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Capire il cielo di notte:

Le Stelle, la Luna e la
Lunga esposizione

Guida alla Fotografia notturna

a cura di Andrea Darrei

© Copyright di Andrea Darrei – Tutti i diritti riservati

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materiale incluso. Se ci fossero casi in cui non è stato possibile vi invitiamo a
contattare l’autore.

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Le strategie riportate in questo manuale sono il frutto di anni di studi quindi
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L’autore si riserva il diritto di aggiornare o modificarne il contenuto in base a
nuove condizioni. Questo documento ha solo ed esclusivamente scopo
informativo e l’autore non si assume nessuna responsabilità dell’uso improprio
di queste informazioni.

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Indice dei contenuti

Introduzione pag.4

Capitolo 1

Le impostazioni base pag. 5

Capitolo 2

Le meraviglie delle esposizioni notturne pag.11


Come fotografare la Via Lattea
Come fotografare le scie delle stelle
Come fotografare con le lunghe esposizioni
Le Luci della città
Light painting
Come fotografare un fulmine

Capitolo 3

Fotografare la luna pag. 38

Conclusione pag. 42

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Introduzione

E’ proprio quando il sole tramonta e il giorno si fa notte che per molti di noi
fotografi inizia una delle più grandi sfide per le nostre capacità e abilità, ma
anche una delle più grosse opportunità creative che offre la fotografia: quella
notturna. Se hai già provato a fotografare di notte senza ottenere buoni
risultati, questa breve guida ti aiuterà a migliorare e ad affinare la tua tecnica.

Scattare foto di notte può essere molto impegnativo per i principianti. Ti


richiede di manipolare ISO, diaframma e tempo di posa e molte altre cose.
Segui queste otto utili tecniche per aiutarti a scattare al buio. Una volta
apprese le nozioni di base, scoprirai che la fotografia notturna è davvero
divertente. Non aver paura di sperimentare e sarai ricompensato con immagini
mozzafiato di cui sarai orgoglioso.

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Capitolo 1
La foto di notte: le impostazioni base
Ricorda ciò che hai imparato sugli elementi necessari per fare una foto: la luce,
l’apertura, la velocità dell’otturatore, l’ISO. Non puoi fare una fotografia senza
la luce. Perché un’immagine sia visibile, è necessario che una certa quantità di
luce raggiunga il sensore della macchina fotografica. Quindi puoi immaginare
la difficoltà quando l’ambiente circostante è buio. In breve, le difficoltà
possono essere superate con un’apertura ampia e un tempo di posa
lungo, in modo che il sensore possa assorbire quanta più luce possibile.

Il fatto però è che più il tempo di posa è lungo, e più probabilità ci sono che
l’immagine risulti sfocata. Più alto è il valore ISO e più il rumore appare
evidente. Vediamo quindi come risolvere questi problemi.

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Stabilizzazione
Il tremolio della macchina fotografica è il principale responsabile delle foto
notturne rovinate quindi, l’unico modo per ottenere immagini nitide con
esposizioni lunghe è quello di stabilizzare la fotocamera. Per questo
motivo ti suggerisco di acquistare un treppiede ed un telecomando per scattare
in remoto.

Treppiede o un robusto cavalletto


Quando si tratta di stabilizzare la macchina fotografica, un treppiede è il tuo
miglior alleato. Anche se per alcuni fotografi il treppiede costituisce un peso,
non deve necessariamente essere così. Non esiste un treppiede universalmente
considerato perfetto ma, con un po’ di ricerca puoi trovare il giusto
compromesso tra qualità, dimensione, peso e costo. E se proprio ti rifiuti di
voler acquistare o di voler utilizzare un treppiede, sfrutta ciò che ti circonda.
Cerca una struttura solida da poter usare come treppiede di fortuna, una
sporgenza, un muretto, quello che è.
Usa la livella a bolla del tuo treppiede se la prevede, molti di quelli semi-
professionali c’è l’hanno, per determinare se il tuo treppiede è dritto o meno.
In alternativa, puoi attivare l'orizzonte virtuale della tua fotocamera (in genere
presente nel menu della fotocamera) per assicurarti che l'attrezzatura sia
livellata.

Inoltre, considera l'acquisto di un mini treppiede per angoli difficili. A volte, i


migliori punti di vista per i tuoi colpi notturni possono essere in luoghi in cui i
treppiedi normali non possono adattarsi. Con un mini treppiede, puoi scattare
splendidi scatti notturni da terra o persino da un tavolo.

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Telecomando per scattare in remoto
Questo non è strettamente necessario, tuttavia rappresenta un elemento in più
perché ti permette di scattare senza dover toccare la macchina fotografica. Ma
se non hai un telecomando per scattare in remoto puoi usare l’autoscatto.
Tuttavia noterai che usare un telecomando per scattare in remoto rende più
semplice le impostazioni e le riprese con lunga esposizione.

Usa la messa a fuoco manuale


L'autofocus nelle fotocamere moderne può essere altamente affidabile, ma di
notte non è certo il suo campo d’azione migliore. La sua debolezza è
particolarmente evidente quando si scattano foto di notte, dove la fotocamera
fatica a regolare perché c’è ovviamente poca luce. L'utilizzo della messa a fuoco
manuale garantisce che la fotocamera non si concentri in modo casuale su
qualsiasi parte della scena che stai fotografando.

