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Atti Parlamentari - 24945 - Camera dei Deputati

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VI1 LEGISLATUP? - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

383.

SEDUTA DI MERCOLEDì 13 DICEMBRE -1978


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE I N G R A O
INDI

DEI VICEPRESIDENTI M A R I O T T I E M A R T I N I MARIA E L E T T A

INDICE
c_

Missioni . . . . . . . . . . . . . .
pAG.
24947
I PAG.

Comunicazioni del Governo (Seguito del-


la discussione):
Assegnazione. di disegni di legge a Com-
missioni in sede legislativa . . . . 24950 PRESIDENTE . . . . . . . . . . 24951, 25022
ANDREOTTI, Presidente del Consiglio dei
Disegni di legge: ministri . . . . . . . . . . 25017, 25026
(Approvazione in Commissione) . . . 25076 BALZAMO. . . . . . . . . . . . 25032
(Assegnazione a Commissione in sede CASTELLINA LUCIANA. . . . . . . . 25037
referente) . . . . . . . . . . . 25077 CERQUETTI. . . . . . . . . . . . 25028
(Presentazione) . . . . . . . . . . 25076 CICCIIITTO . . . . . . . . . . . . 24982
DI GIULIO . . . . . . . . . . . . 25029
Proposte di legge: GALLONI . . . . . . . . . . . . 25000
(Annunzio) . . . . . . . . . . 24947, 25010 GORLAMASSIMO. . . . . . . . . . 25010
(Approvazione in Commissione) . . . 25076 LA MALFA UCO . . . . . . . . . . 25005
(Assegnazione a Commissione in sede LONCOPIETRO. . . . . . . . . . . 24973
legislativa ai sensi dell’articolo 77 M A G R I . . . . . . . . . . . . . . . 24959
del regolamento) . . . . . . . . 25077
MALACODI . . . . . . . . . . . . 24951
(Trasferimento dalla sede referente alla
sede legislativa) . . . . . . . . . . 24951 NAPOLITANO . . . . . . . . . . . . 24992
PANNEL~A. . . . . . . . . . . . 25039
Interrogazioni e mozione (Annunzio) . . 25077 ROBERTI . . . . . . . . . . . . . 24978
Atti Parlamentari .24946 . Camera dei Deputati

VII LEGISLATURA .DISCUSSIONI .SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

.
PAG PAG.
ROMUALDI. . . . . . . . . . . . 25043 Per una richiesta di seduta segreta:
Russo CARLO. . . . . . . . . . . 25041 PRESIDENTE
. . . . . . . 24947. 24948. 24950
VALENSISE. . . . . . . . . . . . 24967 BUBBICO. . . . . . . . . . . . . 24949
VIZZINI . . . . . . . . . . . . . 25035 PANNELLA . . . . . . . . . . .24947. 24949
ZANONE . . . . . . . . . . . . . . 25026
Sostituzione di commissari . . . . . . 25077
Corte dei conti (Trasmissione di docu-
menti) . . . . . . . . . . . . . 24947
Votazioni segrete . . . . . . . 25045. 25071
Dimissioni di un deputato:
Ordine del giorno della seduta di do-
PRESIDENTE. . . . . . . . . . . 25069 mani . . . . . . . . . . . . . 25077

SEDUTA PRECEDENTE: N . 382 - MARTEDÌ12 DICEMBRE 1978


Atti Parlamentari - 24947 - Camera dei Deputati
VII LEGISLATURA- DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

La seduta comincia alle 10’40. Per una richiesta


di seduta segreta.
REGGIANI, Segretario, legge il proces-
so verbale della seduta di ieri. PANNELLA. Chiedo di par,lare per una
richiesta di seduta segreta, ai sen’si del
(E approvato). terzo comma del’articolo 63 del regola-
mento.

Missioni. PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PRESIDENTE. Comunico che, a norma PANNELLA. L’articolo 63 è collocato


dell’articolo 46, secondo comma, del re- in un capo autonomo del regolamento, il
golamento, i deputati Lezzi e Zagari sono capo XII, che tratta della pubblicità dei
in missione per incarico del loro ufficio. lavori. La mia richiesta, quindi, non è
riconducibile all’articolo 41 del regolamen-
t,o, relativo ai richiami per l’ordine dei
Annunzio lavori, d,ato che questa norma fa parte
di una proposta di legge. del capo VI11 (che disciplina la discus-
sione), mentre dell’ordine delle sledute si
occupa un altro capo, I’XI.
PRESIDENTE. B stata presentata al!la
I1 terzo comma dell’articolo 63 del re-
Presidenza la seguent,e proposta di l’egge
golamento st,abilisce, dunque, in armonia
dal deputato:
con quan,to è scritto nella Costituzione,
GIORDANO: Immissione in ruolo di in- che: << Su richiesta del Governo o di un
<(

segnanti di scuola materna abilitate in- presiden’te di gruppo, o di dieci deputa-/


caricate annuali )) (2596). ti, l’Assemblea può deliberare di riunir-
si in seduta segreta)>.
Sarà stampata e distribuita. Penso non sia necessario, signor Pre-
sid’ente, che mi dilunghi molto in questa
mia richiesta. La pubblicità dei lavori è
un ekrnento costitutivo della stessa vali-
Trasmissione dalla Corte dei conti.
dità dei nostri lavori; abbiamo avuto oc-
casione di sottolineado in altre circostan-
PRESIDENTE. Informo la Camera che ze - e per quanto ci rigu’arda abbastan-
il Presidente della Corte dei conti, in za dolorose - nella scorsa primavera, per
adempimento al disposto de181,articolo 7 cui ribadisco per l’ultima volta l’impor-
della legge 21 marzo 1958, n. 259, ha tra- tanza della pubblicità, che è costitutiva
smesso la determln-azione e la relativa re- d’ella validità dei nostri lavori.
lazione della Corte stessa sulla gestione Ma, signor President,e, il fatto che in
finanziaria deld’1stituto italo-africano, per un’altra norma del regolamento le venga
gli esercizi dal 1973 al 1977 (doc. XV, affidata la responsabilità di- concedere o
n. 1Q8/ 1973-1974-1975-1976-1977). meno certe forme di pubblicità radiotele-
I1 documento sarà stampato e distri- visive in aula, m i pare indichi chiaramen-
buito. te che l’Assemblea, 1,a Camera, l’istituzio-
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VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

ne, deve farsi carico della esattezza, del- coloro che hanno accesso iln quest’au1,a
la conformità della pubblicità dei nostri per garantire la pubblicità, che costituisce
lavori all’informazione sulla realtà delda il fondamento stesso del dialogo democra-
vita dlella nostra stessa istituzione. Se per tico del paese, molto spesso si dimostra-
avventura, signor Presidente, dovessimo no un’assemblea di velinari (( per dirla)),

constatare che gli addetti all’informazione nel nostro gergo, di giornalisti addetti al-
e alla pubblicità dei nostri Ilavori danno la falsificazione della venità repubblicana
dolosamente, perché ispirati o controllati di quest’aula, sempre per conto di parti-
da destabilizzatori, da sowersivi, un’im- ti o per conto presunto degli ,interessi di
magine dell’istituzione non costituzionale, questo o quel partito. Meglio, signor Pre-
non confacente a verità, non v’è dubbio sidente, il silenzio che la menzogna. Me-
che costoro rappresenterebbero il momen- glio, signor Pr,esidente, che i:l paese sap-
to più pericoloso per la vita e l’articola- pia di non, sapere piuttosto-d i ritenere di
zione del dibattito democratico, istituzio- sapere quello che non gli appartiene e
nale e contraddittorio, nella Repubblica. non è vero e non è verlità per quanto ri-
A me non interessa, signor Presidente, guarda la vita di quest’aula.
sapere se questo accada oggi per malafe- C’è un dato particolarmente scandalo-
de o per incapacità. Ma è una constata- so, e riguarda il servizio di Stato della
zione che deriva dal fatto che questa mat- radiotelevisione, che tende a dare un’im-
tina il rappresentante del popolo che so- magine solo di monopartitismo imperfetto
no - evidentemente aon posso udire la alla vita delle nostre istituzioni, con due
radio da cittadino e da privato e non correnti all’,interno della Camera dei fasci
udirla da deputato - ha udito alle ore e delle corporazioni: una probabilmente
7,30 il GR 2 e alle 8 il GR 1 , riscontran- bottaiana e l’altra staraciana, d,ella quale
do che l’uno e l’altro hanno totalmente ogni tanto è consentito e possibile dare ...
censurato l’apporto di almeno uno - ma E questo il rischio, signor Presidente.
probabillmente di più di uno - dei grup- E allora chiedo, signor Presidente -
pi di questa Assemblea. Lo schema dove- la mia è una richiesta simbolica, ma po-
va essere, signor Presidente, quello falso liticamente significativa, e di essa mi as-
di una destra e di una sinistra che in sumo la responsabilità, poiché è meglio
quest’aula si contrapponevano a proposi- il silenzio che la menzogna - che prose-
to di una misura di destra, sicché la pre- guiamo questo dibattito in seduta segre-
stigiosa presenza del presidente del grup- ta, per ,estromettere i responsabili, innatn-
po della sinistra indipendente Altiero Syi- zitutto quelli dell’ente pubblico radiotele-
nelli, ancorché egli abbia parlato a titolo visivo e poi d,ella maggioranza ,della stam-
personale a favore di una certa posizio- pa. E ch,iedo, signor Presid,ente, che la
ne, oltre quella del gruppo parlamentare votazione sulla mia richiesta awenga a
radicale, è stata totalmente censurata. Si scrutinio segreto poiché, come accennavo
è detto che il Governo aveva la solida- all’inizio, signor Presidente, chiarissima-
rietà- della DC, del PSDI e del PRI, la mente non si tratta di Votazione relativa
contrarietà del PCI e del PSI, e l’appog- alla scansione dell’ordine dei lavori, non
gio del Movimento sociale, del partito li- si tratta dell’articolo 41, non si tratta
berale e di Democrazia nazionale. Solo il nemmeno di quanto previsto nel capo XI
GR 1 ha aggiunto: <( I radicali presente- del regolamento, e non mi- pare sia un
ranno una loro autonoma mozione D. A caso che il capo XI e il capo XII siano
favore o contro, non importa: questo distinti nel nostro regolamento.
rientra, poi, nel comportamento generale
della stampa. PRESIDENTE. Onorevol’e Pannella,
Signor Presidente, esistono sicuramen- metteremo tra poco in votazione la sua
te dei deputati assenteisti. Noi avremo richiesta relativ,a alla prosecuzione del di-
rort-monto lo n n c t r o r a c n n n c g h i l i t i P i nn- hottitn in cerllltg cprrroto nAo nor Allnntn
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V I 1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

scrutinio segreto, devo fare alcu,ne osser. to *in cui non ho possibilità di ricorso.
vazioni. Ma le confermo, invece, il mio dissenso in
In primo luogo, la richiesta da lei argomento.
avanzata, poiché l’articolo 63 non preve.
de uha procedura particolare, va intesa PRESIDENTE. Sulla richiesta dell’ono-
e regolata come un richiamo per ,l’ordine revole Pannella darò dunque la parola,
dei lavori, disciplinato pertanto dall’arti- ove ne venga fatta richiesta, ad un ora-
colo 41, primo comma, del regolamento. tore contro e ad uno a favore, ai sensi
E ciò, a mio giudizio, per due ragion’i: del primo comma dell’articolo 41 del re-
imanzitutto, si tratta di una richiesta golamento.
che modifica le modalità deUa seduta che,
come lei ben sa, è annunziata come se- BUBBICO. Ch,iedo di parlare contro.
duta pubblica. Se avessimo dovuto votare
ieri sera, al momento della formazione PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
d’ell’ordine del giorno, la sua richiesta di
trasformare la seduta da pubb1,ica in se-
greta, avremmo fatto ricorso slenza dub- BUBBICO. Anche se condivido alcune
bio all’applicazione deltl’articolo 41. Pen- delle doghnze sol1,evate ,da!ll’onorevole Pan-
. so che, nel momento in cui dobbiamo nella, debbo ricordare ‘alla Camera chle il
votare sulla modificazione della forma del- rimedio proposto è peggiore del male: in-
la seduta, nel corso stesso della seduta, tendo riferirmi all’eventuale denzio ge-
sila ancor più necessario applicare l’arti- nerale.
colo 41. Evidentemente, non possiamo non vo-
Inoltre, r,itengo che vi sia un secondo tare contro la richiesta dell’onorevole Pan-
motivo che induce a fare riferimento allo nella alla qual,e, del resto, lo stesso pro-
articolo 41, ed è quello che attiene al ponente assegna un sigdicato abbastanza
concetto stesso di ordine dei lavori che, emblematico. Sollevare il problema del
infatti, non può essere solo e sempre in- pluralismo, direi ,anzi della ‘completezza
terpretato nel senso di ordine temporale, della informazione coglie un dato giusto
ma può ,essere interpretato anche come che condivi:diamo. Domani stesso in sede
riguardante le forme ed i modi della di- di Commissione di vigilanza, a nome del .
scussione. gruppo della democrazia cristiana, poirrò
Per questi motivi, la pregherei, onore- il problema., non soltanto in ordine a que-
vole Pannella, di non insistere nella sua sto episodio, ma anche ,più,in generde,
richilesta di votazione a scrutinio segreto. come lei stesso, signor Presidente, ed i.1
Applicheremo dunque la norma dell’arti- Presildente del Senato hanno più volte in-
colo 41, che prevede che sul18a questione vinato la Commiss’ione parlamenta= di vi-
sollevata possano parlare, dopo il propo- gilanza a fare: mi Diferisco al problema
nente, un oratore contro ed uno a favo- dell’imm.algine ‘del dibattito politico e par-
re. Successivamente, pass’eremo a votare lamentare all:esterno delle aule d’e1 ParIa-
la richiesta dell’onorevole Pannella. m,ento. I1 problema specifico, quindi, folr-
merà oggetto di una mia richiesta d’i
PANNELLA. Chiedo di parlare, iudizime d’e1 dlirettore genlerak e del ve-
sidente della MI almeno ‘in sede (di Uffi-
PRESIDENTE. Per quale motivo, ono- :io di PresBdenza alilargato della Commis-
revole Pannella ? sione di vigilanza.
Per quanto :riguarda il più generale
PANNELLA. Per rispondere alla sua xobslema d’ell’informazione, dopo il dibat-
preghi,era, signor Presidente, d,icendo che :ito lin quest’aula - sull’attività della Com-
la prego di non pregarmi di desistere. Lej nissione di v i g i h z a , abbiamo segnato un
ha già assunto una decisione, alla quale, )unto a favore votando all’unanhni~tà la
signor Presidente, mi inchilno nel momen- liscip1,ina delle Tribune politiche. Mi
Atti Parlamentavi - 24950 - Camera dei Deputati

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

auguro che lo stesso 1,arghissimo ,accordo della nostra Assemblea. Credo di poter
si possa t.rovare fra le varie forze rappre- dire che anche da quelle riuniuni è emersa
sentate nella Commissione per una pht- d’esigenza di un impegno molto più effi-
tarform,a simile a quella adottata per Tri- cace e punltuale; ed è un impegno che 14-
buna politica, Tribuna sindacale e per gli guarda anche ciascuno di noi e certa-
altri dati del pIura,l,i.smodell’informlwione mente la stessa Commissione di vigillanzia
radiofonica e televisiva, allo scopo di mi- sulla RAI-TV perché sul lavoro compiuto
gliorare, di cambi:are for,mule, se neoes- Q Montecitorio, con i suoi pregi e i suoi

sario, per d’are comunque la garainda di difetti, vi sia un’informazione imparziale e


completezza, in primo luogo al Barlamento adeguata al ruolo essenziale che svolge il
nei confronti di tutti i cittadini. Parlamento .
Rias,sumendo, siamo quindi contrari sia
alla richliesta di votazione segreta sulla
proposta dell’onorevole Pannell,a, per le Assegnazione di disegni di legge
st,esse ragioni esposte dal Presidente, sia a Commissioni in sede legislativa.
a l h richiesta avanzata dall’onorevole Plan-
nella che la Camera prosegua i suoi lavori
PRESIDENTE. Ricordo di iaver propo-
in seduta segreta. Ci riserviamo pertanto
sto nella seduta di ieri, la norma del pric
la via della Commissione di vigilanza, con-
mo comma dell’articolo 92 del regola-
dividendo, però, la sostanza delle cose det-
mento, che i seguenti disegni di legge
te dall’onorevole Pannella, tranne le solite
siano deferiti alle sottoindicate Commissio-
esagerazio.ni: cordialment’e, me Io cmsen-
ni permanenti in sede legislativa:
tirà.
ZZZ Commissione (Esteri):
PRESIDENTE. Poiché nessuno chiede
di parlare (a f,avoire, pongo in votazione la Aumento del contributo ‘annuo a fiavo-
<<
propo.sta dell’onorevole Pannella ,che la re ,del,l’uffici,ointernazionale per la pubbli-
Camera prosegua i suoi llavoni ‘in sed.uta cazione d,elle tar’ifie doganali con >sed8ein
segreta. Bruxelles (già approvato dalla ZZZ Com-
))

(E respinta). missione della Camera e modificato dalla


ZZZ Commissione del Senato) (1108-B) (con
Onorevoli colleghi, ho ritenuto dove- parere della V , della V I e della XIZ Com-
roso astenermi dtalll’intervenire p k a per missione).
non incidere d l a questione di’ merito ri-
messa al voto dell’Assembltea. Dopo che S,e non vi sono obiezioni, rSmane così
l’Assemblea si è pronunziata, sento mch’io stabilito.
,il bisogno profondo di sottolineare quanto (Così rimane stabilito).
si,a necessacio che sui lavori ,della ,Camera
- e più in generale del Parlamento - << ,Contri,buto all’Alto commissamiato del-
vi sia l’informazione più larga ed obietti- le Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR)
va (Applausi) che cerchi di dare nozioiie per il triennio 1978-80 B (approvato dalla
esatta all’opinione pubblica, non solo in IIZ Commissione del Senato) (2566) (con
modo .imparziale, ma anche completo, di parere della V Commissione).
ciò che qui iamiene, ‘di quale sia la com-
plessità, la delicatezza, ldi quali si,ano le Se non vi sono obiezi,oni, ri’mane così
diffiGolta ed i probllemi del nostro .lavoro. st’abilit o.
Su questi t,emi ho già avuto occasione
(Così rimane stabilito).
di esprimermi pubblicamente a livello di
stampa e di sottolineare una ‘questione
ZV Commissi,one (Giustizia):
che è emersa .in modo forte ,anche nelle
recenti rhnioni che abbiamo avuto con i << Mo&ficazioni ai servizi di cancelleria
presidenti dei gruppi sul funzionamento in materia di spese processuali civili (ap-
))
Atti Parlamentari - 24951 - Camera dei Devutati
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provato dalla ZZ Commissione del Senato) degli agenti di assicurazione (approvato


))

(2554) (con parere della Z e della VZ Com- dalla X Commissione del Senato) (2395).
missione).
Se non vi sono obiezicmi, rimane così
Se non vi sono obiezioni, rimane cosi stabilito.
stabilito.
(Cosi rimane stabilito).
(Cosi rimane stabilito).

VZZ Commissione (Difesa): Seguito della discussione


<< Modi,fi,che alla legge 9 gennaio 1956, sulle comunicazioni del Governo.
n. 25, concemente il riordinamento del-
l'Ordine militare d'Italia (approvato
)) dalla PRESIDENTE. L'ordi,ne del giomo reca
ZV Commissione del Senato) (2559) (con il seguito della dliscusslicme sultle comuni-
parere della I Commissione). cazioni del Governo.
E iscritto a parl'are l'onorevole M a -
S'e non vi sono obiezi'oni, rimane così g d . Ne ha fxoltà.
stabili'to.
(Cosi rimane stabilito). MALAGODI. Signor Presidente, onore-
volli colleghi, come gruppo lliberale abbia-
mo presentato unla risoluzione che ora il-
Trasferimento di proposte di legge lustrerò seguendo l'ordine che non è ac-
dalla sede refesente alla sede legislativa. cidentale, come è owsio, ma che tende a
mettere iin luce i mot,ivi per i quali è in-
PRESIDENTE. Ricordo di aver comu- teresse itabiano, a due titoli, l'aderire su-
nicato nella seduta di k r i , a norma del bito allo SME. Dico interesse ital'iano a
sesto c o m a dell'articolo 92 d'e1 ,regol18a- du'e titoli, prima di tutto perché vi è un
mento, che le sottoindicate Commissioni interesse nazionale italiano in senso stret-
permanenti b n n o deliberato di chiedere 'to; .in secondo luogo, perché è linteresse
il trasferimento i,n sede legislativa dei se- italiano che la Comunità faccia dei passi
guenti progetti di legge, ad esse attual- avanti e possa parteaipare ai negoziati
mente 'assegnati in sede referente: mondialfi in corso con il massimo di rap-
presentatività 'e con il massimo di prestli-
gio politico; e la nostra assenza daUo
V Commissione (Bilancio):
SME evidentemente indebolirebbe questo
,

FIORET ed altri: << Interpretazione auten- prestigio.


tica dell'articolo 17 del decreto-legge 13 Ciò premesso, dirò che sotto il profilo
maggio 1976, n. 227, convertito, con mo- tecnico, sia economico (trasferimento di
dificazioni, nella legge 29 maggio 1976, risorse) sia monetario (regime dei cam-
n.336, e dell'articolo 28 della legge 8 ago- bi), gli aspettii positivi dello SME sono
sto 1977, n. 546, recante provvedimenti a stati messi in luce ieri dal Presidente del
favore delle zone del Friuli colpite dal Consiglio in modo lucido e abbastanza
tememoto dlel 1976 (2352).
)) ~ completo ed è chiaro che essi preponde-
rano sugli aspett8i negativi che pur si pos-
Se non vi 'sono ob,iezioai, rimane così sono riscontrare. Vorrei aggiungere agli
stmbilito. argomenti del Presidente del Consigllio
(Cosi rimane stabilito). . soltanto alcune consilderazioni. Prima di
tutto, per quel che riguarda il trasferi-
mento d,i nisorse, a parte la scarsa capa-
XZZ Commissione (Industria):
cità dell'amministrazione ,ital:iana, e forse
1

Senatori DE' COCCI ed altri: <(Istitu- della stessa economia itali'ana, di utilizza-
zione e funzionamento dell'dbo nazionale re gli aiut'i che ci vengono dati,, tanto è
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vero che .in m a t e ~ a agr,icola, sul fondo crediti, se vogliamo credere ad una inter-
di orientamento, ai sono - pare - circa pretazione positiva di un certo cambia-
600 milioni di dollari inubiilizzati per mento del testo.
quanto connessi a progetti da noi presen- C’è poi anche il fondo sociale, al qua-
tati in sede internazionale; a prescindeie, le noi ci siamo indirizzati - se sbaglio,
quindi, da questo che è ,uno dei tanti il Presidente del Consiglio mii correggerà
aspetti della ‘nostra responsabilità specifi- - anche, per esempio, nel caso ,della ver-
ca nei riguardi dell’azione europea, vorrei tenza degli ospedaiieri. C’è un fondo di’
osservare che non si può distaccare l’ac- orient,amento nella pollitica agricola, che
cordo SME dall’insieme dell’attività della certamente richiede di essere rivisto in
Comunità. Si può constatare che il fondo senso positivo, ma intanto C’è e, come
regionale, che fu strappato con fatica alla accennavo poco fa, non riusciamo nep-
fine del 1972, come l’onorevole Andreotti pure ad utiliizzare i fondi non trascurabi-
probabilmente ben ricorda, ai nostri soci li che questa parte del FEOGA ci ha già
del vertice ‘di Parigi, da allora è cresciuto concesso.
ed ha funzio,nato. Non possiamo neppure Sugli aspetti monetari, vorrei formulare
dimenticare che il Parlamento europeo ha un’osservazione relativamente alla famosa
votato recentemente un ingentissimo au- simmetria. La simmetria, prima di tutto,
mento del fondo regionale e questo au- va riveduta e messa a punto entro sei
mento è oggi stesso e domani oggetto di mesti e, quindi, non è una cosa già taglia-
un dibattito fra la Presid’enza tedesca di ta ed asciutta, come dicono glii inglesi,
turno del Consiglio e la Commissione e i ma una cosa che forse è stato sagf;’ -i0 -
rappresentanti del Parlamento europeo. anzi, senza forse - 1,asciare alquanto ela-
E da presumere che da questa prova di stica.
forza pur qualche cosa ‘di positivo esca; Ci si può domandare se si possa ve-
e non C’è dubbio che un atteggiamento ramente, nella realtà delle cose, parago-
itabiano positiiivo verso lo SME tende a nare,. per esempio, il passaggio della so-
produrre un atteggiamento positivo anche lglia di clivergenza da parte di un paese
degli. altri nostri soci della Comunità nei il quale prabi,chi -una politica di conteni-
riguardi di questo problema. Non conosco mento rigoroso ,dell’inflazione, e quello di
il contenuto delle telefonate del Presi#den- un paese che, ad esempio, si abbandoni
te del Consiglio con il presidente Giscard a trascorsi ,inflazionistici sul tipo di quel-
d’Estaing o con il cancelliere Schm,idt, ma li cui, noi ci siamo abbandonati e la stes-
posso immaginare che essi, senza modifi- sa Inghilterra si è abbandonata qualche
care i termini dello SME, abbiano però tempo fa, anzi non molto tempo fa,
assicurato all’Italia un loro appoggio ge- quando abbiamo raggiunto, entrambi,
nerale in quelle che possono essere le no- un’inflazione di circa il 2 per cento al
stre necessità. mese, cioè il 24 per cento all’anno.
. C’è, dunque, il fondo regionale; C’è e E chiaro che siamo in presenza di casi
sd sviluppa. C’è .il fondo Ortolì, che è una diversi. E chiaro che il principio della sim-
novità ed è espressamente richiamato metria è importante perché, in sostanza,
nel documento di Bruxelles, che permette significa 1.a solidarietà fra i pih forti ed
al,la Comunità di raccogliere direttamente i più ,deboli, ma non è neppure un prin-
fondi. sul mercato per. distribuirli, a scopi
I
cipio che possa essere applicato i,n modo
promozionali, fra i, propni soci. astratto. Anche noi, nella legislazione va-
C’è la Banca europea degli invest’i- rata per lo sviluppo del Mezzogiorno, non
menti che, come ci ha ricordato il Pre- abbiamo posto ,delle clausole astratte di
sidente del Consiglio, è già largamente sacrificio per la Lombardia od il Piemon-
funzi,onante e dovrebbe, in base al docu- te a vantaggio della Calabria o della Ba-
mento di Bruxelles, funzi,onare ancora più d i c a t a ; abbiamo impostato una azione
largamente, concedendo nuovi creditli a generale, per cui il Parlamento, di volta
tassi agevolati; forse anche per i vecchi in volta, decide quali fondi è necessario
Atti Parlamentari - 24953 - Camera dei Deputc ’ ’
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V I 1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

destinare preferenzialmente alle zone me- Quindi, il signor Anthony Benn, capo
ridionali. Quindi, una certa elasticità mi deUa sinistra laburista, che lancia tuoni
sembra opportuna. e fulmini contro questo accordo e, in ge-
C’è, sempre in relazione agli aspetti nerale, contro la Comunità, ha ottenuto
tecnico-monetari, da una parte un mag- il bellissimo risultato che l’Inghilterra è
giore volume che non #in precedenza dei entrata senza avere una parte delle con-
fondi ,di sostegno reciproco a brevkimo, tropartite dirette che l’accordo prevede.
breve e medio termine. Questi hanno un Perché noi dovremmo fare la stessa
limite di cifra nel documento di Bruxel- cosa ? E incomprensibile. A parte le al-
les, ma come è pratica internazionale, se tre considerazioni svolte dal Presidente
domani, essendo impegnati nello stesso Andreotti che io riprenderò, C ’ è , tra noi
sforzo, ci trovassimo ad aver bisogno di e l’Inghilterra, una differenza fondamenta-
qualche supplemento non cartolarmente le di posizioni: l’Inghilterra può fingere
previsto, non credo che avremmo difficol- di non entrare perche ha alle spalle alcu-
tà ad ottenerlo. Questo è già avvenuto ni anni di politica antinflazionistica e di
largamente in passato e non soltanto a contenimento del costo del lavoro molto
beneficio dell’Italia, ma anche a beneficio, seria. Noi abbiamo alle spalle alcuni anni
ad esempio, dell’Inghilterra. E non inva- che, se li definissimo molto seri, potreb-
no abbi,amo oggi 17 miliardi di oro, con be sembrare una presa in giro: abbiamo
i qualli questi eventuali supplementi po- alle spalle anni molto difficili e siamo an-
trebbero facilmente essere coperti. cora oggi in una situazione mol,to difficile.
Quindi, quello che da parte inglese è
C’è il problema del debitore involon-
una strizzata d’occhio che tutti capiscono,
tario, che dovrà essere esaminato nel
da parte nostra sarebbe una confessione
corso dei prossimi mesi. Devo dire, però,
di debolezza che non ci possiamo permet-
che a prima vista mi appare un problema
tere. Sono. d’accordo con il Presidente del
di alta contrappuntiistica tecnico-moneta-
Consiglio nel dire (soprattutto se, come
ria-. Non vedo come in pratica il proble-
sembra dalle notizie di questa mattina,
ma possa facilmente presentarsi e soprat-
anche l’Irlanda dovesse aderire) che, pur
tutto in misura tale. da richiedere da par-
senza riferimenti a Fellini, otto e mezzo
te nostra verame)nte una difesa più po-
è meglio di sei !
tente.
Prima di passare ad altri temi, voglio
Infine, C’è un’osservazione fatta forse fare un’osservazione retrospettiva. All’ini-
più fuori che dentro quest’aula, e cioè che zio del 1973, dopo una permanenza piut-
l’assenza inglese ci metterebbe in diffi- tosto irrequieta e inquieta nel N serpen-
coltà. te D, noi fummo costretti ad uscirne. Si
Per la verità, leggendo il documentcj dimentica però che, in quello stesso mo-
di Bruxelles e sapendo quello che si dice mento, il nostro Governo dichiarò, con la
a Londra, ho l’impressione che l’assenza piena solidarietà anche degli organi tecni-
inglese sia una finta assenza: l’Inghilterra ci della Banca d’Italia (e in particolare
accetta la banda di oscillazione, accetta dj dell’allora governatore Carli), che erava-
mettere la sua parte di riserve nel fondo mo disposti a rientrare nel serpente )> a
<(

monetario, accetta di concertare tutti i certe condizioni; e si dimentica che quel-


suoi atti monetari e cambistici con la le condizioni erano molto meno favorevoli
Comunità, anche nei riguardi del dolla- di quelle che oggi il documento di Bruxel-
ro. Che cosa rimane, quindi, di questa les ci assicura.
estraneità ? Soltanto il fatto che 1’Inghil- E vero che la situazione politico-eco-
terra non (e dico (<nonD: non è uno sba- nomica generale era meno turbata che non
glio di stampa come quello del documento quella di oggi, però è anche vero che una
del Presidente Andreotti ieri mattina !) banda di oscillazione di più e meno 2,25
partecipa alla ripartizione del trasferimen- per cento non è la stessa cosa di una
to addizionale di risorse. banda di oscillazione di piG e meno 6
Atti Parlamentari - 24954 - Camera dei Deputati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

per cento. E anche vero che l’aumento dei anche se ormai sarebbe tecnicamente più
fondi reciproci non ci veniva assicurato esatto chiamarli xenomonete. Si parla di
allora che in misura molto inferiore a un totale di 600 miliardi di dollari dai
quella attuale. E anche vero che il tra- quali bisogna dedurre sia gli incroci tra
sferimento di risorse era appena al suo banca e banca, sia i fondi in qualche
albore: c’era la Banca europea degli in- modo controllati dalle banche centrali.
vestimenti, ma aveva ancora fatto poco, Comunque, anche se non ci sono sta-
e il fondo regionale era soltanto sulla car- tistiche esatte, ma solo sensazioni del
ta dei verbali del vertice di Parigi. mercato, di solito abbastanza rispondenti
La nostra posizione oggi, se non ade- al vero, sappiamo che la somma fluttuan-
rissimo allo SME, sarebbe quindi una po- te totale oscilla tra i 250 e i 300 miliardi
sizione molto strana rispetto a quella che di dollari. Fin quando non avremo posto
assumemmo nel 1973. sotto controllo, in qualche modo, una par-
Premesse queste osservazioni sulla par- te notevole di questi 300 miliardi di dol-
te per così dire tecnica dell’accordo (os- lari, saremo tutti, America del nord, Eu-
servazioni che portano, lo ripeto, a con- ropa occidentale, Giappone, paesi più de-
chiudere che i vantaggi sono molto pre- boli e paesi più forti, esposti a delle on-
ponderanti rispetto agli inconvenienti e date speculative estremamente pericolose.
che il nascondersi dietro alla tecnica in Infatti, queste ondate speculative non pro-
questo caso non serve, perché bisogna af- ducono il risultato classico della specula-
frontare il problema nella sua realtà, che zione, cioè di far prevalere sul mercato
è di politica economica e di politica pura), un prezzo più adeguato aiia reale situa-
intendo affermare che, sotto l’aspetto, ap- zione di una determinata merce o di. una
punto, della politica economica generale, determinata moneta, ma mirano unica-
la creazione in Europa di una zona di mente a provocare delle momentanee dif-
stabilità monetaria, anche flessibile, anche €erenze a beneficio di colui che ha suf-
soggetta a pressioni, costituisce un con- ficienti mezzi per agire in questo senso.
tributo essenziale al raggiungimento di Ora, se vogliamo risolvere questo pro-
molti degli obiettivi che ci poniamo: lot- blema - è, questa, una proposta liberale
tare contro l’inflazione, lottare contro la che mi riservo di riportare all’attenzione
scarsità di investimenti, lottare contro la della Camera in forma più dettagliata -,
disoccupazione, lottare contro le tendenze se vogliamo organizzare un assorbimento,
neoprotezionistiche che minacciano di ral- un consolidamento di questa immensa
lentare o di soffocare lo sviluppo del com- massa fluttuante, dobbiamo poter contare
mercio intracomunitario - già lo hanno su una collaborazione tra il Giappone, gli
rallentato - e del commercio mondiale. Stati Uniti d’America e l’Europa, e non
Tutto questo senza una zona di relativa singoli paesi europei, ma l’Europa presa
stabilità dei cambi in Europa ormai è nel suo complesso.
chiaramente impossibile. Ma andando più Solo con questa prospettiva avremo
lontano riteniamo che sia chiaramente im- qualche probabilità di ottenere un risul-
possibile organizzare una zona di stabilitk, tato positivo. Inoltre, vorrei ricordare che
forse meno profonda, ma più larga, tra 11 problema non è destinato a scomparire
la zona europea e il dollaro (e dietro a1 Ja solo, perché il probabile prossimo au-
dollaro lo yen che assume un’importan- mento del prezzo del petrolio, la tendenza
za sempre maggiore) se non si costituisce dl’aumento delle materie prime, minaccia-
una base di partenza con un accordo eu- i o di alimentare ancora questo pool, co-
ropeo. stituito essenzialmente da un fenomeno
Inoltre, non è possibile affrontare an- storicamente senza precedenti o quasi sen-
che un altro problema estremamente im- ca precedenti, a parte la Spagna del 1500
portante che sta dietro a tutto ciò e alle 2 l’oro americano (ma le cose allora si
minacce speculative; cioè il problema del- presentavano diversamente). Qui, ci trovia-
l’enorme massa fluttuante di eurodollari, mo di fronte ad un gruppo di paesi con
Atti ParIamentari

VI1 LEGISLATURA -’
-
- 24955
DISCUSSIONI
-
- SEDUTA DEL
Camera dei Deputati

13 DICEMBRE 1978

immense entrate che non riescono a spen- coraggio di assumere degli impegni fissi.
dere interamente queste ricchezze, lascian- Ora, se questo round dovesse fallire, 1’Ita-
.do sul mercato in forma fluttuante, a di- lia si troverebbe dinanzi alle difficoltà at-
sposizione della propria e dell’altrui spe- tuali, per altro molto accresciute, non solo
culazione, una somma ogni anno crescen- nel commercio con gli altri paesi della
te, e crescente in misura molto impor- Comunità, ma anche nel commercio mon-
tante. diale.
Tra l’altro, coloro che si preoccupano Ho parlato di mondo. Lasciatemi an-
giustamente dei paesi del quarto mondo, dare un momento più lontano. Siamo in
dei paesi più deboli, dovrebbero avere una situazione mondiale che è tutt’altro
questo punto particolarmente a cuore, per- che tranquilla. Mi auguro che entro qual-
ché questa incertezza, questo aumento dei che settimana gli accordi SALT I1 siano
prezzi delle materie prime, accompagnato conclus,i. Sarebbe un fatto positivo, ma
da specu1azion.i valutarie, colpisce partico- non posso dimenticare che, per ora, dopo
larmente i paesi più deboli, facendo loro cinque anni di negoziati, i trattati per
pagare somme elevatissime per cose di una riduzione reciproca delle armi con-
cui hanno assoluta necessità e scorag,’uian- venzionali non fanno il minimo passo in
do, in pari tempo, le banche internazio- avanti. Non posso dimenticare la situazio-
nali dal concedere loro ulteriore credito, ne estremamente labile del medio oriente.
stante una situazione agitata e pericolosa.
Non è ancora chiuso - speriamo si
Tornando ai problemi riguardanti 1’Ita-
chiuda presto - il conflitto fr.a Egitto e
lia, riteniamo che non si debba dimen-
Israele, ,e, potenzialmente, tra quest’ultimo
ticare un punto fondamentale. E cioè che
l’Italia è un paese eminentemente trasfor- e gli altri paesi arabi, ch’e già si apre
matore, in quanto abbiamo ben poche ri- nalil’Iran u,n n8uovo focolaio di mdiisoadioli,
dopo quelrlo apertosi ndl’Afganistan. Tutta
sorse naturali, solo una parte del neces-
sario per sodisfare i nostri bisogni ali- l’a situaz6one tra il Caucaso e il1 Kmia è
mentari. Quindi, viviamo comprando, tra- d,i estrema incertezza, e può degenerare
sformando e vendendo sul mercato euro- in tensioni molto gravi. Non credo in un
peo e sul mercato mondiale. Senza l’inse- conflitto atomico generalizzato, di) hointe a i
rimento in un sistema di relativa stabi- quale li possibili protagonisti arretrano ter-
lità, questa operazione di trasformazione ronizzati. Però, 1,a possibilli,tà di una ,somma
non Kiusciremo a farla. Ci troveremo con- d,i guerre locali, come è ,scc;aduto in un
dannati a difficoltà crescenti e tutti i pia- certo momento, ma in modo ancor più
ni e documenti Pandolfi, compreso quello accentuato, esiste. Esiste, (dunque, ,in que-
triennale, si riveleranno come delle buone sto momento, un bisogno.estrem’o di equi-
intenzioni non accompagnate dalla possi- librio e di stabili.tà politica mondiale e C’è,
bilità di attuazione. per quanto ci riguaada, un problema di
Ho già accennato al commercio mon- diksa e di pvomoziiorne ‘dei nostri specifici
diale. La Camera sa che in questo mo- d o r i cukuraili e nazionali e, nel quadro
mento è in corso a Ginevra il cosiddetto dei v.alori analoghi ai nostri, degli alstri
N Tokio-votiizd D del GATT. Sotto queste paesi europei di democrazia libera.
parole così strane si nasconde - anzi non In conseguenza, sia per ragioni politi-
si nasconde - una trattativa mondiale per che che, diciamo pure, di equili,brio clelle
la riduzione degli ostacoli quantitativi ol- forze, sda per ragioni di sviluppo dalle no-
tre ‘che tariff ari al commercio internazio- stre peculiarità, in un quadro ‘&i arni8ci8zia
nale. Queste trattative, che parevano an- con paesi sindi, abbiamo u:n interesse
dare bene fino a qualche mese fa (si par- pari, o forse superiore, a quello ,di ogni
lava addirittura di una loro conclusione altro paese ad ogni polssibil!e progresso
entro il 1978 o i primi del 1979), sono verso I’uniioine econoimka e monetaria e,
ora inceppate, e lo sono dalla instabilità cm essa, v’erso l’unione pditi,ca dell’Eu-
monetaria, che toglie ai partecipanti il rolpa.
Atti Parlamentavi - 24956 - Camera dei Depui

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

Questo è un punto s d quale ci è sem- maggiore potere del Parlamento europeo


brato, -,in questi ultimi 'armi, di avere ,ri-
I incontrerà una grossa resistenza, prima di
scontrato una difFusa concordanza ldelle tutto, da parte dei deputati francesi gol-
forze politiche. Anche se, dietro da con- 1i8st,ile comunisti, e forse anche socialisti.
cordanza generale, non mancano diffemn- Incontrerà anche una forte resi'stenza da
ae 'su queAlo che si debba attuare in que- parte $dei deputati laburisti, se è vero che
sta Europa unilta. Credo, per altro, che l'esecutivo .del partito laburista inglese ha
tale concardalnza abbia un suo valore, in deciso di presentare soprattutto dei can-
quanto ,implica una crescente coscienza del didati di sicura fede antieuropeista. Que-
carattere specifìco della situazione mondia- sta è una notizia ch'e non è faci1,e smen-
le e della posizioae itali,ma, sotto i profili tire.
economiico, sociale e politico-ditare. Non si meraviglino i col1,eghi s'e io
Non dimentichiamo che liin questo mo- parlo di questi fatti che in altri tempi
mento, di fronte allo SME, che entra in si sarebbero detti di politica interna di
vigore il 1" gennaio, soprattutto se questa
'
paesi ,nostri amici, dato che quello che
Camera v m à votare la proposta contenu- avviene nei paesi della Comunità non
ta nellia nostra ri,sduzione, "a, cosa più è più politica interna altrui, ma un fatto
importante, anche in presenza del ldiiscor- Comunitario. Noi abbiamo il diritto ed
so 'd'e1 Presidente ld,el Consiglio, che parla il dovere di seguire il fatto comunitario
d,i aostra adesione ,alla stessa data, la no- e di esprimere la nostra opinione al ri-
stra posizione non può che essere una. guard,o, così come gli altri hanno il di-
Ad,esicxne, che mi 'auguro si,a a,ccompagnata ritto 'di fare nei nostri confronti. Non mi
da quallfa dell'Ir1,anda. nascondo neppure che delle. riluttanze, sia
V.i è, fra ,sei mesi, un altro grande pure espresse in forma più cauta e di
fatto plitico, l'elezione ,del P,arlammto eu- natura diversa, esistono anche in Italia,
ropeo a suffragio universale. Proprio per- se è vero che due dei ,nostri maggiori
ché ci sono questi fatti, posi.tivi e pro- partiti si ast,erranno - quanto meno -
prilo perché li1 ritmo normalle di progresso sulla proposta del Governo. Noln mi na-
dell'Europa è sempre di u,no o 'due passi scondo neppure che tali riluttanze esisto-
avanti e di u.n mezzo, o un passo ilndie- no anche nella Repubblica federa1,e di
tro, ,si m.ani,festalno oggi delle ondate di Germania, se è vero che alcune delle
contrarietà. Non manco di rispetto ,nei difficoltà obiettive incontrate dial Presi-
confroati della ,nostra socia, al1,eata ed dente del Consiglio a Bruxelles e prima
amica Francia, se constato lia presenza in provengono non tanto dal governo tede-
Francia di una convergenza obiettiva tra sco, quanto da una Bundesbank che co-
un partito comunista ed LUI partiito gdli- stituisce una specie di roccaforte d,el con-
sta fortemente contrami ad un progresso servatorismo provinciale ted'esco: essa, con
europeo, un partito socialista hed'do di una f,accia guarda verso il mondo con
fronte d a causa europea, che rimane ri- un'altna guarda verso le banche dei
stretta ,nelll'ambito, non maggiorkario, #del Lundev rappresentate in un consiglio di
partito ,del presidente Giiscard ad'Estahg, amministrazione, che nei momenti criti-
cioè il partito repubblicano, e d d parti- ci siede in permanenza, tenendo la bri-
to radicale sdalista. Constato che ,alla ca- glia tesa al cancelbere Schmidt e ai suoi
mera francese C',è stata m a maggioranza ministri.
che ha votato contro una dirett5va della C'è, quindi, una contrapposizione di
Comunità, ,appoggiata dal governo: succes- passi positivi e di resistenze. Noi dob-
sivamente - ci si dioe - l'hanno approvata, biamo essere in pieno (dalla parte dei
peri hanno voluto C marcare iil colpo D, co- passi positivi, per le ragioni di ordi.ne
me $&co8noin Franci,a. Non sfugge che economico e politico, generale e 'partico-
Chirac ckduce una campagna pol3tica vio- lare, esposte dal Presidente del Consiglio
lenta contro GiscaFd ,d'Estaing, ,da questo e ,ora da me st,esso, con qualche aggiun-
punto di vista; non sfugge che un futuro ta e precisazione. Devo di,re che, per for-
Atti Padamen tari - 24957 - Camera dei Deputdi
V I 1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978
~ ~~ ~

,tuna, la maggior parte delle forze politi- ! Ci troveremo di fronte ad un aumen-


!
che della Comunità - se l’a si prende nel to del Fondo regionale, che andrà in porto
suo i$nsieme - e, comunque, per quello nei prossimi giorni, in misura maggiore
che riguarda il nostro paese, la totalità o minore, nelle trattative di Lussembur-
delle forze democratiche e liberali - PLI go, ma che se anche non dtovesse andare
e PRI - presenti nella Federazione libe- in porto affatto (e non vedo come ciò sia
rale e democratica della CEE, sono fa- possibile) dovrebbe essere ripreso dal
vorevoli all’ingresso nello SME a partire prossimmoParlamento europeo, con la mag-
dal 1” gennaio prossimo. Anzi, nel caso giore autorità che a questo conferirà il
della Federazione liberale, favorevoli al- suffragio universale.
l’unanimità, come hanno manifestato, po- Ci troveremo di fronte ad una revisio-
chi giorni fa, nel congresso annuale a ne, ormai reclamata ,da tutti, della poli-
Londra. tica agricola comune, sia riguardo ai prez-
In questa situazione di insieme, che zi, sia riguardo dl’orientamento dalle
va al di là dello SME, che va anche al strutture. No,i abbiamo interesse ad una
di là della Comunità e che investe gli semplificazione del meccanismo prezzi e
equilibri mondiali, un ritardo o delle ter- ad una sua estensione ad alcuni prodot-
giversazioni più o meno capziose circa I’a- ti italiani; abbiamo interesse, soprattutto,
ad una intensificazione dell’azione nel
desione dell’Italia allo SME, da una parte
toglierebbero allo SME il suo valore ai campo delle strutture.
Ci troveremo di fronte ai negoziati
fini della costruzione europea, con grave
danno anche per l’Italia, dall’altra assu- per l’entrata nell’a CEE della Grecia, del
Portogallo e deUa Spagna; e, specialmen-
merebbero il significato di un nostro ce-
te nel caso della Spagna, dovremo difen-
dimento alle forze che avversano l’unione
dere interessi nostri e mediterranei di pri-
dell’Europa e, in pari tempo, di una no-
missima importanza. Noi vogliamo la Spa-

teranno nel corso della sua applicazione. Ci sarà po,i, a proposito del cc Tokio-
Ci troveremo di fronte al problema dei round che ho già citato, la decisione
))

rapporti tra ,lo SME, il dollaro, 10 yen finale da prendere circa la sua conclu-
ed il Fondo monetario internazionale. Noi sione e a qual,i cond,izioni. Non dimen-
,desideriamo che questo probl,ema, menzio- ticbiamo che la Comunità partecipa al ,

nato nel docum’ento di Bruxelles, sia ef- c Tokio-round N a nome di tutti i nove
fettivamente affrontato, anche come pre- paesi ch,e la costituiscono.
messa per qutel risanamento del m,ercato Ora, con quale autorità andremo noi
valutari’o internazionale cui ho già ac- a dire la nostra parola in questo impo-
cennato. nente insieme di trattative, con quale pe-
Atti Parlamentari - 24958 - Camera dei Deputati

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

so andremo a dirla se in questo momen- allo sviluppo della stessa Comunità, app1,i-
to, di fronte ad un passo essenziale nel cando senza ritardo - vorrei qui sottoli-
progresso verso l’unione economica e mo- neare tutte le parole - una concueta e ri-
netaria e l’unione politica europea, ci ti- soluta politica di riduzione del disavanzo
rassimo indietro, confessando la nostra pubblico al1,argato - qui voglio ricordare
relativa o totale impotenza ? che abbiamo votato recentemente contro
Ho usato la parcda cc impotenza D; la la legge finan’ziaria (sulla quale i repub-
C,amera mi perdonerà se questo mi fa blicani si sono astenuti), perché per noi
tornare in mente un aneddoto che usava questa 1,egge è ancora insufficiente, le ri-
raccontare, nelle ore più libere, Btenedet- ,duzioni che eslsa prevede nel disavanzo,
to Croce, a proposito di un certo lette- viste nel gioco delle forze presenti, ci
rato napoletano che, volendo disfare il sembrano non adeguate -, una politica ef-
suo fidanzamento, andò dai futuri suo- fettiva, concreta e risoluta di mobi1,ità del
ceri confessando - e non era vero - che lavoro, una politica di promozione degli
era impotente. Vogliamo noi compiere la investimenti pubblici e privati.
stessa operazione di fronte all’Europa ? E La promozione degli investimenti non
dopo, come ci cc sposiamo in materia di
)) si identifica in un futuro documento trien-
sviluppo dello SME, ch,e comunque ci nale, nel quale si prevede per il primo
tocca anche se non ne facciamo parte, anno uno stanziamento di 2.250 miliardi,
riguardo ,al dollaro, riguardo alla politi- cifra che, a valore attuale della lira, è
ca agricola, e così via ? Credo che abbia- assai modesta. La promozione degli inve-
mo il dovere non di vantare una poten- sbimenti, e quindi deii’occupazione in for-
za superiore al vero, ma di fare semmai ma stabile, utile, tale da sodisfare l’indi-
le cure necessarie per procurarcela, ma v,iduo e l’a comunità, s i fa stabilendo una
anche di non dare una dimostrazione del generale atmosfera di fiducia nel futuro
tutto negat,iva. della nostra economia, su linee coerenti
Su queste basi, signor Presidente, nel- con l’economia europea che è un’econo-
la nostra risoluzione domandiamo anche mi’a di mercato. L’economia europea è
noi che l’Italia comunichi alla Comunità moderna, a forte contenuto sociale, ma è
economica europea e agli altri Stati che di mercato, ed è così che noi vogliamo
la compongono l,a d’ecisione italiana di che sia. Tutto ciò lo si assicura garanten-
aderire allo SME, così che tale adesione do agli investimenti produttivi, pubblici o
possa esslere effettiva a partire d,al 1” privati che siano, uno spazio sufficiente
gennaio 1979, per assicurare, in tal modo, nella creazione di credito che si prevede
la piena presenza dell’Italia non solo nel- attraverso la politica finanziaria. Dobbia-
la Comunità in genenale, ma in tutte le mo qui dire che i 15 mila miliardi previ-
sue articolazioni essenziali, senza gli osta- sti nella legge finanziaria sono troppo po-
coli politici, psicologici e tecnici che na- chi, in quanto non ci vuole nulla a far
scerebbero per noi, e crescerebbero con sballare la situazione; tale -cifra si può
il tempo, a seguito della nostra assenza ridurre a 10 mila miliardi e la tendmza
o delle nostre eslitazioni d’alle quali - di- di un ministro del tesoro, che si senta
ciamocelo francamente - non ri.usciremmo scappare la massa monetaria, sarà quella
più ad uscire. Se noi oggi non riuscia- di infierire sugli investimenti - che non
mo ad entrare nello SME, non en.treremo possono protestare - piuttosto che affron-
in tale organismo né fra tre né fra sei tare la battaglia con le categorie, con cui
mesi: non siamo l’Inghilterra, siamo, pur- si potrebbe trovare in contrasto.
troppo, politicamente molto più deboli. Noi pensiamo che gli investimenti di-
Noi domandiamo alla Cam’era che im- pendano anche dalla mobilità e dal costo
pegni il Governo a rafforzare ulteriormen- del lavoro. Abbiamo preso atto a suo tem-
te la presenza dell’Ita1i.a n’ell’ambito co- po della cosiddetta svolta sindacale del-
munitario e la capacità italiana di con- l’EUR, però fino ad oggi non abbiamo ot-
tribuire al superamento delle difficoltà e tenuto alcun risultato pratico. Ci augu-
Atti Parlamentari - 24959 - Camera dei Deputali
V I 1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

riamo vivamente che esso venga e non luppo delle ultime trattative; per il fatto,
nascondi’amo che vediamo, nella nostra cioè, che la Germania si era irrigidita su
appartenenza allo SME; una specie di me- alcuni particolari tecnici dell’intervmto
tro concreto con il quale mti’surare la fe- delle bmch’e centliali ,o che la Francia
deltà dei sindacati a questa loro procla- aveva ‘lesinato denari per il sostegno delle
mata nuova poliitica. Non è che il vin- economie più deboli; e, dunque, dicevano,
colo esterino possa in qualche modo for- sempre fingendo, che si poteva iadenire
zarci (questa è una illusione !): la verità più tar,di, se e’quando quegli ostacolt fos-
è - diciamocelo chiaro - che o noi fac- sero stabi Irimoslsi. Tutto ciò era,, owiia-
ciamo questa politica interna finanziaria, mente, oltre che falso, sommamente ri-
del lavoro e degli investimenti in modo dicolo. Far &pendere una s o e h di que-
giusto e coerente con lo SME, oppure sta portata politi,ca ed economica da al-
quello che potrà succedere al nostro pae- cuni, sia pure import,anti, aggiustamenti
se sarà così grave che anche il fatto di tecnici o dtalla concesime o meno di due
uscire dallo SME non avrà più alcuna im- o trecento lmiliardi l’amo per un paese
portanza; vi sarà un disastro nazionale, che ha un deficit pubblico di 35 o 40
del quale l’usci,ta dallo SME sarebbe sol- mila miliardi è, infatti, palesemente as-
tanto un dettaglio. surdo. Serviva solo a guadagnare un po’
Signor Presidente, con la nostra riso- di tempo, ad evitare una decisione, anzi
luzione voghamo auspicare un’Italia più ad eludere il vero dibattito.
degna in un’Europa più degna; un’Italia I1 Presidente del Consiglio, forse per
più vicina ai livelli dei paesi cui abbiamo recuperare una leadership pol,i,tica nel suo
insegnato la civiltà (non dimentichiamoce- inquieto partito o forse per un’irresistibile
lo, non è retorica ricordarlo: è incorag- tentazione di potere, come e pi,ù del so-
giamento, era incoraggiamento nei nostri lito, o per imita!re De Gasperi, ha comun-
nonni e padri del Risorgimento, e sia que rotto questa reticenza e ci ha pro-
ora incoraggiamento per noi), un’Italia posto un,a sce1,ta netta, senza ‘neppure
più ,degna della cultura europea, di cui preoccuparsi troppo ,di litnventare lfiatti
siamo una parte determinante, in UM nuovi o iragimevoli attese, che giustifichino
Europa più degna di eseroitare quella la modificazione dell’atteggiamento del Go-
funzione mondi& di equilibnio politico, verno dtal1ian.o ni,spetto a pochi gion)i fa.
di equilibrio di forza, di equilibrio econo- Egli e il suo partito ha,nno così com-
mico, di aiuto al terzo e al quarto mon- piuto una scelta poltitica di lunga portata,
do, che noi consideriamo indispensabile che avrà notevoli conseguenze. Dhent,i-
(Applausi dei deputati del gruppo libe- cando che ormai la. pressione de4 problemi
rale). reali non consente di tenere in piedi an-
co:ra a lungo l’attuale quad’ro politico e
PRESIDENTE. E iscritto a p a l m e che la sinistra s.i trova in un momento
l’onorevole Magri. Ne ha f,acolth. di difficoltà, essi hjanno deciso d,i accettare
uno scontro chiari,fiNcato=; ed anziché
MAGRI. Signor Presidente, signori de- aprirlo, come qualche ingenuo sperava, su
putati, per una voka devo ,confessarmi terreni poco mobi1,itanti e difen~dibiilli,co-
d’accordo, su un punto importalnte, con le mse i patti agrari, o su milsure ,impopolari,
comu.nicazioni che ci ha fatto il1 Presidente come sarebbe un attacco sulla scala mo-
del Consiglio; egli ha rotto, infatti, quella bile, lo aprono su una questione di granc
miserevole rete di ipocrisie accumulatesi d,e valore i,dNeale ed unificante, come 1’Euro-
int.omo alla questione d,el slstema mone- pa, ed il sitorno dell’Italiiia nell’Europa
tario europeo, .alila quale egli steslso aveva attraverso ,l$desione al siisitema, monetmio
non poco contribwito. europeo.
Mii riferisco all’ipocrisia di coloro che Bene, i,o non credo affatto sia polsisibile
fingevano di credere che l’’accordo di Bru- né utile rifiutare lo scontro su questo ter-
xelles fosse saltato per i l ‘ deludente svi- reno. Certo, nell’operazime che così il Go-
Atti Parlamentari - 24960 - Camera dei Deputali

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

verno ,avvia vi è molto di strumentale, e infatti, che ha consentito una rapid,a


si prepa,ra .l’uso proipagandistico anche ,di espansione delle esportaviloni senza gramdi
miti e di pregiudizi. Ma, al di ,là ‘del fu- investimenti, senza nuovi settori tr,ainmti
mo ideologico, la questione dello SME è e dunque con un contenuto tecnologico
veramente discriminante, condi,ziona e con- relativamente in deolino; è il deprezza-
dizionerà per molto tempo e nel profondo mento della lira che ha consentito anche
lo sviluppo dell’economia, della politica, una ristrutturazione industriade fondata
della società, in Itallia ed !in Europa; e preva1,entemente sul decentramento produt-
proprio come tale merita di essere chia- tivo, sulmla piccola e medita impresa, SUE
ritla ‘a fondo, giungendo magari anche ad lavoro precario. E d è, infine, l’inflas’one
una ,crisil di Governo. permanente che ha consentito, pur senza
Non nego certo, come ha efficacemente grandi trasformazi,oni Istrutturdi, una po-
dimostrato ieri l’onorevole Spaventa, che co appariscente ma sostanziosa redistribu-
abbi,ano grande valore ,anche ‘le condizioni zione del reddito interno e la compressio-
sp.e&che ;in cui l’eventuale ad,esione av- ne delle rendite, soprattutto bancarie ed
viene. Ma la scelta deve comunque, a mio edilizie. Che si trattasse di una sduzifme
parere, essenzialmente muovere ‘da f’attori ilhsoriia, e comunque efficace solo nld bre-
e da giudizi più profondi, chle del resto ve perhdo, è fuori di tdubb,ico, e noi p i ~
sono alla ,radice dell’e difficoltà ndl’accet- di ,altri lo abbiamo sempre sostenuto.
tare condizioni per noi mciglioiri da parte Quanto può reggere un equilibrio fondato
d'ci pesti più forti. sul fatto che si esporta sempre più per
I1 m,io accordo con, il Presidente dei ottenerne in cambio, rin termini reali., sem-
Consiglio si ferma però, owiam’ente, qui. pre meno 80 sul fatto che un settore cre-
Non solo perché perno che la scelta giusta scente ‘dell’economlia sopravvive a bassa
per d’Italia sia praprio opposta a quella produttività soprattutto grazi’e all’ev,asione
d,a lui compiuta, >sia quella cioè di non fiscale e previ,denzi.de o sul fatto ‘che si
aderire né oggi né tra sei o tre mesi allo compri.me ,il red’dito di certe zone o strati
SME, ma perché egli non c i ha neppure della società ma senza modificarne !la fisio-
off,erto una base analitica adeguata alle n o h a produttiva e proporre loro una nuo-
nostre decisioni sulla quale di’scutere. va pcospettiva di sviluppo ?
La sceha, infatti, cui ci troviamo di D,i recent,e, la riibelhione .del pubblico
fronte oggi, non è tGa europeismo ‘e chiu- impiego, lo stato fallimentare della fiealnza
sura naziondle, la scelta è se admerire ad pubbdilca e ,il1 dissesto dell’industria meri-
un certo sistema che per g1.i attuati rap- dionale hanno dato il segnalme che tal dimi-
porti ,di forza si pcesenta economlicamen- te dli guardi,a siamo vicitni, che l,a svalu-
te diretto dalla Germani,a ,e politicamente tazione e l’inflazione, cioè, erano non una
diretto dall’intesa tra Giscard d’Estaing e cura ma una droga. Bisogna dunque cam-
Schmidt. Non voglio evocare, come si è in biarè stralda. Ma serve per questo l’ade-
questi giorni soliti fare, un antigermane- sione al sistema mmetario europeo ? A
s$imo viscera1,e e propagmd,i,sti\co;vorrei, me pare di no. Non si può, infatti, @no-
però, che si discutesse seri,amente la stra- rare che i processi oggettivi e le scelte
tegi,a di fondo di cui lo SME è strumento politiche di questi anni hanno tsegnarto pro-
e che cosa essa voglia dire per l’econo- fondamente 1’econo.mia italiana. Così che,
mia e la società italiana. . ove l,e venisse meno bruscamente da co-
Una prilma considerazi,one da fare, di pertura del cambio flessibile, essa ,non ne
buon senso ma non owia, è questa: negli verrebbe affatto stimo1,ata ad un processo
ultimi anni iil deprezzamento daedla moneta di riconversioine ma piuttosto ulteriomen-
e )l’elevato tasso di inflazione non sono te fiaccata da nuovi e soffocanti vincoli.
stati per ‘l’economia italiana solo una ma- Solprattutto perché il ritorno ai cambi fis-
nifestazione di crisi, sono stati ,anche il si in questo caso non avviene a livello
princlipale strumento di difesa rispetto alla complessivo mondCialee nel quadro .di una
cl;ilsi stessa. E il deprezzamento del1.a lira, pditica espansiva, c0ncordat.a per xìiequi-
Atti Parlamentari - 24961 - Camera dei Deputati
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VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

1,ibrm-e globalmente il deficit nei paesi vinzione che, se anche la classe operaia
avanzati, ma awiene linvece nei dimiti di italiana accettasse o una repressione po-
un accordo zonale, con l’egemonia del litica le imponesse di pagare il prezzo che
marco, e n d quadro un, d,i,segnol di
I& l’avversario le chiede, oggi, a differenza
politica economica di ,riduzione d d o svi- degli anni ’50, questo non basterebbe af-
luppo. fatto a garantire una espansione produt-
Anche coloro, insomma, &e “me ,l’ono- tiva, e anzi accelererebbe la decadenza
revole Ugo La Mfalf.a, al c o n t r a ~ , odi noi, e la disgregazione del paese. Ciò che 1.a
ritengono possibile ed ,ausp.icabile un risa- Germania oggi ci offre e ci può offrire,
namento in termini capitahstici (del nostro il disegno generale che anima la sua po-
litica non è minimamente paragonabile al
sistema pradutctivo, difficilmente possono
piano Marshall, e anzi, in un certo senso,
negare il fatto che imteporre oggi l’unifi-
cazione monetania ad uno sforzo politico- ne è l’esatto contrario. Cerco di spiegar-
mi. B un luogo comune, fuorviante quan-
economico di riconvexsione, ch’e ,sarà certo
to diffuso, quello che presenta oggi l’eco-
lungo e com’pksso, VUOIdire essere subito
nomia e la società tedesca, e a maggior
costretti a oparaziloni più drastiche, o m e
ragione quella francese, come ammalate di
l’at,tacco alla scala m,ob$Ie, il fallimento
eccessiva austerità. In realtà, le cose non
delle imprese m.srginlali, la riduzione secca
stanno così. Anche in quelle economie è
della spesa pubblica; oiperaaioni ,che eepa-
ormai entrato in crisi il modello di svi-
rano, quindi, nettamente il problema bd-
luppo che per un trentennio ha sorretto
la stabilizzazione da qudlo della program- l’occidente. E evidente e corposa, cioè,
mazione di un nuovo tipo. di swilluppo; CO- almeno dal 1973, la tendenza al rallenta-
stituiuisoono un’ulteniolre svolta motdmata mento del tasso di espansione del red-
1161 p.rogramma di Governo e, dunque, dito, alla flessione dell’investimento glo-
scontano uno scontro sociale durissimo e, bale e, in particolare, al restringimento
dati i ,rapporti ,di forza vedi, una solu- dell’occupazione. Le cause sono a tutti
zione pditica al ,limite, e forse oltre il li- note, e non differiscono di molto da quel-
mite, dell’autoritarismo. E, infatti, almeno le da cui nasce anche la crisi italiana.
una parte di coloro che sollecitano que-
Per restare al terreno strettamente eco-
sta scelta non nascondono affatto la va-
nomico, queste cause sono: il costo e la
lenza che essa ba; scelgono l’adesione ballo rigidità soprattutto del lavoro, come ri-
SME non perché confidino in un vantaggio
sultato per ora irreversibile di certi rap-
economico, ma perché la considermo un
porti di forza sociali e politici, la fine
detemente necesszwio per imporre, “ira-
di uno scambio ineguale con i paesi pro-
verslo uno scontro, una svolta che smm- duttori di materie prime; l’esaurimento
t,elli ,i rapporti di forza politici e di alasse di certi settori trainanti di un certo mo-
costituitisi iin questi dieci anmi, e per la dello #di consumo; infine, la cosiddetta
quale ,sanno di non avere una forza ,SUE- crisi fiscale dello Stato, come punto di
oiente all’interno del paese. Già ,qu&ta sa- approdo delle politiche keynesiane e delle
rebb,e una ragione più che sufficiente per- spinte corporative intorno ad esse accre-
ché la sinistra ed il movimento shdacale sciute. Ora, la differenza tra paesi come
apponessero un rifiuto netto ~ d b d a s i m e la Germania o, in altro continente, il Giap-
alllo SME ed ‘avessero i.1 coraggi,o di soste- pone e l’Italia sta principalmente nel fat-
nerlo con .una lotta pditica generale, lan- to che i primi hanno la forza economica
ziché cm piccole scaramucce di retro- ed il retroterra sociale per cercare non
guardia. solo di tamponare la crisi con misure
Tuttavia, colleghi deputati, signor Pre- congiunturali, che hanno un effetto - co-
sidente- del Consiglio, i motivi della no- me ho detto - di droga, ma anche di im-
stra opposizione alla proposta che viene postare una politica strutturale, di ricer-
fatta dal Governo sono ancora più pro- care una risposta di fondo in un nuovo
fondi e generali. Derivano, cioè, dalla con- assetto mondiale e in una nuova confi-
Atti Parlamentari - 24962 - Camera dei Deputati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

gurazione della divisione internazionale marco e dalla politica di liquidazione dei


del lavoro. ((rami secchi D.
Ma qual è questa strategia, che sotto- E allora evidente che l’interlocutore
sta dunque all’operazione S M E e l’assu- privilegiato e l’eventuale beneficiario in
me, anzi, come proprio strumento? Per questo quadro, per logica strutturale e
dirla con una formula sbrigativa, e dun- non per malanimo od ‘egoismo ,di alcuni
que riduttiva, rispetto ad una realtà cer- governanti, non sono affatto i paesi di
tamente più articolata e complessa, paesi frontiera, cioè i paesi deboli della me-
come la Germania puntano oggi - a me tropoli, tra cui l’Italia, i quali anzi si
pare - a trasformarsi da esportatori di vengono a trovare massimamente sacrifi-
merce e importatori di forza-lavoro in cati ed esposti, perché sarebbero coinvol-
esportatori di capitali o, per essere più ti in un processo di r,istrutturazio,ne cui
esatti, ad usare della acquisita capacità sono impneparati e, insieme, sarebbero
tecnologica ed organizzativa e della pro- minacciati dalla concorrenza delle nuove
pria capacità di esportare beni strumen- aree industriali emergenti. Cosa hanno da
tali per diventare i promotori di attività offrire il sud dell’Italia o la Spagna alle
industriali nei paesi in via di sviluppo, multinazionali tedesche proiiettate in que-
nei settori in cui è conveniente usare ma- sta ricerca di fiorza-lavoro Emissiva e a
nodopera a buon mercato e non organiz- buon mercato ?
zata, e per produrre lì, anzitutto, beni Qui nascmo, ben oltre le resistenze
da reimportare nei paesi industrializzati. ideo1,ogiche o certi angusti interessi cor-
E un processo di ristrutturazione su cui porativi nazional,i, le contraddizi,oni reali
. da tempo si orientano le multinazionali dell’attuale rilancio europeistico, che poi
di tutto il mondo: si tratta ora di farne emergmo nella politica agricola o nel sa-
l’asse portante dell’intero sistema. botaggi,o del fondo regionale e, in gene-
rale, nel rifiuto di una politica economica
Ecco allora una politica economica te-
comune. Qui trova una spiegazione ade-
desca, che dura da tempo, che non è af-
guata la scelta testarda di ridurre il tas-
fatto, o almeno non è solo come si crede,
so di sviluppo del mercato interno o di
dettata da miopia liberista o da un ti-
non contrastare la forbice fra la svaluta-
more eccessivo ed ottuso dell’inflazione.
zione del dollaro e la rivalutazione del
Rivalutazione del marco, selettività rigida
marco, che altrimenti apparirebbe insen-
del credito interno, smantellamento delle
sata e suicida.
imprese marginali, concentrazione ’rapida, L’Italia, insomma, non si trova affatto
finanziaria e produttiva, liquidazione gra-
come era all‘inizio degli anni ’50, di fron-
duale di interi settori industriali, nuovi te agli Stati Uniti d’America, nella posi-
investimenti in paesi del terzo mondo so- zione ‘di un paese il (cui sviluppo, per
stenuti da una diffusa ed ampia iniziativa quanto ,distorto, è comunque reciproca-
politica e da un attivo sostegno finanzia- mente funzi’onal’erispetto alla strategia dei
rio, sono gli aspetti reciprocamente con- paesi più forti, al1.a cui egemonia si al-
nessi di un disegno di lungo respiro e di linea.
grande ambizione. Una moneta europea Non C’è retorica europeistica che pos-
forte, garantita nel suo valore reale più sa coprire tale dato di fatto. L’antagoni-
del dollaro, è strumento essenziale, eco- smo, almeno per questa fase, fra i nostri
nomicamente e politicamente, di tale stra- interessi nazionali e quelli di altri paesi
tegia nuova dello sviluppo. Ed è altret- europei è il modello di sviluppo su cui
tanto preziosa, per coprire le spalle di l’Europa a direzione franoo+ted,esca tende
chi promuove questo disegno, rispetto al ad orientarsi. S.i può discutere come ri-
tentativo dei paesi concorrenti di inse- spondere e superare questa realtà, ma non
rirsi proprio nella sua fase di transizione riconoscerla mi pare, anche dal punto
e di profittare delle condizioni di van- di vista di importanti settori della bor-
taggio, prodotte dalla rivalutazione del gh,esia italiana, sciocco: vu,ol dire farsi
-
Atti Parlamentari - 24963 - Camera dei Deputati
VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

accecare dal pregiudizio ideologico e dal- cietà, e sle dunque consideriamo il fatto
l’ansia di rivincita. non casuale, è del resto già abbastanza
Ma andiamo ancora più a fondo. E le- evidente che i processi di nuova industria-
gittimo ch,iledersi,infatti, ste a certe condi- lizzazione, pure in certi casi impetuosi,
zioni ed in un lungo period,o l’Italia non oggi indotti alla periferia da questo di-
sarebbe in grado di diventare protagoni- segno, avvengono assai più di quelli pas-
sta di questo processo di ristrutturazio- sati per iniziativa diretta ed esclusiva del-
ne mondiale che oggi la esclude e di con- le multinazionali e si orientano prevalen-
divideme quindi i frutti, e se dunque temente a sadisfare una domanda estera,
non valga la pena, per un calcolo più allora è ragionevole temere che l’esito fi-
lungimirante, di sostenerlo e di mante- nale e la tendenza di fondo di questo
nersi ad lesso collegata. I1 di.scorso qui processo non siano affatto progressivi. Te-
dovrebbe allargarsi ben al di là di quan- mere cioè, per usare una efficace immagi-
to non cons’enta questa sedie e questa ne di Samidr Amin e Gunther Frank, che
occasione per poter capire, ma in base ad questa ristrutturazione internazionale si
analisi oggettive e a previsioni rigorose, traduca alla fine in un modello di nuova
quali effetti g1,obali avrebbe nel suo pie- << e m o m i a di piantagione D, dove settori
no disp.iegament.0 il disegno di cui stiamo di industria trasformatricje (elettrodome-
parlando. stici, tessili o automobile) prendano il po-
Forse può bastare per ora osservare sto della gomma o del caf€è, dove un po-
questo: non C ’ è dubbi,o che nella stra- tere politico ferocemente repressivo garan-
tegia di tipo tedesco è contenuta e - ag- tisca il perpetuarsi dei salari di fame e
giungo io - deformata anche una esigen- consenta dunque il trasferimento di plus-
za oggettivamente progressiva. I1 fatto valore a sostegno del crescente parassiti-
chIe una parte consistente d:elle economie smo della metropoli e dove sempre più
metropolitane sia oggi spinta dalle pro- aspri conflitti interimperialistici sorgono
pr,ie difficoltà e dai nu,ovi rapporti di da una strutturale carenza dei mercati
forza mondiali a diventare esportatrice di di sbocco.
processi di industrializzazione nel mondo Non è già sufficientemente indicativa
sottosviluppato, a,nziché di pura rapina, la piega reale che sta prendendo la vicen-
rappresenta un passo avanti e, comunque, da di aree quali l’Indonesia, l’Africa del
un pasjsaggio necessario. Lo sviluppo mon- sud, il Brasile e l’Iran ? E non è altrettan-
diale non può fare a m’eno di questo livel- to significativa, come avvio della tenden-
lo superiore di divisione internazionale za ad una nuova guerra dei mercati, la
del lavoro. L’esperienza dimostra che, se crisi permanente del dollaro come effetto
l’industrializzazione delle aree periferiche delle pressioni insorgenti sull’economia in-
e sovrapopolate dovesse procedere solo terna americana, alla quale certo gli. Stati
per vie tecnicamente ed economicamente Uniti d’America non si rassegneranno e
autarchiche, il prezzo politico e social’e zontro la quale hanno tutti i mezzi per
sarebbe drammatico ed il risultato pro- reagire ? Quale prospettiva può avere una
babilmente catastrofico. nuova iniziativa imperialistica, ma <( al-
Se però consideriamo la perdurante l’ombra dell’ombrello militare della su-
))

carenza delle condizioni economico-socia- perpotenza atlantica? E tutto ciò senza


li necessarie allo sviluppo autonomo dei Sonsiderare, del resto, cosa può significare
paesi del cosiddetto terzo m o d o , che non nel lungo periodo il tentativo di riprodu-
sono affatto quelle della Germania, del <ione e di generalizzazione del modello di
Giappone o dell’Italia post-fascista, caren- x-oduzione e di consumo euroamericano
za che la nuova iniziativa .imperialistica ju scala mondiale in termini di disastro
tende a perpetuare e ad aggravare, indu- :cologico e scarsità naturali.
cendo certe scelt,e pr,oduttive [e certe strut- Ma capisco, onorevole Andreotti, che
ture di potere estranee ,e contraddittorie p e s t i interrogativi suonano non pertinen-
rispetto alle priorità reali di quelle SO- i, astratti forse, alle vostre orecchie, orec-
I

