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O Padre, Dio del cielo e della terra, noi ti lodiamo per il mistero nascosto nel tuo Figlio
Gesù. Egli si è fatto uno di noi, ha condiviso la nostra vita, si è fatto attento ai nostri bi-
sogni, ha preso su di sé il nostro peccato. Dio d'amore, tu vuoi che siamo davanti a te
come un popolo libero, libero per amare, e per questo — in Cristo — ci hai fatto dono di
una nuova legge scritta nel cuore di ogni uomo.
Questi farisei che chiedono cade. Tuttavia, con questo nessuno ha, ma viene acqui-
a Gesù «un segno dal cielo», atteggiamento, di per sé giu- sita a poco a poco con il
per capire chi veramente sto, rischia di commettere passare degli anni. I primi
egli sia, mettono a nudo la l'errore dei farisei: essi han- tempi, quando la conoscen-
loro incapacità di compren- no una loro idea di Dio e za del Signore è scarsa, ab-
dere i segni dei tempi, così chiedono segni a conferma biamo bisogno di segni
come non li comprendono i di ciò che già pensano, non chiarissimi per riconoscerlo
discepoli, che non si sono perché siano aperti all'in- negli eventi della giornata.
resi conto del significato contro con il Signore. Gesù Poi acquisiamo la sensibilità
della moltiplicazione dei di Nazaret non è un segno, degli scout, che riescono a
pani. Gesù si rifiuta di dare ma una realtà che contrad- trovare una traccia anche
un segno, perché il segno ha dice ciò che i farisei pensa- con segni quasi impercetti-
senso solo se anticipa la re- no, e anche ciò che spesso bili. Durante la loro espe-
altà che indica; ma quando noi pensiamo. Il Signore rienza comunitaria con Ge-
la realtà è già presente, il non accetta che la nostra sù, i discepoli non hanno
segno perde di significato. fede sia basata su «segni di riconosciuto la sua signoria
Sarebbe come dare le previ- potenza», ma ci chiede di nemmeno di fronte al segno
sioni del tempo sul giorno cogliere continuamente la della moltiplicazione dei
presente. Purtroppo il fatto sua signoria nel segno della pani. Dopo la Pentecoste,
di aver continuo bisogno di croce, che è quello della però, l'hanno colta anche
segni per poter credere è un massima debolezza: è la sua nel semplice cibo che ogni
problema ancora attuale. capacità di farsi pane ogni giorno si trovavano sulla
L'uomo è un animale intelli- giorno nell'eucaristia. È una tavola.
gente e, come tale, ricerca il consapevolezza che all'ini-
motivo di tutto ciò che ac- zio del cammino spirituale
Preghiamo la Contemplo:
Parola Dietro ogni volto
Ti amo Signore, Ci interessa di perderci per qual- Ci impegniamo per riordinare il
mia forza, che cosa o per qualcuno che ri- mondo, non per rifarlo su misura,
Signore mia roccia, marrà anche dopo che noi saremo ma per amarlo. Per amare anche
mia fortezza, passati e che costituisce la ragione quello che non possiamo accetta-
mio liberatore, mio del nostro ritrovarci. re, anche quello che non è amabi-
Dio, Ci interessa di portare un destino le, anche quello che pare rifiutarsi
mia rupe, in cui mi eterno nel tempo, di sentirci re- all’amore. Perchè dietro ogni volto
rifugio; sponsabili di tutto e di tutti, di av- e sotto ogni cuore c’è, insieme a
mio scudo, mia po- viarci seppure con lunghi erramen- una grande sete d’amore, il cuore e
tente salvezza ti, verso l’Amore che ha diffuso un il volto dell’Amore.
e mio baluardo. sorriso di poesia sopra ogni crea- (P. Mazzolari, Impegno, pp.52-53)
(Salmo 18) tura, che ci fa pensosi davanti ad
una culla e in attesa davanti a una
bara.