Trasforma la messa a fuoco manuale a infinito (∞ simbolo dell'obiettivo). Per


garantire che la scena che stai fotografando sia nitida, attiva la modalità Live
View e premi il pulsante Zoom-in (quello con l'icona lente
d'ingrandimento). Ingrandisci il soggetto che vuoi mettere a fuoco, quindi
regola fino a renderlo nitido.

Non attivare la funzione di messa a fuoco automatica durante il servizio


fotografico. Altrimenti, sostituirà qualsiasi cosa tu abbia fatto manualmente.
Questa tecnica può impiegare un po’ di tempo per abituarsi, ma è più affidabile
della tua messa a fuoco automatica in condizioni di scarsa illuminazione.

Le situazioni e le variabili che rientrano nell’argomento della fotografia a lunga


esposizione sono innumerevoli. Ci sono tuttavia alcune linee guida che è
possibile adottare a seconda delle circostanze specifiche.

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Velocità di scatto
Imposta la velocità di scatto in modo da poter sfruttare al massimo
la luce disponibile.

Il che può significare 3 secondi o 30 secondi. In alcune situazioni potresti


anche aver bisogno di utilizzare la modalità Bulb – o Posa B*.

Per esposizioni che superano i 60 secondi, dovresti avere la possibilità di


utilizzare la modalità Bulb – o Posa B. Questa modalità ti consente di tenere
l’otturatore aperto per il tempo che ti occorre, permettendoti di eseguire tempi
di posa anche molto lunghi.

Per attivare la modalità bulb dobbiamo mettere la macchina fotografica in


modalità manuale e abbassare il tempo di esposizione fino a raggiungere il
valore massimo consentito (ad esempio 30 secondi).

Molto probabilmente avrai bisogno di adottare un metodo per calcolare il


tempo di posa necessario. Il calcolo matematico è il seguente: se
un’esposizione senza filtro richiede 1/4s ad esempio, con un filtro 10 stop
diventa 0,25 x 1000 quindi 250s/60 quindi 4 minuti. Ma in alcuni casi questo
calcolo si complica e dato che le condizioni di luce cambiamo rapidamente
potresti avvalerti di un’app per smartphone apposita.

Se scatti subito prima dell’alba o subito dopo il tramonto, non avrai bisogno di
un tempo di esposizione eccessivamente lungo e la soluzione potrebbe essere
quella di scattare a 1/20. In ogni caso, devi essere in grado di interpretare la
luce e di impostare la velocità di scatto di conseguenza.

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ISO
Imposta l’ISO ad un valore più basso possibile.
Inizia sempre con il minimo valore possibile (generalmente 100). Partendo dal
presupposto che usi un treppiede, è improbabile che tu debba incrementarlo.
Se per qualche motivo è necessario incrementare l’ISO, probabilmente puoi
arrivare fino a 1600 senza problemi dato che la maggior parte delle DSLR di
ultima generazione è performante anche in caso di scarsa luminosità. Tuttavia,
se hai bisogno di più luce, è sempre meglio incrementare il tempo di posa.

Una volta che hai compreso i concetti tecnici base della lunga esposizione,
probabilmente vorrai migliorare la tecnica e dare sfogo alla creatività per
incrementare la tua produzione fotografica.

filtro ND: a densità neutra


Un filtro a densità neutra impedisce ad una certa quantità di luce di entrare
nella fotocamera permettendoti di eseguire esposizioni lunghe in condizioni di
maggiore luminosità. Usare un filtro a densità neutra (ND) ti permette
anche di ottenere quello splendido effetto seta quando fotografi
l’acqua in movimento anche con poca luce.

Scatta in RAW
JPEG è il formato di file perfetto per la maggior parte dei fotografi occasionali
dal momento che non occupano troppo spazio sulla scheda di memoria. I file
JPEG possono anche essere caricati senza essere convertiti in un altro file.
Tuttavia, questo formato di file comprime drasticamente anche i file di
immagine, rendendoli problematici quando si riprendono scene con una
gamma dinamica elevata.

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Quando si scatta di notte è meglio passare ai file di immagine a RAW nel menu
della fotocamera. I file RAW occupano molto spazio sulla scheda di memoria e
le immagini devono essere modificate in seguito, ma almeno la qualità di
ciascuna immagine viene preservata.

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Capitolo 2
Le meravigliose
esposizioni notturne
Fotografare di notte apre un nuovo mondo di possibilità. E come sempre
quando si fotografa, la pianificazione è fondamentale, e riguarda diversi
ambiti, dall’attrezzatura necessaria alle previsioni del tempo.
Ma la fotografia notturna a lunga esposizione può essere molto impegnativa.
Padroneggiare le impostazioni di esposizione, la messa a fuoco e la
composizione senza essere in grado di vedere veramente quello che stai
facendo richiede molto tempo, e un po’ di esperienza. Può essere una bella
sfida, ma una volta arrivati, i risultati valgono davvero la pena.

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Quindi partiamo subito con la preparazione necessaria

Prima di tutto, previsioni del tempo: hai bisogno di una serata con cielo
limpido e stellato.
Location: Google Earth: ti dà una mano a trovare i posti giusti.
PhotoPills o Stellarium: se vuoi fare astrofotografia, ovvero fotografare la volta
celeste. Ti permettono di sapere quando un certo oggetto celeste si troverà in
una determinata posizione.
Valuta l’impatto delle luci della tua città, se abiti in una grande città, e che
problemi di visibilità potrebbero darti.