Atti Parlamentari - 24964 - Camera dei Devutati


VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

chie cioè che rifiutano per principio ogni dell’occidente, sono ben limitate e compro-
considerazione che travalichi la dimensio- messe. Cercare di inseguire dunque i paesi
ne dell’immediato. Restiamo, dunque, an- più forti sulla linea che loro oggi propon-
che solo agli effetti più prossimi del pro- gono e dirigono vorrebbe allora dire ac-
cesso di ristrutturazione di cui lo SME è cettare, ma in misura assai più grave, le
parte, quelli che più direttamente ci ri- contraddizioni che quei paesi già scontano.
guardano.
Cosa significherebbe per la società eu- PRESIDENZADEL VICEPRESIDENTE
ropea procedere su questa strada? Già MARIOTTI
l’esperienza degli Stati Uniti d’America ne-
gli anni ’50 e ’60 dovrebbe insegnare qual- MAGRI. Si può anche sostenere che
cosa; dovrebbe mostrarci come una grande non C’è altra strada; ma per favore, ono-
crescita di tecnologie, di potenza economi- revole Andreotti, non facciamolo in nome
ca e politica, ma governata dalle conve- della piena occupazione o del Mezzogiorno,
nienze prioritarie delle multinazionali, non che sarebbero invece le prime vittime di
si traduca affatto in una espansione equi- questa scelta. Credo invece che l’Italia ab-
librata del tessuto sociale e produttivo, bia un interesse vitale a tentare almeno
ma accumuli disgregazione ed emargina- un’ipotesi diversa, nella quale anche gli
zione, fattori di regresso di molti aspetti elementi che fanno la sua peculiare ric-
della vita civile. Ciò malgrado la presen- chezza (e cioè la vivacità democratica, la
za di fattori comunque di sostegno della ricerca collettiva di nuovi valori collettivi,
occupazione, del reddito interno, come il ia forza organizzata delle masse) potrebbe-
riarmo o come le enormi rendite del do- ro diventare anziché, come ora in parte
minio neocoloniale. Ma non parlano in sono, ostacoli all’efficienza e allo sviluppo,
modo ancora più eloquente le tendenze uno straordinario fattore propulsivo.
oggi già in atto nelle società tedesca . e Essa può e deve cioè proporsi e pro-
francese? I1 fatto che il capitalismo tede- porre all’Europa un modello nuovo e au-
sco, dopo aver mandato a casa buon nu- tocentrato, fondato sul risanamento del-
mero di immigrati, ha comunque oggi più l’intero tessuto sociale e produttivo, sulla
di un milione di disoccupati, che è impe- produttività diffusa anziché sulla ulterio-
gnato in uno sforzo di smantellamento re concentrazione e intensijficazione nelle
del tvelfare state, che assume consapevol- aree e nei settori di punta, sul risparmio
mente la prospettiva di un basso ritmo delle risorse naturali e di captita1,i e sulla
di espansione interna, che sta accumulan- piena valorizzazione delle energie umane,
do le premesse di un duro scontro con la sulla efficienza anche dei settori (non di-
propria classe operaia, che rifiuta sempre rettamente produttivi di merci, sulla par-
più seccamente quindi quegli interrogativi tecipazione sociale e sulla trasformazione
intorno ad un migliore modello di svilup- del modello individualistico e competitivo
po che un paese così ricco dovrebbe porsi del consumo, sulla ,riduzione del tempo di
e su cui, ad esempio, le democrazie nordi- lavoro alienato e sulla rotazione dei ruoli,
che discutono con passione ? su un accrescimento insomma del benes-
Per l’Italia poi la situazione è ancor sere non esclusivamente misurato e non
più pesante. Qui la disoccupazione e la misurabile su quell’ingannevole e parziale
sottoccupazione sono già oltre il limite feticcio che è il reddito nazionale lordo.
sopportabile, né ci sono immigrati da I1 che non vuol dire &#atto un modello
mandare a casa; qui il sottosviluppo è in- autarchico, né ristretto entro i confini na-
terno e riguarda quasi la metà .del paese; zionali o europei; al contrario, sarebbe il
qui i .settori ’da smantellare nella logica necessario corrispettivo di uno sviluppo al-
di razionalizzazione che abbiamo visto sa- trettanto autocentrato dei paesi del terzo
rebbero estesissimi; qui le capacità di con- mondo, perché potrebbe rispettare le loro
correnza nei settori tecnologici di avan- priorità, li sosterrebbe con conoscenze e
guardia,. ma interni al modello generale anche con tecnologie .d’avanguardia, ne 1
Atti Parlamentari - 24965 - Camera dei Deputati

VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE. 1978

trarrebbe correnti di scambio, ma senza cate. Chi impugna qudla bandiera, se


drenarne le risorse umane e materiali, e contrastato con serietà e convinzione, ri-
senza imporre scelte estranee ai loro in- schia una sconfitta storica.
teressi reali. M.a ,dire no allo SME vuol dire andare
Non è questo l’orizzonte ideale in cui avanti sulla strada seguita in questi anni?
ricercare un ruolo storico e specifico del- O limitarsi ad applicare con ancora più
l’Europa e un ruolo, nazionale e univer- convinzione la ricetta del piano Pandolfi ?
sale insieme, come chiede la sua storia, I o credo il contrario. Non ci sono oggi
dell’Italia ? Muovere dall’Europa e dall’Ita- piii spazi né prospettive per rifiutare l’ipo-
lia la ricerca di una risposta qualitativa- tesi tedesca, che comunque è un tentativo
-.
mente nuova alla crisi di una civiltà, una di risposta strutturale al,la crisi, cercan-
.

critica non romantica, ma i,n avanti, del- do ancora una volta di tirare a campare
l’industrialismo, del produttivismo, del sui margini ,della congiuntura.
consumismo, con quella eclissi della ra- Proprio se si oppone quel rifiuto, oc-
gione e !dell,a moralità che ormai vediamo corre, a maggior ragione, un,a svolta pro-
essi portano con s è ? fonda, la capacità di aggredire in altro
’ Perché mai ti1 ruolo storico dell’Euro- modo i nodi della crisi. Occorre, anzitutto,
pa dovrebbe essere di farsi portatrice, conquistare, pur in un sistema di scambi
dopo averne subito i,l segno deform.ante, intensi, una maggiore autonomia dell’eco-
del modello americano, già così evimdente- nomia nazionale rispetto alle spinte spon-
mente i,n crisi ? E s’e anche tutto ciò si tanee e potenti imposte dal mercato este-
dimostrasse per lungo tempo troppo diffi- ro e dalle mulbiaazionak
cile e prematuro, sproporzionato comun- La questione della bilancia dei paga-
que alle nostre forze; se occorresse far menti è ben reale e nessuno può illu-
crescere la prospettiva di un nuovo mo- dersi sul suo attuale allentamento. Ma
dello di sviluppo economico e civi.le, di dobbiamo decidere come affrontarla. An-
una nuova divisione hternazionale del la- cora una volta cercando la strada di una
voro gradualmente, e contemperandola xescita ad ogni costo delle esportazioni
con alcuni elemlenti e interessi che oggi 3, al contrario, sapendo contenere ,le im-
la linea e la realtà tedesca esprimono; a portazioni in modo selettivo e senza fre-
maggior ragione occorrerebbe evitare trop- nare lo sviluppo, cioè attraverso . i l ra-
po rigidi condizionamenti, gestire con cionamento di certi consumi e ‘attraverso
strumenti politici e complessi interventi lo sviluppo delle produzioni sostitutive,
programmatici un processo così contrad- 2d esempio in agricoltura o nel campo
dittorio, impegnarsi ign un lavoro dungo e i,ell’energia?
f.aticoso di niconversione produttiva e di Se l’Italia, insomma, vuole costruirsi le
riorganizzazione sociale, prima di accetta- zondizioni per un reinserimento nel siste- .
re alt,ri e travolgenti automatismi di un ma internazionale ad un nuovo livello, ha
meccanismo di cui si riconosce almeno isogno di garantirsi una fase di maggio-
l’ambiguità. :e controllo delle proprie scelte.
Per questo il0 credo che la sinistra non Occorre, in secondo luogo, impostare
solo dovrebbe rifiutare la scelta proposta ma programmazione globale e ,di lungo
d8all’onorevole Andreotti, come con timi- Jeriodo della riconversione produttiva:
dezza si appresta a fare, ma dovrebbe le1 settore della ricerca, che in questo
accettare con fiduda e coraggio la sfida. luadro diventa prioritaria; in quello del-
Questa scelta è tanto avventunista che an- a politica industriale, per impostare con
che settori ,importanti della borghesia ita- iecisioni pubbliche ed autonome nuovi
liana sono riluttanti ad accettarla; è tan- iettori trainanti dello sviluppo (ad esem-
to di corto respiro che anche forze e tra- )io quello dell’energia alternativa, dell’in-
dizioni ideali, come la Chiesa cattolica O ormatica e dell’industria agro-alimentare);
la parte migliore della socialdemocrazia n quello della trasformazione del modeU.0
europea, se ne sentiranno alla fine .sacrifi- li consumo. e di vita civile, per trovare
Atti Parlamentari - 24966 - Camera dei Deputati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

nuove e più razionali forme di sodisfa Allora, scegliere gli Stati Uniti non
zione dei bisogni reali e per ottenere, volle dire solo optare per un certo tipo
anche dai settori del lavoro sociale non di valori culturali, di istituzioni politiche,
produttivi di merci, un vero ed efficiente di alleanze militari; volle dire aderire ad
contributo alla ricchezza e al progresso un certo tipo di evoluzione dell’economia,
del paese. della società, della cultura italiana. Forse
quella direzione non poteva allora essere
Occorre, infine, proporre in concreto rovesciata e non restava alla sinistra che
ed attivamente questo tipo di scelte all’in- contrastarlsa e condizionarla. Oggi, però, ci
sieme dell’Europa: farne una linea gene- sono le condizioni per un disegno più am-
rale ed alternativa. Non mancano gli in- bizioso; ma se non ne saremo capaci i
terlocutori, perché, come il nostro, altri prezzi da pagare saranno ben più duri.
paesi si trovano in antagonismo oggettivo Credo di aver capito che il partito so-
al disegno franco-tedesco (paesi arretrati, cialista e quello comunista, dopo aver con-
come il sud dell’Europa, o troppo ma- dotto con timidezza e su aspetti reali, ma
turi, come l’Inghilterra), e perché anche relativamente marginali, la loro battaglia
all’interno di paesi come la Francia, il sulla questione dello SME e deB’Europa,
nord Europa o la stessa Germania cre- abbiano deciso di astenersi o di votare
scono interessi sociali, ed ormai anche contro, alla conchsione di questo dibatti-
correnti politiche e culturali, che si pon- to, senza comunque aprire la crisi di Go-
gono i]. problema di un nuovo modello verno, perché giudicano questo dell’Euro-
di sviluppo, qtalitativamexte diverse da pa un terreno sfavorevoie e attendono di
quello neocapitalistico. aprire la crisi su questioni più conve-
Né mancano occasioni di iniziativa o nienti, ad esempio il piano Pandolfi o la
terreni di verifica. Anche nell’ambito spe- politica economica interna. Questo genere
cifico della Comunità europea, ad esem- di furbizia non mi convince e ha già mo-
pio, le questioni del fondo per lo svilup- strato la corda. Quando ad agosto si trat-
po regionale o della politica agricola o tava di costruire, con efficacia, decisione
della unificazione delle politiche economi- e senno, uno scontro sul piano Pandolfi,
che possono essere le prime, concrete di- quello sembrò allora un terreno altrettan-
scriminanti su cui si combatte in posi- to difficile e inopportuno; e si inventò
tivo una battaglia per un’Europa diversa, qualche altra scadenza, in attesa che le
a patto che non ci si limiti ad elemosi- cose ‘stesse agissero al posto delle scelte
nare un po’ di soldi, ma si imponga di politiche. Siamo così arrivati alla contor-
scegliere pro o contro una politica pro- ta vicenda dello SME, con una sinistra
grammata dello sviluppo di tutta la Co- che, fino all’ultimo, si è fatta prendere in
munità, pro o contro una politica agri- giro.
cola che rovesci finalmente il rapporto Non è comunque la scelta di opportu-
tra il sostegno dei prezzi e la trasforma- nità tattica che ci interessa e ci preoc-
zione delle strutture. cupa. Ormai, ad una crisi di Governo si
Si tratta, insomma, di due proposte va e sarà una crisi di tutto l’equilibrio
diverse, ma altrettanto generali, per 1’Eu- politico, che ‘probabilmente condurrà a
ropa, cui corrispondono alleanze, ideali, in- nuove elezioni, al di là delle quali sarà
teressi diversi e diversamente raggruppati. ben difficile riannodare il filo dello stesso
Concludendo, ciò che volevo sostenere, discorso. Ciò che preme, però, è il modo
onorevoli colleghi, in un intervento neces- in cui si va a questo scontro: la timi-
sariamente condotto solo per accenni, è dezza, lo scarso respiro con cui la sini-
che non a caso oggi, come all’inizio del stra ha affrontato ed affronta il dibattito
1947, una crisi di un Governo di unità sull’Europa e sul mondo è il sintomo di
nazionale viene e verrà polarizzandosi su una tendenza all’arroccamento difensivo,
una scelta internazionale, che contiene im- all’appiattimento tatticistico; fa temere,

plicita tutta una strategia dello sviluppo. cioè, che essa vada ad uno scontro divi-
Atti Parlamentari - 24967 - Camera dei Deputati
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VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

sa, scoraggiata, puntando a ridurre le portazioni e delle esportazioni Ihwaeu-


perdite e non a ricostruire una offensiva, ropee.
senza riflettere sull'esperienza di questi In d t r i termini, non si può grida- sì
due anni e senza rilanciare al paese una all'Europa e poi contrastare gl,i sviluppi
proposta di Governo. d,i questi sì, le conseguenze logiche, ne-
La nostra opinione è che questo porte- cessarie, di questo atteggiamento, perché
rebbe alla peggiore delle sconfitte. Pro- significherebbe negare, in radice, qudlo
prio nel momento dello scontro, la sini- che si va affermando. Quindi, aderiamo
.stra deve accentuare invece la sua ambi- per obbedire alla nostra vocazione euro-
zione egemonica, proporre una alternati- peistica, perché ci sembra ~lo,gjoo, sdla
va positiva al paese, alzare il tiro del suo base di questa vocazione, creare ,contenuti
discorso ideale, della sua proposta pro- utili per :il Mercato comune europeo, per-
grammatica. Di questa proposta, la que- ché ci sembra necesslario che il1 Mercato
stione dell'Europa e del mondo, di una comtwe europeo funzioni al meglio attra-
Europa e di un mondo diversi, è un ele- verso un si,st,ema di cambi che (dia il) mi-
mento essenziale. Perché lasciare questa nimo di incertezze, se ,non il1 ,massimo di
bandiera nelle mani di un avversario che garanzie, aglti operatmi che !in 'questa " e a
non ha ormai alcuna legittimità storica devono operare.
per impugnarla? Perché diffidare di una Ma quest,a nostra scelta, questa nostra
grande battaglia ideale ? adesione a1 sistema monetario europeo,
Dice un proverbio cinese, che Mao Tse onorevole Presidente del Consiglio, vuole
Tung amava spesso citare: (c Quando gli essere anche una sfida a quella maggio-
mostri il cielo con un dito, lo sciocco ranza di emergenza che, nata m'esi or so-
guarda il dito D. no, di fronte alla pietra ,di paragone costi-
tuita d,al sistema monetario europeo si
PRESIDENTE. iscritto a parlare nivela comte ulna maggioranza hcapace dji
l'onorevole Vdensise. Ne ha facoltà. essere tale e di affrontam l'emergenza. In-
Fatti, quel,18amaggioranza .si sgretola. E dal-
VALENSISE. Signor Pmsidente, omore- 1.e notizie che ,abbiamo ,sembra che il ver-
voli colleghi, onorevole Presidente 'del Con- tice d i questa .mattin.a non si sia cancluso
siglio, la posizi'one dal Movimento sociale positivamente; sembra che siano al laworo
i'taliano-destra nazionale, favorevole laU'i,m- gli esperti d'i ingegneria regcnlamentare per
medtata adestione al sistema monetario eu- inventare strumenti capaci di nascondere
ropeo, deriva in v.ia hgi.ca dalla vocazione le fratture della maggioranza, o ,di toglie-
europei,stioa dal 'nostro partilto. Una wca- re valore a questa fratture. Quindi c'b una
zione europeistica che si è fatta concreta €rattu,ra d'ella m,aggioranaa &e ha bisogno,
negli ultimi mesi, attlraverso da redlizza- per ricomporsi, come diceva un giornale
done di, ccdegamenti cm altre forze vive della sinistra. questa mattina, dell'espden-
d,ell'Europa, attravers,o la promozione del- te ,di far capiire che votare contro il siste-
L'Euro.d,estra, ci~ok di una ddea :di soliida- ma monetario europeo silgnifica... votare
rietà di base tra i popoli d'Europa, per a favme ,d,ella maggioranza e non significa
un patto ch'e vuole essere premessa B mag- v o l i la crisi ! Gose complicate, che non
giori spinte unilficanti del nostro conti- porssono nascondere -la )realtà: la (maggio-
nente. ranza è in pezzi, non es,i,ste più e sii b
In questa logica e ,in questo quadro la Frantumata di frolnte allo scogliso e alla
adesi'on'e ad un sistema di semiistabilità dei ?ietra di paragone dall'adesime al '&tema
cambi è una conseguenza dovuta, perché nonetanio europeo.
si tratta di un sistema capace di favaire C'è da #&re, morevde P.residente del
le esportaziotni e le im,portazioni, di favo- hnsiglio, che i cavalli della maggioranza,
rire i traffici, di consentire una program- :he trainava,no - o avrebbero dovuto trai-
maaion,e agli aperatori economici, di in I ver- iare - ill suo Governo, nm tentano ormai
ti,re la tendenza al deoremento delale ,h- ieppure di simulare un passo arnnonico
Atti Parlamentari - 24968 - Camera dei Devutati

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

tra h o . C’è qualcuno tra doro che ha gno 1976, dal tempo della c< non sfiducia ))

<< rotto >> il passo, com,e si dice, e che ui- al Governo da parte dell’attuale maggio-
fiuta i’ost,acolo. Infatti, lalcuni partiti dlella ranza. Fin dal Governo della << non sfidu-
magg.ioranza, (di fronte ‘a41’ostacalo storica- cia >) la maggioranza di allora partì lancia
m,ente importante e riclevante ~deill’adesime in resta contro l’inflazione. Fummo noi
al sistema monetario eurolpeo, rifiutano soli ad avvertire che l’inflazione si com-
l’ostacolo. In una situazione ,di questo ge- batte in diverqi madi e che voi avete
nere 2: evidente che nascono i ,discorsi che scelto la maniera peggiore. Aggiungemmo,
abbiano senti,to, perché i,l partito comu- nel novembre 1976, che combattere l’infla-
nista ha mandato il profess’or !3paventa zione unicamente e soltanto attraverso
in avanscaperta e ,nessun oratore cm1.116- misure ddlazionistiche, con indirizzi re-
sta ha finora preso .la parola .in quest’mla. cessivi, ci sembrava non producente. S i
La stessa cosa si può dire del partito so- sarebbero avuti aggiustamenti sulla bi-
cial.is.ta, mentre ‘della maggioranza hla par- lancia dei pagamenti, si sarebbe avuto
lato solo l’onorevole Rende, favorevole al- qualche apparente respiro di carattere mo-
l’ingres,so nel sistem,a monetario europeo. netario, ma si sarebbe avuto soprattut-
Quiodi la maggioranza si, divide, m c a di to l’aumento della disoccupazione, nonché
riunirsi nei vertici ,dei partiti che inter- il trasferimento dell’inflazione sui ceti
rompono i lavori parlamentari, e non si meno provveduti del mondo del lavoro,
esprime, h o a questo .momento, in iaiula. sulle fasce sociali a reddito fisso. Questo,
Che cosa & successo, in definitiva? purtroppo, è puntualmente avvenuto, ed
L’onorevole Presidente dei Consiglio, nel 6 avvenuto con la consapevolezza e coiì
suo discorso, ‘ad un certo punto (e noi il consenso delle sinistre, del partito co-
registriamo questa dichiarazione) afferma: munista ’ e del partito socialista. L’infla-
<(Posso dire che né prima né dopo Brux- zione la si continua a combattere nel
elles sono state sollevate verso il siste- modo che ho detto. Ripeto, questa lotta,
ma monetario di cui stiamo discutendo quando ha avuto qualche risultato, lo ha
eccezioni mosse da riserve antieuropeiste avuto a spese delle categorie più deboli.
o da contrarietà al sistema come tale, Quando tali categorie più deboli non sono
come pure nessuno ha espresso disim- state raggiunte dai colpi severi che gli
pegno dalla linea di ulteriori ri,duzioni indirizzi antinflazionisti e recessivi seguiti
del tasso in inflazione in una politica procuravano, non si sono avuti risultati.
non recessiva, secondo gli accordi di Go- Oggi, l’adesione allo SME potrebbe co-
verno e lo schema>diprogramma triennale stituire - costituisce e, a nostro giudizio,
ormai prossimo alla sua definizione. Sono deve costituire - un’occasione per un’in-
state viceversa mosse, da qualche parte, versione di tendenza, un’occasione per
riserve che io mi auguro l’odierna discus- realizzare finalmente l’obiettivo di lotta
sione valga a superare, sui tempi di piena all’inflazione in termini non recessivi. Per-
accettazione del sistema monetario e sulle ché? Aderire allo SME e continuare sul-
misure parallele >>. la linea della lotta all’inflazione condotta
Ci domandiamo: se è vero che nessu- in termini recessivi significa aderire al si-
no aveva espresso riserve su ulteriori ri- stema in questione a parale e non con-
duzioni del tasso di inflazione in una po- cretamente. Quindi cosa comporta detta
litica non recessiva, cosa è successo, tanto adesione? Che per avere un senso deve
da aver innescato questo processo di ri- essere realizzata, all’interno, mediante in-
getto da parte della sinistra nei confronti dirizzi produttivistici,. quelli che noi ab-
dell’adesione al sistema monetario euro- biamo sempre sostenuto. La espansione
peo? La verità è che tutti, a parole, sono della base produttiva, la incentivazione
d’accordo nella lotta all’inflazione. Que- della produttività, la difesa degli alti sa-
st’ultima è stata una sorta di cavallo di lari attraverso la promozione di un’alta
battaglia che ha contraddistinto il periodo produttività; sono questi i nodi che ci
di questa legislatura successivo al 20 giu- impone la adesione allo SME. Chi ha ri-
Atti Parlamentari - 24969 - Camera dei Deputati
VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

serve circa quest’ultima si colloca al d: pitali da un settore all’altro o, nell’am-


fuori di tale logica, di tale possibilità. bito di uno stesso settore, da una pro-
Ma, a questo punto, signor Presidente duzione all’altra. Nulla di tutto ciò è
del Consiglio, una domanda è necessaria: avvenuto: avete una legge di ricmver-
l’attuale maggioranza è capace di aderire sione industriale che è uno strumento
allo SME ed è capace, dopo tale adesio. superato, che voi stessi riconosoete non
ne, di gestire quest’ultima in termini di ancora in condizione di funzionare o di
espansione pro’duttiva? raggiungere i destinatari, che per altro
E capace, l’attuale maggioranza, di in sono raggiunti in via meramente assisten-
dirizzi produttivistici, tali da combatterv ziale, (al di fuori di un quakiasi disegno
l’inflazione dall’interno, aumentando la coordinato. Che la situazione sia questa,
quantità dei beni prodotti a raffrontc ce ne avete dato la prova - direi docu-
dei segni monetari, utilizzando, quindi, in mentale - voi stessi, Governo e maggio-
sede di espansione produttiva tutti i be. ranza, signor Presidente del Consiglio, at-
nefici ch,e possono venire da un mercato traverso la presentazione del disegno di
allargato e rassicurato dall’adesione ad legge sui fondi di dotazione degli enti a
un meccanismo di cambi semistabilizzati ? partecipazione statale, che avete dovuto
Abbiamo le nostre pesanti riserve: soccorrere al di fuori delle norme sulla
siamo decisamente convinti che questa ricostruzione industriale, ammannlendo
maggioranza non sia capace di gestire in fondi di dotazione dell’ordine di migliaia
questo s~aniso l’adesione alEo SME. Questa di miliardi. Di’co di più: quei fondi sono
affermazione non è apodittica; essa deri- stati erogati in violazione delle norme sul-
va da quanto la maggioranza ci ha of- la riconvers,ionle industriale, dato che
ferto. Finora la maggioranza, quando ha mancano finalizzazioni e indicazioni setto-
agito, ha agito in direzione -recessiva, an- riali e programmatiche.
tiproduttivistica, contraria a quella ne- Questi due fatti, il fallimento della
cessaria perché l’adesione allo SME ab- Legge sulla riconversione industriale, co-
bia contenuti positiv,i per la realtà ita- sì come da voi proposta ed approvata, e
liana. il ricorso al di fuori delle procedure di
Quali sono gli esempi che abbiamo sot- legge al pubblico denaro, nell’ordine di
to gli occhi ? La legge sulla riconversio- migliaia di miliardi, per tamponare i bu-
ne industriale: è una 1,egge che abbiamo zhi delle partecipazioni statali, ci dicono
aspr.amente criticato, anche con una re- :he questa maggioranza è fuori strada ri-
lazione di minoranza, segnalando che, co- spetto ai doveri e alle possibilità con cui
sì come era stata concepita, aveva sol- può e deve essere gesti,ta la nostra par-
tant.0 contenuti di natura assistenziale e tecipazione al sistema monetario leuropeo.
non meccanismi tali da poter sdlecita- Questa maggioranza deve mettersi d’ac-
mente r.aggiungere i destinatari e da po- :ordo con se stessa. Signor Presidente
ter promuovere l’auspicata riconversione i,el C,onsiglio, durante la discussione del-
hdustriale. Tale legge non aveva in sé a legge finanziaria, da questi banchi -
gli strumenti e le procedure flessibili per : soltanto da questi banchi - si osservò
preparare nei tempi brevi quei program- :he l’adesione alla legge finanziaria c i
mi e quei quadri cti riferimento ,dei set- ;embrava inconsistente da parte di molti
tori che d,ovevano essere l’avvio di una ;ettari della maggioranza, perché manca-
riconversicme industria1,e: non si può ri- ra il presupposto di un confron,to nel
convertire nessuna industria, se non si co- ’arlamento e - soprattutto - nella mag-
nosce la direzione del reimpiego. La ri- :ioranza sul cosiddetto documento Pan-
conversione industriale non è ipotesi lolfi. Voi del Governo avete elaborato il
astratta, libresca o legislativa: è ipotesi IocumenLo Pandolfi che è il presupposto
che i,ncid8e sulla realtà economica sol- ogico della legge finanziaria le di quanto
tant,o quando nella realtà economica si ‘egue. Ma su quel documento, su quel
trasferiscono risorse di lav,oro e di ca- piano non C ’ è stato un confronto della
Atti Parlamentari - 24970 - Camera dei Deputati

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

maggioranza; ed ecco che i nodi vengo- non fuori di qui. Voi avreste dovuto por-
no al pettine e la maggioranza non re- tare qui il piano Pandolfi, e dire alla
cepisce in tutta la loro estensione le maggioranza che si misurasse su quelle
conseguenze del piano Pandolfi. I nodi durissime autocritiche, da cui discendeva-
vengono al pettine, ma in maniera tale no determinati comportamenti. Nulla di
da far emergere il contraddittorio e stru- tutto ciò è stato fatto, ed il piano Pandol-
mentale atteggiawento di taluni partiti fi è un presupposo latente, per così dire,
della maggioranza. Noi vogliamo sapere della politica economica del Governo e,
con quale logica il partito comunista oggi per noi, ambiguo ed incompleto nella par-
si ribelli all’adesione al sistema monetario te propositiva. Esso è poi inaccettabile
europeo, quando ieri ha approvato - for- dal punto di vista dell’adesione al siste-
nendo anche degli autorevoli relatori - ma monetario europeo perché nella parte
la legge finanziaria, che avleva come suo propositiva (che è come una scatola vuo-
presupposto, così come l’aveva la Rela- ta che attendiamo ancora che sia da voi
zione pervisionale e programmatica, il do- riempita, se ne avrete la possibilità e la
cumento Pandolii: documento sul quale capacità, se sarete d’accordo tra di voi
abbiamo formulato e formuliamo tutte le nel riempirla) sono contenute unicamente
nostre riserve, ma che ritenevamo fosse indicazioni che riguardano investimenti
la bandiera della maggioranza. pubblici non meglio specificati, tradotti,
Maggioranza inconsistente ieri, quin- nella legge finanziaria, in investimenti a ((

di, e maggioranza in pezzi oggi; ma non pioggia quanto mai generalizzati, che noi
))

per le nostre affermazioni, ma perché ogni abbiamo denunziato e che si ii-aducoiio


volta che questa maggioranza ha avuto in dispersione di risorse, al di fuori di
un impatto con i problemi con i quali qualsiasi quadro di riferimento, di qual-
doveva misurarsi, si è dissolta come neb- siasi coordinato sforzo produttivistico.
bia al sole, o continua a crogiolarsi nelle Siamo quindi con una maggioranza in
sue contraddizioni, che non forniscono pezzi, che non ha approvato un piano
alcun apporto positivo alla situazione Pandolfi, che avrebbe potuto essere un
drammatica del nostro paese. punto di riferimento, per altro debolissi-
11 piano Pandolfi avrebbe dovuto esse- mo, anche in relazione alle esigenze ed
re discusso prima. Ci rendiamo conto del- alle necessità connesse all’adesione al si-
le esigenze di equilibrio del signor Presi- stema monetario europeo, se si vuole che
dente del Consiglio; ci rendiamo perfet- questa adesione non rimanga soltanto una
tamente conto della logica dell’iter che è velleitaria affermazione.
stato seguito; ma poi le cose scoppiano. Siamo di fronte a scadenze e ad osta-
Indubbiamente può essere stato abile far coli di fondo. L’ambiguità non deriva cer-
approvare prima la legge finanziaria, far tamente dalla preparazione degli uomini,
passare prima l’adesione allo SME, per non certo da mancanza di abilità: è uni-
poi dire: (c Avete approvato l’adesione allo camente conseguenza della necessità di
SME, ma questa comporta l’accettazione conciliare l’inconciliabile. Quando voi met-
del piano Pandolfi D. I risultati, però, sono tete insieme una maggioranza che si ispi-
quelli che vedete: miserevoli per voi, da ra all’emergenza e che k formata da co-
noi ampiamente previsti e denunziati. Voi munisti da una parte e di democristiani
lavorate ormai da anni sulla pelle del po- dall’altra, mettete insieme forze non omo-
polo iltaliano per tenere cucita una mag- genee che o fanno piccoli provvedimenti
gioranza impossibile che si spacca di fron- o sono d’accordo su prowedimenti di ca-
te ai problemi nella loro realtà, nella loro rattere clientelare, di dispersione delle
ineludibilità. pubbliche risorse. Se si devono operare
Il dibattito sul documento Pandolfi grandi scelte, queste forze si arrestano e
avrebbe portato alla accettazione della sua poi si dividono.
parte autocritica, una accettazione che non Noi abbiamo una responsabilità di
è stata fatta se non a mezza bocca, se fronte all’Europa, rispetto alla quale oc-
Atti Parlamentari - 24971 - Camera dei Deputati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

corre porci in termini europei, i quali so le manovre puramente monetarie.. Qui


certamente non sono quelli dello sviluppo si fanno i guasti: la maggioranza delibera
di una statizzazione selvaggia, quanto sur- spese non sostenibili; dopo di che la Ban-
rettizia, dell’economia secondo le pressio- ca d’Italia interviene attraverso la mano-
ni che vengono dalla sinistra. Non si può vra monetaria. Ma cosa implica l’adesione
affrontare il problema della coesistenza al sistema monetario europeo ? Che le
in Europa predisponendo un modello di grandi furberie dello scaricare tutto quan-
società che sia diverso da quello che pre- to al governatore della Banca d’Italia de-
vale in Europa: non si può partecipare vono finire perché vengono a confronto,
al Mercato comune europeo assumendo attraverso la stabilizzazione dei cambi, non
tutti gli oneri, tutti i vincoli, tutte le au- solo le monete ma anche le economie:
tolimitazioni che derivano da una conce- non basterà più la manovra monetaria,
zione statalista e antiproduttivistica del- ma si tratterà di incidere sui flussi reali
l’economia. dell’economia. Ecco la ragione per la qua-
. Signor Presidente del Consiglio, quan-
l e ci sono state tante riserve, anche in se-
.do ella, per la prima volta in questa le- de tecnica: sono una serie di moniti alla
gislatura, parlò di economia, si pronun- maggioranza e al Governo. I vostri tecnici
ziò a favore - e noi prendemmo nota di vi hanno detto: <( State attenti: se aderite
questi suoi intendimenti - di una gestio- al sistema monetario europeo, non potrete
ne economica persino delle partecipazio- poi chiedere di stampare moneta per que-
ni statali. Sono passati due anni; e quan- sta o quell’altra legge imprudentemente
varata in Parlamento a colpi di maggioran-
tum mutatus ab illo !, dovremmo dire, di
za con illusori incrementi di spesa, che
un Presidente del Consiglio costretto a
poi in termini reali non hanno risponden-
fare i conti con le esigenze statalizzatrici
za n.
della sinistra, contrarie al respiro che il
Altra piccola furberia che dovrebbe fi-
mercato deve avere perché l’Europa possa
nire, di fronte all’adesione allo SME, è
essere costruita.
costituita dal fatto di << campicchiare at-
I1 dottor Carli, in uno dei suoi ultimi
))

traverso il deprezzamento progressivo del-


interventi sul tema << L’industria e 1’Euro- .la lira. Non ‘si cede su questo, non si ce-
pa D, afferma: << Per il funzionamento del .de su quell’altro, non si aggiusta il siste-
,mercato e per la vitalità delle imprese è ma dei nostri costi, non si aggiusta il si-
essenziale che si .stabilisca la verità dei stema dei costi indiretti, che derivano dal-
prezzi D. Questa è una espressione che va la dilatazione della spesa corrente e del
registrata,, sottolineata. La (< verità dei fabbisogno pubblico allargato, e si ritrova
prezzi è . a l di fuori delle tecniche mistifi-
))
la competitività attraverso il deprezzamen-
catrici, dell’assistenzialità, è un qualche to, che riesce a mantenere competitivi i
cosa che deve essere considerato alla ba- nostri prodotti all’estero. Anche questo fi-
se di una seria gestione della nostra ade- nisce, perché in un sistema di cambi sta-
sione al sistema monetario europeo. bili o semistabili vi è il riscontro con la
A tal fine, aggiunge Carli: (<.Occorre ((verità dei prezzi di cui parlava il dot-
)>

che al consumatore si consenta in ogni tor Carli.


-istante l’opzione di comprare merci nazio- In questo quadro coloro i quali sono
nali o straniere confrontando i prezzi sul- i più duri nel manifestare il loro ri-
la base di cambi stabili D. Perché la re- getto sono proprio i comunisti, i quali
pulsione, il rifiuto di talune parti politiche, hanno tratto il maggior vantaggio dalla
di fronte all’adesione ad un sistema di mitizzazione dell’emergenza, che si è risol-
cambi stabili o, quanto meno, semistabili ? ta in un mantenimento dell’emergenza, cu-
Perché C’è l’abitudine, signor Presidente, rata come una specie di orticello, sul qua-
del Consiglio, alla grande o alla piccola le i comunisti hanno tentato, tentano - ed
furberia. La grande furberia è quella del- in parte vi sono riusciti - in modo surret-
l’aggiustare le cose dell’economia attraver-
’ tizio di piantare gli alberi velenosi d’ello
Atti Parlamentari
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- 24972 - Camera dei Deputati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

stravolgimento della nostra società in di be omseriti.re loro di esercihre. m I l nostro


rezione di altri tipi di società. ritonnello, s.ignor Presidente del Consiglio,
I comunisti non hanno avuto il corag è che aderi,re allo SiME non significa nulla
gio d,i mettersi coatro l'Europa; non han. ,se la maggioranza dtovesse rimmere que-
no avuto ,il coraggio di *dire c< no D al ,si. sta, manifestamente incapace di gestire
stema monetario europeo 4n quanto t,ale, e l'adesione allo SME nai termini in cui
hanno mandato avanti i tecnici con le lorc una t,ale adesime dovrebbe essere gestita.
preoccupazioni. A proposito .dei t e d & sul Gli alibi tecnici non servono a copnire
Corriere della sera vi è una acutla osser- l'imbarazzo dei comunisti, che si rendono
vazione del professor Visentini, che &re perfettamente conto che la l'oro posizione
ad essere un autorevo1,e politioo è \untec- è ai margi,nii, è una posilione che damneg-
nico: << Si è detto che .autorevoli tecnici gia i !lavofratori. Adenitre #infatti d o SME,
sono contrari al,la nostra palrt&pazione 'a un sis,tema ci& di cambi stabili e che
allo SME. I n effetti occorrerebbe diistin- incentiva i traffici e le esportazioni lsignifi-
guere, anche perché spesso la qual,i,fioa di ca favoriire i lavoratori di un,a economia di
tecnico viene attribuita in modo allquanto trasf ormmione come è .l'economia lidia-
disinwlto a questa o quella persom da na. I com,unisti di questo non tengono
una classe politica che spesso è priva di canto e ,dicono che bisognerebbe :attende-
competenza e di conoscenze sulle cose che re. Ma ;at,tendere che cosa? 11 detenima-
tnatta e che è, quindi, ,anzitutto politica- mento ulteriore del,la situazione 6taIiana ?
mente scadente, e da u,na ophtiane pub- I1 fa1,liunento del sistema moneta& euro-
blica nellla quale la &&ih-ia w r i pfi~d,p e ~a s e i ? C " q i i q cdicono&e b k o p a
è tale da portare ad esaltare, slenza dir*- attendere e intanto hanno mandato in
zime chiunque possa presentarsi od es- avmscopert,a con la sua dicolla proposta
sere prasentato come tecnico. Non v i è - mi si consenta questo aggettivo forse
dubbio, comunque, che persone ,di sicura un po' pesante - il partito tsoci&sst,a, che
capacità ed esperienza e degne ,della m,ag- vdeva mediare quelko che non è possibile
@ore stima hanno espresso serie perples- mediare. A parte ll'ow8iaconsimderazione che
sità in ordine all'adesi~me del nostro pae- partecipare immediatamente significa ac-
se al (sistema monetari,o europeo. Ma, se quisire immediatamente quei dinitti di wr-
si guarda attentamente, si vede !che tali rezioine dellta rotta che finora nel campo
preoccupazioni non sono affatto tecniche, d,el Mercato comune europeo non s,ono sta-
ma qoliitiche. Esse si concretano nella ,sfi- ti esercitati, i stoaiahti con .la h o pro-
ducia che i.1 Governo e le forze pollitiche pasta non salvano cert'amente l,e incertez-
italiane vogliano realmente perseguire e ze e le. ambiguità dal partito c"&$a.
sappiaino coerentemente 'svolgere poliltiche [I partito comunista dovrebbe sapere - e
serie e responsabili di risan,manto; e d l l a lo sa benilssimo - &e una economia di
temuta prospettiva che, ]dopo aver conti- t"isformaz,ione come Za nostra è una eco-
nuato una politica di lasshsmo, si imputi nomia i,n cui il lavoro .si i,nsmisce come
a& organismi tecnici .la .cnisi che rderive- valore ,aggiunto nei prodotti, è una secono-
rebbe .nei confronti dello SME, come in mia ,che non ;può continuare senza penailiz-
passato .in altre occasioni è avvenuto D. tare gravemente i lavoratori a deprezzare
In altri termini, la copertura, l'alibi :a ,lira, così come awimene l,ent,a"te, an-
tecnico che i comunisti hanno tentato è :he se poi i punti ,ddl'i,nflazione sono con-
smascherato dal professor Vissmtini, ma è :enuti attravers.0 altre pratiche. I comuni-
visibilmente un alibi che non è sufficiente ;ti cinicamente sanno questo e lo nascon-
a nascondere le preoccupazioni dai comu- lono. Non possiamo continuare a mortifi-
nisti che sono preoccupazioni di caratte- :are il valore aggiunto, che è ,il 1,avol.o in-
re politico, in rela,z.ime a spinte, ohe i co- :orporat'o nei beni prodotti), ,attraverso tec-
munisti ritenevano o ritengono .di poter ziche dmi deprezzamento.
esercit,are, e che l'ades+one aUo S M E non Perché allora i comunisti 'avanzano, que-
consente loro di eseroitare o non dovreb- ;te proposte ? Perohé, signor Presidente
Atti Parlamentari - 24973 - Camera dei Deputati
VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

