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PSICHIATRIA E MEDICINA GENERALE

7/5/03
Le caratteristiche che la DIAGNOSI deve avere sono l’utilità, terapeutica e prognostica, e l’affidabilità, ovvero
l’applicazione di criteri per cui la diagnosi risulti la stessa per medici diversi.
Anche la psichiatria ha dovuto ricercare queste caratteristiche diagnostiche, soprattutto considerando la bassissima
attendibilità con cui si era partiti. Cioè, nella psichiatria è più difficile stabilire criteri stabili e riconosciuti da tutti,
rispetto ad altre discipline, anche per la pochezza dei confini tra una sindrome e l’altra.

Il passaggio è avvenuto con la raccolta di criteri, dopo varie conferenze, che mettessero in piedi un sistema diagnostico
convenzionale. L’attendibilità della psichiatria è così notevolmente aumentata, anche se in modo artificiale.

Per quanto riguarda l’utilità, anch’essa è in un certo senso aumentata. Ad esempio l’assunzione di antidepressivi per la
depressione maggiore riduce la clinic nella maggior parte dei casi. Gli antidepressivi curano però anche altre fasi
patologiche, e lo stesso vale per i neurolettici, litio, etc., sempre con prevalenza di un settore su un altro.

La DEPRESSIONE ha un impatto grandissimo con la medicina generale: si è stimato che un terzo della popolazione
mondiale andrà incontro a depressione nel corso della vita.
La maggior parte di questi pazienti consulta il medico generico, che deve quindi essere in grado di riconoscerla ed
eventualmente di interagire con lo psichiatra.
Questo è importante anche perché i due terzi di questi pazienti consulterà solo il medico generico, e la diagnosi a questo
livello è dunque più importante che mai. Non più di un terzo, va da sé, consulta i servizi psichiatrici.

PROBLEMI DI GESTIONE DELLE MALATTIE PSICHIATRICHE:


- Specificità.
- Riconoscimento.
- Trattamento.
- Collegamento tra medicina di base e servizi specialistici.
Per circa un anno, in conferenze focus, si sono cercate delle priorità per l’identificazione e lo studio della depressione e
di altre di queste malattie: 2840 pazienti di 30 medici generici furono studiati in modo specifico; di questi, il 17% aveva
sintomi riferibili (livello sottosoglia), ed il 13% aveva una vera e profonda sindrome (e diagnosi) psichiatrica.

Un eventuale GRADO DI DISABILITA’, ad esempio giorni persi al lavoro, è importante da valutare: effettivamente
questi pazienti avevano perso più giorni di lavoro della loro controparte normale.
Nel 75% dei casi, inoltre, la malattia era riconosciuta dal medico generico. Questa è una buona notizia, anche se i dati a
riguardo sono discordanti. Il medico di base deve comunque avere una buona preparazione in materia.

Il RICONOSCIMENTO dipende dal paziente, che deve saper riferire, dal medico, che deve ad esempio saper
distinguere una vera depressione dalla risposta ad un evento negativo, avere preparazione e disponibilità, aver voglia di
ascoltare e di capire, e dalla consultazione tra i due.
In genere il medico tende a riconoscere ciò che è propenso o che è in grado di diagnosticare e trattare meglio.
Il training del medico generale è fondamentale, anche per imparare a dialogare, capire, coinvolgere il paziente, etc.
Nessuno chiede comunque al medico di diventare uno psichiatra, ma che, d’accordo con lo psichiatra stesso, si decida il
trattamento e come seguire il paziente.

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