E’ importante cercare paesaggi notturni più naturali, preparati a fare qualche


chilometro in più e raggiungere posti poco abitati, il buio completo è un fattore
chiave.
Per finire ricordati di scegliere vestiti pesanti, perché stare fuori due o tre ore
di notte può essere molto freddo e umido se non sei adeguatamente coperto.

Astrofotografia e Scie di luce

1. Come fotografare la Via Lattea


Sono sicuro che sei stato in situazioni in cui sei uscito di notte in una posizione
remota e hai visto un cielo notturno eccezionalmente bello con milioni di stelle
che brillavano proprio su di te, con puntini di stelle in una formazione
incredibile, queste stelle fanno parte della Via Lattea.

In questo paragrafo, esamineremo solo le basi, perché l'astrofotografia può


diventare molto complessa, soprattutto per catturare fotografie di nebulose,
costellazioni e sistemi stellari dello spazio profondo. Alcuni fotografi utilizzano
telescopi, teste robotizzate specializzate con telecamere CCD di altissima

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precisione create appositamente per l'astrofotografia del valore di decine di
migliaia di euro, per creare fotografie straordinariamente belle che sono
estremamente difficili o addirittura impossibili da catturare con una normale
fotocamera digitale. Salterò ovviamente questi argomenti complessi e mi
concentrerò piuttosto su ciò che puoi catturare con una fotocamera che
possiedi già, sia che si tratti di una reflex digitale, di una fotocamera
mirrorless.

Ecco una breve sintesi di come è possibile fotografare la Via Lattea:


Comprendi le funzionalità della tua attrezzatura fotografica
Considera l'inquinamento luminoso e lo scout per un'area buia
Usa le corrette tecniche di messa a fuoco notturna

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Usa le giuste impostazioni della fotocamera
Prendi in considerazione gli elementi in primo piano per una migliore
composizione.

Prima di tutto opta per un obiettivo veloce: se utilizzi una fotocamera


con obiettivo intercambiabile, ti consiglio di utilizzare un obiettivo
grandangolare di buona apertura e rapida (idealmente nella gamma
dell'apertura massima f / 1.4 - f / 2.8). Le migliori scelte per fotografare le
stelle sono obiettivi che si “aprono” molto bene. Le mie lenti preferite per la
fotografia notturna sono la Nikon 14-24mm f / 2.8G e la Nikon 20mm f / 1.8G.
Entrambi sono validi alle loro aperture massime (a tutta apertura), quindi
sono molto adatti per la fotografia notturna. Ma ci sono molte più opzioni
disponibili per le lenti che si comportano eccezionalmente bene per la
fotografia notturna.

Mentre il cielo può sembrare magnifico di notte, con milioni di stelle


facilmente visibili ai tuoi occhi, non significa che la tua fotocamera sarà
facilmente in grado di catturarlo. I tuoi occhi si abituano alla scarsa
illuminazione di notte, il che significa che stai vedendo tutto a livelli di
sensibilità molto alti, con l'iride spalancata, alla sua dimensione massima.
Quindi, se vuoi che la tua fotocamera sia in grado di catturare il cielo notturno
come lo vedi (e forse anche meglio di così), dovrai applicare la stessa tecnica -
utilizzare livelli di sensibilità ISO elevati e scattare con diaframmi
aperti.

È qui che le scelte della fotocamera e dell'obiettivo avranno un ruolo


importante su ciò che sarete in grado di raggiungere. Se hai un obiettivo veloce
che funziona bene alla sua massima apertura senza introdurre troppo rumore,
non devi usare livelli ISO molto alti sulla tua fotocamera, il che significa meno

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effetto sgranato da trattare poi sicuramente durante la post-elaborazione delle
foto della Via Lattea.

Ora, da dove inizi e qual è l'impostazione della fotocamera più


importante? Quello che devi fare per primo, è iniziare determinando la
lunghezza dell'esposizione. E qui è dove diventa un po’ complicato, perché se lo
fai male, o finirai con un cielo nero e un paio di stelle, o le stelle sembreranno
linee anziché punti, comunemente chiamate "scie stellari" dopo ne parleremo,
ma sarà un effetto voluto.
Ricorda, il nostro pianeta ruota costantemente, e dal momento che stiamo
riprendendo da un treppiede che è fissato in una posizione, dobbiamo davvero
stare attenti al tempo di ogni esposizione, poiché abbiamo bisogno di
mantenere ferme le stelle come punti nei nostri scatti.

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La regola 500/600
Fondamentalmente, per determinare la lunghezza ottica dell'esposizione,
prendiamo uno dei due numeri e lo dividiamo per la lunghezza focale
dell'obiettivo per ottenere la velocità dell'otturatore ottimale. Quindi, se stai
scattando con un obiettivo da 20 mm su una fotocamera a pieno formato
usando la regola 500, prendi 500 e dividi per 20, che produce 25
secondi –questo è il tempo di posa più lungo che dovresti usare
prima che quelle stelle inizino a cambiare in scia.
Se usi la "regola 600" meno usata della 500, finisci con un'esposizione di 30
secondi. Personalmente, non ho mai avuto riscontro con la "Regola 600", dato
che risulta sempre avere delle piccole scie di stelle, anche quando si scatta con
una fotocamera a bassa risoluzione. La "regola 500" per me è la migliore - in
effetti, Lo uso solo come riferimento e spesso finisco per ridurre ancora di più
il mio tempo di scatto per non avere tracce di stelle nelle mie foto.