del Consiglio, essi vogliiono un ,altro :tipo zione di coloro i quali hanno portato ca-
di ‘società, perché è stato un errore &e- pitali all’estero e li hanno investiti in dol-
nere di poter superare I’emergenza asso lari. E estremamente patetico trovare i
ciando il partito comunista che su181’mer- comunisti dalla parte degli esportatori
genza vive e che dell’emeEgenza vuole a p clandestini di capitali, che da mesi sono
profittare per portare avanti surrettizia- preoccupatissimi perché il dollaro cala, e
mente un suo disegno di trasformamione naturalmente cercano di avere tempo per
dell,a società, un suo Idisegno che non si poter allocare le loro disponibilità in mo-
capisue quale sia se è vero, come è vero, nete europee forti, o che si avviano ad es-
che b stesso partito comunista respinge sere tali. E veramente patetica, perciò, la
il socialismo reale e la socialdemocrazia condizione dei comunisti.
come si sono realizzate, annunziando più In conclusione, signor Presidente del
o meno confuse terze vie. Consiglio, ‘dal nostro punto di vista non
Quindi voler superare l’emergenza e as- si può gestire la partecipazione al sistema
sociare il partito comunista (significa ri- monetario europeo con l’attuale maggio-
nunciare a superare l’emergenza, perché ranza, che si è sfascimata, e che ha dato
si .associa una forza che dell’emergema ha la prova della sua incapacità e della sua
fatto una sorta di suo scudo per poter lontananza dall’Europa. Voi non volete al-
procedere contro questo tipo di società, lontanarvi dall’Europa; siamo d’accordo e
che va rigenerata, rivista, corretta, ammo- pensiamo che non solo non occorra allon-
dernata, ma che non va negata in certi tanarsi dall’Europa, ma che si debba an-
suoi valori fondamentali ed essenziali che dare verso l’Europa. Per fare ciò bisogna
trovano riscontro in Europa. Ecco perché però avere i vestiti in ordine, le scarpe
i comunisti reagi’scono in maniera rozza, adatte, i garretti buoni. Bisogna soprat-
oserei dire, alla proposta di adesione al tutto averne la volontà precisa: e ciò si-
sistema monetario europeo: non hanno gnifica mettere in ordine la nostra casa
neppure la preoccupazione di essere un in termini europei, significa difendere il
po’ patetici. lavoro italiano in termini europei.
Signor Presidente del Consiglio, ella ha L’adesione del MSI-destra nazionale allo
dedioato alcune righe delle sue comunica- SME è convinta; ma la convinzione con
zioni ai rapporti tra il sistema monetario cui professiamo questa adesione è un atto
europeo e il dollaro; ella afferma - ed è di accusa nei confronti di questa mag-
una opinione di tutto rispetto, anche se in gioranza che, fino a questo momento, ha
parte non la condivido - che .il dollaro tradito l’Italia e l’Europa (Applausi dei
nella sua attuale crisi può essere avvantag- deputati del gruppo del MSI-destra nazio-
giato dall’esistenza di un sistema moneta- nale - Congratulazioni).
rio europeo, da un sistema di monete sta-
bili o semistabili in Europa. Ma comunque PRESIDENTE. E iscritto a parlare
una cosa è certa, onorevole Presidente del l’onorevole Pietro Longo. Ne ha facoltà.
Consiglio: una volta che in Europa doves-
sero esserci cambi stabili, avremmo monete LONGO PIETRO. Signor Presidente,
appetibili e, per esempio, una rivalutazione morevoli colleghi, onorevole Presidente del
della lira rispetto al doUaro e quindi la Zonsiglio, desidero innanzitutto esprimere
tentazione per molte persone di avere nel a solidarietà del mio partito all’amico
proprio’ portafoglio non soltanto dollari, Pannella per la giusta rimostranza che ha
ma anche e soprattutto monete europee. nanifestato stamane in quest’aula, a cau-
Tutto ciò comporta - non so se i comuni- ;a di un silenzio degli organi di informa-
sti se ne siano accorti, ma il loro atteg- :ione della radio e della televisione che
giamento è certamente patetico - che la :ertamente non onora il nostro paese. Del
posizione di coloro i quali non vogliono *est0 siamo assai spesso abituati alle ma-
aderire al sist,ema monetario europeo ‘si ri- lipolazioni, ‘che in questo campo avven-
solve, in questo. momento, in. una prote- gono così di frequente, e ci .associamo an-
Atti Parlamentari - 24974 - Camera dei Devutati
~~~ ~ ~

VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

che noi alla richiesta che è stata avanza- dando poi al Presidente del Consiglio un
ta, perché si discuta di questi problemi mandato fiduciario di operare al meglio.
appositamente in quest ’aula. La nostra cnitica al Governo su questo
Apprezziamo anche la posizione nuova punto è severa, e il Presidente del Consi-
del partito radicale, che rit’eniamo interes- glio lo sa. La metodologia adottata du-
sante, perché si colloca in un processo di rante queste ultime settimane non ha age-
. sviluppo di una politica a favore dell’Eu- volato i momenti unificanti della maggio-
rapa, che è una poliitica che noi socialde- ranza; ha favorito, anzi, le divaricazioni,
mocratici difendiamo e porti,amo avanti ha accentuato i sospetti e le riserve, ha
con coerenza da tanti anni. lasciato pensare ad operazioni di varia
Certamente, signor Presidente, l’esposi- natura a fìni di politica interna.
zione data ieri dal Presidente del Consi- Per noi, sin dall’inizio, la questione si
glio risponde all’esigenza, più volte ma- poneva, in termini politici e di1 principio,
nifestata nei giorni scorsi dal partito so- a favore di una decisione per l’ingresso
cialdemocratico, che il Governo finalmen- dell’Italia nello SME, mentre considerava-
te presentasse una linea precisa, convinta mo di natura tecnica la questione del-
ed argomentata in ordine alla posizione l’adesione immediata o tra qualche tem-
dell’Italia nei confronti dell’adesione al si- po. Non abbiamo, pertanto, apprezzato la
stema monetario europeo. Le scelte che drammatizzazione politica che si è volu-
l’onorevole Andreotti ci ha proposto si ta creare nei confronti del momento in
muovono, a nostro giudizio, nella giusta cui il nostro paese sarebbe entrato nel si-
direzione di una piena 6 tempestiva sotio- stema monetanio europeo.
scrizione itali’ana ddl’accordo di Bruxel-
La direzione del mio partito, coerente
les. Siamo, però, arrivati a queste conclu-
con questa impostazione, ha deciso in due
sioni attraverso un iter tortuoso e talvol-
tempi diversi: in un primo momento ma-
ta contraddittorio, che non ha certamente
nifestando un’opinione favorevole in linea
contribuito a ridurre i contrasti politici
di pnincipio all’adesione; in un secondo
e tecnioi che si erano creati, e che sono
sciogliendo in senso positivo la riserva
rimasti tra i partiti della maggioranza. I n
qualche misura, si è addirittura concorso che avevamo espresso sull’adesione a par-
a creare il sopetto che una scelta di tanta tire dal lo gennaio.
importanza potesse essere oggetto di stru- Le ragioni che ci hanno convinto a
mentalizzazioni di questa o di quella questo secondo passo sono legate soprat-
parte politica per disegni oscuri, magari tutto al convincimento che i rischi di re-
di rottura della maggioranza e del quadro star fuori sono di gran lunga maggiori di
politico. quelli che corriamo entrando subito nel
Noi avvertimmo questi rischi nelle sistema. Dal punto di vista politico la no-
scorse settimane, quando sollecitammo un stra non immediata partecipazione all’ac-
vertice. tra partiti e Governo prima di cordo sarebbe apparsa come un disimpe-
Bruxelles, e siamo del parere che, se que- gno dalla politica europea, al di là delle
sto vertice fosse stato convocato, oggi non nostre stesse intenzioni. Ciò avrebbe pro-
ci troveremmo in una situazione così de- vocato ripercussioni di varia natura, tutte
licata che, anche se superata - come ci comunque in negativo, ed avrebbe allon-
auguriamo - senza determinare la crisi di tanato quella prospettiva di lavorare pei
Governo, è desthata comunque a provoca- l’unità economica e politica dell’Europa,
re turbative gravi nei r’apporti tra i par- per la quale lo SME rappresenta certa-
titi della maggioranza. mente un passo in avanti. Dal punto di
Alla vigilia del 4 (dicembre sarebbe sta- vista tecnico la nostra moneta sarebbe
to certamente possiblile raggiungere una stata più esposta, sui mercati internazio-
intesa sulla piattaforma delle richieste e nali, anche nei confronti del dollaro, so-
delle condizioni che la delegazione italia- prattutto se le autorità politiche e mone-
na avrebbe dovuto avanzare a Bruxelles, tarie americane stabiliranno - come ci
Atti Parlamentari - 24975 - Camera dei Deputali
V I 1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

auguriamo - nuovi raccordi con i partners resto, come ho già ricordato, la decisio-
europei. ne della direzione del partito socialdemo-
Noi socialisti- democratici intendiamo, cratico è nata dopo una attenta valuta-
in presenza di divergenti valutazioni tra zione ed un sofferto travaglio delle ragio-
i partiti della maggioranza, ridermare con ni politiche e tecniche che ci hanno por-
forza la nostra fiducia nel quadro politico tato a sostenere con coerenza la linea del-
attuale, che non ha alternative, ed il no- l’immediata adesione italiana allo SME. Le
stro proponimento di operare per rinsal- ragioni politiche sono di un duplice ordi-
dare i vincoli allentati. Del resto, molte ne di motivi: il primo è legato alla oppor-
delle ragioni di critica verso il Governo tunità di prendere il treno al momento
e la sua scarsa incisività nell’affrontare i giusto, quando il sistema sta nascendo,
nodi della crisi del paese ci trovano con- per assicurare una condizione di piena di-
senzienti. E noto che non siamo rimasti gnità al nostro paese e per contribuire
sodisfatti della soluzione adottata dal Pre- in modo determinante alla costruzione di
sidente del Consiglio quando ha sostitui- un sistema monetario che consoliderà
to il ministro dell’industria; non certa- l’unità economica e quindi politica del-
mente per mancanza di fiducia verso il l’Europa; il secondo è connesso all’esigen-
professor Prodi, ma perché ritenevamo za di esaltare il nostro impegno per il
che quello fosse il momento più adatto pieno rispetto degli accordi. di maggioran-
per realizzare un significativo rimpasto za per la parte relativa agli impegni di
della compagine ministeriale. Questo della politica economica.
efficienza del Governo e della sua rispon- Per noi l’adesione altlo SME, di fatto,
denza agli indirizzi della maggioranza è, diventa un capitolo integrante ed insosti-
comunque, un problema che resta aperto. tuibile del piano triennale, che chiediamo
Nelle prossime settimane opereremo per al Governo venga presentato entro il 31
diradare le nubi che si stanno addensan- dicembre prossimo. La questione del pri-
do sul Governo Andreotti e che rabbuiano ma e del dopo, se cioè rinviare la nostra
l’orizzonte di una maggioranza che ancora partecipazione allo SME al momento suc-
non riesce a realizzare obiettivi significa- cessivo all’approvazione del piano trien-
tivi. nale, non la riteniamo pretestuosa. Gli
impegni però vanno assunti al momento
Ci duole che le differenti opinioni sui giusto: e questo è il momento giusto per
tempi dell’adesione italiana allo SME im- aderire all’accordo di Bruxelles. Non C’è
pediscano a tutta la maggioranza di co- la possibilità, né soprattutto la convenien-
gliere un significativo e positivo risultato za tecnica e politica, di posticipare di
che - a nostro giudizio - colloca in ma- qualche settimana la nostra adesione. Ciò
niera definitiva l’Italia nell’Europa. La vo- però comporta che siano ristretti i tempi
cazione dei socialisti democratici è sem- della discussione e dell’approvazione del
pre stata a favore della politica di unità piano triennale, appena esso verrà pre-
europea: non è la prima volta che ci sentato dal Governo.
troviamo su posizioni diverse rispetto agli Le ragioni tecniche che ci hanno con-
altri partiti della sinistra su scelte di tan- vinto sono collegate all’insieme delle ri-
ta importanza per la costruzione dell’Eu- sposte positive che alle nostre domande
ropa. Ma questa volta siamo convinti che, sono state date nelle trattative di Bruxel-
a differenza del passato, la divisione sia les. Certamente, non tutte le nostre ri-
nata da incomprensioni ed equivoci, maga- chieste sono state accolte anche se - la-
ri anche da diverse valutazioni tecniche, sci’atemi dire - mi sarebbe piaciuto ascol-
ma non. da vere diversificazioni politiche. tare nel discorso del Presi,dente del Con-
Ci auguriamo che nei prossimi mesi i siglio che qualche richiesta a noi avan-
fatti ci diano ragione e cadano le preoc- zata dagli altri era stata da noi accolta.
cupazioni e le riserve che vengono oggi Quando saremo in grado di ritornare ad
avanzate con rispettabili motivazioni. Del essere in Europa una nazione che cammi-
Atti Parlamentari - 24976 - Camera dei Deputati

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

na al passo con gli altri nel segno della riacutizzate .in Franci,a sull’insieme, delle
stabilità e della ripresa economica ? Pur- scelmte europeistiche, con rigurgiti di neo-
troppo non lo sappiamo. Ma questo è l’in- golilismo e con esasperazioni nazionalisti-
terrogativo al quale tutti i partiti della che che non possono, da chiunque esse
maggioranza devono assolutamente dare vengano espresse, essere condivise.
una comune risposta. I1 problema più generale del trasferi-
Dicevo che le ragioni tecniche si tro- mento di fisorse verso i paesi a moneta
vano nei punti positivi riportati nel di- debole del sistema era stato posto già in
scorso del Presidente del Consiglio e nel sede tecnica con risultati deludenti, pro-
comunicato conclusivo di Bruxelles. I più prio perché la questione era di natura po-
importanti di questi sono: l’ampliamento litica, ed è stato ora risolto con la fissa-
della banda di oscillazione per la lira dal zione di crediti supplementari all’Italia.
2,25 al 6 per cento; la collocazione della Tali crediti sono stati fissati in 667 miliar-
soglia di divergenza al 75 per cento della di di unità di conto l’anno per la duratsa
banda di oscillazione, che equivale al 4,5 di 5 anni e ‘sono stati assistiti da un bo-
per cento per la lira e all’1,7 per cento nifico di interessi del 3 per cento: il che
per le altre monete; una migliore defini- significa che il trasferimento complessivo
zione del meccanismo di intervento, nel- di risorse così realizzato è pari a 4.360
l’ambito del quale si è passati dal concet- miliardi di lire.
to di presunzione al concetto di obbligo Naturalmente non possiamo essere so-
implicito, anche se non è stata accolta la disfatti pienamente di questi risultati, an-
proposta per noi più conveniente dell’o’o- che se $dobbiamo domandarci onesianieii-
bligo esplicito; lo studio di opportuni mec- te quali siano le nostre capacità di inve-
canismi, da definirsi entro 6 mesi dall’en- stimento e le nostre possibilità di ricorso
trata in vigore dello SME, che regolano i ai mezzi finanziari messi a nostra dispo-
saldi dei debitori e dei creditori coinvolti si,zione. La valutazioni che noi di,amo per
malgrado la loro volontà; la fissazione del il prossimo triennio, per quanto attiene al-
livello del fondo monetario europeo a 25 l’intervento straordinario nelle aree meri-
miliardi di dollari. dionali, sono le seguenti: su 18 mila mi-
La questione più delicata naturalmente liardi messi a disposizione dal piano Pan-
è quella legata agli obblighi di intervento; dolfi (oioè 6 mila miliardi l’anno), la Cas-
e noi ci auguriamo che gli impegni assun- sa per il mezzogiorno ha una capacità di
ti sul piano politico dal cancelliere impiego di 4 miila-4.500 mihardi l’anno ed
Schmidt, che si è mostrato un sincero una massima capacità di spesa di 2.500-
amico del nostro paese, mitighino le even- 3 mila miliardi. Pertanto, sono i progetti
tuali rigidità tecniche dell’intervento della che mancano, sono le procedure di gestio-
Bundesbank. Questo è un tipico proble- ne deg4i appalti da cambiare.
ma legato alla gestione dell’accordo, che I fondi comunitari di sostegno per
auspichiamo avvenga a difesa degli inte- l’agricoltura e per le regioni depresse so-
ressi globali della Comunità, con qualche no solo icn parte utilizzabili, perché la
sacrificio, se necessario, dei paesi più forti normativa vigente richiede una struttura
a sostegno delle monete che di volta in aziendale normalmente più ampia di quel-
volta si troveranno in una situazione di la esistente nd Mezzogiorno. Di qui la
debolezza. non completa utilizzazione di fondi mes-
Non siamo stati sodisfatti nella richie- si a disposizione dell’Italia.
sta di un aumento dei fond? a favore del- La Banca europea degli investimenti
la politica regionale. Del resto, sapevamo può finanziare progetti di immediata fat-
già, dopo il voto del Parlamento europeo, tibilità e di immediata economicità; il
che questo risultato era difficile da conse- che significa che, data la scarsa disponi-
guire. Questa era una questione che anda- bilità di progetti esecutivi, non si utlliz-
va trattata senza conseguire gli inaspri- zano ingenti finanziamenti possibili, men-
menti delle polemiche interne che si sono tre non possiamo avvalerci di questi fon-
Atti Parlamentari - 24977 -- Camera dei Deputati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

di per realizzare i cosiddetti progetti spe- obiettivi sono conseguibili a condi,zione di


ciali. un aumento dei salari in misura non su-
Desidero, infine, ricordare che al 31 periore all’indice d’i inflazione; vincolo,
ottobre 1978 la legge c< quadrifoglio D e questo, che può essere reso accettabile
quella di riconversione industniale presen- alle forze sociali soltanto in condizioni di
tavano residui passivi per 1.400 miliardi. stabilità di cambio e di contropartite pre-
Alla stessa data i resiidui passivi: delle re- cise sul terreno degli investimenti e del-
gioni erano stimati a oltre 1.600 miliardi. l’occupazione.
I1 nostro paese soffre di una crisi di Per quanto riguarda la stabilità del
investimenti ,determinata Ida gravi disfun- cambio, l’esperienza degli ultimi anni ha
zioni dell’apparato statuale e di quello re- dimostrato che l’avere sistematicamente
gionale, soprattutto nel Mezzogiorno; di scaxicato sul tasso di cambio la pressio-
procedure comunitarie non rispondenti ne derivante dlalla dinamica dei costi e
alle nostre esigenze e di una organica in- dei prezzi è stata una politica fallimen-
capacità di predisporre un <(pacchetto )) tare per ,il rilancio degli investimenti e
di progetti da immettere al momento giu- dell’occupazi#one.La svalutazione della lira
sto sul mercato. ha infatti continuamente ricreato le condi-
Onorevoli colleghi, SME o non SME, zioni per la rincorsa dei salari e dei
questi problemi dobbtiamo comunque ri- prezzi, assicurata dai meccanismi di in-
so1verl.i. chiediamo - al Governo di varare d.icizzazione. E chiaro che la prima con-
subito i provvedimenti di riordino di dizione per spezzare questo circolo vizio-
questa materia, di avviare trattative in so è la stabilità del cambio: con un
sede ,europea per la modifica delle proce- cambio stabile e garantito nel contesto
dure e di sollecitare le regioni ad ade- dell’Europa non è infatti più possibile
guare gli interventi a.lle disponibilità fi- sfuggise ad una logica di comportamen-
nanziarie. to rigoroso sul- piano della politica eco-
La nostra pnincipale preoccupazione nomica nazionale.
sulla adesione italiana allo SME non de- Rifiutare lo SME significa cercare un
riva soltanto dalla non definita simmetria diversivo per sfuggire ai vincoli e alle
degli obblrighi fra il paese creditore e precise scadenze poste dal necessario pro-
quello debitore, quanto dalla incapacità cesso di, rimsanamento della nostra econo-
del nostro sistema di aumentare la doman- mia. Naturalmente, è giusta la tesi secon-
da $interna di investimenti. Oggi tutto si do cui la frusta che lo SME dovrebbe
concentra sul.le esportazioni che tirano
<( )), rappresentlare dovrebbe entrare in azione
domani saremo p,iù esposti ai rischi di nel caso che , l deviazione
~ sia italiana ed
una deflazione, se non si registra una ascrivibile ad una politica di permiiissivi-
massiccia ripresa di investimenti interni. smo e di sprechi; così come condividiamo
Tutto ciò conferma il nostro giudiaio sd- la preoccupazione di coloro che non ri-
la perfetta dnterrehazione fra i problemi tengono giusto che .essa ci colpisca per
posti dal sistema monetario europeo e fattil esterni, attribuibili a variazioni di al-
quelli che vengono espliicitati nelle scelte tre monete, quali per esemp,io rivalutazio-
del documento Pandolfi e nel piano trien- ni del. marco rispetto al dollaro. Ritenia-
nale lin corso di elaborazione. mo però che questo rischio possa venir
Gli obiettivi di rilancio della nostra mitigato dlalle più recenti assicurazioni del
economia poggiano sulla premessa di una cancelliere Schmildt e degli altri Zeaders
riduzione del tasso di inflazione ad una europei iln materia di applicazione degli
sola cifra nell’arco del tciennio, sull’au- accord,i, nonché dall’ingresso nello <( scu-
mento del prodotto int’erno lordo del 4 do della sterlina.
))

per cento e su dli una riduzione del disa- Certamente nelle prossime settimane,
vanzo ,dellNa nostra bilancia dei pagamenti- nei prossimi mesi verificheremo i risultati
con la contestuale disponibilità di risorse e la rispondenza dei comportamenti ri-
per nuovi investimenti produttivi. Tali spetto agli impegni assunti. L’insieme, pe-
Atti Parlamentari - 24978 - Camera dei Deputati

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

rò delle considerazioni svolte ci conforta ROBERTI. Signor Presidente, onorevoli


nel ribadire il nostro consenso ad una colleghi, mentre, nella mattinata di ieri,
adesione immediata dell’Italia allo SME. ella, signor Presidente del Consiglio, ci
Siamo convinti che il prossimo ,dibattito andava esponendo, con quella puntualità
sul piano triennale dovrebbe consentire e precisione di consecutio che le è con-
(e consentirà) allta maggioranza di ritro- sueta, tutte le ragioni, le circostanze, i
varsi su scelte comuni e di grande por- motivi che rendevano indispensabile, ne-
tata per il paese. Però, solo con grande cessaria l’adesione immediata e pronta
disagio, con gravissima preoccupazione il dell’Italia allo SME, le confesso che, in-
mio parti:to può accettare il voto difforme sieme ad un sentimento di crescente so-
di alcuni partliti della maggioranza s u una disfazione perché vedevo allontanarsi il
materia così importante e delicata per pericolo che l’Italia si autoescludesse da
l’avvenire del paese. questa che può essere la prima manifesta-
Noi comunque non sottoscriveremo la zione concreta di unità europea, o per
risoluzione che verrà presentata dalla de- lo meno il primo tentativo concreto di
mocrazia cristiana, proprio per sottolinea- raggiungere una unità europea, provavo
re il nostro dissenso sui comportamenti un sentimento di vivissima meraviglia e
del Governo nei rapporti tenuti con i par- ammirazione per l’eccezionale capacità e
titi durante tutto il periodo della tratta- destrezza che ella dimostrava nel com-
tiva per l’adesione italiana allo SME. So piere quella che mi sembrava un’opera-
bene che riserve sull’opportunità di con- zione di difficilissima acrobazia politica,
vocare un vertice sono venite da a!cuni consistente ne! realizzare un capovolgi-
partiti della stessa maggioranza; ma spet- mento della posizione da lei assunta a
ta sempre al Presidente del Consiglio va- Bruxelles. Posizione che a sua volta rap-
lutare e soppesare gli elementi positivi e presentava un capovolgimento di fronte
negativi di una decisione. Comunque, nel rispetto alla posizione che lei stesso e il
momento attuale, non C ’ è che da atten- Governo avevano assunto e dichiarato sino
dere le decisioni degli altri partiti, prima alla vigilia dell’incontro di Bruxelles. Mi
di trarre una conclusione finale, auspi- era sembrato, per un momento, addirit-
cando che non vi siano marcate divisioni tura di riandare con il ricordo alla figura
che accentuino i pericoili di divaricazione del triplo salto mortale. Questa meraviglia
e di crisi. e questa ammirazione mi erano tanto più
Se la risoluzione dell’onorevole Galloni evidenti considerando che nessun fatto
nuovo si era verificato rispetto alla prece-
andrà nella direzione delle nostre propo-
ste, voteremo a suo favore. Con questa dente posizione tenuta dal Governo alla
decisione in senso positivo, intendiamo vigilia dell’incontro di Bruxelles, posizio-
ne che, come ha ampiamente dimostrato
sottolineare il nostro costante impegno a
l’onorevole Delfino nel suo intervento di
favore della costruzione di un’Europa uni-
ieri, era stata presentata da lei, dal mi-
ta, fondata sui principi di giustizia sociale
nistro del tesoro e dagli altri componenti
e di libertà che sono i valori indistrutti-
del ‘suo Governo come una posizione di
bili della nostra dottrina.
chiara disponibilità all’adesione immediata
Nell’Europa democratica vediamo un al sistema monetario europeo. Inoltre, nes-
migliore avvenire per l’Italia, che certa- sun fatto nuovo si è verificato dal mo-
mente nessuno vuole alla deriva, ma che mento del rifiuto dato a Bruxelles, sia
noi, forse più di altre forze politiche, pure sotto la forma del rinvio, alla deci-
vogliamo vedere . a pieno titolo nell’Eu- sione annunciataci con grande nostro sol-
ropa (Applausi dei deputati del gruppo lievo ieri mattina, della necessità di una
del PSDI). adesione immediata al sistema monetario
europeo. Quindi, i molti aspetti p.ositivi
PRESIDENTE. E iscritto a parlare e i pochi aspetti negativi, che questa no-
l’onorevole Roberti. Ne ha facoltà. stra adesione presenta e che quest’episo-
Atti Parlamentari - 24979 - Camera dei Deputati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

dio del sistema monetario europeo pone immediata allo SME qualcosa possa es-
in essere, sono rimasti immutati in tutte sere modificato a nostro favore.
e tre le fasi di questa tormentata nego- Resta ancora, tra le posizioni contra,
ziazione. Infatti, tre sono state le fasi: il non aver ottenuto la tutela del cosid-
quella precedente, dell’istruttoria svolta detto d’ebitore i,nvolontario né l’appro-
(( ))

molto attentamente e puntualmente da lei, vazione del progetto Callaghan, per il SQ-
dal ministro del tesoro e dagli altri com- stegno delle economie m,eno prospere. An-
ponenti del Governo; quella della trat- che a questo riguardo la nostra presenza
tativa diretta svoltasi a Bruxelles e quella nello SME e la continuazione dello svi-
del ripensamento successivo. Esaminiamo luppo, direi quasi fisiologica, in atto per
molto attentamente queste fasi: quali era- raggiungere questa unità monetaria euro-
no gli elementi favorevoli? La banda del pea ci potrebbero fare sperare nel senso
6 per cento era prevista prima, durante suddetto.
e dopo; quello che lei ha chiamato ((l’in- Onorevolte Presidente del Consiglio, se
dicatore di emergenza è rimasto immu-
)) è vero - ed a me pare che sia vero -
tato sia prima di Bruxelles, sia a Brux- che non vi sono stati mutamenti di or-
elles che a Roma; la cc soglia di diver- dine sostanziale e di ordine tecnico tra
genza s al 75 per cento del 6 per cento le due o tre fasi della contrattazione, per-
è rimasta immutata sia prima di Bruxel- ché si è giunti a certi risultati ? Ella è
les, sia a Bruxelles che a Roma; i crediti un uomo ragionevole, non è che possa
agevolati per circa 4 mila miliardi per essere andato a sostenere una tesi a
il Mezzogiorno, con un abbuono di circa Bruxelles senza un preciso motivo e poi,
800 miliardi d’interessi del 3 per cento, senza ragione, l’abbia modificata qui a
sono rimasti immutati per lo meno da Roma. Un motivo vi deve pur essere sta-
Bruxelles a Roma. to, perché ella a Bruxelles abbia modi-
ficato in senso negativo quella che era
A questo proposito, va rilevato come
la determinazione d,el Governo; circa la
l’importanza del concorso dato all’ecuno-
propensione ad una nostra immediata
mia italiana, soprattutto a quella del Mez-
adesione. Un motivo deve pur esservi
zogiorno, è talmente notevole che dovreb-
stato perché, invece, qui a Roma abbia
-be far meditare seriamente le parti po-
- per fortuna! - modificato di nuovo la
litiche schieratesi contro la convenienza
sua decisione, proclamando la nlecessità
dell’adesione al sistema monetario euro-
della adesione. L’analisi della valutazione
peo che non si rendono conto cbe una
dei motivi si sposta, dunque, dal profilo
mancata adesione allo SME avrebbe com- tecnico a quello politico e, purtroppo, al
portato la rinuncia a questi crediti age- profilo di politica interna. A tale propo-
volati per ben 4 mila miliardi per il Mez- .sito, dobbiamo neoessariamente esprimere
zogiorno, per il quale poi si invocano una valutazione, onorevole Presidente del
provvidenze straordinarie, non si sa be- Consiglio. Non è mai lodevole che posi-
ne a carico di chi e con quali risorse. zioni fondamentali per la politica inter-
Fra le previsioni contrarie, invece, non nazicmalae di un paese vengano inflwnza-
bisogna dimenticare il mancato aumento te, o comunque orientate, a seconda del-
delle risorse del fondo regionale, quali le esigenze della politica interna del paese
che siano stati i motivi di natura nazio- stesso.
nalistica che hanno portato alcuni paesi La poIitica intemazionalle d’e1 paese ri-
aderenti al sistema monetario europeo a sponde agli inteI;essi permanenti della na-
questo rifiuto. Comunque il rifiuto c’era zione, che sono tali e restano tali quali
e rimane. che possano essere l’e dosature di mag-
Noi vogliamo augurarci - e qualcosa gioranze o minoranze, di situazioni più o
ci sembra sia filtrato, onorevole Presiden- m,eno forti di una o d’ell’altra parte al-
te del Consiglio, dalle sue accorte dichia- l’interno del paese. Non è buona regola
razioni - che dopo l’entrata e l’adesione di pilotaggio della politica generale di un
Atti Parlamentari - 24980 - Camera dei Deputati

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

paese il subordinare - o per lo meno il se ne devono rendere conto, senza nes-


lasciare influenzare - le decisioni di po- suna presa (di posizione dSametrahnente
litica !estera dalle condizioni di politica contnamia, perché si tratta di una consta-
interna. Comunque, per esaminare se ciò taziong. di fatto: icl partito comunista non
si sia verificato, occorre rapidamente por- può essere lieto che si crei un ancoraggio
re attenzione alla posizione dei vari par- di questo genere, per ragioni owlie, che
titi in materia. tutti noi conosciamo.
Per quanto riguarda il nostro partito, C’è poi l’#altra preo’ccupazione. La par-

l’onorevole Delfino ha ieri chiaramente ri- t,ecipazione dell’Italia :ad un organismo co-
badito la nostra posizione chiara, conti- me lo SME e, quindi, l,a necessiaria s’di-
nua, prima, durante e dopo le tre fasi darietà $elle altre potenze dello S,ME nei
della trattativa, a favore d,ell’adesione im- confronti deU’Italia, soli,da,rietà non affet-
mediata allo SME, per ragioni - di cui tiva, naturalmente, ma dettata da interessi
parlerò in seguito - che trascendono an- ch,e divenbano comuni, rende un po’ meno
che Be convenienze di ordine tecnico, che determinante il ruolo del partgto comuni-
noi pure vediamo in questa adesione e sta ,nella soluzione delle questioni interne
sulle quali insistiamo; per ragioni, soprat- itali,ane e, quindi, attenua la figura di pro-
tutto di orientamento politico generale, in tagonista che, ,da un po’ di ,tempo ta que-
armonia con le direttive generali di mas- sta p,arte, il parbito comunista si è lassun-
sima con l’asse, direi quasi - della no- to, anche perché qualcuno g1,iel.a ha fatta
stra politica nazionale in funzione eu- assumere, con eccessiva facilitazione.
ropea. E chiaro che I’esist’enza di una tul~t.a .\
Sre andimo a considerare quale s,ia monetaria, o, per lo meno, 1.a creazi,one
stata l’opposizione che si è manifestata di un processo d,i unità monetaria, pone
- bruscamente, direi - alla vigilia della un po’ più al sicuro la nazione !itlalilana
slua partenza da Bruxelles, dobbiamo con- di fronte a quelle che possono essere le
statare che vi è stata da posizione con- azioni contrarie d’e1 partito comunista o,
traria del parti’to comunista, che mi pare anche, di fronte a queUo che può essere
perduni tuttora, che non ha ,subito quelle i.1 sostegno n,ecessario del partito comuni-
lodevoii m o a c h e che, viceversa, ella ieri st.a.
ci ha annuncilato per quanto ri.gua!rda la C’è, poi, un fattore psicologico, di po-
po’sizione del Governo. Eitica generale, di propagada generalce:
ogni rafforzamento delle posizioni occ6den-
tali rappresenta, Jndubb’iamente, per 9 par-
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE tito comunista un indebolimento di una
INGRAO sua posizione propagandistica, che può
aprire la v.ia a ‘dei d,i:ssensi interni, perfet-
ROBERTI. A questo punto, vorrei di- tam,ente comprensibili, che, anzi, ci augu-
chiarare con tutta serenità che m,i spiego riamo comincino la sorgere. Tali ictissensi
i motivi de1l.a perplessità, ed anche ‘delha starebbero ,a testimoniare, infatti, ‘unmu-
ostilità, ‘del partito comunista. M’a non ci tamento della struttwa centrafistica di
si venga a d,ire che sono motivi di ordine quel parti,to.
tecnico ! Su questo non pos’siamo essere P,ertanto, è $sp,iegabi\leche esso abbia
d’accordo. Lo SME rappresenta, &dubbia- assunto questo atteggiamento ed è ‘spiega-
mente, uno dei più forti ,ancoraggi Ndell’Ita- bile anche che l o mantenga. Non credo
lia alilla politica Occidentale, IalI’Eumpa oc- che questo si8a molto giovevole, però, per
cidentale, con tutte le caratteristiche, di i suoi disegni strategici. L’Europa occiden-
ordine politico, di po1,itk.a estera, ldli poli- tale rappresenta la sponda obbligata cui
tioa militare, di politica interna, di poli- 61 partito comunista deve, prima o poi,
tica economica, di politica sociale, che approdare, se vuok dare credibitEtà a ta-
l’Europa occidentale rappresenta. Ci ren- lune ,impostazioni che porta avanti al fìne
diamo perfettamente conto di questo, tutti d.i una sua partecipazione al Governo. Non
Atti Parlamentari - 24981 - ‘ Camera dei Devutati
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VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

so come possa partecipare credibilmente componenti del Governo nel^ portare avan
e !sos:tanzi,a12mentead una maggioranza qua- ti la trattativa.
le quel1:a che C’è oggi in Italia, se si &#s- Restare nell’Europa - lo credo ferma-
socia ,da questle posizioni dell’Ewropa =ci- mente - per l’Italia è qualcosa di estre-
dentale, o se manifesta la preoccupazione mamente importante. Oltre al valore del-
che la posizi,one .occidentale del~l’Italilapos- la scelta europea di per se stessa, C’è per
sa rafforzarsi, così da &ungere, addirittu- 1’Ital.ia questa specie di primogenitura, cui
ra, ,ad un voto contrario. Comunque, que- fece cenno, nel dibattit,o molto rinteressan-
sto è p;roblema che !riguarda 81,a stra,tegia te che si tenne in quest’aula nel febbraio
del partito comunist,a, che è ,abilissima e del 1977 per la ratifica d,el disegno gene-
m&o medlitata, pertanto, mi guardo bene rale delle dezioni europee, l’onorevole Al-
d d 4soffemarmici più ,a lungo. do Moro, quando ebbe .a dichiarare:
Cosla C’è ‘stato d,opo .la decisione di c Credo sia comunque largamente d+ffuso

B’ruxdes ? Sono avvenuti due fatti, signor in Italia il senso ch’e il punto finale, lo
Presidante del Consiglio. E,lla ne aveva tra- sbooco naturale del processo di unifica-
scurato uno: .ed è stato un grave >errore zione deve essere - ow,iamente per tappe,
di o & n e psi,calogico. Mi riferisco ,all,a rea- per molte tappe intermedie - uno Stato
zione Idelll’opinlionepubblllca mitalilma: essa federale. Questa, desl resto, è ‘stata sem-
è rimasta lscossa a partire da memoledì pre la posizione assunta dai governi ita-
mattina, qualndo ha appreso bruscamente liani, estremamente duttili, come era ne-
che q u d o che rSteneva sicuro fino alla cessario, ogni qual volta si trattava di
ser,a precedente, cioè ‘l’’adesione ddl’Itdia trovare un,a convergenza di vedute con al-
allo SME, veniva negato. S,e ,ellma, signor, tr?i paesi e sem’pre pronti ad accogliere le
P,residlente del Gmsigl,i,o, fosse venuto qui tappe intermedie, ma sempre fermi nel
alla Camera, come suole fare quando è a dichiarare - valga quel che valga - che
Roma, nelle prime ore Ael mat,tino, avreb- per noi la meta è lo Stato federale
be vi,sto ribollipe li corriidoi di Montecito- d’Europa D.
rio, come acoaduto - la nostra espe- Se si doveva essere duttili, per non
rienza parlamentare ci insiegna - quando spaventare gli altri, su questa posizione
si m n o verificati i grandi avvenilmenti ,d,el- u n i t d a , , figurarsi se potevamo essere noi
la po,litica (interna o estera. C’tera un ac- a sabotare la pos,iaione unitaria tirandoci
correre, un domand,are, un chiedere, un fuori da una trattativa !
consigliarsi, un mov,imento generale. E me- La stessa hpostazione fu datma, con
rito di taluni, partitii politiai essersi resi uguale chiarezza (bisogna anche riconoscer-
interpreti di questo stato ,d’animo. Questo lo), dal ministro degli affari esteri, onore-
merito va, indubbiamente, al gruppo dalla vole Forlani, in quello stesso dibattito,
demo.crazia cr,istiana che, energicmmente, quando di’chiarò: Noi intendiamo reagi-
<(

ha rappresent,ato questa realtà dell’opi,nio- re agli elementi di freno, alle remore che
ne pubblica, va akl’onorevolie Ugo La Mal- si frappongono sulla strada, che a nostro
fa e ,al ,gruppo repubblicano, e, modesta- avviso non ha alternative, se non anacro-
mente, senna vola- gare le mosche cocchie- nistiche e rovinose D. Questa è la realtà
re, va anche alla no8strlafomazilone poli- italiana, onorevole Presidente del Consi-
tica che coraggiosamente ha assunto delle g1i.o. L’Italia considera un po’ una su’a
posizioni, tmvandosi nella possilbilità di gloria il r,aggiungimento dell’Europa uni-
assumerle (in p.iena legittimità ,democratica, ta, ci è afFezionata (anche perché non glie-
quindi con ,il peso che viene ,dalla sua nle sono rimaste molte, di glorie, a questo
sofferta m,editazi:one e daille sue scelte pre- nostro paese!). Assumere, quindi, una po-
dse. sizione così bruscamente contraria ha de-
Mi auguro ch,e questo ,s,entimento del- term,inato, effettivamente, un grosso choc
l’opi’nione pubblica abbia i,nlfluito soprat- nell’opinione pubblica. E un fatto psico-
tutto sulla sua sensibilità, signor Presi- logico di m i un uomo di Stato, un capo
dente del Con,siglio, sulla ’ sensibilità dei di governo deve assolutamente tener conto.
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Camera dei Deputali
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978
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Tutto questo ci porta, oggi, alla ldeci- auspichiamo: un effettivo beneficio per la
sione - opportunamente modificata - di nostra nazione (Applausi dei deputati del
una adesione immediata, s u cui noi con- gruppo Costituente di destra-democrazia
sentiamo sotto tutti i punti di vista. nazionale - Congratulazioni).
Ho sentito lamentare da varie parti
che questo dibattito abbia dato luogo a PRESIDENTE. E iscritto a parlare
-delle crepe nella maggioranza, per lo me- l’onorevole Cicchitto. Ne ha facoltà.
no dal punto di vista della formazione
di diverse opinioni. Indubbiamente, non CICCHITTO. Signor Presidente, onore-
è mai un fatto positivo per una nazione, voli colleghi, onorevole Presidente del Con-
per un paese, per un governo, per una siglio, vorrei innanzitutto sgombrare il
situazione politica, che si v’erificbino del- campo da un elemento che è emerso sia
le crepe e delle divergenze nei gruppi e nel corso di questa nostra discussione sia,
nei partiti di maggioranza. Però, è essen- specialmente, nel dibattito che C’è stato
zial’e che se una maggioranza d’eve esser- precedentemente e cioé quello rappresen-
ci, questa maggioranza giunga a chiarire tato dal fatto che la proposta che noi so-
per lo meno l,e questioni fondamentali; e cialisti abbiamo formulato, per un ingres-
sul punto della politica estera non è con- so graduale nel sistema monetario euro-
cepibile che ci possa essere una maggio- peo, fosse, in un certo senso, una propo-
ranza con vision,i div’erse ,e contrarie su sta di mediazione e di compromesso tra
una ,delle direttive fondamentali. E auspi- opposti estremismi, cioè tra chi voleva en-
cabile che si giunga ad una chiarificazione trare immediatamente e chi non voleva en-
s u questo punto - attraverso questo dibat- trare affatto.
tito e le votazioni che ne seguiranno - Noi abbiamo avanzato questa proposta
(senza che questo possa rappres,entare, in una logica completamente diversa, cioè
per carità, precipitazione in un momento nell’unica logica, a nostro avviso, pratica-
in cui bisogna cercare di ottenere il mag- bile per entrare realmente nel sistema mo-
gior numero possibile di consensi) , per- netario europeo, cioè l’unico itinerario
ché la chiarezza è preferibile ad una con- praticabile e possibile vivendo le contrad-
fusione che potrebbe diventare paurosa, dizioni’ di questa società, le contraddizioni
e renldere addirittura impossibile a que- di queste forze politiche, le contraddizio-
sto o a qualsiasi altro governo di eserci- ni di questo mondo imprenditoriale, ban-
tare la sua funzione, essenziale per la vi- cario e sindacale, misurandoci con queste
ta della nazionde. contraddizioni e con quello che esse espri-
Credo d,i non dover aggiungere nien- mono per quanto riguarda il quadro eco-
t’altro, signor Presi,dente; credo di poter- nomico e sociale del nostro paese, il tasso
mi mantenere entro quei lirniti di strin- di inflazione, la situazione della struttura
gatezza che il nostro Presidente ha rac- produttiva e sociale. E misurandoci con
coman,do in sede di Conferenza dei capi- questa realtà che noi abbiamo avanzato
gruppo. Non posso, quindi, che conferma- una proposta che non è di mediazione ma
ne il nostro pieno consenso, che già le è che - e questo rende, in un certo senso,
stato manifestato ieri, signor Presidente più duro il nostro dissenso rispetto al Go-
del Consiglio, dall’onol;evo18eDelfino, per verno, ma è la sola strada possibile per
unla adesione immediata, pronta e senza entrare a far parte dello SME correndo
riserve al sistema monetario europeo; con certamente dei rischi, in quanto anche nel-
la fi’ducia, la speranza e la ferma inten- la nostra proposta sono presenti delle in-
zione di lavorare e all’,interno d,ella nazio- cognite - cerca di garantirci al massimo.
ne itahana e all’esterno per migliorare le Vorrei sottolineare un altro punto e
nostre posizioni, sia economiche’ interne, un altro elemento molto importante e cioè
sia di rapporti internazionali, in modo che che noi, mediante questa proposta, ci po-
questo possa rivelarsi qu-ello che tutti noi niamo all’interno di una tematica che ri-
Atti Parlamentari - 24983 - Camera dei Deputati

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

guarda la costruzione di un sistema mo- la politica monetaria, su quale itinerario


netario europeo. Ci poniamo all’interno di di sviluppo debba inquadrarsi la politica
questa tematica in modo molto laico, non monetaria. Questo poi si è riflesso su mol-
accettando una retorica europeistica, rie- ti aspetti della trattativa, su una imposta-
cheggiata in quest’aula, che è il contrario zione, a nostro avviso, limitata da parte
del1’europeismo effettivo. Credo che basti del Governo, che per tutta una fase si è
aver letto in questi giorni i giornali in- concentrato più sulle richieste di trasfe-
glesi e francesi per renderci conto del ca- rimenti o peggio di prestiti, che non sul
rattere fuorviante di certe mitizzazioni eu- tema centrale dell’accordo di cambio. Ed
ropeistiche fatte qui, che sono il contrario io voglio dare atto al ministro del teso-
del confronto reale che sul tema dell’Euro- ro di aver corretto questo andamento del-
pa e sui problemi che abbiamo in discus- la trattativa con il suo discorso qui alla
sione deve svilupparsi e portarsi avanti. Camera il 10 ottobre. Ma voglio anche ag-
Il tema dell’Europa, così come lo stia- giungere che, dopo Brema, abbiamo lascia-
mo discutendo, è un tema fatto di cambi, to passare mesi in cui la situazione si è
di tassi di inflazione, di strutture produt- deteriorata ed in cui un asse franco-te-
tive, non è fatto di retorica connessa alla desco ha marcato dei punti rilevanti a
manovra politica più stretta e più secca proprio vantaggio, proprio sui temi cru-
che, a nostro avviso, è strumentale, e che ciali, quali il meccanismo e l’accordo di
si & <innestata su questa tematica che an- cambio, che poi ci siamo trovati alla fine
dava trattata con ben altro rigore e, vor- davanti.
rei- aggiungere, con ben altra serietà. Vi sono quindi limiti oggettivi e sog-
In questo quadro riteniamo che il te- gettivi nell’impostazione data al problema,
ma del sistema monetario europeo sia im- e devo rilevare che non ci si è misurati
portante per un obiettivo che è quello di con tutta la tematica che sta davanti a
riprendere un cammino interrotto di co- noi. Voglio dire che anche per certi aspet-
struzione dell’Europa, per edificare una ti noi rischiamo, onorevole Presidente del
realtà europea caratterizzata da un gran- Consiglio, di giocare al buio, anche se
de mercato in grado di misurarsi con gli questo buio è interrotto talora da tardi-
altri grandi mercati dell’occidente, per ri- ve telefonate di Giscard d’Estaing e di
spondere all’esigenza di una politica di Schmidt. Capisco infatti sempre di meno
sviluppo basata sulIa concertazione fra le quello che sta emergendo in questi giorni
economie dell’occidente capitalistico. Vo- sui giornali; perché, se il Governo italia-
glio aggiungere e rilevare un limite pro- no è un elemento - com’è in parte - de-
fondo che è emerso da questo confronto, terminante per la costruzione di un si-
un limite rispetto al quale il Governo ita- stema monetario europeo equilibrato, que-
liano non è stato capace di determinare sta forza contrattuale non è stata giocata
un salto di qualità. S i è discusso molto al momento in cui si stava siglando l’ac-
di politica monetaria, ma non ci si è mi- cordo? Noi scopriamo che questa forza
surati sul terreno - questo sì realmente contrattuale l’abbiamo dopo, quando Gi-
europeistico - del tipo di politica econo- scard d’Estaing misura il fatto che, aven-
mica complessiva che l’Europa VUOIfare, do contribuito a far saltare una parte si-
del tipo cioè, di tasso di crescita: se 1’Eu- gnificativa, a mio avviso, dell’accordo di
ropa debba puntare su una crescita, certo cambio, la Francia è posta in una situa-
controllata e graduata, oppure se l’Europa zione di estrema difficoltà.
debba andare allo sbando o basarsi su Verrebbe anche la voglia di dire: chi
meccanismi monetari, che di per sé posso- e causa del suo mal, pianga se stesso. Ma
no avere anche un grande impatto di ca- non è solo questo il problema. Le nostre
rat tere deflazionistico. valutazioni di fondo e l’itinerario che ave-
Noi non ci siamo misurati su questo vamo proposto nascono da alcuni elemen-
tema con la Germania e con la Francia, ti che riguardano sia il quadro economi-
sul tema fondamentale di come collocare co internazionale sia il quadro dell’econo-
-
Atti Parlamentari - 24984 - Camera dei Devutati
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VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

mia italiana. Credo che noi dobbiamo mi- che darebbe al nostro paese una funzio-
surarci con un elemento, che mette in di- ne di raccordo nel quadro della realtà
scussione tanti schemi ideologici, di par- europea.
tito, anche personali, con i quali ci sia- Ebbene, se noi facciamo un sistema
mo tradizionalmente misurati. Oggi la dia- monetario europeo che a stento coinvol-
lettica nel mondo per molti aspetti è c a m ge la Francia, che si trova in enormi dif-
biata. Noi oggi viviamo una dialettica che ficoltà, e che crea dei gravi problemi a
non è più polarizzata sugli Stati Uniti e noi, è pura retorica poi dire che siamo
sull’unione Sovietica, che si confrontano favorevoli all‘accesso della Spagna, della
e si misurano, e alla cui dimensione - Grecia e del Portogallo.
economia, politica e cultura - tutti in so- Voglio aggiungere poi che solo se noi
stanza si rifanno. No, noi abbiamo una creiamo e costruiamo un sistema equili-
dialettica del mondo paradossale, in cui brato il nostro paese può essere il punto
la realtà vera del confronto avviene all’in- di riferimento e di raccordo economico
terno dei due blocchi tradizionali: e la reale, tra un’area europea che si allarga
dialettica vera all’interno dei due blocchi in questo modo e il Mediterraneo, che è
tradizionali è molto dura, è molto serrata. un punto di riferimento economico e so-
C’è una dialettica serrata - economica ciale molto importante e rispetto al quale
e sociale - tra Stati Uniti, Germania e - voglio anche dirlo al di là del dibattito
Giappone da una parte, e dall’altra parte che noi abbiamo - il nostro paese può
vi è una dialettica ancor più serrata tra avere una grande importanza. E questo un
Unione Sovietica e Cina. Abbiamo un cam punto rispetto ai quale si misura anche la
biamento del quadro di riferimento inter. autonomia di ogni partito rispetto alla
nazionale, e mi rendo conto che il punto battaglia egemonica che nel Mediterraneo
in cui ci troviamo è estremamente diffi- si sta conducendo; si misura anche - vo-
cile. I1 punto con il quale ci dobbiamo glio dire - l’autonomia del partito comu-
misurare per quello che riguarda il no- nista italiano rispetto al tentativo egemo-
stro mondo, cioè il mondo occidentale, è nico, talora armato, che nel Mediterraneo
la dialettica aperta nel mondo occidentale
r
l’Unione Sovietica sta conducendo.
tra Stati Uniti, Germania e Giappone. Si Questo è uno dei nodi della collocazio-
tratta di vedere se noi riusciamo nella ne dell’Italia dal punto di’ vista politico
difficilissima operazione di inserirci, di in. e dal punto di vista economico sul quale
tervenire in questa dialettica cercando di noi dobbiamo riflettere e misurarci anche
far sì che essa abbia come punto di ri- per quello che riguarda questa tematica
ferimento l’Europa, in una operazione che più particolare del sistema monetario
si risolva non con uno scontro ma con europeo.
un confronto di interessi con gli Stati Ebbene noi vediamo che questo scontro
Uniti d’America. Questa è l’operazione che di interessi nell’occidente oggi è molto ser-
noi dobbiamo fare. Anche perché poi il rato. Per questo - dicevo - non possiamo
nostro paese ha un ruolo in questo qua- fare una sorta di retorica europeistica, ma
dro molto rilevante e molto importante. dobbiamo avere la capacità di comprende-
E d è quello che non ho sentito qui ri- re che l’europeismo ,deve misurarsi in mo-
portare con il dovuto significato, cioè che do laico proprio con questi problemi
<( ))

noi possiamo avere un peso più o meno 2 queste cont,raddizioni.


rilevante a seconda che riusciamo o no I1 dollaro in tutti questi anni ha ma-
ad essere punto di saldatura rispetto a novrato e manovrato fortemente, si è de-
quelle aree (mi riferisco alla Spagna, al prezzato rispetto al marco almeno del 40
Portogallo e alla Grecia) che ancora non ?er cento, ha aumentato i suoi livelli di
stanno nel sistema europeo, che vogliono xmpetitività in modo molto notevole e
entrarci e che verrebbero a rappresentare noi e la sterlina gli siamo andati dietro,
in quel quadro un punto di riequilibrio iruendo dei livelli di competitività che in
Atti Parlamentari - 24985 - Camera dei Deputai i
-
VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

questo modo venivano conquistati. La ten- Riteniamo che questa contraddizione e


denza attuale #del marco è quella di arre- questo nodo siano da attribuirsi unica-
stare la sua rivalutazione rispetto al dol- mente alle politiche sindacali, o non sia
laro zavorrandosi con le monete deboli e piuttosto un nodo, sul quale certamente
nello stesso tempo rivalutando abbastanza dobbiamo misurarci, che esprime in mo-
queste monete, in modo da diminuire la do visibile le difficoltà, le ambiguità e il
competitività della loro economia rispetto carattere arretrato della struttura produt-
a quella tedesca. Noi dobbiamo misurarci tiva del nostro paese, nonché i limiti del-
con questo problema e con questo nodo la nostra imprenditorialità e delle poli-
e nello stesso tempo dobbiamo misurarci tiche economiche che sono state seguite
con i nodi di politica economica interna nel nostro paese? Non C’è dubbio che
che abbiamo davanti. Cioè, dobbiamo mi- quando leggiamo un rapporto in base al
surarci con le differenze dei tassi di in- quale nel 1976 eravamo ad un tasso in-
flazione, di strutture e di produttività, di feriore del 27 per cento rispetto alla me-
squilibEi sociali. Tutto questo complesso dia comunitaria del costo del lavoro per
di differenze reali si riflette poi nella mo- dipendente e ad un tasso del 36 per cen-
neta e nel tasso di cambio, che ne sono a to per quello che riguarda il livello di
loro volta influenzati. Noi dobbiamo quin- produttività, avvertiamo subito che C’è
di riflettere molto attentamente su quello una distribuzione più favorevole ai la-
che abbilamo fatto in questi anni, di buo- voratori per certi aspetti. Però dobbiamo
no e di cattivo. Noi ci siamo mossi in leggere questo discorso anche da un’altra
questi anni svalutando la lira nell’ultimo ottica, cioè considerando che questo re-
periodo del 30 per cento e acquisendo un lativo aumento salariale in effetti copre
4 per cento di competitivi‘ià. I1 nostro tas- il fatto che il nostro sistema ha‘dato al-
so di !inflazione discende da molti elemen- la classe operaia solo aumenti salariali,
ti e da molte componenti; C’è un’influenza senza essere stato in grado ldi offrire con-
della finanza pubblica molto marcata, con sumi pubbltici, riforme e investimenti.
cui ha provato a misurarsi il piano Pan- Questa è l’operazione che si è realizzata
dollfi; C’è indubbiamente la componente e che poi, dopo il 1969 e il 1970, ha
rappresentata dal costo del lavoro. Credo avuto un’altra implicazione e un’altra ca-
che su questo tema del costo del lavoro ratteristica, cioè quella di una grande
ci dobbiamo misurare in modo più pene- operazione aggiuntiva per cui, a fronte
trante di quanto non si sia cimentato fi- dell’aumento salariale, il paese è stato in-
nora l’onorevolle La Malfa, che ha detto capace di dai-e una risposta evolutiva sul
delle cose giuste ma, a mio avviso, par- terreno dell’ammodernamento produttivo
ziali. Voglio riferirmi ad un’analisi ogget- e dello Stato, facendo solo una grande
tiva, non proveniente comunque dalla no- operazione corporativa con il concorso di
stra parte, fatta su Monefa e cvedifo, che tutti - ma di tutti ! -, anche di chi ha
riguarda una situazione peggiore, tra l’al- governato nel Governo Andreotti-Malago-
tro, di quella attuale, in quanto prende in di. Infatti si è bilanciata lla situazione
considerazione il 1976. Se facciamo i’ conti non con l’innovazione, ma con trasferi-
del costo del lavoro per dipendente nei menti anche alle imprese - ce ne dà at-
singoli paesi vediamo che il nostro è in- to il documento Pandolfi -, con i mecca-
feriore del 27 per cento alla media comu- nismi di evasione fiscale, con la politica
nitaria; però vi è l’altra faccia della me- Jelle mance nel Mezzogiorno, di cui ci
daglia e cioè il fatto che la nostra pro- ia parlato più volte l’onorevole Ingrao.
duttività è inferiore di più del 27 per E questo ciò che abbiamo avuto. Ed
cento rispetto agli altri paesi della CO- illora rispetto a questa realtà dire che
munitk Ciò quindi comporta che il nostro ’unico punto è quello del costo del la-
costo del lavoro per unità di prodotto è roro significa non misurarsi con la com-
ancora molto più elevato rispetto alla di- dessità del problema. Affermare inoltre
mensione comunitaria. *he il prepotere sindacale è stato l’ele-
Atti Parlamentari - 24986 - Camera dei Deputati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

mento di crisi, significa, a mio avviso, bene, dobbiamo dire che questa volta in-
non misurarsi con l’altro nodo che è in- vece abbiamo avuto un governo dell’eco-
vece emerso e che si sostanzia nel fatto nomia in cui la Banca d’Italia ha cercato,
che, quando il sindacato si è posto il con l’unico strumento che è a sua dispo-
problema di passare dal terreno mera- sizione, di dare respiro al sistema, in una
mente rivendicativo a quello delle riforme situazione in cui tutti gli altri meccanismi
e degli investimenti, ha sbattuto la testa e tutti gli altri strumenti di politica eco-
contro un muro di gomma, che non gli nomica erano completamente fermi ed ine-
ha mai detto di no, ma che neppure sistenti, essendo i governi inerti o impe-
ha realizzato delle trasformazioni qualita- gnati unicamente a contribuire a determi-
tive. In assenza di questo sbocco, perciò, nare una situazione in cui il meccanismo
l’anima sindacale - che è poi fondamen- aggiuntivo cui mi riferivo precedentemente
talmente rivolta al terreno rivendicativo - si moltiplicava a dismisura. Quindi, ab-
è ritornata su se stessa ed ha trovato, biamo avuto una situazione in cui la com-
o cerca di trovare, uno sbocco in questa petitività del nostro paese è stata fonda-
direzione. mentalmente raggiunta attraverso questa
Ecco perciò che noi dobbiamo vedere manovra di carattere monetario, con tutti
ed impostare il problema in questo arco i limiti che una manovra unicamente di
e su questa tematica, perché altrimenti, carattere monetario presenta e mette in
se lo consideriamo con un’analisi molto evidenza, ma che, signor Presidente del
più estremizzata, non ci misuriamo con Consiglio, se venisse da noi interrotta
l’entitiì del problema politico e ,sociale senza essere sostituita con qualche altra
che abbiamo davanti oggi e sul quale, cosa concreta, a mio avviso, metterebbe
nel futuro, si giocherà una partita decisiva il paese in una situazione di estrema dif-
per quello che riguarda l’Europa. ficoltà. Chiudere, cioè, questa valvola di
In assenza del resto, che cosa abbia- punto in bianco, senza avere apprestato
mo avuto? Abbiamo avuto l’aumento del altri strumenti di politica monetaria ester-
costo del lavoro per unità, di prodotto - na e di politica economica interna è un
faccio sempre riferimento al 1976; proba- azzardo non responsabile, al cui appun-
bilmente, la situazione attuale è miglio- tamento attendiamo il Governo. Questo è
rata, ma comunque si tratta di un di- il punto. Solo su questo si è agito in
scorso qualitativo e non quantitativo - chiave seppur minimamente praticabile nel
sino al livello 163 per quello che riguarda corso di questi anni.
la situazione interna, ma attestandosi al Non abbiamo avuto una politica di in-
livello 97 per quello che concerne i para- novazione dal punto di vista delle im-
metri internazionali. Perché ? Diciamoci la prese. Abbiamo una crisi dell’impresa nel
verità. Lo vorrei dire - non è presente sistema delle partecipazioni statali. Abbia-
in corpo, ma è presente in spirito - al mo - vorrei che aprissimo questo capi-
senatore Andreatta, che si è lasciato un tolo - una politica dei prezzi di alcune
po’ andare ad un attacco, a mio avviso, grandi imprese che fanno dei grandi di-
incontrollato nei confronti della Banca scorsi sulla competitività e si sono forte-
d’Italia. Ma noi non possiamo chiedere mente impegnate in questi giorni affinché
alla Banca d’Italia più di quello che essa aderissimo al sistema monetario europeo,
può dare. La Banca d’Italia ha costituito anche perchC forse i loro interessi sono
l’unico governo dell’economia che ci sia tutti dislocati in una dimensione di carat-
stato nel corso di questi anni e, quindi, tere internazionale più che in una dimen-
ha manovrato per far sì che avessimo sione nazionale. Ma vediamo anche la po-
un livello di competitività maggiore. In litica dei prezzi di alcune grandi imprese.
passato abbiamo avuto un governo dell’e- Mi riferisco in particolar modo alla FIAT.
conomia, attraverso la Banca d’Italia, che Vediamo se questa competitività non è
presentava forti elementi restrittivi. Eb- stata conquistata con una doppia scala
Atti Parlamentari - 24987 - Camera dei Deputa2 i
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

mobile, e se, accanto alla scala mobile ro entrasse nel sistema: esce la Norvegia,
concessa nel 1975 ai lavoratori, non C’è per cui non è detto che la Svizzera non
stata una scala mobile dei prezzi. Seguia. possa fare il contrario.
mo l’andamento incontrollato di questa L’altra ipotesi è, in un certo senso, pii1
scala mobile dei prezzi, che ha consen- positiva: cioè quella relativa ad un ap-
tito certo di mantenere la competitività, prezzamento del dollaro rispetto al marco.
la prqduttività e l’efficienza, ma in un S u questo argomento molte cose le ha già
certo modo, e ci spiegheremo anche la dette l’onorevole Spaventa ieri. La situa-
ragione per cui altre imprese, che non zione monetaria certo sarebbe migliore,
hanno potuto adottare gli stessi strumen- però noi correremmo il rischio - ho que-
ti, si trovano in grave crisi o seguono il sta sensazione - di una grande deflazione
meccanismo del lavoro nero. a livello internazionale, cui si aggiunge un
S u queste cose dobbiamo misurarci, altro dato: cioè che noi ed i tedeschi pa-
per sapere che abbiamo bisogno di una gheremmo di più le materie prime. Ciò
politica di crescita e per sapere che per avrebbe per noi un maggiore impatto in-
ogni punto di perdita di competitività, flazionistico di quanto non lo abbia sulla
definita come rapporto tra i nostri costi Germania. Credo che su questo dato og-
unitari totali (materie prime più lavoro) gettivo si sia tutti d’accordo.
rispetto ai costi della concorrenza, C’è una Voglio aggiungere un altro elemento:
riduzione di mezzo punto percentuale del cioè che nel serpente attuale le parità
(( )>

tasso di crescita. Dobbiamo anche sapere sono state modificate già tre volte in 18
un’altra cosa: l’utilizzazione delle nostre mesi fra realtà economiche che presenta-
riserve può avvenire in vario modo. Pub no elementi di omogeneità molto maggiori
concentrarsi in modo spasmodico e dispe- di quelli che si avranno con l’ingresso del-
rato sulla difesa del rapporto di cambio, l’Italia e della Francia. I1 continuo cam-
o può essere indirizzata, in parte, ad au- biamento della parità vanificherebbe il si-
mentare il tasso di crescita. stema monetario e priverebbe, tra l’altro,
Passando poi al quadro internazionale, gli imprenditori di quegli elementi di cer-
senza entrare ancora nei meccanismi del- tezza che ne rappresentano l’aspetto più
l’accordo, vorrei dire che davanti a noi positivo.
abbiamo due ipotesi, in presenza del siste- A questo punto vorrei passare molto
ma monetario europeo e del nostro in- brevemente al merito dell’accordo per por-
gresso il 1” gennaio. re una questione al Parlamento: cioè, che
Una prima ipotesi: se il dollaro si de- il Governo ci ha fornito sullo stesso te-
prezza ed il marco sale - e noi con il sto del 4 e 5 dicembre delle valutazioni
marco - credo che siamo tutti d’accordo 3pposte.
nel prevedere che l’industria americana Le telefonate ci sono, certamente, m a
invaderà l’Europa e l’Italia con livelli di poi passano, anche se venissero - secon-
competitività estremamente rilevanti. Ag- i o un costume italiano - registrate; i te-
giungo che - a mio avviso - vi è un gran- sti rimangono e potremmo anche avere
de capitolo non scritto dell’accordo: cioè legli affidamenti dopo l’accordo - non
il rapporto fra sistema monetario europeo wima - circa futuri interventi della Bun-
e dollaro, che rimane moneta di riserva. lesbauzk, per mettere qualche pezza. Tut-
Siccome poi la forza reale di una econo- .avia, a mio avviso, rimane e mantiene in-
mia si esprime anche in termini moneta .atta la sua validità quello che il ministro
ri, emerge un altro interrogativo: noi, le1 tesoro Pandolfi, nella sua responsabili-
cioè, rischiamo di avere una situazione in :à, disse il 6 dicembre alla Camera quan-
cui il marco tende a (c spiazzare il dol-
)) 10 affermò: (c Riconosciamo che progres-
laro .come moneta di rifugio e quindi a ;i importanti sono stati compiuti, ma il
salire ed a lievitare in maniera molto zonsiglio europeo non è sembrato trarne
marcata. Tale lievitazione potrebbe diven- utte le conseguenze; abbiamo colto alcu-
tare ancor più marcata se il franco svizze- le esitazioni che hanno impedito di com-
Atti Parlamentari - 24988 - Camera dei Deputati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

piere l’ultimo tratto che restava da per- che abbiamo portato avanti, la difesa del
correre per giungere ad una soluzione pie- cambio imponesse probabilmente cli au-
namente rispondente alle premesse concor- mentare progressivamente il tasso di scon-
demente accettate. Le esitazioni hanno ri- to. Ma un conto è se questo problema si
guardato non solo le misure a sostegno pone in termini graduali, mentre un al-
delle economie meno prospere, ma anche tro conto è se questo problema si pone
punti concernenti l’accordo di cambio, so- in term.ini estremamente raccorciati nel
prattutto in materia di simmetria degli tempo, perché la possibilità di oscillazio-
obblighi di intervento, di aggiustamento ed ne credo che ,poi dovremmo mantenercela
i meccanismi dei crediti >>. Segue, poi, una <( in tasca per altre questioni, cioè per
))

convincente difesa della linea del Gover- recuperare eventuali operazioni di specu-
no per quel che riguarda la politica dei lazione che possono scattare da un mo-
trasferimenti. mento all’altro; e tra l’altro credo che
Aveva ragione, ritengo, il ministro del già oggi comincino tante manovre su que-
tesoro il 6 dicembre ed ha avuto torto sto terreno.
il Presidente del Consiglio ieri. Infatti, il Tutto questo implica un’operazione du-
punto cruciale di questo accordo è l’ac- ramente deflattiva che si cumula e convi-
cordo di cambio. La presunzione non è ve - questo è il punto - con una situa-
l’obbligo, e voglio aggiungere che, certo, zione di inflazione non nisolta, per cui ri-
sulle parole si può sempre sottilizzare, di- schiamo di avere contemporaneamente
cendo che il (< senza eccezionalità è qua-
))
un’operazione deflattiva ed una situazione
si analogo ad un’altra formula. Ma io mi inflattiva. NIinistro Pandolfi, invece del cir-
domando perché il << senza eccezionalità s cuito vfirtuoso di cui lei ci ha parlato più
è stato fatto saltare per un intervento del- volte, rischiamo di entrare in pieno cir-
la Btrndesblank anche contro, in un certo colo vizioso.
senso, la volontà di Schmidt. Quindi, que- Sui trasferimenti non ho nulla da ag-
sto significa che il sistema non è così giungere a quello che il Governo ai ha
simmetrico: questo significa che esiste il detto pih volte. I1 Governo oi ha detto
rischio che la moneta debole sia, se non infatti tutto quello che si poteva dire sui
obbligata, almeno costretta ad intervenire limiti di una politica di trasfenimenti che
e che altrettanto non accada per le mo- in effetti si è ridotta in una politica di
nete forti. Questo significa che possiamo prestiti,. Sulla politica agricola il ministro
avere il rischio di una grave perdita di ri-
Marcora k stato di un’eloquenza che ci ha
serve, perché il meccanismo del sistema
convinti; su altri aspetti i m’inistri Os-
monetario comporta consultazioni durante
sola, Forlani e Prodi hanno detto tutto
le quali il processo speculativo può conti-
quello che sd doveva dire su’ questa que-
nuare ad accentuarsi. I1 rischio è quello
st ione.
di perdere riserve e nello stesso tempo di
dover svalutare; e noi non dobbiamo nem- E qu,i veniamo al punto: il punto che
meno dimenticare che vi sono 500 miliar- poniamo non è quello di saltare il fosso,
di - sembra - di petrodollari che galleg- di non misurarci con queste difficoltà, ma
giano, pronti ad andare sulla moneta più è quello di seguire un itinerario diverso,
esposta. e cioè di prendere atto (il Governo ita-
I1 Governo, inoltre, non ci ha spiegato liano - mi auguro e credo - ha fatto il
cosa intende fare a breve, e non soltanto possibile per ottenere quello che andava
sul terreno della politica economica .gene- ottenuto) dei llim.iti che il Governo stes-
rale, ma anche su un altro punto: i tas- so sottolineò - ricordo - alla conclusione
si di interesse del dollaro sono saliti, i no- del convegno di Bruxelles, in una dichia-
stri tassi di interesse sono relativamente razione di insodisfazione del Presidente
più bassi. Ritengo (perché poi bisogna del Consiglio; ed allora di porci un pro-
farsi carico delle es:igenze oggettive) che blema, che è quello ,di garantirci all’inter-
in ogni caso, anche nell’ipotesi graduale no visto che all’esterno siamo esposti e
Atti Parlamentari - 24989 - Camera dei Deuutali
VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978
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che non abbiamo costruito tutto il mecca- potere demo.cristiano. La uris.i deriva dal
nismo di garanzia che, comunque rischio- fatto che mentre negli anni ’50, e nei pri-
so, tuttavlia andava costruito. E questo mi anni ’60, I’IRI e I’ENI avev,ano al loro
pone il problema di un itinerario diver- interno d,elle ipotesi cdturali di sduppo
so, e cioè, v,ista la situazione di diifficol- su cui b,asare l’a loro iniziativa, d d e &po-
tà che il Governo ci ha più volte rappre- tesi strategiche su cui giocare le loro car-
sentato; una politica realmente europei- te, oggi queste ipotesi strategiche non ci
stica doveva, a nostro avviso, mirare in- sono, non emergono e questa è la ragio-
nanzitutto a fornire delle garanzie all’in- ne di fondo di una crisi rilevante.
terno su due lati. Ci siamo trov,ati e ‘ci troviamo fron-
Sul lato dell’inflazione, in primo luo- te ad un grasnde atto di consapevoilezza
go, facendo i conti duramente con i pro- del sindacato, che 6 i 1 piano sindacale per
blemi che riguardano la finanza pubblica il M’ezzogiorno, i:n cui per la prima volta
e anche con quelli del costo del lavoro il1 shdacato non ha par1,ato ,soltanto gene-
per unità di prodotto, in un’accezione ricamente- di un nuovo modello ma ci, ha
presente già nel documento Pandolfi, e posto dieci o undici obiettivi molto pre-
cioè quella di far sì che un rilancio di cisi.
sviluppo e di produttività comporti una
Io credo che su questi nodi ,il Gover-
quota per 6, lavoratori ed altre quote per
no d,ebba da,re ulna visibilità ed un percor-
investimenti e per occupazione, e con un
so, perché questi sono i nodi attraverso
ragionamento ed un confronto serrato da
i quali noi passiamo per entrare ‘in Euro-
aprirsi tra ’ forze politi’che, Governo e
pa. E per questo che noi abbiamo psopo-
sindacati. Sulla finanza pubblica non ho
molto da dire, perché il quadro diffide sto e ripropsniamo, evidentemente scon-
è davanti a tutti noi. Un altro tema è
tando il fatto che ‘i1 Presidente del Con-
quello della pobitica dei prezzi e delle im- siglio invece ha proposto una vi,a ,diversa,
prese: anche questo cap.itolo credo che, una k e a di risanamento e di ammoder-
approfondendo il ragionamento, vada nam,ento interno co,ntestud,e ad un ingres-
aperto. so graduale nel sistema ‘monetari,o euro-
peo; q u i d i , un’,adesi,one di principio a
I n secondo luogo, occorrono garanzie
questo sistema, una adesione ,immediata
sul jl,ato di una politica produttiva, aven-
al fondo e al paniere D, d,l’ECU, ll’ado-
d.0 la visib,ilità, in sos~tanza, d d a mano- <(

zione di una politica monetaria per quel


vra d,i pdiltica economica. Noli, amici, stila-
che è possi,bille in linea con le ipotesi di
mo andand,o al buio in questa siituaziione,
cioè non ci sti,amo misurando con i nodi oscillazi,oae formulate, %a definizione del
pi,ano tri,ennale per .l’a politica produttiva
della politica reale. Non sappiamo quale
tBpo di politica industri,de si mole perse- e per la Illotta all’infiaziolne; a marzo ri-
gulire per puntaire ad una diversa divi,s,ione contrattazione delile politiche agricol’e, nel
internazionale del davolro. La crisi idda cont,mpd verifica sperimentale dalla nostra
legge n. 675 discende non solo dai suoi manovra di rientro per vedere se questa
meccanismi farra,ginosd, ,ma dal fatto che operazione di lotta allhflazisne funziona
essa non è percorsa a monte da un’ipotesi e come, e - mi si consenta di aggiungere
