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ARGOMENTI DI STUDIO

NESSO FRA TECNICA E INTERPRETAZIONE

L'idea di dividere lo studio in 2 parti,la prima riguardante i


problemi tecnici e la seconda l'interpretazione, a volte pu� essere
fuorviante.
Si pu� proporre uno schema di studio diviso in 4 parti che consista
in una tecnica applicata,che unisca cio� lo studio tecnico con quello
interpretativo:

1- fase preliminare in cui si applica la tecnica di base (scale,


arpeggi, articolazione)
2-fase in cui si affrontano problemi tecnici particolari (ottave,
accordi, ottave sciolte)
3-fase in cui si affrontano problemi di ordine interpretativo.
Sar� molto utile l'ascolto di diverse interpretazioni.
A questo punto ci potrebbero essere anche dei disaccordi fra allievo
e insegnante, dato che l'interpretazione per molti aspetti, �
qualcosa di personale
4-fase in cui "l'allievo diventa maestro", cio� entra in una tale
sintonia con il brano che i ruoli si potrebbero invertire.

I problemi tecnice devono risolti tramite strumenti che si


inseriscono nel contesto musicale (diteggiature, fermate, varianti).

VARIANTI RITMICHE
Le varianti ritmiche consistono nella modifica dei valori musicali
ponendo degli accenti variabili.
Lo studio con esse � utilissimo, sial quando il pezzo � in fase
di apprendimento, sia quando si tratta solo di mantenerlo pronto.
Ovviamente a seconda del passaggio che si prende in esame e alla
individualit� di ogni persona, una variante pu� essere pi� utile
di un'altra e si possono elaborare anche varianti composte,
cio� ottenute dall'unione di 2 differenti varianti.
L'obiettivo di questo tipo di studio � ottenere potenza nella
velocit�, che non deve essere percepita come qualcosa che viene
ottenuta con affanno.
Generalmente ogni allievo,anche il meno dotato, raggiunge , con le
varianti, livelli accettabili.

FERMATE

Studiare tramite le fermate d� una consapevolezza di ci� che avviene


prima e dopo il passaggio problematico

MANI UNITE E MANI SEPARATE


L'esecuzione a mani unite non � la somma dello studio delle 2 mani.
Bisogna pensare al pezzo nella sua integrit�.
E' utile lo studio a mani unite concentrandosi su una mano che
richiede pi� attenzone.
Bisogna stare attenti alla mano sinistra, che di solito � pi� debole
della destra e va rinforzata: la mano destra non abbandoni mai
la sinistra, la sostenga sempre.

LO STUDIO LENTO E A RALLENTATORE

Dopo la fase iniziale pu� risultare inefficace studiare lentamente:


studiare a rallentatore richiede gli stessi atteggiamenti richiesti
nell'esecuzione a tempo.

LA MEMORIA

Per lo studio finalizzato a imparare a memoria non ci sono suggerimenti


univoci.
Ritengo comunque utile, per un apprendimento utile, studiare a memoria
le singole manie dividere per sezioni il testo.

DITEGGIATURA

La diteggiatura pi� comoda � di solito quella pi� rispondente


alle esigenze musicali;attraverso l'esecutore trasferisce
il disegno musicale sulla tastiera.
E' pi� efficace una diteggiatura che preveda l'associazione di gruppi
di dita.
Per quanto riguarda la diteggiatura negli abbellimenti occorre una
diteggiatura consona alle caratteristiche idividuali dell'allievo.

PEDALE DI RISONANZA

Una pedalizzazione corretta dipende da 3 variabili:

1- la modalit� in cui il pianista suona (intensit� del suono, legato


staccato)
2-caratteristiche dell'ambiente in cui si suona (dimensioni della
sala,presenza di eco o meno)
3-caratteristiche dello strumento (minore o maggiore sonorit�)

A causa di queste variabili, non si pu� definire una pedalizzazione


"fissa"; l'uso del pedale richiede una grande capacit� di adattamento,
sensibilit�;
bisogna alzarlo e abbassarlo spesso e non abusarne.
La funzione di sostegno del pedale si fonda sull'armonia tradizionale,
nella musica moderna, ad esempio in Debussy, diventa un elemento
strutturale della composizione; bisogna saperlo cambiare e cambiare
sonorit�.

LA CORDA
Per quanto riguarda la corda, pu� essere un valido strumento
espressivo, specialmente nei brani del romanticismo.

IL TEMPO

Il tempo oggettivo, quello scandito in secondi, minuti ecc..


determina una scansione ritmica dentro di noi, un tempo interiore;
tuttavia quando si suona generalmente non si pu� essere metronomici.
Come insegnare l'andamento che un brano necessita?
E' consigliabile prima far osservare rigorosamente il tempo e
poco a poco comunicare una variazione in esso.
I tempi di apprendimento variano da persona a persona ovviamente.

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