Post-produzione
La post-produzione è una parte importante dell'astrofotografia, perché la tua
fotocamera catturerà un cielo a basso contrasto che ha bisogno di un po’ di
lavoro al computer. Ciò significa che dovrai giocare con impostazioni diverse
per mettere in evidenza i dettagli, aumentare il contrasto e i colori. Dai
uno sguardo veloce agli scatti "prima e dopo" della prima immagine qui sotto:

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L'immagine a sinistra è ciò che la fotocamera ha catturato e l'immagine a
destra è ciò che ho fatto apparire dopo alcune regolazioni in Photoshop.
Difficile credere che sia possibile estrarre molto più dettagli dalle immagini,
ma in realtà non ci è voluto molto per arrivarci. Dovrai sostanzialmente
modificare il bilanciamento del bianco verso il blu, quindi aprire lo strumento
"Livelli" in Photoshop e modificare leggermente i cursori per aumentare il
contrasto e far emergere i dettagli mancanti.

Per finire, alcune ulteriori buone regole per fotografare la via lattea:

- Apri il diaframma al massimo, e scatta in Raw: aumenterai la nitidezza


- Lavora con ISO molti alti, almeno a 1600

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- Per evitare le scie di luce indesiderate dovute al movimento terrestre, segui la
regola del 500-600: dividi 500 per la focale dell’obiettivo che usi.
- Attento alla luna piena, a volte è così luminosa che rischia di farti saltare i
tuoi calcoli, mandando a pallino tutto il resto della foto.
- Ricorda le basi: la regola aurea e quella dei terzi valgono anche per
fotografare la via Lattea.

2. Come fotografare le scie delle stelle


Usare la lunga esposizione per catturare la luce in movimento ti permette di
ottenere effetti affascinanti come le scie luminose.

La prima cosa fare, come abbiamo detto, è munirsi di un treppiede; le


esposizioni con un filtro ND da 10 stop possono raggiungere i due minuti
quindi non puoi proprio evitare questo strumento se vuoi ottenere dei risultati.

Un’altra cosa che ti consiglio di fare è comporre la tua inquadratura e


impostare manualmente la messa a fuoco prima di inserire il filtro. In questo
modo quando premerai l’otturatore l’obiettivo non andrà alla ricerca della
messa a fuoco.

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Il principio è lo stesso delle scie luminose delle luci urbane; con una lunga
esposizione (fino a oltre 5 minuti) è possibile catturare le tracce di luce
create dalle stelle e dal movimento della terra intorno ad esse. Attenzione
però, le uniche fotocamere perfette a impressionare il sensore sono le reflex
digitali, meglio ancora se full frame. Questo è dovuto a diverse motivazioni:
sensori più grandi e settaggi completamente personalizzabili e possibilità di
collegare un telecomando. Siccome il tempo massimo impostabile nella
maggior parte delle reflex è di 30 secondi, l'unico modo per avere aperture
maggiori è tenere premuto il tasto di scatto, ma senza telecomando otterremo
solo foto mosse, quindi anche in questo caso ti consiglio l’uso di un
telecomando.

Per prima cosa monta la macchina su un treppiede, collega il telecomando e


scatta una fotografia di 30 secondi con la massima apertura della focale.

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Per questo tipo di fotografia, anche qui, sono indicate lenti con ampio angolo
di campo e grande apertura di diaframma: i grandangoli come per la fotografia
della via lattea molto luminosi. Vi sono varie tipologie di essi e sono:
grandangolari, supergrandangolari, ultragrandangolari.

Una volta scattato devi controllare che l'esposizione sia corretta. Siccome si
tratta di una fotografia notturna è possibile che l'immagine risulti buia, in
questo caso si procede aumentando la sensibilità ISO fino ad essere soddisfatti.
Ricorda che non deve essere una foto "a giorno", ma semplicemente devono
essere ben distinguibili le stelle dallo sfondo.

I giorni migliori per fotografare le stelle sono quelli in cui la luna è assente
o molto sottile. La luce prodotta dalla Luna ostacola questo tipo di lavoro
fotografico. Il cielo dovrebbe essere completamente buio per ottenere un
eccellente startrail. Scegli se ti è possibile eseguire le riprese nei giorni in cui vi
è luna nuova.

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Ecco i passaggi da fare:

1) Collega il telecomando e monta il treppiede.


