quantitativi ol- forze, sda per ragioni di sviluppo dalle no-
tre ‘che tariff ari al commercio internazio- stre peculiarità, in un quadro ‘&i arni8ci8zia
nale. Queste trattative, che parevano an- con paesi sindi, abbiamo u:n interesse
dare bene fino a qualche mese fa (si par- pari, o forse superiore, a quello ,di ogni
lava addirittura di una loro conclusione altro paese ad ogni polssibil!e progresso
entro il 1978 o i primi del 1979), sono verso I’uniioine econoimka e monetaria e,
ora inceppate, e lo sono dalla instabilità cm essa, v’erso l’unione pditi,ca dell’Eu-
monetaria, che toglie ai partecipanti il rolpa.
Atti Parlamentavi - 24956 - Camera dei Depui
teranno nel corso della sua applicazione. Ci sarà po,i, a proposito del cc Tokio-
Ci troveremo di fronte al problema dei round che ho già citato, la decisione
))
rapporti tra ,lo SME, il dollaro, 10 yen finale da prendere circa la sua conclu-
ed il Fondo monetario internazionale. Noi sione e a qual,i cond,izioni. Non dimen-
,desideriamo che questo probl,ema, menzio- ticbiamo che la Comunità partecipa al ,
nato nel docum’ento di Bruxelles, sia ef- c Tokio-round N a nome di tutti i nove
fettivamente affrontato, anche come pre- paesi ch,e la costituiscono.
messa per qutel risanamento del m,ercato Ora, con quale autorità andremo noi
valutari’o internazionale cui ho già ac- a dire la nostra parola in questo impo-
cennato. nente insieme di trattative, con quale pe-
Atti Parlamentari - 24958 - Camera dei Deputati
so andremo a dirla se in questo momen- allo sviluppo della stessa Comunità, app1,i-
to, di fronte ad un passo essenziale nel cando senza ritardo - vorrei qui sottoli-
progresso verso l’unione economica e mo- neare tutte le parole - una concueta e ri-
netaria e l’unione politica europea, ci ti- soluta politica di riduzione del disavanzo
rassimo indietro, confessando la nostra pubblico al1,argato - qui voglio ricordare
relativa o totale impotenza ? che abbiamo votato recentemente contro
Ho usato la parcda cc impotenza D; la la legge finan’ziaria (sulla quale i repub-
C,amera mi perdonerà se questo mi fa blicani si sono astenuti), perché per noi
tornare in mente un aneddoto che usava questa 1,egge è ancora insufficiente, le ri-
raccontare, nelle ore più libere, Btenedet- ,duzioni che eslsa prevede nel disavanzo,
to Croce, a proposito di un certo lette- viste nel gioco delle forze presenti, ci
rato napoletano che, volendo disfare il sembrano non adeguate -, una politica ef-
suo fidanzamento, andò dai futuri suo- fettiva, concreta e risoluta di mobi1,ità del
ceri confessando - e non era vero - che lavoro, una politica di promozione degli
era impotente. Vogliamo noi compiere la investimenti pubblici e privati.
stessa operazione di fronte all’Europa ? E La promozione degli investimenti non
dopo, come ci cc sposiamo in materia di
)) si identifica in un futuro documento trien-
sviluppo dello SME, ch,e comunque ci nale, nel quale si prevede per il primo
tocca anche se non ne facciamo parte, anno uno stanziamento di 2.250 miliardi,
riguardo ,al dollaro, riguardo alla politi- cifra che, a valore attuale della lira, è
ca agricola, e così via ? Credo che abbia- assai modesta. La promozione degli inve-
mo il dovere non di vantare una poten- sbimenti, e quindi deii’occupazione in for-
za superiore al vero, ma di fare semmai ma stabile, utile, tale da sodisfare l’indi-
le cure necessarie per procurarcela, ma v,iduo e l’a comunità, s i fa stabilendo una
anche di non dare una dimostrazione del generale atmosfera di fiducia nel futuro
tutto negat,iva. della nostra economia, su linee coerenti
Su queste basi, signor Presidente, nel- con l’economia europea che è un’econo-
la nostra risoluzione domandiamo anche mi’a di mercato. L’economia europea è
noi che l’Italia comunichi alla Comunità moderna, a forte contenuto sociale, ma è
economica europea e agli altri Stati che di mercato, ed è così che noi vogliamo
la compongono l,a d’ecisione italiana di che sia. Tutto ciò lo si assicura garanten-
aderire allo SME, così che tale adesione do agli investimenti produttivi, pubblici o
possa esslere effettiva a partire d,al 1” privati che siano, uno spazio sufficiente
gennaio 1979, per assicurare, in tal modo, nella creazione di credito che si prevede
la piena presenza dell’Italia non solo nel- attraverso la politica finanziaria. Dobbia-
la Comunità in genenale, ma in tutte le mo qui dire che i 15 mila miliardi previ-
sue articolazioni essenziali, senza gli osta- sti nella legge finanziaria sono troppo po-
coli politici, psicologici e tecnici che na- chi, in quanto non ci vuole nulla a far
scerebbero per noi, e crescerebbero con sballare la situazione; tale -cifra si può
il tempo, a seguito della nostra assenza ridurre a 10 mila miliardi e la tendmza
o delle nostre eslitazioni d’alle quali - di- di un ministro del tesoro, che si senta
ciamocelo francamente - non ri.usciremmo scappare la massa monetaria, sarà quella
più ad uscire. Se noi oggi non riuscia- di infierire sugli investimenti - che non
mo ad entrare nello SME, non en.treremo possono protestare - piuttosto che affron-
in tale organismo né fra tre né fra sei tare la battaglia con le categorie, con cui
mesi: non siamo l’Inghilterra, siamo, pur- si potrebbe trovare in contrasto.
troppo, politicamente molto più deboli. Noi pensiamo che gli investimenti di-
Noi domandiamo alla Cam’era che im- pendano anche dalla mobilità e dal costo
pegni il Governo a rafforzare ulteriormen- del lavoro. Abbiamo preso atto a suo tem-
te la presenza dell’Ita1i.a n’ell’ambito co- po della cosiddetta svolta sindacale del-
munitario e la capacità italiana di con- l’EUR, però fino ad oggi non abbiamo ot-
tribuire al superamento delle difficoltà e tenuto alcun risultato pratico. Ci augu-
Atti Parlamentari - 24959 - Camera dei Deputali
V I 1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978
riamo vivamente che esso venga e non luppo delle ultime trattative; per il fatto,
nascondi’amo che vediamo, nella nostra cioè, che la Germania si era irrigidita su
appartenenza allo SME; una specie di me- alcuni particolari tecnici dell’intervmto
tro concreto con il quale mti’surare la fe- delle bmch’e centliali ,o che la Francia
deltà dei sindacati a questa loro procla- aveva ‘lesinato denari per il sostegno delle
mata nuova poliitica. Non è che il vin- economie più deboli; e, dunque, dicevano,
colo esterino possa in qualche modo for- sempre fingendo, che si poteva iadenire
zarci (questa è una illusione !): la verità più tar,di, se e’quando quegli ostacolt fos-
è - diciamocelo chiaro - che o noi fac- sero stabi Irimoslsi. Tutto ciò era,, owiia-
ciamo questa politica interna finanziaria, mente, oltre che falso, sommamente ri-
del lavoro e degli investimenti in modo dicolo. Far &pendere una s o e h di que-
giusto e coerente con lo SME, oppure sta portata politi,ca ed economica da al-
quello che potrà succedere al nostro pae- cuni, sia pure import,anti, aggiustamenti
se sarà così grave che anche il fatto di tecnici o dtalla concesime o meno di due
uscire dallo SME non avrà più alcuna im- o trecento lmiliardi l’amo per un paese
portanza; vi sarà un disastro nazionale, che ha un deficit pubblico di 35 o 40
del quale l’usci,ta dallo SME sarebbe sol- mila miliardi è, infatti, palesemente as-
tanto un dettaglio. surdo. Serviva solo a guadagnare un po’
Signor Presidente, con la nostra riso- di tempo, ad evitare una decisione, anzi
luzione voghamo auspicare un’Italia più ad eludere il vero dibattito.
degna in un’Europa più degna; un’Italia I1 Presidente del Consiglio, forse per
più vicina ai livelli dei paesi cui abbiamo recuperare una leadership pol,i,tica nel suo
insegnato la civiltà (non dimentichiamoce- inquieto partito o forse per un’irresistibile
lo, non è retorica ricordarlo: è incorag- tentazione di potere, come e pi,ù del so-
giamento, era incoraggiamento nei nostri lito, o per imita!re De Gasperi, ha comun-
nonni e padri del Risorgimento, e sia que rotto questa reticenza e ci ha pro-
ora incoraggiamento per noi), un’Italia posto un,a sce1,ta netta, senza ‘neppure
più ,degna della cultura europea, di cui preoccuparsi troppo ,di litnventare lfiatti
siamo una parte determinante, in UM nuovi o iragimevoli attese, che giustifichino
Europa più degna di eseroitare quella la modificazione dell’atteggiamento del Go-
funzione mondi& di equilibnio politico, verno dtal1ian.o ni,spetto a pochi gion)i fa.
di equilibrio di forza, di equilibrio econo- Egli e il suo partito ha,nno così com-
mico, di aiuto al terzo e al quarto mon- piuto una scelta poltitica di lunga portata,
do, che noi consideriamo indispensabile che avrà notevoli conseguenze. Dhent,i-
(Applausi dei deputati del gruppo libe- cando che ormai la. pressione de4 problemi
rale). reali non consente di tenere in piedi an-
co:ra a lungo l’attuale quad’ro politico e
PRESIDENTE. E iscritto a p a l m e che la sinistra s.i trova in un momento
l’onorevole Magri. Ne ha f,acolth. di difficoltà, essi hjanno deciso d,i accettare
uno scontro chiari,fiNcato=; ed anziché
MAGRI. Signor Presidente, signori de- aprirlo, come qualche ingenuo sperava, su
putati, per una voka devo ,confessarmi terreni poco mobi1,itanti e difen~dibiilli,co-
d’accordo, su un punto importalnte, con le mse i patti agrari, o su milsure ,impopolari,
comu.nicazioni che ci ha fatto il1 Presidente come sarebbe un attacco sulla scala mo-
del Consiglio; egli ha rotto, infatti, quella bile, lo aprono su una questione di granc
miserevole rete di ipocrisie accumulatesi d,e valore i,dNeale ed unificante, come 1’Euro-
int.omo alla questione d,el slstema mone- pa, ed il sitorno dell’Italiiia nell’Europa
tario europeo, .alila quale egli steslso aveva attraverso ,l$desione al siisitema, monetmio
non poco contribwito. europeo.
Mii riferisco all’ipocrisia di coloro che Bene, i,o non credo affatto sia polsisibile
fingevano di credere che l’’accordo di Bru- né utile rifiutare lo scontro su questo ter-
xelles fosse saltato per i l ‘ deludente svi- reno. Certo, nell’operazime che così il Go-
Atti Parlamentari - 24960 - Camera dei Deputali
1,ibrm-e globalmente il deficit nei paesi vinzione che, se anche la classe operaia
avanzati, ma awiene linvece nei dimiti di italiana accettasse o una repressione po-
un accordo zonale, con l’egemonia del litica le imponesse di pagare il prezzo che
marco, e n d quadro un, d,i,segnol di
I& l’avversario le chiede, oggi, a differenza
politica economica di ,riduzione d d o svi- degli anni ’50, questo non basterebbe af-
luppo. fatto a garantire una espansione produt-
Anche coloro, insomma, &e “me ,l’ono- tiva, e anzi accelererebbe la decadenza
revole Ugo La Mfalf.a, al c o n t r a ~ , odi noi, e la disgregazione del paese. Ciò che 1.a
ritengono possibile ed ,ausp.icabile un risa- Germania oggi ci offre e ci può offrire,
namento in termini capitahstici (del nostro il disegno generale che anima la sua po-
litica non è minimamente paragonabile al
sistema pradutctivo, difficilmente possono
piano Marshall, e anzi, in un certo senso,
negare il fatto che imteporre oggi l’unifi-
cazione monetania ad uno sforzo politico- ne è l’esatto contrario. Cerco di spiegar-
mi. B un luogo comune, fuorviante quan-
economico di riconvexsione, ch’e ,sarà certo
to diffuso, quello che presenta oggi l’eco-
lungo e com’pksso, VUOIdire essere subito
nomia e la società tedesca, e a maggior
costretti a oparaziloni più drastiche, o m e
ragione quella francese, come ammalate di
l’at,tacco alla scala m,ob$Ie, il fallimento
eccessiva austerità. In realtà, le cose non
delle imprese m.srginlali, la riduzione secca
stanno così. Anche in quelle economie è
della spesa pubblica; oiperaaioni ,che eepa-
ormai entrato in crisi il modello di svi-
rano, quindi, nettamente il problema bd-
luppo che per un trentennio ha sorretto
la stabilizzazione da qudlo della program- l’occidente. E evidente e corposa, cioè,
mazione di un nuovo tipo. di swilluppo; CO- almeno dal 1973, la tendenza al rallenta-
stituiuisoono un’ulteniolre svolta motdmata mento del tasso di espansione del red-
1161 p.rogramma di Governo e, dunque, dito, alla flessione dell’investimento glo-
scontano uno scontro sociale durissimo e, bale e, in particolare, al restringimento
dati i ,rapporti ,di forza vedi, una solu- dell’occupazione. Le cause sono a tutti
zione pditica al ,limite, e forse oltre il li- note, e non differiscono di molto da quel-
mite, dell’autoritarismo. E, infatti, almeno le da cui nasce anche la crisi italiana.
una parte di coloro che sollecitano que-
Per restare al terreno strettamente eco-
sta scelta non nascondono affatto la va-
nomico, queste cause sono: il costo e la
lenza che essa ba; scelgono l’adesione ballo rigidità soprattutto del lavoro, come ri-
SME non perché confidino in un vantaggio
sultato per ora irreversibile di certi rap-
economico, ma perché la considermo un
porti di forza sociali e politici, la fine
detemente necesszwio per imporre, “ira-
di uno scambio ineguale con i paesi pro-
verslo uno scontro, una svolta che smm- duttori di materie prime; l’esaurimento
t,elli ,i rapporti di forza politici e di alasse di certi settori trainanti di un certo mo-
costituitisi iin questi dieci anmi, e per la dello #di consumo; infine, la cosiddetta
quale ,sanno di non avere una forza ,SUE- crisi fiscale dello Stato, come punto di
oiente all’interno del paese. Già ,qu&ta sa- approdo delle politiche keynesiane e delle
rebb,e una ragione più che sufficiente per- spinte corporative intorno ad esse accre-
ché la sinistra ed il movimento shdacale sciute. Ora, la differenza tra paesi come
apponessero un rifiuto netto ~ d b d a s i m e la Germania o, in altro continente, il Giap-
alllo SME ed ‘avessero i.1 coraggi,o di soste- pone e l’Italia sta principalmente nel fat-
nerlo con .una lotta pditica generale, lan- to che i primi hanno la forza economica
ziché cm piccole scaramucce di retro- ed il retroterra sociale per cercare non
guardia. solo di tamponare la crisi con misure
Tuttavia, colleghi deputati, signor Pre- congiunturali, che hanno un effetto - co-
sidente- del Consiglio, i motivi della no- me ho detto - di droga, ma anche di im-
stra opposizione alla proposta che viene postare una politica strutturale, di ricer-
fatta dal Governo sono ancora più pro- care una risposta di fondo in un nuovo
fondi e generali. Derivano, cioè, dalla con- assetto mondiale e in una nuova confi-
Atti Parlamentari - 24962 - Camera dei Deputati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978
accecare dal pregiudizio ideologico e dal- cietà, e sle dunque consideriamo il fatto
l’ansia di rivincita. non casuale, è del resto già abbastanza
Ma andiamo ancora più a fondo. E le- evidente che i processi di nuova industria-
gittimo ch,iledersi,infatti, ste a certe condi- lizzazione, pure in certi casi impetuosi,
zioni ed in un lungo period,o l’Italia non oggi indotti alla periferia da questo di-
sarebbe in grado di diventare protagoni- segno, avvengono assai più di quelli pas-
sta di questo processo di ristrutturazio- sati per iniziativa diretta ed esclusiva del-
ne mondiale che oggi la esclude e di con- le multinazionali e si orientano prevalen-
divideme quindi i frutti, e se dunque temente a sadisfare una domanda estera,
non valga la pena, per un calcolo più allora è ragionevole temere che l’esito fi-
lungimirante, di sostenerlo e di mante- nale e la tendenza di fondo di questo
nersi ad lesso collegata. I1 di.scorso qui processo non siano affatto progressivi. Te-
dovrebbe allargarsi ben al di là di quan- mere cioè, per usare una efficace immagi-
to non cons’enta questa sedie e questa ne di Samidr Amin e Gunther Frank, che
occasione per poter capire, ma in base ad questa ristrutturazione internazionale si
analisi oggettive e a previsioni rigorose, traduca alla fine in un modello di nuova
quali effetti g1,obali avrebbe nel suo pie- << e m o m i a di piantagione D, dove settori
no disp.iegament.0 il disegno di cui stiamo di industria trasformatricje (elettrodome-
parlando. stici, tessili o automobile) prendano il po-
Forse può bastare per ora osservare sto della gomma o del caf€è, dove un po-
questo: non C ’ è dubbi,o che nella stra- tere politico ferocemente repressivo garan-
tegia di tipo tedesco è contenuta e - ag- tisca il perpetuarsi dei salari di fame e
giungo io - deformata anche una esigen- consenta dunque il trasferimento di plus-
za oggettivamente progressiva. I1 fatto valore a sostegno del crescente parassiti-
chIe una parte consistente d:elle economie smo della metropoli e dove sempre più
metropolitane sia oggi spinta dalle pro- aspri conflitti interimperialistici sorgono
pr,ie difficoltà e dai nu,ovi rapporti di da una strutturale carenza dei mercati
forza mondiali a diventare esportatrice di di sbocco.
processi di industrializzazione nel mondo Non è già sufficientemente indicativa
sottosviluppato, a,nziché di pura rapina, la piega reale che sta prendendo la vicen-
rappresenta un passo avanti e, comunque, da di aree quali l’Indonesia, l’Africa del
un pasjsaggio necessario. Lo sviluppo mon- sud, il Brasile e l’Iran ? E non è altrettan-
diale non può fare a m’eno di questo livel- to significativa, come avvio della tenden-
lo superiore di divisione internazionale za ad una nuova guerra dei mercati, la
del lavoro. L’esperienza dimostra che, se crisi permanente del dollaro come effetto
l’industrializzazione delle aree periferiche delle pressioni insorgenti sull’economia in-
e sovrapopolate dovesse procedere solo terna americana, alla quale certo gli. Stati
per vie tecnicamente ed economicamente Uniti d’America non si rassegneranno e
autarchiche, il prezzo politico e social’e zontro la quale hanno tutti i mezzi per
sarebbe drammatico ed il risultato pro- reagire ? Quale prospettiva può avere una
babilmente catastrofico. nuova iniziativa imperialistica, ma <( al-
Se però consideriamo la perdurante l’ombra dell’ombrello militare della su-
))
chie cioè che rifiutano per principio ogni dell’occidente, sono ben limitate e compro-
considerazione che travalichi la dimensio- messe. Cercare di inseguire dunque i paesi
ne dell’immediato. Restiamo, dunque, an- più forti sulla linea che loro oggi propon-
che solo agli effetti più prossimi del pro- gono e dirigono vorrebbe allora dire ac-
cesso di ristrutturazione di cui lo SME è cettare, ma in misura assai più grave, le
parte, quelli che più direttamente ci ri- contraddizioni che quei paesi già scontano.
guardano.
Cosa significherebbe per la società eu- PRESIDENZADEL VICEPRESIDENTE
ropea procedere su questa strada? Già MARIOTTI
l’esperienza degli Stati Uniti d’America ne-
gli anni ’50 e ’60 dovrebbe insegnare qual- MAGRI. Si può anche sostenere che
cosa; dovrebbe mostrarci come una grande non C’è altra strada; ma per favore, ono-
crescita di tecnologie, di potenza economi- revole Andreotti, non facciamolo in nome
ca e politica, ma governata dalle conve- della piena occupazione o del Mezzogiorno,
nienze prioritarie delle multinazionali, non che sarebbero invece le prime vittime di
si traduca affatto in una espansione equi- questa scelta. Credo invece che l’Italia ab-
librata del tessuto sociale e produttivo, bia un interesse vitale a tentare almeno
ma accumuli disgregazione ed emargina- un’ipotesi diversa, nella quale anche gli
zione, fattori di regresso di molti aspetti elementi che fanno la sua peculiare ric-
della vita civile. Ciò malgrado la presen- chezza (e cioè la vivacità democratica, la
za di fattori comunque di sostegno della ricerca collettiva di nuovi valori collettivi,
occupazione, del reddito interno, come il ia forza organizzata delle masse) potrebbe-
riarmo o come le enormi rendite del do- ro diventare anziché, come ora in parte
minio neocoloniale. Ma non parlano in sono, ostacoli all’efficienza e allo sviluppo,
modo ancora più eloquente le tendenze uno straordinario fattore propulsivo.
oggi già in atto nelle società tedesca . e Essa può e deve cioè proporsi e pro-
francese? I1 fatto che il capitalismo tede- porre all’Europa un modello nuovo e au-
sco, dopo aver mandato a casa buon nu- tocentrato, fondato sul risanamento del-
mero di immigrati, ha comunque oggi più l’intero tessuto sociale e produttivo, sulla
di un milione di disoccupati, che è impe- produttività diffusa anziché sulla ulterio-
gnato in uno sforzo di smantellamento re concentrazione e intensijficazione nelle
del tvelfare state, che assume consapevol- aree e nei settori di punta, sul risparmio
mente la prospettiva di un basso ritmo delle risorse naturali e di captita1,i e sulla
di espansione interna, che sta accumulan- piena valorizzazione delle energie umane,
do le premesse di un duro scontro con la sulla efficienza anche dei settori (non di-
propria classe operaia, che rifiuta sempre rettamente produttivi di merci, sulla par-
più seccamente quindi quegli interrogativi tecipazione sociale e sulla trasformazione
intorno ad un migliore modello di svilup- del modello individualistico e competitivo
po che un paese così ricco dovrebbe porsi del consumo, sulla ,riduzione del tempo di
e su cui, ad esempio, le democrazie nordi- lavoro alienato e sulla rotazione dei ruoli,
che discutono con passione ? su un accrescimento insomma del benes-
Per l’Italia poi la situazione è ancor sere non esclusivamente misurato e non
più pesante. Qui la disoccupazione e la misurabile su quell’ingannevole e parziale
sottoccupazione sono già oltre il limite feticcio che è il reddito nazionale lordo.
sopportabile, né ci sono immigrati da I1 che non vuol dire &#atto un modello
mandare a casa; qui il sottosviluppo è in- autarchico, né ristretto entro i confini na-
terno e riguarda quasi la metà .del paese; zionali o europei; al contrario, sarebbe il
qui i .settori ’da smantellare nella logica necessario corrispettivo di uno sviluppo al-
di razionalizzazione che abbiamo visto sa- trettanto autocentrato dei paesi del terzo
rebbero estesissimi; qui le capacità di con- mondo, perché potrebbe rispettare le loro
correnza nei settori tecnologici di avan- priorità, li sosterrebbe con conoscenze e
guardia,. ma interni al modello generale anche con tecnologie .d’avanguardia, ne 1
Atti Parlamentari - 24965 - Camera dei Deputati
critica non romantica, ma i,n avanti, del- do ancora una volta di tirare a campare
l’industrialismo, del produttivismo, del sui margini ,della congiuntura.
consumismo, con quella eclissi della ra- Proprio se si oppone quel rifiuto, oc-
gione e !dell,a moralità che ormai vediamo corre, a maggior ragione, un,a svolta pro-
essi portano con s è ? fonda, la capacità di aggredire in altro
’ Perché mai ti1 ruolo storico dell’Euro- modo i nodi della crisi. Occorre, anzitutto,
pa dovrebbe essere di farsi portatrice, conquistare, pur in un sistema di scambi
dopo averne subito i,l segno deform.ante, intensi, una maggiore autonomia dell’eco-
del modello americano, già così evimdente- nomia nazionale rispetto alle spinte spon-
mente i,n crisi ? E s’e anche tutto ciò si tanee e potenti imposte dal mercato este-
dimostrasse per lungo tempo troppo diffi- ro e dalle mulbiaazionak
cile e prematuro, sproporzionato comun- La questione della bilancia dei paga-
que alle nostre forze; se occorresse far menti è ben reale e nessuno può illu-
crescere la prospettiva di un nuovo mo- dersi sul suo attuale allentamento. Ma
dello di sviluppo economico e civi.le, di dobbiamo decidere come affrontarla. An-
una nuova divisione hternazionale del la- cora una volta cercando la strada di una
voro gradualmente, e contemperandola xescita ad ogni costo delle esportazioni
con alcuni elemlenti e interessi che oggi 3, al contrario, sapendo contenere ,le im-
la linea e la realtà tedesca esprimono; a portazioni in modo selettivo e senza fre-
maggior ragione occorrerebbe evitare trop- nare lo sviluppo, cioè attraverso . i l ra-
po rigidi condizionamenti, gestire con cionamento di certi consumi e ‘attraverso
strumenti politici e complessi interventi lo sviluppo delle produzioni sostitutive,
programmatici un processo così contrad- 2d esempio in agricoltura o nel campo
dittorio, impegnarsi ign un lavoro dungo e i,ell’energia?
f.aticoso di niconversione produttiva e di Se l’Italia, insomma, vuole costruirsi le
riorganizzazione sociale, prima di accetta- zondizioni per un reinserimento nel siste- .
re alt,ri e travolgenti automatismi di un ma internazionale ad un nuovo livello, ha
meccanismo di cui si riconosce almeno isogno di garantirsi una fase di maggio-
l’ambiguità. :e controllo delle proprie scelte.
Per questo il0 credo che la sinistra non Occorre, in secondo luogo, impostare
solo dovrebbe rifiutare la scelta proposta ma programmazione globale e ,di lungo
d8all’onorevole Andreotti, come con timi- Jeriodo della riconversione produttiva:
dezza si appresta a fare, ma dovrebbe le1 settore della ricerca, che in questo
accettare con fiduda e coraggio la sfida. luadro diventa prioritaria; in quello del-
Questa scelta è tanto avventunista che an- a politica industriale, per impostare con
che settori ,importanti della borghesia ita- iecisioni pubbliche ed autonome nuovi
liana sono riluttanti ad accettarla; è tan- iettori trainanti dello sviluppo (ad esem-
to di corto respiro che anche forze e tra- )io quello dell’energia alternativa, dell’in-
dizioni ideali, come la Chiesa cattolica O ormatica e dell’industria agro-alimentare);
la parte migliore della socialdemocrazia n quello della trasformazione del modeU.0
europea, se ne sentiranno alla fine .sacrifi- li consumo. e di vita civile, per trovare
Atti Parlamentari - 24966 - Camera dei Deputati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978
nuove e più razionali forme di sodisfa Allora, scegliere gli Stati Uniti non
zione dei bisogni reali e per ottenere, volle dire solo optare per un certo tipo
anche dai settori del lavoro sociale non di valori culturali, di istituzioni politiche,
produttivi di merci, un vero ed efficiente di alleanze militari; volle dire aderire ad
contributo alla ricchezza e al progresso un certo tipo di evoluzione dell’economia,
del paese. della società, della cultura italiana. Forse
quella direzione non poteva allora essere
Occorre, infine, proporre in concreto rovesciata e non restava alla sinistra che
ed attivamente questo tipo di scelte all’in- contrastarlsa e condizionarla. Oggi, però, ci
sieme dell’Europa: farne una linea gene- sono le condizioni per un disegno più am-
rale ed alternativa. Non mancano gli in- bizioso; ma se non ne saremo capaci i
terlocutori, perché, come il nostro, altri prezzi da pagare saranno ben più duri.
paesi si trovano in antagonismo oggettivo Credo di aver capito che il partito so-
al disegno franco-tedesco (paesi arretrati, cialista e quello comunista, dopo aver con-
come il sud dell’Europa, o troppo ma- dotto con timidezza e su aspetti reali, ma
turi, come l’Inghilterra), e perché anche relativamente marginali, la loro battaglia
all’interno di paesi come la Francia, il sulla questione dello SME e deB’Europa,
nord Europa o la stessa Germania cre- abbiano deciso di astenersi o di votare
scono interessi sociali, ed ormai anche contro, alla conchsione di questo dibatti-
correnti politiche e culturali, che si pon- to, senza comunque aprire la crisi di Go-
gono i]. problema di un nuovo modello verno, perché giudicano questo dell’Euro-
di sviluppo, qtalitativamexte diverse da pa un terreno sfavorevoie e attendono di
quello neocapitalistico. aprire la crisi su questioni più conve-
Né mancano occasioni di iniziativa o nienti, ad esempio il piano Pandolfi o la
terreni di verifica. Anche nell’ambito spe- politica economica interna. Questo genere
cifico della Comunità europea, ad esem- di furbizia non mi convince e ha già mo-
pio, le questioni del fondo per lo svilup- strato la corda. Quando ad agosto si trat-
po regionale o della politica agricola o tava di costruire, con efficacia, decisione
della unificazione delle politiche economi- e senno, uno scontro sul piano Pandolfi,
che possono essere le prime, concrete di- quello sembrò allora un terreno altrettan-
scriminanti su cui si combatte in posi- to difficile e inopportuno; e si inventò
tivo una battaglia per un’Europa diversa, qualche altra scadenza, in attesa che le
a patto che non ci si limiti ad elemosi- cose ‘stesse agissero al posto delle scelte
nare un po’ di soldi, ma si imponga di politiche. Siamo così arrivati alla contor-
scegliere pro o contro una politica pro- ta vicenda dello SME, con una sinistra
grammata dello sviluppo di tutta la Co- che, fino all’ultimo, si è fatta prendere in
munità, pro o contro una politica agri- giro.
