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PREGHIERE A SAN MICHELE ARCANGELO


Dopo Maria Santissima, San Michele Arcangelo è la più gloriosa, la più potente creatura
uscita dalle mani di Dio. Scelto dal Signore come primo ministro della Ss.ma Trinità,
Principe dell'Esercito celeste, Custode, prima della Sinagoga, poi della Chiesa, San
Michele è stato molto venerato fin dai tempi più remoti. L'Antico ed il Nuovo
Testamento parlano di Lui, del Suo potere, delle Sue apparizioni, della Stia
intercessione, del dominio affidatogli su tutti gli uomini dalla Suprema Bontà
dell'Onnipotente. I Pontefici non mancarono di raccomandare ai Fedeli la Devozione a
San Michele. Anche ai nostri giorni, Poi IX, Leone XIII e Pio XII ci dicono di suppli-
carlo per la difesa della Chiesa e delle anime: "Raramente il ricorso all'Arcangelo San
Michele è apparso più urgente di ora... perché il mondo, intossicato dalla menzogna e
dalla slealtà, ferito dagli eccessi della violenza, ha perduto la sanità morale e la
gioia" (Pio XII). Difatti, come non riconoscere l'opera di Satana e dei suoi demoni
nell'orgoglio, nei tradimenti che sconvolgono la Società e il mondo odierno? Non è
dunque consolante e confortante di pensare che, sopra i demoni scatenati in tufta la
Terra, si stendano l'Azione e la Potenza del Sommo Arcangelo, protettore dei popoli e
della Chiesa? In questi tempi torbidi, la storia delle apparizioni di San Michele nel
mondo, lungo i secoli, sarà motivo di ritrovare fiducia e fede, poiché Egli è, e sarà sem-
pre, il fedele Custode e difensore delle Nazioni e delle Genti che l'invocano, si affidano a
Lui nei travagli e nelle persecuzioni. Preghiamolo più che mai a maggior gloria di Dio.
Non dimentichiamo anche di pregare tutti gli Arcangeli e Angeli del Signore,
specialmente San Gabriele, San Raffaele, l'Angelo Custode, l'Angelo Consolatore di
Gesù nell'Orto, affinché ci soccorrano, ci difendano e facciano tornare la Fede, la
Giustizia e la Pace nel mondo.
LE APPARIZIONI DI SAN MICHELE
La reggia terrestre di San Michele si trova nel Gargano, sul sacro monte a nome
dell'Arcangelo: "Monte Sant'Angelo"; fu scelta da lui stesso dopo tre meravigliose
apparizioni al vescovo Lorenzo Malorano (490). Ecco la storia ditali apparizioni sul
Monte Gargano.
PRIMA APPARIZIONE (8 maggio 490)
San Michele si manifestò la prima volta l'8 maggio del 490. Un ricco signore di Siponto
smarrì il toro più bello del suo armento. Dopo tre giorni di ricerca, lo rinvenne in una
spelonca quasi inaccessibile del Gargano. Irato di non potere riaverlo, egli volle
ucciderlo e gli scoccò una freccia. Ma, oh meraviglia, a metà strada, la freccia tornò
indietro e colpì l'arciere ad un braccio. Stupito, il signore andò a trovare il vescovo di
Siponto, Lorenzo Maiorano, per essere illuminato. Questi ordinò un digiuno di tre giorni
e preghiere pubbliche. Il terzo giorno, San Michele apparve al Vescovo, dicendogli di
essere l'autore del prodigio della grotta e che questa sarebbe, d'ora in poi, il suo
Santuario in terra.
SECONDA APPARIZIONE (12 settembre 492)
Alcuni anni dopo, i Sipontini vennero assediati dall'esercito barbaro di Odoacre, re degli
Eruli. Vedendosi sul punto di perire, ricorsero al santo vescovo Lorenzo Maiorano; Egli
chiese e ottenne la protezione dell'Arcangelo: San Michele gli apparve, promettendogli
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la vittoria. Tre giorni dopo, l'aria si oscurò, si scatenò un temporale terribile, il mare si
sconvolse. Le orde d'Odoacre, colpite dalle folgori, fuggirono spaventate. La città era
salva.
TERZA APPARIZIONE (29 settembre 493)
L'anno seguente, per festeggiare devotamente l'Arcangelo e ringraziarlo della liberazione
della città, il Vescovo di Siponto chiese al Pontefice, Gelasio I, il consenso di consacrare
la Grotta e di stabilire il giorno di questa Dedicazione. Nella notte dal 28 al 29 settembre
493, San Michele apparve una terza volta al vescovo Lorenzo Maiorano, dicendogli:
"Non è d'uopo che dedichiate voi questa chiesa... perché Io l'ho già consacrata... Voi,
celebratevi i Santi Misteri... L'indomani mattina, parecchi vescovi e il popolo si recarono
in processione al Gargano. Entrati nella Grotta, la trovarono piena di luce. Un altare di
pietra era già innalzato e ricoperto di un pallio porporino. Allora il santo vescovo celebrò
la prima S. Messa, alla presenza dei vescovi e di tutto il popolo.