2) Cerca una fonte di luce ben visibile e molto lontana per aiutarti a
regolare la messa a fuoco.
3) Fai qualche prova per ottenere l'inquadratura, magari imposta
temporaneamente gli ISO al massimo per non dover aspettare 30"
4) regola bene l’altezza del treppiede per ridurre le vibrazioni.
Riabbassa gli ISO. Gli alti ISO giocano un ruolo chiave nell’immagine
fotografica notturna. E’ vero che un valore di ISO molto alta produce del
rumore, ma è altresì vero che le fotocamere dei nostri giorni, lavorano con una
buonissima qualità della nitidezza e con un trascurabile rumore anche a
400/800 ISO, che dovrebbero rappresentare la base di partenza per questo

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tipo di scatto. Non abbassare troppo quindi gli ISO, potresti non ottenere il
risultato prefisso.
In linea di massima tieni a mente una regola che può aiutarti a capire qual è il
limite massimo oltre al quale non ti consiglio di andare. Fai in questo modo:

Se la tua fotocamera arriva a 3200 ISO al massimo allora non andare oltre gli
800–1600 ISO. Se invece arriva a 1600 ISO allora non andare oltre gli 400–
800 ISO.
In pratica non devi andare oltre la metà della sua capacità massima di
sensibilità possibile.

5) Imposta lo "Scatto continuo" in modo che le foto vengano in sequenza


senza dover premere manualmente ogni 30".
6) Premi il pulsante del telecomando e bloccalo.
7) Scatta un elevato numero di fotogrammi, cosi avrai una riserva
sufficiente per “montare” il lavoro finale. Di solito con 400 scatti riesci ad
ottenere un cerchio completo, una quantità inferiore potrebbe non bastare se
intendi ottenere un effetto circolare suggestivo.
La cosa più affascinante è che dato che le stelle sono distanti milioni di anni
luce, alcune di queste stelle che possiamo vedere e fotografare in realtà sono
già esaurite, non esistono più, eppure possiamo ancora fotografarle dato che ci
vuole così tanto tempo perché la luce (e l’immagine) giunga fino a noi.

Torniamo alla nostra foto. Per questo tipo di fotografia è calorosamente


consigliabile scattare e salvare in RAW per conservare tutte le informazioni
possibili all’interno del nostro file.

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Consiglio:
Un consiglio, invece di fare una sola foto lunga con il rischio di surriscaldare il
sensore, puoi provare a fare tante foto brevi che poi verranno montate in post
produzione con un programma gratuito chiamato, Startrails. Ti metto qua
sotto il link:

http://www.startrails.de/html/software.html

E’ importante coprire il mirino o chiuderlo per una misurazione della


luce più precisa.
A questo punto procedi come segue:
Blocca la messa a fuoco (c’è un selettore sull’obiettivo) per impedire che la
fotocamera tenti di rimettere a fuoco nella fase di scatto con il filtro, cosa che
non gli riuscirebbe con un filtro da 10 stop.
Applica il filtro neutro da 10 stop facendo attenzione a non girare la ghiera
di messa a fuoco (non serve avvitarlo fino in fondo il filtro);
Passa alla modalità Manuale controllando che gli ISO e diaframmi siano gli
stessi scelti prima (ISO 100 – f/8);
Ora non resta che calcolare ed impostare manualmente il tempo di scatto il che
è molto semplice: con un filtro da 10 stop basterà moltiplicare per 1000 il
tempo di scatto precedentemente annotato, ovvero impostare un tempo di
scatto di 50 SECONDI.

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Vediamo nel dettaglio come si fa il calcolo:

Un filtro da 10 stop corrisponde ad una moltiplicazione di 1024 che io


arrotondo per semplicità a 1000
1/20 di secondo corrisponde a 0,05 secondi (1 diviso 20 = 0,05 )
0,05 secondi moltiplicato per 1000 corrisponde a 50 secondi

Hotpixel: quando un pixel appare come un puntino colorato


Anche quando il valore ISO è basso, le esposizioni particolarmente lunghe
possono produrre rumore, sotto forma di hotpixel (ovvero dei pixel che
appaiono come dei puntini colorati). Potresti non accorgertene a prima vista
sullo schermo LCD della tua macchina fotografica ma in seguito, quando
scarichi le foto sul computer. Un modo efficace per evitare gli hotpixel, è
eseguire un’esposizione della stessa lunghezza, e allo stesso valore ISO, con il
copri obiettivo inserito. Gli hotpixel saranno identici per tutti gli scatti, quasi
come un’impronta digitale del sensore. Quindi, replicando l’esposizione con il

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copri obiettivo inserito, genererai un’immagine completamente nera, con gli
stessi hotpixel da sottrarre, in fase di post-produzione, all’immagine che hai
scelto.

Filtri: un altro consiglio


A secondo della marca, alcuni filtri lasciano un residuo di colore visibile
sull’immagine finale. Questo è uno dei tanti motivi per cui ti suggerisco di
scattare sempre in RAW in quanto, molto spesso, puoi correggere l’immagine
in post-produzione. Tuttavia, per le esposizioni particolarmente lunghe, questo
residuo di colore potrebbe compromettere il risultato finale senza possibilità di
correzione. Quando ciò avviene, una possibile via d’uscita – se desideri salvare
comunque l’immagine – è il bianco e nero.

Lunga esposizione
Hai mai visto immagini di paesaggi in cui l'acqua appare morbida, setosa e
come se fosse allisciata? O forse un'immagine che mostra linee di luce che
attraversano una scena di città?
Questa è la fotografia a lunga esposizione. È facile da creare e non ha bisogno
di pesanti manipolazioni con programmi di fotoritocco.
Qualsiasi elemento in movimento è catturabile quando si utilizza una lunga
velocità dell'otturatore. Qualsiasi genere di fotografia può incorporare una
lunga esposizione, anche i time-lapse funzionano bene. In questa guida ci
soffermeremo sulla lunga esposizione di notte o al crepuscolo.