circia qua1,e s.ettore si vuole sviluppare e - verifica anche della validità dei mecca-
quale, in certo senso, d,ep??i.mere,,cioè con nismi dell’accordo.
quale meccanismo nuovo si vuole che ‘1’0 Giscard .d’E,staing oggi telefona, però
sv.itluppo industrilale vada avanti. prima di tlelefonare 8 stato colui il qualle
Credo che mi,suriamo fino In fondo che ha bloccato .la trattativa su una seri,e di
la crisi dell’IRI e delfl’ENI non è ‘soltanto punti riguardanti il bil,aticio comunitario,
crisi di gruppi dirigenti. Voglio ,aggiunge- d fondo -vegion,aleed anche il meocanismo
re anche, per frmchezza, che .non è nem- dli cambio: Ebbene, che l,a Francia faccia
meno prob1,ema di subordinazione - che un po’ da cavia i,n questa situazione, in
C ’ è sta’ta - di questi centri al sistema di modo tale che, di qui a sei mesd, quando
Atti Parlamentarì - 24990 - Camera dei Deputati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

si dovrà ricontrattare, anche essa sia con punte multinazionali del nostro sistema
noi a si,contrattare gli aspetti dell’accondo imprenditoriale, dobbiamo considerare il
monetario! Non capisco perché noi idob- suo compllesso. Non voglio certo essere io
biamo coprire una poiiti,ca antieuropeisti- a spi,egare queste cose all’onorevole An-
ca ch,e Gisca,d d’Estaing sta sviluppando dreotti.
in questo momento, perché questa è la La nostra linea d,ava poi una risposta
realtà. Giscard d’Estai,ng ha fatto una po- anche alle rilsevanti preoccupazioni del
litica antieuropeistica, che si è milsurata mondo bancario (compresa la Banca d’Ita-
e che ha messo notevoli elementi ;di con- lia), alle preoccupazioni e alle tendenze
traddizione nell’sccordo del 4 e 5 d,icem- molto significat,ive che emergono dal mon-
bre; il1 Governo italiano giustamente, ri- do sin,dacal,e, con cui avremo - anzi, con
spetto a questa politica antieuropeistica, cui avrete, signor Presid’ente del Consi-
diede i.1 segnale di una battut,a ‘di arre- glio - dei problemi rilevanti, con la (linea
sto. Ecco, ,io ne prendo ,atto e valrut,o la e con l’impostazione che avete scelto.
gravità politica del fatto che noi oggi,, in Nomiinsomma, proponevamo un itine-
effetti, copriiatmo la battuta di ,arresto che rario volto a cainvolgere il complesso del-
Gi’scard d’Estaing ha imposto &a politica la maggioranza e del paese, perché per
comunitaria. entrare in Europa, per entrare in un)mec-
Quindi, questo era un itinerario passi- canismo così impegaativo, così difficitle,
bile, prsaticabile, realistico, fond,ato su di così irto di insidie e di r’ischi, ci vuole
un’ipotesi europea, su di un’ipotesi che uno schieramento estremamente largo di
fra d’altro ‘si misur;av,a con un dt’ro pro- forze ecmìmìiche, s ~ c i a l i e politiche. E
blema, quello del consenso. Questo proble- chi non si pone questo problema, questa
m a è ,già stato posto con grande forza ed esigenza, non è all’altezza di far fronte
efficacia da1,l’onorevole Spavent.a, iil quale alle difficoltà della società italiana.
ci ha ricordato cosa abbia significato, nel Noi abbiamo una sensazione, che vo-
dibattito che .abbi.amo avuto, -61 pronunda- glio esternare con grande franchezza: che
mento di pressoché tutta l,a cultura econo- 8i1 Governo, più che un’operazione, stia fa-
mica ,d’e1 nostro paese, con qualche %ce- cendo un2 manovra.
zione caratterizzata da estrema volubilità Signor Presidente del Consiglio, noi ab-
di ori’entamento (provalde, tra l’altro, te- biamo notato, in questa vicenda, a parti-
sti alila mano). re da un certo punto, poco rigore tecni-
Ma non si tratta solo di questo: il co ed economico nel Governo, ma molta
probl’ema del consenso ,riguarda la maggio- sensibilità per tutto ciò che serpeggiava
ranza e tutta la società. I1 nostro era un nel quadro politico del nostro paese. La
itinerario realistico che aveva un elemen- dimensione tecnico-economica C ’ è stata e
to di mediazione nel fatto che provava a fino a un certo punto ha giocato con one-
misurarsi con i problemi posti - io credo stà e correttezza la sua partita. Poi però
con passi,one sincera - dall’onorevole La è stata messa da parte e si è detto: il.
Malfa. Le rispettive risposte non coincide- problema diventa politico. Ma che poli-
vano, però l,a nostra cercava, per quanto tica è quella di chi taglia fuori una larga
possibile, di fare i conti con il problema parte del Parlamento ? Che politica è quel-
dell’ingresso nel sist,ema monetario euro- la che non si misura con i problemi socio-
peo, che l’onorevol’e La Malfa ha posto economici di fondo posti da un problema
con coerenza nel corso d,i questa vicenda. come questo ? E che si misura magari con
Nello stesso t,empo - vorrei dirlo al un altro tipo di problematica ?
Presidente del Consiglio - questa propo- Voglio dirlo con franchezza: noi ad
sta ev,itava una divisione signif,icativa nel- un certo punto abbiamo avuto la sensa-
l’ambito della ,maggioranza e dava anche zione che (altro che europeismo !), invece
risposta a preoccupazi0n.i esistenti in lar- di misurarci con i problemi del sistema
ghi settori del mondo imprenditoriale: monetario europeo, del tasso di cambio,
non possiamo guardare solo alle estreme dell’inflazione, ci si stesse misusando con
Atti Parlamentari - 24991 - Camera dei Deputati

VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

i problemi del congresso della democrazia ro ricordarlo ai compagni comunisti che


cristiana. talora possono aver creduto alla validità
C’è chi dice che siamo al 1947. Io non di certi rapporti preferenziali, per far per-
lo credo: nel 1947, da una parte c‘era De venire magari solenni d t i m a t u m , grazic-
Gasperi e dall’altra c’era una sinistra mol- samente ricevuti, ma poi un po’ manipc-
to diversa da quella attuale. Non voglio lati e alla fine restituiti anche al mittente.
mitizzare la sinistra di oggi, né i motivi Forse fra poco in quest’aula l’onore-
del dissenso che attraversa la sinistra ita- vole La Malfa con la sua intelligenza e il
liana, ma desidero dire che molte cose suo prestigio cercherà di nobilitare tutta
sono cambiate e, per quello cha ci riguar- l’operazione e di riequilibrare in termini
da, ma che riguard,a anche altre forze po- politici lo scossone che C’è stato. Rico-
litiche, ci collochiamo nell’Europa jn un nosciamo all’onorevole La Malfa due co-
quadro democratico, in un quadro gradua- se: in primo luogo tutta la sua storia e
lista e quindi il contesto è completamente in secondo luogo una grande coerenza su
diverso. Infatti, ci poniamo il problema questo tema.
dell’ingresso della Spagna, della Grecia e L’onorevole La Malfa ha tenuto una
del Portogallo. posizione che non ha mostrato mai il
Può darsi che non ci si trovi di fron- benché minimo elemento di doppiezza e
te ad una manovra di così ampie dimen- il benché minimo elemento di mutamento.
sioni, anche se devo dire che qualche ele- Molti (<Fregoli ci sono stati invece in
))

mento di reazione, qualche tendenza alla questo dibattito che hanno cambiato im-
rivincita sociale, qualche spunto di livore provvisamente opinione, ma vorremmo di-
antisindacale abbiamo avvertito in questi re all’onorevole La Malfa, che negli anni
giorni fermentare in questo dibattito e ’60-’62 con noi contribuì alla creazione di
sui giornali, quasi che il sistema mone- un disegno importante e significativo
tario europeo potesse essere l’occasione nel tentativo di trasformazione della SG-
per ceti e forze sociali sconfitte di pren- cietà italiana, che questo nodo dell’Euro-
dersi una loro rivincita, di prendere alla pa deve misurarsi con il complesso delle
gola il movimento sindacale e non di con- contraddizioni della società italiana e con
trattare con il movimento sindacale stesr il complesso delle forze esistenti nella so-
so da un 1,ato il contenimento salariale e cietà italiana. Quindi, se l’onorevole La
dall’altro lato una politica di riforme e /di Malfa pensa di innestare su tale nodo una
sviluppo. operazione - dal suo punto di vista - con
Può darsi che ci si trovi molto più grandi elementi di illuminismo e di gia-
prosaicamente e meschinamente di fronte cobinismo, ebbene rischia di non rag-
a manovre preparatorie per il congresso giungere l’obiettivo europeo che noi e lui
della democrazia cristiana. Se le cose stan- abbiamo in comune, rischia di non misu-
no effettivamente in questi termini - qual- rarsi con questa contraddizione. Quindi,
che sintomo lo abbiamo avuto da certi non misurandosi con questa contraddizio-
subitanei cambiamenti di opinione - 1 % ~ - ne, di qui a qualche tempo l’onorevole La
ropa è servita a nascondere un modo di Malfa sarà costretto a fare le sue rifles-
far politica del tutto inaccettabile. sioni critiche sul fatto che dopo essere
Onorevole Presidente del Consiglio, lei entrati nello SME, non essendoci garanti-
dovrebbe essere il garante del Governo di ti, saremo costretti ad uscirne inglorio-
unità nazionale; ma la mia sensazione è samente, registrando una battuta d’arre-
che piuttosto la linea vera sia quella del sto rispetto alla costruzione dell’Europa
divide et impera, per cui assistiamo ad e alla capacità di modificare il nostro di-
un gioco incrociato di rapporti preferen- segno su questa lunghezza d’onda.
ziali che si stabiliscono di volta in volta
con questa o quellà forza politica. In que- PRESIDENTE. Onorevole Cicchitto, pur
sto modo talvolta capita che chi crede di consSderando ch’e llei 1: l’unico oratore del
cavalcare magari viene cavalcato. Deside- suo gruppo iscritto a parlare, vorrei ricor-
Atti Parlamentari - 24992 - Camera dei Deputati

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

darle che il tempo a sua disposizione sta I1 Governo ha davanti a sé un appun-


per ‘scadere. tamento al quale lo attendiamo senza at-
teggiamenti precostituiti, ma anche senza
CICCHITTO. Sto per concludere, si- volontà di mediare ad ogni costo. Anche
gnor Presidente. un’altra fase della vita politica ‘italiana,
per certi aspetti, ‘ s i chiuderà con il voto
Voglio muovere al Presidente del Con-
di oggi: quella della mediazione e quella
siglio dei ministri due ultime osservazio-
del piegarsi agli stati di necessith. La du-
ni. La prima è analoga a quella formu-
rezza della scelta fatta oggi, forzando i
lata dall’onorevole Spaventa. Mi auguro
tempi, rispetto alla quale non C’è garan-
sinceramente che tutti i dubbi e le per- zia interna e garanzia esterna, ci impone,
plessità che ho esposto siano completa- per senso di responsabilità verso .il pae-
mente sbagliati. Me lo auguro per il de- se, il massimo di attenzione, di vigilanza,
stino del paese e dell’economia italiana. di severità nei confronti di quello che il
Aggiungo anche, per chiarezza, che in ca- Governo farà o non farà.
so contrario le responsabilità saranno
Per queste rag.ioni, un partito come il
tutte di chi ha voluto imporre una certa
nostro prende atto che finora il Governo,
scelta.
sia nella conduzione delle trattative, ca-
Secondo punto. In ogni caso, anche se ratterizzate da molteplici oscillazioni, sia
in un contesto e con un procedimento a nei giudizi, sia nel concreto funzionamen-
nostro avviso non corretto, un problema to, non è all’altezza delle necessità del-
centrale riem-erge: quello del piano trien- l’ora. Comiinqie, prima bi €o---..
Llllu!are giu-
nale, quello di una politica di crescita e dizi definitivi, noi vogliamo verificare tutti
di sviluppo. In una situazione caratteriz- gli elementi che stanno davanti a noi. Vo-
zata oggettivamente da un aumento del- glio concludere questo intervento auguran-
l’impatto deflazionistico e restrittivo, la domi che le forze politiche democratiche
politica che state scegliendo vi impone gli siano in grado di misurarsi positivamente
elementi cui mi sono riferito, Elementi re- con la gravità dei problemi, destinata ad
strittivi sono già in atto, perché una par- aumentare e non a diminuire, dopo la
te del piano Pandolfi sta andando avanti scelta che viene fatta (Applausi dei depu-
(l’abbiamo anche votata). Può darsi che t,ati del gruppo del PSI - Congratula-
ulteriori elementi restrittivi ci provengano zioni).
dalla politica monetaria che a questo pun-
to cambierà completamente di segno, per PRESIDENTE. E iscritto a parlare
la logica del sistema in cui veniamo ad l’onorevole Napolitano. Ne ha facoltà.
essere.
Quindi, dobbliamo misurarci con gli NAPOLITANO. Signor Presidente, ono-
elementi in questione ed il Governo deve revoli colleghi, siamo tutti consapevoli,
diroi, con chiarezza, di fronte a rischi di credo, del significato e della difficoltà di
svalutazione e anche di inflazione, come questo dibattito. E in gioco una decisione
intenda sviluppare una politica produttiva, importante, rispetto alla quale i pareri
come e quando intenda impiegare i 2.000 sono discordi, mentre vengono alla luce
miliardi d,i investimenti previsti, come in- modi diversi di concepire lo sviluppo del-
tenda sviluppare il complesso della sua la Comunità europea e di intendere la
manovra di politica economica. presenza e il ruolo dell’Italia in seno alla
Noi socialisti ci riserviamo una consi- Ccmunità. Ma, se C’è un paese in cui la
derazione molto attenta sia su questo qua- discussione attorno a questi problemi, at-
dro di politica economica, sia, anche, sul torno ai problemi suscitati dalla propo-
quadro politico che emerge e che, per sta di accordo monetario europeo, avreb- ,

certi aspetti, è diverso, a conclusione di be potuto svolgersi in termini del tutto


questo dibattito, da quello con cui il di- obiettivi, senza essere alterata e deviata
battito .in questione si è aperto. da contrapposizioni ideologiche e da ma-
Atti Parlamentari - 24993 - Camera dei Devufati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978
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novre politiche, questo paese, onorevoli del tutto obiettivi. E così è stato, nel
colleghi, è il nostro. In Italia, infatti,- tra complesso, sino ad alcune setimane fa:
i partiti democratici, tra le forze fonda. nonostante le disparità di opinioni, si è di-
mentali della nostra società e nello spi- scusso a lungo, e a più riprese, nel Par-
rito pubblico non circolano pregiudizi lamento e sulla stampa, tra i rappresen-
antieuropeistici; non .operano né tradizioni tanti dlei partiti di maggioranza ed il Go-
di isolamento, più o meno splendido, dal verno, tra gli specialisti di ogni tenden-
resto dell’Europa, né presunzioni di gran- za, all’interno del mondo economico e sin-
dezza nazionale. Le tendenze naziolialisti- dacale, entrando nel merito dei probls
che, sfruttate ed esasperate dal fascismo, mi, nel concreto delle proposte avanzate
e quindi travolte nel suo disastro, non e delle loro implicazioni, della trattativa
sono risorte, neppure come vaghe correnti in corso e d’ella linea da seguire in tale
di opinione, anche grazie alla linea cui si trattativa e dei risultati che via via si
sono ispirate tutte le forze democratiche ottenevano.
italiane. Oggi, nella fase finale, sono affiorate
Non è meno importante il fatto che, e prevalse forzature di varia natura. Su
pur muovendo da posizioni diverse, tutte di esse tornerò più avanti. Mi limito ora
le forze politiche e sociali che si ricono- a rillevare che quest,e forzature sono ve-
scono nei v.al,ori della Costituzione, si sia- nute da una parte sola, cioè da c,oloro
no via via riconosciute anche nei valori che hanno premuto per l’ingresso imme-
dell’europeismo democratico, liberati dal- diato dell’Italia nel sistema monetario. rl
le distmorsioni e dagli strumentalismi del President,e del Consiglio ha dato atto, nel
periodo della guerra fredda; si siano ri- suo discorso di ieri mattina che né pri-
cono.sciute nel difficile sforzo di costru- ma né dopo il vertitce di Bruxelles sono
zione di un’Europa comunitaria realmen- state fatte verso il sistema monetario di
te ancorata a principi di solidarietà, di cui stiamo discutendo eccezioni mosse da
progresso sociale, di cooperazione inter- riserve eurupteiste o da contrarietà alla
nazionale e di pace. creazione di un sistema monetario come
Che in questo sforzo si considerino tale. Non si può, invece, negare ,che le
pienamente impegnati tutta la sinistra pessioni in senso opposto le la scelta
e il movimfento operaio - come dimostra zonclusiva siano state viziate da schemi
la loro adesione senza riserve alla scelta D da calcoli che prescindevano da una va-
dell’e1,ezione diretta del Parlamento euro- lutazione obiettiva dei termini del pro-
peo - è un fatto che dif5enenzia in non blema.
lieve misura la situazione italiana da Ma mi si permetta, morevo1,i colleghi,
quella inglesle o francese. E un punto di signor Presidente, di ripartire dall’a posi-
forza per il nostro paese sul piano inter- zione assunta da nod comunisti di fronte
nazionale, un punto di forza che solo po- i1 vertice di Brema, di fronte alle indi-
lemiche pretestuose ,ed irresponsabili pos- :azioni scaturite nel lugl’io scorso dla quel-
sono oggi tendere ad oscurare. !a riunione d,ei capi di Governo della
Nel1,o stesso tempo, non può non con- ZEE. Guardammo allora con i,nrteresse ai
siderarsi una naturale manifestazione di ?roposit,i di r,ilancio ,d,el processo di inte-
vitalità democratica e di ricchezza politi- ;razione e di maggiore solidarietà, per far
ca e culturale la dialettica di posizioni ‘ronte ad una crisi di portata mondiale,
chme si esprimje - nell’ambito di una co- 3er accelerare do sviluppo !delle economie
mune scelta europeistica - tra diverse va- :urope,e, combattere la disoccupazione e,
lutazioni dell’lesperi,enza comunitaria e di- nsieme, ridurre l’inflazione. Non negam-
verse concezioni d,ell’azione- da condurre no l’es’igenza di realizzare, a questo fine,
in seno alla Comunità. La discussione at- tnche una maggiore stabilità nei cambi,
torno al progetto di sistema monetario : non .esprimemmo alcuna pregiudizitale
europeo avrebbe dunque, onorevoli colle- iegativa nei confronti dell’idea di un nuo-
ghi, potuto svolgersi in Italia i,n termini 70 sistema monetario europeo. Ponemmo
Atti Parlamentari - 24994 - Camera dei Depurati
~~ ~~ ~

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978


-
invece il problema della relazione tra uno zionamento del sistema monetario interna-
sforzo dnteso a conseguire una maggiore zionale, sull’awenire e sulle possibilità di
stabilità nei rapporti tra le monete e lo avanzamento della costruzione economica
sforzo inteso ad avvifcinare le situazioni e europea e sulle condizioni dei singoli pae-
le politiche economiche e finanziarie dei si D. E come condizione perché il nuovo
paesi della Comunità in funzione di obiet- sistema risultasse realistico e duraturo si
tivi chiari di crescita, di riequilibrio, di indicò uno sforzo volto a contemperare le
progresso sociale. Ponemmo in questo sen- esigenze di rigore che un sistema di cam-
so il problema delle con,dizioni in cui il bi deve necessariamente avere con la real-
nuovo sistema monetario europeo avrebbe tA della Comunità, che presenta situazioni
potuto nascere come strumento valido e fortemente differenziate; e in modo parti-
vitale, al quale 1’Itali’a avrebbe potuto colare si sollecitò una flessibilità del siste-
aderire fiin d,all’iniizio. ma tale da <( accompagnare senza sussulti
E un fatto, signor Presidente del Con- il cammino del rientro dell’Italia verso
siglio, che quindi ci riconoscemmo nelle condizioni economiche generali e, più in
condizioni formulate dal Governo italiano particolare, verso condizioni di inflazione
e illustrate alla Camera dal ministro del prossime a quelle dei paesi più forti D. Gli
tesoro nella seduta del 10 ottobre, e va- interessi della costruzione comunitaria e
lutammo via via l’andamento del negozia- gli interessi dell’Italia s i sono cioè presen-
to in rapporto a quelle condizioni. Su di tati come strettamente intrecciati tra loro.
esse sembrarono concordare tutti i parti- Ma, ciononostante, le condizioni poste da
ti della maggioranza; ma, mentre alcuni parte itaiiana sono state in notevole misu-
hanno poi finito per discostarsene nei lo- ra disattese, e i rischi paventati e indicati
ro giudizi,’ è ancora ad esse che noi ci dai nostri negoziatori e da tanti osserva-
riferiamo nel valutare le conclusioni rag- tori obiettivi, da tanti studiosi ed esperti,
giunte a Bruxelles e la decisione a cui rimangono sostanzialmente in piedi.
ieri è pervenuto il Presidente del Con- Ella, onorevole Andreotti, ha dato in-
siglio. vece nel suo discorso di ieri un apprezza-
Consideriamo non seria - mi si con- mento largamente positivo dei risultati ot-
senta di dirlo - la tendenza a liquidare tenuti, e non ha parlato più dei rischi. Ma
come problema tecnico irrilevante quello l’apprezzamento positivo, punto per punto,
di una attenta verifica dei contenuti del- strideva, me lo consenta, con il suo stesso
la risoluzione di Bruxelles del 5 dicembre giudizio complessivo, secondo cui la riu-
per valutarne la rispondenza alle concrete nione di Bruxelles ha solo in parte sodi-
esigenze poste da parte italiana. Quello sfatto le aspettative, dando l’impressione
delle garanzie da conseguire affinché il che si dimensionassero sia la suggestiva
nuovo sistema monetario possa avere suc- cornice di Brema, sia taluni propositi di
cesso, favorire un sostanziale riequilibrio concreta solidarietà che erano apparsi rea-
all’interno della Comunità europea (e non listici ne1,la fase preparatoria.
sortire un effetto contrario), contribuire a Inoltre, mentre su alcuni punti è ap-
una maggiore stabilità monetaria e ad un parsa corretta la valorizzazione, che noi
maggiore sviluppo su scala mondiale, è un non contestiamo, dei risultati conseguiti
rilevante problema politico. (la possibilità per la lira di oscillare nella
Le esigenze poste da parte italiana non misura del 6 per cento anziché del 2,25
riflettevano solo il nostro interesse nazio- per cento; le disponibilità di quello che
nale: la preoccupazione espressa dai no- poi diventerà il Fondo monetario europeo;
stri negoziatori fu innanzitutto quella di alcuni aspetti del funzionamento dei mec-
dar vita a un sistema realistico e duratu- canismi di credito), nella sua esposizione,
ro, in quanto - cito parole e concetti del onorevole Andreotti, non sono stati però
ministro del tesoro e del governatore della presentati nella loro effettiva e cruda real-
Banca d’Italia -: Q Un suo insuccesso tà i punti più negativi delle conclusioni di
comporterebbe gravi ripercussioni sul fun- Bruxelles. Così, per quel che riguarda gli
Atti Parlamentari - 24995 - Camera dei Deputati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

accordi di cambio in senso stretto, si è sistema monetario, quale è stato conge-


teso quasi a far credere che si sia otte- gnato, producano effetti opposti. Ma desi-
nuta una equilibrata distribuzione degli dero sottolineare che nulla ci è stato det-
oneri di aggiustamento o, come si dice, to per confutare analisi come quella citata
una simmetria degli obblighi di intervento, dal collega Spaventa secondo cui, di fron-
tra paesi a moneta forte e paesi a moneta te ad una tendenza alla rapida svalutazio-
debole, in caso di allontanamento dai tassi ne della lira rispetto al marco, che discen-
di cambio iniziali e di avvicinamento al de dallo scarto attualmente così forte tra
margine estremo di oscillazione consen- tasso di inflazione italiano e tedesco, le
tito. Ma l’ulteriore alterazione nell’ultimo regole dello SME ci possano portare ad
vertice di Bruxelles nella formula relativa intaccare le nostre riserve e a perdere di
a questo aspetto essenziale dell’accordo di competitività, ovvero a richiedere di fre-
cambio, quella sostituzione - che può ap- quente una modifica del cambio, una sva-
parire innocuamente bizantina - dell’awer- lutazione ufficiale e brusca della lira fino
bio <( eccezionalmente )) con l’espressione a trovarci nella necessità di adottare dra-
cc in presenza di circostanze speciali D, è stiche politiche restrittive.
stata solo la conferma di una sostanziale I1 rischio è comunque quello di dissi-
resistenza dei paesi a moneta più forte, pare i risultati conseguiti negli ultimi due
della Repubblica federale di Germania, e anni in materia di attivo della bilancia dei
in modo particolare della banca centrale pagamenti e delle riserve, quei risultati di
tedesca, ad assumere impegni effettivi ed cui anche il cancelliere Schmidt, con un
a sostenere oneri adeguati per un mag- giudizio politicamente significativo, ha nei
giore equilibrio tra gli andamenti delle giorni scorsi messo in luce il valore. I1 ri-
monete e delle economie di paesi della Co- schio è quello di veder ristagnare la pro-
munità. E così venuto alla luce un equi- duzione, gli investimenti e l’occupazione
voco di fondo, di cui le enunciazioni del invece di conseguire un più alto tasso di
consiglio di Brema sembravano promette- crescita; di vedere allontanarsi, invece di
re lo scioglimento in senso positivo e di avvicinarsi, la soluzione dei problemi del
cui, invece, l’accordo di Bruxelles ha ri- Mezzogiorno.
badito la gravità: se cioè il nuovo sistema Questi rischi erano tanto presenti al
monetario debba contribuire a garantire Governo e ai suoi rappresentanti nel nego-
un più intenso sviluppo dei paesi più de- ziato per il sistema monetario che essi
boli della Comunità, delle economie euro- non solo avevano richiesto garanzie _-in
pee e dell’economia mondiale, o debba ser- materia di accordi di cambio - ben più
vire a garantire il paese a moneta più for- consi,stenti di quelle che si sono ottenute,
te, ferma restando la politica non espan- ma avevano posto, come una delle condi-
siva della Germania federale e spingendo- zioni non scambiabili con altre, quella
si un paese come l’Italia alla deflazione. del trasferimento di risorse e dalla revi-
E ben strano, mi si consenta, che di sione delle politiche comunitarie in fun-
questo rischio, così presente nelle dichia- zione dello sviluppo delle, economie meno
razioni del rappresentante del Governo il prospere. Sii, disse che andava così com-
10 ottobre alla Camera e il 26 ottobre al pensata la più rigida disciplina economi-
Senato, non si parli più nel momento in ca, comunque implicitsa nel sistema mone-
cui si propone l’adesione immediata, alle tario, e che occorreva procedere simulta-
attuali condizioni, dell’Italia al sistema neamente nelle diverse direzioni.
monetario europeo. Mi pare che si tentasse di evitare che
Non voglio ripetere le considerazioni quella che i,l Presidente dal Consiglio ha
già svolte puntualmente dal collega Spa- ieri definito <c la suggestiva cornice di
venta sui motivi che giustificano e impon- Brema )), restasse solo una cornice e per
gono un particolare sforzo del nostro pae- di più rri.dimensionata. Da questo punto
se per conseguire un più alto tasso di cre- di vista, le cose sono andate purtroppo
scitfa, e sul rischio che invece i vincoli del nel modo più deludente - non è giusto
Atti Parlamentari - 24996 - Camera dei Deputati

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

nascondercelo - per i limiti posti sia al- I1 tema della politica agricola comuni-
l’ammontare dei nuovi prestiti disponibili taria, onorevoli colleghi), è un tema cen-
per l’Italia e l’Irlanda, sia alla misura trale; e quando si compie il bilancio di
(non più d d 3 per cento) degli abbuoni questa pditica, come di tutta l’esperien-
di interesse, sia all’utilizzazione dei presti- za comunitaria, non si deve indulgere a
ti stessi, con l’esclusione di qualsiasi pro- semplificazioni retoriche di stampo idillia-
getto per lo sviluppo industriale (per quel co. Non si può parlare di politica agrico-
ci riguarda nel Mezzogiorno) e addirittu- la comunitaria solo per ricordarne il fine
ra di qualsiasi progetto che alteri i ter- dichiarato di migliorare le condizioni di
mini della ((competitività di particolari vita delle popolazioni rurali, e tacere sul-
industrie all’interno degli Stati membri D. le gramissime distorsioni che essa ha pro’
I1 problema non era per altro solo dotto a beneficio dei paesi più ricchi a
questo, ma quello del concreto avvio alla svantaggio di paesi come l’Italia, alla qua-
revisione e allo sviluppo di determinate le - se si calcola la differenza tra i prez-
politiche comunitarie; anche se owiamen- zi dei prodotti CEE importati dall’Italia
te nessuno si illudeva che tale revisione e quelli vigenti sul mercato internazio-
potesse essere conclusa entro il 4 o il 5 nale - è stata addossata una tassa che
dicembre. Ma contano, a questo propo- da qualcuno viene calcolata (si tratta di
sito, i segni negativi che si sono avuti. calcoli probabilmente discutibili, ma non
I1 primo vi è stato con il rifiuto francese possediamo stime ufficiali) in 2 mila mi-
di aumento del fondo regionale; rifiuto liardi di lire.
che significa molte cose: negaaioiie del- Toiiiado, Sig-iioi. Fresidenie, aiie con-
l’autorità del Parlamento europeo; nega- clusioni raggiunte a Bruxelles, non C‘è
zione, al limite, della necessità di una po- dubbio che esse autorizzassero largamente
litica di riequilibrio nell’ambito della co- la decisione, presa il 5 dicembre dal Pre-
munità, di cui il mezzogiorno d’Italia sia sidente del Consiglio, non di aderire en-
tra i principali beneficiari; tendenza, co- tro otto giorni, ma di riservarsi ancora
munque, della Francia a sottrarsi ad un sostanzialm,ente la scelta dell’adesione im-
maggior impegno in questo senso. mediata e a tutti gli effetti oppure no.
L’altro segno negativo è costituito dal E le valutazioni espresse nel mlerito dei
fatto che a Brema non si sia niusciti ad risultati ottenuti dal ministro degli esteri
avviare seriamente alcun processo di re- e dal ministro-del commercio con l’este-
visione della politica agricola comunitaria; ro pubblicamente, dal ministro del tesoro
che non si sia preso in esame neppure il in Parlamento, ed in sede tecnica dalla
memorandum a questo scopo predisposto autorità monetaria (senza che questa per
e preannunoiato dal presidente della Com- altro travalicasse i limiti della propria
missione Jenkins. Non si sono nemmeno competenza ed invadesse il campo della
avuti chiarimenti esaurienti rispetto alle autorità politica, senza che si prestasse a
preoccupazioni esposte di recente nella strumentalizzazioni né in un senso né n,el-
Commissione agricoltura del Senato da l’altro), queste valutazioni sono a noi ap-
esponenti di diversi gruppi, del partito parse tali da giustificare pienamente una
repubblicano, della democrazia cristiana, e scelta che si limitasse ad una dichiara-
dallo stesso ministro dell’agricoltura, per zione di principio favorevole e alla par-
quel che riguarda le ripercussioni di tecipazione a talune dellle operazioni pre-
un’entrata immediata dell’Italia nello viste dalla risoluzione di Bruxelles, e che
SME sul sistema dei prezzi agricoli, men- escludesse l’accettazione dal 1” gennaio
tre non si sono definiti finora i corretti- dei vincoli di cambio, del meccanismo
vi di cui a questo proposito si è parlato, del tasso di cambio, tanto più in presen-
e le ipotesi pure ventilate di svalutazione za di una analoga decisione della Gran
della c( lira verde sollevano intanto seri
)) Bretagna, con tutto ciò che questa de-
interrogativi sugli effetti inflazionistici che cisione comportava e comporta. Una scel-
ne potrebbero derivare. ta che infine esprimesse un impegno po-
Atti Parlamentari - 24997 - Camera dei Deputati
VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

sitivo e incisivo- dell’Italia per l’ulteriore paesi più deboli che entrino a farne par-
confronto su tutti gli aspetti del nuovc te. Naturalmente non sottovalutiamo la
sistema monetario e della politica com. importanza degli sforzi rivolti a creare
plessiva di sviluppo della Comunità. un’area di stabilità monetaria. Ma se è
Perché non si è seguita questa strada: vero che le frequenti fluttuazioni dei cam-
Perché non si sono raccolte le preoccu bi costituiscono una causa di instabilità
pazioni e gli avvisi di prudenza che ve. e un fattore negativo per lo sviluppo del
nivano da diversi settori della maggioran. commercio intracomunitario (la crisi di
za e dall’interno dello stesso Governo ? questo commercio non può per altro es-
Queste preoccupazioni nascevano anche sere riccmdotta soltanto alle fluttuazioai
dall’esigenza finora non sodisfatta di col- nei cambi), è vero anche che esse sono
locare la creazione di un’avea di stabilità il riflesso di squilibri profondi all’intterno
monetaria in Europa nel più vasto qua- dei singoli paesi, all’interno della Comu-
dro - ne ha parlato il collega Spaventa nità europea e nelle relazioni eoonomiche
- di una ridefinizione dei rapporti con internazionali.
l’area del dollaro e di uno sforzo per La verità è che forse - come si è scrit-
giungere ad un nuovo ordine monetario to fuori d’Italia - si è finito per mette-
internazionalje e per contribuire ad una re il << carro di un accordo monetario
))

accelerazione, non ad un rallentamento, davanti ai ((buoi D di un accordo per le


dello sviluppo eoonomico mondiale. economie. Ed è invece proprio su questo
terreno, oltre che su quello della revisione
Perché non si sono ascoltate abbastan-
del meccanismo dei cambi in quanto tale,
za nei giorni scorsi queste voci e si è
che occorreva continuare a premere, a di-
giunti ad una decisione precipitata ed ar-
scutere, a negoziare. Ma - ci si chiede -
rischiata ? Onorevoli collleghi, su questo come: stando dentro o stando fuori?
punto noi non possiam,o ritenere che si Francamente di fronte ad una domanda di
sia fatta sufficiente chiarezza finora e ci
questo genere noi sentiamo il bisogno di
si permetterà di contribuire alla ricerca
osservare - e mi scuso per l’ovvietà - che
di rispost’e sodisfacenti. il 5 dicembre non si è creata a Bruxelles
Parto dalle sollecitazioni e motivazioni una nuova Comufiità europea al posto del-
davvero più nobili, quelle dei più ardenti la vecchia. Noi continuiamo, evidentemen-
fautori dell’unità europea, tra i quali il te, qualunque sia la decisione relativa al-
collega ed amico Altiero Spinelli. Questi lo SME, a stare dentro tutte le istituzioni
amici si sono preoccupati di non contri- e le sedi di confronto comunitarie; pos-
buire, con una decisione di non ingresso siamo anche partecipare, pur non aderen-
immediato dell’Italia nello SME, a un par- do nell’immediato al sistema monetario, a
ziale insuccesso di quello che appare il consultazioni specificamente previste dalla
primo rilevante tentativo di rilancio del risoluzione di Bruxelles in materia di po-
processo di integrazione europea dopo an- litiche monetarie. 11 documento approvato
ni ,ed anni di involuzione e di crisi. Ma il 5 dicembre - e. questo è un suo aspet-
quello che non ci ha persuaso in tale to indubbiamente positivo - non scava al-
motivazione è la tlendtenza ad attribuire ;un solco fra chi aderisce subito e chi si
ad un tentativo del genere, così come è riserva di aderire successivamente; né cre-
concepito e congegnato, la virtù di met- i o che il nostro ingresso immediato avreb-
tere in moto una reale ripresa su basi 3e avuto un effetto traumatico, quasi che
nuove e solide d’ell’integrazione europea. jipendesse da ciB che lo SME nascesse,
No, onorevoli colleghi, noi siamo di- :ome ha detto ieri l’onorevole Andreotti,
nanzi, ad una risoluziòne, quella di Bru- I sei invece che ad otto e mezzo (tanto
xelles, che assume i limiti ristretti della ier restare nel gergo monetario, non rie-
creazione di un meccanismo del tasso di sco a capire quale unità di conto abbia
cambio, 1.e cui caratteristich’e rischiano idoperato l’onorevole Andreotti per attri-
per di più di creare gravi problemi ai mire un peso del due e mezzo all’ingres-
Atti Pavlamentavi - 24998 - Camera dei Dewutati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

so immediato dell’Italia nel sistema mone- costituito dall’elezione diretta del Parla-
tario). mento europeo - che punti all’affermarsi
E nostra convinzione che avremmo po- di un nuovo modo di guardare allo svi-
tuto esercitare una maggiore forza contrat- luppo dell’economia europea, non conce-
tuale mantenendo la nostra riserva, la no- pendo pii1 - siamo d’accordo su questo
stra posizione di non ingresso immediato. punto fondamentale con il collega Spinelli
Onorevoli colleghi, in quest’aula si è par- - questo sviluppo come consolidamento
lato (vi si è riferito poco fa anche il col- delle economie più forti e come ulteriore
lega Cicchitto) delle sollecitazioni e delle elevamento del livello di benessere nei
assicurazioni pervenuteci negli ultimi gior- paesi più ricchi, ma come impegno di
ni da governi amici; sembra anche che es- espansione verso le regioni più arretrate
se abbiano avuto un notevole peso nella della stessa Comunità e verso i paesi di
scelta finale del Governo. Per la verità vo- quello che veniva definito terzo mondo.
glio ricordare che anche qualche altra vol- M.a se ci si vuole, onorevoli calleghi,
ta abbiamo ricevuto te1,egrammi. Ricevem- confrontare con questi che sono i <proble-
mo - non è vero, ministro Marcora? - un mi di fondo, i problemi 8del.k politiche
telegramma pieno di assicurazioni dal can- economiche, del ritmo e della qualith del-
celliere Schmidt anche nel maggio scorso, lo ”duppo, bisogna sb.srazzsrsi di ogni re-
per invitarci a sciogliere la riserva sul si,duo di europeismo retorico e di manie-
negoziato per i prezzi agricoli e sul << pac- ra, dando ben altra organicità, .forza e coe-
chetto 1) mediterraneo. Quale seguito han. renza alla presenza dell’I~tal~ia
ndla C m u -
no avuto quelle assicili-azionitelegrafiche 7 iì%&.
Anche in questa occasione più dei messag- S,appiamo che passa qui una linea di-
gi a fuochi spenti sarebbe valso l’accogli- soriimhante fra diversi mod,i :di concepire
mento concreto di determinate istanze e e di .praticare J’:i,mpegno eunopeista, ma
proposte. sappiamo ,anch.e che su questo punto esi-
Queste sollecitazioni, comunque, confer- stono posizioni convergenti fra diversi par-
mano l’esistenza di un reale e forte inte- titi; in primo luogo, come hanno dimo-
resse degli altri paesi membri della Comu- strato le vi’cende di queste settimime e
nità ad avere l’Italia al più presto presen- questo dibattito, tr.a il partito comunista
te nel sistema monetario. Si sarebbe, dun- ed il partito socialista, ma non salo tra
que, potuto far leva su questo interesse, essi. Nella nostra visione - desidero riba-
non dando la adesione immediata allo di,do - tutela deg1,i interessi nazionali e
SME, per portare avanti un serio nego- impegno per il rilancio iddl’integraziioe
ziato, utilizzando le stesse scadenze pre- europea fanno tutt’uno. Nessuno di noi ha
viste dalla risoluzione di Bruxelles, in par- commentato il vertice d i 6 Bruxelles ponen-
ticolare la scadenza della revisione di de- do *i problemi come li ha posti $1 primo
terminate misure dopo sei mesi, nonché ministro Callaghan ,ai Comuei, senza es-
altre occasioni e scadenze, soprattutto s’ere per questo accusato di gol.1ismo. La
Q

quella della annuale trattativa di marzo semplice verità >) - ha dichilarato Callla-
sui prezzi agricoli, che -va trasformata in ghan - C< è che noi a Bruxeliles abbiamo
un ben più ampio ed impegnativo negozia- valutato i nostri interessi ,nazionali ,esat-
to sulla politica agricola nel suo comples- tamente come dtr4 paesli hanno valutato i
so, partendo da proposte già elaborate in loro D.
Italia dai partiti, dal Parlamento e dal Noi non poniamo i problemi in que-
Governo, per le modifiche da realizzare sti termini, proprio perché siamo convin-
sia nell’immediato, sia nel medio periodo. ti che l’interesse ,del nostro paese, e speci-
Si tratta, in definitiva, di muoversi in ficamente l’interesse del nostro Mezzogior-
modo conseguente per una trasformazione no, coheida con la causa di uno sviluppo
della Comunità - a cui ci auguriamo pos- della Comunità su b,as,i di maggior coor-
sa contribuire anche quell’importante, pri- dinamento e ,integrazione ddle poililtkhe
mo elemento di democratizzazione che è economiche e in direzione delle regioni più
Atti Parlamentavi - 24999 - Camera dei Deputati
VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

arretrate. Ma qudla che non possiamo ac. laborazione delle forze sociali, con la col- ‘
cettare è una posizione di rhunci,a a bat. laborazione del movimento sindacale, ‘sep-
tersi per la trasformazione dellla Comuni. pero assumere impegni severi, che valsero
tà e ‘dei suoi indirizzi, di sfiducia radicale ad evitare il peggio e permisero di con-
nel ruolo ,del nosbro paesle e di utilizza- seguire quei risultati, per quanto parziali,
zione strumentale dei nostri impegni co- su cui oggi poss,iamo fare affidamento per
munitari a fin,i interni, quali che siano. fronteggiare le diifficoltà che ai stanno da-
Da parte di alcuni esponenti del par- vanti.
tito repubblica,no si è giunti a sostenere Noi non attenuiamo minimamente -
che << l’Italia non dovesse scegliere in que- ella lo sa, onorevole Ugo La Malfa, ma
sti giorni se appartenere o meno ad un io tengo a ribadirlo - il nostro giudizio
meccanismo vdutar.io o ad un’,area di sta- sulla persistente e per certi aspetti cre-
bilità dei cambi, m8a se recidere - dico
)> scente gravità degli squilibri di fondo che
recidere - << o meno i suoi legami con ,i minano lo sviluppo economico e sociale
paesi deill’Eu’ropa occrild’entale, sul terreno del nostro paese. Noi non ci nascondia-
economico e sul tecreno pohitilcoD. mo l’acutezza di problemi come quelli
della produttività, del costo del lavoro,
della competitività. Concordo con le con-
PRESIDENZA
DEL VICEPRESIDENTE siderazioni che sono state svolte a que-
sto proposito da altri colleghi. Non può
MARTINI MARIA ELETTA
reggere a lungo - è questa la nostra per-
suasione - una << via italiana alla com-
NAPOLITANO. Ma questa i: una tesi
)>

petitività, basata su una svalutazione stri-


che non trova a l c m riscontro obiettivo, sciante, su un alto tasso di inflazione, sul-
che non poggia su atcun argomemto razio- l’economia sommersa e sul lavoro nero.
nde ‘e si col,loca, invece, nel quadro di m a E - voglio aggiungere - non ci nascon-
dnammatizzazione gratuita ed esaspemta diamo le difficoltà che incontra lo sforzo
della scelta che era davanti tal nostro pae- per trovare consensi nelle parti sociali
se. Si è gi,unti ,anche ,a diire ,che, ld’,dtra
attorno a comportamenti coerenti con le
parte, noli saremmo nell’imbarazzo, perché
esigenze del rilancio degli investimenti, di
l’euroipeismo dei comunisti deve ‘ancora
sviluppo del Mezzogiorno e dell’occupazio-
tradursi !in atti pratici. Ma ,atti pratici,
ne e, insieme, di lotta all’inflazione. Ma
coatributi pratki sul terreno europeistico
queste difficoltà non vengono solo dall’in-
ne abbiamo dati assa4 piiù di altri, in dieci
terno del movimento sindacale e lì, co-
a m i ,di lavoro altamente qualificato nel
Parlamento europeo, che qualunque osser- munque, siamo noi che con più chiarezza
2 coraggio reagiamo a posizioni che con-
vatore obiettivo h,a riconosciuto ed apprez-
sideriamo sbagliate. La si smetta, però,
zato.
morevoli colleghi, di guardare da una
Al di là ,di ciò, già un mese fa non è
parte sola, senza vedere le responsabilità
mancata in qualche discors’o ‘da me per-
she altre forze si stanno assumendo (par-
sonahente .as,cdtato ll’affermazione che il
lo di forze imprenditoriali) con i loro at-
nostro paese non fosse J’n grado di porre
teggiamenti negativi nei confronti di ogni
alcuna condizione e che (la. sola ,speranza
?rospettiva di programmazione e nei con-
di salvare 1’Itahia d,a sviluppi catastmrofici
della crisi attuale fosse il vincolo esterno ’ronti proprio delle più qualificate propo-
di un ri.goroso meccanlsmo di cambio. Chi ;te del movimento sindacale.
sostiente questo fa un grave torto a tutte Comunque, proprio per rispondere a
le forze democratiche italiane, ,&,mmbican- peste difficoltà fu concepito il << docu-
do prove come quella delil’lauturmo 1976, nento P,andolfi e si assunse l’impegno
))

quando, di fronte ad una drammaltica ca- le1 piano triennale il cui obbiettivo - non
dut,a del1,a lira, ti partiti dell’attude mag- ;i dimentichi - deve essere la riduzione
gioranza, i p.artiti democratici, con la COI: p-aduale del. tasso di inflazione ma, insie-
Atti Parlamentari - 25000 - Camera dei Deputati

VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

me, il rilancio degli investimenti e della sui contenuti e gli strumenti del piano
occupazione, in un contesto di rinnovata triennale per la finanza pubblica e per la
solidarietà europea. E sul piano triennale economia che dovrà essere presentato en-
che si deve realizzare il necessario severo tro il 31 dicembre.
confronto fra tutte le parti investite di Anche in questo momento difficile, che
responsabilità nella vita politica, econo- vede una divisione non certo irrilevante
mica e sociale. in seno alla maggioranza, il nostro obbiet-
Ma in quale rapporto con questo im- tivo, la nostra scelta non è una crisi di
pegno così importante andava posta la Governo, ma il superamento delle debolez-
questione dell’ingresso immediato o meno ze e delle ambiguità che hanno finora ca-
dell’Italia nel sistema monetario europeo ? ratterizzato l’azione di Governo, il rilan-
Condividiamo l’opinione che è stata espres- ci0 della solidarietà tra i partiti della
sa, secondo cui il confronto sul piano maggioranza per superare l’emergenza, per
triennale previsto per le prossime setti- risanare l’economia italiana rinnovandola
mane andava assunto come la necessa-
(( nelle sue strutture, per risanare la finan-
ria preparazione ad una entrata credibile za pubblica attraverso una pratica di ef-
dell’Italia nel nuovo sistema, piuttosto che fettivo rigore in tutte le direzioni e garan-
come insostenibile conseguenza di una en- tendo una effettiva giustizia - dalla qua-
trata prematura D. Se oggi, comunque, tra le si continua a restare molto lontani -
i fautori dell’ingresso immediato circolas- nella ripartizione dei sacrifici.
se il: calcolo di far leva su gravi difficol- Dicevo all’inizio, onorevole Andreotti,
tà che possono derivare dalla disciplina che condiidiamo oggi un dibattite di%-
del nuovo meccanismo di cambio euro- cile; ma nella vita di un’ampia maggio-
peo per porre la sinistra ed il movimen- ranza come quella che oggi sorregge il
to operaio - eludendo la difficile strada Governo vi sono momenti in cui si im-
della ricerca del consenso - dinanzi ad pongono la chiarezza delle rispettive po-
una sostanziale distorsione della linea ispi- sizioni e la distinzione delle responsabi-
ratrice del programma concordato tra le lità. Questa dktinzione, onorevole Presi-
forze dell’attuale maggioranza, dinanzi al- dente del Consiglio, noi non l’abbiamo
la proposta di una politica di deflazione ricercata. Ella ha ritenuto di dover com-
e di rigore a senso unico, diciamo subito piere una scelta, che consideriamo rischio-
che si tratta di un calcolo irresponsabile sa e da cui dissentiamo, e di doversi as-
e velleitario, non meno di quelli che han- sumere una responsabilità che non ci sen-
no spinto determinate componenti della tiamo di condividere. Ci auguriamo che
democrazia cristiana a premere per l’in- le prossime scadenze vedano una seria ri-
gresso immediato dell’Italia nello SME in presa dell’impegno comune dei partiti del-
funzione di meschine manovre anticomu- l’attuale maggioranza a fare uscire il paese
niste, destinate a sgonfiarsi rapidamente, dalla crisi. Ci guida comunque la serena
-ma non senza aver prodotto il danno di coscienza di aver operato lealmente nel-
una irresponsabile mescolanza tra fatti di l’interesse dell’Italia e dell’Europa (Vivi
corrente e di partito e scelte altamente applausi dell’estrema sinistra - Congra-
impegnative, sul piano internazionale e sul tulazioni).
piano interno, per il nostro paese.
Noi attendiamo, onorevoli colleghi, le PRESIDENTE. E iscritto a parlare
risposte del Governo - dando già ora ed l’onorevole Galloni. Ne ha facoltà.
essendo pronti a dare il nostro contribu-
to costruttivo - sui problemi aperti acu- GALLONI. Signor Presidente, signor
tamente e posti con forza dal movimento Presidente del Consiglio, onorevoli colle-
sindacale per Napoli, la Calabria ed il ghi, chiedo innanzitutto scusa se, comple-
Mezzogiorno, problemi ormai non più pro- tamente spoglio di nozioni tecniche, mi
rogabili, sui temi di una politica di seria avventuro in un dibattito che è stato con-
lotta all’inffazione ed alla disoccupazione, trassegnato da una larga e vasta discus-
Atti Parlamentari - 25001 - Camera dei Detmtnti
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

sione fra colleghi altamente specializzati, bagaglio delle nostre tradizioni culturali,
una discussione che è stata accompagnata e quello che è certo è che queste scelte
anche all’esterno da un vasto dibattito non sono fatte in senso deteriore, non
di tecnici, di economisti, di esperti, ma sono espressioni né di speculazioni politi-
che, come sovente avviene, ha visto gli che né di ideologismo astratto.
economisti e i tecnici divisi su posizioni Ecco perché abbiamo apprezzato le co-
e valutazioni diverse. E stato, quindi, un municazioni del Governo, che sono giunte
dibattito che ha lasciato e lascia, come nuove a noi del gruppo parlamentare del-
tanto spesso accade, quasi esclusivamente la democrazia cristiana, così come a tutti
ai politici, alla sensibilità e all’intuizione gli altri gruppi parlamentari di quest’aula.
politiche la responsabilità della scelta de- E non credo che in questo vi sia motivo
finitiva. di scandalo, né tanto meno motivo od ar-
Che si tratti di una scelta in cui il gomento per deduzioni che non hanno al-
fattore tecnico conta, non sarò io a ne- cun fondamento e che hanno sminuito -
garlo. Ma si tratta di una scelta in cui, direi - la dignità, il valore, l’altezza di
in modo preminente, debbono giocare gli questo importante dibattito politico.
elementi di orientamento politico: non di I1 Presidente del Consiglio, che si è
una politica intesa in senso deteriore, trovato di fronte ad alcune responsabilità
quindi, ma di una politica nel suo più gravissime nel periodo intermedio fra Bre-
alto significato, che è indicata dalla tra- ma e Bruxelles e soprattutto immediata-
dizione di trent’anni di politica estera ed mente dopo Bruxelles, ha compiuto la sua
europeistica del nostro paese e, se mi scelta dopo aver fatto giustamente alcune
consentite, anche da una adesione ugual- riflessioni, alcune meditazioni, alcuni ac-
mente elevata a questi stessi indirizzi da certamenti che erano necessari e dovero-
parte non solo della democrazia cristiana, si; e questa scelta l’ha compiuta di sua
ma anche di tutte le forze laiche che col- iniziativa non per calcoli politici deteriori,
laborarono fin dall’inizio, all’indomani del- ma inquadrandola e inserendola nobilmen-
la Liberazione (ricordiamo qui la politica te nella tradizione del nostro paese.
di De Gasperi, di Sforza e di Martino), Credo che coloro i quali hanno studia-
per inserire vitalmente il nostro paese in to, studiano e dibattono problemi di gran-
una comunità internazionale ma, in modo de valore culturale sul tema delle istitu-
più specifico, in una comunità europea. zioni dello Stato e che teorizzano l’esigen-
Ebbene, queste tradizioni contano, cre- za di un rafforzamento dd’esecutivo e
do che contino moltissimo nel paese, nel la necessità’ che l’esecutivo stesso assuma
partito e nel gruppo parlamentare che in le sue responsabilità fuori dall’influenza
questo momento ho l’onore di rappre- dei partiti e del Pariamento, proprio co-
sentare. storo ritengo non abbiano nulla di che la-
Non facciamo della retorica europeista mentarsi per il1 metodo esemplare‘ che in
se ricordiamo questo, ma diamo solo un questa occasione è stato seguito dal Go-
riconoscimento doveroso a coloro che ci verno e dal Parlamento italiani.
hanno preceduto in queste responsabilità I1 Governo si è assunto con chiarezza
e che hanno ritenuto di dover orientare le sue responsabilità interne ed internazio-
il paese e dare un contributo alla sua nali, senza aver annunciato prima - e
evoluzione a livello di un paese moderno. questo lo posso dire con cognizione di
Certo, oggi I’europeismo non è più I’ele- :ama - nemmeno al direttivo del gruppo
mento di discriminazione, in quanto prin- parlamentare del suo partito quelle che
cipio, all’interno del paese: vi sono stati 3rano le decisioni che stava per prendere,
altri periodi storici in cui lo era. Espri- perché ha ritenuto, con alto senso dello
miamo la nostra. piena sodisfazione e ci Stato, di dover compiere questa scelta, di
rallegriamo che oggi non sia più così; iover fare le sue dichiarazioni di impe-
però ciò non comporta che noi possiamo :no unicamente nell’Assemblea plenaria
affrontare questi problemi privandosi del ielila Camera.
Atti Parlamentari - 25002 - Camera dei Deputati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

GJi siamo quindi grati per la scelta che ci teneva fuori dal serpente mone-
<( ))

compiuta, ma anche e sopFattutto per il tario: e come poteva il nostro paese ri-
modo ed il metodo che hanno contrasse- manere dentro il << serpente )) monetario
gnato questa scelta. Una scelta in cui e continuare ad essere partner attivo della
quelle che erano state le propensionli, fin Comunità europea, nei momenti dramma-
dall’accordo di Brema, d’accettazione e tici in cui le nostre riserve monetarie si
all’adesione del nostro paese al sistema erano praticamente esaurite nello sforzo
monetario europeo, sono state poi ogget- di difendere la nostra moneta, e nel mo-
to di più attenta analisi e valutazione. mento in cui la bilancia dei pagamenti de-
Se il Presidente del Consiglio, anziché nunciava gravi deficit ? Fu quello il mo-
richiedere un momento di pausa, avesse mento in cui si iniziò nel paese una vasta
dato a Bruxelles la sua adesione immedia- discussione per creare una linea di soli-
ta si sarebbe assunto ugualmente le sue darietà tra le forze politiche e sociali, che
responsabilità ed oggi ne discuteremmo, ci consentisse di superare quei momenti
come ne stiamo discutendo in questo mo- drammatici e quelli che ad essi sarebbero
mento. seguiti. Fu quello il momento in cui il
È una decisione che non riguarda - collega onorevole Ugo La MalEa ci chie-
questo sì, lo dobbiamo sottolineare - una deva di creare addirittura forme di solida-
parte politica o poche parti politiche. E rietà più stretta attraverso governi di
nemmeno si tratta di una di quelle scel- emergenza perché a suo avviso la situa-
te che, co-me spesso si è detto, riguar- zione richiedeva soluzioni e obiettivi di
dano solo una maggioranza, per quan- emm-gema. i

to larga essa possa essere. E una scelta Ma perché si chiedevano governi di


che invece riguarda il paese; e noi abbia- emergenza ? Perché si richiedeva il massi-
mo cercato che questa scelta, pur dovero- mo di solidarietà delle forze politiche ?
sa e necessaria - e continuiamo ad auspi- Non solamente e non tanto per realizzare
Carlo -, potesse essere compiuta con il un equilibrio parlamentare che mancava,
massimo di solidarietà possibile delle forze data l’assenza di una maggioranza parla-
sociali e politiche del nostro paese. mentare numerica, ma soprattutto perché
Certo, noi non sottovalutiamo - e non eravamo consapevoli che senza la comune
possiamo sottovalutare - i rischi gravi, volontà di raggiungere alcuni obiettivi fon-
che da molte parti sono stati sottolineati, damentali (quali quelli della riduzione del
della scelta che andiamo compiendo. Ma tasso di inflazione, di una ripresa produt-
ci rendiamo conto che a rischi ancora più tiva, di c n equilibrio della bilancia dei pa-
gravi andremmo incontro se questa scel- gamenti), non avremmo salvato il paese da
ta non fosse compiuta. Comunque, i ri- rischi e da pericoli più gravi.
schi cui andiamo incontro sono indipen- Ecco perché abbiamo operato per una
denti della nostra adesione e sono soltan- solidarietà nell’emergenza. E abbiamo rag-
to resi più evidenti dalla adesione al siste- giunto dei risultati che sono il frutto di
ma monetario europeo. Sono, infatti, gli questa collaborazione; risultati che consi-
stessi rischi che ci hanno portato già da deriamo importanti, ma non ancora suffi-
anni, dal 1976 in poi, sul piano della po- cienti.
litica interna, a ricercare il massimo di E stato importante l’aver ricostituito
solidarietà politica possibile. le nostre riserve, l’aver raggiunto l’equili-
I1 collega Napolitano ha ricordato le brio della bilancia dei pagamenti, l’aver
drammatiche settimane della fine dello ionseguito nel contenimeilto dell’inflazio-
autunno del 1976, quando il nostro paese ne traguardi che sembravano ancora illu-
era rimasto quasi completamente privo di sori, quando firmammo la famosa lettera
riserve, e lo sforzo collettivo (del Governo, di intenti. Oggi, però, ci dobbiamo ren-
delle forze sociali, di tutto il paese) che dere conto che gli obiettivi verso i quali
fu necessario per risalire la china. I1 pro- dobbiamo marciare sono più ambiziosi.
blema era allora quello di un’inflazione Dovevamo puntare (di questo abbiamo di-
Atti Parlamentari - 25003 - Camera dei Deputati
V I 1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

scusso a lungo durante gli accordi per la ma, con riferimento al piano dello svilup-
formazione dell’attuale Governo nel mese po economico non possono essere elusi,
di gennaio, di febbraio e all’inizio del me- ma rispettati, perché altrimenti il .risulta-
se di marzo di quest’anno) verso I’obietti- to si vedrebbe drammaticamente.
vo di ridurre l’inflazione al di sotto del
10 per cento. PAJETTA. Bravo! Quante cose si im-
A questo punto nasce il problema di parano i.n una settimana! Hai fatto un
studiare in che modo si possa giungere a corso accelerato. La settimana prima non
tale riduzione del tasso di inflazione. Si lo sapevi: sei molto precoce!
tratta cioè di scegliere se intraprendere la
via della deflazione e delle dure manovre
ARMELLA. I più ilntelligenti lo impara-
creditizie, che portano a forme di disoccu
no subito!
pazione spaventose (ma che sarebbero ne.
i>

cessarie se altre soluzioni non fossero


preordinate), oppure se intraprendere le GALLONI. Noi siamo ottimisti, pensia-
vie che ci consentano, attraverso una pro- mo sempre di dover imparare (Applausi
grammazione di ripresa produttiva, un al centro).
contenimento della spesa pubblica allar- I1 problema della credibilità lo porrei
gata, uno sforzo enorme di rigore e di in maniera un po’ diversa da come lo ha
utilizzazione di tutte le risorse del paese, impostato il collega Napolitano. A mio
la realizzazione di investimenti per giun- giudizio saremo credibili, a livello interna-
gere agli stessi risultati o a risultati ana- zionale, nei nostni sforzi, nella nostra vo-
loghi mantenendo il livello attuale dell’oc- lontà di perseguire obiettivi di riduzione
cupazione. del processo inflazionistico, di aumento
La solidarietà tra le forze politiche e dei nostri investimenti e di risanamento
sociali si -è realizzata proprio perché tut- della nostra economia se ci sottoporremo
ti abbiamo inteso scegliere questa seconda alla prova di verifica e si sanzione rap-
strada; cioè realizzare l’obiettivo del con- presentata dal sistema monetario europeo.
tenimento del tasso di inflazione attraver- Dicevo ad amici economisti, usando il
so la seconda via e non attraverso quella mio linguaggio da giurista, che in fondo
della deflazione e della riduzione dell’oc- il piano triennlale per noi è la norma che
cupazione e degli investimenti in maniera ci siamo dati, ma è una norma senza
drastica e drammatica per l’economia e la sanzioni, mentre l’ingresso nel sistema
società del nostro paese. monetario europeo è la sanzione che ren-
Ebbene, questo obiettivo, che è stato de evidente ed efficace la norma che ci
alla base del programma di Governo, è lo siamo iimposti. Ecco il significato, allora,
obiettivo che in ogni caso dobbiamo per- della nostra adesione, al di là di quelle
seguire e raggiungere. I rischi conseguenti che possono essere pur importanti argo-
al nostro ingresso nel sistema monetario mentazioni tecniche, ma che, a mio avvi-
europeo sono gli st,essi rischi che corria- so, non mutano il problema centrale. Se
mo anche senza l’inserimento in detto si- siamo convinti che dobbiamo realizzare
stema. Vorrei comunque rilevare che la un obiettivo di ripresa del paese per una
nostra adesione al sistema monetario eu- via non deflattiva, dobbiamo essere altresì
ropeo rende plasticamente visibili i rischi zonvinti che occorre impegnarci con una
a cui prima facevo riferimento, mentre politica di grande vigore, che metta in
forse C’è qualcuno nel nostro paese che zvidenza anche lo sforzo che viene com-
pensa che si possano elaborare dei pro- i u t o . Certo - ne sono consapevole, col-
grammi di governo, stipulare degli accordi lesa Napolitano - anche il partito comu-
fra i partiti e poi di fatto, all’italiana, lista ha sostenuto e sostiene il suo sfor-
non rispettarli. L’ingresso nel sistema mo- co, lungo il fronte sindacale e rispetto
netario europeo significa che gli accordi allo stesso. Ma è uno sforzo che va por-
presi a livello di formazione di program- ato avanti e in ordine al quale tutti noi
Atti Parlamentari - 25004 - Camera dei Deputati

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

ci dobbiamo impegnare in maniera più che comporta il raggiungimento degli


decisiva nel corso dei prossimi mesi. obiettivi che ho detto, in una certa situa-
E evidente che il raggiungimento di zione ? Non C ‘ è nessuno qui dentro che
quegli obiettivi significa anche imposta- possa pensare che tali obiettivi siano con-
re un discorso più serio di quanto seguibili senza il massimo della solidarie-
non si sia potuto fare sino ad oggi, tà, politica e sociale, nel nostro paese !
con le forze sindacali, sul piano del- (Applausi al centro).
le garanzie che le stesse debbono ave- Ecco perché respingo, come colunniose,
re sul fatto che i sacrifici siano pere- quelle &insinuazioniche non hanno alcuna
quati ed uguali per tutte le categorie so- base di verità. La verità è un’altra: che
ciali. Ma si incominci, quanto meno, sulla nell’ambito della democrazia cristiana vi
strad,a d’i q;uesti sacrifici ! Perché, in real- è stata e vi è - perché negarlo? - una
tà, si tratta di mantenere allo stesso li- forte spinta europeista, anche di caratte-
vello il sistema delle retribuzioni; si trat- re ideale, soprattutto di carattere ideale,
ta di diminuire il costo del lavoro per oltre che di carattere pol,itico, che in cer-
unità prodotta, il che non significa dimi- ti momenti ha fatto e fa premio sulle
nuzione monetaria delle retribuzioni, ma stesse ccnsiderazioni di carattere tecnico.
contenimento ‘del sistema retributivo entro Di qui è nato l’impulso cui mi riferisco.
limiti di compatibiilità generale del si- Non aver capito questo, ritengo voglia di-
stema. re non aver capito nulla o ben poco di
Su questo ci dobbiamo impegnare, e cosa sia, di cosa rappresenti la forza mo-
su questo dovremmo impegnarci coixiun- rale e politica di UPI gi-ade partito coine
que, anche ove non entrassimo nel siste- la democrazia cristana; vuol dire avere
ma monetario europeo, a meno che non conosciuto e conoscere la democrazia cri-
decidessimo, tutti insieme, di assumerci la stiana non per quello che è ma per quel-
responsabilità di creare situazioni di caos lo che ne dicono i rotocalchi laicisti scan-
irrecuperabile, di disastrosa condotta del- dalistici e denigratori, che hanno descritto
l’economia del nostro paese. la DC, astrattamente, come una congerie
Questi sono, quindi, gli obiettivi del di opportunisti, di sfruttatori di situazio-
programma di governo che insieme abbia- ni, di uomini assetati di potere. Quanto
mo sottoscritto e questi sono i rischi che queste deformazioni di certa stampa ab-
comporta l’adesione al sistema monetario biano portato ad errori di fondo nella
europeo. Tali obiettivi possono essere rag- valutazione non solo della democrazia
giunti - ne siamo tutti consapevoli - solo cristiana, ma dei problemi politici del pae-
con una politica di rigore, una politica se, lascio a voi considerare.
che può essere conseguita unicamente at- Allora, se questo è -il senso’ della lar-
traverso il massimo di ‘unità possibile di ga maggioranza politica, se questo è il
tutte le forze politiche. senso del piano triennale, l’adesione al-
Sarebbe quindi ingenuo, da parte no- l’Europa non indebolisce il quadro poli-
stra (lo dico perché si sono fatte, sia da tico, nonostante le incomprensioni che
parte del collega Gicchitto, che da parte hanno turbato il dibattito in questa sede,
del collega Napolitano, sia da parte di ma costringe ad ampliarlo e a rafforzar-
altri colleghi, nella discussione e nel di- lo. Perché le garanzie del sistema mone-
battito in quest’aula e fuori, delle illazio- tario europeo ci possono venire, certo,
ni che mi hanno lasciato sbalordito), so- dalle negoziazioni che dovranno ancora es-
stenere una determinata tesi. Ma come, sere fatte, ma sono certo verranno so-
una parte dellta democrazia cristiana prattutto dal nostro interno, dalla nostra
avrebbe voluto e preteso l’ingresso nel si- capacità di realizzare gli obiettivi di ri-
stema monetario europeo in funzione di sanamento della politica economica che
rottura del quadro politico, del quadro ci siamo proposti.
d.ella solidarietà politica ? Ma come è pos- Per questo, i due aspetti del piano
sibile che si punti d’adesione allo SME, triennale e dell’adesione allo SME sono
Atti Parlamentari - 25005 - Camera dei Deputati
I J

VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

strettamente collegati e complementari. spetto al fatto tecnico. Noi sappiamo tutti,


Sarebbe rischiosa l’adesione al sistema mo. onorevoli Colleghi, che questo sforzo di
netario europeo -se non avessimo la ga- costruzione europea ha attraversato, ne-
ranzia della discesa dall’l allo 0,7 per gli ultimi tempi, una fase estremamente
cento del tasso di inflazione mensile. Ma delicata. Tutti abbiamo avuto la consa-
sarebbe egualmente rischioso se, anche pevolezza chle o si riusciva a fare un
senza l’adesione allo SME, questi obietti- passo avanti, o saremmo .rapidamente tor-
vi non fossero conseguiti sul piano della nati indietro. Come forze del Parlamento
politica interna del nostro paese. europeo, noi abbiamo chiest’o ai capi di
Credo che sarebbe LUI gravissizo er- governo, ai rappresentanti degli Stati, uno
rore da parte nostra e, ancora, un gravis- sforzo per uscire da questa situazione.
simo errore per il paese, se qualcuno ap- Dirò cbe quando ho sentito molti dei
profittasse di questo dibattito serrato, ac- miei collegi che frequentavano il Parla-
ceso, appassionato, per produrre in Ita- mento europeo proporre arditi progetti
lia una rottura tra europeisti e naziona- di avanzamento, quasi sempre io sono ri-
listi, tra europeisti e sciovinisti, pjerché masto silenzioso, perché considero ed ho
una adesione parziale, senza le garanzie considerato sempre che il primo apporto
della unità che dobbiamo ricostruire nel all’avanzamento della costruzione europea
paese, non sarebbe pii1 duratura. D’altra sia quello di porre il proprio paese nelle
parte, una mancata adesione immediata, condizioni migliori possibili per persegui-
o un suo ingiustificato ritardo, ci coinvol- re obiettivi europei.
gerebbe in una spirale di nazionalismo e Una spinta ad andare avanti, comun-
di protezionismo che investirebbe perico- que, C’è. stata, e ce ne dobbiamo assume-
losamente le linee di tendenza dell’Italia re la responsabilità tutti, e non soltanto
repubblicana e democratica, che, sulla la democrazia cristiana, o i liberali, o i
scia delle tradizioni risorgimentali, ha socialdemocratici, o i repubblicani, ma an-
compiuto la scelta irreversibile della li- che i colleghi comunisti ed i colleghi so-
beralizzazione degli scambi e che è stata cialisti. La Comunità, del resto, quando ha
protagonista e sostenitrice, in primo luo- presentato una relazione sul sistema mo-
go, della linea della Comunità ceuropea, netario europeo, nella persona del suo pre-
anche per le elezioni del Parlamento eu- sidente, ha dato una indicazione ai capi di
ropeo. Stato e di governo dell’aspirazione profon-
1

Noi non possiamo assumere una posi- da della Comunità in sé considerata, che
zione di secondaria importanza in questa più di ogni singolo Stato poteva sentire
battaglia per l’Europa e per l’unità euro- la situazione difficile in cui ci si andava
pea. E, appunto, nella continuità in que- a collocare.
sta scelta che noi vediamo e interpre- Ebbene, io ho seguito con grande at-
tiamo, non solo come democratici cristia- tenzione il dibattito, ed ho sentito espri-
ni, ma come italiani, l’avvenire dell’Ita- mere la preoccupazione del come e dove
lia a livello di un paese europeo e mo- noi ci lanciamo. Ma voi credete, onorevo-
derno (Vivi applausi al centro - Congra- li colleghi, che il compito del presidente
tulazioni). della Repubblica francese sia stato facile ?
Credete che egli non abbia rischiato nulla,
PRESIDENTE. E iscritto a parlare lo che si senta in una posizione così forte,
onor;evole Ugo La Malfa. Ne ha facoltà. per cui quello che per lui è facile è per
noi estremamente difficile ? Chi conosce
LA MALFA UGO. Signor Presidente, la condizione politica della Francia sa che
onorevoli colleghi, come uomo al quale il presidente Giscard ha sfidato la sua
si attribuisce una qualche competenza maggioranza gollista sul terreno di un
tecnica, devo dare ai mi,ei colleghi giu- avanzamento dell’Europa, e ha sfidato un
stificazione per il fatto .di aver dato pre- partito comunista che, a differenza del no-
valentte importanza al fatto politico ri- stro, non mostra nessuna propensione a
Atti Parlamentari
-.
- 25006 - Camera dei Deputati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

partecipare alla vita europea. Ebbene, un so può anche fallire, ma non vorrei che
uomo che, come lui, si trova al vertice si dicesse che lo SME è fallito perché non
dello Stato e che rischia tutto il suo av- abbiamo avuto coraggio, perché noi, al
venire politico sulla carta europea non momento opportuno, non abbiamo dato
merita forse la nostra considerazione, al l’appoggio a coloro ch,e si esponevano po-
di là di ogni valutazione degli aspetti tec- liticamente. S i dice che gli altri si espon-
nici del problema? gono perché sono certi del loro awenire.
Guardiamo dall’altra parte. Troviamo Avvenire del paese, non avvenire di uomi-
il cancelliere Schmidt, e troviamo facile ni politici impegnati.
qualche volta financo parlare di << germa- Voi, onorevoli colleghi, preferireste una
nizzazione dell’Europa. Io vorrei che que-
)) situazione in cui si possa dire che, nel
sto termine sparisse dal nostro linguaggio, momento in cui si compie un passo avan-
perché se poteva essere appropriato in ti, o si tenta di compierlo, sia mancato
un’altra epoca storica, - sarebbe ingiusto e l’appoggio dell’Italia ? Se questo passo
immorale farlo valere in questa situazione. avanti non fosse compiuto sarebbe la fine,
Anche Schmidt dall’alto della potenza del dell’obiettivo di fare avanzare la Comuni-
marco, avrebbe potuto rifugiarsi in se stes- tà. Se non cogliamo questa occasione cre-
so. La Germania è lo Stato più forte dal dete forse che dopo qualche mese o qual-
punto di vista economico e monetario: che anno ci verrà riproposta? E chiaro
perché rischiare ? Anch‘egli, infatti, rischia, che se questo passo fallisse anche quelli
anch’egli può fallire, perché anche nel suo che abbiamo compiuto fino ad ora fallireb-
paese si pub pensare ad un rischio che bero inesorabilmente. D’altra parte voglio
potrà essere pagato dal punto di vista po- essere il più realista possibile: se noi ri-
litico. Non collochiamoci quindi in due di- maniamo fuori dello SME, rimane il ser-
verse sfere dì valutazione del problema. pente monetario. Rimane, quindi, una situa-
Si dice che in definitiva questo SME zione che riguarda alcuni paesi della Co-
ha finito con il rappresentare quasi il pro- munità. Ma se noi andiamo dentro ed il
lungamento del serpente monetario. Col- meccanismo che abbiamo creato fallisce
leghi, se vi domandassi chi ha creato il - vi pongo anche l’ipotesi estrema di una
serpente monetario mi sapreste dare una nostra uscita tra sei mesi - non falliamo
risposta? I1 fatto è talmente tecnico che soltanto noi, onorevoli colleghi ! Fallisce
nessuno di voi sa da dove è originato. il cancelliere tedesco, fallisce il presidente