QUARTA APPARIZIONE (22 settembre 1656)
Dodici secoli dopo, la peste infieriva a Napoli ed in tutto il regno. Dopo Foggia, dove
mori quasi la metà del popolo, Manfredonia era minacciata. Il vescovo, Giovanni
Puccinelli, ricorse a San Michele, chiedendogli, nella Sacra Grotta, con tutto il clero e
tutto il popolo, il suo potente aiuto. All'alba del 22 settembre 1656, in una grande luce,
vide San Michele, che gli disse: "Sappiate, o Pastore di queste pecorelle, che Io sono
l'Arcangelo Michele; ho impetrato dalla Ss.ma Trinità che, chiunque adopererà con
devozione i sassi della mia Grotta, allontanerà dalle case, dalle città, e da qualunque
luogo, la peste. Praticate e narrate a tutti la Grazia Divina. Voi benedirete i sassi,
scolpendo su di essi il segno della Croce con il mio Nome". E la peste fu vinta. Oggi
ancora si usano questi sassi, presi nella Grotta con fede, per avere la protezione
dell'Arcangelo. E San Michele continuò, e continua sempre, la sua missione, apparendo
di tanto in tanto, odi qua, odi là, in Italia... in Francia, al vescovo d'Avranches, a Santa
Giovanna d'Arco... in Portogallo, ad Antonia d'Astonaco... ai veggenti di Fatima...
PREGHIERE: CONSACRAZIONE A SAN MICHELE
O grande Principe del Cielo, custode fedelissimo della Chiesa, San Michele Arcangelo,
io, benché molto indegno di comparire davanti a te, confidando tuttavia nella tua
speciale bontà, ben conoscendo l'eccellenza delle tue mirabili preghiere e la moltitudine
dei tuoi benefici, mi presento a te, accompagnato dal mio Angelo Custode, e, alla
presenza di tutti gli Angeli del Cielo che prendo come testimoni della mia devozione
verso dite, ti scelgo oggi a mio Protettore e mio Avvocato particolare, e propongo ferma-
mente di onorarti sempre e di farti onorare con tutte le mie forze. Assisti me durante
tutta la mia vita, affinché io non offenda mai gli occhi purissimi di Dio, né con le opere,
né con le parole, né con i pensieri. Difendimi contro tutte le tentazioni del demonio,
specialmente da quelle contro la fede e la purezza, e nell'ora della mia morte concedi la
pace all'anima mia ed introducimi nella Patria eterna. Amen. (Indulgenza parziale).
CORONA ANGELICA DI SAN MICHELE ARCANGELO
Questo pio esercizio venne rivelato dallo stesso S. Michele, Principe della Milizia
Celeste, durante un'apparizione alla serva di Dio Antonia d'Astonaco, in Portogallo. Le
disse di voler essere venerato con Nove salutazioni corrispondenti ai nove Cori degli
Angeli, seguite ognuna da un Pater e da tre Ave, concluse infine con quattro Pater: il
primo ad onore suo, il secondo a S. Gabriele, il terzo a S. Raffaele e il quarto al nostro
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Angelo Custode. Promise ancora a chi lo venerasse in tal modo, prima della S.
Comunione, di ottenere da Dio che fosse accompagnato alla Comunione da un Angelo di
ciascuno dei nove Cori. E a chi recitasse questa Corona ogni giorno, promise l'assistenza
sua e quella degli Angeli in vita e, nel Purgatorio, dopo morte. Una pia carmelitana del
Monastero di Vetralla, morta in odore di santità nell'anno 1751, praticò queste preghiere
con molto ardore. Poi, alla domanda di alcune religiose dello stesso Monastero, questo
santo e salutare esercizio fu arricchito dal S. Padre Pio IX di molte indulgenze. "Sua
Santità intese le preghiere per udienza di me, sottoscritto Segretario, e si degnò per
speciale grazia di annuire in tutto, conforme all'esposto, e quindi ordinò che si
promulgasse per ministero della S. Congregazione dei Riti un Decreto senza la
spedizione di alcun Breve, per la concessione delle predette indulgenze a chiunque reciti
la Corona Angelica, e della speciale facoltà al Confessore temporaneo del detto
Monastero di benedire le medesime Corone col solito rito della Chiesa". S.