1. scattare di notte: cosa fare


Scegli le giuste condizioni per la lunga esposizione. Mentre prima era
necessario avere buio totale per le lunghe esposizioni si possono scegliere
anche ore differenti, come il tramonto. Le condizioni ideali per la fotografia a
lunga esposizione sono quando c’è un leggero vento e quando il cielo è sfumato

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dalle nuvole. Se non c’è vento e se non ci sono nuvole non c’è movimento da
riprendere. Un buon momento è quello dell’ora d’oro. Sia in prossimità
dell’alba che del tramonto, quando il sole è basso nel cielo, aumenta il
contrasto con le nuvole producendo delle striature particolari.

Affina la tua composizione, concentrati sull'argomento e blocca la messa a


fuoco. Se stai usando la messa a fuoco manuale, fallo e basta. Se si utilizza la
modalità di messa a fuoco automatica, è necessario mettere a fuoco premendo
a metà il pulsante di scatto e una volta eseguita la messa a fuoco, mantenendo
premuto a metà il pulsante di scatto, spostare la leva dalla messa a fuoco
automatica su manuale.

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La velocità dell'otturatore è fondamentale per la fotografia. Per
catturare un'immagine, la nostra fotocamera usa tre cose; ISO, diaframma e
tempo di posa. Quindi andiamo in ordine.

Metti la fotocamera sul treppiede (ormai hai capito che è fondamentale)


Impostare un timer di ritardo di 2 o 5 secondi sulla fotocamera, in modo che
quando si preme l'otturatore, è possibile rilasciare la fotocamera. Questo ti
impedisce di introdurre accidentalmente il movimento della fotocamera nel
tuo scatto.
Imposta la tua ISO alta in modo da poter ottenere alcuni scatti veloci per
capire la tua composizione.
Una volta che hai qualcosa che ti piace, ecco dove entra in gioco il triangolo di
esposizione. L'idea con una lunga esposizione è, come suggerisce il nome, di
allungare la durata dell'otturatore per catturare gli eventi nel tempo in un
singolo scatto. Ma quando estendi l'otturatore fai sì che la luce colpisca il
sensore più a lungo, quindi devi ridurre la luce da qualche altra parte. Vale a
dire, il diaframma o la tua ISO.

Farlo con il diaframma è abbastanza semplice. Se si aumenta la velocità


dell'otturatore di uno stop, chiudere il diaframma di un stop. Questo ti darà
più profondità di campo, e se vuoi fotografare una vista di una città a lunga
esposizione, dovrai assicurarti di avere abbastanza profondità di campo per
mettere a fuoco tutto ciò che desideri.

Una volta che l'apertura dell'obiettivo ti dà la quantità di profondità di campo


di cui hai bisogno, il passo successivo è abbassare l'ISO. Devi ridurlo il più in
basso possibile per ridurre al minimo la quantità di rumore nell'immagine. Ma,
ricorda, è notte. È buio. E una volta che si inizia a ottenere tempi di scatto
nell'intervallo di secondi interi, possono diventare molto lunghi, molto
rapidamente. Quindi, a seconda della profondità di campo di cui hai bisogno e

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della quantità di tempo che desideri catturare, la tua ISO potrebbe non
scendere fino in fondo alla fotocamera.

Ma questo è fondamentalmente il processo per fotografare. Se non vuoi


affrontare un ritardo di 2-5 secondi prima dell'inizio di ogni foto, o vuoi
scattare esposizioni lunghe più a lungo di quanto la tua fotocamera consenta
(in genere 30 secondi), puoi utilizzare un trigger cablato o wireless. Ce ne sono
di tutti i prezzi su Amazon.

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2. Luci della città: effetti cromatici

Di notte le città sono ricche di luci. Dalle luci delle finestre al chiarore
dell’illuminazione stradale, per i fotografi c’è sempre possibilità di fare
interessanti foto notturne in città.

Inoltre, chi è disposto a fare veramente tardi potrà godere dello svuotamento
delle piazze e delle vie e della possibilità di immortalare la scena senza dover
fare i conti con i passanti.

Il paesaggio urbano come lo conosci di giorno viene modificato dall’atmosfera


notturna e dal colore dell’illuminazione artificiale, ma devi lo stesso tenere in
considerazione la composizione dello scatto per ottenere foto suggestive.

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Per scattare una fotografia di un paesaggio urbano una volta arrivata la sera,
per prima cosa devi trovare un punto strategico che mostri tutti gli edifici e le
sue luci accese.
Colloca la fotocamera su un treppiede e ruota il selettore di modalità su AV
(priorità dell'apertura); inizia con f/8 e verso l'alto per una maggiore
profondità di campo. Usa l'autoscatto della tua fotocamera o un cavo
di scatto remoto per scattare la foto senza alcuna sfocatura.

Il momento migliore per questo tipo di riprese è durante le due "ore d'oro" che
sono la prima ora dopo l'alba e l'ultima ora prima del tramonto.

