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VIAGGI WEEKEND ITALIA LAGO MONTAGNA AVVENTURA E SPORT NATURA

Varese: passeggiate, picnic, spiagge segrete.


Weekend all’aria aperta nella terra dei laghi
Il blu dell’acqua, il verde delle colline, il bianco delle cime innevate all’orizzonte. Un territorio,
quello di Varese, perfetto per rilassarsi a contatto con la natura, e comodo da raggiungere da
Milano. Con ben 7  laghi, fra cui perle poco turistiche, vi conquisterà in fretta: sia che siate
sportivi a caccia di sentieri per il trekking, sia che preferiate sia che preferiate mettervi a
tavola...
 

di Carolina Saporiti - 4 maggio 2017


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M ai sentito parlare di lago di Monate? E di quello di Comabbio? Niente di male, in fondo sono due
piccoli specchi d’acqua della provincia di Varese abbastanza sconosciuti al turismo. Sono però molto
amati da chi vive nel Varesotto. Questa provincia è chiamata anche “terra dei laghi” perché il suo territorio
è bagnato dal lago di Varese e dai minori di Monate, di Comabbio, di Delio, di Ganna, di Ghirla e di
Biandronno. Ma un piccolo pezzo di provincia varesotta si affaccia anche sul Lago Maggiore, con le località
un po’ più conosciute di Angera, Laveno Mombello, Maccagno e Luino. Se si dovesse scegliere un aggettivo
per descrivere questo territorio, dolce sarebbe quello più appropriato: le Alpi, le Prealpi, l’acqua e i boschi
lo rendono un luogo di pace. Come si esce dall’autostrada si viene travolti dal verde, si respira aria buona e
i muscoli, senza accorgersene, cominciano a rilassarsi.

TAPPA D’ARTE A VILLA PANZA


A pochi chilometri da Milano, questa zona si raggiunge facilmente in treno, ma se volete girare e non avete
una meta precisa in testa il modo migliore per scoprirla è l’auto (o la moto). Capoluogo è l’elegante Varese,
una città un po’ sottovalutata in Italia. Il centro, in gran parte pedonale, è un susseguirsi di ristoranti, bar,
enoteche“, piazzette, chiese e negozi storici o di marchi famosi. Ma la natura qui non manca: Varese
è bagnata dal lago omonimo e circondata dalle montagne. Tutta la zona è famosa anche per le bellissime
ville, la più famosa è Villa Panza, ora un bene tutelato dal Fai, dove si possono trascorrere ore ad ammirare
opere di arte contemporanea nelle sale settecentesche e nelle scuderie. Immancabile! Oltre alla collezione
permanente vengono sempre organizzate mostre interessanti, meglio informarsi sul sito per non perdere il
proprio artista preferito in un contesto così speciale (ora è in corso la mostra di Robert Wilson, fino al
15/10/2017).

 
La vista dall’Eremo di Santa Caterina del Sasso

COME I PELLEGRINI: LA SALITA AL SACRO MONTE  


Da Villa Panza, proseguite verso il Sacro Monte, così chiamato perché lungo la strada pedonale di 2 km che
conduce in cima (ma si può giungere anche in macchina, con l’autobus o in telecabina) si susseguono 14
cappelle. Anche per i non credenti questo itinerario mariano può essere molto suggestivo, soprattutto la
mattina presto. Quando si raggiunge la cima si viene accolti dal Santuario di Santa Maria al Monte. Il nome
risale al XVI secolo quando i fedeli d’Italia, per arginare l’offensiva dei Luterani, costruirono un’ideale
muraglia attraverso tanti Santuari dedicati alla Madonna (i più importanti oltre quello di Varese sono:
Oropa, Graglia, Sant’Ignazio, San Giovanni d’Antorno, Varallo, Orta, Locarno e Lovere). Accanto al
Santuario in un monastero dove vivono alcune suore di clausura è aperto un Centro di Spiritualità, dove
 
chi lo desidera può venire a vivere qualche giorno o anche solo qualche ora di preghiera, di silenzio e di
riflessione. Stando in tema di spiritualità sul Lago Maggiore, sopra Laveno Mombello, sorge l’Eremo di
Santa Caterina del Sasso, complesso religioso a strapiombo sull’acqua, uno dei punti più suggestivi di tutto
il lago.

LE MONTAGNE
Per chi è alla ricerca di un contatto con la terra più che con il cielo, sono tantissimi anche gli itinerari di
trekking. La cima più elevata del Campo dei Fiori è Punta di Mezzo (1227 m), per raggiungerla si parte
proprio da Santa Maria del Monte a 880 m. Il sentiero avanza nel bosco della Punta Paradiso, conducendo
al cosiddetto Pratone, dal quale si gode di una splendida vista panoramica sulle Prealpi Varesine e infine
alla Punta di Mezzo. Più famosa è la passeggiata della Chiusarella. Questo omonimo monte, pur con la sua
bassa quota (913 m), offre una vista a 360 gradi su Alpi, Prealpi e pianura. Portatevi il binocolo: se la
giornata è tersa potreste riuscire a vedere la torre Unicredit del quartiere Isola di Milano.

LA BUONA CUCINA
Forse avrete sentito parlare della risotteria o della gnoccheria dove provare tantissime varietà di questi
piatti. Noi vi consigliamo per una cena informale La vecchia Varese , un ristorante e birreria dove la
domenica sera si suona musica dal vivo. Se cercate qualcosa di più “sofisticato”, invece, segnatevi La
tavernetta (via Vetera 2, 0332 281076). Spesso i proprietari invitano i proprietari delle cantine di vino per
cene degustazione in cui vengono raccontati gli abbinamenti tra piatti e bicchieri. La cucina è genuina, il
pane fatto in casa e l’atmosfera accogliente.