Congregazione dei Riti, 8 agosto 1851
USO DELLA CORONA BENEDETTA
Per lucrare tali indulgenze, bisogna usare una Corona speciale, che consiste in 9 Pater
noster con tre Ave Maria dopo ciascun Pater noster, ed altri 4 Pater noster in fine. Tale
Corona deve essere benedetta da quei sacerdoti che hanno dalla S. Sede la facoltà di
benedire le corone, le medaglie, ecc. Le Indulgenze soprascritte sono tutte applicabili
anche alle sante Anime del Purgatorio, come dal Rescritto della Sacra Congregazione
delle Indulgenze del 24 novembre 1851, firmato dal Card. Asquini, Prefetto. Indulto per
l'acquisto delle soprascritte S. Indulgenze a favore di quelli che fossero illetterati, e non
potessero leggere la formula della Corona Angelica. "Le Carmelitane del Monastero
della città di Vetralla, desiderose che, anche quelli, potessero partecipare dei beni
spirituali di queste S. Indulgenze con la recita del Pater e Ave in quel numero di volte
che si prescrive nella predetta Corona Angelica, e coll'adempiere quanto viene ingiunto
nei sopradescritti decreti rinnovarono alla Santità di Pio IX utilissime preghiere per
ottenere la propagazione e l'estensione a ciascuno dei fedeli che non sa leggere. Sua
Santità, per udienza di me, sottoscritto Pro-Segretario, si degnò per speciale grazia di an-
nuire conforme all'esposto, purché si osservino gli altri obblighi prescritti per lucrare le
dette Indulgenze". 8 settembre 1852.
METODO PER RECITARE LA CORONA ANGELICA
V. O Dio, vieni in mio aiuto.
R. O Signore, affrettati a soccorrermi. Gloria al Padre, ecc.
1a SALUTAZIONE
Ad intercessione di S. Michele e del celeste Coro dei Serafini, ci renda il Signore degni
della fiamma di perfetta carità. Così sia.
Un Pater e tre Ave al 1° Coro Angelico.
2a SALUTAZIONE
Ad intercessione di S. Michele e del Coro celeste dei Cherubini, voglia il Signore darci
grazia di abbandonare la vita del peccato e correre in quella della cristiana perfezione.
Così sia. Un Pater e tre Ave al 20 Coro Angelico.
3a SALUTAZIONE
Ad intercessione di S. Michele e del sacro Coro dei Troni, infonda il Signore nei nostri
cuori lo spirito di vera e sincera umiltà. Così sia.
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Un Pater e tre Ave al 3° Coro Angelico.
4a SALUTAZIONE
Ad intercessione di S. Michele e del Coro celeste delle Dominazioni, ci dia grazia il
Signore di dominare i nostri sensi e correggere le depravate passioni. Così sia.
Un Pater e tre Ave al 4' Coro Angelico.
5a SALUTAZIONE
Ad intercessione di S. Michele e del Coro celeste delle Potestà, il Signore si degni
proteggere le anime nostre dalle insidie e tentazioni del demonio. Così sia.
Un Pater e tre Ave al 5' Coro Angelico.
6a SALUTAZIONE
Ad intercessione di S. Michele e del Coro celeste delle ammirabili Virtù, non permetta il
Signore che cadiamo nelle tentazioni, ma ci liberi dal male. Così sia.
Un Pater e tre Ave al 6° Coro Angelico.
7a SALUTAZIONE
Ad intercessione di S. Michele e del Coro dei Principati, riempia Dio le anime nostre
dello Spirito di vera e sincera obbedienza. Così sia.
Un Patere tre Ave al 7° Coro Angelico.
8a SALUTAZIONE
Ad intercessione di S. Michele e del Coro celeste degli Arcangeli, ci conceda il Signore
il dono della perseveranza nella Fede e nelle opere buone, per poter giungere all'acquisto
della gloria del Paradiso. Così sia.
Un Pater e tre Ave all'80 Coro Angelico.
9° SALUTAZIONE
Ad intercessione di S. Michele e del Coro celeste di tutti gli Angeli, si degni il Signore
concederci di essere custoditi da essi nella presente vita mortale e poi condotti alla gloria
sempiterna dei Cieli. Così sia.
Un Pater e tre Ave al 9° Coro Angelico.
Si recitino infine quattro Pater: il 1° a San Michele; il 2° a San Gabriele; il 3° a San Raffaele; il 4°
all'Angelo Custode.