cola che rovesci finalmente il rapporto Non è comunque la scelta di opportu-
tra il sostegno dei prezzi e la trasforma- nità tattica che ci interessa e ci preoc-
zione delle strutture. cupa. Ormai, ad una crisi di Governo si
Si tratta, insomma, di due proposte va e sarà una crisi di tutto l’equilibrio
diverse, ma altrettanto generali, per 1’Eu- politico, che ‘probabilmente condurrà a
ropa, cui corrispondono alleanze, ideali, in- nuove elezioni, al di là delle quali sarà
teressi diversi e diversamente raggruppati. ben difficile riannodare il filo dello stesso
Concludendo, ciò che volevo sostenere, discorso. Ciò che preme, però, è il modo
onorevoli colleghi, in un intervento neces- in cui si va a questo scontro: la timi-
sariamente condotto solo per accenni, è dezza, lo scarso respiro con cui la sini-
che non a caso oggi, come all’inizio del stra ha affrontato ed affronta il dibattito
1947, una crisi di un Governo di unità sull’Europa e sul mondo è il sintomo di
nazionale viene e verrà polarizzandosi su una tendenza all’arroccamento difensivo,
una scelta internazionale, che contiene im- all’appiattimento tatticistico; fa temere,
’
plicita tutta una strategia dello sviluppo. cioè, che essa vada ad uno scontro divi-
Atti Parlamentari - 24967 - Camera dei Deputati
- ~~~ ~~~~~
tra h o . C’è qualcuno tra doro che ha gno 1976, dal tempo della c< non sfiducia ))
<< rotto >> il passo, com,e si dice, e che ui- al Governo da parte dell’attuale maggio-
fiuta i’ost,acolo. Infatti, lalcuni partiti dlella ranza. Fin dal Governo della << non sfidu-
magg.ioranza, (di fronte ‘a41’ostacalo storica- cia >) la maggioranza di allora partì lancia
m,ente importante e riclevante ~deill’adesime in resta contro l’inflazione. Fummo noi
al sistema monetario eurolpeo, rifiutano soli ad avvertire che l’inflazione si com-
l’ostacolo. In una situazione ,di questo ge- batte in diverqi madi e che voi avete
nere 2: evidente che nascono i ,discorsi che scelto la maniera peggiore. Aggiungemmo,
abbiano senti,to, perché i,l partito comu- nel novembre 1976, che combattere l’infla-
nista ha mandato il profess’or !3paventa zione unicamente e soltanto attraverso
in avanscaperta e ,nessun oratore cm1.116- misure ddlazionistiche, con indirizzi re-
sta ha finora preso .la parola .in quest’mla. cessivi, ci sembrava non producente. S i
La stessa cosa si può dire del partito so- sarebbero avuti aggiustamenti sulla bi-
cial.is.ta, mentre ‘della maggioranza hla par- lancia dei pagamenti, si sarebbe avuto
lato solo l’onorevole Rende, favorevole al- qualche apparente respiro di carattere mo-
l’ingres,so nel sistem,a monetario europeo. netario, ma si sarebbe avuto soprattut-
Quiodi la maggioranza si, divide, m c a di to l’aumento della disoccupazione, nonché
riunirsi nei vertici ,dei partiti che inter- il trasferimento dell’inflazione sui ceti
rompono i lavori parlamentari, e non si meno provveduti del mondo del lavoro,
esprime, h o a questo .momento, in iaiula. sulle fasce sociali a reddito fisso. Questo,
Che cosa & successo, in definitiva? purtroppo, è puntualmente avvenuto, ed
L’onorevole Presidente dei Consiglio, nel 6 avvenuto con la consapevolezza e coiì
suo discorso, ‘ad un certo punto (e noi il consenso delle sinistre, del partito co-
registriamo questa dichiarazione) afferma: munista ’ e del partito socialista. L’infla-
<(Posso dire che né prima né dopo Brux- zione la si continua a combattere nel
elles sono state sollevate verso il siste- modo che ho detto. Ripeto, questa lotta,
ma monetario di cui stiamo discutendo quando ha avuto qualche risultato, lo ha
eccezioni mosse da riserve antieuropeiste avuto a spese delle categorie più deboli.
o da contrarietà al sistema come tale, Quando tali categorie più deboli non sono
come pure nessuno ha espresso disim- state raggiunte dai colpi severi che gli
pegno dalla linea di ulteriori ri,duzioni indirizzi antinflazionisti e recessivi seguiti
del tasso in inflazione in una politica procuravano, non si sono avuti risultati.
non recessiva, secondo gli accordi di Go- Oggi, l’adesione allo SME potrebbe co-
verno e lo schema>diprogramma triennale stituire - costituisce e, a nostro giudizio,
ormai prossimo alla sua definizione. Sono deve costituire - un’occasione per un’in-
state viceversa mosse, da qualche parte, versione di tendenza, un’occasione per
riserve che io mi auguro l’odierna discus- realizzare finalmente l’obiettivo di lotta
sione valga a superare, sui tempi di piena all’inflazione in termini non recessivi. Per-
accettazione del sistema monetario e sulle ché? Aderire allo SME e continuare sul-
misure parallele >>. la linea della lotta all’inflazione condotta
Ci domandiamo: se è vero che nessu- in termini recessivi significa aderire al si-
no aveva espresso riserve su ulteriori ri- stema in questione a parale e non con-
duzioni del tasso di inflazione in una po- cretamente. Quindi cosa comporta detta
litica non recessiva, cosa è successo, tanto adesione? Che per avere un senso deve
da aver innescato questo processo di ri- essere realizzata, all’interno, mediante in-
getto da parte della sinistra nei confronti dirizzi produttivistici,. quelli che noi ab-
dell’adesione al sistema monetario euro- biamo sempre sostenuto. La espansione
peo? La verità è che tutti, a parole, sono della base produttiva, la incentivazione
d’accordo nella lotta all’inflazione. Que- della produttività, la difesa degli alti sa-
st’ultima è stata una sorta di cavallo di lari attraverso la promozione di un’alta
battaglia che ha contraddistinto il periodo produttività; sono questi i nodi che ci
di questa legislatura successivo al 20 giu- impone la adesione allo SME. Chi ha ri-
Atti Parlamentari - 24969 - Camera dei Deputati
VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978
maggioranza; ed ecco che i nodi vengo- non fuori di qui. Voi avreste dovuto por-
no al pettine e la maggioranza non re- tare qui il piano Pandolfi, e dire alla
cepisce in tutta la loro estensione le maggioranza che si misurasse su quelle
conseguenze del piano Pandolfi. I nodi durissime autocritiche, da cui discendeva-
vengono al pettine, ma in maniera tale no determinati comportamenti. Nulla di
da far emergere il contraddittorio e stru- tutto ciò è stato fatto, ed il piano Pandol-
mentale atteggiawento di taluni partiti fi è un presupposo latente, per così dire,
della maggioranza. Noi vogliamo sapere della politica economica del Governo e,
con quale logica il partito comunista oggi per noi, ambiguo ed incompleto nella par-
si ribelli all’adesione al sistema monetario te propositiva. Esso è poi inaccettabile
europeo, quando ieri ha approvato - for- dal punto di vista dell’adesione al siste-
nendo anche degli autorevoli relatori - ma monetario europeo perché nella parte
la legge finanziaria, che avleva come suo propositiva (che è come una scatola vuo-
presupposto, così come l’aveva la Rela- ta che attendiamo ancora che sia da voi
zione pervisionale e programmatica, il do- riempita, se ne avrete la possibilità e la
cumento Pandolii: documento sul quale capacità, se sarete d’accordo tra di voi
abbiamo formulato e formuliamo tutte le nel riempirla) sono contenute unicamente
nostre riserve, ma che ritenevamo fosse indicazioni che riguardano investimenti
la bandiera della maggioranza. pubblici non meglio specificati, tradotti,
Maggioranza inconsistente ieri, quin- nella legge finanziaria, in investimenti a ((
di, e maggioranza in pezzi oggi; ma non pioggia quanto mai generalizzati, che noi
))
del Consiglio, essi vogliiono un ,altro :tipo zione di coloro i quali hanno portato ca-
di ‘società, perché è stato un errore &e- pitali all’estero e li hanno investiti in dol-
nere di poter superare I’emergenza asso lari. E estremamente patetico trovare i
ciando il partito comunista che su181’mer- comunisti dalla parte degli esportatori
genza vive e che dell’emeEgenza vuole a p clandestini di capitali, che da mesi sono
profittare per portare avanti surrettizia- preoccupatissimi perché il dollaro cala, e
mente un suo disegno di trasformamione naturalmente cercano di avere tempo per
dell,a società, un suo Idisegno che non si poter allocare le loro disponibilità in mo-
capisue quale sia se è vero, come è vero, nete europee forti, o che si avviano ad es-
che b stesso partito comunista respinge sere tali. E veramente patetica, perciò, la
il socialismo reale e la socialdemocrazia condizione dei comunisti.
come si sono realizzate, annunziando più In conclusione, signor Presidente del
o meno confuse terze vie. Consiglio, ‘dal nostro punto di vista non
Quindi voler superare l’emergenza e as- si può gestire la partecipazione al sistema
sociare il partito comunista (significa ri- monetario europeo con l’attuale maggio-
nunciare a superare l’emergenza, perché ranza, che si è sfascimata, e che ha dato
si .associa una forza che dell’emergema ha la prova della sua incapacità e della sua
fatto una sorta di suo scudo per poter lontananza dall’Europa. Voi non volete al-
procedere contro questo tipo di società, lontanarvi dall’Europa; siamo d’accordo e
che va rigenerata, rivista, corretta, ammo- pensiamo che non solo non occorra allon-
dernata, ma che non va negata in certi tanarsi dall’Europa, ma che si debba an-
suoi valori fondamentali ed essenziali che dare verso l’Europa. Per fare ciò bisogna
trovano riscontro in Europa. Ecco perché però avere i vestiti in ordine, le scarpe
i comunisti reagi’scono in maniera rozza, adatte, i garretti buoni. Bisogna soprat-
oserei dire, alla proposta di adesione al tutto averne la volontà precisa: e ciò si-
sistema monetario europeo: non hanno gnifica mettere in ordine la nostra casa
neppure la preoccupazione di essere un in termini europei, significa difendere il
po’ patetici. lavoro italiano in termini europei.
Signor Presidente del Consiglio, ella ha L’adesione del MSI-destra nazionale allo
dedioato alcune righe delle sue comunica- SME è convinta; ma la convinzione con
zioni ai rapporti tra il sistema monetario cui professiamo questa adesione è un atto
europeo e il dollaro; ella afferma - ed è di accusa nei confronti di questa mag-
una opinione di tutto rispetto, anche se in gioranza che, fino a questo momento, ha
parte non la condivido - che .il dollaro tradito l’Italia e l’Europa (Applausi dei
nella sua attuale crisi può essere avvantag- deputati del gruppo del MSI-destra nazio-
giato dall’esistenza di un sistema moneta- nale - Congratulazioni).
rio europeo, da un sistema di monete sta-
bili o semistabili in Europa. Ma comunque PRESIDENTE. E iscritto a parlare
una cosa è certa, onorevole Presidente del l’onorevole Pietro Longo. Ne ha facoltà.
Consiglio: una volta che in Europa doves-
sero esserci cambi stabili, avremmo monete LONGO PIETRO. Signor Presidente,
appetibili e, per esempio, una rivalutazione morevoli colleghi, onorevole Presidente del
della lira rispetto al doUaro e quindi la Zonsiglio, desidero innanzitutto esprimere
tentazione per molte persone di avere nel a solidarietà del mio partito all’amico
proprio’ portafoglio non soltanto dollari, Pannella per la giusta rimostranza che ha
ma anche e soprattutto monete europee. nanifestato stamane in quest’aula, a cau-
Tutto ciò comporta - non so se i comuni- ;a di un silenzio degli organi di informa-
sti se ne siano accorti, ma il loro atteg- :ione della radio e della televisione che
giamento è certamente patetico - che la :ertamente non onora il nostro paese. Del
posizione di coloro i quali non vogliono *est0 siamo assai spesso abituati alle ma-
aderire al sist,ema monetario europeo ‘si ri- lipolazioni, ‘che in questo campo avven-
solve, in questo. momento, in. una prote- gono così di frequente, e ci .associamo an-
Atti Parlamentari - 24974 - Camera dei Devutati
~~~ ~ ~
che noi alla richiesta che è stata avanza- dando poi al Presidente del Consiglio un
ta, perché si discuta di questi problemi mandato fiduciario di operare al meglio.
appositamente in quest ’aula. La nostra cnitica al Governo su questo
Apprezziamo anche la posizione nuova punto è severa, e il Presidente del Consi-
del partito radicale, che rit’eniamo interes- glio lo sa. La metodologia adottata du-
sante, perché si colloca in un processo di rante queste ultime settimane non ha age-
. sviluppo di una politica a favore dell’Eu- volato i momenti unificanti della maggio-
rapa, che è una poliitica che noi socialde- ranza; ha favorito, anzi, le divaricazioni,
mocratici difendiamo e porti,amo avanti ha accentuato i sospetti e le riserve, ha
con coerenza da tanti anni. lasciato pensare ad operazioni di varia
Certamente, signor Presidente, l’esposi- natura a fìni di politica interna.
zione data ieri dal Presidente del Consi- Per noi, sin dall’inizio, la questione si
glio risponde all’esigenza, più volte ma- poneva, in termini politici e di1 principio,
nifestata nei giorni scorsi dal partito so- a favore di una decisione per l’ingresso
cialdemocratico, che il Governo finalmen- dell’Italia nello SME, mentre considerava-
te presentasse una linea precisa, convinta mo di natura tecnica la questione del-
ed argomentata in ordine alla posizione l’adesione immediata o tra qualche tem-
dell’Italia nei confronti dell’adesione al si- po. Non abbiamo, pertanto, apprezzato la
stema monetario europeo. Le scelte che drammatizzazione politica che si è volu-
l’onorevole Andreotti ci ha proposto si ta creare nei confronti del momento in
muovono, a nostro giudizio, nella giusta cui il nostro paese sarebbe entrato nel si-
direzione di una piena 6 tempestiva sotio- stema monetanio europeo.
scrizione itali’ana ddl’accordo di Bruxel-
La direzione del mio partito, coerente
les. Siamo, però, arrivati a queste conclu-
con questa impostazione, ha deciso in due
sioni attraverso un iter tortuoso e talvol-
tempi diversi: in un primo momento ma-
ta contraddittorio, che non ha certamente
nifestando un’opinione favorevole in linea
contribuito a ridurre i contrasti politici
di pnincipio all’adesione; in un secondo
e tecnioi che si erano creati, e che sono
sciogliendo in senso positivo la riserva
rimasti tra i partiti della maggioranza. I n
qualche misura, si è addirittura concorso che avevamo espresso sull’adesione a par-
a creare il sopetto che una scelta di tanta tire dal lo gennaio.
importanza potesse essere oggetto di stru- Le ragioni che ci hanno convinto a
mentalizzazioni di questa o di quella questo secondo passo sono legate soprat-
parte politica per disegni oscuri, magari tutto al convincimento che i rischi di re-
di rottura della maggioranza e del quadro star fuori sono di gran lunga maggiori di
politico. quelli che corriamo entrando subito nel
Noi avvertimmo questi rischi nelle sistema. Dal punto di vista politico la no-
scorse settimane, quando sollecitammo un stra non immediata partecipazione all’ac-
vertice. tra partiti e Governo prima di cordo sarebbe apparsa come un disimpe-
Bruxelles, e siamo del parere che, se que- gno dalla politica europea, al di là delle
sto vertice fosse stato convocato, oggi non nostre stesse intenzioni. Ciò avrebbe pro-
ci troveremmo in una situazione così de- vocato ripercussioni di varia natura, tutte
licata che, anche se superata - come ci comunque in negativo, ed avrebbe allon-
auguriamo - senza determinare la crisi di tanato quella prospettiva di lavorare pei
Governo, è desthata comunque a provoca- l’unità economica e politica dell’Europa,
re turbative gravi nei r’apporti tra i par- per la quale lo SME rappresenta certa-
titi della maggioranza. mente un passo in avanti. Dal punto di
Alla vigilia del 4 (dicembre sarebbe sta- vista tecnico la nostra moneta sarebbe
to certamente possiblile raggiungere una stata più esposta, sui mercati internazio-
intesa sulla piattaforma delle richieste e nali, anche nei confronti del dollaro, so-
delle condizioni che la delegazione italia- prattutto se le autorità politiche e mone-
na avrebbe dovuto avanzare a Bruxelles, tarie americane stabiliranno - come ci
Atti Parlamentari - 24975 - Camera dei Deputali
V I 1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978
auguriamo - nuovi raccordi con i partners resto, come ho già ricordato, la decisio-
europei. ne della direzione del partito socialdemo-
Noi socialisti- democratici intendiamo, cratico è nata dopo una attenta valuta-
in presenza di divergenti valutazioni tra zione ed un sofferto travaglio delle ragio-
i partiti della maggioranza, ridermare con ni politiche e tecniche che ci hanno por-
forza la nostra fiducia nel quadro politico tato a sostenere con coerenza la linea del-
attuale, che non ha alternative, ed il no- l’immediata adesione italiana allo SME. Le
stro proponimento di operare per rinsal- ragioni politiche sono di un duplice ordi-
dare i vincoli allentati. Del resto, molte ne di motivi: il primo è legato alla oppor-
delle ragioni di critica verso il Governo tunità di prendere il treno al momento
e la sua scarsa incisività nell’affrontare i giusto, quando il sistema sta nascendo,
nodi della crisi del paese ci trovano con- per assicurare una condizione di piena di-
senzienti. E noto che non siamo rimasti gnità al nostro paese e per contribuire
sodisfatti della soluzione adottata dal Pre- in modo determinante alla costruzione di
sidente del Consiglio quando ha sostitui- un sistema monetario che consoliderà
to il ministro dell’industria; non certa- l’unità economica e quindi politica del-
mente per mancanza di fiducia verso il l’Europa; il secondo è connesso all’esigen-
professor Prodi, ma perché ritenevamo za di esaltare il nostro impegno per il
che quello fosse il momento più adatto pieno rispetto degli accordi. di maggioran-
per realizzare un significativo rimpasto za per la parte relativa agli impegni di
della compagine ministeriale. Questo della politica economica.
efficienza del Governo e della sua rispon- Per noi l’adesione altlo SME, di fatto,
denza agli indirizzi della maggioranza è, diventa un capitolo integrante ed insosti-
comunque, un problema che resta aperto. tuibile del piano triennale, che chiediamo
Nelle prossime settimane opereremo per al Governo venga presentato entro il 31
diradare le nubi che si stanno addensan- dicembre prossimo. La questione del pri-
do sul Governo Andreotti e che rabbuiano ma e del dopo, se cioè rinviare la nostra
l’orizzonte di una maggioranza che ancora partecipazione allo SME al momento suc-
non riesce a realizzare obiettivi significa- cessivo all’approvazione del piano trien-
tivi. nale, non la riteniamo pretestuosa. Gli
impegni però vanno assunti al momento
Ci duole che le differenti opinioni sui giusto: e questo è il momento giusto per
tempi dell’adesione italiana allo SME im- aderire all’accordo di Bruxelles. Non C’è
pediscano a tutta la maggioranza di co- la possibilità, né soprattutto la convenien-
gliere un significativo e positivo risultato za tecnica e politica, di posticipare di
che - a nostro giudizio - colloca in ma- qualche settimana la nostra adesione. Ciò
niera definitiva l’Italia nell’Europa. La vo- però comporta che siano ristretti i tempi
cazione dei socialisti democratici è sem- della discussione e dell’approvazione del
pre stata a favore della politica di unità piano triennale, appena esso verrà pre-
europea: non è la prima volta che ci sentato dal Governo.
troviamo su posizioni diverse rispetto agli Le ragioni tecniche che ci hanno con-
altri partiti della sinistra su scelte di tan- vinto sono collegate all’insieme delle ri-
ta importanza per la costruzione dell’Eu- sposte positive che alle nostre domande
ropa. Ma questa volta siamo convinti che, sono state date nelle trattative di Bruxel-
a differenza del passato, la divisione sia les. Certamente, non tutte le nostre ri-
nata da incomprensioni ed equivoci, maga- chieste sono state accolte anche se - la-
ri anche da diverse valutazioni tecniche, sci’atemi dire - mi sarebbe piaciuto ascol-
ma non. da vere diversificazioni politiche. tare nel discorso del Presi,dente del Con-
Ci auguriamo che nei prossimi mesi i siglio che qualche richiesta a noi avan-
fatti ci diano ragione e cadano le preoc- zata dagli altri era stata da noi accolta.
cupazioni e le riserve che vengono oggi Quando saremo in grado di ritornare ad
avanzate con rispettabili motivazioni. Del essere in Europa una nazione che cammi-
Atti Parlamentari - 24976 - Camera dei Deputati
na al passo con gli altri nel segno della riacutizzate .in Franci,a sull’insieme, delle
stabilità e della ripresa economica ? Pur- scelmte europeistiche, con rigurgiti di neo-
troppo non lo sappiamo. Ma questo è l’in- golilismo e con esasperazioni nazionalisti-
terrogativo al quale tutti i partiti della che che non possono, da chiunque esse
maggioranza devono assolutamente dare vengano espresse, essere condivise.
una comune risposta. I1 problema più generale del trasferi-
Dicevo che le ragioni tecniche si tro- mento di fisorse verso i paesi a moneta
vano nei punti positivi riportati nel di- debole del sistema era stato posto già in
scorso del Presidente del Consiglio e nel sede tecnica con risultati deludenti, pro-
comunicato conclusivo di Bruxelles. I più prio perché la questione era di natura po-
importanti di questi sono: l’ampliamento litica, ed è stato ora risolto con la fissa-
della banda di oscillazione per la lira dal zione di crediti supplementari all’Italia.
2,25 al 6 per cento; la collocazione della Tali crediti sono stati fissati in 667 miliar-
soglia di divergenza al 75 per cento della di di unità di conto l’anno per la duratsa
banda di oscillazione, che equivale al 4,5 di 5 anni e ‘sono stati assistiti da un bo-
per cento per la lira e all’1,7 per cento nifico di interessi del 3 per cento: il che
per le altre monete; una migliore defini- significa che il trasferimento complessivo
zione del meccanismo di intervento, nel- di risorse così realizzato è pari a 4.360
l’ambito del quale si è passati dal concet- miliardi di lire.
to di presunzione al concetto di obbligo Naturalmente non possiamo essere so-
implicito, anche se non è stata accolta la disfatti pienamente di questi risultati, an-
proposta per noi più conveniente dell’o’o- che se $dobbiamo domandarci onesianieii-
bligo esplicito; lo studio di opportuni mec- te quali siano le nostre capacità di inve-
canismi, da definirsi entro 6 mesi dall’en- stimento e le nostre possibilità di ricorso
trata in vigore dello SME, che regolano i ai mezzi finanziari messi a nostra dispo-
saldi dei debitori e dei creditori coinvolti si,zione. La valutazioni che noi di,amo per
malgrado la loro volontà; la fissazione del il prossimo triennio, per quanto attiene al-
livello del fondo monetario europeo a 25 l’intervento straordinario nelle aree meri-
miliardi di dollari. dionali, sono le seguenti: su 18 mila mi-
La questione più delicata naturalmente liardi messi a disposizione dal piano Pan-
è quella legata agli obblighi di intervento; dolfi (oioè 6 mila miliardi l’anno), la Cas-
e noi ci auguriamo che gli impegni assun- sa per il mezzogiorno ha una capacità di
ti sul piano politico dal cancelliere impiego di 4 miila-4.500 mihardi l’anno ed
Schmidt, che si è mostrato un sincero una massima capacità di spesa di 2.500-
amico del nostro paese, mitighino le even- 3 mila miliardi. Pertanto, sono i progetti
tuali rigidità tecniche dell’intervento della che mancano, sono le procedure di gestio-
Bundesbank. Questo è un tipico proble- ne deg4i appalti da cambiare.
ma legato alla gestione dell’accordo, che I fondi comunitari di sostegno per
auspichiamo avvenga a difesa degli inte- l’agricoltura e per le regioni depresse so-
ressi globali della Comunità, con qualche no solo icn parte utilizzabili, perché la
sacrificio, se necessario, dei paesi più forti normativa vigente richiede una struttura
a sostegno delle monete che di volta in aziendale normalmente più ampia di quel-
volta si troveranno in una situazione di la esistente nd Mezzogiorno. Di qui la
debolezza. non completa utilizzazione di fondi mes-
Non siamo stati sodisfatti nella richie- si a disposizione dell’Italia.
sta di un aumento dei fond? a favore del- La Banca europea degli investimenti
la politica regionale. Del resto, sapevamo può finanziare progetti di immediata fat-
già, dopo il voto del Parlamento europeo, tibilità e di immediata economicità; il
che questo risultato era difficile da conse- che significa che, data la scarsa disponi-
guire. Questa era una questione che anda- bilità di progetti esecutivi, non si utlliz-
va trattata senza conseguire gli inaspri- zano ingenti finanziamenti possibili, men-
menti delle polemiche interne che si sono tre non possiamo avvalerci di questi fon-
Atti Parlamentari - 24977 -- Camera dei Deputati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978
per cento e su dli una riduzione del disa- Certamente nelle prossime settimane,
vanzo ,dellNa nostra bilancia dei pagamenti- nei prossimi mesi verificheremo i risultati
con la contestuale disponibilità di risorse e la rispondenza dei comportamenti ri-
per nuovi investimenti produttivi. Tali spetto agli impegni assunti. L’insieme, pe-
Atti Parlamentari - 24978 - Camera dei Deputati
dio del sistema monetario europeo pone immediata allo SME qualcosa possa es-
in essere, sono rimasti immutati in tutte sere modificato a nostro favore.
e tre le fasi di questa tormentata nego- Resta ancora, tra le posizioni contra,
ziazione. Infatti, tre sono state le fasi: il non aver ottenuto la tutela del cosid-
quella precedente, dell’istruttoria svolta detto d’ebitore i,nvolontario né l’appro-
(( ))
molto attentamente e puntualmente da lei, vazione del progetto Callaghan, per il SQ-
dal ministro del tesoro e dagli altri com- stegno delle economie m,eno prospere. An-
ponenti del Governo; quella della trat- che a questo riguardo la nostra presenza
tativa diretta svoltasi a Bruxelles e quella nello SME e la continuazione dello svi-
del ripensamento successivo. Esaminiamo luppo, direi quasi fisiologica, in atto per
molto attentamente queste fasi: quali era- raggiungere questa unità monetaria euro-
no gli elementi favorevoli? La banda del pea ci potrebbero fare sperare nel senso
6 per cento era prevista prima, durante suddetto.
e dopo; quello che lei ha chiamato ((l’in- Onorevolte Presidente del Consiglio, se
dicatore di emergenza è rimasto immu-
)) è vero - ed a me pare che sia vero -
tato sia prima di Bruxelles, sia a Brux- che non vi sono stati mutamenti di or-
elles che a Roma; la cc soglia di diver- dine sostanziale e di ordine tecnico tra
genza s al 75 per cento del 6 per cento le due o tre fasi della contrattazione, per-
è rimasta immutata sia prima di Bruxel- ché si è giunti a certi risultati ? Ella è
les, sia a Bruxelles che a Roma; i crediti un uomo ragionevole, non è che possa
agevolati per circa 4 mila miliardi per essere andato a sostenere una tesi a
il Mezzogiorno, con un abbuono di circa Bruxelles senza un preciso motivo e poi,
800 miliardi d’interessi del 3 per cento, senza ragione, l’abbia modificata qui a
sono rimasti immutati per lo meno da Roma. Un motivo vi deve pur essere sta-
Bruxelles a Roma. to, perché ella a Bruxelles abbia modi-
ficato in senso negativo quella che era
A questo proposito, va rilevato come
la determinazione d,el Governo; circa la
l’importanza del concorso dato all’ecuno-
propensione ad una nostra immediata
mia italiana, soprattutto a quella del Mez-
adesione. Un motivo deve pur esservi
zogiorno, è talmente notevole che dovreb-
stato perché, invece, qui a Roma abbia
-be far meditare seriamente le parti po-
- per fortuna! - modificato di nuovo la
litiche schieratesi contro la convenienza
sua decisione, proclamando la nlecessità
dell’adesione al sistema monetario euro-
della adesione. L’analisi della valutazione
peo che non si rendono conto cbe una
dei motivi si sposta, dunque, dal profilo
mancata adesione allo SME avrebbe com- tecnico a quello politico e, purtroppo, al
portato la rinuncia a questi crediti age- profilo di politica interna. A tale propo-
volati per ben 4 mila miliardi per il Mez- .sito, dobbiamo neoessariamente esprimere
zogiorno, per il quale poi si invocano una valutazione, onorevole Presidente del
provvidenze straordinarie, non si sa be- Consiglio. Non è mai lodevole che posi-
ne a carico di chi e con quali risorse. zioni fondamentali per la politica inter-
Fra le previsioni contrarie, invece, non nazicmalae di un paese vengano inflwnza-
bisogna dimenticare il mancato aumento te, o comunque orientate, a seconda del-
delle risorse del fondo regionale, quali le esigenze della politica interna del paese
che siano stati i motivi di natura nazio- stesso.
nalistica che hanno portato alcuni paesi La poIitica intemazionalle d’e1 paese ri-
aderenti al sistema monetario europeo a sponde agli inteI;essi permanenti della na-
questo rifiuto. Comunque il rifiuto c’era zione, che sono tali e restano tali quali
e rimane. che possano essere l’e dosature di mag-
Noi vogliamo augurarci - e qualcosa gioranze o minoranze, di situazioni più o
ci sembra sia filtrato, onorevole Presiden- m,eno forti di una o d’ell’altra parte al-
te del Consiglio, dalle sue accorte dichia- l’interno del paese. Non è buona regola
razioni - che dopo l’entrata e l’adesione di pilotaggio della politica generale di un
Atti Parlamentari - 24980 - Camera dei Deputati
l’onorevole Delfino ha ieri chiaramente ri- t,ecipazione dell’Italia :ad un organismo co-
badito la nostra posizione chiara, conti- me lo SME e, quindi, l,a necessiaria s’di-
nua, prima, durante e dopo le tre fasi darietà $elle altre potenze dello S,ME nei
della trattativa, a favore d,ell’adesione im- confronti deU’Italia, soli,da,rietà non affet-
mediata allo SME, per ragioni - di cui tiva, naturalmente, ma dettata da interessi
parlerò in seguito - che trascendono an- ch,e divenbano comuni, rende un po’ meno
che Be convenienze di ordine tecnico, che determinante il ruolo del partgto comuni-
noi pure vediamo in questa adesione e sta ,nella soluzione delle questioni interne
sulle quali insistiamo; per ragioni, soprat- itali,ane e, quindi, attenua la figura di pro-
tutto di orientamento politico generale, in tagonista che, ,da un po’ di ,tempo ta que-
armonia con le direttive generali di mas- sta p,arte, il parbito comunista si è lassun-
sima con l’asse, direi quasi - della no- to, anche perché qualcuno g1,iel.a ha fatta
stra politica nazionale in funzione eu- assumere, con eccessiva facilitazione.
ropea. E chiaro che I’esist’enza di una tul~t.a .\
Sre andimo a considerare quale s,ia monetaria, o, per lo meno, 1.a creazi,one
stata l’opposizione che si è manifestata di un processo d,i unità monetaria, pone
- bruscamente, direi - alla vigilia della un po’ più al sicuro la nazione !itlalilana
slua partenza da Bruxelles, dobbiamo con- di fronte a quelle che possono essere le
statare che vi è stata da posizione con- azioni contrarie d’e1 partito comunista o,
traria del parti’to comunista, che mi pare anche, di fronte a queUo che può essere
perduni tuttora, che non ha ,subito quelle i.1 sostegno n,ecessario del partito comuni-
lodevoii m o a c h e che, viceversa, ella ieri st.a.
ci ha annuncilato per quanto ri.gua!rda la C’è, poi, un fattore psicologico, di po-
po’sizione del Governo. Eitica generale, di propagada generalce:
ogni rafforzamento delle posizioni occ6den-
tali rappresenta, Jndubb’iamente, per 9 par-
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE tito comunista un indebolimento di una
INGRAO sua posizione propagandistica, che può
aprire la v.ia a ‘dei d,i:ssensi interni, perfet-
ROBERTI. A questo punto, vorrei di- tam,ente comprensibili, che, anzi, ci augu-
chiarare con tutta serenità che m,i spiego riamo comincino la sorgere. Tali ictissensi
i motivi de1l.a perplessità, ed anche ‘delha starebbero ,a testimoniare, infatti, ‘unmu-
ostilità, ‘del partito comunista. M’a non ci tamento della struttwa centrafistica di
si venga a d,ire che sono motivi di ordine quel parti,to.
