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Esercizio n°2

Un cilindro d’acciaio avente un assegnato diametro e lunghezza riceve un apporto termico di


riscaldamento (ad es. per radiazione solare) corrispondente ad un flusso medio di 650 W/m2.
L’oggetto è sospeso in ambiente ventilato d’aria ad una temperatura di 30°C. Conoscendo la
velocità di movimento dell’aria, ortogonale all’asse del cilindro, si determini la temperatura di
regime del cilindro. Si chiede, inoltre, di determinare quanto tempo impiega il corpo,
precedentemente a temperatura ambiente ed improvvisamente esposto alla radiazione solare, per
raggiungere la propria temperatura di regime diminuita di 2 gradi. Si trascuri la resistenza termica
interna del cilindro. Si dia breve giustificazione delle formule e della procedura utilizzate.

Dati:
ρacciaio 7820 Kg/m3
Cpacciaio 460 J/Kg/K
µaria 1.85 10-5 Kg/m/s
Praria 0.7
varia 4 m/s
Dcilindro 3.5 cm
Lcilindro 0.5 m
Cparia 0.24 Kcal/Kg/°C

ll cilindro d’acciaio riceve calore per radiazione solare e scambia calore con l’ambiente circostante,
l’equazione di bilancio non stazionaria che caratterizza il fenomeno è pertanto la seguente:

 rad  Scil  hScil T  Taria 


dT
 p,ac mac
C Q
dt

 p ,ac = calore specifico massivo dell’acciaio


dove: C
mac = massa del cilindro d’acciaio
T = temperatura del cilindro d’acciaio
Q rad = flusso termico radiativo
Scil = superficie del cilindro
h = coefficiente liminare di scambio
Taria = temperatura dell’aria

La velocità dell’aria è tale che i numeri di Reynolds rientrano nel campo 102<Re<105, per cui il
numero di Nu è dato dalla seguente espressione:


Nu  1.6 Re1 3  0.5 Re 0.5  2  102 Re 0.8 Pr1 3  96.3 
Il coefficiente liminare di scambio termico h risulta quindi dato da:

h
1.6 Re 13

 0.5 Re 0.5  2  102 Re 0.8 Pr1 3  k aria Kcal
 1.74  10 2 2
Dcil m sC

dove. Dcil = diametro del cilindro


karia = conducibilità termica dell’aria

La conducibilità termica è legata al calore specifico, alla densità ed alla diffusività termica dal
seguente legame:
Kcal
 p ,aria  6.34  10  6
k aria     aria  C
ms C
 p ,aria = calore specifico massivo dell’aria
dove: C

(La diffusività termica  è legata al numero di Prandtl: Pr =  la densità dell’aria è deducibile
P  PM
dall’equazione di stato dei gas perfetti:  aria   116
. Kg / m 3 ).
RT

In condizioni stazionarie si ha:


  S  hS T  T 
Q  T  Taria 
Q rad
 39 C
rad cil cil aria
h

Il tempo necessario per raggiungere la temperatura di regime diminuita di 2 gradi in situazione non
stazionaria, si deduce, come è ovvio, dall’integrazione dell’equazione di bilancio termico non
stazionario:
dT
 p,ac mac
C  hScilT  Q
 rad  Scil  hScilTaria
dt

L’equazione scritta è un’equazione differenziale lineare non omogenea a coefficienti costanti, la cui
soluzione è data dalla somma dell’integrale particolare più quello dell’equazione differenziale
omogenea associata:
 hScil 
Integrale dell’omogenea associata: T  C1 exp  t
 macC  p,ac 

Q
Integrale particolare. T  rad  Taria
h

 hScil  Q 
Integrale generale: T  C1 exp  t  rad  Taria
 macC p,ac  h

La costante si deduce dalla condizione iniziale: t=0, T=Taria  C1=  Q


 rad h

La soluzione è dunque:

 rad
Q   hS cil 
T  1  exp  t   Taria
   p ,ac
h   m ac C 

Il tempo richiesto è quindi dato da:

  rad  
Q h    m ac C
 p ,ac 
t  ln  Treg  2  Taria     
 h  Q  rad    hS cil 

dove: Treg = temperatura di regime in condizioni stazionarie

e cioè anche:
 2  h   macC p ,ac 
t  ln    = 622 s 10 min
Q rad   hScil 

Si noti che la superficie del cilindro include anche le due basi del cilindro stesso.

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