TO
E disse loro: «Non capite an- imbroglioni, adulteri: Io sono ma di stima, trenta denari, “un
cora?».Si, Signore, è duro am- diverso anche da quell’agente po’ di lavoro,una certa consi-
metterlo ma ancora non ab- delle tasse. Io digiuno due derazione tra certi ami-
biamo capito niente. Da tanto volte alla settimana e offro al ci” (don Primo Mazzolari) che
tempo stiamo sulla tua barca, tempio la decima parte di tutto possono, che corrompo-
ma ancora non abbiamo capi- quello che guada- no la coscienza, che ci fanno
to, non riusciamo ad accon- gno” (Lc.18,11-12). Quell’Io sentire importanti. E’ vero,
tentarci di quel pane che tu pronunciato ritto davanti a Gesù, non abbiamo capito
non ci fai mai mancare. E Dio. Quel ritenersi giusto, niente. Simili a quel povero
senza saperlo ci serviamo di diverso, non bisognoso di Giuda, nascosto tra le pieghe
un altro lievito, facciamo no- salvezza. Il lievito dei farisei ci interiori del nostro cuore,
stro il “fermento” dei farisei e fa perdere il senso del nostro vendiamo quell’unico pane
quello di Erode. «Fate atten- nulla, della miseria che ci ca- che ci salva con i lieviti di
zione, guardatevi dal lievito ratterizza; un fermento altera- questo mondo. Misero barat-
dei farisei e dal lievito di Ero- to che ci fa sentire appagati, to. Non ci rimane che metter-
de!».Che cos’è questo lievito? giudici, spietati verso gli altri. ci infondo al tempio, in ginoc-
Come si presenta? Come pos- E così, senza saperlo, si di- chio, in silenzio. “L’agente
siamo mascherarlo?. Cerchia- venta semidei, ci si appropria delle tasse invece si fermò
mo di comprendere, appro- indebitamente del divino. Il indietro e non voleva neppure
fondire, cogliere. Il lievito dei lievito di Erode è il potere alzare lo sguardo al cielo. Anzi
f ari se i è l’ ipoc r i si a, concepito come forza che si batteva il petto dicendo: “O
un’ostentata autosufficienza. inquina il servizio, la ricerca Dio, abbi pietà di me che so-
“Il fariseo se ne stava in piedi del bene comune, diventando no un povero peccato-
e pregava così tra sé: “O Dio, ingiusto ed iniquo. Il lievito di re” (Lc.18,13-14).
ti ringrazio perché io non so- Erode è un posto occupato don Luciano
no come gli altri uomini: ladri, indebitamente, una qual for-
Preghiamo la Contemplo:
Parola
Resterà l’amore
Signore, mio Dio, Mi par di sentire: “ A che pro la del nostro sacrificio. Ma su un
“concedi al tuo ser- nostra fatica? La nostra tensio- corpo ricreato, trasparente, divi-
vo un cuore docile, ne? Il nostro fare? Che resterà no, figlio della Risurrezione e
perché sappia di- di tutta la città terrena?”. Ecco, non schiavo della vecchia mor-
stinguere il bene resterà l’amore. te.
dal male”. Scomparirà la casa, resterà Difatti la prima caparra a questa
Sostienimi nel mio l’affetto che ci ha legati. Scom- speranza ci è data con la Risur-
cammino perché parirà l’officina, resterà il sudore rezione di Cristo. Se Cristo è
sappia guardare con cui ci siamo guadagnati il risorto, anche questa sabbia ri-
con occhi nuovi chi pane. Scompariranno le rivolu- sorgerà. Se Cristo è risorto, an-
vive accanto a me, zioni umane, resteranno le lacri- che le ossa aride di Ezechiele
e riconoscere in lui me versate per la giustizia. risorgeranno.
la tua presenza. (C. Carretto, Al di là delle cose, pp. 28-29)
Scomparirà il nostro vecchio
Amen corpo, ma resteranno le ferite
TO
Contemplo:
Dio è là
Preghiamo la
Parola E’ la parola della creazione quadro. Il suo discorso è conte-
che comincia e che racconta alla nuto nelle cose, il suo pensiero è
Tu mi chiamasti mia coscienza tutto il suo signi- espresso dalla realtà che mi cir-
e quella tua voce ficato nascosto. Nessun occhio conda. Tutto diventa simbolo che
squarciò la sordità; semplice, vergine, bambino che mi inizia alla sua conoscenza e
tu balenasti e fu si apra su questo “spettacolo” mi prepara a qualcosa che verrà
dissipata la mia ce- può correre il rischio di dubita- e che pure è già venuta. Io sento
cità.