Forse alcuni di noi - onorevole Spaven- della Repubblica francese, falliamo tutti !
ta - sanno che il vecchio serpente D de-
<( Allora sì che il problema dell’Italia è sul
riva da un accordo fra banche centrali. tappeto; in quel momento il problema del-
Possiamo quindi vedere il trapasso che si l’Italia diventa un problema comune.
è registrato dal serpente monetario ad un Questo non vuol dire, onorevoli colle-
impegno politico in cui noi giochiamo una ghi, che a noi sia consentito di fare qua-
carta rischiosa, ma la giochiamo meno di lunque politica, la politica che ho sempre
quanto la giochi il presidente della Repub- severamente condannato; e quindi, da que-
blica francese o di quanto la giochi il can- sto punto di vista, la mia coscienza e
celliere della repubblica federale ? quella del gruppo al quale mi onoro di
Noi siamo deboli, ma forse la Francia, appartenere non è tra quelle che deb-
rispetto alla Germania, si sente in condi- bano farsi autocritiche. Non ci è chiesto
zione di forza ? Forse non esiste un rap- se non quello che abbiamo scelto in via
porto tra la Francia e la Germania? Non autonoma. Noi ci siamo presentati con il
C’è un rapporto tra il Benelux e la Ger- piano Pandolfi come strumento, come im-
mania ? Possiamo noi ridurre la conside- pegno, come garanzia della sola politica
razione del problema ad un livello che non di severità che potevamo fare. Non abbia-
sia prima di tutto una valutazione politi- mo detto che nel giro di un anno la
c a ? Che cosa può significare, onorevoli nostra inflazione dal 13 sarebbe caduta
colleghi, lasciar fallire questo disegno ? Es- al 3 per cento; ma dopo 3 anni noi ab-
Atti Parlamentari - 25007 - Camera dei Deputati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

biamo preso l’impegno di andare al tasso singoli paesi, è chiaro che una costrizio-
di svalutazione della Francia. E agli amici, ne di questo genere determina reazioni che
al collega Cicchitto, al collega Napolitano pongono in discussione il sistema. Ma non
e al collega Spaventa, che ho ascoltato anticipiamo troppo, non siamo troppo ga-
con molta attenzione, devo dire che que- rantisti, non mettiamoci nella prospettiva
sto impegno di rientrare dall’inflazione che solo noi abbiamo dei terribili pro-
nel giro di 3 anni per raggiungere il tasso blemi e che gli altri (quelli che fanno
de11’8 per cento ci espone sempre a quei uno sforzo politico, che hanno dei parla-
rischi. Si dice: prendiamo sei mesi ! Ma menti, che hanno delle banche, che hanno
noi ribattiamo che al settimo mese, se una opinione pubblica) siano li a distri-
è vero che la lira è debole, su di essa buire a dritta e a manca, ed a garantire
si può concentrare ia speculazione. Que- tutto. Lo spirito comunitario si esprime
sto può avvenire dopo sei o ‘dopo sette attraverso uno sforzo comune.
o dopo otto mesi; questo può sempre Devo dire poi che i limiti del nostro
avvenire nel corso dell’attuazione del pia- impegno sono conosciuti, il cancelliere li
no Pandolfi. Ma noi riteniamo che, essen- conosce, gli altri paesi li conoscono; noi
do la sorte futura della Comunità legata non abbiamo promesso una deflazione, ab-
al successo dello SME, le condizioni dif- biamo presentato un quadro ed entro que-
ficili di un paese saranno guardate al mo- sto quadro ci riteniamo impegnati. Capi-
mento necessario con grande attenzione e sco, anche se non ne conosco il tenore,
con spirito di solidarietà. che essendoci un impegno politico prima
Onorevoli colleghi, noi dobbiamo stare che un impegno tecnico ci siano state
attenti, perché sembra che i problemi dif- delle telefonate; capisco che il presidente
ficili siano solo i nostri. Noi abbiamo il del governo danese scriva una bellissima
governatore della Banca d’Italia, ma anche lettera al Presidente del Consiglio, perch.6
il presidente della Repubblica francese ed è chiaro che la consapevolezza della si-
il cancellerie della repubblica federale di tuazione di ogni paese non può che ma-
Germania hanno i loro governatori. Ma turare rispetto a situazioni reali. Natu:
che cosa dà a me, che non sono abituato ralmente ci saranno trattative e difficoltà,
all’ottimismo, fiducia ? Non bisogna anti- ma noi abbiamo fiducia.
cipare troppo la richiesta di garanzie per Ho ascoltato con molta attenzione i
le situazioni difficili; bisogna che noi fac- discorsi tecnici che qui si sono tenuti
ciamo il nostro dovere attraverso il piano ma, collega Cicchitto, collega Napolitano,
Pandolfi: questo sì, perché è un impegno vi dirò che cinque o sei mesi di tempo
preso in sede europea. non cambiano nulla dal punto di vista
Niente di più ci si chiede del piano dei rischi.
Pandolfi in cui ci siamo impegnati. E se Voglio aggiungere poi anche un’dtra
nell’ambito della sua attuazione troviamo cosa. Voli stessi sapete che fra sei mesi è
difficoltà, il sistema non potrà non aiutar- st.abililto che si rivedrà, in base ldi’espe-
ci. Ma non potremmo pretendere aiuto risenza, cbe cosa bisjogna fare. Evi,dente-
quando ci abbandonassimo ad una poli- mente, o fra sei mesi questo passo avant,i
tica disinvolta sperando di fare ricadere manca Sui suoi obiettivi e a1lor;a ci d u -
le conseguenze su altri paesi. teremo tutti e ognuno riprenderà la mar-
Evidentemente attraverso‘ questa via ci,a nazionale non certo trionfante; oppu-
non si costituisce l’unità dei popoli euro- se .il congegno avrà operato, anche se
pei; evidentemente ognuno di questi paesi qudlcosa occornerà ri’vedere. In quella OC-
ha preso un impegno di politica serio e casionle noi sapremo che cosa è aocarduto
non credo che nessuno di essi possa es- nd sistema monetario. Non siamo così
sere costretto ad una politica di controllo pes8si#mmlstida pmsare che entro sei (mesi
dell’inflazione nello sviluppo. Se il conge- noi perderemo tutte le rkerve, le saremo
gno deve operare come mezzo di avvici- quiin& in condizi’one catastrofica. Non mi
namento delle politiche economiche dei pare che si possa vedere così 1 problema.
Atti Parlamentarì - 25008 - Camera dei Deputati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

Devo dire però, onorevali colleghi potene di acquisto e. di colnsmo della so-
- avendo ,ascoltato con :estrema attenzio. cietà .induswiale più avanzata del nostro
ne il discorso dell'onorevde Spaventa e paese, mentre avevamo il1 dovere ,di svilup-
quelli di tutti coloro che si .sono adden- pare orizzontalmente d potere ,di acquisto
trati su questo terreno e tra gli d t r j e ,di consumo sle vdevamo riequilibrare
il fbdlante di'scorso d'al cabga M,agri, bril- !la nostra siituazione. Abbilamo, quindi, 'dei
lante ed astratto - di avere avuto l'im- problfemi interni d.a lesamimare lcon estrema
pressione - e questo mi ha ,disorientato - attenzione. Se dovessi,mo perciò addentrar-
che noi dobbiamo ancora fare un serio ci in una discussione di questo genere, che
dibattito sulla politica economica. Noi non forse è necessario e che darebbe u,n si-
abbiramo appmfondi,to i problemi della po- gnificato ,al pi'ano Pandolifi spenderemmo
liltiica economica, sia dal punto di vista mdto tempo. Ma sarebbe bene che il Par-
interno sda dd punto di vista interna- lamento italiano, che ha avuto momenti
zionale. Quando sento parlare delle. mul- elevati di discussione, anche se non re-
tinazionali che vanno sui meroati ;dal t a - centi, su indirizzi di pol.itica econcnniiaa,
zo mondo, onorevole cdllega Magri, devo dedicasse, signor Presidente della Camera,
rilevare che qui si tratta ,del rapporto tra qualche sedut,a a questi problemi.
sacietà di ,massa dei paesi indust,rializzati Sono, infatti, stimolanti i discors,i fat-
e ,le società d d terzo mondo: non i.1 capi- ti proprio in occasione della discussione
talismo si col.loca qui, .ma una siauazione sull'entrata nel sistema monetario euro-
più profonda, che va veri.ficata: cos'è il peo; questo dibattito - che io ho attenta-
tenore di vita, di produzione deiie masse mente seguito - ci 15 servito p r ~ p ì i oper
delle società industriali rispetto alle masse analizzare alcuni problemi. Se è vero che
dal terzo mondo ,e qualsi sono i, rapporti questa è una pditica di solidarietà nazio-
reciproci. D'altra parte, lasciatemelo dire, nale, non possiamo aver aperto un dibat-
siamo forse r.iusciti a risolvere il proble- tito senza che questo porti a conclusioni
ma, noi, dlfnfuori dslla Comunità, 'del che spieghino le ragioni di tale politica.
rapparto fra le zone sviluppate del nord e Onorevoli colleghi, di questo infatt.i si
qualle del Mezzogiorno ? E noi abbiamo tratta. Che cos'è la po1,itica di solidarietà
avuto anni i!n cui potevamo risolvedo! nazionale se non si riesce att,raverso di-
Ma non s.iamo stati capaci d,i i,mpostarlo scussioni e dibattiti a trovare un pro-
nel modo .in cui era necessario. Abbiamo gramma comune per titrare fu0r.i il no-
vissuto i'n noi stessi il rapporto 4ra una stro paese dalla crisi? Abbiamo commes-
zona altamente svi,luppata e Ile zone .meri- so certamente degli errori: ella, onorevole
dionaLi. Lasci'atami 'di,re ch,e non siamo Presidente del Consiglio, come del resto
diventati così deboli da essere as~silm121ati anche io; gli aspetti rilevanti della di-
a1.h Greci.a o alIa Spagna. Abbiamo nel scus'sione forse non sono stati messi a
nostro territorio il rapporto tra una so- punto tempest,ivamente le, quindi, possia-
cktQ svduppata ed una società arretrata. mo avere la responsabilità rispetto alla
Ho sempre detto, infatti, che la valle pa- politica che abbiamo cercato di sviluppare
dana si colloca più nel centro dell'Europa P per la quale abbiamo assunto, noi re-
che nell'Europa. mediterranea quale b la pubblicani, per intero la responsabi1,ità.
conosco. La verità è che non abbiamo Ti- E (l',abbiamo assunta tanto intera che ne
sdto questo problema, e se and.imno ad abbiamo pagato lo scotto con campagne
approfondklo dobbiamo badaa-e mdto a di stampa violentissime, che ci sono co-
quello che è i.1 vero rapporto tra le. società state qualche cosa.
industriali avanzate e le zone arretrate; fra D'altra parte, devo dire ai colleghi co-
le zone svi'luppate in .cui i consumi si sono munisti che io ero quasi sJcuro della lo-
svdti verticalmente rispetto 'altle smietà ro adesione allo SME, non perché, onore
del terzo mondo. Del resto, onorevdi colle- vole Napolitano, non sapessi che i'l gmp-
ghi, che cosa è avvenuto nel nostaro paese ? po parlamentare europeo del partito co-
Noi ,abbiamo sviluppato vertica1me.nt.e il nunist,a lavora, ma perché questo è un
Atti Parlamentari - 25009 - Camera dei Deputati
V I 1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

momento decisivo per l’avanzamento delle cedette di molti anni la costituzione del-
costruzione europea. Onorevole Presiden. la Comunità del ca,rbone e dell’acciaio,
te del Consiglio, ella ha ricordato iil 15 l’Italia si presentò come il primo paese
marzo 1957, data nella quale entrammc che avess’e aperto le frontiere. Di questi
nella Comunità; ma ella, pur essendo più precedenti, onorevoli colleghi, non dovete
giovane di me, ha vissuto altri momenti. tenere conto? E che cosa chiedo? Non
I o ricordo, onorevole Presidente del Con. chiedo di riguard,are questo passato, che
siglio, il Consiglio dei ministri che auto. ormai è lontano, non chiedo di pensare
nizzò il m’inistro degli esteri Sforza a fir- alla Comunità del 1957, non dico, onore-
mare - mi pare 1’8 aprile 1951 - il trat- voli colleghi comunisti, che non siate sta-
tato relativo alla Comunità del carbone e ti presenti nel Parlamento europeo, ma
ddl’acciaio: a sei anni dalla Liberazione, ho sperato che foste stati presenti in que-
onorevoli colleghi, quel Consig1,io dei mi- sta grande giornata in cui, con tutti i
nistri per pr;imo dette il contributo del- suoi rischi, un passo in quella direzione
l’Italia all,a fondazione dell’unione ‘dei po- si poteva compiere con lo sforzo di tutti.
poli europei. C’è stata mancanza da parte nostra nel
Vorrei che leggessimo, con l’amico Spi- rendere estremamente chiari ed evicdenti
nelli, federalista, il preambdo di quel gli aspetti polsitici e se volete - come di-
trattato sulla Comunità del carbone e del- ceva l’onorevole Galloni - ideali, del pro-
l’acciaio, che è il più bello che sia stato blema. Questo io mi aspettavo; queste
scritto in materia. Questo è un primo mo- potevano essere le due grandi giornate
mento che non si può cancelllare dalla
europee del Parlamento, di tutto il Par-
mia memoria. Ma ne voglio ricordare un
lamento; potevano essere le due grandi
secondo: nell’agosto 1951, con l’appoggio
giornat’e europee di tutte le forze che og-
di tre uomini ai quali va il mio profon-
gi contribuiscono alla politlica #di solida-
do rispetto (l’onorevole Alcide De Gasperi,
r.ietà democratica. Non faccio responsabi-
Presidente del Consiglio, l’onorevole Ezio
lità ad alcuno per la nostra Jncapac,ità di
Vanonii, milnistro delle finanze, Donato Me-
sapere, di comprendere i termini del pro-
nichella, il più grande governatore della
blema, come noi li viviamo: li viviamo
Banca d’Italia, maestro di Paolo Baffi),
come tradizione e come coscienza attuale.
l’allora giovane ministro del commercio
con l’estero in dieci minuti fece approva- E stata la nostra insufficienza a determi-
re dal Consiglio dei ministri l’apertura nare incornprension,i. Ma se noli abbiamo
delle frontiere al commercio internaziona- dovuto compiere, a n0m.e del gruppo, un
le e l’abbassamento dei dazi del 10 per atto deciso (di cuii quasi mi posso scusa-
cento. re adesso) è perché abbiamo visto. non
Ebbene, onorevoli colleghi, come la Co- solo mettere in forse un passato, che ha
munità del carbone e dell’acciaio aveva fatto sì che il nostro da paese agricolo,
suscitato le preoccupazioni, le gr.ida di al- depresso, a,utarch.ico, con industrie protet-
larme della siderurgia, la liberalizzazione te, diventasse, come .io ‘spero possa ridi-
degli scambi determinò ancora più gravi ventare, una grand’e potenza industriale
reazioni e il giovane ministro del commer- moderna, aperta agli scambi, capace di
cio con l’estero sofferse un a m o di at- coraggiose iniziative.
tacchi funibondi. Eppure, lasciatemi ricor- Non possiamo, onorevoli colleghi, esi-
dare che, quando il ministro Erhard, lo merci dal fare con gli altri questo sforzo;
autore del miracolo economico tedesco, non possiamo assumerci la responsabilità
venne a.lla Fiera di Milano nel 1952, ebbe j i mancare - qualunque sia la nostra con-
a dire, giacché l’Italia era stata la prima lizione - a questo appuntamento. Come
ad aprire le frontiere: <c Come avete tro- noi oggi ci siamo impegnati in questo di-
vato questo coraggio ? D. >attito, - ci impegneremo ‘domani a conti;
Nell’organizzazione economica per la mare lo sforzo, a discutere, a trattare,
cooperazione europea - l’OECE - che pre- na senza perdere di vista il fatto che se
Atti Parlamentari - 25010 - Camera dei Deputati
~~ ~ ~~

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

falliamo, falliamo tutti. Se questa Europa litica estera che sia stata presa da quan-
non riesce a realizzarsi come unità contro do il Governo Andreotti è nato. Questa è
le spinte particolari, viene a mancare un la ragione per la quale credo che si deb-
grande momento della storia europea, ma ba fare uno sforzo per non discuterne in
viene a mancare anche un grande momen- termini mistificati. Che cosa vuol dire
to della storia del mondo (Applausi dei questo ? Non abbiamo qui un dibattito tra
deputati del gruppo del PRI e al centro). idealità o ideologie astrattamente contrap-
poste; non abbiamo un dibattito fra qual-
cuno che ha un respiro europeista e qual-
Annunzio cuno che non ce l’ha e, non avendocelo,
è condannato a perseguire una politica
di una proposta di legge.
meschina, ristretta, priva di ottica che
vada al di là delle frontiere nazionali, pri-
PRESIDENTE. Comunico che è stata
va di comprensione del rapporto che esi-
presentata alla Presidenza la seguente pro-
ste fra l’Italia e il mondo, e l’Europa, nel-
posta di legge dal deputato:
la fattispecie, e via discorrendo. No, non
ORSINI BRUNO:cc Modifica all’articolo si tratta proprio di questo ma, al contra-
103 del testo unico delle leggi sanitarie rio, si tratta di capire che, dietro due po-
approvato con regio decreto 27 luglio 1934, sizioni che si debbono affermare con forza
n. 1265 D (2597). qui dentro, debbono risultare chiare due
Sarà stampata e distribuita. diverse maniere di affrontare il problema
Europa e due diversi modi bi dare un’im-
pronta, una caratterizzazione politico-socia-
le alle decisioni che si assumono. Chi ri-
Si riprende la discussione.
fiuta di ragionare per feticci e di assume:
re feticci può formulare la domanda: che
PRESIDENTE. E iscritto a parlare
senso può avere parlare di Europa, al di
l’onorevole Massimo Gorla. Ne ha facoltà.
là dello sforzo per definirne le connota-
zioni concrete in termini di realtà delle
GORLA MASSIMO. Signor Presidente, singole potenze che compongono questa
signori deputati, credo sia giusta l’afTer- Europa, in termini di rapporti reciproci e
mazione dell’onorevole Cicchitto secondo
di dinamica dei rapporti di potere e dei
cui durante il dibattito ha aleggiato una
rapporti fra le classi in ognuno di questi
retorica europeista, ma si tratta di capi-
paesi e fra questi paesi ?
re in che senso aleggia questa retorica
europeista e che significato essa abbia.
E un modo di ragionare che certamen-
te non piace all’onorevole Ugo La Malfa,
Secondo me, ha un duplice significato: da
un lato, ha il significato di un ricatto po- che probabilmente lo considera astratto,
litico rivolto dal Governo, dal Presidente ma lo considera tale per una ragione, per-
del Consiglio, nei confronti di coloro - ché per lui non esiste un modo & leg-
nella fattispecie le sinistre - che dissen- gere, di interpretare la realtà attraverso
tono dal tipo di decisione che il Governo categorie interpretative di questo tipo,
ha proposto di adottare. Ha poi un altro perché non esiste il capitalismo, le multi-
significato di mistificazione nel senso che nazionali, ma un’altra categoria che è quel-
tende a mascherare dietro un problema di la della società industriale di massa e,
idealità una scelta politica molto concreta quindi, chi si sforza di ragionare dal
nelle sue connotazioni sociali e di classe. punto di vista della connotazione socia-
Penso che la decisione che siamo chiama- le su qualche cosa, dal punto di vista
ti a prendere oggi, se, come è prevedibile, della connotazione di classe, viaggia nel-
sarà avallato il proposito del Governo, sia l’empire0 dell’astrazione.
la decisione più grave in materia di poli- Qui evidentemente vi è un modo ra-
tica economica, di politica sociale e di po- dicalmente diverso di porsi di fronte alle
Atti Parlamentari - 25011 - Camera dei Deputati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

cose, ma d,evo anche dare atto all’onore. litiche che si sono consolidate, che han-
vole Ugo La Malfa che, dietro questa p o no determinato rapporti interni ai singoli
sizione, non si nasconde per nulla un’in- paesi, caratteristiche dei singoli paesi e
coeren,za, ma una profonda coerenza in- caratteristiche dei rapporti tra di loro.
terpretativa anche secondo quelle stesse E sotto questo profilo che dobbiamo
categorie che dichiara di non voler adot- porre la prima questione, il rapporto cioè
tare. Credo che sia proprio così, credo del nostro paese con questa Europa; ma,
che non si possa rimproverare l’onore- badate bene e per sgombrare il terreno
vole La Malfa perché dice, come ha affer- da ogni equivoco, non con il ragionamen-
mato nel corso di un precedente dibatti- to seguente, che considero sbagliato: poi-
to, che noi non abbiamo oggi veste per ché questa è un’Europa dominata da una
porre condizioni a qualcuno; questa eco- logica capitalistica e dal potere delle
nomia italiana, governata nella maniera multinazionali, europee e non soltanto eu-
che conosciamo, non ha la possibilità di ropee, poiché è .una Europa in cui ci so-
porre condizioni a d’ei partners europei no paesi forti e trainanti come la Re-
evidentemente tanto più fortunati, il che pubblica federale di Germania, che non
significa forse tanto più bravi di noi nel ci piacciono o possono non piacerci dal
condurre le questioni economiche. punto di vista della loro struttura inter-
Non è una posizione che si possa tac- na, dal punto di vista di come hanno
ciare di incoerenza o attaccare sul pia- consolidato la loro vita democratica e di
no delle astrazioni. No, è un’affermazione come si è affermato in senso autoritario
che corrisponde ad una visione precisa lo Stato sui cittadini, eccetera; detto que-
dell’Europa, dell’economia, del rapporto sto, sarebbe un grave errore concludere
esistente fra le organizzazioni di un si- che, allora, con questa Euorpa non abbia-
stema ‘economico e gli interessi sociali mo nulla a che fare. Questo sarebbe un
che governano questo sistema economico. metodo esorcistico, non fa parte della no-
E una maniera precisa di pensare l’econo- stra pratica e non è di questo che voglio
mia, questa economia, questo tipo di rap- parlare.
porti di produzione in funzione eterna, Parlo, invece, della necessità di deter-
come un fatto naturale; un modo di ra- minare, a partire dalla concretezza di que-
gionare per cui owiamente, una volta sta Europa, quale può essere il nostro
impostate l’e cose in questi termini, tutti atteggiamento di confronto, il nostro mo-
i problemi che nascono sono di buona do di essere anche in questa Europa.
o di cattiva tecnica, di buona o di catti- Qui vorrei fare un’altra considerazio-
va tattica politica nell’affrontare i nodi ne. Così com’è, questa Europa, così bloc-
sul tappeto. Quindi, non sono favorevole cata nei suoi confini attuali, così poco
ad una politica attuata in questi termini. proiettata verso il Mediterraneo, così
A mio parere, quello che ha affermato chiusa nei confronti dell’est, non possia-
l’,onorevol,e Ugo La Malfa e quello che mo considerarla un dato immutabile, non
hanno detto altri esponenti repubblica- possiamo considerarla come un quadro
ni sono le cose più coerenti che abbia che ci ha regalato una volta per tutte
sentito nel corso di questo dibattito. una storia determinata dalle vicende poli-
Dicevo prima che non posso pensare tiche di questi singoli paesi e del loro
che si parli di una Europa al di là della insieme.
sua collocazione concreta, perché diver- Questa è una prima considerazione da
samente andremo a confrontarci su due fare, perché se noi rinunciassimo a por-
problemi che non esistono, sui respiri re il problema anche in questi termini,
ideali, ideologie, idealità, eccetera. Questa rinunceremmo ad una fetta importante
Europa non si è formata casualmente. della politica internazionale dell’Italia;
Quest’Europa, così com’è, è la conseguen- una politica internazionale certamente
za di un processo storico, di scelte po- Fondata su uno sforzo di collaborazione
1
Atti Parlamentari - 25012 - Camera dei Deputati

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

e basata non su una chiusura naziona- litica e sociale; è fatta anche dalle dina-
listica, ma anche sulla ricerca, nello sta- mli.che interne, dai fatti che portano ad
bilire questa collaborazione, di quella che una trasformazione.
è la reciprocità dei vantaggi e quella Assumendo, quindi il problema nazio-
che è la non rinuncia in nessun momen- nale e parlando di un rapporto tra questo
to all’lesercizio di una propria sovranità. problema e quello europeo, assumo certa-
In questi termini quello dell’Europa è mente un punto di vista parziale, che è
un problema che ci si pone, ma che non quello proprio delle forze (che, guarda
possiamo considerare bloccato nel suo sta- caso, rappresentano la maggioranza della
to attuale, perché penso che noi abbiamo popolazione, almeno in termini di compo-
una politica, che noi dobbiamo avere una sizione sociale) che mostrano di essere in-
politica e questa politica significa anche teressate ad una nazione che meni una
rimettere in ,discussione certe cose - ri- sua vita, con obiettivi di trasformazione.
peto - non in modo astratto e velleitario, Quindi, è anche dal punto di vista di
ma non rinunciando a perseguire degli questi obiettivi. di trasformazione che mi
obiettivi. .pongo i l problema del rapporto con 1’Eu-
ropa e quello del giudizio che devo dare
Ed ecco una seconda considerazione.
circa le conseguenze della adesione del
Noi non possiamo parlare del nostro rap-
nostro paese al.lo SME. Credo che non si
porto con questa Europa al di là di quel-
possa sfuggire a questo modo di ragio-
le che sono le conseguenze concrete che
nare e di impostare i problem’i.
derivano dal sottoscrivere certi ,accordi.
Stiamo parlando dello S M E e non pos- Entrando nel merito della questione
siamo parlare dell’interesse dell’Italia in dello SME, non intendo ripetere tutte le
nome delle idealità europee, al di là di considerazioni fatte, a proposito delle pre-
un’analisi puntuale di quelle che sono le vedibili conseguenze finanziarie ed econo-
conseguenze economiche e sociali che que- miche, dal collega Spaventa, il quale mi
sto atto comporta. è apparso molto puntuale e del quale con-
divido d’impostazione, anche se penso che
Allora, da. questo punto di vista credo
il problema vada un po’ più in là.
sia necessario, prima di procedere, fare
anché un’altra brevissima considerazione.
Non nazionalismo, dicevo, ma il porsi,
PRESIDENZADEL PRESIDENTE
in termini concreti e con sufficienti valu-
INGRAO
tazioni di merito, il problema del nostro
rapporto con l’Europa e quindi della no-
stra convenienza o meno a sottoscrivere GORLA MASSIMO. Mi riferisco alle
certi accordi.. A questo punto, però, va condizioni tecnico-economiche in base alle
precisato in quale senso questo assumere quali noi dobbiamo rifiutare questa deci-
un’ottica di interess-e nazionale non sia sione di aderire allo SME. Vado oltre: ho
un fatto nazionalistico. Non lo è certa- già fatto un cenno prima ed ora aggiun-
mente in senso ideologico (e penso che, go qualcos’altro.
data la parte politica e la tradizione cul- C’è un rapporto tra la logica politica
turale che qui rappresento, questo non e sociale di questa operazione di adesio-
possa essere messo in discussione), ma ne allo SME e il piano Pandolfi. Questo
non lo è nemmeno nel senso di conce- è stato affermato e sottolineato da tutti,
pire la nazione italiana e quindi gli inte- compreso il1 Presidente Andreotti. E, quin-
ressi nazionali’ italiani come un tutto omo- di, necessario mettere in connessione lo
geneo’
. .
e bloccato. SME e il piano Pandolfi.
No, questa nazione non è composta Dico subito che non vorrei più chia-
soltanto dai rapporti politici e di potere mare cc Pandolfi questo piano; preferisco
))

che ne costituiscono la caratteristica po- chiamarlo piano triermalle, anche perché


Atti Parlamentari - 25013 - Camera dei Deputati
VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBPS 1978

mi dispiacerebbe contribuire .a rendere un L'interesse della repubblica federale di


cattivo servizio al ministro Pandoifi, il qua- Germania, nel tenere aggancia2e a4 marco
le forse non troverà conveniente vedere le dtre monete europee, è del tutto ,evi-
sempre il ,suo nome legato a quella che dente ed è stato ri'con5ermato da diversi
non è cert,ament,euna delle misure più po- hkrventi. 111 m,arco, com'e si sa, tende a
palmi in preparazione e contro la quale rivalutarsi nei confronti del dollaro e .la
è verosimile pensare che ai sarà una forte perdita di cmco,rreIlzli?alità che ne ,deriva
reazione politica e sociale iln tutto il pae- sarà t,anlto minore per la repubblica fede-
se. Chiamiamolo, dunque, piano triennale. rale di Germania quanto più le dtre mo-
Per cogliere lo ,stretto legame tra que- nete europee seguiranno $1marco nella ri-
s.to piiano e 1'0 SME, bisogna svcdgere d- valutazione. Qui,ndi, .la perdita di concor-
cune cons,iderazioni in merito al problema renzidità, per dire la stessa cosa .in un
dello SME e deUe .sue conseguenze. Deci- .altro modo, si di,stvibui,rà tra tutti i pae-
d,endo di aderire ,allo SME, noi entriamo si del sistema monetario europeo anziché
gravare sulla .sola repubblica federde di
nelle spire ,del serpente monetario. Vi
Germania. Inoltre, non va trascurato il fat-
<( ))

entriamo dopo tanto discutere e vi siamo


to che i paesi con alti tassi ,di 8hflsazione
finiti tutti: Governo, Banca d'Italia, gli
perdenanno 8concolrrenzialiità.anche nei suoi
stessi partiti di sinistra.
confronti; cosa, questa, che oggi viene im-
Mi Ki6erisco a,Ua logica 'dal <( serpento- pedSta dal movimento dei tassi di cambio.
ne D, dello SME, non all'accettfazione di Guardando Òm le cosle dal punto di
questa d,ecisione specifica sullo. SME. Per- vista dall'Ital~ia, mi sembra ch,e *leconse-
ché qui è sbato d'etto chiaramente :a- guenze pri,ncipali siano ,due: la prima ri-
che negli interventi d'ei collseghi Cicchitto guarda la dinamica dei costi .e 'Za seconda
e Napolitano - che la ìcontrarietà non era dlei salari. La flessibilità dei tassi di cm-
dovuta allo SME e alla ,prospettiva di en- bio è funzionale ad una gestione mch'essa
trarvi, ma aUa scelta dei temp,i e dei flessi'bile nei conflitti di lavoro, mentre
"odi, alla mancanza di ulteri,ore respiro, sappiamo che 1.a svalutazione della moneta
di una u,lteriore dilazione. Ci siamo 'dentro consente di aumentare .i prezzi senza per-
tutti, ma dobbiamo dare atto al governa- d'ere concorrenzialiità o cont,enendo la per-
toI;e Baffi & avere posto con parziale suc- dita della m,ilnore concorrenzialit,à. Inoiltre,
cesso i.1 problema di una m.aggiore flessi- la possibilità. di trasferiire nei prezzi ,alme-
bi1,it.à del sistema. Abbiamo atteso, con no una parte ,dell'aumento dei costi con-
qudchle scettici,smo, che le contropartite sente, a sua volta, una maggioae flessibilità
promesse prendessero dei cantiorni un po' nei 'confronti dell,e rivendicazimi dei lavo-
meno incerti, in quanto si t,ratta di *petti rato8rim. Quindi, si toglie con la destra quel-
da non sottovalutare - -sono d'accordo con lo che si conced,e con la slinistra, e questa
quanto detto dal1 collega Spaventa - "che h e a , ,seguita dal padrcmato italiano a par-
perché per il cane legato dietro al carro tire dal 1973, è stata denunciata più volte,
almeno da11,a nostra part,e po,litica.
non & indifferente la lunghezza ddlma fune
Ora, non siamo diventati tutti d'un
ch'e io tiene legato.
:olpo paladini della svalutazione; non si
A mio modo di vedere, quello che più kratta di questo, ma di ben altro. Infatti,
conta non & 1% lunghezza ,del.la corda, ma rinunciare al margine di manovra consen-
il fatto che il cane-Italia venga legato &e- :ito dalla flessibilità del cambio significa,
tro il carro ,della repubblica federale di :ra l'altro, per il Governo e il padronato
Germania. In questa posizi,one non C'è nes- - quest'ultimo a lungo esitante - puntare
sun ,atteggiamento antitedesco, ma è sem- id un indurimento dello scontro sociale,
plilcemente una valutazione di carattere SO- :ome conseguenza inevitabile di tutto
ciale - e pollitico su quel paese, sulila sua pesto.
fosza,, sul suo ruolo, sulla legge che-debta Infatti, tutti coloro che hanno parlato
in Europa. :on maggiore onestà - come ha fatto
Atti Parlamentavi - 25014 - Camera dei Devutati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978 .

l’onorevole Ugo La Malfa - l’hanno detto presenta una conquista storica del mo-
chiaramente, quando hanno posto le que- vimento dei lavoratori in Italia. .
stioni relative all’entrata nello S M E in Ove ce ne fossimo dimenticati o se
rapporto con le conseguenze che ne deri- avessimo dei dubbi in proposito, vorrei
vano sul piano della politica economica ricordare, anche in questa sede, le per-
in Italia, dal punto di ,vista del blocco sone che più lucidamente hanno posto il
dei salari, cioè della crescita del potere problema. Mi riferisco, in questo momen-
d’acquisto reale e sul piano della indiciz- to al ,senatore Andreatta. Vi è una que-
zazione. Quindi, in una situazione di que- stione rivelatrice delle prese di posizione
sto genere tutto ciò significa svolgere una di quest’ultimo negli scorsi giorni. Badate
politica di indurimento -dello scontro so- - egli ha detto - non volete entrare su-
ciale. Pertanto, può accadere che si usino bito nello S M E ? Se ne può anche -discu-
le parole c< sistema monetario e poi tro-
tere, ma dobbiamo immediatamente af-
))

varsi di fronte ad una traduzione di que-


f rontare il problema della deindicizzazio-
ste parole con il significato di <c polizia
ne. E un collegamento questo che, secon-
davanti alle fabbriche D.
do me, non ha nulla di arbitrario; è una
La seconda conseguenza riguarda i li- cosa fondata, una cosa che discende come
velli di occupazione. Un& minore concor- logica da una determinata scelta politica.
renzialità dei prodotti italiani rende più
Con la scelta, dunque, dell’entrata nel-
difficile l’equilibrio dei conti con l’estero.
Io SME, che ho prima definito l’atto di
Tale equilibrio si ottiene, cioè, ad un più
politica ecommica, seciak e di pditica
basso livello dell’attività produttiva e del-
estera più grave che sia stato compiuto
,

l’occupazione. Mantenere depressa l’econo-


da questo Governo, cosa facciamo ? Creia-
mia, nonostante lo straordinario attivo del-
mo dei nuovi vincoli esterni, ancora più
la bilancia dei pagamenti, è stata finora
rigidi rispetto a quelli che già abbiamo
una scelta. Ma, con l’ingresso nel <c ser-
rispetto ai vincoli che già gravano sulla
pente D, la scelta può tramutarsi in una
nostra economia, sulle forze di trasforma-
necessità. I1 Governo si preclude, così, la
zione e di progresso della nostra società,
possibilità di rafforzare il consenso attra-
in virtù di leggi scritte,.. di trattati inter-
verso l’aumento dell’occupazione, occupa-
nazionali e sulla base dei rapporti di do-
zione che dichiara, invece, di voler au-
minazione del sistema delle multinazionali
mentare. Da tale preclusione discendono
nel nostro paese.
inevitabili conseguenze, come quella che
più dura - ancora una ‘volta! - divente- Oltre che nuovi vincoli, avremo - si
rà la repressione contro. chi agita, nella può dire - due nuovi padroni (penso so-
lotta, il problema del posto di lavoro e prattutto alla repubblica federale di Ger-
dell’occupazione. Ecco perché possiamo, mania). Ma lasciamo pure da parte certe
anche in materia, trovarci nella triste ne- battute, che possono sembrare di cattivo
cessità di dover sentir parlare di sistema gusto, anche se nascondono una profonda
monetario europeo e di assistere, nella verità !
pratica, ad una traduzione dello stesso in In questa sede l’esistenza di tali nuovi
polizia contro i disoccupati. vincoli è stato addirittura resa con una
Esiste ancora una considerazione, con- chiarezza lampante e, direi, quasi candida
cernente le conseguenze sui meccanismi da parte dell’onorevole Galloni, che ci è
I di adeguamento automatico dei salari rea- testualmente venuto a raccontare, con un
li all’aumento del costo della vita. Mi ri- linguaggio che egli ha sottolineato essere
ferisco alla questione della indicizzazione un linguaggio da giurista, che il piano
e della scala mobile. Non ritengo vi sia Pandolfi costituisce una norma senza san-
’ nessuno che si nasconda che l’adesione zione e che la sanzione deriva dalla en-
allo SME significherà una battuta d’arre- trata nello SME. Affermare una cosa di
sto rispetto ad un meccanismo che rap- questo genere significa dire che abbiamo
Atti Parlamentari -- 25015 - Camera dei Deputati
VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

delegato altri a governare in nome del, sentare una denuncia penale - non basta-
l’Italia. Se produciamo, infatti, norme sen va la denuncia politica che abbiamo fatto
za sanzioni, se non possiamo ottenere il qui - sul fatto che mille miliardi sono do-
rispetto delle stesse, attraverso i meccani. vuti dallo Stato - agli enti mutualistici -
smi legislativi e politici che autonomamen. e che nessuno si è preoccupato di esigerli,
te poniamo in essere, e ci affidiamo ad un sino al grottesco del ministro Scotti, che
nuovo vincolo internazionale per ottenere adesso sembra abbia firmato un protocol-
tale risultato, non credo si debba insiste- lo di intesa, in forza del quale questi quat-
re molto per sottolineare quale contenuta trini che sono dovuti, in base ad una leg-
di perdita di sovranità e di indipendenza, ge del 1955, siano pagati a rate dal 1983,
economica e politica, si celi dietro tutto ad un tasso di interesse pari alla metà
questo. Eppure questo è stato detto qui di quello corrente. Sono cose da pazzi!
con molta chiarezza. E vero, è profonda-
Allora, se le cose stanno così, vuol di-
mente vero: succederà così, non, però, per- re che creare quei nuovi vincoli significa
ché mancherà la volontà del Governo di rinunziare a qualsiasi politica che inverta
realizzare fino in fondo quei contenuti so- questa logica e metta i lavoratori - occu-
ciali impopolari presenti nel progetto del pati e disoccupati -, i giovani, le donne e
piano triennale, ma perché, a questo pun- tutte le persone calpestate dal grande mec-
to, il Governo avrà la possibilità di trin- canismo di sviluppo del capitalismo ita-
cerarsi anche dietro a nuovi fattori di vin- liano, in condizioni di contare come per-
colo e di ricatto internazionali. Questo sone, come soggetti sociali, in condizioni
succederà quando si tratterà di prendere
di darsi, con le’ proprie mani, responsabi-
le adeguate misure per difendere la nostra
lità e decisioni nelle cose che li riguarda-
moneta -che se ne va a spasso con il mar-
no, in condizioni, in sostanza, di essere
co, quando si tratterà di lamentarsi per
protagonisti di un processo di trasforma-
la mancata cooperazione da parte degli al-
zione della realtà sociale, economica e po-
tri paesi nell’affrontare i problemi del no-
litica di questo paese. Ebbene, Galloni po-
stro sviluppo e, in particolare, delle nostre
trà. essere sodisfatto: anche questo non
zone in condizioni di difficoltà, come il
mi stupisce, perché non fa altro che ripor-
Mezzogiorno, e quando ci verranno poste
tarci alla continuità della politica del suo
condizioni per ottenere gli aiuti: allora
partito, alla logica di Governo, alla logica
sentiremo tutto il peso di questo vincolo.
sociale che il suo partito ha seguito, dal-
Subiremo tutta la perdita di sovranità che
la fine della guerra di liberazione in poi.
ci deriverà da questo. Sentiremo tutto il
peso, non solo sull’economia e sull’indi- M.i awio adla conclusione, signor Pre-
pendenza nazionale, ma sulle possibilità di d e n t e . N0.i pensiamo che, ,in queste con-
operare una qualsiasi scelta di politica eco- dizioni:, non si tratti di parare il colpo
nomica, che vada in direzione della tra- portato dal Governo semplicemente con
sformazione ideologica fin qui seguita e delle piccole misure .balbettanti,, con dei
che è ancora presente nel. piano triennale, (c no
)) dai quali non derivano le consegua-
la cui caratteristica - ne discuteremo a ze che devono essere tratte. Non si posso-
suo tempo - rimane ancora la pervicace no non trarre le dovute conseguenze da
volontà di non andare a rastrellare quat- tutta questa vicanda, da tutto ,il rilievo po-
trini là dove è doveroso per lo Stato an- litico e sociale di questo atto che si sta
darlo a fare; allorché si evita con cura di mmpiendo.
affrontare sul serio il problema d,elle eva- Da tanti, è stato detto che, dietro que-
sioni fiscali, della riforma fiscale, della sba repentina ,d=isi,one dlal Governo, si ,de-
raccolta dei crediti che lo Stato e gli enti ve leggere qualcos’altro. Non si deve legge-
pubblici hanno maturato nei confronti dei re una volontà che si è affermata atll’in-
grandi privati, come le multinazionali far- terno della democrazia cristiana, improwi-
maceutiche. Abbiamo dovuto, infatti, pre- ;mente, di cambiare opinione r i s p t t o alle
Atti Parlamentavi - 25016 - Camera dei Deputati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

stesse posizioni che in precedenza il Presi- del Consiglio, del Govemo, della democra-
dente del Consiglio avevma assunto, dl'indo- zia cristiana. Ebbene, concludo dicendo
mani della riunione d,el 4 dkembre a che, se l'e cose s t a " così, non si può
Bruxdes, di disponiibi,lità a discutere la pensa,re che costi,tuisca un atto responsa-
proc,rastinazione ddl'itngresso nel sistema bi,le quello di prolungare l'agonia di questa
monetario. Si ,può ilmmaginare che ci sia maggioranza, quello -di non prendersi la
una volontà ,di crisi (io la chbmo così); responsabilità di un &scorso ch,iaro, netto,
e non credo di fare dellla fantapolitica. Si mobilitante rispetto agli interlocutori so-
può li"aginare che ci sia una volontà di ci& delle sinistre in questo paese, mobi-
sowertire gli {indirizzi prevalsi ,in quel par- litante rispetto a quelle forze alle quali
tito dall'inizio dell'esistenza del Governo non si chiede soltanto espressione d.i voto,
a cinque. Si può pensare che si voglia im- ma capacità di organizzazione e di lotta
primere un indirizzo ,diverso d'la demo- a sostegno e per la realizzazione di una
crazia cristiana, alla sua politioa, e al si- deknninata politica. A me sarebbe sem-
stema politico di alleanze nel paese. Que- brato molto meglio seguire questa strada,
sto, ovviamlente, vuol dire crisi r,ispetto a penché tanto questa sarà comunque la con-
quello che era il quadro ,precedente. Se le clusione. Si andrà, però, a finire cm un
cose stanno così, noi riteniamo che questo potenziale di lotta e di credlibilità infmio-
abbh un significato; e d sembra che non re, e questo è un danno per tutte le forze
siamo solo noi a pensarlo. L'onorevole di trasformazione, per tutta la sinhstra. A
Galloni non mi ha convinto con le sue me non fa affatto piacere che succeda una
reazioni indignate ai sospetti avanzati sia cosa del genere.
da Cicchitto, sisa da Napolihno: non mi Questa è la ragio,ne per la quale noi
ha convinto proprio per niente. Ma se è diciamo di no arllo SME,diciamo di no al
così, questo vuol dire una cosa sola: che piano triennale ed alla sua logica; e ne
per realizzare questo progetto si intende discuteremo nel merito nel prossimo fu-
mettere .in difficoltà i vecchi partners, e turo.
quindi lanciare una palla rovente alla si- Dicia.mo anche h ' a l t r a cosa. Poiché
niistra perché si assuma la responsabilitiì quest,o è il Governo che si è caratterizzato
- dicendo no allo SME - di apriire una per questo brillante risulltato dello SME, e
crisi. Tutto questo ndla consapevolezza si car-attenizzerà per la coda >> ,d'e1 piano
che ci trovliamo su un terreno piuttosto
((

Pandolfi (che, a sua volta, verrà pai for-


splinoso. Non sto qui nemmeno a sprecare mulata necessariamente 'i'n termini ancora
molte parole per dire quanto lo sia per più rest~ttiv,i),allora noi diciamo no alla
un partit,o socialista come quello italiano, sua politica, diciamo al Governo che s e '
che in quellla dimensione europea gioca ne vada. Purtroppo, noi non possiamo
tante delle sue carte politiche e delle sue aprire nessuna crisi, ma diciamo: I1 Go-
aspettati", e che quindi mi sembra un verno se ne vada, perché questa è l'unica
po' difficile dica dli no alle proposte di conseguenza logica che si può tr& dal
Schmidt in modo tvanchant. Sarebbe diffi- giudizio politico e sociale sulle misure che
cile farlo anche per il partit,o comunista esso è v a u t o qua a proporci e che h-
perché, essendo caduto nella trappola del pomà a questo Parlamento.
gioco vocazione europeista-non europeista,
a questo punto deve fare i conti con le
PRESIDENTE. Non essen,d?vi altri
possitbi,li reazion,i negative o strumentaliz-
iscrit,ti a parlar-e, 'di&iaro chiusa la di-
zzitoni del suo co,mportamento di rifiuto
scussione sulle comunioazioni del Govemo.
dIlo SME ,da parte delle forze politiche
avverse, di fronte all'opi.nione pubblica, di
fronte ad un elettorato che sarà chiamato ANDREOTTI, Presidente del Consiglio
ad esprimersi. dei ministri. Chiedo di parlare.
Questa è Sa logica che, secondo me, ha
governato questa ,in,iziativa del Presidente PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
Atti Parlamentari - 25017 - Camera dei Deputati
I

VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

ANDREOTTI, Presidente del Consiglio immediata adesione al sistema monetario


dei ministri. Chiedo‘ venia ai colleghi se, europeo, portando sempre motivazioni tec-
data la .immediatezza della mia replica, niche e politiche: mi riferisco in partico-
non sono i n condizione di leggere un te- lare agli onorevoli Malagodi, Spinelli e
sto meditato di considerazioni e di valu- Pannella. Anche sotto l’aspetto di una con-
tazioni su tutto ciò che è stato qui detto sultazione più ampia nella sede propria
ieri e oggi (C’è solo .il vantaggio che non del Parlamento, dinanzi ad un testo defi-
ci potranno essere errori di battitura !). nitivo di accordo, si è dimostrata, io cre-
.Vorrei dire che vi sono dei momenti do, opportuna la pausa di meditazione,
nei quali devono essere, da ciascuno di dopo i lavori dal consiglio di Bruxelles,
noi, assunte delle responsabilità senza la sui quali sono ingiuste ed infondate tutte
minima considerazione per quello che non le. interpretazioni tendenti ad accreditare
riguardi l’essenzialità dei problemi di fon- una motivazione di incertezza pollitica o
do, che toccano ,i grandi interessi e inci- di condizionamenti più o meno clandesti-
dono sull’avvenire della nostra nazione. ni. Prego l’onorevole Delfino di prendere
Convinto come’ sono,. e non certo per va- atto, insieme ai suoi colleghi che hanno
nità personale o interesse di parte, che la parlato di (c salto triplo D, che non vi è
necessità della maggioranza di emergenza nulla di tutto questo.
permanga e che, a cominciare proprio dal Devo anche richiamare quanto detto
settore monetario, se -ne possano constata- dall’oaorevole Spaventa. Non so dove egli
re gli effetti positivi altrimenti iimpensa- abbia attinto la convinzione - cito sue
bili, devo dire che sarebbe stato radical- parole testuali - c( che io non tenga in
mente fuori strada chi, in un senso o nel- conto le opinioni dei tecnici,,. E vero esat-
l’altro, avesse subordinato la decisione di tamente il contrario, tanto più in temi
ieri a preoccupazioni con’servative del Go- come questo, dove non si tratta soltanto
verno. di scelte politiche ed ideali. Una delle ra-
Non debbo e non posso fare della po- gioni, per le quali responsabilmente ab-
lemica, oltretutto non strettamente indi- biamo ritenuto di non prendere una im-
spensabile; ma vorrei affermare che quan- mediata decisione a Bruxelles, è stata pro-
ti dicono - e dorse .pensano - dell’esisten- pnio la necessità di lasciare alle sedi tec-
za di compliicate manovre che sarebbero nicamente competenti di valutare, senza
al fondo di questa decisione sono com- Forzatura e fretta, l’accettabilità della no-
pletamente i,n errore: non si può scher- stra favorevole risposta.
zare su problemi di questa importanza e Questo ha provocato un iter in parte
rilevanza. Qui si è detto che si aderireb- anomalo; e giustamente, sotto tale profilo,
be al sistema monetario europeo in fun- l’onorevole Pietro Longo ha detto stamane
zione del congresso della democrazia cri- she forse sarebbe stato meglio fare una
stiana. Mi spiace dover raccogliere queste sonsultazione collegiale dei gruppi della
insinuazioni e già lo ha fatto, da un pun- maggioranza, anche se non sempre dalle
to di vista politico, l’onorevole Galloni. zonsultaziorui collegiali vengono dei risul-
Dico solo, e spero di non essere frainteso, tati estremamente brillanti. Se questo giu-
che per 35 anni, circa mi sono occupato lizio tecnico fosse stato negativo (cioè il
poco dei congressi del mio partito e non riudizio di chi deve darci la propnia opi-
me ne è venuto un gran danno (Si ride). ?ione), credo che, anche con una indubbia
Figurarsi s e me ne occupo nei confronti mssione europea che ci anima, noi non
di un problema nel quale sono impegnati iaremmo stati legittimati a muoverci
veramente la coscienza e gli indirizzi- fon- :ome ieri ci siamo mossi.
damentali del nostro paese ! E vorrei dire che io ho nei tecnici più
Non è casuale che nel dibattito attuale iducia di quanto nei abbia lei, onorevole
alcuni colleghi, che non sono certo usi Spaventa, che al termine del suo inter-
ad ap.poggiare il Governo, abbiano preso Tento, pieno di argomenti estremamentc
la parola per condividere la proposta di *ispettabili, ha detto però - cito- testual-
Atti Parlamentari - 25018
-
- Camera dei Deputati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

mente - che << su questi problemi le cer- in proposito, che rischierebbe altrimenti
tezze sono stolte D. Io credo che certezze di far tornare indietro, nella considerazio-
non le possa avere nessuno in questo cam- ne esterna e forse anche in una parte del-
po, né in ujna opinione né in quella oppo- l’opinione pubblica interna, una valutazio-
sta. Ci sono dati esterni, dati psicologici, ne esatta della realtà politica italiana, nei
fattori di carattere ,internazionale, mille e suoi travagli, nelle sue ansie, nello sforzo
uno motivi che possono far andare in un di costruire una convivenza democratica
senso o nell’altro l’insieme delle tenden- sempre più solida e meno ingiusta.
ze del mercato monetario, non solo all’in- Da tempo in Italia la Comunità euro-
terno della Comunità, ma anche fuori. Si pea, superata una fase di contrastanti e
tratta però di valutare (e l’opinione pre- laceranti valutazioni, rappresenta uno dei
valente e l’opinione competente portano punti che uniscono le forze democratiche
ad aver valutato, oltre che per altri argo- italiane. Non va assolutamente rimesso in
menti che brevemente ora cercherò di gioco questo fattore coesivo e non vanno
enunciare, anche sotto il profilo del ri- consentite interpretazioni difformi. E noi
schio) quello che si avrebbe nel caso in- sappiamo che le interpretazioni, anche se
verso. sono infondate, possono fare del male
Qui si è detto che se si avranno per- quanto quelle fondate sulla esattezza. A
dite valutarie la colpa è del P r e d e n t e del questo mi riferivo ?eri, chiedendo ai grup-
Consiglio. Bisognerebbe però fare il ragio- pi della maggioranza, senza sottovalutare
namento opposto; non avendo la possibi- le ragioni di chi ha perplessità o contra-
lità di verificarlo, bisognerebbe vedere rietà sui tempi, di fare una sforzo di ce=-
cioè quali potrebbero essere le conseguen- vergenza. Registro comunque positivamen-
ze in presenza dei fattori che verranno a te, e spero che abbiano una eco adeguata
svilupparsi, qualora noi avessimo preso fuori di qui, le precise dichiarazioni fatte
un’altra decisione. Vi era una proposta che dagli oratori dei gruppi comunista e so-
giustamente l’onorevole Cicchitto ha detto cialista sulla intatta adesione alla nostra
non era di mediazione, ma di soluzione: presenza nella Comunità.
cioè la proposta, più o meno analoga al- In un certo senso giova come interpre-
l’atteggiamento inglese, di una accettazio- tazione autentica il discorso dell’onorevole
ne a termine. E stata valutata con grande Magri, il quale si è posto - se non ho
attenzione, sotto il profilo sia tecnico, sia mal compreso - non contro lo SME, ma
politico. contro la Comunit8 quale essa è e quale
Ho esposto ieri le conclusioni negative opera, in una visione di opzione per un
in proposito per le quali ha giocato an- modello di sviluppo diverso, di cui per al-
che, ma sempre insieme ad argomenti tec- tro - ed era difficile farlo qui incidental-
nici e funzionali, un fattore che non può mente - non vengono definite le linee
essere sottovalutato. Può darsi che sia an- di guida e le condizioni di effettualità.
che frutto di certe polemiche e strumenta- I1 collega Magri ha osservato che lo SME
lizzazioni interne; ma sta di fatto che la e la politica comunitaria sottostante non
stampa, e non solo la stampa internazio- sono il piano Marshall; a parte questa si-
nale, avrebbe certamente interpretato un gnificativa rievocazione, potrei dire agno-
mancato ingresso nello S M E fin dal suo sco vetevis vestigia fZammae di un mo-
inizio come l’avvio di un allontanamento mento importante di solidarietà nazionale.
italiano dagli impegni comunitari europei. Ma chi ha sostenuto il contrario, chi è
Questa considerazione, che certo non è venuto a dire che lo S M E rappresenta un
conforme alla volontà e ai propositi di piano Marshall ? Nella Comunità quello
chi ha suggerito -la solùzione differita, ne- che può in un certo senso.awicinarsi alla
gli ultimi giorni, fin nelle ultime ore pri- impostazione del piano Marshall nella sua
ma che adottassimo in Consiglio la deci- linea di sostegno a riprese esterne è, a
sione, aveva una importanza enorme. E di mio avviso, l’azione che la Comunità stes-
estremo interesse rimuovere ogni dubbio sa fa - e ieri volutamente lo ho accenna-
Atti Parlamentari
I
.- 25019 - Camera dei Deputati
I

VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

to - verso i 63 paesi associati o in altrc munitaria, per farla riprendere laddove si


modo aiutati in Africa, nel Mediterranec è attenuata, e per farla progredire. In
e oltremare. E d è su questa strada cht tale direzione vediamo una importanza
noi dobbiamo fare molto di più, anche ir enorme nel Parlamento europeo eletto a
seno alla Comunità, in direzione di tutt suffragio universale. Non vogliamo creare
i paesi in via di sviluppo. E una visionc difficoltà a nessuno battendo su questo
più ampia che deve essere tenuta presen punto, ma credo che tutti awertiamo co-
te, anche nel momento in cui noi chiedia me gli ideali affidati più direttamente ai
mo una giustizia perequativa più efficace rappresentanti dei popoli cammineranno
oggi tra i nove paesi, e tra non molto - in modo assai più rigido di quanto non
il problema sarà ancora più impegnativc riescano a fare nel difficile contesto dei
- tra i dodici paesi della Comunità. soli rapporti tra i delegati dei governi.
Noi non possiamo dimenticare quanti Molti colleghi si sono soffermati sui
nel mondo vivono a , livelli umanamente in. rischi, pur avendo riconosciuto, almeno
tollerabili e le cui sorti non possono non una parte di loro, che la situazione, in un
riguardarci direttamente; benché in moda certo senso congiunturale dal punto di
certo ancora impari alle esigenze, questa vista monetario, se ha comportato alcuni
discorso nella Comunità è stato imposta- risultati per noi indubbiamente positivi,
to, e infatti, nel documento finale di Bru- non ha tuttavia mancato di forti contro-
xelles si è anche detto esplicitamente che indicazioni e non ha permesso di risolve-
il disegno di una stabilizzazione moneta- re alcuni problemi di fondo della nostra
ria nella nostra area è assunto anche nel- indispensabile trasformazione.
l’interesse dei paesi in via di sviluppo, ai A me pare che possa in tutta coscien-
quali dedicammo a Brema una attenzione za dirsi che noi non creiamo, con l’ade-
forse più approfondita, come si può rile- sione allo SME, condizioni di rischio di
vare leggendo il comunicato finale. Quan- deflazione e di disoccupazione; mentre, non
do parlo - e l’ho fatto prima di tutto in entrando, godremo di una minore prote-
riunione a Bruxelles - del timore di un zione in momenti difficili, che certamente
affievolimento dello spirito di Brema, mi possono essere all’orizzonte.
riferisco proprio a questo concetto globa- L’onorevole Cicchitto ha detto che for-
le di solidarietà che è difficile nei mo- se poteva essere utile per noi dare una
menti in cui ognund dei paesi ha partico- adesione di massima al sistema, non una
lari problemi. Quahdo problemi di crisi adesione piena - ne ho parlato poc’anzi
sopraggiungono in paesi non abituati, ed -, e ha detto che tra i lati positivi di
aventi un tenore d i vita molto più consi- p e s t a soluzione vi era quello di lascia-
stente del nostro, il morso forse è ancora re alla Francia il ruolo (cito I’espressio-
più incisivo e difficile ad essere sopportato. ne da lui usata) di cavia, nel senso di
Questa solidarietà, questo concetto glo- lasciare alla Francia la posizione incomo-
bale di solidarietà, non si esaurisce cer- da di moneta meno forte nello SME, in
to, pur essendo importanti gli atti con- modo da indurla poi a consentire condi-
creti, nell’una o nell’altra dotazione in rioni migliori, per il proprio interesse, al-
più o in meno in uno dei fondi comuni, ’accesso pieno di altri paesi (Italia ed
ma riguarda un’apertura totale della Co- altri).
munità in senso europeo, così come è A parte una valutazione più generale,
all’origine del trattato di Roma, anche o credo che potrebbe verificarsi proprio
se, poi, è parsa forse attenuata in di- ’opposto in questo caso. Cioè, in caso
pendenza delle condizioni politiche inter- li terremoti, il sistema dovrebbe soste-
ne di uno dei più grandi paesi della Co- iere i suoi soci più deboli, e chi fosse
munità. ’uori si troverebbe esposto senza alcuna
La nostra azionc dentro il sistema ed irotezione al morso di difficoltà forse non
in ogni altra sede della CEE deve conti- ,uperabili; senza dire, in linea molto‘
nuare per vivificare questa coscienza CO- )iù generale, che fuori del sistema noi
Atti Parlamentari - 25020 - Camera dei Deputati
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VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

non parteciperemmo comunque al mecca- ca economica, non possiamo vedere in


nismo decisionale sugli adeguamenti dei questo una novità che, forse mettendo
tassi di cambio, essendo così privi di po- anche in difficoltà i sindacati, avremmo
teri contrattuali in una parte importante dovuto contrattare in precedenza. Ma di-
di quella simmetria degli oneri che tutti rò di più: i sindacati partecipano all’at-
considerano essenziale. tività della CEE. Anzi, uno dei punti sui
Quanto ai nostri impegni, essi non quali ci siamo battuti è quello per cui
si differenziano da quelli di ulteriore cor- la presenza dei sindacati e degli opera-
rezione dell’inflazione e di ripresa della tori economici sia più importante, e non
crescita, che nel programma di Governo soltanto limitata ad una conferenza an-
abbiamo tutti sottoscritto e che saranno nuale o ad alcune riunioni che restano
meglio concretati nel piano triennale, che un po’ estranee alla vita effettiva di tutta
si collega strettamente alla strategia che la Comunità. Noi riteniamo che i grandi
a Bruxelles è stata definita <<di costante problemi dei sindacati (come è stato as-
crescita nella stabilità, di progressivo ri- sunto - su richiesta dei sindacati stessi
torno al pieno impiego, di riavvicinamen- - dalla Comunità nelle sue ultime riunio-
to dei livelli di vita e di riduzione delle ni), come quello della riduzione degli ora;
disparità territoriali nella Comunità D. P ri di lavoro, debbano essere visti conlu-
assolutamente esatto che una politica di nitariamente, in modo che non si crei-
rigore in questo senso - lo ha detto ieri no delle divergenze che, invece di aiutare
l’onorevole Rende, l’ha ripetuto oggi lo le perequazioni, possano allontanare ulte-
onorevole Galloni, l’ha detto poc’anzi il riormente tra loro ie condizioni dei p c s i
collega Ugo La Malfa - è indipendente membri della C,omunità.
dallo SME, se noi vogliamo veramente che Si è domandato ancora se si può es-
l’Italia non precipiti nel sottosviluppo. Lo sere (e la risposta certamente è positiva)
SME non ci chiede nulla di più di quello fautori della Comunità anche se non si è
che dobbiamo comunque fare, e che di nel sistema. Nessuno può fare una coinci-
fatto faremmo .con minori possibilità di denza pura e semplice delle due entità,
solidarietà comunitarie. però dobbiamo dire che - a differenza del
Le misure - ne discuteremo di qui a serpente ?, che è un fatto intergoverna-
<(

non molto - del piano triennale sono mi- tivo - il nuovo sistema monetario è un
sure impopolari, ha detto l’onorevole Gor- fatto comunitario, e come tale non può
la. Bisogna intendersi su questa parola. che essere vissuto in maniera profonda-
Se un piano porta, da un lato, veramente mente diversa rispetto a quello che è sta-
a far sì che chi è ai margini venga ad to un fatto - come ha detto giustamente
essere messo in una condizione di norma- l’onorevole La Malfa - quasi tecnico, più
lità civile e sociale, allora il sacrificio - da banca centrale che da << politica del
che naturalmente deve essere inversamen- serpente D.
te proporzionale‘ alle posizioni - che si Vorrei fare altre due osservazioni su
chiede agli altri in questo periodo è un temi che ho annotato durante questo di-
sacrificio finalizzato a qualcosa che a me battito. Ho già detto dei motivi psicolo-
sembra tutt’altro che impopolare, anzi as- gici, politici ed anche della tranquillità
solutamente popolare, anche se certamente, tecnica che stanno a monte della nostra
a tutti i livelli, chi ha delle condizioni decisione di ieri; vorrei ripetere qui che
meno favorite non è portato mai ad ap- costituirebbe un grave pericolo la’ nostra
.plaudire. mancata adesione. Questo abbiamo potuto
Si è detto che avremmo forse fatto me- valutarlo negli ultimi giorni in maniera
glio a concordare prima con i sindacati le assai. preoccupante: mi riferisco al perico-
premesse della nostra adesione. Da un lo di dare la sensazione di una mancanza
lato, a me pare che noi, proprio per- di fiducia nella nostra volontà di proce-
ché non siamo affatto al di là del pro- dere verso il risanamento e verso il rilari-
gramma governativo come linee di politi- ci0 della nostra economia, con i grandi
Atti Parlamentari - 25021 - Camera dei Deputati

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

obiettivi dell’occupazione e del Mezzogior- Vorrei fare un’ultima considerazione:


no, legati strettamente ad una riduzione qualcuno ha ricordato che alle origini, sia
del tasso di inflazione. Vi era, in più, il nel momento della liberalizzazione degli
rischio di “attesa di sei mesi, periodo scambi, sia nel momento della creazione
che rappresenta la fase sperimentale, co- della Comunità economica, vi erano non
me previsto nel testo di questo G sistema ”, solo delle forti opposizioni politiche per
per rettificare o per migliorare determina- alcuni dei motivi che ieri ho ricordato e
te cose; vi era il rischio di non essere nel che si sono poi superate, ma anche delle
sistema, perché verificare se le norme fis- forti, direi quasi generalizzate, obiezioni di
sate per la simmetria degli oneri delle carattere economico. 11 consuntivo non b
monete forti e di quelle deboli funzionino affatto negativo e il tasso di crescita del-
in modo sodisfacente non è ipotizzabile l’Italia, dal momento in cui è entrata nel-
quando, anche con una condotta volonta- la Comunità fino all’anno scorso, pur es-
ria - come ha detto il primo ministro sendo nell’ultima fase diminuito in segui-
Callaghan -, si segua poi una politica al to alla crisi petrolifera, è un tasso che ha
di fuori degli obblighi giuridici della sot- una media, in tutto il periodo della Co-
toscrizione. munità, del 4,lO per cento, superiore a
Noi ci siamo battuti per un accordo quella di quasi tutti gli altri paesi, salvo
monetario che comprendesse tutti, anche quelli che marciano a ritmi assolutamen-
nell’ultima ’sessione, proprio perché siamo te da noi, almeno per il momento, non
tutti interessati nel senso più nobile di pensabili.
questa parola, ma anche nel senso più Potevamo fare di più noi all’interno e
pratico, a che non prevalgano in Inghil- nella Comunità ? Credo, di sì, ma dobbia-
terra delle tendefize anticomunitarie; ab- mo tener conto che questa possibilità co-
biamo voluto che,, tra gli esperti cui è munitaria rappresenta una spinta e deve
stato dato il compito di riconsiderare il rappresentare sempre di più una solidarie-
modo di procedere della Comunità, anche tà. Non condivido l’opinione di chi vede
in previsione dell’allargamento, vi fosse in tutto questo una specie di grande ce-
proprio un rappresentante dell’rnghilterra rimonia, fatta soltanto per non so quale
ed abbiamo ritenuto importante appoggia- ossequio nei confronti di uno dei paesi,
re questo, anzi, in un certo senso, è stato e pensa che il beneficiario debba essere il
qualcosa di più di un appoggio. marco. Certo, nell’immediato, la posizione
Si è parlato ancora dell’Europa a due del marco tedesco è estremamente forte,
velocità. Ho detto ieri che la classifica, la ma noi siamo convinti (e su questo credo
catalogazione dei paesi non è data solo non vi siano delle divergenze) che tale
da un fatto esteriore, di adesione o no forza rimarrebbe anche indipendentemente
ad un sistema, ma è data da una coeren- dal sistema monetario. Ma io ritengo che
za di carattere generale nei comportamenti l’idea non sia quella delle banche; è l’idea
di tutti i giorni; sia nei grandi sia nei di una ,linea politica, che pensa che avere
piccoli comportamenti. un marco sempre più forte, ma con vicini
Mi sembra che nessuno abbia criticato, e soci che si indeboliscano progressiva-
e anzi sia stato lodato l’aver ottenuto, trat- mente, non rappresenterebbe un interes-
tando, dei margini più larghi; nel margi- se per la Germania, e probabilmente, fa-
ne più ristretto non avremmo potuto co- cendo rinascere tutta una serie di tenden-
munque aderire al’ sistema. Ma certamen- ze contro la Germania, porterebbe a scon-
te, se fossé partita questa Europa di se- volgimenti molto più gravi di quelli sola-
rie A, forse avremmo perduto una impor- mente monetari.
tante occasione non di prestigio, ma di Vorrei concludere ripetendo che la no-
realtà,’ di ancoraggio della nostra politica stra è stata una scelta meditata e sofferta,
e della nostra situazione economica e so- ma siamo convinti di aver adottato quello
ciale. che era nella linea giusta.
Atti Parlamentari - 25022 - Camera dei Deputati

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

Qualcuno ha polemizzato sulle idealità. che per tali motivi la costituzione


Guai certamente a prescindere dai computi e il buon funzionamento dello SME sono
tecnici, ma guai anche a quanti non san- condizioni preliminari ed essenziali anche
no seguire, anche nella loro azione pub- per un regolamento sodisfacente del pro-
blica, l’attrazione dei grandi ideali. Forse blema del dollaro e di quello delle xeno-
anche la storia di quest’aula ci insegna co- monete che minacciano di trovare nuovo
me in qualche momento lontano la pru- alimento nel probabile aumento del prez-
denza non fu una virtù. zo del petrolio;
Noi crediamo di aver fatto il nostro che l’Italia, come paese eminente-
dovere. Ci auguriamo che questo non solo mente trasformatore ha perciò stesso un
corrisponda alle finalità di rafforzamento interesse vitale al risanamento e alla sta-
e di sostegno del nostro apparato econo- bilità del sistema monetario internaziona-
mico e di lavoro, ma ci auguriamo anche le e alla riuscita, ad esso connessa, del
che non crei complicazioni di carattere po- ” Tokio round ” diretto alla riduzione ge-
litico, che riteniamo non gioverebbero cer- neralizzata degli ostacoli al commercio
tamente, fuori o dentro il sistema, ad aiu- internazionale;
tare quelli che sono gli interessi del no-
che anche su un piano più gene-
stro popolo.
rale nel quale confluiscono interessi vitali
Proprio per avere la coscienza di aver
di equilibrio e di stabilità politica mon-
fatto il nostro dovere, noi possiamo dire
diale e interessi di difesa e di promozio-
qui di essere comunque interamente so-
ce degli s~erificivalori culturali e nazio-
disfatti (Applausi al centro).
nali italiani nel quadro dei valori, analo-
PRESIDENTE. Informo la Camera che ghi ai nostri, degli altri paesi europei di
sono state presentate, ai sensi dell’arti- democrazia libera, l’Italia ha un interesse
colo 118 del regolamento, cinque risolu- vitale ad ogni possibile progresso verso
zioni. Se ne dia lettura. l’Unione economica e monetaria e, con
essa, verso l’Unione politica dell’Europa;
COCCIA, Segretario, legge:
che in questo momento si mani-
La Camera, festano, accanto ad iniziative altamente
esaminato il documento di Bruxel- positive come le elezioni dirette al Parla-
les costitutivo del nuovo Sistema mone- mento europeo e lo SME, anche ondate
tario europeo (SME); di avversione a tali e ad altre iniziative,
udite le dichiarazioni del Governo; avvertibili in particolare in Francia e in
constata : Gran Bretagna, ma non assenti, in forme
diverse e più caute, anche in Germania
che sotto l’aspetto tecnico, sia eco-
e in Italia;
nomlico (trasferimento di risorse) sia mo-
netario (regime dei cambi), gli aspetti po- che la maggior parte delle forze
sitivi dello SME, tanto per l’Italia quanto politiche democratiche della Comunità, e
per la Comunità e per la situazione mon- la totalità di quelle riunite nella Federa-
diale, prepsnderano sulle insufficienze par- zione di partiti liberali e democratici co-
ziali che pure vi si possono riscontrare; munitari si sono pronunciate in favore
che sotto l’aspetto della politica dello SME;
economica generale, la creazione di una che un ritardo o tergiversazioni
zona di stabilità monetaria] anche relati- capziose circa l’adesione dell’Italia allo
va, in Europa, costituisce un contributo SME, mentre toglierebbero a questo par-
essenziale alla lotta contro l’inflazione, la te del suo valore ai fini della costruzione
scarsità di investimenti, la disoccupazio- europea, con grave danno anche per la
ne e le tendenze neo-protezionistiche che Italia, assumerebbero, nella situazione at-
minacciano di rallentare e al limite di tuale, il significato di un cedimento della
soffocare la crescita del commercio ‘intra- Italia stessa alle forze che awersano la
comunitario e mondiale; unione dell’Europa e in pari tempo di
Atti Parlamentari - 25023 - Camera dei Deputati

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

sfiducia nelle nostre capacità di procedere zo pubblico alllargato, di mobilità e di


al nostro risanamento interno; contenimenlto del costo del lavoro e di
constata altresì : promozione degli investimenti pubblici e
privati.
che nei prossimi mesi l’Italimado-
vrà parttecipare col massimo di autorità (6-00050) << BOZZI,COSTA,MAZZARINOAN-
politica e di capaci,ta ‘di difesa dei suoi TONIO, MALAGODI, ZANONE
)).
interessi nazionali, nel quadro di quelli
generali, a negoziati di grande impegno e << La Camera,
di grande portata;
a conclusione del dibattito sulle co-
che fra tali negoziati occorre ri-
municazioni del’ Governo in ord,ine alla
cordare :
adesione dell’Itstlia al,lo SME;
a ) lo sviluppo ulteriore dello
ribadita l,a esigenza e la convenienza
SME, sia nei punti previsti nel documen-
di m a immediata adesione agli accordi
to di Bruxelles, sia negli altri che indub-
sudd’etti ohe sono nella logica dei Trat,tati
biamente si presentano nel corso della sua
di Roma;
applicazione;
b) i rapporti fra lo SME, il dol- impegna id Governo
laro, lo yen e il FMI; a comunicare immediatamente la adesione
c ) l’aum’ento del Fondo regiona- dell’Italia agli Accordi sul sistema moneta-
le comunitario già deliberato dal Parla- rio europeo.
mento europeo;
d) la politica agricola comune, (6-00051) C< PAZZAGLIA,ALMIRANTE, BAGHINO,
sia nel suo aspetto prezzi, sia in quello BOLLATI,DEL DONNO, FRAN-
d’ell’orientamento delle strutture; CHI, GUARRA, Lo PORTO,MI-
e) la tutela’ dei nostri legittimi CELI VITO, RAUTI, ROMUALDI,
interessi naziona1,i nelle trattative per. la SANTAGATI, SERVELLO,TRANTI-
entrata nella CEE della Greci,a, del Porto- NO, TREMAGLIA, TRIPODI, VA-

gallo e della Spagna; LENSISE D.

f) il ”Tokio round” già citato,


essenziale per far fronte alle tendenze neo- C< La Camera,
protezionistiche, esizidi per l’Italia; udite le comunicazioni del Governo
impegna i.1 Governo: sull’adesione ,dell’It&a al ‘sistema moneta-
rio europeo, r,i:&rma la vdonth che il
1) a comunicare alla Comuniità eu- nostro paese contribuisca atbi,vamante d a
ropea ed agli Stati che la compongono, realizzazione della unità politica di una
la decisione italiana di ader.ire allo SME Europa democratica ed antifasckta affmn-
così ch’e tale adesione possa essere effet- cat,a da ~anacronistichetentazioni ,delle de-
tiva a partire dal 1” gennaio 1979; stre autori,tarie ed arricchita da1,la parte-
2) ad assicurare in tal modo la pie- cipazione dei: paesfi mediterranei qua& ‘la
na presenza deM’Italia nella CEE e in tut- Spagna, il Portogallo e la Grecia che han-
te le sue articolazioni essenziali, senza gli no conquistato le . 1ibert.à democratiche