tecnico ! Su questo non pos’siamo essere P,ertanto, è $sp,iegabi\leche esso abbia
d’accordo. Lo SME rappresenta, &dubbia- assunto questo atteggiamento ed è ‘spiega-
mente, uno dei più forti ,ancoraggi Ndell’Ita- bile anche che l o mantenga. Non credo
lia alilla politica Occidentale, IalI’Eumpa oc- che questo si8a molto giovevole, però, per
cidentale, con tutte le caratteristiche, di i suoi disegni strategici. L’Europa occiden-
ordine politico, di po1,itk.a estera, ldli poli- tale rappresenta la sponda obbligata cui
tioa militare, di politica interna, di poli- 61 partito comunista deve, prima o poi,
tica economica, di politica sociale, che approdare, se vuok dare credibitEtà a ta-
l’Europa occidentale rappresenta. Ci ren- lune ,impostazioni che porta avanti al fìne
diamo perfettamente conto di questo, tutti d.i una sua partecipazione al Governo. Non
Atti Parlamentari - 24981 - ‘ Camera dei Devutati
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so come possa partecipare credibilmente componenti del Governo nel^ portare avan
e !sos:tanzi,a12mentead una maggioranza qua- ti la trattativa.
le quel1:a che C’è oggi in Italia, se si &#s- Restare nell’Europa - lo credo ferma-
socia ,da questle posizioni dell’Ewropa =ci- mente - per l’Italia è qualcosa di estre-
dentale, o se manifesta la preoccupazione mamente importante. Oltre al valore del-
che la posizi,one .occidentale del~l’Italilapos- la scelta europea di per se stessa, C’è per
sa rafforzarsi, così da &ungere, addirittu- 1’Ital.ia questa specie di primogenitura, cui
ra, ,ad un voto contrario. Comunque, que- fece cenno, nel dibattit,o molto rinteressan-
sto è p;roblema che !riguarda 81,a stra,tegia te che si tenne in quest’aula nel febbraio
del partito comunist,a, che è ,abilissima e del 1977 per la ratifica d,el disegno gene-
m&o medlitata, pertanto, mi guardo bene rale delle dezioni europee, l’onorevole Al-
d d 4soffemarmici più ,a lungo. do Moro, quando ebbe .a dichiarare:
Cosla C’è ‘stato d,opo .la decisione di c Credo sia comunque largamente d+ffuso
B’ruxdes ? Sono avvenuti due fatti, signor in Italia il senso ch’e il punto finale, lo
Presidante del Consiglio. E,lla ne aveva tra- sbooco naturale del processo di unifica-
scurato uno: .ed è stato un grave >errore zione deve essere - ow,iamente per tappe,
di o & n e psi,calogico. Mi riferisco ,all,a rea- per molte tappe intermedie - uno Stato
zione Idelll’opinlionepubblllca mitalilma: essa federale. Questa, desl resto, è ‘stata sem-
è rimasta lscossa a partire da memoledì pre la posizione assunta dai governi ita-
mattina, qualndo ha appreso bruscamente liani, estremamente duttili, come era ne-
che q u d o che rSteneva sicuro fino alla cessario, ogni qual volta si trattava di
ser,a precedente, cioè ‘l’’adesione ddl’Itdia trovare un,a convergenza di vedute con al-
allo SME, veniva negato. S,e ,ellma, signor, tr?i paesi e sem’pre pronti ad accogliere le
P,residlente del Gmsigl,i,o, fosse venuto qui tappe intermedie, ma sempre fermi nel
alla Camera, come suole fare quando è a dichiarare - valga quel che valga - che
Roma, nelle prime ore Ael mat,tino, avreb- per noi la meta è lo Stato federale
be vi,sto ribollipe li corriidoi di Montecito- d’Europa D.
rio, come acoaduto - la nostra espe- Se si doveva essere duttili, per non
rienza parlamentare ci insiegna - quando spaventare gli altri, su questa posizione
si m n o verificati i grandi avvenilmenti ,d,el- u n i t d a , , figurarsi se potevamo essere noi
la po,litica (interna o estera. C’tera un ac- a sabotare la pos,iaione unitaria tirandoci
correre, un domand,are, un chiedere, un fuori da una trattativa !
consigliarsi, un mov,imento generale. E me- La stessa hpostazione fu datma, con
rito di taluni, partitii politiai essersi resi uguale chiarezza (bisogna anche riconoscer-
interpreti di questo stato ,d’animo. Questo lo), dal ministro degli affari esteri, onore-
merito va, indubbiamente, al gruppo dalla vole Forlani, in quello stesso dibattito,
demo.crazia cr,istiana che, energicmmente, quando di’chiarò: Noi intendiamo reagi-
<(
ha rappresent,ato questa realtà dell’opi,nio- re agli elementi di freno, alle remore che
ne pubblica, va akl’onorevolie Ugo La Mal- si frappongono sulla strada, che a nostro
fa e ,al ,gruppo repubblicano, e, modesta- avviso non ha alternative, se non anacro-
mente, senna vola- gare le mosche cocchie- nistiche e rovinose D. Questa è la realtà
re, va anche alla no8strlafomazilone poli- italiana, onorevole Presidente del Consi-
tica che coraggiosamente ha assunto delle g1i.o. L’Italia considera un po’ una su’a
posizioni, tmvandosi nella possilbilità di gloria il r,aggiungimento dell’Europa uni-
assumerle (in p.iena legittimità ,democratica, ta, ci è afFezionata (anche perché non glie-
quindi con ,il peso che viene ,dalla sua nle sono rimaste molte, di glorie, a questo
sofferta m,editazi:one e daille sue scelte pre- nostro paese!). Assumere, quindi, una po-
dse. sizione così bruscamente contraria ha de-
Mi auguro ch,e questo ,s,entimento del- term,inato, effettivamente, un grosso choc
l’opi’nione pubblica abbia i,nlfluito soprat- nell’opinione pubblica. E un fatto psico-
tutto sulla sua sensibilità, signor Presi- logico di m i un uomo di Stato, un capo
dente del Con,siglio, sulla ’ sensibilità dei di governo deve assolutamente tener conto.
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Camera dei Deputali
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978
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Tutto questo ci porta, oggi, alla ldeci- auspichiamo: un effettivo beneficio per la
sione - opportunamente modificata - di nostra nazione (Applausi dei deputati del
una adesione immediata, s u cui noi con- gruppo Costituente di destra-democrazia
sentiamo sotto tutti i punti di vista. nazionale - Congratulazioni).
Ho sentito lamentare da varie parti
che questo dibattito abbia dato luogo a PRESIDENTE. E iscritto a parlare
-delle crepe nella maggioranza, per lo me- l’onorevole Cicchitto. Ne ha facoltà.
no dal punto di vista della formazione
di diverse opinioni. Indubbiamente, non CICCHITTO. Signor Presidente, onore-
è mai un fatto positivo per una nazione, voli colleghi, onorevole Presidente del Con-
per un paese, per un governo, per una siglio, vorrei innanzitutto sgombrare il
situazione politica, che si v’erificbino del- campo da un elemento che è emerso sia
le crepe e delle divergenze nei gruppi e nel corso di questa nostra discussione sia,
nei partiti di maggioranza. Però, è essen- specialmente, nel dibattito che C’è stato
zial’e che se una maggioranza d’eve esser- precedentemente e cioé quello rappresen-
ci, questa maggioranza giunga a chiarire tato dal fatto che la proposta che noi so-
per lo meno l,e questioni fondamentali; e cialisti abbiamo formulato, per un ingres-
sul punto della politica estera non è con- so graduale nel sistema monetario euro-
cepibile che ci possa essere una maggio- peo, fosse, in un certo senso, una propo-
ranza con vision,i div’erse ,e contrarie su sta di mediazione e di compromesso tra
una ,delle direttive fondamentali. E auspi- opposti estremismi, cioè tra chi voleva en-
cabile che si giunga ad una chiarificazione trare immediatamente e chi non voleva en-
s u questo punto - attraverso questo dibat- trare affatto.
tito e le votazioni che ne seguiranno - Noi abbiamo avanzato questa proposta
(senza che questo possa rappres,entare, in una logica completamente diversa, cioè
per carità, precipitazione in un momento nell’unica logica, a nostro avviso, pratica-
in cui bisogna cercare di ottenere il mag- bile per entrare realmente nel sistema mo-
gior numero possibile di consensi) , per- netario europeo, cioè l’unico itinerario
ché la chiarezza è preferibile ad una con- praticabile e possibile vivendo le contrad-
fusione che potrebbe diventare paurosa, dizioni’ di questa società, le contraddizioni
e renldere addirittura impossibile a que- di queste forze politiche, le contraddizio-
sto o a qualsiasi altro governo di eserci- ni di questo mondo imprenditoriale, ban-
tare la sua funzione, essenziale per la vi- cario e sindacale, misurandoci con queste
ta della nazionde. contraddizioni e con quello che esse espri-
Credo d,i non dover aggiungere nien- mono per quanto riguarda il quadro eco-
t’altro, signor Presi,dente; credo di poter- nomico e sociale del nostro paese, il tasso
mi mantenere entro quei lirniti di strin- di inflazione, la situazione della struttura
gatezza che il nostro Presidente ha rac- produttiva e sociale. E misurandoci con
coman,do in sede di Conferenza dei capi- questa realtà che noi abbiamo avanzato
gruppo. Non posso, quindi, che conferma- una proposta che non è di mediazione ma
ne il nostro pieno consenso, che già le è che - e questo rende, in un certo senso,
stato manifestato ieri, signor Presidente più duro il nostro dissenso rispetto al Go-
del Consiglio, dall’onol;evo18eDelfino, per verno, ma è la sola strada possibile per
unla adesione immediata, pronta e senza entrare a far parte dello SME correndo
riserve al sistema monetario europeo; con certamente dei rischi, in quanto anche nel-
la fi’ducia, la speranza e la ferma inten- la nostra proposta sono presenti delle in-
zione di lavorare e all’,interno d,ella nazio- cognite - cerca di garantirci al massimo.
ne itahana e all’esterno per migliorare le Vorrei sottolineare un altro punto e
nostre posizioni, sia economiche’ interne, un altro elemento molto importante e cioè
sia di rapporti internazionali, in modo che che noi, mediante questa proposta, ci po-
questo possa rivelarsi qu-ello che tutti noi niamo all’interno di una tematica che ri-
Atti Parlamentari - 24983 - Camera dei Deputati
mia italiana. Credo che noi dobbiamo mi- che darebbe al nostro paese una funzio-
surarci con un elemento, che mette in di- ne di raccordo nel quadro della realtà
scussione tanti schemi ideologici, di par- europea.
tito, anche personali, con i quali ci sia- Ebbene, se noi facciamo un sistema
mo tradizionalmente misurati. Oggi la dia- monetario europeo che a stento coinvol-
lettica nel mondo per molti aspetti è c a m ge la Francia, che si trova in enormi dif-
biata. Noi oggi viviamo una dialettica che ficoltà, e che crea dei gravi problemi a
non è più polarizzata sugli Stati Uniti e noi, è pura retorica poi dire che siamo
sull’unione Sovietica, che si confrontano favorevoli all‘accesso della Spagna, della
e si misurano, e alla cui dimensione - Grecia e del Portogallo.
economia, politica e cultura - tutti in so- Voglio aggiungere poi che solo se noi
stanza si rifanno. No, noi abbiamo una creiamo e costruiamo un sistema equili-
dialettica del mondo paradossale, in cui brato il nostro paese può essere il punto
la realtà vera del confronto avviene all’in- di riferimento e di raccordo economico
terno dei due blocchi tradizionali: e la reale, tra un’area europea che si allarga
dialettica vera all’interno dei due blocchi in questo modo e il Mediterraneo, che è
tradizionali è molto dura, è molto serrata. un punto di riferimento economico e so-
C’è una dialettica serrata - economica ciale molto importante e rispetto al quale
e sociale - tra Stati Uniti, Germania e - voglio anche dirlo al di là del dibattito
Giappone da una parte, e dall’altra parte che noi abbiamo - il nostro paese può
vi è una dialettica ancor più serrata tra avere una grande importanza. E questo un
Unione Sovietica e Cina. Abbiamo un cam punto rispetto ai quale si misura anche la
biamento del quadro di riferimento inter. autonomia di ogni partito rispetto alla
nazionale, e mi rendo conto che il punto battaglia egemonica che nel Mediterraneo
in cui ci troviamo è estremamente diffi- si sta conducendo; si misura anche - vo-
cile. I1 punto con il quale ci dobbiamo glio dire - l’autonomia del partito comu-
misurare per quello che riguarda il no- nista italiano rispetto al tentativo egemo-
stro mondo, cioè il mondo occidentale, è nico, talora armato, che nel Mediterraneo
la dialettica aperta nel mondo occidentale
r
l’Unione Sovietica sta conducendo.
tra Stati Uniti, Germania e Giappone. Si Questo è uno dei nodi della collocazio-
tratta di vedere se noi riusciamo nella ne dell’Italia dal punto di’ vista politico
difficilissima operazione di inserirci, di in. e dal punto di vista economico sul quale
tervenire in questa dialettica cercando di noi dobbiamo riflettere e misurarci anche
far sì che essa abbia come punto di ri- per quello che riguarda questa tematica
ferimento l’Europa, in una operazione che più particolare del sistema monetario
si risolva non con uno scontro ma con europeo.
un confronto di interessi con gli Stati Ebbene noi vediamo che questo scontro
Uniti d’America. Questa è l’operazione che di interessi nell’occidente oggi è molto ser-
noi dobbiamo fare. Anche perché poi il rato. Per questo - dicevo - non possiamo
nostro paese ha un ruolo in questo qua- fare una sorta di retorica europeistica, ma
dro molto rilevante e molto importante. dobbiamo avere la capacità di comprende-
E d è quello che non ho sentito qui ri- re che l’europeismo ,deve misurarsi in mo-
portare con il dovuto significato, cioè che do laico proprio con questi problemi
<( ))
mento di crisi, significa, a mio avviso, bene, dobbiamo dire che questa volta in-
non misurarsi con l’altro nodo che è in- vece abbiamo avuto un governo dell’eco-
vece emerso e che si sostanzia nel fatto nomia in cui la Banca d’Italia ha cercato,
che, quando il sindacato si è posto il con l’unico strumento che è a sua dispo-
problema di passare dal terreno mera- sizione, di dare respiro al sistema, in una
mente rivendicativo a quello delle riforme situazione in cui tutti gli altri meccanismi
e degli investimenti, ha sbattuto la testa e tutti gli altri strumenti di politica eco-
contro un muro di gomma, che non gli nomica erano completamente fermi ed ine-
ha mai detto di no, ma che neppure sistenti, essendo i governi inerti o impe-
ha realizzato delle trasformazioni qualita- gnati unicamente a contribuire a determi-
tive. In assenza di questo sbocco, perciò, nare una situazione in cui il meccanismo
l’anima sindacale - che è poi fondamen- aggiuntivo cui mi riferivo precedentemente
talmente rivolta al terreno rivendicativo - si moltiplicava a dismisura. Quindi, ab-
è ritornata su se stessa ed ha trovato, biamo avuto una situazione in cui la com-
o cerca di trovare, uno sbocco in questa petitività del nostro paese è stata fonda-
direzione. mentalmente raggiunta attraverso questa
Ecco perciò che noi dobbiamo vedere manovra di carattere monetario, con tutti
ed impostare il problema in questo arco i limiti che una manovra unicamente di
e su questa tematica, perché altrimenti, carattere monetario presenta e mette in
se lo consideriamo con un’analisi molto evidenza, ma che, signor Presidente del
più estremizzata, non ci misuriamo con Consiglio, se venisse da noi interrotta
l’entitiì del problema politico e ,sociale senza essere sostituita con qualche altra
che abbiamo davanti oggi e sul quale, cosa concreta, a mio avviso, metterebbe
nel futuro, si giocherà una partita decisiva il paese in una situazione di estrema dif-
per quello che riguarda l’Europa. ficoltà. Chiudere, cioè, questa valvola di
In assenza del resto, che cosa abbia- punto in bianco, senza avere apprestato
mo avuto? Abbiamo avuto l’aumento del altri strumenti di politica monetaria ester-
costo del lavoro per unità, di prodotto - na e di politica economica interna è un
faccio sempre riferimento al 1976; proba- azzardo non responsabile, al cui appun-
bilmente, la situazione attuale è miglio- tamento attendiamo il Governo. Questo è
rata, ma comunque si tratta di un di- il punto. Solo su questo si è agito in
scorso qualitativo e non quantitativo - chiave seppur minimamente praticabile nel
sino al livello 163 per quello che riguarda corso di questi anni.
la situazione interna, ma attestandosi al Non abbiamo avuto una politica di in-
livello 97 per quello che concerne i para- novazione dal punto di vista delle im-
metri internazionali. Perché ? Diciamoci la prese. Abbiamo una crisi dell’impresa nel
verità. Lo vorrei dire - non è presente sistema delle partecipazioni statali. Abbia-
in corpo, ma è presente in spirito - al mo - vorrei che aprissimo questo capi-
senatore Andreatta, che si è lasciato un tolo - una politica dei prezzi di alcune
po’ andare ad un attacco, a mio avviso, grandi imprese che fanno dei grandi di-
incontrollato nei confronti della Banca scorsi sulla competitività e si sono forte-
d’Italia. Ma noi non possiamo chiedere mente impegnate in questi giorni affinché
alla Banca d’Italia più di quello che essa aderissimo al sistema monetario europeo,
può dare. La Banca d’Italia ha costituito anche perchC forse i loro interessi sono
l’unico governo dell’economia che ci sia tutti dislocati in una dimensione di carat-
stato nel corso di questi anni e, quindi, tere internazionale più che in una dimen-
ha manovrato per far sì che avessimo sione nazionale. Ma vediamo anche la po-
un livello di competitività maggiore. In litica dei prezzi di alcune grandi imprese.
passato abbiamo avuto un governo dell’e- Mi riferisco in particolar modo alla FIAT.
conomia, attraverso la Banca d’Italia, che Vediamo se questa competitività non è
presentava forti elementi restrittivi. Eb- stata conquistata con una doppia scala
Atti Parlamentari - 24987 - Camera dei Deputa2 i
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978
mobile, e se, accanto alla scala mobile ro entrasse nel sistema: esce la Norvegia,
concessa nel 1975 ai lavoratori, non C’è per cui non è detto che la Svizzera non
stata una scala mobile dei prezzi. Seguia. possa fare il contrario.
mo l’andamento incontrollato di questa L’altra ipotesi è, in un certo senso, pii1
scala mobile dei prezzi, che ha consen- positiva: cioè quella relativa ad un ap-
tito certo di mantenere la competitività, prezzamento del dollaro rispetto al marco.
la prqduttività e l’efficienza, ma in un S u questo argomento molte cose le ha già
certo modo, e ci spiegheremo anche la dette l’onorevole Spaventa ieri. La situa-
ragione per cui altre imprese, che non zione monetaria certo sarebbe migliore,
hanno potuto adottare gli stessi strumen- però noi correremmo il rischio - ho que-
ti, si trovano in grave crisi o seguono il sta sensazione - di una grande deflazione
meccanismo del lavoro nero. a livello internazionale, cui si aggiunge un
S u queste cose dobbiamo misurarci, altro dato: cioè che noi ed i tedeschi pa-
per sapere che abbiamo bisogno di una gheremmo di più le materie prime. Ciò
politica di crescita e per sapere che per avrebbe per noi un maggiore impatto in-
ogni punto di perdita di competitività, flazionistico di quanto non lo abbia sulla
definita come rapporto tra i nostri costi Germania. Credo che su questo dato og-
unitari totali (materie prime più lavoro) gettivo si sia tutti d’accordo.
rispetto ai costi della concorrenza, C’è una Voglio aggiungere un altro elemento:
riduzione di mezzo punto percentuale del cioè che nel serpente attuale le parità
(( )>
tasso di crescita. Dobbiamo anche sapere sono state modificate già tre volte in 18
un’altra cosa: l’utilizzazione delle nostre mesi fra realtà economiche che presenta-
riserve può avvenire in vario modo. Pub no elementi di omogeneità molto maggiori
concentrarsi in modo spasmodico e dispe- di quelli che si avranno con l’ingresso del-
rato sulla difesa del rapporto di cambio, l’Italia e della Francia. I1 continuo cam-
o può essere indirizzata, in parte, ad au- biamento della parità vanificherebbe il si-
mentare il tasso di crescita. stema monetario e priverebbe, tra l’altro,
Passando poi al quadro internazionale, gli imprenditori di quegli elementi di cer-
senza entrare ancora nei meccanismi del- tezza che ne rappresentano l’aspetto più
l’accordo, vorrei dire che davanti a noi positivo.
abbiamo due ipotesi, in presenza del siste- A questo punto vorrei passare molto
ma monetario europeo e del nostro in- brevemente al merito dell’accordo per por-
gresso il 1” gennaio. re una questione al Parlamento: cioè, che
Una prima ipotesi: se il dollaro si de- il Governo ci ha fornito sullo stesso te-
prezza ed il marco sale - e noi con il sto del 4 e 5 dicembre delle valutazioni
marco - credo che siamo tutti d’accordo 3pposte.
nel prevedere che l’industria americana Le telefonate ci sono, certamente, m a
invaderà l’Europa e l’Italia con livelli di poi passano, anche se venissero - secon-
competitività estremamente rilevanti. Ag- i o un costume italiano - registrate; i te-
giungo che - a mio avviso - vi è un gran- sti rimangono e potremmo anche avere
de capitolo non scritto dell’accordo: cioè legli affidamenti dopo l’accordo - non
il rapporto fra sistema monetario europeo wima - circa futuri interventi della Bun-
e dollaro, che rimane moneta di riserva. lesbauzk, per mettere qualche pezza. Tut-
Siccome poi la forza reale di una econo- .avia, a mio avviso, rimane e mantiene in-
mia si esprime anche in termini moneta .atta la sua validità quello che il ministro
ri, emerge un altro interrogativo: noi, le1 tesoro Pandolfi, nella sua responsabili-
cioè, rischiamo di avere una situazione in :à, disse il 6 dicembre alla Camera quan-
cui il marco tende a (c spiazzare il dol-
)) 10 affermò: (c Riconosciamo che progres-
laro .come moneta di rifugio e quindi a ;i importanti sono stati compiuti, ma il
salire ed a lievitare in maniera molto zonsiglio europeo non è sembrato trarne
marcata. Tale lievitazione potrebbe diven- utte le conseguenze; abbiamo colto alcu-
tare ancor più marcata se il franco svizze- le esitazioni che hanno impedito di com-
Atti Parlamentari - 24988 - Camera dei Deputati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978
piere l’ultimo tratto che restava da per- che abbiamo portato avanti, la difesa del
correre per giungere ad una soluzione pie- cambio imponesse probabilmente cli au-
namente rispondente alle premesse concor- mentare progressivamente il tasso di scon-
demente accettate. Le esitazioni hanno ri- to. Ma un conto è se questo problema si
guardato non solo le misure a sostegno pone in termini graduali, mentre un al-
delle economie meno prospere, ma anche tro conto è se questo problema si pone
punti concernenti l’accordo di cambio, so- in term.ini estremamente raccorciati nel
prattutto in materia di simmetria degli tempo, perché la possibilità di oscillazio-
obblighi di intervento, di aggiustamento ed ne credo che ,poi dovremmo mantenercela
i meccanismi dei crediti >>. Segue, poi, una <( in tasca per altre questioni, cioè per
))
convincente difesa della linea del Gover- recuperare eventuali operazioni di specu-
no per quel che riguarda la politica dei lazione che possono scattare da un mo-
trasferimenti. mento all’altro; e tra l’altro credo che
Aveva ragione, ritengo, il ministro del già oggi comincino tante manovre su que-
tesoro il 6 dicembre ed ha avuto torto sto terreno.
il Presidente del Consiglio ieri. Infatti, il Tutto questo implica un’operazione du-
punto cruciale di questo accordo è l’ac- ramente deflattiva che si cumula e convi-
cordo di cambio. La presunzione non è ve - questo è il punto - con una situa-
l’obbligo, e voglio aggiungere che, certo, zione di inflazione non nisolta, per cui ri-
sulle parole si può sempre sottilizzare, di- schiamo di avere contemporaneamente
cendo che il (< senza eccezionalità è qua-
))
un’operazione deflattiva ed una situazione
si analogo ad un’altra formula. Ma io mi inflattiva. NIinistro Pandolfi, invece del cir-
domando perché il << senza eccezionalità s cuito vfirtuoso di cui lei ci ha parlato più
è stato fatto saltare per un intervento del- volte, rischiamo di entrare in pieno cir-
la Btrndesblank anche contro, in un certo colo vizioso.
senso, la volontà di Schmidt. Quindi, que- Sui trasferimenti non ho nulla da ag-
sto significa che il sistema non è così giungere a quello che il Governo ai ha
simmetrico: questo significa che esiste il detto pih volte. I1 Governo oi ha detto
rischio che la moneta debole sia, se non infatti tutto quello che si poteva dire sui
obbligata, almeno costretta ad intervenire limiti di una politica di trasfenimenti che
e che altrettanto non accada per le mo- in effetti si è ridotta in una politica di
nete forti. Questo significa che possiamo prestiti,. Sulla politica agricola il ministro
avere il rischio di una grave perdita di ri-
Marcora k stato di un’eloquenza che ci ha
serve, perché il meccanismo del sistema
convinti; su altri aspetti i m’inistri Os-
monetario comporta consultazioni durante
sola, Forlani e Prodi hanno detto tutto
le quali il processo speculativo può conti-
quello che sd doveva dire su’ questa que-
nuare ad accentuarsi. I1 rischio è quello
st ione.
di perdere riserve e nello stesso tempo di
dover svalutare; e noi non dobbiamo nem- E qu,i veniamo al punto: il punto che
meno dimenticare che vi sono 500 miliar- poniamo non è quello di saltare il fosso,
di - sembra - di petrodollari che galleg- di non misurarci con queste difficoltà, ma
giano, pronti ad andare sulla moneta più è quello di seguire un itinerario diverso,
esposta. e cioè di prendere atto (il Governo ita-
I1 Governo, inoltre, non ci ha spiegato liano - mi auguro e credo - ha fatto il
cosa intende fare a breve, e non soltanto possibile per ottenere quello che andava
sul terreno della politica economica .gene- ottenuto) dei llim.iti che il Governo stes-
rale, ma anche su un altro punto: i tas- so sottolineò - ricordo - alla conclusione
si di interesse del dollaro sono saliti, i no- del convegno di Bruxelles, in una dichia-
stri tassi di interesse sono relativamente razione di insodisfazione del Presidente
più bassi. Ritengo (perché poi bisogna del Consiglio; ed allora di porci un pro-
farsi carico delle es:igenze oggettive) che blema, che è quello ,di garantirci all’inter-
in ogni caso, anche nell’ipotesi graduale no visto che all’esterno siamo esposti e
Atti Parlamentari - 24989 - Camera dei Deuutali
VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978
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che non abbiamo costruito tutto il mecca- potere demo.cristiano. La uris.i deriva dal
nismo di garanzia che, comunque rischio- fatto che mentre negli anni ’50, e nei pri-
so, tuttavlia andava costruito. E questo mi anni ’60, I’IRI e I’ENI avev,ano al loro
pone il problema di un itinerario diver- interno d,elle ipotesi cdturali di sduppo
so, e cioè, v,ista la situazione di diifficol- su cui b,asare l’a loro iniziativa, d d e &po-
tà che il Governo ci ha più volte rappre- tesi strategiche su cui giocare le loro car-
sentato; una politica realmente europei- te, oggi queste ipotesi strategiche non ci
stica doveva, a nostro avviso, mirare in- sono, non emergono e questa è la ragio-
nanzitutto a fornire delle garanzie all’in- ne di fondo di una crisi rilevante.
terno su due lati. Ci siamo trov,ati e ‘ci troviamo fron-
Sul lato dell’inflazione, in primo luo- te ad un grasnde atto di consapevoilezza
go, facendo i conti duramente con i pro- del sindacato, che 6 i 1 piano sindacale per
blemi che riguardano la finanza pubblica il M’ezzogiorno, i:n cui per la prima volta
e anche con quelli del costo del lavoro il1 shdacato non ha par1,ato ,soltanto gene-
per unità di prodotto, in un’accezione ricamente- di un nuovo modello ma ci, ha
presente già nel documento Pandolfi, e posto dieci o undici obiettivi molto pre-
cioè quella di far sì che un rilancio di cisi.
sviluppo e di produttività comporti una
Io credo che su questi nodi ,il Gover-
quota per 6, lavoratori ed altre quote per
no d,ebba da,re ulna visibilità ed un percor-
investimenti e per occupazione, e con un
so, perché questi sono i nodi attraverso
ragionamento ed un confronto serrato da
i quali noi passiamo per entrare ‘in Euro-
aprirsi tra ’ forze politi’che, Governo e
pa. E per questo che noi abbiamo psopo-
sindacati. Sulla finanza pubblica non ho
molto da dire, perché il quadro diffide sto e ripropsniamo, evidentemente scon-
è davanti a tutti noi. Un altro tema è
tando il fatto che ‘i1 Presidente del Con-
quello della pobitica dei prezzi e delle im- siglio invece ha proposto una vi,a ,diversa,
prese: anche questo cap.itolo credo che, una k e a di risanamento e di ammoder-
approfondendo il ragionamento, vada nam,ento interno co,ntestud,e ad un ingres-
aperto. so graduale nel sistema ‘monetari,o euro-
peo; q u i d i , un’,adesi,one di principio a
I n secondo luogo, occorrono garanzie
questo sistema, una adesione ,immediata
sul jl,ato di una politica produttiva, aven-
al fondo e al paniere D, d,l’ECU, ll’ado-
d.0 la visib,ilità, in sos~tanza, d d a mano- <(
si dovrà ricontrattare, anche essa sia con punte multinazionali del nostro sistema
noi a si,contrattare gli aspetti dell’accondo imprenditoriale, dobbiamo considerare il
monetario! Non capisco perché noi idob- suo compllesso. Non voglio certo essere io
biamo coprire una poiiti,ca antieuropeisti- a spi,egare queste cose all’onorevole An-
ca ch,e Gisca,d d’Estaing sta sviluppando dreotti.
in questo momento, perché questa è la La nostra linea d,ava poi una risposta
realtà. Giscard d’Estai,ng ha fatto una po- anche alle rilsevanti preoccupazioni del
litica antieuropeistica, che si è milsurata mondo bancario (compresa la Banca d’Ita-
e che ha messo notevoli elementi ;di con- lia), alle preoccupazioni e alle tendenze
traddizione nell’sccordo del 4 e 5 d,icem- molto significat,ive che emergono dal mon-
bre; il1 Governo italiano giustamente, ri- do sin,dacal,e, con cui avremo - anzi, con
spetto a questa politica antieuropeistica, cui avrete, signor Presid’ente del Consi-
diede i.1 segnale di una battut,a ‘di arre- glio - dei problemi rilevanti, con la (linea
sto. Ecco, ,io ne prendo ,atto e valrut,o la e con l’impostazione che avete scelto.
gravità politica del fatto che noi oggi,, in Nomiinsomma, proponevamo un itine-
effetti, copriiatmo la battuta di ,arresto che rario volto a cainvolgere il complesso del-
Gi’scard d’Estaing ha imposto &a politica la maggioranza e del paese, perché per
comunitaria. entrare in Europa, per entrare in un)mec-
Quindi, questo era un itinerario passi- canismo così impegaativo, così difficitle,
bile, prsaticabile, realistico, fond,ato su di così irto di insidie e di r’ischi, ci vuole
un’ipotesi europea, su di un’ipotesi che uno schieramento estremamente largo di
fra d’altro ‘si misur;av,a con un dt’ro pro- forze ecmìmìiche, s ~ c i a l i e politiche. E
blema, quello del consenso. Questo proble- chi non si pone questo problema, questa
m a è ,già stato posto con grande forza ed esigenza, non è all’altezza di far fronte
efficacia da1,l’onorevole Spavent.a, iil quale alle difficoltà della società italiana.
ci ha ricordato cosa abbia significato, nel Noi abbiamo una sensazione, che vo-
dibattito che .abbi.amo avuto, -61 pronunda- glio esternare con grande franchezza: che
mento di pressoché tutta l,a cultura econo- 8i1 Governo, più che un’operazione, stia fa-
mica ,d’e1 nostro paese, con qualche %ce- cendo un2 manovra.
zione caratterizzata da estrema volubilità Signor Presidente del Consiglio, noi ab-
di ori’entamento (provalde, tra l’altro, te- biamo notato, in questa vicenda, a parti-
sti alila mano). re da un certo punto, poco rigore tecni-
Ma non si tratta solo di questo: il co ed economico nel Governo, ma molta
probl’ema del consenso ,riguarda la maggio- sensibilità per tutto ciò che serpeggiava
ranza e tutta la società. I1 nostro era un nel quadro politico del nostro paese. La
itinerario realistico che aveva un elemen- dimensione tecnico-economica C ’ è stata e
to di mediazione nel fatto che provava a fino a un certo punto ha giocato con one-
misurarsi con i problemi posti - io credo stà e correttezza la sua partita. Poi però
con passi,one sincera - dall’onorevole La è stata messa da parte e si è detto: il.