ORAZIONE
Gloriosissimo Principe S. Michele, capo e duce degli eserciti celesti, deposita-rio delle
anime, debellatore degli spiriti ribelli, domestico della reggia di Dio, dopo Gesù Cristo,
condottiero nostro ammirabile, di sovrumana eccellenza e virtù, degnatevi liberare tutti
noi, che a voi con fiducia ricorriamo, da ogni male, e fate, per la vostra valida
protezione, che ogni giorno serviamo fedelmente il nostro Dio.
V, Pregate per noi, o beatissimo nostro San Michele, Principe nella Chiesa di Gesù
Cristo.
R. Perché possiamo essere fatti degni delle promesse di Lui. Onnipotente, sempiterno
Dio, che con prodigio di bontà e misericordia, per la salvezza comune degli uomini
eleggeste a Principe della vostra Chiesa il gloriosissimo Arcangelo S. Michele, fateci
degni, vi preghiamo, di essere, mediante la sua benefica protezione, liberati da tutti i
nostri nemici, così che, nella nostra morte, niuno di essi ci molesti, ma ci sia dato di
essere da lui medesimo introdotti alla presenza della vostra Divina Maestà. Per i
meriti di Gesù Cristo Signor nostro. Così sia.
ESORCISMO CONTRO SATANA E GLI ANGELI RIBELLI composto dal papa
Leone XIII e pubblicato per ordine suo.
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Questa preghiera, composta dal Papa stesso, per mettere il demonio in fuga può
preservare da grandi mali se stessi, la famiglia e la società. Può essere recitata anche tutti
i giorni dai semplici fedeli. uomini, donne e ragazzi. Può recitarsi in chiesa, nelle case e
anche nelle strade, privatamente, o meglio, riuniti in due o tre persone. Si consiglia di
recitarla in caso di discordie familiari, di partiti di città - nelle case di massoni, di
bestemmiatori, di peccatori per la loro conversione - per la riuscita degli affari - per la
scelta del proprio stato - per la conservazione della Fede nella propria famiglia o
parrocchia - per la santificazione di se stessi e dei propri cari. È potente in caso di
malattie, d'intemperie, carestie, ecc. Satana è un leone furente che gira sempre attorno a
noi, cercando di divorarci. La preghiera, in forma di esorcismo, ha la potenza di
scacciarlo. Ecco perché il Papa compose questa preghiera e volle che si recitasse spesso.
INVOCAZIONE A SAN MICHELE ARCANGELO
In nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Così sia. Gloriosissimo Principe
delle celesti Milizie, Arcangelo San Michele, difendici nella battaglia contro tutte le
potenze delle tenebre e la loro spirituale malizia. Vieni in aiuto di noi, che fummo creati
da Dio e riscattati a gran prezzo dalla tirannia del demonio. Tu sei venerato dalla Chiesa
quale suo Custode e Patrono, e a te il Signore ha affidato le anime che un giorno occupe-
ranno le sedi celesti. Prega, dunque, il Dio della Pace di tenere schiacciato Satana sotto
ai nostri piedi, affinché esso non valga né a fare schiavi di sé gli uomini, né a recare
danni alla Chiesa. Presenta all'Altissimo con le tue le nostre preghiere, perché
discendano tosto su di noi le sue Divine Misericordie e tu possa incatenare il dragone, il
serpente antico, Satana, e incatenato ricacciarlo negli abissi, donde non possa più sedurre
le anime. Così sia.
ESORCISMO
In nome di Gesù Cristo, nostro Dio e Signore, e con l'intercessione dell'Immacolata
Vergine Maria, Madre di Dio, di San Michele Arcangelo, dei Santi Apostoli Pietro e
Paolo e di tutti i Santi, fiduciosi, intraprendiamo la battaglia contro gli attacchi e le
insidie del Demonio.
SALMO
(Si recita in piedi. Al segno + si faccia il segno della croce, senza proferire parole).
Sorga il Signore, e siano dispersi i suoi nemici; fuggano dal cospetto di lui coloro che lo odiano.
Svaniscano come svanisce il fumo, come si fonde la cera al fuoco; così perisca no i peccatori
dinanzi alla faccia di Dio.