PER I CICLOTURISTI
La provincia di Varese per conformazione è il paradiso dei ciclisti, essendo tutta un saliscendi immerso nel
verde. Bella anche la zona della Val Ganna con diversi itinerari cicloturistici: se avete tempo andate fino a
Marzio, un piccolo paese sopra Ghirla abitato da circa 300 persone. Si raggiunge con una strada di tornanti
di circa 20 minuti (in macchina, in bici ci vuole di più). Arrivati in paese troverete tanta pace, una vista
bellissima sul monte Generoso  e una panchina sotto un grosso albero, chiamato dagli abitanti, l’Alberone.
Se avete qualcosa di importante da dire a qualcuno, portatelo qui. La panchina custodisce tantissimi segreti
e lo farà anche con il vostro!

 
Il lago di Ghirla, uno dei tanti bacini d’acqua della provincia di Varese

L’ESPERIENZA (E LA VISTA) PIÙ EMOZIONATE


È tempo di lasciare la città, per raggiungere altri lidi. Cominciando da quelli del lago di Varese. La
Schiranna è l’area per i picnic, da quelli di Pasquetta in avanti. Da lì, in entrambe le direzioni, partono
percorsi per lunghe passeggiate e piste ciclabili che percorrono l’anello di questo lago non balneabile. Se vi
piace volare, a Calcinate potete prenotarvi per un volo in aliante, ma se avete paura sedetevi a uno dei tavoli
del ristorante Volo a Vela. Il consiglio è di sfidare le proprie ansie perché la vista sul Sacro Monte e il Campo
dei Fiori dall’alto è unica. Una sola raccomandazione: salite a stomaco vuoto perché per rimanere in quota
l’aliante deve cercare le correnti d’aria calda e girare girare girare… Rifatevi più tardi, all’ora dell’aperitivo al
bar La Darsena a Cazzago Brabbia.
 
UN PRANZO A PICCO SUL LAGO 
Alla Forcora, sotto Luino, in località Maccagno, c’è l’unico impianto di risalita dell’area del Lago Maggiore.
Se volete mangiare vista lago andate alla Locanda della Forcora, una struttura a gestione familiare a circa
1.200 m di altezza, che serve piatti tipici lombardi. La locanda si trova vicino alla chiesa della Madonna
della Neve. In estate, ad agosto, viene organizzato il Passoforcorafest durante il quale vengono organizzati
esibizioni di tango, musica dal vivo attorno a un falò, lezioni astronomiche con telescopio, spettacoli di
flair bartendering e proiezioni di film. Se volete mangiare proprio a picco sul lago, dovete andare al Ristoro
Lago Delio che sorge su una terrazza naturale affacciata sul Lago Maggiore a circa 1000 metri di altitudine.
Da qui è possibile partire per escursioni sui monti sopra Maccagno, al confine con la Svizzera. In questa
area, tra boschi di faggi, castagni e noccioli, sorge anche una bellissima casa in pietra, che si trova al centro
di un’azienda agricola-agriturismo che si chiama Pian del Lares (via Petrolo 22, Armio Veddasca) che
produce formaggi di capra, la tipica formaggella del luinese, formaggi misti e salumi di maiale da
assaggiare nella veranda esterna. Essendo così vicino lo stato elvetico, ci sono molti sentieri che partendo
dall’Italia arrivano oltre confine. Con più di un giorno a disposizione potete trascorrere una notte al Rifufio
Campiglio nato come alpeggio estivo per le mandrie di Corsico e immerso nel verde delle Prealpi con vista
sul Lago Maggiore e sul Monte Rosa. Da lì, attraversando il Lema e il Tamaro si arriva in Svizzera.

LE SPIAGGE SEGRETE 
Ma i 7 laghi non sono solo da vedere, in alcuni si può fare anche il bagno. Non c’è da avere paura: se non vi
vedete i piedi, è solo perché i fondali sono scuri, ma non ci sono né pesci mostruosi né mulinelli che vi
risucchiano. Sul lago Maggiore ad Angera c’è una piccola spiaggia pubblica dove fare il bagno, anche se
tutt’altra cosa è conoscere qualcuno con una barca che vi porti al largo. Non rimpiangerete il mare. Per
l’aperitivo spostatevi un po’ più a Nord, esattamente al Molo di Ranco, dove potete godervi il tramonto
guardando la Rocca di Arona (di fronte, sulla sponda piemontese del lago).
Infine, per veri intenditori, c’è il lago di Monate da scoprire. Questo piccolo specchio d’acqua è il fratello
maggiore di quello di Comabbio. Quest’ultimo non è balneabile, ma ha dei ristoranti intorno molto
tranquilli, come il Il Lago dei Cigni: la specialità il risotto con il pesce persico. Il lago di Monate invece è
uno dei più puliti d’Italia e ha una superficie di 2,5 chilometri quadrati. Attorno tra i paesi di Cadrezzate,
Monate e Travedona ci sono accessi liberi e alcune strutture attrezzate. La più bella si chiama L’ultima
spiaggia, un vero paradiso. Parcheggiate la macchina e fate il sottopassaggio: sbucherete su un grande
prato con un parco giochi per bambini, un patio con ristorante e pizzeria, tavoli all’aperto per aperitivi e
un’altra parte di prato attrezzata a solarium. Qui vi sentirete liberi, potete prendere la pizza e mangiarla sul
prato, oppure prendere una birra o un cocktail e uscire in pedalò, o ancora nuotare fino all’altra sponda, se
siete allenati. Vi conquisterà il cuore. Dolcemente, come tutta la provincia.

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