Malfa. Le rispettive risposte non coincide- problema diventa politico. Ma che poli-
vano, però l,a nostra cercava, per quanto tica è quella di chi taglia fuori una larga
possibile, di fare i conti con il problema parte del Parlamento ? Che politica è quel-
dell’ingresso nel sist,ema monetario euro- la che non si misura con i problemi socio-
peo, che l’onorevol’e La Malfa ha posto economici di fondo posti da un problema
con coerenza nel corso d,i questa vicenda. come questo ? E che si misura magari con
Nello stesso t,empo - vorrei dirlo al un altro tipo di problematica ?
Presidente del Consiglio - questa propo- Voglio dirlo con franchezza: noi ad
sta ev,itava una divisione signif,icativa nel- un certo punto abbiamo avuto la sensa-
l’ambito della ,maggioranza e dava anche zione che (altro che europeismo !), invece
risposta a preoccupazi0n.i esistenti in lar- di misurarci con i problemi del sistema
ghi settori del mondo imprenditoriale: monetario europeo, del tasso di cambio,
non possiamo guardare solo alle estreme dell’inflazione, ci si stesse misusando con
Atti Parlamentari - 24991 - Camera dei Deputati
mento di reazione, qualche tendenza alla questo dibattito che hanno cambiato im-
rivincita sociale, qualche spunto di livore provvisamente opinione, ma vorremmo di-
antisindacale abbiamo avvertito in questi re all’onorevole La Malfa, che negli anni
giorni fermentare in questo dibattito e ’60-’62 con noi contribuì alla creazione di
sui giornali, quasi che il sistema mone- un disegno importante e significativo
tario europeo potesse essere l’occasione nel tentativo di trasformazione della SG-
per ceti e forze sociali sconfitte di pren- cietà italiana, che questo nodo dell’Euro-
dersi una loro rivincita, di prendere alla pa deve misurarsi con il complesso delle
gola il movimento sindacale e non di con- contraddizioni della società italiana e con
trattare con il movimento sindacale stesr il complesso delle forze esistenti nella so-
so da un 1,ato il contenimento salariale e cietà italiana. Quindi, se l’onorevole La
dall’altro lato una politica di riforme e /di Malfa pensa di innestare su tale nodo una
sviluppo. operazione - dal suo punto di vista - con
Può darsi che ci si trovi molto più grandi elementi di illuminismo e di gia-
prosaicamente e meschinamente di fronte cobinismo, ebbene rischia di non rag-
a manovre preparatorie per il congresso giungere l’obiettivo europeo che noi e lui
della democrazia cristiana. Se le cose stan- abbiamo in comune, rischia di non misu-
no effettivamente in questi termini - qual- rarsi con questa contraddizione. Quindi,
che sintomo lo abbiamo avuto da certi non misurandosi con questa contraddizio-
subitanei cambiamenti di opinione - 1 % ~ - ne, di qui a qualche tempo l’onorevole La
ropa è servita a nascondere un modo di Malfa sarà costretto a fare le sue rifles-
far politica del tutto inaccettabile. sioni critiche sul fatto che dopo essere
Onorevole Presidente del Consiglio, lei entrati nello SME, non essendoci garanti-
dovrebbe essere il garante del Governo di ti, saremo costretti ad uscirne inglorio-
unità nazionale; ma la mia sensazione è samente, registrando una battuta d’arre-
che piuttosto la linea vera sia quella del sto rispetto alla costruzione dell’Europa
divide et impera, per cui assistiamo ad e alla capacità di modificare il nostro di-
un gioco incrociato di rapporti preferen- segno su questa lunghezza d’onda.
ziali che si stabiliscono di volta in volta
con questa o quellà forza politica. In que- PRESIDENTE. Onorevole Cicchitto, pur
sto modo talvolta capita che chi crede di consSderando ch’e llei 1: l’unico oratore del
cavalcare magari viene cavalcato. Deside- suo gruppo iscritto a parlare, vorrei ricor-
Atti Parlamentari - 24992 - Camera dei Deputati
nascondercelo - per i limiti posti sia al- I1 tema della politica agricola comuni-
l’ammontare dei nuovi prestiti disponibili taria, onorevoli colleghi), è un tema cen-
per l’Italia e l’Irlanda, sia alla misura trale; e quando si compie il bilancio di
(non più d d 3 per cento) degli abbuoni questa pditica, come di tutta l’esperien-
di interesse, sia all’utilizzazione dei presti- za comunitaria, non si deve indulgere a
ti stessi, con l’esclusione di qualsiasi pro- semplificazioni retoriche di stampo idillia-
getto per lo sviluppo industriale (per quel co. Non si può parlare di politica agrico-
ci riguarda nel Mezzogiorno) e addirittu- la comunitaria solo per ricordarne il fine
ra di qualsiasi progetto che alteri i ter- dichiarato di migliorare le condizioni di
mini della ((competitività di particolari vita delle popolazioni rurali, e tacere sul-
industrie all’interno degli Stati membri D. le gramissime distorsioni che essa ha pro’
I1 problema non era per altro solo dotto a beneficio dei paesi più ricchi a
questo, ma quello del concreto avvio alla svantaggio di paesi come l’Italia, alla qua-
revisione e allo sviluppo di determinate le - se si calcola la differenza tra i prez-
politiche comunitarie; anche se owiamen- zi dei prodotti CEE importati dall’Italia
te nessuno si illudeva che tale revisione e quelli vigenti sul mercato internazio-
potesse essere conclusa entro il 4 o il 5 nale - è stata addossata una tassa che
dicembre. Ma contano, a questo propo- da qualcuno viene calcolata (si tratta di
sito, i segni negativi che si sono avuti. calcoli probabilmente discutibili, ma non
I1 primo vi è stato con il rifiuto francese possediamo stime ufficiali) in 2 mila mi-
di aumento del fondo regionale; rifiuto liardi di lire.
che significa molte cose: negaaioiie del- Toiiiado, Sig-iioi. Fresidenie, aiie con-
l’autorità del Parlamento europeo; nega- clusioni raggiunte a Bruxelles, non C‘è
zione, al limite, della necessità di una po- dubbio che esse autorizzassero largamente
litica di riequilibrio nell’ambito della co- la decisione, presa il 5 dicembre dal Pre-
munità, di cui il mezzogiorno d’Italia sia sidente del Consiglio, non di aderire en-
tra i principali beneficiari; tendenza, co- tro otto giorni, ma di riservarsi ancora
munque, della Francia a sottrarsi ad un sostanzialm,ente la scelta dell’adesione im-
maggior impegno in questo senso. mediata e a tutti gli effetti oppure no.
L’altro segno negativo è costituito dal E le valutazioni espresse nel mlerito dei
fatto che a Brema non si sia niusciti ad risultati ottenuti dal ministro degli esteri
avviare seriamente alcun processo di re- e dal ministro-del commercio con l’este-
visione della politica agricola comunitaria; ro pubblicamente, dal ministro del tesoro
che non si sia preso in esame neppure il in Parlamento, ed in sede tecnica dalla
memorandum a questo scopo predisposto autorità monetaria (senza che questa per
e preannunoiato dal presidente della Com- altro travalicasse i limiti della propria
missione Jenkins. Non si sono nemmeno competenza ed invadesse il campo della
avuti chiarimenti esaurienti rispetto alle autorità politica, senza che si prestasse a
preoccupazioni esposte di recente nella strumentalizzazioni né in un senso né n,el-
Commissione agricoltura del Senato da l’altro), queste valutazioni sono a noi ap-
esponenti di diversi gruppi, del partito parse tali da giustificare pienamente una
repubblicano, della democrazia cristiana, e scelta che si limitasse ad una dichiara-
dallo stesso ministro dell’agricoltura, per zione di principio favorevole e alla par-
quel che riguarda le ripercussioni di tecipazione a talune dellle operazioni pre-
un’entrata immediata dell’Italia nello viste dalla risoluzione di Bruxelles, e che
SME sul sistema dei prezzi agricoli, men- escludesse l’accettazione dal 1” gennaio
tre non si sono definiti finora i corretti- dei vincoli di cambio, del meccanismo
vi di cui a questo proposito si è parlato, del tasso di cambio, tanto più in presen-
e le ipotesi pure ventilate di svalutazione za di una analoga decisione della Gran
della c( lira verde sollevano intanto seri
)) Bretagna, con tutto ciò che questa de-
interrogativi sugli effetti inflazionistici che cisione comportava e comporta. Una scel-
ne potrebbero derivare. ta che infine esprimesse un impegno po-
Atti Parlamentari - 24997 - Camera dei Deputati
VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978
sitivo e incisivo- dell’Italia per l’ulteriore paesi più deboli che entrino a farne par-
confronto su tutti gli aspetti del nuovc te. Naturalmente non sottovalutiamo la
sistema monetario e della politica com. importanza degli sforzi rivolti a creare
plessiva di sviluppo della Comunità. un’area di stabilità monetaria. Ma se è
Perché non si è seguita questa strada: vero che le frequenti fluttuazioni dei cam-
Perché non si sono raccolte le preoccu bi costituiscono una causa di instabilità
pazioni e gli avvisi di prudenza che ve. e un fattore negativo per lo sviluppo del
nivano da diversi settori della maggioran. commercio intracomunitario (la crisi di
za e dall’interno dello stesso Governo ? questo commercio non può per altro es-
Queste preoccupazioni nascevano anche sere riccmdotta soltanto alle fluttuazioai
dall’esigenza finora non sodisfatta di col- nei cambi), è vero anche che esse sono
locare la creazione di un’avea di stabilità il riflesso di squilibri profondi all’intterno
monetaria in Europa nel più vasto qua- dei singoli paesi, all’interno della Comu-
dro - ne ha parlato il collega Spaventa nità europea e nelle relazioni eoonomiche
- di una ridefinizione dei rapporti con internazionali.
l’area del dollaro e di uno sforzo per La verità è che forse - come si è scrit-
giungere ad un nuovo ordine monetario to fuori d’Italia - si è finito per mette-
internazionalje e per contribuire ad una re il << carro di un accordo monetario
))
so immediato dell’Italia nel sistema mone- costituito dall’elezione diretta del Parla-
tario). mento europeo - che punti all’affermarsi
E nostra convinzione che avremmo po- di un nuovo modo di guardare allo svi-
tuto esercitare una maggiore forza contrat- luppo dell’economia europea, non conce-
tuale mantenendo la nostra riserva, la no- pendo pii1 - siamo d’accordo su questo
stra posizione di non ingresso immediato. punto fondamentale con il collega Spinelli
Onorevoli colleghi, in quest’aula si è par- - questo sviluppo come consolidamento
lato (vi si è riferito poco fa anche il col- delle economie più forti e come ulteriore
lega Cicchitto) delle sollecitazioni e delle elevamento del livello di benessere nei
assicurazioni pervenuteci negli ultimi gior- paesi più ricchi, ma come impegno di
ni da governi amici; sembra anche che es- espansione verso le regioni più arretrate
se abbiano avuto un notevole peso nella della stessa Comunità e verso i paesi di
scelta finale del Governo. Per la verità vo- quello che veniva definito terzo mondo.
glio ricordare che anche qualche altra vol- M.a se ci si vuole, onorevoli calleghi,
ta abbiamo ricevuto te1,egrammi. Ricevem- confrontare con questi che sono i <proble-
mo - non è vero, ministro Marcora? - un mi di fondo, i problemi 8del.k politiche
telegramma pieno di assicurazioni dal can- economiche, del ritmo e della qualith del-
celliere Schmidt anche nel maggio scorso, lo ”duppo, bisogna sb.srazzsrsi di ogni re-
per invitarci a sciogliere la riserva sul si,duo di europeismo retorico e di manie-
negoziato per i prezzi agricoli e sul << pac- ra, dando ben altra organicità, .forza e coe-
chetto 1) mediterraneo. Quale seguito han. renza alla presenza dell’I~tal~ia
ndla C m u -
no avuto quelle assicili-azionitelegrafiche 7 iì%&.
Anche in questa occasione più dei messag- S,appiamo che passa qui una linea di-
gi a fuochi spenti sarebbe valso l’accogli- soriimhante fra diversi mod,i :di concepire
mento concreto di determinate istanze e e di .praticare J’:i,mpegno eunopeista, ma
proposte. sappiamo ,anch.e che su questo punto esi-
Queste sollecitazioni, comunque, confer- stono posizioni convergenti fra diversi par-
mano l’esistenza di un reale e forte inte- titi; in primo luogo, come hanno dimo-
resse degli altri paesi membri della Comu- strato le vi’cende di queste settimime e
nità ad avere l’Italia al più presto presen- questo dibattito, tr.a il partito comunista
te nel sistema monetario. Si sarebbe, dun- ed il partito socialista, ma non salo tra
que, potuto far leva su questo interesse, essi. Nella nostra visione - desidero riba-
non dando la adesione immediata allo di,do - tutela deg1,i interessi nazionali e
SME, per portare avanti un serio nego- impegno per il rilancio iddl’integraziioe
ziato, utilizzando le stesse scadenze pre- europea fanno tutt’uno. Nessuno di noi ha
viste dalla risoluzione di Bruxelles, in par- commentato il vertice d i 6 Bruxelles ponen-
ticolare la scadenza della revisione di de- do *i problemi come li ha posti $1 primo
terminate misure dopo sei mesi, nonché ministro Callaghan ,ai Comuei, senza es-
altre occasioni e scadenze, soprattutto s’ere per questo accusato di gol.1ismo. La
Q
quella della annuale trattativa di marzo semplice verità >) - ha dichilarato Callla-
sui prezzi agricoli, che -va trasformata in ghan - C< è che noi a Bruxeliles abbiamo
un ben più ampio ed impegnativo negozia- valutato i nostri interessi ,nazionali ,esat-
to sulla politica agricola nel suo comples- tamente come dtr4 paesli hanno valutato i
so, partendo da proposte già elaborate in loro D.
Italia dai partiti, dal Parlamento e dal Noi non poniamo i problemi in que-
Governo, per le modifiche da realizzare sti termini, proprio perché siamo convin-
sia nell’immediato, sia nel medio periodo. ti che l’interesse ,del nostro paese, e speci-
Si tratta, in definitiva, di muoversi in ficamente l’interesse del nostro Mezzogior-
modo conseguente per una trasformazione no, coheida con la causa di uno sviluppo
della Comunità - a cui ci auguriamo pos- della Comunità su b,as,i di maggior coor-
sa contribuire anche quell’importante, pri- dinamento e ,integrazione ddle poililtkhe
mo elemento di democratizzazione che è economiche e in direzione delle regioni più
Atti Parlamentavi - 24999 - Camera dei Deputati
VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978
arretrate. Ma qudla che non possiamo ac. laborazione delle forze sociali, con la col- ‘
cettare è una posizione di rhunci,a a bat. laborazione del movimento sindacale, ‘sep-
tersi per la trasformazione dellla Comuni. pero assumere impegni severi, che valsero
tà e ‘dei suoi indirizzi, di sfiducia radicale ad evitare il peggio e permisero di con-
nel ruolo ,del nosbro paesle e di utilizza- seguire quei risultati, per quanto parziali,
zione strumentale dei nostri impegni co- su cui oggi poss,iamo fare affidamento per
munitari a fin,i interni, quali che siano. fronteggiare le diifficoltà che ai stanno da-
Da parte di alcuni esponenti del par- vanti.
tito repubblica,no si è giunti a sostenere Noi non attenuiamo minimamente -
che << l’Italia non dovesse scegliere in que- ella lo sa, onorevole Ugo La Malfa, ma
sti giorni se appartenere o meno ad un io tengo a ribadirlo - il nostro giudizio
meccanismo vdutar.io o ad un’,area di sta- sulla persistente e per certi aspetti cre-
bilità dei cambi, m8a se recidere - dico
)> scente gravità degli squilibri di fondo che
recidere - << o meno i suoi legami con ,i minano lo sviluppo economico e sociale
paesi deill’Eu’ropa occrild’entale, sul terreno del nostro paese. Noi non ci nascondia-
economico e sul tecreno pohitilcoD. mo l’acutezza di problemi come quelli
della produttività, del costo del lavoro,
della competitività. Concordo con le con-
PRESIDENZA
DEL VICEPRESIDENTE siderazioni che sono state svolte a que-
sto proposito da altri colleghi. Non può
MARTINI MARIA ELETTA
reggere a lungo - è questa la nostra per-
suasione - una << via italiana alla com-
NAPOLITANO. Ma questa i: una tesi
)>
quando, di fronte ad una drammaltica ca- le1 piano triennale il cui obbiettivo - non
dut,a del1,a lira, ti partiti dell’attude mag- ;i dimentichi - deve essere la riduzione
gioranza, i p.artiti democratici, con la COI: p-aduale del. tasso di inflazione ma, insie-
Atti Parlamentari - 25000 - Camera dei Deputati
me, il rilancio degli investimenti e della sui contenuti e gli strumenti del piano
occupazione, in un contesto di rinnovata triennale per la finanza pubblica e per la
solidarietà europea. E sul piano triennale economia che dovrà essere presentato en-
che si deve realizzare il necessario severo tro il 31 dicembre.
confronto fra tutte le parti investite di Anche in questo momento difficile, che
responsabilità nella vita politica, econo- vede una divisione non certo irrilevante
mica e sociale. in seno alla maggioranza, il nostro obbiet-
Ma in quale rapporto con questo im- tivo, la nostra scelta non è una crisi di
pegno così importante andava posta la Governo, ma il superamento delle debolez-
questione dell’ingresso immediato o meno ze e delle ambiguità che hanno finora ca-
dell’Italia nel sistema monetario europeo ? ratterizzato l’azione di Governo, il rilan-
Condividiamo l’opinione che è stata espres- ci0 della solidarietà tra i partiti della
sa, secondo cui il confronto sul piano maggioranza per superare l’emergenza, per
triennale previsto per le prossime setti- risanare l’economia italiana rinnovandola
mane andava assunto come la necessa-
(( nelle sue strutture, per risanare la finan-
ria preparazione ad una entrata credibile za pubblica attraverso una pratica di ef-
dell’Italia nel nuovo sistema, piuttosto che fettivo rigore in tutte le direzioni e garan-
come insostenibile conseguenza di una en- tendo una effettiva giustizia - dalla qua-
trata prematura D. Se oggi, comunque, tra le si continua a restare molto lontani -
i fautori dell’ingresso immediato circolas- nella ripartizione dei sacrifici.
se il: calcolo di far leva su gravi difficol- Dicevo all’inizio, onorevole Andreotti,
tà che possono derivare dalla disciplina che condiidiamo oggi un dibattite di%-
del nuovo meccanismo di cambio euro- cile; ma nella vita di un’ampia maggio-
peo per porre la sinistra ed il movimen- ranza come quella che oggi sorregge il
to operaio - eludendo la difficile strada Governo vi sono momenti in cui si im-
della ricerca del consenso - dinanzi ad pongono la chiarezza delle rispettive po-
una sostanziale distorsione della linea ispi- sizioni e la distinzione delle responsabi-
ratrice del programma concordato tra le lità. Questa dktinzione, onorevole Presi-
forze dell’attuale maggioranza, dinanzi al- dente del Consiglio, noi non l’abbiamo
la proposta di una politica di deflazione ricercata. Ella ha ritenuto di dover com-
e di rigore a senso unico, diciamo subito piere una scelta, che consideriamo rischio-
che si tratta di un calcolo irresponsabile sa e da cui dissentiamo, e di doversi as-
e velleitario, non meno di quelli che han- sumere una responsabilità che non ci sen-
no spinto determinate componenti della tiamo di condividere. Ci auguriamo che
democrazia cristiana a premere per l’in- le prossime scadenze vedano una seria ri-
gresso immediato dell’Italia nello SME in presa dell’impegno comune dei partiti del-
funzione di meschine manovre anticomu- l’attuale maggioranza a fare uscire il paese
niste, destinate a sgonfiarsi rapidamente, dalla crisi. Ci guida comunque la serena
-ma non senza aver prodotto il danno di coscienza di aver operato lealmente nel-
una irresponsabile mescolanza tra fatti di l’interesse dell’Italia e dell’Europa (Vivi
corrente e di partito e scelte altamente applausi dell’estrema sinistra - Congra-
impegnative, sul piano internazionale e sul tulazioni).
piano interno, per il nostro paese.
Noi attendiamo, onorevoli colleghi, le PRESIDENTE. E iscritto a parlare
risposte del Governo - dando già ora ed l’onorevole Galloni. Ne ha facoltà.
essendo pronti a dare il nostro contribu-
to costruttivo - sui problemi aperti acu- GALLONI. Signor Presidente, signor
tamente e posti con forza dal movimento Presidente del Consiglio, onorevoli colle-
sindacale per Napoli, la Calabria ed il ghi, chiedo innanzitutto scusa se, comple-
Mezzogiorno, problemi ormai non più pro- tamente spoglio di nozioni tecniche, mi
rogabili, sui temi di una politica di seria avventuro in un dibattito che è stato con-
lotta all’inffazione ed alla disoccupazione, trassegnato da una larga e vasta discus-
Atti Parlamentari - 25001 - Camera dei Detmtnti
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978
sione fra colleghi altamente specializzati, bagaglio delle nostre tradizioni culturali,
una discussione che è stata accompagnata e quello che è certo è che queste scelte
anche all’esterno da un vasto dibattito non sono fatte in senso deteriore, non
di tecnici, di economisti, di esperti, ma sono espressioni né di speculazioni politi-
che, come sovente avviene, ha visto gli che né di ideologismo astratto.
economisti e i tecnici divisi su posizioni Ecco perché abbiamo apprezzato le co-
e valutazioni diverse. E stato, quindi, un municazioni del Governo, che sono giunte
dibattito che ha lasciato e lascia, come nuove a noi del gruppo parlamentare del-
tanto spesso accade, quasi esclusivamente la democrazia cristiana, così come a tutti
ai politici, alla sensibilità e all’intuizione gli altri gruppi parlamentari di quest’aula.
politiche la responsabilità della scelta de- E non credo che in questo vi sia motivo
finitiva. di scandalo, né tanto meno motivo od ar-
Che si tratti di una scelta in cui il gomento per deduzioni che non hanno al-
fattore tecnico conta, non sarò io a ne- cun fondamento e che hanno sminuito -
garlo. Ma si tratta di una scelta in cui, direi - la dignità, il valore, l’altezza di
in modo preminente, debbono giocare gli questo importante dibattito politico.
elementi di orientamento politico: non di I1 Presidente del Consiglio, che si è
una politica intesa in senso deteriore, trovato di fronte ad alcune responsabilità
quindi, ma di una politica nel suo più gravissime nel periodo intermedio fra Bre-
alto significato, che è indicata dalla tra- ma e Bruxelles e soprattutto immediata-
dizione di trent’anni di politica estera ed mente dopo Bruxelles, ha compiuto la sua
europeistica del nostro paese e, se mi scelta dopo aver fatto giustamente alcune
consentite, anche da una adesione ugual- riflessioni, alcune meditazioni, alcuni ac-
mente elevata a questi stessi indirizzi da certamenti che erano necessari e dovero-
parte non solo della democrazia cristiana, si; e questa scelta l’ha compiuta di sua
ma anche di tutte le forze laiche che col- iniziativa non per calcoli politici deteriori,
laborarono fin dall’inizio, all’indomani del- ma inquadrandola e inserendola nobilmen-
la Liberazione (ricordiamo qui la politica te nella tradizione del nostro paese.
di De Gasperi, di Sforza e di Martino), Credo che coloro i quali hanno studia-
per inserire vitalmente il nostro paese in to, studiano e dibattono problemi di gran-
una comunità internazionale ma, in modo de valore culturale sul tema delle istitu-
più specifico, in una comunità europea. zioni dello Stato e che teorizzano l’esigen-
Ebbene, queste tradizioni contano, cre- za di un rafforzamento dd’esecutivo e
do che contino moltissimo nel paese, nel la necessità’ che l’esecutivo stesso assuma
partito e nel gruppo parlamentare che in le sue responsabilità fuori dall’influenza
questo momento ho l’onore di rappre- dei partiti e del Pariamento, proprio co-
sentare. storo ritengo non abbiano nulla di che la-
Non facciamo della retorica europeista mentarsi per il1 metodo esemplare‘ che in
se ricordiamo questo, ma diamo solo un questa occasione è stato seguito dal Go-
riconoscimento doveroso a coloro che ci verno e dal Parlamento italiani.
hanno preceduto in queste responsabilità I1 Governo si è assunto con chiarezza
e che hanno ritenuto di dover orientare le sue responsabilità interne ed internazio-
il paese e dare un contributo alla sua nali, senza aver annunciato prima - e
evoluzione a livello di un paese moderno. questo lo posso dire con cognizione di
Certo, oggi I’europeismo non è più I’ele- :ama - nemmeno al direttivo del gruppo
mento di discriminazione, in quanto prin- parlamentare del suo partito quelle che
cipio, all’interno del paese: vi sono stati 3rano le decisioni che stava per prendere,
altri periodi storici in cui lo era. Espri- perché ha ritenuto, con alto senso dello
miamo la nostra. piena sodisfazione e ci Stato, di dover compiere questa scelta, di
rallegriamo che oggi non sia più così; iover fare le sue dichiarazioni di impe-
però ciò non comporta che noi possiamo :no unicamente nell’Assemblea plenaria
affrontare questi problemi privandosi del ielila Camera.
Atti Parlamentari - 25002 - Camera dei Deputati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978
GJi siamo quindi grati per la scelta che ci teneva fuori dal serpente mone-
<( ))
compiuta, ma anche e sopFattutto per il tario: e come poteva il nostro paese ri-
modo ed il metodo che hanno contrasse- manere dentro il << serpente )) monetario
gnato questa scelta. Una scelta in cui e continuare ad essere partner attivo della
quelle che erano state le propensionli, fin Comunità europea, nei momenti dramma-
dall’accordo di Brema, d’accettazione e tici in cui le nostre riserve monetarie si
all’adesione del nostro paese al sistema erano praticamente esaurite nello sforzo
monetario europeo, sono state poi ogget- di difendere la nostra moneta, e nel mo-
to di più attenta analisi e valutazione. mento in cui la bilancia dei pagamenti de-
Se il Presidente del Consiglio, anziché nunciava gravi deficit ? Fu quello il mo-
richiedere un momento di pausa, avesse mento in cui si iniziò nel paese una vasta
dato a Bruxelles la sua adesione immedia- discussione per creare una linea di soli-
ta si sarebbe assunto ugualmente le sue darietà tra le forze politiche e sociali, che
responsabilità ed oggi ne discuteremmo, ci consentisse di superare quei momenti
come ne stiamo discutendo in questo mo- drammatici e quelli che ad essi sarebbero
mento. seguiti. Fu quello il momento in cui il
È una decisione che non riguarda - collega onorevole Ugo La MalEa ci chie-
questo sì, lo dobbiamo sottolineare - una deva di creare addirittura forme di solida-
parte politica o poche parti politiche. E rietà più stretta attraverso governi di
nemmeno si tratta di una di quelle scel- emergenza perché a suo avviso la situa-
te che, co-me spesso si è detto, riguar- zione richiedeva soluzioni e obiettivi di
dano solo una maggioranza, per quan- emm-gema. i
scusso a lungo durante gli accordi per la ma, con riferimento al piano dello svilup-
formazione dell’attuale Governo nel mese po economico non possono essere elusi,
di gennaio, di febbraio e all’inizio del me- ma rispettati, perché altrimenti il .risulta-
se di marzo di quest’anno) verso I’obietti- to si vedrebbe drammaticamente.
vo di ridurre l’inflazione al di sotto del
10 per cento. PAJETTA. Bravo! Quante cose si im-
A questo punto nasce il problema di parano i.n una settimana! Hai fatto un
studiare in che modo si possa giungere a corso accelerato. La settimana prima non
tale riduzione del tasso di inflazione. Si lo sapevi: sei molto precoce!
tratta cioè di scegliere se intraprendere la
via della deflazione e delle dure manovre
ARMELLA. I più ilntelligenti lo impara-
creditizie, che portano a forme di disoccu
no subito!
pazione spaventose (ma che sarebbero ne.
i>
Noi non possiamo assumere una posi- da della Comunità in sé considerata, che
zione di secondaria importanza in questa più di ogni singolo Stato poteva sentire
battaglia per l’Europa e per l’unità euro- la situazione difficile in cui ci si andava
pea. E, appunto, nella continuità in que- a collocare.
sta scelta che noi vediamo e interpre- Ebbene, io ho seguito con grande at-
tiamo, non solo come democratici cristia- tenzione il dibattito, ed ho sentito espri-
ni, ma come italiani, l’avvenire dell’Ita- mere la preoccupazione del come e dove
lia a livello di un paese europeo e mo- noi ci lanciamo. Ma voi credete, onorevo-
derno (Vivi applausi al centro - Congra- li colleghi, che il compito del presidente
tulazioni). della Repubblica francese sia stato facile ?
Credete che egli non abbia rischiato nulla,
PRESIDENTE. E iscritto a parlare lo che si senta in una posizione così forte,
onor;evole Ugo La Malfa. Ne ha facoltà. per cui quello che per lui è facile è per
noi estremamente difficile ? Chi conosce
LA MALFA UGO. Signor Presidente, la condizione politica della Francia sa che
onorevoli colleghi, come uomo al quale il presidente Giscard ha sfidato la sua
si attribuisce una qualche competenza maggioranza gollista sul terreno di un
tecnica, devo dare ai mi,ei colleghi giu- avanzamento dell’Europa, e ha sfidato un
stificazione per il fatto .di aver dato pre- partito comunista che, a differenza del no-
valentte importanza al fatto politico ri- stro, non mostra nessuna propensione a
Atti Parlamentari
-.