V. Ecco la Croce del Signore, fuggite potenze nemiche.
R. Vinse il Leone della tribù di Giuda, il discendente di Davide.
V. Che la tua misericordia, Signore, sia su di noi.
R. Siccome noi abbiamo sperato in te.
Vattene, spirito immondo, potenza satanica, invasione del nemico infernale, con tutte
le legioni, riunioni e sètte diaboliche, in Nome e Potere del nostro Signor Gesù + Cristo:
sii sradicato dalla Chiesa di Dio, allontanato dalle anime riscattate dal prezioso Sangue
del Divino Agnello. D'ora innanzi, non ardire, perfido serpente, ingannare il genere
umano, perseguitare la Chiesa di Dio, e scuotere e crivellare, come frumento, gli eletti di
Dio. Te lo comanda l'Altissimo Dio, al quale, nella tua grande superbia, presumi essere
simile. Te lo comanda Dio + Padre, te lo comanda Dio + Figlio, te lo comanda Dio +
Spirito Santo. Te lo comanda il Cristo, Verbo Eterno di Dio fatto carne + che per la
salvezza della nostra progenie, perduta dalla tua gelosia, s'è umiliato e fatto obbediente
fino alla morte. Te lo comanda il segno sacro della Croce + e il potere di tutti i misteri
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della nostra Fede cristiana. Te lo comanda la potente Madre di Dio, la Vergine Maria
+ che dal primo istante della sua Immacolata Concezione, per la sua umiltà, ha
schiacciato la tua testa orgogliosa. Te lo comanda il sangue dei Martiri + e la potente
intercessione di tutti i Santi e Sante. Dunque, dragone maledetto, e ogni legione
diabolica, noi ti scongiuriamo, per il Dio + vivo, per il Dio + vero, per il Dio + santo;
cessa d'ingannare le umane creature e di propinare loro il veleno della dannazione
eterna: cessa di nuocere alla Chiesa e di mettere lacci alla sua libertà. Vattene, Satana,
inventore e maestro di inganni, nemico della salvezza dell'uomo. Cedi il posto al Cristo,
cedi il posto alla Chiesa. Umiliati sotto la potente mano di Dio, trema e fuggi
all'invocazione che noi facciamo del santo e terribile Nome di quel Gesù che fa tremare
l'inferno, cui le Virtù dei Cieli, le Potenze e le Dominazioni sono sottomesse, che i Che-
rubini ed i Serafini lodano incessantemente, dicendo: "Santo, Santo, Santo è il Signore, il
Dio delle Armate".
V. O Signore, ascolta le nostre preghiere.
R. E il nostro grido giunga fino a te.

O Dio del Cielo, Dio della terra, Dio degli Angeli, Dio degli Arcangeli, Dio dei
Patriarchi, Dio dei Profeti, Dio degli Apostoli, Dio dei Martiri, Dio dei Confessori, Dio
delle Vergini, Dio che hai il potere di donare la vita dopo la morte, e il riposo dopo la
fatica, giacché non vi è altro Dio al di fuori di te, né può essere se non tu, Creatore
eterno di tutte le cose visibili e invisibili; umilmente ti supplichiamo a volerci liberare da
ogni tirannia, laccio, inganno e infestazione degli spiriti infernali, e mantenercene inco-
lumi. Per Gesù Cristo, Signor nostro. Amen.

V. Dalle insidie del demonio, liberateci, o Signore.


R. E la vostra Chiesa sia libera nel servirvi.

E i nemici di essa siano umiliati. Ve ne preghiamo, esauditeci per il Cuore Eucaristico di


Gesù, vostro Figlio, e per i dolori della sua Vergine Madre. Così sia.
PREGHIERINA A SAN MICHELE
San Michele Arcangelo, soccorrici nella battaglia e sii il nostro aiuto contro la malizia e
le insidie del demonio. Che Iddio lo sottoponga! Supplici lo chiediamo, e tu, Principe
della Milizia celeste, per virtù divina, ricaccia nell'inferno Satana e gli altri maligni che
vagano nel mondo per la rovina delle anime. Così sia. (Indulgenza parziale).
OFFERTA A S. MICHELE ARCANGELO
Principe nobilissimo delle Gerarchie Angeliche, valoroso guerriero dell'Altissimo,
amatore zelante della gloria del Signore, terrore degli Angeli ribelli, amore e delizia di
tutti gli Angeli giusti, mio dilettissimo San Michele, desiderando io di essere nel numero
dei vostri devoti e dei vostri servi, a voi oggi per tale mi offro, mi dono e mi consacro;
pongo me stesso, la mia famiglia e quanto a me appartiene sotto la vostra potentissima
protezione. È piccola l'offerta della mia servitù, essendo io un miserabile peccatore, ma
voi gradite l'affetto del mio cuore, e ricordatevi che, se da oggi in avanti sono sotto il
vostro Patrocinio, voi dovete in tutta la mia vita assistermi e procurarmi il perdono dei
miei molti e gravi peccati, la grazia di amare di cuore il mio Dio, il mio caro Salvatore
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Gesù e la mia dolce Madre Maria, ed impetrarmi quegli aiuti che mi sono
necessari per arrivare alla corona della gloria. Difendetemi sempre dai nemici dell
'anima mia, specialmente nel punto estremo della mia vita. Venite allora, Principe
gloriosissimo, ed assistetemi nell'ultimo combattimento; e con la vostra arma potente
respingerete da me, negli abissi d'inferno, quell'Angelo prevaricatore e superbo che
prostraste un dì nel combattimento in Cielo. Così sia.