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Fotografare i ponti
I ponti illuminati di notte sono stupendi se fotografati bene.
Ancora una volta, posiziona la tua fotocamera su un treppiede e piazzala in
modo che il ponte, l'acqua e gli edifici possano essere visti bene; vogliamo dare
enfasi al primo piano ma anche allo sfondo.

Imposta il selettore di modalità su priorità di apertura del diaframma e scegli


un'apertura di f/16 o più. Idealmente, vogliamo una lunga esposizione tra 1 e
30 secondi per un effetto acqua setosa.

I Monumenti
La splendida architettura delle città italiane, ma anche di quelle europee
assume una nuova vita nelle ore notturne, soprattutto se giustapposte al
movimento. Imposta la modalità della fotocamera su Priorità apertura e scegli
un'apertura stretta per una profondità di campo per rendere l'edificio molto
nitido - f/16 e superiore.

Lascia che sia la fotocamera a impostare la velocità dell'otturatore corretta.


Puoi ottenere scatti drammatici di bellissimi monumenti se usi un'apertura
stretta e lascia che il tuo scatto rimanga aperto per una durata maggiore per
consentire di far entrare più luce.

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Light painting
Il Light Painting è una tecnica fotografica che significa, letteralmente,
“dipingere con la luce“, e prevede proprio di utilizzare le fonti di luce esterne
come un pennello per produrre effetti su una fotografia già in fase di scatto.

La prima cosa che devi trovare è una buona posizione buia. La fotografia di
light painting ha bisogno dell'oscurità per permettere alla luce di risplendere.
Trovare una location degna di una tale foto non dovrebbe essere troppo
difficile.
Porta con te una lanterna per “dipingere. Posiziona il treppiede a circa un terzo
della scena.

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Utilizza la messa a fuoco manuale. Questo perché l'autofocus ha molti
problemi a concentrarsi esattamente dove lo vuoi in queste condizioni.

Poiché l'esposizione è piuttosto lunga, non vuoi che l'ISO sia troppo alto senò
la foto risulta sgranata.
Ti consiglio di impostarlo a 400 in quanto ti consente il tipo di dettaglio che
serve per il cielo anche se non ci hai ancora dipinto sopra.
La velocità dell'otturatore dipende da quanta luce stai lavorando, ma la
velocità che ti consiglio è di circa 30 secondi. Detto questo, può essere lento
come pochi secondi nelle giuste condizioni. Dipende un po’ da che giochi di
luce vuoi ottenere.

Potresti decidere di scegliere la modalità 'Bulb'. Questo perché ti dà il massimo


controllo sul tempo di esposizione.
Infine, in genere puoi avere l'apertura di circa f/5.6. Questo consente di avere
una buona profondità di campo. Ma non lascia entrare troppa luce nella
fotocamera.

Mantieni la tua luce in movimento. Sposta il raggio a tratti lenti per aggiungere
luce e a tratti più veloci nelle aree in cui è necessaria meno luce.
Dipingi con tratti su e giù o da lato a lato, proprio come si dipinge con la
vernice vera.

Probabilmente non riuscirai a ottenere lo scatto desiderato al primo tentativo


e potrebbero essere necessari più tentativi per ottenere un'immagine di cui sei
soddisfatto. Per questo motivo, cerca di tenere traccia di quanta luce aggiungi
ogni scatto. Sviluppa un piano in modo da poter apportare regolazioni a
ciascuna esposizione fino a ottenere l'immagine che hai visualizzato.

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Ultimi suggerimenti
Suggerimento 1: Mentre un treppiede è considerato un requisito di base per
molti fotografi di paesaggi, è ancora più importante quando si scatta con un
filtro a 10 stop. Le esposizioni possono estendersi facilmente a più di un paio di
minuti, quindi è fondamentale che il treppiede sia robusto. Questo in genere
significa garantire che le gambe siano appoggiate su un terreno solido, la
colonna centrale non è estesa e la cinghia è fissata in modo da non prendere il
vento.

Leggerai spesso che la gente consiglia di appendere la borsa fotografica dal


cavalletto per aggiungere peso alla zavorra, tuttavia penso che possa spesso
comportarsi come una grande vela e causare una maggiore instabilità se
ventosa, quindi preferisco posizionare la borsa sulla parte superiore della

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fotocamera per aggiungere ulteriore peso, senza una superficie aggiuntiva
significativa.

Suggerimento 2: Dato che il filtro è incredibilmente denso, a meno che le


condizioni siano davvero luminose, non ci sarà abbastanza luce che permetta
di far funzionare l'autofocus. Pertanto, è meglio comporre e focalizzare lo
scatto senza il filtro, passare alla messa a fuoco manuale e quindi applicare con
cura il filtro. In questo modo l'obiettivo non cercherà la messa a fuoco quando
si preme l'otturatore.

Suggerimento 3: È importante chiudere l'otturatore del mirino, o almeno


coprire il mirino, per assicurare una misurazione della luce accurata (se si
scatta in modalità di esposizione automatica, come priorità di apertura) e per
evitare che la luce entri di soppiatto durante l'esposizione.

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Come fotografare un fulmine

Un sacco di persone si chiedono come i fotografi siano così "fortunati" a fare


una foto proprio nel momento in cui i fulmini colpiscono. In realtà è
abbastanza semplice. Recati in una serata di temporale semplicemente sul
posto e fai più esposizioni di 30 secondi fino a quando il fulmine non colpisce il
terreno.