- 25006 - Camera dei Deputati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978
partecipare alla vita europea. Ebbene, un so può anche fallire, ma non vorrei che
uomo che, come lui, si trova al vertice si dicesse che lo SME è fallito perché non
dello Stato e che rischia tutto il suo av- abbiamo avuto coraggio, perché noi, al
venire politico sulla carta europea non momento opportuno, non abbiamo dato
merita forse la nostra considerazione, al l’appoggio a coloro ch,e si esponevano po-
di là di ogni valutazione degli aspetti tec- liticamente. S i dice che gli altri si espon-
nici del problema? gono perché sono certi del loro awenire.
Guardiamo dall’altra parte. Troviamo Avvenire del paese, non avvenire di uomi-
il cancelliere Schmidt, e troviamo facile ni politici impegnati.
qualche volta financo parlare di << germa- Voi, onorevoli colleghi, preferireste una
nizzazione dell’Europa. Io vorrei che que-
)) situazione in cui si possa dire che, nel
sto termine sparisse dal nostro linguaggio, momento in cui si compie un passo avan-
perché se poteva essere appropriato in ti, o si tenta di compierlo, sia mancato
un’altra epoca storica, - sarebbe ingiusto e l’appoggio dell’Italia ? Se questo passo
immorale farlo valere in questa situazione. avanti non fosse compiuto sarebbe la fine,
Anche Schmidt dall’alto della potenza del dell’obiettivo di fare avanzare la Comuni-
marco, avrebbe potuto rifugiarsi in se stes- tà. Se non cogliamo questa occasione cre-
so. La Germania è lo Stato più forte dal dete forse che dopo qualche mese o qual-
punto di vista economico e monetario: che anno ci verrà riproposta? E chiaro
perché rischiare ? Anch‘egli, infatti, rischia, che se questo passo fallisse anche quelli
anch’egli può fallire, perché anche nel suo che abbiamo compiuto fino ad ora fallireb-
paese si pub pensare ad un rischio che bero inesorabilmente. D’altra parte voglio
potrà essere pagato dal punto di vista po- essere il più realista possibile: se noi ri-
litico. Non collochiamoci quindi in due di- maniamo fuori dello SME, rimane il ser-
verse sfere dì valutazione del problema. pente monetario. Rimane, quindi, una situa-
Si dice che in definitiva questo SME zione che riguarda alcuni paesi della Co-
ha finito con il rappresentare quasi il pro- munità. Ma se noi andiamo dentro ed il
lungamento del serpente monetario. Col- meccanismo che abbiamo creato fallisce
leghi, se vi domandassi chi ha creato il - vi pongo anche l’ipotesi estrema di una
serpente monetario mi sapreste dare una nostra uscita tra sei mesi - non falliamo
risposta? I1 fatto è talmente tecnico che soltanto noi, onorevoli colleghi ! Fallisce
nessuno di voi sa da dove è originato. il cancelliere tedesco, fallisce il presidente
Forse alcuni di noi - onorevole Spaven- della Repubblica francese, falliamo tutti !
ta - sanno che il vecchio serpente D de-
<( Allora sì che il problema dell’Italia è sul
riva da un accordo fra banche centrali. tappeto; in quel momento il problema del-
Possiamo quindi vedere il trapasso che si l’Italia diventa un problema comune.
è registrato dal serpente monetario ad un Questo non vuol dire, onorevoli colle-
impegno politico in cui noi giochiamo una ghi, che a noi sia consentito di fare qua-
carta rischiosa, ma la giochiamo meno di lunque politica, la politica che ho sempre
quanto la giochi il presidente della Repub- severamente condannato; e quindi, da que-
blica francese o di quanto la giochi il can- sto punto di vista, la mia coscienza e
celliere della repubblica federale ? quella del gruppo al quale mi onoro di
Noi siamo deboli, ma forse la Francia, appartenere non è tra quelle che deb-
rispetto alla Germania, si sente in condi- bano farsi autocritiche. Non ci è chiesto
zione di forza ? Forse non esiste un rap- se non quello che abbiamo scelto in via
porto tra la Francia e la Germania? Non autonoma. Noi ci siamo presentati con il
C’è un rapporto tra il Benelux e la Ger- piano Pandolfi come strumento, come im-
mania ? Possiamo noi ridurre la conside- pegno, come garanzia della sola politica
razione del problema ad un livello che non di severità che potevamo fare. Non abbia-
sia prima di tutto una valutazione politi- mo detto che nel giro di un anno la
c a ? Che cosa può significare, onorevoli nostra inflazione dal 13 sarebbe caduta
colleghi, lasciar fallire questo disegno ? Es- al 3 per cento; ma dopo 3 anni noi ab-
Atti Parlamentari - 25007 - Camera dei Deputati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978
biamo preso l’impegno di andare al tasso singoli paesi, è chiaro che una costrizio-
di svalutazione della Francia. E agli amici, ne di questo genere determina reazioni che
al collega Cicchitto, al collega Napolitano pongono in discussione il sistema. Ma non
e al collega Spaventa, che ho ascoltato anticipiamo troppo, non siamo troppo ga-
con molta attenzione, devo dire che que- rantisti, non mettiamoci nella prospettiva
sto impegno di rientrare dall’inflazione che solo noi abbiamo dei terribili pro-
nel giro di 3 anni per raggiungere il tasso blemi e che gli altri (quelli che fanno
de11’8 per cento ci espone sempre a quei uno sforzo politico, che hanno dei parla-
rischi. Si dice: prendiamo sei mesi ! Ma menti, che hanno delle banche, che hanno
noi ribattiamo che al settimo mese, se una opinione pubblica) siano li a distri-
è vero che la lira è debole, su di essa buire a dritta e a manca, ed a garantire
si può concentrare ia speculazione. Que- tutto. Lo spirito comunitario si esprime
sto può avvenire dopo sei o ‘dopo sette attraverso uno sforzo comune.
o dopo otto mesi; questo può sempre Devo dire poi che i limiti del nostro
avvenire nel corso dell’attuazione del pia- impegno sono conosciuti, il cancelliere li
no Pandolfi. Ma noi riteniamo che, essen- conosce, gli altri paesi li conoscono; noi
do la sorte futura della Comunità legata non abbiamo promesso una deflazione, ab-
al successo dello SME, le condizioni dif- biamo presentato un quadro ed entro que-
ficili di un paese saranno guardate al mo- sto quadro ci riteniamo impegnati. Capi-
mento necessario con grande attenzione e sco, anche se non ne conosco il tenore,
con spirito di solidarietà. che essendoci un impegno politico prima
Onorevoli colleghi, noi dobbiamo stare che un impegno tecnico ci siano state
attenti, perché sembra che i problemi dif- delle telefonate; capisco che il presidente
ficili siano solo i nostri. Noi abbiamo il del governo danese scriva una bellissima
governatore della Banca d’Italia, ma anche lettera al Presidente del Consiglio, perch.6
il presidente della Repubblica francese ed è chiaro che la consapevolezza della si-
il cancellerie della repubblica federale di tuazione di ogni paese non può che ma-
Germania hanno i loro governatori. Ma turare rispetto a situazioni reali. Natu:
che cosa dà a me, che non sono abituato ralmente ci saranno trattative e difficoltà,
all’ottimismo, fiducia ? Non bisogna anti- ma noi abbiamo fiducia.
cipare troppo la richiesta di garanzie per Ho ascoltato con molta attenzione i
le situazioni difficili; bisogna che noi fac- discorsi tecnici che qui si sono tenuti
ciamo il nostro dovere attraverso il piano ma, collega Cicchitto, collega Napolitano,
Pandolfi: questo sì, perché è un impegno vi dirò che cinque o sei mesi di tempo
preso in sede europea. non cambiano nulla dal punto di vista
Niente di più ci si chiede del piano dei rischi.
Pandolfi in cui ci siamo impegnati. E se Voglio aggiungere poi anche un’dtra
nell’ambito della sua attuazione troviamo cosa. Voli stessi sapete che fra sei mesi è
difficoltà, il sistema non potrà non aiutar- st.abililto che si rivedrà, in base ldi’espe-
ci. Ma non potremmo pretendere aiuto risenza, cbe cosa bisjogna fare. Evi,dente-
quando ci abbandonassimo ad una poli- mente, o fra sei mesi questo passo avant,i
tica disinvolta sperando di fare ricadere manca Sui suoi obiettivi e a1lor;a ci d u -
le conseguenze su altri paesi. teremo tutti e ognuno riprenderà la mar-
Evidentemente attraverso‘ questa via ci,a nazionale non certo trionfante; oppu-
non si costituisce l’unità dei popoli euro- se .il congegno avrà operato, anche se
pei; evidentemente ognuno di questi paesi qudlcosa occornerà ri’vedere. In quella OC-
ha preso un impegno di politica serio e casionle noi sapremo che cosa è aocarduto
non credo che nessuno di essi possa es- nd sistema monetario. Non siamo così
sere costretto ad una politica di controllo pes8si#mmlstida pmsare che entro sei (mesi
dell’inflazione nello sviluppo. Se il conge- noi perderemo tutte le rkerve, le saremo
gno deve operare come mezzo di avvici- quiin& in condizi’one catastrofica. Non mi
namento delle politiche economiche dei pare che si possa vedere così 1 problema.
Atti Parlamentarì - 25008 - Camera dei Deputati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978
Devo dire però, onorevali colleghi potene di acquisto e. di colnsmo della so-
- avendo ,ascoltato con :estrema attenzio. cietà .induswiale più avanzata del nostro
ne il discorso dell'onorevde Spaventa e paese, mentre avevamo il1 dovere ,di svilup-
quelli di tutti coloro che si .sono adden- pare orizzontalmente d potere ,di acquisto
trati su questo terreno e tra gli d t r j e ,di consumo sle vdevamo riequilibrare
il fbdlante di'scorso d'al cabga M,agri, bril- !la nostra siituazione. Abbilamo, quindi, 'dei
lante ed astratto - di avere avuto l'im- problfemi interni d.a lesamimare lcon estrema
pressione - e questo mi ha ,disorientato - attenzione. Se dovessi,mo perciò addentrar-
che noi dobbiamo ancora fare un serio ci in una discussione di questo genere, che
dibattito sulla politica economica. Noi non forse è necessario e che darebbe u,n si-
abbiramo appmfondi,to i problemi della po- gnificato ,al pi'ano Pandolifi spenderemmo
liltiica economica, sia dal punto di vista mdto tempo. Ma sarebbe bene che il Par-
interno sda dd punto di vista interna- lamento italiano, che ha avuto momenti
zionale. Quando sento parlare delle. mul- elevati di discussione, anche se non re-
tinazionali che vanno sui meroati ;dal t a - centi, su indirizzi di pol.itica econcnniiaa,
zo mondo, onorevole cdllega Magri, devo dedicasse, signor Presidente della Camera,
rilevare che qui si tratta ,del rapporto tra qualche sedut,a a questi problemi.
sacietà di ,massa dei paesi indust,rializzati Sono, infatti, stimolanti i discors,i fat-
e ,le società d d terzo mondo: non i.1 capi- ti proprio in occasione della discussione
talismo si col.loca qui, .ma una siauazione sull'entrata nel sistema monetario euro-
più profonda, che va veri.ficata: cos'è il peo; questo dibattito - che io ho attenta-
tenore di vita, di produzione deiie masse mente seguito - ci 15 servito p r ~ p ì i oper
delle società industriali rispetto alle masse analizzare alcuni problemi. Se è vero che
dal terzo mondo ,e qualsi sono i, rapporti questa è una pditica di solidarietà nazio-
reciproci. D'altra parte, lasciatemelo dire, nale, non possiamo aver aperto un dibat-
siamo forse r.iusciti a risolvere il proble- tito senza che questo porti a conclusioni
ma, noi, dlfnfuori dslla Comunità, 'del che spieghino le ragioni di tale politica.
rapparto fra le zone sviluppate del nord e Onorevoli colleghi, di questo infatt.i si
qualle del Mezzogiorno ? E noi abbiamo tratta. Che cos'è la po1,itica di solidarietà
avuto anni i!n cui potevamo risolvedo! nazionale se non si riesce att,raverso di-
Ma non s.iamo stati capaci d,i i,mpostarlo scussioni e dibattiti a trovare un pro-
nel modo .in cui era necessario. Abbiamo gramma comune per titrare fu0r.i il no-
vissuto i'n noi stessi il rapporto 4ra una stro paese dalla crisi? Abbiamo commes-
zona altamente svi,luppata e Ile zone .meri- so certamente degli errori: ella, onorevole
dionaLi. Lasci'atami 'di,re ch,e non siamo Presidente del Consiglio, come del resto
diventati così deboli da essere as~silm121ati anche io; gli aspetti rilevanti della di-
a1.h Greci.a o alIa Spagna. Abbiamo nel scus'sione forse non sono stati messi a
nostro territorio il rapporto tra una so- punto tempest,ivamente le, quindi, possia-
cktQ svduppata ed una società arretrata. mo avere la responsabilità rispetto alla
Ho sempre detto, infatti, che la valle pa- politica che abbiamo cercato di sviluppare
dana si colloca più nel centro dell'Europa P per la quale abbiamo assunto, noi re-
che nell'Europa. mediterranea quale b la pubblicani, per intero la responsabi1,ità.
conosco. La verità è che non abbiamo Ti- E (l',abbiamo assunta tanto intera che ne
sdto questo problema, e se and.imno ad abbiamo pagato lo scotto con campagne
approfondklo dobbiamo badaa-e mdto a di stampa violentissime, che ci sono co-
quello che è i.1 vero rapporto tra le. società state qualche cosa.
industriali avanzate e le zone arretrate; fra D'altra parte, devo dire ai colleghi co-
le zone svi'luppate in .cui i consumi si sono munisti che io ero quasi sJcuro della lo-
svdti verticalmente rispetto 'altle smietà ro adesione allo SME, non perché, onore
del terzo mondo. Del resto, onorevdi colle- vole Napolitano, non sapessi che i'l gmp-
ghi, che cosa è avvenuto nel nostaro paese ? po parlamentare europeo del partito co-
Noi ,abbiamo sviluppato vertica1me.nt.e il nunist,a lavora, ma perché questo è un
Atti Parlamentari - 25009 - Camera dei Deputati
V I 1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978
momento decisivo per l’avanzamento delle cedette di molti anni la costituzione del-
costruzione europea. Onorevole Presiden. la Comunità del ca,rbone e dell’acciaio,
te del Consiglio, ella ha ricordato iil 15 l’Italia si presentò come il primo paese
marzo 1957, data nella quale entrammc che avess’e aperto le frontiere. Di questi
nella Comunità; ma ella, pur essendo più precedenti, onorevoli colleghi, non dovete
giovane di me, ha vissuto altri momenti. tenere conto? E che cosa chiedo? Non
I o ricordo, onorevole Presidente del Con. chiedo di riguard,are questo passato, che
siglio, il Consiglio dei ministri che auto. ormai è lontano, non chiedo di pensare
nizzò il m’inistro degli esteri Sforza a fir- alla Comunità del 1957, non dico, onore-
mare - mi pare 1’8 aprile 1951 - il trat- voli colleghi comunisti, che non siate sta-
tato relativo alla Comunità del carbone e ti presenti nel Parlamento europeo, ma
ddl’acciaio: a sei anni dalla Liberazione, ho sperato che foste stati presenti in que-
onorevoli colleghi, quel Consig1,io dei mi- sta grande giornata in cui, con tutti i
nistri per pr;imo dette il contributo del- suoi rischi, un passo in quella direzione
l’Italia all,a fondazione dell’unione ‘dei po- si poteva compiere con lo sforzo di tutti.
poli europei. C’è stata mancanza da parte nostra nel
Vorrei che leggessimo, con l’amico Spi- rendere estremamente chiari ed evicdenti
nelli, federalista, il preambdo di quel gli aspetti polsitici e se volete - come di-
trattato sulla Comunità del carbone e del- ceva l’onorevole Galloni - ideali, del pro-
l’acciaio, che è il più bello che sia stato blema. Questo io mi aspettavo; queste
scritto in materia. Questo è un primo mo- potevano essere le due grandi giornate
mento che non si può cancelllare dalla
europee del Parlamento, di tutto il Par-
mia memoria. Ma ne voglio ricordare un
lamento; potevano essere le due grandi
secondo: nell’agosto 1951, con l’appoggio
giornat’e europee di tutte le forze che og-
di tre uomini ai quali va il mio profon-
gi contribuiscono alla politlica #di solida-
do rispetto (l’onorevole Alcide De Gasperi,
r.ietà democratica. Non faccio responsabi-
Presidente del Consiglio, l’onorevole Ezio
lità ad alcuno per la nostra Jncapac,ità di
Vanonii, milnistro delle finanze, Donato Me-
sapere, di comprendere i termini del pro-
nichella, il più grande governatore della
blema, come noi li viviamo: li viviamo
Banca d’Italia, maestro di Paolo Baffi),
come tradizione e come coscienza attuale.
l’allora giovane ministro del commercio
con l’estero in dieci minuti fece approva- E stata la nostra insufficienza a determi-
re dal Consiglio dei ministri l’apertura nare incornprension,i. Ma se noli abbiamo
delle frontiere al commercio internaziona- dovuto compiere, a n0m.e del gruppo, un
le e l’abbassamento dei dazi del 10 per atto deciso (di cuii quasi mi posso scusa-
cento. re adesso) è perché abbiamo visto. non
Ebbene, onorevoli colleghi, come la Co- solo mettere in forse un passato, che ha
munità del carbone e dell’acciaio aveva fatto sì che il nostro da paese agricolo,
suscitato le preoccupazioni, le gr.ida di al- depresso, a,utarch.ico, con industrie protet-
larme della siderurgia, la liberalizzazione te, diventasse, come .io ‘spero possa ridi-
degli scambi determinò ancora più gravi ventare, una grand’e potenza industriale
reazioni e il giovane ministro del commer- moderna, aperta agli scambi, capace di
cio con l’estero sofferse un a m o di at- coraggiose iniziative.
tacchi funibondi. Eppure, lasciatemi ricor- Non possiamo, onorevoli colleghi, esi-
dare che, quando il ministro Erhard, lo merci dal fare con gli altri questo sforzo;
autore del miracolo economico tedesco, non possiamo assumerci la responsabilità
venne a.lla Fiera di Milano nel 1952, ebbe j i mancare - qualunque sia la nostra con-
a dire, giacché l’Italia era stata la prima lizione - a questo appuntamento. Come
ad aprire le frontiere: <c Come avete tro- noi oggi ci siamo impegnati in questo di-
vato questo coraggio ? D. >attito, - ci impegneremo ‘domani a conti;
Nell’organizzazione economica per la mare lo sforzo, a discutere, a trattare,
cooperazione europea - l’OECE - che pre- na senza perdere di vista il fatto che se
Atti Parlamentari - 25010 - Camera dei Deputati
~~ ~ ~~
falliamo, falliamo tutti. Se questa Europa litica estera che sia stata presa da quan-
non riesce a realizzarsi come unità contro do il Governo Andreotti è nato. Questa è
le spinte particolari, viene a mancare un la ragione per la quale credo che si deb-
grande momento della storia europea, ma ba fare uno sforzo per non discuterne in
viene a mancare anche un grande momen- termini mistificati. Che cosa vuol dire
to della storia del mondo (Applausi dei questo ? Non abbiamo qui un dibattito tra
deputati del gruppo del PRI e al centro). idealità o ideologie astrattamente contrap-
poste; non abbiamo un dibattito fra qual-
cuno che ha un respiro europeista e qual-
Annunzio cuno che non ce l’ha e, non avendocelo,
è condannato a perseguire una politica
di una proposta di legge.
meschina, ristretta, priva di ottica che
vada al di là delle frontiere nazionali, pri-
PRESIDENTE. Comunico che è stata
va di comprensione del rapporto che esi-
presentata alla Presidenza la seguente pro-
ste fra l’Italia e il mondo, e l’Europa, nel-
posta di legge dal deputato:
la fattispecie, e via discorrendo. No, non
ORSINI BRUNO:cc Modifica all’articolo si tratta proprio di questo ma, al contra-
103 del testo unico delle leggi sanitarie rio, si tratta di capire che, dietro due po-
approvato con regio decreto 27 luglio 1934, sizioni che si debbono affermare con forza
n. 1265 D (2597). qui dentro, debbono risultare chiare due
Sarà stampata e distribuita. diverse maniere di affrontare il problema
Europa e due diversi modi bi dare un’im-
pronta, una caratterizzazione politico-socia-
le alle decisioni che si assumono. Chi ri-
Si riprende la discussione.
fiuta di ragionare per feticci e di assume:
re feticci può formulare la domanda: che
PRESIDENTE. E iscritto a parlare
senso può avere parlare di Europa, al di
l’onorevole Massimo Gorla. Ne ha facoltà.
là dello sforzo per definirne le connota-
zioni concrete in termini di realtà delle
GORLA MASSIMO. Signor Presidente, singole potenze che compongono questa
signori deputati, credo sia giusta l’afTer- Europa, in termini di rapporti reciproci e
mazione dell’onorevole Cicchitto secondo
di dinamica dei rapporti di potere e dei
cui durante il dibattito ha aleggiato una
rapporti fra le classi in ognuno di questi
retorica europeista, ma si tratta di capi-
paesi e fra questi paesi ?
re in che senso aleggia questa retorica
europeista e che significato essa abbia.
E un modo di ragionare che certamen-
te non piace all’onorevole Ugo La Malfa,
Secondo me, ha un duplice significato: da
un lato, ha il significato di un ricatto po- che probabilmente lo considera astratto,
litico rivolto dal Governo, dal Presidente ma lo considera tale per una ragione, per-
del Consiglio, nei confronti di coloro - ché per lui non esiste un modo & leg-
nella fattispecie le sinistre - che dissen- gere, di interpretare la realtà attraverso
tono dal tipo di decisione che il Governo categorie interpretative di questo tipo,
ha proposto di adottare. Ha poi un altro perché non esiste il capitalismo, le multi-
significato di mistificazione nel senso che nazionali, ma un’altra categoria che è quel-
tende a mascherare dietro un problema di la della società industriale di massa e,
idealità una scelta politica molto concreta quindi, chi si sforza di ragionare dal
nelle sue connotazioni sociali e di classe. punto di vista della connotazione socia-
Penso che la decisione che siamo chiama- le su qualche cosa, dal punto di vista
ti a prendere oggi, se, come è prevedibile, della connotazione di classe, viaggia nel-
sarà avallato il proposito del Governo, sia l’empire0 dell’astrazione.
la decisione più grave in materia di poli- Qui evidentemente vi è un modo ra-
tica economica, di politica sociale e di po- dicalmente diverso di porsi di fronte alle
Atti Parlamentari - 25011 - Camera dei Deputati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978
cose, ma d,evo anche dare atto all’onore. litiche che si sono consolidate, che han-
vole Ugo La Malfa che, dietro questa p o no determinato rapporti interni ai singoli
sizione, non si nasconde per nulla un’in- paesi, caratteristiche dei singoli paesi e
coeren,za, ma una profonda coerenza in- caratteristiche dei rapporti tra di loro.
terpretativa anche secondo quelle stesse E sotto questo profilo che dobbiamo
categorie che dichiara di non voler adot- porre la prima questione, il rapporto cioè
tare. Credo che sia proprio così, credo del nostro paese con questa Europa; ma,
che non si possa rimproverare l’onore- badate bene e per sgombrare il terreno
vole La Malfa perché dice, come ha affer- da ogni equivoco, non con il ragionamen-
mato nel corso di un precedente dibatti- to seguente, che considero sbagliato: poi-
to, che noi non abbiamo oggi veste per ché questa è un’Europa dominata da una
porre condizioni a qualcuno; questa eco- logica capitalistica e dal potere delle
nomia italiana, governata nella maniera multinazionali, europee e non soltanto eu-
che conosciamo, non ha la possibilità di ropee, poiché è .una Europa in cui ci so-
porre condizioni a d’ei partners europei no paesi forti e trainanti come la Re-
evidentemente tanto più fortunati, il che pubblica federale di Germania, che non
significa forse tanto più bravi di noi nel ci piacciono o possono non piacerci dal
condurre le questioni economiche. punto di vista della loro struttura inter-
Non è una posizione che si possa tac- na, dal punto di vista di come hanno
ciare di incoerenza o attaccare sul pia- consolidato la loro vita democratica e di
no delle astrazioni. No, è un’affermazione come si è affermato in senso autoritario
che corrisponde ad una visione precisa lo Stato sui cittadini, eccetera; detto que-
dell’Europa, dell’economia, del rapporto sto, sarebbe un grave errore concludere
esistente fra le organizzazioni di un si- che, allora, con questa Euorpa non abbia-
stema ‘economico e gli interessi sociali mo nulla a che fare. Questo sarebbe un
che governano questo sistema economico. metodo esorcistico, non fa parte della no-
E una maniera precisa di pensare l’econo- stra pratica e non è di questo che voglio
mia, questa economia, questo tipo di rap- parlare.
porti di produzione in funzione eterna, Parlo, invece, della necessità di deter-
come un fatto naturale; un modo di ra- minare, a partire dalla concretezza di que-
gionare per cui owiamente, una volta sta Europa, quale può essere il nostro
impostate l’e cose in questi termini, tutti atteggiamento di confronto, il nostro mo-
i problemi che nascono sono di buona do di essere anche in questa Europa.
o di cattiva tecnica, di buona o di catti- Qui vorrei fare un’altra considerazio-
va tattica politica nell’affrontare i nodi ne. Così com’è, questa Europa, così bloc-
sul tappeto. Quindi, non sono favorevole cata nei suoi confini attuali, così poco
ad una politica attuata in questi termini. proiettata verso il Mediterraneo, così
A mio parere, quello che ha affermato chiusa nei confronti dell’est, non possia-
l’,onorevol,e Ugo La Malfa e quello che mo considerarla un dato immutabile, non
hanno detto altri esponenti repubblica- possiamo considerarla come un quadro
ni sono le cose più coerenti che abbia che ci ha regalato una volta per tutte
sentito nel corso di questo dibattito. una storia determinata dalle vicende poli-
Dicevo prima che non posso pensare tiche di questi singoli paesi e del loro
che si parli di una Europa al di là della insieme.
sua collocazione concreta, perché diver- Questa è una prima considerazione da
samente andremo a confrontarci su due fare, perché se noi rinunciassimo a por-
problemi che non esistono, sui respiri re il problema anche in questi termini,
ideali, ideologie, idealità, eccetera. Questa rinunceremmo ad una fetta importante
Europa non si è formata casualmente. della politica internazionale dell’Italia;
Quest’Europa, così com’è, è la conseguen- una politica internazionale certamente
za di un processo storico, di scelte po- Fondata su uno sforzo di collaborazione
1
Atti Parlamentari - 25012 - Camera dei Deputati
e basata non su una chiusura naziona- litica e sociale; è fatta anche dalle dina-
listica, ma anche sulla ricerca, nello sta- mli.che interne, dai fatti che portano ad
bilire questa collaborazione, di quella che una trasformazione.
è la reciprocità dei vantaggi e quella Assumendo, quindi il problema nazio-
che è la non rinuncia in nessun momen- nale e parlando di un rapporto tra questo
to all’lesercizio di una propria sovranità. problema e quello europeo, assumo certa-
In questi termini quello dell’Europa è mente un punto di vista parziale, che è
un problema che ci si pone, ma che non quello proprio delle forze (che, guarda
possiamo considerare bloccato nel suo sta- caso, rappresentano la maggioranza della
to attuale, perché penso che noi abbiamo popolazione, almeno in termini di compo-
una politica, che noi dobbiamo avere una sizione sociale) che mostrano di essere in-
politica e questa politica significa anche teressate ad una nazione che meni una
rimettere in ,discussione certe cose - ri- sua vita, con obiettivi di trasformazione.
peto - non in modo astratto e velleitario, Quindi, è anche dal punto di vista di
ma non rinunciando a perseguire degli questi obiettivi. di trasformazione che mi
obiettivi. .pongo i l problema del rapporto con 1’Eu-
ropa e quello del giudizio che devo dare
Ed ecco una seconda considerazione.
circa le conseguenze della adesione del
Noi non possiamo parlare del nostro rap-
nostro paese al.lo SME. Credo che non si
porto con questa Europa al di là di quel-
possa sfuggire a questo modo di ragio-
le che sono le conseguenze concrete che
nare e di impostare i problem’i.
derivano dal sottoscrivere certi ,accordi.
Stiamo parlando dello S M E e non pos- Entrando nel merito della questione
siamo parlare dell’interesse dell’Italia in dello SME, non intendo ripetere tutte le
nome delle idealità europee, al di là di considerazioni fatte, a proposito delle pre-
un’analisi puntuale di quelle che sono le vedibili conseguenze finanziarie ed econo-
conseguenze economiche e sociali che que- miche, dal collega Spaventa, il quale mi
sto atto comporta. è apparso molto puntuale e del quale con-
divido d’impostazione, anche se penso che
Allora, da. questo punto di vista credo
il problema vada un po’ più in là.
sia necessario, prima di procedere, fare
anché un’altra brevissima considerazione.
Non nazionalismo, dicevo, ma il porsi,
PRESIDENZADEL PRESIDENTE
in termini concreti e con sufficienti valu-
INGRAO
tazioni di merito, il problema del nostro
rapporto con l’Europa e quindi della no-
stra convenienza o meno a sottoscrivere GORLA MASSIMO. Mi riferisco alle
certi accordi.. A questo punto, però, va condizioni tecnico-economiche in base alle
precisato in quale senso questo assumere quali noi dobbiamo rifiutare questa deci-
un’ottica di interess-e nazionale non sia sione di aderire allo SME. Vado oltre: ho
un fatto nazionalistico. Non lo è certa- già fatto un cenno prima ed ora aggiun-
mente in senso ideologico (e penso che, go qualcos’altro.
data la parte politica e la tradizione cul- C’è un rapporto tra la logica politica
turale che qui rappresento, questo non e sociale di questa operazione di adesio-
possa essere messo in discussione), ma ne allo SME e il piano Pandolfi. Questo
non lo è nemmeno nel senso di conce- è stato affermato e sottolineato da tutti,
pire la nazione italiana e quindi gli inte- compreso il1 Presidente Andreotti. E, quin-
ressi nazionali’ italiani come un tutto omo- di, necessario mettere in connessione lo
geneo’
. .
e bloccato. SME e il piano Pandolfi.