(Indulgenza parziale. Care. Maffi, Pisa, 14gennaio1911).
San Michele Arcangelo, difendici nella lotta, affinché non periamo nell'estremo giudizio.
(Indulgenza parziale. Plen. nel mese. S. Pen. Ap. 6maggio1933).
PREGHIERA A S. MICHELE ARCANGELO
O gran Principe delle celesti Milizie, glorioso Arcangelo S. Michele, noi, vostri devoti,
umilmente prostrati ai vostri piedi, vi salutiamo e, con effusione di cuore, imploriamo il
vostro potente Patrocinio ed il vostro efficace intervento presso il trono della Ss.ma
Trinità. Deh! Fate che da quel trono di gloria discenda, come benigna rugiada, sui nostri
cuori, la divina Grazia; la quale dia prosperità ai nostri campi, tranquillità ai mari,
trionfo alla Chiesa Cattolica, pace fra i Principi cristiani, e gloria alla nostra terra, che vi
degnaste di venire a soccorrere con la vostra presenza sul fortunato monte del Gargano.
O benignissimo Arcangelo, Protettore della Chiesa universale e Patrono nostro
singolarissimo, pregate per noi, e soccorreteci nelle nostre necessità. Liberateci dal
demonio, ora e nel punto estremo della nostra vita, dopo la quale speriamo, mercè il
vostro potente patrocinio, divenire da voi stesso introdotti esultanti nel Regno celeste.
Così sia.
SUPPLICA A SAN MICHELE
Angelo che presiedi a custodia generale di tutti gli Angeli della terra, non mi
abbandonare. Quante volte ti ho addolorato con le mie colpe... Ti prego, in mezzo ai
pericoli che circondano il mio spirito, mantieni il tuo appoggio contro gli spiriti maligni
che cercano di buttarmi in preda al serpente della lusinga, al serpente del dubbio, che
attraverso le tentazioni del corpo cercano di imprigionare la mia anima. Deh! Non
lasciarmi esposto ai colpi sapienti di un nemico tanto terribile quanto crudele. Fa' che io
possa aprire il mio cuore alle dolci tue ispirazioni, animandole ogni qualvolta parrà
spegnersi in me la volontà del tuo cuore. Fa' scendere nel mio animo una scintilla della
soavissima fiamma che arde nel tuo cuore ed in quello di tutti i tuoi Angeli, ma che arde
più che sublime ed in-comprensibile a noi tutti e soprattutto nel nostro Gesù. Fa' che al
termine di questa miserabile e brevissima vita terrena, io possa venire a godere l'eterna
beatitudine nel Regno di Gesù, che io giunga allora ad amare, benedire e gioire. Così sia.

INNO DELLA CHIESA A SAN MICHELE per il giorno della sua festa
O Gesù, splendore e potenza del Padre, o Gesù, vita dei nostri cuori, noi ti lodiamo in
unione con gli Angeli i quali attenti agli ordini delle tue labbra, si velano con le loro
ali.Migliaia e migliaia di Principi Celesti circondano il tuo Trono, combattono per te; ma
S. Michele, inalberando il Vessillo della Salvezza, spiega vincitore lo stendardo della
Croce. È lui che precipita nel fondo dell'inferno l'orgogliosa testa del dragone e fulmina,
cacciandoli dal Cielo, i ribelli e il loro capo. Seguiamo questo Principe invincibile contro
il capo dell'orgoglio, affinché l'Agnello ricompensi la vittoria del popolo fedele con la
corona della gloria eterna. Al Padre, al Figlio e a te, o Spirito Santo, com'era in principio
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sia una stessa gloria ed una stessa lode in tutti i secoli. Così sia.
LITANIE IN ONORE DI SAN MICHELE ARCANGELO
Signore, abbi pietà di noi.
Cristo, abbi pietà di noi.
Signore, abbi pietà di noi.
Gesù Cristo, ascoltaci.
Gesù Cristo, esaudiscici.
Santa Trinità, che sei un solo Dio, abbi pietà di noi.
Santa Maria, prega per noi.
