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Les ballons rou~es" di ~ERGE LIi;ià ½dattarietito

it~liao di ~ipo Farassino

Non ho mai chiesto scarpe nuove alla mia cara povertà,.


chi e' soddisfatto non si muove, risparmia scarpe e carità;
non ho mai chiesto una vacanza, solo, col mare a tu per tu,
col cuore che ritma la cadenza d'un volo d’ali in mezzo al blù.
Ho avuto niente, niente di niente
ma ho chiesto niente, niente di niente.

iIo~ ho ~ai ~osto jna om~~d~ i] i li ca~-a ~overtà, noi io ai c~iesto una
ris~osta ~i ~e~bri d("la i1rinità; no~ ho ai chiesto un aQuilone da far volare in
liòertà ner re~alarìi un'occasione di abbandonare lì. ci~tà.
L'o avuto niente, niente di 'i iente,
Qia ho chiesto niente niente di niente.

ron ho mai chiesto alla luna deìl~ ni cara novertà una ~inCiata di fortuna, di a
~ore o i felicità; non Vie ~ii visto nelle stelle fate t~irchine o ìa~hi blù, le ~ie
~xte eran dì cuelie che non sì incontrano Lis~').
L'o avuto niente, niente di niente,
ia ho chiesto niente niente di niente.

L'o senrc riso alle r ente nella Qi~ì cara novert di tutta ~uella br~va ~ente che
sindacava: bia, bia, bia, e non ritrovo nell ~toria un ~ Qilerriero o un ~ran~re
disideroso (i Vi iena c~e si or~oQlios o ni' di se. 1~on ao 'iai chiesto
ne ric vuto, ~a ho fatto uellO cb ho voluto.

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