No, questa nazione non è composta Dico subito che non vorrei più chia-
soltanto dai rapporti politici e di potere mare cc Pandolfi questo piano; preferisco
))
l’onorevole Ugo La Malfa - l’hanno detto presenta una conquista storica del mo-
chiaramente, quando hanno posto le que- vimento dei lavoratori in Italia. .
stioni relative all’entrata nello S M E in Ove ce ne fossimo dimenticati o se
rapporto con le conseguenze che ne deri- avessimo dei dubbi in proposito, vorrei
vano sul piano della politica economica ricordare, anche in questa sede, le per-
in Italia, dal punto di ,vista del blocco sone che più lucidamente hanno posto il
dei salari, cioè della crescita del potere problema. Mi riferisco, in questo momen-
d’acquisto reale e sul piano della indiciz- to al ,senatore Andreatta. Vi è una que-
zazione. Quindi, in una situazione di que- stione rivelatrice delle prese di posizione
sto genere tutto ciò significa svolgere una di quest’ultimo negli scorsi giorni. Badate
politica di indurimento -dello scontro so- - egli ha detto - non volete entrare su-
ciale. Pertanto, può accadere che si usino bito nello S M E ? Se ne può anche -discu-
le parole c< sistema monetario e poi tro-
tere, ma dobbiamo immediatamente af-
))
delegato altri a governare in nome del, sentare una denuncia penale - non basta-
l’Italia. Se produciamo, infatti, norme sen va la denuncia politica che abbiamo fatto
za sanzioni, se non possiamo ottenere il qui - sul fatto che mille miliardi sono do-
rispetto delle stesse, attraverso i meccani. vuti dallo Stato - agli enti mutualistici -
smi legislativi e politici che autonomamen. e che nessuno si è preoccupato di esigerli,
te poniamo in essere, e ci affidiamo ad un sino al grottesco del ministro Scotti, che
nuovo vincolo internazionale per ottenere adesso sembra abbia firmato un protocol-
tale risultato, non credo si debba insiste- lo di intesa, in forza del quale questi quat-
re molto per sottolineare quale contenuta trini che sono dovuti, in base ad una leg-
di perdita di sovranità e di indipendenza, ge del 1955, siano pagati a rate dal 1983,
economica e politica, si celi dietro tutto ad un tasso di interesse pari alla metà
questo. Eppure questo è stato detto qui di quello corrente. Sono cose da pazzi!
con molta chiarezza. E vero, è profonda-
Allora, se le cose stanno così, vuol di-
mente vero: succederà così, non, però, per- re che creare quei nuovi vincoli significa
ché mancherà la volontà del Governo di rinunziare a qualsiasi politica che inverta
realizzare fino in fondo quei contenuti so- questa logica e metta i lavoratori - occu-
ciali impopolari presenti nel progetto del pati e disoccupati -, i giovani, le donne e
piano triennale, ma perché, a questo pun- tutte le persone calpestate dal grande mec-
to, il Governo avrà la possibilità di trin- canismo di sviluppo del capitalismo ita-
cerarsi anche dietro a nuovi fattori di vin- liano, in condizioni di contare come per-
colo e di ricatto internazionali. Questo sone, come soggetti sociali, in condizioni
succederà quando si tratterà di prendere
di darsi, con le’ proprie mani, responsabi-
le adeguate misure per difendere la nostra
lità e decisioni nelle cose che li riguarda-
moneta -che se ne va a spasso con il mar-
no, in condizioni, in sostanza, di essere
co, quando si tratterà di lamentarsi per
protagonisti di un processo di trasforma-
la mancata cooperazione da parte degli al-
zione della realtà sociale, economica e po-
tri paesi nell’affrontare i problemi del no-
litica di questo paese. Ebbene, Galloni po-
stro sviluppo e, in particolare, delle nostre
trà. essere sodisfatto: anche questo non
zone in condizioni di difficoltà, come il
mi stupisce, perché non fa altro che ripor-
Mezzogiorno, e quando ci verranno poste
tarci alla continuità della politica del suo
condizioni per ottenere gli aiuti: allora
partito, alla logica di Governo, alla logica
sentiremo tutto il peso di questo vincolo.
sociale che il suo partito ha seguito, dal-
Subiremo tutta la perdita di sovranità che
la fine della guerra di liberazione in poi.
ci deriverà da questo. Sentiremo tutto il
peso, non solo sull’economia e sull’indi- M.i awio adla conclusione, signor Pre-
pendenza nazionale, ma sulle possibilità di d e n t e . N0.i pensiamo che, ,in queste con-
operare una qualsiasi scelta di politica eco- dizioni:, non si tratti di parare il colpo
nomica, che vada in direzione della tra- portato dal Governo semplicemente con
sformazione ideologica fin qui seguita e delle piccole misure .balbettanti,, con dei
che è ancora presente nel. piano triennale, (c no
)) dai quali non derivano le consegua-
la cui caratteristica - ne discuteremo a ze che devono essere tratte. Non si posso-
suo tempo - rimane ancora la pervicace no non trarre le dovute conseguenze da
volontà di non andare a rastrellare quat- tutta questa vicanda, da tutto ,il rilievo po-
trini là dove è doveroso per lo Stato an- litico e sociale di questo atto che si sta
darlo a fare; allorché si evita con cura di mmpiendo.
affrontare sul serio il problema d,elle eva- Da tanti, è stato detto che, dietro que-
sioni fiscali, della riforma fiscale, della sba repentina ,d=isi,one dlal Governo, si ,de-
raccolta dei crediti che lo Stato e gli enti ve leggere qualcos’altro. Non si deve legge-
pubblici hanno maturato nei confronti dei re una volontà che si è affermata atll’in-
grandi privati, come le multinazionali far- terno della democrazia cristiana, improwi-
maceutiche. Abbiamo dovuto, infatti, pre- ;mente, di cambiare opinione r i s p t t o alle
Atti Parlamentavi - 25016 - Camera dei Deputati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978
stesse posizioni che in precedenza il Presi- del Consiglio, del Govemo, della democra-
dente del Consiglio avevma assunto, dl'indo- zia cristiana. Ebbene, concludo dicendo
mani della riunione d,el 4 dkembre a che, se l'e cose s t a " così, non si può
Bruxdes, di disponiibi,lità a discutere la pensa,re che costi,tuisca un atto responsa-
proc,rastinazione ddl'itngresso nel sistema bi,le quello di prolungare l'agonia di questa
monetario. Si ,può ilmmaginare che ci sia maggioranza, quello -di non prendersi la
una volontà ,di crisi (io la chbmo così); responsabilità di un &scorso ch,iaro, netto,
e non credo di fare dellla fantapolitica. Si mobilitante rispetto agli interlocutori so-
può li"aginare che ci sia una volontà di ci& delle sinistre in questo paese, mobi-
sowertire gli {indirizzi prevalsi ,in quel par- litante rispetto a quelle forze alle quali
tito dall'inizio dell'esistenza del Governo non si chiede soltanto espressione d.i voto,
a cinque. Si può pensare che si voglia im- ma capacità di organizzazione e di lotta
primere un indirizzo ,diverso d'la demo- a sostegno e per la realizzazione di una
crazia cristiana, alla sua politioa, e al si- deknninata politica. A me sarebbe sem-
stema politico di alleanze nel paese. Que- brato molto meglio seguire questa strada,
sto, ovviamlente, vuol dire crisi r,ispetto a penché tanto questa sarà comunque la con-
quello che era il quadro ,precedente. Se le clusione. Si andrà, però, a finire cm un
cose stanno così, noi riteniamo che questo potenziale di lotta e di credlibilità infmio-
abbh un significato; e d sembra che non re, e questo è un danno per tutte le forze
siamo solo noi a pensarlo. L'onorevole di trasformazione, per tutta la sinhstra. A
Galloni non mi ha convinto con le sue me non fa affatto piacere che succeda una
reazioni indignate ai sospetti avanzati sia cosa del genere.
da Cicchitto, sisa da Napolihno: non mi Questa è la ragio,ne per la quale noi
ha convinto proprio per niente. Ma se è diciamo di no arllo SME,diciamo di no al
così, questo vuol dire una cosa sola: che piano triennale ed alla sua logica; e ne
per realizzare questo progetto si intende discuteremo nel merito nel prossimo fu-
mettere .in difficoltà i vecchi partners, e turo.
quindi lanciare una palla rovente alla si- Dicia.mo anche h ' a l t r a cosa. Poiché
niistra perché si assuma la responsabilitiì quest,o è il Governo che si è caratterizzato
- dicendo no allo SME - di apriire una per questo brillante risulltato dello SME, e
crisi. Tutto questo ndla consapevolezza si car-attenizzerà per la coda >> ,d'e1 piano
che ci trovliamo su un terreno piuttosto
((
mente - che << su questi problemi le cer- in proposito, che rischierebbe altrimenti
tezze sono stolte D. Io credo che certezze di far tornare indietro, nella considerazio-
non le possa avere nessuno in questo cam- ne esterna e forse anche in una parte del-
po, né in ujna opinione né in quella oppo- l’opinione pubblica interna, una valutazio-
sta. Ci sono dati esterni, dati psicologici, ne esatta della realtà politica italiana, nei
fattori di carattere ,internazionale, mille e suoi travagli, nelle sue ansie, nello sforzo
uno motivi che possono far andare in un di costruire una convivenza democratica
senso o nell’altro l’insieme delle tenden- sempre più solida e meno ingiusta.
ze del mercato monetario, non solo all’in- Da tempo in Italia la Comunità euro-
terno della Comunità, ma anche fuori. Si pea, superata una fase di contrastanti e
tratta però di valutare (e l’opinione pre- laceranti valutazioni, rappresenta uno dei
valente e l’opinione competente portano punti che uniscono le forze democratiche
ad aver valutato, oltre che per altri argo- italiane. Non va assolutamente rimesso in
menti che brevemente ora cercherò di gioco questo fattore coesivo e non vanno
enunciare, anche sotto il profilo del ri- consentite interpretazioni difformi. E noi
schio) quello che si avrebbe nel caso in- sappiamo che le interpretazioni, anche se
verso. sono infondate, possono fare del male
Qui si è detto che se si avranno per- quanto quelle fondate sulla esattezza. A
dite valutarie la colpa è del P r e d e n t e del questo mi riferivo ?eri, chiedendo ai grup-
Consiglio. Bisognerebbe però fare il ragio- pi della maggioranza, senza sottovalutare
namento opposto; non avendo la possibi- le ragioni di chi ha perplessità o contra-
lità di verificarlo, bisognerebbe vedere rietà sui tempi, di fare una sforzo di ce=-
cioè quali potrebbero essere le conseguen- vergenza. Registro comunque positivamen-
ze in presenza dei fattori che verranno a te, e spero che abbiano una eco adeguata
svilupparsi, qualora noi avessimo preso fuori di qui, le precise dichiarazioni fatte
un’altra decisione. Vi era una proposta che dagli oratori dei gruppi comunista e so-
giustamente l’onorevole Cicchitto ha detto cialista sulla intatta adesione alla nostra
non era di mediazione, ma di soluzione: presenza nella Comunità.
cioè la proposta, più o meno analoga al- In un certo senso giova come interpre-
l’atteggiamento inglese, di una accettazio- tazione autentica il discorso dell’onorevole
ne a termine. E stata valutata con grande Magri, il quale si è posto - se non ho
attenzione, sotto il profilo sia tecnico, sia mal compreso - non contro lo SME, ma
politico. contro la Comunit8 quale essa è e quale
Ho esposto ieri le conclusioni negative opera, in una visione di opzione per un
in proposito per le quali ha giocato an- modello di sviluppo diverso, di cui per al-
che, ma sempre insieme ad argomenti tec- tro - ed era difficile farlo qui incidental-
nici e funzionali, un fattore che non può mente - non vengono definite le linee
essere sottovalutato. Può darsi che sia an- di guida e le condizioni di effettualità.
che frutto di certe polemiche e strumenta- I1 collega Magri ha osservato che lo SME
lizzazioni interne; ma sta di fatto che la e la politica comunitaria sottostante non
stampa, e non solo la stampa internazio- sono il piano Marshall; a parte questa si-
nale, avrebbe certamente interpretato un gnificativa rievocazione, potrei dire agno-
mancato ingresso nello S M E fin dal suo sco vetevis vestigia fZammae di un mo-
inizio come l’avvio di un allontanamento mento importante di solidarietà nazionale.
italiano dagli impegni comunitari europei. Ma chi ha sostenuto il contrario, chi è
Questa considerazione, che certo non è venuto a dire che lo S M E rappresenta un
conforme alla volontà e ai propositi di piano Marshall ? Nella Comunità quello
chi ha suggerito -la solùzione differita, ne- che può in un certo senso.awicinarsi alla
gli ultimi giorni, fin nelle ultime ore pri- impostazione del piano Marshall nella sua
ma che adottassimo in Consiglio la deci- linea di sostegno a riprese esterne è, a
sione, aveva una importanza enorme. E di mio avviso, l’azione che la Comunità stes-
estremo interesse rimuovere ogni dubbio sa fa - e ieri volutamente lo ho accenna-
Atti Parlamentari
I
.- 25019 - Camera dei Deputati
I
non molto - del piano triennale sono mi- tivo - il nuovo sistema monetario è un
sure impopolari, ha detto l’onorevole Gor- fatto comunitario, e come tale non può
la. Bisogna intendersi su questa parola. che essere vissuto in maniera profonda-
Se un piano porta, da un lato, veramente mente diversa rispetto a quello che è sta-
a far sì che chi è ai margini venga ad to un fatto - come ha detto giustamente
essere messo in una condizione di norma- l’onorevole La Malfa - quasi tecnico, più
lità civile e sociale, allora il sacrificio - da banca centrale che da << politica del
che naturalmente deve essere inversamen- serpente D.
te proporzionale‘ alle posizioni - che si Vorrei fare altre due osservazioni su
chiede agli altri in questo periodo è un temi che ho annotato durante questo di-
sacrificio finalizzato a qualcosa che a me battito. Ho già detto dei motivi psicolo-
sembra tutt’altro che impopolare, anzi as- gici, politici ed anche della tranquillità
solutamente popolare, anche se certamente, tecnica che stanno a monte della nostra
a tutti i livelli, chi ha delle condizioni decisione di ieri; vorrei ripetere qui che
meno favorite non è portato mai ad ap- costituirebbe un grave pericolo la’ nostra
.plaudire. mancata adesione. Questo abbiamo potuto
Si è detto che avremmo forse fatto me- valutarlo negli ultimi giorni in maniera
glio a concordare prima con i sindacati le assai. preoccupante: mi riferisco al perico-
premesse della nostra adesione. Da un lo di dare la sensazione di una mancanza
lato, a me pare che noi, proprio per- di fiducia nella nostra volontà di proce-
ché non siamo affatto al di là del pro- dere verso il risanamento e verso il rilari-
gramma governativo come linee di politi- ci0 della nostra economia, con i grandi
Atti Parlamentari - 25021 - Camera dei Deputati
zione italiana e, più in generde, del con- le che temga attento conto ,anche dei pae-
tributo dei paesi economicamente più forti s4 in via ,di sviluppo;
alle soluzioni dei problemi dalle aree me- 5) nsel quadDo ’comunitario si dovrà
diterranee; operare, soprattutto nella preparazione del
impegna di conseguenza il Governo prossimo Consiglio europeo, d€inché tutte
18e pol,it,iche delb CEE, nel loro insieme,
ad attenersi alle seguenti ,linee d’azione contribuiscano alla convergenza delle eco-
nell’attuazione degli obblighi derivanti dal- nomie degli Stato mlembri e, in partico-
la partecipazione italiana al sistema: lare, alla revisiione (d’egli aspetti distorsivi
1) l a presentazione prima dell’entrata della politica agricola comune nel rispet-
in vigore del sistema monetario ,europeo to dei prin,cìpi e degli obiettivi del Trat-
dell’annunciato piano triennale che, sulla tato di Roma;
base dei pnincìpi contenuti nel << documen- 6) la riduzione degli squilibri regio-
to Pandolfi D, enunci le condizioni ritenute nali e la conseguen,te possibilità di au-
indispensabili al ris’anamento della nostra m’entlane l’efficacia ‘del fond,o di sviluppo
econ0mi.a e al,la riduzione, già ,a partire regionale ‘anche attraverso un incnemento
dall’anno 1979, d,el tasso istantaneo di delle sue risorse per cui dobbiamo con-
inflazione al di sotto del 10 per cento se- tinuane ad impegnarci;
guendo una via alternativa a quella della
semplice manovra creditizia e della defla- 7) l’adesionle, nel più breve t m p u
zione e che cozsenta, attrmersc? la ridu- possibile, di tutti i paesi dellia Comunità
zione dlel disavanzo di parte corrente e al Sistema m’onetaI;io europeo;
del fabbisogno complessivo del settore 8) lfa periodica e negoLare informa-
pubblico allargato in rapporto al prodotto zione al Parl,amlanto sul funzicmamento
lordo, nonché attraverso una riduzione del del SJstcema monetario europeo.
costo di produzione, il rilancio degli inve-
stim,enti e la diflesa e lo sviluppo della (6-00052) G GALLONI
D.
all’elaborazione del piano triennale, che Non posso quindi accettare questa risolu-
non può fondarsi su velleitarie proteste zione, anche se apprezzo la conclusione,
o rivendicazioni e la pratica di una con- che è di adesione alla nostra entrata nel
tinua mendicità di assistenza di pronto sistema monetario europeo.
soccorso;
impegna il Governo PRESIDENTE. Dobbiamo ora passare,
onorevoli colleghi, alle dich,iarazioni di
a riprendere, con ogni sollecitudine, le trat- voto sul complesso delle risoluzioni pre-
tative dirette a negoziare e a precisare sentate, che saranno poi votate nell’ordi-
l’immediato ingresso dell’Italia nel &te- ne di presentazione.
ma monetario europeo. Ha chiesto di parlare per dichiarazio-
(6-00054) << PANNELLA,BONINOEMMA,MEL- ne d0i voto l’onorevole Zanone. Ne ha fa-
LINI, FACCIO
ADELE D. coltà.
I1 significato politico di questa deci,sio- del Governo e dei diversi partiti della
ne per noi è di i,mpartanza tanto maggiore maggioranza, la decisione in merito -alla
n d momento in cui ci1 processo di h t e - adesione italiana veniva ,ad assumere .il si-
grazione europea incontra nuove resiistenze, gnifioato dli un ban,co di prova circa l’ef-
anche e soprattutto in alcuni paesi che fettiva volontà di attuare quella politica
sono elemento costitutivo ddla Comunità. di riduzi,one del disavanzo pubblico, di
Riteniamo che oggi ,itl processo europei- contenimento del costo del lavoro, di pro-
sticmo sia ad un bivio, tra la speranza ,del- mozicone deg1.i in,vesti,menti, che sol,a può
l’integrazione e il perimcolo della disitnte- portare al risanamento delcla situazione
grazione, e che la scelta della prima stra- economica nazilonale. Sicché, se, come ap-
da abbia come tappa essenzi,ale. l’elezione pariva dalbe esitazioni Idei giorni scorsi e
diretta ‘del Padamento europeo del pros- dalle dichiaraz’ioni di ragguard,evoli espo-
simo giugno - a questo propos’ito ci augu- nenti della maggioranza pdamentare, il
riamo che la Ca,mera si affretti ald esami- Governo’ non avesse trovato la volontà di
nare la legge e1,ettonde - e, prima di que- aderire al sistema monetario, a maggior
sto importante appu.ntamento, l’(istituzione ragione sarebbe diventato poi difficile tro-
del sistema monetario al quale l’Italia non vare la volonth di provved,ere alla potlitica
potrebbe restare ,estranea senza con questo di ,risana:mento.
ricono.scere ,implicitamente mil proprio stato E certaimente ve,ro che l’unione econo-
d.i emarginazi,one. m,i,ca e monetaria può essere soltanto il
Riteniamo anche che gli accordi per risultato di un processo graduale e che ,il
una maggiore disciplina dei cambi e per problema non si risolve semplicemente di-
la formazione del sistema monetario euro- cendo di sì alla richiesta di adesione al
peo rappresentino il punto di partenza per sistema. Ma è altrettanto vero che ial pro-
l’integrazione d’elle economie reali dei di- blema dell’adesione è venuto ad assumere
v,ersi paesi del’la Comunità e per la ridu-
il significato di unla svolta, sia nella po-
zione degli squilibri e dei d,ivari che at-
llitlica comunitaria, al fine del passaggio
tualmente le carattserizzano.
dalla cooperazione degli Stati sll’integra-
Riteniamo che le clausole sui trasferi-
zione fra glmi Stati, sia nella politica i,nter-
menti contenutle nella riduzione di
na, come ,riconoscimento che ,la l’otta con-
Bruxelles debbano essere migliorate, ma
tro l’,inflazione d’eve essere affrontata non
chle sia possibile ottenere ciò ,attraverso
in solitudine ma in solidarietà con il re-
una trattativa al.l’,interno del sistema e
sto ddla Comunità europea. Non C’è, in
quindi dopo ,l’adesion,e Italiana; e &mia-
fondo, una incompatibilità tra chi ritiene
mo che questa adesione sia poss,iibil,e in
quanto gli impegni che s i richiedono per- che l’attual’e conduzione politica del paese
ché il nostro paese possa non soltamto fir- non ci ponga i,n condizioni ‘di poter ad’e-
mape ora l’adesione al sistema mcmetmio, ri,re, e chi riti.ene - come noi - che 1,a
ma anche restarci in futuro, non sono né adesi,one possa essere il segno di un c m -
diversi, né più giravi di quelli richiesti da biamento di rotta e di una diversa cmdu-
una adeguata lotta contro l’inflazione ijn- zionle politica.
terna. Ora, signor mi’nistro, il comporta,mento
Da questo pun’to di vista il partito li- del Governo ha mostrato, a nostro av-
berale aveva osservato già da tempo che viso, ,e non soltanto a nostro avviso, incer-
gli impegni legislativi e politici da assu- tezze e tergiversazioni. Ma al-la Idecitsimone
mersi con il piano trilenna18e, per un’effi- di adelire ,non può miancare i.1 nostro voto
cace politica di risanamento, avrebbero do- favorevole, visto che si,n dal primo mo-
vuto p,rec,ed,ere,anziché seguire, la adesio- mento ibn cui la question,e è sta,ta posta
ne itdiaqa al sistema monetario ,europeo. non abbiamo mancato di .invitare il Gover-
Condiv,idiamo i rilievi che sono stati no a non esitare. e a non ritirarsi dal suo
espressi ,a questo riguardo, ma sta di fat- ?rimo preannunci,ato ori,entamento favojre-
to che- a questo punto, per dichialrazione vole.
Atti Parlamentari - 25028 - Camera dei Deputati
dell’e date nella vita politica d’i ogni pae- N,oi, però, rit’eniamo ch,e, al di là delle
se che v < m o al I& là dellte stesse i’nten- differenti valutazioni - che ci ‘sono state
zioni dei protagonisti e del modi0 oon cui e che può darsi esistano anoora - in or-
a qheste si arriv,a. I1 voto chle ci accin- dinle ai critleri economici e (agli eventuali
giam’o a .d,are al ldo’cument,o Galloni rap- sacrifici che l’Italia d,ovrà affrontare per
paesenta, .a nostro lavviso, una di queste essene alla pari con gli altri paesi in que-
date, quelmla, cioè, che s,egna l’aggancio - sto svduppo economico e monetario, 1’Ita-
chle ci auguriamo definitivo - diell’Italia ,lia, comunque, avrebb’e dovuto aderirc
all’,owidente e, iln mianiera specifica, al- perché - e i,n questo concord,o con l’ono-
1’Ewrolpa. Al di là di quelke che possono revde Andreami - h sua mancata presen-
essere state Be perplessità e ,le interpre- za nel momento in cui cominciano i sci
tazioni suUa mancata adesione ddl’Italia mesi di verifica avrebbe comportato auto-
a B.ruxelles e sulla adesione amunziata maticamente che, d o scadere di tale pz-
ieri i,n quedaula dall’onorevole Andreotti, riodo, non soltanto non ci saremmo tro-
vi è un dato di fsondo che ci permette vati ndl’e cond,i,zioni di riagganciarci al
di &re che, con il voto m in questione, il cc serpente B, ma avnemmo tant,o allontana-
Parlamento italiano ha rotto glti indugi to 1.a nostra eoonomia ,dall’Europa da far-
e i dubbi che ci potevano ancora tenere ci perdae in maniera definitiva l’autobus
lontani da uno sviluppo che non era e ddla storima.
non è soltanto economico, ma po.litico. L’~onorevotkAndaeotti - guardo ad anni
U.n,a sviluppo che segna la nascita di una h t a n i , quando era presidente del gruppo
nuova Europa, dalla quale non potevamo della democrazia cristiana - ebbe una
essere assenti. espressione fielice, dicendo &e ciò che
Atti Parlamentari - 25029 - ~
Camera dei Deputati
~-
conta in politica è il tempism.0 nell’affer- cata adesione con motivi di ordine econo-
rare il treno chle passa davanti. Egli si mico, che non hanno riscontro nella real-
-Ititefiiva ed un momento storico nel quale tà (basta leggere due giornali di opposte
l’Italia rischiava di1 non partecipare alla posizioni; il Fiorino da una parte e La
nascita deUa CEE, perché non aveva 11 Repubblica dall’altra). Sono altre le ragio-
coraggio di rompefie certi indugi. In, que- ni che hanno indotto queste forze a pren-
sta soccasi.one, il, Governo e le forze poli- dere le distanze da un Governo e da un
tiche hanno avut,o tiide coraggio. paese che vuole restare più che mai ag-
A noi dispi,awe che, In un momento ganciato all’occidente, perché è verissimo
come questo, si siano verificate delle di- che un occidente e un’Europa possono
vcrsificazioni- tra Le div,erse forze delis esistere senza l’Italia, ma non è concepi-
maggiloranza. Noi ci :auguriamo che 11 PSI bile che 1’ItaLia possa esistere una volta
cmt~inuiin quella politica e (iin qudtla evo- sganciata dall’occidente e, quindi, dal-
luz+one che lo sbanno portando ad essere l’Europa.
un punto di ri.feri:m:ento per quanti guar- Per questi motivi, il gruppo Costituen-
dano ad una politica democratica di si- te di destra-democrazia nazionale voterà
nistra, senza l a qualle non c i può essere a favore del documento Galloni (Applausi
né dia1ettic.a di oentro, né dimalatticar l j dai deputati del gruppo Costituente di de-
forze moderne di destra. Noi ci auguria- stra-democrazia nazionale).
mo, altrettanto, ch.e lo stesso PCI, ove si3
in buma fed’e, ove sostenga la sua inten. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare
zione di evolversi in s,enso occidentale, per dichiarazione di voto l’onorevole Di
faccia maturare al suo interno questi sin- Giulio. Ne ha facoltà.
tomi, cbe pure dovrebbero esserci, di no- DI GIULIO. Ci troviamo di fronte, do-
vità e di ap,ertura vera0 l’area democratl- po il ritiro di quella presentata dal grup-
ca, affinché si abbi,a in Ltalia una pilaatta- po liberale, a quattro risoluzioni. E no-
forma di realismo di azi,one politica che stra opinione che il documento presentato
ci porti ad essere quel paese ch’e noi voy- dall’onorevole Galloni, sia per la sua
remmo #essePe, cioè un paese ch.e in quel- struttura, sia per il fatto di essere stato
la pfiospettiva storica cui avev,a fatto ri- accolto dal Presidente del Consiglio, sia
chimamso il Presidente del Consiglio, quan quello che meglio si offre per un chiari-
do ha rifcordato i binari di ordine st,orico mento delle rispettive posizioni politiche
e cultural’e s’ui quali l’Italia si è slempre in questo dibattito. Per questa ragione e
mossa in derimtento ailil’Europa, possa svi- per la chiarezza dei risultati di questo di-
lupparsi. Occorne che ai pros’egua quel di- battito, qualora i colleghi che hanno pre-
scorso, che, ‘ovviamente, non può essere sentato gli altri tre documenti li mante-
ridimensionat’o a fini ‘di politica interna. nessero, noi voteremo contro di essi, per
Gli onorevoli colleghi permetteranno al dare al nostro voto sul documento Gallo-
nostro gruppo, piccolo, i,nsignificante, ma ni un significato chiaro e preciso di con-
che ha un dato di nascita inconfondibile clusione, per nostra parte, di questo di-
- d,ato che è nato don la prospettiva di battito.
operare, prima ancora che in relazione Noi abbiamo chiesto che il documento
alla politica italiana, in relazione alla Galloni venga diviso in tre parti e che si
politica europea -, di affermare che proceda appunto ad una votazione per
con sodisfazione registra la decisione del parti separate sul primo, sul secondo e
Governo. La nostra sodisfazione non è sul ter70 capoverso, che raccoglie gli otto
trion-falismo fine a se stesso, non è l’ac- mnti dispositivi. 11 secondo capoverso
centuazione di sconfitte di forze politiche sontiene l’affermazione che è stata ogget-
che, per essere legate più a politiche di to di questo dibattito e anche delle di-
ordine internazionale che a politiche di Jerse valutazioni e opinioni qui espresse
ordine interno, sono costrette a prendere ;ulla opportunità di una immediata ade-
le distanze ed a giustificare la loro man- ;ione del nostro paese al sistema mone-
Atti Parlapentavi - 25030 - Camera dei Deputati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI -- SEDUTA DEL- 13 DICEMBRE 1978
tario europeo. Dico subito che per quan- di chiamarla così - la retorica dell’euro-
to riguarda questo capoverso, non solo in peismo, che io ritengo uno dei nemici più
coerenza con le opinioni che abbiamo so- pericolosi per un reale progresso della
stenuto, ma anche per un’altra ragione, collaborazione tra i paesi ed i popoli del-
esprimeremo voto negativo. E voglio dire l’Europa occidentale. Se nel nostro paese
subito l’altra ragione. Io sono tra coloro non si è fatto negli anni passati quanto
che ritengono che uno dei più sotti1,i pia- si sarebbe potuto e dovuto fare per l’avan-
ceri della democrazia sia, ad un certo zamento della posizione europea, è anche
punto, essere convinti dalle opposte opi- prché si è fatta molta retorica e poco
nioni di un interlocutore. Abbiamo quin- sforzo di applicazione sui problemi con-
di ascoltato con estrema attemione il creti della costruzione della Comunità.