ostacoli pol’itici, psicologici e tecnici che dopo il superamento di regimi autorikmi;
nascerebbero per noi, e crescerebbero col ‘ritiene che, nell’intento di rafforzare
tempo, in seguito alla nostra assenza o sempre di più i legami dti natura politica
a nostre esitazioni; ed economica con i paesi dell,a CEE ed
3) a rafforzare ulteriormente la pre- in vista delle elezioni del Padamento
senza dell’Italia nella Comunità e la sua europeo a suffragio universale, l’Italia déb-
capacità di contribuire al superamento ba aderire fìn dall’inizio al sistema moae-
delle difficoltà attuali e al suo sviluppo, tar.io europeo, sottolineando la necessita
applicand,o senza ritardo una concreta e che le .modalit& di funzionamento del
risoluta politica di riduzione del disavan- nuovo sistema t8engano conto della situa-
Atti Parlamentari - 25024 - Camera dei Deputati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

zione italiana e, più in generde, del con- le che temga attento conto ,anche dei pae-
tributo dei paesi economicamente più forti s4 in via ,di sviluppo;
alle soluzioni dei problemi dalle aree me- 5) nsel quadDo ’comunitario si dovrà
diterranee; operare, soprattutto nella preparazione del
impegna di conseguenza il Governo prossimo Consiglio europeo, d€inché tutte
18e pol,it,iche delb CEE, nel loro insieme,
ad attenersi alle seguenti ,linee d’azione contribuiscano alla convergenza delle eco-
nell’attuazione degli obblighi derivanti dal- nomie degli Stato mlembri e, in partico-
la partecipazione italiana al sistema: lare, alla revisiione (d’egli aspetti distorsivi
1) l a presentazione prima dell’entrata della politica agricola comune nel rispet-
in vigore del sistema monetario ,europeo to dei prin,cìpi e degli obiettivi del Trat-
dell’annunciato piano triennale che, sulla tato di Roma;
base dei pnincìpi contenuti nel << documen- 6) la riduzione degli squilibri regio-
to Pandolfi D, enunci le condizioni ritenute nali e la conseguen,te possibilità di au-
indispensabili al ris’anamento della nostra m’entlane l’efficacia ‘del fond,o di sviluppo
econ0mi.a e al,la riduzione, già ,a partire regionale ‘anche attraverso un incnemento
dall’anno 1979, d,el tasso istantaneo di delle sue risorse per cui dobbiamo con-
inflazione al di sotto del 10 per cento se- tinuane ad impegnarci;
guendo una via alternativa a quella della
semplice manovra creditizia e della defla- 7) l’adesionle, nel più breve t m p u
zione e che cozsenta, attrmersc? la ridu- possibile, di tutti i paesi dellia Comunità
zione dlel disavanzo di parte corrente e al Sistema m’onetaI;io europeo;
del fabbisogno complessivo del settore 8) lfa periodica e negoLare informa-
pubblico allargato in rapporto al prodotto zione al Parl,amlanto sul funzicmamento
lordo, nonché attraverso una riduzione del del SJstcema monetario europeo.
costo di produzione, il rilancio degli inve-
stim,enti e la diflesa e lo sviluppo della (6-00052) G GALLONI
D.

occupazione con priorità assoluta al.le zo-


ne meridionali del paese; c( La Camera,
2) ,il sistema mon,etario europeo deve
anch’jess’o oontibuire, in una politica di ascoltate le comunicazioni del Gover-
stabiili.tà e ‘di ri’duzione del tasso di infla- no sull’adesione deII’Italia al sistema mo-
zione, allo sforzo dell’Italia per la cre- netario europeo, ritiene non esistano le
scita .dell’occupazione, con particollare r,i- condizioni perché una simile decisione
fenjmentto ‘al probDema dei, giovani e alla possa produrre positivi risultati per il no-
si,tuazi,one del M,ezzogitorno; stro paese. Al contrario, tale adesione as-
surle un significato assai grave per le
3) entro il sistema mon8etar,io euro- conseguenze che è destinatfa ad indurre:
peo d’eve essere assicurato il mantenimen-
to di una realme simmetria negli oneri del- 1) perché il cambio flessibile è sta-
le m,omte forti e delle monete debo1,i. I n to negli ultimi anni il solo, anche se di-
questa prospethiva il p r . h o semestre ac- storto, strumento di protezione rispetto
q u i s t a j l significato di un periodo di spe- alla crisi e non è possibile annullarlo in
rimentazione, ,al termine del quale si d,o- mod,o così brusco, senza essersi nemme-
m-à fare, con molto impegno, sulla base no preoccupati di avviare i processi di
ddl’esperiienza, la prevista vedica degli riconversione strutturale necessari a so-
aspetti ,ddl’accordo &di cambio espnessa- stenere la nuova situazione che si verreb-
mente menzionati nel comuni,cato finale di be a creare;
Bruxelles ; 2) perché, in queste condizioni, es-
4) il sistema deve contribuire alla sa è necessariamente destinata a prepara-
stabilità del dollaro e alla creazione di re misure drastiche di restaurazione so-
un nuovo’. ordhe mofietario internaziona- ciale, attraverso l’attacco alla scala mobi-
Atti Parlamentari - 25025 - Camera dei Devutati
VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

le, la riduzione dell’occupazione, il taglia rilevato che l’alternativa plausibile di


deila spesa pubblica. E dunque a indur. una politica volta a rivoluzionare i tradi-
re una pericolosa svolta politica a destra; zionali squilibri della nazione, a comin-
ciare da quello secolare fra nord e sud,
3) perché il sistema monetario eu-
ed a realizzare il pieno impiego delle ri-
ropeo è un aspetto di una precisa rispo- sorse e del lavoro, mentre dilagano disoc-
sta strategica alla crisi, che avrà come cupazione, sottoccupazione e disordine so-
effetto la riduzione dello sviluppo e la ciale ed economico; che tale alternativa
subalternità delle regioni più deboli del- dunque viene negata, sul piano nazionale,
l’area metropolitana. I n questo quadro la dalle scelte della maggioranza di non li-
Italia è pertanto destinata a diventare la berare le mig1:iaia di miilliardi destinati al-
vittima’e non uno dei protagonisti di que- la politica strutturale di spreco e di de-
sta politica europea, stabilizzazione, di spese militari irrespon-
-
impegna il Governo sabili e, alla radice ingiustificate, ma, an-
ad adottare una diversa strategia europea zi, di aumentarle ogni anno, in pari t e m
che abbia come premessa una radicale po bloccando, in un folle e antieconomico
svolta. nella nostra politica economica, ta- piano di investimenti energetici nucleari
le da avviare un nuovo modello di svi- altre somme enormi del reddito nazionale;
luppo+nel nostro paese. Uno sviluppo au. rilevato che una politica di Governo
tononio, a produttività diffusa, capace di e di maggioranza, prona nei confronti del-
risparmiare le risorse, in grado di tra- la NATO e delle strat,egie militari e delle
sformare la qualità dei consumi e della iiiassime pot,enze industriali occidentali,
produzione. Una linea, cioè, su cui sia subalterna, anch,e nei campi dell’informa-
possibile - come 6 possibile - ricercare tica e dell’el,ettronica,- della ricerca e del-
nuove Intese e nuovi interlocutori, assie- l’energia, non può tradursi in capacità di
me ai quali costruire una Europa diversa fare dello Stato e della sua amministra-
e realmente democratica. zione il luogo adeguato per qualsiasi lotta
volta a correggere ingiustizi*e, sfruttamen-
(6-00053) << CASTELLINA LUCIANA,CORVISIE- ti, meccanismi istituzionali economici e
RI, MAGRI, MILANI ELISEOD. di diritto, che producono le conseguenze
che lo stesso Governo #e la stessa maggio-
. c< La Camera, ranza dichi’arano di voler impedire;
ribadita 1’impropri.età ‘e l’illusorie %i
considerato che la dipendenza e la di ogni arroccamento nazionalfe, anche in
subalternità attuali e strategiche del paese sede tecnica, attraverso l’uso di tradizio-
a centri decisionali sovranazionali, multi- nali mezzi di politica finanziaria e mo.ne-
nazionali o stranieri, nei campi della poli- taria di fronte ai probl’emi posti dalle
tica estera, della difesa, della politica ener- strategie, che sono alla base della forma-
getica, della ricerca, fino a quello finan- le costituzione di un sistema monetario
ziario, costituiscono presupposto esplicito europeo;
e, a volte, caposaldo della maggioranza e affermato che lo scontro reale di
del Governo che questa esprime e sor- classe e di scelta della via d,emocratica,
regge: come condizione istituzionale della lotta
che tali dipendenze e subalternith, politica e sociale è interno, ormai, non
da quelle militari a quelle finanziarie, alle specifiche situazioni nazionali e statua-
rientrano nella tradizione storica della de- li, ma quanto meno, all’intera area della
mocrazia cristiana e dei suoi alleati di ie- CEE;
ri, fatte proprie dagli alleati di oggi, ed considerata, inoltre, l’urgenza di rea-
esprimono gli interessi del blocco storico, istiche valutazioni delle condizioni che le
che occupa il potere in Italia da più di ‘orze straniere e multinazionali che con-
trent’anni oltre che, in regime diverso, in lizionano pesantemente la vita del paese
quelli precedenti; :endono a imporci, per poter procedere
Atti Parlamentari - 25026 - Camera dei Devutatì
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- VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI


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- SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

all’elaborazione del piano triennale, che Non posso quindi accettare questa risolu-
non può fondarsi su velleitarie proteste zione, anche se apprezzo la conclusione,
o rivendicazioni e la pratica di una con- che è di adesione alla nostra entrata nel
tinua mendicità di assistenza di pronto sistema monetario europeo.
soccorso;
impegna il Governo PRESIDENTE. Dobbiamo ora passare,
onorevoli colleghi, alle dich,iarazioni di
a riprendere, con ogni sollecitudine, le trat- voto sul complesso delle risoluzioni pre-
tative dirette a negoziare e a precisare sentate, che saranno poi votate nell’ordi-
l’immediato ingresso dell’Italia nel &te- ne di presentazione.
ma monetario europeo. Ha chiesto di parlare per dichiarazio-
(6-00054) << PANNELLA,BONINOEMMA,MEL- ne d0i voto l’onorevole Zanone. Ne ha fa-
LINI, FACCIO
ADELE D. coltà.

PRESIDENTE. Qual è il parere del ZANONE. Ho chiesto, signor Presiden-


Governo sulle risoluzioni presentate ? te, colleghi, di parlare per dichiarazione
di voto come firmatario della risoluzione
ANDREOTTI, Presidente deI Consiglio stesa dall’onorevole Bozzi e dagli altri ra-
dei ministri. Per quanto riguarda la riso- ri colleghi liberali e testé accolta dal Go-
luzione a firma degli onorevoli Bozzi ed verno come raccomandazione.
altri, sia per la maggior parte del conte- Desidero far osservare alla Camera che,
nuto sia per l’illustrazione che ne è stata rispetto aiia risoluzione presentata cia!o
fatta (e ringrazio in modo particolare lo onorevole Galloni, la risoluzione liberale
onorevole Malagodi per avere, con argo- si caratterizza anzitutto per un richiamo
menti molto importanti ed anche con il più diretto al significato antliprotezionisti-
necessario niferimento al momento in cui co del sistema monetario europeo e alla
dovemmo uscire d,al << serpente D, difeso necessità di costituire in Europa una zo-
la tesi del Governo), la accetto come rac- na di stabilità monetaria per dare un
comandazione. contributo positivo alla rimozione degli
A proposito della seconda risoluzione, ostacoli nel commercio internazionale. La
a firma degli onorevoli Pazzaglia ed altri, risoluzione liberale si caratterizza ,inoltre
devo dire che né io né il Governo siamo per una marcata insistenza - a nostro
particolarmente permalosi, ma, avendo lo giudizio essenziale - sulle misure di risa-
oratore del Movimento sociale italiano- namento che si devono aslsumere nei prov-
destra nazionale detto che la nostra abitu- vedimenti interni se si vuole rafforzare,
dine è quella di tradire Italia ed Europa, in condizioni di dignità, la presenza ita-
non posso certo accettarla, al di là di liana nella Comunità europea, anche in
quello che è il testo letterale. vista dei futuri negoziati comunitari per
I1 Governo accett,a la risoluzione del- l’ulteriore sviluppo del sistema monetario
l’onorevole Galloni e non accetta invece che costituisce soltanto un passo, si’a pu-
quella degli onorevoli Luciana Castellina re importante, verso l’obiettivo di una
ed altri. completa e sollecita realizzazione dell’unio-
Per quanto riguarda la risoluzione de- ne economica e monetar,ia.
gli onorevoli Pannella ed altri, devo rile- Chi ha avuto in questa Cam,era la bon-
vare che è in verità molto complessa: tà di considerare gli argomenti sui quali
non vorrei che l’onorevole Pannella, tur- si sostiene la risoluzione liberale avrà po-
bato per aver parlato ieri a favore di tuto accertare che non si tratta, da par-
una proposta del Governo, si sia sentito te nostra, d.i un europeismo dli maniera,
in dovere di fare tutta una serie di pre- ma certo la nostra risoluzione insiste pri-
messe con le quali mette in discussione ma di tutto sul significato politico della
un po’ tutto (la NATO, l’Europa, noi, i dlecisione che l’Italia deve assumere in
comunisti, gli altri partiti e così via). materia di adesione al sistema.
Atti Parlamentari - 25027 - Camera dei Devutati

VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

I1 significato politico di questa deci,sio- del Governo e dei diversi partiti della
ne per noi è di i,mpartanza tanto maggiore maggioranza, la decisione in merito -alla
n d momento in cui ci1 processo di h t e - adesione italiana veniva ,ad assumere .il si-
grazione europea incontra nuove resiistenze, gnifioato dli un ban,co di prova circa l’ef-
anche e soprattutto in alcuni paesi che fettiva volontà di attuare quella politica
sono elemento costitutivo ddla Comunità. di riduzi,one del disavanzo pubblico, di
Riteniamo che oggi ,itl processo europei- contenimento del costo del lavoro, di pro-
sticmo sia ad un bivio, tra la speranza ,del- mozicone deg1.i in,vesti,menti, che sol,a può
l’integrazione e il perimcolo della disitnte- portare al risanamento delcla situazione
grazione, e che la scelta della prima stra- economica nazilonale. Sicché, se, come ap-
da abbia come tappa essenzi,ale. l’elezione pariva dalbe esitazioni Idei giorni scorsi e
diretta ‘del Padamento europeo del pros- dalle dichiaraz’ioni di ragguard,evoli espo-
simo giugno - a questo propos’ito ci augu- nenti della maggioranza pdamentare, il
riamo che la Ca,mera si affretti ald esami- Governo’ non avesse trovato la volontà di
nare la legge e1,ettonde - e, prima di que- aderire al sistema monetario, a maggior
sto importante appu.ntamento, l’(istituzione ragione sarebbe diventato poi difficile tro-
del sistema monetario al quale l’Italia non vare la volonth di provved,ere alla potlitica
potrebbe restare ,estranea senza con questo di ,risana:mento.
ricono.scere ,implicitamente mil proprio stato E certaimente ve,ro che l’unione econo-
d.i emarginazi,one. m,i,ca e monetaria può essere soltanto il
Riteniamo anche che gli accordi per risultato di un processo graduale e che ,il
una maggiore disciplina dei cambi e per problema non si risolve semplicemente di-
la formazione del sistema monetario euro- cendo di sì alla richiesta di adesione al
peo rappresentino il punto di partenza per sistema. Ma è altrettanto vero che ial pro-
l’integrazione d’elle economie reali dei di- blema dell’adesione è venuto ad assumere
v,ersi paesi del’la Comunità e per la ridu-
il significato di unla svolta, sia nella po-
zione degli squilibri e dei d,ivari che at-
llitlica comunitaria, al fine del passaggio
tualmente le carattserizzano.
dalla cooperazione degli Stati sll’integra-
Riteniamo che le clausole sui trasferi-
zione fra glmi Stati, sia nella politica i,nter-
menti contenutle nella riduzione di
na, come ,riconoscimento che ,la l’otta con-
Bruxelles debbano essere migliorate, ma
tro l’,inflazione d’eve essere affrontata non
chle sia possibile ottenere ciò ,attraverso
in solitudine ma in solidarietà con il re-
una trattativa al.l’,interno del sistema e
sto ddla Comunità europea. Non C’è, in
quindi dopo ,l’adesion,e Italiana; e &mia-
fondo, una incompatibilità tra chi ritiene
mo che questa adesione sia poss,iibil,e in
quanto gli impegni che s i richiedono per- che l’attual’e conduzione politica del paese
ché il nostro paese possa non soltamto fir- non ci ponga i,n condizioni ‘di poter ad’e-
mape ora l’adesione al sistema mcmetmio, ri,re, e chi riti.ene - come noi - che 1,a
ma anche restarci in futuro, non sono né adesi,one possa essere il segno di un c m -
diversi, né più giravi di quelli richiesti da biamento di rotta e di una diversa cmdu-
una adeguata lotta contro l’inflazione ijn- zionle politica.
terna. Ora, signor mi’nistro, il comporta,mento
Da questo pun’to di vista il partito li- del Governo ha mostrato, a nostro av-
berale aveva osservato già da tempo che viso, ,e non soltanto a nostro avviso, incer-
gli impegni legislativi e politici da assu- tezze e tergiversazioni. Ma al-la Idecitsimone
mersi con il piano trilenna18e, per un’effi- di adelire ,non può miancare i.1 nostro voto
cace politica di risanamento, avrebbero do- favorevole, visto che si,n dal primo mo-
vuto p,rec,ed,ere,anziché seguire, la adesio- mento ibn cui la question,e è sta,ta posta
ne itdiaqa al sistema monetario ,europeo. non abbiamo mancato di .invitare il Gover-
Condiv,idiamo i rilievi che sono stati no a non esitare. e a non ritirarsi dal suo
espressi ,a questo riguardo, ma sta di fat- ?rimo preannunci,ato ori,entamento favojre-
to che- a questo punto, per dichialrazione vole.
Atti Parlamentari - 25028 - Camera dei Deputati

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

Riteniamo che, a parte ogni dlocazio- Mi ha particolarmente oo,lpito, ,in que-


ne di sostegno o ,di opposizione nei con- st’aula, il discorso dell’onorevole Ugo La
fronti del Governo, *il’ sigmficato politico Malfa. Non sempre abbiamo condiviso, sia
dell’ingresso italiano in quella più stretta in politica interna sia in politica estera, le
cooperazione che deve costituire una zona posizioni ddl’onmievole La Malfa. Ma l’ac-
di stabilità monetaria ,in Europa, meniti il cento con cui ,egli ha ricordato ch.e que-
consemo dli tutte .le forze democratiche sto atto, prima ancora di essene di pri-
che r,appresentano il nostro paese nel Par- vilegio nei codr’onti di aspetti tecnici, era
%lamentoeuropeo. In questo senso, ci di- un amo di grosso rilievo politico, poiché
spiace che aMa decisione che s i ,sta ’per rioordava come senza il coraggio po1,itico
assumere possa mancare l’importante ade- degli anni. passati non avrebbe manche
sione del spartito socialista. avuto inizio quida poli,tica comun.ita,ria
Poiché ,il Governo ha dichiarato di ac- che ha portato aUa nascita Iddl’Europa,
cogliere come raccomandazione la nisalu- ha rafforzato in noi la mnvinzione di es-
zi’one liberale, non ‘insistiamo a richiedere sere a fianoo, .in questo momento, a quel-
che essa sia posta in votazione ed assu- 1,e forze pollitiche ch’e hanno oompre,s,o la
miamo il contenuto ,di questa risduzime necessità di questo atto.
come chiarimento delle ragioni di merito Certo, l’onorevolle Andreotti - ed è
che motiveranno il nostro voto favorevole oompnensibile per div,ersi mfqtivi - ha dato
all’adesione ,i,talima al sistema monetario un tono minore alle mothaziorii politiche
europeo e quindi anche il nostro voto fa- che sono a monte di questa decisione,
vorevale all,a risoluzione presentata dai-
, tnentne ha dato un riiievo più spiccaio
l’onorevole Galloni (Applausi dei deputati aule ragioni di ordirne tecnico che, da
def gruppo liberale). Bruxehles a R,oma, lo avrebbero convinto
sull,a opportunità, se non sulla necessità,
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare di dare l’immediata desione.
per ,dichi:mauione di vot,o l’onorevole Cer-
Noi non credia.m,o di non dover ,dare
qwetti. Ne ha facoltà.
fiducia all’inberpretazie . che l’onorevole
CERQUETTI. Vi sono indubbiamente Andceotti ha voluto danc a qu,esta svolta.

dell’e date nella vita politica d’i ogni pae- N,oi, però, rit’eniamo ch,e, al di là delle
se che v < m o al I& là dellte stesse i’nten- differenti valutazioni - che ci ‘sono state
zioni dei protagonisti e del modi0 oon cui e che può darsi esistano anoora - in or-
a qheste si arriv,a. I1 voto chle ci accin- dinle ai critleri economici e (agli eventuali
giam’o a .d,are al ldo’cument,o Galloni rap- sacrifici che l’Italia d,ovrà affrontare per
paesenta, .a nostro lavviso, una di queste essene alla pari con gli altri paesi in que-
date, quelmla, cioè, che s,egna l’aggancio - sto svduppo economico e monetario, 1’Ita-
chle ci auguriamo definitivo - diell’Italia ,lia, comunque, avrebb’e dovuto aderirc
all’,owidente e, iln mianiera specifica, al- perché - e i,n questo concord,o con l’ono-
1’Ewrolpa. Al di là di quelke che possono revde Andreami - h sua mancata presen-
essere state Be perplessità e ,le interpre- za nel momento in cui cominciano i sci
tazioni suUa mancata adesione ddl’Italia mesi di verifica avrebbe comportato auto-
a B.ruxelles e sulla adesione amunziata maticamente che, d o scadere di tale pz-
ieri i,n quedaula dall’onorevole Andreotti, riodo, non soltanto non ci saremmo tro-
vi è un dato di fsondo che ci permette vati ndl’e cond,i,zioni di riagganciarci al
di &re che, con il voto m in questione, il cc serpente B, ma avnemmo tant,o allontana-
Parlamento italiano ha rotto glti indugi to 1.a nostra eoonomia ,dall’Europa da far-
e i dubbi che ci potevano ancora tenere ci perdae in maniera definitiva l’autobus
lontani da uno sviluppo che non era e ddla storima.
non è soltanto economico, ma po.litico. L’~onorevotkAndaeotti - guardo ad anni
U.n,a sviluppo che segna la nascita di una h t a n i , quando era presidente del gruppo
nuova Europa, dalla quale non potevamo della democrazia cristiana - ebbe una
essere assenti. espressione fielice, dicendo &e ciò che
Atti Parlamentari - 25029 - ~
Camera dei Deputati
~-

VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 D1CEMBFt.E 1978

conta in politica è il tempism.0 nell’affer- cata adesione con motivi di ordine econo-
rare il treno chle passa davanti. Egli si mico, che non hanno riscontro nella real-
-Ititefiiva ed un momento storico nel quale tà (basta leggere due giornali di opposte
l’Italia rischiava di1 non partecipare alla posizioni; il Fiorino da una parte e La
nascita deUa CEE, perché non aveva 11 Repubblica dall’altra). Sono altre le ragio-
coraggio di rompefie certi indugi. In, que- ni che hanno indotto queste forze a pren-
sta soccasi.one, il, Governo e le forze poli- dere le distanze da un Governo e da un
tiche hanno avut,o tiide coraggio. paese che vuole restare più che mai ag-
A noi dispi,awe che, In un momento ganciato all’occidente, perché è verissimo
come questo, si siano verificate delle di- che un occidente e un’Europa possono
vcrsificazioni- tra Le div,erse forze delis esistere senza l’Italia, ma non è concepi-
maggiloranza. Noi ci :auguriamo che 11 PSI bile che 1’ItaLia possa esistere una volta
cmt~inuiin quella politica e (iin qudtla evo- sganciata dall’occidente e, quindi, dal-
luz+one che lo sbanno portando ad essere l’Europa.
un punto di ri.feri:m:ento per quanti guar- Per questi motivi, il gruppo Costituen-
dano ad una politica democratica di si- te di destra-democrazia nazionale voterà
nistra, senza l a qualle non c i può essere a favore del documento Galloni (Applausi
né dia1ettic.a di oentro, né dimalatticar l j dai deputati del gruppo Costituente di de-
forze moderne di destra. Noi ci auguria- stra-democrazia nazionale).
mo, altrettanto, ch.e lo stesso PCI, ove si3
in buma fed’e, ove sostenga la sua inten. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare
zione di evolversi in s,enso occidentale, per dichiarazione di voto l’onorevole Di
faccia maturare al suo interno questi sin- Giulio. Ne ha facoltà.
tomi, cbe pure dovrebbero esserci, di no- DI GIULIO. Ci troviamo di fronte, do-
vità e di ap,ertura vera0 l’area democratl- po il ritiro di quella presentata dal grup-
ca, affinché si abbi,a in Ltalia una pilaatta- po liberale, a quattro risoluzioni. E no-
forma di realismo di azi,one politica che stra opinione che il documento presentato
ci porti ad essere quel paese ch’e noi voy- dall’onorevole Galloni, sia per la sua
remmo #essePe, cioè un paese ch.e in quel- struttura, sia per il fatto di essere stato
la pfiospettiva storica cui avev,a fatto ri- accolto dal Presidente del Consiglio, sia
chimamso il Presidente del Consiglio, quan quello che meglio si offre per un chiari-
do ha rifcordato i binari di ordine st,orico mento delle rispettive posizioni politiche
e cultural’e s’ui quali l’Italia si è slempre in questo dibattito. Per questa ragione e
mossa in derimtento ailil’Europa, possa svi- per la chiarezza dei risultati di questo di-
lupparsi. Occorne che ai pros’egua quel di- battito, qualora i colleghi che hanno pre-
scorso, che, ‘ovviamente, non può essere sentato gli altri tre documenti li mante-
ridimensionat’o a fini ‘di politica interna. nessero, noi voteremo contro di essi, per
Gli onorevoli colleghi permetteranno al dare al nostro voto sul documento Gallo-
nostro gruppo, piccolo, i,nsignificante, ma ni un significato chiaro e preciso di con-
che ha un dato di nascita inconfondibile clusione, per nostra parte, di questo di-
- d,ato che è nato don la prospettiva di battito.
operare, prima ancora che in relazione Noi abbiamo chiesto che il documento
alla politica italiana, in relazione alla Galloni venga diviso in tre parti e che si
politica europea -, di affermare che proceda appunto ad una votazione per
con sodisfazione registra la decisione del parti separate sul primo, sul secondo e
Governo. La nostra sodisfazione non è sul ter70 capoverso, che raccoglie gli otto
trion-falismo fine a se stesso, non è l’ac- mnti dispositivi. 11 secondo capoverso
centuazione di sconfitte di forze politiche sontiene l’affermazione che è stata ogget-
che, per essere legate più a politiche di to di questo dibattito e anche delle di-
ordine internazionale che a politiche di Jerse valutazioni e opinioni qui espresse
ordine interno, sono costrette a prendere ;ulla opportunità di una immediata ade-
le distanze ed a giustificare la loro man- ;ione del nostro paese al sistema mone-
Atti Parlapentavi - 25030 - Camera dei Deputati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI -- SEDUTA DEL- 13 DICEMBRE 1978

tario europeo. Dico subito che per quan- di chiamarla così - la retorica dell’euro-
to riguarda questo capoverso, non solo in peismo, che io ritengo uno dei nemici più
coerenza con le opinioni che abbiamo so- pericolosi per un reale progresso della
stenuto, ma anche per un’altra ragione, collaborazione tra i paesi ed i popoli del-
esprimeremo voto negativo. E voglio dire l’Europa occidentale. Se nel nostro paese
subito l’altra ragione. Io sono tra coloro non si è fatto negli anni passati quanto
che ritengono che uno dei più sotti1,i pia- si sarebbe potuto e dovuto fare per l’avan-
ceri della democrazia sia, ad un certo zamento della posizione europea, è anche
punto, essere convinti dalle opposte opi- prché si è fatta molta retorica e poco
nioni di un interlocutore. Abbiamo quin- sforzo di applicazione sui problemi con-
di ascoltato con estrema attemione il creti della costruzione della Comunità.
Presidente dal Consiglio nella sua introdu- Io apprezzo, onorevole Presidente del
zione e nella sua replica, ed anche gli Consiglio, il suo richiamo al valore degli
onorevoli colleghi che hanno sostenuto ideali, lo apprezzo soprattutto perché vie-
tesi opposte alla nostra. Se fossero emer- ne da lei, che per tanti anni ha diretto
si argomenti validi in opposizione a ciò una rivista in cui tendeva soprattutto a
che noi avevamo sostenuto, avremmo po- sottolineare il valore della concretezza. Ma
tuto cambiare la nostra posizione. Ma gli ideali, che sono fondamentali, quando
debbo dire francamente che né il Presi- ci si trova di fronte ad un processo poli-
dente del Consigl,io, né gli onorevoli col- tico reale, come quello della costruzione
leghi che hanno sostenuto tesi opposte della Comunità economica europea, se non
alla nostra hanno portato argomenti che sono capaci di misurarsi con la concretez-
ci siano sembrati convincenti circa la za dei problemi, rischiano di divenire re-
questione specifica ,da noi posta. Tale que- torica. E tra i nemici della costruzione
stione era quella dell’inopportunità di della Comunità c’è anche la retorica del-
un’adesione immediata - non di una ade-
l’europeismo, perché se non sciogliamo in
sione, ma di una adesione immediata -
modo giusto i problemi concreti, allora
al sistema monetario e dell’opportunità,
quei pericoli di nazionalismo tanto pa-
invece, di prendere tempo per consentire
ventati possono esplodere.
in primo luogo un approfondimento e la
.

ricerca della possibilità del determinarsi Ci troviamo di fronte alla sistemazione


delle condizioni di una nuova trattativa dei problemi agrari europei, come quelli
internazionale; e poi una verifica sul ter- attuali, che non a caso lo stesso Governo
reno interno, attraverso l’approvazione del ha messo in discussione - anche se non
piano triennale, dell’esistenza di una mag- è riuscito a dare uno svolgimento concre-
gioranza omogenea néll’affrontare le que- to a questa discussione - e sui quali si
stioni dello sviluppo economico del nostro sono pronunziati la Commissione della
paese secondo le affermazioni - su cui Comunità e il Governo inglese. La manca-
tutti abbiamo convenuto - di un piano ta correzione dei contenuti concreti di
triennale che deve essere strumento di questo meccanismo è un’operazione anti-
controllo dell’inflazione, ma insieme stru- europeistica, che favorisce le spinte nazio-
mento che garantisca un certo tipo di wi- naliste le quali nascono anche su tutto
luppo del nostro paese. Io non dubito quello che di malfatto viene posto in es-
della comune volontà di tutti su questi sere in seno alla Comunità. Tali spinte
obiettivi; ma certamente la verifica nel non sorgono solo nell’astrazione, ma di
merito del piano triennale è fatto fonda- fronte a meccanismi concreti. rispetto ai
mentale per determinare anche le reali quali i - paesi, le popolazioni dell’Europa,
possibilità di nostra collocazione sul ter- non trovano delle soluzioni efficaci. Ho ci-
reno internazionale. tato la questione agricola perché se ne &
Come si & risposto a questi due argo- già ampiamente parlato in questo Parla-
menti ? Da parte di alcuni colleghi ci si è mento in relazioiie alle iniziative prese dal
risposto con quella che è - mi si consenta ministro Marcora.
Atti Parlamentari - 25031 - Camera dei Deputati
VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 1 3 DICEMBRE 1978

Lo sforzo di affrontare il problema con dal vagone! Questa è la sostanza della


la massima serietà e meditazione, cercan- questione; e ad essa non abbiamo trova-
do di risolverlo sulla base di una politica to, né nelle comunicazioni, né nella repli-
nazionale effettiva, veramente meditata, e ca del Presidente del Consiglio, né nei di-
sulla quale vi sia un impegno reale, che scorsi degli onorevoli colleghi, una rispo-
è stato quello che ci ha spinto a sconsi- sta efficace.
gliare l’immediata adesione dell’Italia allo Proprio per questa ragione, noi rite-
SME, è un modo vero di essere europei- niamo di dover mantenere su questo pun-
sti, molto più vero di quelli che si riem- to la difTeIienziazione della nostra posizio-
piono la bocca della parola Europa e poi ne in modo netto e chiaro, perché non
sono pronti a dire di sì a tutto senza vi siano equivoci; e perché ritteniamo che
chiedersi il contenuto concreto, oppure ri- nella vita politica del nostro paese la
fugiandosi nella considerazione secondo chiarezza sia una delle esigenze, se vo-
la quale non siamo tecnici e i contenuti gliamo fare un cammino in comune, e
concreti non li possiamo esaminare, in non la confusione. Questa, quindi, è la
quanto ci occupiamo esclusivamente del- ragione per cui su questo punto, che è
l’aspetto politico. Ma i contenuti concreti il tema vero, voteremo G no D.
di una operazione politica, di un’intesa po- Sulle altre due parti, di cui abbiamo
litica, non sono fatti tecnici, sono la so- chiesto la votazione per divisione, il pri-
stanza di un’operazione politica. mo e l’ultimo capoverso, noi potremmo
Ci siamo quindi mossi con questa ispi- persino votare (c sì D, signor Presidente del
razione, che non era l’ispirazione di ral- Consiglio. E le dirò anche che se quanto
lentare un processo, ma di porre su basi è contenuto nel primo e nel terzo capo-
solide questo processo, in quanto voglia- verso della risoluzione Galloni venisse in
mo una costruzione .effettiva della Comu- discussione autonomamente in un altro
nità europea sulla base di nuovi concetti dibattito, per quello che è scritto, non
e criteri e non vogliamo, invece, introdur- avremmo difficoltà a votare a favore. I1
re ulteriori elementi di confusione e nuovi terzo capoverso, tra l’altro, è di partico-
pericoli che potrebbero verificarsi se sor- lare interesse, perché enuncia, sia pure
gessero elementi negativi. come obiettivi da raggiungere, tutte quel-
Ora, che la questione fosse molto con- le questioni non risolte che hanno costi-
troversa mi pare sia fuori di dubbio, per- tuito ‘oggetto delle nostre preoccupazioni
ché, onorevole Presidente del Consiglio, e ragione della nostra proposta di rin-
non si torna in Italia dopo sette giorni vio: il che dimostra che effettivamente
se non vi è materia di riflessione; non cre- tali questioni esistono, se lo stesso ono-
do che il suo atteggiamento sia stato det- revole Galloni ha ritenuto opportuno ri-
tato soltanto da una cortesia nei confron- proporle nella sua risoluzione. Invece, ci
ti del Parlamento perché potesse discute- asterremo dalla votazione su questi due
re: è stato dettato dalla convinzione che capoversi, perché non possiamo ignorare
vi fosse una reale materia di riflessione, che vengono presentati al termine di un
cioè che i problemi in discussione fossero determinato dibattito e che sono collocati
reali e meritassero di essere affrontati in un documento - il cui dispositivo noi
come tali. Non ci si può allora rispondere separiamo è vero, con la nostra richiesta
solo con i pericoli del nazionalismo, se di votarlo per parti separate - che è stato
non si va avanti in un certo modo: con presentato dall’onorevole Galloni nell’am-
l’appello all’Europa, con l’occasione che bito, diciamo, di una certa considerazione.
staremmo per perdere. Perché voler pren- Esprimeremo quindi voto di astensione
dere il treno con il piede giusto, per non sul primo capoverso, voto contrario sul
rischiare di cadere dal vagone, equivarreb- secondo capoverso, e voto di astensione
be a perdere l’occasione ? Forse l’occasio- sul terzo capoverso e su tutti gli otto
ne la si perde prendendo il treno con il punti in esso contenuti. I1 colilega Napo-
piede sbagliato e con il rischio di cascare litano ha ampiamente e chiaramente il-
Atti Parlamentari - 25032 - Camera dei Deputati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

lustrato le motivazioni della nostra posi- tre, che suT terreno di questo impegno
zione: noi non attribuiamo al nostro voto solidale si sono cimentate.
una posizione politica di dissociazione Quindi noi non intendiamo dare al no-
dalla maggioranza, con una conseguente stro voto un significato politico che vada
crisi di questa maggioranza e di questo oltre il nostro dissenso di merito sulla
Governo: il collega Napolitano - ripeto specifica questione dell’immediato carat-
- ha già dichiarato questa posizione e tere dell’madesione; ma non riteniamo nem-
l‘ha esposta. meno di poter dire che tutto ciò che è
Noi siamo e restiamo impegnati nello accaduto in questi due giorni sia qual-
orientamento che mira ad uno sforzo so- cosa che nella vita politica italiana non
lidale delle forze democratiche italiane è esistito, perché questo francamente si-
per risolvere i problemi. del nostro paese. gnificherebbe voler ignorare la realtà d,ei
Non vorrei, però, che questa nostra posi- fatti (Applausi all’estrerna sinistra).
zione fosse interpretata come se ogni vi- PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare
cenda politica fosse una specie di paren- per dichiarazione di voto l’onorevole Bal-
tesi che si chiude quando è finita, sen- zamo. Ne ha facoltà.
za che nulla mai sia accaduto. E eviden-
te che anche questa vicenda è un mo- BALZAMO. I1 gruppo parlamentare del
mento della storia di questa maggioranza, partito socialista italiano non entra, come
ed è un momento che tutti possono va- chiede il gruppo parlamentare del partito
lutare nel suo significato. comunista, nei meccanismi di votazione
Senza usare le espressioni - esprimo per parti szparat:: de! dc?cumenio Gallo-
forse altra posizione - adoperate da un ni, perché ritiene necessario esprimere un
altro collega nel corso di dibattito, è giudizio politico globale su tutta la que-
certo che nell’afFrontare temi di questo stione che è stata oggetto del nostro di-
genere, ed in generale nell’affrontare tut- battito: una questione non sconiponibille
ti i temi della situazione politica (ma in in singole parti. I1 giudizio -infatti deve ri-
particolare temi di questo genere), lo guardare ,i1 comportamento del Governo
sforzo di tutti, in particolar modo di chi in tutta la vicenda del negoziato. per la
& chiamato a dirigere un Governo, che è adesione allo SME, -sulla quale è impossi-
sostenuto da questo tipo di coalizione, do- bile un apprezzamento positivo perchC la
vrebbe essere sempre lo sforzo di operare condotta del Governo k stata caratterizza-
per realizzare il più ampio arco di con- ta da continue oscillazioni e da ambiguità.
sensi. I1 Presidente del Consiglio non ha‘
Francamente, non mi pare si possa spiegato - e non poteva farlo - per quale
dire che la vicenda degli ultimi otto gior- ragione ciò che era rischioso una setti-
ni abbia visto registrarsi uno sforzo di mana fa diviene oggi una scelta da fare,
questo tipo. Probabilmente questo non se non proprio a cuor leggero, con un
avrebbe portato a nessuna diversa collo- improvviso slancio di fiducia, non si sa
cazione delle forze politiche, tenuto conto da che cosa anim,ata o ravvivata.
degli argomenti in questione; ma richia- La condotta del Governo risulta inco-
mo questo elemento, perché non vorrei prensibile a noi e certamente anche a va-
che anche qui nascesse la retorica della sti settori dell’opinione pubblica, che fa-
solidarietà nazionale, la retorica dell’uni- cilmente sarà portata a credere, non ca-
tà, una specie di frase o di slogan che dendo in errore, che nelle dmecislioni del
si ripete in ogni occasione e ad ogni pie’ Governo a Bruxelles e nella decisione d.i
sospinto. Ma anche qui la verifica av- .oggi entrino componenti spurie; estranee
viene sui fatti, sugli impegni concreti, ai problemi dell’Europa e del rafforzamen-
sulle linee di condotta, sul modo in cui to della sua unità economica e politica.
concretamente si affronta il problema del Grava su tutta la vicenda e sul comporta-
mantenimento di un impegno solidale del- mento del Governo l’ombra di Forzature e
le forze politiche, come la nostra e le al- di manovre che con la nostra adesione al
Atti Parlamentavi - 25033 - Camera dei Deptitnlr
VI]. LEGISLATURk- DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

sistema nionetario non hanno nulla a che m.ica italiana si aggrava, l'ingresso della
,

.vedere. Non C'è bisogno di ripetere che lira italiana nello SME è e resta, in h e a
per parte nostra siamo convinti e seri di prin.cipio, un passo necessario per il
assertori dell'unità europea e impegnati a processo di integrazione economica e poli-
sostenere tutti i processi e gli atti che in tica dell'Europa, che i socialist'i perseguo-
questa direzione siano rivolti. Perciò non no come un obiett.ivo costante della loro
mi soffermerò su questo argomento. Non politica. Tuttavia, nelle condizioni in cui
entreremo in competizioni di europeismo, l'operazione viene portata avanti dal Go-
,non dliamo - ma neppure accettiamo - le- verno, essa espone il paese a rischli eco-
zioni in proposito, tanto meno sul piano nomici e politici.
delle grandi idealità alle quali ci ha ri- L'accordio ,avKebbe avut,o un senso po-
chiamato il Presidente del Consiglio a si,tivo se, come veaiv,a proposto dlal parii-
chiusura della sua replica. to socialista, si fosse Sltegato ad un piano
I1 problema è un altro, e qui non è di risanam'ento e di. ribancio del sisteina
stato visolto. Non è stato spiegato per- ecoaombo nazional'e: L'impegno e l'aiuto
ché fosse necessaria questa adesione im- d,eg.li ,altri paesi europei in questsa dire-
mediata, perché non ha trovato spazio la zilone è important,e, ma .il nodo centraic
esigenza di una riflessione, di una niedi- è interno e sta nella n,ostra capacità di
.tazione più calma e ponderata, che te- mobilitare nel senso giusto le risorse esi-
nesse conto di tutte le perplessità, di tut- sitlenlt~i~.I n maacanza di un piano i-,igoroso
ti gli interrogativi, di tutti i suggerimenti gli aiuti 'esterni fiilirebbero per assumere
costruttivi diretti a dare alla nostra ade- il carattere di obolo. Dopo l'invito socia-
sione il sostegno di un ampio schieramen- li.sta la ricercai-c la via per un i{mpatlo
to di forze politiche e soprattutto il so- nieno brusco d~cl.l'economiaitaliana con :o
stegno convinto dell'intera nazione. Di tut- SME e dopo analogh,e preoccupazioni
to ciò il Governo non ha voluto tener espresx da ,altri importanti forze politi-
conto e il suo atteggiamento risulta - ri- che, l'atteggi~am~entoassunto dal Governo
peto - incomprensibile. Nessun dtirnatuin è s,embrat,o irndifferent,e alla necessitt$ di
ci è venuto dai pavlizevs europei: ma, se ricercare in primo luogo una convinta adz-
fossero venuti, il Governo aveva il dove- sione d!dla maggioranza che lo sos,tiene.
re di dirlo affinche .la Camera potesse 1.i- E quest,o il puma central'e del nostro
beramente giudicare e liiberamente espri- 'discorso pollitiico; l'ilnipi-essionie chme si ri-
mersd. cava, . e ch'e non tocca a noi fugare, è
Nel giro di una settimana il Governo &e l'attleggia,mentvo del Governo possa
è passato sopra alle proprie perplessità e aprire la strada alla intercambi,abilità dei-
a quelle -di forze politiche non secondarie la maggioranza, si:a pure su punti speci-
che lo sostengono e che sono determinanti fici. E inut,il,e comunque nascon,dersi l'evi-
per la sua sopravvivenza e per la continuii- denza, e ~ i òch'e slta avveniendo d'etermj-
tà e '10 sviluppo d,ella politica di unità na un grave scoNamentlo nella mag,'oioran-
nazionale. za su una questiionfe ch,e Gon può esser?
. Dal discorso dell'onorevole Andreotti consi,derata tecnica, perché ha riflessi sul-
non è emersa alcuna novità sostanziale la nostra economia e perché investe, lo
rispetto alla situazione determinatasi a ripet,o, la condotta d,el Govern.0 e si ri-
Bruxelles; nessun migllioramento tecnico 'e percuote sulla situazione politica generale.
stato apportato al meccanismo dei cambi Non. che fino lad oggi tal'e situazione
previsti dallo SME; le preoccupazioni ita- po.ltiti,ca' fosse sndi,sfacent,e e talle da olte-
liane in proposito; soprattuttc per quanto nere iJ nostro co.nvint,o assenso senza ri-
riguarda la possibilith di salvaguai-dare le serve. ibi:Lt'altro. M a 1.e cose peggiioran.o, e
monete deboli, permangono inalterate. Ta- se peggiorano i rapporti fra ie fiorze po-
li preoccupazioni trovano eco anche allo I~iti8ch.e ibli,an.e non vedilamo come questa]
interno dello sitesso Governo. 11 rischjo di Eatho possa essere privo di conseguenzz
una svolta restrittiva iiclla politica econo- ~ a c h esa lqivello europeo.
Atti Parlamentari - 25034 - Camera dei Dewutati

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

Sta (emergendo con chiarezza che il S e il fenomeno del ribasso del dollaIo
Governo tendle sempre m,e,no ad essere un dovesse proseguire (non ci sono ragioni
punto di r.accord,o fra J partiti della poli- per pensare il contrario), la lira, aggan-
tiica d,i uniltà nazi,onde e sempre più in- ciata al marco tedesco, ne sopporterebbe
cline a f,ar propri le dtecisioni, gh interes- tutte le conseguenze.
si e gli orientamenti dldla democrazia cri- Non ci stupisce che le industrie mul-
stiana. Questo prevalere d'ella dem0crazi.a tinazionali italiane abbiano favorito il pre-
cristiana ,atl!raverso il Governo nella poli- cipitoso ingresso dell'Italia nello SME,
ti,ca Id,i unità nazionale sta 8i.à determi- poiché esse sono pressoché indifferenti al
nando una diversa configurazione di tale costo del denaro in Italia data la loro
politica, sta già ,innescand,o un processo capacità di negoziazione in tutto il mondo.
che è estrem,am,ente peric,oloso. Ma l'arresto della diminuzione del co-
Riteniiamo che sia stato fatt'o un altro sto del denaro e, tanto peggio, l'aumento
gr,ave errofie e cioè quello di esporre a del costo stesso, accompagnato ad una
cond,izionlarnenti esterni (il piano trknna- rinnovata stretta creditizia, danneggereb-
le, che esprime la propostla politica più bero in modo assai grave tutta la pic-
i,mpegnativa e determi1nant.e del Governo cola industria italiana, la quale dovrebbe
stesso. È questo un atto di sfiducia in noi contemporaneamente sopportare un aggra-
stessi,. La nostra linea era quella di defi- vi0 del costo del denaro e le conseguenze
nive l,e lminee di poldtica economica e di del nuovo rapporto lira-dollaro-marco.
mettere in att,o le misure oper.ative per
I1 ,nostro voto siarà, quindi, di asten-
il ri.sa.nameizto della nostra economi.a, chn
sion,e su tuttjo il documlentho, per,ché ci
ci avrebbero consenlito una adlesionle pri-
rend,iamo csntlo .di tutta una serie im-
va di nisch,i gravi. Sono rischi - come ha
plilcaziaolni che la d'ecisione dal Governo
ricordato oggi l'onorevole Ci,cch&o - che
compo,rtia per 1'economi.a d'e1 paese, e per-
riguardano in particolare i medi i.mpren-
ché vi stono altri momlenti, altri temi, al-
ditori, l'agricoltur,a, iil Mezzogiorno e la
tre questi'oni, fra cui 1.a poli.bica economi-
cl1ass.e lavoratrioe più ,ia generale, cioè tut-
ca i,nt,erna, sui quali ci rilserviamo il giu-
to quel comp'lesso di forze soci,ali all'e
dizio .e 1.a definizi'one della nostra inizilati-
quali si conthuano a chi,edNere impe-gni,
va. All'astension,e di,amo un cawtt'ere di
sacrilfici e spirito di. solidaritetà n,azi,ona!::
criiica complessiva, ch'e si rapporta alle
per combattere la crisi.
alterazioni, di cui ho fat,to cenno, della
Inizierà nei prossimi giorni un periodo
politilca di un&ì nazi:onale operate non da
estremamente confuso sul piano moneta-
noi, ma [dalla d,emocrazia cristiana e dal
rio e finanziario.
Governo; sono (aherazioni chse non posso-
Infatti, la Banca d'Italia dovrà appli-
no .estend!ersi ulteriormente e ch,e, comun-
care misure alle quali ha dimostrato di
que, vanno rapidamente corrett,e e -retti-
non credere. Essa dovrà, cioè, interrom-
ficate.
pere la linea finora perseguita di gradua-
le ma continuo abbassamento del costo I1 Governo non ha accettato una pausa
del denaro, per approntare le difese di di riflessione reale, protratta per un tem-
fronte ai fenomeni speculativi che potran- po ragionevol'e, ch,e consenti,sse di creare
no insorgere. Tali fenomeni si manifeste- nsel nosbro paese le conid,iziloni$per affron-
ranno molto probabilmente nei rapporti tare con reilativa tranqu,iUità gli impegni
con il dollaro. europei ed internazionali. 11 Governo ha
Finora, come 6 noto, la politica mone- voluto forzare La situazione: non credia-
taria italiana si è basata su un allinea- mo davvero che esso, d'o'po queste- ,d,eci-
mento all'andamento del dollaro, che ha si,oni, si presenterà sul piano leuropeo ed
perniesso il mantenimento di posizioni intern,azionale rafForzato e contornato . da
competi tive a favore delle merci esportate magghre prestigi,o.
nei conEronti della concorrenza interna- Una distorsione grave si è determinata
zionale. nella maggioranza e nei rapporti tra noi
>4tti Parlamentari - 25035 - Camera dei Devulati

V I 1 LEGlSLATUR.4 - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

e il Governo. Questo -rapporto è cam- Ecco, signor Presidente del Consiglio;


biato, e non in meglio. S u una questione anche nel merito della scelta operata, dal-
importante si è determinato o va confi- l’interno del suo Governo viene alla no-
gurandosi, come risulta. già da alcune di- stra posizione politica un sostegno obiet-
chiarazioni di voto sin qui fatte, una tivo e convincente (Applausi dei deputali
convergenza diversa da quella che sostie- del gruppo del P S I ) .
ne il Governo. Ci chiediamo se e come
sarà possibile sanare questa discrasia PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare
parlamentare e politica. I1 Governo ha per dichiarazione di voto l’onorevole Viz-
dato alla sua decisione di aderire im- zini. Ne ha facoltà.
mediatamente allo SME un significato
prevalentemente, se non esclusivamente,
VIZZINI. La relazione del Presidente
politico. E stata accettata la teoria della
del Consiglio e la risoluzione presentata
scelta pblitica, che viene prima di ogni

dall’onorevole Galloni trovano il consenso


altra considerazione. Per questo pensiamo
del gruppo socialtdemocratico per la scel-
che non, si possa votare il documento
ta dell’immediata adesione dell’Italia al
per divisione. Ma il Governo ha dimenti-
sistema monetario europeo, che rappre-
cato i problemi politici interni, e sbaglia
senta una spinta concreta verso il pro-
se li considera riassorbibili nella scelta
cesso di integrazione europea del quale il
di carattere europeo.
partito socialista democratico italiano ha
Tra le tante cose incomprensibili, tra
fatto e fa un cardine della propria po-
i tanti atti indecifrabBi, questa amnesia
litica.
del Governo k la più sorprendente. L a
conseguenza & molto semplice: il Governo Riteniamo altresì che le condizioni tec-
porta a conclusione la vicenda dell’ade- niche offerte al nostro paese per l’ade-
sione, pur non accogliendo al cento pe:.
sione dell’Italia allo SME lasciando aper-
cento le richieste avanzate dal Governo,
to un grosso problema politico di carat-
vadano considerate nel complesso sodisfa-
tere interno. E questo fatto - lo dicia-
mo per evitare aItre amnesie - k desti- centi.
nato a pesare, e si può dire anzi ‘che Tuttavia, non condividiamo assoluta-
sta già pesando sull’intera situazione - del mente il metodo politico adottato dal Go-
paese. verno nella fase finale della trattativa in-
I1 ministro Ossola - ed ho concluso - ternazionale. Se la posizione del Governo
affermava appena qualche giorno fa che fosse stata estremamente chiara ed uni-
occorre fare in modo che non siano solo voca sin dall’inizio, si sarebbe evitato il
i paesi più deboli a sostenere il peso del- moltiplicarsi di polemiche spesso prete-
la correzione degli squilibri dei conti con stuose e non confortate da elementi co-
l’estero. Questo peso andrebbe, invece, ri- noscitivi rigorosi. Invece, abbiamo notato
partito fra tutti, rendendo più simmetrici divergenze di opinioni tra gli stessi mem-
e vincolanti gli obblighi di intervento sul bri del Governo - ce ne ha dato un
mercato dei cambi, precisando quelli - re- saggio l’onorevole Balzamo nel suo inter-
lativi all’aggiustamento delle politiche eco- vento di poco fa - e abbiamo registrato
nomiche; aiutando con trasferimenti ufi- le perplessità del governatore della Banca
ciali di risorse i paesi in difficoltà. E il d.’Italia.
ministro Pandolfi - anch’egli di recente - Un confronto serio e sereno tra il Go-
ha precisato che le esitazioni hanno ri- verno e tutte le forze della maggioranza
guardato non soltanto le misure a soste- - cosa che iioi abbiamo. chiesto opportu-
gno. delle economie meno prospere, miì namente prima del 4 dicembre - avrebbc
anche i punti concernenti l’accordo di agevolato .il compito del Governo e avreb-
cambio, soprattutto in materia di simnic- be consentito al. Presidente del. Consiglio
tria degli obblighi di intervento, di aggiu- di mettere in chiaro, per garantire la mm-
stamento ed i nieccanismi dei crediti. sima trasparenza alle scelte in gioco, i
A t t i Parlamentari - 25036 - Camera dei Deputati
VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

costi ed i benefici ,di un ingresso imme- cia proponevano una ba,nda di oscil1,azione
diato in alternativa ad un ingresso posti- del 2,s per cento, contrariamente alla no-
cipato nel tempo. Invece, per consultare stra richiesta, ed un <( pmi'ere )> di monete
collegialmente i partiti della maggioranza a fondamento dello scudo nel quale il
si è voluto attendere il momento in cui peso relativo della lira :appariva grave-
la stessa maggioranza stava per dissolver- mente sottostimato. Non si aveva doma
si, è si è fatto ricorso ad un incontro certezza sul probclema degli 'indicatori di
in extrernis volto più a ricucire il rap- divergenza stessa. Non si era in alcun mo-
porto politico che non ad un esame delle do approfcdito il problema degli inter-
questioni specifiche. venti e d,elha loro obbligatorietà una volta
Non ai sentiamo di condividere questi raggiunta la soglia di divergenza. Allo stes-
atteggiamenti che sono il frutto di un mo- so modo non venivano fissate rego1,e pre-
do errato di intendere il rapporto tra il cise per determinare, l'entità del Sondo mo-
Govenno ed i partiti che lo sostengono, e netario, europeo che noi ritenevamo do-
che per ciò stesso provocano un continuo vesse ammontare m a circa 30 miliardi di
logoramento dei rapporti tra le forze po- dolbari. Non erano precisati né *l'entità nC
litiche. Per questo, pur nel convincimento i termini di di81azione per il sostegno a
che autonomamente .ci siamo ,formati sulla brevissimo, a breve ed a medio termine.
opportunità ,dli adesione ,immediata del ,no- Quindici giorni or sono la maggior parte
stro paese allo SPVIE, non abbiamo ritenu- di questi problemi veniva ri,solta i,n modo
to di dover firmare la rlsoluzione Galkmi. favorevole per la posi,zione italjana ad ec-
Onorevoli colleghi, dalla riunione di cezione deiie questioni relative agli obbli-
Copenaghen a quella di Brema, a quella ghi di intervento >) e degli istituti paral-
<(

di Bruxelles è stato percorso u,n cammi- leli D.


no lungo e pieno di difficoltà, durante il Certo, ,nojn vogliamo d'isconoscere che
quale si è passat,i d,alle semplici dichiaa-a- su,l meccanismo di intervento e sui saldi
zioni di volontà politica di pervenire ad del << debitore involontario )> si poteva
un accordo, al'l,a definii5one di una possi- giungere a definizioni più puntuali, ma da-
bilità reale di ,arrivare ad una concreta mo colnvinti che per questi argomenti ,il
intesa operativa. Vi è stata una laboriosa problema vero sia quello di una corretta
trattativa ed una secie di incontri nel cor- gestione politica dell'accor,do, né ci (sembra
so dei quali i.1 nostro paese ha negoziato lecito pr,evedere, in questo momento, che
la propria possibilità di adesione confron- dietro la imperfetta defi,nizione di alcune
tandosi con gli altri partners europei csia clausole ci sia una furbesca quanto inop-
in sede bilaterale sia in sede multimlaterde. portuna volontà reale di danneggiare i paesi
Riteniamo che la posizione italtana, così deboli quando questi fossero in dificoltà.
come essa ci è stata esposta qui siln P,acla- Non vogliamo nemmeno taoere sulla
mento .dal ministro Pandolfi .il 10 ottobre circostanza che i trasferimenti rea1.i di ri-
scorso, sia stata tenuta in grande consi- sorse verso i paesi ad economia più de-
derazione dai nostri interlocutori interna- bole sono quantitativamente infieriori alile
zionali e s.iamo conv,inti che una obiettiva richieste avanzate, ma riteniamo intanto
valutazione complessiva non possa che por- importantissimo che il sistema dei cc tra-
tare ad un giudizio positivo, anche se non sferimenti paralleli sia stato recepito co-
)>

sfugge alla nostra attenzione che noa tutto me punto fermo a livello di principio.
quanto il nostro Governo 'aveva richiesto Sui problemi quantitativ,i,siamo convin-
è. stato recepito nsll'accordo. ti che si potrà ridis.cutere nel hturo, so-
Onorevoli colleghi, all'indomani di Bre- prattutto se dimostreremo a noi stessi, pri-
ma le posizioni #italiane sembravano es- ma che agli dtri, di avere una capacita
sere in rotta di collisione con quelle so- di spesa che .ci consenta di utilizzare real-
stenute dai paesi dell'area del marco ed mente le risorse di cui potremo disporre.
anche dalla Francia. E doveroso ricordare @ve questa circostanza venga valutata sul-
che i paesi dellhrea del marco 'e .la Fran- le esperienze del passato non ci sembra
Atti Parlamentari - 25037 - Camera dei Deputi!t i
VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

che ai1 nostro paese sia oggi in grado di to con coerenza e serietà (Applausi dei
reclamare. deputati del gruppo del PSDI).
Noi siamo profondamente convinti che
vi sia una perfetta Jnterrelazicme fra i PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare
probl’emli posti dal sistema monetalnio eu- per dichiarazione di voto l’onorevole Lu-
ropeo e quel1,i che vengono esplicitati nelle ciana Castellina. Ne ha facoltà.
scelte del documento Pandolfi e nel piano
triennale in corso di elaborazione. L’espe- CASTELLINA LUCIANA. Noi seguitia-
rienza degli ultimi anni ha dicmostrato che mo a considerare assai grave e assai pe-
l’,avere scaricato sis,tematicamente :sul tasso rioolosa per il nostro paese l’adesione
di cambio la pressione ,derivante dalla di- dell’Italia al sistema monetario europeo.
namica dei costi e dei prezzi è stata una Non condividiamo, neppure dopo questa
politica. fallimentare per- il rilancio degli discussione e dopo la replica del Presi-
investimenti e dell’occupazione. La svalu- dente del Consiglio, l’ottimismo di chi ha
tazione della lira ha infati continuamente sostenuto la tesi secondo cui è buona
ricreato le condizioni per la rincorsa dei cosa per l’Italia aderire allo SME; e
salari e dei prezzi, assicurata dagli esi- tanto meno condividiamo le considera-
stenti meccanismi di indicizzazione. E zioni di chi ha teso a sottovalutare, a
chiaro che la prima condizione per minimizzare la portata di questa scelta
spezzare questo circolo vizioso è la stabi- che ci si appresta a compiere. Anzi, quc-
lità del camb.io. Con un cambilo stabile, sta ci sembra francamente irresponsabile
garantito n,el contesto europeo, non è i,n- faciloneria, così come faciloneria sarebbe
fatti p,iù possibile sfuggire ad un,a logica far discendere la nostra adesione, o il
di comportamenti rigorosli sul pi,ano d01h nostro rifiuto, da dettagli tecnici, pur ri-
politica economica nazionale. E questo uno levanti, ma certo non decisivi rispetto ad
dei motivi per i, quali ri,teniamo opportuna una scelta così importante. La scelta di
la nostra ,adesione immediata allo SME. aderire allo SME è infatti destinata -
Onorevole Presidente del Consiglio, e lo sappiamo tutti - ad incidere profon-
concludo affermando che il mio partito damente sul futuro del nostro paese ed
condivide l’opinione che l’adesione imme- in questo senso è scelta politica nel sen-
diata al sistema monetario europeo sia so più pieno, perché destinata a mutare
una prova di fiducia in noi stessi, ma gli equilibri stessi su cui si fonda la no-
questa prova di fiducia deve essere con-‘ stra democrazia.
fortata da precise scelte di politica eco- Non è per una diversa valutazione sui
nomica interna. Ed è per quest’o che, al vantaggi economici che l’ingresso nello
di là del voto di questa sena (e su que- SME produrrebbe che qui ci si divide.
sto voto vogliamo esprimere il nostro Ci si divide perché su questo problema
profondo e sincero rammarico per le va- viene alla luce, in tutta la sua interezza,
lutazioni espresse in quest’,aula dai grup- un nodo preciso, il nodo cioè di una
pi del partito comunista italiano e del contraddizione di classe che la grande coa-
partito socialista, valutazioni che compren- lizione governativa non riesce pih a na-
diamo anche se non ci senti,amo di con- scondere. I1 partito comunista e il par-
dividere), ci auguriamo ch,e tutti i partiti tito socialista non hanno potuto avallare
di questa maggioranza si ritrovino subito la scelta governativa e hanno scelto di
insieme nello spirito e nell’a volontà po- astenersi. Meno male ! E un atto signifi-
litica che hanno consentito la formazione cativo, ma certo ci chiediamo come si fa
di questo Governo. Lo diciamo nella con- a circoscrivere la propria critica ai tem-
vinzione che questa sia l’unica via prati- pi e ai modi dell’adesione allo SME, quan-
cabile per guidare il nostro paese fuori do in essa si concentra tutta una linea,
dalla drammatica situazione nella quale tutta una ipotesi strategica che è il con-
oggi si trova; lo diciamo pronti a dare in trario di quella per cui socialisti e co-
questa ,direzione tutto il nostro contribu- munisti dicono di battersi. Cosa vuol di-
Atti Parlamentari - 25038 - Camera dei Deputati
~ ~~~~ ~ ~ ~ ~ ~ ~~~

V11 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

re, in queste condizioni, non dissociarsi strumento distorto, certo, e sempre più
dal sostegno ad un Governo che pure pro- inefficace, ma che ha condizionato tutto
ciama di voler portare avanti quella linea lo sviluppo produttivo italiano. Non si può
fino alle estreme conseguenze? E fran- uscire da tale situazione in modo arti-
camente non si capisce, Di Giulio, come ficioso e brusco, anteponendo cioè la ri-
sia possibile approvare una frase sì e una gidità dal cambio ai processi di conver-
no della risoluzione Galloni, così davvero sione strutturale necessari per sostenerla.
riducendo ad un dato parziale, ad uno Scegliere questo metodo significa prepa-
screzio marginale quello che 2 stato uno rarsi consapevolmente a misure drastiche
degli atti più gravi del Governo, l’espres- di restaurazione (la liquidazione della sca-
sione della massima prepotenza della de- la mobile, il taglio della spesa pubblica,
mocrazia cristiana, un vero spostamento la riduzione della occupazione) che pro-
di equilibri politici di questa maggioran- durranno inevitabilmente violenti scontri
za; e su una questione decisiva, destinata sociali e una svolta politica a destra, for-
a gravi conseguenze. se anche autoritaria, perché l’autoritari.
Credo che abbia fatto bene il compa- smo si presenterà necessario per fron-
gno Balzamo a sottolineare la gravità teggiare la protesta che giustamente si
complessiva di quanto è accaduto. Ma del leverà contro le conseguenze di questa
resto, se sono vere, come sono vere, le scelta,
argomentazioni svolte dai compagni Na- L’onorevode La Malfa ha parlato di
politrano e Cicchitto per sostenere la loro ((nostro dovere di aderire allo SME. Ma
))

posizione, l’astensione non basta. Bisogna quale dovere .? Aitri hanno parlato di
impedire, se si è convinti di quelle ar- ((ideali n; viene da chiedersi davvero di
gomentazioni, a qualsiasi costo, che nel quali !ideali si parli. I1 sistema monetario
serpente monetario si entri e si entri in europeo 2 un aspetto di una precisa stra-
queste condizioni. Bisognava chiamare il tegia di risposta alla crisi, di cui la Ger-
movimento di massa a lottare per impe- mania è la copifila. Questa strategia si
dire che a questa scelta si arrivasse in basa sul decentramento - lo sappiamo -
modo tale che il movimento operaio sem- nei paesi sottosxiluppati di molti settori
bra quasi preso di contropiede, con i sin- industriali, per usare forza-lavoro a buon
da,cati disattenti, che sembrano essersi ac- mercato e di lì reimportare merci. L a
corti solo tre giorni fa del vero signi- Germania è forte, ma è fragilissima ri
ficato di questo avvenimento che pure spetto agli Stati Uniti, perché la sua pro-
subiranno, e pesantemente, fin dai pros- spenità dipende tutta da un dato assai
simi mesi, perché la lotta contro le con- fpagile, cioè dal mercato internazionale.
seguenze che da questa scelta deriveran- Non C’è l’autosufficienza della grande Ame-
no, sui contratti, sulla occupazione sarà rica. B per questo che oggi la Germania
più difficile, certo molto più difficile di cerca di superare le sue difficoltà $un-
quanto non lo sia stata - e già lo è stata tando a sostituire l’esportazione di merci
tanto - in questi mesi. con quella di capitali e per questo ha bi-
Allora, con questa scelta si avalla una sogno di coprire le spalle al marco.
politica economica che pure si è cercato Sarebbe nostro dovere avallare questa
di battere. Né basterà più nessuna delle linea? I n nome di che cosa, quando è
tradizionali furbizie della nostra politica chiaro che questo disegno significherà sa-
economica per evitare che l’Italia venga crificare i paesi della periferia e ridurre lo
investita dalle spinte che lo SME è de- sviluppo e l’occupazione delle regioni più
stinato a mettere in moto e alle quali ne- deboli all’interno dell’area metropolitana ?
cessariamente si risponderà con un gravis- I1 contrario del piano Marshall, ha det-
simo attacco antioperaio ed antipopolare. to Magri, come lei ha ricordato, onorevole
Sappiamo tutti che il cambio flessibile Andreotti: proprio così, ma in questa 0s-
è stato negli ultimi anni il solo strumen- servazione non C’è una riabilitazione po-
to di protezione rispetto alla crisi; uno stuma di quel piano, né dunque l’aspira-
Atti Parlamentavi - 25039 - Camera dei Deptitr!
VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

zione che oggi attraverso lo SME lo s: PANNELLA. Signar Presidente, signor


possa ripetere, né il rimpianto perché a Prmesildente del Consiglio, non siamo affatto
q u d o stesso scopo oggi lo SME non pentiti di aver ieri annunciato la presen-
serva. tazion8e di una risoluzion,e, che abbiamo
Quel piano costituì l'appoggio america- intatti presentato, e con la quale chiedia-
no alle classi dominanti europee, indebo- mo ch,e si dia imm!ediato corso all'ingres-
lite dalla guerra, per ricostruire il siste- 90 del nostro paese nel sistema moneta-

ma capitalistico e crearsi così una zona r,io europeo, a partire dal mom,entlo for-
di protezione nel mondo. Era la risposta, malte delEa sua costituzi,one ed attivazione.
però, in un momento di grande sviluppo, Si,cché, signor Presidente d,el Cmonsiglio,
di grande fortuna e di grande forza del devo semplicemente confierrnar1,e che noil
capitale. Oggi C'è la crisi di questo siste- sono affattso pretestuosle - mm,e !lei ha ipo-
ma ed anche dei suoi settori più forti. La tizzato - le premesse che 'abbiamo intro-
risposta è un'altra; non la diffusione della d'otto prima del dispositivo d'ella risolu-
produzione capitalistica, ma la sua con- zion,e, perché già ieri le avevamo ktteral-
centrazione e perciò la periferizzazione, la mlen,t,e datitlo (e l'e chiedo scusa se mi i-i-
marginalizzazione delle sue zone più debo- cito, ma qwesto può f,orsle megl'ilo a'iutar-
li, come appunto l'Italia. l,a #a rislolvere lil s~uo dubbio) che, se si
fosse i'nserita la minima dncrin,atura nella
In questo senso lo SME è lo strumen-
nostra sfiducia nei confronti d.el suo Go-
to che si propone una tattica opposta a
vern'o e d,ellla sua maggioranza, forse
quella del piano Marshall; la stessa stra-
avremmo preso in oonsideraz,ione al tr2
tegia, se lei vuole, giacché quella strategia ipot'esi.
rimane la migliore difesa possibile, alle
Se cioè noi aviesslimo pensato ch'e esi-
condizioni storiche date, del potere del
stesse ,anche slola'mentle in nuce la possi-
settore più forte del capitale.
bilità di contrapporre a questa realtà si-
Di questa politica europea, dunque, stematica europea an'ch'e solo un embric-
l'Italia non sarà l'interlocutore, come spe- ne europeo alternativo, m(a 'europeo, non
ra l'onorevole La Malfa, ma la vittima. n,azionalc, non naziorialistico, non isolazio-
Per questo noi voteremo ((no D e per nista, nlon vell,aitari)o, non ilpotizzato sulla
questo abbiamo presentato una risoluzio- dei,fi,caziione dellra fl~essibil~itàdlel cambio
ne in cui questo no <( )) si espnime chia- della lira, !in base alla qualle poco fa ho
ro e forte ed in cui si ribadisce la richie- sentiti0 (di'fie che avremmo vinto ch,i,ssA
sta di una diversa strategia europea. Non quali lottle a1t4emative, ,d,emocfiatiche di
nei dettagli, onorevole Andreotti; ma per class:e, e che avremo tra poco l'apocalis-
capirsi bastano - credo - alcuni punti se sol perché lo strumento di ,difesa de- ((

caratterizzanti, atti a definire un nuovo mocrati,ca )) d.a-tooi dalila flessibilkh del


modello di sviluppo, frutto di una svolta cambio ci verrebbe a mancafie (l'ho seil-
di politica economica che sia premessa di tito dire testé dalla oolkga Castellina); se
questa diversa strategia europea. Su que- pensassimo anche noi che 1'albernati.va sia
sta linlea nai 'crediamo che sia possibile h a il d'ihgare e qu&a vittoria definitiva
trovare intese nuove e nuovi interlocutori, dlella reazionle, che passcnebbe att,raverso
insieme ai quali costruire un'Europa di- - figuriamoci.! - la finte ,$ella flessibiliti
versa e realmente democratica. dei cambi e l'ingresso nel sistema mone-
tari'o europeo; se tale fosse la s c e h , cer-
PRESIDENTE. Av,eva chii(esto di parls- tamleme ci saremmo posti in altna posi-
ne per ldichiaraz50ne di vot.0 l'onorevole zion,e. Così non &.
Bat.taglia. CI pare impossibilte manitest,are una
Poiché non è presente, s'intende che iiducia 'di tipo feticisitjco come quella. chi:
vi abbia rinunziato. ir ,ora la compagna Castellina ha dmimo-
Ha chiesto. di parlare per dichiarazione itrato di avere in uno strumento tecnico.
di voto l'onorevole Pannella. Ne ha facoltà. :l,a:ssico dell,a econom'ia $iber?alle. L'ildusio.
Atti Parlamentari - 25040 - Camera dei Deputati

V I 1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

ne di salvaguardare situazioni stociche, crea una dipendenza storica e itstituzionale


democratiche, di classe, produttive, politi- ben divema da quella dello SME.
che, intermziondi abtlraverso d,egli espe- Se continuiamo infatti ad andare avan-
dienti che appart,engono all’armamentario ti verso una società nella quale si ritiene
tradizio,nale della classe dirigente li,berista tabù la spesa militare e si immobil,izzano,
o k,eynesiana non ci pai-e proponibile per il prossimo decennio, come il partito
I1 guaio è per noi, #e non in questa comunista vuole e come tutti voi volete,
cirmstanza, che tutti gli obiettivi per i per la nuclearizzazione delle fonti di ener-
quali oggi noi ritenhmo utile e necessa- gia tutte le nostre disponibilità finanzia-
vi0 lottare Gontro un cwbo tipo dii mo- rie, invece di investirle nel cogeneraziona-
d,e.ll,o di soaietà che a Bruxelles, a Bonn, le, ogni alternativa è e sarà preclusa e le
a Roma si sta t&ermendo, pos’sono esse- vostre storie sul Mezzogiorno, sulla disoc-
re meglio perseguiti allhterno di un si- cupazione, sull’occupazione e sul nuovo
stem,a mon,etario europeo, Gomme,lei stesso modello di^ società avranno ancora una
oggi ci dkeva, signor Presidente del coi^ volta il destino che queste rivendicazioni,
sigli0 - e glitene do atto -, piuttosto che queste speranze hanno avuto nei cento an-
nel tentativo disperaibo, continuo, quotidia- ni della nostra unith, negli ultimi trenta .
no di contro1:lare ,le riunioni tecniche o anni e che si sono aggravate negli ultimi
tecnico-polk~i~che dei governatori delle bari- due anni e mezzo, in regime di stragran-
ch:e cmtrali o le situazioni degli incon- de maggioranza cc democratica e popola-
trollabili r.apporti intergoverixatcilvi, basp ti re a sostegno del suo Governo, onorevo-
))

non di rado s u iniprovxisazioni ,o imposi- le Andreotu.


zioni, perché molto spesso i parlamenti Signor Presidente del Consiglio, nel
non sono chiamati a di!scut,ere pniwent,iva- momento del voto avremo un comporta-
rnen:le queste cose, così come l,ei ci h a mento obbligato e chiaro; e lei bene ha
dimostrato quando è partito per Bruxelles fatto a non accogliere la nostra risolu-
senza averci intlerpel~lato. zione. Con tutta eleganza non l’ha accolta,
Signor Pres,idente del Consiglio, lei ha perché lei non poteva accoglierla e l’ha
sottolineato che nominavamo nella nostra rifiutata. Ebbene, signor Presidente del
risoluzione cc perfino la NATO e il parti-
)) Consiglio, mi pare sJa corretta posizione
to comunista e le sembr’ava una nostra parlamentare annunciarle di conseguenza
stranezza in più o forse il tentativo di che vot,eremo il nostro testo a favore del-
recuperare una nostra autonomia nei suoi l’ingresso nel sistema monetario europeo,
confronti, nemmeno intaccata dalle dichia- ma che voteremo contro ,i vostri testi,