S. Michele, prega per noi.
S. Michele Arcangelo, spada di Dio, prega per noi.
S. Michele Arcangelo, condottiero degli Angeli, prega per noi.
S. Michele Arcangelo, spirito invincibile, prega per noi.
S. Michele Arcangelo, armato di forza divina, prega per noi.
S. Michele Arcangelo, difensore di Dio, prega per noi.
S. Michele Arcangelo, vincitore contro Lucifero, prega per noi.
S. Michele Arcangelo, potente contro tutti i demoni, prega per noi.
S. Michele Arcangelo, potente contro ogni male, prega per noi.
S. Michele Arcangelo, potente contro le persone malefiche, prega per noi.
S. Michele Arcangelo, nelle nostre disgrazie, prega per noi.
S. Michele Arcangelo, nelle nostre malattie, prega per noi.
S. Michele Arcangelo, nelle guerre tra famiglie e tra popoli, prega per noi.
S. Michele Arcangelo, nelle lotte per la difesa della Chiesa, prega per noi.
S. Michele Arcangelo, nelle lotte intime contro le tentazioni, prega per noi.
S. Michele Arcangelo, nelle lotte, dell'agonia, prega per noi.
Dalle insidie del diavolo liberaci, o Signore!
PREGHIAMO
Dio onnipotente ed eterno, che ci hai dato l'Arcangelo S. Michele per protettore e
difensore, fa' che le nostre preghiere ci ottengano di essere sempre preservati da ogni
male e dal fuoco dell'inferno. Te lo chiediamo per Gesù Cristo nostro Signore. Amen.
A SAN MICHELE ARCANGELO
O glorioso San Michele Arcangelo, Principe delle celesti Milizie, difendetemi in vita e
in morte da tutte le insidie del demonio, ed ottenetemi la santa umiltà di mente e di
cuore, acciocché la superbia non mi conduca all'inferno.
INNO A SAN MICHELE per il giorno della sua festa
Gesù, vita delle anime Del Padre tuo splendore, Noi ti lodiamo fra gli Angeli Che fidi a
te, Signore, Mentre i tuoi cenni attendono, Si fan delle ali un velo. Mille e mille miriadi
Del tuo superno Regno Pronte per Te combattono: Ma di vittoria in segno Alto la Croce
inalbera 'Arcangelo Michele: Il rio dragone ci fulmina Nel baratro infernale, E insieme
con lui gli spiriti A Dio ribelli assale; Li perde, li precipita Dai cardini del Ciel. Seguiam
l'invitto Principe Contro il superbo duce; Perché l'Agnel, col premio Poi dell'eterna
Luce, Coroni la vittoria Del popolo fedel. Al Genitore, al Genito, E a te divino Spirito,
Quale già fu, nei secoli, Tale sia gloria ed onor Così sia.
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A SAN GABRIELE PREGHIERA LITURGICA


San Gabriele è uno dei tre Angeli di cui conosciamo il nome come S. Michele e S.
Raffaele. Egli appartiene al secondo Coro, quello degli Arcangeli e il suo nome
s'interpreta "Fortezza di Dio". Ebbe tre grandi missioni: La prima verso Daniele, per
indicargli con precisione le 70 settimane d'anni prima della venuta del Redentore. La
seconda verso Zaccaria per predirgli la nascita di S. Giovanni Battista (e punirlo). La
terza fu l'Annunciazione a Maria della nascita del Verbo. Raccomandiamoci a S.
Gabriele affinché sia il nostro avvocato in Cielo e ci faccia conseguire i benefici
dell'Incarnazione che egli ha annunziata. O Dio, che tra tutti gli Angeli, hai scelto
l'Arcangelo Gabriele per annunciare il mistero della tua Incarnazione, concedi, te ne
preghiamo, che, celebrando la sua festa sulla terra, noi sperimentiamo gli effetti del suo
Patrocinio nel Cielo. Per Gesù Cristo, nostro Signore. Amen.
A SAN RAFFAELE
S. Raffaele accompagnò Tobiolo nel suo viaggio, lo salvò dal pericolo di essere divorato
dal pesce, gli riscosse il credito, gli trovò la sposa e lo rese al vecchio padre, guarendo
pure lui dalla cecità. È uno dei 7 che stanno davanti al Signore e gli offrono l'incenso
della preghiera più viva. Raffaele significa "Medicina di Dio". A lui allude il Vangelo
quando parla dell'angelo mandato a smuovere l'acqua della piscina di Sibe.
PREGHJERA LITURGICA
O Dio, che al tuo servo Tobia hai dato come compagno di viaggio il beato Arcangelo
Raffaele, concedi, te ne supplichiamo, a noi che siamo pure tuoi servi, di essere sempre
protetti da questo Principe della Corte celeste e fortificati dal suo soccorso. Per Gesù
Cristo, nostro Signore. Amen.