(Sant'Agostino)
re. Dio è là, come tu sei là, co- che è là per cercarmi, io sento
me la sabbia e il cielo sono là. che mi viene incontro, io sento
Puoi metterti subito a parlare che già mi abbraccia come uno
con Lui. La sua presenza è fatta che attendeva da tanto tempo.
così. Le sue parole sono gli stes- (C. Carretto, Al di là delle cose, pp. 22-23)
TO
Diceva Romano Guardini: rano nel nostro cuore il Re- pensiero o una filosofia,
“Il cristianesimo, in primo gno che non ha tempo e dobbiamo prenderlo tutto,
luogo, non è una dottrina, non ha fine. Se questi due così com’è. La gente accorre
ma una persona, Gesù, il misteri vengono scissi, se numerosa e ritaglia del Cri-
Cristo”. E’ proprio così. consideriamo Gesù solo sto quello che gli serve, ri-
Gesù è la sintesi tra l’amore Dio o solo uomo cadiamo manendo però in superficie.
infinito di Dio, il divino, e nell’errore, lo consideriamo Il cristiano, l’amico è colui
tutto ciò che di bello e di una volta Giovanni Battista, che va, vede dove abita e
buono è rimasto nell’uomo. quell’altra Elia, un’altra an- rimane con Lui. Si immerge
In Lui il Figlio di Dio e il cora “uno dei profeti”. In nel suo mistero, lo accetta e
figlio dell’uomo diventano poche e semplici parole lo fa diventare vita.
persona, volto, incontro. “uno dei tanti”. No! Lui è Pietro gli rispose: «Tu sei il
In Gesù il mistero di Dio e l’unico, l’Unigenito, l’eterno Cristo». Si, tu sei la via, la
il mistero dell’uomo si sve- racchiuso in una briciola di verità, la vita.
lano innanzi a noi, penetra- tempo, in un lembo di sto- don Luciano
no nella nostra casa interio- ria. Non lo possiamo smi-
re, illuminano gli angoli re- nuire, ridurre, carpire. Cri-
conditi del non senso, istau- sto è una Persona, non un
Contemplo:
Preghiamo la Signore abbi pietà
Parola
Non ho paura che Dio distrug- gnore, abbi pietà dell’uomo. E ti
Insegnami a cammi-
nare alla luce del tuo ga il mondo, ho paura che lo chiedo soprattutto una cosa:
Vangelo, a trovare lasci vagare come cieco sulle non tentarlo troppo sulla fede,
nella tua Parola il
sentiero dove orien- steppe colte e raffinate della cul- non dargli questa tremenda pro-
tare ogni mio piccolo tura di oggi. va. E se è lui che si mette nei
passo. Che tutto di
me, i miei desideri, le Signore, mio Dio, abbi pietà del pasticci, non abbandonarlo nella
mie paure, i miei in- tuo popolo e non essere troppo sua notte! Ho paura dell’uomo
contri, le mie azioni, severo con lui. Lo so che questo che non sa più dov’è il suo Dio!
abbia la forza della
tua sapienza, quella tuo popolo non sente più il gu- Fagli sentire la tua mano con la
dei piccoli, che su sto della terra promessa a causa mano delle cose, fagli avvertire
tutto dà il sapore del
cielo. delle comodità, del gusto della la tua presenza dietro il velo di
Amen terra su cui vive, ma Signore, tutte le presenze.
abbi pazienza ancora un tantino, (C. Carretto, Al di là delle cose, pp. 12-13)
TO
Contemplo:
La risposta della fede
Preghiamo la
Tutti conosciamo la risposta una formula quantunque esatta
Parola
della fede e molti di noi la pos- e significativa, possiamo meglio
Renderò grazie al sono ripetere, per grazia, davan- aiutare ed essere aiutati.
Signore con tutto il ti a chiunque. Chi dice di veder meglio non
cuore,
Se non lo facciamo, è perché sempre è davanti, non sempre è
annuncerò tutte le
tue meraviglie. siamo pe rsuasi che il più operoso servitore, non
Gioirò ed esulterò in un’ostensione puramente lette- sempre il più fedele. Siamo ma-
te, rale, se accompagnata da una lati con chi è malato, forte con i
canterò inni al tuo testimonianza di vita, allontana forti; sapiente con i sapienti,
nome, o Altissimo. invece di avvicinare il lontano; pellegrini con chi cammina;
(Salmo 9) che camminando in silenzio ac- cercatori con quelli che non
canto ai molti che cercano, cer- hanno fede o credono di non
catori anche noi di una realtà averla.
ineffabile che non si esaurisce in (P. Mazzolari, Impegno, p.59)
TO
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con la causale “contributo spese
stampa Non di Solo Pane”.
16 febbraio 2020 - 6^ domenica Tempo Ordinario -
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Settimanale di preghiera per la famiglia
Grafica e stampa
don Luciano Vitton Mea
Ideato da
don Luciano Vitton Mea