Presidente dal Consiglio nella sua introdu- Io apprezzo, onorevole Presidente del
zione e nella sua replica, ed anche gli Consiglio, il suo richiamo al valore degli
onorevoli colleghi che hanno sostenuto ideali, lo apprezzo soprattutto perché vie-
tesi opposte alla nostra. Se fossero emer- ne da lei, che per tanti anni ha diretto
si argomenti validi in opposizione a ciò una rivista in cui tendeva soprattutto a
che noi avevamo sostenuto, avremmo po- sottolineare il valore della concretezza. Ma
tuto cambiare la nostra posizione. Ma gli ideali, che sono fondamentali, quando
debbo dire francamente che né il Presi- ci si trova di fronte ad un processo poli-
dente del Consigl,io, né gli onorevoli col- tico reale, come quello della costruzione
leghi che hanno sostenuto tesi opposte della Comunità economica europea, se non
alla nostra hanno portato argomenti che sono capaci di misurarsi con la concretez-
ci siano sembrati convincenti circa la za dei problemi, rischiano di divenire re-
questione specifica ,da noi posta. Tale que- torica. E tra i nemici della costruzione
stione era quella dell’inopportunità di della Comunità c’è anche la retorica del-
un’adesione immediata - non di una ade-
l’europeismo, perché se non sciogliamo in
sione, ma di una adesione immediata -
modo giusto i problemi concreti, allora
al sistema monetario e dell’opportunità,
quei pericoli di nazionalismo tanto pa-
invece, di prendere tempo per consentire
ventati possono esplodere.
in primo luogo un approfondimento e la
.
lustrato le motivazioni della nostra posi- tre, che suT terreno di questo impegno
zione: noi non attribuiamo al nostro voto solidale si sono cimentate.
una posizione politica di dissociazione Quindi noi non intendiamo dare al no-
dalla maggioranza, con una conseguente stro voto un significato politico che vada
crisi di questa maggioranza e di questo oltre il nostro dissenso di merito sulla
Governo: il collega Napolitano - ripeto specifica questione dell’immediato carat-
- ha già dichiarato questa posizione e tere dell’madesione; ma non riteniamo nem-
l‘ha esposta. meno di poter dire che tutto ciò che è
Noi siamo e restiamo impegnati nello accaduto in questi due giorni sia qual-
orientamento che mira ad uno sforzo so- cosa che nella vita politica italiana non
lidale delle forze democratiche italiane è esistito, perché questo francamente si-
per risolvere i problemi. del nostro paese. gnificherebbe voler ignorare la realtà d,ei
Non vorrei, però, che questa nostra posi- fatti (Applausi all’estrerna sinistra).
zione fosse interpretata come se ogni vi- PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare
cenda politica fosse una specie di paren- per dichiarazione di voto l’onorevole Bal-
tesi che si chiude quando è finita, sen- zamo. Ne ha facoltà.
za che nulla mai sia accaduto. E eviden-
te che anche questa vicenda è un mo- BALZAMO. I1 gruppo parlamentare del
mento della storia di questa maggioranza, partito socialista italiano non entra, come
ed è un momento che tutti possono va- chiede il gruppo parlamentare del partito
lutare nel suo significato. comunista, nei meccanismi di votazione
Senza usare le espressioni - esprimo per parti szparat:: de! dc?cumenio Gallo-
forse altra posizione - adoperate da un ni, perché ritiene necessario esprimere un
altro collega nel corso di dibattito, è giudizio politico globale su tutta la que-
certo che nell’afFrontare temi di questo stione che è stata oggetto del nostro di-
genere, ed in generale nell’affrontare tut- battito: una questione non sconiponibille
ti i temi della situazione politica (ma in in singole parti. I1 giudizio -infatti deve ri-
particolare temi di questo genere), lo guardare ,i1 comportamento del Governo
sforzo di tutti, in particolar modo di chi in tutta la vicenda del negoziato. per la
& chiamato a dirigere un Governo, che è adesione allo SME, -sulla quale è impossi-
sostenuto da questo tipo di coalizione, do- bile un apprezzamento positivo perchC la
vrebbe essere sempre lo sforzo di operare condotta del Governo k stata caratterizza-
per realizzare il più ampio arco di con- ta da continue oscillazioni e da ambiguità.
sensi. I1 Presidente del Consiglio non ha‘
Francamente, non mi pare si possa spiegato - e non poteva farlo - per quale
dire che la vicenda degli ultimi otto gior- ragione ciò che era rischioso una setti-
ni abbia visto registrarsi uno sforzo di mana fa diviene oggi una scelta da fare,
questo tipo. Probabilmente questo non se non proprio a cuor leggero, con un
avrebbe portato a nessuna diversa collo- improvviso slancio di fiducia, non si sa
cazione delle forze politiche, tenuto conto da che cosa anim,ata o ravvivata.
degli argomenti in questione; ma richia- La condotta del Governo risulta inco-
mo questo elemento, perché non vorrei prensibile a noi e certamente anche a va-
che anche qui nascesse la retorica della sti settori dell’opinione pubblica, che fa-
solidarietà nazionale, la retorica dell’uni- cilmente sarà portata a credere, non ca-
tà, una specie di frase o di slogan che dendo in errore, che nelle dmecislioni del
si ripete in ogni occasione e ad ogni pie’ Governo a Bruxelles e nella decisione d.i
sospinto. Ma anche qui la verifica av- .oggi entrino componenti spurie; estranee
viene sui fatti, sugli impegni concreti, ai problemi dell’Europa e del rafforzamen-
sulle linee di condotta, sul modo in cui to della sua unità economica e politica.
concretamente si affronta il problema del Grava su tutta la vicenda e sul comporta-
mantenimento di un impegno solidale del- mento del Governo l’ombra di Forzature e
le forze politiche, come la nostra e le al- di manovre che con la nostra adesione al
Atti Parlamentavi - 25033 - Camera dei Deptitnlr
VI]. LEGISLATURk- DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978
sistema nionetario non hanno nulla a che m.ica italiana si aggrava, l'ingresso della
,
.vedere. Non C'è bisogno di ripetere che lira italiana nello SME è e resta, in h e a
per parte nostra siamo convinti e seri di prin.cipio, un passo necessario per il
assertori dell'unità europea e impegnati a processo di integrazione economica e poli-
sostenere tutti i processi e gli atti che in tica dell'Europa, che i socialist'i perseguo-
questa direzione siano rivolti. Perciò non no come un obiett.ivo costante della loro
mi soffermerò su questo argomento. Non politica. Tuttavia, nelle condizioni in cui
entreremo in competizioni di europeismo, l'operazione viene portata avanti dal Go-
,non dliamo - ma neppure accettiamo - le- verno, essa espone il paese a rischli eco-
zioni in proposito, tanto meno sul piano nomici e politici.
delle grandi idealità alle quali ci ha ri- L'accordio ,avKebbe avut,o un senso po-
chiamato il Presidente del Consiglio a si,tivo se, come veaiv,a proposto dlal parii-
chiusura della sua replica. to socialista, si fosse Sltegato ad un piano
I1 problema è un altro, e qui non è di risanam'ento e di. ribancio del sisteina
stato visolto. Non è stato spiegato per- ecoaombo nazional'e: L'impegno e l'aiuto
ché fosse necessaria questa adesione im- d,eg.li ,altri paesi europei in questsa dire-
mediata, perché non ha trovato spazio la zilone è important,e, ma .il nodo centraic
esigenza di una riflessione, di una niedi- è interno e sta nella n,ostra capacità di
.tazione più calma e ponderata, che te- mobilitare nel senso giusto le risorse esi-
nesse conto di tutte le perplessità, di tut- sitlenlt~i~.I n maacanza di un piano i-,igoroso
ti gli interrogativi, di tutti i suggerimenti gli aiuti 'esterni fiilirebbero per assumere
costruttivi diretti a dare alla nostra ade- il carattere di obolo. Dopo l'invito socia-
sione il sostegno di un ampio schieramen- li.sta la ricercai-c la via per un i{mpatlo
to di forze politiche e soprattutto il so- nieno brusco d~cl.l'economiaitaliana con :o
stegno convinto dell'intera nazione. Di tut- SME e dopo analogh,e preoccupazioni
to ciò il Governo non ha voluto tener espresx da ,altri importanti forze politi-
conto e il suo atteggiamento risulta - ri- che, l'atteggi~am~entoassunto dal Governo
peto - incomprensibile. Nessun dtirnatuin è s,embrat,o irndifferent,e alla necessitt$ di
ci è venuto dai pavlizevs europei: ma, se ricercare in primo luogo una convinta adz-
fossero venuti, il Governo aveva il dove- sione d!dla maggioranza che lo sos,tiene.
re di dirlo affinche .la Camera potesse 1.i- E quest,o il puma central'e del nostro
beramente giudicare e liiberamente espri- 'discorso pollitiico; l'ilnipi-essionie chme si ri-
mersd. cava, . e ch'e non tocca a noi fugare, è
Nel giro di una settimana il Governo &e l'attleggia,mentvo del Governo possa
è passato sopra alle proprie perplessità e aprire la strada alla intercambi,abilità dei-
a quelle -di forze politiche non secondarie la maggioranza, si:a pure su punti speci-
che lo sostengono e che sono determinanti fici. E inut,il,e comunque nascon,dersi l'evi-
per la sua sopravvivenza e per la continuii- denza, e ~ i òch'e slta avveniendo d'etermj-
tà e '10 sviluppo d,ella politica di unità na un grave scoNamentlo nella mag,'oioran-
nazionale. za su una questiionfe ch,e Gon può esser?
. Dal discorso dell'onorevole Andreotti consi,derata tecnica, perché ha riflessi sul-
non è emersa alcuna novità sostanziale la nostra economia e perché investe, lo
rispetto alla situazione determinatasi a ripet,o, la condotta d,el Govern.0 e si ri-
Bruxelles; nessun migllioramento tecnico 'e percuote sulla situazione politica generale.
stato apportato al meccanismo dei cambi Non. che fino lad oggi tal'e situazione
previsti dallo SME; le preoccupazioni ita- po.ltiti,ca' fosse sndi,sfacent,e e talle da olte-
liane in proposito; soprattuttc per quanto nere iJ nostro co.nvint,o assenso senza ri-
riguarda la possibilith di salvaguai-dare le serve. ibi:Lt'altro. M a 1.e cose peggiioran.o, e
monete deboli, permangono inalterate. Ta- se peggiorano i rapporti fra ie fiorze po-
li preoccupazioni trovano eco anche allo I~iti8ch.e ibli,an.e non vedilamo come questa]
interno dello sitesso Governo. 11 rischjo di Eatho possa essere privo di conseguenzz
una svolta restrittiva iiclla politica econo- ~ a c h esa lqivello europeo.
Atti Parlamentari - 25034 - Camera dei Dewutati
Sta (emergendo con chiarezza che il S e il fenomeno del ribasso del dollaIo
Governo tendle sempre m,e,no ad essere un dovesse proseguire (non ci sono ragioni
punto di r.accord,o fra J partiti della poli- per pensare il contrario), la lira, aggan-
tiica d,i uniltà nazi,onde e sempre più in- ciata al marco tedesco, ne sopporterebbe
cline a f,ar propri le dtecisioni, gh interes- tutte le conseguenze.
si e gli orientamenti dldla democrazia cri- Non ci stupisce che le industrie mul-
stiana. Questo prevalere d'ella dem0crazi.a tinazionali italiane abbiano favorito il pre-
cristiana ,atl!raverso il Governo nella poli- cipitoso ingresso dell'Italia nello SME,
ti,ca Id,i unità nazionale sta 8i.à determi- poiché esse sono pressoché indifferenti al
nando una diversa configurazione di tale costo del denaro in Italia data la loro
politica, sta già ,innescand,o un processo capacità di negoziazione in tutto il mondo.
che è estrem,am,ente peric,oloso. Ma l'arresto della diminuzione del co-
Riteniiamo che sia stato fatt'o un altro sto del denaro e, tanto peggio, l'aumento
gr,ave errofie e cioè quello di esporre a del costo stesso, accompagnato ad una
cond,izionlarnenti esterni (il piano trknna- rinnovata stretta creditizia, danneggereb-
le, che esprime la propostla politica più bero in modo assai grave tutta la pic-
i,mpegnativa e determi1nant.e del Governo cola industria italiana, la quale dovrebbe
stesso. È questo un atto di sfiducia in noi contemporaneamente sopportare un aggra-
stessi,. La nostra linea era quella di defi- vi0 del costo del denaro e le conseguenze
nive l,e lminee di poldtica economica e di del nuovo rapporto lira-dollaro-marco.
mettere in att,o le misure oper.ative per
I1 ,nostro voto siarà, quindi, di asten-
il ri.sa.nameizto della nostra economi.a, chn
sion,e su tuttjo il documlentho, per,ché ci
ci avrebbero consenlito una adlesionle pri-
rend,iamo csntlo .di tutta una serie im-
va di nisch,i gravi. Sono rischi - come ha
plilcaziaolni che la d'ecisione dal Governo
ricordato oggi l'onorevole Ci,cch&o - che
compo,rtia per 1'economi.a d'e1 paese, e per-
riguardano in particolare i medi i.mpren-
ché vi stono altri momlenti, altri temi, al-
ditori, l'agricoltur,a, iil Mezzogiorno e la
tre questi'oni, fra cui 1.a poli.bica economi-
cl1ass.e lavoratrioe più ,ia generale, cioè tut-
ca i,nt,erna, sui quali ci rilserviamo il giu-
to quel comp'lesso di forze soci,ali all'e
dizio .e 1.a definizi'one della nostra inizilati-
quali si conthuano a chi,edNere impe-gni,
va. All'astension,e di,amo un cawtt'ere di
sacrilfici e spirito di. solidaritetà n,azi,ona!::
criiica complessiva, ch'e si rapporta alle
per combattere la crisi.
alterazioni, di cui ho fat,to cenno, della
Inizierà nei prossimi giorni un periodo
politilca di un&ì nazi:onale operate non da
estremamente confuso sul piano moneta-
noi, ma [dalla d,emocrazia cristiana e dal
rio e finanziario.
Governo; sono (aherazioni chse non posso-
Infatti, la Banca d'Italia dovrà appli-
no .estend!ersi ulteriormente e ch,e, comun-
care misure alle quali ha dimostrato di
que, vanno rapidamente corrett,e e -retti-
non credere. Essa dovrà, cioè, interrom-
ficate.
pere la linea finora perseguita di gradua-
le ma continuo abbassamento del costo I1 Governo non ha accettato una pausa
del denaro, per approntare le difese di di riflessione reale, protratta per un tem-
fronte ai fenomeni speculativi che potran- po ragionevol'e, ch,e consenti,sse di creare
no insorgere. Tali fenomeni si manifeste- nsel nosbro paese le conid,iziloni$per affron-
ranno molto probabilmente nei rapporti tare con reilativa tranqu,iUità gli impegni
con il dollaro. europei ed internazionali. 11 Governo ha
Finora, come 6 noto, la politica mone- voluto forzare La situazione: non credia-
taria italiana si è basata su un allinea- mo davvero che esso, d'o'po queste- ,d,eci-
mento all'andamento del dollaro, che ha si,oni, si presenterà sul piano leuropeo ed
perniesso il mantenimento di posizioni intern,azionale rafForzato e contornato . da
competi tive a favore delle merci esportate magghre prestigi,o.
nei conEronti della concorrenza interna- Una distorsione grave si è determinata
zionale. nella maggioranza e nei rapporti tra noi
>4tti Parlamentari - 25035 - Camera dei Devulati
costi ed i benefici ,di un ingresso imme- cia proponevano una ba,nda di oscil1,azione
diato in alternativa ad un ingresso posti- del 2,s per cento, contrariamente alla no-
cipato nel tempo. Invece, per consultare stra richiesta, ed un <( pmi'ere )> di monete
collegialmente i partiti della maggioranza a fondamento dello scudo nel quale il
si è voluto attendere il momento in cui peso relativo della lira :appariva grave-
la stessa maggioranza stava per dissolver- mente sottostimato. Non si aveva doma
si, è si è fatto ricorso ad un incontro certezza sul probclema degli 'indicatori di
in extrernis volto più a ricucire il rap- divergenza stessa. Non si era in alcun mo-
porto politico che non ad un esame delle do approfcdito il problema degli inter-
questioni specifiche. venti e d,elha loro obbligatorietà una volta
Non ai sentiamo di condividere questi raggiunta la soglia di divergenza. Allo stes-
atteggiamenti che sono il frutto di un mo- so modo non venivano fissate rego1,e pre-
do errato di intendere il rapporto tra il cise per determinare, l'entità del Sondo mo-
Govenno ed i partiti che lo sostengono, e netario, europeo che noi ritenevamo do-
che per ciò stesso provocano un continuo vesse ammontare m a circa 30 miliardi di
logoramento dei rapporti tra le forze po- dolbari. Non erano precisati né *l'entità nC
litiche. Per questo, pur nel convincimento i termini di di81azione per il sostegno a
che autonomamente .ci siamo ,formati sulla brevissimo, a breve ed a medio termine.
opportunità ,dli adesione ,immediata del ,no- Quindici giorni or sono la maggior parte
stro paese allo SPVIE, non abbiamo ritenu- di questi problemi veniva ri,solta i,n modo
to di dover firmare la rlsoluzione Galkmi. favorevole per la posi,zione italjana ad ec-
Onorevoli colleghi, dalla riunione di cezione deiie questioni relative agli obbli-
Copenaghen a quella di Brema, a quella ghi di intervento >) e degli istituti paral-
<(
sfugge alla nostra attenzione che noa tutto me punto fermo a livello di principio.
quanto il nostro Governo 'aveva richiesto Sui problemi quantitativ,i,siamo convin-
è. stato recepito nsll'accordo. ti che si potrà ridis.cutere nel hturo, so-
Onorevoli colleghi, all'indomani di Bre- prattutto se dimostreremo a noi stessi, pri-
ma le posizioni #italiane sembravano es- ma che agli dtri, di avere una capacita
sere in rotta di collisione con quelle so- di spesa che .ci consenta di utilizzare real-
stenute dai paesi dell'area del marco ed mente le risorse di cui potremo disporre.
anche dalla Francia. E doveroso ricordare @ve questa circostanza venga valutata sul-
che i paesi dellhrea del marco 'e .la Fran- le esperienze del passato non ci sembra
Atti Parlamentari - 25037 - Camera dei Deputi!t i
VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978
che ai1 nostro paese sia oggi in grado di to con coerenza e serietà (Applausi dei
reclamare. deputati del gruppo del PSDI).
Noi siamo profondamente convinti che
vi sia una perfetta Jnterrelazicme fra i PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare
probl’emli posti dal sistema monetalnio eu- per dichiarazione di voto l’onorevole Lu-
ropeo e quel1,i che vengono esplicitati nelle ciana Castellina. Ne ha facoltà.
scelte del documento Pandolfi e nel piano
triennale in corso di elaborazione. L’espe- CASTELLINA LUCIANA. Noi seguitia-
rienza degli ultimi anni ha dicmostrato che mo a considerare assai grave e assai pe-
l’,avere scaricato sis,tematicamente :sul tasso rioolosa per il nostro paese l’adesione
di cambio la pressione ,derivante dalla di- dell’Italia al sistema monetario europeo.
namica dei costi e dei prezzi è stata una Non condividiamo, neppure dopo questa
politica. fallimentare per- il rilancio degli discussione e dopo la replica del Presi-
investimenti e dell’occupazione. La svalu- dente del Consiglio, l’ottimismo di chi ha
tazione della lira ha infati continuamente sostenuto la tesi secondo cui è buona
ricreato le condizioni per la rincorsa dei cosa per l’Italia aderire allo SME; e
salari e dei prezzi, assicurata dagli esi- tanto meno condividiamo le considera-
stenti meccanismi di indicizzazione. E zioni di chi ha teso a sottovalutare, a
chiaro che la prima condizione per minimizzare la portata di questa scelta
spezzare questo circolo vizioso è la stabi- che ci si appresta a compiere. Anzi, quc-
lità del camb.io. Con un cambilo stabile, sta ci sembra francamente irresponsabile
garantito n,el contesto europeo, non è i,n- faciloneria, così come faciloneria sarebbe
fatti p,iù possibile sfuggire ad un,a logica far discendere la nostra adesione, o il
di comportamenti rigorosli sul pi,ano d01h nostro rifiuto, da dettagli tecnici, pur ri-
politica economica nazionale. E questo uno levanti, ma certo non decisivi rispetto ad
dei motivi per i, quali ri,teniamo opportuna una scelta così importante. La scelta di
la nostra ,adesione immediata allo SME. aderire allo SME è infatti destinata -
Onorevole Presidente del Consiglio, e lo sappiamo tutti - ad incidere profon-
concludo affermando che il mio partito damente sul futuro del nostro paese ed
condivide l’opinione che l’adesione imme- in questo senso è scelta politica nel sen-
diata al sistema monetario europeo sia so più pieno, perché destinata a mutare
una prova di fiducia in noi stessi, ma gli equilibri stessi su cui si fonda la no-
questa prova di fiducia deve essere con-‘ stra democrazia.
fortata da precise scelte di politica eco- Non è per una diversa valutazione sui
nomica interna. Ed è per quest’o che, al vantaggi economici che l’ingresso nello
di là del voto di questa sena (e su que- SME produrrebbe che qui ci si divide.
sto voto vogliamo esprimere il nostro Ci si divide perché su questo problema
profondo e sincero rammarico per le va- viene alla luce, in tutta la sua interezza,
lutazioni espresse in quest’,aula dai grup- un nodo preciso, il nodo cioè di una
pi del partito comunista italiano e del contraddizione di classe che la grande coa-
partito socialista, valutazioni che compren- lizione governativa non riesce pih a na-
diamo anche se non ci senti,amo di con- scondere. I1 partito comunista e il par-
dividere), ci auguriamo ch,e tutti i partiti tito socialista non hanno potuto avallare
di questa maggioranza si ritrovino subito la scelta governativa e hanno scelto di
insieme nello spirito e nell’a volontà po- astenersi. Meno male ! E un atto signifi-
litica che hanno consentito la formazione cativo, ma certo ci chiediamo come si fa
di questo Governo. Lo diciamo nella con- a circoscrivere la propria critica ai tem-
vinzione che questa sia l’unica via prati- pi e ai modi dell’adesione allo SME, quan-
cabile per guidare il nostro paese fuori do in essa si concentra tutta una linea,
dalla drammatica situazione nella quale tutta una ipotesi strategica che è il con-
oggi si trova; lo diciamo pronti a dare in trario di quella per cui socialisti e co-
questa ,direzione tutto il nostro contribu- munisti dicono di battersi. Cosa vuol di-
Atti Parlamentari - 25038 - Camera dei Deputati
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re, in queste condizioni, non dissociarsi strumento distorto, certo, e sempre più
dal sostegno ad un Governo che pure pro- inefficace, ma che ha condizionato tutto
ciama di voler portare avanti quella linea lo sviluppo produttivo italiano. Non si può
fino alle estreme conseguenze? E fran- uscire da tale situazione in modo arti-
camente non si capisce, Di Giulio, come ficioso e brusco, anteponendo cioè la ri-
sia possibile approvare una frase sì e una gidità dal cambio ai processi di conver-
no della risoluzione Galloni, così davvero sione strutturale necessari per sostenerla.
riducendo ad un dato parziale, ad uno Scegliere questo metodo significa prepa-
screzio marginale quello che 2 stato uno rarsi consapevolmente a misure drastiche
degli atti più gravi del Governo, l’espres- di restaurazione (la liquidazione della sca-
sione della massima prepotenza della de- la mobile, il taglio della spesa pubblica,
mocrazia cristiana, un vero spostamento la riduzione della occupazione) che pro-
di equilibri politici di questa maggioran- durranno inevitabilmente violenti scontri
za; e su una questione decisiva, destinata sociali e una svolta politica a destra, for-
a gravi conseguenze. se anche autoritaria, perché l’autoritari.
Credo che abbia fatto bene il compa- smo si presenterà necessario per fron-
gno Balzamo a sottolineare la gravità teggiare la protesta che giustamente si
complessiva di quanto è accaduto. Ma del leverà contro le conseguenze di questa
resto, se sono vere, come sono vere, le scelta,
argomentazioni svolte dai compagni Na- L’onorevode La Malfa ha parlato di
politrano e Cicchitto per sostenere la loro ((nostro dovere di aderire allo SME. Ma
))
posizione, l’astensione non basta. Bisogna quale dovere .? Aitri hanno parlato di
impedire, se si è convinti di quelle ar- ((ideali n; viene da chiedersi davvero di
gomentazioni, a qualsiasi costo, che nel quali !ideali si parli. I1 sistema monetario
serpente monetario si entri e si entri in europeo 2 un aspetto di una precisa stra-
queste condizioni. Bisognava chiamare il tegia di risposta alla crisi, di cui la Ger-
movimento di massa a lottare per impe- mania è la copifila. Questa strategia si
dire che a questa scelta si arrivasse in basa sul decentramento - lo sappiamo -
modo tale che il movimento operaio sem- nei paesi sottosxiluppati di molti settori
bra quasi preso di contropiede, con i sin- industriali, per usare forza-lavoro a buon
da,cati disattenti, che sembrano essersi ac- mercato e di lì reimportare merci. L a
corti solo tre giorni fa del vero signi- Germania è forte, ma è fragilissima ri
ficato di questo avvenimento che pure spetto agli Stati Uniti, perché la sua pro-
subiranno, e pesantemente, fin dai pros- spenità dipende tutta da un dato assai
simi mesi, perché la lotta contro le con- fpagile, cioè dal mercato internazionale.
seguenze che da questa scelta deriveran- Non C’è l’autosufficienza della grande Ame-
no, sui contratti, sulla occupazione sarà rica. B per questo che oggi la Germania
più difficile, certo molto più difficile di cerca di superare le sue difficoltà $un-
quanto non lo sia stata - e già lo è stata tando a sostituire l’esportazione di merci
tanto - in questi mesi. con quella di capitali e per questo ha bi-
Allora, con questa scelta si avalla una sogno di coprire le spalle al marco.
politica economica che pure si è cercato Sarebbe nostro dovere avallare questa
di battere. Né basterà più nessuna delle linea? I n nome di che cosa, quando è
tradizionali furbizie della nostra politica chiaro che questo disegno significherà sa-
economica per evitare che l’Italia venga crificare i paesi della periferia e ridurre lo
investita dalle spinte che lo SME è de- sviluppo e l’occupazione delle regioni più
stinato a mettere in moto e alle quali ne- deboli all’interno dell’area metropolitana ?
cessariamente si risponderà con un gravis- I1 contrario del piano Marshall, ha det-
simo attacco antioperaio ed antipopolare. to Magri, come lei ha ricordato, onorevole
Sappiamo tutti che il cambio flessibile Andreotti: proprio così, ma in questa 0s-
è stato negli ultimi anni il solo strumen- servazione non C’è una riabilitazione po-
to di protezione rispetto alla crisi; uno stuma di quel piano, né dunque l’aspira-
Atti Parlamentavi - 25039 - Camera dei Deptitr!
VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978
ma capitalistico e crearsi così una zona r,io europeo, a partire dal mom,entlo for-
di protezione nel mondo. Era la risposta, malte delEa sua costituzi,one ed attivazione.
però, in un momento di grande sviluppo, Si,cché, signor Presidente d,el Cmonsiglio,
di grande fortuna e di grande forza del devo semplicemente confierrnar1,e che noil
capitale. Oggi C'è la crisi di questo siste- sono affattso pretestuosle - mm,e !lei ha ipo-
ma ed anche dei suoi settori più forti. La tizzato - le premesse che 'abbiamo intro-
risposta è un'altra; non la diffusione della d'otto prima del dispositivo d'ella risolu-
produzione capitalistica, ma la sua con- zion,e, perché già ieri le avevamo ktteral-
centrazione e perciò la periferizzazione, la mlen,t,e datitlo (e l'e chiedo scusa se mi i-i-
marginalizzazione delle sue zone più debo- cito, ma qwesto può f,orsle megl'ilo a'iutar-
li, come appunto l'Italia. l,a #a rislolvere lil s~uo dubbio) che, se si
fosse i'nserita la minima dncrin,atura nella
In questo senso lo SME è lo strumen-
nostra sfiducia nei confronti d.el suo Go-
to che si propone una tattica opposta a
vern'o e d,ellla sua maggioranza, forse
quella del piano Marshall; la stessa stra-
avremmo preso in oonsideraz,ione al tr2
tegia, se lei vuole, giacché quella strategia ipot'esi.
rimane la migliore difesa possibile, alle
Se cioè noi aviesslimo pensato ch'e esi-
condizioni storiche date, del potere del
stesse ,anche slola'mentle in nuce la possi-
settore più forte del capitale.
bilità di contrapporre a questa realtà si-
Di questa politica europea, dunque, stematica europea an'ch'e solo un embric-
l'Italia non sarà l'interlocutore, come spe- ne europeo alternativo, m(a 'europeo, non
ra l'onorevole La Malfa, ma la vittima. n,azionalc, non naziorialistico, non isolazio-
Per questo noi voteremo ((no D e per nista, nlon vell,aitari)o, non ilpotizzato sulla
questo abbiamo presentato una risoluzio- dei,fi,caziione dellra fl~essibil~itàdlel cambio
ne in cui questo no <( )) si espnime chia- della lira, !in base alla qualle poco fa ho
ro e forte ed in cui si ribadisce la richie- sentiti0 (di'fie che avremmo vinto ch,i,ssA
sta di una diversa strategia europea. Non quali lottle a1t4emative, ,d,emocfiatiche di
nei dettagli, onorevole Andreotti; ma per class:e, e che avremo tra poco l'apocalis-
capirsi bastano - credo - alcuni punti se sol perché lo strumento di ,difesa de- ((
NATO, la sua politica nucleare: politiche, zione Galloni, e anche i socialisti votasse-
queste, che non consentono alternative di ro contro, non so se lei non rischierebbe
società e di niodel1.i. La politica “ilitare di andare in minoranza o di avere sco-
della NATO, di cui il partito comunista modi voti determ,inanti. Lo vedremo quan-
molto spesso perfino nella Commissione do, grazie allo scrutinio segreto, potremo
difesa della Camera sta diventando il so- constatare quante saranno stat,e le pre-
stenitore più rigoroso con proposte aber- senze dei compagni comunisti nel prean-
rant>i di aumento delle spese militari, nunciare questo ((no che questa sera è
))
Atti Parlamentari - 25041 - Camera dei Deputati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978
stato proclamato così duramente nei suoi tuzioni europee e di sistemi, finanziari
confronti. Credo che le presenze non sa e militari, energetici e culturali, alla cui
r a m o totalitarie, senza eccezione alcu
<( vita voi partecipate - in genere - con
na >>, così come vedremo a cosa sortiran, tutta la vostra maggioranza, anche se og-
no le minacce che, sia pure con il SUC gi abbiamo assistito ad una scena un po’
tono garbatissimo e sorridente, il collega diversa.
Di Giulio ha pronunciato nei confronti del Chiedo infine a nome del gruppo ra-
Governo. Ho finora l’limpressione che, que. dicale, signor Presidente, che la votazione
sta sera, chi non è stato capace di mor. su tutte le risoluzioni presentate avven-
dere ha dovuto almeno dare l’illusione di ga per scrutinio segreto.
saper abbaiare.
Quindi, signor Presidente ‘del Cmsiglio, PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Pan-
mi #sembra che .lei possa ancora una volta nella. Avverto dunque che, poiché le vota-
consbatare, come già (al momento della vo- zioni avranno luogo mediante procedimen-
tazione in ‘aula ,d&a legge s d l a elezione to elettronico, decorre da questo momento
del Parlamento europeo, il gruppo parla- il termine di preavviso di venti minuti
mentare radicale radichi, puntualmente la previsto dal quinto comma dell’articolo 49
sua stori,a, le sue cmvi*nziun.i, senza ecce- del regolamento.
z i d , senza b,isogno né d:i pentimenti .di Ha chiesto di parlare per dichiarazio-
tipo- cattolico, né di autocritiche di altra ne di voto l’onorevole Carlo Russo. Ne
stampo, nell’opera e la figura di Ernesta ha facoltà.