ALL'ANGELO CUSTODE
Si festeggia con gli altri Angeli Custodi, il 2 ottobre. Iddio, nella sua Sapiente Economia,
ha voluto che gli Angeli fossero a parte della nostra storia (e fin dal Paradiso terrestre
troviamo il Cherubino. Egli ha anche assegnato ad ognuno di noi un Angelo per nostra
custodia. Il Signore Dio dice: "Ti manderò il mio Angelo perché ti accompagni e
custodisca nella tua vita e ti introduca nel Paradiso che ti ho preparato" (Esodo 23,
20-23) e Gesù aggiunge: "Non disprezzate mai uno di questi fanciulli; vi assicuro che i
loro Angeli Custodi, nel Cielo, vedono il Volto del Padre mio che è nei Cieli".
Ricordiamo ed imitiamo la devozione di Santa Francesca Romana all'Angelo Custode.
L'onorava ad ogni minuto, conversava con lui, e non dimenticava mai di lasciare accanto
a sé un posto libero per lui. Celebriamo dunque gli Angeli Custodi degli uomini che il
Padre Celeste ha dato a guardia della nostra fragile natura affinché non soccombesse alle
insidie dei nemici.
INVOCAZIONE
Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui
affidato dalla Pietà celeste. Così sia.
PREGHIERA ALL'ANGELO CUSTODE
Angelo mio Custode, vero amico, fedele compagno e sicura guida mia, io vi ringrazio di
quella indefessa carità, vigilanza e pazienza con cui mi avete assistito e continuamente
mi assistete nei miei spirituali e temporali bisogni. Vi domando perdono dei disgusti che
tante volte vi ho dato con la mia disobbedienza ai vostri amorevoli consigli, con la
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resistenza alle vostre salutari ammonizioni, e col profitto così scarso delle vostre sante
istruzioni. Continuatemi, vi prego, in tutta la mia vita, la benignissima vostra protezione,
acciocché possa, insieme con voi, ringraziare, lodare e benedire per tutta l'eternità il
comune Signore. Così sia.
PREGHIERA LITURGICA
O Dio, che per una provvidenza ineffabile, ti degni di inviare i tuoi Santi Angeli per
custodirci, concedici la grazia di provare quaggiù gli effetti della loro potente protezione,
e di condividere un giorno la loro felicità. Te ne supplichiamo per i me-riti di Gesù
Cristo, nostro Signore. Amen.
ALL'ANGELO CONSOLATORE DI GESÙ NELL'ORTO
Io vi saluto, o Santo Angelo Consolatore del mio Gesù agonizzante, e lodo con voi la
Ss.ma Trinità per avervi scelto, fra tutti, a consolare e fortificare Colui che è la
consolazione e la forza di tutti gli afflitti. Vi supplico per questo onore che avete avuto e
per l'obbedienza, l'umiltà e l'affetto con cui avete soccorso la Santa Umanità del mio
Salvatore Gesù, che soccombeva per il dolore alla vista dei peccati del mondo, e in
special modo dei miei: ottenetemi il perfetto dolore delle mie colpe; degnatevi di
consolarmi nell’afflizione che ora mi opprime, e in tutte le altre che potranno
sopravvenirmi in seguito, e particolarmente quando mi troverò nell'agonia. Amen.
(Indulgenza parziale. S. Penit., 5 agosto1921).
Questa preghiera fu composta dal Servo di Dio p. Bernardino di Portogruaro O.F.M. Il
venerando Padre, aggiungeva: "Questa devozione è molto utile nelle pene che il buon
Dio ci manda. Chi ebbe la missione di consolare il Capo nella sua agonia, ha ricevuto
pure il potere e la missione di consolare anche le membra nelle loro pene, ma soprattutto
nell'agonia. Fatene la prova e vedrete che la devozione verso l'Angelo Consolatore di
Gesù vi riuscirà immensamente vantaggiosa in tutta la vostra vita e nell'ora della vostra
morte".
Si aggiungano tre Gloria Patri, per onorare le agonie di nostro Signore Gesù Cristo nell'orto e
sulla Croce.
PREGHIERA A TUTTI GLI ANGELI (di San Pietro d'Alcantara)
O beatissimi Spiriti che tanto avvampate del fuoco d'amore pel vostro Dio Creatore, e
voi soprattutto, ardenti Serafini, che i Cieli e la terra accendete di Carità divina, non
abbandonate il povero infelice mio cuore; ma, come già faceste del labbro d'Isaia,
purificatelo da tutti i suoi peccati, ed infiammatelo del vostro ardentissimo amore,
affinché non ami che il Signore, lui solo cerchi e in lui solo riposi nei secoli dei secoli.
Così sia. Omnes Sancti Angeli, orate pro nobis.

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