razioni di ieri. Invece il cuore del proble- perché comprensivi di motivazioni, di de-
ma, stori’camente, è proprio questo. stinazioni e di scelte assolutamente di-
Tutti coloro che oggi qui stanno facen- verse, opposte alle nostre. Quindi, il grup-
do un dramm,a per questa operazione - il po radicale vota per l’adesione al sistema
partito comunista e il partito socialista - monetario europeo; ma i nostri voti non
e che sembrano mettere in crisi, magari si sommano ai voti che confluiranno sul-
di crescita, la sua maggioranza e il suo la risoluzione Galloni. Sicché, se fossero
Governo sulla flessibilità del cambio del- davvero pres’enti i compagni comunisti,
la moneta che viene a mancare, hmno senza eccezione alcuna, ad affermare il lo-
poi .digerito da tempo la sua politica ro no (( al secondo punto delda risolu-
))

NATO, la sua politica nucleare: politiche, zione Galloni, e anche i socialisti votasse-
queste, che non consentono alternative di ro contro, non so se lei non rischierebbe
società e di niodel1.i. La politica “ilitare di andare in minoranza o di avere sco-
della NATO, di cui il partito comunista modi voti determ,inanti. Lo vedremo quan-
molto spesso perfino nella Commissione do, grazie allo scrutinio segreto, potremo
difesa della Camera sta diventando il so- constatare quante saranno stat,e le pre-
stenitore più rigoroso con proposte aber- senze dei compagni comunisti nel prean-
rant>i di aumento delle spese militari, nunciare questo ((no che questa sera è
))
Atti Parlamentari - 25041 - Camera dei Deputati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

stato proclamato così duramente nei suoi tuzioni europee e di sistemi, finanziari
confronti. Credo che le presenze non sa e militari, energetici e culturali, alla cui
r a m o totalitarie, senza eccezione alcu
<( vita voi partecipate - in genere - con
na >>, così come vedremo a cosa sortiran, tutta la vostra maggioranza, anche se og-
no le minacce che, sia pure con il SUC gi abbiamo assistito ad una scena un po’
tono garbatissimo e sorridente, il collega diversa.
Di Giulio ha pronunciato nei confronti del Chiedo infine a nome del gruppo ra-
Governo. Ho finora l’limpressione che, que. dicale, signor Presidente, che la votazione
sta sera, chi non è stato capace di mor. su tutte le risoluzioni presentate avven-
dere ha dovuto almeno dare l’illusione di ga per scrutinio segreto.
saper abbaiare.
Quindi, signor Presidente ‘del Cmsiglio, PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Pan-
mi #sembra che .lei possa ancora una volta nella. Avverto dunque che, poiché le vota-
consbatare, come già (al momento della vo- zioni avranno luogo mediante procedimen-
tazione in ‘aula ,d&a legge s d l a elezione to elettronico, decorre da questo momento
del Parlamento europeo, il gruppo parla- il termine di preavviso di venti minuti
mentare radicale radichi, puntualmente la previsto dal quinto comma dell’articolo 49
sua stori,a, le sue cmvi*nziun.i, senza ecce- del regolamento.
z i d , senza b,isogno né d:i pentimenti .di Ha chiesto di parlare per dichiarazio-
tipo- cattolico, né di autocritiche di altra ne di voto l’onorevole Carlo Russo. Ne
stampo, nell’opera e la figura di Ernesta ha facoltà.
Ross.i,,nel manifesto dia Ventotene, che egli
concepì con Spinelli, in un federalismo mai RUSSO CARLO. Gli onorevoli Galloni
smentito, per . cui ci siamo contrapposti, e Rende hanno illustrato, nei loro inter-
signo,r Presidente del Consiglio, al vostro venti, le ragioni per le quali il gruppo par-
europeismo molto spesso senza {anima e lamentare della democrazia cristiana ap-
senza forza in nome del nostro federali- prova le dichiarazioni del Presidente del
smo intransigente e corri,spondente alle Consiglio per l’immediato ingresso del-
nozioni di ‘classe per le quali, non nello l’Italia nel sistema monetario europeo. Di
Stato nazionale, ma d’i,ntarno della so- queste dichiarazioni apprezziamo tutto il
cietà industriale europea, lo scontro demo- valore, il significato e la ferma coerenza
cratico 'eli cllasse puo essere combattuto con l’impegno europeo. A me non rima-
e vinto dal proletari.ato e dalle forze de- ne, dichiarando il voto del mio gruppo,
mocratiche. che richiamare le ragioni già esposte dai
E nel solco di questa storia, prose- colleghi.
guendola puntualmente, che oggi abbiamo L’onorevole Andreotti ha, giustamente,
assunto la nostra posizione. I1 nostro nella sua replica di oggi, sgombrato il ter-
gruppo avrà dunque votato per l’ingresso reno da un motivo polemico emerso nel
dell’Italia nello SME, per questo altro dibattito d’aula ed anche, in misura più
passo che appassionatamente Ugo La Mal- larga, fuori di qui: che la decisione pre-
fa auspica; ma i nostri voti non saranno sa sia dovuta a motivazioni di politica
computabili con quelli degli altri, perché interna. Chi si richiama a questo tema
opposte sono le motivazioni. Quindi, si- ignora l’importanza della scelta che siamo
gnor Presidente del Consiglio, siamo d’ac- :hiamati a prendere, che tocca la respon-
cordo: lei ha respinto, giustamente, la ;abilità di ciascuno di noi, qualunque sia
nostra risoluzione; noi la votiamo perché la differente posizione che assumiamo nel
credo che anticipiamo, con questo atteg- foto. Nessuno deve strumentalizzare il si-
giamento, come abbiamo fatto già per le Znificato della scelta che compiamo, né
elezioni del Parlamento europeo, una pre- .rarre da essa implicazioni di politica in-
sa di coscienza di tutta la sinistra, di .erna.
tutta la sinistra alternativa, su come ci Su di un secondo punto a me sembra
si debba muovere, anche a livello di isti- bpportuno richiamare la nostra attenzione
Atti Parlamentari - 25042 - Camera dei Deuutaii
VI1 LEGISLATUR4 - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

Nel dibattito, nel quale sono pure emer- desideriamo riconfermarlo anche in questa
se posizioni differenti, che sarebbe erro- circostanza.
neo soiiovahtare, vi k stata una larga e Votiamo per l’ingresso nel sistema mo-
pressoché unanime riconferma della vali- netario europeo anche per considerazioni
dità della scelta europea, fatta eccezione economiche. Tra i motivi della gravissima
per gli interventi dei colleghi Magri, Mas- crisi economica che ha colpito in questi
simo Gorla e Luciana Castellina. ultimi anni il mondo, con conseguenze
L’onorevole Napolitano, per il gruppo particolarmente gravi per l’Italia, vi è, in-
parlamentare comunista, e l’onorevole Cic- dubbiamente, il caos monetario, determi-
chitto, per il gruppo parlamentare socia- nato dal crollo del sistema di Bretton
lista, hanno in particolare sottolineato che Woods, come ha in precedenza ricordato
le loro riserve e perplessità non solo non in quest’aula il collega Malagodi. I1 danno
riguardano la scelta comunitaria, ma nean- maggiore di questo caos ricade, a lungo
che il sistema monetario europeo, nei suoi termine, sui paesi più deboli, anche se
principi costitutivi e nei suoi fini. E que- questi, transitoriamente, possono trarre
sto un fatto importante, soprattutto per vantaggi da manovre sui cambi.
quanti tra noi - e l’onorevole Ugo La L’adesione deU’Italia al sistema mone-
Malfa lo ha ricordato con grande efficacia tario europeo richiede, senza dubbio, un
- hanno vissuto in quest’aula l’asprezza di impegno severo per la nostra economia,
altre battaglie, sul piano europeo, che ci ma dovremo egualmente assumere questo
videro in campi nettamente contrapposti, impegno per ragioni interne, per evitare il
Il gruppo parlamentare della democra- rischio d.i una gaioppante inflazione. L’Ita-
zia cristiana vota per l’ingresso dell’Italia lia potrebbe rimanere fuori dal sistema
nel sistema monetario europeo per ragio- monetario europeo - affermano taluni -
ni politiche e per considerazioni econo- ma coloro che sostengono questo pensa-
miche. no, forse, che l’Italia, piuttosto che adot-
Prima di tutto, onorevoli colleghi, per tare le misure che, indipendentemente dal
quelle ragioni politiche per le quali vo- sistema, devono essere assunte per com-
tammo, a suo tempo, a favore della CECA battere l’inflazione e per rilanciare lo
e del MEC. I1 nostro paese ha seguito la sviluppo nella stabilità, potrebbe compen-
strada della integrazione con impegno e sare la perdita di competitività sui mer-
coerenza e su questo tema C’è una mag- cati attraverso l’arma pericolosa della in-
gioranza ancora più ampia di quella, pure flazione e della svalutazione strisciante. Noi
così larga, che sostiene l’attuale Governo. pensi3amo di no e riteniamo che gli obbli-
~

Anche in questa circostanza, nella quale, ghi che possono derivare alla nostra eco-
purtroppo, emergono differenti opinioni nomia dall’ingresso nello SME non sono
lealmente e sinceramente sostenute, non diversi da quelli che, per libera scelta,
vi sono tra noi spaccature così profonde dobbiamo sodisfare, per la responsabilità
come awiene in altri parlamenti della Co- che ci incombe nei confronti del nostro
munità. E vero che l’europeismo non si paese.
identifica con il sistema monetario, ma è Nella risoluzione Galloni, che voteremo
altrettanto vero, e lo testimonia l’atteggia- integralmente, si richiamano, insieme con
mento unanime dei federalisti europei, che coerenti impegni di politica interna, le li-
esso rappresenta un passo importante e nee di azione che l’Italia deve, con impe-
significativo verso l’unificazione. Sarebbe, a gno vigoroso, sostenere sul piano comuni-
nostro giudizio, grave e contraddittorio se tario. In particolare, noi sottolineiamo, co-
l’Italia, che si è sempre battuta per lo me ha già fatto nel suo intervento di ieri
sviluppo della Comunità, si arrestasse nel l’onorevole Spinelli, la necessità che sia
momento della scelta. L’Europa rappresen- mantenuta una reale simmetria tra oneri
ta per noi democristiani, fedeli all’insegna- delle monete forti e oneri delle monete
mento di De Gasperi, il momento più alto deboli e che la riduzione degli squilibri
e significativo del nostro impegno politico: regionali resti obiettivo di fondo della po-
Atti Parlamentari
~~
- 25043 - Camera dei Depututi
V I 1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

litica comunitaria. Per questo occorre che te e chiaramente politiche. Non vi è alcun
ci sia convergenza tra tutte le pohtiche dubbio, io penso, che nella situazione in
della CEE, con attenzione particolare per cui ci troviamo le decisioni del Presidente
la revisione degli aspetti distorsivi della del Consiglio non siano state il risultato
politica agricola comune. Chiediamo, poi, della crisi profonda che turba - e non da
una periodica e regolare informazione al ora, affondando le sue radici in epoca lon-
Parlamento europeo sul funzionamento del tana - il quadro politico, che turba la
sistema monetario. maggioranza, e che fa di questo Governo,
Intendiamo così ancora una volta, ono- anche secondo la valutazione delle stesse
revoli colleghi, sottolineare, nel momento forze che tuttavia lo sostengono, un Go-
nel quale votiamo per l’ingresso dell’Italia verno impotente, assolutamente incapace
nel sistema monetario europeo, l’importan- non soltanto di risolvere, ma financo di
za ed il ruolo decisivo del Parlamento per affrontare i grandi e decisivi problemi di
lo sviluppo della Comunità. L’Europa che fondo. La decisione di entrare nel sistema
noi vogliamo costruire non è infatti 1’Eu- monetario europeo, quello che è accaduto
ropa dei mercanti, e neanche l’Europa de- e che è .stato chiamato il ((giallo )>, dal
gli Stati, ma l’Europa dei popoli, della gran rifiuto di Bruxelles al c( sì di ieri,
))

quale il Parlamento, eletto finalmente a dimostra, in definitiva, che siamo in piena


suffragio universale nel giugno prossimo, crisi e, se il Presidente del Consiglio me
dovrà essere la coscienza e la guida (Vivi lo permette, non soltanto delle istituzioni
applausi al centro). politiche ma anche delle istituzioni dello
Stato, se è vero che il Presidente del Con-
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare siglio si è potuto permettere di affronta-
per dichiarazione di voto l’onorevole Ro- re un argomento così importante, così de-
mualdi. Ne ha facoltà. cisivo, le cui conseguenze potranno in un
senso negativo o positivo influenzare la vi-
ROMUALDI. Le ragioni per le quali ab- ta futura del popolo italiano per tanti an-
biamo assunto un atteggiamento favorevole ni, senza sentire il bisogno (e senza esse-
d’ingresso dell’Italia nel sistema moneta- re richiamato, forse, al suo dovere) di ve-
rio europeo sono state ampiamente illu- nire a discutere in Parlamento prima e
strate, in maniera molto documentata e non dopo.
brillante, da due colleghi del mio gruppo, Vog1i.o f,are qulestlo ‘acoenno perché pen-
gli onorevoli Servello e Valensise, i cui i n so che se dov’essimo continuape, s’e il Go-
terventi tuttavia sono stati ignorati dal verno dovesse riteners,i sempre autorlizza-
Presidente del Consiglio, non certo, io cre- to, i~ndipendentmem~entie ‘dal parere del Par-
do, per maleducazione parlamentare, per- lamlent,o, ad ilmpegnare,il paese :in tratta-
ché ciò non è nel suo costume, ma per va- tive di questa importanza, mi chiedo che
lutazioni di carattere squisitamente politi- cosa potrebbe essere il regime politico,
co. Nonostante quello che ha voluto dire La *dem’oceazita~itallianadi cui tanto parla-
il Presidente del Consiglio nella sua repli- te, che praticamente non +mpedisce che
ca, le assicurazioni che egli ha voluto dar- i:l poter,e si (esprima, decida e impegni a
ci che le sue decisioni sono maturate al di suo arbitrio tutto il popdo italiano.
fuori di ogni spinta politica, di ogni valu- Questlo è un motivo che oi fa rit.ene-
tazione politica, e soprattutto al di fuori ce che l’e deckioni, dei1 Presid~ent~edel Con-
di ogni politica congressuale (anche per- s,i,glilo sia,no state dIet,ermi.nate d,a ragioni
ché, egli ci ha ricordato, la politica con- p,cal,itiche,perché se egl’i non è venuto in
gressuale non gli è stata congeniale), noi Parlamento è perché certe forze politiche
non possiamo assolutamente credere che non 1,o ,d,esidsecav,ano;perché in P,arl.amen-
il mutamento di un parere così importan- to si sarebbe evild1enzilat.a la frattura del-
te, di una decisione così importante, POS- ,a maggitoranza su questo pert,kolare e
sa essere avvenuto nel corso di una setti- “portante probllema; perché si sarebbe
mana, se non per valutazioni squisitamen- knostrato che il quadro politico, al qua-
Atti Fnrlamentari - 25044 - Camera dei Deputati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

le si ri!€eriisce sempre il 'segnetario della da seria e responsabile, ch,e da democra


d'emocrazia cristiana, è assolutamente f al- zi,a cr.istiana in Sondo ha dimtostrato una
sa e ifiesi,stente e In pratiica si sarebbe vitalità di fr0nt.e a questo fatto e , n ~ r m ~ ,
conclmato che quesito Governo decide che metteva a repentaglio l'appartenenza
senza sentire il Parlmen,to. Esso decide dell'Itaha ahla Com,un,ità europea s o l o ed
sotto deUe sol8llecitaz.ioniche non sono di esclusi.vamente per an,d.are incontro a cer-
v,ahtazime obiettiva degli ,interessi del te esigenze del partito comunisiha e del
nostro paese ma attraverso d'ottica del partito socialist,a. Onlorevole Andneotti, lei
partito comunistia e degli altri partiti del- ch'e è un uomo di grand,e senstbilità poli-
la sinistra i,taliana. tica si è reso perfettamente conto che a
Questa è la ragione del mutamento, questo punto em meglio giImrsi la parte
,niente d,i #infamante, niente di cui vergo- d,ella maggioranza, piutt,o,sIto ch,e giocarsi
gnarsi., ma la v,eriltà è che sanebble ingene- la parte \i.nterna d d a democrazia cristia-
ros.0 e stolto nascond'ere che in questo na, che è un bene al quale un Presidente
momento le forze politiche i,taliane sono del Consiglio demlocnatico cristiano non
premute da questo tipo di sollecitazioni può 8asso18utamenter8inunaiare, nemmeno
tanto che S I O ~ O.arrivatle a mutare parere, se abile e fortunato a nascondere le cose
come l'onorevole Andreotti ha fatto, nel come ella è. Quest.0 è ,il vero mot,i,vo po-
corso ,di otto giorni, per ragioni politi- litioo, ed ( a l h a ecco il c( sì n. Noi, ono-
che. Quantlo a quelle tecniche, illustrate revo1,e Andreotti, siam.0 del tutto sodisfa;-
d'a. tutti, il PpesBdjent3e del Consiglio non ti di t,utto questo; siamo assolutamente
è stato in grado, sia nella sua relazione lieti che ii nostro paese entri ad sistemi
iniziale che nella replica, di addurre un monetario, assuma le sue respon,sabilità,
solo fiatto tccnim che abbia mutat,o il nella speranza che ciò possa costituire
quadro esistent'e a BruxeUes deUa scorsa un'altra positiva tappa, un altro momento
settimana. S5 è rifatto al40 spirit'o di. Bre- concreto tra i pochi momenti concreti del
ma; m2 quanti spiniti abbi'amo visto ! 'Vi difficile cammino, della d:ifficile evoluzione
sono quelli di Helsinki e 'di Camp David, d,ell'Europa poLt,ka.
m a l'a realtà politica la si vede S ~ fatti I Ma con questo, onorevolse Pressidente
ed i fatti 'di Bruxelles sono esattamente d,el Consiglio, non si preoccupi, e non si
quelli di oggi. I fatti del cc no )) sono preoccupi nemmeno lbnarevole Galloni,
esattarnente i fatti, (d'al (c s ì D. La diReren- che noi si voti a favore del documento
za è una sola, ononevole Andmotti: forse p,r?esentatso dalla dem'ocr,azia cristiana. E
atto @orni fia a Bruxelles ella ha credu- non si creda chfe noi. non lo si v0t.i per
t,o, assumendo 1'atJtleggiam'ento ch,e ha as- quel cappello antifasci,sta ridicolo, per
sunto chiedendo una paus,a di riflessione, questi0 m,odo di interpretar,e furbescamen-
di avere il t'empo di convincere l,a 'demo- te .la realtà e la sitiorila, perché, s'e questo
crazia cristiana, il suo partito, che era fosse, non si spiegherebbe come noi, gen-
bene non entrare immediatamente nello te ,dalla coscienza tranquil1,a .pohticamer-
SME, per .non determinare con questo im- te ed uman,amente, nel 1958 votammo ad.
mediato ingresso una frantumazione della dirittura a f.avore d'e1 Governo ddl'antifa-
maggior.anza, perché questo av.rebbe fa- ScSstissimo Zoli, che ci volse le spalle ma
talmente portato l'atteggiamento di dispia- prese i nostri voti $e se 1,i tenne, e lo
cema- del partito comunista e del pa.rtito votammo così com,e votammo successiva-
soohlista. mente a favore dei G'overni Tambroni e
Nel giro di ot,to giorni - ci sono an- S'egni...
che episodi che potremmo citare - B suo
p,artito si è dichiarato assolutamente non PAJETTA. Passandlo ogni volta d a cas-
disponibile per un'operazione di questo sa, non d,imentica,rlo m.ai !
genere. Ed io dico, con ,l'onestà con cui
si devono dire lfe cose, se vogliamo co- ROMUALDI. ...per salvarlo dai franchi
minciare a ItFovare tutti insieme una stra- Ibiratori d&a demo,crazia cristiana, perchC
Atti Parlamentari - 25045 - Camera dei Deputati
VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

in quel momento, al di là d,ell’antifasci- spetto nel qualdro d d a politica interna-


smo che caratterizzava i loro interventi e zionale.
i loro programmi, quei Governi nappresen- Abbiamo, quindi, con ciò espresso il
tavano gli ultimi, sia pure modesti, tenta- nostro punto di visita. Aggiungo che vo-
tivi di opporsi al rovesciamento a sini- teremo lnell,o stesso spirito e n&a stessa
stra ddba dem,ocrazia cristiana e dell’inte- logica, dopo aver r,espinto i cappelli più
ra vita politica litalima. Lo facemmo con o m,eno ridicoli e fu,mosi d,ell’antifascismo,
la BBanca ,d’Italtia... a favore ,anche ‘di quei punti ddle risolu-
zioni cbe conv,ailid,ano .la nostra posizione
PAJETTA. La Banca d’kbali~asoprattut- positiva nei confr0nt.i dell’immediato in-
t o ! (Proteste dei deputati del gruppo del gresso. d0ll’Italia nello SME, così come
Movimento sociale italiano-destra nazio- d’eve essere nelle speranze di ci’ascuno di
nale). noi, perché questa è la strada per il Go-
Perno...
ROMUALDI. La verità, onorevole Pajet-
ta, fa m,ale a tutti. Ma certo è che :s PRESIDENTE. Onorevolle Romualdi,
molti avess,ero avuto il s,enso di respon- concluda !
sabilità che abbiamo avutlo noi nella vita
pohiaa ital’iana in questi trenta mni, voi ROMUALDI. ...p er realizzare cmcreta-
non ;avreste guadagnato i p o s ~.di potere mlente, e non a parole, bl’Europa unita,
che mete e non potreste, così come fate, capace di difendere i suoi popoli e i suoi
ricattare quotidianamente la democrazia interessi (Applausi dei deputati del grup-
cristi#anae tutta !la vita politka della no- po del Movimento sociale italiano-destra
stra nazione. nazionale - Congratulazioni).

PRESIDENTE. Onorevolle R o m d d i , PRESIDENTE. Dobbiamo ora procede


pur tenendo GOII~IO delle interruzioni, la re allla votazione a scrutinio segreto delle
prego di concludere. risoluzioni presentate. Annunzio inoltre
che dopo queste votazioni dovremmo di-
ROMUALDI. Signor Presid,ente, conclu- scutere sulle dimissioni presentate dalla
d.0. 111 nostro è un djocum,ento semplice, collega Adele Faccio, sulle quali è stata
di puro impegno al Govern,o di en,Ware avanzata dal gruppo radicale una richie-
i,mmed$atamIente nel skterna monetario eu- sta di votazione a scrutinio segreto.
rolpeo, nlello spirito e nel1,a lfettera di quei Ricordo che i firmatari della risohzio-
trattati di Roma ‘del 1957 che noi abbia- ne Bozzi n. 6-00050 hanno dichiarato di
mo votato, mentre non sjono starbi vot,ati non insistere per la Votazione.
d’al p,a,rtito comunista e nemmeno dal. p’ar-
tito socialista, che oggi si trovano alli-
neati .in questa posi.zione. Votazioni segrete.

PRESIDENTE. Onorevole Romualdi, la PRESIDENTE. Indico la votazione se-


avverto che il tempo a sua d,isposizione è greta, mediante procedimento elettronico,
scaduto. sulla risoluzione Pazzaglia ed altri numero
6-00051.
ROMUALDI. Sto finendo, signor Presi-
(Segue la votazione).
dente. Infatti, altro è parlare di Europa,
altro è esprimere il proprio europeismo e
Dichiaro chiusa la votazione ed invito
altro è veder costruire sul serio una real-
glli onorevoli segretari e verificarne le ri-
tà ‘europea che potrebbe in via definitiva
sultanze.
fare riacquistarle all’Europa la coscienza
pditica, oltre che la coscienza economica, (I deputati segretari verificano le risul-
e farla diventare un termine di nuovo ri- tanze della votazione).
Atti Parlamentari - 25046 - Camera dei Deputati

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

Comunico il risultato della votazione: Barbera Augusto


Barca Luciano
Presenti e votanti . . .. 550 Bardelli Mario
Maggioranza . . . . . 276 Bartocci Enzo
Voti favorevoli . . 48 Bartolini Mario Andrea
Voti contrari . . . 502 Bassetti Piero
(La Camera respinge). Bassi Aldo
Battaglia Adolfo
Hanno preso parte alla votazione: Battino-Wttorelli Paolo
Belardi Merlo Eriase
Abbiati Dolores Belci Corrado
Accame Falco Bellocchio Antonio
Achilli Michele Belussi Ernesta
Adamo Nicola Benedikter Johann
Agnelli Susanna Berlinguer Enrico
Aiardi Alberto Berlinguer Giovanni
Alborghetti Guido Bernardi Guido
Alici Francesco Onorato Bernardini Vinicio
Alinovi Abdon Bernini Bruno
Aliverbi Ganfranco ,
Bertani Eletta
Mkgra Paolo Bertoldi Luigi
Alljegri Cesare Bertoli Marco
Amabile Gi'ovanni Biamonte Tommaso
Amalfitano Domenico ,Maria Bianchi Beretta Romana
b a r a n t e Giuseppe Bianco Gerardo
Ambrosino Alfonso '
Bdasini Oddo
Amici Cesare Bini Giorgio
Andreoni Giovanni Bisignani Alfredo
Andreotti Giulio Bocchi Fausto
Angelini Vito Bodrato Guido
Aniasi Aldo detto Iso Boffardi Ines
Antoni Varese Bogi Giorgio
Antoniozzi Dario Bolldrin Anselmo
Adè Gaetano Bollati Benito
Armato Baldassare Bolognari Mario
Armellia Angelo Bonalumfi Gilberto
Arnaud Gian Aldo Bonifazi Emo
Arnone Mario Bonino Emma
Ascani Raccagni Renato Borri Andrea
Azzaro Giuseppe Borruso Andrea
Bortolani Franco
Bacchi Domenico Bosco Manfredi
Baghino Francesco Griulio Bosi Maramotti Giovanna
Balbo di Vinadio Aimone Botta Giuseppe
Raldassari Roberto Bottarelli Pier Giorgio
B'aldassi Vincenzo Bottari Angela Maria
Ballardini Renato Bova Francesco
Balzamo Vincenzo Bozzi Aldo
Bambi Moreno Branoiforti Rosanna
Bandiera Pasquale Bressani Pier Giolrgio
B'arba Davide Brini Federico
Barbarossa Voza M.aria Imm. Brocca Beniamino
Atti Parlamentari - 25047 - Camera dei Deputati

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

Broccoli Paolo Pietro Ciannamea Leonardo


Brusca Antonino Ciavarella Angelo
Bubbico Mauro Oicchitto Fabrizio
Buro Mania Luigia Cirasino Lorenzo
Buzzoni Giovanni Cirino Pomicino Paolo
C’itaristi Severino
Cabras Paolo Citteldo Ezio
Cacciari Massimo Ciuffnfi Fabio Maria
Caiati Italo Giulio Coccia Franco
Calaminioi Armando Cocco Maria
Caldoro Antonio Codrignami Giancarla
Calice Giovanni Colomba Giulio
Campagnoli Mario Colombo Emilio
Canullo Leo Colonna Flavio
Cappelli Lorenzo Colucci Francesco
Cappelloni Guido Colurcio Giovanni Battista
Capria Nicola Compagna Francesco
Carandini Guido Conchiglia Calasso Cristina
Cardia Umberto Conte Antonio
Carelli Rodoilfo Conti Pietro
Carenini Egidio Corà Renato
Cadassara Giovanni Battista Corallo Salvatore
Carloni Andreucci Maria Teresa Corder Marino
Carlotto Natale Giuseppe Corgh5 Vincenzo
Carmeno Pietro Corradi Nadia
Caroli Giuseppe Corvisieri Silverio
Carrà Giuseppe Cossiga R-ancesco .
Carta Gianuario Costa Raffaele
Caruso Antonio Costamagna Giuseppe
Caruso Ignazio Covdli Alfredo
Casadei Amdia Cravedi Mano
Casalino Giorgio Cresco Angelo Gaetano
Casapieri Quagliotti Carrnen Cristofori Adolfo
Casati Francesco Cuminetti Sergio
Cassanmagnago Cerretti Maria L.
Castelliilna Luciana
D’Alema Giuseppe
Castellucci Albertino
D’Alessio Aldo
Castiglione Franco
Dal Maso GiusGpe Antonio-
Castoldi Giuseppe
Danesi Emo
Cattanei F’rancesco
Da Prato Francesco
Cavalliere Stefano
d’Aquino Saverio
Cazora Benito
D’Arezzo Bernardo
Cecchi Alberto
Darida Clelio
Ceravolo Sergio
Cerquetti Adriano de Carneri Sergio .

Cerra Benito De Caro Paolo


Cerrina Ferorii Gianluca De Garolis Massimo
Cerullo Pietro D e Cinque Germano
Chiarante Giuseppe Antonio de Cosmo Vincenzo
Chiovini Cecilia Degan Costante
Ciai Trivelli Anna Maria De Gregorio Michele
Ciampaglia Alberto Del Casbillo Benedetto
Atti Parlamentari - 25048 - Camera dei Deputati

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

Del Donno Olindo Galloni Giovanni


Del Duca Antonio Gambolato Pietro
De 'Leonarclis Doiìato Gamper Hugo
Delfino Raffaele Garbi Mario
Deil'Andro Renato Gargani Giuseppe
Del Rio Giovanni Gargano Mario
De Marbino Francesco Garzia Raffaele
De Marzio Emesto Gasco Piero Luigi
De Michelis Gianni Gaspari Remo
De Mita Luigi Ciriaco Gatti Natalino
De Poi Alfredo Gatto Vincenzo
Di Giannantonio Natalino Gava Antonio
Di Giesi Michele Giadresco Giovanni
Di Giulio Fernando Giannantoni Gabriele
di Nardo Ferdilnando Giannini Mario
Di Vagno Giuseppe Ciglia Luigi
Drago Antonino Giordano Alessandro
Dulbecco Francesco Giovanardi Alfredo
ciuliari Francesco
Erminero Enzo Giura Longo Raffaele
Esposto Atti.lio Goria Giovanni Giuseppe
Evangelisti Franco Gorla Massimo
Gottardo Natale
Granati Caruso Maria Teresa
. Fabbri Sereni Adriana Granelli Luigi
Facchini Adolfo Grassi Bertazzi Niccolò
Faccio Adele Grassucoi h l i o
Faenai Ivo Gualandi Enrico
Fantaci Giovanni Guarra Antonio
Fanti Guido Guasso Nazareno
Felicetti Nevio Guerrini Paolo
Felici Carlo Guglielmino Giuseppe
filisetti Luigi Dino Gullotti Antonino
Ferrari Marte Gunnella Arisbide
Ferrari Silvestro
Fioret Mario
Fiori Giovannino Ianni Guido
Flamigni Sergio Ianniello Mauro
Fontana Giovanni Angelo Iotti Leonilde
Forlani Arnaldo Iozzelli Gilovan Carlo
Formica Costantino
Fornasari Giuseppe Labriola Silvano
Forni Luciano La Loggia Giuseppe
Forte Salvatore La Malfa Giorgio
Fortuna Loris La Malfa Ugo
Fortunato Giuseppe Lamanna Giovanni
Fracanzani Carlo Lamorte Pasquale
Fracchia Bruno La Penna Girolamo
Franchi Franco La Rocca Salvatore
Frasca Salvatore La Torre Pio
Frolio Francesco Lattanzio Vito
Furia Giovanni e Leccisi Pino
I'usaro Leandro Lettieri Nicola
A t ti Parlamentari - 25049 - Camera dei Deputatr

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

Libertini Luci0 Merolli Carlo


Licheri Pier Giorgio Meucci Enzo
Lima Salvatore Mezzogiorno Vincenzo
Lobianco Arcangelo Miana Silvio
Lodi Faustini Fustini Adriana Miceli Vincenzo
Lodolini Francesca Micheli Filippo
Lombardi Riccardo Migliorini Giovanni
Lombardo Antonino Mihni Armelino
Longo Pietro Milani Eliseo
Lucchesi Giuseppe Milano De Paoli Vanda
Lussignoli Francesco Milkt Ruggero
Misasi Riccardo
Macciotta Giorgio Molè Carlo
Magnani Noya Maria Mondino Giorgio Annibde
Malagodi Giovanni Monsellato Amleto
Malfatai Franco Maria Monteleone Saverio
Malvestio P i e r g i o v ~ Mora Giampaolo
Mammì O s a r Morazzoni Gaetano
Manca Enrico Morini D a d o
Manoini Giacomo Moro Dino
Mancini Vincenzo Moro Paolo Enrico
Mosca Giovanni
Manco Clemente
Mancuso Giuseppe Moschini Renzo
Manfredi Giuseppe
Manfredi Manfredo Napolitano Giorgio
Mannino Calogero Antonino Natta Alessandro
Mannuzzu Salvatore Nespolo Carla Federica
Nicolazzi Franco
Mantella Guido
Noberasco Giuseppe
Marabini Virginiangelo
Novellini Enrico
Marchi Dascola Enza
Nucci Guglkelmo
Margheri Andrea
Marocco Mario
Maroli Fiorenzo Occhetto Achille
Marrafhi Alfredo Olivi Mauro
Martini Maria Eletta Orione Franoo Luigi
Martino Leopoldo Attiliio Orlando Giuseppe
Marton Giuseppe Orsini Bruno
Marzano Arturo Orsini Gianfranco
Marzotto Caotorta Antonio
Masiello Vitilio Padula Pietro
Massari Renato Paghai Morena Amabile
Mastella Mario Clemente Pajetta Gian Carlo
Matarrese Antonio Palomby Adriana
Matta Giovanni Palopoli F’ulvio
Matteotti Gianmatteo Pandolfi Filippo Maria
Mazzarino Antonio Pani Mario
Mazzarrino Antonio Mano Pannella Marco
Mazzola Francesco Vittorio Papa De Santis Cristina
Mell3ni Mauro Patriarca Francesco
Meneghetti Gioacchino Giovanni Pavone Vincenzo
Menicacci Stefano Pazzaglia Alfredo
Merloni Francesco Pecchia Tolmati Maria Augusta
Atti Parlamentari .- 25050 - Camera dei Deputati

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

Peggio Eugenio Rosati Ellilo


Pellegatta Maria Agostina Rosini Giacomo
Pellizzari Gianmario Iiosden Angela Maria
Pennacchini Erminio Rossino Giovanni
Ferantuono Tommaso Rubbi Antonio
Perrone Antonino Rubbi Emilio
Petrella Domenico R&i Atdlio
Petrucui Amerigo Rumor Mariano
Pezzabi, Sergio Russo Carlo
Picchioni Rolando Russo Ferdinando
Piccinelli Enea Russo Vincenzo
Piccoli Flaminio
Pinto Domenico Sabbatini Gianfranco
Pisanu Giuseppe Saladino Gaspare
P.idcchio Natale Salomone Giosub
Pisoni Ferruccio Salvato Ersilia
Pochetai Mario Salvatore Elvio Alfonso
Pompei Ennio Salvi Franco
Pontello Claudio Sandomenico Egizio
Porcellana Giovanni Sanese Nicola
Portatadino Costante SaììgaHi Carh
Posta1 Giorgio Santuz Giorgio
Pratesi Piero
Sanza Angelo Maria
Presutti A,lberto
Sarri Trabujo Milena
Principe Francesco
Sarti Armando
Pucui Ernesto
Savino Mauro
Pucciarini Giampiero
Savoldi Gianni
Pugno Emilio
Sbriziolo De Felice Eirene
Scalia Vito
Quaranta Enrico
Scaramucci Guaitini Alba
Quarenghi Vittoria
Scarlato Vincenzo
Quattrone Francesco
Scotti Vincenzo
Quercioli Elio
Quieti Giuseppe Scovacricchi Martino
Sedati Giacomo
Segni Mario
Radi Luciano
Seppia Mauro
Raffaelli Edmondo
Servadei Stefano
Raicich Marino
Serve110 Francesco
Rauti Giuseppe
Reggiani Alessandro Sicollo Tommaso
Reichlin Alfredo Signorile Claudio
Slvestri Giuliano
Rende Pietro
Sinesio Giuseppe
Revelli Emidio
Sobrero Francesco Secondo
Ricci Raimondo
Riga Grazia Spagnoli Ugo
RighetUi Umberto Spataro Agostino
Riz Roland Spaventa Luigi
Robaldo Vitale Speranza Edoardo
Roberti Giovanni Sponziello Pietro
Rocelli Gian Franco Sposetti Giuseppe
Rognoni Virginio Squeri Carlo
Romualdi Pino Stefanelli Livio
Atti Parlamentari - 25051 - Camera dei Deputati

V I 1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

Stegagnini Bruno Zolla Michele


Stella Carlo Zoppetti Francesco
Zoppi Pietro
Tamburini Rolando Zoso Giuliano
Tani Danilo Zuccalà Michele
Tanta10 Michele Zucconi Guglielmo
Tassone Mario Zuech Giuseppe
Tedeschi Nadir Zurlo Giuseppe
Terranova Cesare
Tesi Sergio Si sono astenuti:
Tesini Aristide Lezzi Pietro
Tesini Giancarlo Maggioni Desiderio
Tessari Alessandro Martinelli Mario
Tessari Giangiacomo Segre Sergio
Testa Antonio Zagari Mario
Tiraboschi Angelo
Tocco Giuseppe
PRESIDENTE. Ricordo che sulla riso-
Todros Alberto
luzione Galloni n. 6-00052 è stata chiesta'
Tombesi Giorgilo
dall'onorevole Di Giulio, a nome del grup-
Toni Francesco
po comunista, la votazione per parti se-
Torri Giovanni
parate, nel senso di votare prima il primo
Tortorella 'Aldo
capoverso della risoluzione, dalle parole
Tsozzetti Aldo
C udite le comunicazioni N fino alle parole
Trabucchi Emilio
CC dopo il superamento di regimi autorita-
Tremaglia Pierantonio Mirko
ri n; successivamente, il secondo capover-
Tnipodi Antonino
so, dalle parole ritiene che nell'intento
Trombadori Antonello (< ))

fino alle parole cc alle soluzioni dei proble-


mi delle aree mediterranee D; quindi, la re-
Urso Giacinto stante parte.
Urso Salvatore Indico la votazione segreta, mediante
Usellini Mario procedimento elettronico, sul primo capo-
verso della risoluzione Galloni.
Vaccaro Melucco Alessandra
Vagli Maura (Segue la votazione).
Valensise Raffaele
Vecchiarelli Bruno Dichiaro chiusa la votazione e invito
Vecchietti Tullio gli onorevoli segretari a verificarne le ri-
Venegoni Guido sultanze.
Venturini Aldo
Vernola Nicola ( I deputati segretari verificano le ri-
Vetere Ugo sultanze della votazione).
Villa Ruggero
Villlari Rosario Comunico il risultato della votazione:
Vincenzi Bruno
Vineis Manlio Presenti . . . . . . 550
Vizzini Carlo
. .
Votanti . . . .. . . . 301
Astenuti . . . . . . 249
Zaccagnini Benigno Maggioranza . . . . . 151
Zamberletti Giuseppe . Voti favorevoli- . . 252
Zambon Bruno Voti contrari . . . 49
Zaniboni Antonino
Zavagnin Antonio (La Camera approva). - :
Atti Parlamentari - 25052 - Camera dei Deputati

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

Hanno preso parte alla votazione: Campagnoli Mario


Cappelli Lorenzo
Agnelli Susanna Care!!J Redolfo
Aiardi Alberto Carenini Egidio
Aliverti Gianfranco Carlotto Natale Giuseppe
Allegri Cesare Caroli Giuseppe
Amabile Giovanni Carta Gianuario
Amalfitano Domenico Maria Caruso Ignazio
Ambrosino Alfonso Casadei Amelia
Andreoni Giovanni Casati Francesco
Andreotti Giulio Cassanrnagnago Cerretti Maria Luisa
Antoniozzi Dario Castellina Luciana
Armato Baldassare Castellucci Albertino
Armella Angelo Cattanei Francesco
Arnaud Gian Aldo Cavaliere Stefano
Ascari Raccagni Renato Cazora Benito
Azzaro Giuseppe Cerquetti Adriano
Cerullo Pietro
Baghino Francesco Giulio Ciampaglia Alberto
Bambi Moreno Ciannamea Leonardo
Bandiera Pasquale Cirino Pomicino Paolo
Barba Davide Citaristi Severino
Bassetti Piero Citterio Ezio
Bassi Aldo Colombo Emilio
Battaglia Adolfo Compagna Francesco
Belci Corrado Corà Renato
Belussi Ernesta Corder Marino
Benedikter Johann Corvisieri Silverio
Bernardi Guido Cossiga Francesco
Bianco Gerardo Costa Raffaele
Biasini Oddo Costamagna Giuseppe
Bodrato Guido Covelli Alfredo
Boffardi Ines Cristofori Adolfo
Bogi Giorgio Cuminetti Sergio
Boldrin Anselmo
Bollati Benito Dal Maso Giuseppe Antonio
Bonalumi Gilberto Danesi Emo
Bonfiglio Casimiro d’Aquino Saverio
Bonino Emma D’Arezzo Bernardo
Borri Andrea Darida Clelio
Borruso Andrea De Carolis Massimo
Bortolani Franco De Cinque Germano
, Bosco Manfredi de Cosmo Vincenzo
Botta Giuseppe Degan Costante
Bova Francesco Del Castillo Benedetto
Bozzi Aldo Del Donno Olindo
Bressani Pier Giorgio
Del Duca Antonio
Brocca Beniamino
De Leonardis Donato Mario
Bubbico Mauro
Delfino Raffaele
Buro Maria Luigia
Dell’Andro Renato
Cabras Paolo Del Rio Giovanni
Caiati Italo Giulio De Marzio Ernesto
Atti Parlamentari - 25053 - Camera dei Deputati

VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

De Mita Luigi Ciriaco Lattanzio Vito


De Poi Alfredo Leccisi Pino
Di Giannantonio Natalino Lettieri Nicola
Di Giesi Michele Licheri Pier Giorgio
di Nardo Ferdinando Lima Salvatore
Lobianco Arcangelo
P

Drago Antonino
Lombardo Antonino
Erminero Enzo Longo Pietro
Evangelisti Franco Lucchesi Giuseppe
Lussignoli Francesco
Faccio Adele
Felici Carlo Malagodi Giovanni
Ferrari Silvestro Malfatti Franco Maria
Fioret Mario Malvestio Piergiovanni
Fiori Giovannino Mammì Oscar
Forlani Arnaldo Mancini Vincenzo
Fornasari Giuseppe Manco Clemente
Forni Luciano Manfredi Manfredo
Fracanzani Carlo Mannino Calogero Antonino
Franchi Franco Mantella Guido
Fusaro Leandro Marabini Virginiangelo
Marocco Mario
Galloni Giovanni Maroli Fiorenzo
Gamper Hugo Martini Maria Eletta
Gargani Giuseppe Marton Giuseppe
Gargano Mario Marmtto Caotontca Antonio
Garzia Raffaele Massari Renato
Gasco Piero Luigi Mastella Mario Clemente
Gaspari Remo Matarrese Antonio
Gava Antonio Matta Giovanni
Giglia Luigi Matteotti Gianmatteo
Gioia Giovanni Mazzarino Antonio
Giordano Alessandro Mazzarrino Antonio Mario
Giuliari Francesco Mazzola Francesco Vittorio
Goria Giovanni Giuseppe Mellini Mauro
Gorla Massimo Meneghetti Gioacchino Giovanni
Gottardo Natale Menicacci Stefano
Granelli Luigi Merloni Francesco
Grassi Bertazzi Niccolò Merolli Carlo
Guarra Antonio Meucci Enzo
Mezzogiorno Vincenzo
Gullotti Antonino
Micheli Filippo
Gunnella Aristide
Milani Eliseo
Misasi Riccardo
Ianniello Mauro
Mok Carlo
Iozzelli Giovan Carlo
Mora Giampaolo
La Loggia Giuseppe Morazzoni Gaetano
La Malfa Giorgio Morini D a d o
La Malfa Ugo Moro Paolo Enrico
Lamorte Pasquale
La Penna Girolamo Nicolazzi Franco
La Rocca Salvatore . Nucci Guglielmo
Atti Padamentari - 25054 - Camera dei Deputatt

VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

Orione Franco Luigi Russo Ferdinando


Orsini Bruno Russo Vincenzo
Orsini Gianfraco
Sabbatini Gianfranco
Padula Pietro Salomone Giosuè
Palomby Adriana Salvi Franco
Pandolfi Filippo Maria Sanese Nicola
Pannella Marco Sangalli Carlo
Patriarca Francesco Santuz Giorgio
Pavone Vincenzo Sanza Angelo Maria
Pazzaglia Alfredo Savino Mauro
Pellizzari Gianmario Scalia Vito
Scarlato Vincenzo
Pennacchini Erminio
Perrone Antonino -
Scotti Vincenzo
Petrucci Amerigo Scovacricchi Martino
Pezzati Sergio Sedati Giacomo
, .
Picchioni Rolando Segni Mario
Piccinelli Enea Servello Francesco
Piccoli Flaminio Silvestri Giuliano
Pinto Domenico Sinesio Giuseppe
Pisanii Gkseppe Sobrero Francesco Secondo
Speranza Edoardo
Pisicchio Natale
Sponziello Pietro
Pisoni Ferruccio
Sposetti Giuseppe
Pompei Ennio
Squeri Carlo
Pontello Claudio Stegagnini Bruno
Porcellana Giovanni
Stella Carlo
Portatadino Costante
Posta1 Giorgio Tantalo Michele
Presutti Alberto Tassone Mario
Pucci Ernesto Tedeschi Nadir
Terranova Cesare
Quarenghi Vittoria Tesini Aristide
Quattrone Francesco Tesini Giancarlo
Quieti Giuseppe Tombesi Giorgio
Trabucchi Emilio
Radi Luciano Tremaglia Pierantonio Mirko
Rauti Giuseppe Tripodi Antonino
Reggiani Alessandro
Rende Pietro Urso Giacinto
Revelli Emidio Urso Salvatore
Righetti Umberto Usellini Mario
Riz Roland
Robaldo Vitale Valensise Raffaele
Rognoni Virginio Vecchiarelli Bruno
Romualdi Pino Vernola Nicola
Rosati Elio Villa Ruggero
Rosini Giacomo Vincenzi Bruno
Rubbi Emilio Vizzini Carlo
R&ni Attilio
Rumor Mariano Zaccagnini Benigno
Russo Carlo Zamberletti Giuseppe
Atti Parlamentari - 25055 Camera dei Deputati
~~

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

Zambon Bruno Bisignani Alfredo


Zaniboni Antonino Bocchi Fausto
Zanone Valerio Bolognari Mario
Zolla Michele Bonifazi Emo
Zoppi Pietro Bosi Maramotti Giovanna
Zoso Giuliano Bottarelli Pier Giorgio
Zucconi Guglielmo Bottari Angela Maria
Zuech Giuseppe Branciforti Kosanna
Zurlo Giuseppe Brini Federico
Broccoli Paolo Pietro
Si sono astenuti: Brusca Antonino
Buzzoni Giovanni
Abbiati Dolores
Accame Falco Cacciari Massimo
Achilli Michele Calaminici Armando
Adamo Nicola Caldoro Antonio
Alborghetti Guido Calice Giovanni
Alici Francesco Onorato Canullo Leo
Alinovi Abdon Cappelloni Guido
Allegra Paolo Capria Nicola
Amiarante Giuseppe Carandini Guido
Amici Cesare Cardia Umberto
Angelini Vito Carlassara Giovanni Battista
Aniasi Aldo detto Iso
Carloni Andreucci Maria Teresa
Antoni Varese
Carmeno Pietro
Arfè Gaetano
Carrà Giuseppe
Arnone Mario
Caruso Antonio
Casalino Giorgio
Bacchi Domenico
Casapieri Quagliotti Carmen
Balbo di Vinadio Aimone
Castiglione Franco
Baldassari Roberto
Castoldi Giuseppe
Baldassi Vincenzo
Cecchi Alberto
Ballardini Renato
Ceravolo Sergio
Balzamo Vincenzo . Cerra Benito
Barbarossa Voza Maria Immacolata
Cerrina Feroni Gianluca
Barbera Augusto
Chiarante Giuseppe
Barca Luciano
Chiovini Cecilia
Bardelli Mario
Bartocci Enzo Ciai Trivelli Anna Maria
Bartolini Mario Andrea Ciavarella Angelo
Battino-Vittorelli Paolo Cicchitto Fabrizio
Belardi Merlo Eriase Cirasino Lorenzo
Bellocchio Antonio C i d n i Fabio Maria
Coccia Franco
Berlinguer Enrico
Berlinguer Giovanni Cocco Maria
Codrignani Giancarla
Bernardini Vinicio
Bernini Bruno Colomba Giulio
Bertani Eletta Colonna Flavio
Bertoldi Luigi .
Colucci Francesco
Bertoli Marco
I
Colurcio Giovanni Battista
Biamonte Tommaso Conchiglia Calasso Cristina
Bianchi Beretta Romana Conte Antonio
Bini Giorgio Conti Pietro
Atti Parlamentari - 25Ò56.- Camera dei Deputati

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

Corallo Salvatore Guerrini Paolo


Corghi Vincenzo Guglielmino Giuseppe
Corraài Nadia
Cravedi Mano Ianni Guido
Cresco Angelo Gaetano Iotti Leonilde

Labriola Silvano
D’Alema Giuseppe
Lamanna Giovanni
D’Alessio Aldo
La Torre Pio
Da Prato Francesco
Libertini Luci0
de Carneri Sergio
Lodi Faustini Fustini Adriana
De Caro Paolo
Lodolini Francesca
De Gregorio Michele
Lombardi Riccardo
De Martino Francesco
De Michelis Gianni
Macciotta Giorgio
Di Giulio Fernando
Magnani Noya Maria
Di Vagno Giuseppe
Manca Enrico
Dulbecco Francesco
Mancini Giacomo
Mancuso Giuseppe
Esposto Attilio Manfredi Giuseppe
Mannuzzu Salvatore
. Fabbri Seroni Adriana Marchi Dascola Enza
Facchini Adolfo Margheri Andrea
Faenzi Ivo Mariotti Luigi
Fantaci Giovanni Martino Leopoldo Attilio
Fanti Guido Marzano Arturo
Felicetti Nevio Masiello Vitilio
Felisetti Luigi Dino Miana Silvio
Ferrari Marte Miceli Vincenzo
Flamigni Sergio Migliorini Giovanni
Formica Costantino Milani Armelino
Forte Salvatore Milano De Paoli Vanda
Fortuna Loris Millet Ruggero
Fortunato Giuseppe Mondino Giorgio Annibale
Fracchia Bruno Monsellato Amleto
Frasca Salvatore Monteleone Saverio
Froio Francesco Moro Dino
Furia Giovanni Mosca Giovanni
Moschini Renzo
Gambolato Pietro
Garbi Mario Njapditmo Gimgio
Gatti Natalino Natta Alessandro
Gatto Vincenzo Nespolo Carla Federica
Giadresco Giovanni Noberasco Giuseppe
Giannantoni Gabriele Novellini Enrico
Giannini Mario
Giovanardi Alfredo Occhetto Achille
Giura Longo Raffaele Olivi Mauro
Granati Caruso Maria Teresa Orlando Giuseppe
Grassucci Lelio
Gualandi Enrico Pagliai Morena Amabile
Guasso Nazareno Pajetta Gian Carlo
Atti Parlamentari - 25057 - Camera dei Deputati

.VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE. 1978

Palopoli Fulvio Tocco Giuseppe


Pani Mario Todros Alberto
Papa De Santis Cristina Toni Francesco
Pecchia Tornati Maria Augusta Torri Giovanni
Peggio Eugenio Tortorella Aldo
Pellegatta Maria Agostina Tozzetti Aldo
Perantuono Tommaso Trombadori Antonello
Petrella Domenico
Pochetti Mario Vaccaro Melucco Alessandra
Pratesi Piero Vagli Maura
Principe Francesco Vecchietti Tullio
Pucciarini Giampiero Venegoni Guido
Pugno Emilio Venturini Aldo
Vetere Ugo
Villari Rosario
Quaranta Enrico
Vineis Manlio
Quercioli Elio
Zavagnin Antonio
Raffaelli Edmondo Zoppetti Francesco
Raicich Marino Zuccalà Michele
Reichlin Alfredo
Ricci Raimondo
Riga Grazia
Sono in missione:
Rosolen Angela Maria Lezzi Pietro
Rossino Giovanni Maggioni Desiderio
Rubbi Antonio Martinelli Mario
Segre Sergio
Saladino Gaspare Zagari Mario
Salvato Ersilia
Salvatore Elvio Alfonso PRESIDENTE. Indico la votazione se-
Sandomenico Egizio greta, mediante procedimento elettronico,
Sarri Trabujo Milena sul secondo capoverso della risoluzione
Sarti Armando Galloni.
Savoldi Gianni
(Segue la votazione).
Sbriziolo De Felice Eirene
Scaramucci Guaitini Alba
Seppia Mauro Dichiaro chiusa la votazione e invito
Servadei Stefano gli onorevoli’ segretari a verificarne le ri-
Sicolo Tommaso sultanze.
Signorile Claudio ( I deputati segretari verificano le risul-
Spagnoli Ugo tanze della votazione).
Spataro Agostino
Spaventa Luigi
Comunico il risultato della votazione:
Stefanelli Livio
Presenti . . . . . . . 551
Tamburini Rolando Votanti . . . . . . . 498
Tani Danilo Astenuti . . . . . . 53
Tesi Sergio Maggioranza . . . . . 250
Tessari Alessandro ,
Voti favorevoli . . 270
Tessari Giangiacomo Voti contrari . . . 228
Testa Antonio
Tiraboschi Angelo (La Camera approva).
Atti Parlamentari - 25058 - Camera dei Deputati
I

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978 --

Hanno preso parte alla votazione: B m a r d i n i Vinicio


Bernini Bruno
Abbiati Dolores Bertani Eletta
Adamo Nicola Bertoli Marco
Agnelli Susanna Biamonte Tommaso
Aiardi Alberto Bianchi Beretta Romana
Alborghetti Guido Bianco Gerardo
Alici Francesco Onorato Biasini Oddo
Alinovi Abdon Bini Giorgio
Aliverti Gianfranco Bisignani Alfredo
Allegra Paolo Bocchi Fausto
Allegri Cesare Bodrato Guido
Amabile Giovanni Boffardi Ines
Amalfitano Domenico Maria Bogi Giorgio
Amarante Giuseppe Boldrin Anselmo
Ambrosino Alfonso Bollati Benito
Amici Cesare Bolognari Mario
Andreoni Giovanni Bonalumi Gilberto
Andreotti Giulio Bonfiglio Casimiro
Angelini Vito Bonifazi Emo
Antoni Varese Bonino Emma
htoniozzi Dario Borri Andrea
Armato Baldassare Borruso Andrea
Armella Angelo Bortolani Franco
Arnaud Gian Aldo Bosco Manfredi
Arnone Mario
Bosi Maramotti Giovanna
Ascari Raccagni Renato
Botta Giuseppe
Azzaro Giuseppe Bottarelli Pier Giorgio
Bottari Angela Maria
Bacchi Domenico
Bova Francesco
Baghino Francesco Giulio
Bozzi Aldo
Balbo di Vinadio Aimone Branciforti Rosanna
Baldassari Roberto Bressani Pier Giorgio
Baldassi Vincenzo Brini Federico
Bambi Moreno
.Brocca Beniamino
B a d i e r a Pasquale
Broccoli Paolo Pietro
Barba Davide
Brusca Antonino
Barbarossa Voza Maria I".
Barbera Augusto Bubbico Mauro
Barca Luciano Buro Maria Luigia
Bardelli Mario Buzzoni Giovanni
Bartolini Mario Andrea
Bassetti Piero Cabras Paolo
Bassi Al'do Caccicari Massimo
Battaglia Adolfo Caiati Italo Giulio
Bdardi Merlo Eriase Calaminici Armando
Belci Corrado Calice Giovanni
Belllocchio Antonio Campagnoli Mario
Belussi Ernesta Canullo Leo
Benedikter Johann Cappel1.i Lorenzo
Berlinguer Enrico Cappelloni Guido
Berlinguer Giovanni Caranchi Guido
Bernardi Guido Cardia Umberto
Atti Parlamentrlri - 25059 Camera dei Deputatt

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

Carelli Rodolfo Corradi Nadia


Carenini Egidio Corvisieri Silverio
Carlassara Giovanni Battista Cossiga Francesco
Carloni Andreucci Maria Teresa Costa Raffaele
Carlotto Natale Giuseppe Costaniagna Giuseppe
Carmeno Pietro Covelli’ Alfredo
Caroli Giuseppe Cravedi Mario
CarrA Giuseppe Crisfofori Adolfo
Carta Gianuario Cuminett,i Sergio
Caruso Antonio
Caruso Ignazio D’Alema Giuseppe
Casadei Amelia D’Alessio Aldo
Casalino Giorgio Dal Maso Giuseppe Antonio
Casapieri Quagliotti Carmen Danesii Emo
Casati Francesco Da Prato Francesco
Cassanmagnago Cerretti Maria L. d’Aquino Saverio
Castellucci Albertino D’Arezzo Bernardo
Castoldi Giuseppe Darida Clelio
Cattanei Francesco de Carneri Sergio
Cavaliere Stefano De Caro Paolo
Cazora Benito De Cmolis Massimo
Cecchi Alberto De Cinque Germano
Ceravolo Sergio de Cosmo Vincenzo
Cerquetti Adriano Degan Costante
Cerra Benito De Gregorio Michele
Cerrina Feroni Gianluca Del Castillo Benedetto
Cerullo Pietro Del Donno Olindo
Chiarante Giuseppe Del Duca Antonio
Chiovini Cecilia De Leonardis Donato Mario
Ci& Trivelli Anna Maria Delfino Raffaele
Ciampaglia Alberto Dell’Andro Renato
Ciannamea Leonardo Del Rio Giovanni
Cirasino Lorenzo De M a r i o Ernesto
Cirino Pomicino Paolo De Mita Luigi Ciriaco
Citaristi Severino De Poi Alfredo
Citterio Ezio Di Giannantoniio Natalino
Ciuffini Fabio Maria Di Giesi Michele
Coccia Franco Di Giulio Fernando
Cocco Maria di Nardo Ferdinando
Codrignani Giancarla
Drago Antonino
Colomba Giulio Dulbecco Francesco
Colombo Emilio
Colonna Flavio
Emlinero Enzo
Colurcio Giovanni Battista
Esposto Attilio
Compagna Francesco
.
Evangelisti Franco
Conchiglia Calasso Cristina
Conte Antonio
Conti Pietro Fabbri Seroni Adriana
Corà Renato Facchini Adolfo
Corallo Salvatore Faccio Adde
Corder Marino Faenzi Ivo .
Corghi Vincenzo Fantaci Giovanni
Atti Parlamentari - 25060 - Camera dei Deputati

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

Fanti Guido Ianni Guido


Felicetti Nevi0 Ianniello Mauro
Felici Cprl~]. Iotti Leonilde
Ferrari Silvestro Iozzelli Giovam Carlo
Fioret Mario .
Fiori Giovannino La Loggia Giuseppe
Flamimgni Sergio La Malfa Giorgio
Forlani Arnaldo La Malfa Ugo
Formica Costantino Lamanna Giovanni
Foinasari Giuseppe Lamorte Pasquale
Forni Luciano :
La Penna Girolamo
Forte Salvatore La Rocca Salvatore
Fortunato Giuseppe La Torre Pio
Fracanzani Carlo Lattanzio Vito
Fracchia B A o Leccisi Pino
Franchi Franco Lettieri Nicola
Furia Giovanni Libertini Luci0
Licheri Pier Giorgio
~

Fusaro Leandro
Lima Salvatore
Galloni Giovanni Lobianco Arcangelo
Lodi Faustini Fustini Adriana
Gambolato Pietro
Lodoliiii Francesca
Gamper Hugo
Garbi Mani0 Lombardo Antoni'no
h n g o Pietro
Gargani Giuseppe
Lucchesi Giuseppe
Gargano Mario
Gkzita Raffaele Lussignoli Francesco
Gasco Piero Luigi
Gaspari Remo Macciotta Giorgio
Gatti Natalino Malagodi Giovanni
Cava Antonio Malfatti Franco Maria
Giadresco Giovanni Malvestio Piergiovanni
Giannantoni Gabriele M a " ì Oscar
G,iannini Mario Mancini Vincenzo
Giglia Luigi Manco Clemente
Gioia Giovanni Mancuso Giuseppe
Giordano Alessandro Manfredi Giuseppe
Giuliani Francesco Manfredi Manfredo
Giura Longo Raffaele Mannino Calogero Antonino
Goria Giovanni Giuseppe Mannuzzu Salvatore
Gorla Massimo Mantella Guido
Gottardo Natale Marabini Virginiangdo
Granati Caruso Maria Teresa Marchi Dascola Enza
Granelli Luigi Margheri Andrea
Grassi Bertazzi Niccolò Marocco Mario
Grassucci Lelio Maroli Fiorenzo
Gualandi Enrico Mmaffini Alfredo
Guarra Antonio Martini Maria Eletta
Guasso Nazareno Iviartino Leopoldo Attilio
Guerrini Paolo Marton Giuseppe
Guglielmino Giuseppe , Marzano Arturo
Gullotti A n t 0 n . h Marzotto Caotorta Antonio
Gunnella Aristide Masiello Vitilio
Atti Parlamentari - 25061 - Camera dei Deputati

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

Papa De Santis Cristina : .


- ,
Massari Renato
Mastella Mario Clemente Patriarca Francesco
Matarrese Antonio Pavone Vincenzo
Matta Giovanni Pazzaglia Alfredo
Mazzanino Antonio Pecchia Tornati Maria Augusta
Mazzarrino Antono Mario Peggio Eugenio
Mazzda Francesco Vittorio Pellegatta Maria Agostinà
Mellini Mauro Pelliizzari Gianmario
Meneghetti Gioacchino Giovanni Pennacchini Erminio .
Menicacci Stefano Perantuono Tommaso
Merloni Francesco Perrone Antonino
Merollbi Carlo Petrella Domenico
Petrucci Amerigo-
. .
Meucci Enzo
Mezzogiorno Vincenzo Pezzati Sergio .
Miana Silvio Picchioni Rolando
Miceli Vincenzo Piccliinelli Enea
Micheli Filippo Piccoli Flaminio
Migliorini Giovanni Pinto Domenico
Milani Armelilno Pisanu Giuseppe
Milani Eliseo Pisicchio Natale
Milano- De Paoli Vanda Pisoni Ferruccio
Millet Ruggero Pochetti Mario
Misasi Riccardo Pompei Ennio
Molè Carlo P,ontdlo Claudio
Monteleone Saverio Porcellana Giovanni
Mora Giampaolo PQrtatadino Costante,
Morazzoni Gaetano Postsal Giorgio
Morini D a d o Pratesi Piero
Moro Paolo Enrico Presutti Alberto
Moschini Renzo Pucci Ernesto .. ..
Puc&rini Gi,ampiero .
Napolitano Giorgio Pugno Emilio
Natta Alessandro
Nespolo Carla Federica Quarenghi Vittoria
Nicolazzi Franco Quattrone F’rancesco
Noberasco Giuseppe Quercioli Elio ..
Nucci Guglidmo Q&ti Giuseppe

Occhetto Achille Radi Luciano


Olivi Mauro Raffadli Edmondo
Orione fianco Luigi Raicich Marino
Orsini Bruno Rauti Giuseppe
Orsini Gianfranco Reggiani Alessandro
Reichlin Alfredo
Padula Pietro .. . -
Rende Pietro
Pagliai Morena Amabile Revelli Emidio
.. .
Pajetta Gian Carlo Ricci Raimondo
Palomby Adriana Riga Grazia
Palopoli Fulvio Righetti Umberto
Pandolfi Filippo Mania Riz Roland
Pani Mario Robaldo Vijtale
Pannella Marco Roberti Giovanni
Atti Parlamentari - 25062 - Camera dei Deputati
-~ ~ -~

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

Rognonli Virginio Tantalo Michele


Romualdi Pino Tassone Mario
Rosati Elio Tedeschi Nadir
Rosini Giacomo Terranova Cesare
Rosolen Angela Maria Tesi Sergio
Rossino Giovanni Tesini Aristide .
Rubbi Antonio Tesini Giancarlo
Rubbi Emilio Tessari Alessandro
Ruffini Attilio Tessaai Giangiacomo
Rwnor Marimo Todros Alberto
Russo Carlo Tombesi Giorgio
Russo Ferdinando Toni Francesco
Russo Vincenzo
Sabbatini Gianfranco Torri Giovanni ..

Tortorella Aldo
Salomone Giosuè Tozzetti Aldo . .
Salvato Ersilia Trabucchi Emilio
Salvi Franco Tremaglia Pierantonio Mirko
Sandomenico Egizio Tripodi Antonino
Sanese Nicola Trombadori Antonello
Sangalli Carlo
sailtuz Gwgio
Sanza Angelo Maria Urso Giacinto
Urso Salvatore
Sarri Trabujo Milena
Usellini Mario
Sarti Armando
Savino Mauro
Sbriziolo De Felice Eirene Vaccaro Melucco Alessandra
Scalia Vito Vagli Maura
Valensise Raffaele
Scaramucci Guaitini Alba
Scarlato Vincenzo Vecchiwelli Bruno
Scotti Vincenzo Vecchietti Tullio
Scovacricchi Martino Venegoni Guido
Sedati Giacomo Vernola Nicola
Segni Mario Vetere Ugo
Servello Francesco Villa Ruggero
Sicolo Tommaso Villiari Rosario
Silvestri Giuliano Vincenzi Bruno
Sinesio Giuseppe Vizzirri Carlo
Sobrero Francesco Secondo
Spagnoli Ugo Zaccagnilni Benigno
Spataro Agostino Zamberletti Giuseppe
Spaventa Luigi Zambon Bruno
Speranza Edoardo Zaniboni Antonino
Sponziello Pietro Zanone Valerio
Sposetti Giuseppe Zavagnin Antonio
Squeri Carlo Zolla Michele
Stefanelli Livio Zoppetti Francesco
Stegagnini Bruno Zoppi Pietro
Stella Carlo Zoso Giuliano
Zucconi Guglielmo
Tamburini Rolando Zuech Giuseppe
Zurlo Giuseppe
. -
Tani D a d o
Atti Parlamentari - 25063 - Camera dei Deputati
c

VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

Si sono astenuti: Quaranta Enrico

Accame Falco Saladino Gaspare


Achilli Michele Salvatore Elvio Alfonso
h i a s i Aldo Savoldi Gianni
Arfè Gaetano Seppia Mauro
Servadei Stefano
Ballardini Renato Signorile Claudio
Balzamo Vincenzo
Bartocci Enzo Testa Antonio
Battino-Vittorelli Paolo Tiraboschi Angelo
B,ertoldi Luigi Tocco Giuseppe

Caldoro Antonio Venturini Aldo


Capria Nicola Vineis Madio
.. I .

Castiglime Franco
Ciavarella Angelo Zuccalà Michele
Cicchitto Fabrizio
Colucci Francesco
Sono in missione:
Cresco Angelo Gaetano
Lezzli Pietro
De MartJno Francesco
Maggioni Desiderio
De Micheli,s Gianni
Martindfi Mario
Di Vagno Giuseppe
Segre Sergio
Zagari Mario
Felisetti Luigi Dino
Ferrari Marte
Fortuna Loris PRESIDENTE. Indico la votazione se-
Frasca Salvatore greta, mediante procedimento elettronico,
Froio Francesco sulla restante parte della risoluzione Gal-
loni.
Gatto Vincenzo
Giovanardi Alfredo (Stigue la votazione).

Labrida Silvano Dichiaro chiusa la votazione e invito


Lombardi Riccardo gli onorevoli segretari a verificarne ie ri-
sultanze.
Magnani Noya Mania
Manca Enrico ( I deputati segretari verificano le risul-
Mancini Ciacomo tanze della votazione).
Mariotti Lui@
Matteotti Gianmatteo Comunico il risultato della votazione:
Mondino Giorgio Annibale
Monsellato Amleto Presenti . . . . . . . :- 527
Moro Dino 'Votanti' . . . . . . . . . 278
Mosca Giovanni
Astenuti . . . . . . . . .249
Novellini Enrico Maggioranza . . . . . 140
Voti favorevoli . . 248
Or1,ando Giuseppe Voti contrari . . . 30

Principe Francesco (La Camera approva).. -


Atti. Parlamentari - 25064 - Camera dei Deputati

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

Hanno preso parte alle votazioni: Campagnoli Mario


Cappelli Lorenzo
Agnelli Susanna Carelli Rodolfo
Aiardi Alberto Carenini Egidio
Aliverti Gianfranco Carlotto Natale Giuseppe
Allegri Cesare Caroli Giuseppe
Amabile Giovanni Carta Gianuario
Amalfitano Domenico Maria Caruso Ignazio
Ambrosino Alfonso Casadei Amelia
Andreoni Giovanni Casati Francesco
Andreotti Giulio Cassanmagnago Cerretti Maria Luisa
Antoniozzi Dario Castellucci Albertino
Armato Baldassare Cattanei Francesco
Armella Angelo Cavaliere Stefano
Arnaud Gian Aldo
Cazora Benito
Ascari Raccagni Renato
Cerquetti Adriano
Azzaro Giuseppe
Cerullo Pietro
Ciampaglia Alberto
Baghino Francesco Giulio
Ciannamea Leonardo
Bambi Moreno
Bandiera Pasquale Cicchitto Fabrizio
Barba Davidz Cirino Pomicino Paolo
Bassetti Piero Citaristi Severino
Bassi Aldo Citterio Ezio
Battaglia Adolfo Colombo Emilio
Belci Corrado Compagna Francesco
Belussi Ernesta Corà Renato
Benedikter Johann I _
Corder Marino
.. Bernardi Guido . . Cossiga Francesco
'Bianco Gerardo Costa Raffaele
. ' Biasini Oddo - Costamagna Giuseppe
...
Bodrato Guido Covelli Alfredo
Boffardi Ines . . , _ _. .. . Cristofori Adolfo
Bogi Giorgio Cuminetti Sergio
Boldrin Anselmo
' Bonalumi Gilbeco Dal Maso Giuseppe Antonio
Bonfiglio Casimiro Danesi Emo
Bonino Emma d'Aquino Saverio
Borri Andrea D'Arezzo Bernardo
Borruso Andrea Darida Clelio
Bortolani Franco De Carolis Massimo
Bosco Manfredi De Cinque Gemano
Botta Giuseppe Degan Costante
Bova Francesco Del Castillo Benedetto
.. ._
Bozzi Aldo . Del Duca Antonio
De Leonardis Donato
.. .
Bressani Pier Giorgio
Brocca Beniamino . ..
. ..
Delfino Raffaele
Bubbico Mauro Del Rio Giovanni
Buro,. Maria Luigia De Marzio Ernesto
De Mita Luigi Ciriaco
,

Cabras Paolo De Poi Alfredo


Caiati Italo .Giulis \ . : . : Di Giannantonio Natalino
Atti Parlamentari - 25065 - Camera dei Deputali

VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

di Nardo Ferdinando Lombardo Antonino


Drago Antonino Lucchesi Giuseppe
Lussignoli Francesco
Erminero Enzo
Evangelisti Franco Malagodi Giovanni
Malfatti Franco Maria
Faccio Adele Malvestio Piergiovanni
Felici Carlo M a " ì Oscar
Ferrari Silvestro Manca Enrico
Fioret Mario Mancini Vincenzo
Fiori Giovannino Manco Clemente
Fontana Giovanni Angelo Manfredi Manfredo
Forlani Arnaldo Mannino Calogero Antonino
Fornasari Giuseppe = _ - . Mantella Guido
Forni Luciano - .
Marabini Virginiangelo
Fracanzani Carlo Marocco Mario
Fusaro Leandro Maroli Fiorenzo
Marton Giuseppe
Galloni Giovanni Marzotto Caotorta Antonio
Gamper Hugo Mastella Mario Clemente
Gargani Giuseppe Matarrese Antonio
Gargano Mario Matta Giovanni
Garzia Raffaele Matteotti Gianmatteo
Gasco Piero Luigi Mazzarino Antonio
Gaspari Remo Mazzarrino Antonio Mario
Gava Antonio Mazzola Francesco Vittorio
Giglia Luigi Mellini Mauro
Gioia Giovanni Meneghetti Gioacchino Giovanni
Giordano Alessandro . Menicacci Stefano
Giuliari Francesco Merloni Francesco
Goria Giovanni Giuseppe Merolli Carlo
Gottardo Natale Meucci Enzo
Granelli Luigi . Mezzogiorno Vincenzo
Grassi Bertazzi. Niccolb Micheli Filippo
Gullotti Antonino Misasi Riccardo
Gunnella Aristide' Moli: Carlo
Mora Giampaolo
Ianniello Mauro Morazzoni Gaetano
Iozzelli Giovan Carlo Morini Danilo
Moro Paolo Enrico
La Loggia Giuseppe
La Malfa Giorgio Nucci Guglielmo
La Malfa Ugo
Lamorte Pasquale Orione Franco Luigi
La Penna Girolamo Orsini Bruno
La Rocca Salvatore , . ' Orsini Gianfranco
Lattanzio Vito . .
Leccisi Pino Padula Pietro
Lettieri Nicola Palomby Adriana
Licheri Pier Giorgio Pandolfi Filippo Maria
Lima Salvatore Pannella Marco
Lobianco Arcangelo ..
Patriarca Francesco
Atti Parlamentari - 25066 - Camera dei Deputati

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

Pavone Vincenzo Scotti Vincenzo


Pellizzari Gianmario Sedati Giacomo
Pennacchini Err?.inio Segni Mario
Perrone Antonino Silvestri Giuliano
- Petrucci Amerigo Sinesio Giuseppe
Pezzati Sergio Sobrero Francesco Secondo
Picchioni Rolando Speranza Edoardo
Piccinelli Enea Sponziello Pietro
Piccoli Flaminio Sposetti Giuseppe
Pinto Domenico Squeri Carlo'
Pisanu Giuseppe Stegagnini Bruno
Pisicchio Natale Stella Carlo
Pisoni Ferruccio
Pompei Ennio Tantalo Micljele
Pontello Claudio Tassone Mario
Porcellana Giovanni Tedeschi Nadir
Port atadino Costante Terranova C4sare
Posta1 Giorgio Tesini Aristide
Presutti Alberto Tesini Giancarlo
Pucci Ernesto Tombesi Giorgio
Trabucchi Emilio
Quarenghi Vittoria
Quattrone Francesco Urso Giacinto
Quieti Giuseppe Urso Salvatore
Usellini Mario
Radi Luciano
Rende Pietro Vecchiarelli Bruno
Revelli Emidio Vernola Nicola
Righetti Umberto Villa Ruggero
Riz Roland Vincenzi Bruno
Robaldo Vitale
Roberti Giovanni Zaccagnini Benigno
Rocelli Gian Franco Zamberletti Giuseppe
Rosati Elio Zambon Bruno
Rosini Giacomo .
Zaniboni Antonino
Rubbi Emilio Zolla Michele
Ruffini Attilio Zoppi Pietro
Rumor Mariano Zoso Giuliano
Russo Carlo Zucconi Guglielmo
Russo Ferdinando Zuech Giuseppe
Russo Vincenzo Zurlo Giuseppe

Sabbatini Gianfranco
Salomone Giosuè S i sono astenuti:
Salvi Franco
Sanese Nicola Abbiati Dolores
Sangalli Carlo Accame Falco
Santuz Giorgio Achilli Michele
Sanza Angelo Maria Adamo Nicola
Savino Mauro Alborghetti Guido
Scalia Vito Alici Francesco Onorato
Scarlato Vincenzo Alinovi Abdon __
Atti Parlamentari - 25067 - Camera dei Deputati
VI1 LEGISLATUR4 - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

Allegra Paolo Capria Nicola


Amarante Giuseppe Carandini Guido
Amici Cesare Cardia Umberto
Angelini Vito Carlassara Giovanni Battista
Aniasi Aldo Carloni Andreucci Maria Teresa
Antoni Varese Carmeno Pietro
Arnone Mario Carrà Giuseppe
Caruso Antonio
Bacchi Domenico Casalino Giorgio
Balbo di Vinadio Aimone Casapieri Quagliotti Carmen
Baldassari Roberto Castiglione Franco
Baldassi Vincenzo Castoldi Giuseppe
Ballardini Renato Cecchi Alberto
Balzamo Vincenzo Ceravolo Sergio
Barbarossa Voza Maria Immacolata Cerra Benito
Barbera Augusto Cerrina Feroni Gianluca
Barca Luciano Chiarante Giuseppe
Bardelli Mario Chiovini Cecilia
Bartocci Enzo Ciai Trivelli Anna Maria
Bartolini Mario Andrea Cirasino Lorenzo
Battino-Vittorelli Paolo Ciuffini Fabio Maria
Belardi Merlo Eriase Coccia Franco
Bellocchio Antonio Cocco Maria
Berlinguer Enrico Codrignani Giancarla
Berlinguer Giovanni Colomba Giulio
Bernardini Vinicio Colonna Flavio
Bernini Bruno Colucci Francesco
Bertani Eletta Colurcio Giovanni Battista
Bertoldi Luigi Conchiglia Calasso Cristina
Bertoli Marco Conte Antonio
Biamonte Tommaso Conti Pietro
Bianchi Beretta Romana Corallo Salvatore
Bini Giorgio Corghi Vincenzo
Bisignani Alfredo Corradi Nadia
Bocchi Fausto Cravedi Mario
Bollati Benito
Bolognari Mario D’Alema Giuseppe
Bonifazi Emo D’Alessio Aldo
Bosi Maramotti Giovanna Da Prato Francesco
Bottarelli Pier Giorgio de Carneri Sergio
Bottari Angela Maria De Caro Paolo
Branciforti Rosanna De Gregorio Michele
Brini Federico De Martino .Francesco
Broccoli Paolo Pietro De Michelis Gianni
Brusca Antonino Di Giulio Fernando.
Buzzoni Giovanni Di Vagno Giuseppe
Dulbecco Francesco
. Cacciari Massimo
Calaminici Armando Esposto Attilio
Calice Giovanni I

Canullo Le0 Fabbri Seroni Adriana


Cappelloni Guido Facchini Adolfo
Atti Parlamentari
~~
- 25068 - Camera dei Deputati

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

Faenzi Ivo Mariotti Luigi


Fantaci Giovanni M a r r a f i i Alfredo
Fanti Guido Martino Leopoldo Attilio
Felicetti Nevio Marzano Arturo
Felisetti Luigi Dino Masiello Vitilio
. Ferrari Marte Miana Silvio
Flamigni Sergio Miceli Vincenzo
Formica Costantino Migliorini Giovanni
Forte Salvatore Milani Armelino
Fortuna Loris Milano De Paoli Vanda
Fortunato Giuseppe Millet Ruggero
Fracchia Bruno Mondino Giorgio Annibale
Franchi Franco Monsellato Amleto
Frasca Salvatore Monteleone Saverio
Furia Giovanni Mosca Giovanni
Moschini Renzo
Gambolato Pietro
Garbi Mario Napolitano Giorgio
Gatti Natalino Natta Alessandro
Gatto Vincenzo Nespolo Carla Federica
Giadresco Giovanni Noberasco Giuseppe
Giannantoni Gabriele Novellini Enrico
Giannini Mario
Giovanardi Alfredo Occhetto Achille
Giura Longo Raffaele Olivi Mauro
Granati Caruso Maria Teresa Orlando Giuseppe
Grassucci Lelio
Gualandi Enrico Pagliai Morena Amabile
Guarra Antonio Pajetta Gian Carlo
Guasso Nazareno Palopoli Fulvio
Guerrini Paolo Pani Mario
Guglielmino Giuseppe Papa De Santis Cristina
Pazzaglia Alfredo .
Ianni Guido Pecchia Tornati Maria Augusta
lotti Leonilde Peggio Eugenio
Pellegatta Maria Agostina
Labriola Silvano Perantuono Tommaso
Lamanna Giovanni Petrella Domenico
La Torre Pio Pochetti Mario
Libertini Luci0 Pratesi Piero
Lodi Faustini Fustini Adriana Principe Francesco
Lodolini Francesca Pucciarini Giampiero
Lombardi Riccardo Pugno Emilio

Macciotta Giorgio Quaranta Enrico


Magnani Noya Maria Quercioli Elio
Mancini Giacomo
Mancuso Giuseppe Raffaelli Edmondo
Manfredi Giuseppe Raicich Marino
Mannuzzu Salvatore Rauti Giuseppe
Marchi Dascola Enza Reichlin Alfredo
Margheri Andrea Ricci Raimondo
Atti Parlamentari - 25069 - Camera dei Deputati
VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978 .-

Riga Grazia Sono in missione:


Romualdi Pino
Lezzi Pietro
Rosolen Angela Maria
Maggioni Desiderio
Rossino Giovanni
Martinelli Mario
Rubbi Antonio
Milani Eliseo
Segre Sergio
Saladino Gaspare
Zagari Mario
Salvato Ersilia
Salvatore Elvio Alfonso
Sandomenico Egizio PRESIDENTE. Risultano pertanto pre-
Sarri Trabujo Milena cluse le risoluzioni Castellina Luciana ed
Sarti Armando altri n. 6-00053 e Pannella ed altri
Savoldi Gianni n. 6-00054.
Sbriziolo De Felice Eirene Ritengo che, alla luce degli argomenti
Scaramucci Guaitini Alba trattati e delle posizioni assunte nel corso
Seppia Mauro del dibattito, i seguenti documenti di sin-
Servadei Stefano dacato ispettivo siano da considerarsi esau-
Servello Francesco riti: mozione n. 1-00068; interpellanze
Sicolo Tommaso '
nn. 2-00470 e 2-00476.
Signorile Claudio Si intende che i presentatori di tali do-
Spagnoli Ugo cumenti che non fossero di questo avviso
Spataro Agostino potranno presentare sugli argomenti stessi
Spaventa Luigi nuovi documenti di sindacato ispettivo.
Stefanelli Livio

Tamburini Rolando Dimissioni di un deputato.


Tani Danilo
Tesi Sergio PRESIDENTE. Si dia lettura della let-
Tessari Alessandro tera inviatami in data 12 dicembre 1978
Testa Antonio dalla collega Adele Faccio.
Tiraboschi Angelo
Tocco Giuseppe MORINI, Segretario, legge:
Toni Francesco
Torri Giovanni (c Signor Presidente,
Tortorella Aldo insieme con i compagni radicali, al-
Tozzetti Aldo l'inizio della legislatura avevamo annun-
Tremaglia Pierantonio Mirko cjato che avremmo presentato le nostre
Tripodi Antonino dimissioni a metà legislatura. Tale deci-
Trombadori Antonello sione viene attuata per quanto mi ri-
guarda.
Vagli Maura Dimettere il mandato di deputata vuol
Valensise Raffaele significare soprattutto dare un esempio e
Vecchietti Tullio una dimostrazione che tale mandato con-
Venegoni Guido tiene in sé e comporta in certe circostan-
Venturini Aldo ze anche la possibilità o il dovere di de-
Vetere Ugo clinarlo o di dismetterlo. Questo soprat-
Villari Rosario tutto mentre sembra che vada prevalendo
Vineis Manlio una prassi ed un costume in cui il primo
obiettivo sia conservarlo indefinitivamente
Zavagnin Antonio ed in modo indipendente dalle condizioni
Zoppetti Francesco e dalle evenienze in cui l'eletto venga a
Zuccalà Michele trovarsi.
Atti Parfamentari - 25070 - Camera dei Deputati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

Ritengo che il non tenere sufficiente- no più tfiadur8si in una sorta <di lmavoro
mente presente che, tra gli altri doveri e burocratilco valutabile nei risultati essen-
poteri bel parlztmentare, vi è anche quello
~
zidmente in funzione della quantità di
di lasciare il mandato sia causa non ul- provvedimenti Lioenziati; e a questo fine
tima di inquinamento della vita parlamen- la di,scueslone e il dibattito diventano una
tare e più in generale della vita politica sorta di rituale privo d,i efficacia e di
del paese. Anche perché nel paese si ma- eff'ettiva ri,spondenza con la fin,alktà reale
nifesta un crescente senso di sfiducia ver- di ogn,i dibattito, cioè dvi convincere, cosa
so le istituzioni e la prassi parlamentare. che presuppone la dilspcmibilità a d essere
Né credo che debbano essere ipotizzati convinti, e pertanto non sollera che la
in astratto motivi che consiglino o im- parola e l'aslcolto s,iano ridotti a mera
pongano di esercitare il mandato ricevu- rappresentazione. Un prodotto legislativo
to con l'elezione per tale via. Nel momen- scadente e talvolta del tutto inconcluden-
to in cui decido di non partecipare più te è la cons,e.guenaa naturalJe d,i tale arteg-
alla vita parlamentare in via primaria giament,o, che nasoe, lo ripeto, dla una so-
(per dedicarmi come militante del gruppo stanzialse espropri'azione della funzione au-
parlamentare radicale e del partito radi- tonoma e responsabile di, ogni deputato.
cale alle lotte radicali) non posso non
D'altro lato la chiusura d'ella vita
evocare il fatto che le condizioni stesse
parlamentcare nei suoi momenti. più de-
garantite dal regolamento e dalla Costitu-
licati ed importanti al1,'infsrmazhone che
zione sono state, in questi due anni e
il1 paese ha d,i'rltto di ricev,ere, chiuslura
mezzo, profondamente cambiate e deterio-
I

che IbdvoIta è stata addirittura formaliz-


rate. I1 deputato oggi è certamente assai
zata con diviet,i, e disappli'cazioni .del re-
meno in condizione di esercitare le fun-
golamentco, e sempre è rid,otta o ditstorta
zioni di legislatore e di rappresentante
è un fatto che concorre certamente ad
della nazione nella pienezza dei suoi po-
aggravare lla mera ritu,al,ità del dibattito
teri e delle sue responsabilità di quanto
lo f,osse albra, e siò anche al di fuori e 50 sca&,m,ent,o di quellra cent,ralità del
Parlamento che, o è oenrtrr.ali:tà della con-
del rapporto tra minoranza e maggioran-
za, ma ancora di più nel rapport,o tra flit6ualità e della dialetticja della vita par-
il singolo pan1amcentmee )l'istituzione. Tale l,amentare, o è mero alibi e pur.a il~lusiione.
rapporto è sempre più disoonosciuto ìn Ritengo quintdi di adempiere - presen-
favore di una meccanica e distorta appar- tando le mie irrevocabili dimissioni - a
tlenenza d'e1 Parlamentare al gruppo, ri- quello stesso mandato che mi ha portata
guardato c,ome unico soggetko della vita per due anni e mezzo a lavorare in que-
parlamenta=, con l'espropni,azione di dirit- sta Camera.
ti e funzioni che, consumata soprattutto Voglia gr,ad,ire i miei migliori s,aluti.
in d~am~odegli appartlenlmti ai gruppi
ADELE FACCIO
maggiori e di m,aggioranza, si ripercuote
<( D.

sulla figura 'e sulla posizione di ognuno.


E ciò indipendentlemente da modifiche del PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, stan-
regolamento che pure si vanno, a quanto ti le motivazioni politiche date all'onore-
sembra, manipolando, ma secondo una in- vole Adele Faccio alle sue dimissioni, ri-
terpretazione ed una prassi che, contro tengo, diversamente da altre volte, di non
la lattera e lo spiritso del regdamento dovermi esprimere sulla presentazione del-
vigente, ne hanno in realtà sdistQrtoi con- le dimissioni stesse.
tenuti e vanificato k gar.anzie. N'esvuno chi,edend,o ,di parl'are, passia-
Credo che %da tale concezione e da m'o alla votazione sull'accetta,zione delle
tale prassi non si d+iscosti, m'a ne tragg3 dhksi,onmidellla collega Adele Faccio, sul-
ami origine, l'altra concezione secondo cui le quali - ripeto - il gruppo radicale ha
l'a funzi,one parlamentare dlebba ogni gior- chiesto lo scmti'nio segreto.
Atti Parlamentari - 25071 - Camera dei Deputati

VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

Arnaud Gian Aldo


Votazione segreta. Arnone Mario
Azzaro Giuseppe
PRESIDENTE. I~&IGO la votazione se-
gret,a, mediante procedimento elettronico
Bacchi Domenico
sull'accettazione delle ,dimissioni 'delil'ono-
Baghino Francesco Giulio
nevole Adele Emio.
Balbo di Vinadio Aimone
(Segue f a votazione). Baldassari Roberto
Baldassi Vincenzo
Dichiaro chiusa la votazione e invito Ballardini Renato
gli onorevoli segretar;i a verificarne le ri- Balzamo Vincenzo
sultanze. Bambi Moreno
Bandiera Pasquale
( I deputati segretari verificano le ri- Barba Davide
sultanze della votazione). Barbarossa Voza Maria Immacolata
Barbera Augusto
Comunico il risultato della votazione: Barca Luciano
Bardelli Mario
Presenti . . . . . . 500 Bartocci Enzo
Votanti . . . . . . . 491 Bartolini Mario Andrea
Astenuti . . . . . . 9 Bassetti Piero
Battaglia Adolfo
Maggioranza . . . . . 246
Battino-Vittorelli Paolo
Voti favorevoli . . 309 Belardi Merlo Eriase
Voti contrari . . . 182 Belci Corrado
Bellocchio Antonio
(La Camera approva).
Belussi Ernesta
Berlinguer Enrico
Hanno preso parte alla votazione: Berliinguer Giovanni
Bernardi Guido
Abbiati Dolores Bernardini Vinicio