Quando fotografi un fulmine, non hai bisogno di un ISO molto elevato perché
il fulmine è ovviamente molto luminoso e illuminerà l'intero paesaggio per te.
Se imposti i tuoi ISO prima dei fulmini e poi scatti una foto, sarà sovraesposta
perché avrai selezionato le impostazioni quando non c'era il fulmine.

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Capitolo 3
Fotografare la luna
Molte persone fotografano la luna nello stesso modo in cui si potrebbe
fotografare una scena urbana di notte. In questo modo il risultato è una grossa
palla di luce brillante contro il cielo scuro, senza dettagli. Questa soluzione
potrebbe andare bene nel caso in cui stessi fotografando la luna sopra uno
specchio d’acqua, un lago ad esempio. Ma se vuoi che si vedano i crateri e i
dettagli questo metodo non funziona.

La prima cosa di cui hai bisogno è un buon obiettivo zoom.


Anche se la luna potrebbe sembrarti grande, nel momento in cui la macchina
fotografica scatta, la stessa luna che ad occhio nudo sembra enorme, risulta
poco più che un puntino nell’immagine scattata. Questo è il risultato se adoperi
un obiettivo 50mm. Io ho usato un obiettivo Canon 100-400mm e sono
riuscito ad ottenere un risultato più soddisfacente. Tuttavia, uno zoom ancora
più lungo sarebbe stato più adatto.

I teleobiettivi sono molto costosi ma costituiscono la soluzione ideale quando


si tratta di fotografare la luna.

La messa a fuoco automatica non sempre mette a fuoco nella maniera


desiderata, metti a fuoco manualmente per avere la maggior quantità di
dettagli possibile. Metti a fuoco finche i crateri non appaiono nitidi e ben
definiti.

Se vuoi immagini di qualità eccellente scatta in RAW oppure la dimensione


JPEG più grande.

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Se vuoi fotografare la luna non puoi fare a meno dell’uso di un treppiede. Per
ottenere un’immagine nitida è essenziale che la macchina fotografica sia
completamente ferma. Soprattutto se usi un obiettivo zoom, più è lungo lo
zoom e più il rumore diventa un problema se non hai un treppiede.

Inoltre, per attivare l’otturatore ti servirà il timer della fotocamera oppure un


cavo altrimenti farai vibrare la macchina fotografica e otterrai un’immagine
sfocata.

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Veniamo all’apertura adesso.
La prima cosa che viene in mente è un valore basso, per far passare quanta più
luce possibile, ad esempio f/4.0 o meno.

Ed è qui che anche io ho sbagliato. La luna è molto luminosa nel cielo e


impostare un’apertura bassa può eliminarne la brillantezza e farla apparire più
simile al sole. L’ideale è un’apertura tra f/11 e f/16.

Per quanto riguarda la velocità dell’otturatore, potresti essere portato a


pensare che la soluzione ottimale sia una bassa velocità, anche qui è vero il
contrario. Dato che la luna è molto luminosa non ti occorre molto tempo per
catturarne la luce.

Inoltre, la luna si muove abbastanza velocemente nel cielo; se hai un obiettivo


400 mm o più lungo, puoi effettivamente coglierne il movimento osservando
attraverso il mirino. Se imposti una bassa velocità dell’otturatore, il
movimento reale della luna potrebbe causare la perdita di dettagli. La
soluzione ideale è una velocità di circa 1/125 o 1/250.

Adesso parliamo del valore ISO.


Imposta 200-400 e poi, seguendo le indicazioni che ti ho fornito finora,
sperimenta con diverse combinazioni di ISO, apertura e velocità di scatto fin
quando non ottieni una buona esposizione della luna.

Una volta che hai ottenuto il risultato desiderato, carica il file sul tuo
computer. Anche con un obiettivo 400mm la luna potrebbe occupare un’area
relativamente ridotta della foto. Se sei riuscito a trovare la giusta esposizione, e
ad ottenere un’immagine molto nitida della luna, puoi ritagliarla e ingrandire
un pochino in modo che si adatti meglio all’inquadratura finale della tua
immagine.

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Conclusione

Chiunque può prendere in mano una macchina fotografica e scattare


delle immagini ma questo non significa creare intenzionalmente delle
fotografie con lo scopo di raccontare una storia, di trasmettere delle
emozioni e di evocare delle sensazioni nell’osservatore.

Per ottenere questo risultato è necessario sviluppare delle capacità e


delle conoscenze, è necessario fare pratica, studiare e
analizzare i propri risultati per identificare cosa funziona e
cosa invece va migliorato.

Come per lo sviluppo di ogni abilità, è necessario fare pratica con


costanza e dedizione. In questa Guida abbiamo analizzato quelle che
sono le caratteristiche principali della luce di notte e dell’ombra ma per
capire a fondo questi concetti è necessario metterli in pratica e vederli
concretamente.

Nella scena notturna, quando vedi un soggetto o una scena che ti


interessa particolarmente e che in qualche modo richiama la tua
attenzione, studiane la luce e l’effetto che genera su ciò che stai
esaminando. Chiediti se con un altro tipo di luce, o se cambiando punto
di osservazione, il risultato varierebbe e in che modo, con quale risultato.

Cordiali saluti
Andrea Darrei

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