Ross.i,,nel manifesto dia Ventotene, che egli
concepì con Spinelli, in un federalismo mai RUSSO CARLO. Gli onorevoli Galloni
smentito, per . cui ci siamo contrapposti, e Rende hanno illustrato, nei loro inter-
signo,r Presidente del Consiglio, al vostro venti, le ragioni per le quali il gruppo par-
europeismo molto spesso senza {anima e lamentare della democrazia cristiana ap-
senza forza in nome del nostro federali- prova le dichiarazioni del Presidente del
smo intransigente e corri,spondente alle Consiglio per l’immediato ingresso del-
nozioni di ‘classe per le quali, non nello l’Italia nel sistema monetario europeo. Di
Stato nazionale, ma d’i,ntarno della so- queste dichiarazioni apprezziamo tutto il
cietà industriale europea, lo scontro demo- valore, il significato e la ferma coerenza
cratico 'eli cllasse puo essere combattuto con l’impegno europeo. A me non rima-
e vinto dal proletari.ato e dalle forze de- ne, dichiarando il voto del mio gruppo,
mocratiche. che richiamare le ragioni già esposte dai
E nel solco di questa storia, prose- colleghi.
guendola puntualmente, che oggi abbiamo L’onorevole Andreotti ha, giustamente,
assunto la nostra posizione. I1 nostro nella sua replica di oggi, sgombrato il ter-
gruppo avrà dunque votato per l’ingresso reno da un motivo polemico emerso nel
dell’Italia nello SME, per questo altro dibattito d’aula ed anche, in misura più
passo che appassionatamente Ugo La Mal- larga, fuori di qui: che la decisione pre-
fa auspica; ma i nostri voti non saranno sa sia dovuta a motivazioni di politica
computabili con quelli degli altri, perché interna. Chi si richiama a questo tema
opposte sono le motivazioni. Quindi, si- ignora l’importanza della scelta che siamo
gnor Presidente del Consiglio, siamo d’ac- :hiamati a prendere, che tocca la respon-
cordo: lei ha respinto, giustamente, la ;abilità di ciascuno di noi, qualunque sia
nostra risoluzione; noi la votiamo perché la differente posizione che assumiamo nel
credo che anticipiamo, con questo atteg- foto. Nessuno deve strumentalizzare il si-
giamento, come abbiamo fatto già per le Znificato della scelta che compiamo, né
elezioni del Parlamento europeo, una pre- .rarre da essa implicazioni di politica in-
sa di coscienza di tutta la sinistra, di .erna.
tutta la sinistra alternativa, su come ci Su di un secondo punto a me sembra
si debba muovere, anche a livello di isti- bpportuno richiamare la nostra attenzione
Atti Parlamentari - 25042 - Camera dei Deuutaii
VI1 LEGISLATUR4 - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978
Nel dibattito, nel quale sono pure emer- desideriamo riconfermarlo anche in questa
se posizioni differenti, che sarebbe erro- circostanza.
neo soiiovahtare, vi k stata una larga e Votiamo per l’ingresso nel sistema mo-
pressoché unanime riconferma della vali- netario europeo anche per considerazioni
dità della scelta europea, fatta eccezione economiche. Tra i motivi della gravissima
per gli interventi dei colleghi Magri, Mas- crisi economica che ha colpito in questi
simo Gorla e Luciana Castellina. ultimi anni il mondo, con conseguenze
L’onorevole Napolitano, per il gruppo particolarmente gravi per l’Italia, vi è, in-
parlamentare comunista, e l’onorevole Cic- dubbiamente, il caos monetario, determi-
chitto, per il gruppo parlamentare socia- nato dal crollo del sistema di Bretton
lista, hanno in particolare sottolineato che Woods, come ha in precedenza ricordato
le loro riserve e perplessità non solo non in quest’aula il collega Malagodi. I1 danno
riguardano la scelta comunitaria, ma nean- maggiore di questo caos ricade, a lungo
che il sistema monetario europeo, nei suoi termine, sui paesi più deboli, anche se
principi costitutivi e nei suoi fini. E que- questi, transitoriamente, possono trarre
sto un fatto importante, soprattutto per vantaggi da manovre sui cambi.
quanti tra noi - e l’onorevole Ugo La L’adesione deU’Italia al sistema mone-
Malfa lo ha ricordato con grande efficacia tario europeo richiede, senza dubbio, un
- hanno vissuto in quest’aula l’asprezza di impegno severo per la nostra economia,
altre battaglie, sul piano europeo, che ci ma dovremo egualmente assumere questo
videro in campi nettamente contrapposti, impegno per ragioni interne, per evitare il
Il gruppo parlamentare della democra- rischio d.i una gaioppante inflazione. L’Ita-
zia cristiana vota per l’ingresso dell’Italia lia potrebbe rimanere fuori dal sistema
nel sistema monetario europeo per ragio- monetario europeo - affermano taluni -
ni politiche e per considerazioni econo- ma coloro che sostengono questo pensa-
miche. no, forse, che l’Italia, piuttosto che adot-
Prima di tutto, onorevoli colleghi, per tare le misure che, indipendentemente dal
quelle ragioni politiche per le quali vo- sistema, devono essere assunte per com-
tammo, a suo tempo, a favore della CECA battere l’inflazione e per rilanciare lo
e del MEC. I1 nostro paese ha seguito la sviluppo nella stabilità, potrebbe compen-
strada della integrazione con impegno e sare la perdita di competitività sui mer-
coerenza e su questo tema C’è una mag- cati attraverso l’arma pericolosa della in-
gioranza ancora più ampia di quella, pure flazione e della svalutazione strisciante. Noi
così larga, che sostiene l’attuale Governo. pensi3amo di no e riteniamo che gli obbli-
~
Anche in questa circostanza, nella quale, ghi che possono derivare alla nostra eco-
purtroppo, emergono differenti opinioni nomia dall’ingresso nello SME non sono
lealmente e sinceramente sostenute, non diversi da quelli che, per libera scelta,
vi sono tra noi spaccature così profonde dobbiamo sodisfare, per la responsabilità
come awiene in altri parlamenti della Co- che ci incombe nei confronti del nostro
munità. E vero che l’europeismo non si paese.
identifica con il sistema monetario, ma è Nella risoluzione Galloni, che voteremo
altrettanto vero, e lo testimonia l’atteggia- integralmente, si richiamano, insieme con
mento unanime dei federalisti europei, che coerenti impegni di politica interna, le li-
esso rappresenta un passo importante e nee di azione che l’Italia deve, con impe-
significativo verso l’unificazione. Sarebbe, a gno vigoroso, sostenere sul piano comuni-
nostro giudizio, grave e contraddittorio se tario. In particolare, noi sottolineiamo, co-
l’Italia, che si è sempre battuta per lo me ha già fatto nel suo intervento di ieri
sviluppo della Comunità, si arrestasse nel l’onorevole Spinelli, la necessità che sia
momento della scelta. L’Europa rappresen- mantenuta una reale simmetria tra oneri
ta per noi democristiani, fedeli all’insegna- delle monete forti e oneri delle monete
mento di De Gasperi, il momento più alto deboli e che la riduzione degli squilibri
e significativo del nostro impegno politico: regionali resti obiettivo di fondo della po-
Atti Parlamentari
~~
- 25043 - Camera dei Depututi
V I 1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978
litica comunitaria. Per questo occorre che te e chiaramente politiche. Non vi è alcun
ci sia convergenza tra tutte le pohtiche dubbio, io penso, che nella situazione in
della CEE, con attenzione particolare per cui ci troviamo le decisioni del Presidente
la revisione degli aspetti distorsivi della del Consiglio non siano state il risultato
politica agricola comune. Chiediamo, poi, della crisi profonda che turba - e non da
una periodica e regolare informazione al ora, affondando le sue radici in epoca lon-
Parlamento europeo sul funzionamento del tana - il quadro politico, che turba la
sistema monetario. maggioranza, e che fa di questo Governo,
Intendiamo così ancora una volta, ono- anche secondo la valutazione delle stesse
revoli colleghi, sottolineare, nel momento forze che tuttavia lo sostengono, un Go-
nel quale votiamo per l’ingresso dell’Italia verno impotente, assolutamente incapace
nel sistema monetario europeo, l’importan- non soltanto di risolvere, ma financo di
za ed il ruolo decisivo del Parlamento per affrontare i grandi e decisivi problemi di
lo sviluppo della Comunità. L’Europa che fondo. La decisione di entrare nel sistema
noi vogliamo costruire non è infatti 1’Eu- monetario europeo, quello che è accaduto
ropa dei mercanti, e neanche l’Europa de- e che è .stato chiamato il ((giallo )>, dal
gli Stati, ma l’Europa dei popoli, della gran rifiuto di Bruxelles al c( sì di ieri,
))
Drago Antonino
Lombardo Antonino
Erminero Enzo Longo Pietro
Evangelisti Franco Lucchesi Giuseppe
Lussignoli Francesco
Faccio Adele
Felici Carlo Malagodi Giovanni
Ferrari Silvestro Malfatti Franco Maria
Fioret Mario Malvestio Piergiovanni
Fiori Giovannino Mammì Oscar
Forlani Arnaldo Mancini Vincenzo
Fornasari Giuseppe Manco Clemente
Forni Luciano Manfredi Manfredo
Fracanzani Carlo Mannino Calogero Antonino
Franchi Franco Mantella Guido
Fusaro Leandro Marabini Virginiangelo
Marocco Mario
Galloni Giovanni Maroli Fiorenzo
Gamper Hugo Martini Maria Eletta
Gargani Giuseppe Marton Giuseppe
Gargano Mario Marmtto Caotontca Antonio
Garzia Raffaele Massari Renato
Gasco Piero Luigi Mastella Mario Clemente
Gaspari Remo Matarrese Antonio
Gava Antonio Matta Giovanni
Giglia Luigi Matteotti Gianmatteo
Gioia Giovanni Mazzarino Antonio
Giordano Alessandro Mazzarrino Antonio Mario
Giuliari Francesco Mazzola Francesco Vittorio
Goria Giovanni Giuseppe Mellini Mauro
Gorla Massimo Meneghetti Gioacchino Giovanni
Gottardo Natale Menicacci Stefano
Granelli Luigi Merloni Francesco
Grassi Bertazzi Niccolò Merolli Carlo
Guarra Antonio Meucci Enzo
Mezzogiorno Vincenzo
Gullotti Antonino
Micheli Filippo
Gunnella Aristide
Milani Eliseo
Misasi Riccardo
Ianniello Mauro
Mok Carlo
Iozzelli Giovan Carlo
Mora Giampaolo
La Loggia Giuseppe Morazzoni Gaetano
La Malfa Giorgio Morini D a d o
La Malfa Ugo Moro Paolo Enrico
Lamorte Pasquale
La Penna Girolamo Nicolazzi Franco
La Rocca Salvatore . Nucci Guglielmo
Atti Padamentari - 25054 - Camera dei Deputatt
Labriola Silvano
D’Alema Giuseppe
Lamanna Giovanni
D’Alessio Aldo
La Torre Pio
Da Prato Francesco
Libertini Luci0
de Carneri Sergio
Lodi Faustini Fustini Adriana
De Caro Paolo
Lodolini Francesca
De Gregorio Michele
Lombardi Riccardo
De Martino Francesco
De Michelis Gianni
Macciotta Giorgio
Di Giulio Fernando
Magnani Noya Maria
Di Vagno Giuseppe
Manca Enrico
Dulbecco Francesco
Mancini Giacomo
Mancuso Giuseppe
Esposto Attilio Manfredi Giuseppe
Mannuzzu Salvatore
. Fabbri Seroni Adriana Marchi Dascola Enza
Facchini Adolfo Margheri Andrea
Faenzi Ivo Mariotti Luigi
Fantaci Giovanni Martino Leopoldo Attilio
Fanti Guido Marzano Arturo
Felicetti Nevio Masiello Vitilio
Felisetti Luigi Dino Miana Silvio
Ferrari Marte Miceli Vincenzo
Flamigni Sergio Migliorini Giovanni
Formica Costantino Milani Armelino
Forte Salvatore Milano De Paoli Vanda
Fortuna Loris Millet Ruggero
Fortunato Giuseppe Mondino Giorgio Annibale
Fracchia Bruno Monsellato Amleto
Frasca Salvatore Monteleone Saverio
Froio Francesco Moro Dino
Furia Giovanni Mosca Giovanni
Moschini Renzo
Gambolato Pietro
Garbi Mario Njapditmo Gimgio
Gatti Natalino Natta Alessandro
Gatto Vincenzo Nespolo Carla Federica
Giadresco Giovanni Noberasco Giuseppe
Giannantoni Gabriele Novellini Enrico
Giannini Mario
Giovanardi Alfredo Occhetto Achille
Giura Longo Raffaele Olivi Mauro
Granati Caruso Maria Teresa Orlando Giuseppe
Grassucci Lelio
Gualandi Enrico Pagliai Morena Amabile
Guasso Nazareno Pajetta Gian Carlo
Atti Parlamentari - 25057 - Camera dei Deputati
Fusaro Leandro
Lima Salvatore
Galloni Giovanni Lobianco Arcangelo
Lodi Faustini Fustini Adriana
Gambolato Pietro
Lodoliiii Francesca
Gamper Hugo
Garbi Mani0 Lombardo Antoni'no
h n g o Pietro
Gargani Giuseppe
Lucchesi Giuseppe
Gargano Mario
Gkzita Raffaele Lussignoli Francesco
Gasco Piero Luigi
Gaspari Remo Macciotta Giorgio
Gatti Natalino Malagodi Giovanni
Cava Antonio Malfatti Franco Maria
Giadresco Giovanni Malvestio Piergiovanni
Giannantoni Gabriele M a " ì Oscar
G,iannini Mario Mancini Vincenzo
Giglia Luigi Manco Clemente
Gioia Giovanni Mancuso Giuseppe
Giordano Alessandro Manfredi Giuseppe
Giuliani Francesco Manfredi Manfredo
Giura Longo Raffaele Mannino Calogero Antonino
Goria Giovanni Giuseppe Mannuzzu Salvatore
Gorla Massimo Mantella Guido
Gottardo Natale Marabini Virginiangdo
Granati Caruso Maria Teresa Marchi Dascola Enza
Granelli Luigi Margheri Andrea
Grassi Bertazzi Niccolò Marocco Mario
Grassucci Lelio Maroli Fiorenzo
Gualandi Enrico Mmaffini Alfredo
Guarra Antonio Martini Maria Eletta
Guasso Nazareno Iviartino Leopoldo Attilio
Guerrini Paolo Marton Giuseppe
Guglielmino Giuseppe , Marzano Arturo
Gullotti A n t 0 n . h Marzotto Caotorta Antonio
Gunnella Aristide Masiello Vitilio
Atti Parlamentari - 25061 - Camera dei Deputati
Tortorella Aldo
Salomone Giosuè Tozzetti Aldo . .
Salvato Ersilia Trabucchi Emilio
Salvi Franco Tremaglia Pierantonio Mirko
Sandomenico Egizio Tripodi Antonino
Sanese Nicola Trombadori Antonello
Sangalli Carlo
sailtuz Gwgio
Sanza Angelo Maria Urso Giacinto
Urso Salvatore
Sarri Trabujo Milena
Usellini Mario
Sarti Armando
Savino Mauro
Sbriziolo De Felice Eirene Vaccaro Melucco Alessandra
Scalia Vito Vagli Maura
Valensise Raffaele
Scaramucci Guaitini Alba
Scarlato Vincenzo Vecchiwelli Bruno
Scotti Vincenzo Vecchietti Tullio
Scovacricchi Martino Venegoni Guido
Sedati Giacomo Vernola Nicola
Segni Mario Vetere Ugo
Servello Francesco Villa Ruggero
Sicolo Tommaso Villiari Rosario
Silvestri Giuliano Vincenzi Bruno
Sinesio Giuseppe Vizzirri Carlo
Sobrero Francesco Secondo
Spagnoli Ugo Zaccagnilni Benigno
Spataro Agostino Zamberletti Giuseppe
Spaventa Luigi Zambon Bruno
Speranza Edoardo Zaniboni Antonino
Sponziello Pietro Zanone Valerio
Sposetti Giuseppe Zavagnin Antonio
Squeri Carlo Zolla Michele
Stefanelli Livio Zoppetti Francesco
Stegagnini Bruno Zoppi Pietro
Stella Carlo Zoso Giuliano
Zucconi Guglielmo
Tamburini Rolando Zuech Giuseppe
Zurlo Giuseppe
. -
Tani D a d o
Atti Parlamentari - 25063 - Camera dei Deputati
c
Castiglime Franco
Ciavarella Angelo Zuccalà Michele
Cicchitto Fabrizio
Colucci Francesco
Sono in missione:
Cresco Angelo Gaetano
Lezzli Pietro
De MartJno Francesco
Maggioni Desiderio
De Micheli,s Gianni
Martindfi Mario
Di Vagno Giuseppe
Segre Sergio
Zagari Mario
Felisetti Luigi Dino
Ferrari Marte
Fortuna Loris PRESIDENTE. Indico la votazione se-
Frasca Salvatore greta, mediante procedimento elettronico,
Froio Francesco sulla restante parte della risoluzione Gal-
loni.
Gatto Vincenzo
Giovanardi Alfredo (Stigue la votazione).
Sabbatini Gianfranco
Salomone Giosuè S i sono astenuti:
Salvi Franco
Sanese Nicola Abbiati Dolores
Sangalli Carlo Accame Falco
Santuz Giorgio Achilli Michele
Sanza Angelo Maria Adamo Nicola
Savino Mauro Alborghetti Guido
Scalia Vito Alici Francesco Onorato
Scarlato Vincenzo Alinovi Abdon __
Atti Parlamentari - 25067 - Camera dei Deputati
VI1 LEGISLATUR4 - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978
Ritengo che il non tenere sufficiente- no più tfiadur8si in una sorta <di lmavoro
mente presente che, tra gli altri doveri e burocratilco valutabile nei risultati essen-
poteri bel parlztmentare, vi è anche quello
~
zidmente in funzione della quantità di
di lasciare il mandato sia causa non ul- provvedimenti Lioenziati; e a questo fine
tima di inquinamento della vita parlamen- la di,scueslone e il dibattito diventano una
tare e più in generale della vita politica sorta di rituale privo d,i efficacia e di
del paese. Anche perché nel paese si ma- eff'ettiva ri,spondenza con la fin,alktà reale
nifesta un crescente senso di sfiducia ver- di ogn,i dibattito, cioè dvi convincere, cosa
so le istituzioni e la prassi parlamentare. che presuppone la dilspcmibilità a d essere
Né credo che debbano essere ipotizzati convinti, e pertanto non sollera che la
in astratto motivi che consiglino o im- parola e l'aslcolto s,iano ridotti a mera
pongano di esercitare il mandato ricevu- rappresentazione. Un prodotto legislativo
to con l'elezione per tale via. Nel momen- scadente e talvolta del tutto inconcluden-
to in cui decido di non partecipare più te è la cons,e.guenaa naturalJe d,i tale arteg-
alla vita parlamentare in via primaria giament,o, che nasoe, lo ripeto, dla una so-
(per dedicarmi come militante del gruppo stanzialse espropri'azione della funzione au-
parlamentare radicale e del partito radi- tonoma e responsabile di, ogni deputato.
cale alle lotte radicali) non posso non
D'altro lato la chiusura d'ella vita
evocare il fatto che le condizioni stesse
parlamentcare nei suoi momenti. più de-
garantite dal regolamento e dalla Costitu-
licati ed importanti al1,'infsrmazhone che
zione sono state, in questi due anni e
il1 paese ha d,i'rltto di ricev,ere, chiuslura
mezzo, profondamente cambiate e deterio-
I
* Segre Sergio
Zagari Mario dalla X I I Commissione (Industria):
Nuovi apporti al. capital’e sociale del-
<<
la Società per le gestioni e partecipazioni
Presentazione
industriali - GEPI Società per ,azioni ))
SINESIOed altri: Esercizio del voto niche di ruolo in servizio nella scuol’a me-
degli italiani all’estero (711); dia ed attualmente Jnquadrati nel ruolo
previstcb dalla tabella D, quadro secondo,
PRETI ed altri: Esercizio del diritto annessa al decreto-legge 30 gennaio 1976,
di voto dei cittadini italiani all’estero n. 13, convertito in legge, con modifica-
(1037); zioni, Gon l,a legge 30 marzo 1976, n. 88,
TREMAGLIAed altri: Divieto di can- e già appartenenti al ruolo C (298);
cellazione dalle liste elettorali dei citta- - Relatore: Quarenghi Vittoria;
dini italiani emigrati all’estero (1122);
Senatori DELLA PORTAed altri: In-
- Relatore: Armella. terpretazione - autentica del decreto-1,egge
5. - Seguito della discussione della 6 luglio 1974, n. 254, convertito, con mo-
proposta di legge costituzionale: . dificazioni, nella legge 17 agosto 1974, .
n. 383, recante alcune maggiorazioni di
Senatori BRANCA ed altri: Modifica aliquote in materia di imposizione indi-
de1,l’articolo 9 delilla legge costituzionale retta sui prodotti di profumeria (appro-
9 febbraio 1948, n. 1, recante norme sui vato dal Senato) (985);
gi,udizi di legittimità costituzionale (appro-
vata dal Senato in prima deliberazione)
- Relatore: Gottardo;
(1441); TOMBESI e MAROCCO:Modifiche del-
- Relatore: Labriola. l’articolo 8 della lsegge 19 maggio 1975,
11. 169, relat*iva ai servizi marittimi locali
6. - Discussione dei progetti di legge: dell’Adri’atico (1354);
MARZOTTO CAOTORTA ed altri: Norme GUERRINIed altri: Modifica dell’arti-
riguardanti la ristrutturazione del Conto colo 8 della legge 19 maggio 1975, n. 169,
nazionale dei trasporti (153); cmtenente norme sul (( Riordinamento dc-’
- Relatore: Piccinelli; servizi marittimi postali e commerciali di
Senatori CIPELLINI ed altri: Aumento carattere locale (!444);
da lire 200 milioni a lire 400 milioni del SABBATINI ed altri: Integrazioni alla
contributo all’Unione italiana dei ciechi legge 19 maggio 1975, n. 169, concernente
(approvato da2 Senato) (550); il riordinamento dei servizi marittimi po-
- Relatore: Aniasi; stali e commerciali di carattere locale
FUSAROed altri: Norma integrativa (1456);
della legge 28 marzo 1968, n. 340, per BAGHINO ed altr,i: Modifiche ed in,te-
l’estensione dei benefici previsti dalla CI- grazi,oni alla legge 19 maggio 1975, n. 169,
tata legge a tutti gli insegnanti di appli- concernente il riordinamento dei servizi
cazioni tecniche in servizio di ruolo nell,a marittimi postali e commerciali di carat-
scuola media (828); tere locale (1585);
SERVADEI ed altri: Estensione dei be- - Relatore: Tombesi;
nefici di cui alla legge 28 marzo 1968,
n. 340, agli insegnanti di applicazioni tec- PEGGIO ed altri: Istituzione di una
niche in servizio di ruolo nella scuola Commifssione parlamentare d’inchiesta sul
media, attualmente inquadrati nel ruolo dissesto della Società autostrade romane
previsto dalla tabella D, quadro secondo, e abruzzesi (SARA) (1315);
ar?nessa al decreto-legge 30 gennaio 1976, ASCARI RACCACNI ed altri: Istituzione
11. 13, convertito nella legge 30 marzo di una Commissione parlamentare di in-
1976, n. 88, e già inquadrati nel ruolo C chiesta sul dissesto della Societa aulo-
(206) ; strade romane e abruzzesi (SARA) e di
Atti Parlamentari - 25079 - Camera dei Deputati
* * *
Atti Parlamentari - 25082 - Camera dei Deputati
Nulla però la legge ha previsto per sopportabile in modo esclusivo dai soli
tutte quelle insegnanti, anche se munite operatori locali, considerando anche .in al-
di titoli specifici e qualificati, che, termi- tre località, queste attrezzature, sono sta-
nato il servizio delle assistenti e delle te dichiarate di pubblica utilità e man-
insegnanti statali hanno prestato la loro tenute con pubblico denaro. (4-06607)
attività nel cc dopo-asilo con assunzione
))
favorire il pronto ripristino degli impian- 18-bis aggiunto dalla legge di conversio-
ti, ‘la cui installazione 6 onerosa e non ne al decreto-legge 13 agosto 1975, n. 376.
Atti Parlamentari - 25084 - Camera dei Deputati
VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978
per sapene se risponde al vero che il montane - oltretutto con spiccata funzio-
Comune sta preparando .l’ampliamento e ne turistica - trattando questi cittadini,
ia ristrut [Lirazione de!!’at;ua!e stazicme e se m n Jr?eg!io, a!m-eno al1.a pari di quelli
che la ubicazione sarebbe più centrale, più della pianura. (4-06618)
vicina ai servizi pubblici, in via Dante,
accanto al nuovo ufficio postale. (4-06617)
COSTAMAGNA. - Al Ministro dei la-
COSTAMAGNA. - Al Ministro delle po-
vori pubblici. - Per sapere se è a ,cono-
scenza che a S,pineto e a Sant’Antomio nd
ste e delle telecomunicazioni. - Per se-
oomune (di Castellamonte in provincia ,di
gnalare la grave situazione del servizio
Torino i t,imori d*i un’dtra .alluvione, ad un
TV nella Valle del Chisone e in specie
‘anno d,al violento nubifragio che nd’otto-
nel Comune di Roure in provincia di To-
bre 1977 causò gr8avi danni malle colture
rino: scrive L’eco del Chisone del 30 no-
in diversi punti del Canavese, ed in par-
vembre 1968: la gente di Roure non chie-
ticolmare.nei8 campi e nelle cascine confi-
de la luna, ma un regolare segnale TV -
nanti con il torrente Orco, sono ,all’ordi-
soldi buoni per un servizio che fa schi-
ne del gilorno, .in quanto gli (argini del
fo - Roure ha solo l’onore di pagare re-
torrente Orco sono ancora pr.ivi di sicu-
golarmente il canone, di servizi e TV nep-
rezza;
pure l’ombra - superate anche le previ-
per sapere che cosa ha fatto il co-
sioni più catastrofiche: dopo decine di
mune di Czstellam-onte, dopo la penizia
proteste i funzionari, anziché trasmettere
che ha constatato la necessità di un con-
le onde, si limitano a cc trasmettere let-
tributo di cilrca 260 milioni per il rifaci-
))
per sapere, dopo che i lavori di re- vio, presidente delle Officine Savio spa,
stauro, di ben 300 millioni per la ristrut- azienda del settore meccanotessile del-
turazione del torrtione sono rìimasti a me- 1‘ENI.
tà, incompiuti, se è vero che l’Ammini- Parrebbe infatti che il signor Savio sia
strazione comunale di Galliate si sarebbe anche proprietario o comunque cointeres-
accorta di errori di costruzi’one: una sca- sato direttamente o attraverso parenti
la a cielo aperto sul camminamento di stretti, in alcune aziende (Savioplast, Atex,
guardia convogliava l’acqua piovana nei Fosnam, Nautix) fornitrici dellsa stessa Of-
locali sottostanti .e un terrazvino lasciava ficine Savio spa, azienda a totale parteci-
filltrare I’umidità perché non ,impermeabi- pazione statale, per un fatturato annuo su-
lizzato. periore ai due miliardi di lire.
L’interrogante chiede l’intervento ulte- Alcune di queste aziende, in particolare
riore del Governo per far terminare i la- la Savioplast, sono tra l’altro in diretta
vori di restauro e chiede, inoltre, l’in- concorrenza con altre Societh del gruppo
tervento sulla regione Piemonte perché delle partecipazioni statali, conle la Nuova
concorra d a spesa soprattutto in quan- Saccardo di Schio, affetta da gravi diffi-
to il castello di Galliate è quasi senza coltà economico-finanziarie per lo scarso
pari in tutto il P)iemonte, tenendo presen- carico di lavoro di cui dispone.
te che occorre anche r,isolvere il proble- E poiché con il trasferimento all’ENI
ma dell’acquisizione da parte dell’ammi- del settore meccanotessile ex Egam, le Of-
nistrazione comunale della rimanente par- ficine Savio spa hanno assunto il ruolo
te ‘del castello, di proprietà pr;ivata, che di guida del settore e lo stesso signor Lu-
è stata giudicata adatta a destinazione di ciano Savio ha di fatto conseguito un
verde pubblico nonché dotata di (locali maggiore peso all’interno del gruppo, l’in-
più adattabili all’uso sociale, perché su terrogante chiede di sapere se il Ministro
più piani. (4-06626) non ritenga che si sia determinata all’in-
Atti Parlamentari - 25089 - Camera dei Deputati
ROMUALDI )>.
a precise ” valutazioni conclusive e propo-
ste di lotta”;
che il documento così conclude :” sul-
G I sottoscritti chiedono di interrogare
la base delle reali contraddizioni che emer-
i1 Mlinistro dei trasporbi, per conoscere:
gono Ira la politica berlingueriana e le
se risponda a verità che 1’Aero Club
esigenze de1,la classe operaia e, di conse-
d’Italia tramite gli Aero Clubs confede-
guenza, il rifiuto di quest’ultima di ’accor-
rati, al fine delll’iscrizione ai corsi di pilo-
darsi ’ col padrone, nascono i presupposti
tagsio per il conseguimento dei brevetti
che smascherano ogni ambiguità dimo-
di v d o a motore ed a vela, richieda - su
strando come l’unica alternativa reale sia
istruzioni del Ministro interrogato - il
la lotta armata per il comunismo organiz-
consenso scritto del padre o di chi ne fa
zata clandestinamente ! ”;
le veci, anche per le persone maggioren-
”Individuare ed attaccare i covi e gli
ni ma di età ilnferiore agli anni 21;
uomini della Confindustria, asse portante
quali provvedimenti intenda ,adotta-
degli interessi delle multinazionalti! ”
re per evitare questa illegale richiesta;
”Portare l’attacco ai covi ed agli uomi-
‘ se e quali programmii abbia il Go-
ni della struttura di comando e di con-
verno per il potenziam’ento degli Aero
trollo interne alla fabbrica ! ”
Clubs e delle scuole dli volo ed in parti-
” Individuare e distruggere gli strumen-
colare per indinizzare i giovani alla pra-
ti tecnologici utilizzati dalle multinaziona-
tica del volo e per favorirne l’ammissione
li per il controllo sugli operai ! ”
si corsi di pilotaggio senza l’esborso di
” Individuare e smascherare il ruolo
gravosi anticipi finanziari.
controrivoluzionario dei berlingueriani e
dei burocrati sindacali, individuando le (3-03347) <( FRANCHI,
BAGHINO
D.
dotta con Fabio Pellarin, ideata e sceneg- della perversione, della violenza, dellla cri-
giata con Italo Moscati. Tale puntata ave- rninadità di una parte della gioventù !me-
va ,pr so::o:ito!o: ”Ad ecc% apeI?i ” e deLsima:
la trasmissione h’a superato ogni (limiti ,per convinto che così facendo si attenta
immoralità, sia dal punto di vis$a d,el con- al ” futuro morale ” della società iitaJiana,
tenuto che delle espressioni verbali: bastil chiede che sia effettuato un energico in-
dire che le situazioni prescelte erano tutte tervento per ” bloccare ” le ulteriori pun-
ampiamente ” scabrose ” (una coppia che, tate dell’inchiesta su accennata ed evitare
pur vivendo insieme, ha scelto .la libertà; altri programmi dal genere.
coppie vivent,i in una ” comune ”; una cop-
(3-03348) COSTAMAGNA
pia ”aperta” allme esperienze sessuali ‘di
(( D.
ciascuno, ecc.); e
vile ,deve accettare che la televisione cli delle forti reazioni delle forze democrati-
Stato (tra l’altro ‘sarebbe il ca,nak cosid- che e giovanili, delle organizzazioni sin-
detto ,cattolico) tras’metta simili program- dacali e degli amministratori siciliani che
mi., oltretutto condotti con ev,isdente mor- intendono respingere gli atti di violenza
bosità dall’intervistatore; e di sopraffazione messi in atto, attra-
per sapere anche se ritengano che at- verso una serie di azioni di marca squa-
tuan,do la massima libertà d)i espressione, drista e stigmatizzare il significato di pro-
si voglia dimenticare che ‘esiste anche una vocazione che il raduno assume rispetto
” hbertà di visione ” e oltretutto i’esigen- allo sviluppo delle lotte che in Sicilia si
za del rispetto di quanti (e p r o b a b h e n - è determinato per raggiungere obiettivi di
te costituiscono ancora la magg%oranzadel crescita economica e di occupazione.
cc Per conoscere infine se ritenga op-
Paese) credono in cerbi va1:oI-i fondamentali
della società; portuno prendere tempestivamente inizia-
tive al fine di evitare che tali manife-
per sapere anche ,se il Governo txiten-
stazioni abbiano luogo.
&a di dimenticare precisi doveri eduoativi
verso la gi’oventù, ,al tempo stesso i,n cui (3-03349) (( SALADINO,BACCHI DOMENICO,
si è pronti a condamare le conseguenze VIZZINI, GUNNELLA
D.
Atti Padamentari - 25093’- Camera dei Deputati
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