Accame Falco Bernini Bruno
Achilli Michele Bertani Eletta
Adamo Nicola Bertoli Marco
Agnelli Susanna Biamonte Tommaso
Aiardi Alberto Bianchi Beretta Romana
Alborghetti Guido Bianco Gerardo
Alici Francesco Onorato Biasini Oddo
Alinovi Abdon Bini Giorgio
Aliverti Gianfranco Bisignani Alfredo
Allegra Paolo Bocchi Fausto
Amalfitano Domenico Maria Bodrato Guido
Amarante Giuseppe Boffardi Ines
Ambrosino Alfonso Bogi Giorgio
Amici Cesare Boldrin Anselmo
Andreoni Giovanni Bollati Benito
Angelini Vito Bolognari Mario
Aniasi Aldo Bonalumi Gilberto
Antoni Varese Bonfìglio Casimiro
Arfè Gaetano Bonifazi Emo
Armato Baldassare Borruso Andrea
A h e l l a Angelo Bortolani Franco '
Atti Parlamentari - 25072 Camera dei Deputati

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

Bosco Manfredi Cerullo Pietro


Bosi Maramotti Giovanna Chiarante Giuseppe
Botta Giuseppe Chinvi!! Cecilia
Bottarelli Pier Giorgio Ciai Trivelli Anna Maria
Bottari Angela Maria Ciannamea Leonardo
Bova Francesco Cicchitto Fabrizio
Bozzi Aldo Cirasino Lorenzo
Branciforti Rosanna Citaristi Severino
Bressani Pier Giorgio Citterio Ezio
Brini Federico C i a n i Fabio Maria
Brocca Beniamino Coccia Franco
Broccoli Paolo Pietro Cocco Maria
Brusca Antonino ‘
Codrignani Giancarla
Bubbico Mauro Colomba Giulio
Buro Maria Luigia Colonna Flavio
Buzzoni Giovanni Colucci Francesco
Cabras Paolo Colurcio Giovanni Battista
Cacciari Massimo Conchiglia Calasso Cristina
Caiati Italo Giulio Conte Antonio
Calaminici Armando Conti Pietro
Caldoro Antonio Corà Renato
Calice Giovanni Corallo Salvatore
Canullo Leo Corder Marino
Cappelli Lorenzo Corghi Vincenzo
Cappelloni Guido Corradi Nadia
Cayria Nicola Costa Raffaele
Carandini Guido Costamagna Giuseppe
Cardia Umberto Cravedi Mario
Carenini Egidio Cresco Angelo Gaetano
Carlassara Giovanni Battista Cristofori Adolfo
Carloni Andreucci Maria Teresa Cuminetti Sergio
Carlotto Natale Giuseppe
Carmeno Pietro D’Alema Giuseppe .

Caroli Giuseppe D’Alessio Aldo


Carrà Giuseppe Dal Maso Giuseppe Antonio
Carta Gianuario Danesi Emo
Caruso Antonio Da Prato Francesco
Caruso Ignazio d’Aquino Saverio
Casadei Amelia D’Arezzo Bernardo
Casalino Giorgio Darida Clelio
Casapieri Quagliotti Carmm de Carneri Sergio
Casati Francesco De. Caro’ Paolo
Cassanmagnago Cerretti Maria De Carolis Massimo
Castiglione Franco Degan Costante
Castoldi Giuseppe De Gregorio Michele
Cattanei Francesco Del Donno Olindo
Cavaliere Stefano Del Duca Antonio
&ora Benito De Leonardis Donato
Cecchi Alberto D e l h o Raffaele
Ceravolo Sergio Dell’hdro Renato
Cerra Benito Del Pennino Antonio
Cerrina Feroni Gianluca Del Rio Giovanni
Atti Parlamentari ' - 25073 - Camera dei Deputati

VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978


De Martino Francesco Gava Antonio
De Marzio Ernesto Giadresco Giovanni
De Michelis Gianni Giannantoni Gabriele
De Mita Luigi Ciriaco Giordano Alessandro
De Poi Alfredo Giovanardi Alfredo
Di Giannantonio Natalino Giuliari Francesco
Di Giesi Michele Giura Longo Raffaele
Di Giulio Fernando Goria Giovanni Giuseppe
Di Vagno Giuseppe Gorla Massimo
Drago Antonino Gottardo Natale
Dulbecco Francesco Granati Caruso Maria Teresa
Granelli Luigi
Erminero Enzo Grassi Bertazzi Niccolb i

Esposto Attilio Grassucci Lelio


Evangelisti Franco Gualandi Enrico
Guasso Nazareno
Fabbri Seroni Adriana Guerrini Paolo
Facchini Adolfo Guglielmino Giuseppe
Faenzi Ivo Cullotti Antonino
Fantaci Giovanni Gunnella Aristide
Fanti Guido
Felicetti Nevio Ianni Guido
Felici Carlo Ianniello Mauro
Felisetti Luigi Dino Iotti Leonilde
Ferrari Marte Iozzelli Giovan Carlo
Ferrari Silvestro
Fiori Giovannino Labriola Silvano
Formica Costantino La Malfa Giorgio
Fornasari Giuseppe La Malfa Ugo
Forni Luciano Lamanna Giovanni
Forte Salvatore Lamorte Pasquale
Fortuna Loris La Penna Girolamo
Fortunato Giuseppe La Rocca Salvatore
Fracanzani Carlo La Torre Pio
Fracchia Bruno Lattanzio Vito
Franchi Franco Leccisi Pino
Frasca Salvatore Lettieri Nicola
Froio Francesco Libertini Luci0
Furia Giovanni Licheri Pier Giorgio
Fusaro Leandro Lima Salvatore
Lobianco Arcangelo
Galloni Giovanni Lodi Faustini Fustini Adriana
Gambolato Pietro Lodolini Francesca
Gamper Hugo Lonibardi Riccardo
Garbi Mario Lombardo Antonino
Gargani Giuseppe Longo Pietro
Gargano Mario Lucchesi Giuseppe
Garzia Raffaele Lussignoli Francesco
Gasco Piero Luigi
Gaspari Remo Macciotta Giorgio
Gatti Natalino Maggioni Desiderio
Gatto Vincenzo Malagodi Giovanni
Atti Parlamentari - 25074 - Camera dei Deputati

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL-^^ DICEMBRE 1978

Malvestio Piergiovanni Napoli Vito


Mammì Oscar Natta Alessandro
Mancini Giacomo Nespolo Carla Federica
Mancini Vincenzo Nicolazzi Franco
Mancuso Giuseppe Nicosia Angelo
Manfredi Giuseppe Noberasco Giuseppe
Manfredi Manfredo Novellini Enrico
Mannino Calogero Antonino Nucci Guglielmo
Mannuzzu Salvatore
Occhetto Achille
Mantella Guido
Olivi Mauro
Marabini Virginiangelo
Orione Franco Luigi
Marchi Dascola Enza
Orlando Giuseppe
Margheri Andrea
Orsini Bruno
Mariotti Luigi
Orsini Gianfranco
Marocco Mario
Maroli Fiorenzo Padula Pietro
Marrafini Alfredo Pagliai Morena Amabile
Martini Maria Eletta Pajetta Gian Carlo
Martino Leopoldo Attilio Palomby Adriana
Marton Giuseppe Palopoli Fulvio
Marzano Arturo Pandolfi Filippo Maria
Masiello Vitilio Pani Mario
Massari Renato Papa De Santis Cristina
Mastella Mario Clemente Patriarca Francesco
Matarrese Antonio Pavone Vincenzo
Matta Giovanni ’
Pecchia Tornati Maria Augusta
Mazzarino Antonio Peggio Eugenio
Rlazzarrino Antonio Mario Pellegatta Maria Agostina
Mazzola Francesco Vittorio Pellizzari Gianmario
Meneghetti Gioacchino Giovanni Pennacchini Erminio
Menicacci Stefano Perantuono Tommaso
hlerloni Francesco Perrone Antonino
Merolli Carlo Petrella Domenico
Meucci Enzo Petrucci Amerigo
Mezzogiorno Vincenzo Pezzati Sergio
Miana Silvio Picchioni Rolando
Miceli Vincenzo Piccinelli Enea
Micheli Filippo Piccoli Flaminio
Migliorini Giovanni Pinto Domenico
Milani Armelino Pisanu Giuseppe
Milano De Paoli Vanda Pisicchio Natale
Millet Ruggero Pochetti Mario
Misasi Riccardo Pompei Ennio
Mondino Giorgio Annibale . Pontello Claudio
Monsellato Amleto Porcellana Giovanni
Monteleone Saverio Portatadino Costante
Mora Giampaolo Posta1 Giorgio
Morazzoni Gaetano Pratesi Piero
Morini Danilo Principe Francesco
Moro Dino Pucciarini Giampiero
Moro Paolo Enrico Pugno Emilio
Moschini Renzo .. Pumilia Calogero
Atti Parlamentari - 25075 - Camera dei Deputati

VI1 LEGISLATUR4 - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

Quaranta Enrico Servello Francesco


Quarenghi Vittoria Sicolo Tommaso
Quattrone Fr-ancesco Signorile Claudio
Quercioli Elio Silvestri Giuliano
Quieti Giuseppe Sinesio Giuseppe
Sobrero Francesco Secondo
Raffaelli Edmondo Spagnoli Ugo
Raicich Marino Spaventa Luigi
Rauti Giuseppe Speranza Edoardo
Reggiani Alessandro Spigaroli Alberto
Rende Pietro Sposetti Giuseppe
Revelli Emidio Squeri Carlo
Ricci Raimondo Stefanelli Livio
Riga Grazia Stegagnini Bruno
Robaldo Vitale Steli's Carlo
Rognoni Virginio
Romualdi Pino Tamburini Rolando
Rosati Elio Tani Danilo
'

Rosolen Angela Maria Tantalo Michele


Rossino Giovanni Tedeschi Nadir
Rubbi Emilio Terranova Cesare
Ruffini Attilio Tesi Sergio
Runior Mariano Tesigi Aristide
Russo Carlo Tesi'ni Giancarlo
Russo Ferdinando Tessari Alessandro
Russo Vincenzo Tessari Giangiacomo
Testa Antonio
Sabbatini Gianfranco Tiraboschi Angelo
Saladino Gaspare Tocco Giuseppe
Salomone Giosuè Todros Alberto
Salvato Ersilia Tombesi Giorgio
Salvatore Elvio Alfonso Toni Francesco
Salvi Franco Torri Giovanni
Sandomenico Egizio Tortorella Aldo
Sanese Nicola Tozzetti Aldo
Sangalli Carlo Tremaglia Pierantonio Mirko
Santuz Giorgio Tripodi Antonino
Sanza Angelo Maria Triva Rubes
Sarri Trabujo Milena
Sarti Armando Urso Giacinto
Savino Mauro Urso Salvatore
Savoldi Gianni Usellini Mario
Sbriziolo De Felice Eirene
Scalia Vito Vaccaro Melucco Alessandra
Scaraniucci Guaitini Alba Vagli Maura
Scarlato Vincenzo Valensise Raffaele
Scotti Vincenzo Vecchietti Tullio
Scovacricchi Martino Venegoni Guido
Sedati Giacomo Venturini Aldo
Segni Mario Vernola Nicola
Seppia Mauro Vetere Ugo
Servadei Stefano Villa Ruggero
Atti .?arlamentari - 25076 - Camera dei Deputati
VI1 LJZGISIATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

Vincenzi Bruno PANDOLFI, Ministro del tesoro. Mi


Vineis Manlio onoro presentare il seguente disegno di
Vizini Carlo legge:

Zaccagnini Benigno Nota di variazioni al- bilancio di. pre-


<<

Zamberletti Giuseppe vkione dello Stato per l’anno finanziario


Zambon Bruno 1979 e bilancio pauriennale per il tri,ennio
Zanone Valerio 1979-1981D.
Zavagnin Antonio
Zolla Michele Mi onoro altresì presentare, a nome
Zoppetti Francesco del ‘ministro del lavoro e della previden-
Zoppi Pietro za sociale, il seguente disegno di .legge:
Zoso Giuliano
Zuccalà Michele << Interpretazione autentica dell’articolo
Zuech Giuseppe 11 della legge 2 aprile 1968, n. 482, e per
Zurlo Giuseppe la disciplina del collocamento ord,inario
presso partiti politici e associazioni sdn,d,a-
cali n.
Si sono astenuti:
PRESIDENTE. Do atto della presen-
Andreotti Giulio tazione di questi disegni di legge, che
Bonino Emma saranno stampati e d>istribuiti.
Borri Andrea
Castellucci Albertino
Mellini Mauro
Pannella Marco Approvazioni in Commissioni.
Rosini Giacomo
Trabucchi Emilio PRESIDENTE. Nelle riunioni di oggi
Zaniboni Antonino delle Commissioni, in sede legklativa, so-
no stati approvati i seguenti progetti di
Sono in missione: legge:

Antoniozzi Dario dalla I X Commissione (Lavori pub-


Colombo Emiiio : blici):
Fioret Mario
Lezzi Pietro .
<<Autorizzazionedella spesa per la ese-
Maggimi Desiderio cuzione di opere paravalanghe sulle pen-
Martinelli Mario dici montane nella zona del valico dai con-
Milani Eliseo fine nazionale in comune di Brennero in
Pisoni Ferruccio provincia di Bolzano (2472);
))

* Segre Sergio
Zagari Mario dalla X I I Commissione (Industria):
Nuovi apporti al. capital’e sociale del-
<<
la Società per le gestioni e partecipazioni
Presentazione
industriali - GEPI Società per ,azioni ))

di disegni di legge. (2485);

PANDOLFI, Ministro’ del tesoro. Chie- << Assegnazione al Comitato nazionale


do di parlare per la presentazione di di- per l’energi,a nucleare di un contributo
segni di legge.
. . -
straordinario di lire 23.750 milioni nel
triemio 1977-1979 per anticipazioni alla
PRESIDENTE. Ne ha facoltà. società Eurodif B (2399);
Atti Parlamentari - 25077 -
~ ~~
Camera dei Deputati.
V I 1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978
-

dalla XIII Coinmissione (Lavoro): previsti dalla legge 29 novembre 1977,


PEZZATI ed a1tr.i; MANCINI VINCENZO n. 875, relativa al riordinamento delle
ed altri: ((Norme per l’ordinamento della pensioni di guerra, i deputati Cappelli e
professione di c o n s u h t e del lavoro (ap- Gottardo in sostituzione dei deputati Cit-
))

provato dalla XIII Commissione 6erma- terio e Boffardi Ines.


nente della Camera e modificato dal Se-
nato) (82-905-B).
Annunzio di. interi-ogazioni
e di una mozione.
Assegnazione di un disegno di legge
a Commissione’ bn sede referente. REGGIANI,. Segretario, legge le. inter-
PRESIDENTE. A norma del primo rogazioni e la mozione pervenute ‘alla Pre-
comma dell’articolo 72 del regolamento, sidenza.
il seguente disegno ‘di legge è deferito alila
I Commissione permanente (Affari costitu- . - -
Ordine del giorno
donali) in sede referente, con il parere
della seduta di domani.
della 11, della 111, della IV e della V . .
Commissione: .
PRESIDENTE. Comunico l’ordine del
<< Elezione dei rappresentanti del.l’It,alia
giorno della -seduta di domani.
al P,arlamento europeo )) (approvato dal
Senato) (2582).
Giovedì 14 dicembre 1978, alle 9:

Assegnazione di una proposta di legge 1. - Discussione del disegno di legge:


a Commissione in sede legislativa, ai
sensi dell’articolo 77 del regolamento. Conversionle in legge, con modifica-
zioni, ,del decret’o-Legge.21 otrtobre- 1978,
PRESIDENTE. Ricordo che nella se- n. 642, racante provvedimento .di‘tramli.
duta del 27 ottobre 1978 è stato assegna- zilone sul plesstonde universi’tanio (2575);
to alla I1 Commissione {Interni) in sede - Relatore: Tesini G,imcarlo.
legislativa, il progetto di legge n. 2427.
Per consentire alla stessa Commissione
. 2;. - Seguito. ,della
. discussione’
.- dei di-
di procedere all’abbinamento richiesto dal- segni di .legge: ..
l’articolo 77 del regolamento, è quindi as- . .
. ..
segnata in sede legislativa, con iil parere Biltanciro di pnevisi’one ~d~dbo
Stato p q
della I e della V Commissione, la seguen- l’,anno finmzianio 1979 e bilancio plurien-
te proposta di legge vertente su materia n,de per il triermio 1979-1981 (2432);
identica a quella contenuta nel progetto di - Relatori: Aiardi e Gambolato;
Legge sopra indicato:
Rendiconto generale .dlell’Amministra-
Senatori DE SABBATA ed altri: G Inte- zione dello Sfato per l’esercizio fina\nzia-
grazione della legge 26 aprile 1974, n. 169; rio 1977 (2372);
interpretazione autentica delle leggi 11 - Relatore: Gargano Mlario.
marzo 1958, n. 208, 9 febbraio 1963,
n. 148, 2 aprile 1968, n. 491, e 26 aprile 3. - S.eguito .della .di,scus.sione delle
1974, n. 169, sulla indennitA agli ammini- mozioni 1-00061, 1-00062, , l-00063, 1-00065
stratori delle province e dei comuni B (ap- sulla situazlione nella citta di Napoli.
provata dal Senato) (2586). . .

-. 4. .- Seguito della. discussione delle


Sostituzione di commissari. proposte di legge; . . . . .
PRESIDENTE. Comunico di aver chia- SCALIAed altpi: D.elega- al Governo
mato a far parte della Commissione spe- per l’emanazione di norme per il voto
ciale per il parere al Governo sui decreti degli italiani all’estero (792);
Atti Parlamentari - 25078 - Camera dei Deputati

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

TREMAGLIAed altri: Norme per l’eser- DE CINQUEed altri: Estensione dei


cizio del dipitto di voto dei cittadini ita- benefici di cui alla legge 28 marzo 1968,
1lanl
’ 2 a1l’estero (33); I?. 340, ag!i inegfianti di applicazioni tec-

SINESIOed altri: Esercizio del voto niche di ruolo in servizio nella scuol’a me-
degli italiani all’estero (711); dia ed attualmente Jnquadrati nel ruolo
previstcb dalla tabella D, quadro secondo,
PRETI ed altri: Esercizio del diritto annessa al decreto-legge 30 gennaio 1976,
di voto dei cittadini italiani all’estero n. 13, convertito in legge, con modifica-
(1037); zioni, Gon l,a legge 30 marzo 1976, n. 88,
TREMAGLIAed altri: Divieto di can- e già appartenenti al ruolo C (298);
cellazione dalle liste elettorali dei citta- - Relatore: Quarenghi Vittoria;
dini italiani emigrati all’estero (1122);
Senatori DELLA PORTAed altri: In-
- Relatore: Armella. terpretazione - autentica del decreto-1,egge
5. - Seguito della discussione della 6 luglio 1974, n. 254, convertito, con mo-
proposta di legge costituzionale: . dificazioni, nella legge 17 agosto 1974, .
n. 383, recante alcune maggiorazioni di
Senatori BRANCA ed altri: Modifica aliquote in materia di imposizione indi-
de1,l’articolo 9 delilla legge costituzionale retta sui prodotti di profumeria (appro-
9 febbraio 1948, n. 1, recante norme sui vato dal Senato) (985);
gi,udizi di legittimità costituzionale (appro-
vata dal Senato in prima deliberazione)
- Relatore: Gottardo;
(1441); TOMBESI e MAROCCO:Modifiche del-
- Relatore: Labriola. l’articolo 8 della lsegge 19 maggio 1975,
11. 169, relat*iva ai servizi marittimi locali
6. - Discussione dei progetti di legge: dell’Adri’atico (1354);
MARZOTTO CAOTORTA ed altri: Norme GUERRINIed altri: Modifica dell’arti-
riguardanti la ristrutturazione del Conto colo 8 della legge 19 maggio 1975, n. 169,
nazionale dei trasporti (153); cmtenente norme sul (( Riordinamento dc-’
- Relatore: Piccinelli; servizi marittimi postali e commerciali di
Senatori CIPELLINI ed altri: Aumento carattere locale (!444);
da lire 200 milioni a lire 400 milioni del SABBATINI ed altri: Integrazioni alla
contributo all’Unione italiana dei ciechi legge 19 maggio 1975, n. 169, concernente
(approvato da2 Senato) (550); il riordinamento dei servizi marittimi po-
- Relatore: Aniasi; stali e commerciali di carattere locale
FUSAROed altri: Norma integrativa (1456);
della legge 28 marzo 1968, n. 340, per BAGHINO ed altr,i: Modifiche ed in,te-
l’estensione dei benefici previsti dalla CI- grazi,oni alla legge 19 maggio 1975, n. 169,
tata legge a tutti gli insegnanti di appli- concernente il riordinamento dei servizi
cazioni tecniche in servizio di ruolo nell,a marittimi postali e commerciali di carat-
scuola media (828); tere locale (1585);
SERVADEI ed altri: Estensione dei be- - Relatore: Tombesi;
nefici di cui alla legge 28 marzo 1968,
n. 340, agli insegnanti di applicazioni tec- PEGGIO ed altri: Istituzione di una
niche in servizio di ruolo nella scuola Commifssione parlamentare d’inchiesta sul
media, attualmente inquadrati nel ruolo dissesto della Società autostrade romane
previsto dalla tabella D, quadro secondo, e abruzzesi (SARA) (1315);
ar?nessa al decreto-legge 30 gennaio 1976, ASCARI RACCACNI ed altri: Istituzione
11. 13, convertito nella legge 30 marzo di una Commissione parlamentare di in-
1976, n. 88, e già inquadrati nel ruolo C chiesta sul dissesto della Societa aulo-
(206) ; strade romane e abruzzesi (SARA) e di
Atti Parlamentari - 25079 - Camera dei Deputati

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

altre s.ocietà a prevalente capitale pub- Contro il deputato Bartolini, per


blico (1647); concorso - ai sensi dell’articolo 110 del
- Relatore: Tani. codice penale - nel reato di cui, all-’arti-
colo 112, n. 1 , e all’articolo 314 del co-
7. - Domande di autorizzazione a dice penale (peculato aggravato) (doc. IV,
procedere in giudizio: n. 88);
Contro il .deputato Almirante, per il - Relatore: Sabbatini;
reato di cui all’articolo 595 del codice Contro il deputato Cerullo, per il
penale (diffamazione) (doc. IV, n. 87); reato di cui all’articolo 595 del codice
- Relatore: Mirate; penale e agli articoli 13 e 21 della legge
Contro il deputato Bacchi, per i reati 8 febbraio 1948, n. 47 (diffamazione a
di cui all’articolo 15 del testo unico delle mezzo della stampa) (doc. IV, n. 95);
leggi di pubb1.i.a sicurezza (inosservanza - Relatore: Pontello;
degli ordini dell’autorità di pubblica si-
curezza) e all’articolo 341, prima parte Contro il deputato Pompei, per con-
e ultimo comma, .del codice penale (01 corso .- ai sensi dell’articolo 110 del CO-
traggio a un pubblico ufficia1,e) (doc., IV, dice penale - nel reato di cui agli arti;
n. 82); coli 81, capovenso, 112, primo comma,
- Relatore: Gargani; n. 1, e 328, primo comma, del codice
penale (omissione di atti di ufficio conti-
Contro i deputati Almirante, Tripodi,
nuata e aggravata) (doc. IV,.n. 79); ..
Nicosia, Roberti, Valensise, De Marzio,

Abelli, Calabrò, Delfino, Baghino, Cerullo, - Relatore: Stefanelli;


Sponziello, Franchi, Guarra, Pazzaglia, Tre- Contro il deputato Preti, per il reato
maglia, di Nardo, Servello, Romu,aldi, Man- di cui all’articolo 595, secondo comma,
co, d’Aquino, Menicacci, Rauti, Santagati, del codice penale e all’articolo 21 della
Cerquetti, Palomby Adriana, Bollati, per il legge 8 febbraio 1948, . n. 47 (diffamazionè
reato di cui agli, articoli 1 e 2 della 1,egge a mezzo della stampa) (doc. IV, n. 98);
20 giugno 1952, n. 645 (riorganizzazione , - Relatore: Borri Andrèa;
del . disciolto partito fascista) (doc. IV,
n. 30); .. . Contro il deputato Saccucci, per il
- Relatore: Pontello; reato di cui . all’articolo 5 della.. legge
20 giugno 1952, n. 645. (manifestazioni fa-
Contro il deputato Cerullo, per con- sci’ste) (doc. IV, n. 97);
corso - ai sensi dell’articolo 110 del co-
dice-penale - nel reato di cui agli articoli
- Relatore: Codrignani Giancarla; . ’

1 e 2, secondo comma, della legge 20 giu- Contro i deputati Pannella, Bonino


gno 1952, n. 645 (riorganizzazione del di- Emma, Pinto e Gorla Massimo, per con-
sci,olto partito fascista) (doc. IV, n. 59); corso - ai sensi dell’articolo .110 del co-
- Relatore: Pontello; dice penale - nel reato di cui agli arti-
Contro il deputato Orsini Gianfranco, coli 112, n. 1, e 414, n. 2, del codice
per il reato di cui agli articoli 5, primo, penale (istigazione a delinquere aggravata)
secondo e terzo comma, e 29 della legge (doc. IV, n. 92);
31 dicembre 1962, n. 1860 (violazione delle - Relatore: Perantuono;
disposizioni sul trasporto delle materie ra- Contro i deputati Pannella, Bonino
dioattive) (doc. IV, n. 65); Emma, Mellini, Faccio Adele e Pinto, per
- Relatore: Testa; . . concorso - ai sensi dell’articolo 110 del
Contro il deputato De Petro, .per il codice penale - nel reato di cui agli--arti-
reato di cui all’articolo 589, prima par- coli 112, n. 1, e 414, n. 2, del ..codice
te, del codice penale (omicidio colposo) penale (istigazione. a de’linquere aggravata)
. (doc. IV, n. 73); (doc. IV,’n. 93);
- Relatore: Testa; - Relatore: Perantuono;
~.
. . ,
Atti Parlamentari - 25080 - Camera dei Deputati

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

Contro il deputato ~4anco Clemente, FGRTUNA: Abrogazione degli articoli 17


per concorso - ai sensi dell’articolo 110 e 22 della legge 27 maggio 1929, n. 847,
&! codice penale - xe! reste di cgi --e-- aali recante disposizioni per l’applicazione del
articoli 61, n. 7, 112, n. 1, e 630, ‘secondo Concordato tra la Santa Sede e l’Italia
comma del codice penale (sequestro -di nella parte relativa al matrimonio, riguar-
persona a scopo di rapina o di estorsione danti l’esecutività in Italia della sentenza
aggravata) (doc. IV, n. 86); di nullità del matrimonio e dei rescritti
- Relatore: Bandiera. di dispensa del matrimonio rato e non
consumato (59);
8. - Discussione delle proposte di - Relatore: Pontello;
legge (ai sensi dell’articolo 81, comma 4, MELLINI ed altri: Abrogazione del
del regolamento) : capo V del titolo I1 del codice di pro:
MELLINI ed altri: Istituzione- di una cedura penale (88);
commissione parlamentare d’inchiesta sul- - Relatore: Pontello;
le vicende che hanno determinato la fine MELLINI ed altri: Tutela dei diritti
della detenzione del criminale di guerra dei cittadini della Repubblica di lingua
Herbert Kappler (urgenza) (1742); diversa da quella italiana e delle mino-
- Relatore: Accame; ranze linguistiche (662);
- Relatore: Vernola.
PROPOSTA D I LEGGE COSTITUZIONALE -
PANNELLA ed altri: Modificazione all’isti- 9. - Discussione delle proposte di
tuto dell’immunità parlmamentare previsto legge (ai sensi dell’articolo 107, comma 2 ,
dall’articolo 68 della Costituzione (29); del regolamento):
- Relatore: Caruso;
MARZOTTO CAOTORTAed altri: Obbligo
PROPOSTA D I LEGGE COSTITUZIONALE - dell’uso del casco protettivo per gli utenti
B o z z ~ ed altri: Modificazioni all’istituto dei motocicli (urgenza) (61);
della immunità parlamentare previsto dal- - Relatore: Piccinelli;
l’articolo 68 della Costituzione (41);
- Relatore: Caruso; PENNACCHINI: Aumento del contribu-
to annuo a favore dell’Istituto per la con’
MELLINI ed altri: Norme per la tu- tabilità nazionale (urgenza) (155);
tela delle prestazioni di attività lavorativa - Relatore: Grassi Bertazzi;
nella produzione di beni e di servizi da
parte di membri di comunità religiose e PROPOSTA D I LEGGE COSTITUZIONALE -
per la somministrazione degli alimenti in NATTA ALESSANDRO ed altri: Norme in
favore di religiosi e ministri di culto materia di elettorato attivo e passivo
(1833); (urgenza) (191);
- Relatore: Ciannamea; - Relatore: Segni;
BALZAMO ed altri: Libertà di espres- PROPOSTA D I LEGGE COSTITUZIONALE -
sione e comunicazione (13); FRACANZANI ed altri: Modifiche agli arti-
- Relatori: Mastella e Pennacchini; coli 48, 56 e 58 della Costituzione in ma-
teria di limiti di età per l’elettorato at-
MATTEOTTI ed altri: Disciplina giuri- tivo e passivo (urgenza) (533);
dica della rappresentazione in pubblico - Relatore: Segni.
delle opere teatrali e cinematografiche
(648) ; La seduta termina alle 19,40.
- Relatori: Mastella e Pennacchini;
PICCINELLIed altri: Abolizione delle IL CONSIGLIERE CAPO SERVIZIO DEI RESOCONTI

commissioni di censura cinematogrfica Avv. DARIOCASSANELLO


(700) ; L’ESTENSORE D E L PROCESSO VERBALE
. - Relatori: Pucciarini e Pennacchini; Dott. MANLIOROSSI
Atti Parlamentari - 25081 - Camera dei Deputai i
-___ ~ ~ ~ ~ _ ~ _ _

VIJ LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

denti postelegrafonici indignata e morbifi-


INTERROGAZIONI E MOZIONE
cata per i favoritismi e le discriminazioni
ANNUNZIATE
perpetrate ai suoi danni, ha chiesto I’im-
mediata revoca della nomina del coordina-
tore del complesso postellegrafonico di
IMTERRQGAZIQNI <( Castromediano riservandosi di adire le
))

A RISPOSTA I N COMMISSIONE vie legali -


quali iniziative intende prendere perché
l’ingiustificato provvedimento di nomina
ACCAME. - Al Ministro della difesa. sia revocato e sia ripristinata la prassi
Per conoscere: democratica nella sede delle poste e tele-
quali azioni sono state intraprese in comunicazioni d’i Lecce anche per ridare
relazione alla morte della recluta Mauri- fiducia nei valori della democrazia ai la-
zio Caniello di venti anni presso il Bat- voratori dipen,denti postelegrafonici accu-
taglione addestramento reclute di Casale sati ingiustamente del disservizio postale
Monferrato, morte che si afferma essere derivante da una pratica aberrante nella
avvenuta a causa di meningite; direzione dei servizi. (5-01434)
inoltre, quali sono le condizioni di vi-
ta delle reclute presso le caserme << Nino
Bixio B e << Pietro Mazza in cui negli
)>
ALBQRGHETTI, BARCA LUCIANO,
ultimi anni si sono verificati tra le re- MIANA E CARANDINI. - Ai Ministri del
clute vari casi di morte. (5-01433) tesoro, dell’indusiria, commetpcio e artigia-
nato e del bilancio e programmazione eco-
nonzicn. - Per conoscere qualli interventi
CASALINO, MARCHI DASCOLA ENZA, urgenti si intend,ano assumere per una
posibiva soluzione, sotto ,il profilo occupa-
BALDASSARI E GUGLIELMINO. - Al Mi-
nistro delle poste e delle telecomunicazio- zionale e della difesa ‘dei diritti ecoinomici
dei .lavoratori,, della drammatica situazione
ni. - Per sapere - premesso che:
di aloune aziende i cui. consigli di ammi-
. presso la sede provinciale delle po- nistrazion’e sono stati costituiti, in modo
ste e telecomunicazioni di Lecce esiste vi- del tutto ano’m,a!o, da enti locali tra cui
vo malcontento per il perpetuarsi della numerosi comuni.
pratica clientelare nella designazione del Tali azi,ende, situate nelle provinice di
personale ai vari incarichi; Como, Bergamo e Varese (tra le quali va
-.
con il provvedimento d.i fine novem- parti’colarmente segnalata la OMAB ex
bre il direttore delle poste e telecomuni- Carnliti di Qggi,ono) sono a liaro volta col-
cazioni dottor Giordano ha passato ogni legate con sociletà finanzi’arie di cui fanno
limite in quanto ha nominato coordina- parte i medesimi enti locali.
tore dei servizi del complesso << Castro- Gli interroganti ritengono che i provve-
mediano )) un dipendente per cui secon- dimenti che il Governo adotterà dovranno
do la Segreteria provinciale FIP-CGIL eliminade le situazioni debitorie, dirette e
<C con questo provvedimento sono stati indirette, drerivanti agli ent,i locali dagli
mortificati altri lavoratori che hanno i re- impegni assunti e imporre al tempo stesso
quisiti per ricoprire quell’incarico n; il definitivo superamento di molmalc si-
la segreteria FIP-CGIL interpretando tuazioni costituite d,all’esi~sten.mdi aziende
non solo lo stato d’animo dei propri manifatturiere gestite dagli enti locali.
iscritti, .ma d’ella maggiorinza dei dipen- (5-01435)

* * *
Atti Parlamentari - 25082 - Camera dei Deputati

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

naggiori dell’esercito che all’atto del con-


INTERROGAZIONI
A RISPOSTA SCRITTA zedo non. vengono promossi sottotenenti
nentre ql-resto trattamento vige per i ma-
rescialli maggiori dei carabinieri, Guardie
MARZANO E SBRIZIOLO DE FELICE i i finanza, pubblica sicurezza e marina.
EIRENE. - Ai Ministri delle finanze e Per chiedere quindi:
della marina mercantile. - Per conoscere se non ritenga oppcirtuno che i mare-
a quale regime di proprietà sono sottopo- ;cialli maggiori dell’esercito di ogni arma
sti i laghi Averno-Lucrino, e il vulcano servizio che non abbiano subito prece-
Solfatara siti in Pozzuoli. denti penali, non abbiano pendenze pena-
Nel caso di concessione a privati, quan- li in corso, che negli ultimi 4 anni di
do sia stata fatta tale concessione, a qua- servizio non abbiano riportato punizioni
le titolare, e per quale durata. (4-06602) penali di rigore, all’atto del congedamento
vengono promossi sottotenenti senza as-
SCOVACRICCHI. - Al Ministro dei segno;
tmsporti. - Per sapere - se non ritiene opportuno prendere
’ considerato che gli affidamenti resi Dpportune iniziative affinché il prowedi-
fin dal 1977 dall’Alitalia circa l’istituzione mento possa essere esteso anche ai ma-
di un terzo volo Trieste-Roma e Roma- rescialli maggiori già in quiescenza che si
Trieste non sono seguite concrete decisio- trovino nelle predette condizioni purché
ni, mentre la linea registra da tempo un non abbiano lasciato il selvizio in data an-
altissimo coefficiente di occupazione posti; teriore al 1” gennaio 1960. (4-06604)
ritenendo ingiustificate - se non n d
quadro dei dubbi criteri gestionali dell,a
Compagnia Alitalmia,invano denunciati fi- AMALFITANO. - Ai Ministri della di-
nora dall’interrogante e da altri deputa- fesa e dei beni culturali e ambientali. -
ti - le motivazioni opposte recenltemente Per sapere quali motivi ostano alla ces-
altla relativa richiesta del Consorzio per sione della caserma Rossarol in Taranto
l’Aeroporto FFiuli-Venezia Giulia - da parte del Demanio militare al Mini-
se intende adoperarsi per inserire il stero dei beni culturali, che da più di
nuovo volo nei progetti ufficiali della Com- qualche tempo, pare, averne fatto richie-
pagnia, secondo la volontà manifestata sta per la nuova %d’e dell’Archivio di Sta-
dalla medesima alla conferenza di Gar- to, essendo più che noto come la detta
done Riviera sui programmi nel marzo caserma sia in part,e abbandonata e in
1978 e alla successiva Conferenza aerea parte non adibita ad usi istituzionali da
triveneta dello stesso anno, anche per ade- parte dello stesso Ministero della difesa.
guare l’aeroporto dii Trieste ad altri ae- (4-06605)
roporti italiani, per cui sono previste, a
parità di situazioni, maggiori frequenze.
L’interrogante rileva infine che l’auspi- ORIONE. - Al Ministro della pubbli-
cata iniziativa è imposta - oltre che dalle ca istruzione. - Per sapere se è a cono-
obiettive esigenze degli utenti, dal.la ne- scenza della grave situazione in cui sono
cessità di ridurre il deficit di bilancio del venute a trovarsi tutte le insegnanti di
consorzio e di meglio ut-ilizzare il perso- c< dopo-asilo >> Scuole materne, in servizio
nale e le strutture dell’aeroporto di Ron- per conto dei comuni a seguito dell’en-
chi dei Legionari. (4-06603) trata in vigore della legge 9 agosto 1978.
Con questa normativa infatti tutte le
ACCAME E NOVELLINI. - Al Mini- insegnanti presso Scuole materne statali
stro della difesa. - Per conoscere: in servizio negli anni 1976, 1977 e 1978,
se è al corrente della disparità di anche se sfornit,e di titolo specifico, en-
trattamento esistente tra i Marescialli treranno a gradi in ruolo effettivo..
Atli Parlumeniuri - 25083 - Camera dei Deputati
-
VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

Nulla però la legge ha previsto per sopportabile in modo esclusivo dai soli
tutte quelle insegnanti, anche se munite operatori locali, considerando anche .in al-
di titoli specifici e qualificati, che, termi- tre località, queste attrezzature, sono sta-
nato il servizio delle assistenti e delle te dichiarate di pubblica utilità e man-
insegnanti statali hanno prestato la loro tenute con pubblico denaro. (4-06607)
attività nel cc dopo-asilo con assunzione
))

annuale, da parte dei comuni per il pe-


riodo di durata della Scuola materna. DEL DUCA. - AZ Ministri della pub-
Queste .insegnanti, quasi tutte diploma- blica istruzione e del tesoro. - Per cono-
te di Scuola magistrale, hanno prestato scere i provvedimenti che intendano adot-
per anni la loro attività senza un chiaro tare per la definizioee delle pratiche bu-
rapporto di serv!izio ed ora si trovano rocratiche tendenti al pagamenlto delle
estromesse, né possono operare in settori mensilità di pemione maturate dagli in-
similari, essendo per loro, a sensi di leg- segnanti elementari collocati a riposo con
ge, scaduti tutti i termini. i primi giorni del mese di settembre del
L’interrogante ch,iede se nella speri- corrente anno.
mentazione graduale della normativa, po- Nel momento in cui il Governo, attra-
trà esaere tenuta preslente questa situazio- verso decreto-legge, mostra la volontà di
ne di precariato delle cc dopo-asiliste D, on- un nuovo più rapido procedimaento per l,a
de possano avere quella sistemazione defi- liquidazione degli acconti di pemione, se
nitiva che a loro compete. (4-06606) non si intenda sollecitare gli Uffici centra-
li e periferici, in aderenza agli intendimen-
ti rico’rdati.
ORIONE. - Ai Ministri del turismo e Per sapere se le lamentele degli inte-
spettacolo e del lavoro e previdenza so- ressati, che per quanto riferito provengo-
ciale. - Per sapere se è a loro conmcen- no dai pensionati della provincia di Ckie-
za il gravissimo stato di disagio che si ti, si sono manifestate su scala nazionale
6 creato nel..la stazione t.uristica di Caldi- o se invece esistono sul territorio naziona-
rola (Fabbrica Curone - Alessandria) a se- le uffici periferici più solleciti di altri.
guito della disattivazione degli impianti (4-06608)
sciistici decretati dall’ufficio della motoriz-
zazione di Torino con il conseguente
smantellamento delle sciovie e degli im- ZANONE. - Al Presidente del Consi-
pianti di skilifts esistenti ed in servizio glio dei ministri ed al Ministro dei lavo-
da oltre 25 anni, di una larga massa di ri pubblici. - Per sapere, sta,nte la dimo-
sportivi. strabile utilità della costruzione dell’auto-
La impossib,ilità di usufruire di tali strada Ven,ezia-Monaco, dell’economicità
impian,ti stantme la ormai iniziata stagione dell’opera in considerazione degli apporti
invernale, si ripercuote inevitabilmente su finanziari convogliabili dall’estero ed a
tutta l’economia ddla Va1 Curone, ed in fronte dei benefici economici, occupazio-
particolare sui numerosi operatori econo- nali, infrastrutturali e turistici, quali ini-
mici, lavoratori ed abitanti della Zona le- ziative si intendano prendere.
gata in modo pressoché esclusivo all’atti- Per conoscere qwali siano gli effettivi
v,ità invernale. ostacoli che si frappongono alla costru-
Grave è anche il disappunto dei nu- zione di ta,le opera e se il Governo non
merosi sportivi utenti deUa stazione in- ritenga di intervenire proinuovendo le ne-
vernale, provenienti dalle vicine province cessarie iniziative, ivii inclusa la presenta-
di Milano, Pavia, --Genova ed Alessandria. zione di un decreto-legge di deroga di
L’interrogante chiede quali iniziative quanto disposto dall’articolo 11 della leg-
questi Ministeri inteli dano assLtniere per- se 28 aprile 1971, 11. 287, e dall’articolo
~

favorire il pronto ripristino degli impian- 18-bis aggiunto dalla legge di conversio-
ti, ‘la cui installazione 6 onerosa e non ne al decreto-legge 13 agosto 1975, n. 376.
Atti Parlamentari - 25084 - Camera dei Deputati
VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

Ciò si chiede anche in considerazione L’interrogante fa presente che l’opera


dell’effettivo pericolo, se non si provvede è particolarmente attesa dalla popolazio-
urgentemente, che i finmziaimnti prove- =e interessata, stmte da grave Inadegua-
nienti dall’estero ed oggi disponribi1.i si in- tezza dell’attuale ospedale esistente e le
dirizzino verso altri paesi confinanti. difficoltà di collegamento stradale e ferro-
(4-06609) viario con Firenze. (446611)

STEGAGNINI. - Al Ministro della sa-


LECCISI. - Al Presidente del Consi- nitir. - Per conoscere se risulti veritiera
glio dei ministri, ai Ministri dei lavori la notizia della chiusura entro il corrente
pubblici e del tesoro e al Ministro per le
anno 1978 dell’ufficio e dell’ambulatorio
Regioni. - Per conoscere i motivi per i
ENPAS di Borgo San Lorenzo (Firenze),
quali i decreti con,cessivi del contributo
a causa di sfratto esecutivo da parte del
statale a cooperative edilizie finanziate ai
propriet,ario dell’immobile.
sensi delle leggi n. 1179 e n. 492 (arti-
Qualora tale notizia corrisponda al ve-
colo 7, comma terzo) emessi dal Prowed,i-
ro, quali iniziative intenda adottare affin-
torato alle opere pubbliche di Bari, non
ché l’attività di detto ufficio e ambulato-
vengono registrati presso la Corte dei con-
rio, che interessa il vasto comprensorio
ti di Bari, la quale adduce perplessità re-
del Mugello, sia mantenuta anche perché
lative all’applicazione dell’articolo 125 del
risultano già reperiti altri locali adatti a
decreto del Presidente della Repubblica
tale esigenza. (4-06612)
n. 616 del 1977, e ciò nonostante sia sta-
ta emanata dalla Presidenza del Consiglio
dei ministri, circolare n. 66500/365 del 10 COSTA. - Al Ministro del lavoro e
luglio 1978 esplicativa ed interpretativa. della previdenza sociale. - Per sapere -
Per saqxre se sono a conoscenza che premesso che il disegno di legge d’inizia-
la mcmcata tempestiva registrazione di tali tiva governativa Camera n. 2486, conte-
decreti impedisce l’avvio di numerosiissimi nente norme per il riordinamento dei
“,ieri e d i b i coln grave danno per l’oc- trattamenti pensionistici, fissa il limite di
cupazione e per i lavoratori assegnatari i retribuzione massima pensionabile in cir-
qua1,i oltre a continuare ad essere pri,vi ca lire 17.500.000 a partire dal 1” gennaio
degli alloggi, sono costretti a subire la 1979; che, pertanto, tale disegno di legge
quoti.diania li,ev.itauiionedei prezzi, con gra- escluderebbe dal nuovo tetto quei )la-
(( ))

ve pregiudizio economico. voratori già in quiescenza, o che vi an-


Per sapere se non si ri,tiene di inter- dranno entro il corrente anno, i quali ne-
venire con tutta urgenza ponendo fine ad gli ultimi anni di attività hanno percepi-
ovvie disquisizioni giuridiche di interpre- to retribuzioni superiori al G tetto B INPS
tazbne e applicabil,itA, emanando defini- di lire 12.600.000 annue lorde in vigore
tive e chiare disposizioni al rigumdo; ciò dal gennaio 1969 - quale sia il parere
anche per non far incorrere i benefioi,ari del Governo circa ‘l’estensione, per moti-
del contributo statale nella decdenza pre- vi di giustizia, del nuovo tetto pensioni-
vista dalla legge n. 457 de11’8 agosto 1978 stico anche ai lavoratori già in quiescen-
ne1,l’ipotesi in cui non si siano iniziati i za sopra citati e, in caso affermativo, qua-
lavori entro il1 31 di,cembre 1978. (4-06610) li iniziative intende prendere a tale fine.
Ciò allo scopo di evitare una discri-
minazione inammissibile nei riguardi di
STEGAGNINI. - Al Ministro *della sa- pensionati che hanno versato i contributi
nità. - Per conoscere quali difficoltà esi- previdenziali in proporzione alle retribu-
stono per il completaineiito dell’ospedale zioni a suo tempo percepite e il cu.i tor-
del Mugello, con sede in Borgo San Lo- to sarebbe quehlo di essere andati in quie-
renzo (Firenze), già in avanzato stato di scenza prima del 1” gennaio 1979.
edificazione. (4-06613)
Atti Parlamentari - 25085 - Camera dei Deputati
VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

COSTA. - Al Presidente del Consi- che forma un invaso di cinque milioni


glio dei ministri ed ai Ministri del te- e mezzo di metri cubi di acqua, è stata
soro e dei lavori pubblici. - Per sapere, ultimatfa tre a m i fa, ma finora non serve
anche con riferimento alla precedente in- a niente.
terrogazione, n. 4-06192, tuttora priva di Per sapere se è vero che le lungaggini
risposta, se è negli intendimenti del Gover- burocratiche e le divergenze sui sistemi di
no rendere giustizia alle migliaia di lavo- utilizzo della imponente scorta d’acqua
ratori subordinati e di pensionati i quali, hanno infatti reso inutile l’opera.
da anni, continuano a vedere disatteso, L’interrogante chiede al Gov,erno di
da part,e degli Istituti autonomi per le sbloccare l’assurda situazione, dopo che
case popolari (Enti gestori) e dal Comita- anche il Consorzio Baraggisa ha chiesto lo
to per l’edilizia residenziale, il ricoaosci- intervento della regione Piemonte.
mento del loro diritto ad ottenere la tra- (4-06615)
sformiazione dell’assegnaziune in locazione
semplice in quella di proprieth immediata
con ipoteca legale (ex articolo 29 dlella CATTANEI. - Al Ministro dell’indu-
legge 14 febbraio 1963, n. 60) dell’allog- stria, del commercio e dell’artigianato. -
gio ex Gescal che occupano. Per conoscere quali urgenti e doverose
P)er sapere se sono a conoscenza che in iniziative intenda assumere in relazione
alcune località - fra le tante - dove una all’awenuto razionamento da parte’ dello
parte dei lavoratori e pensionati, con no- ENEL della. fornitura di energia elettrica
tevole sacrificio, hanno adito la compe- ad alcune aziende elettrosid,erurgiche li-
tente magistratura questa ha condannato guri, tra cui la FIT di Sestri Levante (che
i responsabili pro-tempore degli IACP per- ocoupa circa 2800 lavoratori) con la con-
ché responsabili di comportamento arbi- seguenza che l’attività produttiva in atto
trario le il1,egilttimo ed ha cont,estualmente dovrà esser drasticamente ridotta dal cir-
riconosciuto il diritto deg1,i assegnatari a ca 50 per cen’to.
stipulare il contratto di assegnazione in La decisione dell’ENEL, ente dei Stato,
proprietà dell’alloggio conteso. a tacer altro non può non apparire scon-
Per sapere se rispondono a ver,ità le certante, in un momento in cui la produ-
notizie che continuano a circolare in certi z.ione industriale dovrebbe essere sostenu-
non ben det,erniinati ambienti - con tutto ta ed aiutata in ogni senso; che ai buoni
il comprensibile allarmismo e tensione so- propositi governativi seguano invece simi-
ciale - secondo le quali il comportamento li prowedimenti, diventa un fatto politi-
omissivo posto in essere dagli IACP e dal co assai grave di cui il Governo deve
CER, cioè negare il diritto dei lavoratori, concretamente e con la massima solleci-
più deboli economicamente, ad acquisire la tudine farsi carico. (4-06616)
proprietà dell’alloggio - il titolo I1 della
legge 8 agosto 1977, n. 513, ne è l’esempio
più eclatante -, sarebbe conseguente al-. COSTAMAGNA. - AI- Ministro dell’in-
l’osservanza di uno dei precisi impegni temo. - Per sapere se è a conoscenza che
assunti dal Governo nei confronti di de- la caserma dei carabinieri di Carmagnola
terminate forze politich,e affinché qu,e-
(( )> in provincia di Torino, avvicinandosi ad
ste continuino a dare il loro sostegno al- un’età pensionabile in quanto risale a 50-
l’attività del Governo medesimo. 55 anni fa e da 10 si parla di una sua
(4-06614) ristrutturazione, in quanto è situata in una
posizione infelice, tra l’altro vicina al qua-
drivio semaforico di Porta R,acconigi e
COSTAMAGNA. - AI Ministro ‘dei la- più lontana dai servizi pubblici, non ri-
vori pubblici. - Per sapere se è a cono- sponde più alle attuali esigenze, è in con-
scenza che la più grande diga d’e1 Bidle- dizioni di manutenzione mediocri e i lo-
se a Maserano sul torrente Ostola, diga cali sono decisam.ente insufficienti;
Atti Parlamentarì - 25086 - Camera dei Depzitati
VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

per sapene se risponde al vero che il montane - oltretutto con spiccata funzio-
Comune sta preparando .l’ampliamento e ne turistica - trattando questi cittadini,
ia ristrut [Lirazione de!!’at;ua!e stazicme e se m n Jr?eg!io, a!m-eno al1.a pari di quelli
che la ubicazione sarebbe più centrale, più della pianura. (4-06618)
vicina ai servizi pubblici, in via Dante,
accanto al nuovo ufficio postale. (4-06617)
COSTAMAGNA. - Al Ministro dei la-
COSTAMAGNA. - Al Ministro delle po-
vori pubblici. - Per sapere se è a ,cono-
scenza che a S,pineto e a Sant’Antomio nd
ste e delle telecomunicazioni. - Per se-
oomune (di Castellamonte in provincia ,di
gnalare la grave situazione del servizio
Torino i t,imori d*i un’dtra .alluvione, ad un
TV nella Valle del Chisone e in specie
‘anno d,al violento nubifragio che nd’otto-
nel Comune di Roure in provincia di To-
bre 1977 causò gr8avi danni malle colture
rino: scrive L’eco del Chisone del 30 no-
in diversi punti del Canavese, ed in par-
vembre 1968: la gente di Roure non chie-
ticolmare.nei8 campi e nelle cascine confi-
de la luna, ma un regolare segnale TV -
nanti con il torrente Orco, sono ,all’ordi-
soldi buoni per un servizio che fa schi-
ne del gilorno, .in quanto gli (argini del
fo - Roure ha solo l’onore di pagare re-
torrente Orco sono ancora pr.ivi di sicu-
golarmente il canone, di servizi e TV nep-
rezza;
pure l’ombra - superate anche le previ-
per sapere che cosa ha fatto il co-
sioni più catastrofiche: dopo decine di
mune di Czstellam-onte, dopo la penizia
proteste i funzionari, anziché trasmettere
che ha constatato la necessità di un con-
le onde, si limitano a cc trasmettere let-
tributo di cilrca 260 milioni per il rifaci-
))

tere perditempo agli onorevoli - il Mini-


mento degli argbni;
stro non sa neppure il numero esatto de-
per sapere se è vera la notizia ,del
gli abitanti dei comuni - impianti provvi-
finanzi,amento di un contributo d:i 170 mi-
sori -;
lioni, ,a cui vanno aggiunti albri 15 mitlioni,
per sapere se non intenda rispondere
concessi. al Comune di Valperga, in quanto
ai diversi punti segnalati;
una piccola parte della zon,a da ripristi-
per sapere pure il perché la zona di
nare è sotto questo centro;
Roure - Caste1 del Bosco, Sariau, Balma
per chiedere se l’appalto è già stato
ed anche Villaretto - non ha neppure
ilndetto dal Magistrato ‘del Po, modo
l’ombra del servizio TV; dove il ripetito-
che i lavori vengano ‘iniziati al più pre-
re del Fraiteve invia un segnale insuffi-
sto per tranquillizzare i numerosi abi,tanti
ciente e la ricezione, perfino del primo
d,ell,a zona. (4-06619)
programma è pessima e quanto al 11, peg-
gio che andar di notte;
per sapere inoltre il perché la zona
di Fenestrelle ha ricevuto sinora soltan- MENICACCI. - Al Ministro del tesoro.
to il canale primo e neppure bene; - Per conoscere lo stato della pratica di
per sapere infine se il Governo non pensione di guerra di Angelini Pietro resi-
intenda far capire al Consiglio di amniini- dente in Antrodoco (Rieti) di cui al ri-
strazione ed alla Direzione della RAI-TV corso n. 1306775 avanti la Corte dei conti
che la gente di Roure, Fenestrelle e Us- di Roma. (4-06620)
seaux, per. antica abitudine montanare, an-
ziché aspettarsi tutto dallo Stato, h a co-
minciato col far da sé, installando ripe- MENICACCI. - Al Ministro del tesoro.
titori privati, messi a posto da valorosi - Per conoscere lo stato della pratica di
tecnici della zona, che però non riescoao pensione di invalidità permanente intesta-
certo a sostituire le attrezzature ufficiali ta a Giovanni De Marco deceduto il 20
ben pih costose, e quindi attende che la maggio 1977 distinta con il n. 10-6001877
TV italiana si ricordi anche delle zone dell’INPS. Generalità, di cui alla doman-
Atti Parlamentari - 25087 - Camera dei Deputati
VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

da del 1975 e successivamente domanda di fra l’Azienda mezzi Meccanici e la Società


reversibilità della moglie Perego Maddale- Panapesca di Montecatini Terme che, fra
na, inoltrata nel maggio 1977, tuttora ine- l’altro, ha offerto il viaggio. (4-06623)
vasa. (4-06621)

FRANCHI. - Al Ministro del tesoro.


MENICACCI. - Al Ministro del tesoro. - Per conoscere lo stato della pratica
- Per conoscere lo stato della pratica di relativa alla richiesta del dottor Bernardi-
pensione (posizione n. 473658) del signor no Pezone, dipendente dell’Ospedale re-
Scaloia Mario, già impiegato comunale, re- gionale Santa Chiara di Pisa, intesa ad
- sidente in Antrodoco (Rieti). (4-06622) ottenere la cessione del <( quinto B dello
stipendio. (4-06624)

FRANCHI E BAGHINO. - Ai Ministri


dell’interno, di grazia e giustizia, della ma-
rina mercantile, del commercio con l’estero COSTAMAGNA. - Al Ministro della
e della sanità. - Per sapere se è vero che
pubblica istruzione. - Per sapere - di
fronte ai problemi del bioeo sci,ent%co di
l’avvocato Giuseppe Batini, presidente della
Azienda dei mezzi meccanici e dei magaz- Verbania per ca’renza di ,insegnanti, tdove
zini del porto di Livorno, si sia recato in nel tr.iennio conclusivo eFano scoperte tre
Giappone unitamente al signor Cioni della cattedre di itahano e due d’i matematica,
Compagnia portuale (attualmente con in- più akuni altmrii limegnamenti di minore
carico alla regione Toscana quale esperto cilevanza e dopo l’invio ‘di telegrammi ,di
dei problemi portuali) su invito di una protesta di studenti e genijtori a l provve-
multinazionale giapponese <c per visitare ditore agli studi di Novara - se non ,riten-
installazioni e impianti di carattere por- ga questa situazione anormale e pairtico-
tuale ”; 1,armente pesante per gli studenti ,d’alV ian-
no, che a luglio dovmn,no sostenere I’esai
. per conoscere se la multinazionale
me & maturiltà riformato;
giapponese è la stessa che’ detiene il pac-
chetto azionario della FIN Friso fish Hol- per chiedere, l’intervento del Mini-
stero per fa.r cessane la prolungata lassen-
ding s.a. legata alla Panapesca di Monte-
za di dolcenti che (impedisce l’effettuazione
catini Terme (Pistoia), il cui titolare si
occupa della importazione di code di ro- del regolare programma scdastico, con
spo dal Giappone; inevitabili conseguenze i,n sede di esame.
(4-06625)
per conoscere se l’attività di impor-
tazione delle code di rospo è strettamen-
te legata alla consegna definitiva degli im-
pianti ex Docks Etruschi alla Panapesca COSTAMAGNA. - Al Ministro dei be-
di Montecatini Terme, come si evince dal ni culturali e ambientali. - Per sapere
punto due dell’ordine d e l giorno di convo- ;e è a conoscenza che a Galliate in pro-
cazione del Comitato direttivo dell’Azien- vincia di Novara esdslte un imponente ca-
da mezzi meccanici presieduto dall’avvo- stello sforzesco quattrocentesco a pianta
cato Batini; luadrata, con torri angolari, cinto da ,fos-
per conoscere infine se, durante il sato, che esaurite le sue originali funzio-
viaggio in Giappone i signori di cui sopra ?i, restituito per un tserzo al patrimonio
abbiano effettivamente preso visione dei ?ubbli,co, è in alcune parti pericolante,
macchinari portuali di sollevamento che, :hiuso per la maggior parte dell’anno;
fra l’altro, risultano tecnicamente inferiori per sapere se non r,itenga che un re-
a quelli di produzione italiana, o, come ;tauro, per quanto profondo e definitivo,
tutto lascia credere, tale visita tecnica sia ma volta reperiti i fondi necessari, non
stata solo il pretesto per coprire l’affare iasterà a farlo veramente risorgere, se
Atti Parlamentari - 25088 - Camera dei Deputati

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

non si sapranno trovare insieme ,alle for- COSTAMAGNA. - AZ Ministro della


ze pditiche e sociali galliatesi e alle or- agricoltura e delle foreste. - Per sapere
ganizzazioni culturali localmi, i rmtkvi di .se è vera la notizia che l’Amministrazione
una destinazione che leghi il castello au- civica di Varalbo, versando tra l’altro il
tenticamente alJa vita del paese; bel gruzzolo di milioni, ha concordato con
per sapere pure se risponde a verità, 1’ENEL un piano per la radicale sistema-
quanto denunciato dal Giornale di Nova- zione e potenziamanto dell’impianto del-
ra, che iil ritardo nell‘intervento è dovuto l’illuminazicme pubblica, che interessereb-
all’azione della Sovrintendenza alle belle be non solo Varallo e zcme periferiche
artti che ha gravemente inciso negativa- ma anche alcune fraziloni e ciò sarebbe
mente sulla parte di proprietà comunale awenuto diverso tempo fa;
del castello, in quanto la Sovrintendenza, per sapere il perché finora nulla è
separando il concetto di bene ambientale stato avviato, in quanto l’ENEL, che deve
da quello di bene culturale, è rimasta rin- realizzare l’impianto, pare immerso in un
chiusa in una ideologia del restauro sonno profondo.
L’interrogante chiede l‘intervento del
(( ))

che pretende di restituire l’edificio nella


sua integrità con una operazione che ri- Governo affinché 1’ENEL non tardi a sve-
guarda il monumento in sé, staccato dalla gliarsi e ad iniziare i lavori dell’attesissi-
destinazione d’uso; rrio nuovo piano di illuminazione.
(4-06627)
per sapere pure se non intenda indur-
re i,a sovrintendenza aUe belle arti ad
una interpretazione meno drastica del re-
TOCCO. - Al Ministro delle partecipa-
stauro, sovrapponendo nuovi elementi fun-
zioni statali. - Per sapere se risponda al
zionali all’edificio origi.nario in un rap-
vero la situazione alquanto delicata nel1.a
porto equilibrato con il preesistente n;
quale si troverebbe il signor Luciano Sa-
((

per sapere, dopo che i lavori di re- vio, presidente delle Officine Savio spa,
stauro, di ben 300 millioni per la ristrut- azienda del settore meccanotessile del-
turazione del torrtione sono rìimasti a me- 1‘ENI.
tà, incompiuti, se è vero che l’Ammini- Parrebbe infatti che il signor Savio sia
strazione comunale di Galliate si sarebbe anche proprietario o comunque cointeres-
accorta di errori di costruzi’one: una sca- sato direttamente o attraverso parenti
la a cielo aperto sul camminamento di stretti, in alcune aziende (Savioplast, Atex,
guardia convogliava l’acqua piovana nei Fosnam, Nautix) fornitrici dellsa stessa Of-
locali sottostanti .e un terrazvino lasciava ficine Savio spa, azienda a totale parteci-
filltrare I’umidità perché non ,impermeabi- pazione statale, per un fatturato annuo su-
lizzato. periore ai due miliardi di lire.
L’interrogante chiede l’intervento ulte- Alcune di queste aziende, in particolare
riore del Governo per far terminare i la- la Savioplast, sono tra l’altro in diretta
vori di restauro e chiede, inoltre, l’in- concorrenza con altre Societh del gruppo
tervento sulla regione Piemonte perché delle partecipazioni statali, conle la Nuova
concorra d a spesa soprattutto in quan- Saccardo di Schio, affetta da gravi diffi-
to il castello di Galliate è quasi senza coltà economico-finanziarie per lo scarso
pari in tutto il P)iemonte, tenendo presen- carico di lavoro di cui dispone.
te che occorre anche r,isolvere il proble- E poiché con il trasferimento all’ENI
ma dell’acquisizione da parte dell’ammi- del settore meccanotessile ex Egam, le Of-
nistrazione comunale della rimanente par- ficine Savio spa hanno assunto il ruolo
te ‘del castello, di proprietà pr;ivata, che di guida del settore e lo stesso signor Lu-
è stata giudicata adatta a destinazione di ciano Savio ha di fatto conseguito un
verde pubblico nonché dotata di (locali maggiore peso all’interno del gruppo, l’in-
più adattabili all’uso sociale, perché su terrogante chiede di sapere se il Ministro
più piani. (4-06626) non ritenga che si sia determinata all’in-
Atti Parlamentari - 25089 - Camera dei Deputati

V I 1 LEGISI.ATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

terno di questo settore dell’ENI una si- Q I sottoscritti chiedono di interrogare


tuazione di estrema delicatezza per l’evi- il Ministro del tesoro per sapere per qua-
dente incompatibilità del Savio con gli li motivi la legge sulla ristrutturazione
incarichi che egli ricopre. finanziIar,ia delle imprese non sia stata an-
Sulla delicatezza di quanto ricordato, cora pubblicata dalla Gazzetta UfficiaZe ed
qualora rispondesse al vero, l’interrogante in particolare quali opportune iniziative
richiama la vigile attenzione del ministro intende assumere per superare immedia-
e chiede di essere ragguagliato sulla effet- tlamente tale ritardo consentendo che si
tiva consistenza delle cose. (4-06628) proced’a rapidamente alla pubblicazione ed
alla predisposizione dei prowedimenti di
attuazione della legge.
(3-03341) c h‘IACCIOTTA, BARCA
LUCIANO
n.
INTERROGAZIONI
A RISPOSTA ORALE
(c I sottoscritti chiedono di interrogare

il Ministro dell’industria, del commercio


e dell’artigianato, per sapere -
I sottoscnitti, chiedono di interrogare
premesso che la legge 2 agosto 1975,
((

il Ministro per gli interventi .straordinari


n. 393, all’articolo 23 prevede che ”entro
nel Mezzogilomo e nel’le zone depresse ,del
3 anni dall’entrata in vigore della presen-
centro-nord e .il Minktro dell’agricodtura
te legge, il CNEN, d’intesa con le Regioni
e delle for’este, per sapere i,n ,relazione al
e con I’ENEL, redige una carta nazionale
finanzi,amento del progetto 14/90 dd Con-
dei siti suscettibili di insediamento di cen-
sorzio Ugento-Li Foggi (Lecce) nella misu:
trali e di impianti nucleari da localizzare
Fa ,di liire 1.502.500.000 inteso .a permettere
dopo la redazione della carta stessa”;
1,a trivellazione di pozzi per l,a captazime
di ,acque sotterranee per uso ,imiguo: considerando che la carta nazionale
a) quanti ettari di terra sono attual- dei siti costituisce uno dei presupposti
mente irrigati in provincia di Lecce; fondamentali per l’attuazione del piano
b) quanti sono i pozzi da tniveljlare energetico nazionale e per aprire con le
previlsti dal progetto e d.0v.e sono ubicati; Regioni e con i Comuni una discussione
c) quanti ettari di terra potranno es-
di merito -:
sere tirrigati e, possibilmente, quali azien- 1) quali sono i motivi che hanno im-
de in particolare ne benefioermo; pedito l’elaborazione e la presentazione di
d) quali sono .le possib&tà di attin- detta carta dei siti, considerando che il
gere ancora acqua d d sottosuolo senza problema delle localizzazioni riguarda an-
giungere all’acqua s’alata; che le centrali di tipo termico e gli im-
e) ancora se è vero che la provi.ncia pianti industriali ad alto rischio, soprat-
di Lecce verrebbe esclusa dall’adlduzione tutto chimici;
d’elle acque del Si,” in contrasto con 2) in quale misura il CNEN ha te-
quanto previsto da,l progetto originario nuto conto degli studi che a tale proposi-
daborato daill’Ente d’imigaziolne Appulo-Lu- to YENEL aveva già compiuto al momen-
cano; to del varo della legge n. 393.
{) infine, se ciò fosse vero, come in-
(3-03342) c MIANA, BARCALUCIANO,FOR-
tend’ono irisolvere il problema d e o svi,lup-
MICA, BRINI FEDERICO, CAC-
po economico nel Salento &e rilchiiede ac-
CIARI D.
qua a sufficitenza non solo per da sua at-
tiwità prharia, per la sua 8i.ndustri&zza-
zione, pm lo sviluppo del turismo e per
c( I1 sottoscritto chiede di interrogare
gli usi civili’ più in generale.
il Ministro dell’industria, del commercio
(3-03340) CONCHIGLIA CALASSO CRISTINA, e d,ell’artigianato, per conoscere le ini-
((

CASALINO D. ziative che si intendofio adottare al fine


Atti Pariamentavi - 25090 - Camera dei Dewutati
VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

di sanare la intollerabile situazione crea- vkba ~’opposizi~onecnitirca so&vat,a


tasi alla Camera di commercio di Matera dai comuni e ,dalle province linkressate;
definendo, nel pih breve ieiììpo possibile, \+sta r ~ , - & m e f i t ~ ~ ~ f&i&~ lpcrae
&--e-
l’aseetto istituzionale e quello dirigmzia- regionalle d’e1 P,a,rco del Ticino i,n cui l’ae-
le. Da anni, infatti, l’Ente camerale, al roporto di M,dpmsa è insediato -
quale per istituto appartengono compiti se nfon ri,tengano di promuovere la
importanti e delioati, tanto sotto il pro- oostituzione idi un conso>rzio obbligatrivo
filo della mera quantità quanto sotto quel- tra i comuni e l’e province interessate a
lo della qualità, è privo del presidente, cui venga ,d,emmd,ata per legge la reda-
del direttore dell’ufficio provinciale della zione, di oonaerto con la Regione Lom-
industria e del commercio e del segreta- bardia., di, un pi’ano sxtr,dcio del p.ian,o ter-
rio generale. Tale mancanza, resa croni- nitorhle regiodte .in modo da program-
ca - specialmente per quel che ‘attiene mane <dalpunt,o di vista urbanistiao e so-
la presidenza - da sconcertanti faide po- do-econ,omim il futuro della zona i ~ e r e s -
litiche e dalla subordinazione a criteri sata sema d,an,ni e preg,iudizi per l’e p-
di lmottizzazione, ha impedito alla Camera polaziloni interessate al;l’mpliamento aiero-
di commercio di muoversi con la neces- portuale e con la 1,ono !di#ltetta partecipa-
saria autonomia . ed autorità, rappres’enta- zionz &e scelte.
tiva di interessi economici: la co,nseguen-
(3-03344) cc BONFIGLIO,
CERULLOD.
zia maturat,a è stata l’assenza di una
qualsivoglia opera di promozione e di so-
stegno delle catiegorie economiche. L’Ente cc I1 sottoscritto chiede di interrogare il
commerciale si è praticamente degradato NIinistro di grazia e giusitizia, per cmo-
nelle funzi,oni sino ad assumere le carat- scere quali .prowedimenti si intendono BS-
teristiche dell’Ente certificativo, di b a s a sumere per da sistemazione della posizione
burocrazia, estraneo allla nealtà economica giuridica ed economica dei circa 300 pre-
ed ai processi produttivi che, in una tori e vicepretori ononari reggenti varie
regione emblematicamente meridioaale, ab- preture ‘d’Italka prive di titdari, che con
bisognano di organismi vivi ed efficienti. intelligenza e c0.n innegabi1.e sacrificio per-
La carenza istituzionale e dirigenzial’e e sonalfe han,no profuso il megliro #delle doro
la vita inerte dell’Ente hanno prodotto capacità a favore de1,l’ammhistxazione .del-
oaratterizzazioni anomale e patologiche la giustizia, con grave d”no economico
con deficienze di funzionamento .e con per l’esercizio della loro libera prolfessio-
comportamenti intimidatori e repnessivi ne, e ciò in conformit,à di quanto venne
nei confronti del personale. stabilito con le leggi 18 maggio 1974,
cc L’interrogante chiede inoltre che i.1 n. 217 e 4 agosto 1977, n. 516.
Ministro voglia adottare tutti i prowedi-
(3-03345) cc MENICACCID.
menti e tutte le iniziative di sua p.erti-
nenza, compresa una indagine ispettiva,
per ristabilire la normlalità nell’Ente a c( I sottoscritti chiedono di interrogarq
principiare d’alla nomha del presidente, il Ministro dell’intemo, per conoscere -
da scegliersi tra Be capaci forze imprendi- premesso:
toriali della provincia di Matera. che verso la fine del mese di ottobre
1978 è stato rinvenuto i’n alcune cabine
(3-03343) G CERULLOD.
telefoniche di Torino un voluminoso fasci-
colo ciclostilato firmato ” Lotta armata per
il comunismo - Brigate rosse” e.d intito-
cc I sottoscritti chidono di interrogare lato: ”Brigate rosse - Portare l’attacco al
i Ministni deo: traspocti e d'ci l,av,orSi pub- cuore dello Stato imperialista delle multi-
blici, per sapere - nazionali - costruire il potere proletario
vilsto i.1 progetto di pia.no rego2a.t.o- armato nel partito combattente - ottobre
re ,dell’aieropoltto di M i h o Malpensa; 1978 ”;
Atti Parlamentari - 25091 - Camera dei Deputati
VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

che il fascicolo, di 38 cartelle dattilo- se il Governo abbia adottato idonee


scritte oltre alla pagina di copertina, con- misure per prevenire i minacciati attacchi
tiene una dettagliata analisi del ” Settore di ”lotta armata” contro le persone in-
automobilistico ” italiano - nel ” polo to- dividuabili nel testo;
rinese ” (gruppo FIAT) -, considerato ” co- se abbia adottato idonee misure per
me uno dei cardini sui quali si attuano i prevenire la distruzione degli ” strumenti
processi di ristrutturazione ”, di una più tecnologici ”;
vasta ” strategia di ristrutturazione com- se infine il Governo abbia iln atto un
plessiva” messa in atto dal ”sistema im- programma strategico e tattico per giun-
perialistico” ”per superare la crisi di so- gere alla individuazione ed alla cattura de-
vrapproduzione che l’attanaglia e ristabili- gli appartenenti a ”lotta armata per il co-
sce ad un livello più alto__il saggio medio munismo - Brigate rosse” che sicuramen-
di profitto ”; te ed in buon numero - stando alla vasti-
che l’elaborato rivela una perfetta co- tà delle analisi condotte nel documento -
noscenza di notizie, dati tecnici e burocra- vivono la vita quotidiana delle aziende
tici, programmi dell’azienda, riguardanti i prese in esame.
singoli reparti, indica gli schieramenti po-
(3-03346) FRANCHI,
TRIPODI, SERVELLO,
litico-sindacali delle maestranze, e giunge
((

ROMUALDI )>.
a precise ” valutazioni conclusive e propo-
ste di lotta”;
che il documento così conclude :” sul-
G I sottoscritti chiedono di interrogare
la base delle reali contraddizioni che emer-
i1 Mlinistro dei trasporbi, per conoscere:
gono Ira la politica berlingueriana e le
se risponda a verità che 1’Aero Club
esigenze de1,la classe operaia e, di conse-
d’Italia tramite gli Aero Clubs confede-
guenza, il rifiuto di quest’ultima di ’accor-
rati, al fine delll’iscrizione ai corsi di pilo-
darsi ’ col padrone, nascono i presupposti
tagsio per il conseguimento dei brevetti
che smascherano ogni ambiguità dimo-
di v d o a motore ed a vela, richieda - su
strando come l’unica alternativa reale sia
istruzioni del Ministro interrogato - il
la lotta armata per il comunismo organiz-
consenso scritto del padre o di chi ne fa
zata clandestinamente ! ”;
le veci, anche per le persone maggioren-
”Individuare ed attaccare i covi e gli
ni ma di età ilnferiore agli anni 21;
uomini della Confindustria, asse portante
quali provvedimenti intenda ,adotta-
degli interessi delle multinazionalti! ”
re per evitare questa illegale richiesta;
”Portare l’attacco ai covi ed agli uomi-
‘ se e quali programmii abbia il Go-
ni della struttura di comando e di con-
verno per il potenziam’ento degli Aero
trollo interne alla fabbrica ! ”
Clubs e delle scuole dli volo ed in parti-
” Individuare e distruggere gli strumen-
colare per indinizzare i giovani alla pra-
ti tecnologici utilizzati dalle multinaziona-
tica del volo e per favorirne l’ammissione
li per il controllo sugli operai ! ”
si corsi di pilotaggio senza l’esborso di
” Individuare e smascherare il ruolo
gravosi anticipi finanziari.
controrivoluzionario dei berlingueriani e
dei burocrati sindacali, individuando le (3-03347) <( FRANCHI,
BAGHINO
D.

spie infiltrate all’interno della fabbrica ! ”


” Lottare e resistere contro gli attacchi

provocati dalla ristrutturazione: rifiutare ((I1 sottoscritto ch,iedle di interrogare


l’aumento dei ritmi e dei carichi di lavo- jl Presidente del Consiglio dei ministri ed
ro, contro la mobilità, contro i licenzia- i.1 Ministro de1:le poste e ‘delle telecomu-
menti individuali, contro la tregua sala- nicazioni, per sapere se sollo a conoscenza
riale !!! ” -: che sabato 9 ‘di8cembre1978, talle ore 22,05,
quali siano le valutazioni del Gover- la Mevisione :italiana (rete 1) ha traslmes-
no sul documento anche in relazione a so *la quarta puntata de: ”L’amore h 1t.a-
precedenti documenti delle BR; Lia”, inchiesta di Luigi Comeacini, con-
Atti Parlamentari - 25092 - Camera dei Deputati

VII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

dotta con Fabio Pellarin, ideata e sceneg- della perversione, della violenza, dellla cri-
giata con Italo Moscati. Tale puntata ave- rninadità di una parte della gioventù !me-
va ,pr so::o:ito!o: ”Ad ecc% apeI?i ” e deLsima:
la trasmissione h’a superato ogni (limiti ,per convinto che così facendo si attenta
immoralità, sia dal punto di vis$a d,el con- al ” futuro morale ” della società iitaJiana,
tenuto che delle espressioni verbali: bastil chiede che sia effettuato un energico in-
dire che le situazioni prescelte erano tutte tervento per ” bloccare ” le ulteriori pun-
ampiamente ” scabrose ” (una coppia che, tate dell’inchiesta su accennata ed evitare
pur vivendo insieme, ha scelto .la libertà; altri programmi dal genere.
coppie vivent,i in una ” comune ”; una cop-
(3-03348) COSTAMAGNA
pia ”aperta” allme esperienze sessuali ‘di
(( D.

ciascuno, ecc.); e

per sapere se non ,ritengano che & (( I sottoscritti chiedono di interrogare


emersa da tutte le ”confessi’oni ” m a di- il Ministro dell’interno per sapere se è a
sbruziione totale del concetto di famiglia, conoscenza di una iniziativa, localizzata
giungendo a dichiarazioni di cara.ttere ,ses- in Sicilia, delle forze fasciste italiane ed
suaile contrastanti con il milnimlo smso del europee che prevede manifestazioni nei
pudore. Si è addirittu.ra parlato d+ rap- grandi centri dell’Isola che si conclude-
porti ” anali ” od ” orali ”! ; ranno a Palermo il 17 dicembre 1978.
domanda al riguardo, se un Paelse ci- G Per sapere inoltre se è a confoscenza

vile ,deve accettare che la televisione cli delle forti reazioni delle forze democrati-
Stato (tra l’altro ‘sarebbe il ca,nak cosid- che e giovanili, delle organizzazioni sin-
detto ,cattolico) tras’metta simili program- dacali e degli amministratori siciliani che
mi., oltretutto condotti con ev,isdente mor- intendono respingere gli atti di violenza
bosità dall’intervistatore; e di sopraffazione messi in atto, attra-
per sapere anche se ritengano che at- verso una serie di azioni di marca squa-
tuan,do la massima libertà d)i espressione, drista e stigmatizzare il significato di pro-
si voglia dimenticare che ‘esiste anche una vocazione che il raduno assume rispetto
” hbertà di visione ” e oltretutto i’esigen- allo sviluppo delle lotte che in Sicilia si
za del rispetto di quanti (e p r o b a b h e n - è determinato per raggiungere obiettivi di
te costituiscono ancora la magg%oranzadel crescita economica e di occupazione.
cc Per conoscere infine se ritenga op-
Paese) credono in cerbi va1:oI-i fondamentali
della società; portuno prendere tempestivamente inizia-
tive al fine di evitare che tali manife-
per sapere anche ,se il Governo txiten-
stazioni abbiano luogo.
&a di dimenticare precisi doveri eduoativi
verso la gi’oventù, ,al tempo stesso i,n cui (3-03349) (( SALADINO,BACCHI DOMENICO,
si è pronti a condamare le conseguenze VIZZINI, GUNNELLA
D.
Atti Padamentari - 25093’- Camera dei Deputati
~

VI1 LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1978

so studi che il Comune di Ravenna ha por-


MOZIONE
tato avanti a sue spese da otto anni a
questa parte di intesa col Consiglio nazio-
nale delle ricerche, studi che sono stati
cc La Camera,
confermati dall’apposita Commissione mi-
considerato che i fenomeni di sub- nisteriale nominata nel 1976 e dal voto
sidenza del territorio ravennate e roma- in data 23 settembre 1977 del Consiglio
gnolo continuano e si aggmvano con con- superiore dei lavori pubblici, il quale sug-
seguenze drammatiche così come dimo- gerisce anche le misure urgenti da assu-
strato dalle mareggiate del 28 e 29 no- mere per arrestare o modificare &a situa-
vembre 1978 che hanno distrutto arenili, zione;
portato per la prima volta l’acqua salsa preso atto che si è giunti ad un
all’interno di numerosi centri abitati, de- punto di rottura e di insuperabilità, con
terminato allagamenti nella zona portua- rischi molteplici ed incalcolabili per la
le-industriale di Ravenna ed in ampie 20- comunità ravennate e per quella limitrofa
ne agricole; interessata al medesimo fenomeno, con di-
considerato che ormai i fiumi, ca- mensioni ed implicanze le quali non pos-
nali e torrenti del comprensorio sono co- sono continuare a far capo essenzialmen-
stantemente al limite alluvionale e strari- te all’Ente locale,
pano non appena le precipitazioni atmo- impegna il Governo
sferiche insistono per un paio di giorni;
ad intervenire urgentemente per tradurre
constatato che tale stato di cose,
in concreto i suggerimenti operativi for-
che assume aspetti ancora più gravi del-
niti dagli studi citati onde dare tranquil-
la subsidenza veneziana, mette in serio
lità e certezza alle popolazioni interessate,
pericolo rilevantissimi interessi non sol-
ed a riferire sollecitamente i suoi pro-
tanto locali nei settori turismo, industria,
grammi alla Camera medesima.
agricoltura, eccetera, e minaccia di di-
struggere o di deteriorare irreparabilmente (1-00069) cc SERVADEI, BALZAMO,ACHILLI,
beni naturalistici, monumentali e storici di DI VAGNO,COLUCCI,FELISET-
rilevanza mondiale; TI LUIGI DINO, GIOVANARDI,
constatato che il fenomeno è ormai MAGNANINOYAMARIA, NOVEL-
ampiamente noto nelle sue cause attraver- LINI, SALADINO,
SALVATORE
D.

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